Offese post mortem a Saramago, le connessioni con la Cricca, il cardinale Sepe, ecc.: il Concordato è da buttare
L’invereconda condanna della Chiesa contro lo scrittore Josè Saramago, con argomentazioni da imperante “benaltrismo”, unita al nuovo scivolone del Vaticano nello scandalo della Cricca Anemone/Balducci/Scajola/Protezione Civile/Propaganda Fide/&C aumenta la tristezza e il disgusto per i giorni del presente. Il cardinale Sepe raggiunto da accuse della magistratura italiana e subito disposto – bontà sua! – a rispondere ai magistrati “nei limiti del Concordato”. Oddio, sempre meglio del silenzio omertoso macchiato di sangue della scomparsa di Emanuela Orlandi, ma sempre dal sapore un po’ troppo mafioso o un po’ troppo disgustoso, che non c’entra comunque un fico secco con i vangeli. Poiché è tempo di dichiarazione dei redditi e di destinazione del 7 per mille, è bene prendere la palla al balzo e ribadire che il Concordato è una vergogna che deve essere abolita. Così come devono essere aboliti i privilegi e i foraggiamenti economici dello Stato italiano al Vaticano e alla sua Chiesa che remano contro la laicità costituzionale della Repubblica italiana.
Tornando a Saramago, propongo un articolo del mio professore di filosofia ai tempi del liceo scientifico Messedaglia a Verona, Walter Peruzzi, che lo ha scritto per il suo sito www.cattolicesimo-reale.it . Dopo l’articolo propongo alcuni video ironici di Yuotube per l’abolizione del Concordato e dei privilegi economici della sanguisuga Stato estero chiamato Vaticano. Video utili anche a sorridere un po’, alla faccia di questi tetri stregoni vestiti come pinguini da circo con la strampalata pretesa di essere rappresentanti nientepopodimenoché di Dio.
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Allo scrittore portoghese e premio Nobel José Saramago, fieramente anticattolico, morto tre giorni fa, “L’Osservatore Romano” ha dedicato un velenoso necrologio, macabro surrogato del rogo seguito da sepoltura in terra sconsacrata che la Chiesa usava per gli eretici quando poteva permetterselo.
Una scomunica postmortem
“E’ stato un uomo e un intellettuale di nessuna ammissione metafisica, fino all’ultimo inchiodato in una sua pervicace fiducia nel materialismo storico, alias marxismo”, si legge nell’articolo firmato Claudio Toscani. “E per quel che riguardava la religione, uncinata com’è stata sempre la sua mente da una destabilizzante banalizzazione del sacro e da un materialismo libertario che quanto più avanzava negli anni tanto più si radicalizzava, Saramago non si fece mai mancare il sostegno di uno sconfortante semplicismo teologico: se Dio è all’origine di tutto, Lui è la causa di ogni effetto e l’effetto di ogni causa… Lucidamente autocollocatosi dalla parte della zizzania nell’evangelico campo di grano, si dichiarava insonne al solo pensiero delle crociate, o dell’inquisizione, dimenticando il ricordo dei gulag, delle ‘purghe’, dei genocidi, dei samizdat culturali e religiosi”.
La fortuna di Saramago
Si potrebbe rilevare che a dimenticare, forse per la livida rabbia che gli provoca ogni atteggiamento razionale, è il devoto Toscani. Saramago infatti, intervistato il 4 dicembre 1998 da “La Jornada”, ribadì di voler restare fedele ai suoi principi comunisti “senza dimenticare che nel passato recente ed in nome del comunismo non solo si sono commessi errori, ma pure crimini e uno ha da portarsi tutto questo sulle spalle, anche se non ha responsabilità diretta, perché sarebbe male se io, per il fatto che non sono responsabile diretto, non dessi importanza a ciò”. Si potrebbe ridere del fatto che il livore sganghera perfino la prosa e la grammatica del recensore, come qualcuno ha notato. O si potrebbe limitarci a deplorare, come altri hanno fatto, il tono fra tripudiante e sciacallesco del giornale vaticano.
Ma, considerando che i paesi cattolici sono pieni di sciacalli accalcati al capezzale dei moribondi per strappargli un bacio sul crocifisso, si deve dire che Saramago è stato ancora tanto fortunato da essere molestato solo dopo morto.
Dalla banalizzazione del sacro…
Val invece la pena riflettere sulla supponenza con cui i cattolici considerano “banalizzazione del sacro” non prendere sul serio, cioè giudicare per nulla attendibili, le loro credenze. I cattolici, al pari di Berlusconi, a furia di ripetere come una giaculatoria, e in varie giaculatorie, alcuni dogmi (la Consulta di sinistra, i giudici politicizzati, la mancanza di poteri del premier) finiscono per convincersi che sono verità indiscubili, non solo per loro ma per tutti.
Non hanno la minima capacità di estraniamento. Non si chiedono, ad esempio, cosa penserebbero se una vicina di casa gli raccontasse che la ragazza del piano di sotto ha partorito “senza conoscere uomo” e continua a essere vergine, che il fratello di lei non abita più da loro perché è salito in cielo su un carro di fuoco, che un lontano cugino si miniaturizza in un pezzo di pane azimo ogni volta che un amico, vestito in modo pittoresco, pronuncia due formule e ci beve sopra, che altri parenti sono morti e risorti o, sempre come Berlusconi, camminano sulle acque. Ecco: se dici a un cattolico che secondo te, anche se raccontate per venti secoli e spacciate da Ratzinger come “fatti storici”, queste restano storielle prive del minimo fondamento, banali stereotipi derivati da antiche religioni, cose che saranno anche serie per chi ci crede ma che a te, quando le senti, ti scappa da ridere, tu sei uno “di nessuna ammissione metafisica”, che “banalizza il sacro”.
