1) – CRIMEA E UCRAINA: LA REALTA’ E L’IPOCRITA AVVENTURISMO OCCIDENTALE 2) – IL GRANDE PROGETTO DI SVILUPPO DELL’EURASIA 3) FINALMENTE LA SEPARAZIONE BANCARIA?

Se anziché badare ai meschini ma grassi interessi di parte si badasse davvero all’interesse generale, la Comunità Europea andrebbe estesa non solo fino a Kiev, capitale dell’Ucraina in pericolosa ebollizione, ma fino a Mosca (così come a sud dovrebbe comprendere almeno anche la Turchia). Non a caso a Verona ha sede da qualche anno il Forum Eurasiatico, che si batte per diffondere appunto l’idea che l’Europa deve allargarsi all’Asia, questa volta con mezzi pacifici, trattati economici e strategie di ampio respiro anziché con le invasioni napoleoniche e nazifasciste.

Cominciamo col chiarirci le idee in modo da sapere di cosa stiamo parlando. La Crimea è Russia dal ’700, prima faceva parte dell’impero turco. L’Ucraina ha la sua parte sudorientale composta da popolazione di lingua russa e la sua parte occidentale composta dalla Rutenia di memoria austro-ungarica e da una parte della Polonia,  che fino al 1939 era estesa molto più a est. L’Ucraina avrebbe quindi tutto l’interesse a cedere alla Russia oltre alla Crimea anche le regioni sudorientali russofone in cambio di buoni rapporti, stabili e vantaggiosi per tutti. Alle elezioni ucraine filo occidentali e filo russi sono entrambi al 50%. Se l’Ucraina cedesse il sud est russofono, i filo occidentali si assicurerebbero stabilmente il governo. Invece l’Europa e gli Usa titillano il nazionalismo ucraino, deleterio e pericoloso come tutti i nazionalismi, assecondandolo nella pretesa assurda di voler tenere nell’Ucraina anche le province russofone, sull’esempio della prepotenza degli Stati baltici prontamente assecondata dagli Usa e dall’Europa quando per far saltare l’Urss ricorsero anche all’invenzione dei tre Stati baltici.
Ovvio inoltre che alla Russia non faccia piacere la spinta Usa a piazzare basi Nato anche ai suoi confini con l’Ucraina, visto anche che gli Usa con la scusa del “pericolo Iran” hanno piazzato grandi basi militari negli Stati ex sovietici centro asiatici Uzbekistan, che li ha infine sloggiati, Kazakistan, ecc. La strategia Usa consistente nel circondare il più possibile la Russia con basi militari dai confini est europei a quelli meridionali centroasiatici è fin troppo evidente e ha un duplice scopo: poter minacciare militarmente sia la contingua Russia che la non lontana Cina. La durezza e l’aggressività, più a parole che con i fatti, di Putin non è altro che la logica conseguenza dell’aggressività politico militare degli Usa. Con al guinzaglio la docile Europa, che avrebbe invece tutto l’interesse a ingrandire la sua unione a est fino a Mosca, geograficamente cioè fino a Vladivostok, e a sud almeno fino alla Turchia – sicuramente più europea degli Stati baltici! – se non fino alla Mesopotamia.

Il proverbio dice che “la Storia si ripete: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. La prima volta è stata la guerra di Crimea dal 1853 al 1856 per il controllo dei Balcani e del Mediterraneo, guerra che vide la Russia aggredita e sconfitta dai turchi dell’impero ottomano sostenuti da Francia, Gran Bretagna e da un corpo di spedizione piemontese inviato da Cavour solo per poter poi sollevare al congresso di pace di Parigi la questione dell’unità e dell’indipendenza dell’Italia.

La seconda volta è adesso, con le minacce lanciate ancora una volta dall’Occidente contro la secessione della Crimea dall’Ucraina. E a prescindere da eventuali nuove tragedie, peraltro assai improbabili, è in effetti farsesco, anzi grottesco  che a minacciare ferro e fuoco e sanzioni economiche contro la secessione della Crimea, decisa da un regolare referendum, siano Stati come la Francia e gli Stati Uniti, che a suo tempo hanno finanziato secessioni madri di guerre civili anche con milioni di morti. Per esempio, la Nigeria era uno Stato certamente non povero, grazie alla sua ricchezza di petrolio.  Ma quando nel 1967 il colonnello Yacobu Gowon mise fine alle  concessioni petrolifere della francese Elf, la Francia cominciò a finanziare la secessione della regione orientale del Paese tristemente nota come Biafra, la più ricca di petrolio dell’intera Nigeria. Risultato: 30 mesi di guerra civile, con carneficine che costarono alla Nigeria ben due milioni di morti, vari milioni di mutilati, centinaia di città e villaggi bruciati.

Stesso scenario nel 1960 quando il Belgio fu finalmente costretto a concedere l’indipendenza al Congo. Belgio, Stati Uniti e vari Paesi europei presero a foraggiare immediatamente la secessione del Katanga, che con i suoi giacimenti di oro, uranio e rappresentava l’80% del economia nazionale e la sua unica fonte di valuta estera. Tanta ricchezza naturale era stata data in concessione a una società belga, l’Union Minière du Haut Katanga, con  diritti esclusivi di estrazione fino al 1990. La secessione durò fino al gennaio 1963, meno di tre anni, ma è  costata una marea di vite umane, compresa quella del capo di Stato Patrice Lumumba, fatto uccidere dalla Cia.

Oggi, mentre tutti guardano da un pezzo all’Ucraina e ora anche alla secessa Crimea, l’Europa, gli Usa e Israele preparano l’inferno con la secessione del Sudan del Sud dallo Stato sudanese. La secessione si porta via, tanto per cambiare, l’85% dei giacimenti petroliferi. Ma rischia di portarsi via l’intero assetto statale dell’Africa nera.  La febbre secessionista, inoculata dal mai disinteressato Occidente, potrebbe contagiare lo Zimbabwe, dove il Mthwakazi Liberation Front capitanato da Fidelis Ncube vuole la secessione del Matabeleland, non a caso la regione più ricca di idrocarburi e minerali dell’intero Zimbabwe.

Nell’occhio del ciclone, con altre carneficine, potrebbe finire di nuovo il Congo, questa volta con la secessione del Kivu, regione guarda caso molto ricca di minerali preziosi, dove i mercenari secessionisti hanno l’aiuto  dell’AFRICOM, cioè del comando militare statunitense dedicato all’Africa.

