GIDEON LEVY: 1) – LA SINTASSI INTERNA DELLA VIOLENZA (DI ISRAELE); 2) – IL VERO VOLTO DELLE FORZE ARMATE (DI ISRAELE)

http://frammentivocalimo.blogspot.it/2013/04/gideon-levy-la-sintassi-interna-della.html del 12 aprile 2013

http://frammentivocalimo.blogspot.it/2014/08/gideon-levy-idfs-real-face.html del 31 agosto 2014

1) http://frammentivocalimo.blogspot.it/2013/04/gideon-levy-la-sintassi-interna-della.html

venerdì 12 aprile 2013

Gideon Levy : La sintassi interna della tempesta .

Venendo in difesa di Amira Hass dopo il suo controverso editoriale sul lancio di sassi palestinese, Gideon Levy sostiene che le critiche contro la Hass mettono a nudo l’ipocrisia, o l’ignoranza, di vaste aree dell’opinione pubblica israeliana.
di Gideon Levy
La tempesta che si è scatenata sull’importante parere di Amira Hass, “La sintassi interna del lancio di sassi palestinese,” è stata benvenuta. Ha messo a nudo tutto in una volta l’ipocrisia, o l’ignoranza, di vaste aree dell’opinione pubblica israeliana.

L’ipocrisia, perché la folla indignata ignora l’originaria, fondamentale, istituzionalizzata e metodica violenza insita nel fatto stesso dell’occupazione e dei suoi meccanismi. L’ignoranza, perché è sottinteso che i ferventi oppositori potrebbero proprio non sapere quanto crudele sia la tirannia militare nei territori.
Inoltre, coloro che hanno accusato così furiosamente la Hass di “aver attraversato il confine” e di “incitamento all’omicidio” non hanno letto il suo pezzo fino in fondo. Non contiene istigazione a delinquere, ma piuttosto una preoccupazione leale e coraggiosa per la lotta di liberazione palestinese, che è assente nel dialogo israeliano.  Se c’è qualche che propugna nel suo commento, è indirizzata principalmente alla lotta non violenta contro l’occupazione, sotto forma di appello alla documentazione, dell’andare a lavorare le terre rubate e del superare la paura degli interrogatori. Anche l’atto di prendere le pietre si giustifica soltanto come ultimo, inevitabile rifugio. Il commento è stato pubblicato pochi giorni dopo che gli ebrei avevano letto sul Haggadah, che racconta la storia di una lotta per la libertà di un diverso popolo, una lotta che includeva calamità ben più terribili dei sassi lanciati contro i negatori della libertà. Generazioni di ebrei leggono questo testo con stupore e meraviglia, raccontandolo ai loro figli. Ma non sono disposti ad applicare la stessa regola di base – la stessa giustizia interna, secondo la quale la resistenza, inclusa la resistenza violenta, è un diritto di nascita e un dovere di ogni nazione sconfitta, come ha scritto la Hass – a tutti e non solo gli ebrei.

Radicata nel profondo del l’esperienza israeliana c’è l’idea che ciò che è permesso al popolo ebraico è vietato altri. Ma non c’è bisogno di andare indietro fino al tempo del faraone. Da allora, la storia umana è stata pavimentata da lotte per la libertà contro dominatori stranieri, lotte che hanno guadagnato il rispetto della storia e che sono state, nel complesso, violente, spesso più violente della lotta palestinese. Lo slogan “Ne abbiamo avuto abbastanza di te, occupante” non è un’esclusiva degli arabi, ed è stato espresso, nel corso della storia, in quasi tutte le lingue, tra cui l’ebraico moderno.
La Hass, come me, è contro la violenza. Mi prendo la libertà di scrivere questo scaturito da una profonda convinzione. Chi ha voglia di vedere bambini uccisi dai sassi,  cittadini lacerati da un ordigno esplosivo improvvisato, o adolescenti a cui è stato sparato?
Ma la resistenza alla violenza deve essere diretta, completa e corretta. Essa deve includere la resistenza alla violenza dell’occupante. Non c’è bisogno di contare i morti e i feriti, gli invalidi fisici e mentali – di entrambe le nazioni – per riconoscere che la maggiore e innata violenza è quella dell’occupante.
I sassi e gli ordigni esplosivi improvvisati palestinesi hanno causato grandi perdite a entrambi i popoli. L’unico modo per porre loro fine è la fine dell’occupazione. Purtroppo, questo non accadrà da solo. In 46 anni di occupazione, Israele ha dimostrato che non può essere obbligato a interrompere le sue azioni malvagie per mezzo di atti di bontà.Ora, dobbiamo chiedere ai detrattori della Hass: Che cosa vi aspettate? Cosa offrite, patrioti e presunti oppositori della violenza, ai palestinesi? Credete davvero che chineranno il capo in segno di sottomissione e obbedienza per altri 46 anni? C’è un precedente storico per tale comportamento?

