1) – I “buchi” del grande questionario proposto a tutti i fedeli da papa Francesco. 2) – Urge un nuovo mercato dei capitali per le piccole e medie industrie europee
All’inizio dello scorso novembre Papa Francesco ha indetto la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, da tenere in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014 sul tema “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
E il Vicariato di Roma ha voluto precisare di che si tratta ( http://www.vicariatusurbis.org/spiov/spiov2013/index.php?option=com_content&view=article&id=107:un-questionario-per-la-famiglia&catid=20:attualita&Itemid=113 ): “La tematica di questo Sinodo s’inserisce in un itinerario di lavoro in due tappe: la prima, è l’Assemblea del 2014, volta a precisare lo status quaestionis e a raccogliere testimonianze e proposte dei Vescovi per annunciare e vivere credibilmente il Vangelo per la famiglia; la seconda, è l’Assemblea Generale Ordinaria prevista per il 2015, al fine di cercare linee operative per la pastorale della persona umana e della famiglia”.
Per la prima volta nella storia della Chiesa, in preparazione del Sinodo è stato pubblicato un documento preparatorio che contiene tra l’altro un questionario riguardante le principali sfide sulla famiglia. Il questionario ha 38 domande destinate a tutti i fedeli, una sorta di primarie, alla cui diffusione planetaria devono provvedere tutte le singole diocesi. In Italia la rivista “Il Regno” dei Dehoniani di Bologna lo ha pubblicato online invitando i lettori a compilarlo al seguente indirizzo: http://www.ilregno.it/it/cf-regno.php#2459.
Il paragone con le primare calza anche per le differenze tra “iscritti e non iscritti al partito”, che tante polemiche suscitò nel PD nella tornata dell’anno scorso a causa della pozione di e verso Matteo Renzi, e i dubbi che serpeggiano. Differenze e dubbi sintetizzati dall’intellettuale cattolico Raniero La Valle:
“Ma funzionerà la consultazione, davvero chiunque è abilitato a mandare le sue risposte al Sinodo, oppure varranno solo i documenti che perverranno attraverso le gerarchie delle diocesi e delle conferenze episcopali? Certo non tutti nella Chiesa sono contenti: forse si è osato troppo, può darsi che la cosa sia sfuggita di mano, può darsi che qualcuno nelle Sacre Logge ora vorrebbe tornare indietro. Tuttavia il fatto è che il papa ha fatto pubblicare le domande, gli uffici della Santa Sede le hanno fatte mettere su Internet (basta un clic per conoscerle!) e il nuovo segretario del Sinodo, mons. Baldisseri in diretta alla Radio Vaticana ha detto che la consultazione è canalizzata attraverso i vescovi, “però liberamente ciascuno potrà inviare un testo”, e poi lo ha confermato rispondendo a un quesito del National Catholic Reporter”.
Come che sia, è enorme la differenza con il sinodo dei vescovi convocato a suo tempo da Paolo VI, che decise da solo sul controllo delle nascite buttando a mare la raccomandazione di uno stuolo di studiosi da lui stesso nominati di permettere l’uso della pillola anticoncezionale. Paolo VI ne blindò il divieto nella “Humanae vitae”, si inventò un Sinodo dei vescovi privo di collegialità, senza alcun potere, con dibattiti segreti, e passo alla storia come il papa del no alla pillola.
Tra i primi a mettersi all’opera in Italia per rispondere al questionario figurano la Comunità San Francesco Saverio di Trento, il gruppo di credenti “Chiccodisenape” di Torino, la Comunità di San Paolo di Roma, la Scuola di antropologia “Vasti”, i gruppi di “Noi siamo Chiesa”, la Comunità di Sant’Angelo e il Laboratorio Sinodalità laicale LaSila di Milano. Risposte da spedire entro il 31 dicembre scorso a monsignor Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi.
Con un colpo a sorpresa la grande associazione “Noi Siamo Chiesa” ( http://www.noisiamochiesa.org e http://it.wikipedia.org/wiki/Noi_Siamo_Chiesa ) ha deciso di rendere pubbliche le sue osservazioni e suggerimenti per il questionario, anche e soprattutto quelli critici verso le posizioni tenute dalla Chiesa nei vari campi, con un apposito comunicato:
“ “Noi Siamo Chiesa” (NSC) ha inviato oggi al segretario generale del Sinodo dei vescovi Mons. Lorenzo Baldisseri le proprie risposte (vedi allegato) al noto questionario sui problemi della famiglia e contestualmente le rende pubbliche.
NSC ha constatato e deplorato quali e quanti siano nel nostro paese le reticenze e i ritardi della gran parte delle strutture ecclesiastiche (soprattutto delle diocesi) nel rispondere al questionario. Questo atteggiamento si commenta da solo. I più attivi nel riflettere sui problemi posti sono i gruppi e i movimenti cattolici di base.
Le risposte di NSC sono state elaborate dopo una impegnata riflessione collettiva ed hanno raccolto le opinioni che, sui problemi posti, sono state elaborate negli ultimi quindici anni in numerosi incontri, documenti e libri. La seguente sintesi serve per un primo rapido approccio ma, per evitare possibili fraintendimenti, rinvia a una lettura completa del testo.
1 – Sull’insegnamento della Chiesa sulla famiglia
L’insegnamento della Chiesa è accettato quando parla il linguaggio della prossimità alle gioie e alle fatiche degli individui e delle coppie, del sostegno ai tentativi di costruire relazioni profonde e mature. L’attuale pastorale familiare è ingabbiata da divieti (sull’uso del preservativo, sulle relazioni prematrimoniali, ecc.) basati su una concezione, tuttora radicata, che vede nel sesso qualcosa di potenzialmente peccaminoso e che rifiuta la possibilità che la relazione matrimoniale possa rompersi. Molti precetti del Magistero sono inadeguati alla società contemporanea e soprattutto sovrapposti od estranei al messaggio del Vangelo. D’altro lato NSC ritiene che le concezioni liberistiche che si sono progressivamente affermate nella società hanno portato a una eccessiva liberalizzazione dei costumi in senso individualistico ed egoistico.
2 – Su matrimonio e legge naturale
Il concetto di legge naturale, almeno per quanto riguarda le questioni qui discusse, appare sempre di più una costruzione culturale, storicamente determinata, non sufficiente a dare conto dei molteplici aspetti della realtà umana. Il processo del cambiamento in corso in tutta la società interessa anche la famiglia. Essa ha una diversità di tipologie di cui bisogna prendere atto per cui non è possibile parlare di “famiglia” come di un’istituzione immutabile, di un modello unico sempre valido. Più che di “famiglia” bisogna sempre più parlare di “famiglie”. Bisognerebbe rivalutare il matrimonio semplicemente civile e contemporaneamente favorire, in seguito, un percorso della coppia verso il matrimonio religioso.
3 – La pastorale della famiglia
Una pastorale della famiglia, se così la si vuole chiamare, esige un ripensamento generale che sia parte del processo complessivo di riforma della Chiesa. I “successi” nella pastorale si devono a famiglie che hanno per lo più testimoniato la loro fede, palesando ai figli l’immagine di una realtà familiare aperta ai rapporti sociali ed unita. Pensiamo a un’esperienza cristiana vissuta nei fatti più che sbandierata con prove di forza. Eventi come il ‘Family Day’ non irrobustiscono la nostra fede nella Chiesa, semmai la mettono in crisi.
Le nostre comunità sono poco preparate ad aiutare le coppie in crisi. La reticenza a invitare le persone a separarsi, neppure quando il mantenere una relazione è insano o addirittura pericoloso per la coppia e per i bambini, rende difficile alle comunità cristiane aiutare la coppia a dividersi nel modo meno conflittuale possibile.
4 – Situazioni matrimoniali difficili
La convivenza ad experimentum appare non solo un evento sempre più normale, ma addirittura un’esperienza per certi versi auspicabile prima di compiere un passo importante come il matrimonio che è orientato alla indissolubilità.
