SOPRAVVISSUTO DI AUSCHWITZ: “POSSO IDENTIFICARMI CON I GIOVANI PALESTINESI”
E’ stata pubblicata nel 2009, ma si tratta purtroppo di un tema ancora attuale. Che resterà tale per chissà quanto tempo ancora.
Intervista a Hajo Meyer, ebreo antisionista
SOPRAVVISSUTO DI AUSCHWITZ: “POSSO IDENTIFICARMI CON I GIOVANI PALESTINESI”
Di Adri Nieuwhof, The Electronic Intifada, 2 Giugno 2009[1]
Hajo Meyer, autore del libro The End of Judaism [La fine del giudaismo], è nato a Bielefeld, in Germania, nel 1924. Nel 1939 fuggì da solo, all’età di 14 anni, in Olanda, per salvarsi dal regime nazista, e non potè andare a scuola. Un anno dopo, quando i tedeschi occuparono l’Olanda, visse in clandestinità con un documento di riconoscimento maldestramente contraffatto. Meyer venne catturato dalla Gestapo nel Marzo del 1944 e deportato ad Auschwitz una settimana dopo. E’ uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz.
Adri Nieuwhof: Cosa vuol dire per presentarsi ai lettori di EI [Electronic Intifada]?
Hajo Meyer: Dovetti abbandonare la scuola secondaria a Bielefeld dopo la Notte dei Cristalli, nel Novembre del 1938. Per un bambino curioso come me e per i suoi genitori fu un’esperienza terribile. Perciò, posso pienamente identificarmi con i giovani palestinesi che vengono intralciati nei loro studi. E non posso identificarmi in alcun modo con i criminali che impediscono ai giovani palestinesi di studiare.
AN: Cosa l’ha spinta a scrivere il suo libro, La fine del giudaismo?
HM: In passato, i media europei hanno scritto molto sui politici di estrema destra come Joerg Haider in Austria e Jean-Marie Le Pen in Francia. Ma quando Ariel Sharon venne eletto [primo ministro] in Israele nel 2001, i media rimasero zitti. Ma negli anni ’80 capii il pensiero profondamente fascista di questi politici. Con il mio libro ho voluto prendere le distanze da tutto ciò. Sono cresciuto nel giudaismo avendo come valore fondamentale l’eguaglianza dei rapporti tra gli esseri umani. Sono venuto a sapere dell’esistenza del giudaismo nazionalista solo quando ho sentito i coloni difendere nelle interviste le loro prepotenze a danno dei palestinesi. Quando un editore mi ha chiesto di scrivere qualcosa sul mio passato ho deciso di scrivere questo libro, per fare i conti col mio passato. Le persone di un gruppo che disumanizzano le persone che appartengono a un altro gruppo lo fanno o perché l’hanno imparato dai genitori o perché sono stati manipolati dai loro leader politici. Questo in Israele è accaduto per decenni, nel senso che hanno manipolato l’Olocausto per i loro scopi politici. Nel lungo periodo il paese si sta distruggendo, inducendo così i suoi cittadini ebrei a diventare paranoici. Nel 2005, [l’allora primo ministro] Ariel Sharon ha illustrato tutto ciò dicendo alla Knesset che “sappiamo che non possiamo fidarci di nessuno, possiamo fidarci solo di noi stessi”. Questa è la definizione più concisa che ci sia di qualcuno che soffre di paranoia clinica. Uno dei crucci più grandi della mia vita è che Israele si definisce con l’inganno uno stato ebraico, mentre in realtà è sionista. Vuole il massimo del territorio con il minor numero possibile di palestinesi. Io ho quattro nonni ebrei. Sono ateo. Condivido il retaggio socio-culturale ebraico e ho imparato l’etica ebraica. Non voglio essere rappresentato da uno stato sionista. Non hanno idea di cosa è stato l’Olocausto. Usano l’Olocausto per instillare la paranoia nei propri figli.
AN: Nel suo libro lei scrive sulle lezioni che ha imparato dal passato. Può spiegare come il suo passato ha influenzato la sua percezione di Israele e della Palestina?
HM: Non sono mai stato un sionista. Dopo la guerra, gli ebrei sionisti hanno sbandierato il miracolo di avere “un paese tutto nostro”. Da ateo impenitente, ho pensato che, se questo è un miracolo di Dio, avrei voluto che avesse fatto il più piccolo dei miracoli creando lo stato 15 anni prima. In quel caso i miei genitori non sarebbero morti.
Potrei fare un elenco senza fine delle somiglianze tra la Germania nazista e Israele. Prendersi la terra e le proprietà, negare alle persone la possibilità di ricevere un’istruzione, ridurre la possibilità di guadagnarsi da vivere distruggendo le loro speranze, tutto con lo scopo di cacciare la gente dalla propria terra. E quello che personalmente trovo più spaventoso, più dello sporcarsi le mani uccidendo in prima persona, è il creare le circostanze in cui le persone incominciano a uccidersi a vicenda. Così la distinzione tra le vittime e i carnefici si indebolisce. Seminando zizzania in una situazione dove non c’è unità, aumentando la distanza tra le persone – come Israele sta facendo a Gaza.
AN: Nel suo libro lei scrive del ruolo degli ebrei nel movimento della pace dentro e fuori Israele, e sugli obbiettori di coscienza israeliani. Come valuta il loro contributo?
