La crisi dell’euro fa bene: alla Gemania

La crisi euro ha fatto risparmiare 40 miliardi alla Germania

Mario Lettieri*  Paolo Raimondi**

In questi anni di profonda crisi dell’euro, la Germania complessivamente non ci ha rimesso. Anzi ci ha guadagnato e non poco. Non c’è lo dice uno dei tanti analisti europei con il dente avvelenato per le troppe polemiche tedesche sull’utilizzo delle loro finanze per salvare altri Paesi europei in deficit e con elevato debito pubblico. E’ direttamente il ministero delle Finanze di Berlino a fornire dati precisi e incontrovertibili. Secondo il settimanale Der Spiegel, il governo tedesco, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, ha dichiarato che, calcolando costi e benefici, al netto avrebbe speso la modica cifra di 599 milioni per sostenere il sistema dell’euro! Secondo il ministero delle Finanze però, dal 2010 al 2014 la Germania risparmierà ben 40,9 miliardi di euro, solo per minori pagamenti di interesse sui suoi titoli di Stato.

Questo è il risultato di una forte domanda di obbligazioni tedesche, dagli investitori ritenute titoli sicuri e rifugio nella crisi generalizzata dei debiti pubblici europei. Di conseguenza il tasso di interesse di tutte le nuove obbligazioni emesse in Germania è sceso di circa un punto percentuale. La combinazione del risparmio sui tassi di interesse e dell’aumento degli introiti fiscali nazionali generati da una economia in crescita ha fatto anche scendere il livello del nuovo debito pubblico tanto che per il periodo 2010-12 la riduzione è stata di 73 miliardi di euro.

Un altro importante effetto favorevole per la Germania è stata la progressiva trasformazione del proprio debito pubblico da breve a più lunga scadenza. Nel 2009 le obbligazioni con scadenza inferiore ai tre anni erano il 71% del totale. Nel 2012 sono scese al 51%. Ciò ha un naturale ed enorme effetto stabilizzante sulle finanze di un qualsiasi Paese.

Questi risultati certamente non sono una “colpa” ma un merito e un vanto per l’economia tedesca. La Germania ha un’economia all’avanguardia nelle nuove tecnologie. E’ presente come “sistema-Paese” sui mercati internazionali e nei grandi progetti infrastrutturali e di sviluppo in tutti i continenti. E’ da tempo seriamente impegnata nella promozione dell’apprendistato e dell’occupazione giovanile ma anche nella tutela dei lavoratori che perdono il posto o che necessitano di una riqualificazione professionale.

Detto ciò però non è accettabile la retorica di chi continua a sentirsi defraudato da Paesi che vivrebbero al di sopra delle loro possibilità. Non si può pretendere di portare Stati e popolazioni in crisi fino alla disperazione con l’imposizione di politiche di solo rigore. Si ricordi che, del resto, molti miliardi stanziati per aiutare l’Irlanda, la Grecia o la Spagna sono serviti a coprire i buchi di banche europee, anche di quelle tedesche, detentrici di titoli di debito dei Paesi “aiutati”.

La persistente depressione economica in molti Paesi dell’Europa e la crescente instabilità politica e sociale metterebbero in discussione l’intero processo di unità europea con inevitabili ripercussioni negative anche per i Paesi con economie più solide, come la Germania. Perciò servirebbe invece promuovere una grande visione europea e una serie di azioni comuni per superare le attuali difficoltà. Le sfide certamente non sono poche ne vanno ignorati i rischi ancora persistenti di altre crisi finanziarie globali.