I divorziati risposati vivono l’impossibilità di ricevere i sacramenti con una sofferenza che spesso evolve poi nell’indifferenza. Alla lunga si sentono infatti oggetto di un’ingiustizia e chiedono di poter partecipare pienamente alla vita della Chiesa, quindi accedendo ai sacramenti
La dichiarazione di nullità del vincolo matrimoniale da parte dei tribunali ecclesiastici può offrire un contributo alla soluzione delle problematiche delle persone solo in un ridotto numero di casi. Non si può pensare di sciogliere il nodo dell’Eucaristia ai divorziati risposati attraverso la semplificazione della procedura canonica di annullamento del vincolo.
E’ auspicabile l’adozione della prassi attualmente in vigore nelle Chiese ortodosse sulla celebrazione delle seconde nozze dopo il divorzio e che era in vigore nel primo millennio. I divorziati che vogliano risposarsi, in questo caso, vengono riaccolti nella Chiesa qualora abbiano fatto un percorso di penitenza e di riconoscimento dei propri errori, se ce ne sono gli estremi, e si occupino della prole, se c’è.
5 – Unioni tra persone dello stesso sesso
La Chiesa dovrebbe abbandonare una concezione antropologica ristretta secondo cui l’amore omosessuale sarebbe “contro natura” e non una variante naturale, seppur minoritaria. La Chiesa dovrebbe attuare un effettivo accompagnamento pastorale degli omosessuali senza intendimenti “missionari” di redenzione dal peccato. L’accoglienza di chi ha una sessualità “altra”, se deve essere piena, non può limitarsi al rispetto e alla non discriminazione. Di conseguenza la comunità cristiana dovrebbe porsi l’obiettivo di creare al proprio interno un consenso tale da rendere possibile l’accettazione, anche formale, delle coppie gay e lesbiche.
Crediamo che il legislatore debba approvare una disciplina ad hoc per le unioni civili (etero ed omosessuali) che garantisca diritti e doveri dei conviventi.
6 – Educazione dei bambini in situazioni irregolari
La Chiesa non serve a distribuire patenti di “regolarità” o di “irregolarità”, ma per accompagnare, incoraggiare, sostenere ogni persona e anche ogni coppia , qualunque sia la loro condizione di vita. Nei confronti dei bambini di situazioni “irregolari” e di bambini eventualmente adottati dovrebbe esserci un inserimento nella vita ecclesiale e un accompagnamento pastorale analoghi a quelli di ogni altro, con un più di speciale attenzione dovuta a chi è maggiormente a rischio di discriminazione.
7 – Apertura degli sposi alla vita
La proibizione dei contraccettivi artificiali, contenuta nella Humanae Vitae, non è accettata e probabilmente la maggioranza delle coppie credenti esercita la propria genitorialità responsabile ricorrendo a metodi anticoncezionali artificiali. Oggi bisognerebbe semplicemente prendere atto che tale dottrina è stata respinta dal sensus fidelium. In questa ottica l’uso dei preservativi (come pure i rapporti sessuali prematrimoniali) non dovrebbe comportare nessuna confessione di peccato.
Le modalità con cui mettere in atto scelte di limitazione o di rifiuto di diventare genitori dovrebbero essere affidate alla coscienza in primis della donna ma con una decisione presa, ovunque sia possibile, dalla coppia in modo condiviso.
Avere figli rischia di diventare un privilegio di chi è ricco, o per lo meno economicamente più sicuro. La politica per la famiglia nel nostro paese, se confrontata alla situazione media dei paesi europei, è molto carente, sebbene cattolici abbiano avuto i più importanti ruoli di guida della cosa pubblica in modo ininterrotto dal 1945.
La Chiesa dovrebbe pienamente sostenere l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati, che rappresentano – almeno fino ad un cambiamento radicale della situazione – l’unica possibilità di mantenere un relativo equilibrio nella struttura demografica e generazionale del nostro paese.
8 – Rapporto tra famiglia e persona
La famiglia, per l’importanza che riveste nella vita delle persone, è un luogo rilevante in cui Gesù rivela il mistero e la vocazione dell’uomo, ma non è di per sé un ambito privilegiato rispetto ad altri. Non si può, d’altro canto, ignorare che Gesù ha sempre relativizzato i legami di sangue a vantaggio della fedeltà “alla volontà del Padre” (Mt 12,46-50; Mc 3,31-34; Lc 8,19-21).
Bisogna poi avere sempre presente che le agenzie educative che influenzano i giovani sono sempre più numerose ed efficaci (mass media, social networks ecc..) e il ruolo educativo della famiglia è diminuito rispetto alle generazioni precedenti.
9 – Altre sfide e proposte
Nel questionario si ignora la presenza di mentalità e di prassi maschiliste diffuse, quasi che il maschilismo addirittura non esistesse, non avesse conseguenze sui modelli familiari e sulle relazioni tra uomini e donne, e non costituisse problema anche per la Chiesa.
A ciò è collegato il fenomeno drammatico della violenza di genere (fisica, sessuale, economica, ecc.) all’interno di troppe famiglie; e molte di queste si professano cattoliche.
Si ignora anche la condizione dei presbiteri che, a motivo dell’obbligo del celibato, hanno dovuto abbandonare il ministero per aver contratto matrimonio, venendo spesso emarginati dall’istituzione ecclesiastica e dalle comunità cristiane.
Ci sono tante altre situazioni che riguardano la famiglia nella sua condizione ordinaria, quella della vita di coppia e del rapporto genitori/figli sia nel momento educativo sia in quello relativo all’età adulta. Queste tematiche sono altrettanto importanti di quelle più “difficili” oggetto del questionario. Ed anche altre, molto importanti, sono ignorate ma incombono sulla vita di tante famiglie e comunità cristiane. Ci riferiamo, a titolo esemplificativo, alle cosiddette coppie miste, all’interruzione volontaria di gravidanza, alla Procreazione Medicalmente Assistita e ad altre questioni che sono oggetto della bioetica.
Le risposte di NSC al questionario sono oggettivamente in contraddizione con punti centrali dell’attuale Magistero. Ma forse la Chiesa non ha abusato della sua autorità imponendo pesi che Dio non ha imposto? Una nuova linea più pastorale, fondata sui due pilastri della misericordia e di relazioni vere e profonde nelle famiglie e tra i sessi, non può che essere di netta discontinuità con il passato. uello relativo all’età adulta.quello relativo all’età adulta”.
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Il credit crunch delle banche europee e la necessità di creare una Borsa europea per le Pmi. Un nuovo mercato dei capitali per le Pmi europee
Mario Lettieri* Paolo Raimondi ** *Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista
A distanza di sei anni le conseguenze della crisi finanziaria in Europa purtroppo sono state più profonde rispetto ad altre parti del mondo, compreso gli Stati Uniti. La necessità del sistema bancario europeo di deleveraging, cioè di diminuire il livello di debiti, combinata con altre azioni di “prudenza” e con regole imposte dalla Commissione europea, ha portato ad una drastica riduzione dei crediti verso le industrie ed in particolare verso le Pmi del Vecchio Continente. Prima della crisi finanziaria, la gran parte del credito e della raccolta di capitale per le industrie europee, comprese le Pmi, passava attraverso il sistema bancario. Si ricordi che le Pmi rappresentano circa il 60% del Pil e poco meno del 70% dell’occupazione dell’Ue. Si può ritenere che tutto sommato il sistema abbia funzionato bene almeno fino a quando le banche hanno mantenuto la loro mission, cioè quella della concessione del credito per gli investimenti e per lo sviluppo.