E anche se dovessero farlo, che cosa accadrebbe? La loro lotta sarebbe solo ulteriormente dimenticata. Questa è la lezione che Israele ha insegnato loro – nel modo più duro.
Una pietra può essere davvero letale. Così come possono esserlo un proiettile con la punta di gomma, una granata di gas lacrimogeno, il fuoco vivo, le bombe e le granate. Il fatto che queste ultime armi siano usate da Israele non rende più tenue la loro violenza. L’affermazione che Israele li utilizza esclusivamente per autodifesa è tanto ridicola quanto l’affermazione, espressa anche nella foga delle emozioni, che Israele è la vittima di tutta questa storia sanguinosa e che l’occupazione gli è stata, di fatto, imposta (!) .
Tale è l’aspetto dell’arroganza, delle morali distorte e delle  menzogne, elementi della sintassi interna della tempesta provocata dalla Hass.
(tradotto da barbara gagliardi per Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus)

2) – http://frammentivocalimo.blogspot.it/2014/09/gideon-levy-il-vero-volto-dellidf.html?spref=fb

http://frammentivocalimo.blogspot.it/2014/08/gideon-levy-idfs-real-face.html

31 agosto 2014

Khalil Anati era del campo profughi di Al-Fawar nella parte meridionale della Cisgiordania; un soldato da una jeep blindata gli ha sparato alla schiena con il fuoco vivo  e lo ha ucciso mentre stava correndo a casa. Aveva 10 anni. Mohammed Al-Qatar era un calciatore promettente dal campo profughi di Al-Amari vicino a Ramallah. Un soldato gli ha sparato da una distanza di alcune decine di metri, mentre stava prendendo parte ad una manifestazione contro la guerra a Gaza. Aveva 19 anni quando è morto. Hashem Abu Maria era un assistente sociale di Beit Ummar ch e lavorava per la ONG con sede a Ginevra Defense for Children International. Partecipava a una manifestazione contro la guerra a Gaza, cercando di proteggere i bambini, impedendo loro di lanciare pietre. Un tiratore scelto IDF, situato su un balcone lontano, ha sparato e lo ha ucciso. Aveva 45 anni, era padre di tre figli.

I soldati hanno ucciso altri due manifestanti in quella manifestazione. Queste persone, come molte altre , erano  lontano dai campi di battaglia di Gaza. Secondo i dati forniti dall’ Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite, l’IDF ha ucciso 20 adulti e tre bambini in Cisgiordania durante i combattimenti a Gaza. I soldati hanno anche ferito 2.218 persone, il 38% dei quali con il fuoco vivo, un numero particolarmente elevato in confronto al 14% del primo semestre del 2014 e del 4% nel 2013.Nessuno di coloro che è stato ucciso metteva in pericolo le vite dei soldati, nessuno di loro era armato o meritava di morire.

I combattimenti a Gaza hanno allentato ogni freno. Sotto il loro ombrello i soldati permettono a se stessi di usare il fuoco vivo per disperdere le manifestazioni, regolare i conti con la gente che lancia pietre e bottiglie molotov – bambini compresi – e punire chiunque dimostri contro la guerra. Forse questi soldati erano invidiosi dei loro compagni che combattevano a Gaza, forse erano frustrati per essere lontani dall’azione reale ,in ogni caso erano sicuri che nessun male li avrebbe colpiti, non mentre a Gaza c’era pressochè un massacro in atto, con il cuore della nazione che moriva per i suoi combattenti.Nessuno li ha fermati, nessuno è stato arrestato o processato. “La polizia militare sta indagando” è diventato un codice per il portavoce dell’IDF nelle sue risposte automatiche, un codice che confonde e nasconde fino a quando i file raccolgono la polvere e sono dimenticati. Nella vita civile chiunque sia sospettato di omicidio colposo o omicidio viene immediatamente arrestato con un’indagine successiva . Nell’ IDF è vero il contrario: un’indagine di solito non porta da nessuna parte, anche quando le circostanze sono semplici. Non si tratta di arrestare chiunque, anche quando l’incidente grida al cielo, come nel caso della sparatoria ad Al-Fawar. Il soldato che ha ucciso il ragazzo apparentemente continua con la sua vita, come al solito.

Si tratta di pratiche di routine connesse con l’occupazione. Non c’è confronto con i numeri a Gaza, ma questa routine espone il vero volto della IDF, il modo usuale di agire conduce  per quanto riguarda i palestinesi, e soprattutto il suo disprezzo persistente per la loro vita e la loro morte. Non c’era una guerra condotta in Cisgiordania ,i soldati non stavano affrontando battaglioni di combattenti di Izz-ad-Din al-Qassam, né erano contro i tunnel di attacco,contro i  razzi,i  tiratori scelti o dispositivi esplosivi,ma si guardi come hanno ucciso e mutilato usando il fuoco vivo contro i dimostranti giovani e persino i bambini; come hanno spezzato la vita di un calciatore al quale ,qualche settimana prima, era stata promessa una brillante carriera da Sepp Blatter, presidente della FIFA; o la vita di un ragazzo di 10 anni e di un assistente sociale innocente..

