Le 81 domande del giornalista ed ex parlamentare israeliano Uri Avnery sulle losche manovre del suo governo contro le navi pacifiste e contro Gaza

Intanto spieghiamo chi è Uri Avnery, in ebraico: אורי אבנרי. Giornalista e tre volte parlamentare israeliano,  nome originario Helmut Ostermann, è nato in Germania a Beckum il 10 settembre 1923 da una famiglia sionista che nel 1933 a causa dell’ascesa al potere di Adolf Hitler emigrò in Palestina, dove perse tutti i propri averi e fu costretta a vivere in condizioni di povertà tali da non permettere a Avnery di completare gli studi. Le memorie di quegli anni sono raccolte nel libro “La Swastika”, pubblicato nel 1961.
Nel 1938 il futuro giornalista entrò nell’Irgun, organizzazione paramilitare comandata da Menachem Begin, che combatté il protettorato con azioni violente e anche attentati come quello al King David Hotel il 22 luglio 1946, con decine di morti e di fatto l’origine del terrorismo moderno. Giudicando appunto terrorista l’Irgun, Avnery la lasciò nel 1942. In seguito prese parte alla prima guerra arabo-israeliana e, rimasto ferito due volte, raccontò le atrocità subite dai palestinesi in un libro intitolato “Il rovescio della medaglia”. Da allora in poi ha continuato a battersi per la pace.
Dopo aver lavorato per un breve periodo presso il quotidiano Ha’aretz, fondò una nuova rivista, lo Haolam Haze, che si fece promotore di alcune importanti trattative con i dirigenti palestinesi. È stato eletto per tre volte alla Knesset, il parlamento israeliano, (1965-1969, 1969-1973, 1979-1981).
In seguito ha fondato il movimento pacifista Gush Shalom (in ebraico: גוש שלום, “il blocco della pace”).

Le domande sul “martirio” posta da Avnery somigliano alle domande che ho posto io su questo blog sullo stesso argomento. All’ultima sua domanda, la 81esima, – “Che cosa sta cercando di nascondere la nostra leadership politica e militare?” – credo di avere già risposto, sempre su questo blog: sta cercando di nascondere la strategia di scontro frontale anche contro la Turchia per prenderne il posto nella Nato e attaccare l’Iran su basi più forti. Sta anche cercando di nascondere le pressioni ormai non più solo di Obama, ma anche di qualche leader europeo che ha capito che così si va a quello che il papa ha definito “un bagno di sangue”, cioè a una nuova grande guerra, di risolvere il problema dei problemi: l’armamento atomico di Israele.

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Chi ha paura di una vera inchiesta?
di Uri Avnery

Se fosse stata istituita una Commissione d’Inchiesta vera (al  posto del patetico aborto di commissione), queste sono alcune delle domande che essa avrebbe dovuto porre:

1 – Qual è il vero scopo del blocco della Striscia di Gaza?

2 – Se l’obiettivo è quello di impedire il flusso di armi nella  Striscia, perché vi sono ammessi solo 100 prodotti (rispetto agli oltre 12.000  presenti in un supermercato israeliano di media dimensione)?

3 – Perché è vietato introdurre cioccolato, giocattoli,  materiale per scrivere, molti tipi di frutta e verdura (e perché la cannella,  ma non il coriandolo)?

4 – Qual è il legame tra la decisione di vietare l’importazione di  materiali da costruzione per la sostituzione o la riparazione di migliaia di  edifici distrutti o danneggiati durante l’operazione Piombo fuso e il pretesto che essi possano servire per la costruzione dei bunker di Hamas –  quando materiali finalizzati a questo scopo vengono introdotti in quantità più che sufficienti nella  Striscia attraverso i tunnel?

5 – È  vero che lo scopo del blocco consiste nel trasformare in un inferno la vita di 1,5 milioni  di esseri  umani, nella Striscia, nella speranza di indurli a rovesciare il regime di Hamas?

6 – Poiché questo non è successo, ma – al contrario – Hamas è  diventato più forte durante i tre anni del blocco, il governo  non ha mai preso in considerazione ripensamenti su questa faccenda?

7 – È stato imposto il blocco nella speranza di liberare Gilad Shalit, il soldato israeliano catturato?

8 – Se è così, ha contribuito in qualche modo il blocco alla realizzazione di  questo obiettivo, o è stato controproducente?

9 – Perché il governo israeliano si rifiuta di scambiare Shalit con  centinaia di prigionieri palestinesi, quando Hamas è favorevole a un tale accordo?

10 – E ‘vero che il governo americano ha imposto un veto sullo  scambio di prigionieri, con la motivazione che esso avrebbe rafforzato Hamas?

11 – Vi è stata una qualche discussione nel nostro governo sull’adempimento dell’impegno assunto con l’Accordo di Oslo – consistente nel rendere possibile e  favorire lo sviluppo del porto di Gaza – fatto in modo tale da impedire il  passaggio delle armi?

12 – Perché il governo israeliano dichiara ancora una volta che le  acque territoriali della Striscia di Gaza fanno parte delle acque territoriali appartenenti a  Israele, e che le navi che vi entrano “violano la sovranità israeliana”, contrariamente al fatto che la Striscia di Gaza non è  mai stata annessa a Israele e che nel  2006 Israele ha annunciato ufficialmente, che se ne era “separata”?

13 – Perché l’ufficio del Procuratore Generale ha dichiarato che  gli attivisti per la pace catturati in alto mare, che non avevano alcuna intenzione di entrare in Israele, avevano “tentato di entrare illegalmente in Israele”, e li ha portati davanti a un giudice per l’estensione al loro arresto della legge  che riguarda “l’ingresso illegale in Israele”?

14 – Chi è responsabile di queste affermazioni giuridiche contraddittorie, quando il governo israeliano  sostiene in un primo momento che Israele si è  “separato dalla Striscia di Gaza” e che “l’occupazione della stessa è finita” – mentre nell’istante successivo reclama la sovranità sulle acque prospicienti le coste della Striscia?
15 – Domande relative alla decisione di attaccare la flottiglia:  Quando servizi segreti israeliani  sono venuti a conoscenza della preparazione di questa flottiglia? (Testimonianze al riguardo possono essere  ascoltate a porte chiuse).

16 – Quando tutto ciò è stato portato all’attenzione del Primo Ministro, del  Ministro della Difesa, del Gabinetto, del Comitato dei Sette (responsabile  delle questioni di sicurezza) e del capo di stato maggiore IDF? (Idem come sopra)

17 – Quali sono state le deliberazioni di tali funzionari e  istituzioni? (Idem come sopra)

18 – Quali informazioni sono state fornite a ciascuno di loro?  (Idem come sopra)
.

19 – Quando, da chi e come era stata presa la decisione di fermare la  flottiglia con la forza?

20 – E ‘vero che il segretario del gabinetto, Tzvi Hauser, ha  messo in guardia sulle gravi conseguenze che sarebbero derivate da tali azioni e ha consigliato di lasciare che la flottiglia procedesse fino a Gaza?

21 – Ci sono stati anche altri che hanno suggerito di farlo?

22 – Il Ministero degli Esteri é stato un partner a pieno titolo in tutte le discussioni?

23 – Se è così, ha il Ministero degli Esteri messo sull’avviso circa l’impatto che una tale iniziativa avrebbe prodotto sulle nostre relazioni con la Turchia e gli altri  paesi?

