Altra vergogna senza limite in Israele contro un bambino di 5 anni. Protagonista lo stesso esercito che protegge sempre e comunque ogni sopruso e atto di teppismo dei coloni.

Tanto più grave, greve e incivile il comportamento della soldataglia israeliana contro il bambino di 5 anni Waadi Maswada, accusato e di avere lanciato un sasso contro l’auto di alcuni coloni a Hebron, sia perché non si tratta di un’eccezione sia perché si tratta della stessa soldataglia che a Hebron protegge i coloni teppisti qualunque atto di prepotenza facciano contro i palestinesi sia infine perché MAI i soldati sono intervenuti contro gli infiniti casi di pietre lanciate addosso a persone fisiche palestinesi. Lanci, quest’ultimi, documentati da una marea di video. A Hebron, ricordiamolo, oltre 100 mila palestinesi cono costretti a vivere sopportando soprusi di ogni genere, compresa la vergognosa chiusura di molte strade e centinaia di negozi, perché Israele ha voluto e vuole far spazio alle poche centinaia di coloni di una vicina colonia. Abitata da una tale gentaglia che venera ancora la tomba del pluriassassino Baruch Goldstein che qualche anno fa abitava proprio in quella colonia e una mattina andò a far strage con il suo mitra di palestiensi in preghiera nella moschea di Abramo. Sulla tomba, che fa bella mostra di sé all’interno della colonia, ancora oggi si legge che Goldstein era un uomo giusto e santo e che quella mattima compì una buona azione…

L’unica nota positiva di questo obbrobbrio incivile contro un (altro) bambino palestinese è che l’intero episodio è stato ripreso e denunciato da attivisti di una organizzazione pacifista che riunisce sia israeliani che palestinesi. Altra nota positiva è che a dar spazio alla denuncia in Italia sono i giornali di Carlo De Benedetti che a volte ci tiene a far sapere che lui è ebreo. Queste due note positive sono la miglioare dimostrazione che si può essere israeliani e filoisraeliani senza per questo essere fascisti o avere posizioni repellenti come quella di chi si affanna vergognosamente perfino a giustificare il nuovo sopruso consumato a Hebron prima contro un bimbo di 5 anni e poi anche contro suo padre.

Altra nota comunque positiva è che in Israele documenti come questi filmati non vengono sequestrati e possono circolare, almeno quando sono prodotti da organismi che comprendono anche israeliani.

http://www.youtube.com/watch?v=0LKhQS5f9oo

http://www.youtube.com/watch?v=TxA3oI9PZRc

https://triskel182.wordpress.com/2013/07/12/quel-bambino-palestinese-arrestato-per-un-sasso-adriano-sofri/

Quel bambino palestinese “arrestato” per un sasso (Adriano Sofri).

TRATTARE un bambino di cinque anni e nove mesi, che piange spaventato, come se fosse un pericoloso nemico adulto, e umiliare suo padre davanti a lui e a causa di lui, non è solo un’infamia: vuol dire fare di quello e di tanti altri bambini, asciugate le lacrime, irriducibili e temibili nemici. È successo il 9 luglio a Hebron, il video è in rete da ieri, girato da un militante di B-Tselem. B-Tselem significa, dalla Genesi, “a sua immagine”, è una preziosa organizzazione israeliana per la difesa dei diritti umani nei territori occupati. Il bambino si chiama Waadi, il suo giovane padre Abu Karam Maswadeh. L’operazione è condotta da una decina di soldati e un ufficiale. Volevano portarlo via da solo – ha tirato un sasso all’auto di un colono, dicono; testimoni dicono che l’ha tirato a un cane – ma sua madre si è opposta, vuole che arrivi il padre, altri bambini, specialmente una minuscola e risoluta, lo circondano e lo incoraggiano.

Arriva Karam e chiede: “Perché volete arrestare un bambino di cinque anni?” Ha tirato un sasso. Lui cerca di farli ragionare, invano. Li fanno salire sulla camionetta, li portano via insieme, Waadi piange e si stringe al padre. Li chiudono per mezz’ora in caserma. Poi i soldati ammanettano il padre e gli bendano gli occhi con una fascia bianca, e li portano a piedi, in una ostentata gogna, fino al checkpoint 56 (non so se sia un numero ordinale, certo Hebron è piena di checkpoints), dove li trattengono un’altra mezz’ora. L’uomo di B-Tselem filma tutto, i soldati lo fotografano più volte, per intimidirlo: ma tutta la scena si svolge in una surreale tranquillità. “Mera routine”, osserverà un commentatore israeliano, aggiungendo: “Mero razzismo”. Arriva un ufficiale più alto in grado, il padre – che parla l’ebreo oltre all’arabo e l’inglese – è in grado di seguire i loro discorsi: l’ufficiale li rimprovera per averli arrestati platealmente davanti alle telecamere: danno d’immagine. Allora un soldato slega il padre, gli toglie la benda e gli dà dell’acqua. Padre e figlio vengono consegnati a poliziotti palestinesi, e subito rilasciati. Il video è un incidente, ma rivela che l’arresto di bambini
e genitori e la loro consegna alla polizia è la norma, illegale, nat uralmente. L’età minima per la responsabilità penale è di 12 anni. Nessun bambino israeliano che tirasse pietre a palestinesi è mai stato arrestato, e neanche gli adulti. Hebron, che per i palestinesi è Al Khalil, capoluogo della Cisgiordania meridionale, occupata dal 1967, sacra a tutte le religioni monoteiste, è abitata da più di 150 mila palestinesi, da 700 coloni israeliani, e più di mille soldati a loro difesa. A Hebron, nel 1994, Baruch Goldstein, medico colono dell’insediamento di Kiryat Arba, fece strage di palestinesi in preghiera nella moschea di Ibrahim – la tomba dei patriarchi: il primo attentato suicida avvenne proclamando di vendicare quella carneficina. Dicono che il viaggio a Hebron stringa il cuore. Che i soldati israeliani e i bambini palestinesi giochino come il gatto coi topolini. Che l’esercito scorti i coloni e i visitatori sionisti in incursioni sprezzanti ai quartieri palestinesi. Che le aggressioni per sradicare colture e forzare i palestinesi a lasciare altre terre ai coloni siano continue. Dall’alto della città vecchia divenuta un luogo fantasma, è stesa una gran rete per impedire ai rifiuti, i sassi, le bottiglie lanciate dagli haredim incattiviti di colpire i passanti palestinesi. Dicono che ai più fanatici piaccia pisciargli sopra, dall’alto. Molti anni fa c’era in Israele un gruppo di riservisti pacifisti che aveva scelto per titolo “Yesh gvul”, che vuol dire “C’è un limite”. Non so se il gruppo ci sia ancora. Il limite dovrebbe esserci, sempre, dovrebbe esserci un limite a tutto. Il 9 luglio è stato di nuovo superato.
I cristiani sussultano specialmente alla vista di un giovane uomo incolpevole trascinato per le strade da armati con gli occhi bendati: gli ricorda un altro. E non c’era il bambino. Ma non occorre essere cristiani per sussultare. Ho letto i commenti sul sito di Haaretz, combattuti, alcuni orrendi, altri ammirevoli. Uno ha scritto: “Anch’io da piccolo ho tirato un sasso alle bambine. Mi hanno castigato e non l’ho fatto più”. Un altro ha risposto: “Hanno anche portato via tuo padre con gli occhi bendati?”.