I crimini commessi in Cisgiordania non saranno oggetto di indagine da un qualsiasi tribunale internazionale, non c’è bisogno di preparare scuse, scrivere relazioni o arruolare avvocati.,masono proprio questi incidenti minori – dopo tutto, che cosa sono 20 morti in contrasto con il centuplo dei numeri più grandi a Gaza? – che dovrebbero preoccuparci. Non c’era nessuna guerra qui, quasi nesuun atto di terrorismo, solo dimostrazioni di rabbia da parte di coloro che sono stati comprensibilmente spinti a protestare per la  sorte dei loro fratelli a Gaza. Si noti come sono stati trattati dai soldati dell’IDF.Questo è il comportamento dell’esercito della nazione, dei suoi soldati ormai lodati da tutti. Si può rispettare e amare l’amore del popolo per i suoi soldati, ma bisogna ricordare ciò che questi soldati fanno come parte del loro servizio militare di routine, giorno dopo giorno, anno dopo anno.

http://www.haaretz.com/opinion/.premium-1.613212

96 commenti
Commenti più recenti »
  1. caino
    caino says:

    Dice oggi….

    Caccia russi nei cieli di Alaska….
    Scozia..scontri tra unionisti e separatisti dopo il referendum..

    La rutenia subcarpatica chiede di staccarsi dall’ucraina…zona molto strategica…ium.ium

    Renzi va a farsi cambiare il Chip negli Usa..

    Miscelare bene e aggiungere un oliva da bersi come aperotivo atemperatura ambiente

    c

  2. Shalom
    Shalom says:

    Nicotri, il suo coraggio glielo faranno pagare. I fanatici sionisti e israeliani non perdonano, sono come la peste. Anzi, peggio. Molto peggio.
    Shalom

  3. caino
    caino says:

    Egr sig Nicotri,
    non se la prenda con I poveri gatti…a casa di mio figlio ve ne sono 5che coabitano con un cane..
    Kamo di cui spero si ricordi, la saluta e manda un affettuoso miao alla gentilissima di lei Signora.
    c

  4. Peter
    Peter says:

    Ma quali scontri, tutto calmo e pacifico. I soliti mestatori e sobillatori a tempo perso??!

    Il regno esce piu’ unito di prima. Minaccia scongiurata. Marameo ai blogghisti che da un anno anticipavano scenari apocalittici per queste isole, frammentazione etc.
    Morale: guardatevi a casa vostra, come dite voi sempre, inopinatamente, agli altri. Eh eh eh…

    Complimenti a Cameron e Gordon Brown . Al di sopra ed al di la’ del dovere. Davvero.

    Peter

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Caino

    Miao, miao, miao. Per tutta la Sua famiglia, eccetto suo fratello Abele.
    pino
    p. s. Occhio alle mele…. Costano molto care! E restano sullo stomaco – non solo a Lei e ai Suoi – per milioni di anni.

  6. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Le ho già scritto una volta che lei è più realista della Regina e del Principe Filippo.
    Succede ai parvenu di essere estremamente lecchini nei riguardi di chi gli dà bene o male la pagnotta!
    Il Regno non esce più unito di prima, questa è un’emerita sciocchezza! E lei non capisce, o fa finta di non capire niente degli scozzesi!
    Cameron ha salvato momentaneamente, ripeto momentaneamente, il cadreghin e vedremo al più presto quanto gli costerà in cessioni alla Scozia, al Galles , all’Irlanda del nord!
    Ha vinto, per ora, la Spagna, il Belgio… che ancora per un po’ terranno a bada la Catalogna e le Fiandre.

    Ma se lei appena ragionasse con un minimo di cervello, osserverebbe come tutta l’Europa sia un calderone in ebollizione di popoli ed etnie, molto maldisposti verso i Governi centralisti.
    Ma lei ragiona con…con che cosa ragiona lei???
    Ahh già!, la geografia, soprattutto quella storica e quella politica è sempre stata per lei un rebus.

    Se l’è comprato il kilt per partecipare alla cerimonia inglese di riappropriazione della Scozia? Si ricordi le mutande, sa da quelle parti , con l’umido che c’è…. c’è pericolo che parti importanti …facciano la muffa…
    e lei, le piaccia o no, ha sangue nelle vene del profondo sud della Magna Grecia… e abita nel profondo sud dell’Inghilterra anche se vorrebbe scordarselo!
    Il suo destino è il Sud!

    Sylvi

  7. caino
    caino says:

    Fino a ieri a sputar merda sugli Scozzesi, oggi alleluya.
    Tutta brava gente, meno un esiguo 46%.
    Tipico di chi ragiona con le ideologie .
    Sinceramente sulla vicenda non mi ero mai pronunciato.
    Oggi mi sento di dire, che personalmente di Inglesi e di scozzesi non mi tange piu’…la loro storia sta finendo..pianotto ma sta finendo..

    c

  8. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Ed io le ho gia’ detto spesso che lei ‘ragiona’ con una mentalita balcanica, sebo-croata, divisionista, leghista, campsnilista, provincialista, che inevitabilmente confina col razzismo di campagna vecchia maniera. Ok?
    Potrei fermarmi qui, salvo farle notare che mi ha fatto un complimento, la Magna Grecia civilizzo’ prima i romani, che vortit barbare i modelli greco-italici ed ellenistici, e quindi di riflesso il resto della antica penisola, compresi i barbari cisalpini e transalpini illo tempore.