24 – Alla luce del fatto che, prima del incidente, il governo turco  aveva informato il Ministero degli Esteri israeliano che la flottiglia era stata  messa in atto da un organizzazione privata non  soggetta al controllo del governo  e che essa non violava alcuna legge Turca – ha il Ministro degli Esteri preso in considerazione l’opportunità di contattare  l’organizzazione per cercare di raggiungere un accordo per scongiurare la violenza?

25 – È stata offerta la dovuta considerazione all’alternativa di fermare  la flotta nelle acque territoriali, di ispezionare il carico  per verificare la presenza di armi e di lasciarla procedere nella navigazione?

26 – È stato preso in considerazione l’impatto dell’intervento sull’opinione pubblica internazionale?

27 – È stato considerato l’impatto dell’intervento sulle nostre relazioni con gli  Stati Uniti.

28 – È stato preso in considerazione il fatto che l’azione potesse in realtà rafforzare Hamas?

29 – È stato preso in considerazione il fatto che l’intervento potesse rendere più difficile il prosieguo del blocco?
30 – Domande concernenti la pianificazione dell’azione: quali informazioni di intelligence erano  a disposizione di coloro che elaboravano il piano? (Le testimonianze possono essere  ascoltate a porte chiuse.)
31 – È stato ritenuto che la composizione del gruppo degli attivisti presenti in  questa flottiglia era diversa da quella  delle navi di protesta precedenti, a causa dell’aggiunta della componente turca?
32 – È stato preso in considerazione il fatto che, diversamente dagli  attivisti per la pace europei, che credono nella resistenza passiva,  gli attivisti turchi avrebbero potuto adottare una politica di resistenza attiva nei confronti di soldati che assalissero  una nave turca?

33 – Erano state prese in esame procedure alternative, come il blocco dell’avanzamento della flottiglia con barche della marina?

34 – In caso affermativo, quali erano le alternative prese in considerazione e perché erano state respinte?

35 – Chi è stato responsabile della pianificazione effettiva di tali azioni –  il capo di stato maggiore dell’IDF o il comandante della Marina?

36 – Se è stato il comandante della Marina Militare a decidere sul metodo impiegato, la scelta, è stata approvata dal Capo di Stato  Maggiore, dal Ministro della Difesa e dal Primo Ministro?

37 – Come sono state suddivise tra  costoro  le competenze della programmazione?
38 – Perché l’intervento ha avuto luogo  fuori delle acque  territoriali di Israele e della Striscia di Gaza?
39 – Perché l’intervento è stato eseguito nel buio?
40 – C’è stata una qualche obiezione nella marina sull’idea di far scendere i soldati dagli  elicotteri fin sul ponte della nave “Mavi Marmara”?

41 – Nel corso delle discussioni, qualcuno ha richiamato alla memoria la  somiglianza tra le operazioni pianificate e le azioni britanniche contro la  nave “Exodus 1947″, che si erano concluse in un disastro politico per i  britannici?
42 – Domande relative all’intervento in se stesso: Se  non c’era nulla da nascondere, perché la flottiglia, durante tutta l’operazione, era stata  tagliata fuori da ogni contatto con il mondo?

43 – Qualcuno forse protesta che i soldati in realtà siano stati mandati in una trappola?

44 – È stato preso in considerazione il fatto che il piano adottato avrebbe posto i soldati per diversi minuti critici in pericolo di vita per una posizione di inferiorità?

45 – Quando, con esattezza, i soldati hanno cominciano a sparare proiettili veri?
46 – Qual’è il soldato che è stato il primo a far fuoco?
47 – La sparatoria è stata – del tutto o in parte – giustificata?

48 – E ‘vero che i soldati hanno cominciato a sparare, ancor prima di scendere sul ponte, come affermano i passeggeri?

49 – E ‘vero che il fuoco è proseguito anche dopo che il capitano della  nave e gli attivisti avevano più volte annunciato con gli altoparlanti che la  nave si era arresa e dopo che avevano effettivamente issato bandiera bianca?

50 – E ‘vero che cinque delle nove persone uccise erano state colpite  alla schiena, il che indica che esse stavano cercando di fuggire dai soldati e  non potevano quindi mettere in pericolo la loro vita?

51 – Perché Bilgen Ibrahim, l’uomo di 61 anni ucciso, padre di sei figli e  candidato sindaco nella propria città natale, è stato descritto come un  terrorista?
52 – Perché Cetin Topcoglu, l’uomo ucciso di 54 anni, allenatore della nazionale turca di taekwondo (arte marziale coreana), la cui moglie era pure a bordo della nave, è stato descritto come un terrorista?
53 – Perché Cevdet Kiliclar, l’uomo ucciso di 38 anni, di professione giornalista, è stato descritto come un terrorista?

54 – Perché Ali Haydar Bengi, l’uomo ucciso padre di quattro figli, laureato alla facoltà di letteratura dell’università al-Azhar del Cairo, è stato descritto come  un terrorista?

55 – Perché Necdet Yaldirim, di 32 anni e padre di una figlia; Fahri Yaldiz, di 43 anni e padre di quattro; Cengiz Songur, di 47 anni e padre di sette; Cengiz Akyuz, di 41 anni e padre di tre , uccisi, sono stati descritti come terroristi?

56 – E’ una menzogna il fatto che gli attivisti hanno preso una pistola a un soldato e gli hanno sparato con quella, come è stato descritto da parte dell’IDF, o la verità è che in realtà gli attivisti hanno gettato la pistola in mare senza  utilizzarla?

57 – E ‘vero, come dichiarato da Elshayyal Jamal, un cittadino britannico, che i soldati hanno impedito che i feriti turchi venissero medicati per la durata di tre ore, durante le quali alcuni di loro sono morti?

58 – E ‘vero, come affermato da questo giornalista, che era stato ammanettato con le mani dietro la schiena e costretto a restare in inginocchio per tre ore sotto il sole cocente, che non gli era stato permesso di andare a urinare e gli era stato detto di “pisciare nelle mutande”, che era rimasto ammanettato per 24 ore senza acqua, che il suo passaporto britannico gli era stato preso e non gli era stato restituito; che il suo computer portatile, tre telefoni cellulari e 1500 dollari in contanti gli erano stati presi  e non erano stati restituiti?

59 – Ha l’ IDF isolato i passeggeri dal resto del mondo per 48 ore, confiscando tutte le telecamere, i film e telefoni cellulari dei giornalisti a bordo, allo scopo di sopprimere tutte le informazioni che non erano conformi alla versione fornita dall’IDF?

60 – Dato che è una procedura permanente quella di fotografare il primo ministro (o in questo caso il suo rappresentante provvisorio, Moshe Yaalon) durante un’operazione, questa procedura era stata messa in atto, ed era già stata attuata in casi precedenti, come ad esempio nell’operazione di Entebbe o nell’abbordaggio della nave “Karin A”?
61 – Domande relative al comportamento del portavoce dell’IDF: E’ vero che il portavoce dell’IDF ha divulgato una serie di menzogne, durante le prime ore, al fine di giustificare l’azione agli occhi sia degli israeliani che  dell’opinione pubblica internazionale?

62 – I pochi minuti di film che sono stati mostrati centinaia di volte alla televisione israeliana, dal primo giorno fino a ora, fanno parte di un pezzo accuratamente modificato, in modo che non si veda ciò che è accaduto poco prima e subito dopo?

