FELICE NATALE A TUTTI!!!

E’ Natale. Festa che esiste da almeno 5.000 anni, come dimostra tra molto altro anche il libro “Il Natale ha 5.000 anni”. Esiste cioè da quando gli esseri umani si sono accorti non solo che il sole morente al tramonto risorge all’alba successiva, ma anche che dopo il solstizio d’inverno – che nel nostro emisfero accade il 21 dicembre – il sole dopo tre giorni riprende nel suo precorso quotidiano ad alzarsi rispetto la linea dell’orizzonte. Come si suol dire, le notti riprendono ad accorciarsi e i dì ad allungarsi. In quei tre giorni la traiettoria del sole pareva fissata sempre al livello più basso rispetto l’orizzonte, perché quei nostri progenitori non disponevano certo di telescopi o altri attrezzi di precisione. Poiché le osservazioni le facevano ad occhio nudo o con attrezzi rudimentali, in quei tre giorni il sole a loro pareva sconfitto: ovvero, “morto”. Poi l’occhio ne percepiva la nuova ciclica ascesa nel cielo…. E poiché 21 più 3 fa 24, ecco che alla mezzanotte del 24 inizia il Natale, che si festeggia quindi il 25.

Sono decine, se non centinaia, i “Natali” del mondo antico, tutti centrati sul 25 dicembre o nelle immediate vicinanze, a seconda dell’abilità e della precisione degli osservatori “astronomi” antichi. Nell’antica Roma si festeggiava il “dies natalis Solis invictis”, cioè il “giorno del natale del Sole invitto”, dove il sole era un Dio, che la religione mitraica, nata in Medio Oriente, associava al Dio Mitra. E nei giorni delle nostre feste natalizie c’erano le feste dette saturnali, nome che deriva dal Dio
Insomma, nulla di nuovo sotto il Sole invitto, cioè post solstizio. Il cristianesimo – una volta diventato religione di Stato, grazie a Costantino che lo ha sdoganato e a Teodosio che ha cominciato la messa al bando delle altre religioni – non ha fatto altro che impossessarsi dei riti e delle usanze preesistenti. Del mitraismo ha copiato tutto, compreso il termine “missa” della messa (“ite, missa est”), il rito della comunione, la figura del papa e perfino del suo copricapo, che non a caso ancora oggi si chiama appunto mitria. A un certo punto il prefetto di Roma ha confiscato ai legittimi proprietari e regalato al vescovo di Roma – tra molti altri templi e annessi tesori – anche il tempio mitraico che sorgeva sul colle Vaticano, che si chiama così perché i sacerdoti mitraici andavano a “vaticinare” il futuro osservando il volo degli uccelli. I vati osservavano il cielo, poi con la bacchetta chiamata se non ricordo male sistro delimitavano un “tempulum”, cioè una porzione di cielo, e vaticinavano il futuro da come si svolgeva il volo degli uccelli in quel “tempulum”, che non a caso ha poi dato il nome alla parola “tempio” così come del resto anche a “tempo”. Il motivo per cui fino alla scoperta della stele di Rosetta è andata persa, tra molta altra ricchezza culturale, anche la capacità di scrivere, leggere e capire i geroglifici egiziani, è appunto il fatto che le religioni egiziane vennero messe fuori legge al pari di tutte le altre “pagane”, i loro templi distrutti o regalati alla Chiesa, assieme alle ricchezze formate dai “tesori” accumulati con le donazioni dei devoti, e il clero di quelle religioni perseguitato e disperso anche ferocemente. Quindi, nessuno più sapeva nulla dei geroglifici, visto che la parola significa “segni sacri”.
L’origine astronomica del Natale è dimostrata ancora oggi dal rito della messa di mezzanotte. Perché mezzanotte e perché il 25 dicembre, se nessuno sa in che giorno e tanto meno a che ora è nato Gesù detto il Cristo, del quale – pur ammettendo che sia storicamente esistito – non si sa neppure se sia nato a Nazaret o nella “Casa del pane”, cioè a Betlemme. Lo si dice nato a Nazaret perché lui era un “nazireo”, vale a dire un sacerdote di una certa setta ebraica, cosa che però non ha nulla a che spartire con il paese che si chiama Nazaret. E lo si dice nato alla “Casa del pane” solo perché si vuole far finta che si sia avverata la profezia biblica secondo la quale il Messia che avrebbe liberato gli ebrei sarebbe nato dalla stirpe di re Davide, che aveva casa a Betlemme. Il fatto che il padre di Gesù fosse in cielo Iddio e in terra il putativo Giuseppe fa a cazzotti con la discendenza da Davide, ma tant’è….
Di fatto Gesù si può dire sia nato a Roma, tali e tante sono le manipolazioni eseguite a Roma che riguardano lui, i vangeli e le storie annesse connesse.
E’ a Roma che si è sempre deciso cosa e come i cristiani devo credere, con dogmi inventati nel Duemila come l’ascesa al cielo della Madonna e il suo essere nata senza “peccato originale” o inventati al concilio di Trento, come l’ostia della comunione che diventa “carne di Cristo in forma di ostia di farina” o inventati prima ancora, come la natura divina di Gesù: una invenzione, questa, che ha permesso alla Chiesa di mettere fuori gioco la concorrenza degli ebrei lanciando contro di loro l’accusa infamante di deicidio, caduta come è noto solo pochissimi anni fa.