    L’Europa e’ sempre stata divisa e frammentata da quindici secoli a questa parte, anche per via di quella mentalita ristretta e gretta di cui gente come lei si fa bene o male portavoce.
    Ma la moderna Unione si rifiuta di permettere autonomie, separazioni ed indipendenze fasulle ovunque, che di ideale ed ambizioso non hanno nulla, l’unica aspirazione e’ quello che lei chiama cadreghino, io direi riempirsi lo stomaco il piu’ possibile, e tenere i bramati quattrini del loco sotto i materassi.
    La Scozia ha rigettato essa stessa tale visione falsa e provinciale delle cose, anche se di misura. E non tema o non speri, Catalogna, Fiandre e d il suo piccolo ‘nord’ non potranno mai staccarsi e restare dentro al tempo stesso…

    Infine, le mie parti ‘private’ stanno bene e sono floride, quanto a muffe e stantie pensi pure alle sue, mi permetta….ne ha piu’ ben donde.

    Buona giornata

    Peter

  9. caino
    caino says:

    Egr sig Sylvi,
    so che le Lei non si alterera’piu’ditanto per le veementi, quanto inutili, parole dell’anglopuglio, labour lacche’delle mutande regali.
    Feticismo da immigrato.
    Quello che mi preoccupano sonole montagne di radicchio veneto che marciscono nei container acausa delle sanzioni.
    Vuol dire che I russi non mangeranno il radicchio, noi ci scalderemo a ceffoni , eventualmente.
    Sarebbe auspicabile un piccola glaciazione, cosi’ da poterci scaldare con iritorni nella patria dei semifreddi congelati avariati, provenienti dal Nord europa, roba da compost.

    c

  10. caino
    caino says:

    L’anglo puglio si arrabatta nel difendere atutti I costi l’ordine mondiale nato a Bretton Woods, ovvero l’egemonia mondiale angloamericana.
    Chiama questa democrazia.
    Si certo democrazia imperialista, dove anche I poveri diavoli come lui, trovano una fetta di benessere.
    A Fortalesasta nascendo forse l’embrione di una scissione , al cui confronti I problemi di una Scozia o no con inghilterra, sono come le pulci sulle spalle di un elefante che si sya risvegliando

    c

  11. Peter
    Peter says:

    Lei fa qui il lacche’ delle mutande silviane, il che direi e’ peggio.
    Continui a mungere vacche ed a schiaffeggiarsi per riscaldarsi, e buon pro le faccia il radicchio avariato…

    Peter

  12. Peter
    Peter says:

    O si trasferisca a Fortaleza, non capiranno il pedemontano ma si potra’ magari spacciare per ligure….
    Li’ fa caldo.

    Peter

  13. sylvi
    sylvi says:

    ….lei ‘ragiona’ con una mentalita balcanica, sebo-croata, divisionista, leghista, campsnilista, provincialista, che inevitabilmente confina col razzismo di campagna vecchia maniera. Ok? Peter

    Ossignore!!!

    Caro Caino,
    ci si dovrebbe offendere da un elenco di “castronate” del genere?
    Il bello è che quando parla di mentalità balcanica parla del nulla, di fuffa! Parla come uno che per sentito dire sa che esistono i Balcani.
    Non può nemmeno parlare di slavi…perchè i musulmani di Bosnia, o di Macedonia non sono assolutamente slavi.
    Ma quello che mi è piaciuto di più è stato ” il razzismo di campagna”!
    Devo supporre che esiste un razzismo di città, come la favola del Topo di campagna e il Topo di città che tanto piaceva ai miei figli!
    E poi, per non farsi mancare niente, ci dev’essere un razzismo Atlantico e uno mediterraneo orientale…
    Non mi allargo troppo verso il Pacifico!

    Tu ti estendi nell’Economia, nella Politica globale, e mi sei utile perchè vi attacco tutte le mie riflessioni particolari.
    Ma, di fronte a un AMORE così preclaro, così assoluto verso la Regina e ciò che rappresenta, noi razionalisti da strapazzo nulla possiamo!
    Nemmeno la mia Fede è così totale e assoluta, senza incertezze e tentennamenti!
    Ma non val la pena discuterne!

    Invece volevo fare una riflessione diciamo così di geografia politica: come si fa ad intuire che in qualche parte d’Europa ( parlo di Europa perchè ci siamo dentro come cultura e come religione e usi e costumi) il pentolone delle etnie ribolle e rischia di tracimare?
    Insomma io sono convinta che nè la Germania, nè il Vaticano, nè il resto dei “Grandi” avessero potuto o voluto predire ciò che sarebbe successo in Yugoslavia. Oppure volevano essere pronti a raccogliere i cocci della tragedia.
    Ohh certo, parlavano di nazionalismi, di gente incivile ( come piace a Peter)…ma che faceva la CIA, l’MI6 britannico, la crema dell’Intelligence? Divide et impera!
    Hanno lasciato che si straziassero fra loro, poi hanno portato le loro Basi a ridosso della Serbia che sapevano alleata alla Russia.

    La stessa cosa è successo in Ucraina…hanno stuzzicato l’Orso russo addirittura dando aiuti e protezioni alla rivoluzione di Kiev sostenuta dai nazisti e dai nazionalisti ruteni, spingendo i russi del Sud alla ribellione.