Gli unici atei che un cattolico sopporta, anzi apprezza, sono quelli “devoti” che fanno le leggi ad hoc per il Vaticano, riempiendolo di soldi e privilegi; o che gli chiedono scusa di non avere il dono della fede e di non riuscire a elevarsi, come vorrebbero, alle vertiginose altezze dei “misteri”. Gli unici atei accettabili sono quelli che lo invidiano e quindi lo rassicurano, senza mai fargli venire l’atroce dubbio che non sia Saramago a banalizzare il sacro, ma sia il sacro a essere banale di suo. Banale e ridicolo come il re – quando si smette di stare al suo gioco e lo si mette a nudo.
… al semplicismo teologico
Se poi, avendo accettato per un momento la tesi cattolica per cui “Dio è all’origine di tutto” gli fai carico del male del mondo, anziché incartarti in quelle filosofiche ragnatele tessute e disfatte senza costrutto per secoli da teologi sopraffini alla Mancuso, cadi – secondo “L’Osservatore” – in uno “sconfortante semplicismo teologico”. E a chi sennò, dovremmo mettere in conto la straziante agonia di quel disabile non autosufficiente, di cui ha informato qualche giorno fa la TV, costretto a lasciarsi morire di stenti per la morte d’infarto della madre che lo accudiva e l’impossibilità di chiedere aiuto? O dello tsunami, se non a Lui già espertissimo in diluvi universali? O del terremoto dell’Aquila, senza togliere ai vertici della protezione civile e ai costruttori disonesti un robusto concorso di colpa? O dell’incendio che ha mandato a fuoco Sodoma e Gomorra, bambini innocenti (a proposito di embrioni) inclusi? Ma la lista è lunga, quanto quella delle corbellerie, delle falsità, delle bestialità e delle intollerabili crudeltà di cui è zeppa, insieme a passi di rubusta efficacia narrativa e di splendida poesia, la Bibbia che Dio avrebbe ispirato e da cui risulta che Dio stesso ha fatto sgozzare 450 sacerdoti di Baal, tutta la popolazione di Gerico esclusa una vedova collaborazionista e via ammazzando.
E a chi mettere in conto inquisizione e crociate, finché la Chiesa seguiterà a dirci che lei “rappresenta” Dio in terra? O finché non scomunicherà espungendo dalla lista dei “vicari di Dio”, quei papi (fatti invece santi, dal beato Urbano II a san Pio V) che hanno ordinato crociate e roghi “in nome di Dio”?
Senza dimenticare, perché è all’origine di tutto, e soprattutto delle fortune della Chiesa cattolica, il dogma imbarazzante ma inevitabile del peccato originale: commesso dai soli Adamo ed Eva e da Dio addebitato, con protervia, all’intera umanità. Per poter avere il pretesto di fare il gran gesto di salvarci, mediante la morte del Figlio e l’intermediazione ben pagata della Chiesa. Una vicenda torbida, da cui non esce bene neanche il Figlio, che chiama “Padre” un tal farabutto e si presta alla sceneggiata.
Giorno verrà
Non dubito, essendo destino di tutte le cose umane, comprese quelle che si millantano divine per avere soldi, controllo e potere, che un giorno anche il cattolicesimo sarà spazzato via e con lui forme più rispettabili di cristianesimo, coltivate con pudore senza volersi imporre con iattanza all’universo mondo. Allora sarà messa, sul sepolcro e sulla religione di Cristo, una pietra che non si solleverà né al terzo giorno né mai. E i nostri discendenti potranno studiare, amare o deridere le leggende “cristiane” sapendole comunque tali, come i cristiani fanno oggi con quelle delle altre religioni e come tutti facciamo, complice Omero, con le vicende degli dei antichi. Leggeremo la Bibbia come un’opera letteraria, simile ai poemi omerici, anche se più disomogenea e con parti di valore letterario assai diseguale. Parleremo di Gesù e di Maria come di Giove e Giunone. Buon relativismo a tutti.
http://www.youtube.com/watch?v=Ox3mTvI26JA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=1Vk1BTfAbDc&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=6HyR1yukNso&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=Yb7GahOIXtc&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=glQVEv4eMKA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=ySWn41Pwl0Y
x Peter:
io ho amici ebrei inglesi ed islamici tunisini e marocchini, ma nessuno di loro è praticante. Anzi gli amici ebrei inglesi prendono in giro i loro correligionari, per i tabù comportamentali del sabato. Gli amici islamici invece mangiano prosciutto, bevono vino e vanno con le donne degli altri.
Per quel che riguarda il lavoro straniero, chi prende in Italia 1000 euro più vitto e alloggio, fa lo stesso lavoro che al suo paese viene pagato 200 euro senza vitto nè alloggio.
@ Pino
Sorry, l’articolo non passa.
x144
Vede io parlavo di insinuazioni e per di piu´gratuite.
Quelle le ha fatte lei, non io.
–
Se scrive:-”E poi, come mai questo exploit? una scoperta tardiva degli amori proibiti?”
–
Queste sono solo insinuazioni che lei si inventa per via di quel desiderio sciocco di degradare il prossimo.
Io le ho dimostrato che non son saltato di palo in frasca, di consequenza non ci possono essere nemmeno scoperte tardive di amori proibiti. D´altronte “amore proibiti” li ha chiamati lei,
non io .
Se lei comunque gira e rigira arriva sempre a certe conclusioni un motivo ci sara´. Mi stia bene. Rodolfo
SE LA CANTANO E SE LA SUONANO
La Knesset vuole passare una legge, stando alla quale qualsiasi compagnia (an che straniera) o individuo commettono un’azione criminale, punibile, se boicottano israele in qualsiasi modo.
Si vede che il boicottaggio funziona, se li spaventa tanto.
http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=19830
Proposed Israeli Law Would Make Supporting Economic or Academic Boycott of Israel a Crime
Twenty-five members of the Knesset have introduced a bill which, if passed, will make it an offence for any organization or citizen to call for an economic or academic boycott of Israel. The bill will affect those who launch, encourage or provide assistance and information on the boycott of Israel, whether they live in Israel or abroad. Anyone violating the law will have to provide compensation to those affected by the boycott. Initiated by the Land of Israel lobby, the bill has been approved by members of different parties, including the Likud and Kadima parties, and the 10 chairs of Knesset commissions.
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Buona idea. Dovremmo copiarli. Io, per esempio, mi voterei una legge per dichiarare un crimine il rifiuto di una commissione di lavoro.
Scrivi a proposito:-????????
Forse l´articolo ti e´sfuggito
http://www.repubblica.it/esteri/2010/06/20/news/cani-immondi_iran-4991350/?rss
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marco tempesta { 22.06.10 alle 15:02 }
Per quel che riguarda il lavoro straniero, chi prende in Italia 1000 euro più vitto e alloggio, fa lo stesso lavoro che al suo paese viene pagato 200 euro senza vitto nè alloggio.
–
Dunque cosa c´e´da lamentarsi?
Rodolfo
x 155
le staro’ bene, non tema…mi stia bene anche lei.
Dicevo, ovviamente, amori proibiti per usare un linguaggio che lei fosse in grado di capire senza crisi epilettiche intercorrenti…
Mi chiedevo, legittimamente, come mai lei ‘de bello bono’ rivalutasse l’omosessualita’,( sia pure in funzione di glorificazione dell’ebraismo cosmopolita, aperto a tutto, rotto a tutte le esperienze e tutti i cimenti…), una cosa fuori carattere per lei, direi…
Se per ipotesi la mia insinuazione fosse stata vera, non vedo perche’ dovrebbe sentirsene ‘degradato’, ‘anormale’, ‘poco di buono’. Specie dopo aver declamato che lei non ha niente contro qualsiasi tipo d’amore…ma a scuola le hanno mai spiegato la coerenza???
Peter
cara Anita,
ecco qua una storia vera.
E successa dalle mie parti, dove comincia e finisce il mondo, come malignano certi bloggers!
Nel 1904 mia nonna, di famiglia abbastanza “succosa”, si sposò con mio nonno che era soprattutto bello e buono!
Il bisnonno non era entusiasta della scelta , soprattutto economica,di sua figlia, ma era abbastanza “moderno” da non ostacolarla.
Alla nonna diede come regalo di nozze una serie nutrita di gioielli, oltre al resto.
Al futuro genero regalò una pendola…- perchè il tempo duri per sempre!!!-
( ho sempre pensato che non fosse un augurio…ma una minaccia!).
Quella pendola, oltre a scandire il tempo delle nascite e delle morti a casa nostra, era anche un po’ il simbolo dell’unità della famiglia!
E’ stata il motivo dei miei primi incanti quando scandiva le ore, la mia prima maestra per imparare a leggere l’orologio…
E’ stata il primo grande dolore per doverla abbandonare e andare altrove…
Ma ritornavo spesso e la ritrovavo, come la mia famiglia.
Alcuni giorni fa, mio zio, custode della memoria familiare e “fratello piccolo” di mio padre, venne con la pendola e una lettera di poche frasi.
Mio nonno scriveva…-dopo di te, appartiene a lei a cui ho cercato di fare da padre.-
Ho sempre adorato mio nonno e non mi sono stupita della sua sensibilità…ma quella pendola mi dice ben altro!
I gioielli di mia nonna sono finiti a varie Madonne che supplicava perchè i suoi due figli fossero con Lei, senza più sofferenze!
A me non importano.
Importa la pendola che porterò domani a restaurare, e tutto ciò che essa significa non solo per me ma anche per le generazioni future.
-Perchè il tempo duri per sempre!- come disse quel furbone del mio bisnonno!
Sylvi
NAVI MILITARI USA + SOTTOMARINI ISRAELIANI DIRETTI NEL GOLFO PERSICO CONTRO FLOTTILLA UMANITARIA IRANIANA?
http://www.alternet.org/story/147265/are_u.s._warships_gearing_up_for_a_confrontation_with_an_iranian_aid_flotilla_to_gaza/
Are U.S. Warships Gearing Up for a
Confrontation With an Iranian Aid Flotilla?
Why spend a fortune (and it does cost a fortune) to move a whole war fleet including an aircraft carrier into the Red Sea and perhaps further, to the Persian Gulf — where Israeli nuclear submarines are also headed?
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Un nuovo tipo di terroristi: i volontari che trasportano medicine, cemento, matite colorate, giocattoli e carta igienica a Gaza.
Lei e´cosi preso di se che gira rigira frittate nella disperata ossessione di voler avere ad ogni costo ragione. Ci sono cascato gia´una volta.
Lei vuole avere ragione? Bene lei ha ragione. Contento?
Mi ristia bene!
Rodolfo
Solo una mente malata può emettere una fatwa come quella descritta dall’articolo di Repubblica. Mi meraviglio che non l’applichino anche ai gatti. Abitudine occidentale anche quella di tenere in casa il gatto, no? Sono tante le abitudini occidentali, anche quella di andare in giro in auto o in motorino. Il Corano non vieta auto e motorini, ma sempre abitudini occidentali sono, o no?
E poi ci lamentiamo del sabato degli ebrei…c’è chi li batte!
x 161
veramente di ipotesi legittime se ne potrebbero fare altre, ma me le tengo per me.
Peter
x161
siiiiii….siiiiii, se letenga per lei e in lei…..e´meglio!
Cosa c´e´da lamentarsi ? A chi nuoce? Il Sabato degli Ebrei , caro Marco, non e´altro che un giorno di riposo, un giorno di riposo per il corpo ma non per la mente.
