Omicidio Scazzi: avevo visto giusto. Ma non ne sono contento. Ormai anche la stampa è avvelenata dalla tv, più che la notizia e l’uso dell’intelligenza critica per vagliarla interessa la spettacolarizzazione, il sensazionalismo, con annessi scoop di aria fritta modello “Chi l’ha visto?”. Ho passato la notte a chiedermi perché Sabrina, la “cugina del cuore”, nei vari video parlando di un tale orrore sorride… Come la signora Anna Maria Franzoni

Mi chiedo come sia possibile che ad avere sospettato – se non capito – per primi siamo stati solo noi, qui a Blitzquotidiano e nel mio blog, mentre il grande stuolo di giornalisti e opinionisti che si sono occupati a vario titolo del caso si limitava a divagare. A spettacolarizzare. A fare del sensazionalismo perfino inaccettabile, come la deprecabile puntata di “Chi l’ha visto?”. E poi hanno il coraggio e la faccia di bronzo di sospendere “Anno Zero” e Michele Santoro!
L’argomento che ho messo in rete l’8 ottobre, cioè due puntate fa, e del quale ho curato una versione per il giornale online www.blitquotidiano.com, parla purtroppo chiaro. Tant’è che mentre io ho parlato del caso Scazzi all’interno di un discorso più vasto, e col solito titolo lungo e pluricomprensivo, Blitzquotidiano ha invece sparato un titolo secco: “Il martirio di Sarah Scazzi e la confessione dello zio assassino, Michele Misseri. Per Pino Nicotri non è attendibile”.
E Il succo del mio discorso in entrambe le versioni era lo stesso:
– probabilmente l’assassino confesso Michele Misseri, zio di Sara, si addossava tutte le responsabilità per proteggere la sua famiglia, in particolare la figlia Sabrina, la “cugina del cuore” della povera Sara;
– l’orribile vicenda di Avetrana ci avrebbe procurato “ancora molta amarezza. Non sparirà in tempi brevi dalle cronache giornalistiche prima di arrivare a una ricostruzione dei fatti credibile. Siamo in presenza di un caso giudiziario e di una personalità che potrebbe fare impallidire sia Perry Mason che Gogol o Dostoevskij”.

Nel blog aggiungevo che a mio avviso Sabrina s’era tradita fin dal primo momento, mostrandosi immediatamente allarmata: non ci si allarma per un po’ di ritardo, in pieno giorno e in un paese abitato, se non si sa o non si intuisce che è accaduto qualcosa di allarmante. E infatti…

Che dire? Sono sbalordito. Qui non si tratta di menar vanto o appiccicarsi medaglie in una vicenda che da qualunque parte la si guardi suscita solo raccapriccio. Qui si tratta solo di notare e far notare che se il giornalismo d’inchiesta dà forfait e viene sostituito da quello “sensazionalista”, allora non ci si può lamentare del dilagare del “metodo Boffo”, che del sonno della ragione critica, cioè anche del giornalismo, è figlio. Se si accettano passivamente le versioni ufficiali, se ci si riduce a registrare la cronaca anziché anche a indagarla senza tabù e autocensure, poi si finisce con l’avvalorare le frottole di George W. Bush sulle “bombe atomiche irachene” diventando così anche complici di fatto di una guerra. Se non di più guerre…
Ma torniamo ad Avetrana. Vedo che ancora questa mattina per la distanza tra la casa della vittima, Sara Scazzi, e quella dei carnefici, i Misseri, si sparano le misure più abborracciate. La distanza che era stata definita man mano sui più autorevoli quotidiani in 400, 600, 450, 500, 800, 700, 650 metri, come se fosse una variante del gioco della tombola, questa mattina si è ristretta, nella versione online di un autorevole quotidiano, a soli 300. Come dire che l’equatore terrestre può essere lungo sia 40 mila chilometri che 100 mila, o che il monte Everest può essere lungo sia 8.844 metri che 10.000. No comment. Questa mattina ho dato una scrollata a un collega inviato ad Avetrana, che finalmente ha misurato col satellite, tramite il suo iPhone, la distanza esatta: 364 metri, a piedi.

