Quando ci fa comodo, anche l’attentatore suicida va benissimo. Ho segnalato all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia il razzismo dei nostri giornali verso i bambini libici. APPELLO PER FERMARE LA GUERRA
Ma come? Gli attentatori suicidi, detti anche kamikaze, non sono il massimo della schifezza, come sempre si grida giustamente sdegnati quando si fanno esplodere in Israele? E però leggo che un figlio di Gheddafy, il giovane Khamis, pare sia stato ucciso proprio da un kamikaze. E lo sdegno? Nessun accenno, su nessun mass media! L’unico sentimento che traspare, a volte gridato, è la forte speranza che Khamis sia stato davvero ucciso. Il fatto che sia stato un kamikaze, cioè un attentatore suicida, non frega niente a nessuno, non suscita nessun commento di riprovazione. Anzi, semmai è evidente l’approvazione. Se si tendono le orecchie si sentono bene gli applausi…
Il nostro razzismo traspare anche dall’uso delle foto dei bambini libici. Ritratti mentre impugnano armi giocattolo inneggiando a Gheddafy, il Corriere della Sera ne pubblica le foto in prima pagina senza renderne irriconoscibile il viso, come invece la Carta di Treviso, e quindi la deonotologia professionale, obbliga a fare. La Carta di Treviso è nata infatti per proteggere i minori: senza l’autorizzazione – scritta – dei genitori NON si possono pubblicare foto dei loro figli minorenni. E quelli libici ritratti sul Corsera hanno al massimo 10 anni. Ho informato di tale violazione della Carta il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia (il Corsera ha la direzione a Milano), collega Letizia Gonzales, perché apra la procedura per i provevdimenti disciplinari. Campa cavallo mio che l’erba cresce? E’ possibile. Forse ormai imitiamo inconsciamente gli israeliani, per i quali i palestinesi, ma solo i palestinesi e non gli israeliani ebrei, divenano maggiorenni a 16 anni: un trucco “legale” per poterli mettere nelle galere “normali” anziché in quelle minorili, almeno teoricamente molto meno severe. Il tutto senza che né Sarkozy né Obama né altri abbiano qualcosa da ridire: la loro sensibilità è a senso unico. As usual.
E a proposito di Sarkozy: come volevasi dimostrare. Abbiamo ventilato per primi che l’intervento militare francese sia stato preparato a tavolino e a “prescindere”, ben prima che andassero in scena le grida e lo sdegno per le “fosse comuni” e gli “interi quartieri bombardati”, il tutto rivelatosi le solite bufale utili a ingannare la nostra opinione pubblica per spingerla ad accettare la guerra. Né più e né meno come la colossale balla delle “bombe atomiche irachene”.
Per tutti questi motivi ho firmato e vi invito a firmare l’appello che vi propongo qui in basso.
Grazie.
A P P E L L O
FERMIAMO LA GUERRA IN LIBIA!
Dopo una vergognosa campagna mediatica, che ha negato fin dal principio qualsiasi ipotesi di soluzione diplomatica, eccoci oggi sprofondati nel tunnel della guerra. Sotto le bombe muoiono così non solo i cittadini di Tripoli ma gli ideali stessi che hanno portato in piazza tanti giovani nei Paesi arabi.
La prima vittima di una guerra è sempre la verità, perché solo con la menzogna e l’inganno è possibile giustificare l’uso della forza contro i popoli al fine di depredarli delle loro risorse. Anche nel caso della Libia i motivi che spingono gli Stati Uniti, la Francia, la Gran Bretagna e anche l’Italia a far rullare i tamburi di guerra riguardano le immense ricchezze del sottosuolo: gas e petrolio.
In Libia oggi è in corso un’autentica guerra civile, con uno scontro politico tribale e tra fazioni, in cui si mescolano anche le giuste aspirazioni dei giovani a liberarsi da ogni forma di oppressione e di ingiustizia sociale. I tratti autoritari e repressivi del regime di Gheddafi e le violenze degli scontri armati di questi giorni non ci faranno cadere nel tranello bellico. Noi ripudiamo la guerra e affermiamo la nostra contrarietà ad ogni tipo di intervento armato in Libia, ivi compresa la no-fly zone.
Non vogliamo assistere in silenzio ad una nuova “guerra umanitaria”.
Chiediamo l’immediato cessate il fuoco. Facciamo appello alla comunità internazionale affinché si ponga fine ad ogni ingerenza straniera e rilanciamo l’ipotesi di una soluzione diplomatica che veda protagonisti i Paesi del sud del mondo ad iniziare da quelli africani e sudamericani.
Nel pieno rispetto dell’art.11 della nostra Costituzione, chiediamo al Parlamento e al governo di fermare la guerra impedendo l’utilizzo delle basi italiane e di sostenere la soluzione negoziale alla crisi.
Facciamo appello ai movimenti, alle associazioni, ai comitati, alle forze politiche e sindacali e a tutte le cittadine e cittadini affinché si adoperino a far crescere le mobilitazioni unitarie contro la guerra, anche con una grande manifestazione nazionale.
