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Le scuse del papa?!
Mi pare che il papa disse gia’ che le scuse doveva farle la chiesa canadese.
Saggia decisione, direi, altrimenti parafrasando la canzone che postai tempo fa ‘e qui ce vole o’ banco de Napule, carissima signora!’
P.
Personalmente sono del parere che le tragedie e gli errori della storia ben raramente si rimedino. Soprattutto con il passar del tempo.
Tuttavia, proprio perché sono un appassionato di storia e ne ritengo indispensabile la conoscenza (per spiegare il presente non certo per divinare il futuro) penso che sia importante conoscere i fatti, i fatti storici, come diceva CC.
A me sembrerebbe più che sufficiente ammettere i fatti, questo sarebbe già un riconoscimento. Magari cambiando radicalmente atteggiamento e riconoscendo finalmente diritti a lungo negati.
Il resto, scuse e perdono, a me personalmente interessa poco.
Un saluto U.
Cara Sylvi,
In effetti con te ci vuole pazienza.
Non mi addentro in questo vostro DDL sui diritti LGBT, verso il quale nutri un antagonismo degno di molto, molto miglior causa.
Esempi? Potresti prendertela di piu’ con la evasione fiscale, una burocrazia di tipo bizantino o borbonico a seconda dei punti di vista (mio fratello propende per borbonico date le sue angosciose vicissitudini nella immatricolazione della sua barca, forse dovute all’invidia ed incompetenza di un tenentino della capitaneria del loco, il quale pero’ fa il bello o brutto tempo senza tema di reprimenda), una sanita’ a pelle di leopardo etc etc etc.
Due cose qui non ti sono lecite, bada ben, bada ben, bada ben: la prima e’ di ripetere ancora che in Friuli siete austroungarici etc etc etc
La seconda, e’ di insinuare che appunto ci sono altre cose da aggiustare quindi i diritti LGBT te li metti sotto la suola delle scarpe.
Senno’ qualche furbo potrebbe anche dirti che c’era altro da fare prima di dare il voto alle donne, sempre per esempio.
Arrivi a mescolare identita di genere con identita nazionale e cittadinanza, ma ti senti bene?! Scusa neh.
Se mi permetti di drammatizzare un po’, la doppia cittadinanza mi e’ costata sudore e lacrime, per cui non vedo perche’ non dovrei avere il ‘meglio dei due mondi’. Nei paesi terzi decido io perche’ in alcuni e’ meglio andarci come brit (anche per via della farraginosa burocrazia italica di cui sopra, in caso di bisogno) mentre in altri conviene andare col passaporto italiano per ovvi motivi che non sto a dire.
Ti sbagli che non me ne frego di cosa ne pensano inglesi o italiani, specie se quello che pensano si traduce in atti discriminatori.
Tra Italia ed Inghilterra nello sport competitivo propendo ancora per l’Italia, quindi mi preparo al peggio.
Tra Inghilterra ed altri paesi, faccio il tifo per Inghilterra, mentre non me cale di Scozia o Galles
Un saluto
P.
Vi ripropongo parte di un mio post per Arruotalibera del 14 luglio 2008 che parlava delle “Shoà degli altri”. Il silenzio della Chiesa di allora forse spiega la richiesta fatta oggi di Trudeau.