Restiamo al delitto. Sabrina Misseri, cugina di Sara, è davvero colpevole? O è innocente? Questo lo diranno i giudici con la sentenza. Che, quale che essa sia, in un Paese civile va rispettata. Senza scorciatoie e derive forcaiole. Personalmente, preferirei che avesse fatto tutto da sola Sabrina, così che il ruolo di suo padre sarebbe solo quello di un povero disgraziato che si accolla la colpa della figlia. Eventualità, questa, più accettabile e meno brutale, meno paleo cavernicola e feroce della prima versione, quella dello zio che strangola, trasporta il cadavere e stupra la nipote dopo averla assassinata, per poi gettare tutto come immondizia in un pozzo d’acqua trasformato in pozzo nero. La versione che invece emerge è la peggiore: padre e figlia avrebbero agito d’amore e d’accordo per fare scempio della giovane parente. E non voglio pensare a quello che Misseri padre dice di avere fatto in seguito sul cadavere.

Sabrina colpevole o innocente? Lo dirà il tribunale, certo. Ma stanotte non riuscivo a chiudere occhio e ho commesso l’errore di guardarmi i video rintracciabili online delle interviste di Sabrina Misseri, la cugina “del cuore” di Sara. Con l’errore supplementare di guardarli e riguardarli senza il sonoro: sole le immagini, il viso, i primi piani, l’espressione del viso, lo sguardo, il sorriso, gli occhi…. E’ un “trucco”, quello di togliere il sonoro, per m’è venuto in mente anni fa per capire se una attrice o un attore sa recitare o no. Senza il sonoro si scopre per esempio facilmente che la grande star Liz Taylor non sa recitare.
Dio santo! Guardando quei video m’è parso di rivedere Anna Maria Franzoni, la madre che ha ucciso il proprio bambino Samuele. In tv aveva sempre quello sguardo, quegli occhi, quel sorriso. Dico: ma che cazzo c’era da sorridere per il massacro del piccolo Samuele e cosa c’è da sorridere per lo scempio di Sara? Non ho mai visto in vita mia una persona schiantata dal dolore ridere o sorridere, per giunta spesso,  nel parlare della disgrazia che quel dolore le ha provocato. A dire il vero, le persone che soffrono sul serio non danno neppure interviste: “al dolore si addice il silenzio”, ho scritto in Vicolo Skandenberg, finora l’unico mio romanzo. E non l’ho scritto per sentito dire…
Vedo che il paragone con la Franzoni questa mattina l’ha fatto anche la madre di Sara, quando avevo già spedito da un pezzo a www.blitzquotidiano.com il nuovo pezzo su questa orrenda storia, pubblicato però nella finestra delle Opinioni solo alle 16:50. Lo stesso paragone, sia pure con motivazioni diverse. La mamma di Sara si riferisce al fatto che Sabrina nega e negherà sempre, come la Franzoni. Io invece mi rifersicom purtroppo ad altro, dopo essermi avvelenato la notte con immagini che mi parevano sfacciatamente rivelatorie, da incubo.

Forse Sabrina sorride perché la spettacolirazzazione televisiva dei delitti, anche i più efferati, per fare audience, cioè in definitiva quattrini, oltre a trascinare sulla cattiva strada anche la stampa ha disumanizzato quello che dovrebbe essere il dolore, il lutto, il silenzio, il funerale, il pianto, la tristezza, trasformando tutto in “evento” e in “puntata televisiva”. In occasione per diventare famosi. E famose. Magari Veline. O Letterine. O Meteorine. O Grandi Fratelli.
Perciò l’imperativo è: sorridere, prego. “Cheese!”.

In ogni caso, siamo nella merda. Purtroppo sporca di sangue.