63 – Qual è la verità sull’affermazione secondo cui i soldati che erano stati presi dagli attivisti all’interno della nave stavano per essere “linciati”, dal momento che le foto mostrano chiaramente che erano rimasti circondati per parecchio tempo da decine di attivisti, senza  che venisse fatto loro del male, e che un medico o un infermiere presente tra gli attivisti, li aveva anche medicati?

64 – Che prove ci sono sull’affermazione che l’ONG turca, il cui nome è IHH, ha collegamenti con al-Qaeda?

65 – Su quali basi si era dichiarato più volte che essa era una “organizzazione terroristica”, anche se non è stata fornita alcuna prova che confermasse questa affermazione?

66 – Perché si era affermato che l’associazione avesse operato agli ordini del Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan, quando in effetti essa è vicina a un partito dell’opposizione?

67 – Se essa fosse effettivamente una organizzazione terroristica nota ai servizi segreti israeliani, perché tale fatto non era stato preso in considerazione durante la progettazione dell’operazione?

68 – Perché il governo israeliano non aveva comunicato tutto ciò prima dell’attacco alla flottiglia?

69 – Perché le parole di uno degli attivisti, che al suo ritorno aveva dichiarato che avrebbe voluto essere uno “shahid”, erano state tradotte in modo palesemente disonesto dalla propaganda ufficiale, come se avesse detto che avrebbe voluto “uccidere ed essere ucciso” (“shahid”, sta a significare una persona che sacrifica la sua vita per testimoniare la sua fede in Dio, proprio come un martire cristiano)?

70 – Qual è la fonte della menzogna secondo la quale i turchi avrebbero gridato ad alta voce”Tornate ad Auschwitz”?

71 – Perché i medici israeliani non sono stati chiamati a informare il pubblico almeno una volta sul carattere delle lesioni dei soldati feriti, dopo che è stato  dichiarato che almeno uno di loro era stato colpito?

72 – Chi ha inventato la storia che vi erano le armi sulla nave e che erano state gettate in mare?

73 – Chi ha inventato la storia che gli attivisti avevano portato con se armi letali – quando l’esibizione organizzata dal portavoce stesso dell’IDF non  mostrava altro che attrezzi reperibili su qualsiasi nave, tra cui un binocolo, uno strumento per l’infusione di sangue, coltelli e asce, oltre che pugnali decorativi arabi e coltelli da cucina che si trovano su tutte le navi, perfino in una imbarcazione non equipaggiata  per 1000 passeggeri?

74 -Tutti questi elementi – associati alla ripetizione all’infinito della parola “terroristi” e al blocco di tutte le informazioni ti tipo diverso –  non costituiscono forse un lavaggio del cervello?
75 – Domande relative alla inchiesta: Perché il governo israeliano si rifiuta di prendere parte ad una commissione internazionale di inchiesta, costituita da personalità neutrali di loro gradimento?

76 – Perché il Primo Ministro e il Ministro della Difesa hanno dichiarato di essere pronti a testimoniare – ma non per rispondere alle domande?
77 – Da dove viene il ragionamento secondo il quale soldati non devono essere chiamati a testimoniare quando in tutte le precedenti inchieste ufficiali superiori, ufficiali subalterni e gli uomini arruolati sono stati  invece sottoposti a interrogatorio?

78 – Perché il governo si rifiuta di nominare una Commissione d’Inchiesta di Stato sulla base alla legge israeliana che è stata emanata dalla Knesset nel 1966 a questo scopo, soprattutto in considerazione del fatto che commissioni di questo tipo erano state nominate dopo la guerra dello Yom Kippur, dopo il massacro di Sabra e di Chatila, dopo che il pulpito della Moschea al-Aqsa era stato dato alle fiamme da un australiano folle, così come per indagare la corruzione nello sport e l’assassinio del leader sionista Chaim Arlosoroff (è avvenuto circa una cinquantina d’anni dopo!)?

79 – Il Governo ha qualcosa da temere da una simile commissione, i  cui membri sono nominati dal Presidente della Corte Suprema, e che ha il potere di convocare testimoni e di sottoporli a contraddittorio, di richiedere la produzione di documenti e di definire la responsabilità personale per errori e crimini?

80 – Perché è stato deciso alla fine di nominare una patetica commissione, priva di qualsiasi potere giuridico, che sarà carente di una qualsiasi credibilità sia in Israele che all’estero?
E, infine, la domanda delle domande:

*  Che cosa sta cercando di nascondere la nostra leadership politica e militare?
(tradotto da Mariano Mingarelli)

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Qui in basso il sito con la versione italiana e il sito con l’originale dell’articolo di Avnery

http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1975:le-80-domande-di-uri-avnery&catid=23:interventi&Itemid=43
http://zope.gush-shalom.org/home/en/channels/avnery/1276348453

257 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    PS. Ed a proposito di infatuazioni: l’eolico ha delle applicazioni limitatissime ed un inquinamento acustico straordinario.
    ———
    C’è eolico e eolico. Il microeolico non ha inquinamento acustico.
    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

    si è detto solo che il sistema di produzione capitalistico ne ha enormemente aumentato i rischi. U.
    ——
    Vero, ma anche enormemente aumentato la capacità di controbatterli. E’ tutto in equilibrio. D’altronde se l’altro sistema alternativo al capitalismo è andato a gambe all’aria, significa che la gente vuole, in massa e sotto tutte le latitudini, un sistema mirato al miglioramento del tenore di vita, non alla stasi omeobarica. E ne accetta i rischi.

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    In quanto a Marte, anche la Terra in un futuro lontano per noi ma non troppo lontano su scala universale, si disseccherà a causa della trasformazione del Sole in gigante rossa. Nel frattempo la tecnologia ci avrà ( nelle nostre future e lontane incarnazioni, ovviamente) messo in grado di emigrare su pianeti più ospitali. O di sopravvivere anche al disseccamento del pianeta. Ma non è un problema impellente per la nostra attuale incarnazione…

  3. x Vox
    x Vox says:

    Sia più precisa: chi, dove e quando ha minacciato di colpire Roma e le altre città da lei nominate se non ballano il ballo di Israele contro i palestinesi, gli arabi e i musulmani? La notizia che lei ha dato è esplosiva, perciò deve essere più precisa, dettagliata. Se è una notizia e non una polpetta avvelenata.
    Shalom

  4. Peter
    Peter says:

    pero’ a Vox qualcosa bisogna concederla, senza ironia. Corre voce che ‘Babbo Natale’ ovvero Father Christmas fosse in passato vestito in bianco e blu.
    Chi indovina grazie a chi, o per via di quale ditta multinazionale, la sua uniforme divento’ bianca e rossa?
    Chi indovina forse vincera’ una lattina di Coca-Cola…(si fa per dire, non accetto reclami, non c’e’ nullla in palio, era solo una battuta!)

    Peter

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Si sta preparando a salpare una nave filopalestinese dal Libano, piena di pizzoche che canteranno gli inni alla Madonna durante il viaggio. Israele ha già minacciato un trattamento non consono alla natura dell’equipaggio.

  6. Anita
    Anita says:

    Le fonti sono scritte da persone con un interesse politico…cosi’ come le notizie.
    Mi fido di piu’ di fonti non partigiane.
    Vale anche per le nostre negli US.

    IE: la nostra disoccupazione e’ ufficialmente al 9.7%.
    Ma non contano gli underemployed, quelli che hanno smesso di cercare lavoro, etc…
    Nel mio Stato, ufficialmente e’ il 10.2%, ma realmente e’ al 14% ed in su.