HM: Naturalmente è positivo che delle componenti della popolazione ebraica di Israele cerchino di vedere i palestinesi come degli esseri umani e come loro eguali. Comunque, mi disturba quanto sia sottile il numero di quelli che protestano e che sono davvero antisionisti. Rimaniamo colpiti da quello che accadde nella Germania di Hitler. Se tu esprimevi solo la minima ombra di critica all’epoca, finivi a Dachau. Gli ebrei in Israele hanno i diritti democratici. Possono protestare nelle strade, ma non lo fanno.
AN: Può commentare la notizia che i ministri israeliani hanno approvato un disegno di legge che proibisce la commemorazione della Nakba, e cioè la spoliazione della Palestina storica? La legge propone una pena fino a tre anni di reclusione.
HM: E’ così razzista, così spaventoso. Non ho parole. E’ un’espressione di quello che già sappiamo. La Zochrot [l’organizzazione per la commemorazione della Nakba] venne fondata per contrastare gli sforzi israeliani di cancellare i segni che ricordano la vita palestinese. Proibire ai palestinesi di commemorare la Nakba…non potrebbero comportarsi in modo più nazista e fascista. Forse aiuterà il mondo a svegliarsi.
AN: Quali sono i suoi progetti per il futuro?
HM: [ride] Lei sa quanti anni ho? Ho quasi 85 anni. Ho sempre detto cinicamente prendendomi in giro che ho una scelta: o essere sempre stanco perché voglio fare così tante cose, o andare a sedermi aspettando che passi il tempo. Bene, progetto di essere stanco, perché ho ancora così tanto da dire.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://electronicintifada.net/v2/article10568.shtml
Qualcuno sa spiegarmi perché l’Energia nucleare si chiama nucleare ?
Cercatelo su wikipedia….perche’ vuoi far perdere tempo agli altri..
R
Le fave sono molto buone .Nella vita a volte bisogna sapersi accontentare, leggere anche
http://www.valori-alimenti.com/nutrizionali/tabella16054.php
Una dieta sana ed equilibrata aiuta anche il ragionamento.
A voler sempre uccelli si finisce per essere sempre uccellati,poi fa male alla salute.
Vedo che ti piace andare zig zag…
attenzione a non perdere l’ equilibrio…
consiglio: caso mai potrai riprenderti a forza di peti…
R
Egr Rodolfo,
visto che la cosa la infastidisce,la cosa mi incuriosisce, poi dai , su, proprio Lei che parla di tempo sprecato..veda lei di darmi una risposta visto che ha tanto tempo da perdere, sono sicuro che non farà invidia Wiki.
I Peti erano sanniti, vedo che la memoria difetta, chieda a Popeye per ulteriori approfondimenti.
Dio …come mi annoi…..
R
Ma non sei tu che mangi fave?
Hai mai sentito parlare di propulsione…
potresti persino raggiungere la luna….
http://www.repubblica.it/esteri/2014/04/23/news/io_palestinese_con_i_miei_alunni_ad_auschwitz_ma_ora_mi_accusano_di_alto_tradimento-84274335/?ref=HREC1-5
x Sylvi, Pino, Uroburo
Non vedo perche’ i confini ucraini siano solo delle formalita’.
La forma e’ sostanza, e le volte che ho ignorato questo concetto per comodita’ personale (si parva licet) me la hanno fatto pagare anche cara nella vita ordinaria di tutti i giorni.
La Timoschenko e’ una abile politica e donna d’ affari, le accuse e condanne erano almeno in parte fittizie e politicamente motivate.
Poi se la predica viene da Putin e gli oligarchi russi, e’ meglio che facciano passi lunghi e ben distesi, per parafrasare l’ integralista del blog, o meglio, per una volta, la sua espressione favorita.
Cara Sylvi, quelle che lei elenca come provocazioni non erano altro che tentativi ucraini di difendersi. Ognuno fa la sua scelta di campo, io non esito a scegliere la europea Ucraina.
Vorrei anche farle notare che la distanza in linea d’ aria da Milano a capo Passero di Siracusa e’ di circa 1100 km.
Da Milano a Kiev sono 2100, da Milano ad Odessa anche di piu’.
Almeno la geografia non dovrebbe essere un’opinione.
Saluti
Peter
x Uroburo
Mi pare che la volgarità la vedi solo nei miei post ma non me ne frega. Se Al Fatah e Hamas hanno fatto pace non me ne frega pure. Ma non venire a cianciare quando l’Usa e Israele terminano i dialoghi sulla pace. Ognuno trae le conseguenze di quello che fa.
Per piacere non farmi lezione sulle miei capacità. Pensa alle tue che sono minime.
x ps a Uroburo
Poi impara anche a leggere io non ho detto nulla contro i palestinesi ma ho scritto Al Fatah e Hamas. Lo so che sei incapace di vedere la differenza tra loro ma dato il tuo livello intellettuale non mi sorprende.
x ps a Uroburo
Poi impara anche a leggere io non ho detto nulla contro i palestinesi ma ho scritto Al Fatah e Hamas. Lo so che sei incapace di vedere la differenza tra loro ma dato il tuo livello intellettuale non mi sorprende.
Parlando di volgarità: “Rodolfo, sia gentile: provi a pensare prima di dar fiato ai denti.
Perchè, sa, se uno dice troppe caxxate poi si finisce per pensare che è solo un caxxone. U.”
