FINE DELL’EGEMONIA DEL DOLLARO E RUOLO DELL’ORO
L’alternativa al sistema del dollaro. Il ruolo dell’oro
Mario Lettieri* Paolo Raimondi**
I maldestri tentativi da parte americana di salvare a tutti i costi il ruolo egemone del dollaro stanno spingendo molti Paesi a lavorare più alacremente per costruire un’alternativa monetaria multipolare. Oggettivamente il dollaro, come unica valuta degli scambi e delle riserve internazionali, ha concluso il suo ciclo storico. Bisogna prenderne atto.
Le destabilizzazioni finanziarie e le svalutazioni monetarie nei Paesi emergenti, provocate dalle politiche di liquidità “yo-yo” della Federal Reserve, hanno indotto alcuni governi a denunciare una “guerra monetaria” in corso. Le “cadute pilotate” dei prezzi del petrolio e dell’oro mirano a mettere in difficoltà soprattutto i Brics, la Russia e l’Iran. Contemporaneamente i prezzi di alcune materie prime vengono manipolati al rialzo con l’effetto di “gambizzare” le politiche industriali e di sviluppo dei Paesi emergenti e anche dell’Unione europea.
Anche se non lo volessero, da tempo molti Paesi sono quindi stati costretti a immaginare e a proporre un nuovo sistema monetario. Alcune recenti decisioni lo confermano.
Infatti la creazione a Fortaleza della Banca di Sviluppo dei Brics ha in sé le potenzialità per diventare un organismo monetario internazionale alternativo al Fmi e alla Banca Mondiale del defunto sistema di Bretton Woods.
La stessa Cina fa grandi accordi con il Brasile, con la Russia, con il Giappone, con la Corea del Sud regolati in yuan o in altre monete nazionali.
Sono contratti nella forma di swap monetari che permettono di saldare gli scambi nelle valute stabilite. Recentemente li avrebbe proposti anche all’Ue. Una parte del grande accordo di forniture di gas tra la Russia e la Cina per l’equivalente di 400 miliardi di dollari del resto verrà regolata in rubli o in yuan.
Si ricordi inoltre che lo scorso aprile il governo di Mosca ha annunciato che una parte dei contratti internazionali stipulati dalle grandi corporation russe dovrà avvenire in rubli. Al recente summit dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) di Pechino, il presidente Putin ha affermato che”faremo un uso sempre maggiore di accordi e compensazioni in monete nazionali nel nostro commercio con la Cina. Siamo pronti a fare i primi accordi in rubli e in yuan, anche nel settore dell’energia”. Una Commissione intergovernativa russo-cinese è già al lavoro per studiare simili opzioni. La stessa Banca Centrale russa ha annunciato la volontà di creare con i partner dei Brics un “sistema di swap multilaterali”.
Naturalmente i riverberi politici non mancano. Infatti la conferenza per la sicurezza del Shanghai Cooperation Organization (SCO), che già coinvolge Cina, Russia, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, vedrà a breve la partecipazione anche di India, Pakistan, Iran, Afghanistan e Mongolia. Anche la Turchia, che è un membro della Nato, sembra volervi aderire. Formerebbero così un blocco che in campo energetico controllerebbe il 20% delle riserve mondiali di petrolio ed il 50% di quelle di gas.
In tale contesto, come prevedibile, anche il ruolo dell’oro è ritornato al centro delle discussioni . Con la volatilità del suo prezzo registratasi nei mesi recenti si mira a renderlo instabile e quindi poco utilizzabile in eventuali accordi monetari internazionali. Però si ha notizia che a Mosca sarebbe in discussione proprio l’aggancio del rublo all’oro. E’ facilmente intuibile che l’attuale svalutazione del 30% della moneta russa sia frutto di speculazioni e manipolazioni internazionali. Di sicuro non riflette la reale capacità economica e l’immensa ricchezza della Russia. Agganciare il valore della valuta alle riserve auree avrebbe un effetto stabilizzante sui cambi della moneta.
Come è noto, a parte il debito sovrano al 15% del Pil, la Russia vanta riserve auree pari al 27% della quantità di rubli in circolazione. Gli Usa invece hanno un debito pubblico al 105% del Pil, mentre le loro riserve auree coprono appena il 2,3% dell’offerta monetaria.