E’ noto che le Pmi e le stesse imprese medio-grandi europee dipendevano per l’80% dal credito bancario. Negli Stati Uniti e nell’UK invece esse raccoglievano il capitale soprattutto attraverso il mercato e la Borsa. Un tale ruolo centrale delle banche europee nel finanziamento di medio e lungo termine ha però subito dei significativi cambiamenti, non sempre positivi. Nel 2010, mentre le banche americane avevano attivi per 8.600 miliardi di euro, pari all’80% del Pil Usa, quelle europee contavano attivi per 42.900 miliardi di euro, pari a 350% del Pil della Ue. E’ certamente vero che la Fed ha introdotto nel sistema una quantità enorme di liquidità di cui presto o tardi si pagherà il conto. Ma è altrettanto vero che il governo americano ha contemporaneamente emesso ben 200 miliardi di Build America Bond, obbligazioni per finanziare veri investimenti in infrastrutture. In Europa invece, dopo tante discussioni sui Project Bond, non vi è stato alcun risultato concreto.
Nonostante la politica del tasso zero e dei finanziamenti super agevolati al sistema bancario praticata dalla Bce, le banche sono totalmente “ingessate” e hanno sostanzialmente bloccato il credito agli investimenti, alle Pmi e alle famiglie. Di conseguenza, in modo più grave in alcuni Paesi come l’Italia, il credit crunch sta di fatto bloccando la ripresa. Perciò attualmente il rapporto tra i prestiti ai clienti e il totale degli attivi delle 10 maggiori banche europee è sceso sotto il 30%. Mentre le grandi industrie possono rivolgersi al mercato dei capitali o attingere ai fondi propri, le Pmi sono abbandonate a se stesse. Inoltre, come più volte da noi sottolineato, con l’introduzione del sistema di high frequency trading, cioè con le transizioni ad alta frequenza guidate da algoritmi matematici, nei mercati finanziari si è determinata una concorrenza selvaggia a discapito degli operatori regolamentati. Sono sorte nuove piattaforme globalizzate che hanno indebolito i mercati nazionali regolamentati e hanno conquistato in breve tempo il 40% di tutte le transazioni favorendo l’introduzioni di prodotti derivati altamente rischiosi anche se remunerativi.
In Europa per rispondere alla progressiva globalizzazione e americanizzazione dei mercati dei capitali si era creato la Euronext, cioè il coordinamento delle borse di Parigi, Bruxelles, Amsterdam e Lisbona. Nel 2007 essa però venne acquisita dalla New York Security Exchange, la borsa di Wall Street. Successivamente un tentativo della Borsa tedesca di acquisire la NYSE-Euronext, ormai diventata americana, fu bloccato dalla Commissione europea contraria ad ogni forma di monopolio. Invece oggi essa è stata acquisita dall’americana InterContinental Exchange (ICE) che da sempre domina il mercato delle commodity, dei futures sul petrolio e simili. Altro che monopolio! E’ davvero singolare che si sia ostacolata l’acquisizione succitata per evitare una concentrazione monopolistica in Europa, e lo si sia consentita in misura ancora maggiore a questa nuova super borsa globalizzata americana.
Nel 2014, si badi bene, questa nuova entità dovrebbe acquisire dalla British Bankers Association il diritto di definire il Libor, cioè il tasso di interesse di base per tutte le altre transazioni finanziarie. Nel tal caso avrebbe un potere finanziario senza precedenti. Si ricordi lo scandalo delle manipolazioni del Libor e delle truffe miliardarie operate dal sistema della banche “too big to fail” che sono ancora oggetto di diversi indagini.
In definitiva riteniamo che la sopravvivenza e il rilancio delle imprese europee richiedano la creazione di una Borsa Europea per le Pmi in grado di fornire loro i capitali necessari. Una Borsa non globale ma “di vicinanza” ai bisogni e alle richieste delle imprese.
x Anita
I due nonni sono esilaranti, pura letteratura. Ce ne fossero! Senza fare paragoni assurdi, è licenzioso anche il Boccaccio, del quale ci vantiamo.
Riguardo la circoncisione, piantiamola con questa strampalato pretsa che si può scerzare su tutto, ma non sulle fissazioni o riti ebrei. Gli ebrei non hanno nulla né di speciale né di diverso da tutto il resto del genere umano, quindi… Le faccio cortesemente notare che si dicono senza protesta da parte di nessuno cose orribili sui riti e le fissazioni degli islamici. Direi che dovrebbero cominciare a rispettare il prossimo, quello di verso da loro, sia i cristani che gli islamici e gli ebrei. Purtroppo tutti i monoteismi sono intolleranti e condannao pesantemente gli “altri”, chiacchiere e ipocrisie varie a parte.
Un saluto.
pino
x Rodolfo
In sintesi, i due Nonni Pere riferendosi a lei dicono che pare ce l’abbia piccolo.
Sono cose che capitano.
Del resto non è obbligatorio avercelo grande. L’importante è che funzioni. E, soprattutto, che ci sia chi tale funzionamento apprezzi usufruendone.
Saluti.
nicotri
Quando si dice saggezza..
C.G.
http://www.repubblica.it/esteri/2014/01/17/news/israele_convoca_ambasciatori_europei_per_le_posizioni_pro-palestina-76162711/?ref=HRER2-2
Il ministro degli Esteri: “Italia, Francia, Gran Bretagna e Spagna appoggiano i palestinesi e questo è inaccettabile”. Contro la posizione israeliana in Cisgiordania anche dagli Stati Uniti. Ashton: “Posizione confermata anche dal consiglio Affari esteri europeo”
GERUSALEMME – Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato gli ambasciatori di Italia, Francia, Gran Bretagna e Spagna per “sottolineare loro che una costante presa di posizione contro Israele e a favore dei palestinesi è inaccettabile”. Il gesto di Avigdor Lieberman, il falco tornato alla guida del dicastero al termine di un processo per corruzione che lo ha visto assolto, arriva dopo che l’Unione europea aveva convocato gli ambasciatori per la costruzione di 1.800 nuove case a favore degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, giudicati “illegittimi” anche dal Segretario di Stato americano, John Kerry.
La convocazione odierna giunge dopo che ieri Netanyahu aveva bacchettato l’Ue definendo l’atteggiamento “ipocrita”. Ma la comunità europea ha continuato sulla stessa posizione: “Gli insediamenti sono illegali per la legge internazionale e costituiscono un ostacolo alla pace, minacciando di renderla impossibile. In questo contesto l’Alto rappresentante qualche giorno fa ha ribadito la posizione e ha chiesto (a Israele, ndr) di interrompere tutte le attività di insediamento”, ha detto il portavoce di Catherine Ashton.
“Questa è la posizione confermata anche dal consiglio Affari esteri Ue, che viene trasmessa alle autorità israeliane su base regolare. Chiaramente anche Israele trasmette a noi la sua posizione”, ha aggiunto il portavoce del capo della diplomazia europea.
Oggi la Farnesina ha confermato di aver convocato l’ambasciatore israeliano a Roma, Naor Gilon, per esprimere la preoccupazione del governo italiano sull’annuncio di nuovi insediamenti in Cisgiordania. L’ambasciatore, riferiscono fonti del ministero degli Esteri, è stato chiamato ieri dal segretario generale della Farnesina, Michele Valensise. Le stesse fonti hanno fatto sapere che è stato compiuto anche “un passo presso i palestinesi perché mantengano un atteggiamento di non confronto” con gli israeliani.
Lieberman e’ indegno anche di una latrina sporca. Netanyahu sbava odio e sete di vendetta. Negli ultimi anni tutti i governanti israeliani sono stati feccia, gaglioffi che hanno spinto Israele sul baratro massacrando, incarcerando ed espropriando migliaia e migliaia di palestinesi. Questa feccia e’ maledetta. Da Dio e dagli uomini.
Shalom
Egr sig Nicotri,
quanto da lei postato è meritevole di una lettura attenta e ponderata e non frettolosa |
Mi devo prendere un poco di tempo,prima di digerirla in tutti i suoi nessi e connessi, al fine di non sparare “cazzate ” a vanvera, con tema le solite solfe di propaganda prefabbricate e semplici , come sovente è uso ormai anche su questo Blog, ma direi che si debba lavorare per togliere il “vizietto”,pianin pianino.
