I paragoni impossibili di Obama e Kerry per spingere ad aggredire (anche) la Siria
In questa tragica e oscura vicenda siriana credo proprio sia il caso di dar retta a quanto dice Papa Francesco. E non solo perché, come giustamente ha detto, le guerre portano solo altri morti e servono per far lucrare l’industria degli armamenti, oggi più formidabile che mai in tutto il mondo (e asse trainante della ricerca e dell’industria degli Usa), ma anche per altri motivi che inducono tutti a concludere che la prudenza non è mai troppa. Non a caso il Papa alla preghiera domenicale dell’Angelus ha aggiunto: “No all’odio fratricida e a menzogne di cui si nutre”.
Cominciamo col dire che comunque il problema in Siria non sono tanto i 1.600 uccisi dal gas, chiunque li abbia usati, quanto gli almeno 100.000 morti, la massa di feriti e mutilati, le distruzioni e i milioni di sfollati collezionati dall’inizio della rivolta. Che, è doveroso dirlo chiaramente, è stata voluta e viene foraggiata dalle pessime monarchie saudita e del Golfo con il non disinteressato aiuto di Paesi occidentali. Detto questo, ammettiamo che i gas li abbia davvero usati l’esercito di Assad, come sostengono in molti, ma finora senza prove, anziché i ribelli e i mercenari, provocando la morte di 1.600 siriani. Basta questo per sostenere che “Assad è come Hitler”, cioè come l’inventore e il capo del nazismo che ha scatenato la seconda guerra mondiale e fatto ricorso ai campi di sterminio provocando in totale la morte di 40-50 milioni di persone? Basta questo per dire che “bisogna evitare una nuova Monaco”? Vale a dire, un nuovo accordo come quello che venne firmato da Inghilterra, Francia e Italia con la Germania nazista nel settembre del 1938, un anno prima che la Germania iniziasse la guerra. Basta questo per dire che “il mondo è in pericolo”? O che “è in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”?
Evidentemente no, non basta neppure alla lontana. Eppure è quanto hanno sostenuto e sostengono il presidente Obama e il suo segretario di Stato John Kerry a partire dalla recente riunione del G 20, come si chiama il consesso del 20 Paesi più sviluppati del mondo.
E’ perciò legittimo il sospetto che non potendo ricorrere all’invenzione di una nuova accusa come quella che permise a Giorgio Bush figlio l’invasione dell’Iraq, e cioè che anche la Siria possiede “armi atomiche e altre di distruzione di massa”, si ripiega sulla suggestione del paragone con Hitler o del pericolo che corre il mondo intero a partire dagli Usa. In realtà è evidente la volontà americana, supportata in tono minore da Inghilterra, Francia e Israele, e in tono maggiore dall’Arabia Saudita e altre monarchie di stampo medioevale del Golfo, di fare in Siria il bis di quanto già fatto in Libia contro Gheddafi e il tris di quanto già fatto in Afganistan quando era occupato dai sovietici. Si tratta cioè di appoggiare, finanziare, armare, istruire e assistere militarmente ribelli di ogni tipo, compresi gli islamisti di Al Qaeda desiderosi di instaurare anche in Siria un regime fanatico come quello dei talebani in Afganistan e di sottomettere la minoranza cristiana che in Siria ha una sua dignitosa posizione e che per questo si oppone alla ribellione in atto. Pur di cacciare i sovietici dall’Afganistan gli Usa non esitarono ad allevare un certo Bin Laden: la serpe in seno saudita che s’è poi rivoltato contro i suoi allevatori provocando tra l’altro il disastroso attentato suicida alle Twin Towers di New York.
Per onestà e completezza dell’informazione si deve aggiungere che secondo alcuni tra i documenti Wikileaks resi noti da Assange ce ne sono alcuni che dimostrerebbero che in Iraq l’arsenale chimico esisteva davvero, ma i media Usa hanno preferito e preferiscono non farlo sapere. Affermazione che mi pare strana e incoerente, ma che è bene riportare. Anche perché tra i documenti diffusi da Assange ce ne sono alcuni che ridimensionano l’affermazione che l’ambasciatrice Usa a Bagdad avesse saputo in anticipo da Saddam che intendeva invadere il Kuwait e che lo avesse avesse autorizzato a farlo.
Come che sia, in Afganistan, Iraq e Libia il risultato è stato il crollo dello Stato laico e unitario, per quanto poco o per nulla democratico, e il ritorno al tribalismo. Come dicevano i romani, “divide et impera”. Il bisogno occidentale del petrolio mediorientale giustifica questo e altro. Il problema però è che si tratta di un tribalismo spesso islamista, cioè fanatico e nemico dell’Occidente “infedele”, anche se non è certo una qualche tribù che può impensierire militarmente e politicamente l’Occidente. L’esperienza Bin Laden però insegna che il tribalismo se non può schierare eserciti potenti può immettere in circuito una buona dose di terrorismo. Una tossina velenosa che tende a essere permanente. Non tutti sono disposti, oggi, a fare la fine delle tribù degli “indiani d’America” o comunque a tornare indietro. Il mondo è cambiato, e sta cambiando ancora: tanto da dover ricorrere ogni volta a bugie grossolane per poter fare accettare alle proprie popolazioni e opinioni pubbliche una nuova guerra.
Detto questo, fa una certa impressione che si agitino così furiosamente contro l’uso di gas, certamente criminale e inammissibile, i governanti di un Paese come gli Usa che:
- i gas li usano nelle camere a gas dove vengono uccisi i condannati a morte, e tralasciamo che una ricerca ha appurato che almeno il 10% dei condannati a morte negli Usa è in realtà composto da innocenti;
- in Vietnam non solo hanno usato enormi quantitativi di armi chimiche nell’assurda guerra che uccise 58 mila soldati Usa e 3 milioni di vietnamiti, ma si rifiutano a tutt’oggi di far pagare i danni alle industrie che hanno molto lucreato con la produzione di quelle armi micidiali. In particolare, con il terrificante “agente Orange” usato dagli Usa per defoliare intere foreste e regioni con danni che durano ancora oggi, a 30 anni di distanza ( http://www.theguardian.com/world/2003/mar/29/usa.adrianlevy );
- hanno dato più volte a Saddam, durante gli otto anni – dal 1980 al 1988 – della guerra contro l’Iran, le informazioni raccolte dai loro satelliti spia sulla dislocazione delle truppe iraniane per permettere all’esercito iracheno di bombardarle con i gas. Bombardamenti che hanno provocato ogni volta un massacro varie volte più grande di quello addebitato oggi ad Assad. ( http://www.foreignpolicy.com/articles/2013/08/25/secret_cia_files_prove_america_helped_saddam_as_he_gassed_iran
Suscita disagio anche l’attivismo interventista di Kerry, disagio che deriva non solo dai suoi assurdi paragoni con Hitler, ma dal fatto che Kerry, volontario in Vietnam, a suo tempo non solo ha ammesso atrocità varie – riportate nel libro con la sua biografia autorizzata scritto da Douglas Brinkley – ma se n’è pentito al punto da diventare il portavoce dell’associazione dei veterani passati all’opposizione contro quella guerra. Ecco cosa ha detto il reduce-pentito Kerry nel 1971 davanti a una commissione d’inchiesta del Senato degli Usa: «I reduci di questa guerra hanno ammesso di avere violentato delle donne, aver tagliato delle orecchie, di aver decapitato delle persone, di avere attaccato fili di telefoni portatili a testicoli umani azionando al massimo la carica elettrica. Secondo le Convenzioni di Ginevra queste azioni si chiamano crimini di guerra».