Post scriptum (ore 12,40 del 17 ottobre)

Mah. La ricostruzione “finale” non mi convince. Qualcosa ancora non quadra. Come è possibile che Sabrina afferri in casa sua cugina Sara, la porti di forza in garage dal padre e che questo anziché chiedere “Ma che cavolo state facendo?” e separale a suon di sberle strangoli Sara senza un motivo, cioè senza un accordo preventivo con sua figlia? Ci credo poco. O niente. Non ha senso. E’ più probabile ci sia stato un accordo preventivo. O una preesistente complicità tra padre e figlia per altre faccende che ha innescato la conclusione assassina del litigio. Una complicità su temi pesanti, scabrosi, riguardante per esempio un segreto inconfessabile.
Non mi convince neppure il motivo ufficialmente addotto come scatenante l’omicidio: tappare la bocca a Sara per evitare facesse sapere in famiglia e/o fuori famiglia che suo zio l’aveva infastidita sessualmente. Un adulto come zio Michele può sempre ribattere, come infatti sempre accade, che “sono tutte sua fantasie, affermazioni campate per aria”. Chi avrebbe dato retta a Sara? E in ogni caso: che gliene fregava a suo zio se qualcuno le credeva? Il duro contadino Michele Misseri non ha proprio l’aria e tanto meno la formazione di uno che se non gode di immensa considerazione si spara. Qualcuno è disposto a credere che ad Avetrana, o a Castelvetrano o a Cuneo, susciti davvero un grande scandalo il fatto che uno zio ci abbia “tentato” con una nipote? L’Italia sarebbe talmente piena di scandali da non lasciare più spazio a quelli di Berlusconi o dei Tulliani. Credo che tanta aberrazione e malsana violenza siano scattate in Messari padre e figlia perché frutto scatenato da qualcosa di malsano e aberrante che esisteva già prima.

E dunque?

E dunque mi viene in mente un’inchiesta che oltre 20 anni fa condussi per L’Espresso sugli incesti. Non sugli incesti tra fratelli e sorelle, che non hanno mai scatenato troppo scandalo, ma su quelli tra genitore, padre e madre, e figli. Il caso più diffuso è l’incesto tra padre e figlia. Padre padrone? Non a caso la parola “padrone” non è altro che un accrescitivo di “padre”… Che di per sé quindi incorpora già il concetti di padrone. Noi magari non ce ne rendiamo ocntro, ma la nostra lingua quotidiana sì. E le parole non nascono su Marte o sotto i cavoli, ma dall’esperienza quotidiana. Appurai, e scrissi, che la capitale degli incesti padre-figlia è la Lombardia, con epicentro Milano. E che le madri di solito sanno. Ma tacciono. “E non tacciono per evitare danni maggiori, bensì per non perdere lo status e i vantaggi di moglie, perché a Milano l’incesto non è cosa da classi sociali povere o degradate, ma soprattutto da benestanti”, mi spiegò non ricordo ora quale specialista.
Diffuso nel Trentino Alto Adige dell’economia del “maso chiuso”, che per non disperdere il maso, cioè il terreno di famiglia, stimola gli incesti, ho letto che sempre per non disperdere il patromonio l’incesto è stato praticato anche ad alto livello dai banchieri e finanziari Rotchild. E che fosse prassi normale al tempo dei faraoni è cosa nota. Qui però siamo non nell’antico Egitto, ma ad Avetrana, e non tra i Rotchild.

Facciamo ora il caso che in una famiglia contadina di Avetrana, o di Castelvetrano o di Cuneo, il padre, padre-padrone di fatto e per cultura, indurito dal lavoro nei campi e magari anche da un periodo di emigrazione in un Paese straniero a fare un lavoro umliante e deprimente, abbia o abbia avuto un incesto con una figlia. E che “ci tenti” con una nipote. Cos’è che teme di più? Che si venga a sapere che ci ha tentato con la nipote o che salti fuori di peggio? Si teme di più che si sappia di un peccato veniale, qual è l’averci tentato con una nipote, o che si sappia di un peccato mortale, mortalissimo, qual è l’esserci riuscito con una figlia? E cos’è che teme di più la figlia di un tale padre? Scandalo pubblico o parentale a parte, qual è la molla più forte? Quella che scatta in una figlia  che sa di avere col padre un segreto inconfessabile, come per esempio avere o avere avuto una relazione adultera col padre, o quella in una figlia che non ha e non ha mai avuto segreti così scabrosi?
Ripeto: credo che tanta aberrazione e malsana violenza siano scattate in Messari padre e figlia perché frutto scatenato da qualcosa di malsano e aberrante che esisteva già prima. Frutto scatenato non in modo estemporaneo in garage, ma coltivato e deciso già prima. Oppure provocato o almeno facilitato da una complicità tra padre e figlia preesistente da tempo e su un segreto inconfessabile. Qual è appunto, per esempio, l’incesto.