Caino
Sonetto di Giorgio Baffo al secolo Zorzi Alvise Baffo
Co me vien un pensier fazzo un Sonetto,
E ’l fazzo in Venezian, come son nato,
Siben, che sò, che ghe xe più d’un mato,
4Che me condanna, perchè parlo schietto;
Ma in tempo d’innocenza el più perfetto,
Che xe quando, che l’Omo xe stà fato,
L’Omo, e la Donna giera nui de fato,
8E questo giera d’innocenza effetto.
Xe vegnù la malizia in campo averto,
E con ella el rossor, e quei gramazzi
11Tanto i s’hà vergognà, che i s’hà coverto.
Donca imparè i me cari visdecazzi,
Ch’anca mi scrivo in tel mio stil scoverto,
14Come, che hà stampà Dio le Mone, e i Cazzi.
Casanova gli fu amico e discepolo; molti lo perseguitavano per i suoi scritti licenziosi.
Stendhal e Appollinaire lo tradussero in francese.
Insomma ognuno la pensa come crede!
Sylvi
ntolleranza e squadrismo che deturpano i valori dell’ebraismo
MERCOLEDÌ, 15 GENNAIO 2014
Intolleranza e squadrismo che deturpano i valori dell’ebraismo
SCRITTO DA
Gad Lerner
Sono passate ormai quasi 24 ore dal grave episodio di intolleranza e squadrismo che ha funestato ieri sera un incontro pubblico di presentazione di un libro in una sede della Comunità ebraica romana e non mi risulta che in merito sia giunta una netta condanna nè dal suo presidente Riccardo Pacifici nè dal presidente nazionale dell’Ucei, Renzo Gattegna. Mi auguro che essi vogliano colmare al più presto questa lacuna rendendosi conto del pericolo incombente. Chi si accanisce contro il portavoce dell’associazione europea JCall, Giorgio Gomel, così come in passato su Moni Ovadia, giungendo a togliergli la parola e a minacciarlo fisicamente, deturpa i valori fondamentali dell’ebraismo. Troppo a lungo sono stati tollerati, se non incoraggiati. La reticenza, quando non la complicità dei rappresentanti delle istituzioni comunitarie, ha finito per incoraggiare chi rifiuta il confronto. Personalmente tale incapacità di svolgere la propria missione di testimonianza mi aveva già indotto alla dolorosa decisione di uscire silenziosamente dalla Comunità ebraica di Milano cui ero iscritto da oltre mezzo secolo. Lo stesso ha fatto di recente una figura autorevole della cultura ebraica italiana come Moni Ovadia. Per fortuna resto iscritto alla piccola, ma vivace e tollerante Comunità di Casale Monferrato, mantenendo così un legame con un ambiente in cui troppi si ergono a buttafuori. So che ora Pacifici minaccia querele perchè non era presente all’incontro, organizzato dalla associazione Hans Jonas e da JCall. Ulteriore precisazione: il povero Gomel è stato portato in salvo da militanti del servizio d’ordine della Comunità ebraica, e non da agenti di polizia che pure erano presenti e sono intervenuti a tutela di Lucio Caracciolo. Ma queste sono quisquilie, al cospetto della gravità di quanto accaduto.
Temo che se i rappresentanti delle istituzioni non interverranno per tempo, altri saranno indotti ad andarsene. E sarà una sconfitta per tutti.
3Cerutti Gino { 17.01.14 alle 12:16 }
Quando si dice saggezza..
C.G.
=
C’ e’ saggezza e saggezza pero’….quella che ad un certo punto si ferma e quella che va’ al di la’…
=
=
=
Caro Nicotri,
lei scrive:-
“I due nonni sono esilaranti, pura letteratura. Ce ne fossero! Senza fare paragoni assurdi, è licenzioso anche il Boccaccio, del quale ci vantiamo”.
Su questo lei mi trova perfettamente daccordo…anch’io mi diverto molto a leggere il dialetto Veneziano…in fondo ….come ho avuto piu’ volte a sostenere… io non mi offendo mai…dunque a Peter nel mio post Nr.254 ho scritto….”e come al solito o non capisci o non vuoi capire…secondo i casi…lo scopo per me…e’ di capire cosa ne pensa Nicotri…
dopo che lui stesso ha scritto espressamente A TUTTI di non scadere nei commenti che riguardano la vita privata delle persone”…
se e’ cosi…lei entra in contrasto con se stesso…sempre per quel problema dei due pesi e due misure….
ma lasciamo andare…in fondo son solo quisquiglie…
=
Riguardo la circoncisione….non e’ che ci siano tante differenze….
e cioe’ che quello dell’ Ebreo sia migliore attraverso essa del goym….no…si tratta che attraverso la circoncisione si ha una migliore igiene dell’ arnese…per di piu’ e’ efficente per evitare l’ eiculazione precoce…..e questi sono dati di fatto…
sotto questo aspetto …l’ arnese Ebraico o per quelli che praticano la circoncisione pur non essendo Ebrei e’ senz’ altro migliore.
=
Cosi lei continua:…..
“Pino Nicotri { 17.01.14 alle 12:05 }
x RodolfoIn sintesi, i due Nonni Pere riferendosi a lei dicono che pare ce l’abbia piccolo.Sono cose che capitano.Del resto non è obbligatorio avercelo grande. L’importante è che funzioni. E, soprattutto, che ci sia chi tale funzionamento apprezzi usufruendone.Saluti.nicotri”
Gia’….son cose che capitano…non mi risulta pero’ che lei …nonno pera o nonna pera abbiate mai avuto a che fare con il mio arnese…..dunque illazioni idiote di chi nella vita deve avere davvero….secondo il mio parere dei problemi davvero molto seri.
Non mi trova nemmeno daccordo ….sul piccolo e sul grande arnese….che naturalmente son buoni in egual misura solo quando funzionano…
Che son buoni in egual “misura” e’ un’ idea buona ..per liberare certi uomini che lo hanno o credono di averlo piccolo da certi complessi che possono persino rovinare la vita stessa….per cui a forza di pensare di essere insufficienti per averlo piccolo…causano persino la non erezione dell’ arnese.
Facit.. un uomo normale …con un arnese piccolo….convinto di dare le stesse soddisfazioni ad un donna come se lo avesse grande…condurra’ una vita sessuale normale.
Ma questa e’ solo una leggenda metropolitana…perche’ le donne non la pensano cosi….per cui cito un detto Siciliano…che naturalmente vale per tutte le donne del mondo o quasi che dice:-
“A minchia assiri sustanziusa…senno’ che cazzo ri minchia e’ “….
tra l’ altro uno dei piu’ comuni pregiudizi e complessi dell’ uomo bianco nei confronti di quelli di colore e’ appunto la ….a sua volta leggenda metropolitana…
che l’ abbiano molto piu’ sostanzioso del normale.
Mi ricordo di un vecchio professore di matematica che a noi ragazzi quando si passava quelle serate interminabili seduti davanti ad un caffe’ a ragionare …
raccontava di averlo “scicchignu” cioe’ tanto lungo e poderoso quando quello “ru sciccu’…cioe’ dell’ asino…
e che per non sventrare letteralmente la moglie usava delle rondelle di plastica che inseriva nell’ arnese per renderlo quello che io intenderei per un arnese di tutto rispetto….
probabilmente…secondo il mio parere il professore di matematica l’ aveva piccolo.
In questo senso….caro Nicotri …occhio all’ arnese.
Rodolfo
x Rodolfo
Che io nel dire “Sono cose che capitano” mi riferissi a lei è una sua opinione. Potrei aggiungere che denota coda di paglia, ma evito. Dire che i Nonni Pere violano la privacy di qualcuno fa solo ridere. Forse non ricordo più bene il veneziano, ma i due nonnini NON mi pare facciano affermazioni, ma solo supposizioni. Motivandole ad esempio con la mancanza di sue risposte a certe osservazioni fatte nel forum.
