Le banche centrali hanno fallito. Non si può penalizzare il lavoro e le imprese.
Le banche centrali hanno fallito. Non si può penalizzare lavoro e imprese
Mario Lettieri* Paolo Raimondi**
Le recenti stime della Banca dei Regolamenti Internazionali ci dicono che dal 2007 al 2012 il debito aggregato globale, comprendente non solo quello del settore pubblico degli Stati ma anche quello delle famiglie e delle imprese non finanziarie, è cresciuto del 20% in rapporto al Pil, cioè di ben 33 trilioni di dollari! E’ cresciuto di circa il 40% negli Usa, di oltre il 50% in Francia e di circa il 65% nel Regno Unito. In Italia è aumentato del 25%. Pur se nel mezzo di un reale sviluppo economico, anche la Cina ha registrato una crescita di oltre il 50% del proprio debito aggregato in rapporto al Pil che, però, riguarda esclusivamente le famiglie e il settore delle imprese non finanziarie.
Sono dati che preoccupano per il loro potenziale destabilizzante. In Cina, anche se il rapporto debito pubblico/Pil è stabile, si teme per la tenuta dei mercati interni a causa degli andamenti di alcuni settori economici.
La Bri, nel suo rapporto annuale 2013, afferma a chiare lettere che si è perso tempo con le inconcludenti politiche finanziarie e monetarie attuate nei vari Paesi. I risultati sono stati a dir poco deludenti e non è stato messo a frutto il vantaggio temporale per realizzare i cambiamenti necessari.
La famosa frase “whatever it takes” (tutto il necessario), usata da Bernanke e da Draghi per fronteggiare la più grande crisi finanziaria e bancaria della storia, conteneva soltanto l’illusione di una volontà di azioni e di soluzioni che in realtà non ci sono mai state.
Al contrario, l’effetto delle politiche di liquidità facile e dei bassissimi tassi di interesse è stato quello di rinviare ogni decisione importante, a partire dalle riforme del sistema finanziario globale, dal contenimento del deficit di bilancio e dalla riduzione del debito. Anzi molti hanno preferito aspettare una improbabile rivalutazione dei loro asset per mettere a posto le proprie situazioni patrimoniali devastate dalle perdite e dai buchi generati dalle speculazioni e dalla crisi.
In questo contesto anche i bilanci delle banche centrali dei Paesi sia avanzati che emergenti sono passati dai 10,4 trilioni di dollari del 2007 ai 20,5 trilioni attuali, pari al 25% del Pil mondiale.
Perciò la Bri sostiene che la politica degli stimoli all’economia da parte della banche centrali è finita e che una sua possibile continuazione rappresenterebbe un pericolo per l’economia. Per la Banca di Basilea perciò si aprirebbe una fase molto difficile di riequilibrio del tasso di interesse con rischi di instabilità finanziaria non indifferenti.
Per esempio, un aumento del tasso del 3% negli Usa comporterebbe una perdita di valore di 1 trilione di dollari, pari al 7% del Pil, per i detentori di bond del Tesoro. Per i detentori di obbligazioni della Francia, del Giappone, dell’Italia e del Regno Unito la variazione di valore del debito sarebbe molto più pesante, tra il 15 e il 35% del Pil dei rispettivi Paesi. Pur non augurandosi una tale situazione, la Bri ricorda quanto accadde nel 1994 quando il tasso di interesse crebbe velocemente del 2%. Un simile evento oggi creerebbe gravi problemi di stabilità per l’intero sistema.
I rimedi della Bri alle politiche finanziarie e monetarie fallimentari comunque non ci convincono e rischiano di aggravare la situazione. Essa individua nella rigidità del mercato del lavoro e dei prodotti la causa principale della mancata ripresa e sollecita di conseguenza i governi a riformare questi mercati e a ridurre anche le spese pensionistiche e del welfare.
Noi riteniamo che sia irresponsabile continuare scaricare le responsabilità ed il peso della crisi e della mancata ripresa sul mondo del lavoro e dell’impresa e sui pensionati. Anche una deregulation tout court nel mercato del lavoro e nella commercializzazione dei prodotti e dei servizi sarebbe deleteria. Proporre una simile medicina non aiuterebbe il malato ma aggraverebbe la crisi sociale, occupazionale ed imprenditoriale.
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi ** Economista
peter { 10.07.13 alle 10:05 } … non sarei neanche del tutto sicuro che teologi e filosofi siano realmente ‘piu’ competenti’ a parlare di Dio, ma di certo conoscono … i problemi ed i sofismi che ruotano intorno al concetto.
