SOPRAVVISSUTO DI AUSCHWITZ: “POSSO IDENTIFICARMI CON I GIOVANI PALESTINESI”

E’ stata pubblicata nel 2009, ma si tratta purtroppo di un tema ancora attuale. Che resterà tale per chissà quanto tempo ancora.

Intervista a Hajo Meyer, ebreo antisionista

SOPRAVVISSUTO DI AUSCHWITZ: “POSSO IDENTIFICARMI CON I GIOVANI PALESTINESI”

Di Adri Nieuwhof, The Electronic Intifada, 2 Giugno 2009[1]

Hajo Meyer, autore del libro The End of Judaism [La fine del giudaismo], è nato a Bielefeld, in Germania, nel 1924. Nel 1939 fuggì da solo, all’età di 14 anni, in Olanda, per salvarsi dal regime nazista, e non potè andare a scuola. Un anno dopo, quando i tedeschi occuparono l’Olanda, visse in clandestinità con un documento di riconoscimento maldestramente contraffatto. Meyer venne catturato dalla Gestapo nel Marzo del 1944 e deportato ad Auschwitz una settimana dopo. E’ uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz.

Adri Nieuwhof: Cosa vuol dire per presentarsi ai lettori di EI [Electronic Intifada]?

Hajo Meyer: Dovetti abbandonare la scuola secondaria a Bielefeld dopo la Notte dei Cristalli, nel Novembre del 1938. Per un bambino curioso come me e per i suoi genitori fu un’esperienza terribile. Perciò, posso pienamente identificarmi con i giovani palestinesi che vengono intralciati nei loro studi. E non posso identificarmi in alcun modo con i criminali che impediscono ai giovani palestinesi di studiare.

AN: Cosa l’ha spinta a scrivere il suo libro, La fine del giudaismo?

HM: In passato, i media europei hanno scritto molto sui politici di estrema destra come Joerg Haider in Austria e Jean-Marie Le Pen in Francia. Ma quando Ariel Sharon venne eletto [primo ministro] in Israele nel 2001, i media rimasero zitti. Ma negli anni ’80 capii il pensiero profondamente fascista di questi politici. Con il mio libro ho voluto prendere le distanze da tutto ciò. Sono cresciuto nel giudaismo avendo come valore fondamentale l’eguaglianza dei rapporti tra gli esseri umani. Sono venuto a sapere dell’esistenza del giudaismo nazionalista solo quando ho sentito i coloni difendere nelle interviste le loro prepotenze a danno dei palestinesi. Quando un editore mi ha chiesto di scrivere qualcosa sul mio passato ho deciso di scrivere questo libro, per fare i conti col mio passato. Le persone di un gruppo che disumanizzano le persone che appartengono a un altro gruppo lo fanno o perché l’hanno imparato dai genitori o perché sono stati manipolati dai loro leader politici. Questo in Israele è accaduto per decenni, nel senso che hanno manipolato l’Olocausto per i loro scopi politici. Nel lungo periodo il paese si sta distruggendo, inducendo così i suoi cittadini ebrei a diventare paranoici. Nel 2005, [l’allora primo ministro] Ariel Sharon ha illustrato tutto ciò dicendo alla Knesset che “sappiamo che non possiamo fidarci di nessuno, possiamo fidarci solo di noi stessi”. Questa è la definizione più concisa che ci sia di qualcuno che soffre di paranoia clinica. Uno dei crucci più grandi della mia vita è che Israele si definisce con l’inganno uno stato ebraico, mentre in realtà è sionista. Vuole il massimo del territorio con il minor numero possibile di palestinesi. Io ho quattro nonni ebrei. Sono ateo. Condivido il retaggio socio-culturale ebraico e ho imparato l’etica ebraica. Non voglio essere rappresentato da uno stato sionista. Non hanno idea di cosa è stato l’Olocausto. Usano l’Olocausto per instillare la paranoia nei propri figli.

AN: Nel suo libro lei scrive sulle lezioni che ha imparato dal passato. Può spiegare come il suo passato ha influenzato la sua percezione di Israele e della Palestina?