QED
La Russia ha subito lo smembramento dell’Est Europa senza essere in grado allora di reagire.
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Cara Sylvi
Questo qui sopra dice tutto. Posso solo immaginare i pianti che ha fatto quando è caduto il muro di Berlino. Si mai chiesto perché i paesi LIBERATI si sono tuffati nella NATO? Credo di no.
x Popeye
Caspitina, non sapevo infatti che l’ Est Europa fosse stato ‘smembrato’.
Erano diventate costole della Santa Madre Russia, quella che non e’ mai stata espansionista e che non si e’ mai preso un pollice piu’ di quello che le toccava dal Padreterno?!
E che ha fatto, lo ricordo da una puntata precedente ignorata, molte piu’ guerre di US dal Settecento ad oggi, al pari di Francia e UK.
Un saluto
Peter
x Popeye
Uroburo ha ritrovato se stesso.
Ascoltavo Benjamin Netanyahu in un intervista con Bret Baier, e’ molto preoccupato, i razzi piovono a migliaia sulla popolazione.
L’alleanza di Al Fatah e Hamas mentre e’ un periolo per Israele, e’ diretta agli USA…..
Non ho potuto sentire altro, suonava il telefono ed il mio giardiniere era appena entrato…
Forse ci sara’ un repeat…ma non so quando.
Mah…………..
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Questo e’ un video di un paio di anni fa, siamo molto generosi, o meglio, Obama e’ molto generoso con i nostri soldi:
Should the U.S. be Sending Money to Hamas?
https://www.youtube.com/watch?v=NCOQ8vh8WlU
I like Michelle Bachmann very much….
Bye,
Anita
Caro Peter,
Questi sono tempi per un altra Iron Lady per mettere paletti alla schiena di Obama per prima e poi la povera Angela Merkel che vuole aumentare le sanzioni sulla povera Crimea ingoiata viva dall’Orso Rosso.
Un saluto.
P.
Huffington Post
Da anni, a Roma, sistematicamente, durante le celebrazioni della liberazione del 25 aprile, viene contestata la presenza dello striscione della “Brigata Ebraica” e dei suoi sostenitori.
Voglio ricordare, però, che la Brigata Ebraica fu costituita nel 1944, dopo una lunghissima trattativa tra le Autorità ebraiche in Palestina e il Governo britannico mandatario su quell’area. La Brigata Ebraica era formata da ebrei che provenivano da quelle Terre che sarebbero, poi, diventate Israele, ai quali si aggiunsero ebrei provenienti da Paesi soggetti al controllo inglese, come Canada, Sudafrica ed Australia ed altri provenienti dalla Russia e dalla Polonia.
A comandare la Brigata fu nominato il brigadiere generale canadese Ernest Frank Benjamin. Dopo un breve addestramento in Egitto, la Brigata fu inviata sul fronte italiano nel 1944 e integrata nell’Armata britannica. Insieme al Gruppo di Combattimento “Friuli”, fu protagonista dello sfondamento della famosa Linea Gotica nella vallata del Senio. La Brigata ebbe la propria bandiera, bianco e azzurra con la Stella di Davide al centro, che sarebbe diventata la bandiera del futuro Stato di Israele.
La Brigata combatté con le proprie insegne a fianco di unità militari italiane e polacche, molti gli episodi dove i soldati ebrei si distinsero per la liberazione dell’Emilia Romagna, da Cuffiano, a Riolo Terme, Ossano, Monte Ghebbio, La Serra, Imola e Ravenna, fino a Bologna.
I caduti della Brigata Ebraica, morti per la liberazione d’Italia, furono tumulati nel cimitero di Piangipane a Ravenna. La città di Ravenna dal 15 maggio 1995, con una lapide, ricorda i 45 caduti ebrei per la liberazione della città. In tutto la Brigata Ebraica combatté in Italia fino al 25 aprile 1945.
Già durante il periodo bellico i componenti della Brigata, si adoperarono in un importante compito civile a favore delle comunità ebraiche liberate, duramente provate e sconvolte dalle privazioni, dalle deportazioni, dai lutti. Aiutarono i sopravvissuti, assistettero gli orfani, favorirono nuove riunioni familiari. Anche dopo la guerra la Brigata fu fondamentale nell’assistere i tanti profughi provenienti dall’Europa centrale, che transitavano o che fossero diretti in Italia.
La Brigata si sciolse nel 1946 e i circa 9.000 soldati, che ne fecero parte, tornarono in Israele e furono determinanti per la costituzione del futuro esercito di Israele presto chiamato a doversi difendere nelle prime guerre che dovette sostenere.
Chi contesta, però, la Brigata Ebraica? Perché considera illegittima la presenza dello striscione e dei suoi sostenitori?
L’anno scorso, in particolare, furono invitati, da un esponente dell’ANPI, (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia!!!!) ad abbassare le insegne, per evitare problemi. Furono poi avvicinati da una decina di ragazzi, in prevalenza stranieri, con bandiere palestinesi con raffigurato Arafat, che cercarono di cacciarli in malo modo, con frasi del tipo: siete peggiori delle SS! I rappresentanti della Brigata Ebraica non ebbero modo di parlare e nessuno fece riferimento al sacrificio di molti ebrei per la liberazione dell’Italia dal nazi fascismo.