La Bundesbank di recente ha affermato che potrebbe rivedere la politica di tassi di interesse vicino allo zero. Certo ciò ha una ragione anche interna in quanto, se lo Stato ha risparmiato sugli interessi, i risparmiatori tedeschi ricevono tassi negativi, al netto dell’inflazione. Ciò potrebbe determinare destabilizzanti cambiamenti nelle loro decisioni finanziarie. La Banca centrale tedesca si sta inoltre opponendo alla politica del “quantitative easing” della Federal Reserve di immettere sempre più liquidità e a tassi bassissimi nel sistema. E’ da tempo che la Fed cerca di spingere anche la Bce sulla stessa strada. Noi riteniamo che si tratti di una politica monetaria pericolosa in quanto fomenta vecchi comportamenti, rischiosi e speculativi, e si creano le condizioni per fiammate inflazionistiche.

In conclusione, il nodo, ancora una volta, è squisitamente politico: l’Europa deve operare con un’unica voce per una vera riforma del sistema finanziario ed economico internazionale e per le politiche economiche interne.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi  **Economista

48 commenti
  1. Anita
    Anita says:

    Sulla discussione del precedente articolo:
    Perche’ gli Ebrei non se ne vano a casa loro?

    Veramente e’ una domanda difficile a cui rispondere, perché non ogni paese tiene traccia di queste cose, in particolare nei paesi in cui gli ebrei sono perseguitati. (statistiche)

    Maggior parte delle stime che ho visto indicano che ci sono circa 13-14 milioni di ebrei nel mondo.
    La stragrande maggioranza di questi ebrei vivono in entrambi gli Stati Uniti e Israele, entrambi con 5-6 milioni di ebrei.
    Ci sono circa 1,5 milioni di ebrei in Europa, 400.000 in America Latina e 350.000 in Canada. In Africa, ci sono meno di 100.000 ebrei, circa il 90% dei quali vive nel paese del Sud Africa.
    Ci sono circa 100.000 ebrei in Australia e Nuova Zelanda messi insieme.
    Ci sono circa 50.000 ebrei in Asia – – (escluso Israele)

    Non credo che il lembo di terra Israeliana avrebbe a capacita’ fisica di ospitarli tutti.

    Se tutti gli Italiani degli Stati Uniti ritornassero in Italia…lo Stivale affonderebbe.

    Buona settimana,
    Anita

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    La patria degli ebrei è quella di tutti gli altri esseri umani: il mondo. Dire che Israele è la patria di tutti gli ebrei del mondo è una grande fesseria, utile solo a far nascere discorsi del tipo “perché allora non se ne vanno in Israele?”. L’Italia è forse la patria di “tutti gli italiani del mondo”? Anche dei 100 milioni che ci vantiamo sono emigrati ovunque, così come lei è emigrata negli Usa? L’Africa è la patria di tutti i neri, compreso Obama e quelli che si trovano a milioni negli Usa? La patria dei musulmani emigrati in Italia è l’Italia o l’Arabia Saudita?
    Certi discorsi, cari a troppi politici israeliani e predicatori islamisti, sono pericolosi. Quindi da respingere.
    Un caro saluto.
    pino

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Pino,
    gli italiani emigrati dai primi anni del secolo scorso fino alla fine degli anni ’80 sono circa 30 milioni, più l’Anita.
    Cento milioni mi sembrano francamente troppi.

    C.G.

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x CG

    Non cambia poi molto. Comunque si usa aggiungere una sessantina di milioni di oriundi con ascendenti italiani. Che sono poi quelli ai quali almeno riguardo l’Argentina una decina di anni fa è stata suonata la grancassa del “rientro”, dando loro più facilmente la cittadinanza italiana.
    Ho sempre sospettato che la cifra 100 milioni fosse propagandistica, della serie “il mondo lo abbiamo civilizzato noi”.
    E la cioccolata?
    pino

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Guarda che te la mando attraverso un pacchetto postale e se poi non arriva io non ci posso fare niente!
    Un postino goloso si trova sempre, mi ci sono imbestialito già tre-quattro volte.
    Il recapito (tuo) mandamelo per e-mail (mia)
    Buona notte.
    C.G.