HM: Non sono mai stato un sionista. Dopo la guerra, gli ebrei sionisti hanno sbandierato il miracolo di avere “un paese tutto nostro”. Da ateo impenitente, ho pensato che, se questo è un miracolo di Dio, avrei voluto che avesse fatto il più piccolo dei miracoli creando lo stato 15 anni prima. In quel caso i miei genitori non sarebbero morti.

Potrei fare un elenco senza fine delle somiglianze tra la Germania nazista e Israele. Prendersi la terra e le proprietà, negare alle persone la possibilità di ricevere un’istruzione, ridurre la possibilità di guadagnarsi da vivere distruggendo le loro speranze, tutto con lo scopo di cacciare la gente dalla propria terra. E quello che personalmente trovo più spaventoso, più dello sporcarsi le mani uccidendo in prima persona, è il creare le circostanze in cui le persone incominciano a uccidersi a vicenda. Così la distinzione tra le vittime e i carnefici si indebolisce. Seminando zizzania in una situazione dove non c’è unità, aumentando la distanza tra le persone – come Israele sta facendo a Gaza.

AN: Nel suo libro lei scrive del ruolo degli ebrei nel movimento della pace dentro e fuori Israele, e sugli obbiettori di coscienza israeliani. Come valuta il loro contributo?

HM: Naturalmente è positivo che delle componenti della popolazione ebraica di Israele cerchino di vedere i palestinesi come degli esseri umani e come loro eguali. Comunque, mi disturba quanto sia sottile il numero di quelli che protestano e che sono davvero antisionisti. Rimaniamo colpiti da quello che accadde nella Germania di Hitler. Se tu esprimevi solo la minima ombra di critica all’epoca, finivi a Dachau. Gli ebrei in Israele hanno i diritti democratici. Possono protestare nelle strade, ma non lo fanno.

AN: Può commentare la notizia che i ministri israeliani hanno approvato un disegno di legge che proibisce la commemorazione della Nakba, e cioè la spoliazione della Palestina storica? La legge propone una pena fino a tre anni di reclusione.

HM: E’ così razzista, così spaventoso. Non ho parole. E’ un’espressione di quello che già sappiamo. La Zochrot [l’organizzazione per la commemorazione della Nakba] venne fondata per contrastare gli sforzi israeliani di cancellare i segni che ricordano la vita palestinese. Proibire ai palestinesi di commemorare la Nakba…non potrebbero comportarsi in modo più nazista e fascista. Forse aiuterà il mondo a svegliarsi.

AN: Quali sono i suoi progetti per il futuro?

HM: [ride] Lei sa quanti anni ho? Ho quasi 85 anni. Ho sempre detto cinicamente prendendomi in giro che ho una scelta: o essere sempre stanco perché voglio fare così tante cose, o andare a sedermi aspettando che passi il tempo. Bene, progetto di essere stanco, perché ho ancora così tanto da dire.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://electronicintifada.net/v2/article10568.shtml

478 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Be’ vado a farmi la mia quotidiana pennicchella…gli studiosi pro e contro la pennicchella sono diversi…a me succede da qualche anno…
    cioe’ penso da quando sono andato in pensione….
    …accendo la televisione e dei tanti programmi che ho.. scelgo sempre uno italiano…per addormentarsi dolcemente i programmi italiani sono l’ ideale….
    …mi aspetto qualche spiritosa battuta…
    Rodolfo

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Chissà perche mi ricordi Razzi, quello che fece il salto della quaglia da Di Pietro al Berluska….

    C.G.

  3. sylvi
    sylvi says:

    caro Rodolfo,

    al tempo di tuo padre, ai tempi dopo la riforma di Giovanni Gentile del 1923, che durò fino alla caduta del Fascismo, c’erano le tre classi di avviamento professionale, alle quali si accedeva senza esami, e c’erano le tre classi del Ginnasio inferiore, al quale si accedeva dopo un esame di abilitazione, una volta superato l’esame statale di V elementare.
    Perciò non capisco che tipo di Scuola Media, che non c’era, abbiano frequentato i tuoi parenti !!!

    Tu mi presenti una situazione scolastica in Sicilia e al Sud in genere, che a me non risulta nè dalla storia nè dalle mie esperienze personali.
    Potrebbe essere che la tua famiglia fosse fra le poche acculturate del tempo…ne prendo atto!