Per adesioni: fermiamolaguerra@gmail.com
PRIME ADESIONI
1. AMATO FABIO, Responsabile Esteri Prc
2. AMATO ROSALIA, Centro Gramsci
3. ANTONINI ENNIO, Centro Gramsci
4. ARZARELLO FLAVIO, Coordinatore nazionale FGCI
5. BATTIGLIA ROBERTO, Coordinatore Nuestra America
6. BELLIGERO ANNA, Portavoce nazionale GC
7. BELLIGONI MAURIZIO, Psichiatra – Seg. Reg. PRC Marche
8. BELMONTE ALESSANDRO, Blogger ilbriganterosso.it
9. BIANCHETTI FILIPPO, Gaza Freedom March
10. BIEMMI INES
11. BONAJUTO EMILIA
12. BURGIO ALBERTO, Docente Universitario
13. CAPONI ALESSANDRA, Comitato STOP Agrexco Roma
14. CAPRI CHIUMARULO ROCCO, Attore
15. CARARO SERGIO, Direttore Contropiano
16. CATONE ANDREA, Saggista e storico – Direttore rivista Ernesto
17. CECCONI PATRIZIA, Associazione Amici Mezza Luna Rossa
18. CESARIO GIAN PIERO
19. COSTA RENATO, Segretario Regionale CGIL-Medici, Sicilia
20. CRESCI FEDERICA, PRC
21. CUCCIOLLA ARTURO, Architetto
22. DAHMASH WASIM, Docente Universitario
23. DAL TOSO MARCO, Coord. FDS Milano, Cpn PRC
24. DE CECCO MARCO, Cristiani per la pace
25. DE SANCTIS PIERO, Centro Gramsci
26. DELFINO PESCE VITTORIO, Docente Universitario
27. DI DONATO ALESSIA, Redazione Oltre|Media.it
28. DILIBERTO OLIVIERO, Segretario PdCI
29. DINUCCI MANLIO, Saggista e collaboratore del Manifesto
30. DONNO ADA, Presidente AWMR Italia – Donne della regione mediterranea
31. DORSI ANGELO, Storico
32. FEDELI STEFANO, PdCI
33. FRANCESCAGLIA FRANCESCO, Responsabile Esteri PdCI
34. FRISOLI GIOVANNA, RSU Comune Milano
35. GEIMONAT MARIO, Docente Universtario Ca’ Foscari Venezia – Presidente Centro Gramsci
36. GEMMA MAURO, Direttore Ernesto On-line
37. GENOVALI ANDREA, Presidente PuntoCritico
38. GIACCHÈ VLADIMIRO, Economista
39. GIACOMINI RUGGERO, Storico dei movimenti per la pace e della resistenza
40. GIANNINI FOSCO, Senatore PRC XV legislatura
41. GIORDANO ENRICO, ARCI Ferrara
42. GRASSI CLAUDIO, Segreteria nazionale PRC
43. GRISOLIA MARCO, FGCI Milano
44. GUARNIERI ANTONELLA, Docente Storia Università Ferrara
45. HOBEL ALESSANDRO, Storico del movimento operaio
46. IANNETTI FABRIZIO
47. IOZZO ALFONSO, Medico di base
48. JACHETTI IVANA, Servizio cultura Giunta regionale Marche
49. JEAN GASPARE
50. LABANCA FEDERICA
51. LEONELLO ALESSIA, Fotoreporter – Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila
52. LICANDRO ORAZIO, Resp. organizzazione PdCI – FDS
53. LIMITI STEFANIA, Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila
54. LOCHE ELENA
55. LOCHE GIULIA
56. LOREFICE GIORDANO
57. LOSURDO DOMENICO, Filosofo
58. LUCHETTI ROBERTO, Rete disarmiamoli
59. MAGNI GIANPIERO
60. MANGANI LIDIA, Preside – Cgil nazionale scuola
61. MANNOCCI LUANA, Medico
62. MARCELLI FABIO, Ricercatore CNR – Giuristi Democratici
63. MARINGIÒ FRANCESCO, Associazione Marx XXI
64. MARINO LUIGI, Associazione Massimo Gorki Napoli
65. MERLIN VLADIMIRO, Consigliere Comunale Milano – Federazione della Sinistra
66. MESSINA RICCARDO, Avvocato
67. MICHELE GIORGIO, Giornalista de Il Manifesto
68. MIDOLO SEBASTIANO, Movimento contro la base di Sigonella
69. MILENA FIORE, PdCI
70. MINGARELLI MARIANO, Attivista pro Palestina
71. MONTANARI LAURA, Fotoreporter
72. MURA ROSANGELA
73. MUSOLINO MAURIZIO, Giornalista – PdCI
74. MUSSI LORETTA, Presidente Un ponte per…
75. NESPOLO CARLA, Presidente Istituto Storico Resistenza Alessandria
76. NICOTRI PINO, Giornalista
77. NOBILE FABIO, Consigliere regionale Lazio – Federazione della Sinistra
78. NOCERA MAURIZIO, Scrittore
79. OGGIONNI SIMONE, Portavoce nazionale GC
80. PAGANO MANUELE
81. PALERMI MANUELA, PdCI – Federazione della Sinistra
82. PALMIERI ENRICA, Insegnante danza Accademia nazionale danza Roma
83. PAVAN GIANMARIA
84. PERRONE NICO, Coordinatore Fds Bari
85. PIAZZA TANO, Movimento “No Ponte”, Messina
86. RICCI RODOLFO, FILEF Nazionale
87. RIGOTTI EMILIO
88. RIZZATI FRANCESCO, Consigliere Comunale Milano PdCI – FDS
89. RODILOSSO LUCA
90. SABINO LOREDANA, Cantante
91. SALEH BASSAM, Corrispondente di ALNAHARNEWS in Italia
92. SALMAN YOUSEF, Delegato Mezzaluna Rossa in Italia
93. SANTOPADRE MARCO, Direttore Radio Città Aperta
94. SELLER LUCIANO
95. SEVERINI MARINO, Voce e chitarra de “La Gang”
96. SINISI ANGELA
97. SORINI FAUSTO, Associazione Marx XXI
98. SOSSIO SACCHETTI FRANCESCO, Musicista
99. SQUIZZATO ALESSANDRO
100. STERI BRUNO, Direttore “Essere Comunisti”
101. TIBALDI DINO, Senatore PdCI XV legislatura
102. TOSTO TIZIANA, Attrice teatrale
103. TROMBONI DELFINA, Storica – Direttrice museo risorgimento e resistenza di Ferrara
104. URRO GIOVANNI, Assessore Sesto San Giovanni
105. VASAPOLLO LUCIANO, Docente Universitario
106. VELCHI ROMINA, Vice Direttore Liberazione
107. ZANABONI PIETRO
x CC
Piantero’ le begonie nel mese di giugno, o spero fine maggio, non crescono bene sotto la neve.
Anita
x Pino
“E però leggo che un figlio di Gheddafy, il giovane Khamis, pare sia stato ucciso proprio da un kamikaze. E lo sdegno? Nessun accenno, su nessun mass media!
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L’ho letto e sentito in TV, ma non c’e’ nessuna conferma o accertamento.
Per ora sono solo rumori.
Anita
x Anita
Riguardo l’ultimo suo commento nella puntata precedente: in guerra siamo TUTTI delle bestie, americani, italiani, israeliani, russi, cinesi, ecc. Proprio per questo le guerre vanno evitate.
