Samarcanda: la via della multilateralità
di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
I risultati del summit dei Capi di Stato dei Paesi della Shanghai Cooperation Organization (Sco), tenutasi il 16 settembre a Samarcanda, nell’Uzbekistan, meritano di essere analizzati senza paraocchi ideologici o precostituiti. Permetterebbe di evitare errori di valutazione geopolitica di cui in seguito ci si potrebbe pentire.
La Sco è stata creata nel 2001, con lo scopo di coordinare le attività dei Paesi membri nella lotta al terrorismo, per la sicurezza e soprattutto per la cooperazione economica, tecnologica e infrastrutturale. Oggi conta nove membri, fra cui la Cina, l’India e la Russia. Insieme rappresentano il 40% della popolazione e il 25% del pil mondiale.
Sbaglia chi cerca di vedere nella Sco la realizzazione di una Nato dell’Eurasia. Le differenze tra i partecipanti sono troppe e profonde. Sarebbe altrettanto sbagliato, però, sottovalutarne l’importanza. Sarebbe profondamente fuorviante ripetere per la Sco gli errori di valutazione che molti intenzionalmente fanno in rapporto al ruolo dei Brics.
Una lettura attenta della Dichiarazione finale di Samarcanda aiuterebbe a capire meglio i processi in atto. E’ opportuno, anzitutto, rilevare che, tra i vari Capi di Stato, erano presenti il presidente cinese Xi Jinping, il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente russo Vladimir Putin. Ciò nonostante, va sottolineato, il totale isolamento occidentale nei confronti di Putin e le sanzioni contro la Russia.
E’ opportuno, invece, prendere atto della valutazione geopolitica e geoeconomica offerta dal summit. Rispetto alla sicurezza si afferma che “Il mondo sta attraversando cambiamenti globali. Questi processi sono accompagnati da una maggiore multipolarità. L’attuale sistema di sfide e minacce internazionali sta diventando più complesso, la situazione nel mondo è pericolosamente peggiorata, i conflitti e le crisi locali si stanno intensificando e ne stanno emergendo di nuovi.”.
Circa l’economia si dice che “Il crescente divario tecnologico e digitale, le continue turbolenze nei mercati finanziari globali, la riduzione dei flussi d’investimento, l’instabilità nelle catene di approvvigionamento, l’aumento delle misure protezionistiche e altri ostacoli al commercio internazionale si aggiungono alla volatilità e all’incertezza nell’economia globale.”
Il concetto più ripetuto è quello della “multilateralità”, ponendo così la questione agli Stati Uniti e all’Occidente.
Alcuni aspetti sulla cooperazione economica meritano attenzione. La Dichiarazione sostiene che i membri della Sco, con l’eccezione dell’India, “ riaffermano il sostegno all’iniziativa cinese One Belt, One Road (Obor, la Via della seta) e riconoscono il lavoro in corso per attuare il progetto e gli sforzi per collegare la costruzione dell’Unione economica eurasiatica con l’Obor.” L’idea è di istituire un partenariato eurasiatico allargato che coinvolga, oltre alla Sco, l’Ueea, i Paesi dell’Asean, altri Stati interessati e le associazioni multilaterali.
Il testo, inoltre, fa riferimento all’importanza dell’uso delle monete nazionali nei regolamenti commerciali e monetari già praticato da alcuni Stati membri. Ciò avviene tra la Russia e la Cina e anche l’India dovrebbe a breve regolare i commerci con la Russia in monete nazionali.
Quest’orientamento avvicina la Sco alle politiche dei Brics. Infatti, la Dichiarazione finale riporta l’intenzione di creare una Banca di sviluppo della Sco, un Business Council, un Fondo di sviluppo all’interno di un Accordo quadro per la cooperazione nel commercio e nei servizi, di un Programma per lo sviluppo delle infrastrutture nei trasporti e nell’energia e di un Piano d’azione per lo sviluppo del commercio tra gli Stati membri. Tutte pratiche già sperimentate dai Brics.
Non è elegante ripetersi, ma speriamo che l’Unione europea e i suoi Stati membri non si limitino a dei semplici commenti ma partecipino attivamente ai progetti di sviluppo. Altrimenti, il summit di Samarcanda sarebbe soltanto la conferma di una pericolosa spaccatura del mondo in due blocchi contrapposti.
