1) Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica cooperano con forte sviluppo mentre l’Europa si limita a guardare. 2) La matematica al servizio delle speculazioni globali gigantesche in tempo reale, che nel mondo intero rendono sempre più ricchi pochi e sempre più poveri troppi.

 

Goa: BRICS, alleanza sempre più stretta

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

Il summit dei Paesi BRICS a Goa, India, tenutosi il 16 ottobre scorso segna un ulteriore passo avanti verso la creazione di una più stretta alleanza istituzionale tra i suoi membri. E’ indubbiamente la dimostrazione concreta che gli indebolimenti interni ai singoli Paesi e i tentativi esterni di destabilizzazione non hanno avuto gli effetti paralizzanti che certi interessi geopolitici si auguravano.

La Dichiarazione finale del summit afferma che i BRICS rappresentano “una voce influente sullo scenario internazionale capace anche di generare effetti positivi tangibili per i propri popoli”. Essi “contribuiscono grandemente all’economia mondiale e al rafforzamento dell’architettura finanziaria internazionale” anche attraverso i nuovi organismi come la Nuova Banca per lo Sviluppo (NDB) e l’Accordo per la Riserva di Contingenza (CRA) . Ciò dovrebbe agevolare la “transizione verso un ordine internazionale multipolare”.

Tale prospettiva si affianca alla denuncia dei “conflitti geopolitici che hanno contribuito al clima d’incertezza dell’economia globale”, in quanto lo sviluppo e la sicurezza sono strettamente collegati, direttamente proporzionali e determinanti per sostenere una pace duratura.

Al riguardo si ribadisce il sostegno al ruolo centrale dell’ONU come unica organizzazione multilaterale universale capace di lavorare per la pace, la sicurezza, lo sviluppo, la solidarietà e la tutela dei diritti umani. Tale sostegno è una scelta importante, per certi versi stridente con lo stesso silenzio dell’ONU rispetto a situazioni di crisi, come quelle in atto in Siria e in Nord Africa.

Si afferma con forza che “le politiche monetarie da sole non possono condurre ad una crescita bilanciata e sostenibile”. Si sottolinea perciò “l’importanza dell’industrializzazione e di efficaci misure finalizzate allo sviluppo industriale, che sono le fondamenta di una trasformazione strutturale”. In questo contesto l’innovazione tecnologica, si evidenzia, è centrale.

Durante la riunione del BRICS Business Council, formato da 25 importanti industriali, tenutosi il giorno prima del summit, i capi di governo dei BRICS hanno parlato con un linguaggio ancora più chiaro. Il presidente cinese Xi Jinping ha detto che l’economia mondiale langue nel mezzo di una “ripresa incerta e volatile”. E’ perciò necessario, ha aggiunto, che, dopo i successi dei passati dieci anni, i BRICS rafforzino la loro partnership.

A sua volta il primo ministro indiano Narendra Modi ha aggiunto che tale crescente e positivo rapporto tra i Paesi BRICS deve rafforzarsi con la creazione di nuove istituzioni e organizzazioni comuni, tra cui una propria Agenzia di rating, un Centro di ricerche agricole e quello per le infrastrutture e i trasporti ferroviari.

Il presidente russo Vladimir Putin, da parte sua, ha indicato una strategia comune per una nuova linea di cooperazione e di investimenti che colleghi le attività del Business Council con quelle della Nuova Banca di Sviluppo. L’intento è quello di rendere più operativi gli imprenditori privati. Molti dei quali, con l’occasione, hanno partecipato alla grande Fiera Commerciale di New Delhi dove sono stati presentati i nuovi prodotti tecnologici e industriali realizzati nei rispettivi Paesi

Noi pensiamo che nel prossimo futuro il mondo occidentale potrebbe essere sorpreso dai molti nuovi progetti realizzati congiuntamente dai BRICS in vari campi tecnologici.

I capi di governo dei BRICS hanno ribadito gli accordi e gli impegni presi al summit del G20 di Hangzhou in Cina all’inizio di settembre. In particolare hanno rinnovato l’impegno a lavorare con più decisione nel G20 per progetti di importanza globale, come l’Iniziativa per lo sviluppo dell’Africa e la definizione dei una più giusta ed equa governance del Fondo Monetario Internazionale.

Ci sembra che, anche in relazione al ruolo, sempre più incisivo, dei BRICS, l’Unione europea dovrebbe avviare con maggiore convinzione rapporti più stringenti con detti Paesi. Sarebbe il modo più concreto ed efficace di contribuire ad accelerare la ripresa economica globale, la crescita delle regioni in ritardo di sviluppo e, ovviamente, la realizzazione dell’indispensabile stabilità politica internazionale quale presupposto per una pace mondiale duratura.

—————————

Algoritmi: parola magica per meglio speculare

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi **

Recentemente i mercati internazionali, sia delle valute che dei titoli, hanno registrato dei capovolgimenti così grandi da suscitare grandi preoccupazioni sulla tenuta dell’intero sistema bancario e finanziario mondiale. Eppure i governi e le autorità preposte, nonostante le loro indubbie preoccupazioni, hanno cercato di far passare tali eventi come ‘fisiologici per il mercato’.

Invece, così non è.

Venerdì 7 ottobre, nel giro di meno di 3 minuti, la lira sterlina è crollata del 6% per poi recuperare il 5 % in meno di un ora. Dopo aver raggiunto il minimo assoluto degli ultimi 31 anni, a fine giornata la sterlina registrava una perdita dell’1,6%.

Il crollo è avvenuto alle 7 di mattina sul mercato di Singapore, mentre a Londra ancora si dormiva profondamente e la borsa di Wall Street aveva già chiuso le sue operazioni.