    Sei anni fa ero in Ucraina…da piccola turista che gira con gli occhi aperti e le orecchie tese , capii che c’erano più di un problema: doppie scritte ucraino- russe in ogni dove.
    Avevo segnato l’alfabeto ucraino e quello russo e lo tenevo in mano al posto della Guida.
    Ricordo che a Sebastopoli quando riuscii a leggere ” officina meccanica” nei due caratteri ero felice come in prima elementare quando scoprivo l’alfabeto.
    Ludmilla, la guida ucraina, mi diceva alcune cose; ma se non hai una visione completa del panorama non capisci, soprattutto non capisci dove potevano andare a parare quelle genti.
    E non riusciamo a capirlo nemmeno ora che il pentolone tracima!
    E per quanto tracimerà!
    Tu qualche post fa hai parlato scherzosamente della Rutenia subcarpatica. Fosse solo quella!
    Odessa, il sud ucraino, la terra dei Cosacchi, la Trasnitria pronta ad attaccarsi …ci vorrebbe un vero giornalista reporter che si muove sul territorio per capire.
    Intanto nel Donbass combattono e muoiono, non per Putin ma perchè sono russi. E non finirà presto!
    Soltanto uno sprovveduto di storia come Peter non capisce l’anima russa, ( ma non capisce nemmeno l’anima scozzese!).
    Nemmeno i Cameron e gli Obama capiscono niente di queste problematiche, oppure ne capiscono fin troppo, tanto da dar fiato alle loro fabbriche di armi…i loro soldati resteranno nelle caserme, ci manderanno i nostri volontari morti di fame!

    Obama chiede soldi per rinsanguare la NATO; noi possiamo sempre pagare in radicchio rosso tardivo, in prosciutti friulani e padani, in formaggi grana…
    e se ad Obama piace soltanto il suo hot dog si attacchi..noi venderemo in Russia tramite la Serbia!!!

    Sylvi

  14. Peter
    Peter says:

    Ma si puo’ perdere tempo con gente simile?! Direi proprio di no….

    Putin vuole papparsi tutto cio’ che apparteneva di diritto o rovescio al defunto impero sovietico, mica solo la Crimea e l’Ucraina, e la distinta Silvi capisce perfettamente l’anima russa….
    Gli scozzesi volevano in parte staccarsi dall’ impero britannico, che ha cessato di esistere anche da prima di quello russo, e la comare Silvi capisce perfettamente, ipso facto, l’anima scozzese….non si capisce poi quale delle due, dei due milioni di scozzesi che hanno votato no, o del milione e seicentomilaquattordici che hanno votato si….e da notare che il fallito Salmond ha fatto votare gente dai sedici anni in su, giovanissimi senza troppo cervello ma sempre contenti di fare dispetti al governo ‘inglese’.
    Una volta mi dicevano se impari la lingua conosci una nuova anima, Silvi non parla una parola di inglese ne’ di russo, ma le conosce entrambe….nel caso non sapesse che la lingua degli scozzesi e’ l’ inglese.
    Quindi mi batte anche in quello, conosce senza imparare. Che cultura queste friulane….
    Da notare che gli animosi russi dichiararono guerra al Giappone pochissimo prima che la guerra finisse, per avere una scusa di papparsi parte della Manciuria, occupata dai Giapponesi ma cinese, e parecchie isole giapponesi si cui non avevano alcun diritto. Ma l’ anima slava la capiscono solo gli eletti come lei.
    Secondo me le uniche che conosce sono le anime ‘sante’ del purgatorio, come le chiamava mia zia, tra le quali contera’ certo molte conoscenze.
    Grazie alla sua fede incrollabile ma sempre vacillante.
    Ed e’ una razionalista, signori miei, vogliamo scherzare?
    Molto razionalmente, dice datemi gas o almeno carbonella, e vi diamo Ucraina, Polonia e paesi baltici incartati e pure mortadella, di puro suino ‘nordico’, ovviamente….mah.

    Peter

  15. Peter
    Peter says:

    Invece il povero diavolo pedemontano si accontenta di piazzare il radicchio veneto….incartato in pagine di opere originali di Marx e Trotskij….

    Peter

  16. Anita
    Anita says:

    ===============================================

    A mio parere il voto ai sedicenni e’ un errore madornale.
    Ho anche notato da interviste televisive che molti anziani, (molto anziani), favorivano il SI’ per regioni di vecchi rancori ….
    Un Europa unita sarebbe un bottino molto piu’ difficoltoso…
    Idem per gli USA.

    Anita

  17. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    La lingua degli scozzesi è l’inglese? E suppongo che anche quella dei gallesi sia inglese!
    I gallesi che ho conosciuto io non erano d’accordo.
    Quanto agli scozzesi, almeno la metà dice il contrario di quello che afferma lei! L’altra metà ha detto che, per ora, vuole la GB unita, non che vuole ripudiare lo scozzese!
    Suvvia, mio caro, non dica sempre sciocchezze, si riposi!

    Ma non è che , e questo riguarda anche le sue sparate sulla crisi in Ucraina, che il suo vangelo sono il Daily Mirror e il The Sun?
    Da quel che scrive non ci sono molti dubbi.

    Bore Da!

    Sylvi

  18. Peter
    Peter says:

    x Anita

    Tieni anche conto del particolare che vi sono probabilmente piu’ scozzesi o parenti di scozzesi in Ingjilterra che in Scozia….
    Non ho dati ma sarei pronto a scommettere.

    In Scozia hanno poi molti servizi gratuiti, compresi studi universitari gratuiti ed ospizi gratuiti per anziani, che nel resto del paese si sognano.
    Finanziati da chi?

