Mentre Renzi salva la casta e ci farà morire democristiani, le politiche della FED rischiano il contagio delle crisi nei Paesi emergenti e l’Europa non sa che fare

1) – Stiamo morendo democristiani

di paolo bonetti

2) – Il miracolo di Renzi, il Nazareno: il Castellum (come salvare la Casta e suicidarsi)

di enzo marzo

3) – Crisi monetarie e finanziarie nelle economie emergenti. Che fa l’Europa?

di Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

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1) – Fondazione Critica Liberale

Stiamo morendo democristiani

paolo bonetti

Ormai non è più il caso di chiedersi, come è capitato in passato molte altre volte, se moriremo democristiani. Questa morte non subitanea, ma lenta e sfibrante come tutto quello che porta l’imprinting della vecchia Dc, la stiamo già sperimentando nell’esasperante e inconcludente tira e molla fra Renzi e Letta. Che l’Italia stia lentamente morendo per l’incapacità di uscire da un malessere economico che si aggrava ogni giorno lo stanno constatando tutti, i semplici cittadini in primo luogo, ma anche le grandi organizzazioni sociali come la Cgil e la Confindustria che non riescono più a prendere sul serio le promesse del governo di “cambiare passo”. Ma questa agonia di un paese che proprio non ce la fa a reagire e a risollevarsi è accompagnata dai riti grotteschi della vecchia democristianeria, dalle astuzie paralitiche dei due maggiori esponenti del Pd che sembrano avere in testa una sola idea: qual è la tattica migliore per fregare il mio rivale? Quanti ricordi del tempo che fu in chi ha raggiunto una certa età, ma allora erano gli anni delle vacche grasse, il ciclo economico era positivo, le svalutazioni della lira a portata di mano, il costo del lavoro contenuto e non c’era la concorrenza dei paesi emergenti. In quei tempi anche il teatrino della politica democristiana poteva essere divertente, ma oggi è soltanto irritante e deprimente. Peggio ancora: mentre Renzi e Letta si fanno la loro guerra alla maniera di un De Mita e di un Forlani, Berlusconi ha rialzato la testa e si prepara, lui che era dato per morto, a una clamorosa ma sempre più probabile resurrezione. Magari non tornerà più, anche per le sue vicende giudiziarie, a fare il capo del governo, ma attorno a lui si sta nuovamente coagulando una maggioranza di partiti e partitini che vogliono dividersi la carcassa di un paese cloroformizzato dai nuovi democristiani.

http://www.criticaliberale.it/news/194190

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2) – Il miracolo di Renzi, il Nazareno: il Castellum (come salvare la Casta e suicidarsi)

enzo marzo

L’”incontro storico” è avvenuto nella stanza del segretario del Pd, nella sede del Nazareno. I giornali hanno riportato con dettagli il rito di questo abboccamento tra tre ex-democristiani e l’erede del peggiore craxismo. Alcuni accennano a un particolare che campeggia nella sala: una grande foto di Korda che rappresenta Guevara e Castro mentre giocano a golf. Nessuno però ha sottolineato l’enorme importanza di quell’immagine che più di ogni altra simboleggia il vecchio e il nuovo Pd: la retorica, il totalitarismo, la futilità.

Il ricordo dell’”incontro storico”, con la finale “profonda sintonia”, passerà presto in secondo piano. Sul tavolo resteranno i fatti. Vorremmo discutere di questi. Cioè dei danni che avrà provocato e provocherà, anche se non scartiamo certo la possibilità che tutto possa finire nella spazzatura come la famigerata “crostata” di Gianni Letta e D’alema..

Si sapeva, ed era logico, che Renzi, stretto tra un Quirinale che vorrebbe far durare il suo inciucio per altri mille anni e un partito-cadavere che desidera risucchiare il Sindaco nella sua tomba, non aveva scelta: doveva agitarsi come un matto e far vedere che prima delle elezioni europee il nuovo corso fiorentino aveva portato a casa qualcosa. “Cosa” non si sa di preciso, ma “qualcosa” comunque, in una direzione vagamente anti-casta per non continuare a lavorare per Grillo e per creare i presupposti tecnici (un sistema elettorale) che permettessero la chiusura di una maledetta legislatura in cui il Pd, pur avvantaggiato dalle “disgrazie” che colpiscono il suo avversario, vivacchia a malapena. Logorandosi. Avendo già perduto l’onore politico. Avendo già dimostrato di non saper governare. Avendo già ampiamente esternato tutta la mediocrità della sua classe dirigente.

Ma Renzi non ha fatto i conti con una maledizione storica: da decenni, ciascun Capo del centro sinistra, quando si trova sulla scrivania alcuni sondaggi a lui favorevoli che adombrano la seria possibilità di vincere, si mette subito in moto e comincia a impegnarsi a fondo per scongiurare questa sciagura. I metodi sono ormai collaudati..

1. Prima di tutto è necessario resuscitare l’avversario. Non è difficile, c’è una tradizione di lungo corso. C’è riuscito D’Alema, Veltroni non è stato da meno. Più complicato però si presentava questo compito per il Sindaco. Berlusconi è ai minimi storici, ormai nessuno può far finta di non aver appreso la notizia che è un pregiudicato che frodava lo Stato anche quando era presidente del consiglio. O di non sapere che Forza Italia è solo uno pseudonimo di Mediaset. Gli sono rimasti attorno soltanto parecchi indagati, alcuni pregiudicati e una manciata di estremisti verbali. E Razzi. Molti italiani, stando ai sondaggi, si sono resi conto che è lui il responsabile primo del disastro in cui è stato fatto precipitare il paese. Per recuperarlo e portarlo dai servizi sociali a una nuova Costituente ci vuole uno spericolato colpo di genio: così il Sindaco – esattamente come D’Alema e Veltroni – riscopre le doti di statista di questo relitto e gli restituisce tutti gli onori politici. Fatto.

2. Poi, c’è da ricompattare la nuova maggioranza avversaria. Per questo obiettivo i pd si sono distribuiti i compiti. Sia Renzi sia Letta Enrico si sono dati da fare. Con successo. Il Castellum vedrà la destra di lotta e la destra di governo unite per vincere di nuovo in un’unica coalizione, rafforzata rispetto ai vecchi tempi anche dal recupero di Casini e di spezzoni di Forza civica. Fatto.

3. Ancora. Bisogna annichilire la propria capacità di coalizione e distruggere qualunque formazione politica amica. Facile. Basta seguire l’esempio magistrale di Veltroni, che liquidò tutti i suoi potenziali alleati, salvando tra questi solo il più infido. Il mantra veltroniano contro i piccoli partiti è stato ripreso di peso da Renzi che lo ha ripetuto come un pappagallo e ha trovato anche il mezzo tecnico per realizzarlo. La trovata dello sbarramento elettorale all’8% non ha precedenti nel mondo. La Casta (per questo motivo chiamiamo Castellum il nuovo sgorbio su cui c’è “profonda sintonia”) si garantisce che da qui all’eternità non possano nascere forze politiche nuove in opposizione a quelle esistenti. Si ferma la storia. Secondo me questa è una trovata personale di Berlusconi: solo un delinquente poteva concepirla. Fatto.

