1) – TraspaRenzia, coeRenzia, ecc. 2) – Al G20 di Sidney scontro tra interessi divergenti
Un collega – Pasqualino Cuccurullo – mi invia una serie di video, che ritengo interessante guardare. E ricordare.
“tiggiTrenzi”
della bianca berlinguèr
https://www.youtube.com/watch?v=04H_dy7nXDI
“silicon balley”
della rossa lilligrubèr
https://www.youtube.com/watch?v=NIqLBmybSQw
la ruota della fortuna
https://www.youtube.com/watch?v=kudzrdGiv0g
governo delle menzogna
http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-governo-della-menzogna/
TraspaRenzia e CoeRenzia
https://www.youtube.com/watch?v=99wPcEasMv8
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G20 di Sydney: scontro con i Paesi emergenti
Mario Lettieri* Paolo Raimondi **
Il recente summit di Sydney tra i ministri delle Finanze ed i governatori delle banche centrali del G20 è stato, più che un incontro di coordinamento, un vero e proprio scontro tra poteri e interessi differenti. E’ avvenuto in un momento assai delicato, all’apice della destabilizzazione valutaria e della spinta inflazionistica in tutti i Paesi emergenti. Ma sembra che sull’argomento sia stato imposto il silenzio. Nel comunicato finale, infatti, si ignora quasi completamente questo aspetto. Ci si limita a parlare genericamente di “volatilità sui mercati finanziari” che potrebbe danneggiare la crescita economica. Si riconosce che in molte economie avanzate la politica monetaria dovrà restare “accomodante” e che il suo superamento richiederà tempi non definibili e condizionati dalla stabilità dei prezzi e dalla ripresa. Addirittura si afferma che “dato che i mercati reagiscono a varie politiche di transizione e a differenti circostanze nazionali, i prezzi delle attività e i tassi di interesse si aggiustano di conseguenza”.In pratica si ritiene che la realtà di oggi non sarebbe altro che il “banale adeguamento” ad una astratta teoria economica dei vasi comunicanti. Nessuna parola, invece, viene spesa sulle politiche yo-yo della Federal Reserve, che prima ha inondato di liquidità il sistema e poi ha cominciato a ritirarla creando choc e fughe di capitali dai Paesi emergenti.
Ma c’è di più. La dichiarazione del G20 vede come evento principale i recenti segnali di un presunto miglioramento dell’economia globale ed in particolare il rafforzamento della crescita negli Usa, in Gran Bretagna, nel Giappone. Perché si sottace il fatto che negli ultimi 12 mesi il real brasiliano ha perso il 24% nei confronti del dollaro, la rupiah indiana si è svalutata del 28%, il rublo russo del 17% ed il rand sudafricano del 31%? Eppure alla vigilia del summit di Sydney i governi del Brics si erano fortemente lamentati del fatto che la Fed e le banche centrali di Londra, di Tokyo, e in parte anche la Bce, avessero attuato politiche monetarie senza tener conto delle possibili ricadute negative sul resto del mondo, sollecitando l’indispensabile coordinamento delle politiche economiche e monetarie.
L’atteggiamento americano è a dir poco sconcertante. Il ministro del Tesoro Usa, Jack Lew, ha “rivoltato la frittata” rovesciando le responsabilità sui governanti dei Paesi emergenti. ”I mercati emergenti – ha detto – sono chiamati a prendere iniziative per mettere in ordine il loro sistema fiscale e per operare delle riforme strutturali”. In altre parole, non è stata l’eccessiva liquidità della Fed a drogare e a sconvolgere le altre economie, ma sono state le loro disfunzioni interne a determinare le situazioni di crisi.
Ancora una volta l’Unione europea non si è distinta dalla Fed ne ha cercato di comprendere le ragioni dei Paesi emergenti. Anzi. Non a caso è stato il governatore della Bundesbank tedesca a dare la linea dicendo che “non si deve sovrastimare il peso dei Paesi emergenti sull’economia mondiale”. Per rendere ancora più chiara la rottura con le economie emergenti, gli Stati Uniti hanno bloccato la riforma delle quote di controllo del Fondo Monetario Internazionale che sarebbe dovuta entrare in vigore il primo gennaio 2014. Perciò, anche al fine di limitare il controllo anglo-americano del Fmi, al meeting di Sydney il G20 ha deciso di sollecitare, per iscritto, gli Usa “ a ratificare la riforma del 2010 del Fmi prima del prossimo summit di aprile”.
Secondo la Cina, sulla riforma del Fmi si gioca la stabilità del sistema globale, la credibilità del G20 e la stessa legittimità del Fondo. In realtà il tema principale del summit sarebbe dovuto essere la politica di investimenti di lungo termine per riavviare la ripresa e il rilancio dei settori delle nuove tecnologie, delle Pmi e delle infrastrutture. Invece esso è stato marginale. Si calcola che, per sostenere la crescita economica globale fino al 2030, sarebbero necessari 57 trilioni di dollari di finanziamento per i vari progetti infrastrutturali. L’effetto sulla nuova occupazione potrebbe essere di circa 8.000 posti di lavoro per ogni miliardo di dollari investito.
Anche per conto dell’OCSE, il nuovo ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha partecipato al summit. Ci auguriamo che ciò sia di buon auspicio anche per il rilancio della nostra economia e dell’occupazione, essendo egli stato uno dei primi fautori della politica di investimenti a lungo termine nelle grandi infrastrutture.
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista
Caro Peter,
il medioevo in Meridione non è mai terminato, che è quel che (tra l’altro) diceva Togliatti con le sue famose riforme di struttura.