Riguardo il commento in questa puntata: sì, sono solo rumors, ma se fossero stati rumors su un presunto attentato suicida a un figlio di Sarkozy, Obama o Netanyahu, sarebbe già cascato giù il cielo! Le urla delle persone “civili” ci avrebbero già fracassato i timpani. Oltre a qualcos’altro…. (Rodolfo e il buon Popeye avrebbero già sparato una raffica di post contro gli “antisemiti”, accusandoci tutti di filo terrorismo).
Un saluto.
pino
L’ideale sarebbe che quando scoppia una guerra nessuno ci va.
C.G.
x Pino
“Riguardo l’ultimo suo commento nella puntata precedente: in guerra siamo TUTTI delle bestie, americani, italiani, israeliani, russi, cinesi, ecc. Proprio per questo le guerre vanno evitate.”
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Non l’ho scritto io e non ricordo nemmeno di averlo letto.
Bye, Anita
da: http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-c7c2ebc4-2106-4dfc-8d83-ab648e2e1b0b.html
Khamis Gheddafi morto ?
TRIPOLI – Da un sito dell’opposizione circolano voci che il sesto figlio di Gheddafi, Khamis, detto il piccolo, sia rimasto ucciso dal fuoco di un aviatore dei ribelli.
TRIPOLI – “Una notizia senza senso”: così una fonte del governo libico ha smentito la notizia, diffusa dall’opposizione, della morte di Khamis Gheddafi, sesto figlio del Colonnello e comandante della 32esima Brigata. Smentite anche da testimoni oculari le notizie difuse da Al Arabiya di bombardamenti sulla capitale nelle prime ore del mattino. Non si registrano spari di contraerea, il traffico a Tripoli è sostenuto e le attività quotidiane in città si svolgono normalmente, ha riferito un giornalista presente in città.
Il sito di opposizione libica Al Manara aveva riferito che il sesto figlio di Gheddafi, il 32enne Khamis, era morto in seguito alla ferite riportate sabato scorso, quando un pilota libico si era volutamente schiantato con il suo jet contro la caserma di Bab al-Azizia. Ricoverato in un ospedale di Tripoli in terapia intensiva, sarebbe poi deceduto poche ore dopo. Secondo lo stesso sito, al pilota Mohammed Mukhtar era stato ordinato di bombardare la zona di Agedabia, ma all’ultimo momento aveva deciso di invertire la rotta e di dirigersi verso Bab al-Azizia. lunedì, 21 marzo 2011 Aggiornato: lunedì, 21 marzo 2011, 11:37
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Non sono stato io a gettare acqua su questo fuoco ma il governo libico!
x Anita
A dirlo sono io.
pino
x Popeye
L’ho letto sul Corriere della Sera o su Repubblica.
pino
caro cc,
stavo per mandarti, con tanta verecondia e carità cristiana, a quel paese, perchè se io dico la mia sarei un” Oracolo e ridicoletta”, se le spari tu o “qualcun’ altro sono vangelo secondo Marx e compagnia briscola!!!
Invece, ti porgo l’altra guancia, però….prima ti avverto,… a proposito di NOI, Voi, Essi, -attento, hai la coda di paglia che brucia,…!!!
hai presente il Lupo delle fiabe che finisce con il sedere in una tinozza d’acqua???
Ecco, fai anche tu così!!!
Sylvi
Siria. Assad: “Non apriremo più il fuoco sui cittadini”
Questa la decisione anticipata dal portavoce del presidente nel corso di una conferenza stampa. 100 le vittime degli scontri di ieri con la polizia a Daraa. Almeno 20mila persone ai funerali dei manifestanti uccisi.
DAMASCO – Vince la piazza in Siria o almeno in parte. La portavoce di Bashar al Assad, durante una imponente conferenza stampa in un sala gremita di giornalisti arabi e stranieri ha annunciato riforme a tutto campo per la società siriana. Innanzi tutto la promessa che non si sparerà più sulla folla che manifesta. Notizia che sarà accolta con sollievo soprattutto dai cittadini di Daraa che hanno perso almeno 100 dei loro concittadini nella repressione dei giorni scorsi. Ma anche la revoca dello stato di emergenza in vigore dal 1963, la riforma della legge sui partiti, l’aumento dei stipendi dei dipendenti pubblici e privati, e il miglioramento della condizione dei più poveri nel Paese. Ora bisognerà attendere la reazione della piazza, dopo gli appelli dell’opposizione in rete di una grande manifestazione per chiedere la fine del regime da oltre 40 anni in carica. Fonti di una Ong riferiscono intanto del fermo di Mazen Ddarwish, capo del gruppo di centro destra per la Libertà di Espressione.
Per leggere di più:
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-9536b7ed-d65e-4d42-9103-98d68923a568.html
Poppy si “serve” per i suoi copiaincolla dal TG1 di Minzolini.
Ho detto tutto….
Il Comitato di redazione (uscente) del TG1 ha illustrato, deninciando con un dossier le pratiche “Scodinzoliniane” quali censura per le notizie scomode al governo, manganello per chi non si allinea al Caro Contumace di Arcore suo padrone, e pastoie di gossip per le komari.
C.G.
x kakkatuu
Vedo che hai fatto scuola al’Università Uroburesca della Crautopadania!
Vai … Vai …
STAMATTINA ISRAELE HA RISPOSTO CON I RAID. In mattinata, l’aviazione israeliana ha bombardato ancora la Striscia di Gaza. Una carpenteria a sud-est del quartiere di az-Zaytoun, è stata colpita in pieno. Alcuni dei presenti al momento dell’offensiva hanno raccontato di una forte esplosione e poi dell’incendio divampato sul sito. Adham Abu Salmiyah, portavoce dei servizi medici locali, ha riferito che alcuni feriti sono già stati soccorsi presso l’ospedale di Ash-Shifa, mentre le ambulanze restano nelle aree bombardate. Un uomo è stato ferito gravemente. Continua l’aggressione di Israele sulla popolazione della Striscia di Gaza, avviata giorni fa con l’assassinio di nove palestinesi (tra cui tre bambini) e il ferimento di oltre 40. Nelle ultime ore, l’offensiva israeliana sta registrando un’escalation. Aerei da guerra continuano a sorvolare Gaza e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato di dare una “risposta” militare ai palestinesi della Striscia di Gaza, dopo l’esplosione di ieri ad al-Quds (Gerusalemme), dove decine di israeliani sono rimasti feriti.
