Potrebbero interessarti
Populare
- A proposito di lapidazione. E a proposito di dilapidazi...11 settembre 2010 - 11:30
- Ormai è ufficiale: il governo Berlusconi si regge sugli...22 agosto 2010 - 23:27
- LETTERA APERTA AL COLLEGA DEL CORRIERE DELLA SERA FABRIZIO...23 aprile 2012 - 20:42
- Israele, Palestina, Blair, rom di Francia, Iran, Sakineh,...2 settembre 2010 - 20:50
- Lo Strapaese del Bunga Bunga e di Bongo Bongo. Svegliaaaaa!...31 ottobre 2010 - 12:23
- Ridicolini è in affollata compagnia: tutti a far finta...15 marzo 2010 - 11:39
- Il transatlantico che prosegue la crociera di lusso ad Haiti...20 gennaio 2010 - 3:27
Recente
- L’Africa è stanca di essere povera13 dicembre 2024 - 11:25
- Sempre pericoloso il gioco dei bitcoin29 novembre 2024 - 12:27
- Ruletka Demo: Everything You Required to Know13 novembre 2024 - 15:59
- La bolla dei dollari off shore1 novembre 2024 - 20:42
- I risultati del Summit dei Brics di Kazan26 ottobre 2024 - 18:51
- DEBITO PUBBLICO IL GRANDE TABÙ DELLE ELEZIONI USA19 ottobre 2024 - 10:17
- Assemblea Generale dell’Onu: i paesi in via di sviluppo...5 ottobre 2024 - 14:30
Commenti
- Auguroni. L.9 agosto 2023 - 23:15 da Linosse
- Non era una password, era solo il memorandum della grandezza...3 luglio 2023 - 22:03 da Pino Nicotri
- Ho cercato in tutto il sito ma proprio un indirizzo email...3 luglio 2023 - 22:03 da Fabio
- La Cina ha presentato il suo piano di pace che era già...17 febbraio 2023 - 18:16 da Uroburo
- PER CC CC valuta la richiesta di Peter: al lago di Garda...17 febbraio 2023 - 18:16 da Uroburo
- Caro Peter, un cordialissimo ben tornato. Io non distinguo...17 febbraio 2023 - 18:16 da Uroburo
- x Nicotri no, cosi' non va, occorrerebbero almeno un...17 febbraio 2023 - 18:16 da Peter
Tags
autoconsumo
autogestione
Bce
Berlusconi
Brics
capitalismo
Cina
cristo
democrazia
europa
FED
Federal Reserve
formazione
Francia
Gaza
Goldman Sachs
Iran
Israele
istruzione
laicità
Lettieri
Mario Lettieri
Nato
Netanyahu
Obama
Onu
Palestina
palestinesi
Paolo Raimondi
papa
Putin
Raimondi
Ratzinger
ricerca storica
Russia
scuola
socialismo
Stati Uniti
storia
storicismo
storiografia
Ucraina
usa
Vaticano
Wojtyla
La ONU ha ammonito Israele per l’assassinio di due ragazzi
L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha ammonito Israele che ha commesso un esecuzione extragiudiziaria ed ha assassinato intenzionalmente due minorenni palestinese in Cisgiordania.
La portavoce Cécile Pouilly ha detto che l’alta commissaria Navi Pillay ha riferito le sue serie preoccupazioni alla Rappresentazione Permanente di Tel Aviv a Ginebra, in Svizzera, sede del Consiglio dei Diritti Umani della ONU.
Le forze di sicurezza di Israele hanno ultimato il 15 maggio due palestinesi di 16 e 17 anni che partecipavano ad una protesta a Beituniya, nella Riva Occidentale.
Le investigazioni preliminari del personale dell’Ufficio nel terreno suggeriscono che i due ragazzi non rappresentavano una minaccia diretta, per cui tratta d’una violazione delle leggi umanitarie internazionali, ha segnalato la portavoce alla stampa.
Pouilly ha dato il benvenuto all’annuncio delle investigazioni – effettuate da Israele – ed ha avvisato che devono essere rapide, efficaci, indipendenti, imparziali e trasparenti.
Incitiamo Israele a diffondere i risultati delle investigazioni e le misure adottate per le stesse, ha dichiarato.
L’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani ha ripetuto il suo allarme per l’uso eccessivo della forza da parte dei sionisti e la mancanza di responsabilità, come nel caso dei due minori uccisi.
La ONU ha riferito che in questo 2014 sono già 22 i palestinesi uccisi da Tel Aviv, e i feriti sono stati più di mille, con munizioni da combattimento, pallottole ricoperte di gomma e gas lacrimogeni.
La relazione settimanale dell’Ufficio di Coordinamento dei Temi Umanitari – il numero dal 13 al 19 maggio – informa che nei territori occupati della Cisgiordania e della Striscia di Gaza hanno perso la vita due palestinesi, gli assassinati di Beituniya- e circa 70 sono stati feriti.
L’ostilità di Israele, espressa con la sua repressione e la continuità della costruzione di insediamenti, è considerata il principale ostacolo alla pace a alla soluzione con due Stati, reclamata dalla comunità internazionale.
In aprile è naufragato un nuovo tentativo di stabilire la pace di fronte alla decisione di Tel Aviv di mantenere la colonizzazione e negare di completare la promessa di liberazione dei prigionieri, come parte del processo che era stato installato nell’estate scorsa con la gestione del Segretario nordamericano di Stato, John Kerry.
India, ancora violenze: due adolescenti stuprate e impiccate
Gabriella Tesoro
Violentate, strangolate e impiccate. È questo il triste destino a cui sono andate incontro due sorelline di 14 e 15 anni.
Le ragazze vivevano in un povero villaggio del nordest ed erano “dalit”, cioè “senza casta”, il gradino più basso delle classi sociali indiane. Forse anche per questo motivo, la polizia non ha dato la giusta attenzione alla denuncia del padre, che si era recato al commissariato martedì per denunciare la scomparsa delle figlie, che erano uscite di casa per usufruire dei servizi igienici, dato che la loro casa ne è sprovvista.
Non avendo ottenuto l’appoggio delle autorità locali, la gente del villaggio ha cercato le ragazze per tutta la notte fino al mattino seguente, quando ha fatto l’orribile scoperta: impiccate su un albero di mango, uno dei simboli dell’India. L’autopsia sui loro corpi martoriati ha confermato che le piccole sono state ripetutamente violentate, strangolate e poi impiccate.
