Pericoli in Israele per papa Francesco? Il contenzioso per la sala dell’Ultima Cena e le offese crescenti di coloni e ortodossi

Chissà se Papa Francesco nel suo imminente viaggio in Palestina e Israele riuscirà almeno a convincere il governo israeliano a restituire o comunque assegnare alla Chiesa il Cenacolo di Gerusalemme. Vale a dire, la sala sul monte Sion dove secondo la tradizione si è consumata l’Ultima Cena tra Gesù e gli apostoli. E dove da qualche anno gli atti di vandalismo e disprezzo sono in crescita. Come che sia, mancano meno di due settimane alla partenza del pontefice per la visita di tre giorni, dal 24 al 26 di questo mese, nella cosiddetta Terra Santa  e il barometro segna già tempesta. Il giornale Jerusalem Post, che certo non è di sinistra, parla del timore addirittura di azioni incontrollate da parte dei coloni, che il noto intellettuale e scrittore Amos Oz senza più mezzi termini ha definito  neonazisti ( http://www.jpost.com/National-News/Israels-senior-Catholic-cleric-Price-tags-poisoning-atmosphere-ahead-of-Popes-visit-351912 ).

I coloni hanno reagito denunciandolo “per odio razziale” e dichiarando in coro:

“Ci attendiamo che la polizia finalmente arresti Amos Oz” ( http://www.jpost.com/National-News/Settlers-file-police-complaint-against-Amos-Oz-for-incitement-to-racial-hatred-351902 ).

Ma a lanciare l’allarme è soprattutto il patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fuad Twal, vale a dire il massimo rappresentante della Chiesa cattolica in Israele e Palestina, che si è lamentato con alcuni visitatori e cronisti:

“Stiamo assistendo a un’ondata di atti estremisti che avvelenano l’atmosfera di coesistenza e di cooperazione. In particolare ora che siamo in procinto di accogliere il pontefice”.

Monsignor Twal si riferisce ai “price tag”, come vengono chiamati in gergo gli atti di violenza e vandalismo degli estremisti e dei coloni. Nei giorni scorsi una chiesa è stata imbrattata a bella posta anche con scritte ingiuriose: cancellate, sono ricomparse.

L’impunità che di fatto protegge questi gesti ha spinto un estremista a firmare con nome e cogmome una lettera di minacce inviata alla sede del vicariato patriarcale di Israele, retta a Natareth dal vescovo Giacinto Boulos Marcuzzo. La lettera tra l’altro intimava ai cristiani di andarsene al più presto da Israele. Averla firmata ha reso però gli vitabile l’arresto del suo autore.

“Ma noi qui non siamo stranieri, i cristiani sono i figli di questa terra. Abbiamo il diritto di proseguire la nostra missione”.

ha commentato il vescovo Marcuzzo.

I maggiori indiziati per gli atti di vandalismo e per le minacce sono gli ebrei ultraortodossi, che non si limitano più a colpire chiese e moschee, ma ormai anche gruppi pacificisti israeliani e addirittura basi dell’esercito. Al punto che il procuratore generale dello Stato, Yehuda Weinstein, ci ha tenuto a ricordare che

“in particolari violazioni di legge, dove ci sia notizia ed evidenza amministrativa di coinvolgimento in crimini d’odio, è consentito trattenere sospetti per un periodo esteso sotto detenzione amministrativa senza processo”.

Per il ministro della Pubblica Sicurezza, Yitzhak Ahoronovich, e per quello della Giustizia, Tizpi Livni, i ‘price tag’ sono dei veri e propri atti di terrorismo, e pertanto i loro autori sono da considerare terroristi e come tali vanno trattati.

Chissà se Papa Francesco a Betlemme andrà non solo in visita alla basilica della Natività, sorta sulla mangiatoia dove secondo la tradizione è nato Gesù, ma anche a dare almeno un’occhiata al Campo dei Pastori, dove secondo la Chiesa gli angeli annunciarono ai pastori la nascita fatidica. Se ci andrà, vedrà che è ridotto a un campetto anonimo, stretto tra ristoranti e un albergo, ma soprattutto vedrà come la grande colata di cemento della colonia sulla collina di fronte pare una enorme valanga che sta per investire e sommergere la stessa Betlemme. La radice cioè del cristianesimo. Ormai inglobata dagli israeliani nel comune di Gerusalemme, come ne fosse un sobborgo.

Se il nugolo di palazzine della colonia di fronte al Campo dei Pastori sembra una metafora della volontà di rivincita di certo ebraismo nei confronti del cristianesimo, l’attuale primo ministro Benjamin Netanyahu non ha gradito che il 29 giugno 2012 l’Unesco abbia dichiarato la Chiesa della Natività e la via dei Pellegrini di Betlemme  “patrimonio dell’intera umanità”.

