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@Nicotri
Ok molto interessante ma dov’e’ l’intervista a Chomski?
P.
x Peter
Cliccando sulla parola “intervista” presente nelle prime righe. La parola è linkata, cliccandoci su compare l’intervista.
Buona lettura.
x Peter
L’intervista compare cliccando sul nome Noam Chomsky evidenziato in rosso nella prima riga del pezzo. Il nome è linkato, cliccandoci su compare l’intervista.
Buona domenica sera. E buona lettura.
pino
Sorprendente, devo dire; non mi aspettavo che Chomski potesse essere cosi’ esplicito su US e in US.
Complimenti a sua figlia (suppongo) per la traduzione.
P.
x Peter
Suppone bene.
Alice si è laureata in giurisprudenza con una tesi sul Mar della Cina Meridionale, il luogo geopoliticamente più importante e pericoloso del mondo, nel mirino degli USA e ora anche di Londra e vera fissazione di Biden. E’ stata qualche mese a Shangai e ha un master in American Law conseguito con uno stage di 18 mesi alla Washington University di Saint Louis, nel Missouri, prima di laurearsi.
https://shop.nexusedizioni.it/collections/libri-nexus
Caro Pino,
a me il gioco sembra molto chiaro.
Il Trump rappresentava l’ala beota dell’useggetta, quella isolazionista, che pensa di poter tornare agli anni Venti-Trenta (un secolo fa).
Da Roosevelt in poi tutti, tranne i vaccari del Nebraska e dintorni, hanno capito che l’impero rende molto più di quel che costa. E quindi non lo mollano né lo molleranno mai.
Dopo la scomparsa dell’Impero dell’est hanno pensato che il mondo fosse loro, e quindi ne hanno approfittato infilandosi in cul-di-sacco irrisolvibili. Spedito a casa a calci lo Psicopatico hanno ripreso il piano di Obama: Pivot in/to(?) Asia. Cioè concentriamoci sul nemico principale.
L’obiettivo quindi è:
1. Strangolare la Cina.
e (l’appetito vien mangiando)
2. Disgregare la Russia.
Ahimé questi ultimi due, con le loro improvvide stupidaggini, collaborano all’impresa…. ed il probabile risultato sarà la loro sconfitta.
E contemporaneamente l’abbandono del pianeta nelle mani di una cultura predatoria e distruttiva.
Mala tempora occurrunt!… ma io sono vecchio e forse muoio prima. U.
Ma guarda: il lupo perde il pelo…
Mi imbatto casualmente su Youtube in un filmato sulla conquista italiana dell’ Albania. Non ne so nulla e quindi vado su Wiki alla voce Occupazione italiana dell’Albania 1939-1943.
Beh quelle stesse nefandezze che abbiamo combinato in Iugoslavia (Libia, Etiopia, Russia) le abbiamo fatte paroparo anche in Albania.
Ehh ma alora xe un visio! U.
Mah, tutto questo rivangare e rimuginare….
Saranno le paturnie invernali.
Vengono anche a me.
A fine ottobre sono stato in Germania per 4 giorni; che posto palloso e deprimente, ci vado ogni tanto per aprprezzare meglio l’Inghilterra, diciamo cosi’. Faceva gia’ allora il freddo che fa qui adesso, tra l’altro.
Come regola generale, coi tedeschi non si puo’ praticamente parlare; le tedesche sono molto piu’ ciarliere evgentili e di solito parlano inglese molto meglio.
Il giudizio complessivo comunque resta quello di sopra.
P.
x Peter
Non è né rivangare né paturnie. Ma l’analisi della nostra Storia reale. Perché prima o poi la Storia presenta il conto. Salato. E comunque è utile sapere perché gli altri ci vedono come ci vedono, dai francesi agli albanesi, dai greci ai somali, dagli istriani ai libici ed eritrei.
Riguardo la Germania, dove NON sono mai stato se non per sosta in aeroporto una volta, da anni si dice che Berlino è la città più vivace d’Europa. Vorrei visitare Berlino, ma ho paura di svenire o di morire di vergogna se vedo la porta di Brandeburgo.
@Pino
Allora faccciamo mea culpa mea culpa ‘ad libitum’.
Tanto poi i conti si pagano comunque, anche quelli che non ci spetterebbero.
Berlino e’ ok, ci sono stato una volta per una settimana. Tutta vetro, acciaio e cemento. Nulla di vivace, mi creda. Gente molto piu’ educata e gentile che a Monaco di Baviera.
Come sempre, i tedeschi sono in genere freddi e diffidenti, le tedesche molto piu’ aperte e gentili.