Riguardo la convinzione dell’utilità della circoncisione a fini igenici e “prestazionali” sono le solite idiozie. Per l’igiene è sufficiente lavarsi o comunque tenersi puliti anche là. Per le prestazioni, un ebreo non ne fornisce di migliori di un non ebreo. Si legga il libro scritto una 15ina di anni fa da una ragazza di NY che dopo essersi porata a letto un buon numero di circoncisi scrisse un libro per dire che erano stati tutti piuttosto deludenti. Naturalemente i soliti idioti gridarono all'”antisemitismo”, perché ormai il delirio era già tale che dell’ebreo non si dice anche che ce l’ha più duro e migliore in tutti i sesni si passa per nazisti. La follia galoppa sempre e la madre degli imbecilli è sempre incinta (da glande circonciso o no? This is the questioni…).
Il tutto senza dimenticare i neonati morti di infezione per la orripilante “pia” usanza di circoncidere con il rabbino che asporta il prepuzio con la sua bocca. Usanza che si chiama metzitzà, come lei certamente sa bene. Posso dire “che schifo!”!?
nicotri
P. S. Se si riferiva al mio, la ringrazio per il consiglio “occhio all’arnese” arnese, però le faccio notare che mentre io non mi sono certo permesso di parlare o anche solo alludere al suo o dar consigli in merito, lei si è stranamente (e si può aggiungere l’avverbio volgarmente?) sentito autorizzato a riferirsi al mio. Se invece non si riferiva al mio, ma al suo o in generale, ritiro il post scriptum.
error insieme a tanti altri …”tanto quanto.”…e non tanto quando…insieme a tanti altri….ma scrivo di getto e non correggo mai…
R
Be’…lo sappiamo che ci sono code di paglia e code di paglia….
dipende….sono sempre cose che capitano….
ed io potrei aggiungere …che la mia era solo una constatazione…
per cui a sua volta potrei aggiungere che la coda di paglia l’ ha proprio lei….ma naturalmente evito…..
Rodolfo
xNicotri 10 per quanto riguarda la circoncisione….rimango del mio parere…chi la pensa cosi e chi cosi….lei puo’ scrivere a ragione quello che vuole….
ma e’ vero e resta vero che e’ piu’ facile la pulizia ed e’ vero e resta vero che evita una eiculazione precoce….stop…
quell’ “occh’io all’ arnese” con cui terminavo il mio post era naturalmente ironico….non mi sembra di aver mai frequentato la sauna o fatto una doccia insieme a lei dopo una partita di pallone…
e la mia per altro ….se proprio vuole pensare a quello …cosi come nonno pero e nonna pera…rimane anche una supposizione…o no?
O va’ sempre tutto a convenienza….
direi mah….e ancora mah
Rodolfo
“Urge un nuovo mercato dei capitali per le piccole e medie industrie europee”
L’urgenza è buona e giusta ma se il riferimento del mercato dei capitali sono i soliti noti,i bankster,quale sarà il risultato?
Forse come prima riforma sarà meglio rimuovere l’ostacolo di una BCE(oltre quello di una Banca d’Italia ) privata che fino ad ora ha permesso i maneggi menzionati nell’articolo,un antipasto della mangiatoia generale.
Chissà perchè:
“In Europa per rispondere alla progressiva globalizzazione e americanizzazione dei mercati dei capitali si era creato la Euronext, cioè il coordinamento delle borse di Parigi, Bruxelles, Amsterdam e Lisbona. Nel 2007 essa però venne acquisita dalla New York Security Exchange, la borsa di Wall Street. Successivamente un tentativo della Borsa tedesca di acquisire la NYSE-Euronext, ormai diventata americana, fu bloccato dalla Commissione europea contraria ad ogni forma di monopolio. Invece oggi essa è stata acquisita dall’americana InterContinental Exchange (ICE) che da sempre domina il mercato delle commodity, dei futures sul petrolio e simili”
Chi lo ha permesso?
Non capisco ,inoltre,la ragione delle classificazioni internazionali dalla AAA alla ZZZ di entità in forte odore di conflitto di interessi(come molte volte dimostrato) da parte delle solite banche,chissà perchè anche loro tutte made in U.$.A.
…..e l’Europa sta sempre a guardare.
L.
Parafrasando Crozza quando fa la parodia di Razzi:
“fatte li kazzu tua”!
C.G.
x L.
Naturalmente l’invito di farsi “li kazzi propri” era rivolta al Rodolfo
noto Dr. Med.Prof. H.C. in sessuologia e affini.
C.G.
x16
la discussione non e’ partita da me…per cui se e’ il caso parafrasando il “Razzi” tuo….per quanto mi riguarda gira e rigira.. …senza mai voler girar frittate… son Razzi amari ppe tutti…
Rodolfo.
par sior Rodolfo Brontolon
Bravo, bravisimo, bon, te ghe un’oseòn. Duro come el carbòn. Te te meriti queo che disèa la me nona furlàn a so fioo me papà: “Mona te sì, kass ti ga, ciàvite!”.
Nonna Pera
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/01/17/news/rieti_suora_partorisce_bimbo_non_sapevo_di_essere_incinta-76198477/?ref=HREC1-6
Rieti, suora partorisce bimbo, al piccolo il nome Francesco
La donna, 31 anni del Salvador, è stata soccorsa martedì notte dal 118 nel convento di Campomoro per forti dolori addominali. Ai medici è subito apparsa chiara la gravidanza ma lei ha continuato a negare. Mercoledì mattina è nato il bambino di 3,5 kg. “Non sapevo di essere incinta”. La madre superiora: “Non ha saputo resistere alle tentazioni”
di LORENZO D’ALBERGO
All’ospedale di Rieti è stato messo al mondo un bambino di 3,5 kg a cui è stato dato in nome di Francesco. Nulla di strano, se non fosse che la mamma è una suora. Trentuno anni originaria del Salvador è stata soccorsa martedì notte dai medici del 118 nel convento reatino di Campomoro dove le Piccole Discepole di Gesù gestiscono una casa di riposo per anziani. Ad avvertire i sanitari erano state le consorelle preoccupate per i forti dolori al ventre accusati dalla donna.
Ai sanitari che l’hanno visitata è subito apparsa chiara la gravidanza ormai giunta a termine, ma la donna ha continuato a negare ripetendo: “Non è possibile, sono una suora”. Poi è salita in ambulanza, chiudendosi in un mutismo assoluto.
Al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo De Lellis la religiosa è giunta con una diagnosi di dolori addominali ma la visita e poi l’ecografia hanno spiegato la causa di quei dolori: l’enorme massa individuata nella pancia della donna era un bambino. Il piccolo è venuto alla luce mercoledì mattina.
Il parto, naturale, è avvenuto nel più stretto riserbo garantendo alla suora un posto letto lontano da occhi indiscreti, ma la notizia è comunque trapelata destando molto scalpore anche sui social network. La 31enne sarebbe comunque rimasta scioccata dall’accaduto. Esterrefatte anche le consorelle: “Com’è possibile? Non potevamo immaginare una cosa simile”. La suora terrà suo figlio, almeno così dicono in ospedale dove altre mamme ricoverate hanno fatto una colletta e raccolto indumenti per il suo bimbo.
“Ha fatto tutto da sola, non ha fatto nulla, non ci siamo accorte di nulla. Lasciateci in pace”, dice suor Erminia, la madre superiora del convento di Campomoro. “Non ha saputo resistere alle tentazioni – ha aggiunto la madre superiora – non ha fatto del male a nessuno, e proprio non riesco a capire perché ci sia così tanta attenzione attorno a questa storia”.
Anche il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, ha sottolineato la necessità di “tutelare la riservatezza delle persone coinvolte”. “Mi esimo dal dare giudizi – ha aggiunto il primo cittadino – e mi auguro che tutti lo facciano”. Quanto a eventuali iniziative di sostegno, il sindaco ha chiarito che “se ce ne fosse bisogno lo faremmo, come facciamo per tutti”.
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TAG rieti, Suora incinta
Nonno Pero,
ma come si permette , insomma un po di pudore, suvvia !