Non si comprende il perché esperti occidentali tentano a minimizzare un possibile ruolo futuro dell’oro nel sistema monetario. Si ignora che da tempo tutti i governi europei importanti, a cominciare dalla Germania, dall’Olanda, dalla Gran Bretagna, dalla Svizzera stanno effettuando forti campagne pubbliche per riportare a casa il loro oro, attualmente detenuto nei caveau di Fort Knox negli Usa.
Su questo terreno assai movimentato e complesso riteniamo che il ruolo dell’Unione europea possa diventare più centrale e più incisivo. Una politica dell’Europa, veramente indipendente, potrebbe agevolare una soluzione non conflittuale verso un nuovo sistema politico e monetario internazionale. Una nuova architettura monetaria, come anche noi da tempo sosteniamo, dovrebbe portare alla costituzione di un paniere di monete dove ovviamente dovrebbe esserci anche il dollaro insieme all’euro e ad altre importanti monete.
Occorre prendere atto che con la caduta del Muro di Berlino il mondo necessita di un assetto multipolare, anche monetario.
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista
PS.Scommetto che era pure un fervente patriota.
c
Dialogo molto ruspante fra il piccolo Attila e la sua nonna.
Nonna: – Tommaso se anneghi tutte le pecorine, i galli e le galline nel laghetto Gesù e la sua mamma non avranno niente per fare la pappa.
Tommaso:- ma tu gli preparerai le lasagne col ragù che a Gesù piacciono tanto!
E intanto continuava la sua strage di ovini e gallinacei.
N: (annusando l’aria) – Tommaso tu hai fatto la cacca.
T: (guardandomi spudorato) No! , io non faccio la cacca!
N: E questa puzza da dove viene?
T : Sei stata tu a fare la cacca!
N: Bene, allora vado io a cambiarmi, tu continua pure a giocare!
T : Ma a me poi brucia il busetto!
N: Se vuoi che ti cambi, non dire bugie.
T: (Con logica stringente di certi adulti, soprattutto se hanno una poltrona pubblica….) Io non dico bugie e non ho fatto la cacca , ma tu mi accompagni a cambiarmi?
Alla nonna è scappato un “stai sereno” , tu sei sempre innocente fino alla prova dei fatti, cioè il pannolino sporco.
Poi magari nascondiamo il pannolino nel bidone del secco e nessuno se ne accorge…forse!
Sono le basi di una sana educazione civica dei giovani virgulti!
Sylvi
Logica
Bimbo : papa’ ,ma tutti facevano A
Papa: non e’una buona scusa,io ti ho sempre detto che bisobna fare b
Bimbo : papa’ ,ma gli altri mi prendono sempre in giro..
Papa1 : resisti
Papa 2: beh,se puoi evita..,ma se proprio non puoi,adeguati,che magari fino a prova contraria i panni sporchi si lavano in famiglia…e prima di andare a letto di una preghierina a Gesu bambino…
Non so che razza di educazione sia ,ma so che va molto di moda,diversamente fino a prova contraria il paradiso sarebbe pieno di santi e fallirebbero le ditte di lavatrici.
caino
ovviamente,fino a prova contraria
Un possibile giallo natalizio
Se ben ricordo Gesu bambino,viene posto sulla mangiatoia (sic) solo il mattino del 25,prestissimo quando i bambini ancora dormono.
Una nonna solerte verso le otto depone il fanciullino nella mangiatoia ..i bambini si svegliano ,c’e’ pace,letizia e gioia..verso le 11 un menbro della famiglia lancia un grido: Chi ha fregato Gesu bambino dalla mangiatoia ?
La nonna dalla cucina ,intenta a preparare il pranzo di Natale : ” La Camusso..
caino
x TUTTI
Si sa niente di Nico, Faust e suo cugino?
Grazie,
Anita
x Sylvi
Cara Sylvi,
hai abbandonato il tuo Face Book?
Vedo che e’ fermo, non solo, FB manda messaggi di trovarti degli amici.
Bene, gli auguri te li ho mandati li’….
Ti abbraccio,
Anita
PS:
Mi viene faticoso leggere su questo nuovo website, e’ troppo sbiadito, penso che l’ideatore usi il grigio invece del nero. A.
x Anita
No, di Nico non so nulla da tempo.
Per la sgradevolezza del website dopo i cambiamenti grafici ha perfettamente ragione. Mi si affaticano gli occhi. Ma la persona che ha fatto il lavoro garantendo ben altro, e alla quale ho segnalato più volte i difetti da eliminare, non si fa più viva. Dovrò cercare un operatore più serio.