Questa faccenda del Sole è più importante di quel che potrebbe parere, perché mostra altre sovrapposizioni forzate che il cristianesimo a fatto a sbafo e a spese di ciò che esisteva prima e da gran tempo. Quella che noi chiamiamo domenica era infatti al tempo dei romani il dies Solis, cioè il giorno del Sole, così come il lunedì è ed era il giorno della Luna, il martedì quello di Marte, il Mercoledì quello di Mercurio, il Giovedì quello di Giove, il venerdì quello di Venere, il sabato quello di  Saturno. Fu Costantino che quando decise di puntare le sue fortune sui cristiani per ingraziarseli ulteriormente adottò la settimana di sette giorni e quello che era il “dies Solis” lo chiamò “dies Domini”, “giorno del Signore”, facendo contenti i cristiani senza però scontentare i mitraici: infatti, se per i cristiani il Signore era Dio, o Gesù, per i mitraici il Signore era Mitra, visto che anche così lo chiamavano. E a credere in Mitra era lo stesso Costantino, che prima dell’apparizione della croce e della scritta “In hoc signo vinces” nella battaglia di ponte Milvio ebbe la stessa apparizione da parte di Mitra in una battaglia precedente, in nord Europa. Costantino oltre che sdoganatore del cristianesimo, che rese “religio licita” mentre prima era illegale, è anche l’inventore del Credo, recitato ancora oggi come professione di fede dei cattolici. Se lo inventò al concilio di Nicea, peraltro convocato da lui – e non idea spontanea della Chiesa – quando cominciò a pensare al cristianesimo come collante dell’impero e perciò “instrumentum regni”, inventando perfino il termine “cattolicesimo”.
Anche se ogni tanto spunta l’idea di farlo santo visto anche che, modestamente, si definiva “il tredicesimo apostolo” o “l’apostolo esterno”, a Roma lo hanno ripagato assai male: Lorenzo Valla, che era il segretario di un papa e non un assatanato scoprì infatti che la “donazione di Costantino” non era latro che un testamento falsificato: con il quale però il papato aveva potuto rivendicare alla Chiesa di Roma la proprietà, ricevuta in eredità da Costantino, dell’intera Italia, della parte occidentale dell’impero, vale a dire la futura Europa, e le quattro diocesi più importanti dell’impero, compresa se non ricordo male quella di Alessandria. Non a caso Indro Montanelli ha definito la Donazione di Costantino la truffa più colossale dell’intera Storia del genere umano.
Una truffa che il papa agitò sotto il naso di Carlo Magno per convincerlo a invadere l’Italia e battere i longobardi per evitare che unificassero l’Italia lasciando al vescovo di Roma solo la carica di vescovo di Roma e le terre donategli con la Donazione di Sutri, primo piccolo nucleo del futuro Stato pontificio. Da notare che Valla, per evitare di finire al rogo o comunque in galera a vita,  si guardò bene dal pubblicare il libro con il quale dimostrava che la Donazione di Costantino era un falso: il volumetto per venire alla ,luce dovette aspettare quasi un secolo, e un editore tedesco….
Costantino riforma dunque anche i nomi della settimana: tutti contenti, anche gli ebrei con il giorno del “sabato” che prende il nome dal loro Shabbat. Tutti comunque avevano copiato dai
Se la nascita astronomica del Natale è documentata dal rito della messa di mezzanotte, il fatto che la domenica fosse il giorno del Sole è che il Sabato fosse quello di Saturno è documentato dai nomi in inglese e tedesco di questi due giorni: rispettivamente sunday e saturday in inglese, Sonntag e Samstag in tedesco. Del resto, anche il giorno della Pasqua  è fissato con criteri astronomici, fissati per decreto dell’imperatore Costantino. Nessuno sa quale sia il giorno della asserita resurrezione di  Gesù, se lo si sapesse allora la Pasqua avrebbe un giorno fisso, sempre lo stesso nel calendario.
Ecco perciò che come ci si è impadroniti del Natale altri così ci si impadronisce della Pasqua altrui. Non solo di quella ebraica, ma anche e soprattutto di quella “pagana”, che in quel periodo festeggiava la “resurrezione” della natura, cioè l’arrivo della primavera, del tempo delle semine, ecc., tutte cose da fissare con criteri astronomici (ancora oggi i bravi agricoltori tengono d’occhio le fasi lunari e non solo quelle per decidere quando fare alcune cose). Da dove credete che venga l’usanza delle uova pasquali? Da Marte? Dalla bibbia? Dai vangeli? Nossignori! E’ la vecchia usanza degli antichi romani di sotterrare uova per propiziare la fertilità della terra. Anche Madre Natura veniva dotata di ovaie…. Ulteriore antropomorfizzazione del creato.
Gli Dei che nell’antichità muoiono e resuscitano sono molti, e quasi tutti dopo tre giorni. Il perché dei tre giorni lo abbiamo visto: sono infatti tre i giorni durante i quali il sole sembra “morto” sul punto più basso della sua traiettoria quotidiana rispetto l’orizzonte. Numeri a parte, non si capisce proprio perché – se non grazie all’ignoranza imposta per secoli dopo avere spazzato via le religioni pagane – la Chiesa insiste a declamare che la morte e la resurrezione di Cristo era per gli antichi “uno scandalo inaudito” perché era “inconcepibile che un Dio morisse”. Nulla di più falso. Tanto per cambiare.
Nulla di più falso quindi anche riguardo le balle sulle “radici cristiane” che si vuol fare credere siano le uniche dell’Europa, per continuare a imporre il potere che è nato dalla distruzione per secoli e secoli delle altre radici: quelle ben più antiche e solide, radicate nella terra e nei ricordi ancestrali. E che pertanto tendono ancora oggi a riemergere nonostante il paganesimo sia stato bandito e lungamente perseguitato, anche con l’Inquisizione visto che non erano bastati i molti secoli di persecuzioni che avevano ridotto le antiche religioni a sopravvivere solo in campagna, nei villaggi, cioè nei “pagus”che pare abbiano dato il nome alla parola “paganesimo”.
Se il Natale ha almeno 5.000 anni, poco meno ne ha la figura della Madonna madre di un Dio, a partire da Iside che allatta il piccolo Horus. E del resto proprio Iside con Osiride e uno degli esempi mediterranei di santa trinità. Iside secondo alcuni non era vergine, così come secondo costoro Horus non è davvero risorto perché Iside ne ha sì ricomposto il cadavere fatto a pezzi dal solito congiunta invidioso (versione diventata poi quella di Caino e Abele), ma il fallo non è riuscita a ricomporlo, ha dovuto ripiegare su uno di legno, mentre a me una guida egiziana ha spiegato che Iside il fallo lo ricompose tenendone in bocca i pezzi ritrovati in una palude.
Sta di fatto che il mito della resurrezione in area mediterraneo-romana così nasce e da qui si propaga. E del resto nel soffitto di certe tombe dei faraoni si vede come gli egizi si rappresentavano il ciclo del giorno e della notte: il sole tramonta perché ingoiato da una lunga Dea poggiata mani e piedi sulla terra e lunga quanto il cielo stellato, poi al mattino risorge perché rinasce, nuovamente partorito dal sesso della Dea. Un affresco molto ma molto emozionante…. vari metri sotto terra. Da restarne affascinati per sempre soprattutto per ciò che esso sottende riguardo la cultura e la religiosità di quell’epoca.
Il sorprendente libro “Il Natale ha 5.000 anni” dimostra anche che nel cristianesimo la resurrezione era emblematizzata dalla capacità del fallo maschile di avere nella vita molte erezioni, ognuna delle quali è considerabile una sua “resurrezione” post coitum precedente. Il libro mostra statue e dipinti di Cristo, sul trono o in croce, con il Padre o con la Madonna, molto esplicite e significative sotto questo profilo, ma prudentemente fatte sparire o nascoste dalla Chiesa diventata in seguito sessuofoba.
Riguardo il Natale cristiano, non ho mai capito cosa ci sia da gioire per la nascita del Bambinello, visto che è destinato a essere massacrato nella salita al Golgota e sulla croce. Ancor meno lo capisco da quando ho provato cosa sia la paternità. L’aberrazione del  sacrifico umano come necessario per la redenzione, rielaborato con la vicenda di Dio che si fa Gesù, cioè uomo, ed ereditato dalla “teologia del sangue” della bibbia, secondo la quale non c’è perdono divino senza versamento di sangue, sia pure magari “solo” del caprone espiatorio, è una aberrazione che a mio avviso è il peccato originale del monoteismo. Anzi, dei monoteismi. Che tra le varie assurdità annoverano in particolare quella di combattersi a sangue da secoli pur rifacendosi tutti allo stesso identico Dio! Un Dio che  per i musulmani e gli ebrei che si odiano a morte ha addirittura lo stesso nome: la parola ebraica Eloah, singolare di “divinità”, è chiaramente uguale ad Allah, che da quella deriva. Le religioni possono essere una bella cosa, i vari cleri invece sono solo un potere. Terreno e mondano. Repressivo, quindi, e spesso – come ben sappiamo – sanguinario.
L’altra assurdità è la pretesa che la bibbia sia stata scritta o ispirata da Dio, ne è insomma la parola. Una pretesa strana, non solo perché offende in primis lo stesso Dio, per quanto quello della bibbia sia lui stesso una offesa, al genere umano, ma perché la bibbia è in gran parte copiata da miti mesopotamici preesistenti. Un Dio quindi che copia a man bassa….. Per giunta dagli Dei pagani! La prima volta che il Dio della bibbia compare viene nominato al plurale – Elohim, cioè “le divinità”, e non al singolare Eloah – chiaro segno “archeologico” che anche la religione nata dalla bibbia era in origine politeista, dato anche che Abramo e i suoi erano solo degli emigrati dalla politeista e mesopotamica città di Ur, ed è diventata monoteista solo per motivi politici, che nulla hanno a che vedere con il divino.
Le stranezze che fanno sorridere sono molte, compresa l’intera narrazione della creazione che è ormai dimostrato essere solo una serie di favole, completamente illogiche come tutte le favole, e compreso il fatto che Dio avrebbe creato solo Adamo, cioè un essere umano di sesso maschile, pur sapendo bene che si sarebbe annoiato a morte, e anzi non si capisce perché mai lo avrebbe dotato di apparto genitale visto che non aveva cerato anche la donna. Se ne dovrebbe dedurre che Dio riteneva che l’uomo dovesse essere dedito alla masturbazione, e chissà come pensava che si sarebbe moltiplicato, come avrebbe fatto per avere figli…..
Ci si interroga da sempre sul perché della durezza e della ferocia del Dio della bibbia. Ma la risposta è semplice: si tratta della trasposizione al divino della figura tipicamente orientale, mesopotamica, del   Gran Re, o Re dei Re, come Ciro il Grande e simili, che dei propri sudditi poteva fare quel che più gli pareva, con un potere assoluto anche feroce. Figura che Abramo e i suoi emigranti, posto che siano esistiti per davvero, si sono evidentemente portati appresso, nel dna. Tant’è che i dieci comandamenti, che in origine erano più di dieci, iniziano con la formula “Io sono il signore Dio tuo, non avrei altro Dio all’infuori di me”, formula che oltre a confermare l’esistenza del politeismo perché sottintende l’esistenza di altri Dei, da ripudiare in blocco, ricalca in pieno la formula dei contratti tra i re e i propri sudditi: “Io sono il signore Re tuo….”. Del resto il cristianesimo ha fatto altrettanto con il mondo pagano romano e mediterraneo: s’è impadronito dei miti e dei riti di quel mondo, oltre che di quasi tutti i templi, tant’è che le principali chiese cristiane sorgono su templi pagani preesistenti, a quanto pare a partire dalla stessa basilica di S. Pietro. Dei tre monoteismi, il cristianesimo è il più politeista: non solo c’è da annoverare divinità come Gesù, lo Spirito Santo e la Madonna, ma c’è anche l’infinita orda di santi, beati e angeli…. Di fatto, migliaia e migliaia di Dei di varia grandezza e importanza, con le varie divinità locali, i santi protettori dei vari paesi e paesini che li celebrano ancora oggi con processioni festose e ricche di folclore, che altro non sono se non il travestimento di antiche divinità pagane, a partire se non ricordo male da S. Tecla.
Nonostante non capissi cosa ci fosse da gioire per la nascita natalizia di Gesù, il presepe ha allietato la mia infanzia. Tant’è che a casa mia lo si è fatto fino a uno o due anni fa. Ora preferiamo l’albero e Babbo Natale. Più festosi, non anticamera di future morti crudeli e privo di madri espropriate e ridotte a barattolo come la povera disgraziata ragazzina di nome Maria. Però, a parte le mie preferenze, ritengo che il presepe possa essere una bella tradizione, a patto di avere ben chiaro e spiegare con chiarezza ai bambini che nessun Dio può essere così sciocco e feroce da avere bisogno di ammazzare qualcuno, sia pure sotto forma di un’altra forma di se stesso, anziché accontentarsi di un mazzo di fiori e – insuperabile meraviglia delle meraviglie – del sorriso dei bambini. O degli adolescenti. O degli anziani, così fragili e indifesi.
248 commenti
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  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Non mi pare di essere il padre di CG né di altri forumisti né di avere bannato qualcuno su richiesta altrui e neppure su mia decisione. Eviti quindi di continuare a dire fesserie sul mio conto oppure ne tragga le conclusioni. Capisco che chi va con lo zoppo impara a zoppicare, ma anche lei sta esagerando.
    nicotri

