“Forward guidance”, la nuova parola magica che consegna il controllo dell’economia alle banche centrali.
Mario Lettieri* Paolo Raimondi**
Negli ultimi anni le banche centrali si sono sostituite al mercato, ai governi e a tutti gli altri attori economici nel definire le strategie monetarie, finanziarie e anche economiche dei Paesi cosiddetti industrializzati. I loro bilanci sono cresciuti a dismisura tanto che la Fed attualmente ha attivi pari a 4.160 miliardi di dollari, di cui 1.570 sono mbs, i derivati su ipoteche, mentre la Bce, con le banche centrali della zona euro, ha attivi pari a circa 2.200 miliardi di euro.
Eppure prima si credeva che il mercato avesse leggi proprie, forti, sicure e capaci di regolare l’economia e la finanza. Anzi si sosteneva che meno fossero coinvolti gli Stati e gli enti di controllo e meglio era per il sistema. Poi venne la crisi globale. Tutti, a cominciare dalla banche, quali le “too big too fail”, corsero a piangere miseria e a chiedere aiuti presso i governi.
Allora c’era la “magia del mercato” ed ora quindi c’è un’altra formula magica, quella della cosiddetta “forward guidance”. Dal 2008 è diventata il fulcro della politica monetaria. La Fed, la Bce, la Bank of Japan e la Bank of England forniscono, in varie forme quantitative e qualitative, appunto la loro “guida” nella politica monetaria, dei tassi di interesse e di fatto determinano l’intera politica economica..
Questa nuova situazione è oggetto di dibattito, di perplessità e di riflessione. Recentemente anche la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea ha messo in guardia che la politica della “foward guidance” potrebbe generare ripercussioni negative e veri e propri choc nei mercati e nelle economie internazionali. Gli economisti della Bri sostengono che nel breve periodo le banche centrali sembrano dare più certezze politiche e meno volatilità nei comportanti monetari. I possibili cambiamenti e finanche le loro percezioni, nella politica monetaria, basata sul tasso di interesse zero, potrebbero però mettere a rischio la stabilità finanziaria e colpire la reputazione e la credibilità delle stesse banche centrali.
Infatti, quando esse comunicano che i tassi di interesse rimarranno fermi per un certo lasso di tempo o fino al persistere di certe condizioni economiche, gli operatori finanziari si sentono sicuri e perciò investono, muovono capitali e purtroppo speculano con più tranquillità. Ma non è detto che ciò accada sempre, che le banche centrali siano fisse nei loro impegni, che comunichino chiaramente le loro decisioni e che i mercati interpretino correttamente i loro “segnali di fumo”.
Già nel maggio 2013 le poche parole dette dall’allora governatore della Fed, Ben Bernanke, su una possibile riduzione del quantitativo di nuova liquidità, mandarono in tilt il sistema. Da quel momento nei Paesi emergenti si verificano fughe di capitali, disinvestimenti dai bond, crolli di borsa e massicce svalutazioni valutarie. Bernanke, nel tentativo di tranquillizzare i mercati, lamentò di essere stato frainteso.
Se il semplice fraintendimento di una frase può determinare nuove crisi sistemiche, allora il mondo è veramente messo male. I mercati quindi, secondo noi, più che concentrarsi sulle dichiarazioni dei governatori centrali, diventati i novelli dei dell’Olimpo finanziario ed economico, analizzino con maggiore obiettività gli andamenti e i parametri dell’economia reale.
Anche per gli economisti della Bri, se i mercati si basano esclusivamente sulla “forward guidance”, un qualsiasi cambiamento significativo nella “guida” potrebbe portare a delle “reazioni distruttive dei mercati”. Per altro verso, il timore di forti reazioni da parte dei mercati potrebbe bloccare le banche centrali dall’adozione di politiche monetarie richieste da nuove situazioni e nuovi andamenti. Da ultimo, non si può ignorare che la politica del tasso di interesse zero, prolungata nel tempo, incoraggi operazioni finanziarie in cerca di profitti più alti anche se con alto rischio, generando nuovi squilibri e vulnerabilità.
Tutto ciò preoccupa e spinge gli organismi internazionali più responsabili come la Bri a riconoscere che non si può continuare indefinitamente con le politiche monetarie accomodanti e non convenzionali. A nostro avviso occorre innanzitutto riportare la politica finanziaria e monetaria al suo ruolo naturale di ancella dell’economia reale.
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista
x C.G.
Si’, si mette alla pecorina per tutti i dignitari stranieri, forse gli duole la schiena.