Viene naturale, però, riallacciarsi alla storia e agli eventi. In Palestina, allora, massima carica musulmana, era Muhammad Amīn al-Husaynī Gran Muftī di Gerusalemme, uno dei principali leader nazionalisti, precursore del fondamentalismo islamico, famoso per il suo odio contro gli ebrei. Cercò alleanze con i regimi di Hitler e di Mussolini, fin dal loro primo insediamento ed ebbe un ruolo preminente nel reclutamento di musulmani nelle fila delle Waffen SS. Si, le famigerate SS.
Le Waffen-SS (“SS Combattenti”) erano una forza armata nazista, presenti in tutti i campi di battaglia della seconda guerra mondiale, si resero responsabili dei più efferati crimini di violenza sommaria, nei confronti di popolazioni civili o di prigionieri nemici. Proprio per questo motivo le Waffen SS furono dichiarate organizzazione criminale al Processo di Norimberga. Il loro fanatismo era tale che, nell’avvicinarsi della loro sconfitta militare, non esitavano a raccogliere gli oppositori politici ancora in vita e fucilarli.
Nel 1943 il Gran Muftì fu inviato in Jugoslavia dove reclutò militanti islamici, sloveni e croati e li incorporò nella 13 Waffen Gebirds Division SS Handschar che fu costituita il 10 febbraio 1944. Fu una gara tra le Waffen ss Handschar e gli Hustashà di Ante Pavelic a chi fosse più sanguinario, accanendosi con le popolazioni civili. Questo andava detto.
La storia non deve essere distorta né riscritta.
Arafat, si, proprio quello raffigurato sulle bandiere dei contestatori ai sostenitori della Brigata Ebraica, leader palestinese, vantava di aver avuto nel suo parente, il Gran Muftì di Gerusalemme, una guida spirituale e politica, un nazista dichiarato.
Sarebbe giusto e bello se i contestatori rileggessero la storia, si informassero su ciò che è stato per evitare, di nuovo, un’offesa alla Resistenza.
Vittorio Pavoncello
x Popeye #69
Niente di meno che dall’ Huffington Post….di sinistra innegabilmente.
Thank you for sharing.
Buonanotte,
Anita
Mio caro e buon Popeye,
vedo che lei non mi ha risposto. Nulla di nuovo, lei non risponde mai.
Il senso del mio discorso era che perfino degli ontologici terroristi come gli Useggetta hanno trattato con i Viet Cong (come li chiamate voi) e con i nord-coreani.
Vede, mio caro e buon Popeye, non si possono scegliere le controparti … Che non lo sappiano gli israeliani mi sembra normale, che non lo sappia lei, carico d’anni e d’esperienza, mi lascia a bocca aperta. Mi dica che scherzava, suvvia!…
La mia intelligenza sta bene, grazie, e non saranno le sue maligne e gratuite battutine a modificar le cose. Credo che anche la sua stia bene: lei ha dei problemi linguistici ma non intellettuali. Vede caro, non è che lei non capisce niente, è che lei ha “gli occhiali a stelle e strisce” (parole testuali sue) e quindi quel che lei scrive è sempre e solo di parte. Pura propaganda. U.
PS. Quanto alla Brigata Ebraica (i cui componenti, addestratissimi, furono i quadri di quelle forze armate ebraiche che liquidarono tutti gli eserciti arabi formati da coscritti senza nessuna preparazione militare e senz’armi, alla faccia della vostra propaganda sul Davide e Golia), mi sembra ovvio che non dovrebbe partecipare alla festa della Liberazione,visto quel che fanno nei Territori Occupati (e che, stragi razziali a parte, è veramente un comportamento da nazisti genocidi).
La storia del Gran Muftì è del tutto nota: visto il boicottaggio degli occidentali tutti ai diritti del suo popolo ha chiesto aiuto a chi pensava potesse aiutarlo. Senza guardare tanto per il sottile.
Proprio come avete fatto voi maiali useggetta con i fondamentalisti islamici, con i quali ci rompete i maroni (roberto!) da tent’anni.
Sarebbe giusto e bello se gli useggetta rileggessero la storia, si informassero su ciò che è stato per evitare, di nuovo, un’offesa alla intelligenza (non la loro, quella degli altri).
Un caro saluto, mio buon, e non si affatichi: so già che risponderà con delle altre battute. Al di fuori della vostra forza non avete proprio nulla. E’ per questo che la maggior parte del mondo tra voi e Putin sta dalla parte di Putin. Curioso, no?….. u.
Peter { 24.04.14 alle 22:41 } Caspitina, non sapevo infatti che l’ Est Europa fosse stato ‘smembrato’. … Russia, quella che non e’ mai stata espansionista e che non si e’ mai preso un pollice piu’ di quello che le toccava dal Padreterno?! E che ha fatto, lo ricordo da una puntata precedente ignorata, molte piu’ guerre di US dal Settecento ad oggi, al pari di Francia e UK.
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Caro Peter,
se lei non vuole parlare con me non posso che prenderne atto: si vede che le è girata di nuovo la ciribiciaccola ed i suoi nervetti scoperti hanno preso il sopravvento.
Secondo me i suoi calcoli sulle guerre dalla fine del Settecento ad ora sono sbagliati, certamente lo sono relativamente al periodo successivo alla rivoluzione russa.
Poi se lei non ha voglia di capire quel che viene detto ma deve modificarlo secondo i suoi desideri per me va bene anche questo. Con un po’ di dispiacere perchè mi sembrava che con lei ci fosse lo spazio per qualche osservazione di buon livello.