Da La Repubblica del 12/07/2013.

http://www.lagabbianellaonlus.it/2013/07/12/quel-bambino-palestinese-arrestato-per-un-sasso/

di Alberto Stabile
La Repubblica, 12 luglio 2013

BEIRUT – Waadi Maswada ha appena cinque anni e nove mesi, e quasi non si riesce ad intravedere in mezzo alle esuberanti corporature dei militari israeliani, sei soldati e un ufficiale della Brigata Givati, che lo circondano. Ma sullo sfondo della scena, ripresa da un attivista dei diritti umani della Ong B-Tselem, un occhio spalancato sugli eccessi dell’interminabile occupazione dei Territori palestinesi, si sente, insistente come il lamento di un animale ferito, il pianto di Waadi che sta per essere arrestato.

Siamo ad Hebron, la Città dove riposano i Patriarchi, che qualche centinaio di coloni israeliani, a dispetto della storia e degli oltre centomila palestinesi che ci vivono, hanno scelto come simbolo del riscatto della biblica Eretz Israel. Ed è per garantire ai coloni di poter coltivare il loro disegno nazionalista religioso, che il centro di Hebron è dal 1967 occupato militarmente. In sostanza, Hebron è una scintilla del conflitto perennemente accesa.

Ora, viene da sorridere a pensare come Waadi, che non arriva neanche alle ginocchia dei soldati che lo circondano, possa aver rappresentato una minaccia qualsivoglia alla sicurezza dello Stato ebraico. Ma il bimbo, spiega l’ufficiale ai pochi passanti che notano la scena e si avvicinano, ha tirato una pietra contro la macchina di un colono (colpendo una ruota) e va deferito (cioè consegnato) alla polizia palestinese per i dovuti provvedimenti.

Waadi intuisce, si dispera. La telecamera di B-Tselem, un’organizzazione nata in Israele ma animata tanto da attivisti israeliani che palestinesi, registra l’indifferenza dei soldati al pianto di quel bimbo, la concitata trattativa con un ragazzo palestinese per sapere dove abita Waadi, e infine lo sportello della jeep militare che si chiude, inghiottendolo sguardo disperato del bambino.

Giunti a casa, ci dice l’accurato resoconto di B-Tselem, i soldati informano la madre che intendono consegnareilbambino alla polizia palestinese (con cui l’esercito israeliano continua una sorta di coordinamento che risale agli accordi di Oslo, per il resto rimasti inapplicati). La donna, ovviamente, si rifiuta, di consegnare Waadi, che nel frattempo s’è nascosto dietro una pila di materassi, almeno finché non arriva il padre, Karam.

Dopo mezz’ora, arriva Karam. I soldati insistono nella loro decisione di trasferire il bimbo alla polizia palestinese. Il padre obbietta: «Ma ha soltanto cinque anni»! Niente da fare: se non ubbidisce agli ordini, Karam sarà arrestato. Ora la scena cambia. Padre e figlio stati portati alla base militare israeliana di a-Shuhada. Karam ha gli occhi coperti da una benda chiara ele manette aipolsi, comefosse sospettato di chissà quale atto di violenza anti israeliana. Waadi gli siede accanto. Insieme, Karam essendo sempre bendato e ammanettato, vengono accompagnati al posto di blocco del Dco, l’Ufficio di coordinamento, dove ad un certo punto arriva un colonnello israeliano. Il quale, rivolto ai suoi uomini, si lancia in una reprimenda: «Voi state danneggiando la nostra immagine». Non che lo sfiori il sospetto che il fermo sia pure temporaneo di un bimbo sia illegale, ma perché «in presenza della telecamere, i palestinesi arrestati debbono essere trattati bene». Karam e ilpiccolo Waadi vengono consegnati alla poli zia palestinese che li rilascerà subito dopo.

La logica deformata da unoccupazione infinita ha vinto ancora. Le legge è stata applicata alla lettera, contro un bambino di 5 anni e 9 mesi anche se l’età minima dellaresponsabilità penale nei Territori è di 12 anni. Ma ipalestinesi, si sa, non hanno diritto neanche all’infanzia.

In serata l’esercito ha rivendicato la correttezza dell’operato dei soldati, ma ha anche annunciato l’apertura di un’inchiesta.

Quel bambino palestinese “arrestato” per un sasso
di Adriano Sofri
La Repubblica, 12 luglio 2013

TRATTARE un bambino di cinque anni e nove mesi, che piange spaventato, come se fosse un pericoloso nemico adulto, e umiliare suo padre davanti a lui e a causa di lui, non è solo un’infamia: vuol dire fare di quello e di tanti altri bambini, asciugate le lacrime, irriducibili e temibili nemici. È successo il 9 luglio a Hebron, il video è in rete da ieri, girato da un militante di B-Tselem. B-Tselem significa, dalla Genesi, “a sua immagine”, è una preziosa organizzazione israeliana per la difesa dei diritti umani nei territori occupati. Il bambino si chiama Waadi, il suo giovane padre Abu Karam Maswadeh. L’operazione è condotta da una decina di soldati e un ufficiale. Volevano portarlo via da solo – ha tirato un sasso all’auto di un colono, dicono; testimoni dicono che l’ha tirato a un cane – ma sua madre si è opposta, vuole che arrivi il padre, altri bambini, specialmente una minuscola e risoluta, lo circondano e lo incoraggiano.

