Offese post mortem a Saramago, le connessioni con la Cricca, il cardinale Sepe, ecc.: il Concordato è da buttare

L’invereconda condanna della Chiesa contro lo scrittore Josè Saramago, con argomentazioni da imperante “benaltrismo”, unita al nuovo scivolone del Vaticano nello scandalo della Cricca Anemone/Balducci/Scajola/Protezione Civile/Propaganda Fide/&C aumenta la tristezza e il disgusto per i giorni del presente. Il cardinale Sepe raggiunto da accuse della magistratura italiana e subito disposto – bontà sua! – a rispondere ai magistrati “nei limiti del Concordato”. Oddio, sempre meglio del silenzio omertoso macchiato di sangue della scomparsa di Emanuela Orlandi, ma sempre dal sapore un po’ troppo mafioso o un po’ troppo disgustoso, che non c’entra comunque un fico secco con i vangeli. Poiché è tempo di dichiarazione dei redditi e di destinazione del 7 per mille, è bene prendere la palla al balzo e ribadire che il Concordato è una vergogna che deve essere abolita. Così come devono essere aboliti i privilegi e i foraggiamenti economici dello Stato italiano al Vaticano e alla sua Chiesa che remano contro la laicità costituzionale della Repubblica italiana.

Tornando a Saramago, propongo un articolo del mio professore di filosofia ai tempi del liceo scientifico Messedaglia a Verona, Walter Peruzzi, che lo ha scritto per il suo sito www.cattolicesimo-reale.it . Dopo l’articolo propongo alcuni video ironici di Yuotube  per l’abolizione del Concordato e dei privilegi economici della sanguisuga Stato estero chiamato Vaticano. Video utili anche a sorridere un po’, alla faccia di questi tetri stregoni vestiti come pinguini da circo con la strampalata pretesa di essere rappresentanti nientepopodimenoché di Dio.

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Allo scrittore portoghese e premio Nobel José Saramago, fieramente anticattolico, morto tre giorni fa, “L’Osservatore Romano” ha dedicato un velenoso necrologio, macabro surrogato del rogo seguito da sepoltura in terra sconsacrata che la Chiesa usava per gli eretici quando poteva permetterselo.

Una scomunica postmortem
“E’ stato un uomo e un intellettuale di nessuna ammissione metafisica, fino all’ultimo inchiodato in una sua pervicace fiducia nel materialismo storico, alias marxismo”, si legge nell’articolo firmato Claudio Toscani. “E per quel che riguardava la religione, uncinata com’è stata sempre la sua mente da una destabilizzante banalizzazione del sacro e da un materialismo libertario che quanto più avanzava negli anni tanto più si radicalizzava, Saramago non si fece mai mancare il sostegno di uno sconfortante semplicismo teologico: se Dio è all’origine di tutto, Lui è la causa di ogni effetto e l’effetto di ogni causa… Lucidamente autocollocatosi dalla parte della zizzania nell’evangelico campo di grano, si dichiarava insonne al solo pensiero delle crociate, o dell’inquisizione, dimenticando il ricordo dei gulag, delle ‘purghe’, dei genocidi, dei samizdat culturali e religiosi”.

La fortuna di Saramago
Si potrebbe rilevare che a dimenticare, forse per la livida rabbia che gli provoca ogni atteggiamento razionale, è il devoto Toscani. Saramago infatti, intervistato il 4 dicembre 1998 da “La Jornada”, ribadì di voler restare fedele ai suoi principi comunisti “senza dimenticare che nel passato recente ed in nome del comunismo non solo si sono commessi errori, ma pure crimini e uno ha da portarsi tutto questo sulle spalle, anche se non ha responsabilità diretta, perché sarebbe male se io, per il fatto che non sono responsabile diretto, non dessi importanza a ciò”. Si potrebbe ridere del fatto che il livore sganghera perfino la prosa e la grammatica del recensore, come qualcuno ha notato. O si potrebbe limitarci a deplorare, come altri hanno fatto, il tono fra tripudiante e sciacallesco del giornale vaticano.
Ma, considerando che i paesi cattolici sono pieni di sciacalli accalcati al capezzale dei moribondi per strappargli un bacio sul crocifisso, si deve dire che Saramago è stato ancora tanto fortunato da essere molestato solo dopo morto.

