Borse sopravvalutate. Cresce il rischio di un nuovo crack
Borse sopravvalutate. Cresce il rischio di un nuovo crack
di Mario Lettieri* Paolo Raimondi**
La grande finanza internazionale si affanna ad interpretare le future mosse di politica monetaria della Bce. Secondo molti “analisti-indovini”, il governatore Mario Draghi nella sua ultima conferenza stampa mensile avrebbe fatto capire che forse a giugno abbasserà ulteriormente il tasso di interesse. Attualmente è fissato a 0,5%. Probabilmente, come in più occasioni evidenziato anche da noi, sotto la pressione della Federal Reserve e di certi settori del mercato, Francoforte potrebbe anche lanciare una specie di quantitative easing – acquisto di titoli stampando soldi – per far salire il tasso di inflazione.
La Fed da tempo sta “attaccando” l’Unione europea, il sistema dell’euro e la Bce la cui politica sarebbe responsabile del rischio di deflazione, che si verifica, come è noto, quando la recessione economica, combinata con la caduta della domanda, fa scendere i prezzi. Di conseguenza l’”inflazione negativa” rende anche difficile l’abbattimento dei livelli del debito pubblico. Mentre si chiede all’Europa di aprire i rubinetti della liquidità da far rifluire nel settore bancario e nel mercato, negli Stati Uniti però molti suonano l’allarme di possibili nuove bolle a Wall Street. Infatti, poco dopo l’esplosione della crisi del 2008, a seguito delle ingenti immissioni di liquidità a beneficio più della finanza e delle banche che di una genuina ripresa produttiva, il mercato azionario ha registrato un continuo e progressivo boom. L’andamento dell’economia, invece, per cinque anni è stato di una lentezza esasperante. Dal 2009 al 2012 il valore di un investimento nell’indice azionario Standard & Poor 500 si è raddoppiato e nel 2013 è cresciuto di un altro 18%.
Tale dirompente crescita del valore dei titoli quotati a Wall Street è sproporzionata rispetto all’andamento dei profitti delle corporation sottostanti. Secondo certi studi, simili grandi squilibri, misurati nel periodo di circa 10 anni, si sarebbero verificati altre tre volte negli ultimi cento anni: negli anni venti, verso la fine degli anni novanta e prima del crack del 2007. L’economia americana di oggi sembra costruita apposta per far crescere i valori dei titoli a Wall Street. I tassi di interesse sono mantenuti bassi da una debolissima crescita economica. Contemporaneamente si riducono i costi delle industrie e si fanno sembrare più appetibili i titoli azionari rispetto ad altri investimenti più sicuri ma meno redditizi. E’ un trend già visibile anche in molti Paesi dell’Ue. Nonostante un andamento più che mediocre dell’economia, i livelli di profitto delle corporation americane sono relativamente alti, soprattutto per il fatto che esse controllano rigidamente il lavoro e riescono a comprimere i livelli dei salari.
Il prolungato boom della borsa ha sempre avuto molte spiegazioni e giustificazioni ma i precedenti storici non sono tranquillizzanti. Uno dei parametri più realistici per studiare le fasi di boom-bust (espansione e frenata) delle borse è quello che misura per un periodo di 5-10 anni il rapporto tra il prezzo del titolo azionario rispetto al tasso di profitto della corporation cui è legato. E’ statisticamente dimostrato che, quando tale rapporto raggiunge per un lungo periodo la soglia di 25, si è alla vigilia di un nuovo crack delle borse. Nel 1871, ad esempio, il tasso di 25 a 1 tra il valore dei titoli azionali e i profitti delle corporation sottostanti, mantenuto mediamente per 5 anni consecutivi, portò a un calo della borsa del 12%.
Riteniamo che tali questioni e prospettive vadano opportunamente valutate in un momento in cui il mondo della finanza e della comunicazione da essa controllata sta spingendo l’Europa sulla strada della Fed.
Qualche settimana fa il Tesoro americano e la Fed hanno accusato l’Europa, ed in particolare la Germania, di essere responsabili del rischio di deflazione. Le autorità monetarie americane, quindi, chiedono alla Germania di aumentare non solo i consumi ma anche la liquidità circolante. La Bundesbank ha rigettato le accuse come infondate. Certo è vero che la stagnazione economica in Europa, non solo in Italia, si protrae da troppo tempo ed è ora che anche la Germania, insieme ai partner europei, si convinca a sostenere, oltre al fiscal pact, anche un forte programma di sviluppo infrastrutturale, tecnologico e occupazionale per far ripartire l’economia dell’intera Unione.