Anita
x CG
Inutile! Vai da sciocchezze a esagerazioni colossali. Contento tu. Il petrolio lo abbiamo pagato a prezzo di mercato.
Poi il PM iracheno è venuto cappello in mano a chiedere aiuti cappello in meno. Obama gli ha dato delle armi per combattere Al Queda e gli ha dato un buona fortuna.
Essì, sciocchezze….
Fatti acclarati sono sciocchezzuole scritte da un kommmmmmmmmmmmmmmmmmmmunista perditempo.
Dormi, Poppy, dormi pure profondo dato che se per caso ti svegli e entri in contatto con la realtà nuda e cruda ti piglia un colpo.
Alla nostra età può essere micidiale. Riguardati.
C.G.
P.S. Al Queda e i suo storico Capo (forse defunto?) è stato un’altro dei vostri prodotti basati sulla violenza. Prima li usate poi li gettate.
Marchio registrato, made in Lamerica.
C.G.
x C.G. & Co.
Una volta e per tutte, l’America ha fatto grandi errori, nell’aiutare i ribelli.
In Afghanistan aiutarono i mujahidin a cacciare i sovietici, la dimostrazione e’ che ci furono le prime libere elezioni…
L’America deve imparare dagli errori di politica estera del nostro passato.
Questi errori hanno portato alla creazione dei nostri nemici, come Saddam Hussein, Manuel Noriega, e Osama Bin Laden.
Il nemico del nostro nemico non e’ sempre il nostro amico, il piu’ delle volte diventano i nostri nemici.
Brzezinski credeva nella causa dei mujahidin per la loro profonda fede in Dio e che un giorno avrebbero riavuto le loro case e le loro Moschee…..
Forse gli US avrebbero dovuto aiutare piu’ decisamente Ahmad Shah Massoud…il quale fu assassinato due giorni prima del 9/11.
Un vero eroe.
Mentre l’America da’ aiuti ai ribelli in Libia, Siria e in altri paesi dobbiamo essere cauti affinche’ non si crei un altro Bin Laden.
Anita
Basta che un altro come quelli da lei citati vi serva per destabilizzare e massacrare Paesi che non vogliono allinearsi a Lamerica, non ci pensereste due volte a supportarlo anche se fosse noto che sia un criminale tagliagole. Di esempi ce ne sarebbero talmente tanti da riempire pagine e pagine.
Poi, come più volte detto,quando non serve più lo gettate.
Dovrebbe dare una scorsa sui VOSTRI ultimi 60 anni sugli “errori” come li chiama lei.
I reiterati crimini come li chiama chi non è dopato, lei purtroppo ne è il classico esempio unitamente a Popeye, dalla propaganda militare US.
Buona giornata .
C.G.
E’ indecente essere alleati con l’Arabia Saudita, il Paese che tratta le donne come fossero oggetti col buco. Solo i talebani le trattano peggio. Per il petrolio vendiamo anche il culo, oltre alla nostra coscienza. E lasciamo milioni di donne saudite incatenate a una condizione che noi non accetteremmo neppure per i nostri cani.
pino nicotri
Peter { 29.03.14 alle 14:21 } Con le pezze o senza, gli emigranti parlano in genere senza giri di parole.
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Mio caro e buon Peter,
pendo atto di queste sue alate parole …. non più’ banali di tante altre (sue non).
Gli emigranti sono una categoria vasta che comprende numerose tipologie. Moltissimi sono molto immediati, altri sono molto piu’ differenziati. Parrebbe che lei scelga sempre il peggio ….
Un saluto U.
Postato su Facebook da Ariel Toaff:
Ofir Akunis, viceministro nel governo Netanyahu, si incontra con una delegazione del partito belga Vlaams Belang, noto per le sue posizioni di estrema destra, fasciste e antisemite. Il Vlaams Belang e’ boicottato dagli ebrei del Belgio, che lo accusano di neonazismo. La delegazione e’ stata invitata ufficialmente in Israele dal movimento dei coloni, che si riconoscono nelle posizioni antiislamiche e nazionaliste del partito belga (The Times of Israel, Haaretz, Jerusalem Post). I nemici dei miei nemici sono miei amici senza se e senza ma.
http://www.timesofisrael.com/deputy-minister-welcomes-far-right-belgian-mps-drawing-criticism/
timesofisrael.com
x Uroburo
Scriva un saggio sugli emigranti, in edizione
economica
Peter
x CG
Non ti preoccupare perché non entrerò mai nella tua “realtà”. Puoi rimanere la’ per un altro secolo, in contemplazione beata al tuo altare bolscevico.