“E’ una decisione totalmente politica, che danneggia gravemente la convenzione Onu e la sua immagine”,

è stato il molto risentito commento di Netanyahu, contrariato perché la Palestina, pur non essendo ancora riuscita a essere riconosciuta come Stato, ha i suoi primi due siti storici protetti. E che siti!

Checché ne dica il capo del governo israeliano e credenze religiose a parte, è strano o, meglio, grave che non siano stati dichiarati patrimonio dell’intera umanità il  Golgota, il luogo ritenuto il sepolcro di Cristo, la Via Crucis, il monte degli Ulivi e il luogo del fenomenale discorso della Montagna.

Qualche anno fa sono stato a Gerusalemme e ho colto non poche lamentele e accuse da parte dei frati cattolici della locale Chiesa Latina:

“Israele, oltre a una incessante pressione sui palestinesi per spingerli a emigrare, rende difficile la vita ai vari luoghi santi del cristianesimo non solo qui a Gerusalemme, ma anche nell’intera Palestina e Israele. Si direbbe che vogliano recidere le radici storiche del cristianesimo, impadronendosi dei principali luoghi simboli così come vorrebbero fare con la Spianata delle Moschee e hanno fatto con molte moschee, poi demolite”.

E il malumore dello stesso monsignor Twal nei confronti di Netanyahu è già esploso nel marzo di due anni fa ( http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-articolo/articolo/terra-santa-holy-see-tierra-santa-twal-13452/ ). All’epoca, monsignor Twal alla Radio Vaticana ha sottolinea che la Terra Santa ha

“un bisogno spirituale, quello di una vera e propria integrazione tra le diverse religioni, nel segno del rispetto”.

Motivo per cui il monsignore dalla stessa radio ha lanciato un appello:

“Togliamo i muri visibili, togliamo i muri nei cuori degli uomini, i muri della paura, dell’odio, dell’ignoranza. Speriamo che un giorno questa integrazione possa arrivare”.

Per parte sua, la Congregazione per le Chiese Orientali aggiunse che la cosiddetta Terra Santa

“è un patrimonio mondiale di spiritualità, e soprattutto per il mondo cristiano rappresenta un bene il cui valore è ineguagliabile: lo sanno bene i milioni di pellegrini che ogni anno raggiungono i Luoghi Santi. Pregando e confrontandosi con il Vangelo visibile, riscontrabile tra quegli scenari e leggibile su quelle pietre, ritornano nelle loro comunità arricchiti da una esperienza irripetibile e unica. Gerusalemme merita uno spazio privilegiato nel cuore di ogni credente”.

Chissà se Papa Francesco riuscirà a risolvere il contenzioso con le autorità israeliane per quanto riguarda il possesso e la gestione del Cenacolo di Gerusalemme, sul monte Sion, dove secondo la tradizione è avvenuta l’ultima cena di Gesù con i 12 apostoli.  Luogo santo per il cristianesimo, il Cenacolo è l’oggetto di una trattativa giuridica senza fine con Israele. Nel 1333 il sultano mamelucco ha venduto la sala dell’Ultima Cena ai reali di Napoli Roberto d’Angiò e Sancia d’Aragona, che la affidarono alla Custodia di Terra Santa. I turchi la confiscarono nel 1551 e la diedero in gestione a una famiglia musulmana, i cui discendenti però sono fuggiti a causa della guerra del 1948. Gli israeliani hanno potuto così dichiararla “proprietà di assenti”, dandone la gestione al dicastero degli Affari religiosi. Dopo il 2000 il Vaticano ha chiesto sommessamente al governo israeliano di prendere in considerazione l’ipotesi della restituzione alla Chiesa. Ma ma gli israeliani hanno fatto orecchie da mercante con la motivazione che dopo tante peripezie è arduo stabilire a chi appartenga qualla clamorosa sala.

Intanto gli atti vandalici non si fermano. Oltre alle scritte “Morte ai cristiani” et similia, orinare per sfregio sul muro esetrno del Cenacolo è ormai prassi comune da anni ( http://www.agerecontra.it/public/press20/?p=11243 ).

Riuscirà Francesco là dove hanno fallito i suoi predecessori? Certo non capita in un bel momento, anche perché il presidente della repubblica israeliana, Shimon Peres, pochi giorni fa ha lanciato contro Netanyahu, che vuole abolire la figura del Capo dello Stato, un attacco senza precedenti:

“Netanyahu mira a trasformare Israele in una dittatura” ( http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Politics/Peres-blasts-Netanyahu-bid-to-curb-presidents-powers-He-wants-a-dictatorship-in-Israel-351968 ).