La balcanizzazione dell’intero Continente Nero favorirebbe l’Europa, gli Usa e Israele, come ha dimostrato anche un documentario della inglese BBC, se non altro perché danneggerebbe la Cina, che in Africa porta avanti politiche fin troppo disinvolte pur di potersi rifornire di petrolio e minerali strategici, cose delle quali il suo sottosuolo è carente.

Che lo scenario della guerra civile con milioni di morti e altri milioni di mutilati si possa ripetere a partire dal Sudan non importa nulla né alla Francia né agli Usa né alla Comunità Europea, che si strappano i capelli per la secessione della Crimea, ma quando si tratta di profitti e petrolio è storicamente dimostrato che sanno essere di una ferocia senza pari. E con l’Ucraina la Comunità Europa ha saputo essere anche di un’irresponsabilità senza pari. Da una parte l’ha spinta a chiedere di far parte della Comunità, ma dall’altra ha evitato accuratamente non dico di coprirne per intero le notevoli conseguenze economiche, ma neppure di concedere qualche aiuto finanziario: il Vecchio Continente ha i forzieri vuoti e una crisi economico finanziaria che non se ne vuole andare. L’ingresso nella Comunità Europea avrebbe infatti impedito all’Ucraina quello nell’Unione doganale di Russia, Bielorussia e Kazakistan. E ovviamente avrebbe spinto la Russia sia a rivedere o tagliare le forniture di gas sia a esigere il pagamento dei crediti già accordati e la riduzione o la cancellazione di quelli previsti per il futuro.

Lo aveva già detto senza peli sulla lingua lo scorso 18 ottobre al Forum Eurasiatico di Verona Sergey Glazyev,  consigliere di Putin: “La firma dell’Ucraina sarà un freno al dialogo eurasiatico. L’Ucraina non potrà influenzare Unione Europea, mentre il suo principale mercato è quello russo. La conseguenza della firma sarà la diminuzione del credito russo e un possibile default per cui occorreranno 15 miliardi di dollari e per la stabilizzazione dell’economia almeno a 35 miliardi: l’Unione europea sarà in grado di sostituirsi alla Russia?”. Ovviamente no, come si è già visto bene.

E il 7 dell’attuale mese di marzo l’amministratore delegato Alexiei Miller della russa Gazprom, la grande azienda di estrazione del gas, ha minacciato di tagliare le forniture di gas all’Ucraina se non salderà il debito già accumulato, pari alla rispettabile cifra di 1.529 miliardi di dollari, e se non pagherà le forniture in corso. “O l’Ucraina estingue il debito e paga per le forniture correnti, oppure c’e’ il rischio di tornare alla situazione creatasi all’inizio del 2009″, quando il Paese debitore rischiava di restare senza gas. Gas che non può certo essere fornito dall’Europa, che a sua volta per il gas dipende proprio dalla Russia.

Come si vede, la Comunità Europea soffia sul fuoco con scarsa senso di responsabilità. E col rischio che ci si scotti in troppi. Noi compresi. Non sono più i tempi di Cavour e delle lotte per l’unità nazionale italiana. Anzi, tutt’altro. E a remare contro l’unità non c’è solo la Lega Nord.

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PRESENTATO A MOSCA IL GRANDE PROGETTO DI SVILUPPO DEL CONTINENTE EUROASIATICO

Mario Lettieri* Paolo Raimondi** * Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

Mentre i venti di una nuova guerra fredda e i rischi di veri e propri conflitti intorno alla questione Ucraina crescono, importanti personalità dell’economia e delle scienze della Russia propongono invece una visione pacifica dello sviluppo infrastrutturale, economico e culturale dell’intero continente euro-asiatico. L’11 marzo scorso, a Mosca il presidente delle Ferrovie Russe, Vladimir Yakunin, con il decisivo sostegno della prestigiosa Accademia delle Scienze Russa (RAS), ha proposto un progetto di grandi investimenti infrastrutturali noto come “Il corridoio euro-asiatico Razvitie”. Questa parola russa significa sviluppo.

Gli autori di questo articolo sono stati tra i pochi stranieri invitati all’evento. Dopo la sua validazione scientifica da  parte della RAS, il progetto adesso è pronto per essere presentato e discusso nelle varie istituzioni dell’amministrazione statale.

Si tratta di un mega progetto, che negli anni potrebbe richiedere investimenti per parecchie centinaia di miliardi di euro, per collegare con moderne infrastrutture la costa russa del Pacifico con i Paesi europei fino all’Atlantico. Nel corridoio, oltre ai trasporti ferroviari e autostradali, sono previsti anche collegamenti continentali con pipeline per il gas, il petrolio, l’acqua, l’elettricità e le comunicazioni,. Si prevedono anche collegamenti diretti futuri con la Cina, che del resto sta già attivamente portando avanti simili politiche di sviluppo euro-asiatico attraverso la realizzazione di moderne Vie della Seta, e con il Nord America, con la realizzazione di collegamenti ferroviari che, passando attraverso lo Stretto di Bering, potranno collegare via terra la Russia e l’Asia con l’Alaska.

Evidentemente la visione strategica del progetto va ben oltre la realizzazione del corridoi di transito. Infatti si ipotizza anche lo sviluppo in profondità di una fascia di 200-300 km lungo l’intera linea per nuovi insediamenti urbani e nuovi centri produttivi. Secondo Yakunin un tale progetto potrebbe creare almeno 10-15 nuovi tipi di industrie basate su tecnologie completamente nuove. Potrebbe sembrare l’idea di visionari. Ma la Russia da tempo sta cercando di definire una strategia che non sia soltanto economica ma che sappia mobilitare e unire le forze sociali, culturali e spirituali dell’intera popolazione intorno ad un grande progetto.

In questo modo si pensa anche di affrontare la questione demografica in un Paese che ha visto negli ultimi venti anni diminuire spaventosamente i livelli di popolazione e di fertilità. Con esso si potrebbe mettere in moto anche una progressiva urbanizzazione dei territori della Siberia e dell’Estremo Oriente ancora quasi totalmente disabitati. In verità la Russia in passato si è sempre mobilitata intorno a grandi progetti che inizialmente sembravano irrealizzabili. La costruzione più di cento anni fa della linea ferroviaria transiberiana lunga 9.300 km, il piano di elettrificazione dell’Unione Sovietica  e i programmi spaziali sono gli esempi più noti. Yakunin ha ricordato che recentemente sono già stati decisi investimenti di lungo termine quali la modernizzazione della Transiberiana e della linea ferroviaria Bajkal-Amur.