Obama e’ nell’Arabia Saudita perché il re ha dichiarazioni che se non elimina la minaccia atomica/nucleare dell’Iran loro inizieranno a fabbricare bombe atomiche/nucleare.
Inutile che CG inizia la danza del petrolio che recita come la bella ciao.
x Uroburo
Certo certo, sono uno che dorme con la serva, come si diceva una volta dalle sue parti.
Scriva un saggio sugli emigranti, ne vendera’ almeno due copie sul blog…in edizione economica paperback.
Peter
Quello dei diritti civili e’ un punto dolens da sempre.
Viene usato da tutti gli orientamenti politici in maniera piu’ o meno strumentale.
E’ ovvio che il regime saudita e’ feudale, oscurantista, medievale, ed a essere trattate malissimo non sono solo le donne. Fanno esecuzioni rituali ogni venerdi’, i movimenti personali di ogni tipo, comprese vacanze, sono limitatissimi e controllatissimi, le donne non possono guidare e devono essere velate, anche se possono avere conti in banca e gestire businesses.
Orbene, come sono i diritti civili in Iran?!
O in Russia, diciamo pure?
Peter
caro Popoye 31,
desideravo rispondere e chiarire il post n.31; ieri sera dovevo andare all’Assemblea annuale della Lega Navale italiana di cui sono socia da molti anni.
Mi pare di aver compreso che nel tuo post chiarisci che gli americani studiano la geografia perchè per l’America il commercio, perciò i luoghi dove commerciare, si devono conoscere molto bene.
Io invece intendevo che c’è si una geografia economica, ce n’è anche una politica, ma non ci sono nessuna delle due se non conosciamo la geografia storica e sociale.
Ecco, credo che sia quest’ultima ad essere carente nell’americano medio; è quello che so dai programmi scolastici che si possono leggere su Internet; da quello che raccontano gli studenti italiani che là si recano per scambi scolastici e culturali e che gli americani non fanno mistero di ignorare.
Mi spiego meglio: potrei recarmi in America per motivi di lavoro e commercio…sono stata abbastanza in giro per lavoro con mio marito per sapere che si vedono solo macchine e fabbriche e capannoni, si parla solo di prodotti e produttività. Nient’altro.
Potrei andare, con lo stesso viaggio a incontrare imprenditori e politici, o Camere di Commercio…a volte, come è successo, Fogolars Furlans…ma niente di tutto questo è l'”anima” dei luoghi che sto visitando.
Ecco…io credo che pochi americani vogliano conoscere l’anima del mondo dove si recano per motivi più o meno pacifici.
Obama ne ha dato un esempio con la sua infelice uscita sul Colosseo; si è espresso come un americano doc!
Un europeo mai avrebbe fatto un paragone del genere!
Ho letto qui che tu sei in America da moltissimo tempo anche se mi pare che ritorni spesso in Italia. Non conosco la tua Storia, ma apprezzo la tua coerenza e la tua appartenenza alla nuova Patria, e ritengo che tu giustamente respiri l’aria di dove vivi, così come Anita….vi manca il confronto diretto, vi manca, ed è naturale , quell’aria della vecchia Europa e delle sue tante storie che fanno parte di quella geografia di cui ho parlato all’inizio.
Uno può vivere benissimo anche così, ma non può dire di conoscere la geografia storica, nè lo spirito della vecchia Europa.
un saluto
Sylvi
Sylvi scrive ‘ Obama si e’ espresso come un americano doc…un europeo non avrebbe mai…’
Poi il banale sarei io…
Se Obama e’ americano, si esprime come tale.
Non voglio pensare a cosa una come Sylvi si aspetterebbe da un presidente italo-americano…e quanti giri di pedigree si andrebbe a fare per ‘accertare’ le sue vere origini.
Ripeto, non mi sarei mai aspettato tanto romaneggiamento da una come Sylvi.
Mi chiedo cosa dovessero dirci, o dirvi, o farvi meglio, per gli sproloqui, le castronerie e le pessime figure ‘ culturali’ fatte all ‘ estero dall ‘ europeo’ Berlusconi…
Peter
Ps
Un americano doc sa di solito che la capitale d’ Italia si chiama Roma,
non Milano o Canicatti’ ….
Peter
x Sylvi
Si metta il cappello a punta, vada alla lavagna, scriva cento volte
‘ la capitale di US e’ Washington DC….’
Peter
x Popeye
Give me five
Peter
Cara Anita,
Sono emigrato nell’Usa nel 1955 dopo il quarto ginnasio perché mio padre si voleva riunire con suo fratello dopo molti anni di separazione. Mio zio era nato nell’Usa. Mentre mio padre era nato in Italia, un altra lunga storia.