    Anita

  7. Anita
    Anita says:

    PS: 157

    Oops, nel mio Stato e’ al 12.7%, ufficialmente, realmente, secondo il Governatore Carcieri e’ piu’ vicina al 20%.

    Anita

  8. Linosse
    Linosse says:

    “Ma non è un problema impellente per la nostra attuale incarnazione…” M.T.
    Finalmente ,dopo tanto trionfo della tecnologia e scienza sfusa,una notizia che mi lascia tranquillo!
    L.

  9. Linosse
    Linosse says:

    In ricordo di Saramago che ci ha lasciato ieri.
    Da Come Don Chisciotte

    “Marx ed Engels hanno scritto nella Sacra famiglia: «se l’uomo è formato dalle circostanze, allora bisogna formare le circostanze umanamente». Niente di più chiaro, niente di più eloquente, niente di più ricco di senso. Non avevo ancora trent’anni quando, per la prima volta, lessi quelle parole. Furono, per così dire, la mia via di Damasco. Capii che mi sarebbe stato impossibile tracciare una rotta per la mia vita al di fuori di quel principio e che solo un so-cia-li-smo integralmente inteso (dunque, il co-mu-ni-smo) avrebbe potuto soddisfare i miei aneliti di giustizia sociale.

    Molti anni più tardi, in una intervista con Bernard Pivot, che voleva sapere perché continuassi a essere co-mu-ni-sta dopo gli errori, i disastri e i crimini del sistema so-vie-tico, risposi che, essendo un co-mu-nista «ormonale», mi era impossibile avere delle idee diverse: gli ormoni avevano deciso. La spiegazione è più seria di quanto sembri: e forse si capisce meglio se dico che, in qualche modo, ha un equivalente nel «non possumus» biblico.

    Recentemente, suscitando lo scandalo di certi compagni dediti alla più canonica ortodossia, ho osato scrivere che il so-ciali-smo – e a maggior ragione il co-mu-ni-smo – è uno stato dello spirito. Continuo a pensarlo. E la realtà si incarica giorno dopo giorno di darmi ragione. ”

    José Saramago

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    “Marx ed Engels hanno scritto nella Sacra famiglia: «se l’uomo è formato dalle circostanze, allora bisogna formare le circostanze umanamente». Niente di più chiaro, niente di più eloquente, niente di più ricco di senso.
    —————–
    SE l’uomo è formato dalle circostanze…
    Ma l’uomo NON è formato dalle circostanze, semmai si adatta alle circostanze. Ci si adatta a seconda della sua indole, il chè è profondamente diverso sia come concetto che come risultato finale. Infatti, a parità di circostanze gli adattamenti sono diversi persona per persona, da un estremo all’altro, ed avremo sia il personaggio dell’eroe che quello del traditore o dell’approfittatore, a parità di circostanze.
    Questo è uno dei tantissimi casi in cui l’intellettuale costruisce tutto il suo discorso su un presupposto sbagliato. Il presupposto sbagliato in questo caso è l’idea che l’uomo sia formato dalle circostanze. ne deriva che, poichè qualsiasi deduzione esatta fondata su un presupposto sbagliato è sbagliata, ciò che dice Saramago è sbagliato.

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Uno dei difetti degli intellettuali è il voler riportare tutto alle proprie fantasie, trascurando di dedurre semplicemente guardandosi intorno ed ascoltando gli altri. L’intellettuale è molto spesso del tutto autocentrato e non prende in considerazione gli altri nei loro aspetti particolari. Vuole ricondurre tutto al suo modo di essere, secondo il detto di Dante: ‘ognun del proprio cor l’altrui misura’.
    Si ricade sempre nel solito errore, che è quello di far entrare la gente in una precisa categoria, una classe, una definizione, mentre invece ognuno fa storia a sè, ha esigenze profondamente diverse, aspettative profondamente diverse, modi di essere, di capire, di comunicare, di interagire, profondamente diversi rispetto a quelli di qualsiasi altra persona. Se si prescinde da queste considerazioni non si ariverà mai ad alcun risultato concreto.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Facciamo il caso della Libertà.
    Si muore per la Libertà, tutti parlano di Libertà, tutti anelano alla Libertà.
    Tutti?
    Neanche per sogno.
    Tantissima gente preferisce la sicurezza alla libertà.

  13. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Bisogna anche aggiungere che la sicurezza è una componente della libertà, senza della quale la libertà non può esistere.
    Infatti non esiste.
    Quando si dice che si combatte per la libertà, in realtà si combatte per la propria, personale, visione del mondo. Per le proprie personali necessità che non è detto combacino con le necessità degli altri. C’è chi è la motrice e chi il rimorchio, chi la locomotiva e chi i vagoni. La necessità della locomotiva è di muoversi, mentre il vagone è costruito per essere trainato, non avendo una propria capacità di movimento. La gente è fatta allo stesso modo: c’è chi traina e chi da solo non si muove nè è interessato a muoversi, se il punto esistenziale in cui si trova non gli procura evidenti disagi dai quali spostarsi.

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Capii che mi sarebbe stato impossibile tracciare una rotta per la mia vita al di fuori di quel principio e che solo un so-cia-li-smo integralmente inteso (dunque, il co-mu-ni-smo) avrebbe potuto soddisfare i miei aneliti di giustizia sociale (Saramago)
    ———-
    Ho detto prima che se si costruisce un discorso giusto su una deduzione sbagliata, il risultato è un errore. Voglio chiarire meglio il concetto, applicandolo a ciò che afferma Saramago.
    “…i MIEI aneliti di giustizia sociale…” riporta a ciò che ho affermato in precedenza, ovvero che ognuno fa storia a sè. Giustamente Saramago sottolinei che sta parlando delle SUE esigenze.
    Che poi si tratti di esigenze legate all’indole, come anche ho affermato prima, lo evinciamo dal suo “… mi era impossibile avere delle idee diverse: gli ormoni avevano deciso….”
    Dov’è quindi l’errore?
    E’ nell’antefatto, nella citazione di Marx che presume un principio di applicabilità sistematica (bisogna formare le circostanze umanamente) alle esigenze di giustizia sociale intesa come la intende il c…smo.
    Ciò che vale per Saramago, per tantissimi altri non ha invece alcun valore, poichè semmai la tendenza più condivisa è quella di ottimizzare la propria posizione sociale indipendentemente dalle necessità del resto dell’umanità.

  15. Vox
    Vox says:

    @ Shalom

    Quote:
    Dr. Marvin van Crevald
    Hebrew University:
    “We Israelis possess several hundred atomic warheads and rockets and can launch them at targets in all directions, perhaps even at Rome. Most European capitals are targets+We have the capacity to take the world down with us.”
    The Israeli historian reiterated Israel’s ability to destroy the whole world whenever it felt its existence would be doomed to extinction.

    from: “Israel could find itself forced to wipe out Europe”

    http://www.politicaltheatrics.net/2010/03/israeli-historian-israel-could-find-itself-forced-to-wipe-out-europe/

    Lo storico militare Marvin van Crevald della Hebrew University avrebbe affermato:
    “Noi israeliani possediamo diverse centinaia di testate atomiche e di missili e possiamo lanciarli in tutte le direzione, forse anche a Roma. La maggior parte delle capitali europee possono diventare dei bersagli. Abbiamo la capacità di far venire giù il mondo insieme a noi”.

