ATTIVITA’ ILLEGALI: MEGLIO CONTABILIZZARLE CHE COMBATTERLE!
Attività illecite? Meglio contabilizzarle che combatterle.
Quando un avverbio, indipendentemente, cambia l’economia e la società
Mario Lettieri* Paolo Raimondi**
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista
Nel 2014 gli Stati membri dell’Unione Europea apporteranno cambiamenti importanti nei metodi di contabilità nazionale per la definizione del Prodotto interno lordo (Pil) e del Reddito nazionale lordo. Non si tratta di un’opzione ma dell’attuazione di una direttiva dell’Onu. Gli Usa l’hanno adottata nel 2013. Adesso tocca all’Europa. Di conseguenza i parametri di Maastricht saranno profondamente modificati, anzitutto i rapporti decifit/Pil e debito/Pil utilizzati, come è noto, per definire la situazione della finanza pubblica dei singoli Paesi. I mercati ovviamente ne tengono conto per decidere i loro comportamenti finanziari. Ad esempio, lo spread naturalmente riflette anche il livello di tali rapporti. Le organizzazioni internazionali e sovranazionali di controllo oggi li valutano per imporre politiche restrittive o commisurare sanzioni nei confronti di chi li viola.
In Europa il Reddito nazionale lordo è utilizzato per determinare il contributo di ciascun Paese al bilancio dell’Unione. E’ da decenni che si parla della necessità di migliorare il sistema di contabilità nazionale in quanto i metodi utilizzati sono notoriamente insoddisfacenti. Il parametro del Pil infatti fu “inventato” nel lontano 1934 e è stato un utile riferimento anche se ritenuto altamente impreciso finanche dai suoi promotori. Il problema della riforma oggi è l’introduzione di proposte intelligenti e necessarie e di altre purtroppo davvero improponibili anche sul piano etico.
Ad esempio, le spese in Ricerca e Sviluppo, fino ad oggi considerate come costi intermedi, verranno conteggiate come spese di investimento perché contribuiscono, come capitale intangibile, alla crescita della capacità produttiva. Ciò comporterà un impatto positivo sulla domanda aggregata e quindi sul Pil. Però anche le spese per gli armamenti saranno contabilizzate come spese di investimento!
E qui incomincia la “perversione” del nuovo metodo contabile. Con il Pil si misura non solo la forza economica di un Paese ma anche la sua serietà e la sua affidabilità. Ne consegue che le dittature militari, che preparano una guerra di aggressione, diventano, con i numeri delle loro economie, degli esempi virtuosi da imitare! La nuova riforma perciò supera tutti i limiti della decenza laddove introduce nel nuovo calcolo del Prodotto interno lordo anche le attività illegali. Di fatto la nuova direttiva indica esplicitamente che “le attività illegali di cui tutti i paesi inseriranno una stima nei conti (e quindi nel Pil) sono: il traffico di sostanze stupefacenti, la prostituzione ed il contrabbando”. Sarà addirittura l’Eurostat a stabilire le linee guida della metodologia di stima.
Tutto ciò è giustificato “in ottemperanza al principio secondo il quale le stime devono essere esaustive, cioè comprendere tutte le attività che producono reddito, indipendentemente dal loro status giuridico”. E’ proprio l’avverbio, “indipendentemente”, che contiene il virus più distruttivo per la società ed il benessere dei suoi cittadini. Allora anche la rapina diventa un’attività economica, “indipendentemente” dal fatto che distrugge l’ordine sociale e uccide. Anche una guerra di aggressione diventa un evento economico di grande profitto, “indipendentemente” dal fatto che comporta distruzioni, genocidi e fame. E’ una vera e propria aberrazione.
Anche se vi fosse l’esigenza di conoscere l’ammontare delle singole e di tutte le transazioni finanziarie, non sarebbe comunque giustificato il vulnus allo status giuridico. Ma che le attività illegali entrino di diritto a far parte del Pil che poi determina alcuni parametri che influiscono sulla vita dei Paesi e di intere popolazioni è inaccettabile.
E’ in atto una enorme campagna mediatica per dimostrare la bontà delle nuove regole. Si sottolinea in particolare che tutti i governi europei ne beneficeranno in quanto i parametri di Maastricht verrebbero ridefiniti a loro favore. Se il Pil aumenta allora si guadagnano dei margini sul famoso 3% relativo al rapporto deficit/Pil. Anche il rapporto Pil/debito pubblico migliorerebbe.
Caro Albionicus,
che Kerry stia facendo un buon lavoro non ne dubito, pero’vede certi lavori, preferiremmo farceli da soli…emi creda ci restrera’alla fine sufficiente energia per far legna sulla testa, di quelli che vogliono farci a tuttiicosti illavoro per noi.
Ovviamente sempre in senso metaforico…siamo o non siamo deinonviolenti?
Perbaccolina…..
C
Ps..ovviamente come asserisceLei, democrsticamente, la scelta delzucca odel groppone, sara’lasciata a beneficiari.
Siamo onon siamo deiveri democratici……perbaccolina..
NO PASARAN..!
No pasaran era il grido di battaglia delle brigate internazionali in Spagna, dove la codardia delle democrazie occidendali, permisero a Adolfetto Baffetto e Bonito Napoloni di vincere e inseconda battuta a Baffone …di presentarsi come l’unico campione dell’antifascismo.
Vinsero loro, ma gli albionici si cagaroo sotto le bombe, per non parlare dei francesi..che gli sfilaronor sotto il loro nasetto sciovinista e delicato gli stivaloni delle SS!
Oggi due articoli ..sulla Stampa di Torino , uno di Barbara Spinelliche riassume brillantemente , quanto gia’ a piu voci su questo Blog sia dalla sigSylvi che meno bene dal sotto scritto..in tempi non sospetti….
PEccato che non sia riproducibile…..poiche’ Scritto sotto formadiletteraal direttore…
L’altro da un inviato che ci narra le belle avventure del battaglione Azov, neonazista, con tanto di croce uncinate..e di volontari neonazi italiani che vi partecipano….sui pogrom antirussidi Odessa..ecte, ect,,
Pare che anche volontari italiani stiano arrivvando per aiutarei russi di Ucraina…
In sostanza anche se la storia non si ripete mai uguale…questa volta la guerra civile non si combatte in Spagna , ma alle porte della Russia…eh, eh..
Gli Albionici codardi borghesotti…ci regaleranno un Putin campione della democrazia ?
Quindi speriamo che questa volta….NO PASARAN PER DAVVERO
C
Affanculo il petrolio da scisti…e il carbone sporco di sangue dei Labour albionici
Futue te ipsum, vilis et vulgarissime pedemontane qui hic pedendi numquam fatigatus es. Nec calamo inane et nefando papirum virtualem polluere.
Da cavum culi virtualem Putino dictatori et barbaris omnis atque memento carbo britannicus diu finivit.
Carbonem foetidum pedemontanum atque durum lignum agris frigidis pedis calcantibus carpe.
Peter
Pardon, barbaris omnibus…
Peter
Ma va a caghe’ ti e il latinorum…..in torinese stretto..da noi che si parla piu’largo in provincialorum..as dis :mava a cagar..
finesse , meno finesse, piu’ finesse…
Barbaris omnis…
Legnorum , pestatorum….civilis anglii lacche’
che il torinese stretto se la vada a prendere in largo, ed in lungo.
Peter
Maio lo dicevo per farle un piacere…..metaforicamente, noi al nord ci siamo abituati…sono delle autostrade a 6 corsie
x Sylvi
Cara Sylvi,
alcuni dei miei amici hanno convertito i loro camini con un sistema ad aria…bruciano pochissima legna e riscaldano diverse camere, pero’ sono sistemi costosi…
Io ho fatto installare il gas in un camino…ma e’ quasi solo per bellezza, il riscaldamento e’ minimo ed usa molto gas naturale.
Sempre meglio di niente in emergenze.
Qui il freddo si fa gia’ sentire, ma le giornate sono piene di sole…
il mese d’Agosto e’ stato mite ed asciutto, normalmente fa un caldaccio umido ed afoso, le nostre estati si accorciano ogni anno. ( Parlo del New England )
Io sto ancora combattendo col mio collo, e’ ormai dal mese di maggio…ti scrivero’ in merito.
Se vai su FB conoscerai la mia famiglia, il piccolo Xavier e’ sempre presente (in foto) a mio parere troppo…non mi fido molto della social media, non e’ un luogo per mettere in vista la vita privata.
Ti abbraccio,
Anita
Pino,
questa Orlandi proprio non ti fa dormire.. ho letto la recensione sull’Espresso.
La tua ultima fatica è già in libreria?
C.G.
x C. G.
Dormo benissimo! Anche perché con questo argomento ho chiuso, “Chi l’ha visto?” e gli Orlandi l’hanno fatto diventare uno show di quarta categoria, come si legge prove alla mano nel mio libro. Che credo sia già in libreria a Milano e Lombardia, e in distribuzione altrove.
Ora posso finalmente pensare a cosa fare da grande.
Wroom, wroom, wroom!
pino
Davvero, un’altro inglorioso mistero (mistero?) di questo nostro dannato Paese. Buona slambrettata quindi e che il sonno continui ad esserti lieve.
C.G.
Egr sig Sylvi,
mi permetto di considerare la disquisizione tra caldo e freddo sviluppatasi tra lei , la sig Anita ed il pregevole dotto Albionico, molto interessante da un punto di vista fisico , costringendomi a riprendere gli studi di termodinamica, interrotti tantianni orsono.
Dunque ho scoperto che solo fino all’inizio del secolo scorso, pur avendo l’uomo chiarito a livello macroscopico le leggi fondamentali della termodinamica ancora non si avevano le idee chiare su cosa fosse realmente il calore.
Tant’e’ che si parlava ancora di strani fluidi calorici come di mezzi di trasporto dell’energia da un corpo piu’ caldo ad uno meno caldo.
Ora che si conosce l’intima natura del microscopico, ovvero quanto maggiore e’veloce il moto di agitazione termica a livello atomico,
maggiore e’ la temperatura di un corpo e la natura della trasmissione dell’energia in conduzione (contatto),convenzione, e irraggiamento si PUO TRANQUILLAMENTE CONCLUDERE CHE DALL’ALBIONICUS NON SI IRRAGGIA NULLA,mentre da noi si potranno nuovamente trasformare i vani terra adibite a garage e cantine in stalle per mucche e riscaldarci tutti insieme come un tempo, sfruttando l’energia chimica di cui sono dotat i corpi animali.
Ancora resta da stabilire quale machina chimica sia L’ALBIONICUS, POICHE DA TUTTO QUELLO CHE SI E LETTO FINORA IRRAGGIA SOLO FREDDURE DI SCARSA QUA
LITA’,almeno ci agittessero un poco le nostre molecole con delle risate.
C
x il rozzo pedemontanus
A parte il fatto che il suo senso dell’umorismo e’ piuttosto scarso ed involuto, l’ultimo paragrafo si dovrebbe leggere ‘almeno agitassero le nostre POCHE molecole con delle risate’, il che ‘ un compito assai piu’ arduo, visto di quali molecole si parla e dove si trovano.
Peter
http://www.bolgherinews.it/food-wine-oliveoil/37-antinori-in-barolo.html
Caro Peter,
come le dicevo, non può esistere un vino DOC o, men che meno, DOCG fuori dalla sua specifica zona di produzione.
Ora pare che gli Antinori abbiano acquistato un podere di circa 7000 metri quadri nell’Albese, dove producono un Barolo riserva.
La notizia sta nel sito di cui ho riportato l’indirizzo in apertura.
Non viene però confermata nel sito dei Marchesi Antinori (http://www.antinori.it/) ma la cosa non sarebbe, di per sè, indispensabile.
Un saluto U.
Le sue” poche”comunque, si trovano tutte situate nelle ghiandole salivali ,visto che produce una grande quantita’di saliva, con scarsi risultati
x C.G. 60
La recensione l’hai letta sull’Espresso on line o su quello cartaceo? E a che pagina?
Per dirla in latinorum come il nostro albionico: Quesivi et non inveni!
Sylvi
caro Caino,
andando a trovare, parecchi anni fa, mia zia suora a Desenzano, ultimo dei suoi lunghi pellegrinaggi lavorativi fra Bolzano e Brescia, rimasi colpita da un seggiolino treppiede che avevano in Convento.
Piccolo, in noce massiccio, di struttura rustica ma di fattura molto graziosa.
Chiesi spiegazioni sull’uso: una suora che veniva dalle valli bergamasche , scandalizzata dalla mia ignoranza, mi spiegò che serviva per la mungitura delle mucche.
La Superiora me lo regalò, e io lo tengo ancora in soggiorno per raggiungere qualche libro al di fuori della mia statura.
Qualcuno che è stato a casa mia forse lo ha notato!!!
Per dirti che ho già uno strumento per la mia futura stalla.
Mi manca ancora molto altro , ma fra neuroni, molecole e quant’altro da mettere in moto, ce la faremo!…
e per ridere ci racconteremo le barzellette fra scozzesi e inglesi che a forza di immigrati dal Paese do sole e do mare, hanno perso
completamente lo humor delle loro terre colme di brume e di nebbie.
Sylvi
X Uroburo
D’accordo, ma i criteri per la dicitura DOC sono cambiati piu’ di una volta.
Ad ogni buon conto, il Barolo degli Antinori e’ DOC.
Che fosse prodotto in Piemonte non lo sapevo, ma il suo gusto e’ decisamente diverso da altri Barolo DOC che puro ho provato ogni tanto, y no me gustan nada….
E’ molto apprezzato da altri che lo hanno provato, e come Barolo comprano solo quello.
Un saluto
Peter
x Sylvi
Brume e nebbie della infelice Val Padana sono le peggiori al mondo, non ho mai capito come le si possa attribuire a queste isole atlantiche.
Non dimentichero’ facilmente le volte in cui si atterrava a Malpensa senza vedere un palmo della pista, dall’inizio alla fine.
Mai visto altrove.
Peter
Proprio stasera mi e’ passato un tinnito auricolare che mi assillava da tempo. Quanto e’ bello il suono del silenzio, specie dove io abito dove l’ambiente e’ piacevolmente silenzioso.
De profundis clamavi Domine, Domine exhaudivisti vocem meam…
Peter
Ad te clamavi…
x Peter
Le ultime due volte che sono stata in Italia, a Milano la nebbia era cosi’ fitta che il nostro volo fu trasferito dalla Malpensa a Linate, era nel mese di febbraio.
Qui poi la nebbia e’ come una coltre, il suono costante del faro e’ annoiante, io, noi, ci siamo abituati, ma disturba il sonno degli ospiti…
Anita
caro Peter,
che lei non conosca il FriuliVG è preclaro, altrimenti non mi parlerebbe delle brume della Padania con le quali non abbiamo niente da spartire.
Malpensa dista da noi , a occhio, come Londra da Edimburgo, e siamo soggetti ad altri climi da entrambe.
Già che dovrebbe essere un velista, perchè non ha studiato qualcosa sul meteo riferito alla geografia?
Studiare sui Portolani, mio caro!
notte
Sylvi
x Sylvi
È sull’edizione online, per trovare l’articolo ora si deve scorrere abbastanza la home page verso il basso. Man mano infatti le novità messe in alto nella home page cedono il passo ad altre e quindi scendono verso il basso. Posto qui il link.
Un saluto “brumoso”.
pino
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/09/15/news/orlandi-il-triplo-inganno-per-accertare-la-verita-1.180184?ref=HEF_RULLO
Questa era la Milano cantata da Giovanni Danzi nel 1939, una Milano che è molto cambiata (in peggio direi per certi versi) se non ci sono più sui muri scritte contro i “Terroni” come scrissi già, purtroppo invece molti muri sono “fertili terreni”per cosidetti “writer” perché se ce ne sono di veramente bravi ce ne sono troppi che non sono altri che incivili che altro non fanno che deturpare.
Non parlo di altre cose che purtroppo rendono meno bella questa città, sarebbe un discorso troppo lungo.
Da tanti anni però, anche la NEBBIA è quasi scomparsa del tutto, io che al Paese della nebbia sono nata (proprio sulla riva del Po) dove nell’inverno la nebbia era la norma, posso testimoniare che ormai è quasi leggenda, cosi come altre cose citate nel testo della canzone.
In ogni caso, cosi come si dice che bella o brutta che sia,io la amo perchè questa è la mia Patria, cosi lo dico anche di questa città e di questa Regione.