    Sylvi

  4. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G. 200

    assolutamente sì: la Scuola elementare italiana era scuola di eccellenza, i motivi erano:-
    – Scuola con un Programma eccellente che nel 1955 era preso nelle sue parti più importanti da quello di Gentile del 1923. E Giovanni Gentile di Scuola se ne intendeva!
    -l’arruolamento degli insegnanti era a livello provinciale che quindi prediligeva la continuità didattica, cioè non c’erano ins. che facevano le trottole!
    – Gli esami di concorso erano una cosa molto seria e la selezione severissima.
    Ammettiamo anche che la selezione degli alunni era abbastanza severa. Cioè si bocciava, cosa che non si fa più oggi anche nei casi più disperati.
    D’altra parte, come si potrebbe bocciare se in classe devi accogliere disabili anche gravi, stranieri che non parlano italiano, e inoltre bambini a cui viene insegnato che l’ins. è un imbecille che non capisce niente…ecc.ecc.
    Dovrebbero impegnarsi con un imbecille???
    Ma forse la “rivoluzione più forte è stata quella di triplicare gli insegnanti presenti in classe, con il conseguente via vai di docenti, caos pazzesco nei programmi, … un casino!
    E le graduatorie dei docenti sono diventate nazionali, quindi con il via vai di maestri da un capo all’altro della penisola.
    E il maestro di Lecce che avesse ottenuto un incarico a Udine ci restava, e ci resta perchè è ancora così, al massimo un anno e poi fa carte false per ottenere un trasferimento, e così comincia la giostra di supplenti su supplenti ai poveri bambini!
    I Concorsi non venivano più banditi perchè i posti erano occupati in pianta stabile da nugoli di maestri che avevano ottenuto un posto PGR ( per grazia ricevuta).

    La Scuola Elementare diventò un posto statale per raccomandati.
    E così credo di aver spiegato tutto.

    Saluti da Mino. ciao

    Sylvi

  5. Popeye
    Popeye says:

    Cara Sylvi,
    Il mio tono non era rabbioso ma ben misurato. Quando lei vuol parlare parla dei analfabeti dovrebbe parlare delle povere famiglie del sud che non hanno la lussuria di mandare i loro figli a scuola e pagare, come faceva mia madre, qualcuno per far pascolare i loro animali. Quando vuoi parlare di delinquenti del sud parla dei mafiosi. Lascia stare il suo disprezzo dei meridionali fuori dall’argomento.
    Poi non è’ necessaria la terza per media per superare il analfabetismo. Si rilegga la definizione di questo termine. Lei ha anche parlato di avergli insegnati la cultura. Spero che non era la cultura friulana.
    Nel passato ho lasciato passare tutti i suoi insulti contro i meridionali. Beh io sono un meridionale e fiero di esserlo e ne ho avuto abbastanza di questi insulti.
    Buona giornata.
    P.

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Infatti, cara Sylvi, anni addietro lo avevo letto, se ricordo bene, su un quotidiano di lingua tedesca che prendeva a modello le scuole dell’obbligo italiane.
    E mi meravigliai del fatto che fossero i tedeschi, notoriamente stitici quando si tratta di ammettere una eccellenza in altri paesi, a lodarci.

    C.G.

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sylvi….e’ inutile che vai cercando impingoli…lo trovo stupido…oltre che fastidioso…a volte fa bene anche lasciare andare…io non so’ che scuola abbia fatto mio padre e i suoi fratelli…e come si chiamasse quella licenza che prese….non ho mai domandato…so’ solo che nei miei compiti mi aiutava e persino bene….mi insegno’ a disegnare ed e’ solo attraverso lui che io ho imparato …no attraverso la scuola…so tra l’ altro che per il suo lavoro sapeva molto bene leggere i piani degli architetti e molto di piu’…tanto che in Svizzera gli consegnavano i disegni e se ne andavavano…e la passione per la matematica l’ ho ereditata da lui…come da mia madre la passione per le lingue….tanto e’ vero che parlo e scrivo correttemente il tedesco e il francese….ora nella vechiaia ho provato con l’ inglese per via di Anita…che sa’ delle difficolta’ che trovo ad impararla…insormontabili…direi che a 70 anni e’ difficile apprendere ancora una lingua…eppoi mi manca la passione per la lingua inglese…il piacere…non so’…dunque io non ti ho presentato niente che tu non avessi potuto capire…sarebbe bastato solo un briciolo di logica …invece di una briciolo di astio.
    Rodolfo