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista
x Un peso e una misura
Ho letto il libro e ricordo benissimo che gli autori avanzano multiple possibilità di che era responsabile. Spiega pure che Enrico Mattei dava abbastanza mazzetti ai partiti/politici italiani per loro appoggio in casi di interesso nel parlamento e era arrivato al punto che, secondo la terza legge di Faust, la verità veniva a galla.
Poi questi pentiti basta dirgli che canzona vuoi sentire e loro la cantano con gusto.
Quando si arriva a usare la matita blu con il blogmaster per un by anzichè bye;
quando con somma sicumera si usano detti in inglese e poi, con l’arroganza che contraddistingue lo stupido, platealmente si fa la traduzione ” per i piemontesi che non sanno le lingue”…
e tralascio le espressioni dedicate alla sottoscritta…me ne faccio un baffo!
quando si storpia la Storia come più piace soltanto per leccare meglio chi si è degnato di darti una cittadinanza…
beh caro Peter, lei ha già toccato il fondo, ora non le resta che continuare a scavare nelle bianche scogliere di Dover!
In Italia abbiamo un lecchino, un cieco adulatore di meno.
E se si toglie anche dal blog…cercheremo di farsene una ragione!
Potrà anche avere la valigia di cuoio, o meglio di Luiss Vuitton, ma lei resta un emigrante senza Patria, perchè quando ci si aggrappa a un qualsiasi Paese sperando di dimenticare e disprezzare Quello di origine, non si ha nè Questo nè Quello; si è apolidi che strisciano per essere accolti!
E adesso la lascio alle sue salivate per la storia di Inghilterra, perchè tanto fra non molto non resterà altro dell’ intera Isola oltremanica, se non il ridicolo rimpianto del nobile decaduto che pretende di essere ancora nobile e importante.
E lei è il parvenu che si sente importante a fare il maggiordomo fra castelli vuoti e muri cadenti!
Se se ne va, buon viaggio!
by, by, by, by!!!
Sylvi
Poppy,
sei troppo rozzo e, quel che è peggio, ignori i fatti.
Suvvia, prova a dare una limata su quel tuo essere rozzo, smussa la tua cafonaggine. Quanto vai su di giri e sbrocchi prenditela con il Cerutti.
Il sottoscritto ha la pellaccia dura, disposto anche ad ascoltare i tuoi coccodè.
È un consiglio, poi fai come vuoi.
No problem.
C.G.
x la friulana etnica
Ma vada lei a dar via il backside, ammesso che …
Buona fortuna col tradutore automatico.
Mon merita altra risposta
Peter
x Cg
Per rozzezza, non ti pare che la cicciona friula tenga banco ?
Popeye usa gli esempi che puo’…
Peter
caro Popeye 21,
beh per lo meno questa volta Obama non si nasconde ipocritamente
dietro l’ombrellino della Nato: è proprio l’America che caccia i soldi per piantare un altro termitaio di guerra.
Dove sono le armate russe in Ukraina, in Polonia?
Dove sono le provocazioni di Putin?
La Merkel, Holland, Renzi hanno chiesto eserciti e armi americane?
E Obama le sue minacce le proferisce da Varsavia, i suoi piani di guerra li fa nella Capitale che sta con un piede in Europa e uno in America, esattamente come Londra.
Io mi auguro che stavolta, l’Europa, Quella che conta, impianti una bella supposta di acciaio inox dove si deve agli americani e ai loro alleati con fisime guerresche.
E questo prima che lo faccia Putin!
Non per niente, ma se proprio volete guerreggiare , fatelo a casa vostra, non a casa nostra!
Mi spiace, ma proprio penso che gli americani stanno ampiamente esagerando!!!
E Obama e i suoi generali si vergognino, se fosse possibile… perchè prima hanno promesso la Nato e quant’altro all’Ukraina, l’hanno sostenuta nella sua rivoluzione di Majdan, sotto sotto ovviamente, accendendo un focolaio che soltanto un Presidente imbecille americano poteva non vedere;
e Putin, ampiamente provocato ai suoi confini, che ha difeso la sua gente , ora sarebbe l’aggressore ???
