Le 81 domande del giornalista ed ex parlamentare israeliano Uri Avnery sulle losche manovre del suo governo contro le navi pacifiste e contro Gaza

Intanto spieghiamo chi è Uri Avnery, in ebraico: אורי אבנרי. Giornalista e tre volte parlamentare israeliano,  nome originario Helmut Ostermann, è nato in Germania a Beckum il 10 settembre 1923 da una famiglia sionista che nel 1933 a causa dell’ascesa al potere di Adolf Hitler emigrò in Palestina, dove perse tutti i propri averi e fu costretta a vivere in condizioni di povertà tali da non permettere a Avnery di completare gli studi. Le memorie di quegli anni sono raccolte nel libro “La Swastika”, pubblicato nel 1961.
Nel 1938 il futuro giornalista entrò nell’Irgun, organizzazione paramilitare comandata da Menachem Begin, che combatté il protettorato con azioni violente e anche attentati come quello al King David Hotel il 22 luglio 1946, con decine di morti e di fatto l’origine del terrorismo moderno. Giudicando appunto terrorista l’Irgun, Avnery la lasciò nel 1942. In seguito prese parte alla prima guerra arabo-israeliana e, rimasto ferito due volte, raccontò le atrocità subite dai palestinesi in un libro intitolato “Il rovescio della medaglia”. Da allora in poi ha continuato a battersi per la pace.
Dopo aver lavorato per un breve periodo presso il quotidiano Ha’aretz, fondò una nuova rivista, lo Haolam Haze, che si fece promotore di alcune importanti trattative con i dirigenti palestinesi. È stato eletto per tre volte alla Knesset, il parlamento israeliano, (1965-1969, 1969-1973, 1979-1981).
In seguito ha fondato il movimento pacifista Gush Shalom (in ebraico: גוש שלום, “il blocco della pace”).

Le domande sul “martirio” posta da Avnery somigliano alle domande che ho posto io su questo blog sullo stesso argomento. All’ultima sua domanda, la 81esima, – “Che cosa sta cercando di nascondere la nostra leadership politica e militare?” – credo di avere già risposto, sempre su questo blog: sta cercando di nascondere la strategia di scontro frontale anche contro la Turchia per prenderne il posto nella Nato e attaccare l’Iran su basi più forti. Sta anche cercando di nascondere le pressioni ormai non più solo di Obama, ma anche di qualche leader europeo che ha capito che così si va a quello che il papa ha definito “un bagno di sangue”, cioè a una nuova grande guerra, di risolvere il problema dei problemi: l’armamento atomico di Israele.

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Chi ha paura di una vera inchiesta?
di Uri Avnery

Se fosse stata istituita una Commissione d’Inchiesta vera (al  posto del patetico aborto di commissione), queste sono alcune delle domande che essa avrebbe dovuto porre:

1 – Qual è il vero scopo del blocco della Striscia di Gaza?

2 – Se l’obiettivo è quello di impedire il flusso di armi nella  Striscia, perché vi sono ammessi solo 100 prodotti (rispetto agli oltre 12.000  presenti in un supermercato israeliano di media dimensione)?

3 – Perché è vietato introdurre cioccolato, giocattoli,  materiale per scrivere, molti tipi di frutta e verdura (e perché la cannella,  ma non il coriandolo)?

4 – Qual è il legame tra la decisione di vietare l’importazione di  materiali da costruzione per la sostituzione o la riparazione di migliaia di  edifici distrutti o danneggiati durante l’operazione Piombo fuso e il pretesto che essi possano servire per la costruzione dei bunker di Hamas –  quando materiali finalizzati a questo scopo vengono introdotti in quantità più che sufficienti nella  Striscia attraverso i tunnel?

5 – È  vero che lo scopo del blocco consiste nel trasformare in un inferno la vita di 1,5 milioni  di esseri  umani, nella Striscia, nella speranza di indurli a rovesciare il regime di Hamas?

6 – Poiché questo non è successo, ma – al contrario – Hamas è  diventato più forte durante i tre anni del blocco, il governo  non ha mai preso in considerazione ripensamenti su questa faccenda?

7 – È stato imposto il blocco nella speranza di liberare Gilad Shalit, il soldato israeliano catturato?

8 – Se è così, ha contribuito in qualche modo il blocco alla realizzazione di  questo obiettivo, o è stato controproducente?

9 – Perché il governo israeliano si rifiuta di scambiare Shalit con  centinaia di prigionieri palestinesi, quando Hamas è favorevole a un tale accordo?

10 – E ‘vero che il governo americano ha imposto un veto sullo  scambio di prigionieri, con la motivazione che esso avrebbe rafforzato Hamas?

11 – Vi è stata una qualche discussione nel nostro governo sull’adempimento dell’impegno assunto con l’Accordo di Oslo – consistente nel rendere possibile e  favorire lo sviluppo del porto di Gaza – fatto in modo tale da impedire il  passaggio delle armi?

12 – Perché il governo israeliano dichiara ancora una volta che le  acque territoriali della Striscia di Gaza fanno parte delle acque territoriali appartenenti a  Israele, e che le navi che vi entrano “violano la sovranità israeliana”, contrariamente al fatto che la Striscia di Gaza non è  mai stata annessa a Israele e che nel  2006 Israele ha annunciato ufficialmente, che se ne era “separata”?

13 – Perché l’ufficio del Procuratore Generale ha dichiarato che  gli attivisti per la pace catturati in alto mare, che non avevano alcuna intenzione di entrare in Israele, avevano “tentato di entrare illegalmente in Israele”, e li ha portati davanti a un giudice per l’estensione al loro arresto della legge  che riguarda “l’ingresso illegale in Israele”?

14 – Chi è responsabile di queste affermazioni giuridiche contraddittorie, quando il governo israeliano  sostiene in un primo momento che Israele si è  “separato dalla Striscia di Gaza” e che “l’occupazione della stessa è finita” – mentre nell’istante successivo reclama la sovranità sulle acque prospicienti le coste della Striscia?
15 – Domande relative alla decisione di attaccare la flottiglia:  Quando servizi segreti israeliani  sono venuti a conoscenza della preparazione di questa flottiglia? (Testimonianze al riguardo possono essere  ascoltate a porte chiuse).

16 – Quando tutto ciò è stato portato all’attenzione del Primo Ministro, del  Ministro della Difesa, del Gabinetto, del Comitato dei Sette (responsabile  delle questioni di sicurezza) e del capo di stato maggiore IDF? (Idem come sopra)

17 – Quali sono state le deliberazioni di tali funzionari e  istituzioni? (Idem come sopra)

18 – Quali informazioni sono state fornite a ciascuno di loro?  (Idem come sopra)
.

19 – Quando, da chi e come era stata presa la decisione di fermare la  flottiglia con la forza?

20 – E ‘vero che il segretario del gabinetto, Tzvi Hauser, ha  messo in guardia sulle gravi conseguenze che sarebbero derivate da tali azioni e ha consigliato di lasciare che la flottiglia procedesse fino a Gaza?

21 – Ci sono stati anche altri che hanno suggerito di farlo?

22 – Il Ministero degli Esteri é stato un partner a pieno titolo in tutte le discussioni?

23 – Se è così, ha il Ministero degli Esteri messo sull’avviso circa l’impatto che una tale iniziativa avrebbe prodotto sulle nostre relazioni con la Turchia e gli altri  paesi?

24 – Alla luce del fatto che, prima del incidente, il governo turco  aveva informato il Ministero degli Esteri israeliano che la flottiglia era stata  messa in atto da un organizzazione privata non  soggetta al controllo del governo  e che essa non violava alcuna legge Turca – ha il Ministro degli Esteri preso in considerazione l’opportunità di contattare  l’organizzazione per cercare di raggiungere un accordo per scongiurare la violenza?

25 – È stata offerta la dovuta considerazione all’alternativa di fermare  la flotta nelle acque territoriali, di ispezionare il carico  per verificare la presenza di armi e di lasciarla procedere nella navigazione?

26 – È stato preso in considerazione l’impatto dell’intervento sull’opinione pubblica internazionale?

27 – È stato considerato l’impatto dell’intervento sulle nostre relazioni con gli  Stati Uniti.

28 – È stato preso in considerazione il fatto che l’azione potesse in realtà rafforzare Hamas?

29 – È stato preso in considerazione il fatto che l’intervento potesse rendere più difficile il prosieguo del blocco?
30 – Domande concernenti la pianificazione dell’azione: quali informazioni di intelligence erano  a disposizione di coloro che elaboravano il piano? (Le testimonianze possono essere  ascoltate a porte chiuse.)
31 – È stato ritenuto che la composizione del gruppo degli attivisti presenti in  questa flottiglia era diversa da quella  delle navi di protesta precedenti, a causa dell’aggiunta della componente turca?
32 – È stato preso in considerazione il fatto che, diversamente dagli  attivisti per la pace europei, che credono nella resistenza passiva,  gli attivisti turchi avrebbero potuto adottare una politica di resistenza attiva nei confronti di soldati che assalissero  una nave turca?

33 – Erano state prese in esame procedure alternative, come il blocco dell’avanzamento della flottiglia con barche della marina?

34 – In caso affermativo, quali erano le alternative prese in considerazione e perché erano state respinte?

35 – Chi è stato responsabile della pianificazione effettiva di tali azioni –  il capo di stato maggiore dell’IDF o il comandante della Marina?

36 – Se è stato il comandante della Marina Militare a decidere sul metodo impiegato, la scelta, è stata approvata dal Capo di Stato  Maggiore, dal Ministro della Difesa e dal Primo Ministro?

37 – Come sono state suddivise tra  costoro  le competenze della programmazione?
38 – Perché l’intervento ha avuto luogo  fuori delle acque  territoriali di Israele e della Striscia di Gaza?
39 – Perché l’intervento è stato eseguito nel buio?
40 – C’è stata una qualche obiezione nella marina sull’idea di far scendere i soldati dagli  elicotteri fin sul ponte della nave “Mavi Marmara”?

41 – Nel corso delle discussioni, qualcuno ha richiamato alla memoria la  somiglianza tra le operazioni pianificate e le azioni britanniche contro la  nave “Exodus 1947″, che si erano concluse in un disastro politico per i  britannici?
42 – Domande relative all’intervento in se stesso: Se  non c’era nulla da nascondere, perché la flottiglia, durante tutta l’operazione, era stata  tagliata fuori da ogni contatto con il mondo?

43 – Qualcuno forse protesta che i soldati in realtà siano stati mandati in una trappola?

44 – È stato preso in considerazione il fatto che il piano adottato avrebbe posto i soldati per diversi minuti critici in pericolo di vita per una posizione di inferiorità?

45 – Quando, con esattezza, i soldati hanno cominciano a sparare proiettili veri?
46 – Qual’è il soldato che è stato il primo a far fuoco?
47 – La sparatoria è stata – del tutto o in parte – giustificata?

48 – E ‘vero che i soldati hanno cominciato a sparare, ancor prima di scendere sul ponte, come affermano i passeggeri?

49 – E ‘vero che il fuoco è proseguito anche dopo che il capitano della  nave e gli attivisti avevano più volte annunciato con gli altoparlanti che la  nave si era arresa e dopo che avevano effettivamente issato bandiera bianca?

50 – E ‘vero che cinque delle nove persone uccise erano state colpite  alla schiena, il che indica che esse stavano cercando di fuggire dai soldati e  non potevano quindi mettere in pericolo la loro vita?

51 – Perché Bilgen Ibrahim, l’uomo di 61 anni ucciso, padre di sei figli e  candidato sindaco nella propria città natale, è stato descritto come un  terrorista?
52 – Perché Cetin Topcoglu, l’uomo ucciso di 54 anni, allenatore della nazionale turca di taekwondo (arte marziale coreana), la cui moglie era pure a bordo della nave, è stato descritto come un terrorista?
53 – Perché Cevdet Kiliclar, l’uomo ucciso di 38 anni, di professione giornalista, è stato descritto come un terrorista?

54 – Perché Ali Haydar Bengi, l’uomo ucciso padre di quattro figli, laureato alla facoltà di letteratura dell’università al-Azhar del Cairo, è stato descritto come  un terrorista?

55 – Perché Necdet Yaldirim, di 32 anni e padre di una figlia; Fahri Yaldiz, di 43 anni e padre di quattro; Cengiz Songur, di 47 anni e padre di sette; Cengiz Akyuz, di 41 anni e padre di tre , uccisi, sono stati descritti come terroristi?

56 – E’ una menzogna il fatto che gli attivisti hanno preso una pistola a un soldato e gli hanno sparato con quella, come è stato descritto da parte dell’IDF, o la verità è che in realtà gli attivisti hanno gettato la pistola in mare senza  utilizzarla?

57 – E ‘vero, come dichiarato da Elshayyal Jamal, un cittadino britannico, che i soldati hanno impedito che i feriti turchi venissero medicati per la durata di tre ore, durante le quali alcuni di loro sono morti?

58 – E ‘vero, come affermato da questo giornalista, che era stato ammanettato con le mani dietro la schiena e costretto a restare in inginocchio per tre ore sotto il sole cocente, che non gli era stato permesso di andare a urinare e gli era stato detto di “pisciare nelle mutande”, che era rimasto ammanettato per 24 ore senza acqua, che il suo passaporto britannico gli era stato preso e non gli era stato restituito; che il suo computer portatile, tre telefoni cellulari e 1500 dollari in contanti gli erano stati presi  e non erano stati restituiti?

59 – Ha l’ IDF isolato i passeggeri dal resto del mondo per 48 ore, confiscando tutte le telecamere, i film e telefoni cellulari dei giornalisti a bordo, allo scopo di sopprimere tutte le informazioni che non erano conformi alla versione fornita dall’IDF?

60 – Dato che è una procedura permanente quella di fotografare il primo ministro (o in questo caso il suo rappresentante provvisorio, Moshe Yaalon) durante un’operazione, questa procedura era stata messa in atto, ed era già stata attuata in casi precedenti, come ad esempio nell’operazione di Entebbe o nell’abbordaggio della nave “Karin A”?
61 – Domande relative al comportamento del portavoce dell’IDF: E’ vero che il portavoce dell’IDF ha divulgato una serie di menzogne, durante le prime ore, al fine di giustificare l’azione agli occhi sia degli israeliani che  dell’opinione pubblica internazionale?

62 – I pochi minuti di film che sono stati mostrati centinaia di volte alla televisione israeliana, dal primo giorno fino a ora, fanno parte di un pezzo accuratamente modificato, in modo che non si veda ciò che è accaduto poco prima e subito dopo?

63 – Qual è la verità sull’affermazione secondo cui i soldati che erano stati presi dagli attivisti all’interno della nave stavano per essere “linciati”, dal momento che le foto mostrano chiaramente che erano rimasti circondati per parecchio tempo da decine di attivisti, senza  che venisse fatto loro del male, e che un medico o un infermiere presente tra gli attivisti, li aveva anche medicati?

64 – Che prove ci sono sull’affermazione che l’ONG turca, il cui nome è IHH, ha collegamenti con al-Qaeda?

65 – Su quali basi si era dichiarato più volte che essa era una “organizzazione terroristica”, anche se non è stata fornita alcuna prova che confermasse questa affermazione?

66 – Perché si era affermato che l’associazione avesse operato agli ordini del Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan, quando in effetti essa è vicina a un partito dell’opposizione?

67 – Se essa fosse effettivamente una organizzazione terroristica nota ai servizi segreti israeliani, perché tale fatto non era stato preso in considerazione durante la progettazione dell’operazione?

68 – Perché il governo israeliano non aveva comunicato tutto ciò prima dell’attacco alla flottiglia?

69 – Perché le parole di uno degli attivisti, che al suo ritorno aveva dichiarato che avrebbe voluto essere uno “shahid”, erano state tradotte in modo palesemente disonesto dalla propaganda ufficiale, come se avesse detto che avrebbe voluto “uccidere ed essere ucciso” (“shahid”, sta a significare una persona che sacrifica la sua vita per testimoniare la sua fede in Dio, proprio come un martire cristiano)?

70 – Qual è la fonte della menzogna secondo la quale i turchi avrebbero gridato ad alta voce”Tornate ad Auschwitz”?

71 – Perché i medici israeliani non sono stati chiamati a informare il pubblico almeno una volta sul carattere delle lesioni dei soldati feriti, dopo che è stato  dichiarato che almeno uno di loro era stato colpito?

72 – Chi ha inventato la storia che vi erano le armi sulla nave e che erano state gettate in mare?

73 – Chi ha inventato la storia che gli attivisti avevano portato con se armi letali – quando l’esibizione organizzata dal portavoce stesso dell’IDF non  mostrava altro che attrezzi reperibili su qualsiasi nave, tra cui un binocolo, uno strumento per l’infusione di sangue, coltelli e asce, oltre che pugnali decorativi arabi e coltelli da cucina che si trovano su tutte le navi, perfino in una imbarcazione non equipaggiata  per 1000 passeggeri?

74 -Tutti questi elementi – associati alla ripetizione all’infinito della parola “terroristi” e al blocco di tutte le informazioni ti tipo diverso –  non costituiscono forse un lavaggio del cervello?
75 – Domande relative alla inchiesta: Perché il governo israeliano si rifiuta di prendere parte ad una commissione internazionale di inchiesta, costituita da personalità neutrali di loro gradimento?

76 – Perché il Primo Ministro e il Ministro della Difesa hanno dichiarato di essere pronti a testimoniare – ma non per rispondere alle domande?
77 – Da dove viene il ragionamento secondo il quale soldati non devono essere chiamati a testimoniare quando in tutte le precedenti inchieste ufficiali superiori, ufficiali subalterni e gli uomini arruolati sono stati  invece sottoposti a interrogatorio?

78 – Perché il governo si rifiuta di nominare una Commissione d’Inchiesta di Stato sulla base alla legge israeliana che è stata emanata dalla Knesset nel 1966 a questo scopo, soprattutto in considerazione del fatto che commissioni di questo tipo erano state nominate dopo la guerra dello Yom Kippur, dopo il massacro di Sabra e di Chatila, dopo che il pulpito della Moschea al-Aqsa era stato dato alle fiamme da un australiano folle, così come per indagare la corruzione nello sport e l’assassinio del leader sionista Chaim Arlosoroff (è avvenuto circa una cinquantina d’anni dopo!)?

79 – Il Governo ha qualcosa da temere da una simile commissione, i  cui membri sono nominati dal Presidente della Corte Suprema, e che ha il potere di convocare testimoni e di sottoporli a contraddittorio, di richiedere la produzione di documenti e di definire la responsabilità personale per errori e crimini?

80 – Perché è stato deciso alla fine di nominare una patetica commissione, priva di qualsiasi potere giuridico, che sarà carente di una qualsiasi credibilità sia in Israele che all’estero?
E, infine, la domanda delle domande:

*  Che cosa sta cercando di nascondere la nostra leadership politica e militare?
(tradotto da Mariano Mingarelli)

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Qui in basso il sito con la versione italiana e il sito con l’originale dell’articolo di Avnery

http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1975:le-80-domande-di-uri-avnery&catid=23:interventi&Itemid=43
http://zope.gush-shalom.org/home/en/channels/avnery/1276348453

257 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cosa c’è di sbagliato nel capitalismo
    Ma, potresti chiedere, cosa c’è di sbagliato nel capitalismo?
    Quello che è sbagliato nel capitalismo è che è basato sul privilegio di classe e sullo sfruttamento.
    ——————
    Non è il capitalismo, è l’uomo che è fatto così.
    Prendetevela col Padreterno, se volete, ma non sperate di poter cambiare la natura umana. Lo sfigato che predica bene, una volta raggiunto il benessere, razzola male anche lui. Per cui…

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi
    a proposito di imprenditori, non c’è qualcuno, senza fare nomi, che per caso fiuti l’affare del microeolico e, con l’ingegno italiano, anticipi i taiwanesi? Ci sono apparecchietti a ‘portanza’ che hanno un alto rendimento a basse velocità del vento. Prodotti in grande numero, in dimensioni sia per case singole che per condominii, costerebbero quanto una lavatrice e genererebbero una buona quantità di lavoro, oltre al guadagno per chi acquista.
    Prendere un partito politico come sponsor ( l’IDV ad esempio, che è contro il nuclere), non guasterebbe.

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ecco perché noi del Movimento Socialista Mondiale diciamo che i lavoratori dovrebbero organizzarsi per porre fine ad esso, non di provare a riformarlo.
    ————-
    Scordatevelo. Forget it, per gli anglofoni. Non c’è nessuna possibilità, seppure remota, di mettere d’accordo una massa critica di lavoratori in funzione della fine del capit…smo. Quando si è provato a farlo forzatamente, il tentativo si è risolto in un miserevole
    fallimento. Vedi la Cina, tornata ora al capit…smo.
    Solo i corti di cervello non imparano dagli errori e persistono nel percorrere un vicolo che si è rivelato cieco.

  4. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    L’ intervista originale di Van Creveld era in olandese per una rivista olandese. L’intervista e’ stata malamente tradotta in inglese.
    —————————————————————-

    Se dovessi correggere tutte le cattive traduzioni ci passerei una vita.
    Lo stesso vale per discorsi che sento riportati in Italiano dagli annunciatori della RAI…spesso mi domando chi sono i traduttori o peggio; chi si inventa le storie di sana pianta.

    Non si dimentichi che molto di sovente si tratta di opinioni di opinionisti, e non altro.