La crisi globale che ancora caratterizza l’inizio del ventunesimo secolo potrebbe essere un importante stimolo per un nuovo accordo della Russia con l’Unione europea e gli Stati Uniti dando una risposta vincente alla politica di deindustrializzazione che ha colpito tutte e tre le aree.

L’utopia della società post-industriale è fallita e potrebbe così essere superata con una nuova e moderna industrializzazione. In un mondo di scambi di beni e di tecnologie, il corridoio di sviluppo euro-asiatico dovrebbe quindi conciliare gli interessi dei tre grandi sistemi economici, creando nel contempo una garanzia di sicurezza geopolitica per tutti. E’ ovvio che un progetto di così grande portata può essere realizzato soltanto con la partecipazione di tutti i Paesi coinvolti ed interessati, a cominciare dall’Unione europea, il cui contributo tecnologico appare insostituibile. Per l’Europa e per l’Italia si aprirebbero anche prospettive di modernizzazione tecnologica, di nuova occupazione e di nuovi business per le nostre imprese..

Può sembrare stravagante in questo delicato momento dei rapporti tra i Paesi del G8 parlare di simili progetti, ma riteniamo che occorra pensare a nuove fasi di sviluppo globale e a nuovi assetti geopolitici pacifici e fortemente integrati.

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LA SEPARAZIONE BANCARIA ARRIVA IN PARLAMENTO

Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

La separazione tra le banche commerciali e quelle di investimento sta per approdare nelle competenti Commissioni parlamentari. Il servizio studi del Senato ha già preparato il relativo dossier contenente 6 progetti di legge a suo tempo presentati da varie componenti politiche con differenti soluzioni.

Negli anni passati, prima e dopo la crisi finanziaria globale, purtroppo, la mancanza di una seria riforma e l’assenza di regole stringenti, hanno consentito al sistema bancario grandi giochi speculativi.

Sono stati inventati innumerevoli strumenti finanziari, alcuni davvero”esotici”, mettendo però a rischio non solo lo stesso sistema bancario ma anche quello economico.

Come è noto uno dei problemi più rischiosi per le banche è il leverage, cioè la loro capacità di creare debito in rapporto al proprio capitale. Si pensi che di solito le corporation economiche più grandi hanno un rapporto 50 a 50 tra il capitale proprio e il debito sottoscritto, mentre il sistema bancario ha un rapporto di 5 a 95, come evidenziato in un documento della Banca dei Regolamenti Internazionali. Ciò ovviamente con spregiudicato utilizzo dei soldi dei risparmiatori. Senza contare i debiti fatti e tenuti fuori bilancio. I citati progetti di legge in vario modo riprendono i contenuti del Glass-Steagall Act americano. Nel 1933 il presidente Roosevelt volle la separazione tra le banche di deposito e quelle d’affari per  affrontare alcune delle cause della crisi del ’29 e della Grande Depressione.

Anche nelle proposte presentate al Senato si prevede il divieto per le banche commerciali di svolgere attività di intermediazione dei valori mobiliari e di svolgere attività proprie delle banche d’affari e delle SIM. Per le banche di deposito è previsto il divieto di partecipazioni e accordi di collaborazione con banche d’affari e quello di operare in condizioni di disequilibrio delle scadenze delle varie attività di raccolta e di impiego delle risorse finanziarie, ridefinendo così anche i requisiti prudenziali e di sana gestione. Si stabilisce la incompatibilità delle cariche direttive nelle banche commerciali da parte di rappresentanti, direttori, soci di riferimento delle banche d’affari. Si introduce anche una differenziazione del trattamento fiscale tra le due tipologie di banche, a favore di quelle di deposito.

E’ senz’altro un fatto positivo che anche la Consob, preposta all’attività di controllo sulla trasparenza in borsa, sia intervenuta a favore della separazione bancaria. In una recente  audizione alla Camera, il presidente Giuseppe Vegas ha sostenuto che “la risposta più efficace alla persistente finanziarizzazione dell’economia e alla prevenzione dei rischi sistemici è quella di implementare con convinzione un modello di separazione tra i diversi comparti dell’attività di intermediazione finanziaria, impedendo commistioni tra l’attività di banca commerciale e quella di banca d’investimento”. Per la Consob “ciò ridurrebbe gli effetti di contagio, legati ad una eccessiva assunzione di rischi, verso il settore bancario tradizionale, preservandone la capacità di trasferire risparmio all’economia reale e di sostenere la crescita delle imprese”.

Siamo convinti che una riforma efficace potrebbe contribuire a rendere più trasparente il sistema bancario italiano e a superare l’attuale fase di credit crunch. A tal fine le banche dovrebbero prioritariamente erogare credito produttivo utilizzando anche strumenti innovativi quali i mini bond a sostegno degli investimenti delle Pmi. Si ricordi che nel 2013 in Italia il credito erogato dal sistema bancario alle imprese è diminuito del 4,6%, mentre il tasso di interesse applicato ai nuovi crediti sotto il milione di euro è dell’1,6% superiore a quello praticato in Germania e in Francia.

Da tempo sosteniamo la separazione bancaria. Speriamo che sia la volta buona e che una rapida approvazione della legge possa incidere anche a livello europeo per sconfiggere le potenti lobby bancarie che finora hanno pesantemente condizionato le scelte nazionali ed europee in materia di credito, finanza ed economia.