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Caro Peter,
il vero problema è proprio questo: teologi e filosofi conoscono bene i problemi (sofismi mi va meno bene: i grandi autori non hanno scritto sofismi) relativi all’esistenza di Dio.
Dopo di che tutti siamo autorizzati ad esporre i nostri personali punti di vista, che valgono come tali.
E tuttavia in Italia l’ateismo dichiarato dei pochi uomini noti disposti ad esprimerlo è fondamentale: Odifreddi solo vale tanto quanto la CEI (relativamente a questo tema).
Un saluto Piuma
A parte teologi & filosofi, che qui c’entrano poco o punto, non è chi non veda che questa crisi è voluta e ben gestita da chi – e si sa bene chi – questa crisi la vuole, giacché ne trae indegni benefici.
Ci sono un paio di cosette di cui David Icke sostiene una tesi assai interessante, da qualche anno a questa parte.
David Icke ?
Mi ricorda una certa Vox in questo blog….
naturalmente con molta piu’ fantasia negativa.
Rodolfo
Insomma un pazzo in preda di una ambigua esasperazione..
R
Ieri sera , mentre leggevo il blog in soggiorno,mio marito badava ai suoi modellini, in camera da letto visitatori importuni mi stavano ripulendo cassetti e cassettini di tutto quel che trovavano di un qualche valore!
Non è stato esagerato il “prelievo”, ma vedere la camera a cassetti all’aria non è stato gradevole, anzi mi è parsa una violenza insopportabile alla mia privacy.
Eravamo entrambi in casa ma fortunatamente non siamo venuti a diretto contatto fisico con gli ospiti inattesi.
e di ciò pare che dovremmo essere grati a questi delinquenti.
I Carabinieri si sono dimostrati molto soddisfatti di non averci trovati legati e imbavagliati come salami!!! O peggio!!!
Già successo drammaticamente non molto tempo fa!
Certo non è un modo sereno di vivere la propria casa.
Nella camera accanto dormivano straordinariamente i nipotini.
Mi è venuta una furia, una furia al pensiero dei pericoli che hanno corso che sarei stata capace anche di prendere un coltello in cucina.
Faticavo già prima ad avere comprensione per simile gentaglia…ora…voterei qualsiasi partito che mi liberi di loro!
Mentre un Carabiniere redigeva il verbale, l’altro ci mostrava che l’I-phone per raggiungerci era quello suo personale,e che si scusavano per averci messo venti minuti a raggiungerci perchè si trovavano a oltre trenta km di distanza, dato che devono coprire mezzo Friuli con una sola pattuglia!
Ci hanno dato tutta una serie di consigli per potenziare gli allarmi di cui già disponiamo.
Ecco questi sono gli uomini ed i mezzi con i quali questo Stato di m. sta a guardia della nostra sicurezza e della nostra integrità fisica pagata con tasse da strozzinaggio.
Certo che è assolutamente necessario cambiare mentalità e abitudini, ma soprattutto smetterla con il buonismo di una sx becera alla Boldrini e alla Kienge.
Mi parevano favole quello che raccontava mia figlia sulla criminalità del Sudafrica. Mah!!
Fra un po’ ci siamo!
Sylvi
SEMPLICEMENTE INCIVILE E VERGOGNOSO
http://video.repubblica.it/mondo/cisgiordania-arrestato-a-5-anni-per-aver-tirato-una-pietra/134678/133218?ref=HREC1-2
Cisgiordania, arrestato a 5 anni per aver tirato una pietra.
Il video è stato rilanciato da B’Tselem, una delle Ong più importanti di Israele. Nelle immagini, risalenti a due giorni fa, un bambino palestinese di cinque anni viene fermato dall’esercito israeliano a Hebron e tenuto in custodia assieme al padre (l’uomo bendato che compare all’inizio del video) per due ore. Il ragazzino è stato arrestato per aver lanciato un sasso contro un’automobile di coloni. Il direttore di B”Tselem Jessica Montell ha commentato duramente l’accaduto: “Il filmato mostra chiaramente che questo non è stato un errore fatto da un singolo soldato, ma piuttosto un comportamento che è stato ritenuto ragionevole da tutti i militari presenti, tra cui anche alcuni alti ufficiali”
Repubblica
Staminali e dna, guariti 6 bambini
da malattie finora non curabili
I risultati dopo 15 anni di studi
Staminali e dna, guariti 6 bambini da malattie finora non curabili Lo straordinario traguardo da una ricerca di Telethon e San Raffaele di Milano. ‘Sconfitte’ la sindrome Wiskott-Aldrich e la leucodistrofia metacromatica. I ricercatori hanno usato il virus dell’Hiv (ripulito degli elementi pericolosi) per diffondere i geni corretti in tutte le celle.