Non resta che augurare a Francesco “buon viaggio!”.

576 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. alberto C.
    alberto C. says:

    ora, anche il tempio di salomone è roba vecchiotta e non è facile ricavarne legalmente diritti di dominio per il 2014… però almeno qualche sasso è rimasto, un minimo di evidenza. Effettivamente è un po’ poco per non accontentarsi dei confini stabiliti dall’ONU, che per la prima volta da Tito in poi hanno dato uno stato agli ebrei, ma, pur nel torto, hanno più ragione i sionisti dei preti che rivendicano proprietà in Palestina sulla base di tradizioni più che dubbie.
    I coloni almeno coltivano, i preti manco quello, pigliano le decime…

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    “voi meregani” inteso come quelli arroganti , prepotenti e che si autoilludono perchè teste di cemento plagiate. L’ho detto e ripetuto decine di volte, quindi si moderi mia diletta signora.
    Un classico di quello che affermo può leggerlo nel 195 di Popeye, casomai serva a qualcosa.
    Anche se mi rendo conto che non serve.

    Buona giornata.

    C.G.

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    In Libia cominciano le danze-mattanze.
    Un’altro modello di esportazione di democrazia con uno stranoto marchio di fabbrica e la sua supervisione.

    Evvai! Scannatevi per bene tra voi, Onkel Sam watching you.
    C.G.

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  5. Popeye
    Popeye says:

    Democrazia Putin Style:
    Mosca e non nell’aula magna dell’università veneziana: la notizia del conferimento di un titolo onorario a Medinsky ha provocato una rivolta tra i docenti e gli studenti dell’ateneo. La cerimonia sembrava rinviata, ma il 15 maggio il prorettore Silvia Burini è volata a Mosca per consegnare l’onorificenza al ministro, ufficialmente impossibilitato a visitare Venezia per «improvvisi impegni istituzionali».

    Una vittoria di immagine per il governo di Mosca, che ha scatenato una guerra di Crimea a Venezia. Non solo perché Medinsky è un candidato discutibile: è l’autore di un documento-guida sulla «concezione statale della cultura» voluto da Putin, che dichiara che «la Russia non è Europa», e propone di limitare l’accesso alla cultura dell’Occidente «degradato» e «tollerante», opponendo al «multiculturalismo fallito» la gloria dei «valori tradizionali russi». Dei quali fa parte l’idea che il governo deve «scoraggiare» manifestazioni artistiche «contrarie ai valori russi» e anche «usare misure repressive». Dalle parole si passa ai fatti: pochi giorni fa il ministro ha licenziato il curatore russo della Biennale dell’architettura Grigory Revzin per le sue critiche all’annessione della Crimea.
    Base #114

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x202gc
    Quelli si scannerano sempre e vita natural durante…troppe tribu’…troppe sette…troppi clan tribali…
    …l’ occidente pieno di speranze e illusioni ha cercato di insegnare loro cos’ e’ la democrazia…non c’ e’ riuscito ne ci riuscira’ mai..
    …credo dunque che bisogna lasciarli davvero che si scannino a vicenda ..e forse fra mille anni impareranno da soli cos’ e’ una democrazia.
    In questo senso penso davvero che l’ occidente fara’ bene a tenersi lontano dalla diatribe Arabe e Mussulmane….che in Afghanistan si stia facendo qualcosa di buono e’ anche un’ illusione….nello stesso momento in cui l’ ultimo soldato occidendale lascera’ quel paese…nello stesso momento ritornera’ ad essere presente di nuovo il Telebano e Al Qaeda…nessuna speranza.
    Non essere intervenuti in Siria infine e’ stata una buona scelta…per quanto possa far male tutto quello che da quelle parti e’ successo ed ancora continua a succedere.
    Rodolfo

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cara Anita e caro Popeye…
    ..in effetti quel link di cg del post Nr. 158 non dice niente…e non vale nulla….lui continua imperterrito la sua via…il suo monotono ragionamento…sempre uguale…
    …ma cosa ci si puo’ aspettare da chi porta da una vita un paraocchi che impedisce di guardare quel che succede a destra e a sinistra…
    tanto e’ vero che non riesce a prendere niente in considerazione..ne’ uno dei miei posts…160-162- 163-164 nei quali io esprimo non IL pensiero…ma UN pensiero…ne’ uno dei tanti pensieri e argomenti che voi stessi avete successivamente espresso….non ne riesce a commentare ad analizzare o a contraddire UNO…ci passa su’…li insabbia…
    …questo vuol ben dire qualcosa…e cioe’ che non c’ e’ e non ci puo’ essere discussione..ne’ disputa…ne’ argomentazione …ne’ un sereno dibattito…..
    Un saluto
    Rodolfo

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Poppy,
    se si fosse trattato del Bushetto jr, gli studenti di quella università
    andrebbero in giro tutti scalzi.
    Dopo avergliele scagliate in faccia, va da sè.