Un abbraccione e un saluto pre natalizio.
pino
cara Anita,
hai ragione, vado molto raramente su FB , ho l’mpressione < a volte che tutti leggano nel pensiero e che la privacy vada a farsi benedire.
Poi questo è un periodo piuttosto trafficato, fra compleanni, recitine a Scuola Materna, Sante Lucie, a Trieste poi…si è aggiunto S.Nicolò e i suoi Krampus …oggi era il compleanno di Giacomo, era una bella giornata e siamo stati sulle colline con i bambini.
Più invecchio e più mi ritrovo impegnata, considerando anche che l'artrosi fa il suo lento lavorio per nulla piacevole.
So che a Peter dispiace, ma per ora l'artrosi parte dai piedi…ci vuole ancora un po' perchè arrivi alla testa!!!
Speravo di andare un weekend a Salisburgo, dove fanno i più bei mercatini di Natale di tutta l'Austria…niente!
Giacomo è in chiusura economica di Azienda, e di questi tempi è dura…!
Spero che almeno la tua salute sia , se non perfetta, accettabile!
Dove trascorrerai Natale?
Io li ho tutti in casa, in dodici, ma le giovani donne dovranno darmi una buona mano e spero ardentemente che sia una bella giornata così che i bambini possano scorrazzare in giardino.
Il menù è classico ma variato perchè devo accontentare adulti che mangiano pesce o che mangiano solo carne e patate…soprattutto mio cognato, vedovo, solo e difficile di gusti!
E' il mio fioretto di Natale.
Andrò domani a leggere FB , che ho qualche ora a mia disposizione.
Intanto ti abbraccio
Sylvi
x Anita e Pino
Io ho provato a chiamare il numero che ho di Faust, ma mi risponde la segreteria telefonica.
Riproverò…prima o poi riuscirò a fargli gli auguri.
Sylvi
caro Caino,
da quando la Camusso ha preso l’abitudine di vestirsi di rosso, sono anch’io convinta che tutti i Gesù Bambini che scompaiono dalle capanne e dalle grotte dei presepi siano opera sua…o di qualche Preside fanatico che vede in pericolo la laicità dello Stato; tutta colpa di un povero piccolo Bambino che, nascendo in mezzo alla paglia con un bue e un asinello a fornirgli il riscaldamento, pensava fosse sufficiente a catturare le simpatie di un Sindacato che si erge orgoglioso a difesa dei POVERI!
Niente! Non sapeva il Bambinello, pur Divino, che aveva sbagliato Classe! I pastori non sono Classe operaia!!!
Non interessano alla Camusso e ai suoi sodali!
E così io ho nascosto momentaneamente il Bambinello in un caveau della vicina Austria, dove i controlli sindacali sono molto più laschi, lontano dalle grinfie dei sindacati nostrani; e quando lo metterò nella capanna, una capanna di lusso, fatta a mano in Val Gardena, metterò a guardia Tommaso! Il Bambinello starà in una botte di ferro!
Sai che i ricchi la fanno sempre franca!!!
Sylvi
Ma gurda ..cara Sylvi,
Che il Sindacato non e’ una organizzazione che si erge a difesa dei “poveri”,sta li’ il tuo errore di fondo…confondere la poverta’..quale poi..con la dignita’ E LA Difesa di conquiste sudate lacrime e sangue…se poi invece dobbiamo rassegnarci all’idea che a seconda di come gira il vento ,tutto debba essere rimesso in discussione..per carita’ ..dicccciamolo..
Poi non capisco ..la Camusso si veste di rosso..per anticipare Natale
Capodanno,ove pare che ci si mettano pure le mutande di rosso…non so se faranno anche i pannoloni di rosso..potrebbe essere una idea da lanciare sul mercato..e poi fare un’appaltino per case di riposo..sai per rilanciare il tessile e battere i cinesi in fantasia sui mercato mondiale…
A noi non manca la fantasia…
Ahhh dimenticavo ..attenta al bambinello..in austria, ti potrebbe tornare con un baffettino sul labbrino superiore..in effetti Lui i Sindacati li aveva “MESSI IN RIGA,CONTRO IL MURO…
Lo so che non dispicerebbe a molti…,per il momento le case le dipingiamo ancora da soli..senza bisogno di imbianchini austriaci….
caino
gott mit uns e felice natale
Ahhh ridemintivavo..tu che hai la Treccani ..il termine franco originariamente trae origine da “esente da imposte…tardo trecento…
quindi un franco Natale si addice di piu’ che felice..anche se in certi ambienti i “due” sono sinonimi
cain franco
x Sylvi
Carissima,
ricordo bene i Natali indaffarrati…tempi che furono e che non rimpiango, eccetto quando i miei figli erano piccoli.