E’ stata una pura speculazione, di inaudita pericolosità per l’intero sistema, per niente giustificabile con i possibili effetti della Brexit sull’economia inglese. L’unica spiegazione possibile, ci sembra, è legata al cosiddetto ‘electronic trading’, che avviene quando i computer sono programmati con un algoritmo specifico a fare in automatico operazioni di compravendita ad una velocità straordinaria, oltre ogni immaginabile umana capacità.

Algoritmi e computer basati su istruzioni relative all’andamento di certi scenari, come quello della Brexit.

Si arriva finanche ad impostare tali algoritmi in rapporto al numero e al tipo di informazioni riportate dai media, a volte addirittura dai social media!

L’algoritmo succitato avrebbe ‘letto’ i reportage negativi sulla Brexit come un segnale di vendita della sterlina. Poi, quando la moneta inglese ha cominciato a scendere, altri algoritmi si sono ‘attivati’ nelle stessa direzione.

Purtroppo i mercati internazionali dei cambi sono ancora grandemente non regolati. Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali gli scambi della coppia dollaro-sterlina rappresentano il 9,2% di tutte le contrattazioni nei mercati dei cambi, che mediamente sono di 5,1 trilioni di dollari al giorno.

Negli ultimi tre anni l’‘algorithm trading’ sarebbe aumentato enormemente.  

Si rammenti che qualche giorno prima, il 30 settembre, le azioni della Deutsche Bank avevano perso il 9% in mattinata e avevano guadagnato il 5,7% a fine giornata. Una cosa inaudita, fuori dal normale andamento.

Le nostre critiche alla DB sono note. Qui però si è di fronte ad un colossale attacco speculativo, non facilmente spiegabile. L’anomalo andamento non può essere attribuibile semplicemente alla stratosferica multa comminata dalle autorità americane alla banca tedesca per le sue passate speculazioni con i derivati sui mutui subprime americani. Né la successiva risalita delle sue quotazioni può essere giustificabile con le notizie relative ad una eventuale riduzione della multa in questione.

Chi ha comprato le azioni per salvare la banca dal tracollo? E’ una domanda che sorge spontanea.

Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea, nel suo recente discorso ai parlamentari tedeschi del Bundestag, ha detto che la sua politica del tasso di interesse zero, nel 2015 ha fatto risparmiare alla Germania ben 28 miliardi di euro. Sulla base di questo dato si può ipotizzare che negli ultimi anni Berlino abbia pagato meno interessi sul suo debito pubblico per almeno 100 miliardi.

La Germania non sembra aver usato tanta ricchezza per sostenere consumi e investimenti in casa propria o nelle regioni europee più deboli e bisognose di un sostegno concreto per il loro rilancio economico.

Molto probabilmente il ‘tesoretto’ tedesco è stato accantonato proprio per il salvataggio delle banche che non sono in buona salute!

I due recenti avvenimenti finanziari menzionati assumono una gravità eccezionale per le dimensioni e i velocissimi tempi delle operazioni. Essi ci dicono che l’intero sistema economico è esposto più di prima a terremoti di altissima magnitudo.

Non sono vicende da lasciare ai mercati o solo alle banche centrali e alle autorità di controllo. Sono questioni squisitamente politiche che, secondo noi, richiedono interventi e decisioni da parte dei governi. Senza indugi, prima che una nuova crisi sistemica bussi alla porta.

*già sottosegretario all’Economia **economista

 

39 commenti
  1. caino
    caino says:

    Non mi ero ancora accorto che la ” crisi sistemica “fosse finita.
    Devo stare più attento !

    caino

  2. leno lazzari
    leno lazzari says:

    Non dubito che si tratti di una crisi sistemica ma mi pare anche che se non si arriverà molto presto all’unione “di fatto” dell’Europa il pauperismo in salsa teutonica (comunque in surplus di bilancio alla faccia delle regole) ci seppellirà . Specialmente alla Grecia, a noi italiani e forse anche al Portogallo .

    Eppure gli Stati Uniti d’Europa avrebbero tutti i numeri per dettare le regole ai mercati economici internazionali .

    Leno

  3. caino
    caino says:

    Libera volpe in libero pollaio ?

    Quello che il nostro amico Leno ,ci dice, è che L’Europa nel suo complesso, sarebbe una bella e competitiva Volpe nel Libero Pollaio globalizzato.
    Peccato che al momento esistano tanti volpacchiotti in competizione tra di loro e il tempo non lavori in tal senso.
    E come sempre accade in questi casi Volpe grande elimina volpetta piccola.
    Sovente, come accade in natura , non v’è nemmeno l’esigenza di fare un’azione diretta, ,basta attendere, aspettare ; attendere che nella competizione globale ,la volpetta soccomba naturalmente, poiché il Volpone gli sottrae le risorse dell’Habitat e la volpetta non ha più di che mangiare , poiché le prede gli sono state già tutte sottratte.
    In questa Logica , parrebbe del tutto naturale che, in sequenza debbano scomparire via via che passa il tempo ,i soggetti più deboli.
    Il bello della vicenda naturale, e che alla fine del processo non v’è scampo nemmeno per i Grandi Volponi ,poiché o scompaiono loro , per effetto dello scontro mortale che è inevitabile ,per accaparrarsi le ultime prede rimaste nel grande pollaio globalizzato, o se resta solo UN GRANDE VOLPONE ,crepa pure questo per mancanza di PREDE nel Pollaio .
    E’ solo questione di tempo.
    Su tutto questo naturale processo, regna sovrana La Manona invisibile del Mercatone che tutto Regola.
    Forza dunque e coraggio miei prodi, si dia inizio alla caccia della manona ,per consultarla ed interrogarla sul futuro del pollaio..si dia dunque inizio ad una nuova caccia al Graal .

    caino
    per accorciare i tempi ci si può sempre rivolgere al programma tv italiano “CHI L?HA VISTO”, non si sa mai..