La divisione in blocchi, soprattutto ora che c’è una guerra tra Russia e Ucraina, può ulteriormente aggravare la situazione. Crediamo che l’interesse dei popoli dell’Ue, a partire da quello italiano, sia, invece, quello di non interrompere il filo sottile delle relazioni tra mondi diversi per giungere ad una duratura e pacifica cooperazione.
*già sottosegretario all’Economia **economista
Sembrava che l’obiettivo della guerra ucraina fosse la Russia in primo luogo e sullo sfondo il nemico vero: la Cina. Pivot ti Asia (China) su diceva …
Ma l’evoluzione reale fa pensare che l’obiettivo fosse ancora più complesso: un triplo obiettivo, un grande Slam…
Perché in realtà chi sta pagando la guerra ucraina, ora come ora, siamo noi europei ed in particolare la Germania: siamo vicini ad un’ulteriore grave crisi economica. Allora l’obiettivo triplice potrebbe essere:
1. Crisi economica in Europa/Germania che potrebbe polverizzare l’esistenza della stessa Unione Europea (l’obiettivo transatlantico DA SEMPRE).
2. Crescenti difficoltà militari-economiche della Russia, che rischia l’implosione.
3. Isolamento della Cina.
Il piano è in via di attuazione, gli attori ne sono coscienti? U.
Ahhhh il correttore….
Pivot to Asia
x Uroburo
Al Pivot to Asia ci si è applicato anche Obama chissà perché Premio Nobel per la Pace.
Si, certo, gli obiettivi sono i tre che hai detto. E il più importante per gli USA è il primo, la fine dell’UE e soprattutto della sua capacità produttiva.
Nei giorni scorsi è circolato un documento attribuito alla Rand Corporation, ci sono cascato anch’io nel mio profilo Facebook, che però non è suo. Un falso. Ma che dice cose vere! Le dice ex post anziché ex ante, ma resta il fatto che si tratta di cose vere. Ora lo cerco e lo posto qui tra i commenti, con l’avvertenza che è falso.
Per Uroburo:
https://www.youtube.com/watch?v=uDYbAcj_Wyc
x Uroburo
ECCO IL LINK – https://www.controinformazione.info/documento-scioccante-come-gli-stati-uniti-hanno-pianificato-la-guerra-e-la-crisi-energetica-in-europa/?fbclid=IwAR3qlfIJg2l6K48xlG8tEcC1T5YmUJdEeCDEyiP9K2u430J_XJINaiQ9pq0 – AL TESTO DEL DOCUMENTO DELLA RAND CORPORATION DEL QUALE PARLAVA IL VIDEO DA ME POSTATO IERI DELLA PUNTATA TELEVISIVA DE IL VASO DI PANDORA, CHE L’HA FATTO IMPROVVISAMENTE SPARIRE PERCHE’ “VIDEO PRIVATO”. COME SI LEGGE NEL TESTO QUI IN BASSO LA RAND CORPORATION NEGA CHE IL DOCUMENTO SIA DAVVERO SUO. MA DEL RESTO DATO IL CONTENUTO DIFFICILMENTE POTREBBE AMMETTERNE LA PATERNITA’.
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È noto che il think tank di RAND Corporation è composto di 1.850 dipendenti e ha un budget di 350 milioni di dollari. È collegato al Dipartimento della Difesa degli USA ed è stato molto influente nello sviluppo di strategie militari durante la Guerra Fredda.
Ebbene questa agenzia – spiega il giornalista Markus Andersson – in un documento riservato del gennaio 2022 dal titolo “Indebolire la Germania, rafforzare gli Stati Uniti”, avrebbe delineato la strategia da adottare per far scoppiare in Europa una guerra e una crisi energetica.
Dunque, anzitutto si doveva favorire l’aggressività della politica estera dell’Ucraina, facendo capire ai russi che il governo di Kiev era intenzionato a smantellare le due repubbliche autonome del Donbass e di riprendersi la Crimea. In tale maniera sarebbe stato impossibile per Mosca non scatenare un intervento armato.
Il vero motivo di ciò era quello di spingere l’Europa ad adottare un’ampia gamma di sanzioni contro la Russia, che inevitabilmente avrebbe svolto la parte del Paese aggressore.
Gli USA davano per scontato che l’economia della UE sarebbe crollata e che di ciò sarebbero stati loro gli unici a guadagnarci economicamente.