Al momento, sette persone sono state accusate degli omicidi e quattro sono state arrestate. Tra loro, anche due agenti di polizia: Sarvesh Yadav e Rakshapal Yadav.
Questo è solo l’ennesimo episodio di violenza sessuale nei confronti delle donne in India, che con i suoi 1,2 miliardi di abitanti rappresenta la più grande democrazia del mondo e dove, purtroppo, avviene uno stupro ogni 22 minuti. Nella sola Nuova Delhi, in media, vengono violentate sei ragazze al giorno. Quello che fa impallidire è che i numeri potrebbero essere ben maggiori, dato che molte vittime non denunciano lo stupro per la vergogna o per la paura di ritorsioni.
=================================
Putroppo queste sono notizie giornaliere, sembra che in India ci sia un grande incremento di stupri…
Se non si legge di stupri, si legge di ingiustizie da non credere.
Un caso che stiamo seguendo:
In Nigeria una donna e’ in prigione, e’ gravida, con lei c’e’ un figlio di 21 mesi.
L’accusa e’ che la signora e’ nata di religione cristiana e rifiuta di convertire alla religione islamica.si
La donna e’ sposata con un cittadino Americano, un nero, come lei stessa lo e’.
La condanna e’ la pena di morte, via lapidazione, ma prima dovrebbe ricevere 100 frustate, le sara’ permesso di allevare il nascituro per due anni, dopo’ di che verra’ giustiziata.
Il marito e’ stato in TV, abitano nel New Hampshire, anche lui cristiano. Il suo Inglese e’ molto stentato…il che mi fa pensare che la sua cittadinanza sia relativamente recente.
Non so le regole per acquisire la cittadinanza, so le regole di quando sono venuta io negli US.
Ma ritornando alla storia…non ho mai sentito cose cosi’ crudeli, non posso neanche immaginare lo stato d’animo di questa donna, innocente di tutto, colpevole di essere nata ed educata cristiana.
E Boko Haram, la setta, vorrebbero imporre la Sharia a tutto il mondo occidentale.
Anita
PS:
Errore…
La donna condannata a morte e’ del Sudan, una dottoressa.
Ha dato alla luce oggi, una bambina.
La storia e’ anche sul Daily Mail.UK
A.
x Anita, (sempre per quella questione di spazzolare per prima cosa il proprio cortile di casa)
Pena di morte, quella vergogna americana.
“Sarebbe ora di dire basta. Sarebbe ora che nella coscienza di tutti gli americani si manifestasse un’opposizione costante, tenace, assoluta alla pena di morte. La pena di morte è un arbitrio. La pena di morte è un’indecenza. E’ qualcosa di selvaggio: è la negazione stessa della vita che si proclama di voler tutelare e proteggere. Rende peccatori coloro i quali intendono punire altri peccatori
Clayton Lockett, afroamericano, ha impiegato quaranta minuti per morire. La durata di un tempo di gioco nel Rugby… Quasi un’ora per “tirare le cuoia” sul lettino cui era stato legato nel penitenziario di Stato dell’Oklahoma. Un’iniezione letale durata un’eternità, probabilmente per l’imperizia del medico o dell’equipe medica chiamata a porre fine alla sua esistenza terrena.
Un’esecuzione, come del resto tutte le altre finora avvenute, in cui non si configura un atto di giustizia: vi si configura la vendetta, LA SETE DI VENDETTA. Che può anche colpire cittadini innocenti giudicati però colpevoli in sede penale: un professor Gross, dell’Università del Michigan, di recente ha diffuso i risultati di una sua indagine in base alla quale trecento persone innocenti sarebbero state messe a morte in prigioni degli Stati Uniti. Questa sola eventualità ci fa tremare i polsi.
Sarebbe perciò ora di dire basta. Sarebbe ora che nella coscienza di tutti gli americani si manifestasse un’opposizione costante, tenace, assoluta alla pena di morte. La pena di morte è un arbitrio. La pena di morte è un’indecenza. E’ qualcosa di selvaggio: è la negazione stessa della Vita, della vita che si proclama di voler tutelare e proteggere. Rende peccatori coloro i quali intendono punire altri peccatori, individui macchiatisi di crimini efferati, strappandoli appunto alla vita.
E’ curioso, assai curioso: gli Stati Uniti d’America in sostanza rappresentano una società clericale, forse quella più clericale di tutto l’Occidente, o quella in cui sentimenti anticlericali sono quasi del tutto sconosciuti; eppure in soli undici Stati dell’Unione (se non andiamo errati) la sentenza capitale non è prevista: in tutti gli altri si va alla camera a gas o sulla sedia elettrica o si è fatti fuori con l’iniezione letale. Tre tipi d’esecuzione uno più feroce dell’altro. Tre tipi d’esecuzione davanti ai quali ci coglie lo sconcerto, ci coglie una amarezza profonda. In America il “primato” di Dio è perfino suggellato sui dollari: “In God We Trust”, vi si legge. Ma se, ammesso che esista, Dio è spirito misericordioso, clemente nella sua infinita bontà, perché, allora, seguitare ad ammazzare gente con tanta pervicacia e col ricorso lucido, ‘sofisticato’, ai prodigi della tecnica, ai prodigi della chimica? Perché?
Attraverso i secoli, dalla California al Maine sono stati condotti al patibolo criminali della peggior specie, individui per i quali l’emozione più “alta”, la più “bella” era fornita dalle atroci sofferenze inflitte alle loro vittime, a donne, uomini, bambini, bambine. Ma si trattava pur sempre di esseri umani. Esseri umani che avevano avuto anch’essi una madre, una padre; che erano stati anch’essi fanciulli, magari anche gioiosi, generosi con quelli di cui si fidavano. E chissà a quanti uomini, e anche a quante donne, la pena di morte ha negato la possibilità del ravvedimento…Che è stato d’animo toccante, oseremmo perfino dire sublime. Col ravvedimento è difficile che un criminale soffra di meno: secondo noi soffre ancor di più poiché ora lui è conscio di quel che di terrificante ha commesso, “padrone” di inermi, di indifesi. Il ravveduto odia se stesso, di sicuro odia la persona che egli un tempo era. In pochi casi il ravvedimento conduce al sollievo; conduce quasi sempre all’espiazione dolorosa. Con esso la persona nasce a vita nuova. E’ diventata un’ “altra” persona.
Lo Stato etico, o che si proclami etico, non ha quindi il diritto di togliere la vita a un cittadino, a mille, diecimila cittadini per quanto rei di crimini paurosi. E’ “anche” di loro che deve farsi carico. Non può “sbrigare” la ‘pratica’ con una scarica d’elettricità, con lo scioglimento di gas; con l’iniezione letale che non è affatto indolore, non produce nessun effetto soporifero; al contrario, nell’organismo del condannato scatena sofferenze che non possiamo nemmeno immaginare, ma che sappiamo devastanti.
Ci domandiamo come facciano a dormire sonni beati governanti, legislatori, perfino magistrati i quali godono di grandi poteri in una nazione nella quale è “tuttora” in vigore la pena di morte. La pena capitale sarebbe iniqua anche qualora si dimostrasse che essa costituisce un grosso deterrente contro la violenza, contro l’assassinio. Già un condannato a morte, uno solo, è troppo… Risparmiamoci lo squallido, relativistico esercizio della “quantificazione”. Ma è assodato che il boia non rappresenta affatto “quel” deterrente, e mai lo rappresenterà. Chiunque intenda sopprimere la vita altrui, è convinto di farla franca. Non lo sfiora nemmeno l’idea di poter essere un giorno ‘beccato’.
Altra gente, in America e altrove, verrà ‘giustiziata’. Questo è vero quanto è vero che il Sole sorge ogni giorno. Altro gas, altre scariche elettriche, altre iniezioni letali. ”
( dal Blog di Toni De Santoli)
Ecco il bifolco cafone viene a scusare queste schifezze con la pena di morte applicata negli Stati Uniti. Ma questo ignorantone come può fare un paragone della pena della morte Usa prescritta esattamente per casi come quelli postato qui supra in India con la condanna a morte solo perché una donna si e’ convertita a un altra fede non lo so.
E che cosa aveva fatto questo Clayton Lockett?
“Nel 1999, Lockett ha rapito, battuto, e sparato la diciannovenne Stephanie Neiman e ordinato un complice di seppellirla mentre ancora respirava. È morta per due ferite da un fucile da caccia sparato da Lockett. Nel 2000, è stato condannato per omicidio, stupro, sodomia forzata, rapimento, aggressione e percosse e condannato a morte.”
Segue i 21 paesi (si ritiene da Amnesty International) che hanno effettuato esecuzioni nel 2012: Afghanistan (14), Bangladesh (1), Bielorussia (3 +), Cina (2000 +), Gambia (9), India (1), Iran (314 +), Iraq (129 +), Giappone (7), Corea del Nord (6 +), Pakistan (1), Palestina (6), Repubblica di Cina (6), Arabia Saudita (79 +), Somalia (6 +), Sud Sudan (5 +), Sudan (19 +), Emirati Arabi Uniti (1), USA (43), Yemen (28 +).
Ha detto mai qualcosa questo bifolco sulla Cina, Iran, Iraq, e Arabia Saudita che hanno più esecuzioni dell’Usa? MAIIIIIIIIIIII!
Non parlando delle ragioni e processo usato per queste condanne?
Il bifolco viene qui a gne … gne … gne … perché? Perché e’ l’Usa e niente altro.
Ha mai fatto la gne … gne … gne … per la vittima? Vorrei vedere cosa avrebbe detto il bifolco se la vittima era sua figlia!
Quale parte della parola GIUSTIZIA lui non capisce non lo so.
Ma Vaf………
Un dissidente iraniano è stato eseguito con impiccagione per “inimicizia contro Dio”, nonostante le proteste di gruppi per i diritti umani che sosteneva che l’uomo ha ricevuto un processo iniquo.
L’esecuzione di Gholamreza Khosravi Savajani è stato annunciato domenica sul sito dell’ufficio del procuratore rivoluzionaria di Teheran. Khosravi era stato condannato a morte nel 2010 dopo che è stato asserito che ha donato soldi a gente Mujahideen organizzazione dell’Iran (PMOI), un gruppo che cerca di rovesciare la Repubblica islamica, secondo Amnesty International.
AUGURI a Donald Duck per noi Paperino….oggi 80 anni…
compagno d’ infanzia dei miei inverni Palazzolesi….
Rodolfo
Ariel Toaff
Amiram Nir, capo dei servizi antiterrorismo di Israele, e’ morto nel 1988 quando il suo aereo e’ esploso nei cieli del Messico. Ora suo figlio Nimrod accusa la CIA di averlo eliminato perche’ a conoscenza di imbarazzanti azioni di spionaggio degli USA soprattutto in Nicaragua (The Times of Israel).
http://www.timesofisrael.com/israeli-counterterror-chiefs-son-blames-us-for-his-1988-assassination/
Ariel Toaff
L’attacco terroristico di Bruxelles. A Marsiglia e’ stato arrestato un sospetto: si tratta di un cittadino francese di 29 anni legato alla Jihad siriana. La perquisizione nel suo appartamento ha portato al ritrovamento di un fucile Kalashnikov (Haaretz).
http://www.haaretz.com/news/world/1.596461
Tutti i particolari sul cittadino francese legato alla Jihad della Siria arrestato venerdi come presunto autore dell’attentato di Bruxelles (Le Soir de Bruxelles).
http://www.lesoir.be/559864/article/actualite/belgique/2014-06-01/fusillade-au-musee-juif-bruxelles-un-suspect-interpelle-en-france
————————————
“Legato alla Jihad della Siria”? Cioè finanzioato e armato dall’Occidente, Israele compreso? Insomma: un boomerang?
Aspettiamo gli sviluppi dell’inchiesta.
Buona domenica a tutti.
pino nicotri
x4cg
Io sono per la pena di morte se la colpa e’ accertata al 100%…
allora e’ anche un atto di giustizia.
Delle regole infine devono esistere…ritengo ingiusto che un assassino “accertato”.. debba usufruire di vitto e alloggio…biblioteca …sala ricreazione e campo sportivo….per poi magari avere una possibilita’ di evasione(come gia’ successo) o per essere messo in liberta’ per buona condotta dopo 20 o 30 anni…mentre i parenti dell’ assassinato devono vivere un’ intera vita con il dolore della persona cara…amata e perduta.
