1) – Affondiamo nel ridicolo per il petrolio in mani poco chiare. 2) – Le grandi banche diventano corporation industriali

Per capire meglio come mai i diplomatici kazaki se la facciano quasi da padroni nel Belpaese, obbediti a bacchetta perfino dal ministero dell’Interno, è utile leggersi l’agile e documentatissimo libro “Extra virgin oil”, edito dalla casa editrice Aracne, specializzata in testi universitari, scritto dal docente universitario Aldo Ferrara e dal giornalista Filippo Bellantoni. Ferrara era tra i consulenti di Dario Fo all’epoca della sua candidatura a sindaco di Milano e aveva preparato un programma per abbattere l’inquinamento della città.  “Extra virgin oil” documenta gli intrecci  e gli enormi interessi, compresi quelli italiani, che stanno dando vita alla rete dei giganteschi oleodotti e gasdotti che trasporteranno in Europa il gas e il petrolio dell’Asia Centrale. Tra i protagonisti non mancano gli italiani, compresi Silvio Berlusconi e uomini di sua stretta fiducia.

Ferrara riassume così le odierne perplessità per il caso della signora Shalabeyeva e figlia:
” L’Eurasia è scenario di affari petroliferi. Un tempo Enrico Mattei cercava il greggio al minore costo possibile nell’interesse del consumatore, adesso numerosi imprenditori italiani, politici e dirigenti di Aziende Statali fanno affari con le nuove pipeline come South e North Stream, Nabucco etc. Questi oleodotti passano quasi tutti dal Kazakhastan. E’ possibile non esaudire le “minime” richieste” politiche di Nursultan Nazarbayev?”.
Per chiarire su cosa si basi il potere di Nazarbayev Ferrara spiega che “l’Eurasia, dal Turkmenistan al Tagikistan, è un ventre d’0r0″. D’oro nero, per l’esattezza, e gas. Nel libro si legge infatti quanto segue:
In quella lontana regione che confina a Sud con l’Afghanistan e l’Iran ed a nord trova i confini di Santa Madre Russia, si stendono cinque Paesi. Sono definiti “i 5 Stan” per il loro suffisso che indica la primitiva definizione etnica (Kazakhstan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan) che compongono l’area più ricca di risorse naturali del Centro Asia, definita Eurasia per la sua vicinanza geopolitica ai Paesi dell’Eurozona. L’area è quella ricchissima dei giacimenti ad est del mar Caspio, l’area su cui voleva insediarsi Hitler per sconfiggere gli Alleati. Un’area dove petrolio, gas energia sono le parole chiave. Anche il lontano Giappone, dopo le consultazioni del Central Asia plus Japan dialogue a cui hanno partecipato i ministri degli Esteri dei cinque Stan più il Giappone, ha annunciato di voler investire in Asia centrale 700 milioni di dollari in vari settori tra cui, ovviamente, quello energetico.
Il Kazakhstan è il paese più autonomo dalla Russia anche per il polso del Presidente Nursultan Nazarbayev. Il Kazakhstan, nell’area ex-sovietica, si situa al secondo posto dopo la Russia per riserve e produzione di petrolio e i due giacimenti giganti di Tengiz e Karachaganak, nella parte occidentale del paese, dominano la produzione”.
A dire che Silvio Berlusconi ha interessi nel settore energetico, quanto meno del gas, è stato nel 2009 l’allora ambasciatore Usa a Roma, come ha rivelato Wikileaks. Come che sia, il comportamento fin troppo arrendevole del ministro degli Esteri Emma Bonino nei confronti dell’ambasciatore del Kazakistan è francamente imbarazzante. Specialmente dopo le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riguardo l’incredibile espulsione a tappe forzate della signora Shalabayeva e figlia. Anziché dichiararle persone non gradite e ritirare l’accredito diplomatico all’ambasciatore del Kazakistan e ai suoi troppo invadenti collaboratori, costringendoli a tornarsene subito a casa, il ministro Bonino l’ambasciatore si limita a convocarlo. E siccome questi è in vacanza il ministro degli Esteri deve accontentarsi dell’incaricato d’affari, come dire il fanalino di coda della sede diplomatica, e di fare a lui la reprimenda che avrebbe voluto fare all’ambasciatore. Tanta remissività da parte di un personaggio che si è sempre pregiato di battersi per i diritti umani, le minoranze, ecc., lascia francamente stupiti. In queste ore sono molti a vedere allungarsi sul caso Shalabayeva e figlia l’ombra di Silvio Berlusconi e dei suoi traffici energetici con i Paesi ex sovietici dell’Asia Centrale. I maligni pensano che tanta inconsueta mansuetudine del ministro Bonino sia dovuta al fatto che a suo tempo anche i radicali, Bonino compresa, sono stati alleati elettorali proprio di Berlusconi.

Siamo in pieno periodo vacanziero e lo scandalo finirà nel dimenticatoio. A farlo dimenticare contribuirà la nuova figuraccia fatta grazie agli Usa che si sono riportati a casa l’ex capo centro della Cia a Roma Seldon Lady alla faccia del nostro ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, poche ore dopo la sua richiesta di estradizione. Lady infatti è ricercato per il rapimento dell’imam di Milano Abu Omar, concluso con una raffica di condanne ai vari rapitori, compresi alcuni agenti della Cia. Ferrara però non esclude che lo scandalo possa invece allargarsi perché potrebbero venire alla luce altri interessati a compiacere il Kazakistan. Ferrara vorrebbe infatti che per esempio Pierluigi Bersani rispondese a quattro domande visto che ha fatto parte della commissione del parlamento europeo preposta agli accordi con i Pasei del “ventre d’oro” e che è stato il nostro ministro prima dell’Industria e poi dello Sviluppo Economico:

“1) Che ruolo ha svolto il politico Bersani nella Commissione del Parlamento Europeo per i “5 Stan”? E’ forse solo in ossequio alla tradizione di famiglia, essendo stato il padre del Bersani un piccolo imprenditore degli idrocarburi?

2) Ovvero ha un particolare interesse verso l’industria petrolifera esercitato da Ministro per l’Industria prima e lo Sviluppo Economico dopo?

3) Perché quel Comunicato entusiasta del South Stream? Poteva non sapere quali erano gli interessi del Cavaliere nelle Regioni Euroasiatiche?

4) Delle trattative, non del tutto trasparenti, dell’ENI in Russia, il Ministro era a conoscenza?”

Bersani si guarderà bene dal rispondere. Forse queste domande dovrebbe fargliele ad alta voce Matteo Renzi.