    Ciao, Peter

  19. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Studi lei e si svegli, mia cara.
    Lo ‘scots’ e’ un miscuglio di dialetti il cui concetto e’ molto diverso da quello italico. E’ di fatti inglese pronunciato con accenti locali ed alcune parole originali scozzesi. La grande maggioranza degli stessi scozzesi NON li considera affatto una lingua.
    La lingua ufficiale della stessa assemblea scozzese e’ l’inglese.
    Se mai la Scozia si fosse staccata, avrebbero conservato la monarchia britannica a capo dello stato, quindi era tutta una questione di conti da botteghino.
    Pochissimi gallesi parlano oggi gallese, una lingua addirittura non indoeuropea, tipo il basco.
    La usano nei segnali pubblici per ragioni ‘di vetrina’.

    Peter

  20. Peter
    Peter says:

    I quotidiani da lei ‘citati’ sarebbero i giornali ideali per una lettrice come lei, oddio piu’ il Daily Mail che il Daily Mirror, in verita’, se mai lei ne capisse una parola. Mutatis mutandis….cioe’ cambiate le mutande cui alludevate lei ed il coriaceo pedemontano.
    Comunque fa progressi, fino a ieri per lei erano tutti ‘americani’….come il Guardian, si ricorda?

    Peter

  21. Linosse
    Linosse says:

    Caro Caino 14
    Viviamo in una epoca di disumanesimo globale nella quale tutto DEVE essere economico per cui il resto non importa.Come Pugacioff che costruiva una realtà fittizia per la regina Caterina ormai tutti i consigliori sociali e/o tuttologi con lingua sempre più biforcuta (ormai fagocitati e prezzolati da pochi oligarchi che ,come sempre, pensano solo a loro stessi e solo ai loro interessi)ci “portano in giro” proponendo realtà fittizie in parallelo alle virtuali con scemeggiati e film che ci ormai fanno sognare sotto narcosi.
    Di questo passo cadremo tutti in catalessi e ,forse ,sarà il modo più semplice per affrontare il prossimo inverno che si preannuncia scarso di risorse calorifiche ed economiche ma…tutto va bene signora la marchesa(almeno per lei).
    Si salveranno quelli che sono usi a condizionarsi e schierarsi “dalla parte giusta” e che ,non avendo avuto la possibilità di essere i cocchi di mammà ,vogliono rifarsi come cokney della reggina.
    L.

  22. Anita
    Anita says:

    ================================================

    L’Inglese e’ la lingua ufficiale del Regno Unito (che comprende la Scozia).
    In alcune isole parlano il Gaelico ed altri dialetti incomprensibili, ma la lingua ufficiale e l’Inglese.

    Al contrario, negli USA la lingua parlata e’ l’Inglese…ma non e’ nella nostra Costituzione.
    Ormai siamo bilingual, il che non sarebbe un danno, se non che crea una societa’ divisa…

    Anita

  23. Peter
    Peter says:

    x Anita

    Non e’ questione di ufficialita’, anche se e’ vero cio’ che dici, e’ che gli scozzesi parlano inglese. Con un accento molto forte, ma l’ accento non e’ dovuto ad un fantomatico bilinguismo. Le parole gaeliche in Scozia sono rare.

    ‘Notte

    Peter

  24. caino
    caino says:

    http://keespopinga.blogspot.it

    per albionicus ….vada pure a gettarsi nel torrente eppero’,in alternativa puo’sempre infilarsi le chiappe sul monte Cuno dadove nasce il torrente omonimo..se le e’piu’ gradito…ovviamente puo’ godere con espressioni in ingleseo in gaelico..siamo o non siamo dei demolaburisti ..
    Legga bene si divertira’ un mondo

    c

  25. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    Sono l’unica in famiglia che non conosce l’inglese, se consideriamo che anche Riccardo , per il secondo anno alla scuola Materna , ha regolari lezioni con maestra-madrelingua inglese e impara filastrocche, piccole conversazioni, canzoncine…
    Me le racconta spesso, aggiungendo con sorriso perfido:- nonna mi capisci?-
    Io da molti anni ho accettato il fatto che il mio cervello era pronto ad accogliere alfabeti e lingue…escluso l’inglese…nonostante avessi speso in corsi e ricorsi anche all’Università di lingue!
    Mi entrava da un orecchio e mi usciva precipitevolissimevolmente dall’altro!

    L’ultima volta avevo un’ins. madrelingua australiana; l’ho invitata a cena e io insistevo a cercare una logica e delle regole nella grammatica e nella pronuncia inglese. Lei insisteva a dirmi di imparare frasi innanzitutto …insomma siamo rimaste ognuna nella propria posizione…anche se lei non capiva tutte le eccezioni della lingua italiana che trovava difficilissima.
    Si chiedeva ad esempio: perchè in grammatica l’albero è maschile e il frutto è femminile ma se io pronuncio il femminile di fico divento volgare???
    Ci siamo divertiti, ma il mio inglese è regredito!