    • leno lazzari
      leno lazzari says:

      Aggiungo a mò di chiarimento del mio pensiero che il nostro paese perde miliardi ogni anno per il falso Made in Italy in giro per il mondo .
      Mi pare chiaro che se l’Europa in questo potrebbe essere d’aiuto . Purtroppo, e forse per darsi un contegno, a Bruxelles non riescono ad andare oltre il raggio di curvatura a norma dei cetrioli e delle mozzarelle fatte con latte in polvere ..
      E, ancora, la Cina esporta un po’ di tutto ma tutto o quasi di pessima qualità e spesso anche pericoloso per la nostra salute . Noi possiamo, ma malamente, controllare quello che entra nei nostri porti ma se fosse un’Europa di fatto unita ad alzare voce e paletti dove servono la musica potrebbe essere diversa .

      Leno

  4. caino
    caino says:

    Nel frattempo ci possiamo sempre consolare con questi dati :

    http://www.msn.com/it-it/notizie/tecnologiaescienza/co2-record-in-atmosfera-siamo-in-un-nuova-era-del-clima/ar-AAjkBq2?li=AAaxHVJ&ocid=spartanntp

    Sempreché siano veri.
    Ammetto che non sono un patito del “programma del ritorno al passato, soprattutto se poi questo declina nel programma decrescita felice.
    Soprattutto perché non è chiaro chi debba decresce e in quanto tempo.
    Sulla Felicità ,meglio stendere un pietoso velo.
    Ma è altrettanto indubbio che le Forze Produttive abbiano già oggi raggiunto un livello tale ,che se solo un diverso “sistema” le ricollocasse in modo diverso e razionale (sic!) magari qualche problemuccio si potrebbe cominciare a risolvere.
    Temo che Manona Invisibile del Mercatone , sia assente e non abbia nulla da insegnarci in questo momento, salvo magari programmare una nuova montagna di cadaveri da scrivere sul Grande Libro della Storia.

    caino

  5. caino
    caino says:

    Alcuni storici..

    Alcuni storici tendono a chiamare le due ultime GM, come l’ultima guerra dei Trent’anni .
    In entrambe ,salvo lo sterminio dei Kulaki in Russia da parte degli Stalinisti, che doverosamente avevano fatto fuori la precedente generazione Bolscevica., la parola comunismo c’entra poco con le Montagne di cadaveri prodotta.
    A dire il vero un primo tentativo di EU unita ,già lo fece Napoleone nemmeno un secolo prima poi quasi riuscì ad Adolfetto , che tento fino all’ultimo di accordarsi con la Volpe Inglese (altro che Brexit) per spartirsi il bottino di una Eurasia continentale tedesca, ed il resto (del pollaio) al magnifico Impero Inglese.
    Finì che si produssero due Volponi ,anzi tre .
    Che sia stata colpa del comunismo ?
    Continua la caccia alla Volpe..

    caino

    • Linosse
      Linosse says:

      Resta solo da dire…dopo:in bocca alla volpe,che crepi la volpe!(ma il lupo dov’è andato a finire)
      Altri tempi

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Dalla metà del Settecento ad oggi le crisi sistemiche del capitalismo si sono susseguite con grande regolarità compreso quelle particolarmente gravi come quella del ’29 e l’attuale.
    Dall’opposizione anticapitalistica sono sempre state interpretate come le crisi finale del sistema, che per la verità a me sembra, nel complesso ben vivo e vitale.
    A tutt’oggi sembrerebbe che il reddito medio mondiale continui ad essere in espansione, quindi quello che si perde qui si guadagna là: Il reddito medio è in aumento perfino in Africa, un continente che mi sembrava del tutto perduto fino ad un paio di anni fa!…
    Forse questo sistema è molto più vitale e flessibile di quanto non si pensi e riesce comunque, miracolosamente, a rimettersi nel suo solito ed abituale equilibrio.instabile.

    A me pare che il vero limite del sistema capitalistico non stia nelle sue ricorrenti crisi economiche o finanziarie ma in un fatto globale, planetario direi: il fatto che le risorse sono finite ed il loro consumo non lo è.
    Nel prossimo futuro ci attende, come dico da tempo, un regime socialista, cioè un regime di risorse pianificate, ma sarà il socialismo dei banchieri e non quello, marxiano, del popppolo.
    E come chiedevo, scherzando solo a parole, a CC, in un sistema pianificato (da tecnici altamente specializzati) il voto sarà ancora utile? O non sarà preferibile che a votare siano solo gli esperti? Come ben dimostra la Cina, la democrazia non è indispensabile alla produzione ed al consumo….
    Un saluto a tutti U.

  7. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,

    alcune osservazioni

    a)A me pare che il vero limite del sistema capitalistico non stia nelle sue ricorrenti crisi economiche o finanziarie , ma in un fatto globale, planetario direi: il fatto che le risorse sono finite ed il loro consumo non lo è .
    Ben detto approvo pienamente. Salvo che è solo uno dei limiti.

    b) La Cina è però un giovane paese capitalistico. Per giunta in espansione, vedremo quanto potrà durare, senza che gli esplodano tra le mani, le contraddizioni intrinseche.

    c) Ti sei dimenticato di sottolineare però un dato rilevante , il Capitalismo in crisi profonda ha prodotto guerre sempre più devastanti , e ne può produrre pure un’altra ,di cui ti lascio immaginare le conseguenze

    d)Per cui è possibile che prima di giungere ad un sistema pianificato di banchieri è possibile che nessuno abbia il tempo di vederlo.

    e)La democrazia intesa come Noi la conosciamo, assolutamente non è indispensabile alla produzione ed al consumo. Né tantomeno in grado di impedire guerre devastanti. Diciamo che finora è stata un buon involucro con cui contenere le contraddizioni e garantire buoni affari.

    f) I diritti individuali sono stati un Optional piacevole dell’ultimo secolo ,diciamo più per i “borghesi” che per i salariati, nel complesso.

    g)Sui sistemi oligarchici o le elitè , mi pare che pure il buon Scalfari senile , abbia sbottato, ovvero ammettendo la Verità.

    caino

    ps. Mi sembra , ma sarà solo una mia sensazione senile, che cominci ad esserci in giro per il Mondo un po’ di febbre da Muscoli. La temperatura si sta alzando,
    Dimenticavo…nemmeno Marx coltivava grande fiducia nel popppolo..diciamo più nella lettura dei fatti e della storia..poi sarà quel che sarà..
    vado leggermi IL Sole 24 Ore in particolare Alberto Negri.
    notte..