Prima in Kosovo, poi qua e là per il Mediterraneo, ora il Mar Nero. Aggressori che si ammantano di essere esportatori di democrazia…
Ma la democrazia delle bombe se la tengano a casa loro.
NOI ABBIAMO ABBONDANTEMENTE GIA’ DATO.
E mi piacerebbe sapere se l’americano medio è felice di tutto questo guerreggiare per il mondo.
saluti
Sylvi
Quando sei a Roma fa come i romani, mi hanno detto.
Cara Sylvi,
Risponderò domani mattina con calma e poi possiamo parlare della “bella supposta di acciaio inox” e i possibili usi.
By, By!
P.
x Peter.
Sylvi è tutt’altro che rozza, se ti basta la mia parola te la do come garanzia.
C.G.
x C.G. #48
“Egregia signora, aspettiamo sempre che gli US, da maestrini di etica quali credono di essere, diano il buon esempio e commemorino UNO dei LORO massacri in giro per il mondo, senza aspettarsi quelli degli altri, per fare la morale spicciola dei due pesi e due misure.
Un peso e una misura sarebbe sufficiente.”
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Cosi’ come lo fa l’Italia?
Poi io scritto che la Cina ha cancellato il massacro di Tiananmen Squure dalla sua storia, Lo trovera’ in internet.
Il mio Stato e’ l’unico che commemora VJ Day….ovvero Vittoria contro il Giappone. Non esattamente una commemorazione desiderabile.
Non ho fatto morale, solo una notizia e constatazione.
Se si parla di guerre antiche … Oddio, l’Europa dovrebbe coprirsi di ceneri, in fondo gli Europei hanno conquistato le Americhe.
Svaligiato le Americhe, altro che il suo solito disco rotto: “scippare”.
La sua stadera funziona solo da una parte, quella che le conviene.
Bye, bye,
Anita
x CG
No perche’ vedo da me.
La maestrina da caserma vive in un posto dove i suoi ascendenti erano adusi a leccare il culo agli austriaci da secoli. Si illude allora per il suo cotanto ‘retaggio’ che gli emigranti debbano fare lo stesso, trascurando il dettaglio che da queste parti sono del tutto insensibili alla adulazione…il che spiega anche perche’ gli italiani da queste parti siano relativamente rari. O almeno un certo tipo di italiani.
Saluti
Peter
x Popeye
Obama fa benissimo a rinforzare le difese europee ad Est.
Le mire di Putin, il baldo ‘difensore’, si vedono da mille miglia.
Verra’ presto a piu’ miti consigli.
Lascia perdere le risposte alla abecedaria del blog, e’ meglio.
Ciao, Peter
x Anita
Sono in amicizia con un giovanotto cinese, biochimico di professione.
Abbiamo visto a casa mia il vecchio ‘ultimo imperatore’ di Bertolucci, che gli e’ piaciuto molto dato che e’ manciuriano (i cinesi sono in genere han), e l’ultima dinastia in Cina era della Manciuria. Film proibito in Cina, almeno fino a pochi anni fa.
Sarebbe il caso di smitizzare pero’ cio’ che avviene in Cina. E’ vero che Tien an Men non esiste, ma i giovani non rimpiangono la rivoluzione culturale, e sono spesso di mentalita’ molto aperta. Citano spesso ‘open and reform’ di Den Xiao Ping. Sanno benissimo che vivono in un paese capitalista selvaggio sotto la facciata ‘comunista’. Noto una enorme differenza di mentalita’ tra questo giovane ed un mio altro amico piu’ anzianodi Singapore, paese ‘occidentalizzato’, che non si sbottona su nulla e mandera’ presto suo figlio ‘a casa’ per fare il servizio militare e non perdere la cittadinanza.
Trovo i giovani cinesi della classe media di gran lunga piu’ saggi, colti e preparati dei loro coetanei occidentali, italiani in particolare. Se penso ai miei nipoti….
Ciao, Peter
x Anita
E pensare che il Singaporean fa lo psichiatra, quindi dovrebbe avere, in teoria, una maggiore capacita’ critica. Si vede che non conosco affatto i miei polli.