In particolare l’obiettivo primario era quello di dividere la Russia dalla Germania, portando l’intera UE in un’economia di guerra. Dopodiché, inserendo o sfruttando utili idioti in posizioni politiche, si sarebbe impedito alle forniture energetiche russe di raggiungere il continente.
Ma perché una cosa così mostruosa nei confronti di un proprio alleato strategico? Per il semplice fatto che gli USA hanno un “bisogno urgente” di un afflusso di risorse finanziarie (calcolate in circa 7-9 trilioni di dollari) e intellettuali europei (fuga dei cervelli) per mantenere l’economia nel suo complesso, soprattutto il sistema bancario.
Solo i Paesi europei vincolati dagli impegni dell’UE e della NATO potevano fornire queste linee di azione senza costi militari e politici significativi per gli USA.
Secondo RAND il principale ostacolo a questa strategia è la crescente indipendenza della Germania, nettamente aumentata dopo la Brexit. E la UE non può diventare, oltre che un rivale economico degli USA, anche un rivale politico. Distrutta quindi l’economia tedesca, si sarebbe distrutta anche quella europea.
Incredibilmente appare in questo documento che sarebbero stati i partiti verdi europei a costringere la Germania a “cadere nella trappola”, portando a termine le direttive dell’imperialismo americano.
Ma perché i verdi? Perché sono altamente dogmatici, se non fanatici, il che rende agevole convincerli a ignorare le argomentazioni economiche a favore del loro Paese. Sono citati i nomi dell’attuale ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, e del ministro del clima, Robert Habeck, come esempi di politici che facilmente sarebbero diventati accaniti sostenitori delle sanzioni antirusse.
Il documento dà per scontato che il danno tra Germania e Russia sarà così grande da rendere impossibile per i Paesi di ristabilire relazioni normali in seguito.
La RAND ha negato che il documento sia un suo prodotto.
Votato. Code ai seggi, operazioni lunghe, ragazzi piuttosto imbranati.
I dati del ministero, relativi a 4000/7000 comuni, perché mai???) Indica un calo dei votanti del 1%. Se confermato indicherebbe un astensionismo alto (ca. 30%).
x Uroburo
Dalle code nelle principali città, segnalatemi via whatsapp, speravo il contrario. Speravo fossero il segno di una riscossa degli indecisi.
Vedremo.
Il ministero annuncia 8% in meno alle 19.00. Credo che questo preannunci un trionfo della destra, con possibilità di cambiamenti costituzionali. Banana for president… IL PAESE HA SCELTO!
Pare che l’astensione sia soprattutto a Sud, dove però i grullini son dati favoriti.
Forse le cose non sono poi così chiare.
Tra mezzora gli exitpoll.
Tranne il crollo di Salivini e l’arretramento del PD, sono state rispettate le previsioni.
Per la Dx non sarà facile governare.
Comunque tocca a loro.
Gioggia: Vogliamo il presidenzialismo ed un nuovo PNRR.
Se il.buon giorno si vede dal mattino…
Una caratteristica degl’ittagliani e che ogni governo si sente autorizzato e negare le scelte fatte dal governo precedente, perché era diverso dall’attuale volontà poppppolare, ohuuhhhyeaahhh…
Sfugge completamente, a contesti primitivi pre-medievali, l’idea che un patto viene preso dai rappresentanti di un paese (LEGITTIMI O MENO CHE SIANO) a nome di TUTTO il paese, che risponde “in solido” delle decisioni firmate. Anche in caso di dittatura, figuriamoci in una democrazia. U.
Caro Pino,
queste annessioni in Ucraina, attuate in un momento nel quale i russi stanno inanellando una serie di sconfitte o di battute d’arresto, mi sembrano una vera fuga in avanti.
Al di là delle ragioni storiche e politiche, la risposta definitiva la darà il campo di battaglia, ed i russi sono sulla difensiva. Questo rende l’eventuale uso di armi atomiche, minacciato a mezza voce, indifendibile davanti all’opinione pubblica mondiale: sarebbe il tentativo surrettizio di ottenere una vittoria dopo una sconfitta.
Un’atomica tattica su Leopoli, che poteva avere un senso questa primavera, oggi non ne avrebbe alcuno.