Il suo paragone tra la mafia e don Rodrigo è brillante ma mi sembra una simpatica battuta. La mafia è un sistema strutturalmente delinquenziale; il potere aristocratico non lo era, non almeno in linea di principio. L’economia mafiosa è TUTTA illegale, quella aristocratica era ingiusta ma non illegale, anzi, si basava su norme ed usanze piuttosto molto ben definite. Poi ovviamente don Rodrigo poteva rapire la povera Lucia… cosa per altro non frequentissima, credo, perchè provocava grande allarme sociale; e poi di solito non ne avevano neppure bisogno: la maggioranza delle contadine avrebbero fatto carte false per diventare le amanti del signorotto locale…
Le responsabilità politiche dello stato italiano nel fenomeno mafioso sono ovvie, tuttavia credo che non sarebbe stato possibile fare diversamente se non mettendo il paese in stato d’assedio sospendendo le elezioni., che fu poi il tentativo del governo Pelloux.
All’indomani dell’unità d’Italia l’aristocrazia rimaneva anti-unitaria e la “borghesia”, comunque una borghesia parassitaria, era mafiosa … Il governo non aveva molte altre soluzioni ma forse un sistema confederale avrebbe creato meno danni e non avrebbe provocato un incancrenimento come quello successivo, e che dura ancora ora. Quando si rinchiude un organismo mal funzionante in una corazza il marcio cresce dentro senza che nessuno se ne accorga.
Direi che all’Italia è rientrato dalla finestra quello che, con l’annessione militare e con la guerra al brigantaggio, era stato buttato fuori dalla porta.
Se vuole un’ennesima dimostrazione del fatto che, nella storia, le scorciatoie solitamente conducono in un vicolo cieco peggiore dello statu quo.
Della ‘ndrngheta si sa assai poco, almeno a quanto dicono i giornali ed i magistrati che se ne occupano. Di tutte le delinquenze organizzate è sempre stata la meno penetrabile. Attualmente è la più forte di tutte.
Credo che la nosra sia ormai una guerra del tutto perduta: si sono infiltrati dappertutto, grazie anche all’appoggio del Banana.
Gl’ittagliani hanno scelto e, ovviamente, si cuccheranno le conseguenze delle loro scelte. Come sempre.
Un saluto U.
x Uroburo
Certo che il potere feudale non era illegale, allora, ma di fatto significava che la parola del signore era legge, ed aveva diritto di vita e di morte sui suoi soggetti. La legalita’ potenzialmente violabile riguardava i diritti di successione, i rapporti tra feudatari e clero, in pratica persone di una stessa ‘famiglia’, ed i rapporti tra signori feudali di grado diverso. Ogni famiglia aveva il suo posto fisso in chiesa, se ci andavano, mentre il popolo era fluido.
Non sarebbe forse illegale neanche la mafia tra breve in Italia, se aveste dato al governo Berlusconi 10 anni di piu’.
Ovviamente, lo dico senza alcun pregiudizio per la persona e l’ onesto operato del grande statista. Solo una coincidenza, cattive compagnie, cattivi consigli, e via dicendo.
Peter
La Russia e’ uno stato del terzo mondo con esercito del primo mondo come lo era la unione Sovietica. Il punto debole e’ l’economia. Quindi … Popeye 186 art. precedente
caro Popeye,
che cos’è che fa uno Stato da primo o da terzo mondo?
Se consideriamo solo l’economia, se consideriamo lo sviluppo tecnologico, la potenza militare per aggredire, e il conseguente sviluppo economico…e come questo sviluppo economico viene distribuito al popolo…
Con questi paradigmi chi è da primo mondo e chi da terzo?
L’America è sicuramente più sviluppata economicamente e tecnologicamente della Russia, anche se le potenzialità tecnologiche russe sono ancora enormi e non ripartono sicuramente da zero.
Dagli tempo…
Se poi consideriamo gli aspetti culturali, scolastici, della ricerca in generale…mi spiace ma non sono d’accordo nè con te nè con Uroburo.
Tralasciando la cultura antichissima di quel popolo, la struttura scolastica che da quasi cento anni è all’avanguardia, …
voi americani mi sembrate un popolo giovane ed entusiasta che non ha rispetto del nonno vecchio e saggio, provato dagli acciacchi.
Potreste dire un po’ rimbambito dai fatti della storia recente, ma non a sufficienza da non aver cresciuto “nipotini” capaci di aver assorbito l’antica cultura e di rinfrescarla.
Appunto, saprà risollevarsi, ne ha i mezzi, le potenzialità e le intelligenze.
Anche noi italiani siamo di antica cultura piuttosto appassita, acciaccati da mille vicende, ma la storia ci ha insegnato ad aggrapparci , nei momenti oscuri, alle robuste radici che abbiamo alle spalle.
Credo sappiano farlo anche i russi, ed allora …ne vedremo delle belle!!!
Un caro saluto
Sylvi
Cara Sylvi,
Delle precisazioni:
Nell’Usa lo sviluppo economico ha preceduto lo sviluppo militare. All’inizio della II GM la nostra potenza militare era quasi non esistente. Furono necessario due o tre anni per arrivare a un livello necessario di affrontare il nemico.
Al livello culturale, noi abbiamo le radice in molte culture grazie agli immigrati, da quasi tutti i paesi del mondo. Per questo direi che la nostra cultura ha un vasto vantaggio sulle altre in tutti i rami.
Al livello scolastico, le nostre scuole specialmente quelle universitari sono le migliori nel mondo.
Poi della ricerca non ne parliamo.
Normalmente quando si parla di terzo mondo, almeno da noi, si parla dello stato economico della popolazione.
x Popeye.
Ometti di aggiungere, quando parli di “nemico”, quella patetica subcultura tipicamente statunitense di vedere nemici dapertutto solo quando non stanno e non vogliono stare alle vostre dipendenze.
I tempi di quando vi ritenevate l’ombellico del mondo sono tramontati, fattene una ragione.