    Anita

  5. carlino
    carlino says:

    Marco Tempesta dice:

    “L’operaio non è in grado di assumere decisioni di carattere finanziario e imprenditoriale, poichè non ha la preparazione necessaria per poterlo fare.
    Non solo, ma le decisioni prese collettivamente da gente non esperta, sono sempre di qualità scadente rispetto alle decisioni prese da un ristretto pool di esperti.
    Ognuno deve fare al meglio il proprio ruolo, senza invadere campi in cui non ha competenze.”

    Caro marco vai a rivederti quanto sono costate ai lavoratori le decisioni prese da “pool di esperti”: dalle grandi banche ai grandi manager di stato all fiat tutti hanno lasciato grandi buchi (ma sono andati via con buonuscite super) che e’ poi toccato alla massa pagare attraverso grandi manovre finanziarie.

    L’ultimo esempio e’ Marchionne, che La Stampa di Torino (guarda un po’) sta cercando di far passare come il nuovo salvatore della patria (ma facendo bene attenzione a non far sentire l’altra sponda).
    In sostanza questo sciacallo sta proponendo di buttare nel cesso lo statuto dei lavoratori, il diritto allo sciopero e qual poco che e’ rimasto dei diritti dei lavoratori, fottendosene delle leggi vigenti e della Costituzione. Se i lavoratori non si piegano la Fiat se ne ritorna in Polonia (da dove e’ scappata perche’ il costo del lavoro comincia a diventare insostenibile per loro).
    La stessa tattica che si ripete sotto forma diversa: ricatto sociale altrimenti si va tutti a casa. Ma questi non si accontantano mai? Perche’ non hanno restituito gli aiuti di stato quando hanno fatto degli utili?
    Ma sappiamo bene queste cose.
    Il governo naturalmente e felice e la Marcegaglia gode.
    Marchionne, sta cercando semplicemente di attuare le stesse politiche economiche di Reagan e la sua banda. Tanto alla fine se le cose vanno male paga Pantalone.
    Tra l’altro la Fiat si impegna ad investire per i prossimi due anni e dopo?
    Classe impreditoriale? Pool di esperti? Ma andate a lavorare?

  6. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    non so dove tu abbia attinto le notizie del tuo 202!

    ….apparecchietti a ‘portanza’ che hanno un alto rendimento a basse velocità del vento…M.

    Naturalmente individuali…non legati a nessuna rete…
    e quando c’è poco vento vai dal vicino a chiedergli un secchio di elettricità…
    Sei più unico che raro!!!!
    Apparecchietti a portanza a pale eoliche sui due metri li abbiamo visti, nel 1994!, nelle fattorie sperdute della Danimarca.
    Ma erano collegate alla rete elettrica nazionale, come è ancora oggi, ovunque, anche in Germania!
    Se ne avevano in più vendevano all’ Ente, se in meno facevano conguaglio.
    Solo che in Italia , ora come ora, il “conguaglio” è sempre nettamente a favore dell’ENEL e a sfavore del cittadino!

    Funzionano quelli che si installano nelle barche, ma devono essere barche di velisti ruspanti che consumano poco e quindi sono indipendenti perchè chiudono il frigo, alla bisogna, leggono con le pile …cose così!
    Noi ce la facciamo con due batterie, più quella dell’accensione motore! Roba da capitalisti!!!!!!

    Prova a darmi un nome o un sito che lo passerò a mio marito.

    Sylvi

  7. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro uroburo,

    posso solo rispondere adesso al quesito da te posto …che più o meno suonava così.: “.fa rilettere che cc , che viene da una formazione tecnica , esprima dei dubbi sulla sua “santificazione” (della tecnica)urbi et orbi, quasi quanto i miracoli della Puglia.
    La TV di stato presenterà a breve una nuova puntata in merito al santo dei santi della Puglia.(Gilletti, casa Savoia e t altri ameni miracolati,saranno sul palcoscenico, mancherà il card Pepe troppo impegnato di questi tempi a far sciogliere il sangue di San Gennaro).

    Vedi caro Uro,sono stato molto impegnato, e quando ho riaperto il Blog , nel tentativo di leggere” tutto”, durante la mia assenza forzata.. ,mi sono perso,.. nel mare in Tempesta del tuttologo nostro amico,impegnato come non mai a confutare tutto lo scibile umano , Marx , Saramago, Einstein,Nostra Signora del bambin gesù, ect,ect,ect
    Credo che ormai ci starebbe una pubblicazione dal titolo ” Il Vangelo visto da Bisceglie” ,che non sarebbe male.
    Non c’è campo dello scibile , in cui Marco non abbia un buon consiglio per tutti !

    Calando quindi nuovamente tra di noi , comuni mortali..direi che la risposta al tuo dubbio sia di natura molto semplice..

    Tecnica, tecnologia, scienza,automazione,non vogliono dire assolutamente nulla,se non fosse per la piccola e del tutto secondaria questione che stranamente nascono dall’uomo e che con l’uomo hanno a che fare.
    L’uomo che fa il tecnico e facesse solo quello e basasse la sua vita solo su quello, sarebbe da ricovero.
    Se invece la tecnica ect,ect sono un mezzo con cui poter campare, allora la tecnica e con essa il metodo che essa comporta nell’analisi dei problemi, possono essere di ausilio notevole (se non altro per saper distinguere quasi subito il “mare di cazzate” con cui siamo bersagliati .

    L’entomologo che osserva con lente un insetto è un tecnico e non chiede preventivamente all’insetto cosa diavolo ne pensi di essere infilzato con un ago mentre viene osservato.
    Quando nella mia beata gioventù facevo a fettine un Girino in paraffina con un microtomo manuale (non poi molto diverso da quelli per il prosciutto)per osservarne i tessuti , mi scordavo sempre di chiedere il parere del girino.
    Forse che io, e l’entomologo siamo due parsone cattive e senza cuore?
    Anche Marchionne per esempio, fa il suo dovere di tecnico a Pomigliano e non è particolarmente un uomo cattivo che io sappia.
    Potrei ancora tirala per le lunghe citando autori vari , mi limito a dire per esempio che se l’automazione è un problema tecnico per esempio , allora i pro e i contro sono stati già ampiamente studiati ai tempi dei suoi esordi e ti devo dire che “oggi ” si vede che i pessimisti di allora avevano un mare di ragioni a prevedere molti aspetti negativi che “coniugandosi ” con il sistema di produzione capitalisco, si possono vedere ben bene oggi in tutte le loro devastanti conttraddizioni.
    Se è vero quindi come qualc’uno osserva che la tecnica ha sempre trasformato l’uomo…è altrettanto “più vero che mai oggi ” che la L’uomo non è un girino , a meno che da Biseglie non giuga immanente una secca e definitiva smentita.

    vado a vedere la partita

    un caro saluto
    cc

  8. Anita
    Anita says:

    x CC

    Non mi sorprenderebbe se il nostro Congresso richiedesse qualche bilione di $$$$ per fare la ricerca su cosa ne pensano gli insetti…

    Anita

  9. x Anita
    x Anita says:

    L’articolo de La Stampa da lei postato conferma una volta di più cosa sia l’odio contro l’Iran, odio disposto a distruggere anche le vite di chi non c’entra nulla pur di alimentare l’odio contro chi non lecca il culo a Israele. I guerrafondai si sa non cambiano mai.
    Shalom

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    nemmeno a me.
    Al congresso Usa sono quasi sicuro interessino più gli insetti che le migliaia di civili “napalmizzati” .
    Ovviamente anche gli insetti in quelle occasioni, ne hanno fatto le spese, forse che il Congresso voglia risarcire i danni agli “insetti vietnamiti ?
    Può darsi!
    Naturalmente forse per il momento non vi dovete ancora difendere dagli insetti, ma sarebbe spesa inutile, poichè pare siano propri gli insetti a dover far ripartire l’evoluzione un domani.

    cc

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,

    io sono già avanti con i tempi e ho brevettato un ungegnoso sistema per cui semplicemente sfruttando il movimento di un girello di plastica , posto sul mio berretto a visiera, ricarico complamente le pile del mio orologio e del mio “Tom-tom” (sai l’età , mi serve per ritrovare la strada di casa).
    Come si può facilmente evincere, funziona anche in assenza di vento, sruttando il semplice movimento del camminare.
    Un modo interessante per fottere l’Enel ,ma in attesa però, che con l’avvento del federealismo fiscale, Cota non mi chieda una “sovratassa” per sfruttamento indebito dell’aria padana o che dal Fiuli non pretendano una compensazione per il vento che proviene dalle loro parti e di cui possiamo essere stare sicuri è sicuramente di loro invenzione , prima delle varie conquiste.

    cc

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi
    sono andato a ricercare il sito con l’immagine e il testo della microturbina in progettazione ( o costruzione) a Taiwan e non ho più trovato niente nè ricercando il sito nè ricercando le immagini. Evidentemente hanno tolto tutto perchè non vogliono farsi rubare l’idea. Comunque si trattava di una micro turbina a pale portanti su asse verticale, con un ingombro di base inferiore al metro quadro, potenza 2-3 kw/h, da poter installare sul balcone di casa o sul
    terrazzo.
    Su internet si trovano diversi modelli di turbine di modestissimo ingombro con un impatto ambientale pari a quello di una parabola televisiva.
    Certamente facendo una ricerca con più motori di ricerca ( io ho cercato solo con google) si troverà qualcosa in più. Ho letto che lo Stato italiano dà 30 centesimi a kw prodotto. Ovvio che data la discontinuità della produzione, l’energia deve essere immessa in rete e conguagliata con quella effettivamente consumata, ma su diversi siti ho letto che il conguaglio va spesso a vantagio dell’utente, oltre all’ammortamento dell’impianto in breve termine, ed è comunque nettamente superiore al rendimento del fotovoltaico. Per quel che
    riguarda la rumorosità, l’asse verticale dà rumorosità pressocchè nulla. I costi delle microturbine attualmente costruite in Italia vanno dai 2500 ai 5000 euro a pezzo. Credo che usando una buona resina plastica invece del metallo si dovrebbero ridurre i costi. Come per qualsiasi prodotto innovativo, il costo finale è in funzione delle unità vendute. E’ necessaria perciò una massiccia campagna pubblicitaria iniziale e l’appoggio di un partito politico che aiuti a diffondere l’iniziativa sostenendola adeguatamente, magari anche interessando
    le catene della grande distribuzione tipo la Coop.
    E’ un argomento da approfondire anche dal punto di vista tecnico, utilizzando ad esempio la tecnologia maglev per azzerare gli attriti e quindi sfruttare ogni alito di vento. Insomma, c’è da migliorare il prodotto e renderlo sufficientemente economico ed invitante, tale da rendere inutile qualsiasi ricorso a nuove centrali.

  13. sylvi
    sylvi says:

    certo caro cc,

    è dai tempi dei celti e degli illiri che un sacco di schiavetti germanici, slavi ,ugro-finnici, forse mongoli soffiano come disperati
    dalla Pannonia per darci il vento che asciuga il bucato!
    A volte esagerano ed allora sorge il problema dell’accantonamento del vento per i periodi di crisi… così come si faceva con il maiale di cui è noto non si butta niente.

    Avevamo pensato a una muraglia sul Livenza, dotata di aperture per Zaia che ci è simpatico!
    Si dice anche dalle nostre parti che se da Gorizia a Fiume l’avessimo fatta avremmo vinto la guerra contro sloveni e croati
    e ci saremmo liberati del resto dItalia soltanto con uno spiffero!!!

    Chiederemo ai tedeschi se ci danno una mano!!!!

    Sylvi

  14. Anita
    Anita says:

    x CC -#212-

    Mi devo sempre guardare dall’inserire qualsiasi post per non finire invariatamente col Vietnam e il napalm?????????????

    Il Congresso e Senatori spendono bilioni per cause e progetti banalissimi, si chiama “PORK”, generosamente assegnati al loro Stato per favori personali in cambio di VOTI.

    Bene, sono a caccia di lumache senza guscio, si stanno mangiando i miei fiori.
    Altri commenti sul Vietnam?

    Anita

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Come si può facilmente evincere, funziona anche in assenza di vento, sruttando il semplice movimento del camminare. (CC)
    ———–
    Caro CC, sei obsoleto anche in questo. Lo stanno già facendo con delle parti mobili nella suola delle scarpe, che sfruttano il movimento del piede quando si cammina. Tra poco avremo anche i tessuti tecnici fotovoltaici. La tecnica corre sempre più in fretta del tempo che noi mettiamo ad informarci. Siamo negli anni 2000, non nell’800!

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non c’è campo dello scibile , in cui Marco non abbia un buon consiglio per tutti ! (CC)
    ———-
    E non dici grazie?

  17. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    ricordi che mesi fa avevo parlato di tanti “bruchi” che avevo trovato nelle fioriere e che avevo sterminato?
    Mi hanno informato che erano le lumache rosse micidiali per il giardino!!!

    Dato lo sterminio che ne ho fatto, quest’anno ne trovo pochissime e tutte accanto al compost in fondo al giardino.
    I consigli sono stati:
    pulizia delle fioriere massimo marzo e una sistematica pulizia accanto al compost dove la terra è fertilissima e morbida , sito ideale per lo sviluppo della larva!

    ciao Sylvi

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Apparecchietti a portanza a pale eoliche sui due metri li abbiamo visti, nel 1994!, nelle fattorie sperdute della Danimarca. (Sylvi)
    ———
    Se per questo, il brevetto è degli anni ’20.
    Tutto si va miniaturizzando e migliorando nelle prestazioni.
    C’è chi si è fatto la turbina tagliando in due un bidoncino di olio minerale e saldandone i due pezzi a cucchiaio.
    Vedo che non è ancora stato sfruttato l’effetto Venturi per aumentare la velocità del vento in prossimità delle pale. Sarà probabilmente il prossimo step.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,
    io qui all’Ovest , non me sto con le mani in mano a farmi asciugare il bucato.
    Ho già messo su Una intrapresa per cui accordandomi con una ditta produttrice di anemometri già sono in grado di piazzare in tutto il Nord ,anemometri che opportunamente collegati ad un server e con un software di mia invenzione, ti posso venire a piazzare dove vuoi un anemometro per sei mesi, alla modica cifra di euro 500 dove vuoi e alla modica cifra di affitto anemometro altri 300euri 500+300 = 800 euri per dirti se ti conviene piazzare un impianto eolico nel tetto della tua casa.
    La brochure ti verrà inviata via Mail.
    Qui da noi nei condomini proletari hanno già tutti un impianto eolico in casa.
    L’effetto scenico è imponente e ti assicuro che quello delle parabole albanesi (di memoria) sfigura al confronto.

    Ho consultato poi un “medium” che mi ha messo in contatto con la buonanima di Tesla, che mi ha rivelato il segreto della sua Bobina e della possibilità di trasmettere e ricevere energia elettrica via etere.
    Naturalmente ognuno poi potrà recuperare la sua quota di rame delle reti esistenti, per costruirsi dei “paioli in rame” con cui farci la polenta nel fuoco dei caminetti a legna che nel frattempo avremo recuperato.
    Come vedi si aprono prospettive grandiose, Imprentitori in un giorno qui all?Ovest !

    cc

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Carlino, non si può fare di tutte le erbe un fascio.
    Alla Coop le decisioni non le prendono l’assemblea delle cassiere, che mi risulti, nè l’assemblea dei mulettisti.
    Nè men che mai l’assemblea dei clienti.

    La Fiat deve affrontare la concorrenza dei produttori dell’Estremo Oriente, che stanno diventando sempre più aggressivi. La scelta è quindi abbassare il costo del prodotto al punto di renderlo concorrenziale, o chiudere baracca.
    Per gli operai la scelta non è tra poco e molto, ma tra poco e niente.
    Che poi certi imprenditori utilizzino mezzi pirateschi, è un altro discorso. Se gli operai se la sentono di comprarsi la Fiat…potranno comandare loro e ci penseranno loro a colarla a picco, al posto di Marchionne.
    Purtroppo la manodopera poco qualificata è e resterà l’ultima ruota del carro, dobbiamo farcene una ragione.

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x marco (217)

    certo che conoscevo la scoperta, ma la mia invenzione, evita il fastidioso problema della sudorazione dei piedi d’estate , poichè normalmente io giro sempre a piedi nudi con sandali alla francescana.
    Sono già oltre come vedi!
    In quanto al resto mi risulta che i Cinesi già abbiano inventato una pila a mo di supposta , che dura un giorno,(ricaricabile)ed è ecologica al massimo, attraverso la quale hanno migliorato la produzione in fabbrica del 10% pro unità produttiva.
    Una prospettiva sconvolgente con cui ci fregheranno nuovamente, dopo che noi pensavami già di pareggiare i conti con lo Yuan o come cacchio si chiama.
    Come vedi non c’è limite al progresso.

    cc

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Il microeolico è già commercializzato in Italia da aziende che costruiscono su progetto italiano.
    Il progetto taiwanese mostrava dei vantaggi sia come produttività che come ingombro. Non mi aspettavo lo togliessero così in fretta da internet.
    Comunque, mentre CC riflette sull’utilità della tecnologia, sulla base dei concetti degli anni ’60, nel sudest asiatico se ne fottono delle pippe di Cc e ci fregano sul tempo.
    Mi verrà da ridere quando i cinesi esporteranno in Italia l’automobile da 2000 euro, già in produzione da loro e migliore della Tata indiana.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La Casa automobilistica cinese Geely ha una grossa sorpresa da mostrare al pubblico e che contrasterà sul mercato asiatico l’indiana Tata Nano, l’auto più economica prodotta fino ad ora. Sarà una piccola berlina derivata dalla Geely IG concept,presentata al recente Salone di Pechino,però a differenza di quest’ultima non avrà l’apertura delle porte ad ali di gabbiano,ma un’apertura convenzionale ed il prezzo sarà di circa 2000 euro contro il prezzo attuale della Tata Nano che è di circa 2800 euro. La carrozzeria e la parte meccanica della microcar cinese,secondo la Casa automobilistica cinese, saranno di ottime qualità.La Geely IG che sarà lunga 3,20 metri e spinta da un motore a benzina da 72 CV dovrebbe debuttare sul mercato nel 2012,mentre una versione elettrica potrebbe essere disponibile nel 2014 o 2015.

  24. Anita
    Anita says:

    Notizie…foto sospette.

    (ANSA) – TEL AVIV, 19 GIU – Tre palestinesi sono stati feriti oggi dagli spari di vedette israeliane ai margini della striscia di Gaza, nella zona di Beit Hanun. Secondo un portavoce militare a Tel Aviv i soldati hanno aperto il fuoco in direzione di alcune figure sospette che si trovavano a ridosso dei recinti di demarcazione. I militari, secondo il portavoce, hanno lanciato ripetuti avvertimenti prima di sparare.
    Da Gaza fonti locali riferiscono che gli spari hanno ferito tre manovali che lavoravano nei campi.
    ————————————

    La fotografia illustra il lancio: E mai possibile che tre spari abbiano provocato un fumo simile ?

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/06/19/visualizza_new.html_1824481681.html

    Anita

  25. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    il microelolico di chi? Quello di cc?
    Se non mi dai informazioni certe come faccio a crederti?
    Poi c’è già, come dicevo, il problema dell’accantonamento dell’energia; con Enel o senza?
    Aziende che lo commercializzano? A quali prezzi? Con quali ammortamenti?
    E altre trecento domande assolutamente sensate perchè, al contrario di quello che pensate in molti, un’azienda da mantenere sana, da mantenere sul mercato, europeo e mondiale, presenta qualche problemino qua e là! Non solo tecnico.

    Sylvi

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,

    tu come al solito capisci una “sega”di poco.
    Quando parlavo degli anni 60 , mi riferivo alle conseguenze che già allora per esempio uno dei padri della cibernetica Wiener ,si poneva da un punto di vista epistemologico sulle conseguenze dello sviluppo.
    Anzi queste dubbi Wiener già se li poneva ben prima degli anni 60.
    Le perplessità rigurdavano infatti i seguenti punti .

    Li prendo in prestito dalle lezioni ai giovani operai del Prof Ferdinando Prat

    prima parte

  27. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    mantengo massima pulizia nel giardino.
    Le mie lumache senza guscio si nascondono sotto i sassi, sotto la ghiaia ed escono di sera tardi.

    Il rimedio ce l’ho, applico una polvere come una segatura fine, e si sciolgono come la loro bava.
    Ne sono attirate.

    Ma dopo una buona pioggia devo rinnovare l’applicazione.

    Sul terrazzo la devo mettere al bordo dei vasi.

    Qui da anni raccomandano un recipiente basso, semi piatto, con la birra…per me non funziona.

    Se trovano un po’ di pane lasciato dagli uccelli, fanno festa.
    Si ammucchiano a montagna, io le spruzzo con qualsiasi detergente e si liquefano.

    Non faccio concime….

    La mia Canna Lily e’ gigantesca, non credevo che ritornasse, i tuberi sono fitti come un pezzo di marmo….dopo la stagione dovro’ cercare di dividerli…come non lo so.

    ((H)) Anita

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    caro marco,

    tu come al solito capisci una “sega”di poco.
    Quando parlavo degli anni 60 , mi riferivo alle conseguenze che già allora per esempio uno dei padri della cibernetica Wiener ,si poneva da un punto di vista epistemologico sulle conseguenze dello sviluppo.
    Anzi queste dubbi Wiener già se li poneva ben prima degli anni 60.
    Le perplessità rigurdavano infatti i seguenti punti.