Reduce dal Vietnam con una una medaglia stella d’argento, una di bronzo e tre Cuori Purpurei, Kerry ha aggiunto: “La nostra ultima missione di soldati è quella di distruggere le vestigia di questa guerra barbarica, di pacificare i nostri cuori, vincere l’odio e la paura che hanno guidato questo paese negli ultimi dieci anni, in modo che quando tra trent’anni i nostri fratelli cammineranno per strada senza una gamba, senza un braccio, o la faccia, e i bambini chiederanno loro perché, noi potremo rispondere “Vietnam” senza che questo significhi una memoria oscena di cui si vergognarsi, ma invece un luogo dove l’America finalmente capì e dove soldati come noi l’aiutarono a capire”. Il Kerry politico è nato quel giorno. E quando partecipò alla clamorosa protesta dei veterani del Vietnam che gettarono le loro onorificenze sul prato del Campidoglio, Kerry gettò quelle che pareva fossero le sue medaglie, ma anni dopo chiarì: “Credo nelle mie medaglie, non le avrei mai gettate. Quelle che lanciai mi erano state affidate da alcuni soldati invalidi che non potevano farlo”.
“Un imbroglione”, lo attaccarono alcuni commentatori.
Purtroppo era inventato anche “l’incidente del Tonchino”, vale a dire l’attacco del 4 agosto ’64 da parte di motosiluranti nordvietnamite contro due navi militari americane preso a pretesto per ingigantire l’impegno bellico statunitense in Vietnam. Che costò 200 miliardi di dollari ai contribuenti USA, la vita di 58 mila americani e di tre milioni di vietnamiti. Gli Usa scaricarono in Vietnam ben 7 milioni di tonnellate di bombe, quasi il triplo dell’intera quantità di esplosivo utilizzato durante tutta la seconda guerra mondiale. James Stockdale, comandante della squadriglia della Navy in volo di scorta sopra le navi, ha rivelato già da tempo: “Io li vedevo bene dall´alto: laggiù non c´era nessuna motosilurante nemica… c´erano soltanto l´acqua color di pece e il fuoco dei cannoni americani”.
La messinscena del Tonchino ha un illustre precedente. Il 15 febbraio 1898 un incrociatore Usa, il Maine, esplose nella baia dell’Avana allora possedimento della Spagna come l’intera Cuba. Gli Usa presero a pretesto l’esplosione per dichiarare guerra alla Spagna, che con la pace di Parigi nel dicembre dello stesso anno vide la fine del suo impero e l’ingresso di Cuba nell’orbita di Washington. Nel 1987 una speciale commissione d’inchiesta Usa stabilì che il Maine non era saltato per aria per un attentato degli spagnoli e che l’esplosione sarebbe avvenuta “a causa di esplosivi stivati troppo vicino alle caldaie”. Un modo elegante per non ammettere apertamente che la nave era stata fatta saltare dagli stessi statunitensi, visto che è impossibile che una nave militare stivasse gli esplosivi vicino alle caldaie anziché nell’apposita santabarbara.
La frottola delle “armi di distruzione di massa”, atomiche comprese, che nel 2003 permise l’invasione dell’Iraq, ha un piccolo ma significativo precedente. Quando nel ’91 gli Usa, sotto l’egida dell’Onu e con il concorso di32 Paesi, decisero di intervenire contro l’Iraq perché aveva invaso il piccolo ma assai ricco di petrolio Kuwait, l’opinione pubblica mondiale venne sconvolta dal racconto di una giovane infermiera kuwaitiana sulla barbarie dei soldati di Saddam Hussein sfociata nell’irruzione nel reparto maternità dell’ospedale di Kuwait City per rubare le incubatrici dopo averne spiaccicato a terra i neonati. L’”infermiera” era in realtà la figlia dell’ambasciatore del Kuwait a Washington, studentessa negli Usa, e l’episodio delle incubatrici era stato inventato di sana pianta dall’addetto alle comunicazioni del presidente Reagan, Mike Deaver, in collaborazione con la Hill & Knowlton, una delle più importanti società internazionali specializzate in strategie della comunicazione e relazioni e affari pubblici. Per la cronaca, è stato appurato che quel reparto di maternità di Kuwait City non aveva nessuna incubatrice…..
Conclusione: tutto sembra dar ragione alla prudenza di Papa Francesco. E alla sua affermazione riguardo le menzogne di cui l’odio sempre si nutre.
E il cammino continua…la nuova Miss America …
(ammazza che bbona )e’ di origini Indiane…
http://www.repubblica.it/persone/2013/09/16/foto/miss_america_cambia_volto_per_la_prima_volta_la_reginetta_indiana-66603747/1/?ref=HRESS-7#1
=
mentre Washington e’ sotto shock … spari nella sede della Marina
almeno 12 i morti …molti i feriti…
Rodolfo
http://www.youtube.com/watch?v=WQ0y-vO9QLE
oppure su You tube
Joan Baez – Birmingham Sunday
R
Mai sentito parlare di Joseph McCarthy e di quel periodo poco edificante della storia degli Stati Uniti chiamato maccartismo?
Casomai, fattelo spiegare dalla tua compagna, altrimenti ci penso io a suonarti la Marsigliese.
Sarebbe come invitarmi a nozze.
C.G.
Lo so’ chi era…\
uno delle sue piu’ famose vittime fu’ Charlie Chaplin…
Ma non so cosa c’ entri con i nostri argoment …non so”…
se ti riferisci all’ ultima mia frase del post 99 sei proprio messo male…son due cose totalmente differenti…
e la gente sicuramente non veniva mandata a marcire in prigioni maleodoranti ne venivano frustate a sangue…
datte na regolata….se no te sono la “carica” altro che Marsigliese..