Intanto il professor Ferrara illustra così il suo libro:

“Abbiamo voluto ripercorrere a ritroso il sentiero dell’oro nero e questo ci ha portato a scoprire l’Eurasia, un coacervo geopolitico dove le risorse del sottosuolo, gas, metano, petrolio, rame ed altro sono miracolosamente apparse in superficie dopo il dissolvimento improvvido dell’Unione Sovietica. E dove abbiamo trovato che la lingua locale si arricchisce dell’idioma italico trasferito, a migliaia di kilometri dai nostri confini, da volti della politica nostrana. Insomma, quei volti, irradiati quotidianamente dai nostri telescherni (sic), ci hanno preceduto con tanto di colbacco e li vediamo aggirarsi tra oleodotti, tubi, condotte e manometri, segni tangibili del percorso del petrolio. Se poi non ci sono tutti, è perché molti controllano a distanza ma nel loro petto, dove sta il portafogli, il cuore pompa petrolio. Forse hanno solo male interpretato il messaggio sulla dieta mediterranea a base di olio extravergine di oliva: solo che oil non è l’olio d’oliva…..”.
————————–

Le grandi banche diventano corporation industriali

Mario Lettieri+ e Paolo Raimondi**

Invece di essere sottoposte ad un processo di riorganizzazione e di ridimensionamento, le banche americane “too big to fail”, quelle troppo grandi per essere lasciate fallire, hanno bypassato tutte le limitazioni e i controlli (i Chinese walls), che separavano il sistema bancario da quello commerciale, per “invadere” e impossessarsi di ampi settori dell’economia reale. Altro che riforma del sistema bancario! Esse stanno penetrando le sfere commerciali non finanziarie, allargando i loro business nei settori di produzione e di distribuzione dell’energia, delle materie prime e delle imprese di pubblici servizi.

Una recente indagine fatta da parlamentari americani, concentrata in particolare sulle nuove attività commerciali svolte dalla JP Morgan Chase, la banca Usa numero uno, dalla Goldman Sachs e dalla Morgan Stanley, ha portato ad una richiesta di intervento e di controllo da parte della Federal Reserve. Però la stessa Fed è messa sotto osservazione per il suo coinvolgimento in simili processi.  Orami è evidente che le banche in questione si stanno trasformando in grandi corporation e multinazionali. Gli effetti dirompenti per l’economia industriale potrebbero essere imprevedibili e incalcolabili.

La JP Morgan Chase, per esempio, gestisce in California la distribuzione dell’energia che è prodotta da impianti da essa posseduti. In atto c’è un’indagine per provare se abbia anche manipolato i prezzi delle bollette di energia. Si ricordi che in passato la Enron, la multinazionale dell’energia, fallì per aver “giocato” con la speculazione in derivati. La JP Morgan ora sembra percorrere la strada al contrario, dalla finanza alla produzione e ai servizi legati all’energia.

La Goldman Sachs starebbe facendo incetta di grandissime quantità di alluminio accumulate in attesa che il mercato lieviti. In merito riteniamo di dover segnalare che la Coca Cola, grande utilizzatore di lattine in alluminio, avrebbe presentato uno specifico esposto presso il London Metal Exchange, la borsa delle materie prime di Londra.

La GS starebbe anche espandendo le sue attività alla gestione dei porti, degli aeroporti e delle autostrade a pedaggio, nonché alla commercializzazione di materie prime strategiche, compreso l’uranio, e di altre risorse energetiche.

La Morgan Stanley starebbe diventando sempre più una multinazionale del petrolio. Nel giugno 2012 avrebbe importato negli Usa 4 milioni  barili. Anch’essa è impegnata nella produzione e nel commercio di materie prime, metalli e materiali preziosi. Possiede centri di produzione e di distribuzione di energia elettrica e di gas anche in  Europa. E’ coinvolta anche nei settori dei trasporti e della logistica.

Più volte è stato evidenziato che le tre suddette banche sono coinvolte nelle operazioni internazionali in derivati finanziari, anche in quelli sulle commodity, sulle materie prime e sui prodotti alimentari. Ciò oggettivamente rivela un evidente conflitto di interessi.

In questo modo le grandi banche americane purtroppo dettano legge e comportamenti all’intero mondo bancario globale, spostandolo dai servizi finanziari alle attività commerciali e a quelle di gestione e di produzione industriale.

Di conseguenza i rischi vengono accresciuti, sia per la possibilità di manipolazione dei prezzi e sia per le inevitabili ricadute di eventuali crisi bancarie sui rifornimenti industriali.

Dopo la crisi finanziaria le 5 maggiori banche americane, la JP Morgan Chase, la Bank of America, la Citigroup, la Wells Fargo e la Goldman Sachs, hanno ingigantito i loro bilanci e i loro business. Nel 2007 possedevano asset pari al 43% del Pil americano. Alla fine del 2011 gli asset erano pari al 56% del Pil, raggiungendo un ammontare di ben 8,5 trilioni di dollari. Tale concentrazione di potere finanziario ed economico sta mettendo a rischio anche il sistema delle banche regionali e di quelle che effettuano solo la raccolta di risparmio.

Più volte e in varie sedi si è affermato la necessità di riformare le istituzioni finanziarie “too big to fail”. Ma nulla si è fatto!

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista


76 commenti
Commenti più recenti »
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La mia piccola parte la feci diversi anni fa quando, pur vivendo in un contesto dove “le banche” facevano (e fanno tutt’ora) il bello e il cattivo tempo, tolsi i miei risparmi e il mio contocorrente da un grosso istituto finanziario globalizzato per trasferirli in una piccola banca etica.
    Non volevo fare parte pur essendo un piccolo ingranaggio, di quel sistema schifoso e vampiro.

    C.G.

  2. ant
    ant says:

    “piccolo imprenditore degli idrocarburi” ovvero benzinaio a Bettola!
    Se anche il resto del libro è pieno di queste perle vale proprio la pena di leggerlo!

  3. rodolfo
    rodolfo says:

    Due post dal precedente argomento….
    Cerutti Gino { 20.07.13 alle 20:38 }
    Quelli sono esattamente come certi meregani e certi israeliani. Come certi italiani e certi svizzeri. Come certi calabresi e certi altoatesini.
    Dov’è il problema? Dove lo vedi quando c’è di mezzo il razzismo becero e supponente ?
    Oppure fai parte anche tu di quella specie di ipocriti un tanto al chilo che odia il “diverso” e quando glielo fai notare ti rispondono con il classico:
    “io razzista? ma quando mai!”
    Questa gente la conosco a memoria. quindi.
    =
    Non li hai capiti bene i miei post Nr 59 e 63 del precedente argomento…o non li vuoi capire ….
    io sostenevo solo che e’ sbagliato saltare dalla poltrona indignati e come forsennati sbraitare della puzzetta in medio oriente o in america ….e rimanere impassibili in poltrona come se niente fosse quando si sente il puzzo molto piu’ ….direi insostenibile di casa nostra. Quello era il punto….
    se Nicotri rivolgendosi a me …scrive di qualcosa di malsano e patologico….io potrei benissimo dire la stessa cosa quando ci si indigna e si grida alla vergogna se un bambino insieme al padre …degni uno dell’ altro… vengono fermati dalla polizia nei territori occupati… mentre si assiste alla macellazione in Siria….o all’omicidio colposo di un emigrante a San Remo o non so’ dove….da parte della polizia municipale….o dalle frasi razziste rivolte alla Kyenge ….come se si vedesse una partita di calcio in televisione….
    io non ho niente contro te….qui si discute….ho visto una tua fotografia e mi sei persino simpatico ….ma atteggiamenti del genere puzzano di antisemitismo e antiamericanismo lontano un miglio….
    mi dispiace ma e’ cosi…o almeno io la penso cosi….
    io dopo gli ultimi fatti in italia mi sarei aspettato da Nicotri o da te delle reazioni in questo blog….ma e’ come se non succedesse nulla..
    ma lo stesso “nulla” in israele o in america suscita reazioni violente…
    ed io questo non lo capisco e non riuscirei a non metterlo in relazione ad un malato pregiudizio nei confronti di israele e USA.
    Buona domenica
    Rodolfo
    =
    =
    =
    Pino Nicotri { 20.07.13 alle 20:34 }
    x Rodolfo
    Il suo giustificazionismo a senso unico è abominevole, ha qualcosa di malsano e patologico. Che lanciare pietre è sbagliato vada a dirlo alle canaglie dei coloni rubaterra. E ai militari fascisti di fatto che li proteggono sempre e comunque.
    Il fatto che il padre di quel bambini si sia fatto 7 anni di galera è un altro sopruso degli israeliani, che vedo la fa felice. Ovviamente. Oltre al sopruso anche contro il bambino.
    Non le dico di vergognarsi perché so che è peggio che parlare al muro. Di solito infatti i muri non sono in malafede e non sono propagandisti maniacali.
    =
    Tra me e lei c’ e’ una differenza sostanziale e vado a spiegarmi…
    senza prima mettere in risalto che lei non segue i miei argomenti e non riesce a smontarli….lei continua ad offendermi….mentre io come vede mi tengo sulle mie….forse perche’ ho capito che le antiche offese fatte da me nei suoi confronti erano sbagliate…..e che e’ meglio offenderla con argomenti validi….in fondo se io mi rivolgessi a lei accusandola di giustificazionismo abominevole …malsano e patologico..
    di essere in malafede e un propagandista maniacale….che cosa concluderei? Niente e il resto di niente….dunque a buon intenditore poche parole.

    IO…fin dal mio primo post in questo blog ho sempre sostenuto la necessita’ di uno Stato palestinese…ho espresso sempre l’ ottimismo che un giorno questo avverra’ perche lo ritengo inevitabile oltreche’ giusto…sono stato critico nei confronti degli israeliani ortodossi …per cui se qualcuno di loro tira pietre ai palestinesi lo trovo ugualmente odioso come i giovani palestinesi che lo fanno nei confronti degli israeliani…sono stato critico anche con il governo israeliano …per esempio tempo fa’ ho scritto degli errori di Sharon in combutta con Begin…IO lo posso fare….cosi come lo puo’ fare il buon Gydeon…solo che accanto alle critiche rifletto e penso quale chance di sopravvivenza ha israele con Hamas e con il mondo Arabo o con la gente come lei? Nessuna chance….e cosi critico anche il comportamento dei palestinesi che e’ da rigettare perche’ essi fomentano odio e risentimenti…esattamente come fa lei….che non vuole salvare l’ ebraismo….perche’ con la scomparsa di israele Stato ebraico scompare anche l’ ebraismo.
    Lei a questo non pensa….e perche’ non lo pensa?…semplicemente perche’ non e’ ebreo…perche’ in fondo a lei poco importa se israele sparisce dalla faccia della terra o no…
    A lei non rimarrebbe che magari copiare senza commenti le critiche a israele fatte da ebrei che lo possono fare….lei steso pero’ no.
    E perche’? (guardi che nel discorso a seguire non mi riferisco a Lei personalmente ….vale quello che ho scritto a gc anche nei suoi confronti)…
    Lei non puo’ criticare lo Stato Ebraico ed esimersi del tutto di criticare fortemente anche il comportamento dei palestinesi…perche’ cade inevitabilmente nell’ antisemitismo e nell’ antisionismo becero…
    lei non puo’ …perche’ e’ figlio di quelle generazioni di aguzzini che hanno cercato di distruggere l’ ebraismo e l’ ebreo….di eliminarlo dalla faccia della terra( e questo a parte di quello che possa o non possa aver fatto suo padre) io qui parlo in generale.
    Gli europei figli degli aguzzini di tutti i tempi non possono criticare solo e sempre israele….l’ ebreo si…e lo fa in effetti …
    L’ EU non puo’ criticare israele… non puo’ sancire sanzioni per i prodotti israeliani da qualsiasi punto essi vengano….perche’ anch’ io potrei sanzionare e declassare gli umani in europa in animali incorreggibili…..non so’ se mi spiego.
    Buona domenica anche a lei
    Rodolfo

  4. rodolfo
    rodolfo says:

    e mentre noi qui con i nostri diversi pareri ci arruffiamo sono cominciati nuovi negoziati di pace tra Israele e Palestinesi ad Amman
    con il contributo del segretario di Stato americano John Kerry che e’ arrivato nella capitale Giordana Venerdi sera….e che si sa’….tanto amico degli Israeliani non e’ ….
    intanto sono in progetto discussioni tra scienziati ed esperti provenienti da Israele….Giordania…Gaza e Cisgiordania per discutere sulla questione idrica…si incontreranno a Sde Boker e l’ incontro sara’ guidato da una delegazione Francese.
    Rodolfo

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Ritengo inutile e impossibile dialogare con lei e con chi come lei. Le lascio senza problemi la convinzione che io non riesco a smontare i suoi ragionamenti. In effetti è vero. Smontare le convinzioni di Hitler era impossibile, non perché fossero giuste, ma perché basate su affermazioni apodittiche, fideistiche, ergo fanatiche. Proprio come le sue convinzioni.
    Io sono un laico e per me un ebreo, israeliani compresi, vale quanto un non ebreo e un non israeliano, così come un italiano e un europeo, me compreso, vale quanto un non italiano e un non europeo. Lei invece, come moltissimi suoi simili, parte dalla convinzione incrollabile che un ebreo, specie se israeliano, valga di più, e molto di più, di un non ebreo. Esattamente come i fanatici islamisti e i fissati cristiani integralisti. Del resto non può essere altrimenti quando si è convinti di far parte del popolo prediletto da Dio, offendendo così non solo il resto del genere umano ma lo stesso Dio, dipinto come un poveraccio che soffre di preferenze. Da una parte il “popolo santo” (!), dall’altra i goim.
    Lei, come tutti i sionisti arabofobi, gli islamisti, i panslavisti, gli hitleriani et simila ha della democrazia un concetto “razziale”, da “purezza del sangue”, o della discendenza, democrazia cioè esclusivista anziché inclusivista. Ergo, NON democrazia. Lei giudica le persone in base alla loro simpatia o antipatia per Israele, o meglio in base al plauso per qualunque porcheria dei suoi governi, che lei sempre giustifica. E in base all’inchinarsi di fronte alla “superiorità” o almeno particolarità dell”ebreo”, come se tutti gli ebrei fossero eguali tra loro, tutti riproduzioni dell’Ebreo Ottimo, Santo ed Eccelso.
    Il suo commento all’articolo di Gideon Levi è semplicemente abominevole, non dico laido solo per educazione, manca di umanità, pietà, compassione, perfino di decenza. Ed è orribilmente ipocrita visto che in fatto di lancio di pietre, e anche molto peggio, lei assolve quelle lanciate dalla feccia coloniale ladra di terre altrui. Lei parteggia per le loro pietre. Oltre che per tutti i loro laidi soprusi contro i goim palestinesi. Che vergogna!
    Purtroppo per l’ebraismo e per Israele ci sono i tipi come lei. Per fortuna del genere umano ci sono i Gideon Levi.
    Credo di essere stato chiaro.
    nicotri

  6. rodolfo
    rodolfo says:

    per niente…caro Nicotri.
    lei riporta frasi che non ho scritto….
    per me esistono solo persone ragionevoli irragionevoli…
    e un buon Cristiano e’ sempre meglio di un cattivo Ebreo…
    e le pietre degli Ebrei ortodossi le ho comparate con quelle dei palestinesi…mi sembra di averlo scritto…ma a lei piace traviare…
    se e’ contento cos…i pazienza….
    Rodolfo

  7. Pasquino
    Pasquino says:

    IL RITORNO DEL LEGIONARIO

    Quando compresi, ch’ero vivo
    e che potevo ancora vivere, tornare,
    mi prese il terrore, ed ebbi paura.

    Balbettavo, volevo non mi vedessero,
    che non si conoscesse la mia storia.
    Sbiadito, pallido, assente il mio io.

    Per mesi non parlai perché non
    sapessero della mia vita, non parlai
    perché non capissero.

    Camminavo, strisciando sui muri
    come un’ombra che corre e va via,
    come il vento che non si vede, va via.

    Volevo dipingermi come il muro,
    volevo esser brezza, ma invisibile,
    esser presente in tutto, ma non visibile.

    Pasquino

  8. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Il capitalismo malato non si riforma con la supplenza giudiziaria, che pur deve servire a punire i colpevoli, bensì con la reale modifica del governo dell’impresa e della stessa democrazia.

    Guido Rossi

  9. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Alfano e il caso kazako? Basta guardarlo per capire che non sa niente. Quando gli hanno detto di espellere la moglie di un dissidente e perseguitato ha capito che era Veronica Lario.

    Roberto Benigni

  10. Luna
    Luna says:

    In tutti i casi non lui non c’era. E se c’era dormiva. E dormiva in un dormitorio, con tanti altri che dormivano …..

  11. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    La crisi finanziaria ha dimostrato con chiarezza non solo l’inefficienza e l’instabilità del sistema economico ma anche la sua fondamentale iniquità.

    Joseph Stiglitz

  12. rodolfo
    rodolfo says:

    Ora…. secondo quanto riferito…. l’esercito israeliano ammette di espiantato gli organi dei morti palestinesi e israeliani nei primi anni del 1990… uccideva i palestinesi “SOLO” per gli organi….
    =
    =
    Minchia…ma ci vuole coraggio a divulgare simili porcherie false…
    “Secondo quanto riferito” ….da chi?
    Dall’ “esercito israeliano”?
    Ma a chi si vuole prendere in giro…i polli? Quelli si…
    Cosi si legge nel link del post Nr. 15….
    questa e’ disinformazione e incitamento all’ odio…questa e’ calunnia…dicerie…
    ci si dovrebbe vergognare…..
    vero e’ invece la notizia che scrissi e riportai qualche mese fa’ in questo blog di un bambino morto in un incidente …figlio di ebrei ortodossi…che decisero di donare (non ricordo piu’ quale organo)…
    ad un bambino palestinese che ne aveva urgentemente bisogno.
    Incitare all’ odio….questo e’ il vostro mestiere….
    ma oggi ci vuole poco a discernere le notizie false da quelle giuste …
    e nessuno piu’ vien preso facilmente per i fondelli.
    Rodolfo

  13. Anita
    Anita says:

    BE WARE OF FALSE CLAIMS

    Bostrom stressed that he has NO PROFF that Israeli soldiers were stealing organs, and that the purpose of his “opinion” article was to call for an investigation into numerous claims in the 1990s that such activity was going on.
    One of those claims is from the family of Bilal Ahmed Ghanem, a 19-year-old Palestinian man who was shot and killed in 1992, allegedly by Israeli forces, in the West Bank village of Imatin.
    +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

    ATTENZIONE AI FALSI SINISTRI (traduzione Google)

    Bostrom ha sottolineato che NON ha PROVA che i soldati israeliani rubavano gli organi, e che lo scopo del suo articolo “opinione” è stato quello di chiedere un’inchiesta numerose richieste nel 1990 che tale attività era in corso.
    Una di queste affermazioni è dalla famiglia di Bilal Ahmed Ghanem, di 19 anni palestinese che è stato ucciso nel 1992, -presumibilmente- dalle forze israeliane, nel villaggio della West Bank di Imatin.

    Anita

  14. Shalom: e negli ultimi 8 anni è pure putrefatto
    Shalom: e negli ultimi 8 anni è pure putrefatto says:

    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2008/08/zeev-sternhell-muore-i-sionismo-tra.html?spref=fb

    Zeev Sternhell: muore i sionismo tra Hebron e Yitzhar

    Sintesi personale (elementi essenziali)
    Berl Katznelson nel 1929, disse: “, il sionismo è stato un movimento di conquista, e tutti i mezzi sono stati autorizzati per ottenere cio”.Tuttavia, ciò che era giustificabile in quei giorni ora, non lo è più, Israele ha creato un sistema coloniale brutale caratterizzato da un regime autoritario nei TO ,da due sistemi giuridici, dagli insediamenti difesi da esercito e polizia, dal furto della terra ai palestinesi Tutto questo non simboleggia il compimento del sionismo, ma la sua sepoltura tra hebron e Yitzhar,Come altri regimi coloniali, il governo nei territori sta cercando di operare nel silenzio e nella oscurità . Ai 250 partecipanti della visita “turistica” organizzata da Peace Now , è stato vietato di entrare a Hebron. La zona è stata dichiarata zona militare, e ,pertanto, chiusa dal capo della Brigata di Hebron, ma le forze di polizia non hanno impedito ai coloni di attaccare i partecipanti, nè hanno fermata altre autovetture che sono entrate indisturbate . Possiamo ragionevolmente supporre che al suo interno vi fossero membri della Likud e del Partito Nazionale Religioso Il capo della Brigata di Hebron è la stessa persona che in un’altra occasione fece arrestare il fotografo B’Tselem che stava registrando quanto stava succedendo , è evidente che non si possono negare i casi di abuso , di umiliazione se testimoniate da immagini,ma Il comandante di brigata – è solo un piccolo ingranaggio di una catena di comando che opera nei TO e preme il grilletto a Na’alin -Dobbiamo porre immediatamente fine una volta per tutte alla cultura della violenza che domina nei territori, a una cultura ebraica che alimenta la criminalità e abusi quotidiani verso i civili palestinesi. Il problema non è costituito dagli avamposti illegali, una vergogna , ma nella fame di terra degli israeliani, ne desiderio di perseguire il sogno sionista.Dal momento che era impossibile il controllo delle terre giuridicamente, si è sviluppata la cultura mafiosa dell’inganno, della menzogna ,degli inganni ,un sistema di corruzione che coinvolge tutti dagli esponenti del governo all’ultimo poliziottoIn contrasto con le norme internazionali e israeliane , al di fuori di ogni logica e reale interesse interesse israeliano, la terra è stata confiscata per il bene dei coloni e ingenti somme sono state versate a pollici .Ma nel corso degli anni, il golem è cresciuto ribellandosi al suo creatore
    Una minoranza controlla il destino di Israele e la tiene in ostaggio,, Se la società non trova la forza di rimuovere il cappio degli insediamenti, nulla rimarrà dello stato ebraico.

    Articolo
    Ze’ev Sternhall: Burying the Jewish state between Hebron and Yitzhar
    PS: articolo del 2005

  15. Shalom: per fortuna non si sono solo i radolfi
    Shalom: per fortuna non si sono solo i radolfi says:

    http://www.metaforum.it/showthread.php/26637-Deputata-israeliana-del-Meretz-«Il-boicottaggio-dei-prodotti-delle-colonie-è-un-atto-morale»

    Deputata israeliana del Meretz: «Il boicottaggio dei prodotti delle colonie è un atto morale»
    http://www.al-monitor.com/files/live…lement-goods/1

    sintesi

    Titolo Originale:
    “Il boicottaggio dei prodotti delle colonie è un atto morale”

    http://www.al-monitor.com/pulse/orig…ent-goods.html

    Il deputato della Knesset Tamar Zandberg di Meretz, (partito della sinistra nato otto anni dopo la guerra dei sei giorni) è una femminista laica ed ha una lucida visione del mondo per quanto riguarda quello che lei chiama “l’ingiustizia dell’occupazione.”
    Informazioni su questo articolo
    Sommario:

    Titolo Originale:
    “Il boicottaggio dei prodotti delle colonie è un atto morale”
    Autore: Mazal Mualem
    Tradotto da: Danny Wool
    Categorie: Originals Israel Security
    Fa parte di quel gruppo di giovani che ha cavalcato l’onda delle proteste sociali .
    Anche se sono passati solo cinque mesi dalle elezioni, è già evidente che Zandberg è una stella nascente della sinistra,ma nonostante ciò è riuscita a forgiare alcune “strane” alleanze con la destra e i partiti ultra-ortodossi per far avanzare la legislazione sociale.
    Un esempio : si è accordata con Moshe Feiglin, un colono e membro dell’estrema destra per far approvare la legislazione riguardante la marijuana medica ( qualsiasi medico specialista potrebbe fornire una prescrizione di cannabis ai suoi pazienti). Ovviamente, questa particolare collaborazione non le impedisce di dichiarare che lei non usa le merci prodotte negli insediamenti , e che lei non prova a visitare gli insediamenti per ragioni ideologiche.
    Abbiamo parlato con lei il giorno dopo che il Segretario di Stato degli Stati Uniti John Kerry ha lasciato la regione a mani vuote (30 giugno). Zandberg ha dichiarato di non essere stata delusa , perché lei non si aspettava nulla dalla sua visita.

    Zandberg, quando è stata l’ultima volta che hai visitato un insediamento?
    “Cerco di non mettere piede negli insediamenti e di non acquistare alcun prodotto da loro, a mio parere questo vorrebbe dire partecipare a una dei più immorali atti di ingiustizia perpetrati dallo Stato di Israele . E’ chiaro per me che l’occupazione è una ingiustizia che minaccia le fondamenta stesse della nostra esistenza : boicottare prodotti dagli insediamenti è un atto politico, personale e morale. La lotta contro l’occupazione è anche una delle basi del movimento politico che rappresento “.

    E’ consapevole che boicottando questi beni non solo colpisce il reddito dei coloni,ma danneggia i palestinesi che lì lavorano
    “Questa affermazione è fallace. Per quanto mi riguarda questo è esattamente ciò che il versetto biblico vuole intendere : ‘Hai ucciso e anche preso possesso?’ [1 Re 21:19] Lo stato di Israele è un occupante. Ha creato due sistemi distinti di governo: uno per gli israeliani e l’altro per i palestinesi.E’ ‘come dire a quelle persone che lavorano nelle fabbriche cinesi per un dollaro al giorno che, se lottano per i loro i diritti, perderanno il lavoro ”

    Non ti senti come chi sta collaborando con il tentativo di delegittimare Israele all’estero?
    «È vero il contrario.Noi di sinistra manteniamo la legittimità di uno Stato sovrano per delegittimare l’occupazione della West Bank. E ‘possibile accusare l’Europa di antisemitismo , ma sarebbe meglio se semplicemente ci lavassimo la faccia macchiata con l’occupazione.
    Non c’è nessun altro paese al mondo che è stato trattato con tanta clemenza come Israele. .Ora stiamo diventando sempre più isolati . E ‘evidente la ragione di ciò”.

    A quali prodotti rinuncia?
    “Ci sono alcuni tipi di funghi ai quali ho rinunciato,allo zenzero e ad alcuni vini. Nel 2010 ho pubblicato un elenco completo di tutti i prodotti dei territori sul mio blog come parte di una campagna per avviare un boicottaggio di questi prodotti. Ovviamente io non accuso gli industriali visto che lo Stato offre loro condizioni preferenziali, come gli sgravi fiscali. La domanda è: perché il governo lo fa ? Per anni in una mano teneva la pace , nell’ altra mano continuava a creare impedimenti. Perché?

    Recentemente, il concetto di una soluzione a due Stati è stato oggetto di attacco da quasi ogni parte della Knesset. Ti senti isolata a causa di questo?
    “C’è un enorme divario tra quello che succede tra l’opinione pubblica e ciò che accade nella Knesset. Abbiamo una situazione assurda : la Likud e Habayit Hayehudi sono stati presi in consegna da parte di estremisti. La soluzione dei due stati ha un ampio consenso in Israele come vediamo quasi in ogni sondaggio.

    Come si colloca Meretz all’interno di tutta questa storia?
    “Può essere un piccolo partito di opposizione, ma stranamente sento che le nostre posizioni sono più mainstream A mio parere l’opinione pubblica è molto moderata . È vero della soluzione a due stati si è parlato poco nel corso degli ultimi due anni, ma è perché il pubblico è stufo. Il concetto esiste ancora ed è la strada giusta da percorrere.

    Sei rimasto deluso dal fallimento della visita di Kerry?
    “No. Io personalmente non ho grandi aspettative da parte del governo attuale. Non c’è alcuna possibilità di far passare nulla.il ministro della Giustizia Tzipi Livni è poco più di una foglia di fico che gli fornisce qualche briciolo di copertura quando affronta il mondo

    Siete più coinvolti con il processo diplomatico che con le questioni sociali?
    “A mio parere il processo diplomatico e questioni sociali condividono la stessa bandiera. Le due questioni sono intrinsecamente connessi . Fanno parte dello stesso ordine del giorno a partire dallo slogan, ‘Soldi per i quartieri e non per gli insediamenti.’ La stessa politica che costruisce nel territorio dà anche fondi milionari e miliardari. Qualsiasi tentativo di affermare che la destra rappresenta la questione sociale in Parlamento è malafede. La giustizia sociale può fermarsi lungo la linea verde ? ”

    Mazal Mualem ha lavorato per Maariv. Nel 1998, entra a far parte Haaretz ed ora scrive per Maariv di cui è analista politico.
    http://rhr.org.il/eng/index.php/2012…ow-robbers-go/
    – See more at: http://www.metaforum.it/showthread.php/26637-Deputata-israeliana-del-Meretz-%C2%ABIl-boicottaggio-dei-prodotti-delle-colonie-%C3%A8-un-atto-morale%C2%BB#sthash.Hamp4n8o.dpuf

  16. Shalom: molti intellettuali israeliani approvano il boicottaggio deciso dall'Unione Europea
    Shalom: molti intellettuali israeliani approvano il boicottaggio deciso dall'Unione Europea says:

    By: Akiva Eldar for Al-Monitor Israel Pulse Posted on July 24.
    בעברית

    For years, the Israeli right has denounced any European Union (EU) protest against the settlement enterprise, which the Europeans claimed undermined the peace process. This time around, there have been more varied reactions in the Israeli government to the EU decision to refrain from signing agreements with Israeli organizations and companies operating in the territories across the Green Line. Aside from the fierce criticism against the new EU sanctions, concern was voiced by the right over the potentially adverse effects of the move on the peace process.

    Prime Minister Benjamin Netanyahu said that he would have expected those truly interested in promoting peace and stability in the region to deal with the civil war in Syria and the Iranian nuclear program, and leave the settlements issue to direct negotiations between Israel and the Palestinians. Former Foreign Minister Avigdor Liberman and current Deputy Minister of Foreign Affairs Zeev Elkin (both settlers), known for their “concern” for the fate of the Oslo agreement and the negotiations with the Palestinian Authority, proposed to penalize the Europeans by driving them out of the political process and cutting off contact with them on the Palestinian issue.
    The leader of HaBayit HaYehudi, Minister of Economy and Trade Naftali Bennett, outdid his colleagues. Bennett, whose interpretation of the “territory in exchange for peace” formula is that Israel takes control over the territories and gives the Palestinians peace in return, went as far as to threaten the EU, warning that Israel would deprive the EU of the “pleasure” of investing in water and sewage infrastructures in the territories — those basic infrastructures that Israel, as an occupying state, is required to provide under the international law.
    Finance Minister Yair Lapid accused the Europeans of undermining the diplomatic process, noting that their decision “delivers to the Palestinians the message that they will have to pay nothing, on either the international or economic level, for their persistent refusal to resume negotiations, while leading them to believe that Israel will ultimately have no choice but to give in under the political and economic pressures exerted on it.” Lapid, who chairs the Yesh Atid party, argued that the EU decision “serves extremist elements like al-Qaeda, Hezbollah and Hamas,” no less!
    However, this time around, other voices were heard in Israel — those of prominent intellectuals, senior academics and leading artists who sent to Brussels their thanks and blessings for the new directive. Among the signatories of the petition are six Israel Prize laureates (Dani Karavan, David Tartakover, Shimon Sandbank, Zeev Sternhell, Yehoshua Kolodny and David Harel), as well as playwright Yehoshua Sobol, former Foreign Ministry Director-General Alon Liel, former Attorney General Michael Ben-Yair and former Israeli Ambassador to South Africa Ilan Baruch. All signatories are Israeli patriots who believe that the two-state solution on the basis of the Green Line is the only way to ensure the democratic character of Israel and to realize its Jewish values.
    Unlike the establishment spokespersons who warned that the EU decision would put off the resumption of negotiations, the authors of the petition note that they deem the EU decision “an act of friendship and support for the State of Israel within its internationally recognized borders … We believe that the decision will contribute to the strengthening and tightening of ties between Israel and the European countries.” The signatories of the petition express the hope that all EU countries will indeed implement the decision in the very near future and that they will induce other countries, including the United States, Russia, China and India, to follow suit. In conclusion, the petition calls on the Israeli government to refrain from steps that are liable to undermine Israel’s relations with Europe and other countries and to stop any activity across the Green Line “to the benefit of all citizens.”
    It is difficult to predict to what extent, if any, the timing of the European decision to impose sanctions on Israel was conducive to the revival of negotiations, which is still in doubt. Some say that given the zero-sum circumstances, the sanctions against Israel, which made the headlines on eve of the visit by US Secretary of State John Kerry to the region, enabled Palestinian Authority Chairman Mahmoud Abbas (Abu Mazen) to score some points to his credit with the Palestinian public. And this, they note, made it easier for him to relax his position on the conditions for opening negotiations. At the same time, the European decision to twist Israel’s arm provided Netanyahu with an excuse to withdraw some of the requirements he had presented to Kerry during the lengthy discussions the two held in the last months.
    Experience shows that on few occasions have any significant steps have been taken in the Middle East by High Representative of the European Union for Foreign Affairs and Security Policy Catherine Ashton (or her predecessor, foreign policy coordinator Javier Solana) without first securing the consent, even if only tacit, of the American administration. If the European move has indeed caught the Israeli prime minister off guard (Netanyahu, who is currently serving as minister of foreign affairs, reprimanded ministry officials for having missed the alert), it is an indication of the weak ties between Washington and Jerusalem.
    In any case, it may be concluded today that the sanctions against the Israeli occupation (and not against Israel itself) have not undermined Kerry’s efforts to promote a diplomatic arrangement that would put an end to the conflict. The petition in support of the European Union, formulated before Kerry’s declaration on the progress made toward the resumption of negotiations, envisaged that the sanctions “will increase the chances to bring both sides to the negotiating table towards an agreement that will include recognition of the Green Line as the basis for drawing the political border between Israel and Palestine, even if there will be small, mutually agreed modifications to it.”
    The timing and circumstances of the EU announcement on the sanctions and the declaration by Kerry may thus push for an economic, academic and cultural embargo on Israel — a notion that has been gaining momentum since Netanyahu’s return to power in 2009.
    The list of countries joining the sanctions against Israel is getting longer by the day. The Norwegian government sold all of its shares in Elbit Systems, Ltd. in 2009 in response to the company’s involvement in the construction of the separation fence. The Government Pension Fund of Norway announced that same year the withdrawal of its investments in Africa-Israel Investments, Ltd. once it became known that the company was building in the occupied territories. The Irish National Teachers Organization and consumer associations and labor organizations throughout Europe decided to boycott Israeli products.
    Following protest rallies against the occupation, marketing networks in Europe and the US suspended sales of Israeli products, and labor organizations in European ports stopped unloading ships bearing the Israeli flag. British director Ken Loach was one of the first prominent boycotters in the artistic community. He was followed by celebrated British director Mike Leigh, musician Roger Waters, physicist Stephen Hawking and Indian-American director Mira Nair.
    This is what the beginning of the end of the apartheid regime in South Africa looked like. And who knows, the American determination coupled with European firmness may yet herald the end of the Israeli occupation and our conflict.
    Akiva Eldar is a contributing writer for Al-Monitor’s Israel Pulse. He was formerly a senior columnist and editorial writer for Haaretz and also served as the Hebrew daily’s US bureau chief and diplomatic correspondent. His most recent book (with Idith Zertal), Lords of the Land, on the Jewish settlements, was on the best-seller list in Israel and has been translated into English, German and Arabic.

    Read more: http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2013/07/israeli-intellectuals-support-european-sanctions.html#ixzz2aGPuj1mE

  17. Shalom: i Rodolfo hanno fallito (eccesso di zelo servile leccacingoli)
    Shalom: i Rodolfo hanno fallito (eccesso di zelo servile leccacingoli) says:

    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2013/07/israele-gli-ebrei-europei-hanno-fallito.html?spref=fb

    Israele: gli Ebrei europei hanno fallito il loro dovere di Anshel Pfeffer

     Sintesi personale
      Anshel Pfeffer

    Il governo sta freneticamente arrampicando sugli specchi per scongiurare la decisione dell’Unione europea che la Cisgiordania e Gerusalemme est devono essere riconosciuti come territori occupati, piuttosto che parte dello stato  di Israele. L’unica domanda da porsi è perchè  qualcuno sia  sorpreso di questoNon c’erano  carenza di segnali di allarme circa la crescente frustrazione della UE per  l’intransigenza di Israele sull’   occupazione , del resto  la politica anti-insediamento  dell’UE è  chiara da anni. Il  governo può  considerarsi fortunato che Bruxelles abbia atteso  così a lungo .
    Allora  di chi è la colpa per il crollo dell’  ipotesi israeliana  che l’occupazione possa continuare per sempre  senza alcuna sanzione significativa da parte degli  alleati strategici di Israele e dei principali partner economici? L’elenco dei colpevoli è lungo  cominciando dai  ministri senior che allegramente  hanno negato l’esistenza di un imperativo per riavviare il processo di pace con i palestinesi. Seguono i  diplomatici di professione che non sono riusciti a suonare le campane di allarme abbastanza forte e, naturalmente, i  media israeliani (con l’eccezione di questo giornale), che hanno illuso  gli  israeliani convincendoli   che avrebbero potuto continuare a vivere nello status quo  esistente    perpetuamente,ma  ci sono anche altri complici.Le tre comunità ebraiche più grandi e più influenti in Europa sono in  Francia, in Gran Bretagna e in  Germania. I leader di tutte le tre comunità sono ben collegati ai vertici dei loro governi. Sicuramente essi erano consapevoli che sarebbe venuto il giorno in cui l’Europa non  si sarebbe   più limitata a  vuote  proteste contro i coloni.Tre anni fa Mick Davis  in una riunione aperta a Londra avvertì  che Israele avrebbe rischiato  di diventare uno stato di apartheid se non avesse posto fine al suo  dominio sui palestinesi, ma è stato l’unico.  Non abbiamo sentito  avvertimenti simili da qualsiasi personalità  senior della   comunità ebraica europea,ma  abbiamo ascoltato solo espressioni generalizzate di sostegno a Israele, a volte accompagnati da annotazioni blande  e prive  di senso sulla  soluzione dei due Stati. Invece di suonare il campanello d’allarme gli ebrei  preferivano prestare le loro voci al coro che attutiva tutti gli allarmi .Nessuno potrebbe accusare queste comunità di carenza  nella loro devozione a Israele. Essi instancabilmente raccolgono   decine di milioni di euro ogni anno, i loro soci regolarmente affollano Israele per le  vacanze e non si vergognano di esprimere il loro sostegno eterno, nonostante spesso siano accusati   di doppia lealtà (come se gli ebrei britannici o francesi non possono essere considerati cittadini leali pur amando la loro patria ancestrale.) Allora,perché  hanno lasciato che  Israele decadesse   così miseramente ? So che alcuni hanno cercato di rendere note le loro preoccupazioni provatamente ai  leader , ma è evidente  che negli ultimi quattro anni  abbiamo avuto un governo di destra che non dimostra  alcun interesse ad ascoltare le opinioni divergenti?L’unico modo incisivo sarebbe stato quello  di parlare in pubblico  sia all’interno delle loro comunità sia  all’esterno  per i cittadini di Israele.  Se avessero parlato ad alta voce e ripetuto la verità abbastanza spesso avrebbero potuto avere   una certa influenza, ma hanno perso questa  opportunità.Naturalmente  alcuni leader ebrei europei sono d’accordo con la destra israeliana  e non credono nella fine dell’occupazione (o, anzi, che ci sia una occupazione.), ma   i sondaggi hanno mostrato che  la  maggioranza dei mebri  di  queste comunità non sono di destra e non lo sono la  maggior parte delle  loro leadership. Essi rappresentano una vasta gamma di opinioni politiche nei loro paesi, quasi tutti rifuggono l’estrema destra (anche se ci sono preoccupanti sintomi di una maggiore tolleranza per il  Fronte Nazionale francese tra gli ebrei) e in gran parte si identificano  con i valori progressisti e liberali.Questi ebrei europei  non  solo non sono riusciti  a mettere in guardia sugli  orientamenti dell’UE, che può o non può causare gravi danni per l’economia di Israele e per le  relazioni estere, ma non avendo  fornito   supporto critico alla  politica immorale, antitetica ai valori ebraici  e disastrosa per la  società israeliana  attuata da Israele  in  Cisgiordania  ,  ne hanno tollerato l’immoralità.Gli  ebrei europei non permettono di essere accusati   di slealtà per il supporto a Israele,  così non dovrebbero percepire come sleale la critica onesta verso  Israele. Se ritengono che gli ebrei hanno dei  doveri  per il futuro di Israele, allora hanno fallito in questo compito.

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Via Crucis del Papa sulla spiaggia di Copacabana.
    Aveva scordato le ciabatte…

    (da Spinoza.it)

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Tra poco si farà suora..
    Strano però, inneggia al Papa degli ultimi e degli umili e fa la schiozzinosa con gli ultimi e gli umili che spingono alle frontiere per fame.

    Quadro completo, oserei dire.

    C.G.

  20. Peter
    Peter says:

    Eh eh eh….