Quest’anno penso che staro’ in casa con il mio cagnetto…ho inviti da amici e dalla famiglia, ma la mia apparenza e’ orrenda…il collare rende il mio viso deforme, sembro il Don Corleone del “Padrino”, mi viene difficile mangiare seduta normalmente, mi devo mettere una tovaglia davanti….
Il miglioramento e’ minimo, almeno non devo usare due bastoni, sono in grsdo di guidare basta che non siano viaggi lunghi, qui la gente e’ molto prona ad aiutare… Quando vado a fare la spesa, clienti si affrettano a mettermi la roba sul “check out” e dentro il carrelllo, fino all’auto.
Ne sono grata, ma la mia indipendenza prende uno smacco…
Meno male che dormo bene, da sdraiata sono perfetta… :-).
Tanti affettuosi Auguri a te e alla tua famiglia….ci sentiremo.
Ciao,
Anita
….indaffarati….. A.
…confondere la poverta’..quale poi..con la dignita’ E LA Difesa di conquiste sudate lacrime e sangue…Caino
caro Caino,
in una riga fai almeno due affermazioni molto gravi:
– i POVERI pastori non hanno una dignità di classe!!!
– ma quella delle conquiste costate lacrime e sangue…col piffero che l’accetto!
Le lacrime e il sangue li abbiamo sparsi noi, quelli attorno alla mia generazione, non sicuramente i debosciati che sono venuti dopo.
Quelli come me che dichiaravano di essere in sciopero, con relative trattenute, pur essendo in giornata di riposo.
Quelli come me che si facevano ogni giorno a/r 50 km in motorino Guzzi a due marce e con un -6 o -7° , con galaverne strepitose e neve che mi faceva trainare il motorino a piedi; o con allagamenti di strade che mi bagnavano le candele e poi bisognava asciugarle andando su e zo a spinta durante la ricreazione con somma goduria dei scolari di V°!
E molto, molto altro … come abbandonare i figli piccoli e un marito giovane per andare in montagna, a 100 km di distanza per non perdere DIRITTI faticosamente conquistati.
E poi arrivano i Landini e le Camusso a parlare di lacrime e sangue? Ma per favore!!!!!!
Noi, che tutto questo abbiamo sopportato, ci saremmo accontentati che avessero, con minore fatica e minore sacrificio, mantenuto le nostre conquiste.
Gratitudine? E chi mai l’ha pretesa! Ma l’ingratitudine, la protervia e l’arroganza di chi si è appropriato delle nostre fatiche…
questo NO!
-Vàit a vore!- (andate a lavorare), direbbe mio nonno friulano!
Notte
Sylvi
Mamma mia! Ieri sera ho scritto : ” dei scolari”! Dormivo in piedi!
Sylvi
Carissimi,
sono in partenza per una settimana.
A tutti, assenti passati e presenti compresi, un affettuoso augurio di Buon Natale e Buon Anno..
Ci sentiamo prima della fine d’anno. Un saluto U.
Cara Sylvi,
tu hai l’abitudine di leggere quello che ti fa comodo,tralasciare il resto ed infine mettere al centro di tutto TE STESSA,COME se l’universo mondo,ruotasse intorno a te.
I sindacati sono l’organizzazione di classe dei lavoratori.
Non credo sia il caso di raccontare la mia vita lavorativa in questa sede,se mai scrivero’ una memoria…non amo raccontarmi in prima persona…
In merito ai debosciati,meglio transigere…nel senso che di debosciati vi erano anche ai tuoi tempi ed ai miei…
In merito al fatto che devo andare a lavorare,non devo certo aspettare che mi venga detto da un veneto….
caino
caro Caino,
per quanto io possa essere egocentrica, come dici tu, ho parlato di “intorno alla mia generazione” dove quell'” intorno” allargato un po’ può comprendere anche la tua, non credi?
E nel mio “noi” parlavo di centinaia e centinaia e migliaia di persone che facevano le loro via crucis dai monti al mare e non soltanto nel Triveneto.