Ritengo anche ingiusto che per l’ assassino sia anche l’ intera comunita’ a pagare attraverso le tasse.
Che nello svolgimento della pena di morte….qualsiasi metodo si usi…possa capitare un disguido e’ comprensibile…ed e’ una questione di statistica…oggi per esempio i soffitti delle aule scolastiche cadono sulla testa dei studenti…e’ un’ esempio banale….ma se ne possono trovare a centinaia…
Il problema di ALCUNI e’….sempre uguale….non riescono ad immedesimarsi negli altri…finche’ non capita a loro naturalmente….e una vecchia storia… purtroppo.
Rodolfo
cg…”Chiunque intenda sopprimere la vita altrui, è convinto di farla franca. Non lo sfiora nemmeno l’idea di poter essere un giorno beccato”.
=
Che ragionamento del menga….a volte verrebbe voglia di sbattere la testa al muro…due righe tre idiozie…un record difficile da superare…
Rodolfo
Caro Rodolfo,
E’ inutile discutere con quello. Io preferisco mandarlo un Vaff…
Buona giornata.
P.
PS – Questo global warming mi sta ammazzando. Fa freddo!
Mah…caro Popeye…anche qui in Germania…almeno dove vivo io nell’ Assia …si interscambiano giorni di caldo con improvvisi giorni di pioggia e temperature basse…
una volta….a primavera si cominciava a mettere da parte la roba invernale…ora non lo si puo’ fare piu’….oggi vai in camicia pantaloncini e sandali….domani hai bisogno del cappotto…
Buona Domenica anche a te
Rodolfo
X il Vaff.. a ripetizione (anche perchè la cafonaggine è nel suo DNA)
Poppy, e se un tuo figlio o un fratello venisse giustiziato per poi risultare innocente, cosa esclameresti “quack-quack, coccodè oppure chicchirichì?”
Fammi sapere.
C.G.
Nicotri:-“MA DIO DOV’E’? E’ CIECO E SORDO”?
=
=
Che c’ entra Dio? Dio ha altre cose da fare probabilmente….
la domanda di cui sopra se la sono posta anche i sopravissuti della Shoa’…gli altri…quelli che sono passati per il camino…chissa’…
…forse se la pongono certi Israeliani o certi Palestinesi…ma sbagliano..
…e’ vero che Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza…ma non ci sarebbe stata tanta voglia di vivere e di fare se ci avesse creato perfetti….o se qualvolta succede un’ ingiustizia intervenisse….
…Dio invece ha creato il bene e il male e ci ha donato qualcosa per cui vale la pena vivere….”il libero arbitrio” ovvero la possibilita’ di decidere sulle proprie scelte….
…ed il mondo finira’ solo quando il bene riuscira’ a sconfiggere DEFINITIVAMENTE il male….e cioe’ mai…
Rodolfo
x14cg
evvai con i discorsi del menga….
in quel caso sarebbe stato solo un errore giudiziario…che fa parte di una statistica e che non mi sembra accada a scoppio continuo.
Rodolfo
Ho scritto…”ed il mondo finira’ solo quando il bene riuscira’ a sconfiggere DEFINITIVAMENTE il male….e cioe’ mai”…
….e’ ovvio che si intende anche il contrario…
R
Quello che tu scrivi vale come il due di coppe quando a briscola comanda bastoni.
Da notare che tra psicopatici vi intendete a meraviglia.
Sarebbe da farci uno studio mica male sull’evoluzione della materia grigia e bacata per gli addetti ai lavori.
In psichiatria, ovviamente.
C.G.
“Vittime due volte di errori giudiziari, senza possibilità di appello. Sono le decine di persone innocenti, condannate a morte e giustiziate negli Stati Uniti, i cui casi stanno venendo alla luce in seguito alla scoperta di clamorosi errori compiuti da parte di tecnici incaricati a valutare prove scientifiche. Lo scandalo è esploso grazie a un’inchiesta avviata circa un anno fa, tra mille difficoltà e resistenze, dal Washington Post. Secondo la testata, ci sono le prove che a oggi sono almeno 27 i processi conclusi con la condanna alla pena di morte basata su prove mal interpretate. La scoperta è stata possibile in seguito alla revisione avviata dagli specialisti dell’Fbi che stanno lavorando su circa 21.700 file che riguardano almeno 120 condanne “sospette” di cittadini innocenti. Al centro dello scandalo sarebbero circa 2mila interpretazioni errate dei test del Dna condotti in particolare sui capelli ritrovati sulla scena del delitto.
A rendere il quadro ancora più tragico è il fatto che secondo il Washington Post le autorità sono a conoscenza da anni delle possibilità di errore legate a questo tipo di analisi, di conseguenza al rischio di condannare alla pena capitale persone innocenti. Ma le autorità federali non si sono mai particolarmente adoperate ad approfondire la questione né tanto meno ad avvertire gli avvocati difensori dei potenziali condannati a morte. Secondo il WP, è dal 1970 che relazioni redatte dai laboratori dell’Fbi (Federal bureau of investigation) rilevano l’impossibilità di identificare con certezza il Dna a partire dall’analisi del bulbo pilifero. Ma nessuno mai ha sollevato il problema in sede processuale.
La macchina infernale si è inceppata lo scorso maggio quando l’individuazione di un errore ha portato allo stop in extremis di un’esecuzione in Mississippi salvando la vita a Willie Jerome Manning. I primi risultati di questa revisione senza precedenti – che vede la “straordinaria” collaborazione degli organi federali con l’Innocence project, gruppo che da tempo si batte per la riapertura dei casi di persone condannate in modo ingiusto, e con la National association of criminal defense Lawyers – sono attesi per la fine dell’estate”.
(Fonte: http://www.globalist.it)
x Anita.
“Sono 138 mila le donne nelle carceri statunitensi, circa l’8% della popolazione carceraria. Secondo recenti rapporti, quasi la metà delle detenute ha subito violenze e abusi prima della carcerazione e più di tre quarti sono state accusate di crimini non violenti. La maggior parte appartiene alle minoranze presenti nella società americana: la percentuale delle donne di colore tra le detenute è otto volte superiore a quella delle donne bianche e la percentuale di quelle di origine ispanica lo è di circa quattro volte.
Le prigioniere sono spesso ammanettate anche quando non costituiscono una minaccia per le guardie. Non si fa eccezione neanche per le donne incinte, nonostante il rischio di aborto in caso di cadute. A volte le manette vengono lasciate anche durante il travaglio del parto e per incatenare le donne ai letti d’ospedale, anche se sono gravemente ammalate o incapaci di muoversi.
La causa portata avanti dalle donne contro le autorità carcerarie descrive anche gli abusi sessuali commessi dalle guardie. Le dichiarazioni delle donne sono sconvolgenti, ma non inusuali. Ogni anno crescono le denunce relative a donne che subiscono abusi sessuali da parte del personale carcerario nelle prigioni di tutto il territorio degli Stati Uniti. La legge statunitense sulle pari opportunità stabilisce che non si può rifiutare l’impiego di personale di sesso maschile nelle strutture femminili. Può quindi essere richiesto agli uomini di eseguire perquisizioni intime e di vedere le donne nude.
Da un’inchiesta della Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite è risultato che “Quasi ogni donna intervistata ha raccontato di aver subito vari atti sessualmente aggressivi da parte delle guardie”. Gli standard internazionali sui diritti umani sanciscono che le detenute dovrebbero essere seguite da personale femminile. La Convenzione per l’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione contro le Donne (CEDAW) è stata ratificata da centosessantuno nazioni. Secondo la legge statunitense, è il Senato che deve dare parere favorevole affinché il trattato venga ratificato ma ciò non è avvenuto, sebbene il Presidente, alcuni membri del Congresso ed una parte dell’opinione pubblica si fossero dichiarati favorevoli.
Trentasei Stati hanno emesso leggi che proibiscono specificatamente relazioni a sfondo sessuale tra il personale carcerario e le detenute, riconoscendo che queste relazioni non possano dirsi realmente consensuali a causa della posizione di potere che occupano i secondini rispetto alle recluse. Quattordici stati invece non prevedono leggi che puniscano relazioni sessuali tra le guardie carcerarie e le detenute (….)
(….) In uno stato Usa, donne recluse sono state punite con la detenzione in una piccola gabbia (m. 2,4×1,2) detta “box di detenzione” a temperature superiori a 38 gradi e bagnate con getti d’acqua ogni 90 minuti.
(Fonte: http://www.donnespezzate.it)
Mah….questo tipo e’ davvero un mistero…
e’ praticamente non idoneo alla comprensione…vive in un mondo tutto suo…fatto di luoghi comuni…
ma al di la’ non ci arriva mai…un cervello incapace di connettere cose …fatti e realta’…
Rodolfo
Praticamente e’ tutto inutile …
…tanto va’ a cercare sempre nuove storie…distorcendo e sviando tutto …per quel semplice piacere di voler assolutamente avere ragione….privo di raziocino com’ e’ …e’ anche incapace di fare un ragionamento e di discutere sul merito e di suo …per cui si da’ forza facendo copia e incolla….
…inutile e irrecuperabile com’ e’ non vale un attimo del mio tempo.
Rodolfo
E non è che dentro le carceri israeliane, l’unica democrazia del Medioriente (quella per i loro comodi e furti) sia qualcosa di diverso, direi oggettivamente peggio:
“Mohammed aveva 16 anni quando è stato arrestato dalla Border Police israeliana, il 6 febbraio 2010, dal suo villaggio natale, Abu Dis, poco fuori Gerusalemme. Durante l’arresto, Mohammed ha rotto una gamba e ha subito chiesto trattamenti medici. Invece di fornirgli le necessarie cure, la Border Police lo ha tenuto per cinque giorni sotto interrogatorio e lo ha torturato, picchiato, preso a calci sulla gamba ferita, minacciandolo di abusi sessuali. Quando è stato portato in ospedale, i soldati responsabili dell’interrogatorio hanno continuato ad abusare di lui, prendendolo a pugni in faccia, chiudendogli la bocca e picchiandolo con una sbarra di ferro (per conoscere tutte le informazioni sul suo caso, dall’arresto alle torture, visita il profilo di Mohammed).
In risposta a tali maltrattamenti e torture contro un bambino, Addameer ha sporto denuncia al procuratore militare e al Consigliere Legale dell’esercito israeliano il 13 aprile 2010 perché investigassero le palesi torture contro un minore prigioniero e individuassero le responsabilità. Addameer ha ricevuto una risposta il 18 aprile 2010 nella quale si diceva che la denuncia era stata ricevuta, ma nonostante diversi tentativi di giungere ad una conclusione, Addameer non ha mai ricevuto alcuna risposta in merito al contenuto della denuncia fino al 18 giugno 2013, tre anni e due mesi dopo.
Nella risposta del procuratore, si dice che il fascicolo è stato chiuso senza alcuna inchiesta né indagine ed è stato inviato alla Border Police perché investigasse dall’interno. Dall’ufficio del Consigliere Legale, Addameer ha ricevuto invece una risposta il 10 febbraio 2011: la denuncia era stata girata alla speciale unità responsabile di investigare sulla polizia e l’esercito. Dopo oltre tre anni, nessuna inchiesta è stata aperta nonostante il caso palese di tortura. È chiaro che le autorità di occupazione rifiutano di assumersi la responsabilità di violazione dei diritti di Mohammed.
Mohammed è rimasto sotto processo per oltre un anno prima di essere condannato a 34 mesi con l’accusa di aver lanciato Molotov. Mohammed ha scontato la sua pena ed è stato scarcerato prima che l’inchiesta sulle torture subite sia mai stata aperta. Il caso di Mohammed Halabiyeh è un chiaro esempio di come i corpi di investigazione abusino del loro potere per ritardare o bloccare le inchieste sulle violazioni dei diritti umani.
Secondo una ricerca del Public Committee Against Torture in Israel, tutte e 700 le denunce di torture compiute durante gli interrogatori negli ultimi 10 anni sono state chiuse senza un’indagine (…).
(Fonte: Nena News)
Poppy, e se un tuo figlio o un fratello venisse giustiziato per poi risultare innocente, cosa esclameresti “quack-quack, coccodè oppure chicchirichì?”
==============================
Si sarebbe un miracolo fatto da un diavolo? Quello giustiziato ha fatto il giro della giustizia per dieci anni e poi c’era un testimone il suo complice. Invece per succedere a tua figlia serve solo un imbecille. Non hai fatto una risposta alla mia. E ti pareva?
Inutile il gne .^. gne .^. gne .^. e salti di quaquaraqua’.