4. Ancora. Bisogna assolutamente rendere impresentabile il Pd. Facendogli fare una figura odiosa. Il Pd  aveva avuto la fortuna di non essere direttamente responsabile del Porcellum, la legge elettorale più detestata dagli italiani e smantellata miracolosamente dall’iniziativa di pochi cittadini savi. Non è difficile rovinare il Pd: basta prendere le 2-3 regole più indigeste e oscene del Porcellum e farle rivivere facendole proprie. Così, mentre prima gli elettori potevano accusare Berlusconi e Calderoli di aver sottratto loro, con le liste bloccate, il diritto di scegliersi i propri rappresentanti, d’ora in poi sapranno con chi prendersela: con i dilettanti del Nazareno. Questo sistema di partiti fatiscente e corrotto trova il modo di salvarsi serrando le porte all’esterno e scavando un fossato pprofondo l’8% per assicurarsi il potere e l’impunità. Non manca neppure il progetto di un premio di maggioranza di circa il 18%. Alla faccia del parlamentarismo e del principio di rappresentanza. Ma questo risultato non basta. La Casta non vuole solo rendersi permanente come struttura e come organizzazione, ma vuole che sia bloccato (o funzionale ai padroni vecchi e nuovi) anche il ricambio del personale politico al suo interno. Le nomenklature vigenti  non tollerano competitori e pretendono solo dei cooptati. Questi devono essere fedeli famigli, possibilmente delinquenti ricattabili o fanciulle di facili costumi. La Casta, sia di destra sia di sinistra, non può tollerare che gli elettori possano scegliersi i propri rappresentanti. Da qui il recupero del blocco delle liste. Nonostante la bocciatura della Consulta.

5. Per finire. Spaccare il proprio partito. Se si comincia un’opera, si deve andare fino in fondo. Avrà pensato Renzi: se, nonostante che noi stiamo facendo di tutto per “portargli l’acqua con le orecchie” (come direbbe Corrado Guzzanti), Berlusconi per cause estranee alle vicende politiche (arresti, processi, scandali eccetera) precipita ancora di più, come possiamo fare per assicurarci la nostra sconfitta? Non resta che fracassare definitivamente il partito, che già durante le elezioni presidenziali ha dato “buona” prova del massimo di coesione che può raggiungere. Nessun problema: la sinistra non è seconda a nessuno in scissioni e divisioni varie. Determinanti saranno gli ex comunisti.  I nostri post-comunisti, invece di ringraziare sentitamente il “rottamatore” Renzi per aver portato a compimento il programma ventennale dei “rottamandi”, si sono messi a fare i bastian contrari. Fassina ha persino dichiarato di ”vergognarsi”. Atteggiamento inedito per lui, che finora di occasioni per vergognarsi ne ha avute moltissime ma sempre si è lasciato scappare l’opportunità. Come quando è stato al governo votato da Berlusconi o come quando è stato tra i maggiori protagonisti delle peggiori vergogne della storia della sinistra italiana. Chissà come ha fatto a non vergognarsi dopo le molteplici – e recenti – dichiarazioni filo berlusconiane di Violante o mentre i suoi gruppi parlamentari si sfasciavano in mille pezzi pur di far valere la tesi di Napolitano che il destino del Pd era solo quello di tradire sfacciatamente i propri lettori appena poco settimane dopo le elezioni. Ma, si sa, qui abbiamo a che fare con immarcescibili sepolcri imbiancati e quindi c’è da aspettarsi di tutto. Anche che gli ex-ds si scoprano antiberlusconiani. Dopo vent’anni.  O che preannuncino una lotta senza quartiere, cominciando con una durissima astensione di lotta e di governo. O che, paradosso dei paradossi, riconoscano che essendo morti non possono stare ad osservare..

Conclusione. Per prendere le distanze da quell’Inciucio che sta compromettendo in questi mesi quel che resta delle reputazione del Pd, Renzi aveva ostentato segni di insoddisfazione. Lo scopo era chiaro: andare alle elezioni al più presto sperando che gli elettori dimenticassero i guasti politici dell’inguacchio di Napolitano e prendere le distanze dai mediocrissimi risultati dell’inazione di governo. Con l’incontro del Nazareno, il Sindaco ha voltato improvvisamente gabbana: ha scavalcato Letta nella gara per l’inciucio più spericolato e ha addirittura blindato il governo almeno per un altro anno e mezzo con la scusa di portare a conclusione un assai improbabile percorso costituente realizzato da un parlamento eletto in base a una legge elettorale incostituzionale e guidato in partnership da chi fu il massimo responsabile di quella incostituzionalità.

Renzi ha realizzato un capolavoro degno dei suoi predecessori. In un colpo solo ha rovesciato la sua politica che lo vedeva come il più pericoloso avversario del Cavaliere, nonché anti-nomenklatura piccista, anti-Casta, anti-Porcellum, anti-Inciucio. Forse ispirato dal nome del luogo, il Nazareno, in un solo pomeriggio Renzi ha resuscitato sia il Pregiudicato sia l’ex.pci in coma profondo, si è messo alla testa della Casta, ha recuperato il peggio del Porcellum e ha sancito il patto di ferro tanto sognato dal rottamando D’Alema.

Chissà chi lo ha consigliato. Secondo me è stato Grillo. Il Padrone del M5s era in grave difficoltà. La sua incapacità politica è evidente ormai a tutti, i limiti gravissimi di democraticità del suo movimento sono diventati un luogo comune. Per ridargli un ruolo e una nuova barca di voti ci voleva giusto un miracolo. Renzi, il Nazareno, c’è riuscito..

Morale. Una consolazione ci è rimasta. Si sta confermando in questi giorni una grande Verità contro il giovanilismo imperante. Di davvero democratico nel nostro paese rimane ben poco. E in quel poco c’è l’Idiozia: colpisce in ugual misura, democraticamente, sia i vecchi sia i giovani.

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3) – Crisi monetarie e finanziarie nelle economie emergenti. Che fa l’Europa?

di Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

Com’era prevedibile, le valute e le borse delle economie emergenti sono sotto enorme stress. Lo sono da quando lo scorso giugno il governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, annunciò la decisione di rivedere la sua “politica monetaria accomodante”. In pratica dichiarò l’imminente riduzione degli acquisti di bond del Tesoro e di derivati asset backed security. Si ricordi che allora erano di 85 miliardi di dollari al mese. Dopo la riduzione di dieci miliardi effettuata lo scorso settembre, a fine gennaio di quest’anno la Fed ha ulteriormente ridotto a 65 miliardi la quantità di titoli acquistabili.

Queste decisioni stanno scatenando un terremoto nelle finanze dei Paesi emergenti che registrano una notevole fuga di capitali e un repentino nonché rilevante abbandono delle attività più a rischio. In precedenza, l’enorme liquidità creata dalla Fed per salvare le banche americane in crisi, abbinata ad un tasso di interesse vicino allo zero, aveva spinto banche, fondi e investitori a cercare più alti profitti, anche se con rischi maggiori, nei Paesi emergenti. Dal 2009 vi sarebbero affluiti circa 7 trilioni di dollari. Tutti “soldi caldi”destinati ad incrementare anche il processo speculativo. Era ed è risaputo che la volatilità dei movimenti di capitali può avere effetti devastanti per le economie emergenti. In un classico rapporto maniaco-depressivo si esaltano certe situazione finanziarie e poi le si deprime precipitosamente ai primi segnali di mutamento dei mercati .

Da mesi i bollettini dei Paesi emergenti segnalano tempesta. La lira turca ha perso oltre il 10% in poco più di un mese, nonostante i continui interventi della banca centrale, mentre il costo dei derivati cds di garanzia contro un eventuale default è al massimo. L’Argentina è nuovamente scioccata dai vecchi spettri della crisi del 2002: ha già usato più del 30% delle proprie riserve in difesa del peso che però continua la sua caduta libera. I vari Paesi del Brics sono tutti in difficoltà. Dopo inefficaci tentativi di difendere il valore del rublo, la stessa Russia ne ha dovuto ritoccare il cambio. Il real brasiliano ha perso valore mentre la banca centrale aumenta il tasso di interesse nel tentativo di evitare la fuga di capitali e di rallentare l’inflazione interna. Lo stesso avviene in Sud Africa, Taiwan, Venezuela, Malesia… Anche l’India è costretta ad affrontare gli stessi effetti destabilizzanti delle politiche della Fed. Il presidente della banca centrale indiana ha posto giustamente e chiaramente il problema politico, oltre che economico. “Gli Stati Uniti devono prendere in considerazione gli effetti che le sue politiche hanno sul resto del mondo”, ha detto, lamentando la mancanza di un coordinamento internazionale delle politiche monetarie e finanziarie. C’è poi l’incognita della Cina, dove tra l’altro si sono create una bolla immobiliare e una legata ai crediti privati le cui evoluzioni potrebbero avere effetti destabilizzanti per l’intera economia mondiale..