Ciao, Peter
Io mi auguro che stavolta, l’Europa, Quella che conta, impianti una bella supposta di acciaio inox dove si deve agli americani e ai loro alleati con fisime guerresche. Sylvi
x Popeye
Ho scritto ” americani e alleati con fisime guerresche” quindi ho specificato ben bene a chi mi riferisco.
Chi non ha fisime guerresche evidentemente non c’entra.
Tanto per chiarire!
Sylvi
x 65
Per il momento, le fisime guerresche ce le ha lo zaretto Putin, che rischia supposte giganti tipo ‘Cruise’ e ‘Pershing’ di una volta.
Oggi non so cosa producano, ma non credo vi siano mutande russe che tengano.
Peter
Novorossiya
Tanto per farci quattro risate sugli Alleati USA,in Europa dell’Est.
La sig Sylvi si è lasciata trasportare un pochino nella esposizione della sua analisi , ma i concetti sono tutti esatti.
Io tento di emularla ed eventualmente superarla, non penso che se ne avrà a male.
Ormai è invalsa l’abitudine di postare interi pezzi , presi un pò qui e un po l’haaah, ma sono molto istruttivi e fa bene la sig Sylvi ha stigmatizzare l’estrema chiarezza che finalmente si evince dal comunicato dell’ineffabile presidente di colore afroamericano detto Obama.
Se notate ,il Presidente non dice i nostri alleati europei, ma i nostri alleati dell’Est europeo,come se fossero ormai ai suoi occhi altra cosa rispetto all’EU. Lo trovo molto significativo.
D’altronde ..poverini ..si sono presi una bella mazzata sui denti, nel recente passato ,i poveracci,hanno fatto di tutto per impedire la costruzione del gasdotto siberiano degli anni ottanta ,lungo 5.500 Km per la fornitura in Germania ed in Europa di 50 miliardi di mc.
Ronald Reagan tentò invano tramite la politica delle sanzioni di impedirne la costruzione,con le scuse dell’invasione dell’Afghanistan e del colpo di stato in Polonia.
Buca,e pensare che la Germania non era neppure unificata e che il processo UE appena appena agli albori.
In parole povere gli europei continentali risposero picche, nel senso che tanti salamelecchi e parole di circostanza , ma quando si tratta di canne del gas ,energia ecte,cet non ci sentirono e il Gasdotto si fece lo stesso.Bum!
Beh, ora c’è pure quello cinese in costruzione..qualcuno dice che Obama stia smontando quello che Kissinger e Nixon realizzarono.
Altro bel colpo,altro bel successo, ma questi insistono proprio nel volerci portare la Democratia ammeregana , pure a noi Europei,come direbbe la Sylvi, se la tengano tutta, con annessi e connessi.Soprattutto i connessi pro-domo loro.
Qualche “buontempone “, mormora pure ,che le intere guerre in Medio oriente, sotto l’alto patrocinio della Democratia made in USA,non sia affatto per impadronirsi loro del Petrolio,loro, ha ragione l’Anita si “scistano” a gran forza,ma bensì impedire che gran parte di quel petrolio,possa servire allo sviluppo cinese,per cui ,meglio posare il loro democratico “Kulo” in quelle zone,destabilizzare tutto quello che possono, armare talebani, armare gli integralisti siriani antiAssad, e poco importa se poi magari questi, ficcano le bombe a Bruxelles…bah beati loro.
Come dice Pino Nicotri, noi europei continentali , non siamo di certo meglio degli ammeregani, ma proprio per questo almeno che non ci prendano per il KULO!
Beh, adesso l’avvertimento è chiaro ,nemmeno Cinesi e Russi amano farsi prendere per i fondelli e magari passano sopra alle loro storiche diatribe.
Quindi viva la Novorossiya e non voglio qui tediarvi con la storia di questa regione russa , visto che parlo solo il piemontese,e il buon Peter rischia di non capirci un “caxxo”.
Aldo Moro che piemontese non era ,quando parlavano quello strano dialetto, un misto di gutturali suoni angli e sassoni si addormentava,lui parlava bene il Latino e comprendeva molto bene anche il Piemontese e il Veneto.
Notte e notte e sogni d’oro..ultimo paragrafo per il buon Peter Pan !