622 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    In Messico bruciate dagli antinarcos 134 tonnellate di marijuana.

    Mi dica Komare, RI è sottovento?
    Buonaseera
    C.G.

    (è una carognata, lo so, ma mi veniva..)

  2. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Anita — I Wikileaks mettono in serio pericolo gli informatori, la polizia Irachena, i cittadini Afghani e Iracheni che hanno e collaborano con le forze alleate per riassumere una vita normale.

    Ad Anita sfugge un piccolo ma non trascurabile particolare stiamo parlando di REATI, di MASSACRI, di OMICIDI di CIVILI INERMI, OMIICIDI DI DONNE, OMICIDI DI BAMBINI di persone torturate ed uccise a sangue freddo a volte per PURO SADISMO. Ma su queste PERSONE la sensibile Anita non spende una parola, non dico di condanna ma di umana pietà,che glie ne frega a lei mica sono figli dello zio Sam, tutta la sua preoccupazione va per le sorti a cui potrebbero andare incontro i TORTURATORI, gli OMICIDI, i MASSACRATORI di gente inerme, ed i loro corrotti collaboratori ed informatori (spie).
    Ma di che cazzo di vita normale vai cianciando??? Ti pare che quello che è successo, e sta succedendo, in quei paesi abbia una qualche parvenza di NORMALITÀ??? Che quei metodi, quei comportamenti criminali possano essere portatori anche in un lontano futuro di una qualche PARVENZA DI NORMALITÀ???

    In questo caso più della quaglia mi sovviene l’avvoltoio, rileggi quello che hai scritto e, se riesci a ritrovare qualche briciola di quella umanità che hai cosi ben nascosto, prova un po’ a VERGOGNARTI di cosa hai scritto, potrebbe farti bene.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

    Ps. Visto gli argomenti ho saltato accuratamente tutti I post a firma Popey, ho già tosse raffreddore ed un po’ di febbre … vorrei proprio evitare il vomito.

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Siamo sotto attacco”: questo il messaggio lanciato su Twitter da Wikileaks, il sito che pubblico’ migliaia di documenti top secret sulla guerra in Afghanistan provocando una bufera internazionale. “La nostra infrastruttura di comunicazione e’ in questo momento sotto attacco”, hanno scritto i gestori facendo riferimento a un assalto di pirati informatici.
    ———————————————————————————
    Mi ci gioco i baffi (il massimo per Cerutti..) che la Compagnia della Zia c’è dentro fino al collo.
    Non mi meraglierei più di tanto se chi ha divulgato fatti ufficiali anche sugli orrori usaescippa sul conflitto in Iraq, un giorno o l’altro lo troveranno cadavere da qualche parte.
    C.G.

  4. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    io e mio marito siamo sempre stati in comunione di beni, tutto a metà.
    Le eredità dei genitori, non grosse cifre, le abbiamo divise fra i figli.
    Io mi occupo solo della casa che non ha bisogno di avvocati.
    Per l’azienda ho firmato sempre quello che c’era da firmare ma non mi sono mai impicciata.
    Però da parecchio ho fatto un testamento olografo, che da noi è valido anche senza avvocati, ma forse più che altro è un invito ai miei figli a non baruffare.

    Ricordo che una volta ho chiesto all’avvocato se mio marito poteva, volendo, vendere tutto; mi ha risposto di sì… ma dopo avrebbe dovuto scappare nelle isole del Pacifico!
    L’ho guardato e gli ho detto: sono tante, ma ti trovo lostesso!!!