Gli occidentali non muoveranno ciglio ma aumenteranno la consegna di armi sempre più moderne, che aumenteranno le difficoltà della Russia. E l’ulteriore uso di altre atomiche sarebbe insostenibile per la stessa opinione pubblica russa…
Mi spiace molto dirlo perché, come sai, una Monocrazia mondiale mi sembrerebbe una grave sconfitta per il pianeta Terra. Tuttavia questo mi sembra l’esito più probabile della guerra ucraina, che la Russia ha giocato nel peggiore dei modi.
Tra l’altro, i filmati sembrano mostrare che Putin cammina con qualche difficoltà: mi chiedo quali siano le sue reali condizioni di salute. Un fatto per nulla secondario…
Un saluto U.
Nel frattempo la Giorgia dovrà decidere che linea tenere nei confronti dell’Europa. Gli Europei sono sempre indecisi, ma importanti modifiche al PNRR mi sembra troppo perfino per loro.
Se le indiscrezioni attribuite alla RAND hanno un loro briciolo di verità, l’Unione Europea è messa male.
Chi potrà fermare l’instaurarsi della Monocrazia mondiale? U.
x Uroburo
La guerra scatenata da Putin è stata condotta in modo che neppure un principiante. L’errore principale non avere messo fuori uso il sistema delle trasmissioni radiotelevisive, lasciando l’intera scena planetaria a Zelensky, che di professione faceva l’attore e si vede, perché recita in continuazione.
Non so se sia vero che la Russia in Ucraina è messa male e sulla difensiva, il nostro giornalismo non è molto credibile. E’ certamente vero che Putin s’è lasciato sorprendere ANCHE dalla massa di rifornimenti di armi sempre più moderne e più potenti fornite dagli USA e dall’intera NATO. Rifornimenti che lui ha detto che sarebbero stati “schiacciati come noci”: vanteria fuori luogo, di basso livello, e comunque mai vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato.
Se l’Austria per otto anni di fila, dal 2014 al 23 febbraio di quest’anno, avesse attaccato e fatto attaccare dalle sue bande armate le minoranze italiane del Trentino Alto Adige, credo che alla fine l’Italia non sarebbe rimasta a guardare. Viceversa, l’Austria non si sarebbe girata i pollici se l’Italia avesse attaccato le minoranze tedesche del Trentino Alto Adige per otto anni di fila. Non dimentichiamo che già negli anni ’60 l’Austria ha armato la mano dei “terroristi” altoatesini, che compirono attentati e omicidi a mano armata. .
x Uroburo
Detto questo, il destino della Russia è segnato. Dopo averla dissanguata con la corsa agli armamenti fino a farla crollare, l’URSS è diventata la Russia, desiderosa di far parte dell’Europa e di affiancare la NATO. Ma gli USA non le hanno lasciato scampo, puntando con decisione al tracollo anche della Russia. Il banchiere Jeffrey Sachs venne incaricato di aiutare la Polonia a passare dal regime “comunista”, cioè statalista, al regime liberale, al capitalismo liberale e all’economia di mercato. Sachs chiese alla Casa Bianca di fare altrettanto con la Russia, ma la risposta fu “NON se ne parla!”.
Il resto è storia nota, anche se vigliaccamente taciuta o addirittura negata dal nostro giornalismo: gli USA hanno provocato il golpe ucraino del 2014, hanno convinto Kiev a NON ratificare gli accordi di Minsk del 2014 e anche quelli del 2015 che mettevano la parola fine alla guerre civile nel Donbass russofono, hanno iniziato a imbottire l’Ucraina di istruttori della NATO, che veniva spinta sempre più vicina ai confini russi tradendo anche gli impegni presi con Gorbaciov dalla Casa Bianca dell’epoca.
Da qualche tempo si tengono annualmente le riunioni delle varie minoranze russe in modo da fomentare il più possibile le divisioni per riuscire a frantumare la Russia, che è una federazione di una 80ina di realtà territoriali variamente autonome.
La Russia è troppo grande, troppo ricca di beni naturali con in testa minerali di tutti i tipi e troppo poco abitata. I piani per frantumarla prima o poi avranno successo. Cosa succederà a quel punto lo sa solo Dio. Certo è che ne trarrà vantaggio anche la Cina, che potrà “allargarsi” inglobando territori oggi della Russia. La politica USA e in particolare la politica al suo guinzaglio dell’Unione Europa è quanto di più sbagliato si potesse partorire. Anziché allearsi in qualche modo con la Russia per meglio contenere la Cina, si irrobustirà la Cina con bei pezzi della Russia. E se ci sarà qualcuno in grado di fare il funerale dell’Occidente questo qualcuno sarà la Cina. Specie se sostituiranno il loro complicato alfabeto con il nostro.
Caro Pino,
a guardare la carta geografica si potrebbe dire, l’ho detto anch’o, che la Siberia è vicinissima alla Cina…
Anche all’Alaska però… E la Monocrazia ci è già stata nel 1918-20.
Vuoi che non ci sia UN missionario americano, bianco, protestante, da difendere tra Vladivostok ed il lago Baikal? Ma ce ne saranno anche più di uno…. E poi… a chi vende le sue preziosissime terre rare la Mongolia? Non ho trovato nessun dato da nessuna parte… strano, nooo? U.
La nostra è la società dell’onnipotenza, una forma mentis che non dipende più dalla nazionalità, dal ceto sociale, dalla professione. Un modo di vivere sostanzialmente distruttivo nel quale volere è potere, una frase non più stupida di tante altre.
Un ragazzo di 26 anni è stato tratto in salvo dal Soccorso Alpino semi-assiderato. Voleva scalare il Monte Bianco dal versante italino e scendere da quello francese. In tuta e senza attrezzatura da montagna. È ricoverato in ospedale dopo una notte all’addiaccio…
x Uroburo
Io scalerò l’Everest in costume da bagno e ciabatte.
Le elezioni del Brasile dimostrano che la destra rimane vincente, anche con gentaglia da galera. Anche se Lula vincesse avrebbe contro il parlamento e metà degli stati: i più grossi e ricchi…
Spinoza scriveva che nei momenti difficili il popppolo sceglie il bastone (il padrone). È vero da quattrocento anni!
Tra venti giorni sarà il centesimo anniversario della marcia su Roma, la presa del potere da parte dei fascisti.
In realtà quella fascista era stata la solita manifestazione da burletta all’ittagliana. I famosi treni erano stati tutti bloccati dall’esercito a distanza di sicurezza dalla capitale.
Il vero problema non furono i fascisti, né l’esercito (fedele alla Corona come sempre), né, per una volta, il governo che chiese lo stato d’assedio al re. Il vero problema fu proprio il re, lo Sciaboletta, che rifiutò di proclamare lo stato d’assedio e chiamò Mussolini a Roma per formare il primo, ed illegale, governo fascista.
Poi si scrisse che il Savoia l’aveva fatto per risparmiare al paese una guerra civile… balle! Leggendo la storia della Marcia su Roma, su Wikipedia si scopre che la vera preoccupazione dello Sciaboletta non era il benessere o l’avvenire del paese, ma solo quello del suo indegno casato. Il primo ministro Fatta scrisse che il Savoia, nel loro ultimo e decisivo colloquio, continuava a torcersi le mani ripetendo: “Ag vegn i Austa, ag vegn i Austa”. Il piccolo re era solo preoccupato che il Duca d’Aosta potesse detronizzarlo e prendere il suo posto. Di null’altro. Una classe diggerente indegna!!! Capite perché il fascismo ha vinto? Per salvare il culo al piccolo re! U.
x Uroburo.
I Savoia erano pessimi. Incapaci, ingordi ed egoisti. Ignoranti come le zucche. A differenza dei Borboni, demonizzati dalla narrazione filo- e lecco- -savoiarda, non parlavano in italiano, ma solo in piemontese e francese. I Borboni parlavano in napoletano e italiano. E anche altre lingue europee perché, a differenza dei provincialissimi Savoia, si sposavano coi migliori casati europei.
@ Pino: vero!
TOH GUARDA!!!
Il generale Tricarico dice che il segretario della NATO straparla ripetendo parole e concetti non suoi.
Dice che il Segretario di Stato ha detto che lo scopo della guerra è abbattere Putin.
Dice che Biden non ha MAI pronunciato la parola negoziato. [Quest’ultima precisazione particolarmente grave!]. U.
Il generale Tricarico è stato capo di stato maggiore dell’aeronautica.
x Uroburo
Beh, che Stoltenberg straparli eccedendo il suo ruolo, commettendo quindi anche un abuso di potere, è evidente da un bel pezzo. Ma i nostri eroici leccacu…. pardòn, i nostri eroici politici e giornalisti fanno finta di niente. Anche perché sono talmente ignoranti che non sanno quale sia il ruolo istituzionale del segretario generale della NATO.
Rimbembiden è quello che più ha spinto per arrivare a questo punto. Non può parlare di negoziati perché vuole lo strangolamento della Russia. La parola negoziati la lascia ai suoi sottoposti.
Quando, trascinati da stolti e rimbambiti, nella fiumana dei grincoglioniti non si frammettono ostacoli tutto e in modo rapido finisce nella cloaca massima.
L.
x Linosse
Questa volta trascinati da STOLTENberg e Rimbam-Biden
Caro Pino
“Questa volta trascinati da STOLTENberg e Rimbam-Biden”
Per non essere trascinati a “nostra insaputa”.
In questa situazione, dove l’emozione,il caos e la mancanza di verità si sono impossessati dell’Italia e dell’Europa ,come trovare un lumicino che ci possa ,non dico guidare,ma permettere di ragionare su una questione di enorme importanza come è questa guerra che ormai in modo più che evidente non è più solo tra Russia e Ucraina e che ci sta portando a una evoluzione sempre più problematica e nefasta, addirittura si parla di Armageddon.
Da che parte stare,salvaguardando uno dei principi cardine della democrazia che ricordo è il Potere del Popolo ovvero di tutti noi.
Verifichiamo in che situazione ci troviamo:
l’Ucraina è stata invasa nei territori del Donbass Donetsk e Luhansk dai Russi e dalle popolazioni delle repubbliche autoproclamate dal 2014 del Donbass di Donetsk e Luhansk, su questo non c’è dubbio.
I GOVERNI di tutta Europa,indignati, si sono impegnati a rifornire armi DI DIFESA all’Ucraina ma è stato consultata su questo la popolazione Europea, in senso nazionale l’Italia ,su una questione di vitale importanza che andava oltre la rinuncia al fresco dei condizionatori?
Da allora le cose sono andate peggiorando in modo esponenziale con prese di decisione per la difesa dei “valori occidentali” sempre da parte dei GOVERNI Europei che stanno danneggiando in modo sempre più deleterio gli interessi economici e sociali delle popolazioni dell’Italia e dell’Europa( a quanto pare gli ammeregani “pragmatici” che stanno dall’altra parte dell’atlantico fino ad ora non hanno avuto problemi ,infatti stanziano miliardi per finanziare e armare un buco nero come l’Ucraina senza problemi e con condizionatori e caldaie in piena efficenza!).
Siamo sempre più coinvolti in questa dannata situazione per cui dovranno essere prese decisioni importanti ma come prenderle?
Ci sono state elezioni per stabilire una NNUOVA MAGGIORANZA DI GOVERNO con una partecipazione del 63,91% della popolazione per cui la VERA maggioranza è del (26+8,7+8,1)0,639=27,34% per cui parlare di maggioranza è abbastanza scomodo.
Per coerenza su quello che si deve intendere per Democrazia ,GOVERNO DEL POPOLO,sarebbe opportuno che, per una presa di decisioni di importanza sempre più vitale,si consultasse non un ridottissimo gruppetto di politici e tecnici ma il Popolo in modo diretto o almeno si facesse riferimento a quanto è sancito dulla COSTITUZIONE,il testo legislativo fondamentale della Repubblica italiana che, in vigore dal 1948, stabilisce i fini dello Stato e i principi relativi alla sua organizzazione e al suo funzionamento. È importante sapere di che cosa si tratta perché al suo interno sono elencati i diritti e i doveri dei cittadini. Nel nostro Paese, la Costituzione è talmente importante che il Parlamento non può approvare leggi che ne contrastino i principi altrimenti interviene un “tribunale”, la Corte Costituzionale, che le annulla.
Che dice la Costituzione
“La Costituzione italiana ripudia la guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”; l’obiettivo di assicurare “la pace e la giustizia fra le Nazioni” giustifica le limitazioni di sovranità che discendono dall’appartenere a organizzazioni internazionali – come le Nazioni Unite – che quell’obiettivo mirino a perseguire (art. 11).