Arriva Karam e chiede: “Perché volete arrestare un bambino di cinque anni?” Ha tirato un sasso. Lui cerca di farli ragionare, invano. Li fanno salire sulla camionetta, li portano via insieme, Waadi piange e si stringe al padre. Li chiudono per mezz’ora in caserma. Poi i soldati ammanettano il padre e gli bendano gli occhi con una fascia bianca, e li portano a piedi, in una ostentata gogna, fino al checkpoint 56 (non so se sia un numero ordinale, certo Hebron è piena di checkpoints), dove li trattengono un’altra mezz’ora. L’uomo di B-Tselem filma tutto, i soldati lo fotografano più volte, per intimidirlo: ma tutta la scena si svolge in una surreale tranquillità. “Mera routine”, osserverà un commentatore israeliano, aggiungendo: “Mero razzismo”. Arriva un ufficiale più alto in grado, il padre – che parla l’ebreo oltre all’arabo e l’inglese – è in grado di seguire i loro discorsi: l’ufficiale li rimprovera per averli arrestati platealmente davanti alle telecamere: danno d’immagine. Allora un soldato slega il padre, gli toglie la benda e gli dà dell’acqua. Padre e figlio vengono consegnati a poliziotti palestinesi, e subito rilasciati. Il video è un incidente, ma rivela che l’arresto di bambini e genitori e la loro consegna alla polizia è la norma, illegale, nat uralmente. L’età minima per la responsabilità penale è di 12 anni. Nessun bambino israeliano che tirasse pietre a palestinesi è mai stato arrestato, e neanche gli adulti. Hebron, che per i palestinesi è Al Khalil, capoluogo della Cisgiordania meridionale, occupata dal 1967, sacra a tutte le religioni monoteiste, è abitata da più di 150 mila palestinesi, da 700 coloni israeliani, e più di mille soldati a loro difesa. A Hebron, nel 1994, Baruch Goldstein, medico colono dell’insediamento di Kiryat Arba, fece strage di palestinesi in preghiera nella moschea di Ibrahim – la tomba dei patriarchi: il primo attentato suicida avvenne proclamando di vendicare quella carneficina. Dicono che il viaggio a Hebron stringa il cuore. Che i soldati israeliani e i bambini palestinesi giochino come il gatto coi topolini. Che l’esercito scorti i coloni e i visitatori sionisti in incursioni sprezzanti ai quartieri palestinesi. Che le aggressioni per sradicare colture e forzare i palestinesi a lasciare altre terre ai coloni siano continue. Dall’alto della città vecchia divenuta un luogo fantasma, è stesa una gran rete per impedire ai rifiuti, i sassi, le bottiglie lanciate dagli haredim incattiviti di colpire i passanti palestinesi. Dicono che ai più fanatici piaccia pisciargli sopra, dall’alto. Molti anni fa c’era in Israele un gruppo di riservisti pacifisti che aveva scelto per titolo “Yesh gvul”, che vuol dire “C’è un limite”. Non so se il gruppo ci sia ancora. Il limite dovrebbe esserci, sempre, dovrebbe esserci un limite a tutto. Il 9 luglio è stato di nuovo superato.
I cristiani sussultano specialmente alla vista di un giovane uomo incolpevole trascinato per le strade da armati con gli occhi bendati: gli ricorda un altro. E non c’era il bambino. Ma non occorre essere cristiani per sussultare. Ho letto i commenti sul sito di Haaretz, combattuti, alcuni orrendi, altri ammirevoli. Uno ha scritto: “Anch’io da piccolo ho tirato un sasso alle bambine. Mi hanno castigato e non l’ho fatto più”. Un altro ha risposto: “Hanno anche portato via tuo padre con gli occhi bendati?”.

67 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Lo sanno ( e come lo sanno!) che quei bambini saranno i nemici di domani.. Oggi cercano di mettere loro paura, di vessarli e umiliarli ottenendo soltanto l’opposto contrario.
    Io non me la prendo con quei quattro deficenti – perchè di questo si tratta: di poveri deficienti sbattuti dentro una divisa militare a loro insaputa – ma con quei maledetti papaveri graduati che danno certi “ordini”.

    Quelli sì che sarebbero da spellare vivi!
    Mondo cane..

    C.G.

  2. rodolfo
    rodolfo says:

    L’ articolo di Sofri ( che ha ritrovato la sua antica indole) oramai lo hanno letto tutti…e attraverso un post del nostro blogmaster della questione se ne e’ parlato e discusso diffusamente anche nel precedente argomento.
    Certo… ognuno puo’ fare quello che vuole…in special modo
    Nicotri…ma mi lascia perplesso e direi confuso il ritornare sull’ argomento dedicando un’intero topic (come se non ci fossero al mondo e in italia in particolare problemi piu’ gravi) ad un fatto di cronaca peraltro diffuso dagli stessi israeliani. Mah e poi mah e rata mah….
    Rodolfo

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    E quale sarebbe “l’antica indole”, quella di denunciare da parte di gente libera e pensante le porcate di quella manica di idioti?

    Provare invece a riflettere sui fatti, nò èh?
    Sempre lì a arrampicarti sugli specchi…ma non ti stanchi mai?

    C.G.

  4. rodolfo
    rodolfo says:

    Dal topic di Nicotri:-
    “Ho letto i commenti sul sito di Haaretz, combattuti, alcuni orrendi, altri ammirevoli. Uno ha scritto:Anch’io da piccolo ho tirato un sasso alle bambine. Mi hanno castigato e non l’ho fatto più”. Un altro ha risposto: “Hanno anche portato via tuo padre con gli occhi bendati?”.

    LO HANNO CASTICATO e questo e’ l’ importante …
    e’ scritto la’ tra le righe…
    Il padre non ce ne sarebbe stato bisogno di portarlo via …
    per il semplice motivo che era stato lui stesso che lo aveva casticato….
    mentre dal padre …il bambino palestinese… dopo che era stato istigato…probabilmente ricevera’ un encomio…
    e sara’ ammirato da tutto il vicinato.
    Caramelline e cioccolattini…
    Queste sono le differenze…ma per certuni e’ difficile scoprirle.
    Si dovrebbe d’ altronte capire che le forze israeliane in quel territorio hanno le loro difficolta’….ed e’ chiaro come il sole che per certi atti …come per esempio il tirare pietre…non ci si puo’ passare su…come se fosse una marachella qualsiasi…
    perche si aggraverebbe la situazione fino ad arrivare a spiacevoli consequenze.
    Alessandro…che come voi sapete e’ mio figlio e forse persino ci legge ….e’ stato da me redarguito con sculacciata finale (forse aveva 8 o 9 anni) da me una sola volta nella vita …quando sotto casa tiro’ una pietra ad un compagno di giuochi colpendolo alla testa…non ci furono litigi con il padre dell’ altro bambino…era contento della mia reazione e la cosa fini li….con i bambini che all’ indomani giocavano ancora insieme.
    Rodolfo

  5. rodolfo
    rodolfo says:

    Scrivi…e non e’ la prima volta…
    “Sempre lì a arrampicarti sugli specchi…ma non ti stanchi mai”?


    No…sei tu che ti arrampichi instancabilmente sugli specchi del tuo fanatismo cieco….che ti impedisce di vedere le altre realta’. Questa e’ la verita’.
    Rodolfo

  6. rodolfo
    rodolfo says:

    Mi capita in questi giorni di leggere siti…anche stranieri ed anche americani…. e capisco che arrabbiarsi sull’antisemitismo e’ perfettamente inutile… inutile cosi come inveire contro il tempo….quando fa’ troppo caldo o troppo freddo… come cercare di far scorrere un fiume all’ inverso… l’antisemitismo e’ oramai parte integrante del patrimonio culturale mondiale come l’ Oktoberfest in Baviera …. il sirtaki in Grecia….o la festa della Madonna delle lacrime a Siracusa…l’antisemitismo non e’ …e’ una cosa in se’… che si puo’ misurare o pesare… e’ una sensazione diffusa oramai…la senti nell’ aria ….
    i sociologi parlano di un “gruppo di inimicizia mirato”…
    o piu’ semplicemente da un risentimento che si e’ dimostrato notevolmente immune a qualsiasi tipo di educazione…. non e’ che e’ l’Ebreo …quello che fa’ o non fa’ a creare l’ antisemitismo….no….l’ antisemitismo c’ e semplicemente perche l’ ebreo e’ li’ …perche’ esiste….
    l ‘antisemitismo e’ un delirio…secondo il mio parere una malattia sociale… una “voce sugli ebrei”, come diceva Adorno….
    dietro a molti si nasconde una ostilità “latente”… che e’ impedita ad essere piu’ feroce solo dalle regole di correttezza politica o giornalistica… ma ci sono trasgressioni… i cui autori sono degli incurabili sani …che non si rendono nemmeno conto di cio’ che succede intorno a loro….l ‘antisemita e l’ antisionista che oramai sono per me sinonimi belle e buoni…non pensano..
    ma e’ l’ antisemitismo e l’ antisionismo oramai che pensano per lui.
    Rodolfo

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Non vale neppure la pena risponderle. Lei è come quei fascisti che accusavano di esere anti italiani tutti coloro, italiani compresi, che non erano fascisti. Nella sua logica delirante, dovevano essere anti italiani anche gli statunitensi, gli inglesi e i russi che dal nazifascismo ci hanno liberato.
    Sono quelli come lei e la feccia colonialista che porteranno Israele alla rovina. Il che è particolarmente idiota da parte di chi da secoli si vanta della faccenda di Davide e Golia.
    Per vergognarsi, dovrebbe bastare il laido paragonare la punizione dell’ex bambino dei commenti a quanto è successo al piccolo Waadi, perché significa NON avere né il senso della realtà né quello della morale.
    Il guaio è che il lupo perde il pelo, ma non il vizio: una volta l’ordine era quello di spezzare le braccia a chi lanciava le piettre, e infatti abbiamo ammirato il filmato dei militari israeliani impegnati a spezzare le braccia a un giovane palestinese. Ovviamente le pietre le possono tirare invece i trusti figuri delle colonie, che oltre a a lanciare pietre bastonano, rubano e distruggono sempre protetti dai militari, gli stessi che spezzavano le braccia e ora arrestano i bambini di 5 anni.
    In mezzo a questi due esempi di barbarie c’è l’ordine di “verificare sparandogli in testa se un palestinese dopo uno scontro a fuoco è morto”, altro ordine laido venuto a galla solo quando un militare particolarmente idiota per verificare se era morto ha sparato in testa a un militare israeliano ferito, uccidendolo.
    Per lei però va bene così.
    nicotri

  8. Anita
    Anita says:

    I figli imparano dai genitori.

    Fino ad una certa eta’ i figli rispecchiano quello che sentono in casa.

    Lo so per esperienza, non per sentito dire.

    Cosi’ nascono gli atriti ed anche l’odio.

    Anita

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    In effetti accade così nelle case dei sionisti sfegatati. E anche in casa dei cristiani duri e puri.
    Un saluto.
    pino

  10. rodolfo
    rodolfo says:

    xNicotri
    Anche per me non vale la pena risponderle….
    semplicemente una riflessione….
    solo che io ho ANCHE e sempre perorato la causa ed il diritto dei palestinesi… ad un loro Stato…sono obiettivo e so’ dove comincia la realta’ e dove la fantasia…
    cosi come riesco a percepire i risentimenti o quando per partito preso ci si fa soggiocare dai pregiudizi…
    e so’ quando certe storielle vengono costruite ad hoc per influenzare l’ opinione della gente…e calunniare l’ esercito israeliano…il male e che poi trovano gente come lei che ci cascono ingenuamente….o anche la B Tselem…o Repubblica …che ha tenuto quell’ articolo in internet per ben 2 giorni e passa…
    sappiamo tutti che i palestinesi oramai si sono specializzati alle triviali costruzioni di storielle e di immagini….
    e cosi come si son fatti scudo vigliaccamente dei loro figli per salvare la propria vita……cosi riescono a manipolarli in altre situazioni…
    .Ma e’ un giuoco che non puo’ durare a lungo….
    Quello che han da fare gli Arabi lo sanno….che lo facciano..
    non si puo’ avere tutto senza dare niente…
    tutti gli altri discorsi non han senso e non portano in nessun luogo.
    Rodolfo

  11. rodolfo
    rodolfo says:

    E’ stato un processo in cui io ero fermamente convinto che avessero condannato Zimmermann…non perche’ fosse colpevole o meno…ma solo per il comportamento nelle varie manifestazioni …quasi sempre di gente di colore che si auguravano una condanna per Zimmermann a priori…cosi per spasso o per piacere….al di la dei fatti come sono avvenuti….e che i giudici si facessero convincere a condannarlo da queste manifestazioni per evitare subbugli…quello che poi sta’ veramente succedendo …
    ma si vede che i giudici sono stati piu’ coraggiosi del previsto ed hanno assolto Zimmerman.

    Io stesso ho potuto seguire il processo in televisione che e’ durato parecchi giorni …ed ero persino stufo perche’ in america non si parlava d’ altro.

    Poco prima della sentenza un pastore di colore in televisione invitava la gente a rispettare la sentenza qualsiasi essa sia stata.

    Pero’… per il piacere dell’ ingenuo Nicotri e della gente come lui….solo perche’ Zimmerman e’ un bianco e il morto un negro ….come si diceva fino a poco tempo fa’…(prima di cambiare) sarebbe dovuto essere condannato anche se innocente…e dov’ e’ allora la giustizia?

    E ci si permette…senza aver seguito il processo…senza aver nessuna cognizione dei fatti come sono avvenuti….di accusare il sistema giudiziaro americano e la sua democrazia….cosi…per gioco…

    perche si e’ prevenuti ….
    e perche’ naturalmente lo si legge su Repubblica

    ci si dovrebbe veramente vergognare.

    Rodolfo

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Quanto descritto da Pino è quel che accade nei Territori Occupati fin dalla guerra dei Sei Giorni, ed accade anche di molto peggio, ma sempre nell’ignoranza di ogni autorità mondiale, dall’ONU alla Croce Rossa. Come ad Auschwitz gli uebermenschen ci tengono alla segretezza …

    Anche in Useggetta la situazione non è molto diversa:
    Da http://www.corradinomineo.it

    George Zimmermann è un vigilante volontario. Uno di quegli energumeni che in Florida, come in altri Stati del Sud, girano con la pistola, in difesa dell’ordine costituito. Vede Trayvon Martin, che ha la pelle nera, porta il cappuccio della felpa sulla testa per proteggersi dalla pioggia e in mano un pacchetto di caramelle che ha comprato e pagato. Zimmerman gli spara. Non colpevole, sentenzia una giuria di 6 donne, 5 bianche. L’uomo armato ha percepito un pericolo e ha sparato per difendersi. Difendersi è importante negli States del sud. Contro la rivoluzione che avanza.

    L’Useggetta si dimostra il solito paese razzista e lo stato d’Israele pure, ma loro sono più fini: l’ebraismo non è una razza, non è una religione (ci sono ebrei atei), non si sa bene cos’è. Ma si sa benissimo chi sono gli altri e quelli non hanno diritti. Nessun diritto, neppure il diritto di vivere, di coltivare la propria terra o l’habeas corpus. quello che il povero signor Popeye non sapeva neppure cosa fosse.
    Un saluto U.

  13. Luna
    Luna says:

    Che dire, in Italia c’è pure chi vede oranghi: che sia perché gli oranghi sono neri ?