Caino
Come si dice : Non tutte le ciambelle vengono con il buco, nemmeno in Puglia.A volte ,viene solo il buco, non dico di che !
Facciamo tutti un minuto di silenzio, brutti zoticoni, per la austera abdicazione di Sua Maesta’ Cattolica il re di Spagna Juan Carlos, salvatore della fragile democrazia spagmola, ed in odore di corruzione finanziaria di vario ordine e grado. But we have to take the rough with the smoooth, right folks?
Sorprende che la costituzione spagnola non preveda regole di successione!!!!
Sara’ l’ erede al trono sicuro sul trono?! Con la sua dolce consorte ex commmentatrice televisiva.
Chi vivra’, vedra’. Non tutti hanno lo stile e la gloria di Elisabettta.
Peter
Ahh ps–il “come si dice” è in stretto piemontese ,per cui se Peter Pan vuole , si può tradurre in anglo, sassone, celto e Giove solo sa in quante altri dialetti…cosa non si farebbe per gli amici ,ehhh!!
x Cain
Ecco, ho il sospetto che se il mio conterraneo avesse capito meglio quella lingua, ed ignorato i barbarici e provinciali piemontese e veneto, sarebbe campato molto piu’ a lungo e senza fini tragiche.
Ne uccide piu’ la penna che la spada.
Quanto alle ciambelle, se ne faccia una per i bagni di mare, da voi assente. Preferibilmente com un buco largo.
Bye-bye
Peter
mio caro Peter, 54
ma davvero lei pensa che io andrei a perdere tempo con il traduttore automatico per un termine, diciamo anatomico, alla Grillo???
Per una sola volta voglio essere sincera con lei:
( voglio ricordarle che due componenti della mia famiglia hanno completato gli studi universitari, e una anche il dottorato, in lingua inglese. Può dire lei altrettanto delle sue lauree?).
Dicevo: a mia figlia, nella normale telefonata serale di buonanotte, le ho raccontato il quibus del backside.
Si è informata: -mamma, quanti calli gli hai pestato?-
– qualcuno, ma non eccessivamente…- ho risposto.
Ha ritenuto che se lei fosse un very british mi avrebbe risposto:
-Wow, and not in a good way-.
… cicciona, etnica, maestra da caserma….è very british? Mah!
Sylvi
Ps: un buon callifugo, nooo???
x Sylvi
Dia a sua figlia lo stesso consiglio che ho dato a lei.
Gratuito.
Due al prezzo di uno. Buy one, get one free.
Per voi friulani tardi di lingue evolute.
Mandi
Peyer
Volevo dire
‘Mandi’
Peter
x Sylvi
Ma per piacere….
Chissa’ quanto avete pagato per farvi tradurre pure le virgole dei ‘dottorati’ caraibici.
Peter
Un Esemplare 70 ,tipico esempio del concetto di Democratia anglia e sassone.Quando le pere sono mature cadono tutte ,basta un lieve scrollone e mostrano la loro piena maturità, consapevolezza,piene di etica e morale.
X Cain
Ma scusi, non e’ democratico munirsi di ciambelle col buco largo da voi?!
Una misura per tutti?!
Peter
X Anita.
Ho scritto che vale per TUTTI.
Quindi, compresa l’Italia.
Se lei è miope o non riesce a leggere cambi occhiali.
Forse una lente di ingrandimento 1:15 per lei sarebbe l’ideale.
Costano poco e il modesto investimento le potrà tornare utile.
C.G.
aaaaHHH dimenticavo per il buon Peter Pan:
Lettieri e Raimondi ,probabilmente, al fine di guadare di più e meglio e più in fretta , penso che le raccomanderebbero di andare a…ovviamente a pagamento, ma penso lo sappia già da solo ,senza bisogno di consigli !
Ovviamente anche questo post è in stretto piemontese, per cui penso faccia fatica a comprenderlo !
Ci sono persone che hanno il senso della misura perfino nei contrasti, anzi perfino negli alterchi.