    E’ ancora qua!

    Buonanotte Sylvi

  5. Popeye
    Popeye says:

    Caro Antonio,
    Spero che guarisci presto. Dico la verità, mi hanno mancate le tue barzellette come #602. Adesso vuoi che la Signora Anita si scusa per tutti i massacri fatti dai terroristi per cui tu e altri di questo blog facevano tifo?
    Hai fatto bene a saltare i miei post. Sarebbe stato peggio del vomito.

  6. Vox
    Vox says:

    @ CG
    Non mi preoccuperei troppo per Wikileaks. La compagnia c’e’ dentro fino al collo nel senso letterale del termine.

    Mai sentito parlare del giochetto di propinare documenti falsi assieme ad altri veri? Come il sistema ormai collaudato che la miglior menzogna e’ quella mescolata con un po’ di verita’, io ho la forte sensazione che Assange sia un falso “leaker”, o, nel migliore dei casi, un “leaker” usato (a sua insaputa? Mah!) soprattutto dal momento che alcuni “documenti” cadono a fagiolo per le operazioni militari Usa, come quello del coinvolgimento del Pakistan coi Talebani (vedasi risultato – moltiplicarsi di operazioni droniche in territorio pakistano e, con la scusa dei “legami talebani”, gli usa pretendono anche che il gov. pakistano permetta massicce opeazioni cia nel paese).

    Un altro documento propinato tra gli altri, nell’ultimo gruppo, e altamente “comodo” per giustificare un eventuale attacco militare contro l’Iran, e’ quello che “svela” legami tra Iran e alqaeda (???).

    Senza parlare del fatto che una vasta documentazione preesistente e nota ormai da oltre due anni, dice che in Iraq ci sono stati oltre 1 milione e trecentomila morti, mentre il documento di Assange parla di 160mila o giu’ di li’. Come mai?

    In generale, credo che la cosa migliore sia ormai quella di dubitare di tutti e di tutto, ovvero di prendere tutto cum grano salis e nulla per certo.
    Ognuno e ogni cosa potrebbe essere il classico cavallo di Troia in salsa nuova, adattata alle esigenze attuali. Chi sta dall’altra parte e’ tutt’altro che un imbecille o uno sprovveduto e non va sopravvalutato.

  7. Follotitta
    Follotitta says:

    Mi collego al post di Antonio sulla denunzia dei crimini di guerra in Irak e sulla paura da cui nascono e che suscitano.
    “Fear is the foundation of most governments; but is so sordid and brutal a passion, and renders men in whose brests predominates so stupid and miserable, that Americans will not be likely to approve of any political institution that is founded on it.” Da “Thoughts on Government” di John Adams (1776).
    Evidentemente Adams non e’ stato molto ricordato da tutti questi politici, come ceni, busc, palin, macain, ecc e diffusori di paura come rov, limbo, anniti, bec, oralli ecc con i loro: “spara prima e chiedi dopo” o “cosa aspettate: un fungo radiattivo?” quesst’ultima battuta era della rais. O “a che servono le liberta’ civili se dopo saremo tutti morti?” Insomma un bel coro di manipolatori che ora si lamenta sempre attraverso lo spauracchio della paura, se la verita’ su una guerra stupida e inutile vengono a galla.

  8. Vox
    Vox says:

    Perché dobbiamo essere noi a reagire e risanare [Haiti]? Perché non ci vai tu e i tuoi amici di donciucchiotto.com e i boli-aviarati di Palle-Ionico?

    Ma infatti quei nostri amici stanno li’ da mesi, alcuni fin dall’inizio.
    Per esempio, i medici cubani, quelli russi, quelli venezuelani, molti europei…
    Se poi quei colabrodi che si fanno passare per Media non ne fanno menzione, i fatti non cambiano. Tanto, le cose si vengono a sapere lo stesso (quando si vogliono sapere davvero), con e senza internet.