Quando ho potuto, ho anche viaggiato ed ho visto altre città e altri Paesi, sia in Italia che all’estero, Paesi e città che non mi sognerei mai di disprezzare ma la differenza stà nel fatto che un conto è qualcosa che piace, altro e qualcosa che si ama, lo stesso discorso che si fa o si dovrebbe fare, per le persone, specialmente nei rapporti di coppia, una cosa è il “piacere” ma l’ ”AMORE” è ALTRO”.
Almeno io l’ho sempre pensata così.
.
LASSA PUR (CHE EL MUND EL DISA)
di D’Anzi – Bracchi
Se sa che a parla de Milan
se fa minga fadiga.
con tanti argument per i man
el discurs el scartila
ciapèm per esempi, i semafoor
che gran meraviglia
Te par de vede tanta gent
a balà la quadriglia.
Lassa pur ch’el mund el disa.
ma Milan l’è on gran Milan.
Porta Cicca e la Buvisa
che d’inturni prupii san.
E la nebbia, che bellezza
la va giò per i polmon
E quand fiocca, che gioia
gh’è el Parco e i bastion.
per scià senza andà al Mottarun.
Fa nagott se poeu pieuv
e andemm giò a tamburlun
in la pucia a puciàa el panetton
Se sa che a Milan gh’è in progett
la Metropolitana.
però ogni dì el stoo progett
semper pu el se allontana:
in cambi num sèm che in pitura
Milan la fa scoela
gh’è intorna domà cartelon
de furmacc Gorgonzola !
Lassi pur ch’el mund el disa.
ma Milan l’è on gran Milan
El Carobbi. la via Brisa
el carètt di ciappa can:
se te veet sul Montetemerlo
par de vèss a San Vensant
Cosa l’e Montecarlo
Sanremo e Menton
in confront de l’Olona e el Tombon
A Paris g’he la Senna
e el Danubi l’è blu
ma a Milan gh’è el Navili e poe Puu
Lassa pur ch’el mund el disa.
ma Milan l’è on gran Milan
Un bel piatt de busécca
con dent i borlott,
o un oss bus con intorna el risott
E un litrott de quel bòn
count on bel minestroun
fan content ogni Milanesun.
Se a qualcuno interessa posso anche fare una traduzione
De profundis clamavi ad Te Domine
Domine exhaudi vocem meam
x Uroburo
il salmo 10, mi pare sia quello, recita appunto
‘de profundis ad Te clamavi Domine,
Domine exhaudi vocem meam’.
Ieri ho detto ‘ehaudivisti’, per dire che la ‘vocem meam’ era stata ascoltata, perfetto invece di imperativo, insomma.
Tuttavia il tinnito mi e’ tornato, quindi mi sa che mi devo fare il test per l’udito. Cosa che pospongo da tempo…
Peter
Et latine “captiosus lingua albionici
Egr sig Sylvi,
mi par di ricordare che il piu’ classico seggiolino da mungitura fosse quello con gamba sola al centro dotato di cinghie di cuoio per legarlo in vita, di modo che spostandosi di mucca in mucca, si evitava di spostare lo sgabello avendo cosi’ le mani libere per il secchio.
(L, idea fu poi brillantemente copiata dai politici per le poltrone, noi le mucche)
Mi ricordo pero’che anche quello della stalla dei nonni, era di foggia simile altuo, da cio’ desumo che il modello sopra descritto fosse usato nelle grandi stalle dai mungitori salariati, per aumentare la produzione a parita’ di addetti.
In tutti i casi hai fatto bene a conservarlo, puo’sempre rendersi utile in futuro a scopi terapeutici, nel caso che inopinati disturbatori provenienti dalle lande desolate, brumose ed inospitali del nord, venissero mai a importunarci e a disturbare il nostro poco calduccio cosi’duramente conservato
Vado a recuperne uno
C
Ecco vada a mungere vacche che mi pare un’attivita assai piu’ consona….eh eh eh
Peter
x Anita
Hai mai provato ‘Obama’ burger?
Mi pare che la ditta che lo serve si chiami 5 guys.
Una schiccheria. McDonald never again.
Provalo, provalo…
Peter
Mi sa pero’ che per gustarlo debba andare fino a NY, come io fino a Londra….