PS – Pensa alla TUA materia grigia avariata da anni di gne .^. gne .^. gne .^. e salti di quaquaraqua’.
Poi questo che hai copiato e incollato (l’unica cosa che sai fare perché sicuramente non li leggi) dice che la giustizia funziona e non al contrario:
“La macchina infernale si è inceppata lo scorso maggio quando l’individuazione di un errore ha portato allo stop in extremis di un’esecuzione in Mississippi salvando la vita a Willie Jerome Manning. I primi risultati di questa revisione senza precedenti – che vede la “straordinaria” collaborazione degli organi federali con l’Innocence project, gruppo che da tempo si batte per la riapertura dei casi di persone condannate in modo ingiusto, e con la National association of criminal defense Lawyers – sono attesi per la fine dell’estate”.”
Il cafonaggio me lo hai insegnato tu!
Poppy, prima di postarli li leggo,
li leggo a differenza di te. Per questo spari idiozie a getto continuo.
E sul cafonaggio non hai davvero niente da imparare, è impregnato nel tuo DNA, quindi nozioni superflue.
C.G.
Oops! Internet Explorer could not find http://www.donnespezzate.it
————————————————
Bifolco! Questo link non esiste. Non sai copiare e incollare? Vergognati! Vai in pensione …. per i scervellati.
Esiste, se l’ho copiato. Il computer non è come adoperare una zappa.
P.S. Studi effettuati hanno ripetutamente mostrato che la razza è un fattore cruciale per determinare chi viene condannato a morte. Nello Stato della Pennsylvania, nella Contea di Philadelphia, per esempio, imputati di colore sono stati condannati a morte con un tasso significativamente più alto rispetto ad altri imputati nelle stesse condizioni(accusati degli STESSI REATI, ndr). I sociologi hanno più volte osservato che colpevoli di efferrati delitti sono più soggetti alla pena di morte se gli omicidi riguardano vittime di razza bianca.
——————————————————————————–
Chissà perchè, nel Paese degli esportatori di democrazia..
C.G.
x C.G.
Lei si preoccupi delle carceri Italiane….delle leggi Italiane.
Negli US la pena di morte e’ vigente in 32 Stati.
Il suo paragone con l’articolo di Nicotri e’ semplicemente ridicolo, dimostra il suo antimericanismo al cento per cento.
Si attenga al soggetto, che a mio parere e’ molto importante!
Anita
“Nel 1980, Clarence Brandley lavorava come custode di un istituto superiore a Conroe, Texas, quando la polizia lo arrestò per l’omicidio di Cheryl Fergeson, una studentessa di 16 anni. Mentre la polizia interrogava Brandley e uno dei suoi colleghi di razza bianca, un agente esclamò:
“Uno di voi due sarà impiccato per questo” e disse a Clarence: “Visto che sei negro, sei l’eletto”.
Nel primo processo si trovò dinanzi a una giuria composta esclusivamente da persone di razza bianca. Un giurato, che si rifiutò di condannarlo creando problemi nell’emissione del verdetto, al termine del processo venne insultato con una raffica di molestie e minacce e fu accusato di essere “amante dei negri”. La giuria del secondo processo, composta sempre unicamente da
persone di razza bianca, condannò Clarence al quale fu comminata la pena di morte nel 1981. Un anno dopo fu rivelato che la maggior parte delle prove dell’inchiesta erano misteriosamente scomparse mentre si trovavano sotto il controllo della polizia. Nel 1986 un nuovo testimone si fece
avanti affermando di conoscere il reale omicida. Ma alla difesa di Clarence fu ripetutamente negato un nuovo processo. Con la data di esecuzione fissata il 27 marzo 1987, cominciò a farsi sentire un movimento di protesta a favore di Clarence. Nell’ottobre del 1987 dopo lunghe udienze in cui si
analizzò la condotta discutibile dell’accusa, il giudice dichiarò: “Nei trent’anni durante i quali questa Corte ha presieduto dibattimenti di natura giuridica, nessun caso ha presentato uno scenario tanto scioccante in quanto a conseguenze provocate dal pregiudizio razziale”
——————————————————————————
Clarence Brandley fu prosciolto da ogni accusa nel 1991.
C.G.
x Anita.
Mi sembra che Pino caldeggi che lo stupro e la violenza omicida sia finalmente da annoverare tra i crimini contro l’umanità, e allora?
È ANCHE un crimine contro l’umanità giustiziare una persona innocente e quel che è peggio attraverso discriminazioni razziali che nel suo Paese ancora non sono state debellate del tutto.
Ergo, si occupi LEI del SUO Paese e delle VOSTRE barbarie.
P.S. Antiamericano? Nò, antiusaegetta, antiarroganza e anti prepotenza, se ancora ha difficoltà a capirlo.
Ammiro tantissimo i popoli dell’America latina, quindi cosa va cianciando?
C.G.
x C.G.
Ma lei ci e’ mai stato nell’America Latina?
Anita
PS:
La foto postata da Pino Nicotri parla da se’.
Anita
Beh un soggiorno a Caracas o a Citta’ del Messico mica gli farebbe male…
R
O in qualche favelas di Rio de Janeiro….di un paese che si e’ preso
l’ onere e l’ onore di organizzare i campionati del mondo…
mentre la popolazione si trova nella merda…
…e gia’ mi immagino quel che succedera’ ancora in Brasile…
…i morti oramai non sono da escludersi…
e la colpa di chi e’…naturalmente degli Americani ergo Israeliani..
Rodolfo
Casi come il 29 non sono la prassi…ma l’ eccezione…
qualche scemo che dice qualche frase sconveniente si trova sempre…
…qualche processo pilotato si e’ avuto in Germania e anche in Italia…
..cosi e’……e diventa sempre facile calunniare …
Rodolfo
Il 23 sempre di gc…sono solo calunnie…
non si hanno prove di quel comportamento inumano…
…Mohammed puo’ dire quello che vuole e anche di piu’…lo sappiamo che ai Palestinesi la fantasia non manca….
…chissa’ perche’ non si parla mai di tutti quei Palestinesi che vengono aiutati e curati negli ospedali Israeliani…mica conviene…
Rodolfo
x20 gc
cio’ deriva dal fatto….che la criminalita’ della gente di colore e’ di molto superiore alla criminalita’ dei bianchi…
…il discorso qui diventa un po’ lungo….bisognerebbe analizzarne le cause…il perche’ e il per come….