  8. Peter
    Peter says:

    x Rodolfo

    Anni fa, per ragioni personali, andai a Barcellona ad una conferenza su cose varie, tra le quali il sonno e la sua igiene.
    Uno degli oratori che mi ricordo era un certo Carlos Pomaron, studioso spagnolo, il quale, dopo una lunga ed interessante dissertazione, concluse che la tradizione latina della siesta non era poi tanto salutare.
    Le ragioni mi sfuggono, cioe’ non le ricordo di preciso, anche perche’ capivo solo i concetti piu’ importanti, el espanol lo entiendo bastante bien pero no es mi idioma.
    Pomaron lo disse con esitazione, forse si aspettava dei fischi. Ma la sua tesi venne accolta educatamente dalla audience.

    Un saluto

    Peter

  9. Popeye
    Popeye says:

    x CG
    Ho capito benissimo quello che ha scritto. Sei tu cocciuto marchese non lo hai capito. Giudicare l’intera popolazione meridionale dai mafiosi e i più’ sfortunati della società non mi sembra una bella qualità. La gente pagano il pizzo perché non hanno altro ricorso. Poi ti posso assicurare che nel mio paese nessuno paga il pizzo e la camorra ha difficoltà ha inserirsi.
    La signora ha anche messo in dubbio i maestri del mio paese che sono andati a insegnare nel veneto. Ti pareva?

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Domanda al Razzi del blog:
    ti senti più minchione prima della siesta oppure dopo?

    Sylvi ha risposto esaurientemente non solo a me ma indirettamente anche a te. Evidentemente non sai leggere.
    Non è una novità.

    C.G.

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.
    Rimarco il fatto che su quel famoso post tu non ci hai capito una cippa. E anche questa non è una novità.
    Se uno (Rodolfo) mi ricorda Razzi, tu invece mi ricordi Scilipoti.
    Forse non sai nemmeno chi siano però gli somigliate , non tanto per i vostri tratti somatici che non conosco, ma per quello che scrivete.

    C.G.

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    A ME INTERESSAVA LEGGERE L’ARTICOLO …non so’ se hai afferrato..
    …per cui penso che tu minchione lo sei prima e anche dopo la siesta.
    Ma questo lo sapevo e l’ ho sempre saputo…non e’ una novita’.
    Rodolfo

  13. Peter
    Peter says:

    x Popeye

    Yes, I do struggle to find the right words now and again.
    You say ‘I can take that woman only in small doses’.
    Tell me about it…
    However, I made a vow of not losing my temper any more, as she is harmless. Bearing in mind that all teachers tend yo be rather pedantic, and retired ones tend to be the worst. I know what I am talking about, at least theee members of my immediate family were teachers.
    Take it easy, it’s not worth it, and there is nothing to be lost or gained anyway.

    Regards

    Peter

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Razzi.
    Un nome , anzi due nomi, un programma.
    Penso che basti e se non bastasse sono (grossi) problemi tuoi.

    C.G.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Non faccio sieste. Quelle ore che dormo la notte mi bastano.
    Quello da me citato era un articolo di chissà quanti anni fa e mi rimase impresso nella mente.
    Per l’appunto, non mi faccio rimbambire dalle sieste e dai sonni patriottardi alla Popeye.

    C.G.

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Popeye
    Sylvi infine e’ una buona donna…ma ha i suoi tic…questo l’ ho capito anche da tempo…al comune trova i Siciliani…tra la Polizia che gli fa’ la multa quando parcheggia in curva…i Calabresi…la Finanza che l’assilla con le tasse sono Campani…nelle scuole tra gli insegnanti trova i Molisani…poi c’e’ Roma e non tocchiamo questo tasto…e chissa’ quant’ altro…capisco che tutto questo gli abbia creato dei problemi….e cosi quando gli parli del sud il suo viso …bello…gentile …si trasforma e diventa rabbioso e pieno di risentimenti….e poi quando scrive esagera….magari senza volerlo…insomma un po’ di comprensione.
    Sai caro Popeye…a volte mi domando cosa ne sarebbe del nord senza noi del sud…gli abbiamo portato la civilta’…insegnato ai loro figli
    l’ ABC…gli abbiamo imparato l’ arte del filosofare…li abbiamo aiutati a costruire le loro citta’ .. le loro fabbriche e le loro strade e questa e’ adesso la riconoscenza….quanta ingratidudine.
    Rodolfo

