Sette giorni, una vita. Il Lingotto-Marchionne sancisce la fine delle conquiste civili e dello sviluppo dell’Italia iniziate col dopoguerra? E’ ormai più che assodato che siamo governati nell’interesse di una banda di malfattori. Per giunta benedetti da un Vaticano protettore dei bunga bunga dei preti pedofili

Qual è la notizia peggiore tra quelle dell’ultima settimana? Difficile dirlo, perché è stata una grandinata. Sono reduce dalla quattro giorni di congresso nazionale tenuto a Bergamo dalla Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), cioè del sindacato nazionale federale dei giornalisti italiani, la cui prima giornata è stata occupata dai discorsi dei tre editori ospiti, Carlo De Benedetti del Gruppo L’Espresso, Fedele Confalonieri di Mediaset e Piergaetano Marchetti della RCS, cioè della Rizzoli-Corriere della Sera. Stendiamo un pietoso velo. Per ora. Armiamoci di coraggio e procediamo.

1) – Il caso Fiat-Marchionne. Che in realtà è il più importante di tutti dal punto di vista strutturale e dell’economia. Beh, sappiamo già di che si tratta, lo abbiamo detto alcune volte. In Italia sono in atto due cose: lo smantellamento di molti diritti conquistati con la lotta contro il fascismo e nel dopoguerra; la riduzione progressiva del cittadino in consumatore. In questo quadro c’è la tentazione di demolire anche la dignità professionale, riducendo il più possibile a forza lavoro un tanto al chilo, cioè all’ora o alla giornata, qualunque tipo di figura professionale subordinata. Quanto accade al Lingotto della Fiat non è che la conseguenza di tutto ciò, nonché la spallata definitiva. C’è la tendenza a rendere il lavoratore subordinato italiano sempre meno lavoratore professionale e cittadino e sempre più forza lavoro un tanto al chilo e consumatore. A pensarci bene non si tratta di ridurre i lavoratori italiani come fossero extracomunitari, ma come fossero palestinesi in Israele. L’extracomunitario infatti dopo alcuni gironi infernali può diventare cittadino italiano come gli altri, ma il palestinse d’Israele non potrà mai diventare un cittadino come gli altri alla stessa stregua dei lavoratori italiani che sempre meno potranno essere cittadini come quelli che campano del lavoro altrui anziché solo del proprio. Con l’aggravante che ai vari Elkan, che disgraziatamente hanno preso il posto degli Agnelli prematuramente scomparsi, Giovannino ed Edoardo, della Fiat “italiana” non gliene può fregare meno, se non per altri miliardi di euro regalati dallo Stato italiano ufficialmente “a favore dell’occupazione” (!), per il semplice motivo che hanno una mentalità quanto meno “internescional”, come dimostra l’incapacità di Lapo Elkan a parlare in italiano decente che è pari alla sua capacità di spendere – qualcuno forse direbbe scialacquare – quattrini in malo modo. Quattrini, non dimentichiamolo mai, che provengono in parte dalle nostre tasche, cioè dalle nostre tasse, e in massima parte dal sudore dei lavoratori.
Al Lingotto ha vinto il sì. Tutti cantano vittoria e applaudono alla Modernità. Temo sbaglino di grosso. L’unica modernità l’Italia l’ha avuta dall’antifascismo prima e poi dalle lotte operaie di massa e pressocché continue dell'”autunno caldo” del ’69, quando la grande stampa estera scrisse che l’Italia grazie a quelle lotte “è entrata scalciando rumorosamente nei tempo moderni”. La vittoria di Marchionne al Lingotto probabilmente significa che il tempo della crescita e dello sviluppo e delle conquiste civili iniziato con la gagliarda ricostruzione degli anni ’50 ed esploso negli anni ’60 è finito. Che la Fiom rappresenti il vecchio è ovvio, per il semplice motivo che il nuovo chiacchiere a parte NON lo rappresenta nessuno, neppure a livello sindacale, talmente è cambiata la struttura produttiva italiana e non solo quella italiana. Dire che il nuovo lo rappresenta un Marchionne è pure demagogia cortigiana: sono troppi anni ormai che la Fiat arranca e va indietro, dopo avere man mano distrutto marchi come OM, Autobianchi, Lancia, Alfa Romeo, ecc. Le chiacchiere di Gianni Agnelli che prevedeva “rimarranno sul mercato mondiale dell’auto pochi produttori e la Fiat sarà tra questi” si sono rivelate per quello che erano: chiacchiere. Buone per mungere ancora quattrini nostri regalati dallo Stato e ingrassare tra l’altro il giornalismo parassitario, cortigiano e laudatorio annidiato in via Solferino a Milano e a La Stampa a Torino. Marchionne o è arrivato tardi o s’è svegliato tardi. In ogni caso, neppure sotto la sua guida “eccezziunale veramente”, come direbbe Abatantuono, la Fiat ha imparato a fare auto competive e moderne come quelle giapponesi, coreane, tedesche, francesi e scandinave.  Si possono fare tutte le acrobazie finanziarie, azionarie e gli incroci industrali che si vuole, ma se la “robba” prodotta non è “bbuona” non si vende.  E+ una legge che vale anche in Italia e per la Fiat da quando il protezionismo ha dovuto sgomberare il campo anche dal Belpaese, cioè ben prima del tanto decantato o maledetto, spesso a vanvera in entrambi i casi, globalismo.

Ovviamente spero di sbagliare, ma d’ora in poi è probabile si torni indietro. Fino dove? Non lo sa nessuno. Però è bene prendere nota del fatto che dopo le barricate parigine delle banlieu di pochi anni fa ora ci sono le barricate tunisine e algerine, che hanno in comune i protagonisti: i giovani. Ridotti alla disperazione per la mancanza di presente e di futuro. I nostri giovani per ora hanno un presente, grazie ai genitori ancora vivi. Quando si accorgeranno di non avere futuro, allora saranno guai.

2) – E a proposito di Tunisia e Algeria, l’orrenda mediocrità della nostra politica si vede periodicamente dagli atti del nostro ministro degli Esteri, lo svettante Franco Frattini. Questa volta ci ha tenuto a far sapere, a fronte delle decine di morti ammazzati dalle “forze dell’ordine” di quei due Paesi, che “l’Italia e dalla parte dei governi”. Posizione forcaiola di per sé, diventata anche figura di merda col “governo” tunisino fuggito all’estero, e pare proprio nell’amica Italia. Frattini si schiera con i governi quando conviene per motivi di bottega, più berluscona che italiana, pronto però a schierarsi contro altri governi quando lo comanda la bottega, più berluscona che italiana. Va bene i due pesi e due misure, ma l’indecenza dovrebbe avere un limite. O no?