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Immagino tu ti sia fatto una buona vacanza. Ahhhhh, che invidia! Auguroni anche per la fine dell’anno e in particolare per l’intero anno nuovo.
    Un abbraccione.
    pino
    p. s. Il forum è sempre aperto per chiunque vi voglia partecipare. E ovviamente ognuno è libero sia di continuare a parteciparvi che di non parteciparvi più.

  3. sylvi
    sylvi says:

    x Pino

    soltanto un appunto al tuo p.s. a Uroburo.
    Tu non sei un forumista qualsiasi, qui; sei il Blogmaster cioè il padrone di casa. E se avessi voglia di controllare , vedresti che, non in un solo tuo post, mi hai sbattuto metaforicamente e violentemente la porta di casa sul muso!
    Non è questione di “menare la viola” come diciamo qui, nè di fare dei preziosismi; è proprio questione che io NON ho capito le motivazioni di una tua reazione così violenta, così violenta che , che ricordi io, hai dedicato soltanto ad un paio di forumisti scomparsi poi dal blog definitivamente. Ecco, io proprio non ho capito e se non capisco non mi adeguo.

    Faccio comunque tanti non formali auguri di Buon Anno a te, alla tua famiglia, e a tutti i forumisti.

    Sylvi

  4. Damocle
    Damocle says:

    Le cornacchie e il pavone

    Alcune cornacchie si gonfiano di vana boria la testa, e raccattate le piume che erano cadute al pavone se ne fanno belle. Da allora sdegna le proprie compagnie, e dei pavoni si intrufolano entro il bellissimo gruppo. Ma quelli strappan le piume agli sfacciati volatili, ed a beccate li cacciano via.
    Le cornacchie malconcie, piangendo, prendono la strada per ritornare tra i suoi, ma vengon respinte e ricevono un triste marchio d’infamia. Ed allora, fra quelle che prima avevano sprezzato: “Se di buon grado vi foste accontentate del nostro soggiorno e aveste accettato la sorte che la natura ci ha dato, voi non avreste patito quel loro affronto, né sentireste il bruciore di questa nostra ripulsa”.
    Così ci sono degli ignoranti che, grazie alle loro fastose apparenze, sembrerebbero delle persone importanti, se la smania di parlare non li tradisse.