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    Non mi e’ sembrato molto chiederti il piacere di farmi leggere un articolo..
    o di farmi sapere cosa scrive Scilipoti…da poterlo paragonare a me…se si discute e tu alla fine rispondi con posts che non dicono altro…
    ..”io sono io e tu non sei un cazzo”
    ..mi sembra troppo poco…
    nun…ce la fai di fare qualche ragionamento di senso compiuto senza fare qualche copia-incolla?
    Rodolfo

  18. Popeye
    Popeye says:

    x CG
    Il Scilipoti? Questo è’ l’ultimo insulto che prendo da un ignorantone come te. Vatti a fare un bella cantata di bella ciao alzando la bandierina dei peggiori terroristi che tu continuamente e solamente sostieni mentre fai la pipì contro base Usa. È ricordati pure che io non ho mai tradito la mie due patrie, collaboratori, o amici. Mi fermo qui you asshole.

  19. Anita
    Anita says:

    Pensieri…..

    Mi rendo conto che personalmente so ben poco o niente del sistema scolastico Italiano.
    La mia educazione era limitata, scuola elementare cattolica femminile, un anno non completo alla prima magistrale, ma sempre dalle suore, poi in collegio femminile come interna, fino alla fine delle magistrali. Sempre in divisa, sia in classe che per uscire.
    Ero un alunna distratta, il che mi portava ad essere un po’ ribelle.
    I miei giorni di gioia erano quando la scuola venne danneggiata da bombardamenti piu’ di una volta e ci mandarono a casa.
    Casa per me era nel paese lombardo dove mia mamma ed il suo compagno erano sfollati.
    Li’ avevo liberta’, la mia bicicletta ed anche un fidanzatino….
    Il ritorno in collegio era sempre piu’ duro.

    Suor Giovanna mi aveva presa sotto le sue ali, insegnava arte, era un’ecellente pittrice. Io disegnavo bene sin da piccola e mi trovai nel mio centro.
    Imparai anche altre forme di espressione su altri media.

    Mi mancano le esperienze giovanili, amicizie, compagne, etc….

    Buona domenica,
    Anita

  20. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    WOW, abbiamo una cosa in comune, anch’io non faccio mai sieste, mai…le poche volte che mi sono appisolata mi sono svegliata come rimbambita….

    Anita

  21. sylvi
    sylvi says:

    x 217

    Tanto per essere pedante: è segno di somma maleducazione commentare in inglese su un blog italiano ed è da vigliacchetti di mezza tacca farlo per insultare un blogghista che non conosce l’inglese! S.

  22. sylvi
    sylvi says:

    Rodolfo,
    io non sono una buona donna…e ti prego di andare a dirlo a chi pare a te, non a me che non conosci.

    Posso sia a te che a Popeye soltanto dire che non avete capito una mazza di quello che io intendevo!
    Aggiungo soltanto che meridionali intelligenti ne ho conosciuti a bizzeffe…sei sicuro di far parte della compagnia???

    Sylvi

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Grillo e’ arrivato a Piombino….come al solito di umore nero…ma non ride mai? ….Ha detto che i partiti sono morti… pure i sindacati… i giornalisti dei morti viventi … vivono solo lui e i suoi adepti …
    …ma questo paese non potrebbe essere popolato di persone normali ?