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x CG

    Ma io scherzavo! Oltretutto a cento metri da casa c’è un supermercato straricco anche di cioccolata di vari Paesi e conosco bene i migliori negozi di cioccolato a Milano. Inoltre sono non dico a dieta, ma ho deciso di stare lontano dai dolci. Specie dal miele e dalla cioccolata.
    Un abbraccione.
    pino

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Che strano i disguidi di pacchetti dall’Italia o per l’Italia.
    Io no ho mai riscontrato problemi.

    Ricevo e ricevevo libri, CDs, panettoni, regali in argento, oggetti vari ed arrivano sempre in dovuto tempo, 5-6 giorni.

    Anni fa…si parlava di mesi…non di giorni. ma quelli erano i tempi che Berta filava.

    Anita

  8. uroburo
    uroburo says:

    PER CC
    Sì, sì, anch’io ad accogliere i fratelli tedeschi! Ma solo a patto che poi si portino rapidamente via il Banana. Per sempre.
    E la pentola di coccio?
    Un saluto U.

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    Guardi che un Software per grafici in lingua italiana abbastanza costoso da me ordinato in Italia (Milano) agli inizi di gennaio scorso non è mai arrivato a destinazione nonostante infinite ricerche e reclami. La ditta fornitrice, prove alla mano, me lo spedì nel giro di due giorni. Chissà in quale magazzino delle Poste italiane (oppure svizzere?) riposa…
    Immaginiamoci un pacchetto con su la cedola “contiene cioccolato”.
    Spero almeno che chi si ha fottuto la cioccolata gli sia andata almeno di traverso..

    C.G.

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Venezuela: Sventato complotto
    per uccidere presidente Maduro

    “Il ministro dell’Interno venezuelano ha annunciato di aver sventato l’azione di commando incaricato dall’ex presidente colombiano Uribe. Due persone catturate. Lo stesso Maduro ha chiamato Obama per chiedergli se Washington fosse coinvolta”
    —————————————————————————————
    Come se ci fosse bisogno di domandarlo!
    Chissà cosa gli ha risposto Obama…..”signor presidente, stavolta ci è andata male ma ci riproveremo. Stia certo. Cordiali saluti a lei e alla sua signora”.

    C.G.

  11. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Per i presidenti del Venezuela il chiamare i presidenti degli Stati Uniti; “il diavolo”, e’ ormai diventata una routine.

    Il nuovo presidente eletto, Nicolás Maduro Moros, ci ha aggiunto: ” Obama e’ il grande capo dei diavoli“…..

    Sono proprio stanca di politica interna ed ancor di piu’ di quella esterna.
    Troppe incongruenze, chiacchiericci…complotti, congiure, opinioni sballate, true or false…..???

    Giornalmente cancello dalla mia mail box un minimo di 100-125 articoli-websites-giornali, ect…
    Cancello senza leggere…mi soffermo solo su qualche headline o video di merito.
    Cancello anche e-mail politiche da parte di amici…..sono stanca….

    Anita

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Per i presidenti del Venezuela il chiamare i presidenti degli Stati Uniti; “il diavolo”, e’ ormai diventata una routine”.
    ————————————————————————————–
    Fossero soltanto i vari presidenti del Venezuela…
    Data la recidività degli “esportatori di democrazia” e le loro porcate in America latina a sostegno diretto e indiretto di dittatori sanguisughe e corrotti, oserei dire che è legittimo, con probabilità che rasentano la certezza, sospettare dei “Los Gringos de Washington”.

    La storia più o meno recente e spesso tragica di quel Continente parla da sè.

    C.G.

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Un appunto.
    Ricordiamoci le ultime parole famose delle diverse amministrazioni US:
    Teatro di guerra Iraq: “non sarà come in Vietnam”.
    Teatro di guerra Afghanistan: “non sarà come in Iraq”.
    Teatro di guerra Siria.” non sarà come in Afghanistan”.

    C.G.

  14. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    ….se non erro in tutti quei conflitti gli US non erano soli, c’era la partecipazione Europea.