  14. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro Uroburo….lei riporta un topic di Corradino Mineo che descrive lo svolgimento dei fatti nel caso Zimmerman cosi:-
    “Vede Trayvon Martin, che ha la pelle nera, porta il cappuccio della felpa sulla testa per proteggersi dalla pioggia e in mano un pacchetto di caramelle che ha comprato e pagato. Zimmerman gli spara”.(si presume perche’ si sentiva minacciato)


    Ma se i fatti si fossero svolti esattamente come descritto ..quale tribunale del mondo avrebbe mai assolto Zimmerman?
    Lei caro Uroburo ci arriva a capire questa mia conclusione..
    o le devo descrivere come Zimmerman in extremis abbia potuto usare la sua pistola e che se non lo avesse fatto avrebbe egli stesso pagato molto probabilmente con la vita? Ci pensi
    Un saluto
    Rodolfo
    Traviare e travisare ….anche nel caso israele…
    lo sa’ fare benissimo…complimenti.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Tu vò fa l’ammeregano ma sì ‘nnatu in Italy, sient’ammè, chi ‘tto fà fà…eccetera.
    Ho la vaga impressione, molto meno vaga di quel che pensi, che su quella questione non ci hai capito una mazza.
    Una costante, la tua.

    TU INVECE, un minimo di vergogna non la provi mai? Proprio mai?
    màh.
    C.G.

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Luna.
    Il legaiolo dal canto suo, quando viene giustamente paragonato a un suino, scatta automaticamente la veemente protesta dei futuri prosciutti made in Italy.
    Non sopportano il paragone..

    C.G.

  17. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro cg…scrivi:-….
    “Ho la vaga impressione, molto meno vaga di quel che pensi, che su quella questione non ci hai capito una mazza.
    Una costante, la tua”.


    Non so’ come risponderti…non essere sempre cosi sibillino…illuminami….
    Rodolfo

  18. rodolfo
    rodolfo says:

    La politica italiana non e’ cambiata per niente….e’ sempre il solito teatrino vomitevole da repubblica delle banane…per cui un minisro per il colore della sua pelle viene apostrofato orangotango…ed il solito giornale chiede le dimissioni di Alfano e si dimentica di Letta che dovrebbe essere il primo ad andarsene….
    davvero uno strano paese il nostro….
    un burlesque senza pari…mancano sono le ballerine.
    Rodolfo

  19. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non ci vuole Hercule Poirot per capire che Trayvon dopo aver comprato qualcosa e pagato ha anche rubato…basta guardarsi attentamente il seguente video.
    Il ragazzo dopo aver comprato una piccolezza non esce…
    cosi come dovrebbe essere normale …ma ritorna alla sua sinistra tra gli scaffali…nella ultima immagine quando esce si vede chiaramente che lui nasconde qualcosa tra vestiti…
    mentre il commesso di proposito e per paura perche’ lo conosce gli volta di proposito le spalle.
    Quale commesso si comporta cosi?
    http://video.repubblica.it/mondo/gli-ultimi-istanti-di-vita-di-trayvon-martin/95674/94056?ref=HREC1-7

    Rodolfo

  20. Shalom
    Shalom says:

    Il solito asino ragliante ragiona da pistolero. Come i cow boy amanti dei linciaggi e come i coloni di tutti i tempi, rottami israeliani compresi. L’asino ragliante sa lui come si sono svolte le cose, a lui basta guardare un video e zakkete capisce tutto! E poi è la logica dei due baristi che a Milano hanno sprangato a morte l’extracomunitario che aveva forse rubato un pacchetto di biscotti: se un giovane ruba le caramelle per le canaglie merita di essere sparato a morte, le stesse canaglie che applaudono chi ruba alla grande soldi e decenza, come un Berlusconi, o terra e vite altrui come i coloni e il governo indecente che li protegge. Essì, l’asino ragliante ha una logica di ferro.
    Ho però l’impressione che il cognome Zimmerman spieghi molte cose. Il solito “eletto” prediletto da Dio e razzista contro i “camiti”. Gentaglia cui la bibbia ha roso il cervello. Ed ecco che scatta la solidarierà dei suoi simili, tipo l’asino ragliante.
    Shalom

  21. Anita
    Anita says:

    FOTO # 2

    http://i.huffpost.com/gadgets/slideshows/227184/slide_227184_990893_free.jpg

    Questa e’ la foto che dimostra il pestaggio sul marciapiede di cemento.

    Repubblica.it racconta delle favole, come quelle lette su questo forum.
    Non e’ una novita’ !!!!

    Se fosse stato un poliziotto ‘bianco’ ucciso sulla linea del dovere…sarebbe stata una notizia di un giorno….

    Mentre mi dispiace molto per ambedue le famiglie.
    Avendo seguito tutto il processo e’ come se fossi stata presente.

    La giuria e’ stata coraggiosa, le minacce non mancavano contro chiunque che avesse a che fare col processo.

    Zimmerman era marcato e dovra’ guardarsi le spalle per tutta la sua vita…lui e la sua famiglia.

    Anita

  22. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    QUOTE:

    “Ho però l’impressione che il cognome Zimmerman spieghi molte cose. Il solito “eletto” prediletto da Dio e razzista contro i “camiti”. Gentaglia cui la bibbia ha roso il cervello. Ed ecco che scatta la solidarierà dei suoi simili, tipo l’asino ragliante.
    Shalom”

    ~~~~~~~~

    George Zimmerman, nel 2012 era un 28tenne multi-racial Hispanic American.

    E se fosse stato di famiglia Ebraica ???? Cosa va blaterando?

    ih oh, ih oh, ih oh, ih oh, ih oh, ih oh………

    Anita

  23. Anita
    Anita says:

    PS x Shalom

    George Zimmerman e’ Cattolico, il padre e’ di discendenza Germanica, la mamma e’ Peruviana-Africana.

    Happy now? ….. ih ho. ih oh, ih ho !!!!!

    Anita

  24. Shalom
    Shalom says:

    x Anita

    Appunto. Sono i cattolici che hanno teorizzato l’inferiorità dei neri perché discendenti di Cam, figlio “cattivo” di quell’imbecille ubriacone avvinazzato di Noè.
    Gli altri “eletti” della suola delle mie scarpe seguono.
    Non si agiti: come ha più volte scritto Nicotri “raglio d’asino non giunge in cielo”.
    Shalom

  25. Anita
    Anita says:

    x Shalom #28

    La storia del razzismo e della xenofobia e` tanto antica quanto quella dell’umanità poiché gli atteggiamenti di discriminazione e intolleranza hanno sempre avuto la funzione di rinsaldare su basi etniche e culturali le comunità politiche contro i presunti nemici (gli stranieri, i diversi, …).
    Se prevalentemente le teorie razziste sono state rivolte alla persecuzione di neri ed ebrei, il fenomeno discriminatorio e xenofobo ha riguardato la maggior parte delle etnie.

    Da Unimondo

    Non vedo cosa c’entrino Cattolici, i quali, da quel he so’, hanno sempre aiutato le varie razze nere.

  26. Anita
    Anita says:

    Sorry per gli errori o omissioni.

    Mi capita quando ho altre pagine aperte….i tasti fanno le bizze.

    Anita

  27. Anita
    Anita says:

    PS:
    x Shalom

    Ci vuole ben altro prima che io mi agiti….e non certo su questo forum.