    P.S.: le scarpe.

    C.G.

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    176…
    Pino Nicotri { 18.05.14 alle 15:12 }
    x Rodolfo
    Ovviamente lei non ha capito una beata minchia. L’importanza di cui parlavo è quella che lei crede di avere per me.
    Tra Grillo e Berlusconi che è più fascista? Lei.
    =
    =
    =

    Ma questa e’ una contraddizzione in se’… come potrei mai pensare di essere importante per lei …quando si ricevono offese a scoppio continuo e inviti giornalieri a levarsi da mezzo i coglioni…
    saro’ tutto quello che vuole…anche piu’ fascista di Grillo e Berlusconi(quale bestemmia)..
    ma non tanto idiota da pensare mai.. di stare a cuore di qualcuno che si comporta cosi…qualcuno che non ho mai visto in vita mia… e non mi conosce. Davvero un mistero..
    =
    Nicotri..”Bannare una persona non significa non poterla poi leggere, ma significa non poter poi scrivere”.

    Cosa significa?
    Mah …io non e’ che ne capisca molto di queste cose…mi sento ignorante in tutto e vado a fiuto…cosi come i cani( tanto per precedere qualcuno)….quel che so’ e’ …che se lei mi banna io non potro’ piu’ scrivere…stop..
    ma potro’ leggere il blog …(questo lei non lo puo’ impedire) …
    cosi scrivevo a gc…che nel caso lei mi bannasse….mi resterebbe la sofferenza ogni tanto di doverlo leggere….ma mi risparmierei l’ onere di rispondere….hessi’..
    ….perche’ come son fatto non riuscirei a farne meno.
    Rodolfo

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x206
    Ma una cosa sono le realta’ …ed un’ altra sono le supposizioni.
    Una realta’ e’ qualcosa che si puo’ vedere e capire….
    una supposizione e’ il NULLA…
    facit
    Popeye parla di una realta’
    …e tu del NULLA…
    Rodolfo

  11. Anita
    Anita says:

    x C.G. #202

    “In Libia cominciano le danze-mattanze.
    Un’altro modello di esportazione di democrazia con uno stranoto marchio di fabbrica e la sua supervisione.”

    In quanto alla Libia gli US erano cotrari ad un intervenuto, ma il nostro Obama e’ intervenuto per via aerea per assecondare la Francia e l’UK.
    Obama ha agito da solo, senza interpellare il Congresso.

    Gli US avevano tutto da perdere, la Libia era una nazione amica e adesso ci troviamo con i fratelli mussulmani, cosa preveduta da noi civili.

    Anita

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara signora, guardi che lo sanno anche i bambini come si svolse la danza&mattanza libica.
    Anche un alto papavero a stelle e a striscie:

    “Secondo il contrammiraglio dell’US Navy Charles R. Kubic, subito dopo i bombardamenti della NATO nel marzo 2011 per punire il regime libico, Muammar Gheddafi era “pronto a dimettersi“. “Era pronto ad andare in esilio e a mettere fine alle ostilità“. Secondo Kubic, l’amministrazione Obama scelse di continuare la guerra senza consentire ai negoziati di pace di andare avanti.
    Zio Sam aderì alla jihad in Libia.

    Secondo Kubic, Gheddafi voleva discutere della propria abdicazione in modo accettabile con gli Stati Uniti. Il giorno successivo, 20 marzo 2011, Kubic inoltrò la richiesta di colloquio di Gheddafi presso il comando dell’US AFRICOM, che sarebbe stato favorevole ai negoziati. L’AFRICOM rispose rapidamente con interesse e stabilì le comunicazioni tra i militari degli Stati Uniti e della Libia. Il 22 marzo, Gheddafi iniziò a ritirare le sue truppe dalle città ribelli di Bengasi e Misurata. Il cessate-il-fuoco chiesto da Hillary Clinton sembrava essere a portata di mano, con la cessione del potere e il possibile esilio di Gheddafi. Poi, secondo Diana West, nel suo ultimo libro “American Betrayal“, Kubic ebbe l’ordine di “ritirarsi” dall’AFRICOM, un ordine dell’amministrazione Obama.
    La domanda posta da Diana West è perché l’amministrazione Obama sabotò i colloqui sulla tregua che avrebbero portato ad un cambio di potere senza spargimento di sangue e probabilmente impedito la distruzione della Libia da parte delle forze NATO?
    Ma la domanda in ultima analisi, al di là dell’articolo di Diane West, è fino a che punto il piano atlantista non mirava a distruggere e indebolire la Libia, indebolendo tutta la sub-regione per garantirsene il controllo militare e politico?”