    Anita

  15. Peter
    Peter says:

    A proposito di Latinos, societa globale e discriminatoria, sovrappopolamento, ricchi alle stelle e poveri in massa alle stalle o peggio, consiglio la visione di Elysium, un film di intensa critica sociale anche troppo buono per essere di Hollywood.
    In realta e’ lo specchio piuttosto impietoso Della societa’ Americana di oggi, coloriture Ed effetti speciali a parte.

    Peter

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    Che gli europei siano stati coinvolti durante la vostra (sporca) guerra nel Vietnam è una balla colossale. La Francia? Era tutta un’altra storia precedente alla vostra micidiale porcata in Estemo Oriente . Anche con uso massiccio di armi chimiche, quelle che oggi, usate da altri fetenti, fanno arricciare il naso agli ipocriti di turno.
    Vero invece, purtroppo, sul coinvolgimento italiano in Iraq e Afghanistan, nonostante tutto con mansioni diverse da quelle degli “esportatori di democrazia” i quali, se non sono occupati con quei loro gingilli di morte, vanno in grave crisi di astinenza.

    C.G.

  17. peter
    peter says:

    x CG

    UK e’ stata quasi sempre coinvolta, tranne per il Vietnam.

    Oggi e’ Cameron che preme su Obama per la Siria.

    Peter

  18. peter
    peter says:

    x CG

    interessante che vedendo Elysium pensavo a District 9 senza volerlo, un altro bel film uscito alcuni anni fa. Ho poi appreso che il regista, sudafricano, e’ lo stesso, Neill Blomkamp mi pare.

    Peter

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Grazie,
    ma è in inglese e io l’inglese lo mastico in maniera insufficiente.
    Se è un buon film di critica sociale è importante capirne le sfumature. Probabile che esca, prima o poi, la versione italiana o tedesca.
    Comunque me lo sono annotato.
    C.G.

  20. Anita
    Anita says:

    x Peter

    ….anche sulla Libia, Uk e Francia hanno messo pressione su Obama….specialmente avendo le basi aeree in Italia.

    La Siria e’ molto preoccupante….la Russia, Cina e alcuni stati Arabi sono contrari ad un intervento.

    Il popolo Americano e’ piu’ che contrario…Obama ed alcuni reppubblicani stanno spingendo per un azione, John Kerry poi ha una veduta tutta sua senza alcuna certezza.
    Ma chi sono i ribelli ed e’ vero che Assad abbia usato il gas sarin contro i civili???

    Troppe notizie discordanti, la Lega Araba condanna Assad…
    Ma la Siria fa parte della Lega Araba, cosi’ l’Egitto, Giordania, Lebano, Iraq, l’Arabia Saudita, Yemen….

    E’ meglio che vada in giardino…..

    Anita

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    odDio: E l’uomo creò il Cervello

    http://www.lastampa.it/2013/08/29/scienza/tuttoscienze/primo-minicervello-umano-in-provetta-Dhkil67z2ITC1dYWFliJMN/pagina.html

    Piccolotto,sgraziato,..utile, per il momento, solo per applicazioni di ricerca…,ma pur sempre con una particolarità , ovvero da cellule staminali toti-potenti si formano dei neuroni e questi ,(perbacco fanno i neuroni, cioè si connettono tra di loro)..per quel poco che ne capisco io…!!!
    Un sollievo , però,il pensare che già si stia studiando il problema dei Microcefali…in natura umana “abbondano”e ve sono esempi quotidiani.
    Così,una mia modesta impressione !