La Porta di Brandeburgo? Vista anche quella. Non mi sovviene nulla, mi dispiace.
P.
Non è né rivangare né paturnie. Ma l’analisi della nostra Storia reale. Perché prima o poi la Storia presenta il conto. Salato. E comunque è utile sapere perché gli altri ci vedono come ci vedono, dai francesi agli albanesi, dai greci ai somali, dagli istriani ai libici ed eritrei.Pino
E la Storia, caro Pino, e anche caro Uroburo, ci presenterebbe il conto su Wiki?
E dopo 80/90anni? E questa Storia ha ovviamente una faccia sola: i delinquenti, assassini e criminali italiani che in guerra , in Guerra , ne combinavano di ogni a spese di nemici impauriti, aggrediti, spaventati, disarmati tal quali che verginelle?
E questi sarebbero i conti che presenta la Storia?
E come dice giustamente Peter, tutto questo deve durare in eterno?
Direi che questi discorsi niente hanno a che fare con la Storia.
Sylvi
Ps: Io su Wiki sto studiando la ricetta del borsch russo, perchè ce n’è di diverse versioni!
Un modo come un altro per studiare la Storia!!!
Sylvi
Studiare le storie delle cucine è sempre un’ottima cosa. Poche cose come la cucina esprimono lo spirito dei luoghi e dei popoli. E poi arte, amore e cucina sono i contesti di massima fantasia degli esseri umani.
La storia vera invece più che occasione di autoflagellazione (una visione cattolica quando accettata e biecamente nazionalista quando rifiutata) dovrebbe essere occasione di sapere chi si è veramente al di sotto di quella rettorica patriottarda che regolarmente impedisce di fare i conti con se stessi.
Gli uomini come i popoli sono sempre e solo figli del proprio passato, volerlo ignorare non lo cancella.
Ad esempio se gli inglesi studiassero la storia dell’Irlanda scoprirebbero di non essere tanto diversi dai tedeschi (sì, proprio quelli). Che sarebbe poi l’opinione di tutti quelli che hanno avuto a che fare con loro. U.
Caro Pino,
un mio caro amico architetto mi ha detto che Berlino degli ultimi trent’anni è uno dei posti di avanguardia dell’architettura mondiale. Relata refero… u.
PS al mio 22.04.
… arte amore e cucina sono i contesti di massima fantasia E CREATIVITÀ degli esseri umani.
Lapsus calami … U.
Chomsky è un grande intellettuale, ma anche un grande storico. Soprattutto di storia contemporanea (dal 1930 in poi) del suo paese, che conosce come pochi. U.
x Sylvi
Cos’è Wiki?
x Sylvi e Peter
Poiché non sono cattolico e neppure cristiano il concetto di colpa mi è estraneo. Totalmente estraneo. Anche perché il cattolico ruba, stupra, uccide, poi va a confessare dal prete le sue COLPE e viene assolto, così poi crede di essere di nuovo innocente e puro come un neonato. Costantino sdoganò il cristianesimo anche perché era l’unica religione che poteva assolverlo dalla COLPA di avere fatto uccidere il proprio figlio e uccidere facendola bollire la propria moglie Fausta. Il paganesimo NON dava assoluzioni.
Conosco invece il concetto di responsabilità. E delle proprie azioni si è sempre responsabili, persone, popoli e Stati.
Voi (s)ragionate come quelli che dicono “rubano tutti, perciò perché mi rompete i coglioni se ho rubato anch’io?”,”Vivo bene perché i miei avi hanno rubato a man bassa, e perché mai dovrei restituire il maltolto ai derubati?”. Modo di (s)ragionare che non ha bisogno di commenti.
La famosa notte nera in cui tutti i gatti sono neri. E per essere sempre neri hanno bisogno che la notte sia eterna, e che il sole non sorga mai….
@Pino
E no caro Pino, la responsabilita’ puo’ essere solo personale, altrimenti per lei va bene sentire cose del tipo i meridionali sono mafiosi, i tedeschi nazisti, gli europei in genere colonialisti, etc. Parlando di quelli di oggi.
Invece fare elenchi di responsabilita’ nazionali ‘storiche’ puo’ solo portare ad un discorso collettivo di colpa, un concetto molto ebraico-cristiano, che le piaccia o no. Papale papale, mi conceda.
Potrei aggiungere altre considerazioni ma mi fermo qui
P.