    Certo che uno psicologo spiegherebbe benissimo il fatto con i miei studi e le mie letture sulle avventurose vicende belliche degli inglesi che poi pretendevano anche di portare ai popoli la civiltà!
    Prendendo atto del dato di fatto, mi va benissimo che la lingua veicolare, in un mondo sempre più aperto, sia l’inglese; infatti ho qualche rimpianto per la mia ignoranza, ma mi disturba parecchio lo strazio che i giornali e la tv fanno alla lingua italiana.
    Mi fa arrabbiare che gli italioti di potere e in genere di mentalità ristretta invece di imparare bene l’inglese per andare decorosamente in giro per il mondo, contemporaneamente rispettare i vocaboli e i congiuntivi italiani, ne facciano un orrendo misciotto facendo ridere l’universo mondo!

    E così politici, giornalisti , pseudo intellettuali non sanno più parlare italiano , nè inglese…e neppure dialetto della loro terra d’origine…sono diventati incomprensibili!
    Che pretendere da un cittadino qualunque?
    E se è necessario avere una lingua veicolare, è indispensabile che assumiamo supinamente usi e costumi di quella lingua?

    In fondo, quello che io ritengo importante è la tutela della mia storia, degli usi e costumi dei miei avi e che questa ricchezza io possa comunicarla, anche tramite una lingua ormai diffusa e internazionalizzata.
    Non basta conoscere l’inglese, bisogna avere una bella storia da raccontare in inglese.

    un abbraccio
    Sylvi

  26. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Non ci trovo, per una volta, granche’ da ridire sul suo messaggio (per Anita), ma come al solito bisogna fare alcune piccole precisazioni.
    I suoi messaggi per me sono di regola sgarbati e supponenti. Poi si lamenta se io le rispondo a tono.
    Nessuno le fa una colpa per non conoscere una lingua oggi universale, quindi non c’e’ bisogno di fare ancora una volta la vittima sacrificale!
    Irrita solo che lei pretenda di sapere cose assai particolari di posti che non ha visto e di genti che non conosce. Punto. Tipo che gli scozzesi parlino scozzese.
    Io non sono un italiota di potere o ‘in genere’ , non sono un giornalista, ed i congiuntivi di questa lingua li so usare benissimo senza pedanti suggerimenti o tiritere da quarta elementare. Sono certo pero’ che certi bifolchi del blog a lei cari potrebbero fare ottimo uso delle sue lezioni.
    La prima lingua straniera che imparai fu il francese. L’inglese venne dopo, e fui per anni autodidatta.

    In segno di tregua, se vuole sabato o domenica sarei persino disposto ad incontrarla a Venezia. Semel in anno insanire licet…

    Peter

  27. Peter
    Peter says:

    x il bifolcus pedemontanus

    Vada lei a gettarsi nella Bormida, poi se la ripescano si rinfreschi di nuovo nel Tanaro.
    Nuotare in acque fresche e un tantino inquinate sara un’ottima preparazione ad un lungo e proficuo inverno….ranto ormai nebbia e neve non ci sono piu’, parola della signora Cipriana!

    Peccato sia finita l’eta dell’oro e del bel caldo per via delle famigerate sanzioni. Ma forse lei e Linisse pensate alle sanzioni della vostra i nfanzia?
    In ogni caso, gli italioti sono le persone ideali per dare colpe ad altri…

    Peter

  28. caino
    caino says:

    Per il cagnolino della regina,
    si compri un vasetto piu’grande, sta inquininando l’atlantico.
    Qui ci si chiede se ha imparato a sollevare la zampetta per non farsela addosso…in altre parole vada farla con I suoi simili

    c

  29. Peter
    Peter says:

    x il bifolco mungivacche

    Qui ci si chiede se le vacche la facciano alzando le zampe o senza….

    Doccia piu’, doccia meno….

    Peter

  30. caino
    caino says:

    E fanno bene..pero’ ricordi loro di alzare la testa.ogni tanto, eviterebbero un sacco di inconvenienti

  31. Peter
    Peter says:

    Ah si? Allora stia zitto e munga. O al massimo dica muuuhhh muuhhh.
    Ci daremo per intesi. No, eh?
    Din don din don din don….

    Peter

  32. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Veramente mi sarebbe piaciuto guardarla negli occhi e vedere se è capace di sorridere salutando…e il treno per Venezia è comodissimo.
    Mi spiace però che nel prossimo week end siamo impegnati a Trieste; infatti c’è la premiazione della gara fotografica dei Soci della LNI durante la Barcolana dello scorso anno.
    Mio marito ha meritato il secondo premio su oltre duecento partecipanti. D’accordo, quelli dopo il primo non contano, ma lui si sente gratificato talmente che mai vorrebbe mancare.
    Nemmeno per conoscere colui che molto spesso tratta sua moglie peggio di uno straccio pugliese!
    Temo invece che Venezia in un inizio autunno caldo e solare sia invasa da turisti mordi e fuggi, che niente capiranno dei rii nascosti pieni di poesia; nè del Sestriere di S.Polo con il rio e il ponte delle Tette e della spassosissima storia del bordello che si trovava nel palazzo Rampani. E di molto altro!
    Auguro a voi che oltre il Canal Grande e Piazza S.Marco sappiate guardare anche oltre.
    Non comunicherò più con lei se finirà con mangiare un trancio di pizza in quegli orrendi locali per turisti lungo Cannaregio, senza fermarsi invece a mangiare un fritolin e a bere un'”ombra” in quelle piccole osterie che si trovano lungo il Rio.
    E ad ascoltare quel veneziano così piacevole e armonioso che suona lontano dagli schiamazzi dei turisti.

