Borse sopravvalutate. Cresce il rischio di un nuovo crack

Borse sopravvalutate. Cresce il rischio di un nuovo crack

di Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

La grande finanza internazionale si affanna ad interpretare le future mosse di politica monetaria della Bce. Secondo molti “analisti-indovini”, il governatore Mario Draghi nella sua ultima conferenza stampa mensile avrebbe fatto capire che forse a giugno abbasserà ulteriormente il tasso di interesse. Attualmente è fissato a 0,5%. Probabilmente, come in più occasioni evidenziato anche da noi, sotto la pressione della Federal Reserve e di certi settori del mercato, Francoforte potrebbe anche lanciare una specie di quantitative easing – acquisto di titoli stampando soldi – per far salire il tasso di inflazione.

La Fed da tempo sta “attaccando” l’Unione europea, il sistema dell’euro e la Bce la cui politica sarebbe responsabile del rischio di deflazione, che si verifica, come è noto, quando la recessione economica, combinata con la caduta della domanda, fa scendere i prezzi. Di conseguenza l’”inflazione negativa” rende anche difficile l’abbattimento dei livelli del debito pubblico. Mentre si chiede all’Europa di aprire i rubinetti della liquidità da far rifluire nel settore bancario e nel mercato, negli Stati Uniti però molti suonano l’allarme di possibili nuove bolle a Wall Street. Infatti, poco dopo l’esplosione della crisi del 2008, a seguito delle ingenti immissioni di liquidità a beneficio più della finanza e delle banche che di una genuina ripresa produttiva, il mercato azionario ha registrato un continuo e progressivo boom. L’andamento dell’economia, invece, per cinque anni è stato di una lentezza esasperante. Dal 2009 al 2012 il valore di un investimento nell’indice azionario Standard & Poor 500 si è raddoppiato e nel 2013 è cresciuto di un altro 18%.

Tale dirompente crescita del valore dei titoli quotati a Wall Street è sproporzionata rispetto all’andamento dei profitti delle corporation sottostanti. Secondo certi studi, simili grandi squilibri, misurati nel periodo di circa 10 anni, si sarebbero verificati altre tre volte negli ultimi cento anni: negli anni venti, verso la fine degli anni novanta e prima del crack del 2007. L’economia americana di oggi sembra costruita apposta per far crescere i valori dei titoli a Wall Street. I tassi di interesse sono mantenuti bassi da una debolissima crescita economica. Contemporaneamente si riducono i costi delle industrie e si fanno sembrare più appetibili i titoli azionari rispetto ad altri investimenti più sicuri ma meno redditizi. E’ un trend già visibile anche in molti Paesi dell’Ue. Nonostante un andamento più che mediocre dell’economia, i livelli di profitto delle corporation americane sono relativamente alti, soprattutto per il fatto che esse controllano rigidamente il lavoro e riescono a comprimere i livelli dei salari.

Il prolungato boom della borsa ha sempre avuto molte spiegazioni e giustificazioni ma i precedenti storici non sono tranquillizzanti. Uno dei parametri più realistici per studiare le fasi di boom-bust (espansione e frenata) delle borse è quello che misura per un periodo di 5-10 anni il rapporto tra il prezzo del titolo azionario rispetto al tasso di profitto della corporation cui è legato. E’ statisticamente dimostrato che, quando tale rapporto raggiunge per un lungo periodo la soglia di 25, si è alla vigilia di un nuovo crack delle borse. Nel 1871, ad esempio, il tasso di 25 a 1 tra il valore dei titoli azionali e i profitti delle corporation sottostanti, mantenuto mediamente per 5 anni consecutivi, portò a un calo della borsa del 12%.

Riteniamo che tali questioni e prospettive vadano opportunamente valutate in un momento in cui il mondo della finanza e della comunicazione da essa controllata sta spingendo l’Europa sulla strada della Fed.

Qualche settimana fa il Tesoro americano e la Fed hanno accusato l’Europa, ed in particolare la Germania, di essere responsabili del rischio di deflazione. Le autorità monetarie americane, quindi, chiedono alla Germania di aumentare non solo i consumi ma anche la liquidità circolante. La Bundesbank ha rigettato le accuse come infondate. Certo è vero che la stagnazione economica in Europa, non solo in Italia, si protrae da troppo tempo ed è ora che anche la Germania, insieme ai partner europei, si convinca a sostenere, oltre al fiscal pact, anche un forte programma di sviluppo infrastrutturale, tecnologico e occupazionale per far ripartire l’economia dell’intera Unione.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

205 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A parte che scrivo con le mani e non con i piedi, sarà che non posseggo le sue manine-ine-ine da fatina-ina-ina quando martella la SUA tastiera come uno schiacciasassi.
    Il mio appunto partiva dal suo preambolo il quale, la cito, lo scambio di prigionieri è proibito dalla Costituzione US quando si tratta di “terroristi” in fondo allevati DI PRIMO ACCHITTO dai suoi eroi.
    Se questo lo fa Obama.

    Se invece lo fece, come fece Reagan (un’altro sue eroe…) dichiarando:
    “credo che NESSUNA azione che cerchi di farci riavere le persone che sono state prese in ostaggio da parte di assassini e barbari possa essere considerata SBAGLIATA”.

    Ah, già, quelli liberati dall’attorucolo erano civili, mentre questo è un disertore militare , quindi “non persona” e da Corte marziale.
    Un pò come Assange, il quale ha denunciato le porcate e le spiate yuessei anche nei confronti dei loro partner, ritenuto un’altra “non persona”, un traditore da mettere in croce.

    Eggià.

    C.G.

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Vi ringrazio nuovamente, anche a nome di mia moglie e di mia figlia, per le condoglianze e per l’affetto.
    Il funerale è stato ieri.
    Panta rei.
    La vita continua.
    Un caro saluto e buon fine settimana a tutti.
    pino nicotri

  3. Caino
    Caino says:

    I RAPPORTI BILATERALI CON L’ANITA !

    (storia di una passione)

    Egr sig Cerutti,

    qualsiasi manuale di Sociologia che è la scienza che studia i fenomeni essenziali all’interno di una società,dice che l’esperienza storica ci insegna che le relazioni sociali,qualunque siano i motivi di fondo che si trovano alla loro origine,sono non solo indispensabili per gli individui ,ma anche inevitabili.