Dalla banalizzazione del sacro…
Val invece la pena riflettere sulla supponenza con cui i cattolici considerano “banalizzazione del sacro” non prendere sul serio, cioè giudicare per nulla attendibili, le loro credenze. I cattolici, al pari di Berlusconi, a furia di ripetere come una giaculatoria, e in varie giaculatorie, alcuni dogmi (la Consulta di sinistra, i giudici politicizzati, la mancanza di poteri del premier) finiscono per convincersi che sono verità indiscubili, non solo per loro ma per tutti.
Non hanno la minima capacità di estraniamento. Non si chiedono, ad esempio, cosa penserebbero se una vicina di casa gli raccontasse che la ragazza del piano di sotto ha partorito “senza conoscere uomo” e continua a essere vergine, che il fratello di lei non abita più da loro perché è salito in cielo su un carro di fuoco, che un lontano cugino si miniaturizza in un pezzo di pane azimo ogni volta che un amico, vestito in modo pittoresco, pronuncia due formule e ci beve sopra, che altri parenti sono morti e risorti o, sempre come Berlusconi, camminano sulle acque. Ecco: se dici a un cattolico che secondo te, anche se raccontate per venti secoli e spacciate da Ratzinger come “fatti storici”, queste restano storielle prive del minimo fondamento, banali stereotipi derivati da antiche religioni, cose che saranno anche serie per chi ci crede ma che a te, quando le senti, ti scappa da ridere, tu sei uno “di nessuna ammissione metafisica”, che “banalizza il sacro”.
Gli unici atei che un cattolico sopporta, anzi apprezza, sono quelli “devoti” che fanno le leggi ad hoc per il Vaticano, riempiendolo di soldi e privilegi; o che gli chiedono scusa di non avere il dono della fede e di non riuscire a elevarsi, come vorrebbero, alle vertiginose altezze dei “misteri”. Gli unici atei accettabili sono quelli che lo invidiano e quindi lo rassicurano, senza mai fargli venire l’atroce dubbio che non sia Saramago a banalizzare il sacro, ma sia il sacro a essere banale di suo. Banale e ridicolo come il re – quando si smette di stare al suo gioco e lo si mette a nudo.


… al semplicismo teologico
Se poi, avendo accettato per un momento la tesi cattolica per cui “Dio è all’origine di tutto” gli fai carico del male del mondo, anziché incartarti in quelle filosofiche ragnatele tessute e disfatte senza costrutto per secoli da teologi sopraffini alla Mancuso, cadi – secondo “L’Osservatore” – in uno “sconfortante semplicismo teologico”. E a chi sennò, dovremmo mettere in conto la straziante agonia di quel disabile non autosufficiente, di cui ha informato qualche giorno fa la TV, costretto a lasciarsi morire di stenti per la morte d’infarto della madre che lo accudiva e l’impossibilità di chiedere aiuto? O dello tsunami, se non a Lui già espertissimo in diluvi universali? O del terremoto dell’Aquila, senza togliere ai vertici della protezione civile e ai costruttori disonesti un robusto concorso di colpa? O dell’incendio che ha mandato a fuoco Sodoma e Gomorra, bambini innocenti (a proposito di embrioni) inclusi? Ma la lista è lunga, quanto quella delle corbellerie, delle falsità, delle bestialità e delle intollerabili crudeltà di cui è zeppa, insieme a passi di rubusta efficacia narrativa e di splendida poesia, la Bibbia che Dio avrebbe ispirato e da cui risulta che Dio stesso ha fatto sgozzare 450 sacerdoti di Baal, tutta la popolazione di Gerico esclusa una vedova collaborazionista e via ammazzando.
E a chi mettere in conto inquisizione e crociate, finché la Chiesa seguiterà a dirci che lei “rappresenta” Dio in terra? O finché non scomunicherà espungendo dalla lista dei “vicari di Dio”, quei papi (fatti invece santi, dal beato Urbano II a san Pio V) che hanno ordinato crociate e roghi “in nome di Dio”?
Senza dimenticare, perché è all’origine di tutto, e soprattutto delle fortune della Chiesa cattolica, il dogma imbarazzante ma inevitabile del peccato originale: commesso dai soli Adamo ed Eva e da Dio addebitato, con protervia, all’intera umanità. Per poter avere il pretesto di fare il gran gesto di salvarci, mediante la morte del Figlio e l’intermediazione ben pagata della Chiesa. Una vicenda torbida, da cui non esce bene neanche il Figlio, che chiama “Padre” un tal farabutto e si presta alla sceneggiata.


Giorno verrà
Non dubito, essendo destino di tutte le cose umane, comprese quelle che si millantano divine per avere soldi, controllo e potere, che un giorno anche il cattolicesimo sarà spazzato via e con lui forme più rispettabili di cristianesimo, coltivate con pudore senza volersi imporre con iattanza all’universo mondo. Allora sarà messa, sul sepolcro e sulla religione di Cristo, una pietra che non si solleverà né al terzo giorno né mai. E i nostri discendenti potranno studiare, amare o deridere le leggende “cristiane” sapendole comunque tali, come i cristiani fanno oggi con quelle delle altre religioni e come tutti facciamo, complice Omero, con le vicende degli dei antichi. Leggeremo la Bibbia come un’opera letteraria, simile ai poemi omerici, anche se più disomogenea e con parti di valore letterario assai diseguale. Parleremo di Gesù e di Maria come di Giove e Giunone. Buon relativismo a tutti.

http://www.youtube.com/watch?v=Ox3mTvI26JA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=1Vk1BTfAbDc&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=6HyR1yukNso&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=Yb7GahOIXtc&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=glQVEv4eMKA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=ySWn41Pwl0Y

419 commenti
Commenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Ho imparato chi era Saramago dal suo articolo.
    A dire la verita’ ne ho letto il nome in alcuni websites, ed anche un paio di commenti, non molto favorevoli.