    (Fonte: Bollettino di Informazione Internazionalista)

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    SECONDO quello…SECONDO questo…illazioni di qua’ …supposizioni di la’…
    …ma che siamo in un Bazar?
    Un articolo insensato senza capo che coda….
    distruggere ed indebolire la Libia….
    ma di quale potenza stiamo parlando?
    E che cos’ e’ che e’ stato effettivamente distrutto?
    Non dimentichiamoci che sono 19 gli Stati coinvolti in quella guerra…
    per saperne di piu’ ed esattamente..
    http://it.wikipedia.org/wiki/Intervento_militare_in_Libia_del_2011
    Rodolfo

  14. Popeye
    Popeye says:

    Non Sequitur! Che cavolo centra Bush? Sei totalmente incapace di ragionare in un modo logico. Metti la mano nel tue letame, ne prendi una manata, e lo scandisci a vanvera. Ma vai ….

  15. Popeye
    Popeye says:

    Secondo Kubic, l’amministrazione Obama scelse di continuare la guerra senza consentire ai negoziati di pace di andare avanti.
    ——————–
    Ma non eri tu che santificava questo incapace Obama?
    (e la mano scende nel letame …..)

  16. Popeye
    Popeye says:

    Solo a pensare che se Bush era ancora presidente la primavera araba sarebbe stata solo un sogno. (e la mano scende nel letame e ……)

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un parere del mio amico Robert….
    SONDAGGIO
    A = BEPPE GUFO / B = ADOLF GRILL / C = ………….. ALTRO
    Quale appellativo dareste al nostro ex- comico ? Questo è un sondaggio senza alcuna pretesa scientifica. Potete votare A per Peppe Gufo ( nome datogli da Renzi dopo i tanti appellativi appiccicati dall’ex – comico a tutti i suoi avversari ) o B per Adolf Grill ( datogli dai tedeschi per le note attestazioni di simpatia verso di loro, espresse dal nostro politico di ” punta e tacco ” o C specificando un appellativo vostro o di altri che ritenete migliore. Il sondaggio chiude giovedì g.22 maggio h.22
    E’ un’occasione unica : votare per Grillo senza creare panico sui mercati e senza pericolo che aumenti lo spread !
    Rodolfo

  18. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Grazie per il link di Wiki sulla Libia.

    Peccato che C.G. non apre i links…e anche se li apre…non sa leggere.

    Basta che si metta in bocca gli Usa, le altre nazioni non esistono, idem con altri conflitti.

    Obama NON aveva il consenso del congresso, e non l’ha mai avuto.

    Aveva 90 giorni per ottenerlo:

    “The War Powers Resolution of 1973 gives presidents authority to use military force for up to 90 days without congressional action.”

    Invece l’ha fatto nel caso dela Siria, anche se non era necessario.

    devo uscire…..

    Anita

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ti sbagli, Poppy.
    Io non ho santificato Obama, ho soltanto pensato che dopo quel criminale imbecille del Bushetto (adesso gli è morto anche il cane, imbecille pure lui) qualsiasi personaggio diventato presidente degli US sarebbe stato più decente anche rispetto a chi vive da quelle parti.
    Esclusi i bevitori di thè repubblichini, ovviamente.
    Quelli (voi, tu) hanno ancora nostalgia di Joseph Mc Carthy e lo sguazzare dentro il letame del maccartismo.
    C.G.

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ti sbagli, Poppy…..io non ho santificato Obama, ho soltanto pensato che dopo quel criminale imbecille del Bushetto (adesso gli è morto anche il cane, imbecille pure lui) QUALSIASI personaggio diventato presidente degli US sarebbe stato più decente….
    =
    Ma questa e’ anche un’ ipotesi sballata…intanto Busch aveva concluso i suoi due mandati…ma niente esclude che il suo successore possa essere stato peggio di lui….(ammesso che sia stato il peggior presidente degli Stati Uniti…cosa che vale solo per “alcuni”) dunque non si puo’ scrivere “QUALSIASI”…
    …per fare un esempio lo scorso inverno e’ stato cosi brutto….che QUALSIASI altro inverno che verra’ sara’ migliore….
    …e chi l’ ha detto? L’ ha detto Ciggi’ ….
    Rodolfo

  21. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Nun… ciggi’ a modo suo …avrebbe parecchi motivi (motivati) di ritenere Busch un imbecille (contento lui)…
    …ma il suo risentimento va’ cosi lontano che se la prende anche con il cane….definendolo anche imbecille…
    …se lo sapessero gli animalisti Svizzeri lo accompagnerebbero senza tanti indugi al primo posto di confine Italiano.
    Rodolfo

  22. …se lo sapessero gli animalisti Svizzeri lo accompagnerebbero senza tanti indugi al primo posto di confine Italiano. Rodolfo
    …se lo sapessero gli animalisti Svizzeri lo accompagnerebbero senza tanti indugi al primo posto di confine Italiano. Rodolfo says:

    … e a te, al canile!
    baubbaubbbaaauuu….