Il problema da chiarire, semmai, in questo Blog è quello di stabilire se Lo SS ce lo aveva circonciso o meno .
Una volta stabilito questo problema,solo dopo, potremo stabilire, se parlare di scandalo o meno !
Suvvia , non provochi lo SS che è pure amico di Caino
Caino
x ….tanto per dire la mia….
Rodolfo scrive:
“….non mi sembra di aver mai frequentato la sauna o fatto una doccia insieme …… dopo una partita di pallone…”
=====
Le scuole superiori dove andavano i miei figli, sono ed erano molto addette agli sports. Quasi sempre vincono contro le altre scuole.
Dopo ogni partita sia di allenamento o competizione, si fanno la doccia in comune….I ragazzi possono essere molto crudeli, non devo spiegare altro.
Diversi si rifiutavano di partecipare agli sports appunto per non essere bullied anche fuori dalla scuola…ma era un detrimento sul loro curriculum scolastico, cosi’ la loro vita diventa e diventava un inferno.
Ed e’ una scuola cattolica di prima classe.
Anita
xShalom4
Quand’ e’ che gli europei hanno mai convocato l’ambasciatore Palestinese per protestare contro “l ‘ incitamento a distruggere Israele?” Questo e’ quello che ha chiesto Netanyahu con rabbia…
… l’ affermazione che gli insediamenti complicano i colloqui di pace….non valgono uno jota… e la costruzione di un paio di case in piu’ ancora meno… l’atteggiamento Europeo e’ dannoso e ipocrita per gli sforzi di pace….perche’ i Palestinesi hanno l’impressione che possono impunemente incitare all’odio contro Israele…..o continuare senza essere mai redarguiti …a sparare razzi…come ieri notte almeno sei nella direzione della citta’ di Ashkelon provenienti dalla Striscia di Gaza.
Se l’ Europa vuole contribuire ai colloqui di pace deve essere imparziale e senza favoritismi….e deve.. senza mezzi termini far presente ai Palestinesi che una pace puo’ essere raggiunta solo se smettono di sparare razzi in direzione d’ Israele…e solo se si smette di fomentare l’ odio verso Israele nei media e nelle scuole.
Un simile atteggiamento e’ fondamentale per Israele.
Rodolfo
Ma non dire cazzate. Smettetela prima voi di odiare i palestinesi, gli arabi, gli iraniani, i musulmani, i cristiani, gli ebrei che non leccano il culo ai militari ammazzapalestinesi.
Smettetela prima voi di disprezare i goim, sono piu’ di 2000 anni che rompete i coglioni su questo tasto razzista.
Shalom
…queo che disèa la me nona furlàn a so fioo me papà: “Mona te sì, kass ti ga, ciàvite!”. Nonna Pera
Ehhh no!…cara nonna Pera,
tua nonna non era furlana se si esprimeva in tale maniera.
Oppure da troppo tempo era lontana dal Friuli.
Per una sola volta riferisco quello che tua nonna, se veramente friulana, avrebbe detto:
cjastron tu sès, il bigùl tu làs, doprilu!
In fondo è quello che dicono tutte le mamme friulane quando benedicono il proprio figlio!!!
Ps: mi dispiace tantissimo aver tralasciato il veneziano.
Ma mi sono ritrovata , nei miei pellegrinaggi fra il Veneto e il Friuli , in un minestrone di dialetti.
Ho scelto di parlare e scrivere correttamente il friulano, ma quando parlo con i miei parenti veneziani sento una gran nostalgia!!!
Sylvi
x Sylvi
Non parlare di nostalgia…..
Un abbraccio.
pino
CARA MONA, CHE IN MEZZO A DO COLONE
Cara mona, che in mezzo a do colone
Ti xe là messa, come un capitelo,
per cupola ti ga do culattone,
e ‘l bus del cul sora xe ‘l to cielo.
Perché t’adorin tutte le persone
Ti stà coverta sotto un bianco velo,
che, se qualcun te l’alza, e che t’espone,
vittima sul to altar casca ogni oselo.
El sacro bosco ti me par de Diana,
dove un per banda ghe do mustacchioni,
che all’arca ne conduse della mana.
Notte e zorno ti fa miracoloni,
che l’acqua, che trà su la to fontana,
dà vita al cazzo, e spirito ai cogioni.
Egr sig Nicotri,
ho letto con attenzione le due parti da Lei proposte.
Sulla prima parte direi che di positivo vi è il tentativo di ascoltare..
Tema peraltro non nuovo ” quale la Dottrina dell’ascolto”.
Se si fa attenzione a quello proposto vi è una frase inquietante per certe orecchie sensibili : -storicamente determinato-
Terribile per certi orecchi, ove lo storicamente determinato viene usato ,ovviamente non con questa accezione particolare,a senso unico.
In altre parole è storicamente determinato solo quello che decidono i Vescovi,in genere quando non possono più tenere nascoste certe cosette,ed allora si prendono provvedimenti di perdono,(a volte anche pecuniari di ravvedo),si ammette a denti stretti ciò che è evidente..mentre parimenti continua una inflessibilità feroce, dottrinaria, su tematiche molto meno ingombranti, che di per sé,porterebbero solo ad alleviare le coscienze di chi ha fede vera , ovvero quella fede, che fa “fede” solo nei comportamenti rispetto “all’Altro”, inteso in senso pieno,così coma certa esegesi indica sia quella del messaggio del Cristo.
Per il momento si può solo affermare un vedremo, salvo la novità che c’è un tentativo di stare al passo con i nuovi Media,introdotti dalla tecnologia e dal mercato,in questo caso,primo tentativo dal basso verso l’alto, mentre come si sa, specialmente nel Papato di GPII, erano stati ampiamente sfruttati, direi quasi occupati e brillantemente usati nel senso contrario.
Al massimo si può augurare un buon lavoro a Francesco .
Ovvero ascoltare va bene..ma poi?
Caino è uno che ascolta tutti, per esempio.
Nella seconda parte proposta,(quella economica) direi che non si può non essere d’accordo con quanto proposto dai due Economisti.
Semmai, se riflessione va fatta..è sul perché una simile iniziativa non abbia ancora avuto corso , ovvero chi “osta”,a chi conviene il contrario e perché ?
Ed infine siamo proprio sicuri che questo sia possibile essere fatto,stante le premesse sistemiche che stanno a monte ?
Dare una risposta a questi banali quesiti,servirebbe a mio modesto avviso, non tanto a risolvere il problema,ma quantomeno a diradare un po di nebbia.
In altre parole, queste domande se le dovrebbero porre i diretti interessati in prima istanza, cioè le PMI, ma da quel che sento ci sono ancora troppe fette di salame ideologiche che ostano !(roba da 800)
Caino
Egregio Caino
1) – La Storia insegna che il potere ascolta chi e cosa gli conviene ascoltare…
2) – Mors tua vita mea. Ecco il perché.
pino nicotri
P. S. E poi ci sono troppi ruffiani alla Abele.
Caino27..”Ovvero ascoltare va bene..ma poi”?
Beh poi anche fare….reagire..
=
“Pino Nicotri { 18.01.14 alle 0:12 }
Egregio Caino
1) – La Storia insegna che il potere ascolta chi e cosa gli conviene ascoltare…
2) – Mors tua vita mea. Ecco il perché.
pino nicotri
P. S. E poi ci sono troppi ruffiani alla Abele”.
Sempre questo pessimismo…sempre con questa politica del sospetto…con l’ arroganza di avere sempre la verita’ in tasca…mai positivo…mai humbled…a volte me lo immagino con una freccia stampata in fronte con la punta rivolta verso il basso…io invece “humbled ” lo sono ogni giorno … e penso che la storia racconta…oltre che le nefandezze…le atrocita’ anche lo splendore di certe politiche e di certi uomini….cominciando da Salomone….a Cristo…Ghandi..Mandela… l’ uomo ha bisogno di buoni esempi…ed e’ questo che agli Italiani manca…ed ogni volta penso a Pertini…a quella sua schiettezza…
per altro non penso che Letta…Renzi o Alfano e persino Berlusconi (a maggior ragione)… cerchino chissa’ quali benefici personali…a loro modo son convinto che cerchino il bene del paese….che in cuor loro vorrebbero passare magari alla storia come i salvatori del paese…ma quando il paese non risponde o risponde male e’ difficile arrivare a certi traguardi….