Mi sarò sbagliato.
Un saluto U.
Cara Anita,
tutti gli ex-democratici razzisti del sud sono entrati in blocco a far parte dell’estrema destra repubblicana e dei Tea Party.
Veda un po’ lei, neh …. U.
PS. Sono sempre io e continuano a piacermi poco le volgatà e gli attacchi personali. Ma a volte, di fronte a certe caxxate, scappano le battute.
Caro Rodolfo,
secondo lei lo smembramento dell’URSS voluto dagli europei occidentali e dalla NATO non aveva l’obiettivo di prendersi le risorse russe? E allora perchè l’hanno fatto? Gli è andata male con la Russia propria la Grande Russia ma bene con tutto il resto U
PS. Per Rodolfo. Ma ora la cuccagna mi sembra finita. U.
Dietro ogni articolo della Costituzione stanno centinaia di morti nella Resistenza. Per questo dico ai giovani: fate che la vostra vita sia illuminata dalla luce di una nobile idea.
Sandro Pertini
x Uroburo 74
questo il post di Shalom..
Shalom { 24.04.14 alle 18:16 }x Peter
Prima che glielo dica Nicotri,”””” guardi che l’Occidente e’ da secoli che sogna e cerca di impadronirsi delle ricchezze della Russia”””””’. Forse lei ricorda Napoleone, Hitler e quelli prima di loro. Adesso la scusa e’ il formalismo legale delle frontiere, agitato da chi se ne e’ sempre pulito il culo dei formalismi, delle leggi e dei confini altrui.
Shalom
=
Obiettivamente lei ritiene OGGI …un’ ipotesi del genere fattibile?
Rodolfo
=
Io tra l’ altro non parlerei di smembramento della confederazione Russa voluto dall’ occidente….
caso mai voluto da quei POPOLI…..o no?
Peter { 24.04.14 alle 21:29 } Non vedo perche’ i confini ucraini siano solo delle formalita’. La forma e’ sostanza, e le volte che ho ignorato questo concetto per comodita’ personale … La Timoschenko e’ una abile politica e donna d’ affari … tentativi ucraini di difendersi.
Da Milano a Kiev sono 2100, da Milano ad Odessa anche di piu’.
Almeno la geografia non dovrebbe essere un’opinione.
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Caro Peter,
mentre sto sbaraccando un locale penso al suo messaggio n. 60. Ogni tanto mi fermo e così le mando alcune considerazioni.
Se la geografia non è un’opinione la distanza tra Milano e Kiev è superiore a quella tra Milano ed Odessa: basta guardare una cartina.
La Timoschenko è andata a provocare i russi senza avere la forza di farlo: in politica è un errore imperdonabile; oppure è l’irresponsabile inizio di una voluta guerra civile nell’attesa dell’intervento occidentale.
Direi che le provocazioni sono state prima di tutto ucraine, quando hanno cercato in tutti i modi di entrare nella NATO.
Quindi il tema di fondo rimane sempre quello: che tipo di rapporti l’Europa vuole con la Russia? Se vuole la pace cambi registro perchè l’ammissione degli stati baltici all’UE ed alla NATO è una inutile e gravissima provocazione (per non parlare dei missili antimissile in Polonia e delle mene ucraine e georgiane).
Il vero problema è che la Russia non è un paese che non conta nulla e che ora ha la forza di difendere i suoi interessi: avremmo dovuto essere un tantino più prudenti e meno arroganti prima.
Ed arrivo infine alla sua prima affermazione, un tema interessantissimo che dibatto da quando avevo vent’anni.
Certo la forma è sostanza: in diplomazia, ad esempio, è sempre così.
E’ sempre così anche in un paese di bifolchi come l’Ittaglia, dove ormai si dà del tu a tutti.
In altri contesti bisognerebbe valutare caso per caso, e nella bisogna le sue esperienze personali contano solo come tali ma non hanno un valore generale.
Vede, caro, ad esempio le guerre indiane degli Useggetta erano sempre delle aggressioni ma sul piano formale gli indiani avevano sempre torto: avevano dimenticato una virgola è questa era una ragione (formale) sufficiente.
Non parliamo poi delle guerre latino-americane, sempre fatte per “difendere la vita e gli interessi americani” (ouhhhyeahhhhh). Non è mai successo che l’Useggetta avesse formalmente torto.
Evidentemente lei, popeyanamente, pensa che questa sia una ragione sufficiente per tenere in stato d’assedio un intero continente per due secoli. Bravo, complimenti! Il democraticissimo Popeye – stimabile perchè ha fatto fortuna in Useggetta, ouhhyeaaahhh – non riuscirebbe a dire di meglio.
Sorvolo sul Viet Nam…
Insomma, ci sono casi, assai frequenti nella politica dei paesi anglossassoni, nel quali la forma è solo un pretesto per mettere in atto le proprie prevaricazioni, il cui progetto in realtà esisteva molto prima delle scuse formali.
Prenda ad esempio quando gli israeliani chiedono i documenti (scritti) di possesso della terra ai palestinesi, in un paese nel quale vi sono state sempre e solo tradizioni orali … La forma, mio caro e buon Peter, la forma!
Allora, caro Peter, la forma è sempre sostanziale?
Un saluto U.
Per Rodolfo
Va bene caro, ha ragione lei: La povera piccola Europa si sta difendendo dalle aggressioni russe. Come sempre, per altro.