    Da: “Israele potrebbe vedersi costretta a far fuori l’Europa”

    ===
    Da parte mia sono incline a osservare che quanto avvenuto nei giorni scorsi con la Flottilla e con le centinaia di volontari di tutto il mondo (Europa e Usa inclusi) sembra corroborare le affermazioni di cui sopra.

    Prenderle sottogamba, come mere farneticazioni, sarebbe una leggerezza imperdonabile. Se un professore di qualunque altro stato avesse detto cose del genere, oggi probabilmente sarebbe, se non in galera come sospetto terrorista, quanto meno sotto lo scrutinio di tutti i servizi segreti.
    Ma siccome l’ha detto un israeliano…

  16. Vox
    Vox says:

    Saramago ha perduto molto a non aver conosciuto il genio di MT, mentre era ancora in vita.

  17. Vox
    Vox says:

    Quoto dallo stesso articolo

    http://www.politicaltheatrics.net/2010/03/israeli-historian-israel-could-find-itself-forced-to-wipe-out-europe/

    As for the Palestinians, the historian said that Israel at the present time pursues a specific strategy based on mass deportation of the Palestinian people and has intentions to expel all Palestinians without exception, but it is awaiting the right moment to take this step.

    Per quanto riguarda i palestinesi, lo storico ha detto che israele insegue una strategia specifica, basata sulle deportazioni di massa, che ha intenzione di espellerli tutti senza eccezione e che sta aspettando il momento opportuno per compiere questo passo.

    (Se non è razzismo di stampo nazista questo, non so cosa sia)

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    La Storia è quel mare di sangue che è, ciò non toglie che per sentirsi in pace almeno con se stessi possa esserci chi cerca – nel proprio piccolo – di evitare se ne versi ancora.
    ‘Notte.
    pino

  19. Anita
    Anita says:

    x VOX -#168-

    “New Iranian missile puts Europe within reach”’

    http://www.jpost.com/LandedPages/PrintArticle.aspx?id=167719

    Questo e’ stato sui nostri media da quando Ahmadinejad ha fatto vedere i suoi muscoli…..

    Iran flexed its muscles on Wednesday, displaying a new missile that the Islamic Republic claimed would serve as a satellite launch vehicle (SLV). But Israeli defense officials warned it could one day become an intercontinental ballistic missile (ICBM) with a range of several thousand kilometers, putting almost all of Europe in its reach.
    A model of the missile, named Simorgh, was displayed at a space show in Teheran, along with the three new Iranian-built satellites –

    Per copiare bisogna andare su “Source”….

    Anita

  20. Peter
    Peter says:

    referenza Vox 166

    mi dispiace, ma devo fare una parte che mi e’ molto congeniale da sempre, l’avvocato del diavolo. E come tale, direi che l’innocenza di Vox fa davvero tenerezza. Specie ad un diavoletto senza religione come me.
    L’articolo in inglese da cui Vox deduce che Israele minaccerebbe di bombardare l’Europa con armi nucleari contiene un ‘major flaw’, ovvero un inghippo notevole, per dirla in soldoni. L’introduzione dice che e’ tutto tradotto dall’arabo, e che il nome del prof. Van Crevald si e’ perduto nella traduzione…Il che e’ come dire che l’articolo e’ ARBITRARIAMENTE attribuito a quel signore da coloro (?chi) che riportano l’articolo in inglese! se mi sbaglio, ditemi voi dove.
    Del resto, mi pare molto dubbio che un docente universitario israeliano ammetta candidamente, e di fronte ad una audience potenzialmente o di fatto araba(!), che Israele disponga di armi nucleari (!) e sarebbe pronta ad usarla contro molte capitali europee poco gradite!!!
    Insomma cara Vox, si puo’ fare o riportare propaganda o contropropaganda, ma francamente bisogna saperlo fare, a prescindere dala scelta di campo politico. Amicus Plato, sed magis amica veritas…Anche nell’ipotesi che lei fosse corretta nella sua conclusione, cioe’ che Israele si stesse preparando ad una deportazione en masse dei palestinesi. Anzi, direi a maggior ragione.

    Vorrei poi notare che in italiano non si dice ‘quoto’ per quote, a meno che non si parli di quotazioni in borsa. Forse voleva dire ‘cito’, ‘riporto’?
    E non si dice neanche insegue una strategia, direi che anche in italiano una strategia puo’ essere seguita o perseguita…
    Il solito discorso di ‘false friends &odd pairs’.
    Mi verrebbe persino la tentazione di insinuare (anche i diavoletti vengono tentati) che lei sia un false friend della causa palestinese…

    saluti

    Peter

  21. Peter
    Peter says:

    osservo anche che Vox usa il condizionale (!), nel 166. Il prof. Van Crevald ‘avrebbe’ affermato.
    Insomma, qui lo dice e qui lo annega…nelle fonti dubbie ed ipotetiche!

    Peter

    ps
    niente ferie ad Odessa quest’anno (eh eh eh)

  22. Anita
    Anita says:

    OH OH OH….

    Questa associazione non esiste piu’ dal 2005.

    Islamic Association of Palestine – Wikipedia, the free encyclopedia

    http://en.wikipedia.org/wiki/Islamic_Association_of_Palestine

    The Anti-Defamation League accused the IAP of issuing anti-Semitic propaganda and having links to terrorists.
    The U.S. government considers the IAP a front for Hamas in the United States.
    ===
    L’Anti-Defamation League ha accusato il rilascio di IAP propaganda antisemita e di avere legami con i terroristi.
    Il governo americano ritiene che la IAP un fronte di Hamas negli Stati Uniti.
    ===
    Comunque ha un website con l’articolo postato da VOX.

    Lo vado a ritrovare. A.

  23. Anita
    Anita says:

    Ecco, l’articolo viene da:

    http://www.sweetliberty.org/issues/israel/destroycaps.html

    Con la firma di Islamic Association for Palestine (IAP News).

    Anita
    =====================================

    x Peter

    Avevo letto in fretta l’articolo di VOX, ma mi sembrava molto simile alle stesse vuote minacce da parte dell’Iran.

    Sono dentro e fuori, sto cercando di finire il mio lavoro in giardino.
    Sono in ritardo…ma ce la sto facendo.

    Anita

  24. carlino
    carlino says:

    Non e’ possibile…

    Il funerale di un politico costa 5000 euro al contribuente. Non è poco, ma vuoi mettere la soddisfazione?
    “I politici (siciliani, ndr) hanno fatto una leggina che in caso di morte il politico (anche se ha fatto 1/2 legislatura ) ha diritto al funerale pagato dalla Regione per 5000 euro a persona.

    fonte http://www.beppegrillo.it

  25. carlino
    carlino says:

    « Solidarietà di Stato a un condannato
    Il virus di Pomigliano
    Mi domando se stiamo impazzendo. Se c’è un virus della cattiveria che ha preso gli italiani. Se siamo invasi da qualche alieno malvagio che ci rende come lui. O stiamo precipitando all’inferno? Avanza una epidemia che è molto peggiore dell’aviaria o della suina e non ci sono campagne statali per frenarla, non si vedono farmaci, non ci sono anticorpi, a meno che tutto l’organismo sociale non reagisca come un solo anticorpo per espellere da sé questa rovina.