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-df505248-6d0c-4b92-93ab-375f34e24edf.html?refresh_ce
Buono… Poppy!
Non cominciare a dare in escandescenze come un esaltato!
Ho portato un fatto, documetabile, e se non quadra sul tuo metro di giudizio, contestalo.
Che ci vuole?
Sai, spesso e volentieri ti rendi ridicolo..dispiace dirlo, ma è così.
C.G.
Hai portata una cosa che non ha niente a che fare con le NOTIZIE che io ho messo. Se non sai la differenza non ti posso fare niente oltre a dirti di riposarti di più cosi i neuroni non sparano alla pazza.
Cara Sylvi,
l’importante è che la coda sia incandescente e che l’acqua della Tinozza bolla, così i batteri muoino!
Se vuoi mandarmi a quel paese accomodati !
Io non faccio piagnistei, nè vado a piangere sulla spalla di nessuno, rispondo” in” rima !
In tutti i casi vale sempre l’invito di “parla per te” e se dici Noi Voi…devi dire NOi Sylvi, Voi cc per esempio…
E se poi specificare, bene !!
Comprì ,mia cara !
Ridicoletta prendilo come un complimento !Non voleva essere offensivo, perchè tu sai fare di meglio !!
Ultimamente però mi sembra che perdi colpi!Ma è solo un’impressione ,probabilmente !
cc
Il lupo è un nobile predatore che caccia in branco con intelligenza..apprezzo il complimento…uccide solo per fame e per i cuccioli , non è un cane (servo) che uccide per il gusto di uccidere . Grazie !
Vedi, Poppy, il direttore del TG1 è un servo di Berlusconi, perde telespettatori a centinaia di migliaia e in questo periodo è pure accusato e sotto inchiesta perchè usava la Card dell’ Azienda pubblica per spese folli superando di gran lunga il consentito.
Tanto che gli estratti conto arrivavano dalle Maledive nonostante
EGLI era già da tempo ritornato in in sede a Roma.
Tutto ancora da chiarire, certo.
Però tu ti fideresti della ” informazione” di un’individuo del genere?
Io nò.
C.G.
Cara Silvy,
io non ho insultato proprio nessuno. Come lei dovrebbe saper bene mi sono limitato a dire che le Forze Armate Italiane, compreso il Regio Esercito e quindi i soldati di leva, hanno commesso atrocità di stampo barbarico in vari paesi del mondo per un certo periodo di tempo.
Qualche anno fa lo dicevamo in pochi, adesso invece ci sono fior di documenti che lo dimostrano; documenti italiani. Nulla più e nulla meno.
Chi ha raccontato la penosa storia dei poveri soldatini costretti a …. (stuprare, bruciare vivi dei civili, massacrare indiscriminatamente) è stata lei e solo lei. Io non conosco nessun soldato costretto a violenta e una donna, tanto per fare un esempio. E men che meno punito per essersi rifiutato di farlo.
Chi ha raccontato la fola che quei comportamenti barbarici erano stati messi in atto solo dalle Camice Nere, che per altro erano anch’esse italiane, è stata solo lei (da qui la mia battuta che erano state le Camice Nere Marziane).
La storia le dà torto e conferma tutto quel che ho detto.
I successi e gli insuccessi del kommmunismo in tutto questo non c’entrano una beata fava e le sue osservazioni personali nei miei confronti neppure.
Tuttavia tra tutti i partiti italiani il vecchio PCI è stato forse il partito più propriamente e sinceramente nazionale ed il supposto disagio verso la bandiera mi sa tanto che l’ha visto solo lei. Certo il tricolore del PCI non era quello dei fascisti.
Ma è veramente curioso che ogni discorso con lei vada sempre e comunque a finire con i kommunisti. Una vera e propria idea fissa.
Un saluto U.
x U.
Ricordo memorabili Feste dell’Unità nelle Marche gestite dal PCI dove c’erano tantissime bandiere italiane insieme a quelle di partito.
Mai vista quella sovietica. Era la metà degli anni 60.
C.G.
Libia
USA – Solo il 47% dei cittadini approva dell’intervento in Libia.
UK – Solo il 45% approva dell’intervento della coalizione in Libia.
Negli US la percentuale tende a diminuire, si teme che stiamo aiutando al Qaeda che gia’ era presente in Cirenaica.
E’ difficile distinguere tra ribelli ed estremisti.
Si sentono canti Allah Akbar.
Anita
caro uroburo,
quello che poi incuriosce ancor di più nel sottoscritto è l’Amore viscerale della Nostra SYlvi, per il popolo Serbo -Slavo, contro gli odiati Kosovaro Abanesi (Un pò musulmani).
La cosa si può leggere in tanti modi…
La nostra Sylvi è ancora schiava come ogni “buona irredenta”in buona fede ,della storica allenza con la Serbia in chiave anti -slovena-istriana -croata,secondo i dettami della giusta influenza verso oriente dell?ITalia.
Oppure solo in chiave polemica, anti d?alema , visto come la reicarnazazione malefica del vecchio PCI.
I tutto riporterebbe la “nostra”! alle concezioni di un centinaio di anni fa.
Non ne faccio un dramma, per una che cita Marx senza aver letto un rigo, esattamente come io parlo di Botanica delle petunie a vanvera,… è una che con sicumera starbiliante taccia Gino Strada di essere un Quaraquà…non mi stupisce!!
Io con Gino Stada potrei anche non essere del tutto d’accordo, ma Gino Strada potrebbe essere anche Mio Cugino per parte di Moglie , per quello che nè sa la nostra balda Fruila e quindi conoscerlo sul piano personale molto , molto bene..!!
Tanto per quello che sa la Sylvi,quando dice NOi, Voi ectt potremmo benissimo essere al mercato rionale dell’orto -frutta, dove sinceramente mi fiderei del giudizio della Sylvi sulla qualità dei Carciofi ad occhi chiusi !
ciao
cc
x Anita
Ma è esattamente quello che voleva Sarkozy! Debitamente consigliato dal solito arabofobo sionista di ferro Henry Bernard Levy, la strategia è la stessa usata in Israele: spingere la gente a rifugiarsi nella religione, che è l’unica “struttura” e dignità “nazionale” che resta quando gli hai distrutto tutte le altre strutture economiche e sociali e la dignità. Spingendoli a diventare fanatici religiosi è poi più facile aizzarci contro di loro.