..traguardi che tra tante difficolta’.. sono stati raggiunti da paesi quali la Germania …la Svezia ecc….solo perche’ il popolo ha risposto in modo adeguado alle necessita’ del paese….
…se siamo un popolo di truffatori non c’ e’ politica che ci potra’ mai salvare dal declino.
Per quanto riguarda Papa Francesco….che si rivolge oltre che ai credenti anche ai laici….che dovrebbero ascoltare e rispondere positivamente invece di sospettare dei soliti fantasmi.. allora mi domando cosa e come si dovrebbe comportare un Papa per ricevere assenzo di chi non sara’ mai in grado di dare…per via della sua indole a veder il male e il trucco ovunque…..senza avere
mai un dubbio…
Se da una parte i fannulloni e i truffatori e dall’ altra i scettici per partito preso che sbraitano su tutti i media influenzando e inculcando sospetti anche a chi e’ propenso alla collaborazione …come mai potra’ quest’ Italia salvarsi?
In poche parole manca l’ ottimismo.
Rodolfo
…
Ma come sei pessimista!
L’ottimismo in diverse parti d’Italia c’è:
-quando coagula il sangue di S. Gennaro
-quando si festeggia Santa Rosalia, la made di Santa Rosalia e la sorella di Santa Rosalia nonchè la cognata di Santa Rosalia.
Eccetera.
Noi italiani non abbiamo il senso della misura e della Storia, ma della Storiella. Voi ebrei poi, in quanto a storielle, non ne parliamo neppure.
C.G.
L’ottimismo abbonda invece in Israele, dove infatti tutti i rodolfini gridano che il mondo intero li vuole morti e percio’ sono armati anche cin armi nucleari e ammazzano, espropriano, arrestano, demoliscono e sequestrano ai palestinesi di tutto e di piu’. Si vede proprio che loro si ispirano a Mandela….. Forse l’ottimista della nerchia Rodolfo si riferisce a mandela…. a cagare, modo veneto per dire mandatela a cagare.
Shalom
cg scrive:…. noi Italiani…voi Ebrei…
ma va’ a cagher …ti sei dimenticato dei Cattolici…dei Protestanti…degli Evangelisti…dei Testimoni di Geova…dei Mussulmani dei Buddisti e chi piu’ ne ha piu’ ne metta….
testa zubba…ancora non hai capito che una cosa e’ la religione….un’ altra e’ l’ appartenenza ad una nazione….io sono …se proprio lo vuoi sapere Italiano….e certamente migliore di te….che vai pisciando per calle e caserme…
ora ci manca Nicotri che ci racconta della signra al parlamento con casa a Tel Aviv…
Rodolfo
xShalom
Certo che l’ ottimismo in Israele abbonda….se no come credi che abbiano fatto a creare uno Stato cosi efficente come quello Israeliano…
il pessimismo invece e’ Palestinese…annebbiati di odio atavico…
Rodolfo
..e da soprusi, vessazioni, terrorismo di stato, furto sistematico di territori, torture e omicidi.
Può bastare a giustificare il pessimismo del popolo di Palestina.
P.S.: la popolazione di Israele si è sempre dichiarata pessimista. Come ti è stato fatto presente decine di volte tu non conosci una beata fava della situazione in quella regione.
Datti all’ippica oppure al Talmud, ovvero pane per i tuoi denti. Cariati.
C.G.
Con il pessimismo gli Ebrei non avrebbero mai potuto costruire uno Stato efficente in tutti i campi come quello Israeliano…..ficcatelo bene in testa…
ma poi lo capirebbe anche un bambino….ma tu che oltre i denti hai anche il cervello cariato da un buon lavaggio di quel qualcosa che non sto qui a specificare…non puoi che ragionare in quel modo…
e cioe’ al di fuori di ogni realta’.
Rodolfo
Il Partito delle “buone intenzioni”.
Caino conosce da tempo chi è ottimista ed ha buone intenzioni.
Di certo è uno che non getta “merda” sulla nazione che gli ha dato i natali,chiamandoli truffatori e fannulloni senza speranza,magnificando invece Israele e Germania.
Se bastassero ottimismo e buone intenzioni ,saremmo già a posto !
Quindi esiste un partito Falso ,che si maschera sotto le buone intenzioni,per mantenere lo status quo.
Non propone nulla,solo buone intenzioni generiche .
E’ un partito falso ed ipocrita e falsi ed ipocriti sono i suoi adepti, come nella tradizione storica.
Caino
x CG
Non si trata di buone intenzioni, ma di quattrini. I molti quattrini ricevuti come finanziamento da tutti un po’, specie dai banchieri ebrei come i Rothschild, e dallo zio Sam anche in armamenti. Se disponessero di cosi’ tanti quattrini anche i palestinesi avrebbero fatto fiorire anche loro la loro terra, che peraltro accudisocno con passione e amore da migliaia di anni prima di essere brutalmente espropriati. Le schifose monarchie del Golfo con i quattrini del petrolio sono riuscite a fare capitali modernissime e avanzatissime.
Shalom
Gettare merda sulla propria nazione….dicendo pane al pane e vino al vino senza ipocrisie invece e’ un atto d’ amore di chi vorrebbe che le cose cambiassero….e cosi si prendono ad esempio anche nazioni dove cio’ e’ stato possibile….
caro cc alias Ccaino….mi dispiace davvero che un uomo intelligente ed in grado persino di analizzare e psicanalizzare non arrivi ad una conclusione cosi semplice….
Rodolfo
x36
Di quattrini i Palestinesi ne hanno avuti cosi tanti che avrebbero potuto costruire l’ Eden sulla terra….
ed invece se li sono mangiati comprando armi…corrompendo….
pagando stipendi a gente che non fa’ nulla…e nascondendo la maggior parte del denaro per i soliti capoccioni in Svizzera….o per costruirsi suntuose ville..mentre la povera gente continuava e continua a vivere di stenti….certamente non per colpa d’ Israele……questa e’ la verita’…ma la si nasconde……..
Rodolfo
Egr sig Rodolfo ,
come vede CC è resuscitato dal modo dei morti, e si è incarnato come Verbo in Caino,come ciò sia stato possibile è un MISTERO GLORIOSO, non spiegabile per i comuni mortali.
Possiamo dire solo che CC ha ricevuto un -Pass_ temporaneo dall’Averno,corrompendo una Parca.
Lei ,da quel che ricordo nella mia prima vita, dovrebbe essere un esperto in materia, per cui non penso dover dare spiegazioni ad un maestro in materia, sarebbe pura presunzione !
Mi chiami pure Caino in futuro,sennò mi accorciano il tempo di permanenza tra i comuni mortali.
Lei aveva tentato il giochetto in passato, ma evidentemente qualche cosa deve essere andata storta..affari suoi !
Dovrebbe gioire di questa mia permanenza,così la tengo allegro ed in forma !
Caino
x Caino.
È sbronzo, non farci caso.
E agli sbronzi bisogna dire sempre di si.
si, si. Poi si calmano.
C.G.
Egr sig Cerutti,
non so più cosa cosa pensare di uno che dice che gettar Merda è un atto di amore !
Certo è che capitano cose strane in questo Blog ,ma è divertente anche per questo.
Non oso pensare ad una eventuale traduzione del concetto da parte dei Nonni in Veneto.
Caino
Il solito pallonaro ha fatto i conti in tasca ai palestinesi? Sa quanti fondi hanno avuto? Li ha paragonati alle cifre astronomiche ricevute dagli israeliani? Nulla di tutto cio’, lui spara cazzate a raffica. Par exemple, accusa i palestinesi di avere comprato armi e di corrompere, quando Israele solo in armi atomiche ha investito cifre sterminate, piu’ quelle per carri armati e altre armi progettate e prodotte in Israele, piu’ i miliardi di dollari in armi ricevute ogni anno dallo zio Sam. In quanto a corruzione, il pokerista treccartista dimentica la bella famigliola Sharon, il presidente della Repubblica Katz condannato per stupri, ecc.