Questa situazione ha spinto il Fondo Monetario Internazionale a sollecitare le banche centrali ad operare per scongiurare un pericoloso “funding crunch”, cioè una grave carenza di risorse finanziarie che penalizzerebbe anzitutto quei mercati cresciuti troppo e troppo velocemente. Di solito quando si verificano simili situazioni di emergenza, i governi purtroppo tendono ad intervenire solo sulle politiche monetarie, anziché affrontare quelle fiscali e strutturali. Oggi risulta ancora più grave la mancanza  di una governance globale ed evidenti appaiono i fallimenti dei vari meeting internazionali dedicati allo scopo. Si ricordi che nei suoi ultimi interventi il governatore Bernanke aveva sottolineato che la Fed porta avanti una politica esclusivamente finalizzata agli interessi nazionali americani e che il resto del mondo dovrebbe prenderne atto e adeguarsi. Una tesi questa che cozza con l’urgenza di una riforma globale del sistema finanziario.

Allo stato quindi si prospetta il rischio concreto di crisi valutarie simili ai crac del 1998 che dall’Asia si allargarono a macchia d’olio coinvolgendo anche grandi hedge fund e banche internazionali. Sarebbe per l’Unione europea l’occasione per accentuare il suo ruolo di alleato e di partner dei Paesi del Brics e di quelli emergenti differenziandosi dalle scelte fatte dalla Fed. Infatti le difficoltà in quei Paesi non sono “affari loro” ne tantomeno marginali rispetto all’attuale instabile sistema finanziario globale.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

320 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Vero, forse sono io a confondermi, eppure Schultz fece quelle dichiarazioni contro il pompetta. Io non sono Rodolfo detto per inciso e che si inventa storielle tanto per aprire bocca.
    Il video NON fa vedere tutta l’assemblea in piedi per applaudire l’allora deputato e qui ho qualche dubbio dato che un video con la replica di Schultz in persona l’ho visto con i miei occhi e non sono strabico.

    Quindi datti una calmata, secchione.
    C.G.

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ops..! Ho sbagliato l’appellativo e lo correggo:
    datti una calmata, segugio.
    Del menga.
    C.G.

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    I nemici d’ Israele e del popolo Ebraico usano dei trucchi e menzogne per potersi giustificare e per poter dire quel che vogliono sperando di non subirne le consequenze…
    1) Sbattono subito in faccia la loro eta’….come dire di essere liberi dalle responsabilita.
    2) Inventano parenti deceduti in campi di concentramento.
    3) Fanno credere di aver vissuto per un certo tempo in qualche Kibbutz.
    4)Fanno credere che un loro genitore abbia salvato degli Ebrei…
    (e con questo non mi riferisco espresamente a Nicotri)
    Con questo si creano l’ alibi di poter dire tutto quello che vogliono.
    Peccato che prima o poi cadono in cosi tante contradizioni che e’ estremamente facile scoprire la loro ipocrisia.
    Rodolfo

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x52cg
    Non c’ e’ niente da calmarsi….
    io ho portato delle prove di quello che e’ stato detto….
    tu non riuscirai a portare prove di quello che non e’ stato mai detto ….
    e che tu ti sei inventato di sana pianta…
    punto….basta e stop.
    Rodolfo

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    vedi ….tu non puoi aver visto nessun video con quelle dichiarazioni….che se fossero state vere avrebbero fatto il giro del mondo e sarebbero state scritte in tutti i giornali….per cui datti tu na calmata e spero che questo mio ultimo ti renda finalmente taciturno.. che e’ meglio.
    Taciturno naturalmente su questa questione….poi di altre balle ne puoi sempre inventare ….cosi….magari ben mimetizzate tra una verita’ e l’ altra….
    Rodolfo

  6. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Gia’ io non scrivo in veneto…

    Lei e’ un’ inibita sessuale e pudibonda da collegio di suore, ma lo sapevamo gia’ .

    Non vedo perche’ parlare onestamente di sesso sia pornografico.
    Mi ricorda tanto mio padre, ma almeno lui compirebbe un secolo in pochi anni

    Peter

  7. Peter
    Peter says:

    x Anita

    Fascinating, but I dont agree they dont realise it…as they can breathe air instead of amniotic fluid…

    I find it amazing their clinging onto each other, that must really be an inborn human or mammal behaviour.
    I am sure that the bigger clinger is going to be the dependent twin later in life.

    Peter

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Forse ancora non ci siamo capiti: il sottoscritto NON È Rodolfo.
    Comincia a metterti i paletti di frisia sopra quella testa bacata che devi trascinarti sul quel povero groppone.
    Ho detto di essermi confuso, molto probabilmente fu messo in rete un video dei giorni seguenti o durante la presidenza italiana che ho visto con i miei occhi, forse uno stacco di un TG tedesco, non ricordo esattamente, ma so di aver sentito quella frase.
    Io non faccio, al contrario di te, il millantatore di professione perchè mi ritengo una persona seria, non uno sputo di uomo.

    Infine, secchione, dove vedi la diffamazione se uno, che rimarca di non aver vissuto quegli anni perchè nato nel 1955, ma la sua famiglia che (nonno socialista, padre CDU) ha dovuto subire angherie da chi i governanti israeliani, esclusi uno o due, hanno in seguito immagazzinato i metodi?
    Dove è la diffamazione se non dentro quella tua scatola cranica precaria?
    Dove?

    C.G.

  9. Anita
    Anita says:

    x Peter

    It looks like if the twins were kept in a similar environment and position like when they were in the womb.
    As far as breathing…they looked pretty clean, therefore it would suggest that they were born a while before…
    In any case, it’s a heartwarming video…it makes you think………

    Feeling better???

    Bye, Anita

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “L’abisso della Shoà, oggi viene usato strumentalmente dal governo reazionario israeliano per legittimare con un’argomentazione di tremenda forza l’oppressione ingiustificabile di un altro popolo»

    (Moni Ovadia, ebreo)

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    «Bisogna rifiutare certi ordini se comportano stragi di civili, ed essere pronti a pagare di persona, andando in prigione».