Ho studiato alle scuole maggiori e poi all’università; laureato cum laude con specialità in fisica elettronica. Eventualmente mi sono avventurato nell’informatica, a quei tempi ancora nella sua infanzia. In questo ramo mi sono specializzato in sistemi operativi per computer militari. I maggiori furono per il P3C Orion Update e la classe di nave di guerra Aegis. Una di questa nave e la Truxton nel mar nero. I P3C oggi stanno aiutando a trovare l’aereo caduto nel oceano vicino l’Australia.
Sono ritornato in Italia il 1975 per fare dei lavori per portaerei Kennedy allora nel porto di Napoli e poi nel 1991 per vacanze. Dopo la morte di mia madre nel 1995 iniziai a venire in Italia regolarmente ogni estate. Inizialmente per 4 settimane. Per gli ultimi anni dal 2006 vengo per 4 mesi.
Le posso assicurare che sono noto nel mio paese per scambio di pareri sulla politica, economia, e scienza. Dal 1996 ho dovuto imparare la lingua italiano di nuovo e questo processo continua. Leggo molti libri ogni anno scritti in italiano e inglese per la maggior parte scritti sugli maggior eventi e personaggi dei passati e corrente secoli.
Sorry! Cara Sylvi
x Pino
Caro Pino,
la Sharia si sta installando in Europa e a quanto pare con successo.
Negli USA ci stanno tentando…in alcune localita’ vorrebbero far passare le loro leggi, the honor killing compreso.
Buona Domenica,
Anita
X Peter,
Smackkk! You got it! Ogni tanto penso alla mia avventura a Alberobello dove ho dormito una notte in un piccolo trullo.
Take care.
x Popeye.
“Non ti preoccupare perché non entrerò mai nella tua “realtà”. Puoi rimanere la’ per un altro secolo, in contemplazione beata al tuo altare bolscevico”.
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No problem. Ti basta e ti avanza il dopaggio (durato chissà quanti anni..) della propaganda militare yuessei. Il fosso non lo potrai mai saltare, ti manca il quid.
Quando vedi i marlins che sparano i loro missili deficienti progettati da deficienti, cheffai, accendi una candelina?
Ci scommetto.
C.G.
… bel post, breve e circonciso… Brava…!
n.m.
… x Sylvi post 64
n.m.
x Poppy.
Tu sei abbastanza in là con gli anni per ricordarti della polizia segreta ai tempi di Reza Palhavi (un’altro tagliagole da voi usato senza tanti complimenti) chiamata SAVAK?
Sai chi la addestrò e chi gli mise a disposizione tutte le schifezze di offesa contro l’allora popolazione iraniana oramai ridotta alla fame da questo porco?
Lo sai? Altrimenti te lo racconto dal punto di vista koooooooooommmmmmmmmmmmmmmmmunista.
C.G.
x Peter
Ma mi faccia il piacere!!!
Pensavo che non fosse necessario chiarire che conosco le Capitali.
Sono nata con un atlante geografico sul naso; anche se debbo confessare che le Capitali di alcuni Stati, soprattutto africani, di fresca formazione, mi sfuggono!
Lei mi pare un pochettino acidulo e provocante, spinoso, intrattabile, selvatico e scontroso!!!
Ma che cosa mangia normalmente al mattino? Cicuta?
E poi aggiungo: perchè ho avuto la disgrazia, e sicuramente non per mia colpa, di avere un Premier come Berlusconi che ha fatto vergognare noi e ridere tutto il mondo, non dovrei più scrivere come penso e come so?
Appartengo a una Nazione che nei secoli e nei millenni, da Sud all’estremo nord-est e ovest, ha fatto la storia del mondo.
Berlusconi è un brufolo che basta schiacciare e disinfettare!
Si vergogni di meno delle sue origini, e così sarà più rispettabile la sua appartenenza all’UK.
Per ora mi pare che lei non ha capito nè l’anima italiana nè quella inglese; ne parla solo correttamente le lingue!