Peter
CERTAMENTE mio caro,anche perche’sono sicuro che puntualmente Lei poi , pulira’ in modo egregio la stalla, che e’invece la sua attivita’..consona
No guardi, delle stalle io al massimo uso i cavalli, montandoli…
Lavori del genere sono consoni a lei che ne parla tanto.
Ne parli di meno e faccia di piu, hop hop!
Peter
NON si alteri mio caro, le due attivita’sono compatibili, ptima pulisce le stalle tanto il prodotto non cambia, che sia di mucca o di cavallo, poi puo’dedicarsi anche alla monta.
Faci attenzione pero’ ….a non essere disarcionato e finirr con il culo per terra.
x Peter
No, non ho mai provato l’Obama burger, se vuoi ti posso mandare la ricetta, anche per il Michelle burger….
Non ho neanche provato i Mc Donald’s burgers….
Ciao,
Anita
caro Caino,
ehhh te pareva, che il nostro amico parvenu, anzi ” parandà” di là della Manica aspirasse a montare i cavalli…sicuramente ha comprato stivali, pantaloni e giacca d’ordinanza, per non farsi dare del terun rifatto dagli inglesi dal naso sopraffino.
Chissà se gli hanno spiegato che il vero Lord inglese striglia il suo cavallo …per me crede di esibire la sua puzzetta qui da noi, questo aspirante lord dei miei stivali.
Presto ci intratterrà con i racconti di caccia alla volpe, proibita, ma riaperta solo per lui!
Sai che non credevo esistessero bilaureati che nell’ immenso mare dei loro studi non avessero imparato che cos’è la vera signorilità?
Solo dalle sue parti dove vide la luce sicuramente in una stalla , con tutto il rispetto per Gesù Bambino, poteva capitare, o anche là lui è una eccezione? Bah!
Intanto, caso mai avessimo ancora qualche dubbio…ci informa che lui trova una sciccheria l’Obama burger!!!
Ecco appunto: un Obama burger gustato seduto sopra le fresche deiezioni del suo cavallo a noleggio! Che sciccheria!!!
E io e te ,caro Caino, invidiosi da strapparci la pelle!!!!!!! Puah!
Sylvi
Egr sig Nicotri,
ho letto la recensione sull’Espresso della sua ultima fatica.
Appena possibile mi rechero’in libreria.
Ma gia’dal poco letto mipardi capire che piu’che di un caso Orlandi, vada configurandosi un caso Nicotri.
Ella infatti ha elencato brillantemente una serie di ipotesi partendo dai fatti accertati, ipotesi che non mirano a delle conclusioni prefigurate di comodo, sarebbe come formulare delle ipotesi partendo da altre ipotesi.
Tecnicamente la sua azione e’stata semplicemente quella di fare il suo mestiere.
Dunque caso Nicotri, poiche’sulla base di quananto risultapiu’ che domandarsi chefine possa avere fatto lapovera Emanuela Orlandi, rimane ormai da chiederci, il perche’ di tutto il “resto”..dal Papa Santo subito..fino ai depistaggi inconsistenti…che semmai al posto di aiutare gli inquirenti..li hanno disturbarti…
Il che fa pensare che dellapovera Emanuela, edel suodestino fregasse poco ad unsacco di gente.
Eccoperche’,si puo’parlare dicaso Nicotri.
un saluto
C
x Peter
A proposito di clima . non parlerò solo della mia permanenza in Galles, che ho girato in lungo e in largo, ma anche dell’Inghilterra lungo i confini del Galles, nella Contea dello Shopshire , a sud e nel Chestershire più a nord.
Si va con quella sensazione di umido stantio che non è riferito a qualche giornata di tempo incerto, no, è proprio una pioggerellina, un gocciolare dal cielo senza tregua, un solicello malato che dà sprazzi di luce, ma non asciuga un bel niente.
E questa atmosfera umida resta là appesa per aria e si mescola agli odori del suolo, a quelli dell’orribile cibo, e impregna i vestiti, i capelli…fin le scarpe…
nelle case stagna il puzzo dolciastro di umidità misto al bacon e a tutte le cose improbabili che cucinano da quelle parti, ed esala anche dalle onnipresenti moquettes.
E poi c’è il puzzo delle pecore, dei cavalli, dei maiali …..