Diventerà per voi US sempre più complicato banchettare a spese degli altri.
C.G.
https://www.youtube.com/watch?v=Ho75Ancha_c
Avevo già riso a suo tempo,ma nell’ottica di questa discussione,una bella rimpatriata fa bene alla salute!
Caino
Questi spagnoli non sono da meno quando si tratta di prendere per il deretano la più grande, la più carina e simpatica, la più potente e la più amata, la più efficente flotta di navi da guerra yuessei.
Darei loro il premio “presaperculo” del secolo anche se il video non fosse autentico.
Chapeau!
C.G.
x CG
Fa scompisciare dalle risate, ma dubito sia autentico, per almeno tre motivi…
Peter
Caro Popeye,
qualunque stato potrebbe rinunciare ad un esercito se fosse difeso da due oceani … Gli Useggetta hanno rinunciato ad un esercito ma non hanno mai rinunciato ad avere una marina militare, da sempre tra le maggiori del mondo: quindi avevano quelle forze armate che a loro servivano, come tutti, del resto. D’altra parte per mettere in riga quei quattro poveracci dell’America Latina non serviva un esercito, le vostre unità di fanteria di marina erano più che sufficienti.
La Russia ha dovuto difendersi da attacchi ostili (compreso i vostri) fin da subito, difendersi era per loro una questione di vita o di morte. Tutta la rivoluzione russa è stata dominata da questo imperativo che ne ha indirizzato tutta l’evoluzione.
Personalmente trovo che le vostre scuole siano tra le peggiori del mondo, proprio come la vostra sanità: spendete tantissimo ed il vostro è un paese di scarsissimo livello culturale. Invece le vostre università, almeno quelle rinomate come quelle della Ivy League, hanno un ottimo livello, ma con un taglio talmente specialistico da risultare un po’ troppo parziale.
Si potrebbe dire lo stesso per la vostra ricerca: i risultati paragonati alle risorse impiegate non sono entusiasmanti.
A me pare che la vostra sia soprattutto la civiltà dello spreco.
La Russia a me sembra un paese ormai uscito dal novero dei paesi evoluti, secondo me definitivamente almeno per quanto si possa prevedere. Cosa ci sarà tra cinquant’anni non lo sa nessuno ma non sono particolarmente ottimista.
Sarà invece interessante vedere quali risultati otterrà la Cina sia nella cultura sia nella ricerca, nonostante i suoi terribili handicap, prima di tutto geografici. L’India mi sembra che abbia dei limiti troppo gravi per poter diventare un centro di sviluppo culturale.
Sono in parte d’accordo con la sua interpretazione del concetto di Terzo Mondo che però non riguarda solo gli aspetti economici ma soprattutto quelli culturali: il Terzo Mondo più che povero è arretrato, o se si vuole medievale.
Sono lieto del suo ritorno, a prescindere dai nostri notori disaccordi su quasi tutto. Mi auguro che sia però possibile una tranquilla e civile divergenza. Un cordialissimo saluto Uroburo
Per Peter
Una squadra di accompagnamento di una portaerei atomica che naviga a tutta forza a 25 miglia dalla costa sembra anche a me un po’ improbabile. P
erò divertentissima come illustrazione della burbanza dei militari (di ogni nazionalità). U
Al livello culturale, noi abbiamo le radice in molte culture grazie agli immigrati, da quasi tutti i paesi del mondo. Per questo direi che la nostra cultura ha un vasto vantaggio sulle altre in tutti i rami.Popeye
caro Popeye,
le radici, anche culturali, non è sufficiente averle ereditate.
Bisogna camminarci sopra, averle a disposizione ogni giorno, usarle, respirarne l’aria perchè possano portarci vantaggio.
Le varie etnie che compongono gli US possono aver portato la loro cultura nella Patria di elezione, ma questa cultura si annacqua ben presto nel grande calderone di popoli.
Una o due generazioni nate in America bastano a dimenticare la terra di origine.
Anche se permanesse un certo attaccamento ai luoghi di provenienza.
Uscendo da una famiglia numerosa che è migrata in tutto il Globo -dico sempre che potrei fare il giro del mondo solo visitando i cugini – potrei portare alcuni esempi di figli e nipoti di chi un giorno partì.
Pochi dicono di sentirsi ancora italiani, e della cultura e della storia italiana non sanno praticamente niente che non sia Venezia- Firenze-Roma come un giapponese qualsiasi in Italia.
Purtroppo anche la Scuola italiana ha drasticamente ridotto lo studio di Storia dell’Arte, grazie all’imbecille Berlinguer Luigi che volle portare l’uguaglianza comunista tagliando ai Licei, non aggiungendo alle Professionali.
E così ha impoverito i Licei e ha mandato a gambe all’aria una materia di studio che è vitale in una Nazione con il più grande patrimonio artistico del mondo.
Dell’America so solo per sentito dire…ma so che in Canadà ad esempio: le scuole sono altamente specializzate; di cultura generale, quella che forma la personalità, non se ne parla.
So per sicuro invece, che in GB le Scuole pubbliche fanno semplicemente schifo e che in Europa civile non esiste un baratro fra Scuola pubblica e quella privata come quella del Regno di SM.
Peter faccia il favore di non saltare sulla sedia…ho cugini che hanno frequentato le scuole inglesi dall’asilo al College.
So anche che i laureati italiani, nonostante tutto, in America sono molto apprezzati perchè forniti di un bagaglio culturale più vasto degli americani.
Ho avuto modo di approfondire teoricamente, a scuola, l’organizzazione della Scuola russa, che pur passata attraverso le tragedie , pur avendo cambiato linee e programmi nel corso degli anni, ha mantenuto una struttura molto valida, una qualità di educazione culturale ancora notevole.
E soprattutto, unico merito dell’URSS, la preminenza della scuola pubblica.