Rodolfo
x C.G.
La storia del MIO Giorgetto l’ha creata lei.
Io non ho fatto altro che sventare tutte le falsita’ propandiste di giornali come Repubblica it. ed anche del New York Times.
Lei ha perpetuato queste falsita’ per anni e lo continua a fare, imperterrito…..ma non dice mai niente su Obama, il nuovo Messiah, il Premio Nobel, secondo lei Obama e’ il simbolo del nuovo martire per l’umanita’…..
Io sono conservatrice, pro life, per meno intervento governativo, meno welfare, credo nella liberta’ individuale e nel mercato, credo nell’ ordine e legalita’, rispetto per la tradizione, la famiglia e la liberta’ di religione.
Le posso anche dire che sotto Obama l’America non e’ mai stata cosi’ divisa, Martin Luther King si rivolterebbe nella sua tomba, il suo ” I have a dream” e’ svanito.
Oh, Martin Luther era repubblicano.
Anita
Anita #105
….smentire, non sventare…..
A.
Obama mi piaceva, oggi penso abbia perso tanta credibilità.
Sempre meglio, comunque, di un tragica pantomina come il SUO Giorgetto che ha sulla coscienza centinaia di migliaia di morti ammazzati senza senso alcuno.
Provi a smentire questo fatto se ci riesce.
A proposito di conservatorismo pro-life e tradizioni (sic!) in fondo la capisco.
Se non erro, lei rimpiange i tempi delle sagregazione razziale dove (cito a braccio) “in generale c’era più ordine e rispetto” .
Il che come le ho già detto più volte, spiega tutto.
C. G.
x C.G.
Per il momento rispondo solo alla seconda parte ….e’ ora di cena.
La segragrazione razziale nel New England e’ non esisteva, lei forse parla del Sud.
Come ho scritto parecchie volte, i nostri dipendenti nelle cucine erano tutti neri, gli unici razzisti erano ospiti Italiani…compresi i miei genitori…erano altri tempi e in Italia i neri erano rari come le mosche bianche.
La smetta di insinuare….e di mentire!
Anita
“E il cammino continua….”.
Dopo avere disperso nel mondo i palestinesi superstiti e ridotti a nuova riserva indiana quelli rimasti a casa loro, il titolo di miss Israele tra qualche secolo verrà vinto da una palestinese. E dopo avere ridotto l’Iraq e magari anche la Siria e l’Iran a un inferno permanente o a un deserto negli Usa come miss America verà eletta una irachena o una siriana o una iraniana.
Un bel “cammino” davvero. Ammesso e non concesso che sia “un cammino” in avanti anziché indietro la mania di eleggere le reginette di bellezza come fossero vacche che devono vincere il premio di quella che fa più latte. Fermo restando il fatto che negli Usa dovrebbero limitarsi a eleggere semmai miss Stati Uniti e NON miss America: gli Usa infatti NON sono l’America, ma solo una sua parte chianata Stati Uniti d’America. L’egemonismo, la tendenza alla sopraffazione e l’imperialismo culturale emergono anche da questi “piccoli” dettagli. Come la pretesa di certi sionisti arabofobi di considerare “semiti” solo ed esclusivamente gli ebrei quando invece sono semiti ANCHE gli arabi, i palestinesi, ecc. Che semmai sono gli unici semiti, visto che gli ebrei in realtà sono in stragrande maggior parte europei, nella maggior parte con lontane origini kazare, nordafricane, ecc., che ben poco o nulla hanno a che vedere con la Giudea. A meno di volerci considerare tutti africani visto che Lucy era africana.
Buona settimana a tutti.
pino nicotri
x Anita.
Quindi lei nega di aver scritto (al sottoscritto) quella schifosa frase quando negli US vigeva la segregazione razziale (cito): “c’era più ordine e rispetto”?
Me lo dica pure, forse la scambio per un’altra persona e sarà mio dovere farle pervenire immediatamente le mie scuse.
Per il momento le dico soltanto che il web ha una memoria mooooooolto lunga.
Buon risveglio.
C.G.
x Pino,
Esatto.
Che gli US ( se ci hai fatto caso, per principio non aggiungo mai la A finale) non siano par tout America, lo affermo da anni.
A ragione, mi sembra, perlomeno geograficamente.
Ma si sa , l’ammeregani in quasi 70 anni non hanno mai imparato a chiedere permesso, buttano giù le porte e si prendono e usano quello che fa comodo, quando non fa più comodo, gettano.
E se ci scappa, contro i loro rifiuti attizzano una guerra per tenersi in allenamento.
Faticoso esportare democrazia…
c:G.
Accidenti! Oggi il porcello di Arcore doveva mandare un video-messaggio ai suoi pasdaran berluscosi.
Leggo che ha rinviato.
Molto probabilmente il sollevamento della Concordia gli ruba la scena.
C.G.
x C.G. 110
Mi citi il numero del mio post !
Anita
Ma e’ abituale …ordinario…di prammatica…da sempre…usuale…
comune … tradizionale … solito… consueto….non so’ come dire… …che quando si dice America si intende Stati Uniti…e quando si dice …come dite voi …nel vostro consueto modo di disprezzare gli Americani… “Ammeregano”…certo non intendete un Messicano o un Venezuelano …ma sicuramente un abitante degli Stati Uniti d’ America…questo secondo il mio parere…. posso dire anche Cile-Cileno…Brasile-Brasiliano …Argentina-Argentino o Canada’ – Canadese…. stati che si sa’ si trovano anche nelle Americhe…o no? Certo cosi.. se dico Americano non intendo dunque..un Peruano… se dico Americano si intende naturalmente un abitante degli USA…
ma…e dico ma….ci si puo’ appoggiare a queste quisquiglie…per dimostrare in in effetti cosa? Nulla che sia veramente importante…solo critica usuale e senza senso…
naturalmente questo vale per quelli che si intendono un po’ di geografia…e dell’ uso comune del dire….che dovrebbe accumunarci e non dividere…
Ma ognuno certamente la puo’ pensare come vuole…
non e’ che sia in ultimo questo il problema che assilla il mondo….se c’ e’ qualcuno che si accontenta di queste baggianate senza senso….bonta’ sua…
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i concorsi di bellezza….esistono anche per le vacche naturalmente…cosi come per i cani…tra gli esseri umani non si elegge solo una Miss America…ma anche una Miss Panama…Miss Italia …e poi il clou Miss Mondo o Miss Universo…dove non e’ solo la bellezza che la fa’ da padrone…ma anche la cultura….l’ intelligenza e il portamento….