    Leggero’ di piu’.

    Buona notte,
    Anita

  2. Vox
    Vox says:

    @ Shalom

    Non ho informazioni più precise riguardo all’articolo che le ho indicato e ho usato il condizionale proprio perchè il contenuto non mi è sembrato matematicamente certo. Il futuro ci mostrerà come stanno veramente le cose.

    Devo anche dire che tempo fa ho ascoltato un tizio israeliano durante un programma su AlJazeera e sosteneva suppergiù le stesse cose, anche se con toni più velati.

    Che gli israeliani abbiano da anni testate nucleari, ormai sono stati costretti ad ammetterlo. Ora si viene anche a sapere che, non avendo firmato il Non-Proliferation Treaty e non avendo mai accettato le ispezioni dell’AIEA imposte a tutti gli altri, israele ha prima tentato di vendere armi nucleari al Sudafrica e poi ne ha vendute alcune al Nord Corea.

    Non posso darle un riferimento preciso, perchè era l’argomento di oggi di una lunga trasmissione radiofonica dagli Usa, ma credo che potrebbe trovarne traccia sul sito di Mike Rivero whatreallyhappened.com

    Da un lato l’aggressività dimostrata da questo stato (fino all’escalation con la Flottilla) e dall’altro l’estremo razzismo degli israeliani verso tutti coloro che non lo sono (perfino contro altri ebrei non-ashkenazi) apre spazio alle più tetre possibilità. Personalmente, non mi sorprenderebbe una qualche forma di terza guerra mondiale con israele, usa e [forse] parte dell’Europa da una parte e tutti gli altri, o quasi, dall’altra. Spero profondamente di sbagliare.

    Intanto, proprio oggi, due navi militari, una americana e una israeliana, hanno attraversato il canale di Suez, dirette verso l’Iran. Se fossero state navi militari iraniane dirette verso gli usa o israele, tutti i media strepiterebbero alla provocazione, al terrorismo e alla dichiarazione di guerra. Ma quando sono loro a farlo, infrangendo non solo le leggi internazionali, ma anche la più semplice logica umana, tutto è normale, quasi giusto e doveroso.

    E l’Iran (il quale da almeno 300 anni non ha fatto guerre con nessuno e NON HA armi nucleari), sarebbe il “pericolo” da eliminare? Questo è il culmine del ridicolo e la farsa rischia di trasformarsi in tragedia.

    Il mondo sembra essersi già dimenticato delle inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam. O così vogliono farci credere i politicanti e i media servili, per giustificare l’ennesima guerra di occupazione coloniale fatta con lo scopo di appropriarsi delle risorse di un altro paese e di soggiogare un altro popolo.

    Solo che stavolta le cose potrebbero andare molto diversamente.
    Tanto va la gatta al lardo…

  3. Vox
    Vox says:

    @ Pino
    Ottimo articolo!
    Quanto alla chiesa cattolica, ha perso l’occasione di tacere dignitosamente, con eleganza. Ma, già, eleganza e dignità sono qualità che la chiesa, soprattutto in questi ultimi anni, assieme ai nostri governanti (non solo italiani), non contemplano. Tra pedofilia, traffici discutibili, corruzione e quant’altro, sono proprio questi “signori” a dimostrare per primi di non credere affatto in dio.

    Se avessero anche solo un po’ di quella fede di cui si riempiono la bocca (e solo quella) tremerebbero di terrore davanti a quel dio che un bel giorno verrà a giudicarli, poichè più dura è la punizione del prete che ruba, che del ladro comune.

    Oggi ho letto una “perla” in un giornaletto cattolico, di quelli che distribuiscono gratuitamente nella posta. Titolo:”Discorso di JFK ha nuociuto gravemente ai credenti americani”. Acc., penso, questa me la devo proprio leggere prima di cestinare il foglio. Vengo a scoprire che Kennedy, durante un discorso del 1960, aveva semplicemente affermato che lo stato e la chiesa devono essere nettamente separati. Nientepopodimeno.