    Li prendo in prestito dalle lezioni ai giovani operai del Prof Ferdinando Prat

    1 ) in una economia orientata su un tenore di vita relativamente alto, il consumo di beni non necessari può improvvisamente scendere
    2 ) il sistema di produzione automatica può facilmente entrare in conflitto con l’elasticità della domanda a causa dei suoi altissimi costi fissi sia in investimenti che in manodopera
    3)Nel caso di squilibrio tra produzione e consumo ,alle imprese automatizzate restano due vie :”la prima consiste nella riduzione dei prezzi che però ha successo solo se il mercato non sia solo apparentemente saturo. La seconda è il “tuo”campo, rimbambire il consumatore con la pubblicità…per esempio il vantaggio di una carta igienica che mentre “ti netti”, suoni la nona di beeethoven
    4)Infine è un errore pensare che , supporre ,che il ritmo dell’automazione si regoli da sè ,nel senso che il prcesso di automazione avvenga nella misura in cui gli imprenditori lo ritengono redditizio.

    Naturalmente il prof Prat non aveva scritto queste cose ,proprio in questo modo), ho dovuto riassumere.

    Infatti la globalizzazione e l’anarchia del sistema capitalistico (evidenti già allora) ha accentuato tutti questi problemi e il sistema in Italia ci porta alla conclusione che siamo destinati a regredire , poichè i sindacati non riuscirannopiù ad impedire la riduzione del costo del lavoro.

    Quindi si va indietro, da Noi.
    Ecoo quello che volevo dire Eolico o non Eolico

    Probabilmente sono sicuro che nel biscegliese al pari che nel friulano, da tempo Wiener sia già stato confutato.

    un saluto
    cc

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Scusami Sylvi, cosa ci perdi a digitare su google – Microeolico ad asse verticale –
    Comunque ti dò un link di partenza, ma c’è molta roba di diverse ditte italiane. Utilizzando Yahoo ottieni ancora altre indicazioni.

    Questa è una delle ditte italiane, con un suo progetto: fornisce impianti micro da 1 a 5 Kwh per il balcone di casa.

    http://www.tozzinord.it/

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    il progetto taiwanese era una cosa del genere del micro Tozzi ad asse verticale, ma di dimensioni più piccole ed integrava un sistema savonius sull’asse portante.
    Lavorava con vento di 2 m/s, massima silenziosità e minimo ingombro.

  31. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Come Eliminare Dal Giardino Le Lumache Senza Guscio | Saperlo.it

    http://www.saperlo.it/guida/come-eliminare-dal-giardino-le-lumache-senza-guscio-444/

    Leggo che anche in Italia usano la birra, la cenere e’ suggerita anche qui, ma trovo che quando parlano di rimedi, parlano di giardini grandi come un fazzoletto.

    C’e’ un commento che scrive degli scivoloni, ne so qualche cosa, e’ dal 2006 che combatto con la mia schiena per uno scivolone su un grosso lumacone senza guscio.
    Doveva essere il patriarca della tribu’ delle lumache senza guscio. ;-)

    Ciao, Anita

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    sono sicuro che Il Lumacone in questione era un Lumacone vietnamita.
    Infatti al pari dei Giapponesi che incendiavano le foresti canadesi con i palloni sonda incendiari, i lumaconi senza guscio , sono stati una scoperta ” genetica” dei comunisti , con cui vi hanno fregati.
    Avete dovuto infatti aumentare a dismisura la spesa sanitaria, soprattutto i reparti di ortopedia.

    un saluto

    cc

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Mal comune , mezzo gaudio…
    a ognuno i suoi polacchi…
    Spezzeremo le reni alla polonia..
    da repubblica

    Usa, chiude l’ultima fabbrica
    la città di Evansville resta senza lavoro
    Dopo 50 anni la compagnia Whirlpool ha deciso di chiudere lo stabilimento e trasferirlo in Messico dove il costo del lavoro è più basso. Era l’ultimo polo industriale. Gli abitanti: “Come faremo a sopravvivere?”

    Usa, chiude l’ultima fabbrica la città di Evansville resta senza lavoro

    WASHINGTON – Chiude una fabbrica. E non solo. Chiude una città intera che da quella fabbrica traeva, da anni, sostegno e lavoro. Dopo 50 anni la compagnia Usa Whirlpool ha deciso di chiudere lo stabilimento di Evansville, aperto nel 1956 nell’Indiana, per trasferirlo in Messico. Costruire frigoriferi oltre il confine Usa è più conveniente, spiegano i dirigenti della Whirlpool dicendo che la fabbrica era diventata “assolutamente non competitiva dal punto di vista dei costi”. Perché, ribattono, pagare 18 dollari l’ora ai dipendenti americani quando in Messico il costo per lo stesso lavoro è di 4 dollari l’ora?

    Direi che le preoccupazioni anni 40-50-60, erano fondate o noh?

    cc

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Da parte di marco tempesta
    —————————

    Infatti la globalizzazione e l’anarchia del sistema capitalistico (evidenti
    già allora) ha accentuato tutti questi problemi e il sistema in Italia ci porta
    alla conclusione che siamo destinati a regredire , poichè i sindacati non
    riuscirannopiù ad impedire la riduzione del costo del lavoro.
    ———-
    Siamo sempre al punto di partenza: l’operaio è destinato nel medio termine a
    scomparire come figura lavorativa. Man mano che il tempo passa, il lavoro
    manuale si sposta nelle regioni più povere perchè costa di meno. E’
    fisiologico.
    L’azienda moderna ha bisogno di tecnici, più che di manodopera non
    qualificata.
    Purtroppo gli operai sono destinati all’estinzione.
    Se per questo si sono estinti anche i fabbricanti di carretti e tutto
    l’indotto del commercio dei finimenti e degli animali da traino. Vecchi lavori
    muoiono e nuovi lavori nascono. Trent’anni fa l’informatica non esisteva. O
    meglio era ancora al paleolitico, con le schede perforate. Anche la fotografia
    si è evoluta. La scomparsa dell’analogico ha annullato 150 anni di tecnologia e
    un indotto enorme. Ci siamo forse messi a piangere? Io ho in cantina macchinari
    che un mese prima valevano 30.000 euro e un mese dopo non li voleva più
    nessuno. Tutto si evolve. Gli operai devono cominciare a capire che sono loro
    che devono adattarsi alle esigenze del mercato, perchè il mercato certo non si
    adatta alle esigenze loro. Dura, ma funziona così e non ci si può far niente.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    ci sono giornate che le lumache senza guscio mi entrano in casa a frotte. Non so come facciano, ma passano sotto la fessura della porta, che è un decimo del loro spessore. Evidentemente riescono ad appiattirsi come un foglio di carta. Quando vado a dormire metto uno sbarramento meccanico che tappa la fessura, ma se entrano prima, le sbatto fuori dopo averle raccolte con un cartoncino. Credo diventino cibo per i gatti che gironzolano nel cortile.