* Sottosegretario all’Economia del governo Prodi

**Economista


339 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. alberto C.
    alberto C. says:

    il mafioso ha cinque paure nell’ordine:
    essere ammazzato
    essere ammazzato
    essere ammazzato
    essere privato dei beni
    essere arrestato in regime di 41 bis

  2. alberto C.
    alberto C. says:

    non rientra nelle sue paure la cultura,
    semplicemente il mafioso non potrebbe agire in una cultura diversa, come la norvegia, ma in italia per convincere la gente a cambiare cultura bisogna che non abbia paura di essere ammazzata dal mafioso, e fin che il mafioso è vivo, armato e libero la paura, giustificata, resta.
    se tutti i mafiosi fossero al 41bis o ammazzati, la cultura cambierebbe

  3. alberto C.
    alberto C. says:

    la mafia è un esercito di occupazione di tre regioni e parti di altre, leggi lombardia, senza divisa e bandiere.
    noi combattiamo la mafia, la limitiamo, ma combattere non è sradicare.
    purtroppo x sradicare mafia, ndrangheta, camorra occorre accettare che sono un esercito di occupazione, e dunque andrebbero affrontati coi mezzi usati in afghanistan con i talebani, appellandosi alla nato contro un’invasione (i militari nemici senza divisa non beneficiano del trattato di ginevra).
    il POTERE del mafioso sta nella PAURA (imposta con le armi): la risposta è “terrorizza il mafioso” (con le armi).
    ciò ovviamente non è possibile, quindi per i prossimi 2 secoli combatteremo le mafie, le limiteremo, e non le sradicheremo.
    questo x peter

  4. Caino
    Caino says:

    Popeye egregio,
    la pregherei di mettere un pò di calma nello scrivere,mi sta costringendo ad ignorarla..di lei si comprendono solo le minacce verbali.
    La prego, si dia una regolata,guardi Anita che è seria e comprensiva e pacata,però è parecchio partigiana,pensi cosa avrebbe detto a CG se avesse augurato un infarto a Rodolfo.
    Suvvia si contenga,ci sono dei pannoloni in commercio che le si adatterebbero benissimo.

    Caino

  5. Popeye
    Popeye says:

    x Caino
    Falla finita con le solite balle. Non minaccio nessuno specialmente te.
    I pannoloni, si vede, lì conosci bene. Grazie per il consiglio ma a me non servono.

  6. Peter
    Peter says:

    x Alberto C

    Non e’ che i mafiosi ce lo abbiano scritto in fronte, o vivano separatamente come i briganti di una volta…

    Le infiltrazioni possono essere ovunque, oggi piu’ che mai. Senza contare appoggi e connivenze politiche, o politici mafiosi tout court, e mafiosi politici come in Sicilia e Campania, mi pare.

    Le prigioni italiane sono fatiscenti ed affollate ‘ cosi’ sti’ fetenti si comprano l’ impunita’ mi pare dicesse una vecchia canzone di De Andre’.
    Ora i mafiosi fanno ricorso a Human Rights per farla in barba al residuo sistema legale in Italia.

    Peter

  7. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter, non ho letto ne’ il link di Popoeye, ne’ il tuo.
    Ma ti posso dire che in riguardo alla sanità nel Canada…non e’ oro tutto quel che luce.

    Si deve aspettare mesi per interventi chirurgici, anche seri.
    Chi ha possibilita’ finanziarie viene negli US.

    La mia amica e vicina e’ canadese, moglie del ex sindaco e candidato governatoriale, lobbyist a W.C.
    I genitori di Ginette abitavano in Canada, sono deceduti recentemente.
    Ginette ha dovuto fare continui viaggi in Canada per oltre due anni, onde trovare una decente nursing home per ambedue.

    La signora polacca che mi aiuta in casa…non e’ assicurata, ma e’ cittadina statunitense, nell’arco di un mese ha avuto un mucchio di test ed il prossimo martedi’ sara’ operata al cuore a Boston, operazione di 6-7 ore.
    Inoltre essendo una Testimone di Geova non puo’ ricevere trasfusioni sanguinee, le hanno messo a disposizione un gruppo di specialisti sul campo.
    Nota che benche’ l’intervento chirurgico non e’ di immediata necessita’, (ha lavorato fino agli ultimi giorni) e’ meglio intervenire prima che diventi un emergenza.

    Questi sono solo due casi recenti o relativamente recenti.
    Inoltre il Canada fornisce droghe ‘online’, con prescrizione medica, il costo e’ un po’ piu’ basso (non molto) ma quasi tutte le droghe provengono dall’India.

    Ciao,
    Anita

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 22.03.14 alle 13:26 } “Ci sarebbe comunque da capire perchè mai Cuba non poteva istallare i missili nel suo territorio.”

    Semplice! Si chiama: Self Preservasion.
    ————————————————
    Caro Popeye,
    mi spighi meglio che non capisco bene quel che vuol dire. U.

  9. Peter
    Peter says:

    x Popeye

    Non glielo spiegare che e’ meglio. Avvaliti del diritto di non rispondere.

    Volendo proprio rispondere, io direi una cosa along the lines of:

    ‘Da un punto di vista geopolitico, e’ del tutto improbabile, per non dire assurdo, che il Canada cerchi mai un’ alleanza con la Cina contro US, a meno che i suoi leaders non avessero perso il ben dell’ intelletto, alche’ i canadesi se ne sbarazzerebbero senza colpo ferire.
    Dato che la politica e’ l’ arte del possibile, anche le speculazioni devono restare nei limiti del possibile, altrimenti diventerebbero uno sterile esercizio logico, ed ipotetico, privo di base reale e razionale, al quale non posso in buona fede aderire’.

    Ti mando dopo la parcella

    Peter

  10. Peter
    Peter says:

    Su Cuba la risposta e’ un po’ piu’ elaborata.

    Io mi limiterei a rispondere che US, pur avendo infiniti mezzi e possibilita’ di invadere l’isola, e farne un suo protettorato a tutti gli effetti, come avremmo senz’ altro fatto noi europei, russi in particolare, o una colonia, si limito’ ad imporre un blocco navale che impedi’ la messa a punto delle basi missilistiche, sotto l’ inspirata ed alata guida del presidente Kennedy.
    Un puro atto di autodifesa nel rispetto dell’ integrita’ territoriale di un paese sovrano. Amen.

    Peter

  11. Anita
    Anita says:

    x Caino

    Ma certo che sono partigiana, allora cosa ci avrei fatto qui ???

    Fatti raccontare da mamma Eva il motivo per cui entrai sul forum di Bocca…appunto perche’ mi arrivo’ via e’mail un giornale di pazzoidi, fanatici, dell’estrema sinistra…i quali odiavano l’Americani, gli Ebrei…oh…e gli emigranti, sia quelli che invadevano l’Italia e…quelli che avevano emigrato dall’ Italia.

    Quel giorno venni a conoscere -Popeye- , cosi’ mi venne il coraggio di entrare in quel manicomio.

    Mi meraviglio che sono rimasta sana di mente…e… devo confessare che i superstiti del manicomio sono diventati parte della mia famiglia.

    Buonanotte,
    Anita

  12. Peter
    Peter says:

    X Anita

    Grazie, ma guarda che nemmeno sul forum di. Bocca nessuno ‘odiava gli ebrei’, e pochissimi erano ‘di estrema sinistra’, e non vi erano ‘pazzoidi fanatici’.
    E proprio non mi pare che odiassero gli immigrati o emigranti, anche se un ormai vetusto ed infelice post di Uroburo diede adito ad equivoci.
    Invece c’ e’ sempre stato molto campanilismo italico, proprio come adesso.

    Certo che in Canada vi sono lunghe liste di attesa per condizioni non urgenti, ma e’ un sistema inclusivo di cui beneficiano tutti, anche cittadini US from across the border. E come vedi, se interventi locali non sono possibili in tempi ragionevoli, li mandano da voi ad intere spese del loro governo. Voi lo fareste?!

    Peter

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Peter { 23.03.14 alle 0:07 } …US, pur avendo infiniti mezzi e possibilita’ di invadere l’isola… si limito’ ad imporre un blocco navale che impedi’ la messa a punto delle basi missilistiche … Un puro atto di autodifesa….
    ————————————————————–
    Mah, mi scusi, …. un paese sovrano non dovrebbe potersi difendere come gli pare giusto? Soprattutto dopo lo sbarco alla Baia dei Porci ed infiniti tentativi di assassinio? O no? U.

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Al suo 112 preferirei non rispondere per evidenti limiti concettuali dell’argomentazione.
    Io la giudico una persona follemente prevenuta ma non un cretino, non mi faccia modificare il secondo termine del giudizio (di cui ovviamente, a lei nulla cale, ovviusli).
    Un cordiale saluto U.

  15. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    ‘Follemente prevenuto’ io?!
    Ma senti da che pulpito viene la predica, uno che avrebbe preferito che Hitler vincesse la Seconda GM pur di non vedere gli ‘usaegetta’ padroni del mondo!
    E che giustifica sempre e comunque quell’ animuccia lungimirante di Stalin.
    Il 112 e’ ironico, ma non cretino, contiene una nota di verita’, e cioe’ che non si fanno i conti moltiplicando i cavoli per le patate, ovvero due insiemi non congrui come canadesi e cinesi. Lei stesso teneva banco ribadendo che la politica e’ l’arte del possibile, caro mio.

    Quanto a Cuba, se vi fosse mai stata una equivalente cubana nei paraggi di Mosca o Leningrado, per assurdo…. (assurdo perche’ i russi la avrebbero fatta loro da secoli, ovvio, come hanno annesso tutto il resto prossimo da secoli)…inutile continuare prrche’ la protasi e’ gia’ chiara nell’ apodosi.

    A me pare notevole che US non fece alcuna invasione ne’ bombardamenti, ne’ guerra. May Kennedy rest in peace, amen.

    A lei sembra legittima difesa dotare una isoletta caraibica con missili nucleari ad un passo da Miami, Seattle, e quant’ altro? Con quel buontempone di Castro che avrebbe dettato ogni sorta di condizioni a seconda del rum che si scolava?! A me no.

    Un saluto a lei…

    Peter

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter.
    Però, attraverso la Compagnia della Zia hanno provato decine di volte a far fuori Castro senza mai riuscirci.

    Oppure non volevano riuscirci?
    Màh, sapendo che per i loro “interessi” si venderebbero anche la mamma, io qualche dubbio ce l’avrei.

    C.G.

  17. Peter
    Peter says:

    x CG

    Secondo me Castro gli andava benone, meglio tenerlo ‘sottaceto’ ma senza farne un martire.
    In fondo, che danno ha mai fatto a US?! Zero. Salvo quando provo’ a fare il discolo come nel remoto 1961

    Un saluto

    Peter

  18. Caino
    Caino says:

    Egr sig Anita,

    parafrasando un celebre detto di Uroburo, Lei parrebbe perdere il suo abituale “aplomb”,quando le toccano “nervetti scoperti”.
    Vede mia cara, Caino non partecipò mai al Forum di G.Bocca e quindi non ha avuto modo di conoscere quelli che lei definisce :

    di pazzoidi, fanatici, dell’estrema sinistra…i quali odiavano l’Americani, gli Ebrei…oh…e gli emigranti, sia quelli che invadevano l’Italia e…quelli che avevano emigrato dall’ Italia.

    Sarei curioso di conoscere “quel giornale” di pazzoidi per poter esprimere un giudizio.
    In quell’occasione dice che conobbe il sig Popeye,che invece ho avuto modo di conoscere sul Forum di Pino Nicotri.
    Mi ricordo che al contrario è un personaggio che si è sempre espresso con” toni pacati e con ragionamenti improntati ad un sano realismo, scevro da partigianerie”.(e così ha stretto amicizia ,presumo)
    Vede, mia cara signora,io ho solo capito una cosa, che se “quelli ” erano pazzoidi fanatici, capisco…perché un metodo classico quando si ragiona è accusare il prossimo di nefandezze, pur di nascondere l’inconsistenza delle proprie argomentazioni.
    Ahh ma ancora mi deve spiegare una cosa, perché mai uno o una dovrebbe stare in un forum a dispetto dei santi, dove si viene insultati sistematicamente ?
    Non è che per caso ci siano tendenze masochistiche ?
    Ma almeno adesso abbiamo appurato che Lei è una partigiana indefessa .
    Vede mia cara signora, basta non convenire con gli USA o l’UK,che ormai anche qui , siamo al limite di essere accusati per esempio la Sylvi di essere magari comunista, fanatica antimeridionalista, Uroburo di essere un nazista con simpatie Staliniste ,senza contare tutte le volte che altri sono stati accusati “tout Court” di essere antisemiti,solo perché le loro opinioni divergono da quelle di Israele.
    Sono contento di essere tacciato da Lei, solo e semplicemente come figlio di Eva,vede, lo so perfettamente che Eva è la madre di tutti..quindi anche la sua.
    Siamo tutti figli di Eva.

    Caino

  19. Anita
    Anita says:

    x Caino

    Appunto, tu non eri sul forum di Bocca, percio’ ti devi accontentare di quello che scrivo.

    Ciao,
    Anita

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sul blog di Bocca c’ero e sono d’accordissimo con Caino.

    La buona Novella è che su questo diversi teppisti sono spariti, uno poco tempo fa.

    C.G.