3) – Nel frattempo registriamo una grande ipocrisia e un grande inganno. La grande ipocrisia è quella di Marchionne che da una parte ammonisce operai e sindacalisti che “i risultati del voto si rispettano e basta”, ma dall’altra annuncia che lui NON intende affatto rispettarli: “Se vince il no, la Fiat esce dall’Italia”. Ovvero: o votate come dico io o per voi saranno guai. Più o meno lo stesso discorso degli israeliani (e statunitensi) a Gaza. Il grande inganno è invece il fatto che i protagonisti del dramma nazionale del Lingotto ci sono, e sono migliaia e migliaia, ma in tv, né Rai né Mediaset, non ne vedrete neppure l’ombra, se non a volte grazie alla Gabanelli e a Santoro. In tv, come nel plotone di riviste e giornali più o meno patinati di gossip facenti capo al Chiavaliere, vedrete solo cose splendide, a partire dal sedere della Carfagna e dal set del Grande Fratello e altre grandi cazzate simili. Bush ha ingannato i suoi cittadini per poter fare la guerra all’Iraq. Il Chiavaliere per fare la guerra ai magistrati e scampare alla galera inganna i suoi cittadini avvalorando da sempre una eraltà spledida, sempre e comunque splendida, che non è mai esistita e che sempre meno esisterà. Questo si chiama Alto Tradimento.

4) – La notizia peggiore dal punto di vista dell’attualità politica è la dimostrazione che il capo del governo della Repubblica italiana, Silvio Berlusconi, non è solo il Grande Chiavaliere Papino il Breve. A leggere le cronace, che danno conto di prove e non di chiacchiere, c’è di che restare letteralmente, scusate il termine, di merda. Provate a leggere queste inchieste, che fanno finalmente capire bene cosa intendeva la signora Veronica Lario quando diceva che suo marito era “bisognoso d’aiuto”, cioè malato:

http://www.repubblica.it/politica/2011/01/15/news/testimone_caso_ruby-11242604/?ref=HREA-1
http://www.repubblica.it/politica/2011/01/15/news/notte_questura-11247388/
http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_15/le-14-ragazze-a-milano-due-per-loro-case-e-regali-fiorenza-sarzanini_211286de-2079-11e0-bf27-00144f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_14/caso_ruby_Berlusconi_indagato_Ferrarella_03fab6a8-1fbf-11e0-aeb3-00144f02aabc.shtml?fr=correlati

Che un politico si comporti così, e non parlo dal punto di vista morale ma da quello della ricattabilità, è inimmaginabile. Certe cose le faceva anche Nerone, per giunta non da solo, ma lui NON era ricattabile. Il Chiavaliere invece, stando anche ai dispacci dell’ambasciata Usa a Roma, è ricattabilissimo, se non pesantemente ricattato. Il problema però non è solo questo. Il problema  che un tipo simile ha portato al governo, addirittura come ministro della Difesa!, un lestofante come Cesare Previti, condannato in via definitiva come corruttore di magistrati e compratore di sentenze, e un non del tutto gentiluomo come Marcello Dell’Utri, condannato anche in secondo grado come favoreggiatore della mafia. Sorvoliamo sui molti altri, e sulle troppe altre, portate in parlamento per motivi non del tutto decenti. E mi limito a questo aggettivo.

Insomma, c’è la prova provata – e anzi ormai più d’una – che siamo governati da una accolita di malfattori. Purtroppo benedetta, as usual, dal Vaticano, come sempre pronto a tutto pur di incassare.

5)  – Il re del bunga bunga, primo ministro di Berlusconia detta anche Bungabungaland, insiste a dire che i giudici devono lasciarlo in pace perché “il popolo sovrano mi ha eletto e devo perciò poter governare”. Evidentemente però ignora che in Italia la Giustizia – l’intera Giustizia, e non solo le sentenze che lui ha motivo di temere – è amministrata in nome proprio di quel popolo sovrano di cui si riempie la bocca e che calpesta con il proprio comportamento e politico e privato. La Giustizia viene cioè PRIMA del voto, PRIMA della scelta di chi ci deve governare, PRIMA che il popolo sovrano vada a votare per il Tale o per il Talatro, e pertanto alle regole della Giustizia deve obbedire anche tutto ciò che concerne le elezioni, gli eletti e quelli che tra gli eletti diventano i governanti. Strano che fra tanti azzeccagarbugli e pretesi leader di sinistra nessuno si ricordi di questo piccolo particolare, neppure i Uolterloo Veltroni e i Maxim D’Alema. Far rispettare le leggi NON è mai un “sovverire la democrazia”, come invece sostiene cialtronescamente il venditore di tappeti e fumo di Arcore. Semmai è vero il contrario: governare a tutti i costi, alla faccia delle leggi, è una sovversione della democrazia anche se si è vinto le elezioni. Vincere le elezioni NON significa avere sconfitto la Costituzione.
Riguardo certe pretese del Chiavaliere, solo un demente o un mentitore di professione può sostenere che in Italia, su 70 milioni di italiani, ci sia soltanto lui in grado di fare il primo ministro!

6) – Da questo giro di puttanieri e prosseneti il Vaticano incassa infatti soprattutto più soldi alla scuola “privata”, cioè alle sue scuole “cattoliche”. E del resto questo papa è adeguato al degrado dell’ambiente. E’ lui che ha firmato – assieme all’allora suo vice Raffaele Bertone – nel giugno 2011 l’ordine a tutti i vescovi del mondo di tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia del clero. Le conseguenze sono tristemente note. L’ultima è lo scandalo dei preti di Malta denunciati invano dalle loro vittime, che hanno dovuto subire l’oltraggio del vedere ancora al loro posto gli stupratori amanti del bunga bunga con i ragazzini, e anzi uno di loro è stato trasferito nel nostro Lazio, dove potrà tranquillamente continuare a fare i bunga bunga dei suoi porci comodi. Dopo la denuncia pubblica delle vittime maltesi sull’intoccabilità dei loro stupratori è iniziato il solito gioco delle tre carte con i soliti “treccartisti”, per usare un termine caro al nostro Popeye: il papa ha ordinato alla curia maltese provevdiemnti severi, a buoi scappati dalle stalle, però nel contempo la curia maltese si è opposta al processo penale e civile contro i suoi preti stupratori accampando il fatto che sono… “sovraesposti sui mass media”. Meglio evitare di fare commenti. Mi limito solo a far notare che hanno quindi ragione coloro che si oppongono all’estradizione dal Brasile in Italia del pluricondannato per omicidio Cesare Battisti: se sono “sovraesposti sui mass media” i tre pretonzoli stuprerecci di Malta, che dire allora di Battisti?

6 bis) – “L’educazione sessuale ai bambini nelle scuola è contro la fede”, ha tuonato il papa. Che evidentemente preferisce e pretende si torno all’educazione sessuale, se così la si può chiamare, imparata nei cessi delle scuole o direttamente dalle mani e dal sesso dei preti pedofili. Di quella male genia cioè per la quale , guarda caso, lui ha ordinato a suo tempo la protezione. Come faccia questo papa a uscirsene con queste trovate è un mistero, per quanto sicuramente non glorioso. Ormai le gaffe e le affermazioni che solo per rispetto – peraltro non dovuto – evitiamo di definire deliri o cazzate, non si contano. A partire dall’infelice battuta contro l’islam citando a sproposito una frase di un imperatore bizantino e passando per qualche infelice considerazione sugli ebrei e giravolte poco dignitose sui preservativi.
L’ultima, per ora, boutade del papa è stata applaudita da quel gigante del pensiero e dell’educazione sessuale che è Giuliano Ferrara, che sul suo bel Foglio ha bucolicamente ricordato la propria preferenza e nostalgia per i bei tempi in cui “l’educazione sessuale si imparava in strada, con la complicità tra coetanei”, cito con quale possibile imprecisione. Povero Ferrara… Che pena! Si vede che non ha figli e forse neppure nipoti e che comunque non capisce un tubo di certi argomenti e/o non ha contatti con il mondo dei bambini e dei ragazzini. Fosse meno pieno di nostalgie e di se stesso – e deve esserlo molto a giudicare dalla stazza – saprebbe che comunque anche oggi i bambini in quanto  confidenze e complicità si arrangiano mica male. Con il vantaggio che sanno meglio di noi ai nostri tempi cosa sia un preservativo, cosa siano le mestruazioni, cosa sia l’igiene sessuale e magari anche l’anatomia del proprio e dell’altro sesso, il che non guasta, e anche cosa siano i pedofili.
Tutti sanno e dicono che la famiglia è in crisi, che nessuno educa più i proprio figli preferendo invece mollarli per ore davanti alla tv. Resta quindi molto poco chiaro chi e dove secondo il signor papa e i suoi stolidi laudatori alla Ferrara dovrebbe educare sessualmente i bambini. I preti di Malta? Quelli alla Decollado o alla don Cantini di Firenze? Quelli delle parrocchie texane o delle altre parrocchie Usa condannate a risarcire quasi un miliardo di euro agli ex bambini violentati dai “ministri di Dio in terra”?
Francamente questo papa è sempre più indigesto e impresentabile. Qualcuno dovrebbe dirgli che il Medioevo è finito da un pezzo. Perché non glielo ricorda almeno il suo gaio e giovanile segretario personale don George, che gli è sempre così vicino?

7) – Senza dimenticare che a ordinare a Ratzinger di rimettere mano alle leggi vaticane, rimaneggiamento come sappiano in chiave protezionista della pedofilia nel clero, è stato il papa “santo subito!” Wojtyla. Strana fretta quella di voler far santo a tutti i costi una persona ad appena sei anni dalla sua morte, come se la si volesse mettere al riparo da possibili inchieste e accuse imbarazzanti. Berlusconi, poverino, non può essere fatto santo subito e deve perciò accontentarsi di rincorere lo “scudo” giudiziario ad personam, uno qualunque pur di non finire in galera. I papi invece possono essere protetti con una bella dichiarazione di santità ad personam oppure, come è capitato a  Ratzinger, da un ordine del presidente degli Usa George W. Bush alla magistratura texana di cestinare l’accusa di cospirazione contro la giustizia, accusanata dalla scoperta del famoso ordine del giugno 2011. E comunque che stitichezza questi santi! Fanno un miracolino, spesso dubbio e stentato, giusto giusto per diventare santi e poi, una volta diventati santi, se ne fottono e addio ai miracoli. Migliaia di santi, migliaia di miracoli, e l’Italia e il mondo vanno però comunque sempre a rotoli…. Ecco il vero miracolo!!!

8) – L’altro eroico e per ora non ancora “santo subito!” firmatario di quell’ordine abbastanza infame è stato l’attuale segretario di Stato vaticano Raffaele Bertone, all’epoca vice di Ratzinger alla guida della congregazione per la Dottrina della fede. Fa una certa impressione sentire oggi Bertone predicare all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Vaticano “la centralità della giustizia in una società civile”. Il concetto è quanto mai giusto e quindi apprezzabile e condivisibile. Però allora non si spiega come mai Bertone non chiarisce perché è stato per una ventina d’anni Giudice Unico del Vaticano l’avvocato Gianluigi Marrone, che era contemporaneamente anche capo dell’Ufficio legale di Parlamento italiano. In questa sua duplice veste  Marrone dalla sua scrivania vaticana rispondeva “NO!” alle sue stesse rogatorie internazionali spedite in Vaticano dalla sua scrivania nel parlamento italiano. Marrone  dal parlamento italiano spediva cioè in Vaticano le richieste dei magistrati italiani di interrogare alcuni cardinali sia sulle eventuali complicità di Alì Agca nell’attentato del 1981 a papa Wojtyla sia sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, la bella ragazzina vaticana scomparsa, come sappiamo, nell”83. Dopodiché lo stesso Marrone dalla sua scrivania vaticana si auto rispondeva “NO!” alle richiesta da lui stesso spedite. Incredibile, ma purtroppo vero.  Quando ho scritto i miei due libri sul caso Orlandi ho chiesto conto a Marrone, scomparso più o meno un anno fa,  di questo suo straordinario doppio ruolo, oltretutto in evidentissimo conflitto di interessi. “Quando il Vaticano mi ha offerto quell’incarico ho chiesto all’allora presidente della Camera, Nilde Jotti, se potevo accettare o no e la Jotti mi diede il permesso”, mi rispose Marrone. E come si legge nei miei libri aggiunse una chiosa non da poco: “Io in Vaticano non potevo fare altro che firmare ciò che mi veniva detto di firmare, senza poter fare mie indagini. Se poi lei, Nicotri, mi chiede se il Vaticano sul caso Orlandi ha detto tutto quello che sa, allora io le rispondo che no, non ha detto tutto quello che sa”.
Stando così le cose, Bertone potrebbe chiarire forse anche qualche altro mistero: come mai la segretaria di Bertone nell’Ufficio legale del parlamento italiano era la cittadina vaticana Natalina Orlandi, vale a dire una sorella di Emanuela? E come mai Natalina non ci trovava  nulla di protestabile nel doppio ruolo e nei “NO!” di Marrone Giudice Unico del Vaticano alle richieste della magistratura per fare chiarezza sulla fine di sua sorella? Chissà, magari Bertone potrebbe anche spiegare come mai Natalina, nonostante tutto,  è spesso ospite di Federica Sciarelli a “Chi l’ha visto?” dove continua a sostenere cose insostenibili tant’è che non trovano mai conferma o vengono smentite dai fatti.

9) – Il giornalismo italiano è sempre più nel guano. Il metodo Minzolini soffoca la Rai, mentre nelle reti Mediaset impazza  già da tempo. Leggendo l’inchiesta di D’Avanzo, propostavi con il primo dei quattro link di cui sopra, si scopre che alla seratine allegre del Chiavaliere presenziava oltre all’inossidabile Emilio Fede, che anche se non pare è un giornalista, e in tale veste ha preceduto di molto gli Spazzolini minzoliniani, anche l’altrettanto abbronzato Carlo Rossella. Ingrassato nel portafoglio come direttore di Panorama, è ora ingrassato nel portafoglio come capo di Medusa, la società del Chiavaliere che si occupa di cinema. Rossella è tuttora giornalista è non è stato radiato dall’Ordine come Renato Farina né sospeso dalla professione per una manciatina di mesi come Vittorio Feltri nonostante abbia lanciato su Panorama, quando ne era direttore, la balla dell'”uranio del Niger per le atomiche di Saddam”, balla che è servita al disgraziato George W. Bush, e al suo complice leccapiedi Tony Blair,  per mentire al suo Paese e al mondo intero e peter invadere così l’Iraq. Provocando una marea di morti e di distruzioni di vario tipo, non ancora terminate.
Lo sbraco sensazionalista del giornalismo è arrivato al punto che il paio di petardi lanciati un paio di settimane fa contro una sede leghista del paese dove abita Umberto Bossi sono ormai definiti “ordigni esplosivi” perfino sul Corriere della Sera. Beh, è comprensibile visto che pagano una come Federica Sciarelli per continuare a depistare e tacere sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, un caso che colleziona ormai il poco invidiabile record di ben 28 anni consecutivi di balle una più assurda dell’altra.

10) – Gironzolando in Internet avevo scovato un sito neonazista che oltre a sciorinare i nomi di vari ebrei italiani accusandoli di primeggiare troppo si riprometteva anche una ambigua e comunque inaccettabile “cancellazione di loro volti”. Troppo preso dalla scadenza della Fnsi mi ero ripromesso di farne una puntata del blog alla fine delle giornate bergamasche e di segnalarlo via e-mail a Riccardo Pacifici, il portavoce della comunità ebraica romana, facendogli notare che questi sì erano da censurare e mettere in condizione di non nuocere, altro che prendersela con l’innocua pagina Facebook dell’impiegato dell’Atac. Nel frattempo però qualcun altro s’è accorto di quel bruttissimo sito e la denuncia è esplosa pubblicamente prima che io mi muovessi. In questo caso non conta di chi sia il merito, conta solo che certe voci siano costrette a obbedire anch’esse alle leggi anziché razzolare e magari radicarsi senza dare nell’occhio.

368 commenti
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  1. controcorrente
    controcorrente says:

    Visto che sono in moderazione per il solito problema ,accorcio i tempi quindi

    Caro uroburo,

    ho scovato per te, al fine di ampliare le tue scarse “riflessioni storiche” da Bidello pensionato di seconda classe, due testi da leggere attentamente sulla storia del friuli , visto che ne se totalmente a digiuno (sic!)..e comparare..(sic!)

    La prima

    http://www.mymilitaria.it/liste_03/tagliamento_1943.htm

  2. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,
    ma la Sylvi, ha sempre voglia di ” scherzare” …!!
    Le storie infatti si fanno su comparazione di testi, e si guarda ai contesti..
    Nelle fiabe, che vuoi le puoi girare come Vuoi..che va sempre bene..anzi quasi sempre bene…infatti chi ci dice che La Strega fosse cattiva e gelosa come viene descritta e Biancaneve altrimenti una escort in caccia di Principi..

    Fiabe , fiabe…fantasie fantasie..

    cc

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    in effetti un malvezzo che abbiamo un po’ tutti è quello di giudicare i fatti storici con il senno di poi. Cosa che tutti sono capaci di fare ….. U.

  4. sylvi
    sylvi says:

    x CC e Peter,

    avete avuto ins. alle elementari che non hanno sviluppato il vostro senso critico e la vostra creatività.
    Sicuramente vecchie maestre con la crocchia, la camicetta inamidata sotto una vecchia giacca voltata e rivoltata, la gonna alla caviglia, il filo di perle, falso ovviamente.
    Scommetto che vi faceva cantare in coro le vocali…e se era una
    expartigiana , vi faceva solfeggiare Bella Ciao e Bandiera Rossa.

    Mai vi avrebbe messo un testo di fiaba sotto il naso e vi avesse detto: Adesso falla finire come vuoi tu!!!

    Troppo rivoluzionario, o forse troppo dissacrante!!!

    ” E lei che mi vide a sei anni
    c’è ancora, la voce un po’ fioca,
    vestita d’identici panni,
    la vecchia signora che gioca…”
    R. Pezzani (a memoria)

    x CC

    Fai studiare Uroburo sempre negli stessi testi. Strabici.
    E su argomenti che è impossibile che lui non conosca!
    Figurarsi!
    Comunque, a proposito di Porzus:

    …che code no va ta che agnele…
    (quella coda non si attacca a quell’agnello, non è la sua!)

    Al resto ci penso domani

    Buonanotte
    Sylvi

  5. sylvi
    sylvi says:

    Uroburo è andato in pensione da bidello?
    Senza dir niente e nemmeno pagare da bere virtuale?
    Non c’è più religione, nemmeno atea!!!

    Sylvi

  6. controcorrente
    controcorrente says:

    Mia cara Sylvi,

    quando ero bimbino, mi facevano cantare : “Monte Grappa tu sei la mia Patria, l’inno di Mameli,Il Piave Mormorava calmo e placido al passaggio,la Bandiera dei tre colori sempre è stata la più bella”..

    Un giorno il vecchio maestro, disse al maestro di musica..al piano…., perché non gli facciamo cantare” Giovinezza”?…il maestro di musica, vecchio Volpone…gli rispose , Maestro attacchi lei ,che io al piano le vengo dietro…e fu così, che ignaro bimbino , non ebbi la fortuna di cantar giovinezza, senza saper nemmeno il perché…ora lo so però !!…
    Ed era la fine degli anni 50..!!

    cc

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    Che io sappia Uroburo è andato in pensione da bidello .
    Adesso ha aperto un ufficio di consulenza per “anziani insegnanti in pensione”,per sbrigare adempimenti burocratici ..!!
    Infatti questi ultimi “distrutti” dalla catena di montaggio per aver allevato per anni i rampolli dei fannulloni delle fabbriche, sono sconvolti nel dover vivere la quotidianità !!

    cc

  8. Popeye
    Popeye says:

    x Peter
    Si che l’ho copiato. Non era necessario dirlo. Ma devo ammettere che ho corretto una parola che era sbagliata.

  9. Anita
    Anita says:

    x CC

    “in palla” =che è vispo ed arzillo ..!!

    ——————————————————————

    In Italiano non ci avevo proprio pensato.

    Si dice cosi’ anche in Inglese: “On the ball”

    Ma non significa vispo ed arzillo, significa una persona, allerta, bene informata, che sa fare, conoscente, aggiornata, etc…

    Una persona come me…. ;-)

    Anita

  10. Popeye
    Popeye says:

    Caro Antonio,
    Ma come fai a dire la manodopera di un operaio costa meno di un robot? Che vivi sulla Luna? L’acqua a Cecina fa rincoglionire? Un robot dopo comprato lavora per pochi soldi di elettricità, lavora 24/7, e non si stanca mai, non beve caffè, non fuma sigarette, non deve andare a bagno ecc. ecc.
    Se quello che dici tu e’ vero, perché tutte le aziende vanno verso la automation? Cercano di fallire?

  11. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    Mi sa spiegare cosa ha fatto di buono il suo Che Ernesto Guevara Lynch?

    Non era neanche un buon padre di famiglia, sposato 3′ volte e con 5 o 6 figli.
    Se ne andava per le sue avventure ed al ritorno cambiava moglie.

    Il suo vero cognome era Lynch, cognome Irlandese….

    Mr. Ernesto Lynch non suonava molto romantico, rivoluzionario o avventuroso.

    Buonanotte,
    Anita

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare,
    spiegargli il significato del “Che” per gli ultimi di questo mondo è solo perdita di tempo.
    Non potrà mai arrivare a capirlo.

    Continui ad “affogarsi di thè” e lasci le cose più grandi di lei al loro posto.

    C.G.

  13. controcorrente
    controcorrente says:

    Nel Serenissimo Veneto di Zaia, si avvertono i “primi segni” del Minculpop…

    http://www.repubblica.it/politica/2011/01/20/news/all_indice_nell_regione_veneto_nelle_scuole_proibiti_saviano_e_i_pro-battisti-11431272/?ref=HREC1-4

    Si avvicina il momento in cui sarà vietato scherzare per tutti..come un tempo: ” o di qui o di là”..se non si ferma prima questa deriva..e questo indipendentemente dal giudizio che “ognuno” di noi può dare su qualsiasi autore e intellettuale..

    Stanno infatti per nascere LE MADRASSE FEDERALISTE. LOMBARDO VENETE!!

    cc

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Ce l’hanno sempre duro, giurano. (i legaioli, ndr)
    Ma piuttosto che rischiare qualcosa, è meglio nasconderlo”.
    (M. Bracconi)

    C.G.

  15. Linosse
    Linosse says:

    Caro CC 218
    “Stanno infatti per nascere LE MADRASSE FEDERALISTE. LOMBARDO VENETE!!”
    ma anche loro ammaliate da un riferimento “politico -socciale” unificante,anche se viene dall'”estero”:
    Chiu pilo pè tutti!
    Povera Sylvi.
    L.

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Linosse,

    Vittorini nel 1946, scriveva così :

    Principio di classe e principio di casta

    Elio Vittorini, Il Politecnico, 1 Maggio 1946

    Casta significa un circolo chiuso e una società per caste importa la ripartizione della massa umana in schiere geometricamente dimostrabili. Classe significa uno stampo applicato a una sostanza viva e perpetuamente inquieta. Un tempo, anche le scienze naturali amavano costruirsi per caste tagliando netti gli uni dagli altri generi e speci. La teoria dell’evoluzione che nessun naturalista serio discute più, è un affermarsi del concetto di classe su quello di casta, nell’ambito della fisiologia della vita. Noi sappiamo oggi che il cavallo non è stato sempre cavallo e non sarà sempre cavallo; sappiamo anche che non è poi mostruosa l’esistenza di cavalli raglianti, o d’uomini col grugno e l’anima del porco. Tutto ciò rientra in una superiore normalità fisiologica o psicologica. Non per questo si rinuncia a distinguere uomini e porci. Così, riconoscere che un operaio americano può diventare un Ford o anche un Truman non significa porre l’inesistenza delle classi in America: significa solo che gli Stati Uniti non sono l’India nè la diplomazia inglese.

    E vorremmo chiederci adesso se la confusione tra “classe” e “casta” non riveli, da parte di certuni, una latente nostalgia d’una società divisa per caste, non più solo per classi. Sembra che qualche liberale creda in una sua intima generosità, nell’atto d’affermare che nell’Italia di oggi, persino nell’Italia di oggi, l’impiegato può diventare banchiere; e le voci aride, le bocche strette che esprimono simili generosità sembrano dire “ma che volete di più? Contentatevi che non ritiriamo anche questo!”. In ogni modo è per noi evidente che la formula più tipica del fascismo è questa: sostituzione, da parte di certi gruppi non esclusivamente “plutocratici”, d’una borghese politica di casta alla borghese politica di classe. Il fascismo si sforzò in qualche modo di “superare le classi”. In verità risaliva, si sforzava di risalire verso le caste. Il suo ideale di statolatria militaresca tendeva a costituire una casta di “vecchie camicie nere”, una casta di “figli del regime”, una casta di ciambellani del re, una casta di sacerdoti alla Schuster, una casta di intellettuali alla Soffici o alla Piovene eccetera eccetera; più “sotto”, la grande casta dei paria da mandare un giorno al macello e intanto da stordire col campionato di calcio. Si può dire che l’ideale fascista si sia spento con 25 aprile in Italia?

    E uno storico acuto potrebbe aggiungere a questo punto come l’atteggiamento della borghesia italiana intorno al 25 luglio ’43, confrontato con quello del proletariato, formi una caratteristica prova del prevalere di interessi di “casta” sugli interessi di “classe”. Un’intima intuizione degli interessi di classe della borghesia italiana avrebbe portato quest’ultima -tutto sembra dirlo- a una partecipazione attiva alla lotta per la liquidazione intera del fascismo, per la rottura dell’alleanza con Hitler, per il grande riscatto del paese attraverso la guerra immediata contro Hitler. Invece, la borghesia e i partiti della borghesia si inchinarono alle leggi straordinarie e al la guerra continua di Badoglio, perchè subivano il complesso d’inferiorità d’un minacciato interesse di casta. La borghesia italiana più che il rischio fisico della guerra contro i tedeschi temette il rischio antigerarchico della comunione patriottica col proletariato ( per la prima volta in Italia era il proletariato a dar l’accento della realtà patriottica). Quante esitazioni e viltà nella borghesia – con molte degne eccezioni – fino al 25 aprile ’43, e quanto risentimento, subito dopo la liberazione, contro i partigiani vivi d’uno slancio popolare!

    Bisogna insistere: la borghesia non obbediva così a degli interessi di classe. L’interesse di classe della borghesia italiana corrispondeva già all’opinione di quei borghesi che volevano accettare la comunione col proletariato, la solidarietà nuova del popolo. Solo così la borghesia italiana si sarebbe aggrappata a una possibilità futura di dialettica borghese senza bisogno di tuffare il capo nell’acqua santa di De Gasperi o nei sofismi, nell’intelletualismo di Saragat. Ma la borghesia italiana era ancora cieca agli interessi di classe, si preoccupava solo degli interessi di casta. Voleva difendere il suo miserabile disprezzo del proletariato. Sognava nuovi cieli araldici, una nuova età arida e chiusa, confortata dal dominio incontrollato delle imprese e dal gusto della poltrona a teatro, della domenica al pèsage a San Siro, del decoro epicureo-professionale. La borghesia nazionale avesse poi preferito una guerra atomica all’accordo fra “occidente” ed “oriente” (al contrario, ogni buon testimone assicura che la media borghesia americana terrore e disgusto d’una sempre meno probabile guerra atomica). Nacque così la fortuna dell’Uomo qualunque, nacquero così i giornali sullo stile del Corriere Lombardo, felici di agitar titoli sconciamente erotizzati di catastrofi. E’ chiaro come si tratti d’uno spirito di casta: quali interessi di classe potrebbero soddisfarsi d’una nuova e più feroce rovina del mondo, con la conseguenza d’una forse secolare incapacità e ricostruire?

    Il Politecnico ha la seria intenzione di riprendere il discorso e di studiare la verità moderna delle classi, e il futuro che essa sembra annunciare, futuro in netta contraddizione con lo spirito di casta e con la stessa sopravvivenza classica. Per concludere, oggi servirà rammentare che sul piano internazionale l’ideale fascista della casta si è espresso soprattutto nel razzismo. Razze privilegiate, razze di paria…Il fascismo, bassamente opportunistico in Italia e avido di transazioni provinciali, finì necessariamente col subire il razzismo hitleriano per la spinta, ormai passiva e intrisa d’un fetore di morte, del suo “ideale” di casta. Possiamo dire che sul piano internazionale anche le democrazie anglosassoni siano immuni dal germe razzista? Churchill naturalmente no. E Truman, e Byrnes, e il buon Attlee e Bevin? Anche questo potrà prestarsi a un utile studio specializzato, in un prossimo numero del Politecnico, e forse a un confronto col cosiddetto “imperialismo” dell’Unione Sovietica. A noi pare che la chiave di molti misteri moderni stia nell’analisi del principio di casta e del principio di classe, principi che discorrono tra loro, del resto, da grandi età remote.