L’ho visto con le guide, giovani ed anziani.
Non sono poi d’accordo sulla profezia di Uroburo riguardo la Russia.
Putin non è eterno; e arriveranno anche là dei dirigenti meno impelagati con un passato indecente.
E i russi hanno i soldi…quelli veri…come dice Nico!!!
un cordiale saluto
Sylvi
Cara Silvy,
condivido molte tue affermazioni.
I pochissimi russi che ho conosciuto avevano una discreta formazione professionale ma sul piano culturale erano veramente scarsi.
Però Putin mi sembra soprattutto impelagato a conquistarsi un’area di rispetto intorno alle sue frontiere, o se preferisci a non avere la NATO a Kiev, che mi sembra un desiderio più che legittimo.
La Russia comandata da una dirigenza succube e compradora come Eltsin è, fortunatamente, finita. La Russia è un paese arretrato ma ancora in grado di mostrare i denti a chi minaccia la sua esistenza.
Mi sembra una cosa molto positiva e lo direi per qualunque altro paese.
Un saluto U.
x Sylvi
Se avessi figli non esiterei a mandarli a scuole pubbliche, ed i suoi cugini forse erano somari o dislessici come si direbbe adesso.
Anche qui differenziano, seriamente, tra scuole pubbliche buone e meno buone, ma conosco famiglie piuttosto facoltose che mandano tranquillamente i figli a scuole pubbliche con fiducia. E per inciso, conosco persino insegnanti italiani che lavorano qui.
Pero’ andare a scuole pubbliche ai tempi della Thatcher-altro che il suo Berlinguer- non era una cosa da stare allegri.
Detto cio’, oggi gli studenti universitari pagano fino a 9000 sterline l’ anno solo per i corsi, quindi la distinzione tra universita’ pubblica e privata diventa molto artificiosa se non inesistente!
Molto raramente sono oggi studenti ‘simpatici’.
Peter
Due risate in allegria.
Che il video da me postato ,puzzi lontano un miglio di “barzelletta”,è abbastanza evidente ,a meno che gli autori se mai ci leggessero ,potessero dimostrarci il contrario con prove evidenti.
Qualsiasi navigante sa, che oltre alle carte nautiche e ai satelliti che danno immediatamente il Punto in cui ci si trova e quindi, è facilmente rilevabile la presenza di scogli vicini alla terra ferma,(a meno che poche ore prima sia nato un vulcano); in più il radar, oltre rilevare la presenza di un ostacolo con poche rilevazioni in sequenza, può facilmente rilevare se l’oggetto rilevato si muove o meno nella nostra direzione in avvicinamento, tenendo inoltre perfettamente conto, anche del “nostro”movimento nella sua direzione, a meno che io mi sbagli.
Sull’atteggiamento dei militari,non si può che essere in accordo con Uroburo; sostanzialmente è quello , in linea di massima, in prima battuta.
Meno male che sovente interviene la seconda battuta;quando questo non avviene,crepano un sacco di persone a” gratis” , cose successe e risapute …se si facesse il conto dei morti a vanvera per “cazzate” ,si conterebbero a centinaia di migliaia nel corso della storia, a cui poi, andrebbero aggiunte altre centinaia ( c d mgl),per le decisioni politiche, a cui i militari per quieto vivere e stipendio assicurato,si adattano facilmente per mantenere gli sgabelli.
Noi italiani poi, siamo specialisti in entrambi le materie a leggere i resoconti di guerra.
Non ci resta che piangere sulle lapidi!
Caino
x Uroburo 10
Un motivo sarebbe quello, ma poi il comandante US sarebbe come minimo un contrammiraglio, e non direbbe mai la composizione della sua squadra, e soprattutto la missione o destinazione, con tanta leggerezza, senza sapere neanche con chi sta parlando.
Poi dubito che un ufficiale US parli lo spagnolo cosi’ bene, a meno che non sia messicano.
Peter
Però, che voi sappiate , è mai stata scritta una storia delle più grandi cazzate militari nella storia ?
Ovviamente un’opera compiuta che non mischi le cose ?
Caino
x Caino
A prosito di ‘cazzate’ , uno dei consigli di Napoleone per i suoi generali era ‘pisciate appena ne avete il tempo’.
Peter
x Sylvi
I laureati italiani non hanno affatto, necessariamente, un bagaglio culturale ‘piu’ vasto’ di chicchessia, meno che meno dei laureati di US.
Anziche’ riempirsi la bocca dei soliti luoghi comuni, e badi che lei non e’ neanche laureata e parla con un plurilaureato (ebbene si’, questa e’ una arroganza che mi posso concedere), tenga presente che l’universita’ italiana prepara pochissimo o nulla per l’esercizio della professione, qualunque professione, il che e’ un gravissimo fallimento.
Lei tira in campo gratuitamente il sistema educativo britannico, a suo rischio, dato che e’ tuttora uno dei migliori del mondo. Un neolaureato o un semplice studente di qualunque disciplina non sapra’ latino, greco o equazioni esponenziali, ma sa esercitare gia’ la sua professione con buona competenza, e senza bisogno di imbeccamento col cucchiano per anni dopo la laurea, che viene conseguita senza ‘fuori corso’.
Scusi se e’ poco…
Peter
Egr sig Sylvi,
concordo molto su quanto da lei sostenuto in questi ultimi “post”.
Un pò meno su questa sua affermazione :
..Anche noi italiani siamo di antica cultura piuttosto appassita, acciaccati da mille vicende, ma la storia ci ha insegnato ad aggrapparci , nei momenti oscuri, alle robuste radici che abbiamo alle spalle…
Vede, un mio discreto pessimismo non nasce dal fatto che noi si sia o meno più imbecilli o meno,anzi direi il contrario.
Nasce dal più ovvio dei fatti che Noi in una corsa di Mt 100, diamo ai “competitor” almeno 50 mt di vantaggio.
Se si legge attentamente la storia delle altre crisi tipo il 29,si comprende che comunque la si rigiri, la ripresa non può che non passare attraverso massicci investimenti in opere pubbliche essenziali.
Lo fecero gli USA, con Roosevelt,anche se l’intervento pubblico fu chiaramente limitato nel tempo sia per quanto riguardava forme assistenziali dirette e per quanto riguardava massicci interventi di ri-modernizzazione di grandi strutture o di nuove , tipico esempio la Tennessee Valley.
Dopo alla ripresa vi erano sufficienti capitali privati e sufficiente finanza perchè il processo potesse continuare.
La recente storia economica italiana ha dimostrato ,sostanzialmente questo :
A ) che non vi sono né le une e né gli altri.
Il boom economico italiano attraverso anche processi “inflattivi ” a ripetizione che salvo qualche ben ristretto gruppo di Capitalismo privato, di medio-piccole dimensioni mondiali, Lo Stato e il Parastato sostennero lo sviluppo, a cui attinsero le PMI per creare nuovo sviluppo ed occupazione sul territorio.
Considerando anche il fatto che non tutte le PMI furono virtuose, ma si attaccarono pure loro alla grande “mammella” in quel connubio elettoralistico grandi voti, grandi forniture del “cazzo” alle grandi.(conosco il meccanismo)
Va da sé (a mio avviso) che le PMI realisticamente parlando ,né da sole né sostenute, sono a mio avviso (oggi), in grado di tenere il passo dello sviluppo .(E comunque solo e sempre a rimorchio , in seconda battuta, di una vera e generalizzata ripresa mondiale, del mercato” interno”, mi dica Lei, a chi si possano fornire prodotti anche altamente qualificati)
Inutile discutere sulla gestione di Stato e Parastato italiano, di cui sappiamo i trascorsi.
Ma OGGI, anche se per miracolo, si potesse contare sull’onesta più assoluta e su una assoluta efficienza , mi dica Lei (o altri), realisticamente parlando da dove si possano trarre le risorse finanziare necessarie?
In linea di massima ecco perché, sono moderatamente pessimista !
Caino
Richard Falk è ebreo. Già impossibilitato a entrare in Israele, nonostante fosse inviato dell’Onu, per le sue dure critiche contro il trattamento dei palestinesi.
…………………..
http://bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-sulbds/1164-falk-ultima
Relazione finale di Richard Falk all’ONU, raccomanda divieto di prodotti delle colonie israeliane
26 Febbraio 2014
«Attraverso l’occupazione prolungata, con pratiche e politiche che configurano un sistema di apartheid e di segregazione, la continua espansione degli insediamenti, e la prosecuzione nella costruzione del muro che mira verosimilmente all’annessione de facto di parti del territorio palestinese occupato, il rifiuto da parte di Israele del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese è evidente».
Richard Falk, relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei territori palestinesi, ha dichiarato che i diritti dei palestinesi sono violati dalla prolungata occupazione israeliana dei territori palestinesi e dalla pulizia etnica di Gerusalemme est.
A Gerusalemme Est, la «revoca dei permessi di residenza» e «lo sfratto forzato di famiglie palestinesi», così come la demolizione mirata di case palestinesi, equivalgono a un «graduale processo burocratico di pulizia etnica», scrive Falk.
Le politiche di Israele in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza equivalgono a una forma di apartheid a causa dell’oppressione sistematica del popolo palestinese e dell’espropriazione de facto della sua terra, ha scritto Falk nella sua relazione finale al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite dopo aver espletato per sei anni questa carica indipendente.
Falk presenterà la sua relazione il mese prossimo al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite come relatore speciale sui territori palestinesi, chiedendo di verificare se Israele è colpevole del crimine internazionale di apartheid e di pulizia etnica e sollecitando le Nazioni Unite a indagare sulle società che traggono profitto dalle attività illegali di Israele.
Nella sua relazione, il relatore speciale delle Nazioni Unite raccomanda che gli Stati membri dell’ONU prendano in considerazione la necessità di imporre un divieto sulle importazioni di prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani.
Qui il report completo
http://www.eccpalestine.org/wp-content/uploads/2014/02/Falk_Final_Report_Feb2014.pdf
Fonte: ECCP
Traduzione di Forum Palestina
Efr sig Peter,
al contrario di Lei,considero invece un “saggio” suggerimento quello di Napoleone, per due motivi .
A )Evidentemente i costi della guerra non potevano sostenere un aggravio ulteriore in “pannoloni” dell’epoca.
B) Nel caso di incombenze inderogabili, data anche la % di prostata dovuta all’età dei Genrali e dei vari stati maggiori, una eventuale manifestazione visiva del fatto , avrebbe presumo demoralizzato le truppe combattenti.
Caino
ps- Recenti studi sembrano adombrare una “assenza ” di Napoleone a Waterloo,in un momento cruciale della stessa, per problemi di gastrite , anche se poi gli stessi studi, tendono a dimostrare che le “cose” tutto sommato, non sarebbero andate poi tanto diversamente.
Infine ci sarebbe da chiedersi se a Caporetto , per caso, quello che sarebbe diventato il maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, fosse afflitto da incipienti problemi prostatici, tanto per fare un esempio a noi vicino.
e badi che lei non e’ neanche laureata e parla con un plurilaureato …Peter
x Peter
Le sue due lauree??? Dove le ha prese…ci dica! ci dica!!!
E come si suole,… l’arroganza è direttamente proporzionale alla consistenza dei pezzi di carta che le hanno rifilato!!!
Buonanotte
Sylvi
x Sylvi
Di certo non le ho prese nel friuli , vecchia mia,
il che e’ un handicap che mi portero’
allegramente fino alla tomba, o cremazione
se cambio idea.