    (Generale Spector, già capo di stato maggiore dell’aviazione israeliana, oggi portavoce del network “Courage to refuse” e Maestro della rivolta degli obbiettori di coscienza israeliani)

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ” se gli israeliani non vogliono essere accusati di essere come i nazisti devono semplicemente di comportarsi come i nazisti”

    (Norman G. Finkelstein, intellettuale ebreo, con genitori reclusi nel campo di sterminio di Auschwitz)

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “se la mira di tel Aviv fosse quella di fermare i lanci di razzi da parte di Hamas, il semplice cessare immediatamente lo strangolamento di Gaza ci garantirebbe sicurezza per generazioni”

    ( Efraim Halevy, ex capo del Mossad israeliano e membro per la Sicurezza Nazionale di Israele, anno 1999)

  14. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Su una cosa siamo daccordo…”tu non sei me” e non potresti mai esserlo….per il resto puoi andarti a farti fottere….di quelle frasi sono piene internet e fori vari e sappiamo anche perche’….
    ed andarci dietro e’ solo una perdita di tempo.
    Non lo sarebbe …se uno sapesse …anche solo per un attimo di avere da fare con delle persone ragionevoli….cioe’ che oltre alle emozioni fa’ lavorare anche il cervello….
    ma questo non e’ il caso….si ha da fare con dei fanatici che hanno solo …e un solo preciso scopo….quello di discreditare Israele….
    anche se si ha a che fare solo con un pugno di imbecilli e’ tutto Israele che la pensa in un modo e no nell’ altro.
    Per me la questione e’ chiusa…..ma mi dispiace che per salvarti il culo su una affermazione tua non vera….su parole mai dette…le reazioni siano state di andare a cercare con disperazione frasi fatte che circolano da anni… per poter avere la soddisfazione di diffamare e calunniare ancora di piu’ un popolo….di cui ti interessi molto…
    e io so anche il perche’….mentre per te il popolo Palestinese non ti passa nemmeno per la minchia….esso e’ solo l’ appliglio per criticare lo Stato Israeliano.
    Ma ….come si dice…contento tu….contenti tutti.
    Rodolfo

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Tutto questo ( ma di citazioni ci sarebbe da riempire un libro spesso come la Bibbia) basti e avanzi per tappare la bocca a Rodolfo e le sue patetiche fandonie sui presunti “nemici di Israele e del popolo ebraico”.
    Naturalmente, per il secchione, quelli da me citati sono tutti orchi e vampiri che odiano Israele pur essendo ebrei.
    C.G.

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Come non detto.
    Adesso comincerà la litania del “ci voglio annegare tutti”. E giû vagonate di lacrime…
    Il solito peloso copione.
    C.G.

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Il bello e’ che nel mio post Nr.55…l’ avevo gia’ scritto e previsto ….perche’ non poteva essere altrimenti…e cioe':-
    “….poi di altre balle ne puoi sempre inventare ….cosi….magari ben mimetizzate tra una verita’ e l’ altra”….
    e cosi e’ stato….
    Rodolfo

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cerutti Gino { 15.02.14 alle 23:04 }
    Tutto questo ( ma di citazioni ci sarebbe da riempire un libro spesso come la Bibbia) basti e avanzi per tappare la bocca a Rodolfo
    =
    Abbiamo spedito un post nello stesso attimo….ma come vedi io sapevo gia tutto…..e’ vero965)…..nel web puoi trovare di tutto e anche di piu’…e tu cerchi sempre con disperazione…e trovi sempre qualcosa….per cui io dovrei passarmi il tempo qui nel blog a smentirti? E chi me lo fa’ fare…..
    e che cosa ci guadambierei….tanto tu sei oramai irrecuperabile….
    Nicotri peggio che peggio….Ccaino non ne parliamo…..
    getto la spugna….e siate felici….
    Rodolfo

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ma come!
    Non sei l’erudito che istrusci me povero irrecuperabile nemico (sob!) di Israele e del popolo ebraico?
    Come farò senza il tuo erudistismo istruttorio per di più antisemita?
    Caspita, si presenta vita grama all’orizzonte per il Cerutti!
    Sob, sob, sob!

    P.S.. non devi smentire me, il che è ininfluente. Dovresti provare a farlo con quella gente che ho citato sopra, gente con le palle e non quacquaraquà. Però mettiti prima i parastinchi e un coprideretano di acciaio temperato, quelli a pedate non ci vanno mica leggeri.

    C.G

  20. Caino
    Caino says:

    Egr sig Cerutti,
    a scanso di equivoci, sottolineo il fatto che il voto espresso, si riferisce al post precedente ultimo di lunga serie.
    Lei non si merita un voto così alto.

    buona festività

    Caino

  21. Caino
    Caino says:

    Considerazioni.

    Ieri Caino era all’aeroporto di Bergamo, quello sul serio,non quello per finta, in attesa di un volo.
    Vi dirò che l’ambiente di un aeroporto ,mi ha sempre attirato, si vede un sacco di umanità circolante,la fretta dei partenti,la gioia degli arrivi,si scrutano volti espressioni di gente che aspetta e gente che arriva.
    Uno si sedie, in attesa del solito ritardo e scruta l’umanità.
    Soprattutto se l’aeroporto non è di grandi dimensioni come quello sul serio.
    Quelli grandi mi infastidiscono già, troppa confusione, annunci sparati..troppo rumore di rotelle di valige.
    Allora, nell’attesa uno fa pure un fioretto, si compra un giornale !
    Ieri è toccato al Fatto,con tutta una serie di considerazioni sulla politica nazionale.
    Sembravano riprendere quello letto sul Blog.
    Povero Matteo, i Vescovi non benedicono il suo governo in nuce, lo dicono afflitto dal peccato originale.
    Mica sarà per qualche cauta apertura sui diritti dei Gay ?
    No,per carità , sentenziano che sia nato sotto i cattivi auspici ,nonostante che il Nostro da giovane abbia fatto il Boy scout, dicono che non sta bene che un democristiano abbia fatto fuori un altro democristiano in quel modo spiccio..bah!
    Come se, nel passato della prima repubblica,questo non fosse all’ordine del giorno ..e magari all’epoca si benediva , ma con distacco tutto spiritual -curiale..mah nel frattempo hanno fatto fuori pure il Boffo..sinceramente ,non ho letto il perché e sinceramente me fregava poco ..roba loro !
    Si teme sul Fatto la Rinascita del Condannato, che nel frattempo sale il Colle.
    Per fortuna che Caino è vaccinato e non si impressiona..l’unica cosa che il Matteo ha capito è che il Condannato conta ancora eccome, mentre gli altri lo davano per cadavere.
    Caino analizza le politiche economiche e non le lenzuola, per cui è vaccinato ormai dalle paturnie etico-morali degli intellettuali liberal,dai populismi vari,dai rigurgiti acidi padani..si allineano tutti dopo le convulsioni pre-elettoralistiche nel limbo delle cose che non si possono fare !
    L’Italiano medio bah..il ventre molle del pensiero, la pancia , una barzelletta che ormai non fa più ridere !

    Caino

  22. Caino
    Caino says:

    Frammento colonial-imperialista-

    (ovvero.. tzs.. come cambia in fretta il mondo eh?)

    Commercio dell’oppio.

    Questo commercio è praticato dagli Inglesi. Questo popolo non avendo di che vivere con le proprie risorse,cerca di asservire gli altri paesi,di cui debilita gli abitanti (attraverso l’uso dell’oppio)…ora sono venuti in Cina; peste che ci farà seccare le nostre ossa,verme che ci roderà il cuore,rovina delle nostre famiglie e delle nostre persone.Da quando esiste l’impero (cinese)non ha mai corso un pericolo simile: E’ peggio di un diluvio universale,di una invasione di bestie feroci: Chiedo che si iscriva il contrabbando dell’oppio tra i crimini punibili con la morte.

    Tao-Kwang (rapporto di un funzionario cinese all’imperatore)prima metà dell’ottocento !

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    Naturalmente finisce male per i cinesi..guerra,sconfitta e trattati ineguali (ma basta là ) meno male che ancora non assegnavano il Nobel per la Pace).
    Trattato di Nanchino : Hong-Kong diventa britannica,quattro altri porti tra cui Scianghai vengono aperti al commercio (qualche spiritoso disse alla civilizzazione).Ovviamente il Britannico pretese pure una amnistia per i trafficanti cinesi complici del traffico della droga.

    ———
    Ironia della sorte . da Hong -kong parte il nuovo modello cinese, e da Scianghai un sacco di altra roba eh,eh..!!
    E chissà perché c’è chi si lamenta da una parte e chi dice che è nella normalità delle cose (si mettessero mai d’accordo una buona volta)
    Resta il fatto che nulla come il Capital -imperialismo ha unificato il mondo !
    ______________
    Vai a capire le persone !