C´e´ chi dedica quel giorno di riposo per trovare , per cercare una certa vicinanza con l´inconprensibile. E´forse uno studio vano, ma ne vale la pena e ti posso assicurare che e´veramente un giorno diverso dagli altri. C´e´ anche chi va´a mare e a divertirsi, basta andare a Tel Aviv per accorgersene. Rodolfo
Errore:-Il mio post Nr.164 e´per il post Nr.163
Bel racconto, bella e dolce storia, i nonni sono alle volte l’ancora, il riparo di noi, che fummo piccolini. Alle volte leggere scritti così poetici e pieni di sensibilità, vengono a mente tanti lontani periodi passati, per questo mia cara Signora Sylvi sarebbe molto bello, che lei guarnisse i suoi prossimi racconti, anche di piccoli dettagli, di appendici inerenti al filone principale del racconto, tutto questo glielo scrivo e chiedo, perchè mia cara lei ha un tratto di penna delizioso ed è un incanto leggerla. Mi scusi, questa non vuol essere una sviolinata alla Signora, ma un semplice mio desiderio, per leggerla più a lungo possibile, come quando da bambini ci si risparmiava la liquirizia sul sagrato della chiesa, dolci ricordi, bei ricordi
Pasquino
x 164
ma nooo, aveva azzeccato la prima volta, era per il 161.
Lo vede che il suo subconscio capisce meglio di lei?
Peter
e dov’e’ finita la dolce Paola??!!
Toccata e fuga??
Peter
X Striscia rossa # 118, e per tutti
Condono edilizio TOTALE.
Intervistato da “Radio 24” il firmatario dell’emendamento Tancredi ha candidamente ammesso che, non solo non aveva letto quello che aveva firmato, che già non è poco, ma che non sapeva neppure chi avesse redatto quell’osceno emendamento.
Siamo in mano a questa gente…. eee.. si sta benino!!!
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Rideccoti l’imperversante Rodolfo…
È tornato dopo che il pur paziente Wlodek Goldkor, che non ha affatto chiuso il suo blog ma ha chiuso “bannandolo” il Rodolfo. La probabile causa è l’incommensurabile mole di bischerate che questo scriveva sul blog “Contaminazioni” e che in crisi di astinenza ora ha ripreso a sbrodolare su “Arruotalibera” . In toscana c’è un modo di dire che bene si attaglia a questo rientro … “ ad ogni muta una caduta” … infatti immancabilmente ad ogni rientro l’individuo si rivela come sempre un cialtrone, falso e offensivo, ma se possibile ancora più STRONZO.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
Ma certo adesso le sviste fanno anche parte del subconscio, cosi come le conviene, ed e´facile aggrapparsi a qualsiasi cosa, si fá´quel che si puo´.
x170
Daccordo….ma solo offese?
Anche qualche argomento non farebbe male.
Tutte le offese del mondo e le piu´gravi, in questo blog non mi fanno la minima impressione. Ci rido davvero di cuore.E sono sincero.
Rodolfo
In quanto al sabato degli ebrei i miei amici inglesi mi raccontano aneddoti che hanno dell’incredibile. Tipo far entrare per prima un’altra persona in una stanza buia, perchè di sabato anche accendere la luce è considerato un lavoro…
Il Sabato degli Ebrei , caro Marco, non e´altro che un giorno di riposo, un giorno di riposo per il corpo ma non per la mente.
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Certo, ma non fino alle ossessioni più inverosimili.
Si guarda alla fatwa degli iraniani, ma anche tra gli ebrei non è che funzioni meglio.
x 172
di argomenti nel post di Az ce ne sono in abbondanza, e fanno appunto pensare sul suo caso
Peter
Non e´che quello di accendere la luce sia da considerarsi un lavoro.
Non si deve in quel giorno distruggere o creare.Stop
Deve essere solo un giorno dedicato alla meditzione e allo studio della Torah. Dov´e´il problema.
Oggi tutti questi inconvenienti sono stati risolti.
Non conosco e non ho mai sentito di alcuna fatwa emanata da un qualsiasi governo Israeliano.
Oltre cio´ , in special modo in Israele i laici superano di gran lunga i religiosi. Nella dispora e´leggermente diverso, il laico va anche in Sinagoga, ma e´sopratutto quel desiderio di appartenere ad una comunita´. Ma per quanto riguarda i precetti beh….lasciamo stare.
E´un po cosi come un mio vicino di casa che giorni fa´mi ha aiutato a risolvere un lavoro. Gli ho dato del denaro dicendogli:-” So che sei Mussulmano, se no ti regalerei anche una bottiglia di vino”
E lui:-” Non c´e´problema, l´accetto volentieri, l´Islam non dice di non bere alcool, ma di non esagerare”
Ho sorriso e gli ho dato anche la bottiglia di vino.
Non so´se nel Corano in qualche posto c´e´scritto che non si deve mentire. Rodolfo
il mio 177 e´x Marco
x Marco
gia’ gia’, un giorno di riposo per il corpo, non per la mente…perche’ il bel tomo la mente la tiene a riposo 7 giorni su 7. Infatti non ha mai imparato la minima coerenza logica.
Comunque, so di alcuni per i quali anche accendere un fornello a gas era ‘lavoro’. Ma non lo era andare a chiedere a qualcun altro di farlo per loro…
Peter
caro Pasquino,
Grazie.
Doppiamente gradito dal poeta del blog, ma…
ho pensato che lo stile telegrafico fosse quello più adatto a questo blog, dove, se si raccontano storie vere, bisogna guardarsi poi, nel lungo periodo, da una salve di cannonate da parte di alpini, fanti, artiglieri, bersaglieri del servizio civile, pacifisti armati fino ai denti…e atei di complemento!
Comunque poichè la vita è una guerra…mi sforzerò di fare meglio!!!
Grazie di nuovo!
Sylvi
xMarco
Ne´creare ne distruggere e´stato sempre nell´ambito dell´Ebraismo motivo di discussione.
Si dovrebbe per un giorno morire per esempio.
Perche´il nostro stesso corpo distrugge e crea in continuazione.
Lo stesso movimento delle nostre palpebre o il camminare o il sfogliare di un libro crea dei spostamenti di aria e quello e´gia´qualcosa. Ma queste discussioni si facevano centinaia di anni fa´.
