La ricchezza del mondo è nelle mani di pochi, mentre i poveri superano il miliardo
Esce il libro “Il casinò globale della finanza” di Mario Lettieri e Paolo Raimondi
Edito dalla EditricErmes, casa editrice di Potenza, arriva il libro «Il casinò globale della finanza” -Ricchezza per pochi. Un miliardo di poveri. Che mondo è?-. Gli autori, Mario Lettieri, già sottosegretario all’Economia, e Paolo Raimondi, economista con una lunga esperienza internazionale, dimostrano come, dopo 7 anni dal fallimento della Lehman Brothers e dallo scoppio della bolla finanziaria negli Usa, non siamo ancora usciti dal pantano della crisi globale Attraverso analisi e articoli, il libro ripercorre le tappe fondamentali della crisi globale fino a quella del debito pubblico in Europa e della Grecia.
Nel 2012 gli autori, nel loro precedente scritto “I gattopardi di Wall Street”, spiegavano che la crisi finanziaria globale non era un “avvenimento imprevedibile”, ma il risultato inevitabile dell’eccessiva finanziarizzazione dell’economia, del ruolo nefasto della speculazione e della finanza derivata e della grande propensione al rischio.
Molte economie, compresa quella italiana, sono state pesantemente colpite nei loro sistemi produttivi e sociali. Nel frattempo i super ricchi del pianeta lo sono diventati ancor di più, mentre i poveri hanno superato il miliardo. La ricchezza si è vertiginosamente concentrata nelle mani dello 0,1% dei più ricchi del mondo. I cittadini, le aziende e i governi, invece, sono stati oggetto di continue pressioni per far fronte ai propri debiti.
Nonostante i tanti summit internazionali le necessarie riforme non sono state fatte,. Invece, alle operazioni di bail out, cioè di salvataggio pubblico delle banche, è stato affiancato il bail in, cioè la possibilità di utilizzare anche parte dei depositi dei risparmiatori per salvare le banche in crisi!
La speculazione continua, anche sulle materie prime e sui beni alimentari. I derivati più pericolosi, gli OTC, ammontano ancora a 700.000 (settecentomila) miliardi di dollari. Tutto ciò purtroppo mette in discussione con effetti destabilizzanti gli stessi assetti geopolitici mondiali.
Nel libro si documenta come il processo di concentrazione del potere finanziario sia notevolmente cresciuto. Si pensi che, mentre nel 2009 le cinque maggiori banche americane detenevano l’80% dei derivati emessi negli Usa, oggi 4 banche soltanto – la JP Morgan Chase, la City Group, la Bank of America e la Goldman Sachs – detengono il 94% dell’intero ammontare, che è di circa 230 trilioni di dollari.
Tra l’altro si evidenzia il ruolo nefasto delle agenzie di rating e il loro grave conflitto di interesse con le “too big to fail”, cioè le banche più impegnate nella speculazione.
Sulla scena mondiale sono apparsi nuovi protagonisti, i Paesi del BRICS, che legittimamente rivendicano nuove e più giuste regole monetarie, commerciali e finanziarie. In discussione è anzitutto il ruolo del dollaro come unica moneta di riferimento. Mirano a creare un nuovo sistema monetario multipolare, in cui il commercio e le transazioni internazionali dovrebbero operare sulla base di un paniere delle monete più importanti. I loro grandi progetti infrastrutturali a livello continentale rappresenteranno un importante volano per la ripresa dell’economia reale, degli investimenti e dell’occupazione nel mondo, anche in Italia.
L’Europa non può sottrarsi a queste sfide epocali. Rendere più solidale e più coesa l’Unione europea è una necessità ineludibile.
Appello per delle elezioni trasparenti, giuste e sicure in Costa d’Avorio
Da molti anni la Costa d’Avorio è attraversata da crisi ricorrenti sfociate talvolta in scontri violenti con, anche in anni recenti, migliaia le vittime. Tutto ciò ha rallentato la sua crescita sociale e il percorso verso una moderna democrazia.
Nuove elezioni per eleggere il presidente della Repubblica sono indette per il prossimo mese di ottobre 2015. La speranza che la società ivoriana e la stessa comunità internazionale affidano al voto di questo importante Paese dell’Africa occidentale è quella che esso serva a superare ogni condizione d’incertezza e, soprattutto, ad evitare nuove tensioni sociali.