  4. ber
    ber says:

    Caro Pino,
    sei andato un pò duro,ma è la verità,… “pura e sacrosanta”,
    cioè gente disonesta e corrotta che pretende con le lusinghe e,
    spesso anche con l’arroganza e la forza bruta,…di far girare la ruota del loro mulino e macinare grano e miglio scippato al
    popolo bue.
    La chiesa cattolica e certi governi “illuminati e miracolati”, che si credono al disopra delle regole,…vanno ridimensionati drasticamente,altrimenti l’umanità tornerà verso un buio medioevo con caccia aperta agli untori,… l’attacco a Saramago è uno degli esempi.
    I pregiudizi da abbattere sono tanti,…ma pare che la gente per bene si sta svegliando…
    Un saluto,Ber

  5. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Scontro tra Berlusconi e Merkel:«Tassa ridicola». «L’hai approvata»
    Scontro sulla tassa sulle transazioni finanziarie a livello europeo.
    Il premier: «C’è il mio veto».
    Germania: «Falso, in sede Ue hai approvato

  6. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    «Non siamo l’ultimo paese d’Europa, mettendo insieme i due debiti, quello pubblico e quello privato siamo il paese più ricco d’Europa, un pelino sopra la Germania».

    Silvio Berlusconi ieri

  7. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Le case della “cricca”, indagati il cardinale Sepe
    e Lunardi (Pdl)

    Lunardi ha abitato gratis un appartamento di 960 mq nel pieno centro di Roma.

    Poi il cardinale ha svenduto al ministro un palazzo.-

    Bertolaso: fu il cardinale a “trovarmi” casa-

    «Immobiliare» vaticana trova casa ai vip invece di celebrar la Santa Messa e pregare per le sciagure del mondo.

  8. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Terni, muore un operaio alla ThyssenKrupp: sciopero
    A sei mesi dall’ultimo grave incidente la scorsa notte è morto un altro operaio alle acciaierie ThyssenKrupp di Terni.

  9. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Intercettazioni: “Faccia tosta del premier non ha limiti”
    “Ci vuole una gran faccia tosta a sostenere ciò che ha affermato il premier Berlusconi.

  10. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Addio Saramago, il mondo è cieco senza il tuo sguardo
    Poeta, romanziere e giornalista, oppositore del regime di Salazar è stato l’unico autore portoghese ad avere ricevuto il Nobel.
    IL QUADERNO DI SARAMAGO
    Disse: «Berlusconi malattia del Paese»

  11. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Ghedini: «Ispettori a Milano Quel pm ha un piano politico»
    L’avvocato del premier Berlusconi-il parlamentare Ghedini chiede ad Alfano di inviare una ispezione a Milano, da quel pm che cerca la verità sul nastro Fassino-Consorte.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Pino, quando parli male della Chiesa, con me sfondi una porta aperta. Se c’è qualcuno che ha travisato i vangeli, questi sono proprio i preti cattolici. Preti intesi non come singole persone, poichè ci sono preti degni del loro ministero, ma come istituzione, che più che il dio della bibbia, adora il dio Denaro.
    In quanto a Saramago, la scomunica della Chiesa è per lui un secondo premio Nobel. Dall’al di là può ben farsene un vanto. E’ come essere chiamati comunisti da Berlusconi: vuol dire che si è delle brave persone.

  13. marco tempesta
    marco tempesta says:

    per Striscia rossa, post 9.
    Ma vedi, striscia, sebbene per le leggi italiane corrompere i politici sia reato, per la coscienza ecclesiastica il fine giustifica i mezzi.
    La mentalità del religioso, a qualsiasi religione appartenga, è quella di dover rendere conto non all’uomo ma all’Entità superiore chiunque essa sia. Ne deriva che, come per l’ebreo ortodosso è necessario realizzare la volontà di Dio e quindi buttare a mare i palestinesi, per il cristiano la volontà di Dio consiste nella conversione di tutta l’umanità. Ne deriva che un’azione che per noi è reato, per un ecclesiastico è un passo in più verso il compimento della volontà dell’Entità superiore e quindi per lui è un merito, non una colpa.

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Su Facebook, il post di una fedele cattolica che implora il Signore di scendere sulla Terra, poichè è scritto di una sua seconda venuta.
    Ho commentato: ” Non siate troppo insistenti, perchè il Signore potrebbe rispondere ‘ora non ho tempo di scendere, venite voi da me’ “.

  15. Tommaso Didimo
    Tommaso Didimo says:

    La “scomunica” a Saramago non è stata data ed allo scrittore poco importerebbe di questo. Che poi Saramago abbia avuto il dente avvelenato contro il cristianesimo è ben altra cosa. Peccato che abbia visto e scritto solo di avvenimento di parte. Sarebbe stato veramente grande.

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Un amico arabo (non ho appurato se palestinese) su Facebook, mi ha scritto: io non sono musulmano praticante, ma sto con Hamas perchè Fatah è pronta a vendere la Palestina in cambio di privilegi per i dirigenti.

    Sapete a cosa prelude un discorso del genere, visto che comunque è un’opinione diffusa? Alla guerra civile, nel preciso momento in cui venisse, per remota ipotesi, creato lo Stato palestinese.
    A questo punto sarebbe meno remota l’ipotesi di una Palestina separata in due: una parte a Fatah e l’altra parte ad Hamas, con governi indipendenti e sovrani. Un governo israeliano meno miope concederebbe territori di estensione sufficientemente importante a Fatah, concedendo anche privilegi sociali e commerciali. Non credo passerebbe molto tempo per vedere spopolarsi l’area di Gaza e fregarsi quindi il gas in santa pace. Territorio in cambio di gas. Conoscendo la mentalità di quelle parti, ebrei e palestinesi si metterebbero subito in affari tra loro e si sa che nessuno ha interesse a molestare i propri clienti.
    Resta l’incognita degli integralisti religiosi e quella si che è una vera gatta da pelare…

  17. Il signor P.
    Il signor P. says:

    per il cristiano la volontà di Dio consiste nella conversione di tutta l’umanità …
    ——————–
    Caro Marco,
    Non dire cavolate! Sono un Cristiano cattolico e’ non cerco la conversione di nessuno. Che stai facendo gara a chi le può dire più grosse?

  18. Pasquino
    Pasquino says:

    MERCATO

    Eccomi, vecchio in un anno arido, ricco di ùggie
    mentre il Mercato, il Capitale mi strugge, aspettando la richezza che giornalmente mi sfugge,
    la radiosa ninfa Eurina m’inebria e mi distrugge.

    Invece, proclama la sua fede assoluta negli slanci d’arricchimenti, nell’amore e nella passione per la pecunia, peculiari del Mercato.

    Ho inseguito la vita, ho insegnato l’amore,
    ho scaldato il cuore, sulle fiamme dell’onesta passione,
    ho vilipéso il lùbrico ludribio Mercatesco.

    Sono stato vento, ed è vento di guerra,
    guerra di poveri al mercato, marràno Mercato,
    ho vestito e vesto le sofferenze, causate nel campo,
    dal maramaldo e vile Mercato.

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x AZ:
    Tornando ad argomenti più pratici ma non meno importanti per la salute del pianeta, ad Antonio rispondo che da noi ( non so se è una tecnologi diffusa anche d voi) si mette una ventola metallica come cappello al camino per migliorare il tiraggio. Il vento la fa girare a velocità folli in maniera assolutamente silenziosa. Per quanto riguarda l’impatto estetico, un impianto condominiale non è più invasivo di un’antenna centralizzata per la ricezione tv. Su internet ci sono delle immagini con turbine a sistema integrato Darrieus e Savonius, di dimensioni veramente piccole, che lavorano con venti intorno ai 2.5 m/s. Anche produrre soltanto 1 kwh per appartamento, serve ad alleggerire di molto la necessità di fornitura proveniente dalla centrale. Per i momenti di picco, basta diversificare le tariffe Enel, per dirigere i consumi sporadici in determinate fasce orarie, come d’altronde già si fa.
    Purtroppo, come Sylvi ha dimostrato non conoscendo il microeolico se non per vagamente sentito nominare, poche persone hanno la sensibilità di interessarsi a risolvere attivamente il problema dell’energia. Ecco che ci vorrebbe un produttore con le spalle sufficientemente larghe che faccia una pubblicità massiccia al proprio prodotto. Dopodicchè è come le ciliegie: tutti copiano dal vicino. E il cav la centrale se la fa nel cortile di casa sua, se la vuole. A sue spese, non a spese del denaro del cittadino. Ma a questo il cittadino non ci pensa: demanda tutto ‘agli altri’. Salvo poi lamentarsi che le cose non funzionano.

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro P, tu sei un cristiano cattolico, non un prete. La missione della Chiesa è quella della conversione, non quella della carità, come invece si crede. Tant’è che ne hanno mandata di gente al rogo…

  21. Pasquino
    Pasquino says:

    Ma come fa Marco Tempesta a scrivere quello che scrive?
    Ci crede oppure fa finta e poi, quando è lontano dal blog, si mette a dare di gomito a chi lo segue, (perchè miei cari, simili bordate non possono essere tutta farina del suo sacco) e a fragorosamente ridere?.

  22. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro Marco,
    Cosa c’è di male nel predicare per la conversione? Voi atei, o quello che siete, lo fate ogni giorno.