Peter
Egr sig Peter,
che la mancanza di specializzazione sia un Handicap sul breve periodo è vero.
Ma alla lunga, come ampiamente dimostrato, una eccessiva specializzazione porta a non vedere oltre la punta del proprio naso.
Questo fatto ,oltre ad impedire un ulteriore sviluppo, soprattutto nel campo dell’innovazione ,fa si che ormai per avere una cura per un’unghia incarnita, si debbano consultare almeno una decina di specialisti.
Caino
x CC
Infatti io non parlavo di specializazione, un’ altra chimera/fregatura/strozata del sistema italiano, ma di competenza basilare di studenti e neolaureati!
Preferisco non fare esempi, lei certo capira’ perche’
Peter
x Sylvi
Certo non nel friuli del caxo, un handicap che mi portero’ felicemente sulle spalle fino alla tomba (prima sua, spero…)
Peter
Egr sig Nicotri,
è un vero peccato che il Sig Rodolfo non sia più della partita, poichè indubbiamente avrebbe potuto contrastare efficacemente le affermazioni del Sig Falk (ne sono sicuro) , a meno che ormai si sia arreso ,definitivamente, all’evidenza dei fatti !
Caino
Su quanto riportato dal sig Cuccurullo, in merito ai dati elettorali di Roma ci sarebbero da fare alcune precisazioni, non certo perché io voglia difendere le informazioni ufficiali dei TG.(Giove me ne scampi e liberi)
Penso che ci si possa facilmente rendersene conto da soli ,senza che io mi dilunghi .
Caro Uroburo,
Si è vero che la nostra marina era grande ma mai più di quella della GB o il Giappone. Questo cambio dopo la II GM.
Non sono d’accordo sulle scuole. Se tutte le altre nazione avrebbero la stessa percentuale demografica come la nostra, i risultati sarebbero uguali. Questo non è un disprezzo delle nostre minoranze ma la realtà. Ricorda che le migliore università’ prendono i migliori studenti. Questi studenti alla grande maggioranza sono americani. Ma oltre gli Ivy Leage ci sono altre università che sono anche migliori e a buon mercato. Poi queste scuole sono costosi per quelli che hanno i soldi. Gli studenti bravi e poveri attendono scuole anche le Ivy Leage gratis.
Sulla sanità posso dire che la sanità in Italia per la maggior parte fa schifo. Lo vedo con i miei parenti quando vado in Italia. Posso anche dire che se mi succedesse qualcosa il prossimo giorno sarei un volo diretto per l’Usa.
Sulla ricerca spendiamo molti soldi e’ vero, ma non siamo d’accordo che i risultati sono pochi. Anche voi siete beneficiari di questi risultati.
Non niente contro il popolo russo e credo veramente sono i più sfortunati dello mondo. Vanno sempre dalla padella al fuoco.
Cara Sylvi,
Posso solo dire che per qualche motivo vogliamo andare al ristorante posso scegliere dalla cucina italiana, greca, messicana, cubana, francese, americana, cinese, vietnamita, araba, marocchina, tailandese, ecc. Quando vado al museo principale vedo opere d’arte di ogni paese del mondo Usa inclusa. La nostra architettura e’ molto più’ variata da quello che ho visto in Italia, lo dico senza disprezzo.
Il governo italiano specialmente quelli di sinistra ancora non hanno compreso che ogni volta che alzano le tasse l’economia si affonda di più.
Povera Italia!
Egr sig Popeye,
le dirò, in tutta sincerità, che lei oltre aver fatto un pessimo minestrone, ha pure mescolato un sacco di ingredienti di cui dimostra apertamente di non conoscere quasi nulla.
Le sue affermazioni sono assolutamente superficiali ,scontate,e sovente prive di senso, valga per tutte quella sull’arte e la cultura.
Lei ha poco o nulla di Italiano e lo dimostra con una chiarezza limpida.
Detto ciò, senza acredini di sorta, Lei è in buona fede, ma io con Lei non andrei a cena !Non saprei onestamente di cosa parlare per le mie modeste abitudini.
Caino
X CG
mi dispiace per te che dopo tanti anni ancora speri di vedere il tramonto dell’USA ma dovrai aspettare chi sa quanto. Noi non viviamo sulle spalle di nessuno. Paghiamo per tutto e non dimenticar che abbiamo pagati anche per voi europei per la vostra difesa. Se non fosse per l’Usa oggi anche voi avresti la cultura russa dove muoiono a una giovane età perché bevono vodka come i pesci bevono acqua.
Putin può attaccare i poveri ucraini come fanno i bulli specialmente adesso che abbiamo un presidente che non capisce un cavolo. Ma ti assicuro che alla fine Putin metterà la coda tra le gambe e se va come fanno tutti i bulli.
x to whom it may concern
Popeye non scrive altro che la VERITA’, ma non c’e’ peggior cieco di chi non vuol vedere…etc…
Tutti i mali e le brutture del mondo assumono il volto dei rozzi, ignoranti Americani e dell’Ebreo….solo cosi’ si puo’ avere la coscienza in pace, non e’ forse vero?
Anita
Il problema, cara signora, è che ci mettete molto, troppo del vostro. Anche qui non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.
Politicamente la sua nazione di adozione si comporta come il classico elefante che balla il twist dentro un negozio di cristalli
con i risultati sotto gli occhi di tutti se si escludono i ciechi , senza
contare i sordi e i muti.
Sono profondamente convinto, checchè ne pensi Popeye il quale mi rimprovera (a vanvera) il desiderio di veder fallito il vostro Paese, che una minima chanche di un mondo meno violento e un tantino migliore sia quella, in tempo di crisi internazionali, di rimanere a casa vostra senza muovere un dito, quel dito che usate troppo disinvoltamente per premere il grilletto. Negli ultimi decenni lezioni in questo senso ne avete avute a sufficienza eppure sembra che siate restii a capirle per metterle in pratica.