    Fedro

  5. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    A chi incontro per strada non chiedo se è di destra o di sinistra, se è gay o eterosessuale, se ha studiato o no. A qualcuno potrò magari insegnare l’italiano, loro mi insegnano la vita.

    don Andrea Gallo

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    come sai, io penso e penserò sempre a te con estrema gratitudine per il grande aiuto che mi hai dato in un momento particolarmente difficile della mia vita. Questo conferma che il mio legame con te è di grande e disinteressata amicizia, come prova anche il fatto che io e te non ci sentiamo se non molto raramente ma questo non cambia i sentimenti sottesi. Potrei dire la stessa cosa anche di Faust, che rimane un amico anche se non condivido nulla di quel che scrive (e neppure di come lo scrive).
    Permettimi quindi di dirti che nella divergenza tra te e Silvy io condivido quello che Silvy ti ha scritto nel suo messaggio delle 10.36.

    Io posso permettermi il lusso di mandare all’inferno chiunque e l’unica conseguenza sarà quella di far pensare agli altri che sono un maleducato; anche Faust può farlo. Ma tu no.
    Tu non sei un signore più o meno bizzoso come potrebbe essere chiunque altro di noi il cui parere può essere, oppure no, tenuto in conto. Tu sei il padrone di casa ed hai dei diritti che nessun altro ha nè deve avere. A cominciare da quello di stabilire le regole di partecipazione.
    Tu potresti stabilire, ad esempio, che qui dentro potrebbero scrivere solo quelli che hanno la tessera del partito X; oppure solo quelli che non hanno la tessera del partito Y; oppure quelli con i capelli rossi oppure solo quelli con la gobba, accertata dal medico… Nessun altro potrebbe tanto, per la banale ragione che la firma ce la metti tu e sei tu a rispondere.
    Di conseguenza il tuo parere non vale come il mio, per dire quello di uno dei più “anziani”, ma molto di più. Se ad un ricevimento il padrone di casa dicesse che non gli sono simpatico – quand’anche non avesse alcuna ragione per dirlo o addirittura quand’anche avesse torto marcio – io me ne andrei. Questo vale anche per te qui dentro.
    Tu hai un enorme potere, tocca a te non abusarne mai perchè uno scontro in tali condizioni si svolgerebbe in condizioni di strutturale diseguaglianza.
    Questo vale per la divergenza con la Silvy ma vale anche per il tuo rapporto con Rodolfo. Neanche a me piace quello che scrive Rodolfo ma egli ha il diritto di scrivere quello che gli pare per come riesce, compreso il diritto di scriverlo male perchè nessuno è obbligato ad aver fatto il liceo classico e se invece ha dovuto fare l’operaio in Germania ebbene questa è una ragione più che sufficiente.
    Dico questo non solo a te ma a tutti perchè l’atteggiamento del blog nei confronti di Rodolfo a me sembra veramente inaccettabile: siete molto più “cattivi” voi verso di lui che viceversa.

    Io penso che tu debba accettare le spiegazioni di Silvy ma non solo: penso anche che tutti noi dobbiamo chiarire una volta per tutte che qui dentro si possono criticare i modi di scrivere ma che le opinioni sono del tutto libere e legittime, tutte, compreso quelle che non ci piacciono.
    Un affettuoso saluto a te ed un caro saluto a tutti gli altri, presenti o assenti che siano. Uroburo

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Papà (secondo Anita)
    Anche a te e famiglia cordiali auguri di Nuovo Anno.
    Uno di più sui nostri gropponi…ma in fondo si ha l’età che uno si sente addosso.

    Wroooooooooooooooooooomm!! Mai perdersi d’animo.
    C.G.

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg..
    ti manca la fantasia…
    Anita ha vissuto per qualche tempo in Sicilia…ed ha appreso qualche parola in dialetto…a modo suo naturalmente….
    ma e’ facile capire quel che intendeva…
    la parola e’…curtigghiaru(M)….curtigghiara(F)…e deriva da
    “curtigghiu”(cortile) ed e’ usata pi innicari lu spittigulizzu…delle zitelle nei cortili…insomma pettegolo…una persona maliziosa che fa chiacchiere sul conto degli altri…che cerca occasioni per disprezzare gli altri sconsigliatamente…
    prendiamo un esempio….
    quando scrivo un post …a cui e’ difficile rispondere…senza dover ammettere certe manchevolezze…come il mio 35..
    spunti immediatamente tu…e scrivi sempre piu’ o meno la stessa litania..questa volta hai preso persino due piccioni con una fava…
    .
    Cerutti Gino { 26.12.13 alle 20:07 }
    x Pino,
    non ci cascare, al grullo non serve contargli i peli sul naso, perdi soltanto tempo.
    Senza parlare della ingrullata.
    C.G.

    e non e’ la prima volta…
    ….non riesci mai a fare e a sviluppare un discorso sensato e a rispondere educatamente…
    per cui continuando…

    Cerutti Gino { 26.12.13 alle 23:14 }
    Come di consueto il suo (di lei) è soltanto chiacchiericcio da comari.
    Lo conosco a memoria, come la tabellina del nove.
    Buona sera.
    C.G.

    E allora? Perche’ non scrivi di piu’ sul chiacchericcio delle comari? Non sarebbe meglio specificare…costruire un dialogo?
    Andiamo avanti…

    Cerutti Gino { 27.12.13 alle 8:40 }
    Cortigliara?
    Un nuovo e sconosciuto appellativo di qaquaglieggiatrice un tanto al chilo? màh..
    Scusi signora, mi dice quanto pesa?…

    ti superi…due offese in tre righe…
    e continui…

    “Sul resto cosa vuole che le dica, non scendo a quei suoi (di lei) livelli come quando chiedeva la mia espulsione al gestore di un’altro blog ”

    Beh…se tu fossi onesto avresti dovuto anche sottolineare perche’ Anita arrivo’ a tanto…
    =
    Tutto questo solo in pochi post…ma e’ una situazione che dura da anni…ecchediamine ma non ti stanchi mai… ascoltami…cambia sonata…ci riesci se lo vuoi.
    Rodolfo

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    dal mio 60…
    “che cerca occasioni per disprezzare gli altri sconsigliatamente”…
    =
    non” sconsigliatamente”…ma …”sconsideratamente”….
    R

  10. Damocle
    Damocle says:

    PER L’INTERVENTO N° 58 TALE Rodolfo

    Ma perché si comporta così volgarmente?
    Io con Lei non ho mai scambiato neanche un rigo.|
    Pur non conoscendomi Lei si prende licenza di irridere,
    non va bene. Si dia una regolata e mi stia alla larga, e, la prego di ignorarmi. Mi stia lontano!!!