  23. Peter
    Peter says:

    x Pasquino

    il mio punto di vista e’ che alcuni bloggers (Marco e Vox in particolare) semplicemente riportino (mi verrebbe di dire riciclino…) notizie trovate qua e la’ sul web. Marco ne fa un riassuntino e le presenta appunto come farina del suo sacco, condendole con i suoi illuminati pareri personali. E spazia in lungo ed in largo, dalle comete alle stalle (senza offesa).
    Vox e’ piu ‘focalizzata/o’ su certi temi global e di complotti planetari, ma la qualita’ delle sue fonti e traduzioni e’ quanto meno dubbia, come io ed altri abbiamo rilevato spesso (vedi la risposta a Shalom di sopra).
    Insomma, ci vuole pazienza. Che male ci fanno, in fondo?

    Peter

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Scusa Pasquino, vuoi essere più preciso? Cosa ho scritto di sbagliato? Perchè non confuti i miei argomenti con altrettanti tuoi argomenti? Troppo semplice uscirsene con delle battute. Anche io potrei dire per ipotesi ‘ma Pino se lo sogna di notte quello che scrive?’. Dovrei però aspettarmi una richiesta di spiegazioni da parte di Pino. Quindi io mi aspetto delle spiegazioni più che delle battute che lasciano il tempo che trovano.

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Peter:
    Cito sempre le fonti dalle quali traggo le informazioni.
    Se non le cito, sono riflessioni e pensieri miei, non riassuntini di altri. Non ne ho bisogno.

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma vedi Pasquino, non era una protesta la mia, solo un invito alla discussione. Qualsiasi discussione è meglio di un monologo.

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E spazia in lungo ed in largo, dalle comete alle stalle (senza offesa).
    ———–
    Certo. Quantomeno non sono monotematico. Propongo argomenti che non siano i soliti due argomenti fissi del blog ( Palestina e Soc…smo) che, seppure abbiano la loro importanza, alla fine diventano ridondanti e diventano un ritorno di palleggio tra i soliti, come in una partita di tennis.

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro P. il problema è che non si tratta solo di ‘predicare’, ma si usano sistemi molto più subdoli per ‘prevaricare’ la volontà degli altri.
    Io non sono contro le religioni, perchè in fondo l’uomo ha bisogno di esorcizzare in qualche modo le proprie paure esistenziali. Sono invece contro il voler condurre gli altri, direttamente o subdolamente, ad aderire ad una convinzione ritenuta Verità. Di verità rivelate ce ne sono quante ne vuoi, ognuna diversa dall’altra e ognuna con la pretesa di essere l’Unica Verità. Padronissimi tutti di credere al proprio personale Grande Cocomero di linusiana memoria, ma nessuno deve arrogarsi la pretesa di voler portare gli altri, volenti o nolenti, nell’abisso delle proprie personali illusioni.

  29. alex
    alex says:

    Già, la chiesa critica Saramago appena deceduto, d’altronde ha fatto lo stesso con Gesù.
    E comunque quale miglior necrologio, per il Nostro, delle invettive clericali?

  30. alessandro
    alessandro says:

    Per tutti:
    ce ne vuole di tempo a leggersi i post d´una settimana………….
    buon giorno
    ora scrivo qualcosa su alcune discussioni tra controcorrente e tempesta….

  31. sylvi
    sylvi says:

    ….Purtroppo, come Sylvi ha dimostrato non conoscendo il microeolico se non per vagamente sentito nominare, poche persone hanno la sensibilità di interessarsi a risolvere attivamente il problema dell’energia. Ecco che ci vorrebbe un produttore con le spalle sufficientemente larghe che faccia una pubblicità massiccia al proprio prodotto….Marco

    Marco , ma tutti gli altri sono cretini disinformati??
    Ma non vedi mai il senso della misura????

    Non mi sogno di discutere di qualità divinatorie con te; Gesù è un tuo diretto concorrente…tu credi!!! e per questo ce l’hai tanto con Lui.
    Una sola cosa aggiungo: non mi curo più, anche se mi fanno incazzare, delle “interpretazioni ” evangeliche dei “caporioni di Roma”. Non distinguo più Berlusconi da Bagnasco, Sepe da Bertolaso e non mi interessa.
    Il Vangelo sì, l’Amore e la Carità predicata fa parte attiva, non passiva, della mia vita e di quella di milioni di persone che hanno reso migliore questo mondo.
    Ho rispettato Saramago e le sue idee, non le ho condivise, forse per il suo stile di scrittura per me faticoso!!!
    Lui non ha fatto altrettanto con le mie!

    Un po’ di decenza dovrebbe suggerirti di rispettarla!

    Sylvi

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    e chi non la rispetta? Io la confuto in alcune sue affermazioni, ma questo cosa c’entra col rispetto?

  33. sylvi
    sylvi says:

    x Marco, genio incompreso!