Del resto si tratta di una strategia varata dagli Usa quando hanno inventato e armato prima i talebani e poi anche Bin Laden in Afganistan.
Un saluto.
pino
caro Uroburo,
la nostra Carta dice chiaramente che la “responsabilità penale è personale”; ma lei addirittura accusa le Forze Armate di crimini di guerra…una cosa del genere nemmeno fra gli Ottentotti!
Questi fior di documenti di cui lei parla e che io non conosco, facciano nomi cognomi grado e Arma, altrimenti c’è la vergogna, questa sì, di accusare nel mucchio gente che nemmeno può difendersi perchè abbondantemente morta.
O ascoltiamo lo zio del cugino della nipote del mio secondo marito??? Cioè il giochino del fango a cui siamo così abbondantemente abituati, e non da adesso??
Questa mia richiesta mi pare come minimo civile, le insinuazioni, al contrario, sono degne del tempo che viviamo.
Io, nella mia storia personale, sono serena da decenni ; al contrario di quanto detto da lei e CC; PrETENDO la civiltà della verità, di sapere che un Tribunale mi dica se sono figlia di un criminale o no!
Il resto sono, queste si, criminali calunnie nel mucchio!!!
In una Nazione appena civile si dovrebbe fare così!
Ma di civile non è rimasto niente!
x CC
l’ho già detto: Marko è un ragazzo che ha il padre serbo, la madre
bosniaca di Sarajevo, la nonna croata di Fiume, il nonno serbo bosniaco, l’altro nonno della Voivodina; ha una zia slovena di Lublijana!!!
Se tu avessi visitato Sarajevo prima della guerra avresti capito che si può ragionare , ancora nonostante tutto, in termini di cittadini, non di religioni.
La religione sta purtroppo prevalendo adesso a Sarajevo, uccidendo una città che era un faro della tolleranza!
L’ultima volta che ci sono stata, però, ho ancora visitato senza problemi la Cattedrale cattolica, (niente di straordinario rispetto alle nostre), una moschea, una Chiesa ortodossa e la Sinagoga grande.
Nella Bascarsija, centro della città vecchia, puoi ancora mangiare i cevapcici di maiale e bere birra a un tavolino, e in quello del ristorante accanto bevi solo analcolici e cevapcici di vitello o pollo.
A me è sembrato meraviglioso! Fin che dura!
Non mi dirai che questi siano racconti del mio orticello!
Ti sembrano discorsi di una irredentista???
L’ho già detto: stimo e rispetto il lavoro di Gino Strada; non apprezzo, nella sua posizione, l’eccessiva politicizzazione.
Gino C. dà il suo obolo all’Ospedale di Gino Strada, benissimo, ma a chi dare aiuto non c’è che l’imbarazzo della scelta, senza trombe!!
Coiro a Kabul vale meno di Gino Strada????
Che sta pontificando su Anno Zero, non operando in Ospedale!!!
Mandi Sylvi
ma questa e’ proprio fuori…Come se i tedeschi potessero legittimamente incazzarsi con chi dice che la Wermacht ne fece di tutti i colori…Ma siccome non tutti erano cosi’, bisogna fare nomi, gradi, arma, etc etc….cose da pazzi.
Peter
x Pino
Caro Pino,
una delle ragioni per cui non si puo’ andare avanti con una discussione in questo forum e’ perche’ si citano sempre storie del passato, le quali sono sempre secondo i punti di vista ed alle circonstanze del tempo.
Si sta parlando dell Libia e…a l’influenza di Sarkozy.
Riconosciuto alla Francia il ruolo di grilletto nella crisi libica. Rimangono irrisolte una serie di questioni, cui la diplomazia d’assalto non puo’ dare risposte:
“Quanto a lungo la coalizione vorra’ sostenere la no fly zone sulla Libia?
Chi sono i ribelli?
E come ci si comportera’ con loro, nel caso non risultassero poi cosi’ democratici come tanti sperano?
Bisogna far fuori Gheddafi?.
Una valutazione delle scelte non e’ mai stata il forte’ della diplomazia di Sarkozy, ed appare anche delle nostre.
Solo che eccetto per aiuti umanitari gli US non c’entrano niente con la Libia.
Oh, e che fine hanno fatto le nazioni Arabe?
Prima erano onboard eppoi sono svanite.
Non ho mai sentito tanta incoerenza in vita mia…
Naturalmente queste sono le mie opinioni, o uno dei miei quaglieggi!
Saluti, Anita
x 24
Lei è semplicemente una persona indecente!
Sylvi
PS: #25
Da almeno 7 anni la Libia aveva decenti relazioni (per dire) con US, se non erro G.W.Bush convinse Gheddafi e…Mubarak contro le bombe atomiche.
Sempre per un prezzo o concessioni.
Meno male…………
Anita
voglio sperare che la mia persona ‘non decet’ ad una fascio-legaiola col comprendonio degno di certi volatili del Campidoglio (senza il Campidoglio…)
Peter
la Resistenza che è stata una guerra di popolo e ha creato le basi per la Costituzione, fondamento delle istituzioni di cui la gente vuole riappropriarsi. Bisogna perseverare la memoria perché solo così si può sconfiggere la paura e riconquistare la speranza”.
Viva l’ANPI !
… ho letto su repubblica e m’iscrivo all’ANPI…
http://www.repubblica.it/politica/2011/03/24/news/i_partigiani_non_muoiono_ecco_i_giovani_cos_l_anpi_rilancia_la_sua_storia-14059978/?ref=HREC1-11
Voi state vedendo Annozero in diretta, in questo momento… io puttanaeva… posso vedere la puntata di giovedi scorso… La diretta rai x alcuni programmi… NON CCE… cchissaxcchè¿¿¿
” Questo programma è accessibile solo x il territorio italiano” dice l’annuncio che appare come una pietrainfaccia… (‘azz volevo vedere annozero… ora mi collego…) gniente…
” Questo programma è accessibile solo x il territorio italiano” …. masi strunz… che qualcuno lo stramaledica… cchesso, chi sa farlo strafulmini il masi-strunz … pensa te uno cosi diventa DG direttoreggenerale… cos’e pazz… va be… cio da fare…ciao..