@Uroburo
Certo che gli inglesi sono simili ai tedeschi, le dice niente la parola anglo-sassone? Gli angli erano celtici un po’ come i galli e forse i suoi stessi antenati. La Bassa Sassonia e’ una parte molto importante della Germania anche oggi. Pensi che nella Prima GM i soldati inglesi in Francia fraternizzavano coi sassoni delle trincee opposte, con grande irritazione sia dei prussiani sia dei bavaresi o a volte austriaci (vedasi il caporale Hitler in trincea, proprio lui, che li chiamava traditori).
E non dimentichi che meta’ degli americani sono di origini tedesche.
Il suo Chomsky da ragazzo a Filadelfia era preso di mira dai cortanei irlandesi e tedeschi per le sue origini, si si.
Su un blog parlato in inglese, uno studioso se la prendeva addirittura con Platone per il disastro ambientale attuale (sic); aggiungeva che peccato che Aristotele non abbia influenzato invece il pensiero occidentale (sic). Il dualismo platonico tra idee superne e natura inferiore etc.
Ho ribattuto che Aristotele ha molto influenzato noi tramite Tommaso d’Aquino, da almeno 8 secoli, ed il disastro dipende dal modello di sviluppo anglo-sassone degli ultimi 4 secoli o giu’ di li’. La obiezione non e’ andata giu’ molto bene. Mah. A proposito di storia.
P.
Caro Peter
d’accordo con il suo 9.02.
Quanto a colpe e responsabilità, sono parole che non ho mai usato. Anche perché a 75 (100, 150…1000 ecc) anni di distanza anche se si trovassero rimarrebbero sospese in aria, come le nuvole.
Cosa si può fare allora? Per la Silvy nulla: per lei esistono solo le colpe dei kommmmunisti ( che ne hanno molte, sia chiaro!) mentre gli altri passavano per caso; e poi c’erano le famose milizie marziane, ouuuhhyeaaaahhh!!!
Io invece penso che il nazionalismo (come ad altri livelli la megalomania) sia una grave patologia a cui è indispensabile ovviare guardando dentro la propria storia. In modo che sia possibile ridurre tutti quei deliri (chessoio… Il destino manifesto…) che ci vogliono razza eletta (curioso che il politically correct domini in quelli che sono forse i due paesi più razzisti della storia. Per la verità secondi solo a quell’altro che fa del razzismo la sua legge fondamentale).
Arrivando così forse a renderci conto che tutti hanno dei diritti e che noi dovremmo rispetto e scuse.
Un saluto U.
Gira e volta siamo sempre fermi come la cavia sulla ruota girevole azionata a zampette(almeno quella non produce inquinamenti vari).Alla fine…la colpa non é mia etc etc per cui l’assoluzione generale sará data quando, dopo aver disastrato definitivamente la Terra , andremo su Marte.
Giá gli usaegetta ci stanno preparando psicologicamente;speriamo di non incontrare i marziani altrimenti la ruota girevole continuerá a girare come sempre a vuoto.
Anche perché il cattolico ruba, stupra, uccide, poi va a confessare dal prete le sue COLPE e viene assolto, così poi crede di essere di nuovo innocente e puro come un neonato. Pino
caro Pino ,
io ho un concetto della Confessione che è un po’ diverso dal tuo.
Intanto, perchè una persona decide di andare a confessarsi?
Secondo quello che dici tu parrebbe che si può commettere qualsiasi colpa o malefatta o atto delinquenziale …tanto poi c’è la confessione che tutto cancella.
Cancella per chi? Non per la giustizia terrena.
Per la giustizia divina? …il delinquente dice : – e chi se ne frega-.
Chi arriva a certi atti non ha sicuramente patemi spirituali.
Invece chi crede nel Sacramento parte da lontano prima di arrivare dal prete.
C’è . l’esame di coscienza – la confessione – l’atto di dolore.
Sono tre passaggi ben distinti; anzi io direi che c’è un passaggio ancora antecedente all’esame di coscienza ed è forse il più importante perchè ti pone davanti alla comprensione e alla responsabilità delle tue azioni. Senza questo non c’è il resto.
Si stupra e si uccide per: gioco, per rabbia, per odio, per obnubilazione della ragione…poi si uccide per difendersi, per dovere ( il soldato).
Vedi che la strada è lunga, ma c’è anche il bisogno di riflettere su se stessi , sui propri valori e sugli scopi della nostra esistenza.
Ecco che solo allora si decide di andare ad aprirsi da un altro essere umano che ti dovrebbe garantire oltre che la segretezza anche e soprattutto la partecipazione ai tuoi atti e alle tue disperazioni. .
E dovrebbe soprattutto aiutarti a capire le motivazioni dei tuoi atti criminosi.
Potrai dire che un bravo psicoterapeuta può sostituire egregiamente il prete.