    Mi sa che siamo ancora a quel punto nellItaliota Odierna,nel senso però che un risultato si è aggiunto ai grandi destini e cioè che in tutti questi anni si è aggiunta una casta in più, quella del Chiu pilu per tutti come dici tu..!!
    La vera “CLASSE GENERALE ITALIOTA ”

    cc

  17. Linosse
    Linosse says:

    Caro CC
    il tempo,si sa è un “variabile indipendente” ,passa,ritorna si avvita su sè stesso mentre “u pilu” tira più di un caterpillar .
    Concludo:
    Pilu e patania =territorio putanio.
    L.

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ….per soddisfare le manie (represse) dei vecchi suini del Nord.

    Il capotribù legaiolo cavalcando la corna, ne sa qualcosa.

    Ha avuto un bel fegato, quella poveretta, nel far salire in groppa un siffatto tamarro.
    Cosa non si farebbe per la pagnotta..
    C.G.

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Sylvi,

    che battuta infelice…..!! Molto, molto,molto infelice..!!
    Ci penserà Peter a suonarti le campane..!
    Mi limito a dire che SE IL PILU viene dal SUD, gli Usufruitori finali sono al NORD !!

    cc

  20. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    più volte mi hai provocato con accenni , anche marcati, al Reggimento Volontari Friulani Tagliamento.
    Vedo che adesso devi “erudire” il pupo Uroburo, fresco di pensione, perciò ancora più libero di correre dietro alla “puttanate”!
    Ma Uroburo ha già scritto, la volpe, il suo 207 che taglia la testa al toro!!!

    L’unica storia militare che ho letto è quella della Divisione Julia, e dell’VIII Reg. Alpini. “Mai daur” ( mai indietro), “o là o rompi” questa te la vai a cercare.
    Quello che so del reg. Tagliamento te lo dico in poche parole:
    dopo (non prima!) l’8 sett. …reduci di varie guerre, di vari corpi, molti fascisti, altri catto-sociali, sicuramente non comunisti, e spiegherò il perchè, hanno formato il reg. Volontari Tagliamento che raggruppava sicuramente friulani soprattutto della riva sx del fiume.
    Intendevano combattere i partigiani titini al comando di Kardelj, un vero criminale, comandante del IX corpus sloveno che intendeva arrivare fino al Tagliamento prima dei neozelandesi che stavano risalendo a tappe forzate l’Italia.
    I partigiani della Garibaldi erano d’accordo con Kardelj…gli ultimi documenti sono di freschissima data!!
    I partigiani della Osoppo, ma soprattutto la Tagliamento, allora non legata a nessuno (i tempi erano quelli e uno storico come te dovrebbe saperlo), si batterono per mantenere queste terre all’Italia…si molti forse dissero -meglio coi tedeschi che coi titini- come dargli torto???Solo chi abita in Piemonte non capisce!
    Per farla corta : la Tagliamento si sciolse (forse nel ’45, non ricordo, e confluì nella Osoppo.
    Ma non c’entra con Porzus.

    Porzus? Non mi risulta che i partigiani fossero in guerra con i partigiani, anche se ci sono voluti 60anni per capire!!
    A Porzus furono trucidati partigiani che volevano impedire ai titini di prendersi queste terre con l’assenso dei partigiani garibaldini comunisti italiani, disposti, in nome dell’Idea a svenderci a Tito.
    Prima di saltarmi addosso prova a pensare se ti sarebbe piaciuto , a casa tua, il regime titino!!!
    Anche ai parenti di mia madre ( e a mio marito che era nato) non sarebbe rimasto che il totalitarismo o l’esilio.

    Altro che un bombardamento sul tetto della casa!!!
    Se l’ANPI la smettesse di vedere strabico, forse ci sarebbe qualcosa ancora da costruire insieme.
    Ma ne dubito!!!La faziosità la fa da padrone!

    Sylvi

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    x Popone 212,
    il pezzo lo conoscevo,sul Che ,ed al di là di qualsiasi considerazione o giudizio che io possa dare oggi sul Che, che sarebbe inficiato da un mio modo di vedere le cose dell’Oggi, ti posso tranquillamente rassicurare che il Che , fece funzionare i “plotoni di esecuzione” per 24 ore al giorno,così dicono le cronache.
    In ciò ,di certo non distinguendosi dagli “squadroni della morte” made in USA ,che Voi avete sparso per decine e decine di anni finanziati dalla CIA..prima e dopo il Che..in tutti i vostri cortili di casa del Sud America..!!
    Certo Voi, salvo rari casi, non vi siete sporcate le mani in prima persona..capisco..capisco..capisco..,meglio pagare i “Killer”..!!
    Detto ciò , sposta qualcosa ,questo fatto sulla figura del Che ????
    Dimmelo tuuu che saiii?

    cc

  22. sylvi
    sylvi says:

    x CC
    Perchè…al Sud sono tutti Vendola???
    Con tutto il rispetto ovviamente, come Linosse del resto!!! O NO??
    Sylvi

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 20.01.11 alle 0:17 } Ma come fai a dire la manodopera di un operaio costa meno di un robot?…. Un robot dopo comprato lavora per pochi soldi di elettricità, lavora 24/7, e non si stanca mai, non beve caffè, non fuma sigarette, non deve andare a bagno ecc. ecc.
    —————————————
    Caro signor Popeye,
    tolte le sue abituali ingiurie, che sono la vera ragion d’essere della sua esistenza, il problema che lei pone è reale.
    Quale sarà la soluzione? Vivremo0 di rendita oppure saranno le macchine a comperare il prodotto di altre macchine e noi umani potremo tranquillamente estinguerci?
    Perchè questa è l’irrisolvibile contraddizione interna del sistema capitalistico che ha elevato il denaro non già a strumento ma a ragion d’essere della vita intera di tutti gli esseri umani.
    Otto miliardi di persone che lavorano nel terziario, tranne qualche decina di migliaia di controllori e manutentori addetti alle macchine.
    E’ questo il nostro futuro?
    Un saluto U.

  24. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    io parlavo di questo raggruppamento “Tagliamento” costituitosi nel 43 sotto l’egida della RSI.
    http://www.mymilitaria.it/liste_03/tagliamento_1943.htm

    Nè esistito un’altro forse ,che io non conosco ?
    Vabbè ,se vuoi poi possiamo andare a tirare fuori “le carte” del processo al suo Comandante,come scritto nel Libro e così facciamo un pò di conti,sempre tenendo presente chi stava con chi e chi con gli altri !

    cc

  25. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    non mi sembra che in questo Blog, ci siano dei Bossi, che per anni hanno generalizzato inferiorità genetiche…
    Nessuno ha mai detto che i meridionali sono tutti santi !!
    Anzi!!

    cc

  26. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Anch’io parlo di quel raggruppamento!
    Ho già detto che erano fascisti la maggioranza, con in capo Zuliani.
    Si è però consegnato nelle mani del Comandante Specogna , della Osoppo, si è fatto pure la galera.
    Sicuramente non ha consegnato in mani nemiche la sua terra!!!

    Ma tu non tieni presente ” chi stava con chi e chi con altri”…
    la tua collina non correva pericoli. Suvvia!!!