D’altra parte è quello che diceva lei proprio poco tempo fa.
Vede, caro, quando uno è daltonico non vede certi colori. Mica è colpa sua, non li vede!
Un saluto U.
x Uroburo
La trovo piuttosto noioso, lo dico come gentile premessa.
Ora, se io mi rivolgo ogni tanto a Popeye riferendomi a lei, Sylvi o Rodolfo, o meglio a frasi dette da voi, senza nominarvi esplicitamente, non mi pare il caso di farne una simile questione di forma, tanto piu’ che lei dice di non essere formalista.
Diverso sarebbe il caso se dicessi ‘ come dice un certo longobardo che fa il bidello’ perche’ quello sarebbe provocatorio.
Il mio computo delle guerre russe NON era sbagliato. Anche dopo la rivoluzione ne fecero un bel po’, e poi le ricordo che la rivoluzione era una guerra civile che teneva un tantino impegnati.
Un saluto
Peter
Caro Peter,
mi scusi tanto, neh …. ma se c’è qualcosa di noioso qui dentro sono proprio le sue noiosissime polemiche con la Silvy, con CC, con Rodolfo o con me. Spesso inventate da lei di sana pianta, come quella sul “razzismo antimeridionale”. Mah …
Non ho mai detto di non essere formalista ma contento lei …
Direi che è meglio chiuderla qui, le sue polemiche sono sempre fine a se stesse. U.
PS. Non credo proprio di essere tenuto a fornire generalità, indirizzo, telefono, lavoro, indirizzo dell’amichetta bionda ecc. ecc.
Ed ho sempre risposto a provocazioni o ad aggressioni altrui.
Nel caso specifico sue e di Popeye, se lei ricorda….
Ma lei non ricorda. U.
x Uroburo
Ma chi le ha chiesto indirizzo, telefono, etc, scusi??!
Ora mi sembra ossessivo, col suo reiterare il ‘razzismo antimeridionale’.
Da tempo mi sono proposto di non essere infiammatorio, infatti le mie ‘polemiche’ sono adesso calme e pacate, a differenza delle sue ultime.
Su forma e sostanza, comunque, le rispondero’ dopo.
Peter
x Uroburo
Risponderti è inutile. Meglio lasciarti friggere nelle tue manie usagetta.
x U.
Daltonica! Mannaggia…
Ecco il termine che non riuscivo a ricordare quando, facendo benevola cagnara con la mia diletta signora residente al di là dell’oceano, gli davo della (politicamente) strabica.
Per onor del vero anche per fatti suoi dal punto di vista interpersonale. E questo va meno bene.
Daltonica! Proprio così.
Come si rivolge a me la fulmino!!
C.G.
x CG
Ti invito a non scrivere volgarità come questa:”x Popeye.
..un pò come quando gli yuessei facevano culo e camicia con Pinochet, …”. Se no la coscienza a senso unica di certi individui se la prenderanno anche con te.
Per Popeye
Non ne avevo il minimo dubbio.
Epperò se non dialoga che ci viene a fare nel blog? U.
x Uroburo
La distanza in linea d’aria da Milano a Kiev e’ di 1678 km. In effetti, mi ero sbagliato prima, quella era la distanza di un eventuale viaggio in auto da Milano a Kiev, oltre 2100 km.
La distanza in linea d’aria da Milano ad Odessa e’ 1666 km. La differenza e’ trascurabile, comunque.
Nelle sue polemiche ‘proficue’, anziche’ sterili come quelle che lei attribuisce ad altri, lei trascurava che capo Passero in Sicilia e’ parecchio piu’ vicino a Milano di Kiev o Odessa, il vero punto.
Che contraddice Sylvi, secondo la quale ‘per noi…intesi come italia del nord…quelle terre sono molto piu’ vicine di capo Passero’.
E parlava chiaramente di distanze in km. O intendeva dire ‘idealmente’??!
Sappiamo che fare affari con la Russia di Putin renderebbe meglio che farli con l’ Ucraina, o con la Sicilia, per gli italiani del nord, forse Sylvi intendeva cio’?
Sylvi mi potra’ rispondere. Non lei, grazie.
Un saluto
Peter
x Uroburo 78
Qui lei non ha dimostrato un bel nulla, ha moltiplicato i cavoli per le patate e poi se la prende, un po’ villanamente, con me se i conti non le tornano.
Ho l’ impressione che i confini ucraini siano per lei ed altri ‘una mera formalita’ solo perche’ la Russia sta operando un land grab a sue spese, e la cosa vi va benissimo. Infatti lei dice essenzialmente che la Timoschenko e’ irresponsabile e colpevole perche’ la Russia e’ molto piu’ forte dell’ Ucraina. Bravissimo!
Tutti i confini al mondo sono ‘formali’, compresi i nostri ed i vostri.
Che io sappia, Ucraina non e’ mai stata ‘proprieta’ russa. Se l’ impero russo si disfece, era perche’ in Russia non funziona bene praticamente niente, per avere un’ idea della amministrazione russa basti parlare coi russi espatriati, non solo con gli europei dell’est. Nessuno, nessuno dei quali rimpiange il muro di Berlino. Ho parlato con cechi, slovacchi, rumeni, polacchi, ungheresi, ucraini….
La Russia ha perso la guerra fredda, le cose sarebbero andate meglio con Gorbachev, a non volerlo sono stati i mafiosi russi in primis.