    In riguardo agli asini…
    L’asino e’ intelligente ed utile.
    Sarebbe meglio modificare il proverbio e dire:
    “Le parole cattive e maligne dette dagli uomini non salgono al cielo” ih oh…

    Anita

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Qualcuno rammenti alla signora “hi-ho-hi-ho” (che abbia smesso con il quaglieggio??) che il tribunale federale US vuole vederci chiaro e il carteggio sull’assasinio di quel giovane molto probabilmente passerà a loro.

    Allora saranno guai per i bacchettoni patriottardi un tanto al chilo..

    C.G.

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Lei, invece, continui ad ingozzarsi e doparsi il cervello di Fox-TV…
    Enjoy, no problem.
    C.G.

  30. sylvi
    sylvi says:

    Molte cose sono capitate in questa settimana, più o meno gravi.
    Soprattutto ho notato che il Ministro degli Esteri, Emma Bonino, con una storia personale di grande spessore per quel che riguarda i diritti umani e civili, è caduta rovinosamente di fronte al “buon sapore” del potere.
    Lei come tutti glialtri, di qualsiasi colore.
    – Io non c’ero, e se c’ero, dormivo!. Che squallore!

    Poi quel gran gentiluomo di Calderoli che si esprime secondo la sua educazione…..ma per favore… anche i giornalisti che danno man forte ai politici di riferimento, piantando una pappaciccia che gli permette, però, di “dimenticare” problemi di Imu, Iva, Irpef, Irap che a settembre CI, noi gente comune, NOI imprese che rendiamo l’anima trascinandoci dietro gli ultimi lavoratori che non avranno più nemmeno la C.I. perchè il Presidente dell’Inps, Mastropasqua dice che non c’è più trippa per gatti.
    C’è solo per lui e la sua ventina di presidenze regolarmente retribuite; dicevo, a settembre NOI renderemo definitivamente l’anima a Dio, o, per chi non ci crede…la renderemo al diavolo!!!

    Cambio discorso , ma per arrivare alla signora Ministra Kienge , e anche alla signora Presidente Boldrini.
    Mercoledì sera scorso, fra le h.22.00 e le 23.000, eravamo in soggiorno o al computer,…avevamo i nipotini a dormire nella camera dove dormì C.G., in camera nostra si introdussero i soliti “poveri extracomunitari e anche forse molto rumeni comunitari” ( così dissero i Carabinieri) che misero a soqquadro cassetti , armadi e persino…cosa che non posso perdonare, …vari scatoloni , fra i quali uno dove avevo riposto gli ultimi ricordi di mia madre.

    Si sono presi gli oggetti d’oro a portata di mano, però più valore economico che affettivo.
    Fra l’altro, l’anello di mia madre , di valore, ma soprattutto di trasmissione affettiva alle femmine di famiglia, lo portavo addosso.
    Perciò tanto mi ha consolato dal mandare loro tutti gli accidenti che si meritano.
    Ora vogliamo parlare dei poveri extracomunitari, dei disoccupati senza permesso di soggiorno, dei maledetti che si intrufolano nelle case e nei cassetti altrui magari con le loro manacce sporche???
    Sarò razzista per quel che ho affermato?
    Le signore Kienge e Boldrini hanno mai provato questa violenza personale?

    Volgarmente Calderoli ha fatto il suo solito gioco, ma molti altri hanno strillato, non in nome sicuramente del razzismo.

    Sylvi

  31. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    FOX NEWS semmai.
    L’unico canale che ‘osa’ a dare le notizie nude e crude e ‘sempre’ con un contrappeso.

    Repubblica.it scrive favole….in particolare su quello che appartiene agli US.

    Anita

  32. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    mi dispiace molto per quello che ti e’ successo….oltre ai valori intrinseci ed affettivi, ci si sente violati e questo sentimento rimane per lungo tempo.

    E’ capitato anche a noi, con mio marito eravamo in giardino, lui guardava ed io tagliavo i cespugli con la sega elettrica….
    Questa e’ una zona tranquilla, ma c’era una crew di lavoratori accanto a noi, equipaggiati con mezzi di comunicazione….il resto te lo puoi immaginare.

    La polizia e’ rimasta indifferente…niente e’ stato recuperato.
    Il bottino ‘non’ era di poco. ( solo gioielleria )
    ===

    Qui stiamo attraversando la seconda ondata di caldo tropicale…dopo un mese di giugno col riscaldamento ancora acceso…

    Un abbraccio,
    Anita

  33. peter
    peter says:

    che combinazione, anche da questa parte dell’Atlantico si gode di una piacevole calura mediterranea, che continua da ormai quasi due settimane. Non mi pare vero di dormire la notte senza coperte e con tutte le finestre aperte. E niente maledetta pioggia! Magari fosse cosi’ per almeno tre mesi l’anno…Ma la gente e’ quasi rimbambita dal caldo, non ci sono abituati. Guidano un po’ stralunati, si rischiano incidenti. Anch’io sudo non poco in pantaloni lunghi e camicia, mentre in strada vi e’ abbondanza di ragazze in bikini e ragazzi vestiti solo di boxing briefs…E le spiagge poi…

    O ma dico, la Sylvi e’ stata derubata mentre lei ed il marito stavano in casa?! Farebbe bene a procurarsi un cagnetto, la mia vicina ha un Jack Russell che e’ una piccola belva, abbaia come un forsennato non appena chiunque si avvicina alla porta…Ma forse e’ stato meglio cosi’, evitare confronti con intrusi…salvo che i ladri a volte sentono il cane e scappano.

    Ricordiamo che una volta gli ‘extracomunitari’ eravamo noi, e con la fama di essere tutti ladri. Un campano ormai ottantenne mi raccontava che era venuto qui 60 anni fa. Il visto che aveva era per lavorare in una fattoria in campagna. Il visto prevedeva che per almeno 4 anni doveva stare nella stessa fattoria, stesso contratto!
    Immagino che ogni piccolo furto fosse colpa degli italiani che lavoravano nella fattoria li’ vicino…

    Peter

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Perfino un generale dell’esercito israeliano è meno ottuso di tanti altri giustificatori senza se e senza ma di ciò che è ingiustificabile senza se e senza ma:
    http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/.premium-1.536407

    Ma non ci voleva un generale per capire che l’arresto di un bambino di 5 anni è solo una porcata razzista e incivile. Porcata doppia. Perché il bambino è stato arrestato per avere lanciato un sacco contro un’auto guidata da gaglioffi coloniali, che meritano ben altro che sassi, mentre gli stessi militari proteggono la feccia colonialista quando bastona o lancia pietre o devasta campi coltivati o ruba bestiame e fonti d’acqua ai palestinesi.
    pino nicotri

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Addolorato per quanto ti è capitato. Spero almeno tu possa recuperare il maltolto. Anche se il dolore per essere stati violati non può essere cancellato.
    Un abbraccione.
    pin