  9. Popeye
    Popeye says:

    …… tutti questi politici, come ceni, busc, palin, macain, ecc
    ———————-
    ZZZZZ ZZZZZZ ZZZZZZZ ZZZZZZZ ZZZZZZ

  10. Popeye
    Popeye says:

    x Vox
    Allora Linosse e Palleonico dicevano bugie? Cercate almeno di mettervi d’accordo.

    Dimmi cara Vox che fine hanno fatto più di 900 mila immaginate vittime? Svanite?

  11. Anita
    Anita says:

    Oh boy, ancora con questa storia….non passa….

    x VOX

    Assa-nge era in TV circa mezz’ora fa’, non so’ da dove.

    Molti dei suoi followers lo stanno abbando-nando, ne ha circa 800, hac-kers come lui.
    C’e’ un lungo arti-colo su MSNBC di 6 pagine.

    In quanto alla sto-ria dei mili-oni di mo-rti e’ stata solo propinata da websites e dal Lan-cet all’inizio del con-flitto dando un numero di 600’000.

    Il Lan-cet aveva preso infomazioni da un gruppo di famiglie in Bagh-dad…In seguito smenti’ i nu-meri, la smentita era anche su “Bo-dy Cou-nt”.

    =======================

    Ecco l’articolo su MSNBC:

    NYT: Wiki-Leaks founder on the run, cha-sed by tur-moil

    http://news.mobile.msn.com/en-us/articles.aspx?afid=1&aid=39810329

    =======
    Email scanned by PC Tools – No viruses or spyware found.
    (Email Guard: 7.0.0.18, Virus/Spyware Database: 6.16140)
    http://www.pctools.com/
    =======

    Che l’Iran e’ sempre stato un elemento in Iraq si e’ sempre saputo.
    L’ho scritto anch’io su questo forum.

    Anita

    PS:
    Inserisco il messaggio della mia e-mail sicu-rezza perche’ C.G. teme i vi-rus.

    Incidenta-lmente in tutti questi anni me ne sono beccato solo uno mentre ero in transi-zione ed il mio PC non era sicuro per una decina di minuti.
    Non ho ne’ spa-m, ne’ pop-ups.

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    L’ultima:
    Le Nazioni unite hanno chiesto a Obama un’inchiesta interna per far luce sugli assassini di civili in Iraq, al di fuori di operazioni di guerra, da parte dei militari US.
    La bolla sta venendo a galla in tutta la sua portata e il suo orrore.

    C.G.

  13. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    I sospetti di Vox, che alcune delle rivelazioni fossero in realtà pilotate, sono venuti anche a me quando in TV ho sentito la versione secondo queste “rivelazioni” l’uccisione di Calipari ed il ferimento delle Sgrena, sarebbe dovuto ad una falsa informazione di Al Caeda (o Al CIAda????)

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  14. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Mi scusi ma Linosse e Paleonico sono quelli che si lamentano perche’ gli US non hanno evitato il colera in Haiti.
    Come se fosse nelle nostre mani o capacita’.

    Il colera viene dalle acque inquinate da feci, urina e corpi decomposti.
    Veda il Pakistan, dovuto all’allagamento.

    Anita

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Poppy,
    qui, in questo blog NESSUNO ha mai fatto tifo per i terroristi.
    Non barare.
    Qui, in questo blog MOLTI ( tra cui il sottoscritto) hanno associato il terrorismo capitanato dall’amministrazione Cheney al terrorismo di Al Quaida.
    A quanto pare, se si guardano gli ultimi sviluppi, non si sono sbagliati di una virgola.
    C.G.

  16. Anita
    Anita says:

    x Follotitta

    come ceni, busc, palin, macain, ecc e diffusori di paura come rov, limbo, anniti, bec, oralli ecc con i loro: “spara prima e chiedi dopo” o “cosa aspettate: un fungo radiattivo?” quesst’ultima battuta era della rais.
    ——————————————————————

    Are you joking? Did you mean:

    Cheney, Bush, Palin, McCain, Rove, Limbaugh, Hannity, Beck, O’Reilly, Condoleezza Rice?

    Ma non aveva scritto che lei non aveva mai guardato FOX NEWS?

    Buona notte,
    Anita

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