L’avvicinarsi della data fissata per il voto ha reso il clima politico e sociale del Paese ancora una volta particolarmente contrastato. Solo un voto regolare e trasparente è condizione perché l’esito possa essere accettato e riconosciuto dalle diverse parti in campo, ed evitare, di conseguenza, il pericolo di violenze e disordini.
In solidarietà con il popolo della Costa d’Avorio, che in passato ha pagato pesanti tributi alle tensioni interne, noi ci appelliamo a tutte le forze politiche ivoriane e alla Comunità internazionale.
Con quest’appello noi chiediamo:
Agli attori politici tutti e in particolare alle autorità politiche e amministrative ivoriane di intraprendere ogni necessaria iniziativa affinché le prossime elezioni siano pacifiche, democratiche e aperte alla partecipazione di tutti. L’intero processo elettorale, compresa la campagna che precede l’elezione vera e propria, deve svolgersi garantendo, libertà e sicurezza a tutti i partiti in lizza. A tutti i cittadini deve essere garantito, liberi da pressioni, l’accesso ai seggi e l’espressione del voto.
Alla comunità internazionale di esercitare la massima vigilanza possibile sulle modalità di avvicinamento e di svolgimento del voto per l’elezione del nuovo presidente della Costa D’Avorio, nella chiara consapevolezza che solo la regolarità di queste elezioni potrà consentire l’avvio di una fase libera dalle violenze del passato e favorire la crescita economica e sociale necessarie per battere la povertà di gran parte della popolazione.
Roma, luglio 2015
Primi firmatari: (in ordine alfabetico)
BIANCO Gerardo, ex deputato e ministro dell’Istruzione, presidente Associazione Nazionale ex-parlamentari
FOLLONI Gian Guido, ex senatore e ministro dei Rapporti con il Parlamento
GIANNI Alfonso, ex parlamentare e sottosegretario allo Sviluppo economico
GRAZIANI Tiberio, presidente IsAG, Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie
GUNNELLA Aristide, ex parlamentare e sottosegretario agli Affari Esteri con delega per l’Africa
HELLENBROICH Anno, ex direttore agenzia stampa internazionale, giornalista indipendente, Germania
KOECHLER Hans, professore universitario, presidente International Progress Organization (IPO), Austria
LANNUTTI Elio, ex senatore, presidente Associazione Consumatori Adusbef
LETTIERI Mario, ex parlamentare e sottosegretario all’Economia e alle Finanze
LOTTIN Welly Marguerite, presidente Associazione Interculturale Griot
MEZZAROMA Roberto, ex parlamentare europeo e presidente Delegazione per le relazioni con il Sudafrica
MIGLIORI Riccardo, ex deputato e presidente Assemblea parlamentare OSCE
MUSCARDINI Cristiana, membro del Parlamento Europeo
NISTRI Elisabetta, Presidente “Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo” Italia
PEDRIZZI Riccardo, ex senatore e presidente della Commissione Finanze del Senato
PERSICHETTI Donatina, presidente Consulta Femminile Regione Lazio
PETERLINI Oscar, ex senatore della Repubblica
PITTELLA Gianni, MP, Vice Presidente Vicario Parlamento Europeo
PUDDU Giannina, Presidente ASSOFINANCE
RAIMONDI Paolo, economista, coordinatore Comitato per il progetto infrastrutturale eurasiatico “Razvitie”
RICCERI Marco, Segretario generale EURISPES, istituto di studi politici, economici e sociali
RICEVUTO Giovanni, ex parlamentare, viceministro all’Istruzione e presidente Provincia di Messina
RIVOLTA Dario, ex parlamentare e vice presidente della Commissione Affari Esteri della Camera
SANZA Angelo, ex parlamentare e sottosegretario agli Esteri e alla presidenza del Consiglio dei Ministri
SERVADIO Leonardo, giornalista, coordinatore del sito di geocultura “Frontiere”
NICOTRI Pino, autore e giornalista
AMBROSIN Alessandro, direttore giornale online DazebaoNews
SALVADEI Rita, vice direttore giornale online DazebaoNewsa
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