    Ora, se il Blog potesse essere paragonato ad un micro-cosmo in cui esercitarsi,di per se, potrebbero non esserci seri “motivi di fondo con cui dialogare”,di per sé, potrebbe esservi proprio nulla di indispensabile e nemmeno nulla di inevitabile.
    Ma il Blog non è un microcosmo, bensì è inserito a suo volta in un sistema complesso mediatico che in un modo o nell’altro, anche se molto parzialmente,avvicina i continenti.
    In questa luce diventa inevitabile incontrarsi con l’Anita portatrice” si fa per dire” , di suoi particolari interessi.
    Il tema di fondo quindi è proprio questo, scientemente o non scientemente l’Anita difende una sua peculiare “visione del Mondo”.(Magari anche solo quella della contrada di RI e poco più in là) .
    Anita lo ha sempre fatto a memoria di Blog in modo molto evidente, messa alle strette ,non risponde mai sui temi scottanti che le vengono posti.
    Sovente parla di altro e magari propone altri temi che solo di sfuggita potrebbero avere qualche attinenza con quelli proposti.
    Glissa, scivola , a volte nemmeno tanto elegantemente, sembra la smemorata di Collegno, e in genere dice che “non sa, che non le riesce di capire a cosa ci si riferisce o a cosa si alluda.
    Ecco qui sta la principale differenza tra Noi e Lei, noi al contrario sappiamo benissimo di che cosa si stia parlando e la comprendiamo benissimo ,anche nelle sue” non risposte”.
    Se questo si può chiamare dialogo o piuttosto scontro, sta forse l’arcano “sociologico” della inevitabilità dei rapporti.
    Sovente infatti si può tranquillamente glissare, in attesa di risposte ,che non verranno mai .
    I motivi di fondo del continuare il dialogo, io e lei, li conosciamo perfettamente, ecco perché non glissiamo,lei molto meglio di me,io sono molto più arrendevole,nel senso di pelandrone.
    Ma lei fa benissimo ad insistere e rimarcare, questi a volte tentano di prenderci per sfinimento.
    Un caloroso saluto

    Caino

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Caino,
    veramente non è che pretendo una risposta dalla sciùra, so quanto mi detesta, se potesse mi infilzerebbe come un passero…
    E non pretendo neanche, ci mancherebbe altro, che si togliesse quella crosta di politicismo soggettivo e quel perbenismo interessato accumulatosi (e coltivato) negli anni.
    Se a lei va bene così, penso stia bene a tutti e non sarò certo io a convincerla del contrario.
    Il sottoscritto non fa l’antiUS a prescindere, riconosce le porcate del mondo islamico radicale e retrogrado e le mette sullo stesso piano delle porcate del mondo civile occidentale il quale, a parte le parole precedute dalle cannonate, pretende anche di insegnare la Via Maestra mettendo prima gli uomini contro per poi voler insegnare agli altri l’Agorà della democrazia dopo avergli distrutto quella abitativa con quel minimo di certezze comunitarie e quella interpersonale, a mio parere la più tragica.

    Tutto qui. E se questo per Anita significa essere a priori “antiamericano” oppure, in altri frangenti, “antiisraeliano”, lo pensi pure.

    C.G.

  5. Anita
    Anita says:

    x Caino

    Ma quante eloquenti parole per descrivermi, sei sicuro che scrivi su di me e non di altri assidui del forum?

    Se le domande o quesiti sono diretti a me rispondo sempre…se quando mi alzo la mattina trovo una giornata di discussioni, delle quali non so un ‘ACCA’, devo sorvolare….

    Pensa invece all’anico Fritz che mi perseguita da anni con le medesime parole vuote.

    Ciao va, non ho tempo e ne avro’ sempre di meno!

    Ciao,
    Anita

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita
    “L’anico Fritz” dovrei essere io senza possibilità di errore.
    E pure un sadico che la perseguita. E vabbè..
    Se lei, Komare, mi trovasse un impiego per passare la vecchiaia a Guantanamo, magari come bidello, chissà, dato che sulla carta geografica è a un palmo di mano da RI, di notte potrei venirle a fare bùùh! e a pizzicargli gli alluci per dispetto.

    Buon pomeriggio e pensi alla salute.

    C.G.

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.
    Leggo che quell’incapace di Obama (secondo lei e Popeye) ha fatto in modo che gli US siano, in quanto a politica interna, su un’ottima strada per debellare la loro crisi.
    Recuperati 8,7 mln posti di lavoro dal 2008. Anche in un grande Paese come gli yuessei sono tanti! Diciamolo, con i tempi che corrono. Qui in Europa avremmo fatto festa tutto il giorno e organizzato tre Natali e quattro Pasque in un solo anno.
    In politica estera sarà pure un maldestro cowboy , eppure in quanto a politica interna sta facendo molto bene.
    Lei cosa ne pensa, vivendo da quelle parti?

    C.G.

  8. Caino
    Caino says:

    Egr sig Anita,
    lei, “tende “sempre a tentare di cavarsela a “buon mercato”.
    Solo che noi conosciamo bene i “mercati” quasi quanto Popeye, conosce i suoi “polli ridens”, solo che (lui) ancora non ha capito di cosa ridano,Noi, invece lo sappiamo perché ridono.
    Così va il mondo !

    un saluto

    Caino

  9. Caino
    Caino says:

    ALONS ENFANTS..ECT

    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Navi-Mistral-gli-affari-tra-Francia-e-Russia-che-non-vanno-giu-agli-Stati-Uniti-f7492e59-c4f8-481a-add5-a300acefeb2b.html

    Sono quisquilie, che però sommate l’una alll’altra, fanno intendere, come dice l’articolo ,cosa non va giù agli USA di questi tempi.
    E la sua politica.
    Gli affari li vorrebbero fare loro, gli altri sono amorali, quelli Iuessei benedetti dalla sacra parola di Giove.
    In soldoni , vendere armi ai talebani sì,ai russi di questi tempi magari no !
    Che generosità,che morale alla base del giusti e dell’ingiusto !

    Caino

    Si spera che Obbama al pari di Grillo, si prenda un Malox al ritorno negli States o un bicerin di Amaro medicinale giuliani dei miei tempi.

  10. Anita
    Anita says:

    x Caino

    Non ho alcun motivo per volermela cavare a buon mercato, il problemema e’ che o la penso come te/voi o quaglieggio.
    Otttimo, conoscete i mercati, forse quelli del suo paese.

    Lei crede alla propaganda di sinistra, io vivo in un mondo reale.