…secondo il mio parere credo che la popolazione bianca in America abbia avuto delle colpe…ma sappiamo anche che chi tra i neri ha voluto tirarsi fuori dalla merda c’ e’ anche riuscito…
…se guardiamo a certi quartieri di Napoli o di Palermo si potrebbe capire meglio cosa vorrei in poche parole far intendere…
…calcoliamo per esempio la presenza di detenuti nelle carceri italiane degli stranieri… e veniamo a sapere che e’ del 37,4 %…
Rodolfo
Beh mi sembra di aver dato una bella scopatina…
…per oggi mi sembra abbastanza…
R
Bravo, adesso togliti dalle (mie) palle e vai pure a fare la mano morta su qualche autobus.
Attento alle sberle, i tipacci della tua specie si riconoscono appena salgono.
C.G.
Ignorantone ecco la statistica per gli Stati Uniti dal 1976 a oggi:
BLACK 301 14.9% – Neri
LATINO 133 6.5% –
WHITE 1542 76.3% – Bianchi
OTHER 44 2.1% – altri
Volendo dire che le percentuali dei condannati riflette la percentuale della popolazione.
Nella Contea di Philadelphia, che consiste della citta’ di Philadelphia, il 44,3% sono neri, 13% latino, 33,6% bianchi, i resto per la maggior parte asiatici, volendo dire che i neri sono una maggioranza. Non solo nel 2009 questi sono i omicidi commessi:
White 6.568, Black 6.556, altri 360
Questo che ti dice caro ignorantone? I neri sono il 14% della popolazione e commettono quasi il 50% degli omicidi.
E alla fine, caro ignorantone, lo stato della Pennsylvania ha applicato la pena della morte raramente dagli anni 1960:
“Un totale di 3 individui condannati per omicidio sono stati eseguiti dal commonwealth della Pensilvania dal 1976. Tutti sono stati eseguiti con iniezione letale, e in tutti e tre i casi, hanno rinunziato a loro appelli e hanno chiesto che siano effettuate l’esecuzione.”
Ho fatto questa ricerca solo per dimostrare che sei un asino totale!
Ma V….
Ammiro tantissimo i popoli dell’America latina, quindi cosa va cianciando?
—————————-
Si, specialmente Cuba e il suo leader Fidel:
“Fattori di pena di morte per omicidio, tentato omicidio, dirottamento, atti di terrorismo, tradimento, reati politici, stupro di un infante, molestie di un bambino sotto i 12 anni di età con aggravanti, fattori di stupro di un adulto con aggravanti, stupro di un adulto che provoca la morte, malattia o conseguenti lesioni corporali, rapina con fattori aggravanti, reati di droga, produzione di materiale pedopornografico, figlio di traffici, prostituzione minorile, corruzione di bambino, pirateria,. Abolizionisti De Facto. L’ultima esecuzione ha avuto luogo il 11 aprile 2003. Secondo il governo cubano, sentenze di esecuzione vengono svolte con la fucilazione nelle prigioni di stato locale, all’alba, che solitamente si svolgono il venerdì. Nel 2008, tutti tranne tre delle sentenze di morte esistenti furono commutati a sentenze di carcere.”
cg…Bravo, adesso togliti dalle (mie) palle…
–
Perche’ tu hai anche le palle?
E si vede come le hai…appena scrivi qualcosa con il tuo cervello e smetti di fare ricerca forsennata di copiincolla senza testa ne coda… ritorni sempre sulle stesse vecchie stronzate che ti caratterizzano….
Rodolfo
Caro Poppy, capisco che non sai leggere ma te lo ripeto:
“accusati degli STESSI efferrati delitti”
Quindi se io (bianco) ammazzo qualcuno in maniera efferrata solo qualche volta e in casi estremi passo per la camera a gas, mi mettono sulla sedia elettica , mi fucilano oppure mi siringano, mentre se fossi nero commettendo LO STESSO delitto ci vado diritto senza se e senza ma.
Questa è la realtà “usa-e-ammazza-ma-dipende-se-sei-nero-o-bianco”. Non le tue patetiche camminate sulle uova (di gallina) con statistiche che nessuno nega.
Certo, ammiro i popoli dell’America latina, sopratutto quelli che hanno cacciato dalle loro terre i barbari usaescippae non permettendo più loro di destabilizzare i propri Paesi.
Come non ammirarli, tanto di cappello!
E guarda che a pensarla così mi trovo in compagnia di quasi tutto il mondo con la sua gente per bene e non dei fanatici dopati dal falso patriottismo clerical-bacchettone.
Tranquillo, usa se ti pare la zappa, ma non ti avventurare su questioni che non potrai mai capire data la tua veduta e conoscenza la quale non va più in la del tuo naso.
C.G.
x C.G. #38
Il suo #38 e’ censurabile.
**Ma lei se la cava liscia!**
Anita
x C.G.
aprile 2014 –
La Cina è la “banca” dell’America Latina
Uno studio dell’Università di Boston colloca Pechino come il primo finanziatore dei Paesi latinoamericani, davanti a Stati Uniti e Banca Mondiale. I punti critici di questo stretto rapporto però non mancano. E in Messico anche l’Italia cerca di farsi avanti
Nonostante la forte crescita e i numeri in positivo che si preannunciano, l’America Latina continua a essere un territorio in balia dell’andamento economico delle potenze economiche, in particolare gli Stati Uniti , ma soprattutto, la Cina che negli ultimi anni ha sborsato un’ingente quantità di denaro in finanziamenti verso alcuni paesi della regione.
“La Cina ha prestato più soldi della Banca Mondiale”, sono i titoli di molti quotidiani locali sudamericani oggi.
Secondo un recente studio pubblicato dall’Università di Boston, fra il 2005 e il 2013 il finanziamento da parte della Banca per lo Sviluppo di Cina (CBD) e della Banca di Esportazione e Importazione (Eximbank) ha raggiunto la considerevole cifra di oltre i 102 miliardi di dollari.