    Sylvi

  27. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    anzi , parlando di genetica ti dirò di più…
    Nelle Valli Alpine del Nord tutte , indistintamente..tipo Ponte di Legno, erano d’uso i matrimoni tra consanguinei , cugini di Primo Grado…Da Li, Gozzo e malattie della Tiroidee varie,e cretinismo familiare (anche se raro) …
    Mi dirai, anche tipico dell’Aristocrazia, questa mania..con una sottile differenza..che i “poveracci” lo facevano per sopravvivere..!!
    Meglio un pò di mischiatina per la salute , o noh?

    cc

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    io non mi riferisco alla “collina”, ma al resto come dagli atti del Processo, vero o falsi?
    Tutta propaganda comunista ?

    cc

  29. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Chi perpetua la storia del Che Guevara a mezzo di T-Shirts, penne, porta chiavi, tazze etc….ci fa un bel profitto.

    Molto contrario all’anticapitalismo del Che e del fotografo Alberto Korda il quale non ha mai accettato un soldo da tutta questa propaganda che usa l’immagine scattata da lui ed inizialmente exploited-sfruttata da Feltrinelli.

    Oltre 9 miliardi d’incasso….

    Storia chiusa, ognuno ha le proprie informazioni, giuste o sbagliate che siano.

    Anita

  30. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    se leggi bene a far fuori Il raggruppamento tagliamento della RSI,fu la Brigata Partigiana Fiamme Verdi al comando di Lionello Levi Sandri, non certo Comunista.
    Lionello Levi Sandri fu presidente del Consiglio di Stato e Vice Presidente dell?ANPI nazionale.
    Nel giudicare lo Zuliani il tribunale si avvalse di una ricca documentazione dalla quale,quella divisione,risultò peggiore delle SS tedesche.
    Vai quindi a leggerti il Libro “la Montagna non dorme “edito dalla cattolica la Morcelliana, così ti leggi pure i documenti.
    Poi mettiamo tutto nel calderone della difesa della Collina,del podere ect,ect e tiriamo le somme…senza mai dimenticare che La Venezia Giulia fu occupata dagli italiani nel 18..e non so se Battisti e Sauro , pensassero pure a quella..!!
    Dopodichè Tito o meno,comunisti o meno,quantomeno gli Slavi cercarono, errando come Noi, prima.,di restituirci la pariglia..
    Questo è il contesto storico ..!!

    cc

  31. sylvi
    sylvi says:

    Senti mio caro CC,

    ero bambina e venivo in visita dai nonni materni.
    I “grandi” parlavano in casa, e a noi bambini ci cacciavano a letto perchè non sentissimo i discorsi.
    Andavamo in cimitero e le donnette in crocchio parlavano, indicavano tombe, parlavano di tombe che non c’erano e , naturalmente, noi bambini ci cacciavano a dire un Requiem altrove.
    Avevano paura a parlare davanti a noi, sussurravano…e a me sono rimasti dei flashbach di uomini scomparsi, nascosti nei fienili, scappati all’estero…Si respirava ancora molta paura!
    Figurarsi se so , e non intendo documentarmi, che cosa sia esattamente successo a Zuliani.
    Sono stata decenni senza leggere un libro che parlasse della guerra. Non potevo…e non c’entrava la campagna di Russia, o almeno non soltanto.
    So soltanto che potevo venire a trovare i nonni.
    Ad altri non era concesso!
    Altrochè se la tua “collina” al sicuro c’entra!!!

    Sylvi

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro CC.

    L’Istria, con il fiume Dragogna e il fiume Quieto erano i confini che l’Imperatore Ottone concesse alla Patrie dal Friul e al Patriarca nel 1077, quando si costituì il primo Parlamento allora conosciuto, prima della Magna Charta.
    La Sede era il Castello di Udine!!!
    Venezia, almeno nominalmente nel 1400 , non abolì il Parlamento. Fu abolito col Trattato di Campoformido.1797!
    Dimmi come fai a dire che la VG fu occupata dagli italiani nel ’18 e che prima era degli slavi……allora si può affermare qualsiasi cavolata!

    Sylvi

  33. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    no la mia collina non correva pericoli, ma per pure questioni “geografiche”,sai le Alpi..!!
    Ci passarono solo Annibale, con gli Alleati Celti padroni di quelle terre all’epoca e Napoleone si presume con “cospicue tangenti” sai com’è andavano di moda già all’epoca.
    Per la verità i Francesi ci provarono con la Valle D’Aosta,ma poi Americani e Inglesi dissero due “paroline” al Generale De Gaulle..
    Sai Yalta…,per finire ..non è colpa mia se a Yalta, non si discusse prima delle tue terre, che storicamente non sono protette dalle Alte Alpi occidentali , ,emtre le Voster sono sempre state la porta classica per entrare in Italia o per uscirne,(VD L a Serenissima) con tutto il casino di minoranze varie che ha comportato la situazione geografica..
    Questo è un’altro contesto..che se gli Annales magari e i libri parrocchiali non menzionano, purtuttavia è Storia eccome se lo è!!

    cc

    A dir la verità solo il Buce, attaccò la Francia dalle Alpi Occidentali…sono ancora Lì che ridono adesso (i francesi)…meno gli Alpini della Tridentina che vi creparono congelati, con tanto di divise estive dato che era Giugno e ai 2000 era noto che si facevano bagni di sole..(sic!)

  34. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    …Dimmi come fai a dire che la VG fu occupata dagli italiani nel ’18 e che prima era degli slavi……allora si può affermare qualsiasi cavolata!..

    In effetti hai ragione, per le terre di confine, vale appunto la regola da te citata ,storicamente parlando..,solo che da questo punto di vista..”una cavolata vale l’altra” !!
    Sono i limiti di tutti i nazionalismi ,quando vengono a contatto, non è colpa mia e nemmeno tua, è la Storia!

    cc

  35. Linosse
    Linosse says:

    223
    Oh ,oh,oh la Sylvi toccata nella Friula si sente ferita nell’onnore!
    Sicuro che sta spolverando e oliando la lupara.
    Certo che “u pilu” viene dall’estero (per il friulo-patano) sud ma ha trovato la glorificazione e ha da tempo coglionizzato lo sprofondato nord.
    Come del resto il familismo amorale ha trovato sbocco naturale nel trotismo bossiano.
    Come dire la “razza superiore” celtodurista(o cettodurista?)
    Gia lo aveva detto e sostenuto C.Darwin nell'”evoluzione” della specie .
    L.

  36. sylvi
    sylvi says:

    caro Linosse,

    io non mi sento ferita nell’onnnnnnore! Figurati.
    Però ho il Flobert ad aria compressa di mio marito sempre sotto mano; regolarmente denunciato…sia chiaro!

    ‘O PILU viene dal Sud semplicemente perchè al Nord “è congelato”.
    A S. Martino di Castrozza, dove vado spesso, ieri e l’altro ieri faceva – 48 gradi! Tutti ghiaccioli!
    A Ponte di Legno, terra di Bossi, non so se il sole alpino rende l’aere più tiepido.
    Certo è che il clima padano-lombardo giova parecchio alla gioventù femminile del Sud.
    Che la nebbia sia più salutare di un bagno turco???

    Sto meditando di andare a svernare in Russia; Putin ha gassificato il mar Baltico e pare che a S. Pietroburgo, sua Patria , si possano “passare le acque” nella Neva!
    Io preferisco una buona vodka ghiacciata al tuo solito mojito.