    Tanto le basti per ora.
    Qui, sul forum, si tende a dimenticare il fuso orario…

    Anita

  11. Linosse
    Linosse says:

    70 anni dallo sbarco
    Piaccia o meno fu l’URSS quella che ha sconfitto la Germania nazista con le battaglie decisive di Stalingrado, Mosca e Kursk. Quando gli alleati sbarcarono in Normandia affrontarono 450.000 tedeschi mentre l’URSS in quel momento invadeva i paesi baltici e affrontò 1.700.000 tedeschi. La Germania era stata sconfitta nell’est dall’URSS,dove i tedeschi subirono le più grandi sconfitte, fu l’URSS quella che ha affrontato il grosso della Wehrmacht, non gli alleati .
    L

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    l’Urss ha inoltre versato il più grande contributo di sangue, ha subito decimazione della popolazione e dell’apparato produttivo senza eguali, perdite umane e materiali per noi occidentali inimmaginabile. Ma per l’Urss è stato prezioso anche il contributo materiale degli Usa, la grande quantità dei rifornimenti.
    È però emblematico della nostra disonestà e mancanza di riconoscenza che non si celebri invece la vittoria di Stalingrado o la presa di Berlino, eventi decisivi oltre che fortemente simbolici.
    pino nicotri

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    13’600’000 militari russi su un totale di 23’000’000,
    in aggiunta circa 10’000’000 di vittime civili.

    Come premette Pino, il tributo più alto in vite umane pagato per sconfiggere i nazifascisti.
    A seguire:
    Germania 7.418.000
    Italia 443.000
    US 413.000

    C.G.

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ..”a seguire” non è corretto.
    Venga inteso come numero di vittime. Non mi è dato di sapere quanti militari e quanti civili, esclusi gli US.

    C.G.

  15. Anita
    Anita says:

    Negli USA la giornata di oggi e’ commemorata solo in riguardo allo sbarco in Normandia ed alla liberazione della Francia.
    Cosa che avviene ogni anno, non e’ festa, tutto e’ normale, un giorno come gli altri.
    Ormai i superstiti dello sbarco sono molto pochi, hanno oltre 90 anni…

    Nessuno ha mai negato o contrastato l’intervento Russo e, le loro perdite di vite umane , mi sembra che nell’Unione Sovietica il giorno della fine della guerra venga ricordato il 9 maggio.

    Anita

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    spero che, prima di chiudere con questo blog, lei vorrà leggere e commentare questa mia risposta al suo Peter { 05.06.14 alle 12:14 }. MI dispiacerebbe proprio che lei fuggisse “come un codardo (per usare espressioni sue)”.
    Comincio con quel che non ho capito: “…se Sylvi ed Uroburo vogliono trovare ‘grazia’, possono sempre andare a Lourdes”. Il tono mi sembra molto cattivo ma non ho capito quale sarebbe l’offesa. Spero che lei vorrà spiegarmela.

    Quella di rivolgersi in tono sprezzante ed indiretto [riferisca al suo amico bidello…] è una delle sue più antiche caratteristiche: “04 maggio 2005 alle 21:58 … ignori quel tale uroburo”. Chissà perché io sarei un tale uroburo e lei non un tal Peter?….
    Comunque oltre al suo esibito disprezzo lei ha poco altro da proporre, certo non argomentazioni. Il commento n. 52 di Silvy [perché l’eccelsa maestrina? Silvy è stata una maestra, ritengo una buona maestra, e non credo proprio che voglia esser ritenuta eccelsa] , da lei citato come ragione del suo deragliare verso una volgarità di puro stile popeyeno, non contiene volgarità ma solo critiche, magari sarcastiche ma tutto considerato legittime all’interno di una polemica. Polemica che, riferendosi in generale al passato,, a me pare che abbia per lo più iniziato lei contro Silvy che non viceversa. Si potrebbe dire la stessa cosa dei messaggi scambiatoi in cinese tra lei e Pino: chi ha incominciato ad usare espressioni “postribolari” è stato lei.

    Ebbene sì, io penso che sia indispensabile un buon autocontrollo e la capacità di non partir via per la tangente quando si toccano i propri argomenti tabù (o i propri nervetti scoperti.) Lei questo fatto lo ignora da sempre. Le allego qualcuna delle sue perle come ricordo:
    peter 04 maggio 2005 alle 21:35 ma sono note le sue antipatie mediterranee.
    peter il 04 maggio 2005 alle 22:35 lei e’ decisamente razzista, ora non ho dubbi in proposito … (ma insisto, non credo che lei italiano lo sia, darf mich mal)
    peter il 05 maggio 2005 alle 01:21 …ipocrisie pseudosocialiste altrettanto deliranti e offensive … ma lei dove vive, nel Tirolo? La smetta di leggersi e rileggersi mein kampf, provi Liala, o i fioretti di S. Francesco … insomma qualunque altra cosa va bene, mi creda. Io vado a dormire, le auguro sogni agitati
    peter il 05 maggio 2005 alle 01:46 … quel tale che insulta gli italiani perche’ anche lui e’ uno di loro, quando e’ evidente che si pone su di un piedistallo, quello di ‘padano’ o’tirolese’ o quello che c…e’

    Si ricorda quando ha scritto che un mio messaggio sulla questione meridionale l’aveva commosso? Si vede che ha cambiato parere, come tante altre volte.
    Ma la vera realtà è molto più banale:
    peter il 05 maggio 2005 alle 16:09 Amici italiani all’estero (come me), mi scuso per avere ieri involontariamente dato occasione a certi tromboni arroganti e razzisti del ‘bel paese’ di pontificare a sproposito come se sapessero tutto di noi e dei nostri coraggiosi (e hard working) predecessori. Infatti avevo chiesto al sig. Franco la sua opinione sulle tendenze politiche degli italiani all’estero, alche’ il tale uroburo si e’ prontamente intromesso a rispondere lui con le sue penose elucubrazioni, ed altri hanno seguito. C’e’ gente che parla sempre, tranne quando viene apostrofata direttamente.
    Accettate le mie scuse, perche’ non credo sentirete mai le loro. Noi sappiamo ‘come sa di sale lo pane altrui’, loro sanno solo ‘com’e’ dura calle lo scendere e il salir per l’altrui scale’, quando vanno a bussare ai portoni dei potenti per farsi raccomandare, una prassi tipicamente italiana.