Faust
x professo’
Vedo che sai solo predicare bene!
x Sylvi.
Gino Strada ha 3 team di medici validissimi che assistono e leniscono le sofferenze delle vittime di guerra di qualsiasi colore o divisa (questa è la cosa più straordinaria e edificante del suo progetto) operando anche quando lui non c’è.
Lui è tornato per preparare la manifestazione che si terrà contro la guerra.
Illazioni di bassa lega sul fatto che adesso “sta da Santoro e non in sala operatoria” mi sembrano colossali stupidaggini.
Nella sua vita, lo posso documentare, ha fatto un “mazzo tanto” per gli altri, per gli ultimi, che qualsiasi critica sul suo operato mi fa inkazzare come un suino.
C.G.
Le basta Mia (solo per cominciare)cara il gen Generale Mario Robotti comandante dell’XI Corpo di Armata Italiana in Slovenia Croazia , e il suo Odg”Non si ammazza abbastanza “…..e alle conseguenze sulla Popolazione civile…
Signora non mi dica che non ha mai letto di questi documenti..
Ma guardi che questo è solo Uno dei tanti…
Solo che …provi a ricordarsi perchè questi Signori non andarono a Norinberga ..com’era giusto che fosse..
Non le sovvien proprio nulla ..!?
O è troppo indaffarata a sparar cacchette su Gino Strada, come quelle dell’Afghanistan…le insinuazioni ,poi ingoiate, giustamente insieme ad una vagonata di merda , dopo che non trovarono uno straccio di prova…
A già,Gino Strada le ha fatte sparire in tempo, come Saddam le armi di distruzioni di massa..!!
Quelle che non scompaiono mai sono le armi di depistaggio su questo Blog ..(direi però che sono anche armi da cabaret)
AHH la botanica delle petunie !!Che soddisfazione !!
cc
x Poppy giulivo
tu invece razzoli male, e predichi anche peggio.
Pardon, preddicchi purro also more worse, cossi’ mi accapisci more better…
Peter
x Anita
Sotto il titolo Arruotalibera del blog si legge il seguente sottotitolo:
“Critica delle verità ufficiali. Contro l’ipocrisia e l’uso di due pesi e due misure da parte del potere”. E’ il motto e la linea del blog.
Come (quasi) sempre, mi limito a mostrare le contraddizioni, le ipocrisie e la mancanza di credibilità di Paesi e leader politici, o religiosi, che hanno un lungo curriculum non molto decente. A un mio amico che sta in Africa e fa il tifo per i ribelli libici due minuti faho inviato, la seguente e-mail, che mi pare risponda anche alle sue compresibili ansie espresse col post 27:
“Caro Max,
A parte il fatto che non vedo chi parteggi per Gheddafy, non io di sicuro, PRIMA di Gheddafy ci sono molti capi di Stato delinquenti con molti più morti sulla coscienza, a partire dal Niger (dove la Francia è responsabile della guerra civile per la secessione del Biafra) e a finire ai governi israeliani impegnati in una pulizia etnica che dura da 60 anni, anzi di più, Dopo avere ucciso la democrazia in Iran contro Mossadeq, in Cile contro Allende, in Congo contro Lumumba, in Indonesia contro Sukarno, dopo avere tollerato l’apartheid in Israele, dopo avere inventato e armato i talebani e sostenuto fino ad oggi un regime vergognoso come quello saudita, che ha partorito Al Qeda, ecc., ecc., gli angloamericani NON possono ergersi a campioni della difesa dei diritti civili, L’intervento in Libia è stato studiato a tavolino dal marito di Carla Bruni e dal campione di odio anti islamico e di amore ultrasionista Henry Bernard Levy, che ci ha anche tenuto a dirlo pubblicamente e che allaga il Corsera con le sue cazzate. Non ho la più pallida idea di chi siano i ribelli libici, ma dati i precedenti e la nota strategia occidentale del tanto peggio tanto meglio, che ha portato alla nascita dei talebani e di Al Qeda prima e di Hamas dopo, non mi meraviglierei che fossero molto peggio dell’attuale governo chealmeno è laico e NON opprime le donne contrariamente all’Arabia Saudita et similia.
I due pesi e due misure e le ipocrisie NON mi sono mai piaciute. Neppure i falsi a mezzo stampa, dalle “bombe atomiche irachene” alle “fosse comuni libiche”, il tutto tacendo accanitamente che Israele è una formidabile potenza nucleare.
Tutto qui. Mi spiace tu non l’abbia capito.
pino”.
“Si sentono canti Allah Akbar”.
…tradotto: “Hallah è grande”
Perchè le fa tanto paura, signora Anita, questa esclamazione musulmana?
È la loro religione, embè?
Voi cittadini US acquisiti o nativi, non cantate pure quando andate al cesso “God bless America”?
E allora?
C.G.
e Max chi sarebbe??!!
Peter
x CC
Risparmiati ricerche per informarmi di cose che so già.
Preferico aver a che fare con gli ex nemici…
e puoi star certo che sto trattenendo civilmente tutto quello che desidererei dire a te e ai tuoi compari, al riguardo!!!!
Proprio perchè qualsiasi cosa voi aggiungiate al riguardo non avrà una mia risposta!
Non sempre lo stomaco regge…e non me l’ha ordinato il medico …
Ps: il cappello di alpino o lo butti tu…o io butto quello di mio padre!
Non intendo avere certe frammistioni!!!!!!!
Sylvi
x CG
almeno i britannici, nativi o acquisiti, dicono ‘God save the Queen’ solo quando sono sbronzi o fanno ironia.
Persino il nipote della regina, principino Harry, intratteneva i suoi commilitoni dicendo ‘Dio ti salvi’ al cellulare fingendo di parlare con sua nonna, o forse parlando per davvero…cosa che fece molto scandalo, povero principino …
Ci tengo a dire che tutti gli arabi che ho conosciuto in occidente, studenti, turisti o visitatori, compresi i libici che arabi non sono ma si considerano tali, sono stati tutti persone interessanti , stimolanti, divertenti, di mentalita’ piu’ o meno aperta, e cosi’ gli iraniani. Puo’ darsi che fossero selezionati in un modo o in un altro, ma avevano tutti in comune di NON essere nati e cresciuti in occidente.