    Guardo Marchionne che ricatta i lavoratori per due miserabili anni di lavoro senza alcuna garanzia futura. Due miserabili anni di caduta verticale verso il basso, contro ogni principio di umanità sostenibile, per il puro gusto dell’odio verso l’uomo, per il puro gusto del vizio della prevaricazione e del potere fine a se stesso.

    18 turni continuati di lavoro a catena senza pausa pranzo con posture obbligate e catalettiche, con 40 ore di straordinario coatto, divieto di sciopero, niente coperture sanitarie per tre giorni di malattia e più facilità di licenziamento di prima. E per 2 anni di sporco malpagato lavoro!

    Si sono presi i soldi dello Stato ma non basta, 50 anni di finanziamenti pubblici quanto un numero inverosimile di Finanziarie, ma non basta, si sono presi decine di anni di cassa integrazione a spese dello Stato ma non basta, hanno delocalizzato il lavoro in Polonia ma non basta, ora lo riportano in Italia licenziando i lavoratori polacchi e portandolo a livelli più bassi, ma non basta, e domani cosa faranno? Ricatteranno i lavoratori polacchi per riportare il lavoro in Polonia a livelli ancora più bassi? E avanti e indietro, lavoratori contro lavoratori, a condizioni sempre più miserabili e meschine? Finché l’uomo non sarà a livello di uno schiavo. Cosa hanno in quelle teste malate e viziate?

    Cos’ha in testa Veltroni che attacca gli operai?

    Cos’ha nel cuore a Marcegaglia che spinge verso un contratto infernale?

    Cos’hanno in mente Bonanni e Angeletti per prestarsi a un tunnel simile?

    Come può un qualunque operaio, di fronte a uno scenario simile, consentito da Pdl e Lega, votare ancora per questi aguzzini?

    Come può un mondo qualsiasi reggere ancora alla cieca sordità umana dei demoni che lo infestano inneggiando a spregi come questo? Spregi alla civiltà, al buon senso, all’Uomo!

    Per Sacconi è svolta storica, per Tremonti è mercato, per Marchionne, CISL e UIL è la sola cosa da fare. Per i lavoratori è ricatto nero.

    Questo Governo ha sempre cercato di far fuori l’art. 18 e lo statuto dei lavoratori. Il contratto FIAT apre alla schiavitù fatta norma. Si chiude l’era dei diritti, si entra nel medioevo.

    Il lavoro diventa far west. Applaude Marcegaglia spudoratamente, viva l’economia liberista più spietata di prima! Viva il profitto senza regole, e la politica rampante del mercato libero fatto sulle spalle dei più deboli!

    A Pomigliano si gioca il futuro di tutto il lavoro italiano. Muore il lavoratore, nasce lo schiavo. Il modello di riferimento è Rosarno, ovvero la camorra, che ora prende la faccia del business e si accomoda nei Cda, lasciando Maroni giocare coi picciotti o le famigghie che hanno perso la corsa, tanto poi libereranno anche quelle, o in Cassazione o penalizzando i pentiti.
    Marchionne promette 700 milioni di investimento, in cambio vuole stracciato il Contratto nazionale di lavoro e sputi alla Costituzione. Si deve sputare su due secoli di lotte per il lavoro. Tornare indietro di due secoli. Anzi al medioevo. Signori e servi della gleba. Chi ha il diritto di spaccare il mondo e chi non ha il diritto nemmeno di rispettare se stesso. Una robetta da poco! I diritti sospesi! Vedete come lo spauracchio della crisi renda bene a certuni!

    Chi mette in discussione l’accordo da schiavi sarà licenziato in tronco! Non sono ammessi scioperi postumi. Siamo extracomunitari in casa!

    E sennò? Sennò si chiude. E tutti a casa. A morire di fame! E sotterriamo l’art. 40 della Costituzione! Il diritto di chi lavora a scioperare. Al suo posto sarà infoltito il diritto dell’impresa di fare quel che la pare. Già si fa una Costituzione a misura di impresa. La repubblica deve essere fondata sul lucro. Il contro in banca ripulisce la coscienza e la legge garantirà dalla magistratura. Niente diritti ai deboli niente umanità. L’era del sopruso cresce sotto i colpi ben diretti di un liberismo che dalla sua crisi trae colpi meglio assestati contro gli impotenti, così ben assestati da cedere che anche la crisi sia stata fatta artamente per velocizzare la schiavitù del mondo. Fino a quando? Fino all’apocalisse finale. Praticamente il mondo sarà diviso tra chi è schiavo e chi aumenta la sua potestà del far male. Schiavi e demoni. E questo trova tra gli schiavi perfino degli estimatori!! A questo punto siamo arrivati di aberrazione finale!

    E il sindacato? Non c’è posto per il sindacato in un neoliberismo estremo. Solo per corporazioni succubi di tipo fascista e CISl e UIL già sono su quella strada. La strada di Minzolini e De Bortoli. E’ il primo passo per l’annullamento fascista dei sindacati e la loro riduzione a corporazioni fasciste, cosa a cui CISL e Uil si sono già aggiogate, malgrado la fregatura del Patto per l’Italia. Siamo sulla strada su cui gli opportunisti e i vigliacchi si sono giù accomodati.

    A Pomigliano non si gioca il futuro dei lavoratori FIAT ma di tutto il lavoro italiano. Si giocano i diritti dell’uomo. Ci sono dei passaggi che aprono all’inferno. Qui si viola la legge e la Costituzione. Si uccide il diritto del lavoratore a essere rispettato. Passato quel limite, tutto il peggio è possibile.

    Viviana Vivarelli
    (lettere all’Espresso online)

  26. ber
    ber says:

    Gentile Signora Viviana,
    condivido la sua pena e l’avvenire buio che si prospetta a questa
    Italia di furbastri,..è quello che è stato seminato.

    Che la Fiat più che industriali erano commercianti di pochi scrupoli questo è una cosa già vecchia e risaputa…
    Gli Agnelli troppo signori per sporcarsi le mani, delegano sempre qualche arrivista, dirigente illuminato che faccia il lavoro sporco per loro,…troverà lui le scuse adatte per giustificare ricatti e licenziamenti,…
    una crisi così grave non si era mai vista,…bisogna risalire al ’29,
    anzi a torquemada…

    I politici io li salterei a piè pari,…per amor di patria e di partito,
    mi fermerei a Berlinguer…

    Comunque una domanda al marchiocello io lo farei:
    I 10 miliardi di lire della rottamazione dove sono finiti?
    -a comperare il CASE in Usa,
    -a comperare le acque Perriet?,
    -a diversificare su investimenti che niente avevano a che fare
    con la produzione di auto.
    E’ la politica dello sparviero che,unita a quella del caimano-politico hanno portato l’Italia,…in patania…

    Comunque io sono un ottomista,forse perchè sono stato sempre con un occhio e un piede,fuori di questo paese,
    L’OPERAIO DEVE PRENDERE IN GESTIONE LA FABBRICA E RICOMINCIARE DA ZERO,
    nessun altro farà il suo interesse,…all’infuori di se stesso.