….l’ essere umano…a differenza della scimmia e’ in grado di distinguere tra bello e’ brutto…tra il babbeo e una persona di cultura…tra il portamento e l’ eleganza di un Mastroianni buon anima…e quello di un pecoraio…che non sara’ mai elegante nemmeno se vestito da Lagerfeld …
…e’ dunque cosa si puo’ avere contro la bellezza …quella vera…
e non premiarla?
Si premia un giornalista…una squadra di calcio…un ciclista…
perche’ non la bellezza?…Mah
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Caro amico …non fra qualche secolo…perche’ aspettare cosi tanto… in Israele e’ gia’ possibile OGGI che il concorso di Miss Israele possa essere vinto da una Palestinese….. non c’ e’ niente che lo VIETA.
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L’ ho scritto qualche post fa”….Israele non ha alcun interesse a trasformare l’ Iran o la Siria o qualsiasi altro Stato in quella regione in un deserto….e’ contro il suo interesse sia come Stato …sia economico….
e se un giorno cio’ si dovesse verificare non sarebbe certo la colpa d’ Israele…che non ha e non ne puo’ avere di velleita’ espansionistiche….
non si aspetta altro che un riconoscimento da parte di tutti gli Stati interessati….in quel caso Israele si ritirerebbe nei confini del 67 o giu’ di li…in quei pochi Km quadrati…per vivere in pace… perche’ non si riconosce Israele….qual’ e’ il motivo…
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Ai Palestinesi dispersi nel mondo….aggiungerei i nuovi 100.000 Siriani….e gli Ebrei che da 2000 anni sono stati dispersi per il mondo….di cui 7.000.000(sette milioni) ancora oggi….causa antica …molto antica,…perche’ parlarne? A chi interessa?
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Vecchia storia e vecchia litania….che non risolve nessun problema….solo il solito bla bla bla inconcludente e’ la questione Ebreo semita….Arabo semita….
l’ ho scritto mille volte….tutti quei popoli sono semiti….
Ma come la storia dell’ “Ammeregano” …. oggi …e da sempre quando si parla di antisemitismo si parla dell’ odio verso l’ Ebreo..
oh insomma Bersani(Crosta) direbbe….
Oh ragassi…siam mica qui a mettere il perizoma al toro da monta….
Rodolfo
Senza mettere conto che il cosidetto popolo Palestinese e un qualcosa che e’ stato inventato di sana pianta…
cio’ non toglie che oggi dunque esiste…e’ diventata una realta’…
e Israele ne deve di consequenza tenere conto….
peccato che i popoli Arabi e i Palestinesi inventati non si rendono conto che c’ e’ anche un altro popolo che esiste….e che da quelle parti e’ sempre esistito…
quello Ebraico che non e’ per niente inventato ma e’ stata una realta’ da sempre….voluta in special modo dagli antisemiti…
Rodolfo
Dimmi Rodolfo, non sarà mica che stamattina ti sei alzato con il deretano scoperto? Sai che palle fino a sera..!
x Anita.
Devo fare la ricerca? Guardi che, anche se sarà una faticaccia, prima o poi lo trovo!
Facciamo una scommessa; se trovo quella schifezza del suo post lei dovrà recitare 4’000 volte a alta voce ” Giorgetto Bush è un fetente”.
Scommettiamo?
C.G.
C.G.
Caro gc…tu forse non conosci la favola del ragazzo che avvertiva e predicava cosi spesso del lupo cattivo che alla fine nessuno ci credeva…fino a quando i lupi si trovarono fuori l’ uscio… qualche giorno fa’….ti ricordi… parlai di Winston Churchill…
cio’ non toglie pero’ che di predicatori ne esistono anche di un’ altra specie…quelli che vogliono convincere tutti di avere una cattiva coscienza… i crociati della morale… …quello da quattro soldi che vogliono imporci una felicita’ che loro stessi per precauzione hanno definito in tutti i particolari…
quelli convinti che tutto quello che esce dalla loro bocca o dalla loro penna …sia tutto puro oro colato…quelli che non sono mai capaci di fare una autocritica….di rifletterre e di avere la forza di ammettere quando si sbaglia… quelli dalla critica per partito preso…incapaci di fare un passo avanti…di andare INcontro ..
io personalmente misuro l’ uomo da quello…dalla sua capacita’ di discutere senza offendere…e sopratutto dalla sua umilta’.
Di questa specie l’ Italia ne e’ piena…troppi purtroppo…
I prepotenti a tempo perso non fanno per me……
Dunque le due qualita’ esistono davvero …..bisogna solo saper cernere.
Rodolfo
x C.G.
Ogni frase scritta su questo blog si puo’ rintracciare , o meglio si puo’ trovare l’articolo sul quale e’ stata scritta.
Anita
Io non ero negli USA ai tempi della segregrazione, almeno non esisteva nel New England.
La mia prima abitazione per ben 7 anni era a tre’ piani, il terzo piano era occupato da uomini neri da Capo Verde…solo che si consideravano Portoghesi e discriminavano gli Afro-Americani.
Buona settimana,
Anita
Nel linguaggio della diplomazia…. l’espressione di un accordo politico con i despoti si chiama” stringere la mano al diavolo” …
…iI regime di Assad ha accettato di distruggere le sue 1.000 tonnellate di armi chimiche….ma mentre si negoziano i particolari …Assad continua il bombardamento a colpi artiglieria… mortai.. e missili Scud ..nella solo scorsa settimana ci sono stati almeno altri 1.000 morti… interi quartieri sono stati distrutti…
Rodolfo
x Mister Rodolpho
Me perche’ te la prendi cosi’ tanto? Piu’ o meno quello che avete fatto a Gaza. Quando pero’ applaudivate o ci si voltava dall’altra parte.
Vergogna!
Shalom
CON QUESTI AFFAMATORI DEL PROPRIO POPOLO, IL 40% DEL QUALE E’ MALATO DI AIDS, GLI USA FANNO AFFARI D’ORO.
……………
IL CASO
Coca-Cola del dittatore
Azienda Usa fa affari col monarca dello Swaziland.