Sulla pretesa tutta vostra di essere ancora oggi onnipotenti, se non ci fosse da piangere, farebbe soltanto ridere.
Sulle politiche israeliane altrettanto sconsiderate, infine, sarebbe opportuno informarsi su quell’andazzo anche da chi quell’andazzo lo soffre, se non si vuole cadere nel ridicolo.
Badi bene: sto riferendomi ai governi che si sono susseguiti, niente a che fare con le genti, ovvero il popolo.
Buona e proficua giornata a lei.
C.G.
P.S.
Oggi si festeggia la Giornata della Donna.
Tanti auguri alle nostre dolci metà, una pizza fuori porta, un ciuffetto di mimose con annessi bla-bla ma domani ci scorderemo
più o meno tutti del senso di questa giornata.
“Maria, la camicia l’hai stirata bene? .. e i calzini…dove sono i calzini!!”
Eggià..
C.G.
Egr sig Anita,
l’accostamento che Lei fa tra Ebrei e Americani è assolutamente gratuito.
Poiché gli Ebrei in genere non sono gli USA, a meno che Lei identifichi gli Ebrei in genere con Israele,il che è anche questo del tutto gratuito, sia nel bene che nel male.
Mi creda, mia adorata signora d’oltre oceano,qui nessuno è anti-americano per partito preso , poiché qui su questo Blog nessuno è così stupido da confondere gli Americani in genere con gli USA e assolutamente nessuno pensa che tutti i mali del mondo siano americani (USA).
Si valutano le conseguenza delle vostre azioni nel senso dei vostri governi,e al massimo si deve purtroppo asserire che ai nostri occhi non avete un bilancio positivo dalla fine della guerra fredda.Prima si poteva ancora pensare che le ideologie “offuscassero ” le menti ,quel tanto che bastava a dividere il mondo in opposti manicheismi.
Oggi no, troppe evidenze sono chiare ai più, anche se la vostra “relativa ” potenza le offusca con una accurata propaganda.
Caino
Sorvolo pietosamente sull’affermazione che in popeye sta la verità a meno che lei confonda popeye stesso con la verità,il che sarebbe alquanto strano e dubbio,vista anche la sua affermazione che tutti i russi sono alcolizzati, come dire che tutti gli americani sono dei ciccioni obesi pieni di anfetamine, cosa che nessuno da noi , pur di cultura vetusta (come dice la Sylvi) si sognerebbe di fare.
Saremo vetusti , ma questo ci consente ancora di distinguere tra una barzelletta e la verità e di converso sappiamo anche generalizzare quando è necessario.
Può darsi che questo ci distingua da Voi,almeno mediamente, poiché negli USA ci sono molte menti eccellenti in grado di frenare molti vostri retaggi aggressivi di base, derivati dalle vostre culture di frontiera.Cosa questa sì ,squisitamente vostra.
Gli americani che scrivono su questo Blog a volte mi danno l’impressione che potrebbero ormai esistere più punti di contatto tra noi e gli aborigeni che tra noi ed il pensiero medio degli americani.
E’ solo una sensazione,e il tutto non può considerarsi nè bene ,nè male è solo una constatazione.
Caino
Ariel Toaff ha condiviso la foto di ”נקמת היהודים”.
Nikmat Hayehudim (la vendetta degli ebrei) e’ il sito facebook in ebraico piu’ razzista, nazionalista e antiarabo, incita alla violenza contro gli israeliani di sinistra e si compiace di quella ai danni dei palestinesi. Meretz ha chiesto, per ora inutilmente, che il sito venga chiuso.
http://www.haaretz.com/news/national/.premium-1.578487
x Caino
Ma guarda chi vuole dialogare!
Il tuo parere vale come il due di coppa in una partita di calcio.
Seeeeeeeeeeeee ti invito a cena e non vieni oppure vieni e stai zitto cosa mi perderei? Un due di coppa?
Vodka causa di alti tassi di mortalità in Russia (in inglese ma Google ti aiutera’)
http://www.bbc.com/news/health-25961063
x CG
L’Usa va dove ci sono i cialtroni del mondo che hanno bisogno di calci nel sedere. I cialtroni tanti cari dal tuo punto di vista. Andiamo pure dove gente ha bisogno del nostro aiuto per disastri naturali e malattie. Se questo ti da fastidio mi dispiace ma mica tanto.
Poi piangi solo quando l’Usa va fuori del suo paese. Ma quando i tuoi favoriti vanno a ficcare il naso in altri paesi ti sta bene. Un peso una misura applicata a senso unico, a tuo favore. Mi faccia il piacere ….
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_alcohol_consumption
X Popeye
Guarda che e’ la media che conta.
In Russia vi sono dei grandi ubriaconi, e sento dire che piu’ che vodka bevono alcohol puro.
Ma se Atene piange, Sparta non ride…
Peter
Auguri di ufficio a Sylvi ed Anita.
Ma per Anita auguri piu’ sinceri, lo ammetto.
Qui la primavera e’ ormai arrivata, i daffodils sono in fiorie, le giornate si sono allungate, il corpo avverte il cambio di stagione, cui io sono da sempre sensibilissimo. Ed il sole splende!
Comunque smettila di dire che qui ce la prendiamo con gli ebrei, e’ una stupidata.
Ciao, Peter
La vodka è per i russi l’equivalente dell’oppio per i cinesi di una volta. Quelli ai quali abbiamo fatto la Guerra dell’Oppio per costringerli a farne uso quando il loro imperatore lo aveva messo fuori legge.