  8. Peter
    Peter says:

    Signori,

    Il limite del sistema non e’ affatto nell’esaurimento delle risorse, un altro ‘mito’ del mondo attuale. Vi sbagliate rotondamente. Ogni decennio si scopre una nuova fonte di energia. Tutto il combustibile fossile rimasto messo insieme e’ irrisorio rispetto alla quantita di energia che il sole ci manda gratis in un solo giorno. Ogni anno il sole ci manda quasi 4 milioni di exajoules; tutte le attivita’ umane messe insieme, e le industrie comprese, consumano 500 exajoules ogni anno, la quantita di energia che il sole ci manda in 90 minuti. La rivoluzione industriale ha cambiato il mondo, e continua a farlo. Fino ad essa, l’umanita usava solo l’energia delle piante: legno, fuoco, ma soprattutto energia animale, e gli animali si nutrono di piante.
    Grazie alle nuove energie, o meglio ai nuovi metodi di usare energie, il capitalismo ha scoperto anche nuove materie prime. Miniere di ferro in Siberia prima inaccessibili. Nuovi materiali vennero inventati, come la plastica. Altri vennero scoperti come silicone ed alluminio.
    L’alluminio venne scoperto nel 1820; per molti anni, era piu costoso dell’oro. Napoleone Terzo riservava le posate di alluminio per gli ospiti piu distinti, quelle in oro per gli altri.
    Oggi usiamo carta stagnola per avvolgere i rifiuti.
    2000 anni fa l’unico emolliente era olio d’oliva. Oggi usiamo tubi di crema emolliente di vario tipo; quasi tutti gli ingredienti sono stati sintetizzati ex novo negli ultimi 200 anni.
    Un chimico tedesco nella prima GM sintetizzo’ un ingrediente raro ed essenziale per esplosivi da ammoniaca e aria, letteralmente; nel 1918 vinse il Nobel a guerra finita.

    Energie e risorse sono illimitate, purche’ la ricerca trovi nuovi modi di utillizzare energie e produrre o scoprire nuove materie prime.

    Tuttavia, l’inquinamento e l’effetto serra sono in aumento: riusciranno a trovare nuovi modi efficaci di smaltirli o evitarne gli effetti?!
    E la sovrappopolazione?

    Infine, la felicita dell’uomo, comunque la si misuri, non e’ aumentata dai tempi di cacciatori-raccoglitori, anzi e’ diminuita di molto, e cosi la qualita della vita dei piu’. La prima grande fregatura fu la rivoluzione agricola 12000 anni fa.

    Piante, animali ed ambiente hanno pagato prezzi enormi per una sola specie, la nostra.

    P.

  9. caino
    caino says:

    Alcune risposte..

    Trovo che questo “post” :

    http://diciottobrumaio.blogspot.it/2016/10/il-clima-sta-cambiando-ma-non-abbastanza.html#more

    sia estremamente qualificante ed esprime in massima parte anche il mio “pensiero”.
    Se qualcuno avrà la pazienza di leggerlo …e magari di controbatterlo e commentarlo anche su questo Blog ,gli sarei grato.

    Mi limito a riortare le parole del vecchio “bacucco” Engels :

    «Le forze socialmente attive agiscono in modo assolutamente uguale alle forze naturali: in maniera cieca, violenta, distruttiva, sino a quando non le riconosciamo e non facciamo i conti con esse. Ma una volta che le abbiamo riconosciute, che ne abbiamo compreso il modo di agire, la direzione e gli effetti, dipende solo da noi il sottometterle sempre più al nostro volere e per mezzo di esse raggiungere i nostri fini. E questo vale in modo tutto particolare per le odierne potenti forze produttive. Fino a quando ostinatamente ci rifiuteremo di intenderne la natura e il carattere, e a questa intelligenza si oppongono il modo di produzione capitalistico e i suoi sostenitori, queste forze agiranno malgrado noi e contro di noi, e ci domineranno».

    Consapevolezza, consapevolezza,consapevolezza…!!

    caino

  10. Peter
    Peter says:

    Consapevolezza di cosa, dove, come, quando, e per quanto tempo….?
    Engels poteva allora, illo tempore, aver ragione sul primo punto, le forze sociali possono essere altrettanto violente e brutali che le forze naturali; ma esserne consapevoli non ci rende piu’ capaci di dominarle di quanto non controlliamo le forze naturali. In realta’ ho il sospetto che oggi controlliamo la natura anche meglio di quanto non controlliamo forze produttive, finanze, crisi globali e movimenti di masse umane; i sistemi sociopolitici sono infatti sistemi caotici ‘del secondo tipo’, per cui fare previsioni anche accurate sul futuro ne puo’ modificare le dinamiche in modo tale da …non fare avverare le previsioni accurate.
    Ho il sospetto che cio’ sia avvenuto con le previsioni sul Brexit, e potrebbe malauguratamenre accadere con le imminenti presidenziali Usa.
    Paradossalmente, in futuro non troppo lontano la ‘consapevolezza’ globale dei mercati del mondo, della produzione, dei rischi annessi e connessi, delle borse etc, potrebbe essere realizzata da un super sistema elettronico globale; i computers soppianteranno e sostituiranno le nostre parziali, limitate, interessate e inefficaci consapevolezze individuali a tutti i livelli. Forse con risultati positivi per tutti, forse no.
    Mi pare un futuro piu’ probabile del socialismo dei banchieri di Uroburo.