    Vede mio caro e buon Peter, lei non ha capito cosa volessi dire quando scrivevo: Farebbe meglio a tacere oppure a parlare di cose che conosce”; infatti mi risponde con un protervo: “e poi quello dice a ME di parlare di cio’ che so!!?”. Volevo banalmente dire che lei attribuisce agli altri situazioni di vita, opinioni, atti che si è semplicemente inventato lei.
    In questo lei è proprio come il miserabile signor Popeye: uno che si inventale cose e poi si convince che sono vere.
    Alla luce di tutte queste considerazioni concludo che non posso proprio avere alcun sentimento di stima per lei come per il signor Popeye: siete due persone che vivono in un altro mondo, per altro un mondo assai volgare.
    Comunque buona fortuna Uroburo

  17. Anita
    Anita says:

    WWII

    Casualties of the Soviet Union from all related causes were over 20,000,000, both civilians and military, queste cifre sono disputabili, anche perche’ una forte % erano Ucraini, almeno cosi’ leggo.

    Anita

  18. Anita
    Anita says:

    x Caino

    Caro Caino,

    non ti dimenticare che a novembre ci saranno le elezioni “mid term”.
    Le cifre sono facilmente manipolate.
    La disoccupazione varia molto di Stato in Stato, il mio Stato ha oltre il 1o%, il piu’ alto degli US.
    Molti posti di lavoro sono a paga minima o impiegati statali, comunali. federali…
    Il mese di Maggio e’ stato al di sotto delle aspettative, normalmente ci sono mesi dove i ‘partimers’ abbondano.

    Mi potresti dire cosa ha fatto Obama di buono per la nazione?
    I suoi polls sono molto bassi e non e’ un buon segnale per candidati democratici il prossimo novembre.

    Anita

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Nessuno mai riuscirà a calcolare il numero preciso dei morti nella II GM in paesi come l’URSS, la Germania, la Cina e, in misura minore, il Giappone, cioè di quei paesi nel quali la guerra infuriò per lungo tempo coinvolgendo indifferentemente civili e militari.
    Nessuno riuscirà mai a calcolare i morti di paesi come la Polonia, dove le repressioni naziste colpirono un altissimo numero di cittadini, o la Iugoslavia, dove la guerra assunse caratteristiche di guerra partigiana diffusa, con il suo seguito di abituali e feroci rappresaglie. Quelle che abbiamo sono solo stime a grandi linee.
    Quel che è certo è che da allora le perdite civili hanno regolarmente superato quelle militari. Allora in un rapporto di almeno 2 a 1 poi regolarmente sempre più alto.
    Sono gli effetti del modo di fare la guerra useggetta, una concezione che ha strutturalmente le caratteristiche della guerra globale contro la nazione nemica presa nel suo insieme di unità produttiva, nella quale il soldato, il contadino o l’operaio sono nemici esattamente allo stesso modo. Sul piano tecnico si tratta di una guerra di logoramento che prosegue fino all’annientamento del nemico. Il modello iniziale fu quello della guerra civile americana (1861-65), da allora le guerra useggetta hanno sempre avuto quelle caratteristiche. U.

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    lei mi stupisce sempre.
    Io non sono mai stato un sostenitore di Obama, che ho sempre giudicato l’uomo di Wall Street e che ha avuto l’unico merito di impedire la vittoria dei demenziali Tea Party (la cui vittoria per altro sarebbe utile per rendervi la vita ancora più difficile: così, alla lunga, staremmo meglio tutti).
    Tuttavia Obama vi ha chiuso due guerre che non avreste mai potuto vincere, facendo così un grosso favore a voi ed un pessimo servizio all’umanità.
    Possibile che lei abbia la memoria così corta? O avreste preferito continuarle? Beh, francamente anch’io…
    Un saluto U.

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Per l’esattezza è stato il generale Sherman nella sua marcia verso il mare a varare la strategia della guerra totale, così come il tedesco Heinz Guderian ha varato la blitzkrieg e l’inglese Arthur Harris i bombardamenti a tempesta di fuoco, su proposta del fisico inglese di origine tedesca Frederick Lindemann. Il lato comico è che Sherman aveva anche il nome Tecumseh, famoso capo “pellerossa”, di un popolo cioè a sua volta sterminato dagli statunitensi. Churchill approvò la strategia di Lindemann a base di bombardamenti strategici delle città tedesche con il preciso scopo non solo di colpire e neutralizzare le industrie più importanti del paese, ma anche di distruggere deliberatamente il maggior numero di abitazioni in modo da ridurre la forza lavoro a disposizione della Germania di Hitler.
    In definitiva Sherman imitò, di proposito o meno, e sia pure su scala minore, la strategia dell'”orda d’oro” mongola.
    pino

  22. Caino
    Caino says:

    Egr sig Anita,

    lei normalmente non legge i post degli altri o li interpreta a modo suo.
    Poi, ogni tanto, ci ficca la battutina del “menga”.(ad hoc)

    Come quando sostiene che un calcolo preciso dei morti della IIGM,sono difficili da fare in quanto :
    _____
    queste cifre sono disputabili, anche perche’ una forte % erano Ucraini, almeno cosi’ leggo.
    _________________
    Vera chicca depistatoria ad usum eventuali altri lettori.
    _____________
    Probabilmente Lei è in procinto di essere assunta dalla CIA che sbarca sul WEB :
    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/cia-twitter-facebook-tweet-internet-c5f3ecd8-d5a7-4f2a-a9d2-a1d8cd9f31a1.html
    In questo caso sono sicuro che lei non avrebbe bisogno di esami di ammissione .
    Laurea ad honorem e assunta per meriti “di guerra”.

    ________________________

    A parte il fatto che i morti sono morti, e di certo li fecero i nazisti e non i Russi.
    In tutti i casi erano cittadini sovietici .
    Detto ciò, lei non conosce o finge di non conoscere, la storia di quelle terre chiamata Ucraina.
    Ebbene mia cara signora , quelle terre ai tempi di Caterina II erano lande desolate soggette alle invasioni più disparate da parte dei Lituano -polacchi e di altri buontemponi dell’epoca. Quelle terre, lande desolate ,furono popolate soprattutto da russi che le resero fertili in prima battuta e poi nell’800 industrializzate dai russi nei bacini tra il Dneper e il Donec
    Non per nulla quelle terre,furono chiamate già al tempo della Zarina : Novorossiya.
    Di sicuro,nella IIGM, vi furono morti ucraini, da sommare però a quelli tedeschi, in quanto i cosiddetti “ucraini” militarono nelle SS e contribuirono presumo , ai soliti feroci rastrellamenti contro i civili.
    I NIPOTINI, (come dice la Sylvi, erano tutti in pZA Maidan.
    Quindi ,se come dice, lei legge, faccia la cortesia di leggere tutto e di informarsi meglio…
    In altre parole se proprio poi, vuole “disputare”, disputi con i Polli di Popeye che saranno felici !