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Come si scrive in siciliano..
    “mi impiccio sempre su questioni che non mi riguardano e dovrei imparare una buona volta a farmi i caxxi miei dato che sono di una pedanteria spaventosa”?

    C.G.

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.
    Purtroppo per te il sottoscritto lavora di fantasia e creatività da circa 40 anni.
    Ci azzeccassi una volta!

    C.G.

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Credo di avere anch’io il diritto di esprimere ciò che provo quando mi si apostrofa in modo per me eccessivo, incomprensibile e, direi, anche immeritato. In ogni caso, pur essendo a volte molto ruvido e molto chiaro nelle critiche, non ho cacciato né esiliato nessuno, non è neppure necessario che io accetti eventuali scuse. Se qualcuno si sente a disagio e preferisce assentarsi, ne rispetto la volontà. Certo non mi metto a fare inchini e salamelecchi per far restare chi per motivi suoi decida eventualmente di andarsene a lungo o per sempre.

    Rodolfo NON ha nessun diritto di impicciarsi di affari che non lo riguardano e di farlo per giunta in modo da acuire gli screzi tra altri forumisti. La sua strategia di offese, diffamazioni, distorsioni, ecc., è un fatto tanto evidente e inaccettabile da anni quanto pianificato da varie organizzazioni caratterizzate dal suprematismo del quale è imbevuto lui, come i per fortuna scomparsi hvg e Belbo.
    A dire il vero una persona educata ha anche il buon gusto di non ripetere che se ne va per sempre per poi tornare come se niente fosse, in modo da continuare a far danni come pianificato dai gruppi ai quali ho accennato poco fa. Una persona educata evita anche di continuare a essere ospite in luoghi nei quali il “padrone di casa” ha più volte specificato che dell’ospitalità si è talmente abusato da renderla sgradita.
    Come hai certo notato, anche Anita comincia a scrivere cose nei miei confronti decisamente sgradevoli. E se le scrive non è certo perché io abbia commesso chissà cosa né perché lei sia improvvisamente impazzita
    Un saluto.
    pino

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Ricambio gli auguri, come del resto già fatto via sms, e come espressi per tutti già in questo forum.
    pino
    p. s. Le cose vanno viste in ordine storico, cioè calendario alla mano. Se tu non hai compreso quello che non hai compreso di quanto da me scritto, io PRIMA (e neppure dopo) non ho capito quello che non ho capito di quanto scritto da te. Mi pare quindi fuori luogo insistere nel tiro alla fune iniziato, non a caso, da Rodolfo e poi fatto proprio anche da Anita. Io NON partecipo a tiri alla fune. E non solo perché, come sai, ho un braccio/spalla malmessi.
    Trovo comunque strano che chi si dice in buona fede non ritenga ipso facto, e simmetricamente, in buona fede anche i propri interlocutori tanto da adombrarsi provicando sconquassi anche presso terzi.

  15. Anita
    Anita says:

    x Damocle

    “Così ci sono degli ignoranti che, grazie alle loro fastose apparenze, sembrerebbero delle persone importanti, se la smania di parlare non li tradisse.”

    E’ sicuro che questa frase faccia parte della favola di Fedro?

    E’ solo una domanda. Grazie.

    Anita

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x Damocle
    Io …come scrive giustamente Uroburo…non ho fatto il liceo…
    ma tu insomma l’ hai fatto il liceo o no?
    Di quale volgarita’ parli…
    nel mio 58 volevo solo dirti di non menar il can per l’ aia e di andartene a quel paese….e’ questa’ volgarita’?
    Cosa vogliamo dire del tuo 54…”le connacchie e il pavone”?…
    Non sarebbe bene che tu specificassi il significato di quel post?
    O meglio ….non sarebbe stato meglio che tu l’ avessi gia’ fatto prima a scanso di equivoci?
    Dunque non ti lamentare e incassa quel tanto che ti meriti….
    che poi e’ sempre poco…
    Rodolfo

  17. Damocle
    Damocle says:

    Per n° 68.

    Senta caro, io non specifico un bel niente! Le ho chiesto di ignorarmi e glielo ripeto, mi ignori. Non mi disturbi più. Mi stia alla larga!!!!

  18. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Cortigliara e’ una parola siciliana, l’ho anche letta su questo forum. Ma che esiste in italiano, forse secondo le regioni.

    Basta una semplice visita in internet, ci sono perfino videos.

    In questo forum le parole e frasi dialettali non mancano….io le ricerco, anche frasi tipicamente lombarde o milanesi.
    Io non so il dialetto delle mie perti, non si parlava in casa e tanto meno a scuola.

    Anita

    PS: Google spell l’ha accettata

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Quindi non gliela ha insegnata lei al Volgare quella frase in meneghino che, sempre il volgare, ha rivolto a Damocle?

    C.G.

  20. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Quote:
    “Come hai certo notato, anche Anita comincia a scrivere cose nei miei confronti decisamente sgradevoli. E se le scrive non è certo perché io abbia commesso chissà cosa né perché lei sia improvvisamente impazzita”
    ===

    No caro Pino, non sono impazzita…lei inserisce Rodolfo quasi in ogni suo intervento, non mi sembra giusto, in particolare nella sua funzione di proprietario, moderatore, partecipante.

    Il buon esempio dovrebbe venire da lei stesso.

    Sul fatto di Sylvi, le ho semplicemente scritto quello che penso e che sento. Lei non e’ infallibile.

    Come farete a guardarvi in faccia?

    Saluti,
    Anita

  21. sylvi
    sylvi says:

    Tumens inani graculus superbia pinnas, pavoni quae deciderant, sustulit, seque exornavit. Deinde, contemnens suos, immiscet se ut pavonum formoso gregi. Illi impudenti pinnas eripiunt avi, fugantque rostris. Male mulcatus graculus redire maerens coepit ad proprium genus, a quo repulsus tristem sustinuit notam. Tum quidam ex illis quos prius despexerat “Contentus nostris si fuisses sedibus et quod Natura dederat voluisses pati, nec illam expertus esses contumeliam nec hanc repulsam tua sentiret calamitas”. Fedro
    Traduzione

    Una cornacchia, gonfia di vana superbia prese le penne che erano cadute a un pavone e si adornò. Quindi, mentre disprezzava i suoi simili, si unì ad una bella schiera di pavoni. Questi, però, strapparono le penne all’uccello vanaglorioso, e lo cacciano a beccate. La cornacchia, ridotta male, iniziò a tornare lamentandosi tra i propri simili, dai quali venne però allontanato con grande disprezzo. Allora uno fra quelli che prima aveva disprezzato disse: “Se ti fossi accontentato di stare con noi e avessi sopportato ciò che la Natura ti aveva dato, né avresti subito questo affronto né proveresti la disgrazia di questo allontanamento”.

    x Anita

    Giusto per dare a Fedro quel che è di Fedro e alla fantasia di Damocle quel che le spetta!