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Una cosa e’ certa…
    in un qualsiasi Stato Europeo…senza parlare di quelli a Nord dell’ Italia..un Berlusconi non sarebbe mai potuto arrivare dove e’ arrivato..
    diciamo meglio dove ancora e’…..e’ da escludere categoricamente…
    …la stessa cosa… alla luce delle ultime dichiarazioni (sparate)…….”prevenire e’ meglio che curare”…
    “la lupara bianca attende Renzi”…
    “Non voglio vivisezione del cane ….ma di Berlusconi”…
    e tutto il resto riguardo “il pazzo” e l’ olocausto…varrebbe per Grillo…in Germania per esempio uno cosi sarebbe stato costretto dai media a lasciare il paese…poco ma sicuro.
    Sembra quasi che il paese si vuol far male da se….
    Eh si…i ciarlatani in Italia hanno avuto sempre buon giuoco….
    Rodolfo

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x F.
    Lascialo starnazzare come gli pare, è un poveraccio desocializzato.
    Non gli dare corda altrimenti unita a un pò di sapone e un nodo scorsoio può farsi anche del male.

    C.G.

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x225
    sisisisisisisisisisisisisisisi””’ la fai facile eh?
    Ma non ti vergogni? Non era meglio che continuavi a star zitto?
    Dove sono gli argomenti? Hai qualcosa da ribattere? No?
    Ed allora perche’ non t’ inpicchi tu?…Per farlo ne avresti piu’ che un motivo credo.
    Rodolfo

  26. Caino
    Caino says:

    Egr sig Sylvi,
    interessanti le considerazioni da Lei postate dell’ex primo ministro Schmidt,soprattutto la prima che sembra darLe alcune “preoccupazioni” sia a Lei, che ad essere onesto,anche al sottoscritto.
    Purtroppo, credo però che le “paturnie” eventuali politiche ,di statisti vari,non nascano dal nulla ,anche se poi eventualmente degenerano, affrettando soluzioni .
    Ma ,a mio avviso ,le “condizioni generali” ,a volte,creano queste degenerazioni; se non si comprende questo fatto, si rischia di ridurre la storia dell’umanità ad una confusa storia di “idealismi” ad una somma di stati psicologici, di cui in ultima analisi non si capisce più nulla.
    Sovente le guerre “guerreggiate ” si preparano.
    Non mi sembra che per il momento l?EU stia preparando armamenti particolari, mentre mi sembra più manifesto il tentativo di” altri” di riportarci una nuova bella guerra in casa nostra,in questo vecchiotto continente “Euroasiatico”.
    Il che “per altri “, non guasterebbe in fondo…in fondo..
    Ci si può fare un pensierino.
    Che dice ?

    Caino

  27. Damocle
    Damocle says:

    GRILLO IL FASCISTA CAMUFFATO

    “Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e amministrato”

    Antonio Gramsci, L’Ordine Nuovo, 26 aprile 1921.

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E da Vespa e’ successo esattamente quello di cui parla Damocle nel suo 229.
    Vorrei solo vedere e capire….come riusciranno a guidare il paese una massa di incapaci…e poi vorrei vederli (come loro stessi prevedono) andare a casa dopo solo due legislature per dare posto ad altrettanti incapaci. Ma e’ una pazzia.
    Rodolfo

  29. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Miss Beazley, Scottish terrier, il cane fu un regalo di G.W, Bush per la moglie Laura in occasione del suo compleanno nel 2004.
    Il cane fu messo a riposo dopo una lunga battaglia col linfoma.
    Aveva 10 anni.
    Spesso appartenenti al genere umano sono i veri imbecilli.

    Peccato che Obama non prese molti consigli da G.W.Bush, maggiormente per noncuranza e per nascondere cose che vengono a galla solo ultimamente. delle quali era stato avvisato.