    Caino

  23. Caino
    Caino says:

    Egr sig Anita,

    non comprendo perché mi cita i dati dei disoccupati” iuessei”.
    Di certo non so cosa possa fare Obbama, sono cavoli vostri.
    Di sicuro però, penso che non sia il caso che il problema dei disoccupati “ammeregani” , vengano risolti aumentando il numero dei disoccupati italiani o più in generale Europei.
    Tanto mi premeva dirle e tanto le ho detto.
    A buon intenditore, poche parole.

    Caino

  24. Caino
    Caino says:

    Egr sig Uroburo,

    mi pare chiaro che il comportamento del sig Peter, in generale, e poi nello specifico nei suoi confronti ,sia dovuto alla mancanza di affinità elettive.
    Ora è difficile stabilire che cosa siano in realtà “queste affinità elettive”.
    A volte ,nemmeno frequentandosi si riescono a definire.
    Il tempo però è sovrano, in questi casi,alla fine vengono a galla.
    Un esempio potrebbe essere il mio con la Sig Sylvi.
    A lungo ho polemizzato con Lei,ma alla fine e nonostante si diverga ancora su parecchi argomenti, che in questo momento non sono all’ordine del giorno, ho compreso che tra il sottoscritto e la sig Sylvi esistono “affinità elettive” che permettono e permetteranno il dialogo e la comprensione reciproca.

    Caino

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    PER PINO
    Se è solo per quello la guerra di sterminio (che non è proprio la guerra totale) l’avevano già inventata gli Assiri. I romani la misero in pratica con Cartagine, nella conquista delle Gallie e nelle guerre contro di Daci. Poi nelle rivolte ebraiche ma quelle non furono guerre quanto impegnative operazioni di polizia (nell’ottica romana).
    I mongoli mettevano in atto lo sterminio totale del nemico, civili compresi, perchè erano pochi e lontani dalle loro basi e quindi dovevano (tra virgolette) dare l’esempio di una repressione atroce di ogni e qualunque resistenza, opposizione o rivolta. La repressione di quelle che loro giudicavano rivolte era senza pietà nè remissione.
    Secondo me un popolo inutile nella storia dell’umanità: non hanno lasciato nulla. Invece ho scoperto che l’impero ottomano aveva un livello culturale molto alto. Non lo sapevo.
    Un saluto U.

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Caino,
    certo in ogni gruppo si formano le simpatie e le antipatie, per lo più sulla base di questioni di pelle del tutto istintuali.
    Tuttavia la civiltà consiste, giustappunto, nel moderare le proprie pulsioni e nel sottoporle ad un controllo razionale che porti a rapporti non amichevoli ma basati sul rispetto delle regole della civile convivenza.
    E’ quello che ho cercato di fare io con il pregevole Popeye nel corso di questo suo rientro. E’ chiaro che se poi in cambio se ne han solo ingiurie, sarcasmi, derisioni, critche basate su equivoci o sull’esatto capovolgimento delle opinioni dell’altro …. beh allora diventa più difficile.
    Con tutta franchezza io non ho rimorsi nei miei contrasti di questi ultimi mesi perchè credo di aver sempre reagito ad attacchi altrui.

    Nel caso specifico di Peter, a mio modo di vedere vi era un pessimo controllo di aggressività tutte le volte che si abbordavano certi temi: i nervetti scoperti. Il rapporto di Peter con Silvy, tanto per fare solo un esempio, è stato mooooolto peggiore delle liti che ci avevo avuto io. E quando Peter perde le staffe diventa volgare e molto scortese. Moltyo più di me.
    Un saluto U.

  27. Anita
    Anita says:

    x Caino

    Caro Caino,
    forse mi posso sbagliare, ma non era lei che ha scritto che negli US tutto va bene? (non verbatim)
    E parlava appunto della disoccupazione, la piu’ bassa dal 2008.
    Certo, a sentire Obama e fattucchieri.
    Piu’ tardi daro’ un’occhiata ai post precedenti.

    Uno su sei uomini in eta’ dai 24 anni ai 54 e’ disoccupato, questi sono il backbone degli US.

    Anita

  28. Anita
    Anita says:

    x Caino #175

    Ecco, tu caro controcorrente sei un ottimo esempio di sarcasmo, intolleranza etc…
    Io cito quasi sempre il # dei post a cui mi riferisco…quindi sei tu a non leggere.
    Essendoci sei ore differenza sul fuso orario, le mie risposte o posts ti sembrano campati per aria.

    Anita

  29. Anita
    Anita says:

    x Uroburo #172

    G.W.Bush stipulo’ con Maliki i termini della ritirata dall’Iraq, Obama esegui’ quello gia’ stipulato…con dei cambiamenti.

    La critica sul ritiro delle truppe dall’Afghanistan e’ per i dati precisi dell’anno, del mese e…il numero di militari (9’000) che rimarranno sul territorio.