Poi ci sono persone che non ce l’hanno e che polemizzano non tanto con cattiveria ma in modo volgare ed inelegante usando espressioni o concetti ripugnanti, di cui ci si dovrebbe vergognare. Sono persone che quando parlano del loro avversario si inventano le caratteristiche o modi di essere di quest’ultimo, sulla base di chissà quali intuizioni o di chissà quali petteg0lezzi da lavandaia… O addirittura spesso attribuiscono all’altro caratteristiche loro proprie, esagerando, equivocando, distorcendo quel che l’altro ha realmente detto.
Il pregevole signor Popeye è un esemplare da manuale di questo modo di vivere ma anche Rodolfo non scherza. Tuttavia al di sotto delle brillanti argomentazioni anche il buon Peter ha dimostrato di essere fatto, ahimè troppo spesso, della stessa pasta.
Caro Peter, i suoi messaggi riferiti a Silvy sono indegni e per di più lei parla a vanvera, di solito senza azzeccarla. Farebbe meglio a tacere oppure a parlare di cose che conosce, nelle quali comunque lei è spesso poco attendibile perchè quando si toccano i suoi tabù lei è incapace di valutazioni non dico oggettive ma anche solo equilibrate e realistiche. Lei non è un caxxone che spara caxxate, lei è uno che nelle polemiche in cui si sente personalmente implicato perde, letteralmente, il lume della ragione. Il vero problema è che lei si sente personalmente implicato in quasi tutto. Qualche volta, raramente, se ne rende conto ma solitamente lei è cieco e sordo ad ogni ragione.
Mi dispiace molto ma lei si sta mettendo sullo stesso piano del miserabile Popeye: quello di chi non ha veramente niente da dire. Peccato, avrebbe potuto sicuramente fare qualcosa di meglio!
Uroburo
x Cain
E’ quello che fa lei nel tempo ‘libero’?!
In piementese ‘largo’?!
Ah ah ah, mi fa divertire piu’ di Rodolfo
Peter
x Uroburo
Mi aspettavo la pontificazione estemporanea del vecchio guru Uruburu.
Sa cosa ne penso? Non me ne fotte un accidente.
Pensi, se la demenza senile glielo consente, alla degnita’ e proprieta’ dei messaggi della maestrina da caserma per il sottoscritto.
O vada pure a farsi …di paro con essa.
Amen.
Peter
x Peter
Lei dev’essere impazzito. Come si permette di dare del demente senile a qualcuno? Pensi semmai a se stesso, anche se forse non è ancora senescente almeno dal punto di vista anagrafico.
nicotri
x Peter
Sì, deve’essere davvero impazzito: ho letto anche le sue cialtronerie indirizzate a Sylvi.
Faccia una buona visita medica. Non dovrebbe esserle difficile, visto anche che mi pare sia del settore.
nicotri
Caro Peter,
che il caro, povero e buon signor Popeye scopiazzasse le espressioni degli altri non stupiva, anzi sembrava in perfetta linea con le caratteristiche profonde del personaggio.
Per deficienze linguistiche, suggeriva lei; per deficienze generali, penso invece io …
Che anche lei sia ridotto a scopiazzare invece quella è, almeno per me, una sorpresa: mi sembrava, lo dico sul serio, che lei fosse di livello superiore per cultura, educazione, buon gusto. Mi sa che mi sbagliavo.
Uroburo
caro Uroburo,
” se la demenza senile te lo consente” come diagnostica il Peter, tu sai che alla bisogna, puoi avere una sana raccomandazione di cure dalle mie parti.
Si può sussurrare al Primario di Psichiatria che sei nostro amico; che da buon bidello hai sempre correttamente svolto il tuo lavoro, senza attentare alla virtù delle giovani puellae dell’Istituto;
che pareva tu non avessi mai dato segni di squilibrio prima di frequentare il blog di Pino Nicotri…insomma #staisereno.
buonanotte
Sylvi
x tutti
Mi sembra evidente che non sia possibile restare ospite di questo blog, data la parzialita’ del blogmaster, che non ama essere contradetto, ed ignora a bella posta la volgarita postribolare dei posts di Sylvi diretti a me, dandomi poi del cialtrone per risposte del tutto legittime.
Per non parlare del suo amico Uroburo, che sono lieto di non aver mai conosciuto.
Quanto alla ‘pazzia’, se lo fossi in questo contesto sarebbe solo una cosa salutare.
Mi chiedo come Nicotri si permetta di dire a me di farmi visitare, insinuando che io sia ‘del settore’, mentre mi ricordo benissimo i commenti che fece a suo tempo sul suo amico in sua assenza.
