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Israele e i suoi supporter negli Usa verso il Medioevo. Deutsche Bank: la caduta degli Dei. La Fed e la Bce comprano titoli tossici per gonfiare di liquidità il sistema

LA FOTO ESPRIME MERAVIGLIOSAMENTE IL FATTO CHE SIAMO TUTTI FIGLI DELLA MADRE TERRA. GRANDE E’ QUINDI LA STOLTEZZA, LA CATTIVERIA E LA FEROCIA DEI NAZIONALISMI. DI QUALUNQUE TIPO E SOTTO QUALUNQUE CIELO.

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1) – http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=74138&typeb=0&Muro-del-Pianto-ultraortodossi-contro-le-donne

Gerusalemme, 10 maggio 2013, Nena News – Questa mattina sono scoppiati scontri al Muro del Pianto a Gerusalemme: un migliaio di giovani ebrei ultraortodossi hanno cercato di impedire alle donne dell’associazione israeliana “Women of the Wall” di pregare nel sito religioso, lanciando loro pietre e bottiglie d’acqua. Cinque di loro sono stati arrestati dalla polizia, riporta Mickey Rosenfeld, portavoce della polizia. Hanno partecipato alla protesta decine di centinaia di ragazzi e ragazze provenienti da tutto il Paese, dopo la decisione del tribunale di Gerusalemme di permettere alle donne dell’associazione di pregare al Muro del Pianto vestendo iltallit (lo scialle della preghiera), generalmente riservato agli uomini.

Tutto era cominciato circa un mese fa quando “Women of the Wall” aveva lanciato un’azione per garantire il diritto delle donne ebraiche di pregare liberamente e leggere collettivamente la Torah. Lo scorso 11 aprile, le donne dell’associazione erano entrate nella sezione del Muro del Pianto destinata agli uomini e avevano pregato a voce alta. Un modo per rivendicare l’uguaglianza in campo religioso, spesso chimera tra gli ebrei ultraortodossi. Continua a leggere

Manifesto per la fondazione del partito Democrazia Laica. Per la difesa della laicità della Repubblica italiana (quindi anche della libertà di religione) e contro la guerra da “scontro di civiltà”

Il laicismo unisce, i clericalismi invece dividono. E spingono chiaramente verso una nuova disastrosa guerra chiamata “scontro di civiltà”. Se qualcuno vuole partecipare con me all’avventura della creazione del partito Democrazia Laica si faccia avanti. Questo è il manifesto che io propongo. Si accettano ovviamente suggerimenti e consigli, specie per il programma politico che io ho solo abbozzato in pochi punti.

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L’Italia è stata unificata e resa più civile, più moderna e più europea dalle personalità, dai gruppi, dalle associazioni e dai partiti laici e antitotalitari, cioè da un insieme che oggi è purtroppo molto indebolito e in via di estinzione come realtà organizzata e dotata di strutture politiche. Da qualche tempo è invece cresciuto l’interventismo della gerarchia vaticana nella vita politica della Repubblica Italiana, fino a superare abbondantemente in vari campi i limiti del lecito; interventismo che si è mobilitato non per la conquista di nuovi diritti dei cittadini italiani, quanto invece per impedirli. Di recente si è arrivati a sostenere che le leggi della Repubblica devono essere in sintonia con il credo man mano elaborato in Vaticano.
Questo comportamento, da religione di Stato, spinge da una parte all’ossequio filoclericale e dall’altra all’anticlericalismo, eccessi da evitare entrambi, ma spinge anche in direzione contraria al diritto di libertà di culto, inteso come diritto alla libertà per ogni culto, compreso il culto del non credere. Il Vaticano ha tentato a lungo d’imporre alla Comunità Europea il cappello delle “radici cristiane” nel progetto di Costituzione europea. Il tentativo finora è andato a vuoto e nel frattempo la Spagna, ex sagrestia d’Europa, si è molto laicizzata, diventando molto più moderna ed europea. Per bilanciare tali perdite il Vaticano ha aumentato la pressione sulla Repubblica italiana, con il chiaro scopo di farne il proprio “zoccolo duro” per non perdere anche l’influenza, i privilegi e il potere che da secoli esercita sul territorio italiano.

La libertà di scelta religiosa e di scelta atea o agnostica è un diritto inalienabile, che parafrasando una nota frase di Camillo Benso di Cavour potremmo riassumere con l’espressione “Libere Chiese in libero Stato”, aggiornandola ed ampliandola in “Libere Chiese in libera Europa”. Il crescendo di invadenza vaticana va però in direzione opposta a tale diritto e a parte dei diritti universali dell’uomo, e legittima per reazione un’analoga invadenza da parte di altre religioni, aumentando così il pericolo del ripetersi di esiti drammatici già vissuti in passato, e contribuisce in modo preoccupante al deterioramento della scuola e della sua centralità nella formazione dei cittadini e del futuro del Paese. Ecco perché l’invadenza del Vaticano va contrastata, con urgenza e fermezza, ed ecco perché quella delle altre confessioni va prevenuta con altrettanta urgenza e fermezza prima che sia troppo tardi. Si può essere cristiani e cattolici senza inginocchiarci anche fuori dalle chiese, così come si può essere atei o professare altre religioni senza per questo tenere sermoni o montare in cattedra fuori dai propri templi. Continua a leggere