Certamente a causa di forza maggiore si puo´rompere il Sabato ed anche qualsiasi altra festa. Per esempio la guerra del Kippur, festa solenne per gli Ebrei, Egitto , Siria e tutti gli altri attaccarono proprio quel giorno e credevano di sorprendere e vincere la guerra, pero´non trovarono gli Israeliani impreparati, al contrario. Rodolfo
in natura nulla si crea, nulla si distrugge…
(Lavoisier)
Peter
DA PARTE DI VOX
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L’ERA DELL’ANARCHIA AZIENDALE
di Gonzalo Lira
A fronte della marea nera della BP – probabilmente il più grave
disastro ambientale di tutti i tempi – la risposta del presidente
Obama è stata questa: gentile indignazione e vaghi piani per “adottare
la linea dura”, “mettere da parte la sola compensazione” e “fare
qualcosa”.
Il presidente Obama non ha capito veramente di cosa si tratti. Sebbene
è indubbio che sia un disastro ambientale, la marea nera della BP è
molto, molto di più.
La dispersione di petrolio della BP è parte dello stesso problema della
crisi finanziaria: sono due esempi dell’era nella quale viviamo, l’era
dell’anarchia aziendale.
in questa era di anarchia aziendale, le società non devono osservare
alcuna regola – nenche una. Legali, morali, etiche, persino quelle
finanziarie sono irrilevanti. Sono state tutte annullate in nome della
ricerca di profitti – letteralmente non conta nient’altro.
Di conseguenza, al momento le aziende vivono in uno stato di quasi mera
anarchia – ma un’anarchia direttamente proporzionale alla loro
grandezza: più la società è grande, più è grande la sua assoluta
libertà di fare ed agire come vuole. Ecco perchè così tante medie
imprese sono tanto determinate nella crescita dei profitti: le più
grandi, come la BP o la Goldman Sachs, vivono in un positivista
hobbesiano Stato di Natura, libere di fare ciò che vogliono, senza
conseguenze.
Il valore aggiunto di tutto ciò, tuttavia, è che le aziende maggiori
hanno convinto i governi e le persone del credo del “Troppo Grande Per
Fallire” – hanno convinto il mondo che se esse smettono di esistere,
il cielo ci cadrà in testa. Quindi se falliscono, devono essere
salvate – senza discussioni, senza penalità e senza riforma.
Prendiamo la BP: la British Petroleum ha causato la marea nera della
Deepwater Horizon nel Golfo del Messico. Varie agenzie del Governo
Federale erano state incaricate della supervisione delle loro
operazioni – ma tutte quelle agenzie sono state rinviate alla BP,
prima dell’incidente. Essendo una grande società – una delle maggiori
compagnie petrolifere nel mondo – la BP operava praticamente senza
alcuna vera supervisione del governo. Di fatto sta emergendo, a causa
di questa supervisione negligente e subdola, che le regole e le
procedure di sicurezza sono state ignorate.
Una volta accaduto l’incidente, la BP ha controllato le informazioni
rilasciate riguardo il disastro. La BP ha deciso in maniera
unilaterale di non procedere immediatamente con il sigillo del pozzo –
anzi, ha rischiato un disastro maggiore per poter salvare il
giacimento di petrolio, scavando un “pozzo supplementare”. Le sue
ragioni erano semplici: realizzando immediatamente il sigillo, la BP
avrebbe sacrificato il giacimento (e perso il suo impiego) allo scopo
di salvare l’ambiente.
Al contrario, ha cercato di allungare il processo, in modo da salvare
il giacimento (ed i profitti) con il “pozzo supplementare”. Ma quando
nascondere l’entità del danno è diventato impossibile – quando l’odore
di petrolio si era diffuso nei cieli chiari della Louisiana a mille
miglia dal luogo del disastro – la BP ha provato a realizzare il
sigillo. Sappiamo tutti com’è andata a finire.
Dove erano le autorità? Dov’era qualcuno in carica? Il fatto è che non
c’era nessuno in carica. Non c’era nessuno che controllasse – o ad
ogni modo, a quelli che dovevano farlo sono stati strappati i denti. E
la BP lo sapeva – quindi hanno fatto come volevano, senza badare ai
rischi o ai costi.
E neanche le banche verranno ritenute responsabili.
Ma in Europa ed in America, la storia era la Greenspan Put [politica
monetaria ideata da Alan Greenspan, ndt]. Disinvolto, Al era così
convinto che le banche si sarebbero “auto-regolate”…
Con un tale via libera, cosa pensate abbiano fatto le banche? Erano
anarchiche – hanno inventato tutti i tipi di abili “prodotti
finanziari” che hanno aumentato il rischio in maniera esponenziale,
piuttosto che mitigarlo. Abbiamo visto tutti la fine di quel film.
Il risultato? Le banche hanno fatto quello che volevano – senza
supervisione. E quando la loro incoscienza ha inevitabilmente portato
alla catastrofe dell’autunno 2008, le banche sono state salvate –
senza ripercussioni. Le maggiori sono addirittura riuscite a fare dei
profitti con i bail-out finanziati dai contribuenti!
Questo non è il caso delle persone, degli individui: la gente viene
regolata, la gente viene controllata. Gli individui vengono monitorati
e limitati in ciò che possono dire o fare
la Big Pharma si adatta allo stesso modello della BP e delle banche.
Espanditi al punto da poter fare ciò che vuoi e nessuno ti sfiderà,
neanche il governo. Realizza pratiche che creeranno inevitabilmente
una crisi – come la trivellazione a rischio, come i titoli tossici – e
sta sicuro che verrai salvato.
Quest’era di anrachia aziendale sta distruggendo il mondo –
letteralmente, se vi è capitato di vedere le immagini del petrolio
fluttuare per un miglio nel golfo del Messico.
