Nasce Equality Italia, la prima lobby per i diritti civili

Ieri presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, è stata presentata Equality Italia, la prima lobby per i diritti civili nel nostro Paese. Fondatore di questa nuova realtà per il mondo lgbtq (lesbico, gay, bisessuale, transessuale, queer) Aurelio Mancuso, noto militante del Movimento omosessuale italiano ed ex presidente nazionale di Arcigay. Alla presentazione hanno partecipato anche Paola Concia , Flavia Perina, Benedetto Della Vedova, Barbara Pollastrini, Rosaria Iardino, Gianni Cuperlo, Imma Battaglia, Irene Tinagli, Paola Balducci e Ivan Scalfarotto, Carlo Guarino. Da tempo, troppo tempo, l’associazionismo omosessuale si è sempre identificato con una politica di sinistra, sperando, invano, che proprio quella parte politica desse risultati concreti in termini di leggi di diritto per le coppie di fatto, contro l’omofobia, contro ogni discriminazione. Il risultato è stato negli anni deludente, nonostante la presenza di gay e lesbiche all’interno delle formazioni politiche e dentro il Parlamento: molti buoni propositi, zero risultati.

Equality Italia non sarà un’altra associazione, tra le tante che oggi esistono sul territorio italiano, anche se, come ha spiegato Mancuso, “le porte sono aperte a tutti”. Il primo, ambizioso progetto che verrà realizzato da qui a un anno, un seminario che veda la partecipazione di esponenti della chiesa cattolica sui temi che oggi non lasciano molto spazio di discussione tra omosessualità e clero.

Per essere più chiari rispetto al discorso su sinistra e gay, il nuovo soggetto intende dialogare con tutti, visto che si è capito che quando si parla di diritti omosessuali occorre una trasversalità politica rimasta finora non praticata proprio a causa di certi pregiudizi che assegnavano alla sola sinistra il dovere di occuparsi di diritti civili. Così non è!

Se ne è accorta Arcigay che in un comunicato stampa plaude a queste nuove aperture da parte di una nuova destra liberale ed europea.

In pochi giorni – dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay , dal centro destra, sono arrivati due rumorosi sì ai diritti per le coppie di fatto gay. E’ il caso, nell’i’ntervento alla Camera nel corso del dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, di Benedetto Della Vedova, vicepresidente vicario dei deputati di Futuro e Libertà, che ha chiesto al governo di approvare “leggi che riconoscano le coppie di fatto omosessuali ed eterosessuali”.

Ancora, Enzo Raisi, esponente del Fli, intervistato da Klaus Davi – continua Patanè -, si è detto  “favorevole ai diritti per le coppie di fatto omosessuali…… Per gli omosessuali preferisco una forma di diritti pacs””. Ci auguriamo che tali aperture, ancorché timide e ancora distanti dalle richieste di piena parità tra omosessuali ed eterosessuali, segnino un inversione  di tendenza. Non possiamo quindi che apprezzare lo sforzo culturale di chi sta cercando di costruire un centro-destra finalmente europeo, laico e liberale, non legato a sterili posizioni di stampo clericale ma in dialogo con la società reale, convinto che le tematiche lgbt  (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) costituiscano uno dei paradigmi di crescita del nostro Paese.

Ci aspettiamo ora anche da parte del centro sinistra una presa di posizione su temi fino ad ora disattesi ed inascoltati che poniamo all’attenzione della politica e della società da anni.

Ecco, allora spiegata la presenza del Fli Benedetto Della Vedova alla presentazione di Equality Italia; l’interesse che una nuova parte politica finora assente, ha oggi per la comunità lgbtq italiana.

“Siamo convinti – dichiara Aurelio Mancuso – che sia necessario valorizzare gli spazi di autonomia e libertà con soluzioni legislative innovative per avvicinare il nostro Paese alle più avanzate democrazie europee”.

A promuovere la nuova rete sui diritti civili un Comitato Nazionale di cui fanno parte Fabio Astrobello, Andrea Benedino, Carlo Guarino, Valentina Paris, Riccardo Gottardi, Enrico Fusco, Marco Palillo, Giovanni Caponetto, Simona Zucchet: uomini e donne che provengono dal mondo delle associazioni omosessuali o he si battono da tempo per i diritti civili.

Un compito non facile ma possibile quello che si propongono i militanti di Equality Italia, a cui va il nostro augurio, sperando che presto anche da noi si parli di diritti. Anzi li si realizzi!

1 commento
  1. allex radio21
    allex radio21 says:

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