Sylvi
x Anita e x Popeye
Essere alleato politico militaro di un Paese come l’Arabia Saudita, dove c’è la peggiore interpretazione della sharia e dove le donne sono trattate in modo inammissibile, è semplicemente vergognoso. L’Iran è molto meglio dell’Arabia Saudita, che oltre ad avere la peggiore interpretazione del’Islam, quella wahbita, finanzia il terrorismo e ha allevato Bin Laden.
il pericolo nucleare in Medi Oriente si può eliminare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE evitando armamenti atomici in TUTTA l’area, a partire da Israele che è l’unico Paese che produce e possiede armi nucleari di vari tipi (A, N e forse anche H). Ma poiché Israele NON rinuncerà MAI alle sue atomiche e gli USA NON lo costringeranno MAI a rinunciarvi, è ovvio che cerchino di armarsi con ordigni nucleari anche i Paesi vicini, perché il diritto alla difesa non è certo un diritto esclusivo di Israele e degli Usa.
E più si va avanti con questa prepotenza e ipocrisia, più diventerà inevitabile l’uso di armi nucleari almeno in Medio Oriente. Tutto grazie al voler fare i furbi e i prepotenti da parte di Israele e degli Usa. Che a suo tempo volevano permettere al delinquente dello scià Reza Palavi di permettere che il suo Iran producesse armi nucleari. Per permettergli di produrle, il governo USA acconsentì a vendere all’Iran i formidabili laboratori atomici del MIT. La vendita non andò in porto SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per le proteste degli sudenti e dei professori del MIT, tra i quali Noam Chomsky, odiatissimo da Israele e dai sionisti incalliti per esempio di Masada2000.
Un saluto.
pino nicotri
Caro Pino…
“c’è sharia e sharia” direbbe con uno zompo quaglieggiante lamericana del blog di corta memoria. Eppure, stando a quanto racconta, si informa, legge, viaggia in rete, scambia messaggi, eccetera. Chissà che legge…
Mi sembra “vispa” soltanto quando le fa comodo.
Garantito: adesso mi darà dell’acidulo e maligno individuo, ma sul merito della questione da te posta….te saluto!
C.G.
Per fortuna esistono queste creature straordinarie che con la loro volontà di non mollare mai
contribuiscono a rendere il mondo meno infame.
http://video.repubblica.it/natura/il-cane-con-due-zampe-emoziona-la-rete-la-prima-corsa-sulla-spiaggia/160969/159460?ref=HRESS-1
caro Popeye,
innanzitutto credo che mio marito e mio figlio sarebbero felicissimi di conoscerti, saresti un “pozzo di S.Patrizio” di conoscenze di argomenti che li interessano!
Ma io insisto nel mio ragionamento sulle geografie.
Già scrissi in un altro post che le grandi e più vecchie Nazioni, anche se non tutte, ma sicuramente l’America in primis, sono Stati omogenei, perchè dotati di una rete che lega le diversità in un progetto comune. Qualsiasi tragedia,… soprattutto occorre dirlo per voi americani,voi tirate fuori la bandiera, che non è un drappo di stoffa ma è un potente richiamo all’unità, a fare causa comune.
E’ la vostra forza! Ed è ammirevole. E da invidiare.
Credo di poter affermare di conoscere sufficientemente bene l’Europa, anche quella dell’Est.
E l’Europa è altra cosa: se quella rete di cui parlo, comincia a sfilacciarsi negli Stati di antica formazione…penso alla Francia, alla GB e alla Spagna…per tacere dell’Italia!…nell’Europa dell’Est, con la deflagrazione dell’URSS, è uscita allo scoperto l’Europa dei popoli, cioè la “geografia storica” con i pericoli di scissione che vediamo ogni giorno: ultima l’Ucraina,… anche se nessuno parla della Transnistria russofona e autoproclamatasi autonoma nel 1991 che ora chiede l’adesione alla Russia. Sicuramente un altro focolaio di tensioni se America e Russia non vengono ad accordi accettabili!
Ecco, questa è la geografia di cui intendevo parlare.
E l’America non può non conoscere la situazione, se vuole fare una politica d’incontro anzichè una di scontro.
La crisi Ucraina, con il sostegno sconsiderato di una sola parte etnica da parte dell’America, mi pare di avere capito, è stata compresa nella sua totalità con molto ritardo dalle Nazioni occidentali e dalla Nato…si sono persi la Crimea e ben gli sta!,
Se studiavano la geografia forse le cose sarebbero andate diversamente.
Nel blog alcuni mi accusano di parlare solo del mio piccolo Friuli, ma io vorrei parlare dell’Europa, e come scrive Pino, la vorrei almeno fino agli Urali. Un’Europa politica, storica e sociale …con una rete salda e robusta pur nel rispetto delle singole storie, da non far dire più ad Obama che la Russia è una qualsiasi potenza regionale, ma che l’Europa c’è, tutta, in nome della sua Storia!!!
In fondo, se due contendenti si affrontano ad armi pari, il duello è decisamente equilibrato!