Penso che siamo ad un bivio: un sentiero conduce ad un cambiamento
rivoluzionario, se non ad un’immediata rivoluzione. L’altro,
appagamento e stasi, mentre le aziende frantumano il paese.
Obama è un aziendalista – è uno di loro. Perciò verrano dette altre
stronzate riguardo “energia pura” e “indipendenza energetica”, mentre
la causa di fondo – l’anarchia aziendale – viene lasciata indisturbata.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7186
===
Anche il comportamento della Fiat, coi suoi ricatti agli operai (o
accetti di perdere i diritti garantiti dalla costituzione, o non
lavori) si inserisce in questo contesto.
Per i nostri fratelli d´oltralpe il campionato del mondo di calcio e´finito. Noi forse seguiremo. E´da augurarsi di no, abbiamo ancora una chance. Rodolfo
Non e´completo “in natura nulla si crea, nulla si distrugge…ma tutto si trasforma. Rodolfo
x Marco
Alcuni Imam mussulmani sono stati sui nostri notiziari, predicano bene ma razzolano male.
Dopo l’arresto per legami con terroristi, si e’ scoperta la loro doppia vita.
Frequentano prostitute di basso livello, non mancano le sbronze, ed anche i sospetti di pedofilia…facevano di guardia alle scuole elementari.
Uno e’ molto noto, mi scappa il nome, e’ del Yemen con doppio passaporto e con doppio nome…credo che sia nato negli US.
Anita
x TUTTI a proposito della ricomparsa di Rodolfo
Il signor Rodolfo nonostante abbia sbattuto la porta tempo fa dicendo che qui non aveva più nulla da dire e nonostante le calunnie sparse a piene mani su di me, sul blog e su tutti noi, è tornato come se niente fosse. Contavo sulla sua educazione per evitare si rifacesse vivo, ma evidentemente la sua educazione è diversa dalla mia.
Poiché chiaramente la propaganda a favore di Israele sempre e comunque ha lo scopo di impantanare qualunque dibattito
su una serie di minchiate colpevolizzatrici, vi prego di evitare di raccogliere i suoi commenti. Tanto in ogni caso dirà sempre e comunque che non si è risposto alle sue domande, che svicoliamo, ecc., ecc., in modo da poter continuare a sostenere che siamo “nipotini di Hitler”. Basta vedere come ha preso in giro di volta in volta tutto quanto detto da Cerruti Gino in altri blog mettendo sempre in dubbio qualunque cosa CG dicesse.
Il Poeta ha scritto “non ti curar di lor, ma guarda e passa”. E’ un buon consiglio, e vi invito a seguirlo.
Un saluto.
pino nicotri
Caro Alessandro,
permettimi prima un’osservazione metodologica: tu devi relazionarti a Marco come ci si accosta ad una poesia di Verlaine oppure ad un sogno. Ecco. Meglio ad un sogno. Marco è un artista ed un impenitente provocatore. Devi dividere quello che dice a metà, farne la radice quadrata, estrarne un logaritmo su base 10 e tenere, con estrema prudenza, il resto. Allora va tutto bene. E’ come con la pregevole Silvy, solo che lei è meno brillante.
Quando, ad esempio, Marco dice che le quattordicenni di oggi sono più mature delle quarantenni vuol solo dire che ci sono alcune ragazzine piuttosto mature per la loro età. O quando dice che la tecnologia risolverà i problemi del mondo vuol solo dire che la tecnologia ha permesso alcuni miglioramenti quantitativi di alcuni aspetti della vita (ad esempio la lotta contro le malattie infettive).
Tutto il resto è fuffa e, a voler essere precisi, neppure queste affermazioni sono dei pozzi di saggezza. Ma lui ne è felice e soddisfatto come un bambino davanti ai regalini Natale. Lasciamolo nelle sue innocue illusioni. Lui non è uno problematico come te, che è poi la ragione per cui mi piaci (perchè non sei un coglionazzo qualunque, dico), lui è uno convinto che una battuta risolve i problemi della vita. E’ come il signor P. ma quello è più pericoloso.
Marco ha un rapporto alquanto instabile con la realtà: da buon artista prende per realtà le sue intuizioni. Maraviglioso … se non fosse che a volte certe intuizioni sono un delirio……
Poi è chiaro che il rapporto con la realtà non è né semplice né univoco, è chiaro che ci sono dei margini di incertezza ma la sua posizione (ed a volte, pericolosamente, anche la tua) è che la realtà non esiste. In tal caso faremmo bene a trasformare tutto il pianeta in un manicomio.
Oggi Marx non si usa più e quindi le anime colte come Marco l’hanno messo in soffitta (di altri dementi è inutile parlare perchè quelli leggono Marx attraverso i bollettini della Confindustria).
Apparentemente il proletariato non esiste più ma esisteva, e vivo e vegeto, fino a men di quarant’anni fa. Curiose no queste categorie che compaiono e scompaiono secondo le mode? Tuttavia quando il capitalismo si sarà diffuso a tutto il pianeta ci sarà una certa omogeneizzazione di prezzi e di mercati e l’Useggetta non potrà tenere tutto sotto controllo con gli squadroni della morte, come ha fatto finora, allora una gran parte della popolazione si renderà conto che, tranne pochi padroni, gli altri vivranno come delle macchine, ed in funzione delle macchine. Allora forse qualcuno ricomincerà a leggere Marx ed a trovare che quel che diceva nell’Ottocento potrebbe valere paro paro anche nel tardo XXI secolo.
Certi processi sono assai lunghi e la gente come Marco solitamente non vede al di là della punta del suo naso
Gli intellettuali a volte fantasticano. Detto in tono così spregiativo da parte di un artista che inonda questo blog solo con le sue fantasie fa un po’ ridere. Tuttavia la frase, detta rispettosamente sul serio, contiene una parte di verità: gli intellettuali fantasticano ma le loro fantasie a volte si avverano. Per altro compito degli intellettuali è soprattutto quello di interpretare il presente.