    cc

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    I suoi sono sani dubbi. Doverosi. Li ha perfino Dan Kaszeta, consulente della Casa Bianca per la Sicurezza. Non solo gli Usa hanno già mentito troppe volte per poter scatenare una guerra che pensavano utile per loro. E proprio l’Inghilterra di Blair è quella che più spinse il bevitore Bush che piangeva “sulla spalla di Dio” a bere e far bere la frottola delle “armi di distruzione di massa prodotte da Saddam”, atomiche comprese.
    E’ sintomatico che a fare il tifo per colpire (anche) la Siria siano i filo israeliani senza se e senza ma, gli ipersionisti arabofobi, gli stessi che fornirono prove fasulle agli Usa per le “atomiche di Saddam” e che continuano a fornire a tutti balle sulle “atomiche iraniane”. L’obiettivo di questa gentaglia è infatti in realtà colpire l’Iran e, più in generale, impedire lo sviluppo economico industriale del Medio Oriente. Che si vuole resti solo un fornitore di petrolio per l’Occidente accontentandosi di investire i quattrini in armamenti e mega privilegi dei vari re e sultani come fanno i sauditi e i qatariti.
    Un saluto.
    pino

  23. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Gino,

    carina la tua osservazione sulle sequele di scuse per definire che una guerra è diversa dall’altra, la prossima sarà sempre “più umanitaria” e così , di guerra umanitaria in guerra umanitaria,si piazzano basi in tutto il mondo.
    Lodevoli poi gli sforzi inumani di alcuni statisti ,la cui unica preoccupazione ,dopo la colazione (che è sacra),è quella di occuparsi del bene dell’umanità più varia e disparata.
    Lodevoli gli sforzi di “media” nel raccontarci , prima le mirabilie ,delle nuove tecnologie delle armi..c’è sempre una novità….e poi raccontarci di atrocità contro inermi popolazioni..mi sembrano a volte simili a quelli che si vogliono “salvare ” il loro lavoro….!!!

    Per salvare Pino, direi a questo punto ,che meno male che ci sono i media,e che ovviamente a causa delle diversità della specie (fattore biologico)..non sono tutti uguali.
    Mahh, a me sembra che dalla guerra di Troia, in poi, si stiano raccontando sempre le solite panzane e le solite storie.
    Certo ,che però, bisogna farlo con spiritualità nuove,anche i microcefali di cui sopra,in fondo nel corso dei millenni , hanno sviluppato nuove resistenze,ma in fondo almeno fin’ora,quasi sempre i nuovi antibiotici,riescono in fondo ,a fregarli !

    cc

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Anche se so che è inutile ricordarlo agli /alle sventolabandierine a stelle e a strisce oppure a una sola stella, quella di David, tutto Patria , Ordine e Arroganza, chi procurò a suo tempo queste porcherie chiamate gas nervini a Saddam Hussein in funzione anti sciita e anti curda.
    Lo ricordo quindi al vento, che soffia e va, sopratutto gli ricordo la strage di Halabja dove cinquemila curdi furono gasati da Saddam con “prodotti” made in US gentilmente elargiti dai cosidetti “esportatori di democrazia”.

    “E vo comparando, mi sovvien l’eterno e le morte stagioni e la presente”… (come mi ha insegnato Leopardi) quando l’Italia fascista in Etiopia usò gas alla senape contro altrettanta gente inerme.

    C.G.

    C.G.

  25. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    La fiducia nei miei confronti è gravemente compromessa, per questo ho deciso di dimettermi per risolvere quanto prima la situazione.
    Christian Wulff, presidente della Germania accusato di aver ricevuto soldi da un imprenditore

  26. Anita
    Anita says:

    x C.G. #27

    Iraq produceva sarin tra il 1984 e il 1985, quando gli ispettori sono stati ordinati di lasciare il paese.

    Prima di Iraqi Freedom nel 2003, l’Iraq aveva ammesso di avere usato almeno una volta 790 tonnellate di gas nervino.

    Nel 1987 e nel 1988, le Nazioni Unite hanno confermato che l’Iraq ha usato una combinazione di agenti nervini organo-fosforo contro i curdi nel nord dell’Iraq.