    E se i suoi ospiti non conoscono l’italiano o il veneziano…ascoltino la musicalità del linguaggio.
    E’ sufficiente!…così mi disse un russo incantato nel sentirci parlare.

    Sylvi

  33. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    ho imparato l’Inglese senza studiarlo, mi e’ venuto facile…pensa che abitavo in una casa isolata, ancora mi domando come facevo a comunicare con la mia prima amica, Lynn. quando lei non capiva una parola di Italiano.
    Lunghe telefonate, ambedue aspettavamo il primo bambino…..

    Al contrario ero avversa al Francese, la pronuncia mi veniva difficile, l’ho studiato per 4 anni, per le magistrali allora era compulsorio, a volte penso che fosse per le mie balbuzie ed il fatto che dovevamo recitare poesie, poemi e storia in Francese di fronte alla classe.

    R. pur avendo un’ inclinazione per lingue estere, legge l’Inglese abbastanza bene e comprende quel che legge, (non tutto)…ma non lo parla, credo che sia che questione di non averne la necessita’ ed anche di eta’.

    Magnifico…il piccolo Ricky da lezioni alla nonna…i bambini imparano presto.

    Ti abbraccio,
    Anita

  34. caino
    caino says:

    Il primo coglione che parla gli sparo in bocca…anche se dovessi andare a trovarlo in Groenlandia, a far propaganda socialdemocratica tra gli Inuit, magari cercando di vendergli pure un frigorifero di marca italina prodotto in Thailandia.

    Mia zia 97 enne ha subito questa mattina la terza visita in due anni per avere l’indennita di accompagnamento.
    Visto che e’ ampiamnte noto che la suddetta partecipo’ alle olimpiadi di Londra nel 1948, per un pelo falli la finale dei 10000 metri donne..nota gara, da piu’ di due anni ci siamo dotati in casa di un sollevatore per le funzioni corporali..e letto adeguato..cosa volete non cammina piu…dopo aver dato tutto alla Patria..e visto che una retta di 1600 euro mensili , non se la puo permettere…si chiese la pensione di accompagnamento…

    Visite accuratissime, qui tra noi bifolchi pedemontani…altro che specialmente poi quando si va nelle strutture private…
    Nel pubblico tra I bifolchi mungivacche al minimo soffio col vetrino si stabilisce che il soggetto puo correre la maratona nella categoria ultra novantenni…mentre nelle disgraziate regioni del …non vedenti partecipano al tiro con larco , cardiopatici partecipano alle maratone ect..ect

    Noi vacheros pedemontani mungivacche siamo pazienti e ligi, ma pero’ il primo COGLIONE, che osa dire qualche cosa..giuro che lo vado a trovare di persona anche se nascosto avendere frigoriferi socialdemocratici laburisti in Groenlandiatra gli Innuhit…egli sparo in bocca..
    Ne abbiamo I coglioni pieni e anche se non abbiamo due lauree una buona doppietta la sappiamo usare molto bene.

    c

  35. Peter
    Peter says:

    caspitina, qui si fanno minacce a mano armata.
    Ai pedemontani si puo’ toccare di tutto tranne che il portafogli…che e’ sacro.
    Mi sa pero’ che il primo coglione ha gia’ parlato abbondantemente nel post precedente, o no?

    Peter

  36. caino
    caino says:

    Veda mio caro …naturalmente il senso e metaforico, pero le assicuro che metaforicamente parlando dovesse lei passare per il paese delle mucche a Torino ci si potrebbe dare appuntamento on piazza castello noto mercato suinicolo, ovesempremetaforicamente parlando io la prenderei volentieri acalci in culo fino alla Gran Madre.
    Sistudi con calma il percorso metaforico.

    c

  37. caino
    caino says:

    Ps-da noi si dice che in seguito a provocazione il primo coglione che parla e quello che ha fatto l’uovo…lei inmerito da far invidia ad uno struzzo…tanto per rapportare un uovo ad un coglione.

    C

  38. Peter
    Peter says:

    Lei a Torino non sapeva neanche dove fosse piazza S Carlo, e quanto alla gran madre pensi pure alla sua.
    Nel caso, mi saprei difendere adeguatamente. In senso metaforico o letterale. Sara’ mungivacche, ma un po’ gracilino, mio caro.

    Peter

  39. caino
    caino says:

    LEUOVA DI DINOSAURO

    Nel post precedente, avevo parlato di uova di struzzo tanto per fare un esempio che un bilaureato riuscise a comprendere….ovvero una semplice proporzione .fatto cento il piu grande coglione, allora a sta a b come x sta a cento.
    Evidentemente mi sbagliavo, nel senso di aver citato il piu grande uovo di Uccello che io conosco.
    Avevo trascurato accuratamente di citare le uova di dinosauro, in quanto estinti.
    Mi sbagliavo l’uovo si puo’paragonare a quello di un dinosauro, anche se estinto, mentre e’ ormai acclarato che I coglioni non si estiungono mai.

    c

  40. caino
    caino says:

    Le Apparenze

    vecchio proverbio pedemontano dei mungivacche

    Le appararenze a volte possono ingannare, mentre I coglionii si riconoscono a prima vista, senza errori.

    c

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