    P.

  11. caino
    caino says:

    Molto interessante..
    due osservazioni

    a) Chi programma il super -computer ?
    b) Al di là degli algoritmi parziali, la programmazione deve essere incentrata sull’attuale Modo di Produzione o altro ?(Economia di mercato, Capitalismo finanziario o meno, altro ?
    Barrare con crocetta

    caino

  12. Peter
    Peter says:

    x CC

    La tua e’ una specie di fissazione.
    La risposta breve alla prima domanda e’ : non lo so; quella lunga e’ che i computers si programmeranno presto da soli. Presto significa che forse lo vedremo noi stessi.
    Non e’ da escludere che l’intelligenza artificiale raggiungera cio’ che si potrebbe chiamare autocoscienza, con implicazioni mastodontiche per tutti. In pratica, ‘quis custodiet ipsos custodes?’ e’ la tua domanda.
    Il vero problema e’ che presto non sapremo neanche chi sono i veri custodes.
    Il significato piu’ profondo della sindrome di Frankenstein e’ che l’umanita’ come la conosciamo adesso potrebbe volgere al suo termine, o meglio evolversi dopo il suo termine in qualcosa altro.

    P.

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    le risorse non sono solo l’energia ma anche l’aria e l’acqua, che è già scarsa ora in gran parte del mondo. Ed anche certi minerali stanno diventando rari.
    E comunque anche l’inquinamento, a tutt’oggi un problema non risolto, si lega strettamente alla scarsità di aria ed acqua (usabili).
    Constato poi il suo solito modo professorale ed apodittico. Ma benissimo!. U.

  14. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    I miei modi non sono nulla rispetto ai suoi che ho sempre trovato piuttosto pedanti ed ossessivi.
    Come ormai sapra’ da tempo, ricambio prima i complimenti.
    Spero ovviamente che lei ed i suoi stiano bene e che tutto le vada per il meglio.
    Aria ed acqua sono ancora li’ in grande abbondanza, non mi pare che siano ancora tra le risorse scarse. Ma certo io non nego l’effetto serra, invece contraddetto da lei ed altri su questo blog in passato, mentre proprio recentemente tutte le nazioni del mondo hanno raggiunto un accordo sull’emissione di CO2.
    Non sono neanche un apologo del sistema capitalistico di produzione, credo che sia chiaro da sempre. Ammetto pero’ che la scienza moderna, sorella gemella del capitalismo, ha trovato spesso le soluzioni a problemi creati non solo dalla natura, ma anche da se’stessa.
    Non e’ affatto da escludere che il processo continui in futuro, cioe’ che delle soluzioni su vasta scala dei problemi creati dal ‘sistema’ saranno alla fine a portata di mano per molti, anche se non per tutti.

    Se cosi’ non accadesse, in fondo la cosa non mi disturberebbe tanto.
    Non avere figli ha i suoi vantaggi.

    P.

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    il problema di fondo è che il mondo (o se le piace di più il sistema solare) è finito mentre i desideri degli umani sono infiniti. E questo nessuna scienza può cambiarlo.
    E, secondo problema, anche la scienza è finita. Quanto meno nel senso che nessuna scienza potrà mai arrivare a comprendere e concepire la totalità perchè un’essenza finita non può misurare l’infinito o comunque l’incommensurabile.
    Dopo di che ognuno consola come può le limitazioni dei propri desideri di onnipotenza U.

  16. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    As usual, le discussioni assumono derive filosofiche, anzi epistemologiche, il che non e’ necessariamente un male, salvo che e’ il modo preferito dagli italiani di insabbiare il problema; come quando dicevano che la risposta al primato tra scienza e filosofia puo’ solo essere filosofica, una evidente diversione tautologica.
    Non importa, andiamo sempre per ordine.
    Prima di tutto, non e’ vero che l’uomo abbia dei desideri infiniti.
    Quale uomo, quanto meno e’ lecito chiedere?
    Solo gli europei a partire dal XV secolo hanno manifestato desideri ‘inifiniti’, e per ragioni che storici ed antropologi non hanno ancora ben capito. Persino i romani allargavano il loro impero ‘a macchia d’olio’, per contiguita’. Avrebbero potuto conquistare l’India e la Scandinavia, ma non lo fecero, erano ‘oltre’. Ultra limites.
    I cinesi del XV secolo erano piu’ avanzati degli europei sotto moltissimi aspetti. Le loro navi erano spaventosamente grandi a confronto delle patetiche caravelle di Colombo. Sette o otto volte.
    Un famoso ammiraglio cinese esploro’ innumerevoli territori fino al 1420, compresa l’Africa orientale. Vi porto’ una flotta con 30000 uomini.
    Non volle mai ‘conquistare’ un accidente. Il prossimo imperatore lo mise in pensione e disarmo’ la superflotta; fine della storia esplorativa cinese. Amen.
    Forse l’unico precedente noto nella storia del mondo di un conquistatore all’infinito prima degli europei del 500 fu Alessandro Magno, un caso isolato ancorche’ antesignano.
    Va anche notato che la storia avrebbe potuto seguire corsi diversi infinite volte. Nesuno sa, ad esempio, perche’ Costantino scelse il cristianesimo come religione di stato anziche’ il buddismo o il giudaismo.
    In sostanza, cio’ che voglio dire e’ che tutto e’ relativo, compreso il desiderio di onnipotenza o infinito. Basta storicizzarlo. E non dare troppe cose per scontate.
    Certo che la scienza e’ ‘finita’, ed in cio’ risiede la sua magica bellezza.