    Si stima che 5.000 persone sono state uccise …

    Fonte:
    http://science.jrank.org/pages/5965/Sarin-Gas.html#ixzz2dPgrDTxq

    Anita

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Alla fine degli anni ’80, gli US sapevano perfettamente che Saddam Hussein faceva un uso massiccio di armi chimiche non solo contro la popolazione curda e sciita ma ANCHE nella loro guerra contro l’Iran, ma non fecero nulla per fermarle. Chi gli fornì il supporto tecnologico, lo Spirito Santo?
    L’Iran stava per conquistare Bassora il che significava la vittoria certa contro l’Iraq.
    L’allora presidente Reagan (il suo eroe, egregia signora!) dopo aver letto il rapporto della Compagnia della Zia, al secolo: la CIA, affermò che una vittoria dell’Iran sull’Iraq, per gli “interessi” meregani era una cosa inaccettabile.

    Si informi, meglio sarebbe su fonti attendibili.
    C.G.

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    Terzo anello dell’inferno,appena entrati ,prima porta A DX !
    Location caratteristica ai fini dell’espletamento delle più classiche evacuazioni di tipo liquido.
    Una questione puramente di carattere biologico -naturale !

    cc

    ps-Il ricordo va a Schizzo-lungo celebre simpatico cagnone !

  29. romanzoreale.net
    romanzoreale.net says:

    La vera fiction non è al cinema o in televisione ma è la vita di tutti i giorni, dove ci sono interessi inimmaginabili alle persone comuni, su romanzoreale.net ho scritto come la penso, secondo me la verità ti aspetta e non può attendere.

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    xcc
    Schizzo Lungo…chissà che fine ha fatto?
    Forse a passare gli ultimi anni in una casa di riposo per anziani, un pò come quelle comunità che ospitano vecchi musicisti, tenori e soprani di musica classica che ogni tanto si cimentano tra loro con un Rigoletto oppure una Tosca fatti in casa.
    Di una tenerezza senza uguali anche se la voce, da tempo, se ne è andata.

    C.G.

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro romanzo reale,

    (alla ricerca della verità sic!)

    ho dato una breve scorsa al “sito”,approfondirò in seguito , ma a prima vista il problema delle “entità esterne “,che condizionano ectt,ectt,..a me pare vecchiotto, come dire,un po datato.
    Nel corso dei secoli ,c’è un’entità in carne ed ossa, che partendo da presupposti molti “spirituali” facilita da sempre il corso del potere economico…e continua con vecchi trucchi stregoneschi,a guidare le “greggi”.
    E’ solo una questione psicologica di paure ancestrali,sfruttate con metodi moderni …senza bisogno di ricorrere a vecchi o nuovi trucchi…(nel senso che anche gli stregoni si evolvono)

    Cosa vecchiotta,.già scoperta e disvelata alla fine dell’800,in modo un tanticchio più razionale per spiegare una realtà .,che solo apparentemente è nascosta.
    Poi, sui mondi paralleli e tant’altro avremo magari modo di discuterne,ma perbacco magari in termini scientifici,ovvero una questione di buchi bianchi e buchi neri !