La Coca – cola è tornata a essere «il distillato del demonio». La definizione di un gruppo di integralisti religiosi del 1907 può essere facilmente riadattata ai nostri tempi, l’unica differenza è che ora il demonio è incarnato dall’ultimo monarca assoluto africano, Mswati III dello Swaziland. Nel Paese – uno dei più poveri del globo e piegato dall’Aids – la multinazionale a stelle e strisce ha il suo più importante impianto continentale. I rapporti con il re dittatore, noto per vivere nel lusso e per il rifiuto di ogni possibile riforma democratica, sembra siano piuttosto buoni. Tanto che il monarca è stato recentemente ospite nel quartier generale del colosso del beverage ad Atlanta. Una visita di cortesia che ha infiammato gli attivisti anti regime: «Coca – cola lasci immediatamente il Paese», hanno chiesto, perché sostenere Mswati è come «sostenere l’apartheid».
………….
AFRICA, IL SOVRANO MWATI TROVA LA 14ESIMA MOGLIE

Il re dello Swaziland è pronto per nuove nozze. E mentre vive nel lusso più sfrenato, il Paese è alla fame.
di Giovanna Faggionato –
Il re che cerca sempre moglie per quest’anno l’ha trovata. Il sovrano dello Swaziland, l’ultimo assoluto dell’Africa, ha scelto la sua 14sima consorte. Perché le nozze vadano a buon fine, però, la ragazza dovrà dargli un erede. Solo così, infatti, potrà entrare nell’harem regale, popolato da un vespaio di regine.
OBIETTIVO 70 MOGLI. A quel punto il re sarà a meno 56. Per raggiungere il suo obiettivo dichiarato – eguagliare il padre Sobhuza II che morì circondato di 70 mogli e 67 figli – il 45enne Mwati III ne ha ancora di strada da fare. Ma non si può dire che non si impegni visto che le attuali consorti lo hanno già reso padre di 27 pargoli.
IL BALLO DELLE VERGINI. Del resto trovare la ragazza giusta non è semplice. Prima Mwati le selezionava ogni settembre al ballo delle vergini che si teneva nello stadio. Cinquantamila ragazze seminude ballavano di fronte ai suoi occhi offrendo le loro grazie. Oggi il sovrano si accontenta di conoscere le pretendenti ai concorsi di bellezza o in occasione delle feste di corte. Ma una cosa resta immutata: ne sceglie una all’anno.
MOGLI IN FUGA E LUSSO SFRENATO: DENTRO ALL’HAREM DI MWATI III

(© Gettyimages) Swaziland, una ragazza partecipa a una cerimonia tradizionale: la sciarpa con i pon pon testimonia la sua verginità.
Nemmeno accontentare le sue dolci metà è un’impresa semplice. Una volta all’anno le carica su un jet privato e permette loro di fare shopping in Medio Oriente o negli States. Una fatica. Visto che solo per acquistare l’aereo ha dovuto vincere l’iniziale opposizione dal parlamento, ricordando la natura divina del suo mandato. Con le signore poi non è che tutto fili sempre liscio.
CORNA AL RE. La sua 12esima sposa, Nothando Dube, per esempio gli ha dato un bel grattacapo. Nel 2012 ha provato a fuggire da palazzo, spruzzando uno spray al peperoncino contro la security. L’avevano scoperta a letto con il ministro della Giustizia, Ndumiso Mamba, amico del sovrano e da allora i rapporti col re sono diventati, se si può usare un eufemismo, assai difficili. E che dire di Zena Mahlangu che nel 2002 quando venne rapita dal re, frequentava ancora le superiori? Divenne una delle mogli ufficiali solo otto anni dopo nel 2010. La nuova prescelta, invece, la 22enne Tintswalo Ngobeni, ha cercato di fuggire dalle grinfie del sovrano, chiedendo asilo al Regno Unito.
PATRIMONIO DA 100 MILIONI. Sottomesse a tutti i voleri del marito, le mogli possono almeno godere del suo lauto patrimonio, stimato da Forbes in 100 milioni di dollari. Il re dispone delle ricchezze della nazione e considera i sudditi una proprietà privata. Mwati, va da sé, ama il lusso e gli eccessi. È appassionato di macchine: la sua limousine Maybach costa 250 mila sterline (quasi 298 mila euro). Ed è capace di sborsarne 240 mila (più di 285 mila euro) per un party di compleanno.
PAESE ALLA FAME. Poco importa se il 70% della popolazione secondo Amnesty Internatonal vive sotto la soglia di povertà e il 40% è malato di Aids. Il suo regime non migliora certo le loro condizioni. Anzi. È accusato di aver portato il Paese al collasso, evitato per un pelo solo grazie agli aiuti di 34 milioni di dollari in arrivo dal vicino Sudafrica.
CATTOLICO SUI GENERIS. Del resto lui, da cattolico praticante quale si definisce, crede nella provvidenza. Nella famiglia. E nella patria. Le sue sono poche regole ma precise: nel 2012 la polizia ha vietato alle donne l’uso della minigonna. E nel 2003 lo stesso re aveva proibito di indossare i pantaloni.
Martedì, 17 Settembre 2013
http://www.lettera43.it/cronaca/africa-il-sovrano-mwati-trova-la-14esima-moglie_43675108391.htm
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ISRAELIANI CHE SUPPORTANO IL DIRITTO AL RITORNO DEI PALESTINESI
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https://www.facebook.com/photo.php?fbid=693646283983038&set=oa.554822367910679&type=1
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=693646283983038&set=oa.554822367910679&type=1
Dal 29 settembre alle ore 10.00 al 30 settembre alle ore 22.00 in UTC+03
English and Arabic follow the Hebrew text
כנס בינלאומי – מאֱמת לתיקון: שיבת הפליטים הפלסטינים
ימים א’-ב’, 29-30 בספטמבר, 2013
…Visualizza altro
Eretz Israel Museum
http://ecn.t2.tiles.virtualearth.net/…
POST RECENTI

Zochrot / זוכרות / ذاكرات כנס בינלאומי – International Conference – מאֱמת לתיקון: שיבת הפליטים הפלסטינים – مؤتمر: من الحقيقة إلى التصحيح: عودة اللاجئين الفلسطينيين
29-30.09.2013 תל אביב / Tel Aviv / تل- أبيب
רון פונדק, מ”אדריכלי” הסכם אוסלו, כותב ב”הארץ” בסוף שבוע האחרון מדוע חלוקה לשתי מדינות עדיין אפשרית לדעתו. בואו לשמוע דעות כאלו ואחרות (בעיקר אחרות) בפאנל “מדינה, משטר ומרחב: שיבה לאן?” שידון במודלי משטר אפשריים לשיבה. הפאנל (הכפול!) יתקיים ביום הראשון של הכנס 29/9/13 בין השעות 14:30 ל- 17:40.
