Pubblicati da Enrico Galavotti

Utopia e libertà di coscienza. Sette spunti per un film di fantascienza

Una società utopica o extraterrestre deve necessariamente essere una società in cui tempo e spazio sono assolutamente relativi, nel senso che la loro dimensione dev’essere relativa al desiderio dell’essere umano di poter rivivere o quanto meno di rivedere qualunque passato e di essere presente in qualunque luogo. L’unica cosa impossibile, in quanto illecita, è quella […]

Umanesimo integrale (II)

Una cultura è tanto più profonda quanto più riflette dei valori umani universali. Un qualunque altro approfondimento specialistico è rischioso, poiché può diventare artificioso e quindi inutile alla sopravvivenza della specie umana, anzi pericoloso quando viene associato a modelli di comportamenti basati sul primato dell’individuo. Esiste sempre un limite al di là del quale è […]

Umanesimo integrale (I)

Se si vuole conservare la percezione dell’unitarietà dell’esistenza umana, che è poi la risultante della capacità di saper fare, in autonomia, quanto basta per sopravvivere; se si vuole avere uno sguardo d’insieme sulla gestione della vita, mettendo in relazione causale i fenomeni tra loro, cercando soprattutto di avvertire la propria esistenza in sintonia con le […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (X)

Chiusa la parentesi sul cristianesimo in epoca romana, qui si può concludere il discorso sullo schiavismo dicendo che le popolazioni cosiddette “barbariche”, quando entrarono nell’impero, non fecero altro che mettere in pratica un disegno di umanizzazione risalente alle loro origini clanico-tribali. Un disegno che per realizzarsi, senza l’apporto del cristianesimo, avrebbe sicuramente richiesto tempi molto […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (IX)

Che un cambiamento di mentalità, che mezzo millennio fa voleva dire compiere una riforma protestante, fosse necessario per passare dal feudalesimo al capitalismo, lo dimostra non solo il fallimento dell’operazione colonialista di Spagna e Portogallo, ma anche il collasso del proto-capitalismo nell’Italia comunale e signorile. L’Italia era partita per prima proprio perché il livello istituzionale […]

Schiavismo e religione

Mi è stato chiesto di delineare i rapporti organici tra schiavismo e religione. Ma su questo argomento esiste già molta pubblicistica in giro, anche in rete: p.es. quest’ottimo intervento di Odifreddi www.materialismo.it In sintesi si potrebbe dire che la religione nasce con lo schiavismo come forma di compensazione astratta a una concreta libertà perduta. Ci […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (VIII)

Bisogna fare attenzione a distinguere non solo l’economico dall’ecologico, non solo il sociale dall’economico, ma anche il sociale dallo statale. Quando il “socialismo reale” parlava di “Stato di tutto il popolo” non si rendeva conto di affermare una contraddizione in termini: un popolo padrone dei propri mezzi produttivi non ha bisogno di alcuno Stato, essendo […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (VI)

Tornare al comunismo primitivo per noi oggi vuol dire tornare a una proprietà comune dei mezzi produttivi, in nome del primato del valore d’uso, favorendo la sinergia tra agricoltura e allevamento. L’industrializzazione deve essere ridotta al minimo indispensabile (a una forma d’artigianato), in quanto i suoi prodotti, in genere, ledono il diritto della natura alla […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (V)

I comunisti oggi difendono lo status quo dell’industrializzazione borghese, senza rendersi conto che non può assolutamente bastare la socializzazione dei mezzi produttivi per assicurare la realizzazione di un socialismo davvero democratico. Non ci può essere alcuna vera democrazia contro le esigenze riproduttive della natura. Con lo stalinismo abbiamo capito che una statalizzazione della proprietà poteva […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (IV)

Ora, cerchiamo di capire, con esempi concreti, come poter uscire da questa empasse epistemologica. Innanzi tutto noi dovremmo partire dal presupposto leniniano secondo cui l’operaio non è più rivoluzionario del contadino proprio perché è privo di tutto, eccetto la propria forza-lavoro, e anche perché non ha rapporti con la chiesa. In sé l’operaio – diceva […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (III)

Ci sono alcuni nodi che in Europa occidentale non abbiamo ancora saputo sciogliere, nonostante ormai due secoli di socialismo teorico e per certi versi anche pratico, ancorché nei limiti che conosciamo: l’odio nei confronti delle tradizioni (cultura e coltura) contadine, che oggi peraltro abbiamo quasi completamente distrutto, ovvero reso folcloristiche (utili per il turismo o […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (II)

Detto questo, viene ora da chiedersi che fine abbia fatto l’intuizione leniniana secondo cui una politica rivoluzionaria può modificare sostanzialmente dei processi storici oggettivi, apparentemente inevitabili. Guardando la parabola involutiva del “socialismo reale”, verrebbe da dire che la sua tesi era completamente fuorviante e che, in definitiva, avevano ragione quei marxisti da lui combattuti, quando […]

A quali condizioni è possibile un ritorno al comunismo primitivo? (I)

Bisogna ammettere che né il Marx delle Formen né l’Engels dell’Origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato riuscirono a capire che la transizione dal comunismo primitivo allo schiavismo non ebbe alcun carattere naturale o necessario, ma, al contrario, un carattere particolarmente violento. E questo nonostante che proprio loro avessero chiarito una volta per […]

Ha senso lo Stato nella transizione al socialismo? (II)

All’origine del centralismo autoritario vi è il fatto che il comunismo sovietico, sulla scia di quello tedesco di Marx ed Engels, ha sempre considerato i contadini una classe culturalmente sottosviluppata e socialmente piccolo-borghese. A questa classe ha voluto sovrapporre, in un rapporto di subordinazione gerarchica, il proletariato industriale, che veniva considerato più rivoluzionario in quanto […]