    Insomma, un via vai da nord e sud…più o meno estremo!

    Sylvi

  37. carlino
    carlino says:

    Il Capitalismo degli altri.

    Dopo aver delocalizzato le industrie, distrutto le conquiste sociali di generazioni, impoverito i cittadini e importato per anni merci di tutti i tipi dalla Cina e dall’India a prezzi mai visti prima, cosa ci resterà? La Cina sta comprando gli stessi Stati attraverso i titoli di Stato di Italia, Grecia e Portogallo. Ci aspetta un destino da euroschiavi.
    “Quando si cominciò a parlare di globalizzazione c’era chi sosteneva che l’apertura dei mercati avrebbe portato i diritti civili conquistati dai popoli anche in quei Paesi dove tali diritti ancora non si erano visti. Osmosi. Il risultato lo stiamo vedendo. I Paesi che li avevano li stanno perdendo. Mi piacerebbe che qualche analista economico provasse a fare una proiezione sul futuro dell’Europa. Un’Europa senza produzione, di sole attività commerciali, un minimo di ricerca e poca agricoltura. Di quale tasso di disoccupazione stiamo parlando? Quale il reddito medio? Quale il tasso di sopravvivenza delle conquiste sociali di questo Paese?”. riccardo corridori

    beppegrillo.it

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia cara Silvy,
    io non faccio la volpe, mi limito ad esporre punti di vista: cosa vuol che mi importi della riprovazione o del plauso di quattro gatti?
    Quand’ero giovane avrei voluto fare il militare negli alpini: sa la rettorica dell’invitto soldatino che si sacrifica per il bene comune, l’eroica ritirata di russia, il ponte di Berati ecc. …. Poi mi sono resoconto che l’Ittaglia è l’unico paese al mondo che riesce a trasformare due sconfitte (El Alamein e la ritirata di Russia) in due vittorie: Altro che il Banana ……

    Tutti quelli che se ne sono andati dalle regioni orientali l’hanno fatto per paura. Se avevano paura non era certo per ragioni ideologiche (che ideologia potrebbe avere un contadino?) ma perché sapevano che gli slavi ci avrebbero fatto pagare quel che avevamo fatto loro per vent’anni. Così è stato, com’è regola della vita prima ancora che della politica.
    Una certa politica italiana ha cavalcato la tigre delle foibe ma sempre tacendo quel che c’era stato prima. I comunisti sono stati presi in mezzo tra un sentimento nazionale che anche moltissimi di loro nutrivano ed un internazionalismo che faceva parte della loro ideologia di base. Non sta scritto da nessuna parte che un sentimento fosse migliore di un altro. In quelle circostanze praticamente ogni scelta sarebbe stata sbagliata secondo determinati parametri e non c’era nessun parametro che potesse pretendere di avere un valore universale.
    Alcuni hanno combattuto per la loro patria,altri hanno pensato che fosse più giusto combattere per l’internazionalismo proletario.
    Un’osservazione sul ruolo e sui compiti dell’ANPI. L’ANPI è l’associazione dei partigiani, non si vede perché dovrebbe difendere il punto di vista dei fascisti o di chiunque altro, O no?

    Trovo poi che lei è veramente piena di una rettorica ridicola [sylvi { 20.01.11 alle 14:25 } Sicuramente non ha consegnato in mani nemiche la sua terra!!!]. I friulani, quando sono messi nelle condizioni di farlo (quando devono salvare la pelle) vendono la loro terra, i loro antenati e le loro madri (mogli e sorelle) come chiunque altro. Con buona pace dei poveri illusi come lei, non ci sono razze superiori.

    Come ha già detto Controcorrente, la sua battuta [sylvi { 20.01.11 alle 13:27 }] è molto volgare, ma soprattutto falsa: le puttane ci sono anche a Nord, perfino in Friuli.
    Solo lei può scendere a cotesti livelli popeyani!

    Naturalmente non mi aspetto risposte adeguate: come sempre parlerà del sesso degli angeli. Uroburo

  39. Peter
    Peter says:

    mi pare che avete tutti gia’ risposto alla ‘battuta’ della Sylvi. Io non mi aggiungo perche’ Sylvi e’ noiosissima e ripetitiva ad nauseam…

    Peter

  40. Popeye
    Popeye says:

    tolte le sue abituali ingiurie, che sono la vera ragion d’essere della sua esistenza, il problema che lei pone è reale.
    ———————–
    x U
    Il tuo problema, caro signore, e’ che non hai un “sense of humor” e mi dispiace molto che questo non puo’ essere fatturato ne da uomini e ne da robot. Peccato te ne avrei comprato uno gratis!
    GET A LIFE!

  41. sylvi
    sylvi says:

    carissimo Uroburo,

    sesso degli angeli o dei demoni…mi scusi ma lasciamo il sesso a chi se ne intende!
    Noi non abbiamo perlomeno, suppongo, quelle cinquantamila cocuzze per sera che servono!
    E, a dire la verità, se le avesse mio marito per usarle così, lo avrei già castrato!

    Volevo parlare di “valori”,si quella parolaccia lì.
    Intanto lei sarebbe stato un pessimo alpino oltre ad essere lombardo; perchè il Ponte è quello di Perati, con la P di Padova, non con la B di Brescia!!!

    Detto ciò, nessuno ha mai voluto trasformare una sconfitta in vittoria. A me non importa.
    In fondo chi sa rispettare gli sconfitti…è la misura della civiltà!
    Però ha ragione! E’ difficile NON strafare.
    Ma fra stranieri…non fra concittadini, sodali, partecipi della stessa Patria insomma!
    Questo dovrebbe essere più facile.
    O funziona solo quando uno paga e l’altro spende?

    O quando uno è internazionalista e l’altro nazionalista?
    La questione delle foibe era un fatto di cittadini inermi…
    sa che alcuni furono infoibati semplicemente perchè negozianti e l’infoibatore rimediò così ai suoi debiti?
    Fra italiani naturalmente!
    Poi si sommarono gli altri, e non gli parve vero!

    Non vendere la propria casa, i propri cari significa essere di razza superiore, friulani o non?
    Ecco, siamo arrivati qui!
    Ma io non abito ancora nella parte “civile” d’Italia, sono ancora
    ai confini dell’Impero.
    Ascolto mio figlio quando torna dalla civile ? Germania, mia figlia quando torna dall’emisfero australe.
    Pare che nessuno capisca la “nostra civiltà” la “nostra apertura sessuale”…
    E gli altri non capiscono.
    Non capiamo nemmeno noi, friulani, ecco, razza superiore o non!
    Sylvi, fra una padella e l’altra!

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 20.01.11 alle 0:17 } Caro Antonio … Che vivi sulla Luna? L’acqua a Cecina fa rincoglionire?
    Popeye { 20.01.11 alle 18:07 } x U Il tuo problema, caro signore, e’ che non hai un “sense of humor”
    —————————————————-
    Senza commenti. Del signor Popeye la mano destra non sa mai quel che fa la sinistra. U.

  43. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    Questo forum mi fa diventare matta, ogni giorno parole nuove e spesso senza traduzione.

    Ho finalmente trovato ” U PILU “, parola sicula.

    Anita

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