    Anita

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ricordiamoci anche della guerra civile Russa che costo’ la vita a milioni di uomini… http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_russa
    =
    Ma vorrei parlar d’ altro …la potete girare come volete la frittata ….ma se solo si fosse un po’ onesti con se stessi….solo un po’… dovreste dire solo grazie .. “grazie… cari americani..grazie di aver salvato la democrazia”..
    Senza l’intervento eroico e di grande perdite degli americani durante la Seconda Guerra Mondiale… non ci sarebbe oggi una Germania libera e unita… e non solo…bisognerebbe domandarsi cosa saremmo senza gli Stati Uniti?….E riuscire anche a darsi una risposta …
    Ma non solo in questo blog….un po’ dappertutto nei media …nelle universita’…si continua a rimproverare agli Americani di tutto….oramai e’ diventato uno sport….macrabo
    Se i singoli soldati americani commettono atrocita’ .. se alcuni politici statunitensi appaiono arroganti… o aziende americane hanno successo a causa di una tecnologia superiore si inveisce contro “gli americani”… sotto i cui stivali patiamo persino la fame(sic)…sotto la cui cultura la nostra cultura svanisce… cosa che e’ particolarmente grave… perché questi ” stupidi Americani “.. cosi’ differenti dalla cultura del popolo Italiano o Europeo … non hanno cultura e questo lo si legge ovunque …e’ conoscenza comune…
    Chi parla e pensa cosi’.. dovrebbe cercare almeno di avere davanti gli occhi il massacro del 6 giugno 1944 …. in quel giorno di 70 anni fa, gli alleati con la “Operazione Overlord” forte di circa 160.000 uomini attraverso’ il Canale della Manica… lo scopo era di liberare il mondo e la Germania da un dittatore e dal nazismo…ma con l’apertura di questo secondo fronte in occidente … lo scopo era anche di portare un po’ di sollievo ai Sovietici negli aspri combattimenti a est…uno su dieci di quei soldati e’ morto in quelle spiaggie …i soldati tedeschi erano ben trincerati ed ebbero al principio buon giuoco…molti di loro avevano anche una lunga esperienza dal fronte orientale..veri soldati abituati ad uccidere senza pieta’… dall’ altra dei ragazzi che qualche giorno prima tra le mani aveva solo un trattore…
    fu solo fortuna infine…perche’ tutte le forze tedesche si erano concentrate a Calais…
    l’ “Operazione Overlord” degli alleati occidentali si concluse il 30 agosto 1944 con il ritiro delle truppe tedesche ed alla fine dell’estate si contarono attorno agli 88.000 morti Inglesi.. Canadesi e Polacchi e quasi 125.000 morti americani …. perche’ dovremmo essere grati agli Americani? Gia’ nell’Antico Testamento e’ il profeta Osea che diceva : “chi semina vento, raccoglie tempesta”…. i tedeschi avevano portato morte sugli altri popoli e seminato un vento di distruzione…. tuttavia i tedeschi non sono stati penalizzati abbastanza per tutto il male che hanno fatto … Tedeschi possono essere grati agli alleati di non essere stati pagati con la stessa moneta…basta pensare che nella sezione Omaha Beach dei 7800 fanti tedeschi solo 1200 sono stati uccisi…con il senno del poi…bisogna anche dire che la riuscita dell’ invasione con tutte le sue vittime….sia stata coronata da successo prima che le bombe atomiche americane in sperimentazione a Los Alamos e nel New Mexico erano stati completati…. in caso contrario.. queste bombe avrebbero potuto colpire non solo Hiroshima e Nagasaki… ma anche Amburgo e Francoforte… per prevenire danni maggiori tra i propri ranghi.
    E non dimentichiamoci che fu solo una questione di fortuna e di poco tempo se gli Stati Uniti sono riusciti prima del Reich tedesco a riuscire nella fissione nucleare…in caso contrario per New York…Londra e Mosca non ci sarebbe stata alcuna difesa efficace…
    fortunatamente… il pazzo vedeva la tecnologia nucleare piuttosto irrilevante e concentrava le risorse materiali e scientifiche del Reich tedesco piuttosto sullo sviluppo di carri armati… razzi…ecc.
    un’ altra cosa da non dimenticare e che non ci fu’ punizione ma al suo posto il piano Marshall…inoltre i sostenitori della democrazia devono poi essere anche grati che gli alleati raggiungensero insieme con i sovietici Berlino…. in caso contrario.. una Germania Democratica ad Ovest e la riunifiazione della Germania probabilmente sarebbe stato impensabile.
    Ed un grazie va’ naturalmente all’uomo con il sigaro Winston Churchill..che riusci a convincere Roosevelt ad intervenire…a sacrificarre i loro giovani per una guerra al di la’ dell’ oceano….non e’ stato facile convincerli perche gli Americani erano ancora stanchi dei sacrifici della prima guerra mondiale..e come dicevo non ci fu’ punizione dopo il 1945…ma una ricompensa enorme e a sorpresa…come un uovo di Pasqua…il Piano Marshall
    che consenti a tutti i paesi Europei compresa la Turchia e la Svizzera di rialzarsi e ricominciare…
    ….per quanto riguarda le azioni di politica estera degli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale rimane molto difficile dare un definitivo giudizio… dalle sfortunate alleanze con gli islamisti in Afghanistan… alle invasioni fallite e le bugie di guerra…. ma se l’Iraq fosse oggi ancora sotto un psicopatico come Saddam Hussein e i suoi figli che erano peggio di lui …l;e cose li’ sarebbero oggi peggio ed in ogni caso ai posteri l’ ardua sentenza….per quanto riguarda la non cultura degli Americani…anche facendo riferimento alle conquiste scientifiche e artistiche degli Americani…che sono un dato di fatto..quell’ “anti” marcato in fronte rimarra’ sempre poco convinto….la forza del pregiudizio e’ dura a morire…. forse questo aiutera’ un piccolo promemoria: chi ha ucciso sei milioni di ebrei …chi ha collaborato perche’ cio’ avvenisse …..dovrebbe ben sapere
    cos’ e’ la mancanza di cultura e l’ incivilta’.
    Rodolfo

  31. sylvi
    sylvi says:

    Era nato a Pola, alla fine de ’42.
    Mia madre e la sua, cognate e grandi amiche fin dai banchi di scuola, avevano perso ogni contatto dall’inizio della guerra.
    Fuggirono da Pola nel ’46 e trovarono provvisorio rifugio presso i nonni.
    E così con quello sconosciuto cugino mi ritrovai a scuola e a giocare. Spesso a darsele di santa ragione, con reciproca soddisfazione.
    Poi un giorno rifecero le valigie e partirono per la Moselle, il padre aveva trovato lavoro dapprima in miniera e poi in ferrovia.
    Ma di quel cugino, cui mi legava una affinità diversa dagli altri numerosi cugini, non persi mai i contatti.
    Io, zoppicante in francese scolastico, gli scrivevo in friulano, lui rispondeva in francese.
    Per il diploma di entrambi andai nella Moselle; per tutta l’estate scorrazzammo ai confini franco-tedeschi, facendo le ore piccole, anzi grandi del mattino, con la zia che ci correva dietro con la scodella del caffelatte , invocando chiusure a chiave nelle camere da letto.