    Ma non hai ancora trovato qualche imprenditore coraggioso che si avvalga delle tue intuizioni?
    Poichè gli italiani incompetenti non ti capiscono, ecco perchè l’Italia va come va!!! potrei indirizzarti a qualcuno di serio in Germania, tanto tu sai il tedesco…..
    Le sorti dell’eurozona saranno salve e la Merkel ti darà la Gran Croce.
    Accontentati!
    Il Toson d’oro dell’Impero era solo per Principi!

    Sylvi

  34. sylvi
    sylvi says:

    x Marco 35

    Se fai l’analisi del periodo capirai che, nell’ultima frase, io mi riferivo alla decenza e tu con quel “la” affermi di confutare la decenza!!!

    Ma per favore!!!!!!!!
    Superficialità o ignoranza?

    Sylvi

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mah, veramente si capiva che l’oggetto era la scrittura di Saramago, non la decenza.

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E poi a cosa si riferiva il termine decenza? Al fatto che ti ho accusata di non conoscere il microeolico? Infatti non lo conoscevi, tant’è che mi hai chiesto ripetutamente di inviare i link. O a cos’altro?

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’imprenditore coraggioso si sveglierà quando ormai dal Sudest asiatico arriverà il prodotto pronto ad invadere il mercato, come hanno già fatto con i condizionatori, le lavatrici e quant’altro.
    E poi non c’è lavoro. Non c’è coraggio imprenditoriale, altro che non c’è lavoro!

  38. sylvi
    sylvi says:

    x Marco

    Se vuoi fare il pidocchio…io pidocchio e mezzo!

    _ Ti ho chiesto i link da dove traevi le tue meravigliose intuizioni.
    Quello di Taiwan era scomparso!
    La Tozzi è una normale, anche se seria, azienda italiana che “spera” nell’eolico. Politica e Poteri permettendo.
    Tant’è vero che diversifica!!!

    “lo stile di scrittura” è maschile non femminile!…
    Decenza è decisamente femminile…come creanza, dignità…
    e non continuo …per non divertire troppo certi bloggers!!!

    Sylvi

  39. alessandro
    alessandro says:

    Per controcorrente…..tempesta…uroburo…..ecc.
    mi accorgo che una delle caratteristiche di Tempesta e´ che “pensa” di guardare direttamente la realta´………una delle sue frasi-tipo e´:”questi sono i fatti”.Ora, questo modo di ragionare va bene……….ma fino a un certo punto……oltre il quale quella e´ una prospettiva che
    non funziona piu´;in che senso?
    Per evitare la mia solita(?) ambiguita´(!) prendo spunto da una risposta che tempesta ha dato ha controcorrente:
    “Galavotti commette piu´ di un errore di presupposto.Il piu´ grave e´ quello di presupporre che il proletariato sia una classe.Il proletariato e´ solo una massa di sfigati che non vede l´ora di diventare borghese e guarda al borghese come al proprio orizzonte da raggiungere…ecc.ecc.”
    La conclusione e´ sempre quella :”la realta´ ci mostra tutt´altro quadro”.
    Pero´ emergono,quantomeno, due osservazioni:
    1-la realta´ ci mostra,Veramente, quello che dice tempesta?
    2-ammesso pure che le sue premesse siano esatte
    lo sono pure le sue conclusioni?
    Direi di no:osservare la realta´ non vuol dire solo constatarla:significa anche prendere un fatto e´ svilupparlo oltre il fatto stesso, attraverso discipline come la sociologia,la psicologia,
    l´antropologia…………..fino addirittura la demografia e la statistica.
    Le osservazioni di tempesta appaiono esatte fino a un certo punto
    ma ,alla fine, restando ferme alla semplice constatazione, sono ,per lo piu´, sbagliate.
    Infatti:
    -seguendo una certa tradizione , chi non ha coscienza di classe appartiene al sottoproletariato…….non al proletariato(e ,invece,tempesta scrive”non avendo una coscienza di classe in quanto NON e´ una classe..ecc.ecc.”):e´ una distinzione che i fatti non gli danno,infatti;
    -il proletariato non e´ solo una massa di sfigati che vuole diventare borghese:il percorso logico di tempesta e´ questo:non c´e´ una classe che si chiama proletariato e,quindi, non ci puo´ essere nemmeno una coscienza di classe;questa logica dimentica alcune cose:
    -e´ troppo riduttivo restare legati al concetto di classe e far dipendere
    da quel concetto l´esistenza o meno d´una coscienza;
    quella coscienza,anche se non di classe, esiste perche´ dietro c´e´ l´esistenza della propria condizione e di quella degli altri:l´esistenza,per essere ancora piu´ chiari, di coloro che “sono alienati” e,quindi, non riconosciuti come uomini ma come oggetti;la coscienza della propria oggettualita´ esiste(e chi lo nega e´ in mala fede, chiunque sia);
    -questa oggettualita´(milioni e milioni di gente—–sfigata????finiscila
    tempesta———FINISCILA) vuole diventare SOGGETTO riconosciuto……….e non borghesia;
    -la rinuncia all´unificazione di massa della Cina non comporta
    l´estinzione dell´unificazione umana in quanto SOGGETTO .
    Come e´ possibile che si guarda la realta´ e poi si fanno certi errori?
    Mi viene,in questo momento, solo una risposta:
    perche´,in fondo, la realta´ non la si guarda VERAMENTE,
    non la sia ama.