    cc

  32. Schizzo Lungo
    Schizzo Lungo says:

    x Cerutti
    Sto benissimo e attivo. Adesso lavoro per promulgare giustizia e verità.
    Sul tema delle armi chimiche vorrei notare che l’Usa non ha MAI aiutato l’Iraq nello sviluppo delle armi chimiche nel provvedimento o della tecnologia o del materiale necessario per produrle. Anzi l’Usa faceva del tutto per effettuare un embargo contro questo sviluppo. Cito dal un documento della Cia tra gli stessi che lei oggi cita per la complicità dell’Usa:
    “Il successo nell’uso di armi chimiche letali da parte dell’Iraq in una guerra convenzionale è il culmine di 20 anni di sforzi da Baghdad per acquisire o sviluppare tali armi . L’ultimo decennio ha visto il successo del loro sforzo continuo e sistematico per sviluppare una capacità modernissima per la fabbricazione di armi chimiche contro grandi probabilità politichè e nonostante le sanzioni economiche in acquisizione della tecnologia necessaria . Il programma di guerra chimica è stato un investimento relativamente a buon mercato per l’Iraq . Stimiamo che il programma ha un costo leggermente superiore a $ 200 milioni in immobilizzazioni nel corso degli ultimi dieci anni , meno del 2 per cento delle spese militari in Iraq , nello stesso periodo . Il programma occupa circa lo stesso ordine di grandezza in dollari e la ricerca e lo sforzo di sviluppo , come il programma nucleare iracheno .
    Iraq è riuscito a ottenere l’assistenza necessaria per la ricerca , la formazione , e la tecnologia di processo dal Unione Sovietica , dall’Europa occidentale , e altre fonti mediorientali . Senza questa esterna , in particolare dell’Europa occidentale , assistenza , riteniamo che gli iracheni non avrebbe potuto sviluppare armi chimiche … Aiuto dalla Germania occidentale della ditta XXXXXX è stato particolarmente critico . Ha fornito competenze tecniche e attrezzature e ha facilitato i contatti iracheni con altri fornitori dell’Europa occidentale . Nonostante il loro coinvolgimento pesante continuare nei programmi di protezione chimiche irachene , non crediamo che i sovietici sono stati coinvolti nel tentativo iracheno di sviluppare armi chimiche dalla metà degli anni 1970 . A quel tempo, gli iracheni escluse i sovietici dal programma iracheno di armi a causa della loro insoddisfazione per i prezzi ed equipaggiamenti sovietici e perché gli iracheni avevano un adeguato sostegno da parte delle imprese dell’Europa occidentale .
    Crediamo che l’Iraq ha fatto progressi sufficienti nel suo programma di armi chimiche da renderlo relativamente immune dalle pressioni straniere . Sforzi degli Stati Uniti per embargo attrezzature occidentale e precursori chimici rallenterà il programma iracheno guerra chimica e di imporre maggiori costi , ma probabilmente non fermare il progresso dell’Iraq . Maggior parte delle apparecchiature di produzione è a posto . Iraq sta usando numerose società di copertura e gli stati arabi amici di aggirare l’embargo occidentale su precursori chimici . Inoltre, se l’ embargo occidentale si dimostra efficace e la capacità dell’Iraq di acquistare forniture in Europa occidentale è finita , noi crediamo che gli iracheni potevano , con parziale successo , ancora una volta, girare verso l’Unione Sovietica e l’Europa orientale per le forniture di tutto eccetto l’ agente chimico finale.”

    Allora senza questo aiuto specialmente della ditta tedesca Iraq non avrebbe potuto sviluppare armi chimiche. Pero tutta la colpa e’ sempre sull’Usa solo perché Iraq ha usato la data della disposizione delle truppe iraniane fornita dalla Cia per mirare le bombe chimiche. La questione finale sarebbe allora: Iraq avrebbe usato armi chimiche senza questa informazione? Direi di si.

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy..detto tra noi: anche quando cerchi di mimetizzarti lo fai da dilettante.. suvvia!
    E vabbè…
    Il fatto è che con i documenti raccontati dalla Compagnia della Zia (leggi: CIA) al massimo uno ci può incartare il pesce che si compra al mercato ittico.
    Eppure voi meregani dovreste aver imparato a non prendere sul serio questi 007 da strapazzo come succede, da una decina d’anni, qui in Europa. Quando viene nominata ci mettiamo tutti a ridere, anche se spesso ci sarebbe da piangere.

    C.G.

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    IL WASHINGTON POST CI DA’ RAGIONE: ECCO CHI SABOTAVA CON I VIRUS I SISTEMI INFORMATCI DELL’IRAN (E DELLA CINA E RUSSIA):

    WASHINGTON – Le agenzie di intelligence Usa nel 2011 hanno condotto ben 231 cyber attacchi, trasformando Internet in un vero e proprio campo di battaglia globale per operazioni di spionaggio e sabotaggio. E’ quanto rivelano i documenti top secret che il Washington Post ha ottenuto da Edward Snowden, la talpa del Datagate. Dal ‘Black Budget”, il bilancio nascosto dell’intelligence Usa svelato dall’ex informatico della Nsa, emergono nuove prove dell’attivismo dell’Amministrazione Obama sul fronte della guerra informatica con la quale gli specialisti Usa tentano di infiltrarsi nelle reti straniere per controllarle, danneggiarle o distruggerle.