    P.

  17. caino
    caino says:

    x Peter

    Prendo atto dei tuoi “Non so ” e di conseguenza mi vedo costretto a tenermi quelle che tu chiami “fissazioni” e come disse quel tale ,chi vivrà ,vedrà ,nel senso che magari nessuno vedrà un bel nulla e nel caso, penso che non si avrà l’occasione di chieder conto all’interlocutore di eventuali verifiche .
    Ci sarà altro di cui doversi occupare .

    caino.

  18. Peter
    Peter says:

    x CC

    Ma mi potresti forse dare atto di un’altra cosa.
    Un futuro ipotetico sempre piu’ governato da un’intelligenza artificiale globalizzata e’ piu’ probabile di un altro in cui i governi delle nazioni piu’ importanti cesserebbero di farsi concorrenza tra loro, e con essi le corporations che piu’ o meno li controllano, si siederebbero tutti insieme a tavolino mettendo le carte sul tavolo e, dopo magari un’attenta ed illuminante lettura di Marx ed Engels un due o tre secoli dopo (sempre nel futuro ipotetico) si metterebbero tutti d’accordo di essere buoni e bravi, non fregare piu’ le masse e volersi bene per sempre.
    A me pare piu’ plausibile, forte delle illuminanti letture di fantascienza dei miei anni verdi, che una volta che i computers acquisteranno autocoscienza ed autoprogrammazione euristica (si dice cosi?), si metteranno d’accordo tra loro e diranno all’umanita’ futura di smetterla di fare i fessi e di fare invece cosi’ e cosi’ per il loro stesso bene (degli umani intendo). Sempreche’ i futuri padri della intelligenza e coscienza artificiali abbiano letto Asimov e le sue tre leggi robotiche prima di dare il la al primo computer autocosciente e senziente. Altrimenti le conseguenze per gli umani rimasti potrebbero essere meno rosee.

    P.

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter e CC

    In effetti, con l’importanza e l’uso sempre più diffuso degki algoritmi in un numero crescente di settori, a partire da quello centrale della finanza “globale”, il governo da intelligenza artificiale non si può escludere. Di fatto c’è già…..
    Un saluto.
    pino

  20. caino
    caino says:

    Dopo aver a lungo scavato all’interno dell’algoritmo del simplesso (scambiato sovente per soluzione del problema dell’amplesso),e (in psicologia per soluzione del problema del complesso)disperatamente ho cercato il Politopo, finendo per comprarmi un Poligatto ,che da tempo immemore cerca il politopo, senza trovarlo.

    I risultati sono sotto gli occhi di tutti, per cui il mio consiglio per chi volesse risolvere il problema è quello di attrezzarsi per iniziare a dare la caccia alla Volpe.

    caino

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    non ho mai avuto l’impressione che lei sia una persona particolarmente realistica, quindi trovo le sue risposte spesso un po’ parziali ed, in generale, teoriche.
    Secondo me i desideri degli uomini sono tendenzialmente infiniti perché continui, perché dopo uno ne sorge immediatamente un altro in un modo che mi sembra una vera e propria corsa alla coda dell’arcobaleno.
    Ma anche posto che sia come dice lei, se questa è una caratteristica dell’uomo occidentale (cioè a dire dell’uomo capitalistico, il che ci riporta al nostro punto di partenza) ebbene ora come ora il modo di essere occidentale è quello dominante nel mondo. Per ora e per un tempo che non è, attualmente, definibile.
    Poi è vero che coi sono state civiltà più vicine al mondo della natura ed ai suoi limiti, ma per ora sono state sconfitte.
    Rimango del mio parere: le risorse del pianeta sono limitate e non potranno soddisfare le esigenze degli umani. Non è per nulla scontato che la vita su questo pianeta debba necessariamente durare per tempi lunghissimi, di decine e decine di migliaia di anni.

    Trovo interessante il dialogo tra lei, Pino e CC sull’intelligenza artificiale.
    Ne parlate come se fosse una cosa neutra: ma sì, in fondo un computer è più oggettivo di un umano, quindi è meglio essere governati da un algoritmo.
    Già, ma chi controlla gli algoritmi? Lei? CC? Pino? Eqquandiomai! Stia tranquillo che gli algoritmi li controllerà proprio chi controlla la finanza attuale …
    Ma soprattutto un mondo più neutro ed oggettivo sarebbe migliore? Lei pensa di sì, io penso che sarebbe un mondo meccanico, meno vivibile di quello attuale, fondamentalmente tossico. E probabilmente, alla lunga, neppure più ricco di benessere.
    Io trovo che la sua assoluta fiducia nella scienza e nel suo sottoprodotto, la tecnica, sia fondamentalmente illusoria.
    Un saluto U.

  22. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Temo che nessuno su questo blog sia mai stato particolarmente realistico; a differenza di altri, forse, io rimango un tipo pratico, e se non altro scrivo con chiarezza.

    L’uomo occidentale, europeo, ha dimostrato spiccate tendenze a ‘conquistare il mondo’ a partire dal XV secolo; questa non e’ una mia teoria. E lo ha fatto su continenti lontani, raggiungibili via mare, e soggiogando, nonche’ distruggendo, le popolazioni indigene. ll capitalismo moderno comincio’ da allora; la rivoluzione industriale vera e propria ebbe inizio circa due secoli dopo. Anche la scienza moderna prese piede a partire dal XV secolo o poco dopo.

    Che Homo Sapiens abbia nei suoi geni la tendenza ad essere perennemente insoddisfatto e’ possibile; il buddismo infatti nacque in India circa 2500 anni fa; l’insegnamento originario era che i desideri sono futili, le frustrazioni sono futili, il dolore e’ futile, il piacere e’ futile; saggio e’ chi si abitua a meditare ed a contemplare i suoi stessi desideri, passioni, dolori e frustrazioni come le onde del mare che vanno e vengono sulla spiaggia, uno stato mentale detto nirvana.

    Antropologicamente, io direi che i nostri conflitti sono dovuti ad un sistema nervoso del tutto sproporzionato alle esigenze reali della nostra specie. La nostra cortex e’ stata paragonata a ‘un motore a reazione seduto su di una carriola a ruote’. La carriola e’ il resto del cervello, specie la sua base che controlla le funzioni vegetative.
    Nesuno sa perche’ Sapiens ebbe il dubbio dono di un cervello enorme fin dall’inizio, 150000 anni fa. Consuma il 25% di tutta l’energia corporea, di qui la nostra perenne fame di glucosio, che alla fine ci rese schiavi dell’agricoltura e del grano. I muscoli si atrofizzarono per far posto alle esigenze del cervello, ed il risultato fu una scimmia bipede molto piu’ debole e gracile non solo delle scimmie vere e proprie come scimpanze e gorilla, ma anche del cugino Neanderthal, che ci tenne a bada per ben 80000 anni. Infatti la nostra rivoluzione cognitiva ebbe inizio appena 70000 anni fa; fino ad allora, il nostro cervello resto’ una massa inutile di neuroni. Nessuno sa cosa esattamente lo ‘accese’ circa 70000 anni fa.
    Comunque, fino a tempi recentissimi, gli uomini si accontentavano di vivere entro pochi chilometri da dove erano nati, come cacciatori e raccoglitori prima, agricoltori (molto meno felici ancorche’ molto piu’ numerosi) dopo.

    P.

    • Pino Nicotri
      Pino Nicotri says:

      x Peter

      Il cervello è aumentato di volume grazie a Prometeo, il vero creatore dell’uomo. E della donna, ma non da una sua costola. La possibilità di mangiare cibi cotti anziché solo crudi rese possibile una masticazione più facile e meno laboriosa, con la conseguente diminuzione del volume delle ossa mascellari e dei muscoli collegati. Tutto a vantaggio del volume della scatola cranica.
      pino

  23. Peter
    Peter says:

    Veniamo ai benedetti computers, protesi, accessori, estensioni e forse in futuro soppiantatori del nostro cervello frutto di milioni di anni di evoluzione piu’ o meno casuale.

    In effetti non ho idea di cosa ci riservi il futuro informatico, e forse nessuno ancora lo sa di preciso.
    Per ancora molti anni, e’ probabile che i calcolatori sempre piu’ evoluti saranno programmati e controllati da pochi padroni ‘del vapore’ come anticipano lei e CC. Ma cosa avverra’ dopo?
    La prospettiva di futuri computers coscienti e senzienti non e’ piu’ fantascientifica. Avverra’ o in simbiosi operativa coi cervelli umani (da notare che esistono gia’ da anni protesi meccaniche controllabili da impulsi cerebrali a distanza, scusate se e’ poco; cioe’ braccia meccaniche controllate da cervelli umani ‘senza fili’); oppure sara’ un processo parallelo ed autonomo di evoluzione dell’intelligenza artificiale verso una forma di coscienza non biologica.
    L’idea e’ inquietante, ma affascinante oltre ogni dire, o no?

    P.

  24. Peter
    Peter says:

    x Pino

    No, si sbaglia. In realta’ non vi era alcuna ragione biologica o evolutiva per cui il cervello ‘dovesse’ aumentare di volume. Come dicevo sopra, per i suoi primi 80000 anni la nostra specie ebbe un cervello identico al nostro (anzi forse persino piu’ voluminoso del nostro) senza derivarne alcun vantaggio. Rimase confinata in Africa e i Neanderthal impedirono facilmente ai Sapiens di passare da li’ al Medio Oriente ed oltre. Le cose cambiarono improvvsamente circa 70000 anni fa, per ragioni ancora ignote; forse una mutazione genetica, forse fattori alimentari ignoti, o entrambi, modificarono radicalmente il modo di pensare e comunicare della nostra specie. Solo allora prese il sopravvento.

    Neanderthal conosceva il fuoco e cuoceva a modo suo i cibi.
    Il fuoco era noto anche a Homo Erectus, una specie umana che duro’ quasi due milioni di anni.

    Buonanotte

    P.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    Leggo oggi sui giornali che il venti per cento del suolo e l’ottanta per cento dei pozzi di acua potabile cinesi sono inquinati.
    Mica male per una sostanza di cui non si vede carenza … U.

  26. Peter
    Peter says:

    Un conto e’ l’acqua come H2O risorsa nel mondo, ancora piu’ abbondante negli oceani dacche’ le calotte polari si sciolgono a ritmi crescenti per via dell’effetto serra, un altro l’acqua potabile sicura in Cina. Ma non era Uroburo che anni fa mi ribatteva ‘almeno adesso i cinesi possono mangiare!’ quando dicevo che riducevano il loro paese, e l’oceano intorno, ad una cloaca? O soffro gia’ di false riminiscenze ?

    Mi pare anche che 10 anni fa il consenso generale del blog fosse anche che l’effetto serra fosse un’idiozia ‘gabbamondo’ inventata da Al Gore ed altri furboni capitalisti per scopi incoffessabili, e che l’aumento globale di temperatura fosse un piacevole cambiamento del clima planetario dovuto allo sfarfallio dell’asse terrestre.

    P.