Ultimamente ho conosciuto uno studente del Kuwait che andra’ presto a Roma e Napoli in visita, dice che va li’ ‘per fare amici’.
Da notare che parla un po’ d’italiano, pur non essendo mai stato in Italia…
Peter
x Pino
Caro Pino,
le prime foto delle fosse libiche vicino al mare sono state pubblicate da Repubblica.it.
Non le ho viste altrove, ma non vuol dire che non siano state riportate da altre pubblicazioni.
Mi sono sembrate false anche perche’ non erano fosse comuni, ma fosse con le pareti e preparate in anticipo, forse gia’ usate…da altri inquilini.
http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/5692-romania-iraq-kosovo-libia-nelle-fosse-comuni-si-seppellisce-la-verita-.html
Ho anche viste le foto di salme con le cuciture di autopsie o di imbalsamazione.
Anche quelle le ho giudicate false.
Una foto in particolare ha fatto molta strada, un uomo con un bimbo morto sulle braccia e’ apparso in Libano, in Gaza, in Iraq e chissa’ dove altro, sempre la stessa foto con differenti backgrounds.
La Reuters ne ha pubblicate diverse, le ha ritirate, ma il danno era fatto e senza meno circolano ancora.
Altre erano davvero foto false, roba da dilettanti, ma sono apparse sui giornali europei.
Anche la Cina ha messo in giro foto false, perfino di Sarah Palin.
Buonanotte,
Anita
x Peter
Lasciamo stare…
‘Notte.
pino
x Peter
In Canada dicono “God save the Queen”.
In Australia dicono “God save the Queen”
I musulmani menzionano Allah ogni due parole.
Anche e specialmente nei discorsi ufficiali.
‘Notte,
Anita
x Anita
anche in Nuova Zelanda, forse anche Bermuda…
Sua Maesta’ e’ sovrana in quindici nazioni, a tuttora…
Peter
x C.G.
NO, il Good Bless America e’ piu’ che altro un esclamazione.
in particolare quando le cose vanno male, o facciamo troppo per chi non se lo merita, o per criticare troppa abbondanza….
L’inno “God bless America” e’ stato scritto da Irvin Berlin.
God Bless America,
Land that I love.
Stand beside her, and guide her
Thru the night with a light from above.
From the mountains, to the prairies,
To the oceans, white with foam
God bless America, My home sweet home.
Ogni tanto sul forum lo diciamo per lei.
Anita
x Peter
In Bermuda e’ l’inno nazionale.
God Save The Queen God save our gracious Queen……….
Anita
x chi non ci crede, e’ in inglese.
Rep Don Young Urges Producing American Energy & Opening ANWR
http://www.youtube.com:80/watch?v=MlfmvwxxgHM
Sono anni che lo scrivo, e che mi incavolo.
Abbiamo le risorse naturali in casa, sul nostro territorio e compriamo dagli arabi, dal Venezuela, e da mezzo mondo….
Anita
x Peter
Sua Maesta’ Elizabeth e’ Regina di Antigua e Barbuda, Australia, delle isole Bahamas, di Barbados, del Belize, del Canada, di Grenada, della Giamaica, della Nuova Zelanda, di Papua Nuova Guinea, di Saint Kitts e Nevis, di Santa Lucia, di Saint Vincent e Grenadine, delle Isole Salomone, e di Tuvalu.
Elisabetta II è anche capo del Commonwealth e governatore supremo della Chiesa Anglicana, Comandante in capo delle forze armate e Signore dell’Isola di Man.
È salita al trono del Regno Unito il 6 febbraio 1952 dopo la morte del padre Giorgio VI.
Sto imparando troppo…
Anita
Signora Anita,
tutto rose e fiori…, ci mancherebbe ! Figuriamoci…
Rispetti però anche quello degli altri .
È semplicemente una questione di educazione e se tra loro ci sono delle persone poco raccomandabili si soffermi un attimino su quanti ce ne sono nel nostro mondo occidentale.
Basterebbe questo per non farsela sotto.
La qualcosa, infine, è anche arroganza atavica.
Arroganza occidentale, non solo US, ovviamente.
C.G.
X Sylvi,
Cara Signora,
di certo non ho intenzione di “tediare” il Blog con la pubblicazione di cose che Lei conosce e che almeno avrebbero dovuto farla riflettere quando Sproloquia su un “non ben chiaro” Onore delle Armi Italiane, accusando a Dx e manca tutti quelli che tentano di dirle che “fatti acclarati”dalla documentazione storica , non inficiano per nulla l’onore degli italiani nel Mondo , semmai li pongono sullo stesso piano degli altri e quando dico tutti, voglio proprio dire tutti.
Su questo Blog, che io sappia(a lei l’onere della controprova),nessuno ha messo in dubbio la crudeltà dei Gulag staliniani e tantomeno l’esistenza delle Foibe, tanto per fare due soli esempi.
Se lei poi ha “i nervi scoperti” per il fatto che qualcuno a più riprese tenti pure di spiegare le ragioni di tali fatti, sono affari suoi ,ma non è il caso che ci inondi di accuse di falsità ,code di paglie e qunt’altro (subdolamente) al solo scopo di intorbidare le acque, senza peraltro non dimostare mai nessuna tesi , che non sia quella di un “lamento o piagnisteo”.
Il Blog -master ha spiegato poco sopra la “ragione principe” dell’esistenza di questo Blog che consiste nella critica e nello smascheramento delle verità ufficiliali da qualunque parte esse provengano.
Non è colpa di nessuno se in questo momento non esistono più al mondo regimi Comunisti ufficiali che raccontino le Loro menzogne ufficiali.
Da questo punto di vista è pieno il Web e l’editoria in genere di riviste su cui lei potrebbe avere grandi soddisfazioni, per quello che io considero sostanzialmente il suo “revanscismo” di fondo,vero tarlo da cui è afflitta.
cc
ps- Sulle vicende del suo stomaco non intendo avventurarmi,mentre Lei è libera di fare quello che meglio crede dei suoi oggetti dei ricordi, come io dei miei, senza arrivare a punte di parossismo affetti da tale presunzione che la porta ad affermare che gli “altri “si dovrebbero adeguarsi ai Suoi ricordi per essere degni della Sua stima.