    Caino

    Ps- poco più di 150 anni,una inezia, ma da noi, c’è chi pensa di essere immortale !

  23. Caino
    Caino says:

    Considerazioni matematiche !

    Per riuscire a rappresentare le cazzate di qualche forumista nel tempo, in questo Blog oramai bisogna far uso di rappresentazioni logaritmiche.
    Nel piano cartesiano con scale normali, ormai non ci stanno più !

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Caino (71)
    Era ovvio, senza possibilità di errore di interpretazione.

    P.S. oggi che festa è ?

    C.G.

  25. Anita
    Anita says:

    x Caino

    Oggi e’ Domenica.

    Negli US domani e’ Presidents Day…tutto e’ sempre aperto eccetto i servizi comunali e statali…..

    Anita

  26. sylvi
    sylvi says:

    Non sarebbe male, di tanto in tanto, anche parlare dei fatti di casa nostra, dato che le vicende di Israele e Palestina sono al di fuori delle nostre possibilità di qualsiasi soluzione.
    Posso aggiungere solo che , leggendo storie della IGM nel centenario dello scoppio, mi è ancora una volta chiaro che una guerra finisce non quando c’è un vincitore e un vinto, ma soltanto quando i contendenti non ce la fanno più a seppellire i loro morti!!!

    Parliamo di Renzi e di Letta?
    Renzi DOVEVA necessariamente fare le “scarpe” a Letta il giorno che 3 ml di elettori sono andati a votare per le primarie del PD e quasi due ml hanno votato Renzi.
    La palude nella quale Letta si era cacciato e pareva anche starci caldo, non era sicuramente colpa di Renzi.
    Letta pretendeva di navigare nel pantano in Patria, viaggiava per l’universo mondo e non si sapeva per fare che cosa!
    Non occorreva essere dei geni per capire che lo interessava più stringere mani e calcare red carpet, che interessarsi alle nostre misere sorti di cittadini boccheggianti.

    Ci prometteva una ripartenza, un rinnovo del Programma un giorno sì e l’altro pure…e le aziende chiudevano e chiudono e gli operai restavano e restano a spasso!
    Aveva un Governo a brandelli, fra Ministri inguaiati in scandali, Ministri dimissionari, sottosegretari e viceministri latitanti…e lui democristianamente tirava a campare.
    Siamo andati a votare Renzi anche per quello…l’ultima spiaggia.
    Non so che cosa farà Renzi, ma di sicuro Letta ci aveva rubato anche gli ultimi brandelli di speranza!

    Non so se qualcuno di voi ha mai provato ad andare in laguna e camminare nelle barene e nelle velme.
    A pelo d’acqua fluttuano le alghe e parrebbe di poter camminare nella terra salda soltanto bagnando i piedi.
    Invece se ci si addentra si finisce nel fango fino al ginocchio, e il piede non esce più dalla melma, e quando uno ce la fa con grandi sforzi sente il plop del piede che esce, ma contemporaneamente l’altro sprofonda fino alle cosce.
    Situazione molto critica, meglio avere a portata di piedi e di mani una batela e un remo!!!

    Ecco, per me Renzi è la batela munita di remo, …e se la batela si dimostrerà sfondata…peggio per noi, ma non sarà colpa del remo!!!
    Ma se la batela tenesse…con quell’unico remo potremmo, dando di volta ai muscoli, noi tutti
    uscire almeno un po’ dalla mota.
    E raggiungere riva, dove, se non ci saranno scampi in busara troppo cari, potremmo accontentarci di boreto di cefali, e sardoni fritti come facevano i vecchi lungo tutta la costa del nord Adriatico.
    I miei amici dalmati durante e alla fine della guerra nel 1995 avevano dimenticato le aragoste enormi poste nel freezer,inutilizzato per mancanza di energia, i tenerissimi enormi calamari tenuti in serbo per la primavera.
    Avevano reimparato, dai loro vecchi a seccare il pesce, o a conservarlo sotto sale, ad appendere al sole gli squaletti molto più saporiti del baccalà, e a mettere le alici sottolio per quel po’ di olive di cui disponevano.

    Forte dell’esperienza diretta delle conseguenze della guerra,ritengo che noi italiani, pur senza rischiare la vita (e questo è tutto), abbiamo ancora enormi spazi di sopportazione della miseria.
    Quello che non c’è più è la sopportazione di questi lerci individui che pretenderebbero di governarci.
    Renzi? Alla peggio può finire con loro! Lo aspettiamo al varco!!!

    Sylvi

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    1)Per fortuna che Caino è vaccinato e non si impressiona…..
    2)Ieri Caino era all’aeroporto di Bergamo…(impressioni)
    =
    2)L’ umanita circolante….se si ha occhi si vede dappertutto.. e non
    c’ e’ bisogno di trovarsi in un aereoporto…si puo’ andare anche in una qualsiasi stazione….o anche in piazza…
    1)..Cosa c’ e’ o ci sarebbe da impressionarsi per l’ Italiano non so’…
    oramai ci si e’ abituati al teatrino senza fine e di pessimo gusto della politica italiana….caso mai sara’ un politico o il cittadino tedesco o svedese o anche persino francese a rimanere a bocca aperta…a meravigliarsi e ad impressionarsi per gli Arlecchini e i Pappagoni nel nostro paese…
    =
    =
    Ti diro’ caro 70 cg…(70 se tu non lo sapessi e’ un bicchiere d’ acqua)..
    che non e’ consigliabile versare del miele in un barattolo che sa di aceto….non so’ se mi spiego:-“Io qui porto argomenti e spiego certe situazioni…nel mio piccolo naturalmente…e naturalmente cosi come IO vedo le cose e le situazioni…
    ma non ricevo MAI riscontro…quello che ricevo sono nuove calunnie …che tu trovi come gia’ detto nel web a bizzeffe o un deficente che scrive 8+….nient’ altro…siam mica qui a drizzar le banane con il martello….
    capirai che cosi per me diventa un lavoro senza fine ed anche inutile dato che voi siete oramai con il cervello fuso e rivolto sempre ad una parte…Israele…mentre sono convinto che dei Palestinesi non ve ne importi davvero un cazzo….perche’ se cosi fosse ragionereste in un modo un po’ diverso…che e’ quello dell’ incontro e non dello scontro.
    Ma un’ ultimo sforzo voglio farlo prendendo spunto proprio il tuo amato Schulz…
    che tu hai voluto immortalare mentendo spudoratamente come esso stesso fosse vittima attraverso la sua stessa famiglia persequitata dai nazisti e sbirri tedeschi…
    …ma voglio solo informarti che il padre di Schulz ha combattuto nelle forze armate tedesche nell’ ultima guerra mondiale in Russia…ed a parte se vuoi… lo posso provare…basta che me ne fai richiesta….
    ebbene …questo Schulz va’ alla Knesset….e pur sapendo che in molti non desideravano che parlasse tedesco lo ha fatto….il che non sarebbe stata davvero una tragedia…ma ci sono momenti in cui ci si dovrebbe vergognare tanto da sentirsi storditi ..nella Knesset un uomo…un tedesco … che vuole essere il presidente della Commissione Ue tiene un discorso in tedesco e ritiene opportuno dare agli Israeliani suggerimenti e consigli sugli insediamenti…
    dimenticando che se nello scorso secolo se i tedeschi non avessero tanto pensato ad allargare i loro insediamenti il mondo oggi sarebbe diverso….
    nun…per evitare fraintendimenti …gli insediamenti possono essere motivo di critica… ma da un tedesco .. che parla per tutta l’Europa ci si aspetta anche che sappia quando deve tenere la bocca chiusa….. Schulz avrebbe potuto affrontare la questione in una conversazione PRIVATA con il Primo Ministro o anche con i Palestinesi a Ramallah …..ma dopo piu’ di 2000 in cui gli Ebrei sono stati persequitati e assassinati in Europa…e dopo l’ olocausto e 6 Milioni di Ebrei uccisi barbaramente…io non voglio e non posso vedere un tedesco che alla Knesset …parlando tedesco si permette di sapere quel che e’ bene e non e’ bene per gli Ebrei in Israele….
    parecchi sarebbero i punti da criticare nel suo discorso…mi limito solo al problema dell’ acqua che a te sta’ tanto a cuore….
    ed e’ come se Schulz avesse detto… “credo alle leggende antisemite e le racconto anche qui alla Knesset”….Schulz racconta che anche senza avere delle informazioni o dei numeri esatti si e’ commosso della domanda di un giovane Palestinese…:-” come può essere che gli israeliani utilizzano 70 litri di acqua al giorno e i Palestinesi solo 17?…
    Schulz dunque ammette che …anche senza avere delle informazioni esatte…crede alle voci da corridoio…alle ciarlinerie..anche senza averne appurato la verita’….la voce non e’ una qualsiasi …ma una che e’ decisamente antisemita … egli non dice che un agricoltore arabo avrebbe detto che la quantita’ di acqua e’ troppo bassa e che Israele potrebbe aiutare di piu’… egli dice che lo commuove lo sfruttamento dei Palestinesi e la insaziabile sete degli ebrei … non esattamente queste parole … ma il significato e’ chiaro… . …e’ la calunnia …la voce tendensiosa …per cui Schulz avrebbe potuto anche dire :- ” una delle questioni di questi giovani che mi ha commosso di piu’ … anche senza avere dei numeri esatti e’ stata : “come puo’ essere che gli ebrei uccidono i bambini arabi per poter impastare con il loro sangue il pane azzimo?”
    =
    Ma quali sono i fatti….i fatti sono che per esempio i Siriani…i Giordani e gli Egiziani hanno meno acqua a disposizione dei Palestinesi….
    che i Palestinesi rifiutano gli impianti di dissalazione offerte dagli Israeliani…
    che i Palestinesi non pagano l’ acqua….e che ne hanno a disposizione piu’ di 70 L. litri che non superano e’ vero i 105 degli accordi di Oslo…ma sono 4 volte e piu’… di quelli indicati da Schulz…..
    senza tenere conto della penuria di acqua che e’ stata sempre un handcap da quelle parti… senza contare dell’ incapacita’ dei Palestinesi di eliminare un sistema antiquato…di rifiutare gli aiuti Israeliani…e che cosi hanno una dispersione di enormi quantita’ di acqua.
    Rodolfo

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sei stato svelto a leggere e svelto a fare concorrenza a Ccaino….
    dubito che ti sia soffermato un po’ sui miei argomenti…
    e sinceramente me ne frego….e strafrego…
    Rodolfo

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Ho sempre rimarcato che il conflitto in Medio Oriente è un qualcosa di spaventosamente più grande di noi, tutti.
    A parte il secchione, il quale è convinto che la sua propaganda da bancarella del mercato delle pulci possa attecchire sulle le persone con la testa sulle spalle.
    Cerca riscontri e più gliene dai e più fa la “mano morta”.

    Mi viene in mente quel giornalista (forse israeliano, non ricordo bene) che chiedeva a a un Primo Ministro di Tel Aviv se la sua pretesa di monitorare da parte dell’Agenzia Internazionale sul Controllo del Nucleare gli esperimenti del governo iraniano, non fosse giustificata ANCHE per i siti nucleari israeliani per motivi di sicurezza per TUTTA la regione mediorientale.
    Il giornalista (con le palle) glielo chiese a più riprese con parole nette e precise, mentre il sudetto Premier non trovò altro argomento che ribattere al giornalista con la consueta formula di chi ha la coda di paglia:
    “scusi, ma non ho capito la domanda”.

    Sono comunque d’accordo conte che ci dovremmo occupare dei
    tanti nostri problemi italiani.

    Buona serata e un salutone al tuo maritone.
    C.G.

  30. Caino
    Caino says:

    ” come può essere che gli israeliani utilizzano 70 litri di acqua al giorno e i Palestinesi solo 17?

    Ma è chiaro, che razza di domande, i Palestinesi si lavano di meno !

    16 +

    Caino

  31. Caino
    Caino says:

    L a palude veneta !
    Si chiamava doroteismo,
    Non ti ricordi ..quel Tony Bisaglia ..quel lungo..ecte,ect

    Caino

  32. Caino
    Caino says:

    mi è ancora una volta chiaro che una guerra finisce non quando c’è un vincitore e un vinto, ma soltanto quando i contendenti non ce la fanno più a seppellire i loro morti!!!

    L’unica cosa che si capisce è che invece la Guerra la fanno i soliti noti,gli altri soliti noti si danno da fare per seppellire i morti degli altri , e intascare i proventi !

    Caino

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x85…
    facile ..facile..senza sotterfugi….Ccaino …ca sempre innu rimani…ti spiega a storia in quattro e quattrotto…
    Ccaino…uomo di poche parole e’….
    Rodolfo

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Caino.
    Contrariamente a quanto affermarma la propaganda israelo-sionista , l’acqua, nella regione non è poi così tanto scarsa dato che esistono tre importanti fonti idriche naturali: il fiume Giordano, il bacino acquifero montano e quello costiero della Palestina storica costituita da Gaza, dalla Cisgiordania, dall’attuale Stato di Israele e dalle alture del Golan. L’acqua è scarsa solo per una parte della popolazione, quella palestinese, cui è negato l’accesso diretto alle fonti, con condutture deviate negli ultimi anni verso gli insediamenti illegali dei coloni israeliani che ne godono pressoché in abbondanza.
    La bufala che Israele offre impianti di desalizzazione alle genti di Palestina che vivono nei pressi delle coste marine è il solito falso messo in giro per gli sprovveduti.

    C.G.

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma qual’ e’ la verita’…e dove si trova il falso?
    C’ e’ gente che magari per sbaglio legge certe verita’…e prende quelle per false…per via della sua indole…poi legge le falsita’ …le va’ a cercare e le prende per vere…sempre secondo la proprio convienienza ….
    succede sempre a quelli che sono indottrinati…
    Rodolfo

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Prendiamo un esempio CG scrive:-“La bufala che Israele offre impianti di desalizzazione alle genti di Palestina che vivono nei pressi delle coste marine è il solito falso messo in giro per gli sprovveduti”.
    =
    A parte che si scrive “desalinizzazione” o impianti di dissalazione e l’ impianto stesso e’ un dissalatore…
    come fa’ GC a dire che e’ una bufala senza presentare uno straccio di articolo? Lo sa lui….LUI ha deciso che e’ una bufala….che non puo’ essere vero. …per cui perche’ non crederci?

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Dopo l’occupazione del 1967, il controllo delle risorse idriche era stato tolto ai palestinesi e passato sotto l’egida del Governo militare poi successivamente chiamato (per ovvi motivi di immagine) “Amministrazione civile”. Tale organismo aveva competenze sulla produzione, distribuzione ed uso delle risorse idriche. Ogni concessione era soggetta ad una autorizzazione, ogni direttiva veniva emanata tramite decreti militari che vedeva i palestinesi estromessi da qualsivoglia aspetto decisionale. Tale autorita’ civile/militare decideva chi poteva scavare pozzi e quanta acqua poteva esserne estratta. Nel 1982 tale incombenza e’ stata trasferita dalla amministrazione civile alla compagnia parastatale israeliana delle acque “Mekorot” a cui e’ stata data una concessione per 49 anni (cioe’ fino al 2031). Come dire che i territori occupati rimarranno occupati sine die.