2) – In Canada ai primi di giugnoo il governo ha ufficialmente chiesto perdono ai suoi cittadini di etnia “indiana” o “pellerossa” che dir si voglia, stanziando anche 2 miliardi di dollari per i risarcimenti. E’ stato ufficialmente ammesso che, oltre ai variamente abusati e torturati, almeno 50.000 bambini sono stati massacrati dei 130.000 rapiti alle loro famiglie nelle varie tribù. Uno dei lati più brutti di questa vicenda è che la mattanza e gli abusi sono avvenuti nelle scuole residenziali, così dette perché i piccoli nativi erano costretti a risiederci in permanenza, gestite tutte dalle varie chiese cristiane del Canada, compresa la Chiesa cattolica. Scandaloso quindi il silenzio del Vaticano su quest’altra “nuova” vergogna a suo carico, questo far finta di nulla e parlar d’altro. Da notare che mentre l’Australia e il Canada mettono mano al portafogli per risarcire almeno in minima parte i danni, e riscattarsene così più credibilmente, il Vaticano, cioè la Chiesa, nel 2000 ha chiesto scusa per una serie di crimini dei secoli passati, dalle vittime dell’Inquisizione alla strage degli ugonotti, senza però mai mettere mano a risarcimenti agli eredi. Chiacchiere molte, fumo di incenso pure, ma soldi zero. E sì che quasi sempre di quelle vittime la Chiesa requisiva i beni, al punto che diventò il più grande latifondista d’Europa, vale a dire del mondo! Se non ci fossero i tribunali Usa a ordinare i risarcimenti per le vittime dei preti pedofili, non ci sarebbe neppure quella spesa….
CHE SCANDALO!!!
Dunque, dunque, parrebbe che la Cina possieda un 300 bombe all’idrogeno ed un centinaio di missili intercontinentali.
Ora l’useggetta protesta allarmato perché nel Kansu stanno costruendo un centinaio di basi di lancio, forse di ICBM.
Naturalmente senza dire che USA e Russia ne hanno un 6000 a testa, la Francia ed Israele 250-200.
Che facce di bronzo!
Caro Uroburo,
Ma gli altri sono adesso tutti paesi molto democratici, la Cina no….
Un saluto
P.
Caro Pino,
Ecco, forse ad Uroburo sfuggiva che le scuse in paesi come Canada e US, ma non solo, equivalgono ad una ammissione di colpa personale, seguita da congrua monetizzazione.
Una cosa e’ dire mi duole molto che etc, un’altra e’ dire vi prego umilmente di accettare le mie scuse per etc.
Sia come sia, la sua proposta che la chiesa dovesse risarcire i danni di crociate, persecuzioni religiose del passato etc mi sembra francamente insostenibile; come se gli italiani come remoti eredi di Roma dovesseo risarcire galli, iberici etc; insomma, un po’ di grano salis!
Aggiungo con ripicca che un ugonotto del (..,) e’ stato il grande figlio di (…) che ha dato il la al processo del brexit anni fa, e piuttosto che vederlo risarcito come ‘erede ‘degli ugonotti di 5 secoli fa sarei disposto a farmi frate trappista
Un saluto
P.
x Uroburo
Non sono all’idrogeno, ma normali bombe atomiche a fissione, cioè frantumazione, di atomi di uranio o di plutonio, non bombe a fusione degli atomi di idrogeno. Fusione che si ottiene facendo esplodere come innesco una bomba atomica per produrre l’altissima temperatura necessaria a fondere gli atomi di idrogeno.
x Peter
La Cina da molti secoli NON ha mai invaso Stati altrui, mentre invece è stata invasa da molti altri Stati e popoli nomadi, e NON ha mai praticato l’obbrobrio del colonialismo praticato invece a mani basse dalla “civilissima e superiore” Europa.
Israele è una democrazia, anche se “asimmetrica” e con apartheid di fatto, eppure Netanyahu tempo fa ha dichiarato che “il problema non è se bombardare o non con le atomiche l’Iran, ma quando farlo”.
Gli USA sono una democrazia, ma oltre ad avere angariato, sfruttato e massacrato in vari modi l’America centrale e meridionale, è anche lo Stato che ha lanciato bombe atomiche su città e che per poterlo fare, in modo da spaventare l’URSS e vedere che effetto fanno le atomiche sulle città e sugli esseri umani, ha tirato per le lunghe la conclusione della pace col Giappone. Inoltre i suoi capi militari volevano usare le atomiche in Corea e in Vietnam.
La Germania era una monarchia con parlamento, cioè democratica, ed era il Paese più civile d’Europa, civile, colto, produttore di scienza, arte, musica, eppure….
In altre parole, il fatto che uno Stato sia democratico non è automaticamente sinonimo o anche solo garanzia di Stato pacifico. Gli USA sono una democrazia fin dalla nascita, ma hanno fatto un numero impressionante di guerre, allargando di molto il proprio territorio.
Gli USA hanno permesso e benedetto che il Pakistan avesse le atomiche: non si vede perché non debba averla anche la Cina visto anche che il Pakistan e l’India, pur tra loro nemici, sono entrambi dotati di armi atomiche, sono a ridosso della Cina e orbitano attorno agli USA. E’ evidente anche a un cieco che gli USA vogliono frantumare o comunque soffocare ancora la Russia e “contenere” la Cina, cioè di fatto impedirle di svilupparsi fino a superare gli stessi USA in vari campi. Gli USA sono decisi a costo di scatenare una nuova guerra tipo quella di Corea e del Vietnam. Basta guardare la carta geografica e la disposizione della basi militari e delle flotte militari (TUTTE armate con decine di missili con testate atomiche – anche H – degli USA. Ai quali s’è unita l’Inghilterra che, sentendo odore di possibile suo nuovo colonialismo ha inviato nel Mar della Cina Meridionale la sua più grande portaerei, con annessa flotta militare di “protezione”. Senza contare che Corea del Sud, Giappone e Australia, sono ottime pedine in mano agli USA per “contenere” geograficamente la Cina e dare un “aiutino” a soffocarla. O anche invaderla. Ed è stato chiesto perfino all’Italia di mandare navi militari in quel mare! Forse per rinverdire il nostro piccolo colonialismo sulla pelle della Cina di quando le abbiamo fregato Tien Sin.
Solo la nostra orrenda ipocrisia e il nostro servilismo nei confronti degli USA possono farci credere che la Cina sia “un pericolo”, per giunta “sistemico”. Gli USA accusano disonestamente la Cina, intanto sono alleati di ferro col regime bestiale dell’Arabia Saudita ed emirati vicini, che imbottiscono di armi (con le quali hanno soffocato nel sangue le “primavere arabe” e le aspirazioni dello Yemen), e se ne strafottono – as usual – dei genocidi amazzonici e affini.
Però, certo, i cinesi mangiano i bambini…. Embè, vuoi mettere?
Pinooooooooo!
Mi pare ovvio che il mio post xUroburo fosse ironico, ma lei non se ne e’ accorto o ha finto.
Le pare, oltretutto, che considererei mai la Russia un paese molto democratico??!
So benissimo che la democrazia interna (per altro molto traballante anche in US come Trump ha purtroppo dimostrato a iosa) non e’ affatto garanzia di pace e sicurezza per nessuno.
Pero’ non ci metta anche dentro la Germania guglielmina, in cui il parlamento contava meno del due di briscola, come del resto nell’Italia dei Savoia e nella Austria-Ungheria di allora.
I parlamenti non ebbero voce in capitolo neppure sull’ingresso nella Prima GM
P.
X Peter
Resta il fatto che la Germania era lo Stato più civile e colto d’Europa. Eppure….
La Russia e la Cina hanno popoli che storicamente hanno DIMOSTRATO di sapersi ribellare MOOOOOOOOOOOLTO di più di noi italiani, perciò se gli va bene i regimi politici che hanno non vedo proprio perché dobbiamo condannarli e rompere loro i coglioni. Peraltro è evidente che lo stato d’assedio in cui li tiene il “civilissimo è superiore Occidente” non favorisce certo le liberalizzazioni, come a Cuba e in Iran. Ma è proprio quello che vogliono gli USA: impedire le liberalizzazioni in modo da poter sobillare la propria opinione pubblica e fare accettare altre eventuali guerre. Gli USA si preoccupino piuttosto dei regimi infami che supportano in Medio Oriente e delle porcherie che hanno fatto e continuano a fare nel loro “cortile di casa”.
In effetti non tutti sanno che la terza potenza nucleare del mondo, non solo per quantita’ ma anche per qualita’ tecnica, e’ ancora la Francia, non la Cina.
Mi pare pero’ che la Russia abbia molte piu’ testate di US; se poi davvero funzionerebbero e’ un altro discorso.
P.
Ieri era Canada Day, giornata della unificazione del Canada, segnata da proteste ed atti di vandalismo per lo scandalo dei bambini indigeni che sappiamo.
Ebbene: alcuni hanno rovesciato la statua della regina Vittoria, altri anche una piccola statua di Elisabetta, (la monarch britannica e’ il capo dello stato) , altri se la sono presa con statua e ricordi di Egerton Ryerson, istitutore storico delle scuole a tempo pieno, il quale non era cattolico ma, udite udite genti, metodista. Poi vandalismi su chiese di culti non precisati, cosi’ ho letto sul Guardian.
Insomma, la chiesa cattolica nemmemo nominata, per cui nulla e’ perduto (tranne che l’onore).
P.
ANCHE x Peter
Della Russia si parla sempre a vanvera. Non ricordo se sono OTTANTA o NOVANTA tra repubbliche e territori anche autonomi, compreso uno ebreo, che si votano i governanti. Parlare di “dittatura” o mancanza di democrazia mi pare roba da yankee o cow boy, anche se più cow che boy, usi a straparlar mentendo o ignorando.
Caro Pino,
Bravo, come se i governanti o governatori invisi al Cremlino potessero essere eletti o anche solo messi in lista.
Come se la duma non avesse una funzione puramente ornamentale.
Come se gli oppositori, per definizions ‘traditori della patria’ , non venissero avvelenati e poi sbattuti in galera se sopravvivono.
Come se la Russia non avesse con Putin le leggi piu’ omofobiche in ambito ‘europeo’, anche se Polonia, Ungheria, Bielorussia ed altre libere repubbliche ex sovietiche la seguono di presso.
So lanciare un lasso da una barca per prendere una bitta, ma le mie doti do cow boy finiscono li’.
E le sue?
Un saluto
P.
Non mi pronuncio sulle possibili e presunte interferenze ‘informatiche’ della Russia verso elezioni di altri paesi, dato che in effetti molti americani sono abbastanza stupidi da eleggere un Trump come gia’ un Bush ed un Reagan tutto da soli.
Ma persino sul brexit esiste un certo punto interrogativo, e le indagini non sono state pubblicate, segreto di stato o roba del genere.
Ai posteri l’ardua sentenza.
P.
Caro Peter
intanto mi chiedo e le chiedo come mai ci preoccupiamo della Russia e ce ne strafottiamo dell’Arabia Saudita, Israele alcuni Stati sudamericani che in quanto a democrazia….
E’ commovente come Paesi e continenti nei quali domina ancora il maschilismo più bieco e con la donna nei FATTI non propriamente alla pari con l’uomo si agitino così tanto per l’omofobia. Davvero commovente.
Ripeto: se ai russi va bene così, chi e cosa autorizza l’UE e gli USA a sbraitare così tanto? E’ solo una scusa per strangolarne ancora una volta l’economia. Questa strana mania di voler dare le pagelle al mondo e insegnargli come si vive, beh, mi permetta, è piuttosto patetica. Cos’ come è commovente lo sdegno ululante dello zio Sam per le interferenze presuntivamente russe da parte di Paesi che con il sistema Echelon controllano registrano anche le scoregge del mondo intero prodotte e inviate online. Davvero commovente.
Quando mi riferivo ai cow boy non mi riferivo certo a lei, così come non mi riferisco certo a lei quando dico che è da cialtroni e canaglie guerrafondaie mettere sempre l’accento su cosa ci divide anziché sulle molte cose che ci uniscono alla Russia e all’Oriente in genere e che ci hanno permesso di essere quello che siamo.