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Non ci resta che pregare SAN MERCATO!
    Pasquino aiutami tu, una preghiera per San Mercato !!!

    cc

  37. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    forse non ci capiamo: non è che in Italia manchino le aziende che produrrebbero eolico; però mancano i progettisti che seguano il prodotto e diano garanzie di manutenzione affidabile.
    Ma soprattutto manca quello che tu non capisci: oltre ai prezzi abbordabili che non li fa solo San Mercato, manca una politica dell’energia pulita.
    Nei post sopra ti ho già spiegato tutto: accantonamento, ammortamento, Enel…e altre quisquiglie!

    Se compri una pentola, con garanzia, si suppone che quella faccia il suo lavoro…gli aggeggi tecnologici esposti a mille variazioni( un temporale !), si portano dietro il tecnico…perchè …ma perchè in fabbrica o in casa non ci sono!
    Fra ventanni non lo so. Ora è così!

    Sognare è bello!
    Sylvi

  38. sylvi
    sylvi says:

    …Probabilmente sono sicuro che nel biscegliese al pari che nel friulano, da tempo Wiener sia già stato confutato….cc

    caro cc,

    io non conosco nessun Wiener che non sia Philarmonicher, e quella mi basta e avanza.
    Non ho la pretesa di insegnarti niente…figurati soprattutto in tecnologia o in economia.
    Soltanto mi irrita che tu tiri fuori il biscegliese e lo avvicini alla Friula (altro motivo di irritazione)!
    Capisco di averti dato ancora biada da masticare …con soddisfazione…ma ci sono giorni che, non avendo la possibilità di prendere qualcuno a randellate nel blog, purtroppo,…preferisco cambiare discorso!!!

    Domani soffia la bora portatrice di bel tempo;
    Tu non sai com’è terso e luminoso il cielo e arrabbiato il mare, sotto bora. E’ affascinante!
    Poichè mio nipote è in Svezia, sono in vacanza come nonna e andrò a Grado a rimirarmelo.
    Non è che mio nipote ci sia andato da solo…segue suo padre per apprendere i rudimenti della tecnologia!!!
    Prima si comincia, meglio è!

    Sylvi

  39. Anita
    Anita says:

    x CC

    L’avevano annunciato l’anno scorso.
    La Whirlpool aveva anche acquistato Kitchenaid, la marca migliore superiore…..

    Sorry, ma i sindacati stanno facendo scappare tutti.
    Letto sui giornali locali dove danno conti specifici…

    1’200 posti di lavoro persi.

    Tutte i miei elettrodomestici sono Kitchenaid, durano per sempre.
    Il mio forno e’ un Thermidor, ha 35 anni, e’ nuovo di zecca, compreso il microonde combination.

    La roba che compri adesso fa schifo.

    Bye, siamo sotto avviso di forti temporali.

    Anita
    ——————-

    PS: Il lumacone era comunista, stavamo discutendo di politica e si e’ rivendicato.

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La Lega di Umberto Bossi, il ministro federalista dimezzato da Brancher, del figlio rampante e consigliere regionale per omonimia (chi lo ha votato ha scritto Bossi sulla scheda pensando al padre) e della Padania inesistente ha celebrato il suo trionfo a Pontida. Erano in 50.000, un bel numero. Sempre gli stessi. Nel 2010, vent’anni dopo con i cappellini verdi e le bandiere celtiche, nel pratone. Secessionisti, ma non troppo. Federalisti, ma mai abbastanza, anzi sempre meno.. Con il cuore nel profondo Nord, ma il portafoglio a Roma. Tra vent’anni, un po’ più vecchi, ma sempre fedeli a Brenno, a Alberto da Giussano e a Berlusconi con la sua corte di pregiudicati si ritroveranno entusiasti e canuti a calpestare l’erba. Il nome del partito cambierà (cosa non cambia nella vita?). Non più Lega Nord, ma Trota Nord, Poi andranno tutti a pescare e qualcuno anche a ciapà i ratt.

    (dal blog di beppe Grillo)
    C.G.

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    non hai tutti i torti !
    In merito a Wiener questo è il Wiener di cui parlavo..

    http://it.wikipedia.org/wiki/Norbert_Wiener

    Insieme a Shannon è uno dei padri della Cibernetica moderna.
    Il teorema di Shannon è alla base della teoria dell’informazione.

    un saluto cc
    e buona bora!

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    qualsiasi nuovo attrezzo che sia ben progettato e ben pubblicizzato, può essere venduto indipendentemente dalla politica dell’Enel. Che comunque accredita al privato 30 centesimi a kw prodotto e non mi sembra poco.
    Se un generatore costa 5000 euro perchè se ne vendono solo 300 pezzi all’anno, ne costerà solo 500 se di pezzi se ne venderanno 300.000 o 3 milioni, che in Italia sono numeri accessibilissimi.
    Un aggeggio che faccia risparmiare sulla bolletta e costi solo 500 euro, lo acquisteranno non 3 milioni di persone, ma molti di più in tutta Europa. Al prezzo di un computer o di un televisore al plasma, figuriamoci se una famiglia non compra un generatore da mettere sul balcone o sul terrazzo condominiale.
    Ci toccherà aspettare Taiwan, quelli non si fanno troppe pippe mentali, producono e vendono a prezzi stracciati in tutto il mondo, non 300 pezzi, ma 300 milioni di pezzi. E noi restiamo a lamentarci che non c’è lavoro.

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Vado all’ipermercato e vedo una marea di elettrodomestici con nomi che riportano al sudest asiatico.
    Costano la metà di quelli col marchio italiano. Durano quanto quelli col marchio italiano.
    Loro lavorano, noi no. Noi ci lamentiamo e basta.
    Però compriamo l’elettrodomestico che costa la metà.
    Non ci importa del lavoratore italiano. Ci importa solo di pagare la metà per un prodotto di caratteristiche uguali.
    E allora è meglio se ci stiamo zitti.

  44. sylvi
    sylvi says:

    John Dewey…È vicino ai radicali americani, ritiene ci si possa realizzare solo in un ordinamento dove lo Stato interviene. Ha sotto gli occhi la situazione dell’America post ’29 in cui fanno fortuna gli speculatori e non gli imprenditori e in cui non vi è alcun tipo di libera concorrenza: questa società si caratterizza per un’opinione pubblica controllata dai media….

    Il tuo Wiener è stato dottorando con Dewey, pedagogista che mi ha formato, artefice della “scuola attiva” di Chicago.
    Sicuramente il “seme” da cui si è sviluppata la Scuola occidentale e democratica.
    Su questo ti batto!!!

    Sylvi

  45. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    se nei condominii ci sono le guerre contro quelli che “espongono” il condizionatore;
    da noi i Comuni li proibiscono perchè sono esteticamente orrendi e rumorosi…
    figurati se gli fornisci anche un generatore eolico da piazzare sul terrazzo,…poi magari anche ( e sarebbe cosa buona!!!) i bidoncini della differenziata…e poi il gatto e il cagnolino…

    Casa mia è stata costruita quasi trentanni fa dal figlio di un costruttore di mattoni: mattone spesso-isolante-mattone!
    Linde lunghe il doppio del normale che riparano da acqua, sole, e vento!
    D’inverno caldi, d’estate freschi e le bollette per ora sono accettabili! In Friuli, non a Bisceglie.

    Anche questa è una soluzione!

    Sylvi

    Anche questa sarebbe una soluzione, non credi

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