  21. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    ho una vivida memoria del forum di Bocca semplicemente perche’ era il primo forum che lessi in Italiano.
    L’unica cosa che mi sprono’ a scrivere un post…dopo almeno un giorno di considerazione, furono proprio le balle sugli USA, il linguaggio davvero sconcio, e l’astio contro gli Italiani emigrati negli US.
    Tanto che il mio primo timido post ricevette una valanga di insulti…con parole mai sentite.
    Il mio fu un errore, entrai col nick ‘ USA’, ero molto verde allora…adesso sono incallita.

    Buona Domenica,
    Anita

  22. Popeye
    Popeye says:

    self preservation – autoconservazione
    ——–
    Ogni persona ha l’istinto di fare il tutto possibile per mantenersi in vita. Questo è codificato in ogni paese civile con il diritto di difendersi anche al punto di commettere un omicidio che normalmente sarebbe contro legge.
    Con l’affare della Cuba, l’Usa aveva il diritto di difendersi perché la sua esistenza era in pericolo. Non credo che questo sia il caso di Putin e Ucraina. L’Ucraina non ha minacciato l’esistenza della Santa Russia putinese e ha il diritto di associarsi con chi cavolo vuole.

  23. Popeye
    Popeye says:

    x CG
    Puoi spiegare a un brokkolino che o cosa è un teppista? E mentre lo fai pensa se per caso e quelli come te cascano in quella categoria?
    In bocca a l lupo!

  24. Peter
    Peter says:

    x Caino

    Guardi che non mi sono mai sognato di dire che Uroburo fosse ‘ un nazista con simpatie staliniste’ , e tanto meno che Sylvi potesse remotamente essere comunista, e la sua sparata mi ha fatto sinceramente ridere, nonostante tutti i guaietti che mi sono capitati questo weekend a casa. Immagino comunque che lei scherzasse.

    Credo che il senso di cio’ che intendevo dire sia evidente, anche se lei ed altri sono padronissimi di dissentire.

    Saluti albionici

    Peter

  25. Peter
    Peter says:

    x Anita

    No, non vi era astio contro gli italo-americani, ma contro US in genere, e sul blog pero’ c’eri tu ed altri italo-americani.

    Il tempo e’ bello, vado molto in giro in bici, ma tanto per cambiare questa volta non mi hanno installato il forno Bosch nuovo di zecca, perche’ rechiede hardwiring che in casa mia manca.

    Cosi’ mi ritrovo con due forni da portar via, uno vecchio ed uno nuovo per terra, entrambi enormi, in attesa di uno piccolo e nuovo, griglia e forno in one box, che pero’ si accontenta di 13A come quello vecchio, anzi vetusto….

    Nel frattempo, sopravvivo con panini e forno a microonde

    Ciao, Peter

  26. Peter
    Peter says:

    x Anita

    The only good thing, their customer service is very good, they take everything back even if all has been unpacked, they replace the goods and apologize.

    Is it the same over their?! I doubt it.

    Regards

    Peter

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.
    Questa di darmi del teppista non te la lascio passare. Certo che nò!

    Posso spiegarti due tipi di teppismo:
    l’uno quando due o tre sconsiderati, appunto teppisti e i nomi li conosci avendone ospitato almeno uno nel TUO blog, entrano in un forum con l’unico scopo di diffamare persone per bene e sabotarlo, mentre l’altro tipo di teppismo, ideologico questo, è la arroganza e anche purtroppo ignoranza, di vedere il bene soltanto dalla sua parte e il male dall’altra.
    E sul secondo non mi dilungo, sarebbe come parlare a un muro,
    oppure a una testa piena di cemento a presa rapida.

    C.G.

  28. nik il marziano
    nik il marziano says:

    Con l’affare della Cuba, l’Usa aveva il diritto di difendersi perché la sua esistenza era in pericolo

    …ahahahahaaa Cuba che attacca gli usa… e, dimmi P. La invade… ahahahahaha…
    n.
    Ps: … tu non hai problemm, hai il doppio passaporto… Ma veramente tu e i tuoi citizen’s avete avuto questo pensiero… maddai… 60 anni di vergogna con un embargo da miserabile gigante… gli yankee sono criminali… ( come piace a te) Punto.

  29. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Mamma mia, ma che razza di impianti ha a casa sua da non reggere l’installazione di un forno Bosch, eccellente tecnologia tedesca?
    Io ne ho due, uno qui e uno a Grado, uguali, solo le dimensioni divergono!
    Sono dotati di ogni programma immaginabile, compreso incorporato il microonde che accetta ogni tipo di contenitore!
    Come tutta la tecnologia tedesca, i forni Bosch sono una cosa molto seria, funzionano in maniera perfetta e l’unico fastidio che mi danno è di doverli di tanto in tanto pulire, senza però fatica; infatti sono assemblati in modo da essere agevolmente puliti.
    Non è che forse l’aria e l’acqua inglesi mal si conciliano con le manifatture bavaresi?
    Insomma questione di idiosincrasia fra tedeschi e albionici?
    Eppure la guerra è finita!!!
    Dato che suppongo che gli inglesi non costruiscano elettrodomestici…perchè non si è rivolto a USA o Cina?
    A quest’ultima soprattutto che, sono convinta, avrà l’hardwiring adatto ai sudditi di SM!!!

    Non si aspetti da me ricette per il microonde, che io uso soltanto per scaldare alcuni cibi, nemmeno tutti!
    Ma un filino di umana comprensione, sì!

    Sylvi

  30. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Guardi che molte ditte fanno forni che vanno a 30A, non certo solo Bosch, che avevo preso solo in vista di uno sconticino…sa, sono ansiosi di vendere. E per inciso, lo avevo comprato da un negozio locale, non certo ordinato dalla ditta….
    La mia casa venne costruita negli anni 50, e poi estesa, il che complica moltissimo la sostituzione dei cavi installati quando lei era dalle suore, ed ancora perfettamente funzionanti, pensi un po’!

    Solo Hotpoint ed Indesit fanno ancora forni a 13A, cosi’ oggi mi hanno dato un fantastico Hotpoint, tutto digitale, che costa ben 200 sterline in meno. Solo che ha una portella invece di due…griglia e forno insieme, insomma.

    Sono sorpreso che capisca hardwiring, pero’!

    Peter

  31. Peter
    Peter says:

    Poi stanno rifacendo il tetto, quasi finito, ed il ‘repointing’ dei mattoni del fronte per via di infiltrazioni di acqua, cosi’ c’e’ un’ impalcatura messa li’ da due settimane ed i muratori che vanno e vengono.