  36. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    RICCHEZZA-

    Dice un antico proverbio che quando i ricchi dimagriscono i poveri muoiono di fame. È uno dei rari casi in cui un detto popolare non è una metafora. Infatti c’è poco da far congetture: se il ricco lesina sul cibo, nel suo piatto non rimane il boccon del prete, non compaiono resti e avanzi. Quel poco se lo pappa tutto lui, scarpetta compresa. Ai gatti e ai poveri non resta un bel niente. Più che un proverbio sembra una semplice, quasi burocratica constatazione. C’è semmai da chiedersi se oggi, nella società dei consumi, sia ancora condivisibile il punto di partenza di quella saggezza contadina, e cioè che a differenziare il pasto del ricco da quello del povero sia la quantità di calorie e non già la qualità delle pietanze. Oggi l’antico proverbio è diventato una metafora, non c’entra niente la tavola apparecchiata. Nell’epoca moderna possiamo così tradurlo: quando c’è crisi economica i primi a morire di fame sono i poveri. Come proverbio non è un granché, corrisponde troppo e desolatamente al vero. È come dire che quando piove il cielo è grigio. In ogni caso il ricco casca sempre in piedi, una volta grasso e un’altra magro, mangia sempre. Questo suo privilegio, nel tempo, gli ha tolto un po’ di dignità, tanto è vero che qualcuno ha cominciato a mettere l’una contro l’altra armate ricchezza e virtù, quasi fosse volgare aver tanto danaro da spendere. Si dice: chi vuole essere ricco non sarà mai buono e chi vuole essere buono non sarà mai ricco. Invece i ricchi buoni esistono, eccome. E si arrabbiano quando li si umilia. Pensano che i poveri lo fanno apposta a essere poveri. Per dispetto.

    Vincenzo Cerami

  37. Anita
    Anita says:

    x C.G. #37

    Non mi invento favole, leggo e sento i rapporti degli eventi.
    E non da una sola fonte, spesso certe cose non mi quadrano e faccio ulteriori ricerche…lo faccio anche con la mia posta privata ed avviso i miei online buddies se mi spediscono articoli o foto senza prova o incerte.

    Anita

  38. rodolfo
    rodolfo says:

    Quello che mi angustia e’ che c’ e’ gente che si preoccupa e si imbestialisce eccessivamente per le ingiustizie in due paesi prevalentemente…israele e america e non si accorgono del fetore in casa propria….basta scorrere la cronaca del Bel Paese…
    ma non si accorgono nemmeno di tutte le altre ingiustizie nel mondo…per questo sono pronti a vendere l’ anima pure al diavolo…manipolano e calunniano a piu’ non posso…
    perche’ questo? Sarebbe necessario uno psicologo ….
    io liquiderei il problema con un ” essere prevenuti o essere ingenui o essere poco o niente realisti “….
    …i palestinesi mi fanno davvero pena….. non solo sono stati per esempio cacciati da Ramla a Ramallah…. non solo che attendono da 65 anni per essere autorizzati a tornare li dove i loro antenati faticavano come fellahin per i grandi possidenti di Beirut e Amman….ma sono anche in balia di una agenzia delle Nazioni Unite istituito appositamente per loro….l’ UNRWA… amici che non vorreste nemmeno per il vostro peggior nemico…
    altri amici della palestina e dei palestinesi sono….generali falliti con manie di grandezza…poeti falliti..impostori….piccoli editori senza fortuna…psicologi che ne hanno bisogno di uno essi stessi…orientalisti amatoriali in pensione…casalinche disperate…dislettici in prepensionamento e altri zombi vari….
    no davvero i palestinesi non si meritano tutto questo….alcuni di loro hanno capito che ai loro cosidetti “amici” piace solo abusare di loro per nascondere la loro avversione per gli ebrei…
    solo così si spiega che questi stessi riescono a guardare alla Siria alle uccisioni di massa a Homs… Hama e Aleppo..vecchi….bambini ….donne stuprate …(ed a proposito di stupro….e’ superfluo far notare che l’ unico esercito al mondo a non aver stuprato mai una donna o aver abusato di un bambino e’ proprio quello israeliano…questo dovrebbe dire molto..ma si sorvola e non importa)…. centinaia di migliaia di profughi che vivono in condizioni disperate…e ….cosi… guardano impassibili come se si trattasse di una partita di calcio di serie B …
    ma… e’ gravemente sconvolto dal fatto che l’esercito israeliano ha trattenuto un bambino palestinese insieme al padre per un paio di ore… quale ingiustizia ….quale vergogna….a cinque anni nelle grinfie del occupanti sionisti….
    bene… il bel ragazzino aveva tirato gentilmente delle pietre. …e’ tempo di vacanze scolastiche e poi c’ e’ il Ramadan… il tempo della contemplazione e riflessione… tutto questo può essere per un bambino molto noioso….. ma se ti colpisce in testa una pietra volante… non importa se e’ stata gettata da un bambino di cinque anni o da un parente di Arafat, che soffre del morbo di Parkinson o di Alheimer….o no?
    Ma vivendo a Milano o a Roma questo e’ relativo…anche se li lo stesso ragazzino verrebbe portato sicuramente al primo posto di commissiariato….ma li…nei territori occupati e’ scandalo….
    questi stessi amici…se amici lo fossero veramente dovrebbero criticare a maggior ragione il ragazzino che tira le pietre …ai loro padri e maestri che li incitano e insegnano a scuola l’ odio per l’ ebreo….atteggiamenti che non potranno mai portare alla pace….
    se questo non si chiama essere prevenuti cosa potrebbe esserlo…se questo non e’ pregiudizio e razzismo cosa potrebbe esserlo….
    nella stessa maniera mi fanno pena gli americani… per quelli a cui accennavo prima non c’ e’ che l’ imbarazzo della scelta…assassinio…omicidio…pedofilia…possesso d’ armi…
    appena se ne presenta l’ occasione i “nostri” perbenisti colpiscono senza pieta”….ignorando come sempre gli omicidi e i misfatti sotto casa loro…..
    questa e ‘stata una causa che ha tenuto l’america per settimane con il fiato sospeso…ho seguito giorno per giorno qui in america le arringhe e non nascondo che alla fine ne ero nauseato … pochi eventi hanno scosso la nazione e divisa in due campi…. cosa era successo… un uomo bianco uccideva un uomo di colore e da qui il sospetto su un movente razzista …per i nostri “amici” il peccato originale dell’america… che risale ai tempi della schiavitu’… quale migliore occasione per calunniare un paese che ha persino un presidente di colore…
    mica stanno a criticare il razzismo che hanno sotto casa….no….
    vanno a criticare quello degli altri…senza sapere e capire quanto razzismo esiste nel proprio paese…o forse lo sanno ma interessarsi del razzismo degli altri quando si e’ su essi prevenuti non puo’ far che piu’ piacere dell’ autocritica…..
    …l’ accusato George Zimmerman 29 anni…faceva
    volontariato quartiere…dove con costanza si verificavano furti e borseggi… la sera del 26 Febbraio 2012 in un quartiere residenziale di Sanford era di pattuglia….. vedeva il 17enne Trayvon Martin …gli sembra sospettoso e chiama la polizia…
    l’ufficiale all’altro capo della linea promette di inviare una pattuglia…. Zimmerman non seguiva il consiglio della polizia di non lasciare la sua auto …invece seguiva l’adolescente …pochi minuti dopo Trayvon Martin era moto …sei settimane dopo l’incidente Zimmerman veniva arrestato…..inizialmente la polizia lo aveva rilasciato dopo ore di interrogatorio…dove dimostrava di aver sparato a Martin per legittima difesa e paura per la propria vita….iniziava dunque un processo orchestrato dalla comunita’ di colore….capeggiato da un certi Reverendo
    Al Sharpton… che per decenni non ha lasciato e non lascia alcuna occasione quando si tratta di versare olio sul fuoco del conflitto razziale ….anche il Dipartimento di Giustizia di Washington contribuiva a danno dell’ imputato … altri davano diverse migliaia di dollari per sostenere logisticamente manifestazioni contro Zimmerman …
    infine fanno testo le parole dello stesso Obama :-“Se avessi un figlio egli sarebbe simile a Trayvon Martin”…. il caso era così chiaro per la maggior parte degli osservatori che George Zimmerman non poteva che essere condannato….ed io stesso ne ero convinto …non della sua colpevolezza beninteso…..
    ma più lungo il processo a Zimmerman durava… piu’ il dubbio sulla versione originale e propagandata cominciava ad assillare i giudici…interpretato dal pubblico ministero come ragazzo innocuo…la figura di Martin prendeva fuoco per quello che veramente era…non un innocuo 17enne…ma uno che faceva volentieri a botte…che era violento e che frequentava una scuola di arti marziali…..il vero punto di svolta nel processo veniva dalla testimonianza di Giovanni Buono che viveva nei pressi della scena del crimine….era l’unico che aveva osservato gli eventi:… “‘ c ‘era un uomo nero… indossava una felpa nera…. era piu’ alto dell’altro…un bianco o latino che indossava una felpa rossa e che gridava aiuto “…..
    le fotografie delle ferite sul viso e sula testa che veniva ripetutamente sbattuta sul selciato facevano il resto…
    e mi domando chi di noi in una situazione del genere se in possesso di una pistola nel pericolo imminente di perdere la propria vita non l’ avrebbe usata….
    si scopriva poi che lo stesso Zimmerman e sua moglie avevano curato come mentori parecchi afroamericani…per cui non si poteva nemmeno piu’ parlare di razzismo….
    ma per i nostri “amici” questi non sono argomenti…
    nuocere e calunniare l’ america per partito preso….senza avere nessuna cognizione dei fatti…quello e’ il solo traguardo…..
    poi il pubblico ministero ha reso il processo completamente grottesco…se non per omicidio pensavano…dobbiamo farlo condannare almeno per omicidio colposo….e abusi su minorenne….perche’ Martin all’ epoca era un 17enne e mi vengono in mente i 16enni palestinesi che si fanno scoppiare negli autobus e nei caffe’ portandosi dietro decine di innocenti ….bambini di 5 anni che spaccano la testa lanciando una pietra ad un passante o il bambino di 10 anni che ha ucciso in afghanistan due soldati italiani..
    …..la giuria pero’ e’ stata coraggiosa…e ha seguito la ragione…
    anche se consapevole delle consequenze….e George Zimmerman ha potuto lasciare l’aula da uomo libero….tutto il resto il resto
    sarebbe stato uno scandalo giuridico …..
    e mentre gli occhi dell’America erano concentrati su Sanford …. solo nel fine settimana quando Zimmerman e’ stato assolto… cinque uomini venivano uccisi nel sud di Chicago…quattro neri e uno ispanici…. la protesta e’ mancata perche’ non si riescono a trovare colpevoli bianchi ….il 90 per cento di tutti gli omicidi sono commessi da afroamericani a afro-americani…i neri uccidono i neri ….ma per i nostri “amici” i vari cg …Nicotri e compagnia bella…nessun motivo di sdegno.
    Rodolfo