Ron Pundak, from the “architects” of the Oslo Peace Process, writes in “Haaretz” last weekend why the two-states solution is still possible to his opinion. Come hear these and other opinions (especially other) in the panel “state, regime and space: return where?” which will discuss possible regime-models in which return can be realized. The (double!) panel will take place on the first day of the conference 29/09/13 between 14:30 to 17:40.
رون بونداك، من مهندسي اتفاقية أوسلو، يشر…
רונן פונדק מביט לאחור, ומסתכל גם קדימה – הקצה www.haaretz.co.ilגם אדריכל הסכם אוסלו מודה שזרעי הכישלון של ההסכם נזרעו כבר על ידי המנהיגים שהובילו אותו: ערפאת העלים עין מהטרור, פרס ורבין לא הנחילו לישראלים את השינוי התודעתי העמוק. ובכל זאת, אחרי שני עשורים וכשרעיון המדינה האחת צובר תאוצה, הוא עדיין משוכנע שהעקרונות שהובילו להסכם ההוא הם הדרך היחידה לשלום
Moran Barir כנס בינלאומי – International Conference – מאֱמת לתיקון: שיבת הפליטים הפלסטינים – مؤتمر: من الحقيقة إلى التصحيح: عودة اللاجئين الفلسطينيين
29-30.09.2013 תל אביב / Tel Aviv / تل- أبيب
בשבוע שעבר ערכנו סיור מקדים באולם רוטשילד, שבמוזיאון ארץ ישראל, תל אביב. פה נערוך את הכנס. על הבמה משמאל ישבו הדוברים הרבים והמשובחים. בכסאות הקהל – תשבי את, תשב אתה! מהרו והרשמו, המקומות הפנויים אוזלים.
This is Rothschild Auditorium in the Eretz Israel Museum, Tel Aviv, where our conference will take place. Onstage on the left is the table where the speakers will sit. On one of the audience chairs – you will sit! Hurry and register to ensure your place.
טופס הרשמה – Registration Form – استمارة التسجيل للمؤتمر…
Zochrot / זוכרות / ذاكرات אירוע סגירת הכנס – השקת “עודה – עדויות מדומינות מעתידים אפשריים” 30.9 בשעה 20:00-22:00Visualizza traduzione 
עַוּדָה – עדויות מדומיינות מעתידים אפשריים – השקה / عــودَة – شهادات مُتخيَّلة من مستقبلات ممكنة – إطلاق الكتاب Lunedì 30 settembre alle ore 20.00 in UTC+03 מוזיאון ארץ-ישראל, תל-אביב 39 persone parteciperanno Partecipa
x C.G.
America o Stati Uniti, non mi dica che tirate in ballo discussioni di 8-10 anni fa’….quando solo io ero presa per “ignorante” e che non sapevo memmeno dove abitavo.
Il suo ‘meregano’ e’ errato, Statunitense sarebbe corretto.
C’e’ una differenza, gli Stati Uniti sono una Nazione unica, non formata da tante nazioni.
Se compro un oggetto l’etichetta e’ made in USA, mentre altri oggetti possono essere Made in Messico, Cile, Columbia, El Salvador, Canada, etc….
God Bless America,
Anita
Cara signora,
le posso assicurare che nel gergo diplomatico o comunque negli ambienti con un minimo di scolarizzazione , si parla sempre di Stati Uniti e mai di “America” quando ci si rivolge a voi.
Diverso il gergo popolare, dentro il quale purtroppo l’ignoranza, sopratutto quella geografica (legga Rodolfo) è preponderante.
Giusto quello che lei sostiene, cioè che le genti US dovrebbero essere chiamati “statunitensi” però con la esse minuscola, almeno nella lingua italiana.
Poi c’è chi vi apostrofa come “gringos”, se non addirittura peggio, oppure come il sottoscritto “meregani” riferendomi esclusivamente a certe vostre Amministrazioni arroganti, tronfie e dal grilletto facile.
Niente a che vedere con il popolo statunitense, rispettabilissimo come QUALSIASI altro popolo.
E questo glielo ho ripetuto decine di volte ma sembra che da quell’orecchio lei non ci senta affatto bene.
Buona giornata a lei.
C.G.
Che vergogna!
Caro GC124
quando parli si “scolarizzazione ” non so se ridere o piangere…davvero…
Solo se vai su google….trovi …”bigliardo americano”…
“L’ Americano”( cocktail)…..”Inglese-Americano”
…”Italo Americano” …che certamente non e’ un “Italo Argentino” …… persino questa che canto’ Carosone …
cantata non certo bene ….non ero in vena…forse ero in una di quelle mie fasi melanconiche…si sente che non c’ e’ vita nella voce……aber immerhin…
http://www.youtube.com/watch?v=2vb9T55O9lc
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E’ molto penoso…credimi …anche nelle evidenze cercare scappatoie solo per il gusto di avere assolutamente ragione.
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Ma…cambiamo tema…il link successivo (perche’ non se ne possono copiare due contemporaneamente) e’ da vedere…sono circa 45 minuti…non buttati al vento… credimi…
lo puoi aprire senza problemi…nessun pericolo…e’ in tedesco…
ma son contento che almeno tu lo capisci….cosi se io dovessi dire qualcosa di sbagliato potrai sempre smentirmi….
….di che si tratta….
….si tratta di un’ intervista a Uri Avnery l’enfant terrible del giornalismo Israeliano…promotore da sempre di organizzazioni per la pace tra Israeliani e Palestinesi…per il suo 90esimo compleanno… dice molte cose che io ho gia’ scritto in questo blog nel passato senza che mai ne sia stato capito il senso…
uno dei passi piu’ importanti e’ quando parla di quello che si dovrebbe fare OGGI…per poter vivere insieme DOMANI…
ed uno dei problemi gravi ….che lui discusse in un incontro con Arafat fu … e’ che… se si deve e fare la pace bisogna innanzitutto cancellare …eliminare le idee…le concezioni…i termini che albergano nella coscienza e nei cuori di tutte e due i popoli….
solo cosi si puo’ arrivare ad un risultato…ad un esito…
…in effetti pero’… te ne accorgerai…una sola volta lui cita al principio dell’ intervista una frase poco felice di Golda Meir…
ma in un contesto diverso….e quello va’ assolutamente bene.
Ho scritto parecchie volte che se voi …tu ..Shalom..Nicotri ecc.
foste i Palestinesi…non ci sarebbe modo di fare un solo passo avanti nel processo di pace …che continuera’ sempre ad oltranza…come dice Avnery fino ad arrivare ad una soluzione del problema.
Se si scrivono falsita’ …o anche verita’ che non si comprendono veramente…sulla Bibbia …sul Talmud…su quello che ha detto tizio o caio…50 anni fa…fuori da ogni contesto rintuzzando odi e risentimenti….non ci si potra’ evidentemente mai riconciliare.