    Anita

  30. alessandro
    alessandro says:

    (quello che intendo scrivere rappresenta anche un commento al topic di nicotri):
    il potere e´ una strana cosa, non tanto il potere in se´, quanto invece il desiderio di potere che lo stesso potere immette ,subdolamente, nelle teste delle persone.Basterebbe un po´ di raziocinio(e di dignita´ personale e colletiva) a smascherare questo teatro, dove ciascuno recita una parte e la recita dura all´infinito.Questa recita ripetuta dovrebbe avere dietro,per logica, come elemento necessario, un certo tipo di carattere che , a sua volta, non puo´ non essere, conservatore.La recita si fonda soprattutto sull´uso delle parole, su un uso approppriato delle parole.La recita non conosce ne´ fatti ne´ verita´.La recita non conosce nemmeno la parola degli altri.La recita conosce una sola parola:la propria.Le prove della recita, naturalmente, non possono esistere.L´unica prova possibile e´ la recita in se´.
    Ad esempio papa francesco parla di poverta´quando sanno tutti che il vaticano e´ lo stato piu´ ricco al mondo e che siccome il papa e´ anche il capo di questo stato egli avrebbe benissimo il potere di donare la propria ricchezza a chi muore di fame.Ma l´uso di un simile potere non e´ proprio immaginabile,ne´ pensabile.Andrebbe contro se stesso e vorrebbe dire la rottura della recita(a favore della realta´).
    Ma l´accento e´ d´obbligo e viene da pensare a una canzone inserita in un vecchio album di de andre´:storia di un impiegato.E´ ovvio(o dovrebbe esserlo) che la recita non solo e´ una rappresentazione anomala e fallace della realta´, e´ soprattutto un incubo.C´e´ chi si sveglia e prima di andare avanti torna indietro.C´e´ anche chi non si sveglia o se ci riesce lo fa solo per trasformare quell´incubo in un trauma sociale.

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    3 riflessioni su Grillo
    1)Finalmente dopo 30 anni e’ riuscito ad entrare in uno studio televisivo…e’ riuscito a condurre il programma con un comizio che non poteva (seguendo i suggerimenti di Alessandro) non essere una recita..
    2) Grillo ha scosso la classe politica dell’ inerzia…costringendola ad agire…che sicuramente non e’ un male.
    3) Grillo essendo un comico puo’ dire quello che vuole…sostenendo che le puttanate che dice sono solo una battuta….cioe’ di non essere preso troppo sul serio…ed e’ l’ unico politico ad avere questa liberta’…
    Rodolfo

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Parte del testo di Fabrizio De Andre
    =
    Ormai sono in ritardo per gli amici
    per l’odio potrei farcela da solo
    illuminando al tritolo
    chi ha la faccia e mostra solo il viso
    sempre gradevole, sempre più impreciso.

    E l’esplosivo spacca, taglia, fruga
    tra gli ospiti di un ballo mascherato,
    io mi sono invitato
    a rilevar l’impronta
    dietro ogni maschera che salta
    e a non aver pietà per la mia prima volta.
    Rodolfo

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Bah…che strano…Vespa ora passa per eroe..
    …forse non ci si e’ accorti che Grillo e’ riuscito a baipassare tutte le sue domande (in verita’ poche) a sviare ed a martellare sempre sullo stesso tasto. Certo Vespa ha mantenuto un atteggiamento esemplare invitandolo (ma solo invitandolo) a non gridare…
    Ed invece Vespa …con i suoi sorrisi si e’ all’ italiana indegnamente prosternato…non si sa’ mai dalla vita.
    Fossi stato io avrei detto al Grillus maleficum…” Senta …lei intanto abbassa il tono della voce…e poi abbia la cortesia di rispondere alle mie domande…se lei continua… saro’ costretto dopo 30 anni a buttarla fuori ancora una volta da uno studio della RAI”…
    Forse Giletti….che spesso da’ ai nervi per le sue interruzioni..sarebbe stato piu’ adatto ad intervistarlo…..
    Rodolfo

  34. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Dobbiamo portare in Europa l’immagine di un Paese che non sia caratterizzato da tangenti, evasione fiscale e iniquità sociale, ma che sia più pulito, più democratico, più giusto.

    Enrico Berlinguer 6 giugno 1984

  35. Popeye
    Popeye says:

    Credit Suisse ha aiutato a evadere il Fisco Usa: ammette la colpa e paga 2,6 miliardi
    ———————–
    E ti pareva questi svizzeri! Guadagnano su tutto: guerre, criminalità, evasione fiscale, dittatori, …..