    Al posto delle panda facciano trattorini,al posto di marchigiacomo metteteci lamborghini,…
    ognuno lavori in fabbrica per se e per i propri figli,…e i pensionati si facciano l’orto,…di terra incolta è piena il mondo.
    Un augurio sincero a lei e a questo paese in mano ai farabutti,Ber

  27. x Anita e x Vox
    x Anita e x Vox says:

    x Anita

    Guardi che non è un delitto essere palestinese. Il fatto che certi articoli li pubblichi un sito palestinese o filopalestinese non toglie certo credibilità al suo contenuto. Che è sempre più credibile della miserabile e menzognera propaganda filosionista e filoisraeliana a tutti i costi, a partire dall’agenzia Memri che inquina e falsifica molto e per finire alle tossine untrici di “Informazione corretta” (!).
    Riguardo le “vuote minacce dell’Iran” lei ha ragione. Quelle dell’Iran sono minacce vuote, mentre quelle di Israele, degli Usa e della Germania sono minacce piene, concrete.

    x Vox

    Il grave discorso dello storico israeliano che lei ha citato è talmente grave che non può ammettere verbi al condizionale: il discorso o lo ha fatto o non lo ha fatto, quelle affermazioni gravissime o le ha fatte o non le ha fatte. Non ci si può basare su un “avrebbe”. Se lei può farlo, chieda lumi al sito – abominevole secondo la gentile Anita – così da chiarire questo argomento inquietante. Talmente inquietante che non può essere lasciato solo a suo accenno o all’articolo del sito citato.
    Shalom

  28. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    L’emancipazione della classe
    lavoratrice deve essere opera
    della classe lavoratrice stessa.

    Karl Marx

  29. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Le case della “cricca” indagati l’ex ministro
    del Pdl Lunardi e il cardinale Sepe

    L’arcivescovo di Napoli e l’ex ministro sono indagati dalla procura di Perugia, titolare dell’inchiesta sugli appalti per i cosiddetti Grandi eventi.
    Per il cardinale Sepe l’indagine riguarda in particolare la ristrutturazione e la vendita di alcuni immobili di Propaganda Fide.

    Bertolaso: fu il cardinale a “trovarmi casa,

    «Immobiliare» vaticana trova casa ai vip

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’emancipazione della classe
    lavoratrice deve essere opera
    della classe lavoratrice stessa.

    Karl Marx
    ————-
    Certo, è un concetto giusto.
    La classe lavoratrice, è composta dai lavoratori che, ognuno per conto proprio, tentano di emanciparsi diventando borghesi.
    Diventati borghesi, a loro volta cercano manodopera da sfruttare.
    E così via.
    Film già visto, quando gli operai negli anni’60, diventati piccoli imprenditori, a loro volta sfruttavano altri operai. Ora, gli operai diventati piccoli imprenditori sfruttano la manodopera degli extracomunitari.
    La classe lavoratrice non è compost di santi, ma di marpioni della stessa qualità morale dei loro sfruttatori.
    Cambia solo il rapporto di forza, ma la materia prima è la stessa.

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’OPERAIO DEVE PRENDERE IN GESTIONE LA FABBRICA E RICOMINCIARE DA ZERO,
    nessun altro farà il suo interesse,…all’infuori di se stesso.
    ————-
    caro Ber, da un imprenditore come te, un discorso del genere non me lo sarei aspettato. Mi piacerebbe che tu convenissi con me, invece, questa preciszione: l’operaio deve essere pagato anche con una sostanziosa partecipazione agli utili dell’azienda in cui lavora. Credo lo facciano già in Giappone, se la memoria non mi inganna.
    Tu sai meglio di me, proprio perchè sei un imprenditore, che un’impresa non è composta solo di manodopera. La manodopera è il braccio, ma senza il cervello la manodopera non serve a niente. Ci vuole chi abbia la capacità di imprendere, e questi non possono essere gli operai perchè altrimenti farebbero a loro volta gli imprenditori e non gli operai. Ci vuole la capacità di commercializare il prodotto e anche qui non è roba per gli operai, che altrimenti farebbero i commercianti e non gli operai.
    Ci vuole la capacità di coordinare e gestire il tutto, e l’esperienza ci insegna che nessun collettivo operaio è in grado di farlo, poichè in un collettivo le decisioni si livellano verso il basso, non verso l’alto. Già visto nella Cina di Mao.
    Quindi, ognuno abbia il suo ruolo, ognuno sia remunerato in funzione dell’apporto sostanziale a tutto il sistema. Lo si fa nei pescherecci: il capitano prende un tot del pescato, il capobarca la metà del capitano e i pescatori un terzo ciascuno rispetto alla porzione del capitano. Così ognuno fa del suo meglio, poichè più si pesca più tutti guadagnano, ed ognuno mantiene il suo ruolo.

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Concordo invece perfettamente con Ber per quel che riguarda la Fiat.
    E l’orto, ovviamente.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La Storia è quel mare di sangue che è, ciò non toglie che per sentirsi in pace almeno con se stessi possa esserci chi cerca – nel proprio piccolo – di evitare se ne versi ancora. (Pino)
    ——
    Che poi è proprio ciò che sto facendo io, cercando di dissuadere da imprese folli e suicide come le flotille, che tra l’altro hanno lo svantaggio di far morire brava gente.
    Molto meglio il boicottaggio, se proprio si vuol far sentire la propria indignazione al governo israeliano. I pacifisti dovrebbero puntare al boicottaggio di massa, per ottenere risultati degni di considerazione.
    Teniamo conto che in Medio Oriente come in stremo Oriente, perdere la faccia non è ammesso. Una ipotetica vittoria della flotilla spingerebbe gli israeliani a rifarsi in modo molto più violento, per far capire chi comanda da quelle parti. Se è un bis e un ter di piombo fuso che stiamo cercando, continuiamo pure con le flotille: è il modo migliore per aumentre lo spargimento di sangue ed accendere ancora di più le tensioni da quelle parti. Ovviamente saranno sempre i palestinesi a farne le spese, non certo i pacifisti, che per appagare le loro necessità pacifiste non si rendono conto di fare danni molto peggiori dei vantaggi che credono di poter apportare.

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Pino:
    Speaking during an interview which was published in Jerusalem Friday, Professor Martin Van Crevel [sic] said Israel had the capability of hitting most European capitals with nuclear weapons.

    “We possess several hundred atomic warheads and rockets and can launch them at targets in all directions, perhaps even at Rome. Most European capitals are targets of our air force.”
    ————–
    Dice che IN TEORIA i missili israeliani possono arrivare dappertutto.
    La logica si rifà a Sansone: se Sansone deve morire, si porterà dietro anche i filistei.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    In pratica, la logica israeliana sarebbe: se credete di poterci buttare a mare, sappiate che non saremo i soli ad affogare.

  36. ber
    ber says:

    Caro Marco,
    che l’operaio non può fare tutto da solo è talmente ovvio che
    era,… “omesso”.
    Chi esporta deve sapere le lingue,.. per esempio.

    Per gestione dell’operaio si intende la partecipazione finanziaria,
    le responsabilità che si assume e che prende in assemblea insieme agli altri.

    I premi di produzione giapponesi sono cosa nota,…ma in un periodo di crisi,gli stessi giapponesi stanno cercando di ridurre
    il peso del sindacato nella fabbrica,…leggi in propositto il sito di Oscar Bartoni sulla fabbrica Toyota in Missisipi.