Le guerre indiane erano formalmente sbagliate per US, infatti venivano firmati trattati tra tribu’ ed il governo US, poi i coloni invadevano comunque i territori indiani sempre piu’ ad ovest, quindi la cavalleria US attaccava i cattivi indiani che facevano stragi di innocenti coloni.
Le ingerenze in America Latina erano formalmente sbagliate ogni volta che popolazioni e governi legittimi erano contrari.
Un errore non fatto da US, per esempio, con Cuba, che si poteva facilmente invadere e prendere.
Su Israele lascio perdere perche’ qui non si parla mai d’altro.
Un saluto
Peter
x Peter
Tarvisio – Odessa km 1745
Tarvisio Capo Passero km 1616 , ma qui bisogna anche tenere presente la Salerno- Reggio Calabria e il traghetto sullo Stretto!
caro Peter,
lei parla dell’Ukraina come fosse l’Italia e le polemiche Nord-Sud; invece, se proprio volesse capire cosa di cui dubito, deve fare un paragone con la ex Yugoslavia;
perchè in Ukraina fra il Nord e il Sud cambia l’alfabeto, la lingua, la Storia, la Religione…tutto insomma.
Allora, in queste condizioni, Kiev avrebbe fatto benissimo a non seguire le sirene europee e Usa…in poche parole …a non svegliare il can che dorme!
Anche se ricordo che la guerra in Yugoslavia scoppiò nel 1991 ma le braci ardevano gagliarde sotto la cenere almeno da un ventennio, quando Tito era vivo e gagliardo!
Ricordo che avevano paura a parlare, …mi pareva di respirare un’aria come quella che, mi raccontava la nonna, durante il fascismo ti faceva abbassare la voce, chiudere le finestre prima di esprimere sottovoce un pensiero.
Mi mostravano la grammatica e il vocabolario in serbo-croato:
“pomodoro” c’era scritto “paradais” in serbo ufficiale nelle Scuole; ma in croato si dice” rajcica” semiproibito…e i croati, per ripicca, lo chiamavano “pomidoro” in veneziano.
Sciocchezze dirà lei…mica tanto, da simili sciocchezze è scoppiata quella carneficina che sappiamo!
La Religione…Tito l’aveva abolita! Intanto tutti si battezzavano di nascosto, si sposavano, ricevevano l’Estrema Unzione…sempre di nascosto…ma i preti si spostavano intancabilmente con la barchetta da un’isola all’altra e trovavano sempre ospitalità e la questua pagata!
Per tornare a noi…lei vuole a tutti i costi santificare i confini internazionali scaturiti dal crollo del muro di Berlino; confini imposti dal più Forte che , come sappiamo, non è molto forte in geografia!
Per essere formale: lei difende il Diritto delle Nazioni, contro il Diritto dei Popoli. Ciò la fa pericolosamente sembrare o a un Dittatore o a un Don Chisciotte. Faccia lei!
L’esperienza , (Scozia docet!) ci insegna che i nodi dei Popoli vengono al pettine, sempre, e sgarbugliarli è indispensabile. E duole! Ohhh se duole!
A Est poi, rispetto ad altrove, non c’è stata una Federazione votata e accolta dalla popolazione…c’è stata una brutale imposizione ideologica fatalmente destinata ad implodere.
Se la Nato, gli USA e la UE avessero cervello non provocherebbe e non spingerebbero la Russia ad intervenire per difendere i suoi cittadini.
Parliamoci chiaro: l’Ukraina farà ciò che vuole l’Ovest; e Putin varcherà i confini quando sarà stato abbondantemente provocato dagli occidentali che ovviamente badano, al solito, “ai loro interessi”!
Razionalmente spero nella Merkel, che in una guerra così vicina, ha tutto da perdere e nulla da guadagnare.
Se gli anglosassoni e gli americani stessero a casa loro…..!
Ps: solo uno spudorato inglese può accusare la Russia di voler appropriarsi dell’intera Ukraina. Già, ma è secondo i vostri costumi!!!!!!
Sylvi
x Uroburo #73
“Cara Anita,
tutti gli ex-democratici razzisti del sud sono entrati in blocco a far parte dell’estrema destra repubblicana e dei Tea Party.
Veda un po’ lei, neh …. U.”
Lei e’ fissato con l’estrema destra e con gli appartenenti o simpatizzanti dei Tea Parties, questo mi dice che lei non sa niente della politica statunitense.
Ma dove ha letto tutto questo, almeno mi faccia qualche nome di questi razzisti di estrema destra del sud e dei Tea Parties.
Buona giornata,
Anita
x Sylvi
Risponda alla mia domanda, prego.
Quanto alle distanze, contano prima di tutto quelle in linea d’aria.
Se guarda alle distanze in auto, da Milano a capo Passero sono circa 1400 km, da Milano ad Odessa ben oltre 2000. Lo stesso, o quasi, vale per Tarvisio.
Peter
Il signorino Herr Rodolfo l’istinto della sopraffazione tipica dei colonialisti e dei nazifascisti ce l’ha nel DNA, percio’ non si rende neppure conto delle grandi cagate che scrive. La memoria storica, culturale e identitaria e il poter guardare indietro e’ secondo lui solo un diritto del suo popolo, che scassa la minchia straparlando di menate di 2500 anni fa per giustificare l’ingiustificabile oggi e domani. Invece gli altri devono accontentarsi solo di guardare agli avvenimenti di oggi, dimenticando quelli di ieri. Il molto pio e devoto signorino nega cioe’ agli altri il diritto all’identita’! Tipico dei nazisti.