  36. Salvo Ardizzone
    Salvo Ardizzone says:

    http://www.ilfarosulmondo.it/wp/grandi-manovre-a-sigonella/

    Continua il concentramento di truppe e mezzi a Sigonella, sempre più vista come base da cui gli Usa possono proiettare la propria politica di potenza su tutto il Mediterraneo, e soprattutto sul Nord Africa in ebollizione.
    Mercoledì erano arrivate altre truppe speciali dei Marines e convertiplani Osprey, ora la Cnn ha annunciato che, a seguito del montare del livello degli scontri in Libia, è stato raddoppiato il numero degli aerei e dei mezzi. Il motivo ufficiale è quello d’essere pronti qualora si renda necessaria l’evacuazione del personale dell’Ambasciata di Tripoli, evitando il ripetersi dei fatti del 2012 a Bengasi, quando, nelle violenze suscitate dalle milizie integraliste, il consolato fu bruciato e trovò la morte l’ambasciatore Chris Stevenson ed altri funzionari.
    La motivazione ufficiale potrebbe anche starci, quello che stride ancora e sempre è che una base militare in territorio italiano venga nei fatti ceduta ad una potenza straniera, perché la usi a discrezione per perseguire una politica di proiezione di potenza in nessun modo concordata, in spregio non solo della sovranità italiana, ma anche degli interessi che l’Italia ha nello scacchiere.
    A tal proposito vorremmo ricordare brevemente alcune cose; primo: la rivolta contro Gheddafi, che ha visto in prima fila Francia e Inghilterra, con gli Usa dietro, non è stata originata dalla volontà di liberare il popolo libico da un regime oppressivo e corrotto, ma dalla volontà di scalzare l’Italia (e soprattutto l’Eni) da quelle fonti di petrolio e gas, come i fatti hanno poi ampiamente dimostrato.
    Secondo: il sedicente generale Khalifa Haftar, a capo dei reparti che hanno assalito le milizie islamiche e la caricatura di Parlamento loro ostaggio, è notoriamente uomo del Pentagono, e dietro di lui, oltre che Washington (interessata a stabilizzare una situazione impossibile), si muovono diverse Major a Stelle e Strisce, con la voglia di poter finalmente mettere le mani sul gas ed il petrolio libici.
    Appunto. Portando a compimento l’operazione iniziata nel 2011 e stoppata dal caos che ne è seguito.

  37. Cerutti gino
    Cerutti gino says:

    x Poppy.
    Non lo scrivo per difendere il bubbone delle due banche svizzere, non sono svizzero e si sapeva da tempo che un giorno avrebbero fatto un brutto tonfo.
    Però sentirlo dire da uno che (a parole) sostiene guerre-scippo, dittatori terroristi e sanguinari da usare e poi gettare, pene di morte ( il classico “basta aborti ma evvai con il boia!) con tutta la pochezza del tipico yes-sir-man, fa un pò ridere.

    C.G.

  38. Rodolfo
    Rodolfo says:

    240Salvo Ardizzone
    Dunque per l’ Italia sarebbe come fare harakiri…
    ma non e’ cosi…sono tutte supposizioni….nessuna verita’…
    se non quella che gli Stati Uniti vogliono davvero evitare un secondo Bengasi…che tutt’ oggi in america e’ uno schock e se ne parla ancora a distanza di anni….
    l’ italia ha tra l’ altro con gli Stati Uniti e con la NATO precisi doveri da rispettare.
    In quando “alla volonta’ di scalzare l’Italia (e soprattutto l’Eni) da quelle fonti di petrolio e gas, come i fatti hanno poi ampiamente dimostrato”….
    Quali fatti? In Libia siamo sempre presenti…anche li ci sono precisi contratti da rispettare…e non credo (ma Anita ne sapra’ di piu’) che l’ America abbia bisogno del petrolio Libico.
    Rodolfo

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Popeye
    sii prudente e attento….occorre riflessione….e ponderare…dietro al “nostro” si nasconde solo una volonta’ provocatoria …
    ..perche’ solo uno che vuole provocare stupidamente…puo’ scrivere un post come il 241…dove sostiene di non essere Svizzero….come se non lo sapessimo…ma aggiunge dell’ altro…come al solito senza capo ne coda..
    che non vale nemmeno la pena di commentare…per il semplicissimo fatto che e’ perfettamente inutile.
    Rodolfo

  40. Popeye
    Popeye says:

    Caro Rodolfo
    Il nostro CG e’ come (o lo stesso) schizzolungo. Basta che fischio e lui appare abbaiando. Poi vorrei vedere una foto del ridente schizzolungo.
    Dice che noi abbiamo bisogno del petrolio della Libia quando ne abbiamo quanto ne vogliamo dal Canada e sotto il suolo Usa. Questa un chiara e inconfondibile prova che la pensa come un svizzero anche se nato in altro paese. Mi fermo qui se no inizia a squizzare, per la maggior parte su se stesso.
    Stammi bene.
    Base #114
    P.

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