    Volevano convincermi a ritegolare tutto il tetto, infatti hanno rimpiazzato parecchie tegole oltre a rifare tutto il ‘flat roof’.

    Queste tegole anni 50 si spezzano come biscotti, guardi un po’, e tentando di spezzarne una si e’ fratturato lui due dita, eh eh eh!

    Peter

  32. nik il marziano
    nik il marziano says:

    @Peter
    … guarda che l’embargo a Cuba è prima dei missili di krusciock …

    A me pare notevole che US non fece alcuna invasione ne’ bombardamenti, ne’ guerra. May Kennedy rest in peace, amen.

    A lei sembra legittima difesa dotare una isoletta caraibica con missili nucleari ad un passo da Miami, Seattle, e quant’ altro?

    … poi caro Peter, i missili in viaggio a Cuba da krusciock, furono fermati in cambio di un patto di NON aggressione reciproca… come vedi kennedy trattò e firmò… grazie allo spauracchio dei missili in cortile… Ecco che in questa realtà… gli ianqui, come Stato rispettò l’accordo… mai più Baia dei Porci… ma la zia… ( in quel tempo la zia in Florida era in mano ai vendepatria cubani di Miami, narcotrafficanti e terrroristi… foraggiati e protetti da kennedy che ALLO stesso tempo diede briglia sciolta ai vendepatria degli esiliati cubani di Miami… arricchitosi con il narcotraffico (Scarface) Bombe sugli aerei civili messe dagli agenti della zia, criminali come… bosch, posada carriles etc… in un’attentato a Venezolana de Aviacion in volo da Caracas a Miami l’areoplano esplose in aria con 200 morti, tra i quali un italiano… colpevoli posada carriles e bosch… oggi carriles è libero e prende il sole a Miami, protetto dalla zia in mano ai narcotrafficanti cubani di Miami…
    Questi maiali vendepatria hanno commesso di tutto edippiù x assassinare Fidel Castro… bombe negli hotel dell’Avana e siti turistici… più di 600 gli attentati scoperti e neutralizzati x assassinare Castro… etc…
    Scusa mi sono dilungato… ma volevo dire che ti sei risposto da solo…
    La Revolucion ha vinto, caro il mio compaesano Peter… e l’impero ha perso… ciao caro, saluti e
    Abbacchi & Braci ai Caraibi…
    n.m.

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Nik.
    Forse non avranno vinto in senso lato ma un fatto è certo: per decenni non sono riusciti a farlo secco, nonostante lo strangolamento economico.
    Anche per questo, ma non solo, Castro ha così tante simpatie in giro per il mondo, compresa quella del sottoscritto.

    Morirà nel suo letto e questo ai dilettanti della Compagnia della loro Zia, proprio non va giù.

    C.G.

  34. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    E’ sicuro che le vecchie tegole ancora resistenti non fossero made in Friuli? Magari quelle di mio suocero che si vantava di cuocere dell’ottima argilla, debitamente riposata e cotta a temperature controllate. Eh,eh,eh,!

    Guardi che , a naso, repointing si può tradurre con sostituzione.
    Invece il plat roof non so che tetto piatto sia; qui abbiamo tegole tutte in pendenza, invece se il tetto è piatto, è terrazzato e ricoperto di piastrelle in cotto.
    Infatti a giorni verranno i piastrellisti a sostituirmi le piastrelle in terrazzo situato a nord e quindi rovinato dopo 30anni; e il cotto lo sceglie mio marito.
    Come sa chi ci è stato, praticamente a casa mia esterni e interni sono in cotto o noce nazionale; materiali di cui non ci siamo mai pentiti.

    Chi ben spende a lungo gode, diceva mio nonno!

    Sylvi

  35. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Il flat roof e’ un tettuccio piatto posto davanti al tetto spiovente e fatto in piombo, solo che il piombo si era usurato ed il tettuccio perdeva acqua. E poi parecchie tegole erano effettivamente rotte.
    Pero’ non me lo hanno sostituito in piombo, che oggi costa troppo e poi lo rubano persino, ma in felt.

    Repointing e’ semplicemente la sostituzione del cemento tra mattoni la’ dove si e’ usurato.

    Peter

  36. Popeye
    Popeye says:

    ” la arroganza e anche purtroppo ignoranza, di vedere il bene soltanto dalla sua parte e il male dall’altra”

    x CG
    E tu non credi di essere colpevole di questo?
    Ma vai …

    Poi su Castro, possa campare un altro cento anni solo per vedere la Cuba libera dagli imperatori Castro che sono i soli che hanno guadagnato dalla rivoluzione. Sai pure che Castro ha fatto la lista dei piu’ ricchi del mondo. Putin anche prende mazzette e le manda al paese dove riciclano tutta la moneta sporca, quella con la crocetta rossa.

  37. Popeye
    Popeye says:

    x nik il marziano
    Non sapevo che il doppio passaporto ti protegge dalle bombe atomiche.
    Caro nik non ti voglio affannare con le mie risposte. Sai solo che ti voglio bene e che stai bene.
    Un caro saluto.
    P.

  38. Popeye
    Popeye says:

    x CG
    PS – Per me teppisti non esistono. Esistono solo persone con opinioni diverse. E se esistono, sono le persone che non accettano che sia possibile che una persona può avere un opinione contraria alla sua.

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Opinioni contrarie sui fatti, che ben vengano.
    Un pò meno benvenute quando i fatti vengono falsificati, o almeno si cerca di falsificarli.
    Qui in questo blog il teppista li falsificava a canestri.
    C.G.

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.
    Chiediti quanti riccastri yuessei mandavano e mandano tutt’ora montagne di dollari sul paese della crocetta. Garantito tutti sbattipetto patriottardi. Law and Order, God blessece mucho…

    La crocetta non è rossa ma bianca, c’azzeccassi una volta.

    C.G.