Un saluto.
pono nicotri
x Peter
che le sue lauree provenissero da sotto la linea gotica era già chiarissimo e luminoso come il sole di oggi.
Infatti chi va in giro scuotendo le lauree come un ventaglio affinchè tutti le vedano??? , sono quelli che hanno quella mentalità…sa quella mentalità che tutti sappiamo…!!!
Le sono costate??? Chissà!
Si tenga i suoi auguri d’ufficio.
Molto meglio un dignitoso silenzio!
Amen.
Sylvi
Ma…. non capisco.
La festa della donna è sempre stata l’otto marzo non il sette.
Avremo mica americanizzato anche questa, poffare!
La festa delle donne era la festa delle donne di sinistra, mica questi furti consumistici di ora. Ekkekkaxxo! U.
Auguri a Anita e Sylvi. Ammettiamolo senza le donne noi uomini siamo un zero assoluto.
x Pino
No Pino, scusi, ma in medio stat virtus.
Io non ci sto a battermi il petto con il solito mea culpa cattolico, o per essere un occidentale corrotto e viziato, tanto piu’ che ci sono anche le solite sylvi di turno per le quali, o i quali, sono solo un ‘terrone’ le cui lauree non valgono i loro diplomi magistrali ‘piati alle monache’…
I russi hanno sempre amato troppo la loro vodka, da secoli, anzi la vera vodka pare che si beva in Europa, i russi bevono direttamente alcohol dai 70 gradi in su. O almeno molti di loro, che aumentano la media, come dicevo a Popeye.
Peter
x Sylvi
La linea gotica dei suoi sogni, ed i nostri incubi.
Avete perso la guerra, cara mia, quasi 70 anni fa.
Viva la quinta, e l’ottava, armata. Marameo!
Peter
Caro Poppy,
il fatto è che alla fine sono gli yuessei a prendere calcioni nel sedere. Per rendersene conto basterebbe sventolare meno patetiche bandierine patriottarde ma guardare in faccia alla realtà. Cominciò nel Vietnam, passando dall’America latina dove i cialtroni sono stati messi al potere da LORO per destabilizzare quei Paesi che NON si allineavano ai LORO fottuti interessi, proseguendo in Iraq e attualmente in Afghanistan, tanto che i tuoi governanti hanno difficoltà nel sedersi, tanti ne hanno presi nel didietro, gonfio come un pallone.
Sull’aiuto umanitario a Paesi in difficoltà, gli US sono, nè più e nè meno, benvenuti come tutti gli altri che si impegnano.
Poi però, passata l’emergenza, specialmente gli States vengono pregati di tornarsene a casa loro.
Domanda: ingratitudine oppure timore (fondato) che allungate le mani anche lì?
A te l’ardua – poi mica tanto ardua – risposta.
C.G.
x Uroburo,
ah beh, sic stantibus rebus, Sylvi ed Anita sarebbero escluse a divinis…
Ma queste sono le signore del nostro convento, pardon, blog.
Peter
Caro Popeye,
le ragioni per le quali giudico la sanità useggetta, nel suo complesso, una delle peggiori del mondo è, come ci siamo già detti tante volte, legata al fatto che è la più cara del mondo (il doppio almeno di quelle europee) ma cura solo una parte dei cittadini. Il che vuol dire che è una sanità costruita a misura dei medici e delle case farmaceutiche ma non a misura dei cittadini malati. Il suo enorme costo si spiega soprattutto con quello. E’ una sanità che non fa prevenzione perchè la prevenzione non rende, altra cosa che individua con assoluta certezza i veri obiettivi del sistema sanitario nel suo complesso: far guadagnare molto alcune determinate categorie e far pagare ai cittadini cure che potrebbero costare molto meno. Che sarebbe la ragione per la quale vi siete tanto ferocemente opposti alle riforme di Clinton e di Obama.
La sanità italiana rimane una delle migliori al mondo, alla luce dei risultati ottenuti; anche perchè dedica moltissimi sforzi ad un’ottima prevenzione. Però è fatta, come l’Italia tutta, a macchia di leopardo: zone ottime accanto ad altre da Terzo Mondo, soprattutto in Meridione.
A me pare che alcune vostre università abbiano un buon livello culturale ma in generale molto specialistico. Noi preferiamo dare più importanza alle cultura generale perché gli aspetti professionali specifici possono essere appresi successivamente. Secondo me sarebbe meglio una visione intermedia. C’è poi una differenza di fondo: che un bravo studente non ricco debba sbattersi per cercarsi una borsa di studio a me sembra poco giusto. Ma che un anno in una qualunque università debba costare come uno stipendio medio mi sembra la negazione della giustizia e indicativo, anche qui, del vero scopo della vostra istruzione: far soldi.
Il Giappone ha avuto una marina forte solo tra le due guerre, non prima. La vostra era tra le più forti fin da subito. Eppure nessuno mai vi ha minacciati … Il fatto è che la marina è la tipica arma dell’imperialismo.
Riprendendo le sue argomentazioni al Gino, direi che la vostra economia vive sullo sfruttamento dei prodotti altrui,pagati pochissimo, con prezzi di rapina che vengono abitualmente imposti con la forza, almeno così è sempre stato in America Latina, ma direi in tutto il mondo. Non avete mai lasciato che i prezzi avessero un andamento veramente libero. Avete sempre agito con modalità monopolistica.
Non credo neanche che Obama non capisca un cavolo, ha capito benissimo che la politica di quel cretino di Bush vi aveva portato in un vicolo cieco ed è riuscito a tirarvi fuori. Bravo, niente da dire.
Un cordiale saluto nella speranza di poter fare, prima o poi, la sua conoscenza: come saprà noi ci incontriamo almeno una volta all’anno e trovo che sarebbe simpatico che anche lei fosse della partita. Ovviamente questo vale anche per Rodolfo e per Anita. Uroburo