Un saluto
Rodolfo
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa=
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http://blog.br.de/studio-tel-aviv/2013/09/16/uri-avnery-90-jahre-ein-interview.html
x Rodolfo
A parte il fatto che lei non sa un fico secco (neppure) di come mi comporterei io se fossi un negoziatore palestinese, il suo giudizio infatti è solo conseguenza del suo modo velenoso di vedere e giudicare che non lecca i cingoli di Tel Aviv, il problema vero è che i “negoziatori” israeliani sono tutti come lei.
Guarda caso….anche nel video postato da Nicotri sul caso Orlandi si parla di un signore che telefonava a casa Orlandi…che aveva uno strano accento e per questo fu battezzato dalla stampa come
“l’ Americano” e certamente non si intendeva sicuramente Uruguaiano….o no?
Rodolfo
Caro Nicotri,
lei scrive:-
“A parte il fatto che lei non sa un fico secco (neppure) di come mi comporterei io se fossi un negoziatore palestinese”.
=
Sisssissi…lei magari comincerebbe i negoziati cominciando a parlare delle guerre puniche.. e tra citazioni bibliche e talmutiche .. ….finirebbe accusando gli Israeliani di “genicidio” nei confronti dei Palestinesi…come nel post Nr. 70….
sai che progressi….
Un saluto…ma solo da lontano
Rodolfo
x C.G.
OK, siccome lei non ha niente da fare, le suggerisco di iniziare una campagna per eliminare tutte le canzoni, libri, giornali, storie, detti, prodotti, inni, tombe, edifici, etc…. che si riferiscono a questa Nazione come America.
Saluti dall’America,
Anita, Italo-Americana
Mi dispiace deluderla ma ho SEMPRE qualcosa da fare.
Molto spesso occupazioni dignitose e gratificanti.
Lei può chiamarsi come le pare e piace, non ci piove, resta
il giudizio (mio personale) ovvero che l’integrazione sia un percorso intelligente mentre l’assimilazione qualcosa di decisamente discutibile.
Poi, ognuno sceglie il percorso adatto alla propria personalità.
Buona permanenza negli Stati Uniti.
C.G.
Caro CG…ma sul problema dell’ integrazione ..multiculturalismo e assimilazione.. ci sono state molte discussioni in germania e se ne discute tutt’ ora…cerchiamo anzitutto di chiarire i termini del problema e le differenze ….l ’obiettivo dell’assimilazione si fonda esclusivamente sui doveri da parte dello “straniero” che ha soltanto il dovere di diventare
italiano…tedesco….americano…. annullando la propria identita’ originaria…..il multiculturalismo si fonda solo sulla parita’ dei diritti…. lo straniero ha il diritto di essere accolto e rispettato nella sua identita’ culturale e religiosa…
l’integrazione si fonda invece sull’equilibrio di diritti e doveri….. lo straniero ha il diritto di essere accolto e rispettato nella propria identita’ ma anche il dovere di entrare a far parte della comunita’ ospitante ….questo e’ quello che e’ successo ad Anita ed e’ cosi che funziona in America….che non e’ certo il Cile….per essere chiari….
Rodolfo
Credo…che per quanto riguarda Anita di aver fatto un po’ di confusione…non solo integrata….ma anche assimilata…
questo e’ certo…come tanti qui…
Rodolfo
x C.G.
Beh…la mia e’ piu’ che una permanenza, sono cittadina Americana naturalizzata dal 1955.
I miei figli sono ed erano Americani, cosi’ lo sono i miei nipoti…e quelli da venire.
Volendo potrei avere la doppia cittadinanza, cosa che non esisteva anni fa’……
L’unico aspetto negativo e’ che non posso candidarmi per la presidenza degli Stati Uniti…..
Anita
x Rodolfo.
vedo nell’assimilazione lo sradicamento, la cancellazione e l’annullamento di ogni autentico pluralismo, mentre l’integrazione una reale salvaguardia della propria identità. Ma questa è una mia opinione strettamente personale.
Ripeto: ognuno si sceglie il percorso consono alla propria personalità.
Non vivo in Italia da 45 anni ma non mi sono mai sognato di
prendere la cittadinanza del mio paese ospitante, figuriamoci a mettermi a sventolare bandierine tipo Anita.
Lo trovo tardo-pubertario se non addirittura patetico.
Parlo e scrivo la loro lingua, ho venduto la mia forza lavoro ricevendo adeguato onorario. Pago le tasse e ricevo servizi eccellenti, i miei figli sono doppi cittadini per propria scelta da quando sono diventati sedicenni. Sono nati tutti qui e qui è la loro Heimat, ma non la mia. Ho più amici indigeni che connazionali e mi sento integrato. Quando vado a Porto Recanati vado “a casa” quando torno, vado a casa lo stesso.
Pluralismo, appunto.Voglio bene a questa terra, la ammiro per tante cose e a volte la detesto per altrettante, voglio bene alla gente che conosco e quello che significa “soziale Netz”.
Ma non ci sono nato.
C.G.
C.G.
Su integrazione o assimilazione mi piacerebbe sentire il parere di Peter.
Se ci sei, batti un colpo!
C.G.
X CG
Gli inglesi sono pragmatici e non si pongono troppo il problema in termini cosi’ teorici. Cio’ e’ anche dovuto al largo influsso di immigrati di etnie e culture assai diverse…Vi sono Sikh autorizzati ad usare il turbante anziche il casco sullo scooter, musulmane col velo integrale, indiane col sarum o saron o come si chiama, bengalesi in tunica tradizionale…
Gli europei sono certo molto piu affini ai britannici, e viceversa. Loro certo ammettono la affinita’, ma non vogliono considerarsi europei…
Le tensioni razziali o culturali sono molto forti, ma viene ammesso assai di rado. Il posto peggiore sotto quell’aspetto e’ Londra, senza dubbio.
Finche’ lavoro e posso far sentire la mia voce per me e’ ok, ma come immigrati si sta sempre molto attenti a coprirsi le spalle. Gli errori vengono perdonati di rado, o tale e’ la sensazione. E la gente ‘indigena’, come tu la chiami, tollera poco chi gli dice cosa fare con un accento straniero. Leggevo che la cosa e’ frequente anche in US, forse di piu in passato. Vi erano utenti che preferivano avere immigrati come assistenti sociali, infermieri, insegnanti, medici, o altro, perche’ si sentivano piu vulnerabili degli altri ed erano facilmente manipolabili…
Ho acquisito la cittadinanza pur sapendo che saro’ per sempre considerato italiano, e mai uno del posto, e mi va bene cosi’.