Io al massimo sono arrivato a lanciare cime ad amici sul molo perché le assicurassero alle bitte per poter ormeggiare.
Caro Pino,
Infatti non mi pare di essere mai stato elogiativo di US, Israele o Arabia Saudita, e neanche di Brasile ed altri paesi latino-americani.
Aggiungo che se dovessi ricomnciare tutto da capo nella vita, non sceglierei di vivere in questo paese cosi’ euroscettico per non dire eurofobico.
Ma non si puo’ ignorare tutto il resto quando si parla della Russia ed altri paesi affini; della Cina non ho mai detto quasi nulla.
La mia impressione e’ che la Russia potrebbe fare molto meglio, non si tratta di lasciarla ‘vivere come vuole’ ma come la vuole Putin e pochi altri.
Se volessero davvero le liberalizzazioni, non adotterebbero misure e leggi cosi’ antidemocratiche, eliminando o mettendo in galera oppositori e giornalisti, trattando visitatori occidentali con sospetto ed ostilita’ etc.
E interferenze online con elezioni di altri paesi sarebbero fatti molto, molto gravi.
Un saluto
P.
Il fatto è che la democrazia non si compera dal droghiere ma si impara con un duro lavoro che abitualmente richiede qualche secolo. Alla base di ogni vera democrazia c’è la capacità di mediazione e di integrazione tra e di punti di vista diversi. I paesi europei che praticano una reale democrazia sono ben pochi: i 4 paesi scandinavi, la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, la Svizzera. Personalmente non ne riconosco altri, comunque non la Francia (il cui esecutivo ha poteri enormi), non il Belgio (un paese frantumato e privo di una sintesi), non paesi autoritari o fideisti fino a pochissimo tempo fa, non un paese dominato, senza scampo, da strutture criminali diffuse, non paesi tornati autoritari ds poco (indice di una grave fragilità democratica.
Che altro c’è in Europa? E fuori d’Europa?
Canada, Nuova Zelanda, Australia(???): d’accordo.
L’India integralista dell’impunito stupro di massa? Il Giappone sempre para-fascista e comunque con partiti fotocopia? L’useggetta degli infiniti casi Floyd? L’America Latina delle sempiterne nostalgie golpiste?
Fatemi qualche altro esempio di democrazia, di grazia?
Un saluto U.
È possibile essere democratici per i propri e razzisti e/o genocidi con gli altri? U.
x Uroburo
E’ la democrazia di Roma, di Atene, degli USA e del Sud Africa fino a un certo periodo. Basata sullo schiavismo e sull’apartheid.
Caro Pino,
i sistemi greci sono sempre stati oligarchici ma con una tendenza di fondo a dare a tutti i cittadini il permesso di esporre i propri punti di vista, Sparta compresa. Atene però è stata un’eccezione: ad Atene il Demos (il corpo dei cittadini) decideva realmente. Ma, come avevano ben illustrato i sofisti, nelle assemblee di Atene spesso otteneva la maggioranza non chi proponeva la cosa giusta ma il tribuno dotato di maggiore eloquenza. Cleone ne è un esempio.
La democrazia ateniese si è imbarcata in una politica imperialista decisamente superiore alle sue forze, soprattutto quando il suo espansionismo ha preoccupato la Persia che si è messa a finanziare, con le sue enormi ricchezze, gli avversari di Atene: primo di tutti Sparta. Quando gli Ateniesi hanno perso il loro miglior dirigente (Alcibiade, geniale ma pericolosissimo) e quando gli Spartani sono finalmente riusciti ad esprimere un dirigente geniale e fantasioso (Lisandro, anch’esso pericolosissimo) il destino di Atene è stato segnato e la sua democrazia, costretta a vivacchiare, è stata alla fine eliminata dai macedoni.