Lascio per sempre il blog, e rivolgo un saluto solo a CG, di cui apprezzo la austera sobrieta’, ed anche a Popeye, Faust, ed Anita, con la quale mi terro’ forse in contatto privato via email. Ed alla quale consiglio di staccarsi for her own good. Cosa che avremmo dovuto fare entrambi molti anni fa.
Peter
x Peter
Ottima scelta.
Non si preoccupi, stia sereno, non sentiremo la sua mancanza. Non faccia però come Herr Rodolfo, che ci ripensa sempre.
Ora le auguro la buonanotte. Dorma bene e faccia bei sogni. Ne ha bi-sogno.
nicotri
x Nicotri
Nin hi bisogno di approvazioni, grazie.
Quello che conta, e’ che non sentiro’ io la mancanza dei suoi articoli. Poco ma si-curo.
Peter
x Peter
Fossi presuntuoso pretestuoso come lei, le farei notare che in italiano si dice e si scrive “non” e non “nin”. E che si dice e si scrive “ho”e non “hi”. Ma forse lei risente già del cinese…
nicotri
x Nicotri
你他妈的
Peter
Quello che conta, e’ che non sentiro’ io la mancanza dei suoi articoli. Poco ma si-curo. Peter
Ovviamente il Lord sputa nel piatto dove ha ampiamente mangiato per anni!
Pare si usi così dalle sue parti!
Quelle finesse!
Sylvi
Buongiorno a todos.
Se posso esprimere la mia opinione a me dispiace se Peter se ne va. Dispiace perchè è un valore aggiunto al blog.
E se poi lui e Sylvi si detestano ci può stare, se penso a quante ce ne siamo dette e ridette in questi anni io e la signora Anita, al confronto, le loro sono quisquilie. Ciò non toglie che alla komare il Cerutti vuole bene, anche se a volte vorrebbe strozzarla.
Penso che in fondo dietro alle nostre reciproche inkazzature, ci sia anche un pò di stima non apertamente dichiarata.
Quando un’altra persona si ritiene insignificante non gli si da corda ma se si polemizza, anche in maniera aspra, nel bene o nel male quella persona ci significa qualcosa.
Non sono psichiatra nè bidello e neanche un fisico, eppure quanto detto mi sembra faccia parte di quella famosa legge dei due poli estremi che si toccano.
C.G.
Caro Peter,
io espressioni postribolari della Silvy non ne ricordo ma di sue sì, e neppur poche.
Al buon Rodolfo il turpiloquio e le volgarità ogni tanto scappan fuori. Il pregevole signor Popeye è ormai uso a terminare i suoi interventi con la più caratteristica espressione del Grullo: Vaffa… Lei usa espressioni leggermente diverse ma di identico significato e, quel che più stupisce, spesso gettate contro chiunque non sia d’accordo con lei indifferentemente dal fatto che il suo interlocutore se le sia in qualche modo meritate oppure no. Io, nel mio piccolo, non mi sono mai rivolto a lei in questo modo; la figlia della Silvy men che meno.
Fare le differenze, sapere fare le differenze, saper cogliere le differenze e saperne valutare il valore, è la vera diversità tra chi è primitivo e chi è invece evoluto, tra chi principalmente agisce le proprie passioni e chi invece riesce a mediarle in modo più articolato e civile. Io pensavo che il suo modo di scrivere, sempre preciso e talvolta elegante, fosse indicativo di buona educazione, cultura, finezza ed eleganza concettuale. Certo mi ero accorto da tempo, fin dal primo dialogo diretto tra noi, a proposito della polemica sul cosiddetto razzismo antimeridionale, che c’erano argomenti nei quali lei reagiva in modo immediato, diretto e quasi automatico, alzando immediatamente il livello dello scontro in maniera sproporzionata e spropositata. Però mi sembrava che la cosa fosse circoscritta ad alcuni argomenti, sostanzialmente il meridione e gli omosessuali. Con il passar del tempo le cose sono cambiate in peggio: praticamente sempre lei è oltremodo polemico e spessissimo lei porta la polemica al livello abituale di certi bifolchi incivili che pascolano su questo blog indegnamente insozzandolo.