Lei poi è perfettamente libera di frammischiarsi con chi crede più opportuno….
Io valuto sulla base di quello che sento e leggo ,senza sentire il dovere di Frammischiarmi,come si dice ..ognuno si scieglie le compagnie che crede più opportuno, io non giudico sulle sue Sue di cui non conosco nulla, Lei faccia ltrettanto e vedrà che starà meglio di salute..
Il ruolo dell’impresa nella costruzione del Bene Comune
di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
L’UCID, l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, ha pubblicato il suo rapporto 2010-11 su “La coscienza imprenditoriale nella costruzione del Bene Comune”. Nelle 850 pagine emerge l’idea che di fronte alle sfide dell’economia globalizzata l’impresa dovrebbe non ritrarsi ma affrontarla con l’intento di “discernere, partecipare, accompagnare”. Il documento è stato recentemente presentato in un convegno a Palermo, dove anche gli scriventi sono intervenuti.
Il rapporto evidenzia che gli imprenditori dell’Ucid si sono battuti per il primato dell’economia reale rispetto a quella finanziaria, contro la speculazione senza freni, contro la compressione della libertà di mercato da parte delle lobby. Gli industriali cattolici considerano l’impresa come una comunità e non un semplice luogo di produzione di merci, ma la sede di un agire collettivo per la realizzazione del Bene Comune. Nelle fasi più calde della crisi, che ancora stiamo vivendo, l’Ucid era scesa in campo con l’appello “Vogliamo essere imprenditori per lo sviluppo, non schiavi della speculazione finanziaria”.
E’ un obiettivo nobile, condivisibile, forse un po’ utopico. Però ben vengano le idee che scuotano un sistema economico e finanziario stravolto dall’egoismo, dalla negazione di ogni principio di etica e di morale e dall’ignoranza delle stesse leggi che regolano una economia sana e una crescita ordinata di ogni società. Certo crediamo che queste idee possono e debbono trovare condivisione e sinergie anche nella parte migliore e più sensibile del mondo laico.
Il documento in questione percorre le varie tappe della Dottrina Sociale della Chiesa, dall’enciclica “Rerum Novarum” del 1891 di papa Leone XIII fino alla “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI. Cita i profondi contributi della “Populorum Progressio” del 1967 che affrontava i grandi problemi dell’economia globale, dalla povertà al sottosviluppo. Si ricordi che Paolo VI aveva affermato che “lo sviluppo è il nuovo nome della pace”. Tale enunciazione, anche alla luce dei drammatici eventi che interessano il Nord Africa, si rivela quanto mai profetica. Nel documento si enfatizza anche l’enciclica “Laborem Exercens” di Giovanni Paolo II del 1981 sulla centralità del lavoro e dell’impresa come condizione della valorizzazione della persona umana.
La Dottrina Sociale è sempre stata all’avanguardia, anche nell’analisi squisitamente economica e non solo etica e morale, stigmatizzando le più pericolose distorsioni della finanza e dell’economia foriere di gravi crisi e depressioni economiche e sociali.
Si ricordino ad esempio le precise denunce contro le speculazioni finanziarie fatte dall’economista cattolico Giuseppe Toniolo già nel 1873 e riportate nel suo scritto «Dell’elemento etico quale fattore intrinseco delle leggi economiche».
L’aspirazione al Bene Comune diviene quindi il modo nuovo e responsabile di affrontare le attività imprenditoriali anche rispetto ai problemi posti dalla globalizzazione. E’ una concezione che mira al benessere sia morale che materiale della persona nella società umana. Quindi non la semplice sommatoria di beni e interessi individualistici. Per gli imprenditori dell’Ucid ciò dovrebbe tradursi in precisi doveri nei confronti dei dipendenti, dei manager e degli azionisti (i cosiddetti internal stakeholders) oltre che dei consumatori, delle istituzioni e dell’intera società ( i cosiddetti external stakeholders).
Naturalmente il rapporto valorizza la cultura d’impresa e la finalizza alla modernizzazione e all’innovazione delle attività produttive e anche alla competizione, ma sempre nel rispetto della persona e del lavoratore, affrontando la sfida della coesione sociale all’interno del paradigma fondamentale della crescita e della giustizia economica. Il documento inoltre riporta una serie di esempi virtuosi di membri dell’Ucid impegnati nella creazione di nuova ricchezza, di lavoro e di cultura nelle varie parti del territorio nazionale e anche in altri continenti.
E’ importante che pezzi dell’imprenditoria italiana agiscano nella consapevolezza del ruolo non solo economico ma anche sociale dell’impresa, che de resto è sancito anche dalla nostra Costituzione.
La struttura portante della nostra economia è basata sulla piccola e media impresa e molti ritengono che il “nanismo” imprenditoriale sia la causa dell’insufficiente crescita. Ricordiamo invece che l’industria manifatturiera italiana è quinta nel mondo dopo la Cina, gli Usa, il Giappone e la Germania. Vale il 3,9% della produzione manifatturiera mondiale. Ma se guardiamo alla produzione industriale pro capite, nel 2009 l’Italia era la seconda nazione più industrializzata del mondo, dopo la Germania. Certo i numeri e le statistiche non dicono tutto, ma un giudizio positivo sulla tenuta e sul ruolo delle Pmi italiane è sacrosanto. Nei vortici della crisi esse hanno però sofferto non solo per la contrazione dei mercati ma anche per la scarsa attenzione da parte del nostro sistema bancario e istituzionale.
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi ** Economista
Se lei poi ha “i nervi scoperti” per il fatto che qualcuno a più riprese tenti pure di spiegare le ragioni di tali fatti, sono affari suoi ,ma non è il caso che ci inondi di accuse di falsità ,code di paglie e qunt’altro (subdolamente) al solo scopo di intorbidare le acque, senza peraltro non dimostare mai nessuna tesi , che non sia quella di un “lamento o piagnisteo”.
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Allora questo vuol dire che quello che scrivono i gatti spelati deve essere preso per oro colato. Noi dobbiamo stare zitti anche se questi presentano una storia revisionista e ripristinata smacchiata dalle cose che a loro danno fastidio.
Eccome no!