E qui andiamo alla Storia passata, quando il prete era l’unico investito di leggi d’amore cristiano ma era anche l’unico dotato di un minimo di cultura e infine aveva, come no, un potere di controllo sul popolo!
Questo potere è di molto scemato e la Confessione ha decisamente cambiato e perso la sua funzione originaria.
L’ho fatta un po’ lunga ma non potevo lasciar correre la tua affermazione che mi pare un po’ limitata e ristretta.
Sylvi
x Uro
caro Uro ,
io vorrei semplicemente che la Storia fosse arricchita da TUTTI i fatti che l’hanno determinata, quelli dei vinti e quelli dei vincitori.
Non è facile perchè come tu dirai – la Storia la scrivono i vincitori- .
Ma mentre un tempo fatti, fonti, testimonianze dei vinti venivano sepolti dall’oblio ora con la tecnologia abbiamo la possibilità di “arricchire” la Storia in un ventaglio più ampio, anche di fatti che non piacciono ai vincitori.
Forse, volendo, potremmo fare finalmente Storia, non Cronaca di parte!
Sylvi
x Peter
Certo, può dissentire quanto vuole, papale papale o non papale papale, e può anche evitare di non aggiungere altro. Ma che le responsabilità possano essere anche NON solo personali lo DIMOSTRA in modo clamoroso l’usanza soprattutto EUROPEA di fare pagare agli Stati sconfitti in guerra i relativi danni inflitti ai vincitori appunto perché chi ha scatenato la guerra, e l’ha persa, ne è RESPONSABILE ed è RESPONSABILE anche dei danni arrecati al nemico.
Poi c’è la Germania che ha pagato fior di miliardi alle associazioni ebraiche per i danni arrecati con la Shoà, e li ha pagati perché RESPONSABILE in quanto Stato. Io mi sto attivando da tempo perché la Germania e ANCHE l’Italia paghino a noi “zingari” i danni provocati col Samudaripen perché ne sono RESPONSABILI in quanto Stati ANCHE SE NEL FRATTEMPO E’ CAMBIATO I REGIME POLITICO e sono passate varie generazioni.
Come vede, in questo campo lei è fuori dalla realtà. Quella storica, intendo. Storica, cioè reale.
x TUTTI
E se, come rileva anche Linosse, si parla ancora e sempre di certi argomenti è SOLO ED ESCLUSIVAMENTE perché in Italia vige il pensiero unico alla Sylvi: MAI ammettere le proprie responsabilità , i propri crimini, le proprie infamie. Ovviamente mascherando questo laido e poco cristiano rifiuto con l’escamotage del pretendere di annegare le nostre malefatte nel mare magnum delle malefatte di tutti, anche dei non italiani. Il colmo del ridicolo, anzi del grottesco di tale posizione è che si riduce a “cronaca di parte” quella che è la storia nazionale.
Strano però che nessuno, neppure Sylvi, si ribelli al fatto che Israele e parte del mondo ebraico pestino sempre nel mortaio il grano della Shoà per colpevolizzare Urbi et orbi. Ma come? Il pensiero unico alla Sylvi non pretende che anche la Shoà sia considerata nel calderone infernale della porcherie anche altrui? Bombe atomiche USA sulla testa dei giapponesi comprese. E invece per la Shoà niente calderone. Anzi: per farle spazio si ignora il Samudaripen o ci si sputa sopra.
A spacciare l’Italia e l’Europa sarà proprio questo modo pretenzioso di pensare e fare. Che al resto del mondo fa solo ridere. Ovviamente. E giustamente.
@Nicotri
Lei parla della giustizia dei vincitori, che ha ben scarso riscontro giuridico; d’accordo sui risarcimenti per la Shoa, ma condannare Germania, Giappone e Italia a interminabili riparazioni era francamente al di fuori di ogni struttura giuridica pre-esistente.
Viste poi le innumerevoli guerre e devastazioni dei secoli passati.
Per cui dire a. me che sono fuori dalla realta’ storica e’ come ‘the pot caling the kettle black’ come si usa dire da queste parti.
A meno che non parli di real politik.
P.
Non sempre i perdenti pagano, pero’….
Vedasi US e Vietnam.
Facciamo pagare a US per danni di guerra e 3 milioni di morti?
Buona fortuna
P.
x Peter
Lei non ha compreso cosa ho scritto. Per educazione aggiungo che forse non mi sono spiegato a sufficienza io.
Però è strano: diciamo sempre “abbiamo fatto porcherie, ma anche del bene”, ma non diciamo mai “abbiamo fatto del bene, ma anche molte porcherie”.
Mah!