Oggi gli intellettuali non si usano più (la società del turbo-capitalismo odia chi pensa – basta che pensino qualche migliaio di persone in tutto il pianeta) bisogna agire, come fa il Banana. Azione, perdio! azione…. Sarebbe utile agire sapendo quel che si fa ma questo è troppo per i piccoli eredi dell’edonismo reaganiano. Il nostro piccolo genio in pectore pensa che la tecnologia risolverà tutti i problemi. Una volta si pensava che sarebbe stato Dio, che nel confronto mi sembra decisamente meglio (detto da un ateo convinto), ma adesso la tecnica fa più figo.
Che vuoi fare caro alessandro, l’importante è crederci.
Una breve nota sulla generosità e l’egoismo. Sono d’accordo con te: non è vero che gli uomini pensano SOLO al loro tornaconto. In realtà tutti gli uomini di tutte le società hanno ben chiari dei principi morali di base che sono uguali più o meno dovunque. Poi certo si fa quel che si può ed a volte si fanno anche delle porcherie. Ma coloro che fanno porcherie senza alcuno scrupolo sono in realtà pochissimi.
Un cordiale saluto U.
x Marco
Trovato il mio Imam…
Anwar al-Awlaki (also spelled Aulaqi; Arabic: أنور العولقي Anwar al-‘Awlaqī; born April 22, 1971 (1971-04-22) (age 39) in Las Cruces, New Mexico) is an Islamic lecturer who is a dual citizen of the U.S. and Yemen, and of Yemeni descent.
He is a spiritual leader and former imam who has purportedly inspired Islamic terrorists. U.S. government officials and numerous U.S. officials said that in addition to inspiring terrorism against the West, he also became “operational” as a senior talent recruiter, motivator and participates in planning and training “for al-Qaeda and all of its franchises] With a blog, a Facebook page, and many YouTube videos, he has been described as the “bin Laden of the internet.”
http://en.wikipedia.org/wiki/Anwar_al-Awlaki
Questo e’ molto noto, il Presidente ha dato ordine di ucciderlo a vista…una delle sue baldanze controproducenti.
Altri Imam sono semplici ipocriti, ma danno la colpa all’occidente per le loro trasgressioni.
Anita
Signor Uroburo,
tenga a bada il suo cannoncino.
Sta solo sbrodolando!
Sylvi
x Sylvi
Cara Sylvi,
bellissimo il tuo racconto dell’orologio a pendolo di tuo nonno.
Grazie.
Io so ben poco della mia famiglia, non so nemmeno l’eta’ dei miei avi.
Solo di mia nonna Anita, dopo la sua morte, ma anche questo non e’ sicuro.
Era una famiglia piena di segreti, sia di salute e priva di racconti da tramandare.
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Sto ancora lavorando in giardino.
Mi si e’ appena rovesciato un vaso pesante, gia’ piantato, lo stavo trasportando sul carrello con due ruote…(come si chiama?)
Pazienza…ho ricuperato tutto…
Ciao, Anita
x Pino
sono del tutto d’accordo. Anzi poteva dirlo prima
Peter
x 184,
sono d’accordo con Voi,
mi piacerebbe sentire il parere di CC e Uro.
Grazie
Un saluto a tutti,Ber
x Pino e per tutti
Il forum di Wlodek Golkorn, NON e’ stato chiuso.
Ho appena postato un breve commento.
Mi conosce meglio di questo forum, il mio nome ed indirizzo e’ sempre pronto.
Qui devo inserire i miei dati ogni volta che entro, per ogni post.
Forse non accetta alcuni partecipanti.
Anita
Divertente il ritratto che ha fatto di me il buon Uro. Fosse per lui, vivremmo tutti come gli Amish perchè tanto la tecnologia serve a poco.
Mentre c’è chi discute ancora di classi, di proletariato e quant’altro, l’operaio finisce in cassa integrazione o licenziato o costretto a rinunciare a tutti i vantaggi conquistati in anni di lotte.
Intanto in Estremo Oriente e in qualche modo nel Nord Europa, si inventa, si produce e si invadono i mercati occidentali e sud europei. Vado al supermercato Lidl e trovo roba tedesca, vado alla Metro e trovo frutta e verdura nordafricani o spagnoli, vado nei negozi di elettronica e li trovo invasi da materiale giapponese, cinese, coreano et similia. Dei tre portatili che uso, non ce n’è uno italiano. Dei software che uso, non ce n’è uno italiano. Tra poco, diciamo qualche anno, anche le automobili verranno in maggioranza dall’Oriente. Di auto straniere in Italia, tra orientali, francesi e tedesche, ne girano in proporzione schiacciante rispetto alle auto italiane.
Cosa se ne deduce? Se ne deduce che il lavoro italiano almeno in Italia, non produce niente di appetibile, se escludiamo i beni di lusso. Allora non è che non ci sia lavoro, ma semplicemente il nostro lavoro o costa troppo o è meno qualificato nel prodotto risultante o non esiste come tipologia di prodotto ( computer, elettronica, ad esempio). Perchè altrimenti non vedo come mai uno debba comprare la roba degli altri.
Caro uro, la mia padrona di casa ha verso di me un atteggiamento di grande cortesia, benevolenza ed attenzione alle mie minime necessità. E’ una brava, bravissima persona, niente da dire. Immaginiamo però che io le dica che non le pagherò più l’affitto. Credi che continuerà ad essere benevolente con me? Io direi che invece mi sbatterà fuori di casa senza pensarci due volte.
Abitualmente, siamo tutti buoni e cari finchè non ci toccano il portafoglio. Certo, esiste un margine di tolleranza, lo vediamo spesso lo chiamiamo ‘cortesia’. La cortesia però agisce solo nelle piccole cose, in quei favori che non ci creano un danno effettivo. Conosco gente molto generosa, ma sono eccezioni. L’eccezione non fa testo poichè appartiene alla parte iniziale della curva a parabola della generosità. Come alla parte finale appartengono i grandi farabutti. La parte centrale della curva, che identifica la maggioranza, è del tipo della mia padrona di casa: buona e cara, mi regala l’insalata e le arance, ma se non dovessi pagarle l’affitto mi sbatterebbe fuori in malo modo.