Sylvi
ALLARME
28.03.2014, Vienna: allarme scuola, gli islamici sono la maggioranza e da lì, ovunque.
Testata: Il Foglio Data: 28 marzo 2014. Pagina: 3.
Basta aprire l’internet e di articoli simili ce ne sono….troppi.
Anita
x C.G.
Il mio #82 NON era in risposta al suo #79, non l’avevo ancora letto.
Lei si tenga pure la sua Sharia quella bella e tollerante….
Io mi trattengo, solo perche’ non ho voglia di impegolarmi in discussioni futili.
Anita
Quale Foglio, quello del Giuliano Ferrara
meglio noto come ” mister francia o spagna basta che se magna”?
Quello che andava sventolando il libretto di Mao per poi finire a fare il baciapile prima di Craxi e poi di Berlusconi?
Un Capezzone soltanto più rotondo.
Àh, bèh, glielo raccomando. Fonte molto affidabile.
sì, sì..
C.G.
x C.G.
Mi aspettavo il suo commento, infatti benche’ l’articolo da me citato sia’ su altri giornali e, non solo italiani…ho scelto quello del Foglio appositivamente.
Anita
oooooooooooooooooooooooOOOoooooooooooooooooooo
Barack Obama and His EPA Make War On Dairy Cows
http://cdn.politicaloutcast.com/wp-content/uploads/2014/03/cow-flatulence.jpg
Anita
cara Anita,
io tendo sempre a prendere i giornali e i giornalisti con le “pinze”.
A Pino dico che nemmeno i maestri e i prof sono tutti uguali!!!
So che in Austria, come da noi, gli extracomunitari sono circa il 10% degli abitanti; consideriamo anche che , mentre in Italia sono numerosi, ma nessuno sa esattamente quanti sono, gli abusivi, gli irregolari, in Austria è un fenomeno quasi sconosciuto…
ora mi chiedo, per la matematica, come sia possibile che la notizia sia vera.
Immagino che ci siano situazioni tipo quelle verificatesi anche in una piccola città come Udine: in un paio di scuole elementari si sono verificate iscrizioni in classi rivelatesi a maggioranza di stranieri, soprattutto islamici; classi ghetto praticamente.
Risoltesi con un rimescolamento, volente o nolente, degli alunni.
Riportando le classi a una equilibrata proporzione fra italiani e stranieri.
Non ci sono più classi con il 100% di italiani, e altre con il 100% di stranieri.
Vienna ricorda ancora di aver avuto i Turchi alle porte…
e Vienna è l’unica città metropoli dell’Austria…figurarsi gli altri austriaci!!!
Per me è una notizia fasulla!
un abbraccio
Sylvi
Uno può vivere benissimo anche così, ma non può dire di conoscere la geografia storica, nè lo spirito della vecchia Europa.
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Cara Sylvi
Forse non conosco la storia dell’insignificante Friuli come lei non conosce la storia del mio insignificante Sannio. Ma della geografia storica ne ho studiato abbastanza anche a livello universitario.
P.
x Sylvi
Cara Sylvi,
mah…sara’ fasulla, purtroppo Vienna non e’ la sola.
Quest’articolo e’ in tedesco, traduzione Google molto spiccia.
http://www.unzensuriert.at/content/0015071-Wien-Erstmals-mehr-muslimische-als-katholische-Hauptsch-ler
Vienna: prima più musulmano di studenti delle scuole cattoliche
24 Marzo 2014 – 17:30
Di giorno
Gli studenti , Iggio. Islamico
Immagine:
xxxxxxxx
Scuole di Austria devono offrire più insegnamento dell’Islam.
Photo: © drivepix – Fotolia.com
Aree
Scuola
Il dibattito attuale intorno e nuovi “europei” libri di testo per l’insegnamento dell’islam nelle scuole austriache ottiene un nuovo aspetto. Beh, dovrebbe, visto il forte aumento del numero di studenti musulmani sia una carenza di insegnanti qualificati dell’Islam in Austria. nonostante anche un numero crescente di insegnanti formati dell’Islam è probabile che il numero di studenti che vogliono frequentare un insegnamento dell’Islam, si alzano velocemente. Località, soprattutto nelle zone rurali, in particolare dalla Comunità religiosa islamica in Austria (Iggio) distaccato “ispettori specializzati” hanno bisogno di recuperare.
