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La domanda è ormai d’obbligo: ma il chiavalier Berlusconi è un uomo di Stato o un cialtrone? La risposta l’ha data lui stesso: con la figura di merda del sussurrare all’orecchio dell'”abbronzato” la clamorosa balla e calunnia dell’Italia soggetta alla “dittatura dei giudici di sinistra”

La figura di merda, e da omuncolo, fatta da Berlusconi sussurrando a Obama l’incredibile fregnaccia, e calunnia, che in Italia c’è, più o meno, la “dittatura dei giudici di sinistra”, è incredibile, ma è il logico sviluppo del modo di fare del Chiavaliere. Partiamo da una domanda. Un capo di governo che in campagna elettorale si precipita a far visita molto strombazzata a una donna che s’è fatta ricoverare in ospedale per un paio di lividi, accampando una aggressione per mano degli “avversari politici” peraltro inesistente , ma non è MAI andato a far visita ai feriti e mutilati sul lavoro, non è MAI andato a un funerale di un morto sul lavoro – cioè di una vittima delle cosiddette “morti bianche”, in realtà nere anch’esse per il lutto e il dolore – e non è MAI andato a rendere omaggio ai familiari della vittima, un tale capo di governo somiglia di più a un uomo di Stato o a un cialtrone? Deve vergognarsi o essere fiero del suo comportamento? Per saperlo, avevo in mente di telefonare direttamente a Silvio Berlusconi per porgli le domande, ma dopo la “spiata” all’orecchio di Obama, telefonargli è superfluo. Non ce n’è più bisogno, le risposte sono chiare, chiarisime, e coram populo. Ma le domande gliele avrei fatte anche in considerazione del fatto che in tema di “morti bianche” l’Italia ha il triste primato europeo, si viaggia al ritmo dalle 3 alle 4 morti al giorno. Per non parlare delle migliaia di feriti, spesso mutilati, dovuti agli oltre 700 mila infortuni l’anno, feriti e mutilati che non hanno certo solo un paio di lividini come la signora visitata a Milano con non disinteressato clamore dal cavalier Chiavaliere. Continua a leggere

Altro che premio Nobel per la pace: Obama prende a schiaffi la Cina sia a sudest che a nordovest. Mentre Berlusconi e il suo Partito dell’Amore grondano odio anche nella trasferta in Israele

Ci risiamo. Con i due pesi e due misure, intendo. E comincio a pensare che il presidente Usa e premio Nobel per la pace mister Obama finirà con l’essere forse peggio di Bush, se non di Nixon. Mentre infatti sorride alla Cina e pare voglia cercare con essa la nuova partnership mondiale, con una mano fornisce nuove armi all’Isola di Taiwan-Formosa, chiaramente un pezzo di Cina anche se ancora un avanzo del criminale Chang Kai-shek diventato di fatto un protettorato Usa, e dall’altra e con l’altra riceve il Dalai Lama. Ovvero, tradotto in italiano: una pedata nel sedere a sudest, con le armi a Taiwan, e un pugno in faccia a nord ovest, con il Dalai Lama irredentista del Tibet. Della serie “abbiamo sempre e comunque ragione noi”. Se questa è distensione….

Poi c’è il nuovo atto della ormai ventennale piece berluscona. E’ andato in scena un nuovo attacco del capo del governo contro la magistratura italiana, attacco più adatto a una repubblica delle banane con sapori golpisti: “Con la magistratura dobbiamo usare la mano dura”, frase che ha il pregio di essere quanto mai esplicita e di fare anche rima. Ora è in scena il viaggio in Israele. O meglio: i baci in bocca con il suo governo sfacciatamente di destra, dove ricopre la carica di ministro degli Esteri un amante della pulizia etnica risolutiva finale come Avigdor Lieberman, che ha anche il pregio di essere un baro. Continua a leggere