    Poi gli anni passarono, lui passò a salutare quando venne in Italia in viaggio di nozze.
    Poi, di tanto in tanto, mi mandava una cartolina dal Senegal, dagli Emirati arabi…dove, ingegnere edile, era andato a lavorare.
    Nacquero i figli, miei e suoi e ci facemmo un cenno.
    Non avevamo bisogno di tante parole per rinsaldare quel legame che non si era mai allentato.
    Ritornò definitivamente a Parigi, dove rimase fino alla pensione.
    Nel frattempo il divorzio dalla coriacea moglie tedesca e il matrimonio con una francese tutta dolcezze.
    Ritornò con lei a Pola, alla ricerca della sua infanzia e ci rivedemmo come se ci fossimo lasciati ieri.
    Era uomo molto attivo, mai fermo, sempre impegnato a progettare il futuro e la vita.
    Per la pensione comprò dieci ettari di terreno in Ariege , in una Bastide da riadattare fra boschi alle pendici dei Pirenei.
    Allora piantai la famiglia e me ne andai due settimane da lui.
    Sapeva di storia e mi accompagnò da Tarascona, a Foix, dalle grotte con graffiti, fino al mercato di Andorra e soprattutto a vedere come una Regione sottosviluppata stava rinascendo con i contributi Ue.
    Gli promisi che sarei ritornata a scovare i cinghiali neri che scorrazzavano nei boschi, a mangiare il suo patè d’anitra .
    Mi promise che per il mio ritorno avrei trovato il bidè in tutti i bagni!
    Poi la vita, i nipoti, la crisi…ci restavano solo le email rigorosamente sempre io in friulano e lui in francese. Il nostro legame .
    Non ci sarà un ritorno: due giorni fa è caduto accidentalmente da una scala e non si riprese.
    A Natale mi raccontò per telefono che la sua torre de la Bastide era di nuovo in piedi; dovevo andare a vederla.
    Le sue ceneri saranno deposte fra i suoi alberi, fra gli uccelli e le farfalle, fra i suoi animali che lui conosceva, amava e curava con amore maniacale.

    Sto parlando di mio cugino Jean Francois.

    Sylvi

    Per Uroburo

    Ti rispondo prestissimo.
    Sylvi

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un articolo che non ha a che fare con la guerra e tutto il resto…
    mi sono emozionato…e molto
    Rodolfo
    Dal The Jerusalem Post
    WHY I AM A ZIONIST
    Because I am a Christian, many people assume it is my religious faith that is the primary motivation for my advocacy for Israel. But that is not the case. Brian Schrauger
    Brian Schrauger and his late son Taylor. Photo: Courtesy Because I am a Christian, many people assume it is my religious faith that is the primary motivation for my advocacy for Israel. But that is not the case. Like all true Zionists, my strongest motives are more visceral, more mysterious than any creed or pledge. I am a Zionist because of my son, Taylor. His spirit and his struggle led me to the only people, the only nation on earth, that share the essence of both.

    When Taylor was nine years old, a huge tumor was discovered in his pelvic dish. It was an especially insidious cancer, one in which tumors calcify, turning into bone, stabbing from the inside out. My immediate concern was not only for Taylor’s body but also for his spirit. Witty, curious and charismatic, he loved people and life. What good, I wrote to friends and family, if his body is healed but his spirit is crippled? Please, pray for both.

    In the two years that followed, everyone prayed and fought and fixed their hopes on physical recovery. Almost no one did the same things for his spirit. And so Taylor and I became a team, fighting for each other’s inner man. Early on, I shaved my head. When he first saw the new look, Taylor deadpanned and said, “Now both of us are MIB’s. Kinda like the movie, Men In Black. Except we are Men In Baldness. You are Agent B and I am Agent T.”

    Three months after diagnosis and initial treatment, his case was transferred to Herbert Schwartz, Vanderbilt’s chief of orthopedic oncology. When Taylor and I went for a consultation, Herb’s kindness was expected. It was, however, a kindness that did not preclude breathtaking clarity. I was warned about this. “It is because he’s Jewish,” several whispered. After months of patronizing prevarication, plain-speaking clarity was sunshine and fresh air. But the news we heard was dark. “The tumor has grown,” he said. “In order to remove it, I probably will have to remove the left of side of your pelvis and so, of course, your leg as well.”

    When Schwartz left the room, we cried and prayed, then headed out the door. Passing by the surgeon and his retinue of residents looking up at scans upon a lighted wall, Taylor stopped them all and said, “Dr. Schwartz?” Every head turned. “If you do have to amputate my leg,” he continued, pausing for effect, “do you think you could get it stuffed so that I can hang it over my fireplace at home?” Turning with a grin, Taylor walked away.

    Four days later I walked into surgical recovery. Vastly diminished but with the tumor removed, I did not know if Taylor knew the leg was gone. His eyes were shut. An oxygen mask blew on his face. Leaning down, I said, “Honey, I’m here; I love you.” He responded with a halting rasp, “Now… I should… be able… to get… a really… good deal… on shoes. At least 50 percent off.” Just a few days later, he accepted an invitation to speak to first year medical students. That afternoon he hopped up on a treadmill and using armrests, walked. In less than six weeks he was climbing trees. “It’s easier on one leg,” he explained. “I can get places where I could not get with two.”

    Taylor’s body was diminished but his spirit was enhanced, radically enhanced. In spite of heartbreaking pain, shocking loss and eventually death itself, Taylor always rejected despair, always chose life. For my part and more often than not, I fought. I challenged our doctors, our culture, our religion and our God.

    One Fall day, eighteen months into Taylor’s war with cancer, a war his body was losing, my Christian congregation held a prayer meeting. It began with at least thirty minutes of “praise and worship” music. I did not sing along. When asked to speak, I stood and said, “Right now, God is my Opponent. Like Jacob, He insists I wrestle with Him. And so I do, I do.” Everybody squirmed. Almost everybody; one man smiled. Taylor’s Jewish surgeon, Herb Schwartz, was there. Afterward, he shook my hand, looked me in the eye and with a sympathetic twinkle said, “Nice speech.” He was the only one who understood.

    Taylor’s death, four days before his twelfth birthday, made me an amputee of sorts. Unlike Taylor, however, it took years instead of days to embrace life. Paradoxically, or so it seemed to me, wrestling with God, the very thing that pushed community away, rescued my faith. God never gave answers to my questions, at least not the answers I wanted. But he always let me know his pleasure when we wrestled. It was as if over and over again he said, “Welcome to My heart.”

    I also discovered a community that supported the integrity, the necessity of this wrestling match. The culture of Judaism, religious to non-observant, affirmed this kind of struggle as a necessary part of life, of learning how to live again, of celebrating life. It is a spirit that from the ashes of horror gave re-birth to a nation. Born an amputee, this nation stands and perambulates in ways the rest of world cannot comprehend. And it does so with chutzpah, blessing that world with life: economic life, technological life, scientific life, agricultural life, spiritual life. It has the very same spirit as my son. How can I not love it? I am a Zionist …for life.