A Vienna, gli studenti della scuola secondaria ha già più musulmani che cattolici
Situazione particolarmente precaria è, dunque, gli studenti di Vienna. Nelle principali e le nuove scuole secondarie (NMS) sono figli della fede musulmana già nella maggior rialzo contro i cattolici, e il numero di studenti musulmani continueranno. Circa 30.000 bambini di fede musulmana, ci sarà già nelle scuole obbligatorie di Vienna. Questi sono tenuti da 172 insegnanti di Islam. La Comunità islamica ha detto: “Abbiamo una domanda sempre crescente.”. Austria ci sono già più di 66.000 studenti che frequentano l’insegnamento della religione islamica e ai 570 insegnanti per esso.
Le variazioni sviluppi religiosi e demografici nelle scuole potevano già intuire la campagna politica e mediatica contro la croce scuola.
Titolo breve:
Più studenti musulmani che cattolici
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Da quello che leggiamo anche da giornali del’UK, i problemi esistono anche li’, piu’ nelle metropoli, come del resto e’ il caso anche nel mio piccolo Stato, gli studenti delle scuole nella capitale sono oltre il 50% stranieri, la maggioranza illegali…
Non e’ cosi’ nelle cittadine piu’ piccole e piu’ agiate, dove le minoranze hanno una % molto piu’ bassa.
Bruxelles: Calculations suggest that Muslims in Belgium now number 625,000, more than six percent of the total population.
Spesso si legge di conglomerazioni di Islamici che vogliono creare una piccola repubblica con le loro leggi e costumi, sharia inclusa e non quella buona e bella, qui negli USA.
Beh…ho molto da fare ed ho persa mezza giornata a litigare con Google.
Un abbraccio,
Anita
Si che la ricordo. Ricordo anche degli agenti Romani che s’erano infiltrati nel Sannio per far cadere il governo ecc. Ma cosa c’entra sugli affari di oggi di questo due casi lo sai solo tu.
L’ultimo post era per CG.
Non bisogna dimenticare che sono state fatte leggi ad personam che hanno favorito e non hanno cercato di combattere la corruzione.
Oggi è certamente molto più difficile combattere la corruzione.
Gerardo D’Ambrosio – 16 febbraio 2012
@ Sylvi
… bel post, breve e circonciso… Brava…!
Cara la mia maestra… distratta ehh… questo lapsus-lapis è il tormentone del web… e curioso di vedere l’effetto che fà, l’ho postato… x …. Non hai grosse colpe in quanto il livello del blog, questa sera, è alto… Vedi la presenza del Popey e l’assenza dell’Uroburo muschiato… Esclusi quelli che non ha letto il mio post… quel che non sò… e se chi sìè accorto dell’errore e non me lo ha fatto notare… diciamo così lo ha fatto x non infierire e sparare sulla croce rossa… che mi trasporta quando viaggio.
Ti racconto il fatto:
Un deputato delM5S prende la parola e si rivolge al presidente della Camera di turno e dice: Sig. presidente sarò breve e circonciso…
Risate di fondo… x il Lapsus-Lapis del grillino…
Al chè, il presidente cerca di correggerlo e cappella anche lui… , Onorevole non si dice circonciso ma coinciso… invece di conciso…
Buonanotte al blog…
n.m.
il rischio di adozione di regole sharia in Europa c’e’, ma I responsabili sarebbero I fondamentalisti o conservatori cristiani. Beninteso, le norme fondamentali dei diritti civili di uomini e donne resterebbero, salvo disgregazione del governo EU che io mi auguro non ci sara’ mai.
Persino in UK, penso che la maggioranza alla fine vorrebbe restare in Europa, con poche briglie.
Ma e’ imbarazzante che a proporre regole sharia integrate fu proprio il precedente arcivescovo di Canterbury. Forse era un tentativo di arginare la valanga di diritti che divenne legge pochi anni fa, tra I quali la legalizzazione delle coppie ed adozioni gay, ma non solo.
Va ricordato che islamici e cattolici integralisti ed altri cristiani integralisti NON hanno regole troppo diverse in material di famiglia, aborto, contraccezione (gli islamici almeno in Europa sono per la verita’ piu’ elastici in tema di contraccezione, la pillola ed altri sistemi non sono peccato!), solo che gli islamici tendono a segregare e coprire le donne, ed a controllarle come I cristiani facevano secoli fa.
In treno in Austria, due controllatrici in divisa chiesero a me ed a un giovane austriaco di uscire dallo scompartimento, ‘riservato a donne con figli’. E fecero entrare una musulmana coperta fino agli occhi col marito di guardia. non si tratta ovviamente di sharia, ma di regole ad hoc che non mi pare le donne europee vorrebbero. Ammesso che vi siano ancora madri che allattano al seno, nei treni moderni vi sono crèche appositamente equipaggiate, che non richiedono cosi’ segregazione di donne da uomini in viaggio.