  40. alessandro
    alessandro says:

    Per Tempesta:
    mi permetto di segnalarti un´altra bestialita´ :
    “uno dei difetti degli intellettuali e´ il voler riportare tutto alle proprie fantasie ecc.ecc.”
    ma chi sono questi intellettuali?

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Alessandro, non si tratta di decidere cosa sia proletariato e cosa sia sottoproletariato. Si tratta di vedere come si comporta la singola persona, indipendentemente dalla sua teorica classificazione, di fronte alla prospettiva di ricevere un beneficio personale a fronte di una rinuncia a favore della collettività.
    La maggior parte delle persone preferisce il beneficio personale piuttosto che rinunciarvi a favore della collettività. E’ un dato di fatto rilevabile nei comportamenti quotidiani delle persone.
    Allora è inutile stare a discutere su una definizione piuttosto che su un’altra. Ognuno pensa prima ai cavoli suoi e poi, se ne avanza, pensa agli altri. Questo elimina all’origine il problema delle classificazioni. Esistono le eccezioni, ma sono statisticamente irrilevanti rispetto al comportamento della massa.

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    -la rinuncia all´unificazione di massa della Cina non comporta
    l´estinzione dell´unificazione umana in quanto SOGGETTO .
    ——————
    Questa è un’affermazione senza senso. Che significa unificazione umana in quanto soggetto? Chi è il soggetto? In cosa deve unificarsi?

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    -questa oggettualita´(milioni e milioni di gente—–sfigata????finiscila
    tempesta———FINISCILA) vuole diventare SOGGETTO riconosciuto……….e non borghesia;
    ————-
    Vuole diventare soggetto riconosciuto da chi?
    In una comunità umana di qualsiasi latitudine e cultura, l’uomo è accolto in funzione di ciò che riesce ad apportare alla comunità, in termini di cibo o di competenze. Quindi è visto, sia nella tribù più sperduta dell’Amazzonia che al centro di New York , come soggetto PRODUTTORE.
    Soggetto il cui capitale apportato si identifica con la propria capacità di apportare beneficio alla comunità. Ne è dimostrazione l’allontanamento volontario dei vecchi insufficienti, nelle culture tribali più antiche.

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Da cui ne deriva che, essendo la propria capacità produttiva, in termini materiali o di idee, l’unica dotazione che rende l’uomo SOGGETTO e non OGGETTO, sin dai tempi della clava, ed identificandosi la capacità produttiva nel termine CAPITALE DISPONIBILE, l’umanità è capitalista nella sua essenza primaria di soggetto.

  45. alessandro
    alessandro says:

    “la maggior parte delle persone preferisce il beneficio personale piuttosto che rinunciarvi a favore della collettivita`”(Tempesta)::

    caro tempesta……..tu il problema lo imposti male:non si tratta,infatti, di rinuanciare a qualcosa per qualcuno ………..
    ovvero non e´ che qualcuno ,lavorando, ha 2 e, per spirito comunista,
    deve rinunciare a 1………….no…..non e´ qui il punto

    e´ che quella che tu chiami “classe dei sfigati” non ha nessun beneficio
    ma, ridotta a oggetto, permette agli altri benefici di cui essa non godra´;
    ridurre questo aspetto considerando solo che “questi sfigati”
    vorrebbero essere dei borghesi
    risponde non ai fatti ma, devo dirlo,alla tua cultura………..

  46. alessandro
    alessandro says:

    vedi,tempesta……….vedi?
    non fai altro che darmi ragione:::::::::::
    perche´ domande cosi´ retoriche?
    chi sarebbe il soggetto?in cosa dovrebbe unificarsi?
    scusa, ma di cosa stiamo parlando, allora????mah………………

  47. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Perchè, secondo te lo sfigato a cosa mira? Secondo me mira per prima cosa a fare soldi. Puoi chiamare questa sua tendenza con il termine che più ti aggrada, ma resta sempre un comportamento centrato sul proprio benessere personale prima di qualsiasi altra cosa. Allora mettiamola così: ogni singola persona guarda per prima cosa al raggiungimento del proprio benessere, non necessariamente un benessere economico, ma comunque punta alla soddisfazione delle proprie esigenze, materiali o intellettuali che siano. Il missionario che va in Africa appaga per prima cosa la propria necessità esistenziale di fare del bene, poichè non gli è richiesto di farlo ma è lui che ne sente la necessità.

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