Shalom
x CC
Vedi che avevo capito, vecchio zuzzurellone?
Qui ognuno ha la sua indelebile footprint, infatti riconobbi subito Popeye poche settimane fa, mentre Uroburo aspettava ‘conferme’…
Orbene, il nick Caino, consentimi, e’ osceno. L’ orrore del fratricidio e’ molto intenso nell’ inconscio collettivo. Non che accoppare un non parente vada bene…sia chiaro. Te lo dice uno che in vita sua e’ stato violento solo una volta in quarta elementare, ed ancora se lo ricorda. Beh, anche una altra volta in famiglia, scambio di sberle anche quello…
Il nome Cain in inglese mi suona molto meglio. Lo uso’ Hugo Pratt nel bellissimo fumetto La ballata del mare salato. Vi erano due ragazzini inglesi, fratello e sorella, Cain e Pandora (!) Grovesnoore, rapiti dai pirati nei mitici mari del Sud, Polinesia e dintorni. Nomi improbabilissimi per ragazzi inglesi di ottima famiglia e di quell’ epoca, un secolo fa!
Mio fratello maggiore mi regalo’ tutte le opere di H. Pratt negli anni ’70, ero ragazzino imberbe. Le custodivo gelosamente da qualche parte, poi un brutto giorno sparirono. Ero furioso, gliene chiesi ragione dato che poteva essere stato solo lui…lui disse ridacchiando che me le aveva solo prestate a suo tempo! Il nome Caino torna a fagiolo, infatti non lo avrei ucciso, ma preso almeno a calci in culo si’. Il fatto é che non sono violento, come dicevo, e lui lo sapeva benissimo…
Poi scoprii che le usava come inspirazione per fare disegni e foto artistiche per la sua amante, una stupenda bionda occhi azzurri, pelle candida ed accento nordico, sembrava uscita da un fumetto di Pratt lei stessa….per cui in fondo lo perdonai…
Cambia nome, va…
Peter
x Caino
….non ti eri mascherato bene, ti sei dato via molto indietro.
Ti dico la verita’, Caino e’ piu’ simpatico di controcorrente, almeno non e’ ‘ermetico’.
Ciao,
Anita
GO VOGGIA DE CATTAR DA QUELLE DONNE
Go voggia de cattar de quelle donne,
de quelle, che la mona ghe lampizza,
che de natura soa la ghe bocchizza,
che queste no le xe tanto cogione.
Me piase che le donne sia mattone,
che co drento le ‘l tiol le cospettizza;
che in te ‘l sborar, el culo ghe petizza
dal gusto che le ga ste buzzarone.
El fotter xe stà sempre un gran bel ziogo,
me se fa assae più bello sto sollazzo
co una mona le ga, che butta fogo.
Mi go sempre cattà mone de giazzo,
go voggia de cattar in qualche liogo
de quelle mone, che scavezza el cazzo.
Egr sig Peter,
trovo Caino un bel Nick, poi vede ,ho voluto andare controcorrente,ancora una volta,per il ricordo che ho di lui.
Caino è un bel nick proprio per la ragione che a lui sono state addossate tutte le colpe del mondo per dimostrare che l’umanità è afflitta veramente da una forma di peccato originale, per via di sangue,da una genesi stupida che attribuisce ai figli le colpe dei padri e così “lo” hanno fatto “fratricida”.
Caino significa” riscatto” ai miei occhi,Abele..beh sappiamo come sono i finti mansueti,sempre proni ai principali.
Controcorrente è un nome stra-usato nel passato e a ben guardare non è mai servito a gran che..!
Caino è libero.
Caino
x45
…Datte da fa’….
…che prima o dopo con un po’ de culo vedrai..
…ne trovi una che magari te fa’ passa’ a fantasia…
… de li bollenti spiriti tua …
…perche’ se sa’ che quelle de “fogo”…sso’ anche esigenti…
…e dato chettu’ nun sei sicuro all’ artezza…
…te fa’ venire de novo voja de scopa’ na “mona de “giazzo”…
Rodolfo
LA DIVISIONE IN CLASSI DEGLI ANNI 50 !
Domenica ,giorno dedicato al Principale !
Riposò Lui,riposano tutti, (si fa per dire)
Triste domenica piovosa
Mica come negli anni 50,dove piovesse o non piovesse già dalle sei si vedeva animazione.
Da una lettura sociologica del tempo si legge :
Ore 6,30-Prima Messa-frequentata da circa 300 persone,in prevalenza donne
Ore 8-Seconda Messa frequentata da circa 500 persone,in prevalenza giovani
Ore 9_Terza messa frequentata da circa 480 persone studenti e professionisti (de che poi non è ben chiaro)
Ore 10-Quarta Messa detta dei fanciulli frequentata da circa 340 fanciulli e 200 altre varie
Ore 11.Quarta Messa (messa grande) Frequentata da circa 670 persone .
Statistica su 3400 abitanti : 2500 andavano in chiesa, circa 13oo donne,600 uomini,e 600 ragazzi bambine e bambini.
Prima considerazione :
A) le donne sono sempre state più fedeli degli uomini,circa il doppio di fedeltà. Evidentemente facevano il” pieno “anche per i mariti.(molti dei quali ancora intenti a smaltire un’altro pieno,quello delle osterie del sabato Sera.
B)Interessante notare la prima Messa delle 6,30 Chi erano :facile tutte quelle che lavoravano a servitù , dopo tornavano veloci e frettolose a preparar la colazione per la messa delle 9,00 e altre a preparar i figlioletti per la messa dei fanciulli.
C) A Messa grande vi era un popiù di “caciarra” con ammasso verso il fondo chiesa ,dove magari scappava un contratto per qualche bovina in più. All’epoca bastava una stretta di mano così come si conviene davanti al Principale.
All’ite missa est “caciara” maggiore ,con fuga generalizzata per l’aperitivo (bianchetto, mica Aperol o Crodino ) e subito dopo le gambe sotto il tavolo.
Nel frattempo Donne e fanciulli e fanciulle erano già tornati.
Che si può dire di oggi?beh.. forse ci sono solo più tre messe (un po per mancanza di personale qualificato,un po per diminuzione di fedeltà .Supermercati aperti,non ci sono più bovine da contrattare,pensionati stazionanti negli accoglienti atrii dei super mercati,”chiese ” moderne di altro genere, ma sempre chiese,una frettolosità diffusa.
Le chiese antiche poi, non sono state dotate di ampi parcheggi,come le moderne chiese ed in giornate piovose come queste ,fa la differenza.
Un’interclassismo diffuso diciamo,..che tempi che bei tempi,quelli in cui tutti sapevano cosa dovevano fare, le donne per prime.
Uno squallido grigiore pervade il tutto.
Peccato che il sociologo dell’epoca non aspettasse le donne delle 6,30 per una intervista che rendesse conto della loro felicità !
E quelli che non andavano a messa? Beh erano tutti Comunisti (meno magari qualche ateo o qualche massone,)che avevano fatto il turno di notte nelle fabbriche ,che all’epoca già lavoravano sui tre turni per una produzione di massa che si confaceva a dei nuovi modelli di sviluppo.
I Principali all’epoca potevano andare a Messa, tanto ringraziando Giove ,le fabbriche andavano avanti da sole. questione di buona programmazione.
magari la prossima volta parliamo delle Osterie dei caffè e dei bar sempre in termini classisti però.
Caino
par sior Rodolfo Brontolon
Ma va in mona, va, che te fa ben!
Nonno Pero e Nonna Pera
Rieti, suora arriva in ospedale dolorante e partorisce. È così che nascono i chierichetti.
(da Spinoza.it)