Lo stesso rapporto afferma che la Cina predilige concentrare i prestiti su coloro che presentano un alto livello di rischio e, in tal senso, Paesi come il Venezuela (che ha ricevuto 50 miliardi di dollari restituibili in petrolio), l’Argentina (14 miliardi), il Brasile (13 miliardi) e l’Ecuador (10 miliardi) sono risultati i principali beneficiari dei versamenti cinesi. Nel caso dell’Ecuador, il Paese si è indebitato con la Cina per quasi 5 miliardi, ovvero il 36% del totale del debito estero nazionale, che ammonta a poco più di 13 miliardi. Kevin Gallagher, co-direttore del centro di studi dell’ateneo statunitense, dice che si tratta però di uno studio “difficile da realizzare, a causa della difficoltà di accesso alle banche dati delle istituzioni cinesi e latinoamericane”.
La Cina adesso ha posato gli occhi anche su un altro gigante latinoamericano, il Messico, che grazie alla riforma energetica è diventato sempre più un mercato appetibile per gli investitori. Anche l’Italia è nella partita: una commissione formata da esperti in idrocarburi e rappresentati dell’ENI e dell’Enel hanno visitato di recente il Paese degli Aztechi per valutare le possibilità di investimento.
Lo studio rivela, inoltre, che la Cina sarebbe il principale muscolo finanziario dell’America Latina ma, oltre il beneficio iniziale, la situazione appare non troppo favorevole per una regione che, in questo modo, vede la sua economia legata alle sorti delle grandi potenze. Se prima erano gli Stati Uniti coloro che sostenevano economicamente l’America Latina (e dopo i soldi sono arrivate le influenze politiche e sociali), i governi latinoamericani hanno imparato la lezione e non permetteranno che si ripeta la storia del controllo politico esterno con la Cina.
Anche perché a Pechino interessa tradizionalmente solo il business ma, in ogni caso, l’influenza del gigante asiatico si fa sentire. Basti pensare alla mega-opera di costruzione del Canale del Nicaragua, il quale nasce proprio su input cinese per competere con quello di Panama gestito dalle autorità panamense ma costruito e controllato per più di 100 anni da Washington.
Il rapporto infine parla del vantaggio cinese: la Cina, infatti, ha guadagnato terreno negli ultimi anni posizionandosi come il principale creditore del Latinoamerica, sopra gli Stati Uniti e sopra la stessa Banca Mondiale. Anche le zone d’investimento mostrano differenze significative rispetto al target americano: mentre la Cina finanzia progetti di lungo periodo nei settori dell’energie e delle infrastrutture, gli Stati Uniti oggi puntano soprattutto al settore delle telecomunicazioni e della manifattura. Mentre la Banca Mondiale punta al microcredito per l’istruzione e la sanità.
Anita
E lo confermo, egregia signora, se questo Rodolfo è un imbecille il problema è suo, non mio. Io non faccio altro che ricordarglielo quando la fa fuori dal vasetto nei miei confronti.
E la smetta una buona volta con le sue reiterate sciocchezze su chi “se la cava”.
Si legga il 32/34/35 scritti indirizzati a me da quel pessimo soggetto che sparla di calunnie senza sapere minimamente quello che dice su quanto da me postato.
Cerchi invece di cavarsela lei, Anita.
Buonasera.
C.G.
Senti ignorantone, la zappa e’ lo strumento che ti dovevano insegnare a usare. Uno strumento utile che ha sfamato il mondo. Invece tu che usi? La propaganda scritta da imbecilli che ti ingoi a ogni opportunità. Hai capito? Di statistica non ne sai una mazza, di scienza ancora meno, di economia zero, di politica sei al livello di un idiota pappagallo. Inutile parlare. Se quello che dici tu fosse vero seimila e più neri all’anno fossero condannati alla pena di morte. Ma dimenticavo sai contare fino a dieci. Figurati che potevi arrivare a venti a usare anche i piedi. A livello intellettuale sei un zero assoluto. E non lo dico con cattiveria.
P.S.: La Cina, fino a prova contraria, in America latina non finanzia tagliagole assassini tipo Pinochet e altri puzzoni del genere per i propri sporchi “interessi” nazionali.
Il viziaccio di passate Amministrazioni US, per capirci.
E non si frega le risorse minerarie di quei Paesi sabotandoli e destabilizzandoli, altro vizietto US su cui lei, informatissimissima-issima, ma proprio issima signora, dovrebbe esserne al corrente.
A quanto pare, quello che serve ai cinesi viene pagato a prezzi di mercato oppure in scambi commerciali a pari condizioni.
Bella differenza, non trova?
C.G.
x Poppy.
Anch’io quando penso alle tue nullità, non lo dico mai con cattiveria.
Ho soltanto detto che un computer non si può usare come una zappa – strumento per altro nobilissimo – e che serve per tutt’altra mansione.
Con questi aggeggi stracarichi di elettronica, invece, c’è bisogno di conoscenza, sapere ed esperienza.
Capis’c?
C.G.
FOLLIE DI DUE TIPI. LA PRIMA E’ INNOQUA, LA SECONDA E’ MASCALZONA E GUERRAFONDAIA:
I rabbini ultraortodossi parlano alle donne in una grande manifestazione a Boro Park, Brooklin: “Voi donne avete un compito di fondamentale dal punto di vista ebraico: quello di limitare il piu’ possibile l’accesso dei vostri mariti a internet” (The Jewish Forward).
http://forward.com/articles/199202/ultra-orthodox-rabbis-urge-women-to-limit-internet/
Netanyahu questa mattina mette in guardia la comunita’ internazionale dal riconoscere il governo Fatah-Hamas di Abu Mazen, Sembra che “la suocera” invitata a intendere sia Obama (Reuters).
http://www.reuters.com/article/2014/06/01/us-palestinians-israel-idUSKBN0EC1C520140601
LA PORCAGGINE NON CONOSCE SOSTA
—————-
Ariel Toaff
Colline a sud di Hebron. Piu’ di tremila ettari di terreno sono dichiarati dall’IDF zona militare e di esercitazioni a fuoco. Dodici villaggi palestinesi sono fatti evacuare. Questo mese l’esercito ha consentito ai coloni di costruire in quei terreni un nuovo insediamento, Mitzpeh Avigail. Un secondo sara’ stabilito nei prossimi mesi (Haaretz).
Meretz e il Partito Laburista hanno presentato questa sera un’interpellanza urgente alla Kenesset per conoscere i motivi per quella che a prima vista sembrerebbe un’operazione di pulizia etnica con la copertura di supposte esigenze militari. Tzipy Livni e Yair Lapid: “Non ne sapevamo niente”.
http://www.haaretz.com/news/national/.premium-1.596500