Non mi riconosco affatto bene sotto la monarchia britannica, o la camera dei Lords, di cui pero’ conosco la storia piuttosto bene, ma mi sento rappresentato dal parlamento di Westminster, alla cui elezione ho diritto anch’io come votante. Ammetto pero’ che la cittadinanza mi
comporta un certo rispetto, dato che ho pagato un po’ di soldi per una cosa di cui non avevo alcun bisogno materiale. Per il resto, non e’ cambiato nulla. E spero che non mi chiamino a fare da giurato in tribunale…
Un saluto
Peter
A propos, la Costa Concordia e’ stata raddrizzata e sollevata, con tutte le sue 114.000 tonnellate, due volte piu’ grande del Titanic….
L’ impresa di salvataggio marittimo piu sensazionale della storia, finora.
Definita ‘ un trionfo dell ‘ ingegneria umana’, che ha rettificato l’errore dovuto ad incompetenza…
D’ accordo che hanno partecipato ingegneri di ben 24 paesi diversi, ma chi li ha coordinati?….
Se fosse avvenuto in US o Scandinavia, o germania…
Peter
xPeter …trovato articolo…trovata soluzione…
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Nick Sloan…Nato in Zambia e residente a Città del Capo, 52 anni, da 27 guida salvataggi e rimozioni di relitti in tutto il mondo. E in tutti i mari, dal Brasile all’Australia. Ha coordinato come Salvage Master l’impresa titanica di rotazione della Costa Concordia dalla chiatta “Polluce”, ormeggiata a bordo della nave. Suo il timone del recupero, passaggio per passaggio: prima le operazioni di tiraggio e distacco dalle rocce, poi la stima della quantità di acqua da inserire dai cassoni. E’ abituato al pressing di media e opinione pubblica, ma i successi fanno parte del suo curriculum. Assediato da microfoni dopo quello di stanotte, ha risposto: “Mi vado a bere una birra, mando un bacio a mia moglie e vado a dormire”. Le passioni? I suoi tre figli, le escursioni e il buon vino.
Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/LOOLF=
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A proposito di Sloan….mia mamma …buon anima per i dolori usava un’ inguento che si chiamava proprio cosi…”Sloan”…
aveva un buon odore….gradevole…
Rodolfo
Ho appena scritto un post per Peter …ma la cosa non ha funzionato…forse Nicotri riesce a recuperarlo…
R
Alleluhia….
Gli esorcismi funzionano…
Per i sette candelabri d’oro dell’ apocalisse….
Peter
E’ troppo presto per cantare vittoria …come vedi….
R
xPeter 139 (Costa Concordia)…trovato articolo…trovata soluzione…
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Nick Sloan…Nato in Zambia e residente a Città del Capo, 52 anni, da 27 guida salvataggi e rimozioni di relitti in tutto il mondo. E in tutti i mari, dal Brasile all’Australia. Ha coordinato come Salvage Master l’impresa titanica di rotazione della Costa Concordia dalla chiatta “Polluce”, ormeggiata a bordo della nave. Suo il timone del recupero, passaggio per passaggio: prima le operazioni di tiraggio e distacco dalle rocce, poi la stima della quantità di acqua da inserire dai cassoni. E’ abituato al pressing di media e opinione pubblica, ma i successi fanno parte del suo curriculum. Assediato da microfoni dopo quello di stanotte, ha risposto: “Mi vado a bere una birra, mando un bacio a mia moglie e vado a dormire”. Le passioni? I suoi tre figli, le escursioni e il buon vino.
Il Sole 24 Or3
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Rodolfo
L’ ho riscritto e l’ ho rispedito…ma ha fatto di nuovo cilecca…chissa’ perche’…non sono ne’ superstizioso…ne’ fatalista….
Macche’ Peter per una volta possa avere ragione?
Impossibile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
!!!!!!!!!!!!!!!!NICOTRI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sciolga l’ esorcismo……………….
Rodolfo
xPeter …trovato articolo…trovata soluzione…
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=
Nick Sloan…Nato in Zambia e residente a Città del Capo, 52 anni,
da 27 guida salvataggi e rimozioni di relitti in tutto il mondo. E
in tutti i mari, dal Brasile all’Australia. Ha coordinato come
Salvage Master l’impresa titanica di rotazione della Costa
Concordia dalla chiatta “Polluce”, ormeggiata a bordo della nave.
Suo il timone del recupero, passaggio per passaggio: prima le
operazioni di tiraggio e distacco dalle rocce, poi la stima della
quantità di acqua da inserire dai cassoni. E’ abituato al pressing
di media e opinione pubblica, ma i successi fanno parte del suo
curriculum. Assediato da microfoni dopo quello di stanotte, ha
risposto: “Mi vado a bere una birra, mando un bacio a mia
moglie e vado a dormire”. Le passioni? I suoi tre figli, le
escursioni e il buon vino.
Il Sole 24 Ore
=
=
Rodolfo
x C.G.
QUOTE:
” Non vivo in Italia da 45 anni ma non mi sono mai sognato di
prendere la cittadinanza del mio paese ospitante, figuriamoci a mettermi a sventolare bandierine tipo Anita.
Lo trovo tardo-pubertario se non addirittura patetico”
Gentile Signore,
le bandierine le sventolo sul forum di P. e solo per beffarla…ed anche perche’ li’ si possono usare tags.
Lei lo sa benssimo, glielo ho detto e stradetto.
Solo ed unicamente per la SUA presenza in quel forum, appunto perche’ so e….’sappiamo’ quanto lei le gradisca.
Quindi il “tardo-pubertario se non addirittura patetico”
se lo tenga per lei stesso.
Aggiungo che lei non ha alcun diritto di criticare le azioni degli altri, io me ne frego altamente di quello che fa lei e del suo sistema di vita, delle sue ideologie ed appartenenze politiche e sociali.
In other words: Mind your own business !!!
Anita
x Rodolfo
Bloccati chissà perché dall’antispam. Li ho sbloccati poco fa.
Grazie Nicotri d’ aver liberato il post dall’ incantesimo….
emmo’ ? Chissa’ che dira’ er Peter……speramo bbene…
Rodolfo
x Peter
Grounded Costa Concordia cruise ship is ready to roll, literally
http://www.cbsnews.com/8301-202_162-57599101/grounded-costa-concordia-cruise-ship-is-ready-to-roll-literally/
Ci sono articoli e websites in Italiano ma non danno accesso.
Forse qui troverai quello che cerchi.
Anita