Peccato, una volta questo blog era un luogo di scambio di punti di vista vari e spesso di valore. Adesso il livello medio è quello di un signore che parla con i suoi polli, e fin qui nulla di male, ma che afferma che i suoi polli gli rispondono, ridono, leggono il computer oppure capiscono quel che il suddetto signore legge loro – ai polli, dico – e questa sì che sarebbe una vera curiosità, unica a livello mondiale ma forse abituale in Useggetta.
La realtà più banale, caro Peter, è che lei tollera poco e male i pareri diversi dai suoi, perché anche lei non ha capito che le diversità e le differenze sono il vero motore della vita e della storia. Stiamo ormai assistendo ad una “useggettizzazione” del mondo e di questo blog. Un vero peccato perché la cultura useggetta è, nella sua sostanza ultima ed a mio modo di vedere, incompatibile con la sopravvivenza di questo povero pianeta per la sua strutturale intolleranza, direi su base religiosa.
Con tutto questo rimango del parere – anche con lei come nei confronti di chiunque altro, compreso un miserabile come il signor Popeye – che la sua uscita dal blog sarebbe un ulteriore impoverimento di un blog troppo piccolo e perennemente in pericolo di scomparire. Comunque le faccio i miei migliori auguri di buona vita, mi creda senza rancore. Uroburo
x Peter
Arigatò! Per ora la ringrazio in giapponese per il cortese ed emblematico Vaffanculo scritto in cinese. Poi aggiungerò qualcosa in cinese.
nicotri
x Uroburo
Anche a me spiace se qualcuno se ne va, a parte le canaglie accaviggine. Tant’è che non ho mai bannato nessuno. Ma non uso correre dietro a nessuno. Specie di questi tempi, con la madre di mia moglie che ha cessato di soffrire questa mattina dopo un paio di mesi di dolore per tutti, come tu e Sylvi sapete bene.
Il linguaggio scurrile in particolare contro una donna lo ritengo cosa ignobile e inaccettabile. Anch’io ho bastonato proprio Sylvi, ma senza scadere nella volgarità e negli insulti da caserma nonostante abbia fatto il servizio militare.
Tu comunque continui a confondere il blog con il forum. Il blog è in buona salute, se il forum scomparisse non ne risentirebbe perché i contatti giornalieri non calerebbero se non di poche unità.
Un saluto.
pino
x Peter
一块狗屎,与所有尊重狗屎,他不能做什么,但送他妈的。试着问自己为什么。
Pino Nicotri { 04.06.14 alle 8:33 } Tu comunque continui a confondere il blog con il forum.
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Ahhh….. Io pensavo che il blog fosse questo. E invece scopro che questo è il forum.
E dov’è mai il blog? Non lo trovo.
Un saluto U.
Mio carissimo e pluridotato Uroburo
Nel tuo 79 ti sei descritto benissimo, anche in perfetto italiano. E’ inutile che tu, e SPECIALMENTE TU, vieni a criticare altri. Facendo che? Attribuendo a altri (Peter, Rodolfo, e io) tutti i pesanti difetti del tuo carattere. Ti direi di pensare su questo che ti dico come tuo carissimo amico ma, alas, e’ inutile. Allora vai a quel paese … con tutti i miei migliori auguri.
x Pino.
Condoglianze sentite.
Mi trovo anche io in quella situazione con mio fratello in ospedale dove gli hanno diagnosticato un tumore alla testa. Aspettativa di vita uguali a zero, oggi, domani, fra un mese…non si sa. Ha rifiutato la terapia invasiva data la sua età, 82 anni. Comunque al momento non soffre più di tanto, almeno questo.
Sono in attesa di una telefonata pronto per partire e ogni volta, quando squilla il telefono, mi dico ” ci siamo”.
C.G.
ENRICO BERLINGUER un grande uomo.
Nella storia dell’umanità alcune epoche sono state particolarmente segnate dal passaggio di un innovatore – profeta, poeta, scienziato, politico – il cui nome, preceduto da un avverbio, prima e dopo, definisce l’epoca nella quale è vissuto: prima e dopo Cristo, prima di Giotto, dopo Colombo, prima di Galilei. Fino ai nostri contemporanei, che sono più vicini a noi, ma spesso restano lontani nella memoria.