    un abbraccio
    Sylvi

  22. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xNicotri 65
    Le pianificazioni per arrivare a cosa?
    Ma vogliamo far ridere davvero i polli?
    Lei …che ha fatto il liceo e qualcosa di piu’ crede davvero che io sia al soldo di qualche setta segreta per distruggere il suo blog o la sua reputazione?
    ….E che cosa se ne guadambierebbe…o meglio chi ne potrebbe conseguire dei vantaggi?
    Alla poca fantasia di cg…segue lei…secondo il mio parere che ne ha un surplus…
    =
    l’ imput e’ stato la risposta che io ho dato a Caino a proposito di Santo Stefano…

    Rodolfo { 26.12.13 alle 12:43 }
    Corretto …caro Caino…ma non ci fu lapidazione per ordine del Sinedrio…… che non aveva ne’ la facolta’ …ne’ l’ autorita’ per farlo… non poteva emettere condanne a morte..
    …volendo non ebbero nemmeno il tempo per farlo….perche’ le cose all’ improvviso precepitarono…e Stefano doveva immaginarselo…perche’ provoco’ con le sue parole…
    ” o gente testarda e pagana nel cuore e negli orecchi …traditori e uccisori”… l’ ira e il risentimento dei presenti … dunque la violenta reazione di alcuni che lo trascinarono fuori dalla sinagoga linciandolo…..che e’ cosa diversa dal lapidare…ma il risultato alla fine e’ sempre quello…
    Rodolfo

    Riflettendo …su quella storiella …mi era sovvenuta la Sylvi…che.. avendola apostrofata come “talebano”.. si sorbiva la sua ira e il suo risentimento … seguita da violenta reazione che l’ hanno trascinata fuori dal blog. Tutto li…era solo un paragone.
    Solo che a Santo Stefano non dettero la possibilita’ di spiegare il suo pensiero…o di chiedere scusa come ha fatto Sylvi….
    che nonostante tutto si beccava la sua oramai famosa e degradante frase:-““Rabbrividisco” all’idea di essere stato più volte a tavola e in compagnia con una persona che di me …ha l’immagine che ha la signora Sylvi”
    Nun….caro Nicotri…non bisogna aver fatto il liceo…e non ci vuole molto a capire che quella frase …non segue i canoni della buona educazione…e’ estremamente offensiva e puo’ far molto male….Sylvi non merita questo…mai…tanto meno da lei…
    che e’ il blogmaster ed ha si… dei diritti come accennava Uroburo…ma anche dei doveri.
    Almeno per quella frase…lei dovrebbe trovare la forza morale di chiedere a Sylvi scusa…qui’ pubblicamente…dimostrando la grandezza di aver capito e di aver fatto qualcosa di sbagliato…
    non puo’ essere che lei si fa fottere dall’ orgoglio…o si sente Dio in terra..a cui e’ permesso tutto e agli altri niente….
    un po’ di umilta’ non nuoce davvero…prenda il mio esempio…
    Buon Anno..
    Rodolfo

  23. Anita
    Anita says:

    x C.G. #71

    Vede dove va il suo cervello?

    Lei pesca sempre nel torbido.

    Il lupo di mala coscienza di che opera pensa? (frase di mia suocera, sicula e analfabeta)

    ….”va’ a ciapa’ i ratt”, e’ una frase molto comune che ho sentita da sempre.

    Perfino da mio marito, il quale essendo stato in prigionia per 4 anni, ha imparato frasi dialettali varie.
    I suoi commilitoni nella stessa baracca erano, lombardi, piemontesi ed un emiliano.

    Anita

  24. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    credo che Uroburo abbia ben inquadrato le varie parti in commedia.
    Ti avevo già scritto che non porto rancori, ritengo siano una perdita di tempo.
    D’altra parte mi pare di aver capito che neppure lui intende scassarsi definitivamente il braccio nel tiro alla fune.
    Ma quanto a guardarci in faccia con Pino…questa volta lo vorrei accogliere a casa mia, gli spalancherei la porta, anche se mi sto ancora curando i metaforici ematomi in fronte e sul naso graziosamente elargitomi!!!
    Sicura è una cosa: la parola “talebano” l’ho tolta dal mio vocabolario!

    ciao
    Sylvi

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Damocle { 27.12.13 alle 16:20 }
    Per n° 68.

    Senta caro, io non specifico un bel niente! Le ho chiesto di ignorarmi e glielo ripeto, mi ignori. Non mi disturbi più. Mi stia alla larga!!!!=
    =
    =
    Non e’ cosi facile….chiunque potrebbe scrivere e menar il can per l’ aia e pretendere che gli altri gli stiano alla larga…. non funziona..ti sbagli….per cui ti staro’ addosso….
    Rodolfo

  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cara Sylvi…
    fai male a togliere la parola “telebano” dal tuo vocabolario…
    almeno tienila di riserva…
    Buon Anno
    Rodolfo

  27. Anita
    Anita says:

    x Damocle

    Il mio post #67 non era esattamente una domanda, era una constatazione che lei aveva volutamente ‘deviato’ dalla fabula di Fedro e sapeva benissimo a chi era diretta la sua deviazione.

    That’s a NO NO !

    Anita

  28. L'Ingegnere comunista
    L'Ingegnere comunista says:

    La fine del capitalismo sarà l’inizio di un sano e giusto comunismo.
    Moltitudini di uomini e donne patiscono tutti i giorni e per porre rimedio a questo terribile obbrobrio che la classe media, medio bassa, la classe operaia, porranno fine al capitalismo così come concepito oggi. Sono le classi più sfruttate, economicamente dilaniate della società capitalistica. Le loro condizioni di vita sono determinate dal fatto che la loro esistenza, le gioie e i dolori, la vita e la morte dipendono esclusivamente dalla vendita della loro capacità di produrre per i capitalisti e le condizioni alle quali tale vendita avviene dipendono dalle fluttuazioni del mercato. Queste condizioni di vita, quest’interesse vitale li spingeranno costantemente a combattere fino alla morte contro la classe capitalista. Ciò li trasformerà nell’avversario più fermo e conseguente del sistema capitalista.

  29. Damocle
    Damocle says:

    Ma cara Anita, esercita anche la parte di avvocato difensore?: No, dai, lasci perdere. Buonasera.

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    La fine del capitalismo sarà l’inizio di un sano e giusto comunismo.
    =
    Gia’…il problema sara’…fino a quale punto sano e fino a quale punto giusto?
    Ai posteri l’ ardua sentenza….
    Rodolfo

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    certamente anche tu hai il diritto di esprimere i tuoi punti di vista. Solo che tu qui dentro non sei un commentatore come tutti gli altri, sei il padron di casa. Cosa che ti da un peso specifico che non è paragonabile a quello di nessun altro e che, di conseguenza, richiede da parte tua la levità di una farfalla, proprio per non entrare in una situazione di palese disparità di forze. Che è, per definizione, ingiusta.
    Come diceva Don Milani, non c’è nulla di più ingiusto che fare parti uguali tra disuguali.
    Come ho detto, io non difendo le argomentazioni di Rodolfo, che trovo per lo più improponibili, però difendo il suo diritto di esprimersi come può e soprattutto il suo diritto scrivere quel che pensa, giusto o sbagliato che sia.
    Che poi Rodolfo possa essere il portavoce di qualcun altro, questo mi sembra proprio assurdo: avrebbero scelto di meglio. Infatti le altre persone che hai citato erano decisamente meglio (intendo quanto alle capacità di espressione)…
    Rodolfo è semplicemente uno di noi, con i suoi pregi e difetti. Teniamocelo caro perchè è affezionato a noi, come altri, e perchè serve a dare un po’ di ruspante vivacità al blog.
    Io penso che dovremmo incominciare a prenderlo per uno di noi alla pari con tutti gli altri, perdonando certe sue intemperanze come facciamo anche con altri. Detto in tutta sincerità: non c’è confronto tra la educatissima ferocia di Peter – in perfetta lingua letteraria, sia ben chiaro – e il popolano berciare di Rodolfo, epperò anche molto più immediato e di buon cuore. Se su Rodolfo ha cambiato parere la Silvy lo dovrebbe fare chiunque altro.
    Ripeto: personalmente giudicherei una grossa sconfitta la partenza di chiunque dal bl9og (ovviamente Peter compreso).
    Un carissimo saluto U.

  32. Anita
    Anita says:

    x C.G. # 40

    Ho ricercato l’aggettivo GRULLO, e’ una parola usata in toscana, poco conosciuta al di fuori dalla regione.

    sciocco–babbeo–citrullo–tonto– che è poco intelligente–per niente furbo e cosi’ via…..

    Tradotto in Inglese poi ci sono almeno una dozzina di definizioni, lei se la cava bene offendendo a destra e a sinistra incensurato.

    INGRULLITA non esiste, ma non e’ certo un complimento, deve essere un derivante di GRULLO.

    Ogni giorno imparo qualche cosa di nuovo, rende la vita piu’ interessante…

    Thank you very much! Much obliged….

    Anita, l’ingrullita

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Appunto, se non ci fosse il Cerutti lei se lo dovrebbe inventare.
    Sa che palle sciropparsi un grullo da mane a sera..
    Ci si ingrullisce.

    Buona sera e si riguardi.
    C.G.

  34. Shalom
    Shalom says:

    x Uroburo

    Forse lei non ha letto i commenti 72, 73, 74, 77, 79 di Anita, Sylvi e del solito untore. A parte la volgarita’ e la disonesta’, c’e’ da vergognarsi per la cialtronaggine e l’ipocrisia delle quali trasudano in abbondanza. La cattolicona signora Sylvi crede di essere una maestrina che deve insegnare tutto a tutti esattamente come l’untore nei suoi amati campi. Nei due suoi commenti che le ho citato offende ulteriormente Nicotri facendo finta di niente. Il massimo della cialtronaggine e ipocrisia. Con gioia dell’untore che nel marciume ci sguazza. Di Anita, poverina, non e’ neppure il caso di parlare.
    Guardi che Nicotri non ha mai detto che l’unore e’ il portavoce di qualcuno o di qualcosa, ma che e’ allineato con la strategia interventista nei mass media elaborata da Israele e dai suoi supporter negli Usa. I loro interventi si chiamano hasbara, e ne fanno uso a piene mani tipi cone Ugo Volli e gruppi come Portico d’Ottavia, Progetto Dreyfuss, ecc. Se lei segue su Facebook le denunce che di questa strategia, personaggi e gruppi fa a ripetizione Ariel Toaff, professore in Israele e figlio dell’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff, capira’ meglio di cosa si tratta e che Nicotri ha piu’ che ragione.
    Shalom

  35. Pasquino
    Pasquino says:

    DOLCE AMORE

    Camminando lenta per la via ondeggiando avanza,
    splendida figura; m’appare la donna dai socchiusi verdi occhi,
    la fisso, le tendo la mano nell’immobile riemersa strada,
    la via profuma del suo lindo e languido sguardo.

    Nell’intensa dorata luce ho spezzato il lontano ricordo,
    le sue mani bianche e aggraziate mi parlano d’amore,
    lei alza la sua fronte e lo sguardo d’allora riappare,
    Sua mano tesa sulla mia, stretta amorosa, era quella d’allora.

    L’aria sparge profumo di rosa, suo raccolto sguardo
    alla socchiusa carnosa bocca, profumati tenui sospiri,
    colori e tepori emergono in un’estate piena, è amore.
    Profondi sguardi di quei sommessi verdi occhi, è amore.

    Sparisce l’angoscia degli antichi e lontani giorni,
    quando lei alza lo sguardo i tepori colorati m’invadono,
    l’immensa sua dolcezza di labbra dischiuse mi rapisce,
    camminando, un’immobile cielo sorride al nostro amore.

    Pasquino

  36. nico
    nico says:

    Shalom { 27.12.13 alle 23:13 }

    x Uroburo

    Forse lei non ha letto i commenti 72, 73, 74, 77, 79 di Anita, Sylvi e del solito untore.

    … senza forse… Uroburo non legge le schifezze dell’untore… ma vuole che le leggiamo noi… lui impone l’untore al blog eppoi si assenta a ricettar patate in brodo… chi resta nel blog viene sbirulato e insultato dall’untore e difeso dalle vispe terese e dal cerebronarciso socialdem… che Uroburo se ne faccia una ragione… con i suoi consigli gli untori sabotano e affondano il blog… dettogli e ripetutogli… gniente la narcisodemocrazia dell’Uroburo deve svettare… difende l’affogatore e attacca l’affondato o chi a lui non si confà…
    Gli insulti son del Faust… il narcidem dà ragione a chi x guadagno bara nel gioco d’azzardo e nella vita… Una squallida patella che s’attacca a tutto ed in particolare agli scogli narcisi, colti e umosi in banca… più che una patella direi un paguro… ma no, patella gli s’azzecca, il paguro è troppo intelligente e non è il caso del muratore di babilonia… ma per Uroburo chi insulta è il Faust… ed aizza il blogmaster a prendere sanzioni e punizioni, x i Faust… mentre il narcisodem socialdemocratico, difende asspada tratta l’untore…
    … e continuando affarci del male… l’Uroburo coinvolge il blog ad accettare e mantenere nel suo seno un cancro metastatico, metafisico e metàstronzo…
    Nella vita non si finisce mai d’imparare… sentite questa, il narcidem che separa il grano dal miglio e ha paura che in assenza dell’azzardiere il blog muore… ::::
    ————————————————————————————————
    Rodolfo è semplicemente uno di noi, con i suoi pregi e difetti. Teniamocelo caro perchè è affezionato a noi, come altri, e perchè serve a dare un po’ di ruspante vivacità al blog.
    Io penso che dovremmo incominciare a prenderlo per uno di noi alla pari con tutti gli altri, perdonando certe sue intemperanze come facciamo anche con altri.
    … proprio come fà con Faust e Peter o la Sylvi… le pilloline… il nervo scoperto etc… bravo Uroburo, tanto a te l’analfabeta di ritorno, non tinsulta… e tu non t’immischi nei suoi sermoni del cazzo… ma vuoi che lo facciano gli altri… e visto che ci siamo; apparte le vispe terese e il narcidem che difendono l’astruso; mi si faccia un’altro nome di blogghista che va d’accordo col’untore…? nel blog tutti gli altri partecipanti vengono irrisi, svillaneggiati ed insultati dal murator cortese… e fuggono x lidi meno inquinati… mi si faccia il nome di un blogghista che ama l’untore e che non sia stato insultato nel blog, sempre dallo stesso… e che Uroburo vuole che il blog si sciroppi il nauseante gigolò… e incita gli altri con frasi allucinate come le da me citatesopra… “DOVREMMO incominciare a prenderlo x uno di noi” ..
    Ma parla x te Uroburo che non leggi i commenti del blog e che grazie ai tuoi consigli al blogmaster ed a tutti i forumisti, il blog stà morendo, eppoi Faust con quelli che difendono i disonesti non ci mangia insieme…
    Buona continuazione e buon anno a chi nella vita non bara…
    n.