  41. nik il marziano
    nik il marziano says:

    … quella che Castro ha una ricchezza in Svizzera… è un’insulto all’intelligenza umana… pensa quanti servizi e agenzie delle zie l’avrebbero già sputtanato ai 4venti… chiunque anticastrista sapesse di un conto riconducibile a Castro o anche acchi x lui… che pensi che non l’avrebbe già venduto ai nemici criminali della Revolucion… difficile da capire… ma semplice… los ianqui pensano con le teste di cemento del pentagono… quelli che notizia di oggi… i Servizi Segreti italiani erano presenti sul luogo del rapimento di Moro… presenti a proteggere i bierre… io ho sempre creduto che con i brigatisti ci fossero i servizi jankee y/o israeliani… che con le br erano intrecciate ( dozier, moretti…) Cosicchè, chi conosce sa che i SS it. sono soci con usa e isdraeliani…
    n.m

  42. Peter
    Peter says:

    x Nik

    Scusa caro Faust, non e’ che volessi offendere i tuoi sentimenti per Castro e Cuba, che ti assicuro sono identici a quelli di mio fratello morto ormai 10 anni fa, il quale si incazzava moltissimo se dicevo una parola irriverente su Cuba castrista, ‘ ma hai idea di come stessero sotto Batista, razza di….?’ , e meno male che ero suo fratello. Sai, lui era cresciuto ed aveva studiato a Bologna, io no…

    Ciao, Peter

  43. Anita
    Anita says:

    x Peter #130 – #131 –

    Caro peter,
    eccome c’era astio….mi hanno augurata la morte parecchie volte, non solo…mio nipote era arruolato nei Marines e, si auguravano che mi ritornasse in una bara.
    Quando entrai nel forum di Bocca non pensavo di rimanerci, fu un vero caso…cosi’ scelsi il primo nick che mi salto’ in mente; USA. – Cattiva scelta.-
    Dopo poche settimane, forse solo giorni, mi firmai col mio nome proprio: Anita.
    Da li’ iniziarono altri nick giornalmente: La garibadda, la scrofa meregana, ed altri che non ricordo momentaneamente.
    Ero un uomo, una spia, ero della CIA, etc….
    Tra parentesi…questo continuo’ anche su Aruotalibera…non con la veemenza iniziale, ma certamente non amichevoli.
    Uno dei problemi maggiori era che quasi ogni giorno trovavo diversi posts col mio nome, chi li scriveva non si rendeva conto della differenza del fuso orario.
    ======

    Parlando di case e di ripari…essere proprietari di casa non e’ un gioco, c’e’ n’e’ sempre una, non c’e’ anno che non richieda manutenzione.
    Anche la mia casa ha oltre 50 anni, interiormente non richiede molto, il mio forno e microwave a muro, sono del 1975, sono Thermador, sembrano nuovi, cosi’ anche la stufa di corningware.
    I credenzini di birch sono ritornati di moda…..

    L’esterno e’ un’altra storia, questo mese ho fatto rimuovere la vecchia oil tank di 1000 galloni che era sotterrata e non usata da oltre 40 anni.
    Adesso siamo invasi da fungus e lichens che vengono dal sud, a poco a poco coprono il tetto e tutto quello che e’ esposto.
    Forse faro’ lavare tutto con detergente che non rovina il colore, il materiale, il prato e cespugli sottostanti…senza usare powerwash o candegina.
    Il mio tetto e’ grande dato che la casa e’ un rambling ranch.
    Ho gia’ preso un prezzo, un po’ alto ma mi danno una garanzia….

    Di solito negli US si puo’ ritornare tutto, basta avere la ricevuta.
    Nel caso di roba pesante, se la vengono a riprendere ad una data prefissa.

    Buonanotte,
    Anita

  44. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    ekkisono io a fronte della sua maestosa inteligenza?
    E’ del tutto evidente che lei ha tutte le ragioni del mondo.
    Solo che ….. manca sempre qualcosina ….
    Deve’essere un vizio degli anglosassoni pensare che il mondo finisce sulle bianche scogliere di Dover o al largo (molto al largo: diciamo un ventimila chilometri) di Sail Rock.
    Nei miei messaggi 123 Uroburo { 10.03.14 alle 9:29 } [L’Unione Sovietica era un’entità statale unitaria che è stata fatta a pezzi , secondo me un po’ stupidamente proprio come per la Iugoslavia, dagli occidentali negli anni Novanta. Che i russi vogliano ristabilire una fascia di rispetto alle loro frontiere mi sembra logico ed anche inevitabile. Gli ucraini impareranno ad essere un tantino più diplomatici: quando si è poveri non bisogna essere troppo arroganti] e Uroburo { 10.03.14 alle 20:57 } [Se Cuba deve stare al suo posto non si capisce perchè questo non dovrebbe valere anche per la Georgia e l’Ucraina. Da che mondo è mondo i piccoli devon stare bene attenti a non pestare troppo i calli ai grandi. Che mi sembra anche un’ottima lezione di vita perchè i piccoli sono, in generale, molto più litigiosi dei grandi.] io riconoscevo il diritto useggetta “all’autoconservazione” (lo ripeto senza commenti).

    Solo che per me vale per tutti per lei e Popeye (una singolare concordanza di vedute) vale solo per voi. Ma chi l’avrebbe mai detto!?!? Popeye poi ha deciso che il parere degli altri non conta nulla (L’Ucraina non ha minacciato l’esistenza della Santa Russia putinese e ha il diritto di associarsi con chi cavolo vuole.) ma l’importante è la rappresentazione hollywoodiana dell’orso russo, imperialista, brutale, antidemocratico ecc. ecc. ecc. Infatti sempre Popeye, che riguardo a certe idee è una vera Bocca della verità, continua a paragonare Putin a Hitler.
    Contenti voi contenti tutti ma io dalle lettere di Silvy ho capito qualcosa, nelle vostre ho solo visto una ripetizione stantia di frasi propagandistiche.
    I missili in Polonia sono solo un atto di pace, l’Ucraina e la Georgia possono allearsi con chi pare a loro, certo. Ma se a Cuba venissero istallate delle batterie di missili anti-missile voi cheddireste? E se mai avvenisse che il Canada ratificasse un accordo di mutua difesa con la Cina, voi cheddireste? Il fatto che si trattasse di una ipotesi puramente logica non cambia il valore della domanda ma ovviamente lei non ha risposto. Popeye men che meno. Da parte sua un po’ deludente.
    Un saluto U.
    PS. Noto con piacere che lei, dopo solo sei anni, si è finalmente accorto che “un ormai vetusto ed infelice post di Uroburo diede adito ad equivoci”. Equivoci che per la verità ha creato primariamente lei, il che dimostra che le sue interpretazione sono, talvolta, altamente inattendibili.

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