Il permanere delle piccole scuolette di montagna abbarbicate su ogni cocuzzolo, accanto a improbabili edifici adibiti a Suola Media, con l’avvento dell’obbligatorietà in tutto il territorio nazionale, ha mosso un esercito di insegnanti fino ai primi anni ’80 che raggiungevano con ogni mezzo la sede di servizio.
_ Non è una barzelletta quella di due maestri che salivano e scendevano dalla montagna con il montacarichi del fieno!-
Solo allora si procedette alla chiusura di numerosissime scuole elementari accorpandole alle vicine scuole medie, raggiungibili più agevolmente.
Poi,… ho un caro amico che ha passato la sua vita in Telecom, avanti e indietro dappertutto, ma raggiungeva casa sua ogni sera.
Noi, oltre i 60 km avevamo l’obbligo di residenza! D’altra parte come si raggiungeva una ferrovia o una strada se quei paesini restavano isolati per l’intero inverno?
Gli operai dipendenti in genere…prendiamo Pordenone che era grosso centro industriale…con sacrifici, non nego, ma anche loro raggiungevano le proprie case ogni sera. Di questo so e di questo parlo!
Come vedi il mondo girava non solo attorno a me. E di Diritti ne avevamo pochini!
Diciamo poi che i “debosciati” dei miei tempi non rinunciavano facilmente a un posto di lavoro perchè scomodo!
Lasciamo poi stare i tempi di oggi, quando nessuno rinuncia semplicemente perchè il lavoro non c’è, ma negli ultimi 20anni ho letto fin troppi curricola dove si dettavano condizioni: non vado in giro, non faccio straordinari, voglio tutte le assicurazioni e i diritti per raggiungere il posto di lavoro, voglio le ferie quando fa comodo a me,… e avanti di questo passo per un bel po’.!
E le maternità? Conosco una signora che, in prova ci è rimasta per quasi 5 anni…perchè restava incinta e andava in maternità in ciclo continuo. Adesso è a casa! Ed era in buona compagnia!
Tirando fuori “i miei tempi” non una maternità, ma una influenza e un giorno di assenza ti facevano scivolare ultima in graduatoria, e addio lavoro. Questi erano i motivi per cui scioperavamo! Non perchè si voleva fare un ponte lungo.
Ma tu con un passato di sindacalista queste cose dovresti ben saperle; come dovresti sapere che la globalizzazione e in Italia il mercato del lavoro, diventato il mercato delle vacche dove si giocava a chi era più furbo, ha portato alle conseguenze che tutti vediamo: il dipendente se ne frega del lavoro e si appende a tutti i cavilli che il contratto gli concede pur di non lavorare, l’imprenditore se ne frega del lavoro e porta i soldi in Svizzera,
I pochi rimasti da entrambe le parti stanno per esalare l’ultimo respiro! Amen
Sylvi
Cara Sylvi,
io non ho un passaro da Sindacalista,mi pare gia’di averlo detto.
Bensi’un passato breve ,per fortuna di amminastratore pubblico,dal 75 al 80,dove non vi erano “stipendi” e nemmeno rimborsi spese e dove bonta’ loro le ditte per sbrigare le faccende amministrative ,ti concedevano al massimo un permesso senza assegni,il che ..voleva dire che non erano versati nemmeno i contributi..ed eri pure “guardato male”….
Il tutto per la gloria…a questo non so bene di chi…
Il mio passato da sindacalista E’ relativo a due anni di volontariato presso lo SPI CGIL,dove tanti come me allora,ormai a quasi gratis,mandano avanti le pratiche Caf,quelle Inps,a prezzi relativamente non esosi e sovente a gratis…sai bisogna nelle sedi pagare luce,riscaldamento ,sovente affitto..e pure il personale esrerno a tempo pieno,ormai per sbrigare certe pratiche “solo per pagare” o contestare gli sbagli della PA in genere ci vuole una Laurea..ci si confronta con Uffici Legali “potentemente armati,Pa GI,Pmi,unione industriali.studi di avvocati consorziati…
Sapessi le code..negli uffici…
Certo,magari si da’fastidio..perche’ gli anziani vanno rapinati..secondo logicadi mercato..fino all’ultimo euro…del materasso…non fanno girare il mercato degli inutili e dell’inutile.
Caino
x TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
pino nicotri