Roma la democrazia non l’ha mai conosciuta, è sempre stata una oligarchia spietata ed occhiutissima, che ha eliminato sul nascere qualunque forma di evoluzione che non fosse sempre più autoritaria (il principato, il dominato, alla fine un sovrano assoluto, corrottissimo ed incapace). Poche volte nella storia dell’umanità si è assistito ad uno stato così bestialmente autoritario e sanguinario.
Ma bravissimo nell’arte della propaganda, tant’è che ancora ora noi giudichiamo Roma attraverso le lenti deformate dell’oligarchia senatoria, una classe dirigente di ottusi assassini.
Roma patria del diritto? Solo per la loro classe diggerente; e neanche sempre. Gli altri, come diceva il marchese del Grillo “non conta(vano) un c…o”!.
Oggi abbiamo fatto un giretto guidato intorno a Jersey su vascello a motore, bel finale con delfini che nuotavano in gruppo, ho fatto un piccolo video che potrei forse persino postare.
Lo skipper parlava moltissimo, tra le altre cosette ci ha orgogliosamente detto dei famosi pirati di Jersey di un tempo.
Per essere pirati di Jersey occorreva disporre di almeno una nave armata di cannoni, in genere un legno di circa 500 tonnellate, ma l’armatore non ne era in genere anche il capitano; poi occorreva essere ‘accreditati’ (he he he!) presso un apposito ufficio della corona a Londra, per avere la licenza di attaccare e requisire qualunque nave battente ‘meat flag'; erano preferiti i navigli spagnoli nel golfo di Biscaglia, carichi di beni dalle Americhe.
Vi erano lunghe dispute e scazzottate tra pirati per la divisione dei bottini; alla fine istituirono una corte a Jersey per dirimere le controversie; pare che nella corte la birra scorresse a fiumi per lubrificare e accelerare i processi; meta’ del bottino andava all’armatore, l’altra meta’ da dividere tra capitano ed equipsggio in ordine di grado. Immagino che iun capitano pirata degno di nome occultasse parte del bottino prima di rientrare nell’isola.
CC dice bene, la storia insegna molto.
Anche Sylvi ha ragione, la finale Inghilterra Italia si avvicina; per fortuna i biglietti sono esauriti, altrimenti andrei a Wmbley l’undici.
P.
Premesso che “la bala l’è rutunda” anch’io penso che ci potrebbe essere una finale Inghilterra-Italia. Con risultato imprevedibile.
Naturalmente España permettendo. Ma anche noi a loro…
ANCHE x Peter
Quello però che dei pirati non si dice mai, come del resto neppure dei commercianti di schiavi nel Mediterraneo, e quindi nell’Europa, è che in buona parte, se non in maggioranza, erano ebrei. Come dimostrano le loro tombe in non ricordo quale isola del centro o sud America, famosa loro base di pirati. Anche Livorno era un loro approdo, piazza di rifornimento e scarico delle “merci”, data la presenza di una non piccola comunità ebraica.
Cose che del resto il mio amico Facebook Ariel Toaff mi ha fatto notare che figurano scritte in più di un libro di storici ebrei.
@Pino e solo per lui
I pirati ebrei erano attivi nei Caraibi dopo la cacciata dei Latinos dalla Spagna, per ovvi motivi.
Invece i pirati attivi da questa parte dell’Atlantico nel XVI e XVII secolo erano anglicani se ingkesi, la maggior parte direi, ugonotti se francesi, gli unici pirati francesi erano appunto protestanti ugonotti e facevano comunella con inglesi e olandesi, questi ultimi anch’essi calvinisti come gli ugonotti. Tutto a spese della Spagna.
Un saluto
Peter
Anche gli olandesi come pirati non scherzavano… les geux de la mer. U.
Cari Uroburo e Peter,
stringi e stringi, i Pirati altro non erano che personaggi che si appropriavano di ricchezze prodotte da altri, non certo gli Spagnoli che però, almeno si peritavano di fare lo sforzo di fare i boia nei confronti delle popolazioni indigene ,poi scoprirono che i “neri ” resistevano ” di più alla fatica.
cc