I paesaggi sono bellissimi, l’incredibile verde dell’erba mi ha incantato, ma sempre turandomi il naso.
Quando sono tornata ho fatto lavatrici in quantità, e ho lasciato i panni sventolare al sole e alla bora per una settimana!
Non riuscivo a liberarli dell’odore di mucido che lei sicuramente non sentirà più, ormai!
Sylvi
Come la capisco….se vedono lei in tenuta campestre, o senza, la chiudono nella stalla e buttano via la chiave? Eh eh eh
Peter
x Sylvi
Sono certo che lei nel Galles si confondeva perfettamente nel paesaggio, o meglio la confondevano….
Tempo due settimane e tutte quelle paturnie su odori ed umidita le sarebbero passate del tutto, non tema.
Peter
x Caino
Un caso grave…
Abbasso Abele!
pino nicotri
x Anita
Dicevo McDonald per dire, o meglio per sentito dire.
Ti assicuro pero’ che non avrai mai mangiato un vero burger finche’ non
hai provato un 5 guys, il preferito di Obama. Non e’ mai troppo tardi.
Ciao, Peter
La sig Sylvi torno’ dal Galles, mentre si vede benissimo che la signoria vostra e’perfettamente integrato sia con la nebbia che senza…impalpabile …ininfluente
secondo me le nebbie sia lei che la signora ve le portate appresso nelle meningi, lei in particolare e’ sempre assai nebuloso salvo quando la si manda a quel paese come si merita….allora il mungivacche viene fuori ruspante.
Nel Galles io co ho messo appena piede una volta o due…
Domani si spera che i caledoni se ne vadano a quel paese, il problema sara’ impedirgli di tornare appena si accorgono di quanto sono ‘lamponi’. Un nuovo muro di Adriano sarebbe auspicabile.
A difesa del buon Galles, io insinuerei che se la signora & co avesse usato un b&b munito di certi ammennicoli acquiferi e saponosi anziche’ un ostello ‘della gioventu’ piuttosto basic, forse certi olezzi sotto il naso (o le ascelle?!…) le sarebbero svaniti come per incanto.
Insinuare necesse est.
Buona mungitura, paisa’
Peter
Suvvia Peter,
se non lo sa glielo dico io: i gallesi sono mooolto più puliti degli inglesi; hanno B&B con tendine ricamate alle finestre e i fiori nei doppi vetri. Minuscoli giardinetti che ricoprono di fiori, e con quella umidità crescono gagliardi. E persino le moquettes spazzate a dovere.
Nell’ottimo B&B dove stavamo l’unica cosa che mi incuriosiva era la sala da bagno: enorme, lustra, ma con i rubinetti doppi per l’acqua calda e fredda, …e prova a dx e prova a sx, un po’ più calda , un po’ più fredda…una delle assurdità del vivere civile anglosassone che non ha ancora scoperto i miscelatori!
Invece…a Londra la prima volta ero ospite di mio zio che nel giardinetto sul retro cresceva l’insalata nostrana …e aveva pavimenti di parquet!; la seconda volta in un albergo 4 **** molto british,
roba da fuggire schifati.
E la tragedia era riuscire a mangiare una bistecca di ottima carne senza quelle orrende e stucchevoli salse con cui la inondano.
Avevo imparato a dire in inglese:- mi porti al tavolo tutte le salse, la carne la voglio solo scottata sul fuoco!-
Mi guardavano come fossi un alieno.
Una faticaccia! Che gente incivile!
Certo che non è la mentalità austriaca e tedesca che ti presenta sul letto quei meravigliosi piumoni profumati di sapone!
E a tavola quei meravigliosi stinchi di maiale , croccanti di fuori e teneri dentro, profumati di semi di finocchio con contorno di crauti e deliziose patate fritte.
Tanto per insinuare…come stanno le sue moquettes???
Sylvi
x la ‘civile’ mangiacrauti di imitazione
Che la guardassero come un alieno non lo dubito, ed erano troppo educati ad accondiscere.
Quanto alle’moquettes’ pensi a spolverarsi le sue, comprese quelle che si portera’ addosso.
Buonanotte….con sonniferi che certo prende
Peter
Una vera nullaggine..di uomo
x Peter.
Se la Scozia si sgancia dall’UK, che fine farà l’Union Jack?
C.G.