Secondo i cialtroni e mascalzoni di oggi, all’identita’ hanno diritto solo gli occidentali. Naturalmente solo gli occidentali leccaculo dei governi israeliani. Gli altri sono solo marmaglia, massa amorfa da modellare col manganello….
Si, questo modo di pensare e’ proprio del nazismo.
Shalom
Vedo che Sylvi, ed Uroburo, non smettono di ‘attaccarsi’ alla Scozia dopo che feci un cenno al referendum mesi fa.
Questa e’ un ‘unione di stati, con diritto di secessione, come ad esempio Svizzera ed US.
L’ Inguilterra lascia fare, ma la Scozia non si stacchera’. Avrebbe troppo da perdere, pochissimo da guadagnare.
Del resto, tra scozzesi ed inglesi cambia l’accento, la amministrazione della giustizia ed altre cosine, ed il fatto che gli scozzesi tirano sempre la corda.
Forse pochi sanno che anche in Irlanda del Nord i cattolici benestanti sono unionisti. Religione ed indipendentismo contano ben poco, e chi dice di crederci spera sotto sotto in un maggiore benessere. Che non ci sarebbe, tuttavia.
Peter
x Uroburo
Traduzione:
Il movimento Tea Party, che è generalmente considerato conservatore, libertario, e populista.
Il movimento del Tea Party è un movimento politico che sostiene la riduzione del debito nazionale degli Stati Uniti e il deficit del bilancio federale da ridurre la spesa pubblica degli Stati Uniti e le tasse. non è un singolo, partito politico formale, ma è rappresentata da gruppi di attivisti come i Tea Party Patriots e il Tea Party express.
Il Tea Party Caucus è il veicolo primario per il movimento nel Congresso.
Anita
Poi ci sarebbe da ricordare che la regina madre era scozzese al 100%, ergo Elisabetta lo e’ almeno per meta’.
Non aggiungo altro dato il mio giuramento…
Peter
Sappiamo che fare affari con la Russia di Putin renderebbe meglio che farli con l’ Ucraina, o con la Sicilia, per gli italiani del nord, forse Sylvi intendeva cio’? Peter
Peter, intanto cominciamo a dare le giuste proporzioni territoriali fra Sicilia e Ukraina: da wiki…
Ukraina 603.630 kmq x 49 ml di abitanti.
Sicilia 25.600 kmq x 5 ml di abitanti.
Se aggiungiamo che l’Italia intera è la metà dell’Ukraina con una popolazione di 60 ml …possiamo fare molte riflessioni!
Aggiungiamo pure che l’Ukraina, soprattutto nel sud russofono, ha abbondanti ricchezze minerarie e la “terra nera” che l’ha fatta denominare ” il granaio d’Europa”.
Ho visto la Sicilia occidentale; pare un giardino! Ma quello sviluppo da dove è nato? E che cosa nasconde?
Che cosa significa ” fare affari” con la Sicilia se ancora oggi è un pozzo senza fondo dove noi italiani del Nord continuiamo a gettare le nostre tasse senza nessun costrutto che non sia mafia e pizzo?
Guardi che è lo stesso ragionamento che gli ukraini del sud fanno verso Kiev e il nord!
Quanto a noi, soprattutto a Nord, con la Russia…
la Russia ci riscalda d’inverno, dietro pagamento del gas ovvio…ma se avessimo aspettato il vostro petrolio del Nord o quello degli americani saremmo tutti stoccafissi!
A parte la convenienza…io auspico di fare affari ovunque possibile, se sono a km (quasi) zero come le mie verdure, anche meglio!
Una cosa è certa: ai russi paghiamo il gas; ai siciliani dobbiamo pagare pizzi e delinquenza che letteralmente ci spolpano, impedendoci oltrettutto un ordinato e sereno sviluppo economico!
Sylvi
x Sylvi
Va bene, non si arrabbi, non intendevo comunque provocare.
E’ vero cio’ che dice della Sicilia, ma non capivo perche’ sarebbe per voi ‘molto piu’ lontana’ di Kiev o Odessa.
Sembra da cio’ che dice che i russi russofoni in Ucraina si siano gia’ da tempo stabiliti nella parte migliore, non crede?
Chiamiamoli fessi…ed ora la madrepatria ‘li chiama’.
Un saluto
Peter
“ai siciliani dobbiamo pagare pizzi e delinquenza che letteralmente ci spolpano, impedendoci oltrettutto un ordinato e sereno sviluppo economico”!
=
Questa frase di Sylvi
e’ estremamente vergognosa….
non si puo’ parlare della Sicilia e dei Siciliani in questi termini…
i Siciliani sono al 99% gente laboriosa ed onesta….
se c’e’ qualcosa che non e’ andata e non va’ per il verso giusto e’ colpa del governo Italiano…cioe’ dell’ Italia…..anche se la Sicilia e’ a statuto speciale…
La cosa deve finire…si chiede la completa indipendenza dallo Stato ruffiano e ladro quale e’ l’ Italia.!
Rodolfo
x Rodolfo
Per restare in tema, potreste chiedere annessione alla Libia…o meglio, avreste potuto se Gheddafi fossse ancora in loco. Pare che avesse un penchant per la Sicilia…
Peter