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Stendiamo un velo pietoso. Per me la polemica è chiusa, purtroppo con modifica di alcuni rapporti. Succede.
    Penso però valga la pena tu dia un’occhiata al post n. 87.
    Preferisco dedicare il mio tempo e lavoro a scrivere sugli argomenti che man mano propongo anziché a rincorrere chicchessia o a parlare con i muri.
    Non sono così tonto da pensare che un Rodolfo possa essere un portavoce, ma è fuori da ogni dubbio che faccia parte della massa di coloro che come punto di riferimento NON hanno il Paese e gli interessi del Paese dove vivono e del quale hanno la cittadinanza, bensì Israele e i suoi interessi. Anche a danno del Paese del quale hanno la cittadinanza. Negli Usa è già scoppiata la polemica da quando ci si è accorti che la politica estera Usa, invasione dell’Iraq compresa, fa gli interessi di Israele anzichè i propri. Con Obama le cose stanno lentamente cambiando, non a caso viene sommerso da accuse pazzesche dai vari gruppi anche italiani “duri e puri”, che lo paragonano perfino a Hitler. In Italia siamo più ipocriti, ma prima o poi ci si accorgerà anche qui di come stanno le cose e di quali interessi in realtà si occupino certi gruppi e persone. In effetti Ariel Toaff è un buon punto di riferimento , anche per me, per capire certe cose. Che è bene capire prima che sia troppo tardi.
    Un abbraccione.
    pino

  38. sylvi
    sylvi says:

    A parte la volgarita’ e la disonesta’, c’e’ da vergognarsi per la cialtronaggine e l’ipocrisia delle quali trasudano in abbondanza. La cattolicona signora Sylvi crede di essere una maestrina che deve insegnare tutto a tutti ….Shalom

    Senta sign. Shalom!

    Che lei provi una sana e robusta antipatia nei miei riguardi è cosa acclarata da tempo; mi sta benissimo, fa sempre bene alla salute psicofisica subire un po’ di contestazione per partito preso!
    Ma se lei accenna a: volgarità, disonestà, vergogna, cialtronaggine e ipocrisia…le cose cambiano …e allora, per quel che mi riguarda, si dia una regolata, misuri le parole e… siccome un bomerang… gliele restituisco una per una!!!
    Anzi, aggiungerò che chi si arroga il diritto e crede di capire il pensiero di un altro travasandolo attraverso il filtro delle sue paturnie psichiche…ebbene dimostra una robusta e incancrenita imbecillità!

    Amen!
    Sylvi

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Masssi’…ce ne sono veli pietosi da stendere….per
    “voler star sora come l’ oio”… per esempio c’ e’ chi fa’ continui rifornimenti di lenzuola…per celare le continue ipocrisie …le incomprensioni…le invidie…ed anche delle volgarita’…delle disonesta’ ….delle vergogne…di chi non sa’ MAI vergognarsi…delle cialtronaggini….che poi guarda caso…son le cose di cui ha scritto lo stesso Shalom…basta leggere il post Nr. 89…per capire dove un essere umano puo’ arrivare….
    io per carattere non stendo mai nessun velo…nessun lenzuolo…sono per la chiarezza…odio gli scheletri nell’ armadio…prima o poi…come la verita’… escono fuori liberandosi di tutte le lenzuola …ed allora son cazzi amari…
    …vorrei far mie le ultime quattro righe del
    post Nr.91 di Sylvi…che scrive:-
    “Anzi, aggiungerò che chi si arroga il diritto e crede di capire il pensiero di un altro travasandolo attraverso il filtro delle sue paturnie psichiche…ebbene dimostra una robusta e incancrenita imbecillità!
    Non si puo’ essere piu’ chiari di cosi.
    Rodolfo

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non so come potresti stendere veli quando in questo blog sei stato
    un pò da tutti messo sotto uno spesso telone di quelli usati per coprire i camion con rimorchio.
    màh.
    C.G.

    P.S.: la frase di Sylvi se fosse indirizzata a te calzarebbe a pennello.

  41. Shalom
    Shalom says:

    x Sylvi

    Lei ha le traveggole, io lei non l’ho mai neppure nominata, non l’ho mai considerata, neppure vista. Eviti percio’ di “acclarare” altre sue invenzioni.
    Shabbat Shalom

  42. Damocle
    Damocle says:

    LA SERPE DAL FABBRO FERRAIO

    Questa favola è dedicata a coloro
    che vogliono “mordere”
    quelli che sanno mordere meglio di loro.

    Una serpe, cercando cibo,
    entrò nell”officina di un fabbro.
    Vide una lima
    e subito le diede un morso.
    Allora la lima:
    <>

  43. Damocle
    Damocle says:

    . Allora la lima:
    <>

    Allora la lima:
    sciocca perché mi mordi ?
    non sai che il mio mestiere è mordere il ferro ?

  44. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x93…
    appunto io non stendo veli….li scopro…
    …vedi che non capisci mai quello che scrivo? Svegliati!!
    E’ anche vero che voi avete cercato di mettermi sotto uno spesso telone….non lo nego…
    pero’…per chi sa’ leggere e capire non credo che ci siate riusciti…
    al contrario…
    se non sei del mio parere ti prego di portarmi qualche esempio….
    …ne sarai mai capace? Dubito….
    Rodolfo

  45. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Infatti quando “scrivi” ci sarebbe bisogno di un esperto in geroglifici che riesca a decifrare le tue panzane.
    Che, detto in parole povere, il tutto e il contrario di tutto.
    Non credere che ci siano blogger sani di cervello che hanno voglia di perdere tempo con te.
    Ti si dagenerosamente la possibilità di esternarle (le panzane) vedi quindi di accontentarti senza pretendere che vengano addirittura commentate.
    C.G.

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