    In pratica grazia alla concessione che ha permesso alla Mekorot di gestire in regime di monopolio le risorse idriche sono state costruite reti e pozzi – ovviamente a favore degli interessi e clienti israeliani – che domani, qualora questi territori fossero restituiti ai palestinesi, creerebbero grossi problemi e contenziosi. Il palestinese dei territori occupati e’ considerato solo un utente con limitato e controllato accesso all’utilizzo del servizio idrico inglobato in un territorio che teoricamente e’ considerato “occupato”, ma che nei fatti, ovvero nelle intenzione degli occupanti, e’ gia’ parte del “grande Israele” del sogno sionista. E quando le forniture di acqua diventano carenti nei periodi estivi, la “Mekorot” interrompe le forniture ai villaggi palestinesi a favore delle utenze israeliane.
    mekorot water company
    Mekerot water company basin

    Durante la guerra dell’ottobre del 1967 (meglio nota come la “guerra dei 6 giorni” o dello “Yom Kippur”) gli israeliani hanno distrutto 140 pozzi. Nei successivi 20 anni e’ stato autorizzato lo scavo di soli 13 pozzi per la comunita’ palestinese. Per altrettanti pozzi invece non e’ stata mai concessa l’autorizzazione al ripristino (perche’ non piu’ funzionanti) o allo scavo a maggiori profondita’ (per intercettare le falde acquifere sotterranee).

    Nella lotta per la sopravvivenza idrica i palestinesi, per non sottostare all’acquisto – a caro prezzo – di acqua dalle autobotti israeliane, ricorrono spesso alla costruzione di pozzi “illegali” (cioe’ senza autorizzazione) che, se scoperti, vengono distrutti. Secondo Human Rights Watch, solo nel 2011 le autorita’ israeliane hanno distrutto 89 strutture idriche palestinesi (pozzi, cisterne, bagni) “abusive”, di cui il 25 % finanziato da enti internazionali (tra cui l’Unione Europea). Secondo invece uno studio della Oxfam se i palestinese non subissero le limitazioni nell’uso delle acque, il loro Prodotto Interno Lordo potrebbe aumentare di circa 1,5 miliardi $.

    LE PROSPETTIVE

    Il problema dell’acqua, con tutte le difficolta’ sociali che crea, e’ strumentale alla politica israeliana di costringere la controparte palestinese, sia essa rappresentata a Gaza da Hamas o dall’ANP in Cisgiordania, a condurre e sottoscrivere un eventuale negoziato globale (territori, autodeterminazione ed acque) favorevole agli interessi di Tel Aviv. Che questa possa essere una buona tattica e’ ancora tutto da dimostrare perche’ il negoziato israelo-palestinese di tutto ha bisogno fuorche’ di un altro elemento di contrasto che generi ulteriore risentimento. Un accordo basato sulla costrizione o sulla prevaricazione – la storia insegna – non dura mai tanto.

    Israele ha una forza lavoro dedita all’agricoltura alquanto limitata e che contribuisce al 3% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Un minor utilizzo di risorse idriche, almeno sul piano economico, non avrebbe un impatto eccessivo. Alcune culture, come quelle del cotone, sono state ultimamente ridotte a causa del forte ricorso all’irrigazione. Dalla parte palestinese, invece, l’agricoltura rappresenta ben il 14% del PIL e il 33% dell’impiego di forza lavoro.

    Ma quel 3% e’ rappresentato soprattutto dai coloni insediati nei Territori Occupati e che vivono in aree limitrofe ai villaggi palestinesi e sono schierati in insediamenti di frontiera. Sono sensibili alla loro sicurezza e fautori, nella stragrande maggioranza dei casi, di una politica oltranzista e ultrasionista.

    Nella Knesset, il parlamento israeliano, sono indicati come estrema destra nazionalista e costituiscono, nei fatti, un gruppo di pressione a cui difficilmente ogni governo israeliano non puo’ fare a meno di dare ascolto. Benjamin Netanyahu e le coalizioni della destra ne diventano ogni volta araldi e vittime.

    L’ultima compagine governativa messa in piedi dopo le elezioni anticipate di poche settimane fa e’ piena di personaggi legati agli insediamenti ed alla destra estrema: Lieberman, Alkin, Slomjansky, Ariel. Gente che non solo non vuole spartire l’acqua, ma non intende negoziare o concedere niente ai palestinesi.

    E’ quindi improponibile che un eventuale accordo sulla spartizione delle risorse idriche possa trovare oggi soluzione anche al di fuori del negoziato principale.

    La stessa giurisprudenza internazionale e/o Convenzioni e/o Accordi, nel cui ambito si potrebbe almeno discutere o risolvere questa problematica, non sono dirimenti ne’ vincolanti. C’e’ la Convenzione sui diritti umani dell’Onu del 1966 in cui si sancisce (art. 1) che ogni popolo puo’ disporre liberamente delle proprie risorse naturali. Ci sono le Regole sull’uso delle acque di fiumi internazionali (1966 Helsinki), le Regole sulle acque internazionali sotterranee (1986 Seoul), le Regole per le risorse internazionali (1986). Tutti questi trattati forniscono criteri per la definizione dei contenziosi, ma non hanno valore giuridicamente vincolante. Questo perche’ ogni caso e’ a se’ stante, affronta il problema dal punto di visto geologico, idrogeologico o morfologico, ma non puo’ fare niente quando il problema e’ politico.

    Sulla carta ci sarebbero anche commissioni multilaterali per dirimere le vertenze nella regione, ma il boicottaggio da parte del Libano e della Siria, nonche’ la riluttanza israeliana a discuterne, hanno reso inutili questi organismi. Tra l’altro l’unico Paese del Medio Oriente che non ha problemi di acqua e’ il Libano.

    C’e’ poi un Comitato Congiunto per le Acque (JWC) israelo-palestinese creato nel 1996 nell’ambito dei negoziati di Oslo e che sarebbe deputato a discutere della problematica. Ma anche in questo consesso Israele generalmente subordina le concessioni alla controparte palestinese ad altrettante concessioni agli insediamenti dei coloni. Come se le pregresse diseguaglianze nello sfruttamento delle risorse idriche non sussistessero. Ed ogni concessione viene ogni volta burocraticamente resa difficile nel tempo. Peraltro gli insediamenti dei coloni vengono asserviti alla rete idrica nazionale israeliana, mentre il sistema idrico dei Territori Occupati della Cisgiordania, le acque del Giordano e quelle di Gaza sono escluse dai negoziati con l’ANP.
    jordan river
    Il fiume Giordano

    Durante negoziati di Oslo il principio animatore era quello di un’equa distribuzione delle risorse idriche sulla base di una serie di fattori: le quantita’ di risorse, le necessita’ sociali ed economiche, i pregressi utilizzi di queste risorse, il possibile ricorso a risorse alternative ed il loro costo, l’evitare danni apprezzabili (alla controparte).

    Soprattutto i cosiddetti “pregressi utilizzi delle risorse” sono percepiti dagli israeliani come un riferimento a quanto preesistente, ovvero come il diritto a mantenere la posizione di privilegio attuale acquisita per usucapione. Che poi questo privilegio sia il frutto di imposizioni o limitazioni imposte alle popolazioni palestinesi e conseguenza dello sfruttamento non condiviso con altri interlocutori regionali poco importa. Lo stesso riferimento alle “necessita’ sociali ed economiche” mette l’accento sulle esigenze dell’economia israeliana, molto piu’ progredita di quella della controparte, come un diritto ad avere di piu’.

    Si e’, in ultima analisi, creata nell’immaginario israeliano l’idea che il diritto alle acque sia qualcosa di proprieta’ non soggetto a condivisione. E per coloro che si sono recati nei Territori Occupati colpisce la visiva differenza tra gli insediamenti dei coloni, con parchi verdi dovuti agli abbondanti annaffiamenti e piscine, a fronte della desolazione e dell’aridita’ delle aree circostanti.