  27. leno lazzari
    leno lazzari says:

    Spero, caro Nicotri, che dato l’argomento, mi permetterà questo fuori tema . Questo per me vuole essere un piccolo tributo a una piccola comunità di eroi che quasi nessuno conosce ne conoscerà mai . Sono tutti gli abitanti della zona di Cascia (ma ovviamente di Amatrice come di Visso etc etc) che non pensano ancora e neanche per un momento di abbandonare la propria terra .

    In seguito al tremendo terremoto del ’79, mia cugina e la sua famiglia (una ventina di persone) sta vivendo queste ore e giorni con la memoria vivissima degli undici anni vissuti nei containers della protezione civile . Nel centro di Cascia la figlia ha avuto di nuovo la casa classificata inagibile, forse stavolta per sempre . Li convivono da sempre con una media di una-due scosse al mese, eppure anche i più “tosti”, i più coriacei non ce la fanno più . Anche i caratteri più miti hanno i nervi a fior di pelle e scattano anche solo per sciocchezze . Per ora, crepetta più o meno la loro casa regge . Non così i vicini che non ricostruirono con criteri antisismici .

    Ma oramai, da quel mostro da 6,5, nessuno dorme più in casa . Di giorno ci si rientra, malvolentieri, per usare bagno o per prendere qualcosa da mangiare in dispensa da cucinare nella roulotte……….. quella si, antisismica. Se non altro ai bambini l’idea di vivere in roulotte diverte molto .

    Per me sono gli eroi che dopo la botta, anche quella distruttiva, del ’79 e una scossa o due al mese ogni mese ogni anno vissuto li hanno mantenuto vivi quei piccoli centri che sono le radici della nostra civiltà, la nostra cultura (c’è passato, tra gli altri, il Braamante) e in breve il nostro “ieri” . Tutto questo perché non vogliono saperne di abbandonare, nonostante la sua asprezza, la loro terra e le loro bestie che sono per loro ragione di vita .

    Non so descrivere l’effetto che mi fa vedere le immagini della cattedrale di San Benedetto finalmente, dopo restauri, consolidamenti e messe in sicurezza, soccombente .

  28. caino
    caino says:

    CHIOSA GILIOLI…

    “Chiosa” Gilioli il 28 Ottobre sul Blog :Piovono Rane ”

    Un paio di decenni fa, ad esempio, ci hanno detto che la globalizzazione avrebbe portato grandi vantaggi a tutti – e così la finanza, la Borsa, i mercati liberi da lacci e laccioli.
    A proposito, ci hanno anche detto che liberare il lavoro da lacci e laccioli avrebbe rilanciato l’economia trasformandoci tutti in benestanti e felici free agent, mica quella palla noiosa e monotona che era il posto fisso.
    Ci hanno promesso che con l’euro avremmo lavorato un giorno di meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno di più.
    Ci hanno assicurato che le privatizzazioni avrebbero reso tutto più efficiente.
    Ci hanno spiegato che la competizione e la meritocrazia avrebbero liberato energie positive con ricadute positive per tutti.
    Ci hanno detto che caduto il comunismo era finita la storia, cioè l’umanità aveva trovato la sua strada definitiva nel benessere crescente per tutti creato dal liberismo globale…

    _______

    Oh ma basta là…
    Viene spontaneo dire ..mah beato Gilioli, solo adesso te ne accorgi…!!
    Evidentemente sei stato disattento, per cui è inutile porsi la domanda finale : Dove sta il “pacco”?
    Il pacco come al solito sta nel manico, mentre il resto sta in quel “posto”, solo che le masse godono, abituate al masochismo, e mentre godono vedono pure complotti da tutte le parti : Dalle scie chimiche ,fino a chi provoca i terremoti.
    In questo senso nella confusione generale ,nel malessere generale si prepara la brodaglia infame , già vista in passato…
    Consiglio dunque di farsi una cultura esoterica, si gode di più !

    caino

  29. caino
    caino says:

    Gomblotto,gomblotto..!!

    In effetti il buon Gilioli tutti i torti non li ha …

    http://www.msn.com/it-it/notizie/politica/terremoto-la-senatrice-grillina-blundo-fomenta-i-cittadini-%C2%ABmenzogne-sulla-magnitudo%C2%BB-ma-m5s-la-sconfessa/ar-AAjBpYd?li=AA5a8m&ocid=spartandhp

    Leggasi quanto scritto dalla On Senatrice..che dovrebbe rappresentare il nuovo che avanza nella Civile Società..
    Eppur è stata eletta..
    In effetti più che nuovo che avanza si tratta di “avanzi”,ma ce li meritiamo !
    eccome !!

    caino

  30. Linosse
    Linosse says:

    X Peter e Caino
    Purtroppo il linguaggio macchina,quello binario,non è ancora il linguaggio universale.Si risolverebbero altrimenti tutti i prolemi di incomprensione tra gli umani anche per il potente effetto di toglere ( almeno a volte come la statistica insegna)il bacon dagli occhi e rimetterlo sulle uova stropicciate .
    Peter come ti travesti oggi?
    L.

  31. Peter
    Peter says:

    Vi sono seri rischi che Trump vinca.
    FBI ha chiesto un mandato all’ultimo minuto, le votazioni sono in una settimana, un mandato per investigare emails di un aid di Hillary, un chiaro intervento manipolatorio per compromettere il suo successo elettorale.
    FBI invece non indaga su connessioni sempre piu’ sospette tra Trump e la Russia di Putin.
    Il futuro del mondo e dell’Europa ora corre serissimi rischi, a quanto pare risultato di una gravissima cospirazione internazionale senza precedenti.

    P.

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Peccato solo che il buon Gilioli abbia dimenticato di aggiungere che tutti i giornalisti hanno applaudito e fatto da megafono a quelle promesse. Lui per esempio le ha analizzate e criticate?

I commenti sono chiusi.