  33. sylvi
    sylvi says:

    Rodolfo,

    il tuo 83 è un Minculpop all’americana! Incredibile!
    L’immagine poi, degli americani e inglesi che portano “sollievo” ai russi a Stalingrado, ovviamente dopo “la vacanza” di Leningrado…
    Sto leggendo sulla IGM, e sui motivi che portarono alla IIGM… sulla “generosità” delle Potenze occidentali verso il vinto tedesco,
    un americano onesto ti direbbe che sei ” fuori di gamella”!!!

    Ma dove trovi le cavolate che scrivi?
    Meglio che vada a vedere la mia parmigiana in forno!

    Sylvi

  34. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi
    Lascia perdere Rodolfo conosciuto agitprop a stelle e strisce e stelline con tutte le sue fantasie ammeregane.Passa a cose serie e dimmi come fai la parmigiana.Grazie
    L.

  35. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Very moving story.
    You never get over the loss of a child, no matter at what age…the pain stays with you, you learn how to cope and some how get on with life.
    I never asked “WHY ME ?”.
    ===============

    In Italiano

    Storia molto commovente.
    Non si può mai superare la perdita di un figlio, non importa a quale età … il dolore rimane con voi, si impara come affrontare e in qualche modo andare avanti con la vita.
    Non mi sono mai chiesta ” Perché ?”.

    Anita

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xSylvi
    Vorrei vedere come sarebbe finita ai Russi se i tedeschi non avessero avuto i problemi che hanno avuto ad ovest…
    in questo senso certo e’ stato uno sgravio dunque un sollievo che ha permesso alle truppe Russe con fatica di avere la meglio…limpido no?
    Rodolfo

  37. Linosse
    Linosse says:

    La parmigiana è sempre ottima e in continua evoluzione per cui è meglio essere aggiornati,certamente preferibile alle menate di un bibbiofilo agit prop bloccato mentalmente in iuessei che si sbrodola addosso quando si mette in grande uniforme a stelle e strisce .Adesso parla addirittura ammeregano (corso accellerato come lui?)
    L.

  38. Caino
    Caino says:

    Egr sig Anita,
    a volte dubito fortemente che Lei comprenda quello che io scrivo.
    A Tal proposito sarei proprio curioso di conoscere le ragioni che l’hanno spinta a scrivere un delirante 181.
    In altre parole sarei veramente,ma veramente curioso e con me molti altri, dove io avrei manifestato sarcasmo e intolleranza nel mio breve scritto 175.
    Vaneggia?!
    Solo per aver detto che i problemi della disoccupazione americana, sono problemi da risolvere a casa vostra?
    E poi, cerchi pure dove vuole , lei signora, si confonde .
    Io non ho mai parlato bene di Obama.
    Per il sottoscritto è un presidente americano come tutti gli altri,nè più e nè meno…che risponde a certe logiche !
    Le differenze sono apparenze, amplificate dai media a seconda dei vari gruppi di interessi che agiscono.
    Molti potranno non essere in accordo con me ,ma io la penso proprio così : Obama è un presidente americano.(Punto)

    Caino

  39. Caino
    Caino says:

    Ahhhhhhhhhh Egr sig ANITA,
    Dimenticavo…., mentre aspetto che i fusi facciano i loro effetti,smaltisca i fusi con calma ..io ho pazienza, ma veda di non fondere e dia una risposta che abbia un minimo di senso .

    Caino

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Mio caro e buon Rodolfo,
    leggere i suoi racconti della domenica è divertente. la cosa grave è che lei ci crede …. Guardi che potrebbe trovare migliori informazioni semplicemente consultando la banale Wikipedia!
    Comunque: quando gli alleati sono sbarcati in Normandia c’erano già state: Mosca, Stalingrado, Kursk, IV battaglia di Kharkov e battaglia del Dniepr. Tutte queste battaglie avevano variamente spezzato in modo definitivo la colonna vertebrale della Wehrmacht perchè dopo ognuna di esse i tedeschi non poterono più fare quel che avevano fatto fino ad immediatamente prima.
    La guerra è stata perduta ad Est, senza interventi occidentali che hanno abbreviato la guerra ma senza modificarne il risultato.

    Non è stato quell’alcooolista di Winston a convincere Roosevelt per la banale ragione che questi era già convinto di suo. La dirigenza useggetta voleva entrare in guerra per conquistare il dominio del mondo distruggendo definitivamente l’area della sterlina e gli imperi coloniali. La guerra contro la Germania è stato solo un epifenomeno transeunte, una scusa: la guerra mondiale, quella vera, è stata quella tra inglesi ed useggetta, è durata dal 1898 al 1944 e gli inglesi hanno perso. Per arrivare a quel risultato gli Useggetta si sono perfino inventati la “sorpresa” di Pearl Harbor!

    Il Piano Marshall è consistito nel vendere all’Europa la sovrapproduzione useggetta che avrebbe gravemente complicato la loro economia: non hanno regalato nulla.
    Ed infine solo un cretino (ma ce ne sono tanti!) può credere che la classe digggerente di Wall Street (dei banchieri…) abbia fatto due guerre mondiali per la libbbbbertà dell’Europa.
    Il resto la tralasciamo per carità di patria.

    Ma lei è sempre così euforico oppure stasera ha bevuto un goccetto? Perchè va bene voler vedere il mondo con gli occhiali rosa ma lei …. manco fosse un’innamorato sedicenne.
    Un saluto U.

  41. Uroburo
    Uroburo says:

    PER CAINO
    Caro Caino,
    per la verità i famigerati Einsatzgruppen avevano personale ucraino o bielorusso o baltico ed ufficiali tedeschi.
    In effetti proprio quelli che ora comandano a Kiev.
    Un saluto U.

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 07.06.14 alle 14:49 } x Caino #175
    Ecco, tu caro controcorrente sei un ottimo esempio di sarcasmo, intolleranza etc…
    ———————————
    Caro CC,
    non c’è proprio niente da fare: la buona educazione sulle due rive dell’Atlantico si coniuga in modi diversi.
    Chissà dove mai la signora Anita collocherebbe le buone maniere popeyane!… Per non parlare di quelle del pregevole Peter …

  43. Anita
    Anita says:

    x Caino #195

    Quando avro’ tempo ricerchero’ il post in questione.

    Comunque il tuo sarcasmo e il tuo tono sono fuori luogo.
    Anche se ti avessi attribuito un commento non tuo, cerca di scrivere un post “che abbia un minimo di senso”….

    Io non ti ho offeso…cerca di essere meno spiritoso.

    Anita

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