    Israele fa poi del problema delle acque una questione di sicurezza nazionale e su questo parametro intende impostare il proprio negoziato politico. Sul fronte opposto, invece, le differenze tra Hamas e ANP limitano una comune strategia palestinese a fronte delle restrizioni e imposizioni israeliane. E, piu’ a monte, le divisioni e le guerre civili che attraversano il mondo arabo non forniscono sufficiente supporto internazionale alle istanze palestinesi.

    La situazione dei consumi come e’ oggi vede gli israeliani consumare annualmente 333 metri/cubi di acqua pro-capite contro gli 83 mc dei palestinesi. Un rapporto di 1 a 4. Ma se la comparazione viene fatta con i coloni, questi ultimi ricevono annualmente 1450 mc pro-capite. E quest’ultimo dato da’ la misura dell’uso improprio e sbilanciato che viene fatto di questo bene per mere finalita’ politiche.

    La popolazione israeliana e’ infatti oggi intorno agli 8 milioni di abitanti e per il 90% risiede in aree urbane. Secondo gli ultimi dati del 2011 negli insediamenti vivono complessivamente oltre 534.000 coloni di cui 320.000 nei territori occupati della Cisgiordania, 7800 nella striscia di Gaza, 198.000 a Gerusalemme est ed i rimanenti 20.000 nelle alture del Golan. Questa massa di gente ha una forte capacita’ di pressione sull’opinione pubblica israeliana perche’ rappresenta la prima linea, la gente al fronte contro gli arabi. Godono di forti agevolazioni fiscali e sociali, esprimono una lobby politica molto forte e sono in definitiva coloro che dell’acqua fanno uso ed abuso. Anche perche’ l’acqua che viene loro fornita dalla rete idrica nazionale israeliana e’ fornita a prezzo di sussidio (cioe’ viene fatta pagare meno di quello che costa estrarla o trasportarla).

    Allo stato attuale sembra non esistano le condizioni per una risoluzione pacifica di questa diatriba legata ad una piu’ equa ripartizione delle risorse idriche. E’ un problema correlato sia alla questione della terra da restituire ai palestinesi, sia alla loro autodeterminazione. Ma se puo’ sembrare un problema comunque subordinato agli altri contenziosi, in realta’ se non verra’ definita una ripartizione giusta dell’acqua ogni pace o convivenza tra i due popoli non sara’ possibile.

    ( Fonte: Invisible Dog, giornalismo investigativo)

  38. Nonno Pero e Nonna Pera: W LA MONA CIAVONA!
    Nonno Pero e Nonna Pera: W LA MONA CIAVONA! says:

    Mi dedico ste mie composizion

    Mi dedico ste mie composizion
    Ai omeni, e alle donne morbinose,
    a quelli veramente, che le cosse
    le varda per el verso, che xe bon.
    Sotto le metto alla so protezion,
    come persone tutte spiritose,
    perché da certe teste scrupolose,
    i le difenda co la so rason.
    Che i diga che qua drento no ghe xe
    Né critiche, né offese alle persone,
    che de Dio no se parla, né dei Re,
    ma sol de cosse allegra, belle, e bone,
    cosse deliciosissime, cioè
    de bocche, tette, culi, cazzi, e mone.

  39. Anita
    Anita says:

    X Nonno Pero e Nonna Pera

    Ci dica caro Nonno Pero e consorte , da dove prendete lo spunto per le vostre “composizion” ?

    Anita

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    il tuo 92 e’ passe’….e’ un articolo scritto circa un anno fa….
    lo so’….tu quello sei riuscito a trovare e quello hai postato….
    le cose nel frattempo sono cambiate come vedi dal mio link post 90..
    =
    si PARLAVA pero’ del tuo Schulz a cui tu naturalmente hai creduto…anche se lui e’ andato dietro a una diceria….cosa di per se gia’ riprovevole….poi andarlo a spiattellare alla Knesset….si parlava dei suoi 17 Litri(che tu hai fatto tuoi) dei palestinesi….contro i 70 degli Israeliani….mentre nel tuo articolo si parla di
    invece di 83 metri cubi dei Palestinesi contro i 333 degli Israeliani…
    e’ sempre una relazione di 1 a 4 ….ma e sempre qualcosa…
    cio’ significa che non muoiono di sete come si vorrebbe far credere…
    poi ci sono tutti gli altri problemi da me elencati….piu’ importanti di quello che tu ti possa mai immaginare…sopratutto dello sperpero di acqua da parte dei palestinesi….
    di tutto il resto naturalmente si puo’ parlare….naturalmente se rinnovassero le loro infrastrutture….se fossero in grado di accettare consigli e utilizzare dissalatori….cosa che rifiutano…..
    ma dal mio link Nr. 90…come vedi si e’ sulla buona strada….
    e non credo che sia tanto l’ acqua ad essere un problema….il problema purtroppo e’ l’ odio congenito dei Palestinesi e degli Arabi verso l’ Ebreo….e il rifiuto di riconoscere lo Stato Ebraico.
    Ad Agrigento e in altre citta’ Siciliane nelle case l’acqua arriva solo una volta ogni due settimane…
    Rodolfo

    .

  41. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E falso dire che l’ agricoltura in Israele non e’ fiorente….mi domando cosa sarebbe successo se gli Israeliani non avessero inventato
    “l’ irrigazione a goccia”…
    da wikipedia..
    =
    =
    .Agricoltura Israele..
    Dotato di scarse risorse idriche, il paese non è ambiente favorevole a una grande agricoltura. I coloni ebraici hanno saputo sviluppare una tecnologia irrigua che ha moltiplicato la produttività di ogni litro d’acqua imponendo la propria agricoltura come modello insuperato di efficienza di irrigazione. Agronomi e ingegneri di Israele vantano il titolo di creatori delle metodologie di “irrigazione a goccia”, più in generale delle tecniche di “microirrigazione”. Seppure l’acqua disponibile per l’agricoltura continui a diminuire, gli agricoltori israeliani la usano con efficienza crescente, dedicandola a colture di sempre maggiore pregio, primizie, fiori, piante di vivaio. Il primato tecnologico consente, peraltro, di sopperire al calo delle vendite di prodotti agricoli con la vendita crescente di impianti sempre più sofisticati, richiesti, con il know how relativo, in tutto il mondo…
    =
    =
    E permetti che con il surplus di acqua guadagnato con quel metodo gli israeliani facciano quel che vogliono….anche le loro piscine….
    mentre l’ acqua dei Palestinesi cosi come in Sicilia….(che in effetti e’ ricca d’ acqua).. va perdendo attraverso strutture e reti fatiscenti piu’ del 50%….cazzi loro….allora perche si lamentano?
    E’ che….cosi come e’ sempre stato si sono abituati a lamentarsi e a vivere sulle spalle degli altri che sanno fare meglio….e di questi il mondo e’ pieno.
    Rodolfo

  42. Peter
    Peter says:

    x Anita

    Certo non dai conenti di monache, ne’ da bibbie, talmud e corani vari…

    Salvo ‘alate’ rodolfiche interpretazioni, ovviamente

    Peter

  43. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Che significa questo?
    Significa che se si permetterebbe loro di sfruttare ancora di piu’ quella gia’ poca acqua nel territorio…con le infrastrutture fatiscenti che hanno e che non vogliono rinnovare….porterebbero l’ intero paese alla rovina….
    Rodolfo

  44. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Guarda Peter ….che non ho voluto scrivere niente riguardo le tue avventure…ma avresti imparato molto….altro che leccate e odori vari..cose da adolescenti….
    Rodolfo

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