    Insomma,bisogna riscrivere le regole,…cosa che a pochi piace.
    Ciao,Ber

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Anche nell’ipotesi che lei fosse corretta nella sua conclusione, cioe’ che Israele si stesse preparando ad una deportazione en masse dei palestinesi… (Peter)
    ————
    Deportazione presume un luogo o dei luoghi dove deportare. Luoghi dai quali non si possa fuggire e, soprattutto, luoghi che accettino una presenza bellicosa come quella dei palestinesi.
    E’ automatico che, o si uccidono 7 milioni e passa di palestinesi, o i palestinesi restano dove sono sempre stati, per il semplice motivo che, dovunque si cercasse di disperderli, farebbero tale e tanto casino da diffondere a macchia d’olio la situazione che abbiamo già visto in Giordania e in Libano. Non conviene a nesuno prenderseli, nè loro certamente hanno la seppur minima intenzione di andarsene di loro spontanea volontà, ed in questo hanno tutte le ragioni. La soluzione resta solo una: due Stati indipendenti. Solo che la strada per arrivarci è ancora tutta in salita e piena zeppa di buche.

  38. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Cosa c’è di sbagliato nel capitalismo
    Ma, potresti chiedere, cosa c’è di sbagliato nel capitalismo?
    Quello che è sbagliato nel capitalismo è che è basato sul privilegio di classe e sullo sfruttamento.
    I mezzi per produrre la ricchezza – i mezzi con i quali la società sopravvive – sono monopolizzati da una piccolissima minoranza della popolazione, o in modo personale o indirettamente attraverso lo stato, col risultato che tutti gli altri devono vendere le proprie capacità lavorative a quella minoranza per una retribuzione, per un salario che non può mai essere equo rispetto al valore di quello che produciamo – in altre circostanze non ci sarebbe alcun profitto.

    Ed è il profitto che procura a quella minoranza il suo reddito privilegiato e che è lo scopo incurante della produzione sotto il capitalismo.

    Quello che è sbagliato nel capitalismo è che la sua lotta di competizione per i profitti porta ad aumentare i ritmi di produzione, stress e insicurezza al lavoro, a danneggiare l’ambiente, a guerre e spreco per preparativi di guerra che le spese per armi rappresentano.

    Il capitalismo può operare solo nel modo in cui opera – come un sistema di produzione di profitto mettendo i profitti prima di qualsiasi altra cosa – e non può essere riformato per agire in qualsiasi altra maniera.
    Questo è il motivo per cui quando cambiano i governi non cambia niente.
    I governi, qualunque siano i loro colori politici, non possono modificare le leggi economiche del capitalismo. Proprio l’opposto di fatto.
    Loro devono applicare queste leggi, così come abbiamo visto tante volte, quando i nuovi governi che hanno promesso di riformare il capitalismo per farlo operare nell’interesse di tutti finiscono col ridurre i salari, i benefici e i servizi pubblici allo scopo di proteggere i profitti.
    Senza dubbio in qualche caso i membri di questi governi – come alcuni dei candidati alle elezioni – erano assolutamente sinceri.

    Ma questo non è il punto. Non è in discussione cosa vogliono fare, ma cosa possono fare – o piuttosto non possono fare – all’interno della struttura del sistema del profitto.

    Il capitalismo semplicemente non può essere riformato a operare nell’interesse della classe di maggioranza della retribuzione e del salario dei lavoratori.
    Ecco perché noi del Movimento Socialista Mondiale diciamo che i lavoratori dovrebbero organizzarsi per porre fine ad esso, non di provare a riformarlo.

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Per gestione dell’operaio si intende la partecipazione finanziaria,
    le responsabilità che si assume e che prende in assemblea insieme agli altri. (Ber)
    ———-
    Permettimi di non essere d’accordo.
    L’operaio non è in grado di assumere decisioni di carattere finanziario e imprenditoriale, poichè non ha la preparazione necessaria per poterlo fare.
    Non solo, ma le decisioni prese collettivamente da gente non esperta, sono sempre di qualità scadente rispetto alle decisioni prese da un ristretto pool di esperti.
    Ognuno deve fare al meglio il proprio ruolo, senza invadere campi in cui non ha competenze.
    La partecipazione agli utili d’impresa compensa il lavoro di tutti, come appunto succede sui pescherecci.

  40. ber
    ber says:

    L’operaio non è in grado di assumere decisioni di carattere finanziario e imprenditoriale, poichè non ha la preparazione necessaria per poterlo fare.

    Sono gli ex operai che hanno messo su le imprese,…
    se incominciano in 20 ci sarà una selezione,…qualcuno esce
    e quacuno entra,…ma l’impresa rimane.
    Quella che conta è che lavorano con responsabilità e attaccamento al lavoro perchè sanno che,se fallisce,…morirà di fame e potrà solo biasimare se stesso.
    Spiegato mi sono?.
    Ciao,Ber

  41. ber
    ber says:

    x Marco,
    come vedi in sintesi siamo d’accordo.
    E’ logco che bisogna fare lo statuto e scrivere delle regole di responsabilità.
    Un padre che lascia l’azienda, può lasciare il posto al proprio figlio
    o ricevere un compenso sulle azioni che lascia.

  42. Paleonico
    Paleonico says:

    x Striscia rossa

    Caro Compagno, non dire che il pifferaio di bisceglie è un matto, gli fai un favore xcche lui continui assparare cazzate e a far tacere tutti i frequentatori di questo blog e cchi ha la sfortuna di frequentarlo… .Esso è un ciarlatano inutile a se stesso e dannoso, ripeto, xcchi lo frequenta… è contro il collettivismo /o/ socialismo in quanto non ha mai prodotto niente e vive da parassita… di conseguenza è contro un sistema sociale organizzato e gestito dalla collettivita… al pifferaio ( lo ha detto lui..) non piace lavorare e partecipare allo sviluppo sociale di una comunita… In un sistema socialista quelli come lui non hanno di chi approfittare e succhiare sangue x vivere da ciarlatano… dice che vive dei 450 euro al mese che, dice .esso sono della pensione… non mi meraviglierei se fosse x l’invalidita presunta… e ci crederei visto che è malato di fannullagine… Non intervengo piu sul blog x il fastidio che provo quando leggo il suo nome e le sue pifferate e il suo mettere attacere chiunque gli fa notare che dice cazzate un tanto al kl. x intortare i semplici, e in molti glielo fanno notare… ma .esso ( il puntino sta x la lettera c) continua imperterrito attappare la bocca attutti… Lascialo perdere… è infettivo… infetta le menti sane e chi vuole e si preoccupa del bene sociale e delle battaglie che fanno gli uomini umani x una vita degna contro i soprusi dei prepotenti che vivono col sangue della povera gente… .esso non ha pieta x i meno fortunati… ha paura di un sistema con regole sociali… come appunto i parassiti y/o gli anarco-individualisti…
    Buona domenica caro compagno y Halla faccia del macco trompetta, noi continueremo allottare xcche tutti abbiano una vita degna, una casa e un lavoro… oltre a servizi comunitari. Quelli come .esso sono e vivono ai margini di questa societa, in un trionfo di egoismo e nulla facere… e fottere le menti deboli, x vivere comodi. Come dicevo non serve a nessuno se non a soddisfare il suo non fare un cazzo e vivere bene, tipico dei parassiti sociali. Un inutile omuncolo, dannoso x la societa civile e la gente x bene… e con questo ti auguro una buona domenica…
    Un caro saluto al blog e a te y Hasta la Victoria, Siempre!!
    Paleonico

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Si, infatti un gran numero di imprenditori provengono dalla gavetta. L’operaio che ha spirito imprenditoriale, prima o poi si mette in proprio.
    Putroppo abbiamo visto che, passato dall’altra parte della barricata, si mette a fare il sior paròn anche lui.

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