R
E questa è certamente buona cosa.
Una piccola considerazione: a quanti e a quali costi verrà poi messa a disposizione questa tecnologia, una volta conclusa la fase sperimentale?
E ancora: ma cotanto genio umano non sarebbe in grado di sconfiggere anche una crisi economica?
Un’ esagerazione costruita…
chissa’ quanti anni gli daranno al bambino pauroso di 5 anni …che non e’ stato “arrestato” ma trattenuto INSIEME AL PADRE…certamente si presume perche’ era successo qualcosa di non molto gentile….mica si arresta la gente per niente.
Trattenere il padre per interrogarlo e lasciare solo il bambino che piangeva sicuramente sarebbe stato peggio…e se cio’ fosse avvenuto si sarebbe trovato modo di criticare ugualmente le forze armate Israeliane.
E qui non e’ importante CHI ha tirato la pietra…se solo di pietre si e’ trattato.
Insomma girala come vuoi …sempre cucuzza e’.
Rodolfo
Nel senso ripeto… che non e importante chi ha tirato la pietra..se e’ stato il bambino …non si poteva trattenere solo il bambino che come si vede era accompagnato poco prima da un’ altro adulto…il bambino lo si poteva trattenere per fargli una bella romanzina solo insieme ad un adulto….
responsabile di quel bambino era il padre che usciva fuori poco dopo….ora non si poteva trattenere il padre e lasciare il bambino da solo….perche’ come abbiamo visto in un caso o nell’ altro piangeva.
Dopo essere stati redarguiti venivano poco dopo rilasciati….non vedo dov’ e’ il problema.
Se a piazza Duomo un bambino o un adulto comincia a tirare le pietre..viene sicuramente portato in caserma..o no?
Rodolfo
Che diritto hanno questi fetenti in divisa in una terra che NON è la loro di fermare un bambino?
E meno male che non lo hanno preso a calci!
La paura di questi “figli di” deve fare novanta se se la prendono con un bambino e mi domando se quando ritornano tra le loro famiglie per abbracciare un loro figlio ne vadano anche orgogliosi.
Feccia!
C.G.
xcg
NON se la prendono con il bambino evidentemente…ma con il suo responabile che come vedi dal video e’ il padre….che non sembra essere poi quello con la testa fasciata del video…insomma e’ un grande imbroglio….il solito grande imbroglio palestinese che per attirare l’ attenzione aizzano i bambini….dunque non solo nelle scuole viene insegnato l’ odio per l’ ebreo o occupante che dir si voglia ma anche nella vita di tutti i giorni…poveri e disgraziati bambini direi…senza infanzia felice e costretti ad imparare ad odiare. Non hanno davvero altro da fare …
come te d’ altronte sempre pronto a prendere la palla al balzo…a salire su quel treno malconcio del fanatismo da quattro soldi.
Rodolfo
Certo è che nel tuo patetico arrampicarti sugli specchi non avrai più unghie alle mani! Distrutte, consumate.
Prova con le ventose, farai meno sforzo e con la possibilità di rimanere appiccicato sugli specchi.
Come le mosche.
C.G.
Negli ultimi 12 anni, Israele ha arrestato o incarcerato oltre 7.500 bambini palestinesi. Ai bambini spesso vengono negati i loro diritti come la protezione dei minori e sono gettati nel sistema giudiziario militare israeliano.
(Fonte: + 972)
Chissà cosa ne pensa l’ambiguo arrampichino..
C.G.
Bella fonte te sei cercato….la conosciamo
R
Se la vogliamo dire tutta poi….
di quei 7500 “bambini” piu’ del 90% sono stati rilasciati dopo poche ore e dopo essere stati interrogati o pagato una multa….pero’ si usa dire che sono stati “detenuti” e “arrestati” come nel post Nr. 5 di Nicotri… e fanno naturalmente statistica per le fonti come il +972…
altri invece …che poi avevano una eta’ tra 16 e i 18 anni hanno passato qualche mese o qualche anno in prigione…
dipende dal reato commesso…ed anche loro vengono chiamati “bambini “…conviene sempre si sa’….
Rodolfo
“Non si discute per avere ragione ma per capire” (Jorge Luis Borges)
E con questo auguro un buon fine di settimana.
Ottimista!
Credi che l’arrampicatore sugli specchi sia in grado di capire?
Figuriamoci..
C.G.
x TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri