Ma gli ipocriti guerrafondai si preoccupano della Cina che ha relazioni crescenti con l’Africa, aasolutamete diverse ed estranee al nostro laido e sanguinario colonialismo
Da Quora:
Esiste un personaggio storico, poco conosciuto, che ha ucciso milioni di persone?
Si purtroppo, ed è stata una figura rilevante ma menzionata raramente nei libri di storia, forse perché uccise solo africani.
Tra il 1880 e l’inizio della prima guerra mondiale, i più potenti stati europei occupano quasi interamente l’Africa, dividendone i territori tra loro.
Grazie ad una buona dose di razzismo, il pretesto di questa conquista fu fornire civilizzazione e conoscenze alle popolazioni autoctone in quanto meno evolute e non in grado di accedere autonomamente alla civiltà. La realtà ovviamente era che i colossi europei volevano accaparrarsi le infinite risorse del continente nero.
Enormi quantità di denaro comportano enormi quantità di morti.
Una di queste nazioni, il Congo, era ricco di oro, avorio e gomma ed entrò ben presto nei desideri di un sovrano del vecchio continente: Leopoldo II, re del Belgio.
Lo stato fiammingo però non era interessato all’acquisizione di territori coloniali, perciò il belga divenne reggente dell’intera popolazione congolese, composta al tempo da 30 milioni di abitanti (a fronte dei 6 milioni di Belgi), con un territorio vastissimo, privo di alcuna costituzione e di supervisione da parte di organismi internazionali.
Leopoldo II instaurò un regime dittatoriale schiavizzando i nativi e creando enormi piantagioni in tutto il paese; “l’ordine” era difeso dalla Force Publique, dei commandi di nativi che reprimevano nel sangue i rivoltosi. I più “meritevoli” ricevevano in dono un territorio diventandone i governatori.
Ai sudditi che non raggiungevano la quota di raccolta giornaliera venivano amputate le mani nei migliori dei casi. L’esaurimento fisico, le malattie, l’assoluta mancanza di igiene e gli efferati omicidi portarono alla morte di milioni di persone.
Le stime variano dai 3 ai 10 milioni.
Nel 1908 le pressioni della stampa e dell’opinione pubblica al trapelare delle notizie sulle atrocità commesse, fecero si che il Belgio annettesse ufficialmente il Congo, mettendo fine alle persecuzioni nei confronti dei nativi.