Solo un aneddoto personale.
Peter
x Sylvi 77
ma non era lei una settimana fa a dirmi che gli italiani NON possono criticare Putin per via del passato premier, di cui io ho di sicuro meeeeno colpa e responsabilita’ di lei, se permette! E qui si parlava adesso di Obama, un personaggio molto piu’ decente e colto di Putin, che andra’ al Bolshoj ma viene dalla scuola KGB.
Io saro’ bisbetico ed acidulo, ma non racconto palle.
Grazie, comunque, diciamo, per il suo primo riconoscimento del valore storico della romanita’, cultura e e latinita’ italiche, persino al sud, udite udite genti!
saluti
Peter
Per inciso, gli inglesi saranno euroscettici, ma la grande maggioranza degli immigrati non europei sono decisamente antieuropei ed anti regole da Bruxelles. Su questo non ho dati ma pochi dubbi.
Peter
Caro Signor Nicotri,
Non mi resultant Che Golgi l’Iran tractate le Donne meglio della Arabia Saudita. Però’ questo era vero sotto il sha.
http://it.wikipedia.org/wiki/Condizione_della_donna_in_Iran
Per il finanziamento dei terroristi l’Iran fa il meglio che può a finanziare i terroristi nel Libano e nel Gaza e mandare armi e soldati a sostenere Assad, molto di più dell’Arabia Saudita.
Si è vero che Israele forse ha le atomiche, non lo ha mai ammesso, ma non ha mai minacciato di buttare i suoi vicini nel mare. Quello che hanno fatto lo hanno fatto per la loro difesa. Possiamo discutere quello che è successo nel passato ma non risolve niente. Bisogna farla finita con tutti gli attacchi terroristi contro Israele, ammettere che ha il diritto di esistere, e eliminare tutte le scuse, se veramente sono scuse, per fare la pace. Così facendo spariranno i terroristi e anche i governi conservativi Israele.
Parlare di prepotenza di questo o quello non risolve nientE. Posso elencare abbastanza paesi prepotenti per prima la Russia con Putin.
P.
caro Nik,
ti avevo letto e avevo anche in testa la risposta:
– conciso? circonciso? circostanziato? circoscritto???…
Poverino, mi aveva fatto tenerezza, l’emozione gioca brutti scherzi.
Però, circonciso o meno, ha concluso il discorso!
Io scrivo i post fra una toccata e fuga in cucina o dai nipoti…stavolta ho saltato te!
Hai risolto in qualche modo con il medico di base? Spero di si!
mandi biel
Sylvi
QUESTO CONDANNATO IN ISRAELE COME DELINQUENTE E’ IL RESPONSABILE DELL’INVASIONE E DEL MASSACRO DI GAZA
Israele, nuova condanna per Olmert: corruzione per scandalo immobiliare
http://www.grandeoriente-democratico.com/Lettera_Aperta_di_Gioele_Magaldi_a_Gianluigi_Paragone.html
GERUSALEMME – Un tribunale israeliano ha condannato l’ex premier Ehud Olmert per corruzione. Il caso, che nel 2008 costrinse l’esponente del Likud alle dimissioni dalla guida del governo dello Stato ebraico, riguarda i suoi legami con un broker immobiliare ai tempi in cui era sindaco di Gerusalemme per lo sviluppo del complesso edilizio Holyland.
Per Olmert si tratta della seconda condanna per corruzione: nel luglio del 2012 venne riconosciuto colpevole, ma in forma più lieve perché non fu riconosciuto lo scambio di tangenti, per favori concessi al suo allora braccio destro Uri Messer ai tempi in cui era ministro del Commercio. Due anni fa l’ex premier fu condannato a quattro mesi di lavori socialmente utili.
Olmert, 66 anni, già dirigente di lungo corso del Likud, fu tra i fondatori di Kadima al fianco di Ariel Sharon quando questi decise di rompere con la destra e imporre lo sgombero di 8000 coloni dalla Striscia di Gaza. Gli succedette poi alla guida del governo nel 2006, dopo che Sharon fu colpito da ictus. Ma lo scandalo sfociato nel processo di oggi lo costrinse ad annunciare le dimissioni a fine 2008 e lasciare la poltrona il 23 gennaio 2009 (dopo la conclusione dell’offensiva militare Piombo Fuso contro Hamas nella Striscia di Gaza), interrompendone di fatto la carriera politica.