  24. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sylvi “io non sono una buona donna”…
    Mi dispiace immensamente se la prendi cosi….l’ ho scritto senza pensare minimamente che tu potessi MAI dare un senso diverso a quelle parole…davvero….
    se ho scritto che sei una buona donna l’ ho pensato davvero…in fondo so’ che non sei cattiva…avrei dovuto scrivere “e’ una donna buona” ma forse te l’ avresti presa ugualmente…forse avrei dovuto usare “brava”…
    l’ importante e’ farti sapere che il significato che hai voluto dare tu a quelle parole in me era estraneo….ci mancherebbe altro…
    dovresti saperlo che non sono il tipo.E comunque mi dispiace!
    Rodolfo

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sylvi…”sei sicuro di far parte della compagnia”???
    Questo e’ sbagliato…avresti dovuto prima aspettare una mia spiegazione…solo allora quella frase di cui sopra sarebbe stata legittima…a volte far precipitare le cose e’ controproducente…
    Rodolfo

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy, scaldati di meno, fai ridere anche le galline del tuo orticello.
    Amico dei terroristi sarai tu e quelli come te che hanno speso una vita per adattare strumenti che portano soltanto morte.
    Tanto per essere chiari.
    Quindi non mischiare la rava con la fava, torna a dormire i tuoi sonni yuessei che poi ti passa dato che il Cerutti non appena ne ha l’occasione, farà il suo dovere.
    A Sigonella e altrove, cantando Bella Ciao.

    C.G.

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    A me sembra che l’ America abbia come scopo SOLO quello di combattere il terrorismo e i terroristi….di questo sono convinto.
    A volte pero’ si puo’ cadere in trappole…che permette a chi per principio e’ contro l’America …di poter diffondere e propagare il suo astio.
    Rodolfo

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Anche Israele ha gli stessi problemi degli Americani…
    non e’ facile combattere il terrorismo o scovare il terrorista…per cui sie e’ esposti in questo lavoro a fare anche degli errori….a volte inevitabili..
    ..e poi arrivano tipi come gc…che non aspettano altro…
    per cui caro Popeye…e una cosa che purtroppo si deve mettere in conto.
    Un saluto
    Rodolfo

  29. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    Mi sono riproposto di essere garbato, ma lei mette a dura prova la mia pazienza.
    Se come dice non conosce quella lingua, come puo’ desumere che la stessi ‘insultando’?!
    Parlavo con Popeye in una lingua piu’ congeniale, e mi riferivo a caratteristiche generali di insegnanti, per mettere pace.
    Invece chiamarmi ‘vigliacchetto di mezza tacca’ e’ senz’altro un insulto.

    Peter

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Razzi.
    Israele, preso come governanti, il terrorismo lo fa, lo ha sempre fatto, invece gli US i terroristi li ha usati supportati e poi gettati.
    Studia e informati.
    C.G.

  31. Peter
    Peter says:

    ‘E’ somma maleducazione scrivere in inglese su un blog italiano’

    E questo da quale cattedra lo duce?!
    Qui lei ed altri avete scritto nei piu’ ostici dei vostri dialetti. Shalom scrisse addirittura in Yiddish.
    In ogni caso, nessuno ha stabilito in incisioni su lapide che questo sia un blog di lingua esclusiva italiana.

    Peter

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Vedi cg…
    a parte …sinceramente che non so chi sia questo Razzi…
    mi sembra molto facile per te…prendi le cose alla leggera…sbatti li’ due parole e credi di averla vinta su un discorso che non ha avuto luogo perche’ come al solito non c’ e’ l’ imput…dedicati e studia un po’
    l’ abbecedario…che naturalmente non e’ un’ espressione di chi si e’ accorto che c’ e’ anche Dario.
    Rodolfo

  33. Peter
    Peter says:

    Anzi diro’ di piu’, se Pino affermasse che qui si puo’ scrivere solo in italiano, mi vedrei costretto a lasciare il blog. Poco ma sicuro.

    Peter

  34. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Va bene,…intanto che aspetto che il polletto ruspante si rosoli…
    – Un bravo insegnante non ripete mai due volte lo stesso concetto con le stesse parole; usa la fantasia e la creatività, e la ricchezza della lingua italiana per esprimerlo in altri termini!

    -La informo che esiste un traduttore e io l’ho tradotto in francese perchè delle traduzioni italiane di Google mi fido pochissimo.
    -Quando ho riportato commenti in friulano, ho SEMPRE messo accanto la traduzione.
    – Un paio di maniche è riportare o postare link di approfondimento in altre lingue, altro discorso è fare commenti su un blogghista.
    E dovrei anche spiegarle le basi della buona creanza?
    Lei non ha sicuramente studiato in Caserma, altrimenti queste ovvietà le avrebbe capite.
    Intendo per “vigliacchetto di mezza tacca” colui che tira il sasso e nasconde la mano. Non le pare il suo caso?