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Rodolfo, per caso oggi vai stitico? Cosa hai mangiato e non digerito?
    Sbobba meregana?

    C.G.

  40. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Lei trova ogni occasione per denigrare l’America e gli Americani.
    Qui c’e’ ogni ben di Dio, per tutti i gusti per tutte le nazionalita’.
    Altro che ‘sbobba’ meregana.

    Anita

  41. sylvi
    sylvi says:

    Che cose strambe!!!

    In questi giorni ho provato quattro volte a scrivere altrettanti post che trattavano in generale della diavventura capitatami in casa.
    Raccontavo episodi della vita di ” quei servitori dello Stato, che vanno sempre in giro in due” perchè uno sa leggere e l’altro scrivere….e altre amenità!
    Niente! I primi due li ho persi come mio solito! Ma gli altri due li ho salvati e poi ho cercato di trasferirli sul blog.
    Non c’è stato verso. Scomparsi.
    Ora ammetto la mia abissale ignoranza informatica…ma ora mi sento regredita all’asilo! O assalita da qualche diavolo impertinente ! Un Faust vecchia maniera insomma!!!

    Provo

    Sylvi

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ne sono convinto anch’io, ma dato che Rodolfo scrive come mangia (e quindi pure viceversa) ho pensato che molto probabilmente non ha digerito un eventuale polpettone di quelle parti.
    Succede, può succedere. Alla nostra età lo stomaco non è più quel contenitore di acciaio di una volta. Dechè si lamenta, signora patriota?
    màh.
    C.G

  43. rodolfo
    rodolfo says:

    xcg
    Io qui magno bene ….Anita e’ una eccellente cuoca…
    no caro cg…io non ce l’ ho con te …ne’ con Nicotri… in fondo non siete altro che gente che si e’ perduta per strada….mi ricordate quello che voleva essere la banalita’ del male della Arendt che descriveva Eichmann come “l’uomo grigio con gli occhiali, che tuttavia non era un diavolo…ne’ uno psicopatico ne’ un Frankenstein. ….l’uomo in quella scatola di vetro non era il capo operativo del “più grande disastro del secolo” .. sembrava solo un uomo ….un burocrate troppo zelante ossessionato dal dovere… un codardo… opportunista …la sua incapacita di parlare e pensare ….la Arendt lo metteva specificatamente in relazione con la sua incapacita’ di capire e elaborare il pensiero e l’ argomento degli altri…. Eichmann era incredibilmente normale…. mediocre…proprio come centinaia di migliaia di altri era un “buffone”… ma non era un mostro…..
    io a dir la verita’ non la vedo cosi….non si puo’ relativizzare il male facendolo diventare banale….ognuno e’ responsabile delle proprie azioni.
    Ma se tu non riesci ad afferrare… a capire quello che ho scritto nel mio 44….allora siamo messi davvero male.
    Buon fine settimana
    Rodolfo

  44. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi, ieri Rodolfo era incavolato ero….aveva scritto un lungo post….con tregue….alla fine tutto e’ sparito.

    Ieri sera volevo fa seguito al post di Rodolfo, dopo aver scritto un bel po’ mi si e’ inceppato il computer, ho dovuto chiudere e non ho la voglia di ricominciare.

    Forse e’ meglio cosi’….come al solito l’amico #C%&G@* avrebbe iniziata una polemica senza fine.

    Ciao,
    Anita

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