    Gli specialisti Usa, nella campagna di attacco denominata GENIE, si introducono nei sistemi stranieri per per spiarne i contenuti e poterne controllare le funzioni. In base al progetto, che dispone di un budget di 652 milioni di dollari, virus informatici e altri sofisticati programmi vengono introdotti in decine di migliaia di computer e server nemici, con la prospettiva di estendere queste azioni a milioni di sistemi.

    Delle 231 operazioni offensive condotte nel 2011, circa tre quarti erano rivolte contro obiettivi di massima priorità per l’intelligence Usa, quali l’Iran, la Russia e la Cina. L’esempio di maggior successo che viene citato è il virus informatico Stuxnet, sviluppato dagli Stati Uniti e da Israele, che nel 2009 e nel 2010 danneggiò gravemente le reti informatiche iraniane che gestivane le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio necessario al programma nucelare di Teheran.

  35. Schizzo Lungo
    Schizzo Lungo says:

    x Cerutti
    Poppy?
    Allora il suo 30 e 31 basati sulle carte della CIA sono solo balle? Cerca di approfondire su quello che leggi. Fara’ bene al tuo cervello se sei fortunato abbastanza di averne uno che è capace di ragionare e analizzare.

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ribadisco il mio 30. Il 31 (non mio) lo condivido appieno.
    Infatti mi ritengo fortunato ad avere un cervello che ragiona di suo.
    Tu invece per “ragionare” devi farti lotobomizzare dalle panzane della Compagnia della Zia il che, detto tra noi, a parte il fatto che sia miseramente riduttivo, ti giustifica.

    Uno se non ha coraggio delle proprie parole mica se lo può inventare..

    C.G.

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P. S.: Schizzo Lungo nei suoi post era forse tagliente e un pò carogna ma fondamentalmente una persona mite.
    Non credo sia giusto appropriarsi del suo nik che rimane unico dentro la famiglia dei blogger che hanno qualcosa da dire.

    Detestava i bloggaroli un tanto al chilo e se fosse ancora in vita o costretto da qualche altra parte, continuerebbe di sicuro a detestarli.

    C.G.

  38. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    ….che il tale che si firma “schizzo lungo” e probabilmente un apocrifo…ma solo perche’ ragiona molto meglio del vecchio SL.
    Io sono sempre stata convinta che SL era ed e’ uno del blog….

    Anita

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Infatti, egregia signora, se ricordo bene Schizzo Lungo detestava i suoi ragionamenti quaglieggianti, rimasti purtroppo tali nonostante sia passato quasi un decennio o forse più.

    E ne aveva il nostro di che detestare! A quintali.

    Chissà che un giorno non si faccia vivo, gli chiederei di confermarlo.

    C.G.

  40. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    I miei ragionamenti quaglieggianti, sono almeno ragionamenti… i suoi cosa sono????
    Ragli di somaro col paraocchi ???

    Anita

  41. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    PS:

    …..il cosi’ detto Schizzo Lungo era volgare e mandava perfino disegni della distanza delle sue innaffiate….
    Questione di gusti…Cattivi gusti direi…

    Anita

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    SL lo faceva per giusta causa.
    P.S.: non bisogna essere esperti in zoologia per sapere che anche le somare ragliano e lo fanno in maniera esponenziale.
    In quanto portare paraocchi, poi, meglio che mi cucio la lingua,
    diventerei volgare e questa soddisfazione NON gliela darò mai.
    Buona giornata.
    C.G.

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