M.T. 196
Non ti rammaricare,compra tranquillamente altri prodotti.
Sappiamo tutti che la colpa è dei sindacati,dei lavoratori che producevano non lavorando .Mannaggia stavo dimenticando le sinistre e i 68tini.
Un dubbio nasce spontaneo :
come mai sta succedendo lo stesso negli U$A ed in altre nazioni occidentali? Una diffusione fuori controllo di una strana forma virale.?
Ci sarebbe una soluzione,un antidoto(non sono il solo ed il primo a proporla):
una bella tazza di riso al giorno come retribuzione per questi incalliti peccatori che hanno vissuto oltre le loro possibilità senza nemmeno accorgersene ,quattro gloriepatris e a lavurà sperando di battere la concorrenza!
L.
post ,196
Cosa se ne deduce? Se ne deduce che il lavoro italiano almeno in Italia, non produce niente di appetibile, se escludiamo i beni di lusso. Allora non è che non ci sia lavoro, ma semplicemente il nostro lavoro o costa troppo o è meno qualificato nel prodotto risultante o non esiste come tipologia di prodotto ( computer, elettronica, ad esempio). Perchè altrimenti non vedo come mai uno debba comprare la roba degli altri.
…come non produce niente,…il ns grande paese…
Grandi lavori truccati,denaro riciclato,…un affarismo che rende molto, dato che ci fanno anche le leggi per non andare in galera.
Con la truffa si guadagna bene,…solo gli ottusi comunisti lavorano per un salario che non c’è.
La finanza è potere,…e le truffe bancarie hanno reso bene…
Sono passati due anni dall’inizio della crisi finanziaria,…
gli stati l’hanno rifinziata con i soldi dei cittadini,…
E SI RICOMINCIA COME PRIMA.
Chiaro il concetto?
Ciao,Ber
Perchè dico che per me la soluzione è nella tecnologia?
Vi rimando a monte del problema: perchè si fanno le guerre?
Si fanno per accaparrarci ciò che non abbiamo e che altri hanno:
energia, cibo, acqua, minerali utili.
In uno scenario in cui ognuno abbia la sua fonte di energia, di cibo e di acqua, si tratterebbe solo di scambiare materia prima con prodotto finito. Cadono i motivi per cui si ritengono necessarie le guerre. Qual è il mezzo per giungere a uno scenario del genere?
Cambiare forse l’animo umano? Non è possibile. L’unico modo è quello di creare strumenti in grado di distribuire il benessere nella maniera più uniforme possibile. Sistemi di raccolta, potabilizzazione e distribuzione dell’acqua in maniera capillare, sistemi di produzione agricola intensiva, sistemi di ottimizzazione del consumo e della produzione energetica. Lo si sta facendo. Solo questione di tempo. Poco tempo, una o due generazioni al massimo. Perchè non dovrei essere ottimista?
x Pino.
Massì…anche Rodolfo ha diritto di rodolfeggiare come più gli piace.
Figuriamoci..
Quello che non accetto è quando tutto preso a starnazzare le gesta poco edificanti dei militari israeliani ” la prossima volta coliamo tutti a picco… con israele non si scherza… Israele non ha bisogno del mondo..eccetera eccetera, mi dava dell’antisemita in combutta con quella pezza da piedi del “pecoreccio sardo”.
Anzi se lo incontrerei di persona gli metterei con insistenza ceruttiana il mignolo in una narice chiedendogli senza se e senza ma di ritrattare.
Altrimenti sberle.
Si fa per dire, ovviamente.
C.G.
ref. 184
io invece non sono del tutto d’accordo, per diversi motivi.
Ed ora Ber dovra’ sorbirsi il mio par-ere in merito, anche se non sono CC o Uroburo (eh eh eh).
Per quanto ca-tast-rofico e per quanto non ancora finito, il di-sas-tro am-bien-tale del Gol-fo Del Me-ssico NON e’ affatto il peggiore di tutti i tempi. Ci sono state perdite o versa-menti imm-ani di petrolio in passato ben peggiori di questo, uno delle quali ebbe luogo esattamente un secolo fa e duro’ per ben 18 mesi…E poi vi sono state altre ca-tast-rofi am-bien-tali di diverso genere. C’e’ da dire, semmai, che hanno avuto quasi tutte luogo in US-A e dintorni, questo si’. Che so io, la dist-ruzione delle immense foreste del Nord-Am-erica? Lo ster-mi-nio del bisonte ameri-cano (con rela-tiva estin-zione di molte tribu’ indiane)? Gli allag-amenti dovuti a neglig-enza umana? E poi immani eruzi-oni vulcaniche come il Krakatoa nel 1883 (Hawaii, sempre US…), una nube di polvere che provoco’ il famoso ‘anno senza estate’ in tutto il pianeta, e ci ando’ bene.
Qualcuno ha giustamente detto che le cata-str-ofi am-bie-ntali le misuriamo sempre dai danni piu’ o meno diretti all’uomo, non all’am-bi-ente. Ed anche che la cata-strof-e peggiore e’ sempre quella che viviamo adesso, sulla nostra pelle…
Infine, l’era dell’ana-rchia aziendale esiste piu’ o meno da sempre. Al contrario, e’ adesso che le aziende diventano sempre piu’ messe alle strette di fronte ai danni provocati all’am-bien-te ed alle persone. Ma in Cina sono come nell’Europa, o America, di fine Ottocento.
Insomma, sono d’accordo sullo spirito generale del post, la BP e’ stata irresponsabile, etc etc. Ma come al solito c’e’ chi cerca di estrapolare un po’ troppo, per arrivare a conclusioni esagerate ed apo-calit-tiche
Peter