    Se lei e Popeye avete bisogno di una lingua più congeniale per capirvi…basta cambiare Blog, non crede?
    Ricordo benissimo che molti anni fa, quando usavate l’inglese nei vostri commenti, il Blogmaster vi pregò di usare la lingua comprensibile a tutti!
    E c’era bisogno di dirlo?
    O forse sente la impellente necessità di esibire qualcosa?
    Chi SA non ha bisogno di esibizioni!
    Amen

    Sylvi

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    Mi dispiace non l’ ho conosco…
    dalle sembianze sembra un’ imitazione di Occhetto…ma non lo e’..
    R
    Vatti a fari friggere che e’ meglio….ho altro da fare che stare dietro alle tue idiozie..
    R

  36. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    No, non e’ il mio caso, e dovrebbe chiedermi scusa per i suoi modi offensivi appunto da caserma. Non mi stupisce che la mandarono ad insegnare ai militari.
    Esibizionista e’ lei che dichiara di capire meglio dal francese che dall’italiàno. E se cosi’ e’, comunque, perche’ si lamenta?! Traduca automaticamente e non dia fastidio.
    In italiano fare commenti analoghi, se volessi farli, come adesso. Contenta?
    E non sta’ certo a lei decidere cosa sia lecito e cosa no in materia di lingue. Spesso ne’ lei ne’ altri avete tradotto nulla dagli ostici dialetti, soprattutto quando li usavate per ‘fare commenti’.

    E spero che il suo polletto le venga malissimo. Povera bestiola, a proposito.

    Peter

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Una volta in effetti chiesi che si scrivesse in italiano perché molti non capivano. Ma il problema mi pare superato. Infastidisce però che Popeye ne approfitti per dare del buco del culo a qualcuno.
    Un saluto.
    pino

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Popeye

    Il problema però è che negli Usa si dà la caccia ai terroristi fin dai tempi dei pellerossa. Da certe magliette che ho oreso a NY parrebbe che il termine “terroristi” in epoca moderna sia appunto nato negli Usa a proposito dei poveri pellerossa spazzati via a milioni.

    In antichità il terrorismo è nato con gli zeloti in Giudea, oggi si direbbe, barando, in Israele. Nei tempi moderni il terrorismo è stato inventato e inaugurato con l’attentato dei sionisti antisemiti all’hotel King David di Gerusalemme, col quale massacrarono inglesi ma anche ebrei. Poi il testimone è stato raccolto dagli algerini e dai “Piedi Neri” francesi in Algeria. Infine dall’Italia con la teorizzazione all’hotel Parco dei Principi a Roma nel 1965 con il convegno “La guerra rivoluzionaria moderna”. Idee messe in praticacdalla Nato con le bombe in Italia del 1969, compresa la strage di piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969.
    Un saluto.
    pino nicotri

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Solo se Popeye fosse convinto che la parola “asshole” non e’ capita da nessuno….il che non mi sembra il caso….tutti sanno qui cosa significa.. e Popeye lo sa..dunque per me nessun problema…
    …poi se ne dicono tante qui…che dare dello stronzo a qualcuno mi sembra del tutto normale…
    …nessun problema nemmeno che Peter e Popeye si scambino Posts in inglese….in fondo c’ e’ google…e non mi sembra tanto vero che le traduzioni in Italiano siano tanto peregrine …
    per esempio la traduzione del post di Peter recita:….

    “x Popeye
    Sì, faccio fatica a trovare le parole giuste e ora di nuovo.
    Tu dici ‘posso prendere quella donna solo in piccole dosi’.
    Non dirlo a me …
    Tuttavia, ho fatto voto di non perdere la calma più, come lei è innocuo. Tenendo presente che tutti gli insegnanti tendono yo essere piuttosto pedante, e quelli pensionati tendono ad essere il peggiore. So di cosa sto parlando, almeno theee membri della mia famiglia erano insegnanti.
    Take it easy, non vale la pena, e non c’è nulla da essere perso o guadagnato comunque.
    Saluti
    Pietro”

    Mi sembra piu’ che comprensibile…
    Rodolfo

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