Siamo membri della NATO per cui non sarà superfluo ricordare che l’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite riconosce “il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un Membro delle Nazioni Unite, fintantoché il Consiglio di Sicurezza non abbia preso le misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale”.
Dovremmo tenere in conto le “misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale” e chiederci seriamente,nel caso dell’Ucraina( che non è membro dell Nato) se in questi lunghi 8 anni,si 8 anni, queste misure sono state prese con la pancia o con la ragione.
No c’è molto tempo,la situazione sta ruzzolando da sola, per cui è meglio riflettere prima che sia troppo tardi
L.
x Linosse
Il problema, come ha detto Eisenhower fin dal ’61 quando lasciò la Casa Bianca dopo 8 anni, è “il complesso militar industriale” USA. Che traina l’intera economia e buona parte della ricerca scientifica. Per giustificare gli sterminanti finanziamenti di cui gode, cioè l’enorme quantità di quattrini che spende, tale complesso ha bisogno di tensioni internazionali, guerricciole e guerre vere in continuazione. Come del resto predicano i documenti della Rand Corporation, vera bibbia per il Pentagono e la Casa Bianca. Oltre che in articoli per blitzquotidiano.it, nel mio ultimo libro ho ricordato come la guerra di Corea è stata una benedizione per l’economia USA, tanto che il National Security Council con la direttiva ora non ricordo se 48 o 68 raccomandava di investire grandi cifre nell’industria degli armamenti perché era dimostrato anche dalla guerra di Corea che stimolava il resto della produzione industriale.
E’ un po’ come l’industria del tabacco. L’OMS stima che ogni anno, nel mondo, più di 8 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco. E ai morti ci sarebbero da aggiungere i milioni di malati cronici. E per i giganteschi danni ambientali leggiti l’articolo di questo link (o URL?): https://www.tabaccoendgame.it/danni/ambiente-danni/i-danni-allambiente-del-tabacco-domande-e-risposte/
Eppure la produzione di tabacco continua…. Nella sua industria ci lavora una mare dai gente, più i tabacchini che il tabacco lo vendono: un mare di gente che in pratica mangia e vive uccidendo più di 8 milioni di persone l’anno. Come dicevano i romani, MORS TUA VITA MEA.
P. S. Osservazione interessante: anche l’industria del tabacco è prevalentemente USA.
Ancora una volta tutto si riconduce alla economia per cui ,ragionando in modo economico,non ci resta che fare una scelta: a noi ( e non agli ammeregani )ci conviene tutto questo che ci sta crollando addosso?
Yankees go home
x Linosse
Certo che NON ci conviene. Oltretutto basterebbe guardare la carta geografica.
Certo che come “alleati” degli ammeregani,fino ad ora ci va di culo.Pensate a quei poveretti ucraini ridotti a kamikaze a tempo pieno in una guerra per procura per permettere ad un attore di stare in scena, passi quel che passa.
Per adesso dobbiamo contribuire rovinandoci economicamente e rinunciare a calore e docce calde.
Ma come siamo fortunati!!
Liliana Segre presiede la riunione del senato che elegge suo presidente La Russa.
W l’Ittaglia!
La Monocrazia tratta bene i suoi alleati fin quando ne ha bisogno. Quando non ne ha più bisogno diventano sudditi. E se si vuol conoscere come la Monocrazia tratta i sudditi bisogna chiedere agli abitanti dell’Americana Latina: loro lo sanno da quasi 250 anni.
Per altro anche noi nel nostro piccolo, a voler guardare con precisione, molte cose le avremmo sotto agli occhi: la strategia della tensione (o delle stragi); la conventio ad escludendum nei confronti del vecchio PC (una intromissione negli affari interni); il caso Moro; i governi del pentapartito, imposti anche quando erano gravemente disfunzionali…. ecc.ecc. U.
Nella situazione attuale ,per coerenza col politicamente corretto, abbiamo al potere in Europa e Italia donne per cui bisogna pensare la monocrazia al femminile ovvero monacrazia come si pensa nell’est nostrano.Più femminile di così non si può!
L.
x Linosse
E, come ha già dimostrato la signora Truss, tante donne al potere saranno la dimostrazione che non è vero – purtroppo – che le donne sono migliori degli uomini. Vedi la indecente Ursula von der Leyen.
Non è Wan der full,è solo Van der Leyen per cui…….