    C’e’ pero’ da ammetere Che questo mondo e’ molto sovrappopolato.
    Fare figli per poi ‘occupare’ terre altrui e’ una strategia antica. Solo Che oggi siamo oltre 7 miliiardi…

    Peter

  21. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Mio caro C.G. sono la patrona degli umili…altro che fare la schizzinosa.
    Lei e’ pieno di pregiudizi…ormai e’ troppo tardi…

    Non mi voglio fare suora, questo Papa e’ diverso dagli altri, inspira fiducia e’ uno del popolo, conosce il popolo, senza pompa e tante cerimonie.

    Ammiro l’Uomo…

    Anita

  22. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Quote:

    “…. fa la schiozzinosa con gli ultimi e gli umili che spingono alle frontiere per fame.
    Quadro completo, oserei dire.
    C.G.

    ===

    Perche’ l’Europa gradisce l’invasione di popolazioni che entrano illegamente e commettono crimini??…
    Crimini i tutti i generi ed anche verso i poveri diavoli che pagano sonoramente per essere trafugati (smuggled) via camion, derubati e lasciati crepare abbandonati rinchiusi nella loro tomba nel calore del deserto.

    (Questo succede negli US….)

    Se la pigli con i governi corrotti di queste nazioni, in Messico guadagnano la media di 2 dollari al giorno, mentre i favoriti vivono da pascia’.

    Anita

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …un pò come multinazionali usaesfrutta (ma non solo) che sfruttano il lavoro minorile facendo utili giganteschi.
    Esempio: un pallone da calcio professionista di una nota marca, nel mondo occidentale viene a costare sui 120 euro e chi lo lavora, sopratutto bambini, riceve un dollaro US per una giornata di lavoro.

    Nota bene: i più svelti riescono a cucire fino a 35-40 palloni al giorno.
    Ovvero 35 x 120= 4’200 euro contro un dollaro.

    Quindi non rompa i kojoni con le sue kojonerie piccolo borghesi.
    Tenkiù.
    C.G.

  24. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Ma cosa si crede che io possa cambiare il mondo?

    Io parlo e giudico me stessa, i guatamelani che lavoravano per me, erano pagati secondo la legge dal datore di lavoro, anzi quasi il doppio…io li ho sempre trattati bene, piu’ del necessario.

    Sono stati rimpatriati dopo diversi arresti per DWI= Driving While Intoxicated, con auto non registrate, non assicurate e con patenti false.

    Cosa c’entro io con le multinazionali ???

    Le Multinazionali includono non solo gli USA ma anche le altre nazioni Europee, e non solo….

    Anita

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    Infatti ho sottinteso tra parentesi che non sono soltanto multis US, se leggesse bene quello che uno scrive.
    E sopratutto capire il nesso e la realtà di chi sfrutta chi, facendoci sopra affari senza alcun ritegno.
    Nò, lei non c’entra direttamente, c’entriamo TUTTI, io per primo, nella maniera in cui siamo complici di quel sistema schifoso acquistando quei prodotti.
    Capito adesso? Oppure glielo devo scrivere in inglese-amerego-brokkolino?

    C.G.

  26. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Veramete ad un certa eta’ le compre sono minime, qui da tempo c’e’ una forte campagna: ** BUY AMERICAN **, e cosi’ faccio ormai da anni, a volte non e’ possibile….a volte ci sono delle sorprese, ma faccio del mio meglio per comprare il Made in USA.
    Ieri abbiamo comprato fettine di pane per te’ Italiane… dopo portate a casa abbiamo scoperto il “Made in Brazil”.

    Happy shopping,
    Anita

  27. controcorrente
    controcorrente says:

    Sono di corsa ,ma sto bene.
    Ancora non ho Internette all’eremo, per cui non so quando riscriverò.
    Mi spiace per la Sylvi , oltretutto sono andati a rubare, se non sbaglio, proprio nel Luogo ove sono stato ospite a casa sua.
    Salutoni e bacioni a tutti quanti !

    cc

    Sentito Pope Francesco…adesso non possiamo prendercela neppure più con i gay..di questo passo dove si andrà a finire..eh,eh,eh..

  28. rodolfo
    rodolfo says:

    Oh caro controcorrente….di questo non ti devi preoccupare minimamente….rimangono come e’ SEMPRE stato gli ebrei…a cui si puo’ dar la colpa di TUTTO.
    Te saluto
    Rodolfo

  29. rodolfo
    rodolfo says:

    E ringraziamo Iddio che ci sono sti “Ebbreacci”….si sa’ che e’ cosi tanto difficile dare la colpa a se stessi…Hallelujah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Rodolfo

  30. peter
    peter says:

    non seguo il papa ed i suoi exploits, cosi’ ho dato un’occhiata al web dopo il commento di CC. Il papa ha detto ‘chi sono io per giudicare’ l’orientamento sessuale dei preti. Di certo una novita’, rispetto ai suoi predecessori. Ma mi pare che i preti cattolici abbiano comunque l’obbligo del celibato, per cui il papa parlava della sfera sentimentale o puramente ‘platonica’…
    Sempre sul web, si legge che Putin invece persegue da tempo la sua crociata antigay. Ha fatto varare leggi che criminalizzano, per cui persino avvocati e legislatori russi possono trovarsi nei guai se difendono o liberalizzano comportamenti ‘fuorilegge’. E’ proibita anche l’adozione di bambini russi da coppie ‘normali’ ma residenti in paesi in cui le leggi permettono unioni dello stesso sesso…quando si dice la paranoia russa, dove e’ andato a parare…da bravo erede del KGB. Vox avra’ avuto un sussulto di commozione…

    Peter

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Ciao a tutti, di ritorno da una simpatica vacanza.
    Leggo delle “nuove” trattative Israele-Palestinesi, che dovrebbero concludersi in nove mesi (ouhyeahhhhh).

    Lo dico a futura memoria:
    Non ci vorranno nè nove mesi nè nove anni e neppure novanta perchè fino a che esiterà uno stato d’Israele con queste caratteristiche (sioniste) l’unico posto per i palestinesi sarà il carcere, il cimitero o l’esilio.
    Kerry deve fare un po’ di teatro per far vedere che conta qualcosa ma finirà tutto in una bolla di sapone.
    Un saluto U.
    PS. Che fine ha fatto la Silvy?

  32. peter
    peter says:

    x Uroburo

    dove e’ stato allora? mi interessa sapere di ‘nuovi’ posti, io che non vado mai da nessuna parte, cosi’ quando muoio i nipotastri se la godranno, e mi diranno una messa l’anno alla memoria…
    Per cui vorrei cambiare pratica e visitare posti ‘nuovi’…

    Immagino che Sylvi abbia avuto una vocazione (sia pure un po’) tardiva, ed e’ entrata in convento con la benedizione di tutti. E’ troppo commossa per la bonta’ del nuovo papa.

    Peter

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Credo che la Sylvi si stia godendo il mare a bordo del “veliero” insieme a Giacomo.
    E fa (fanno) bene.
    C.G.

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Scusa, ma non sei tu quello che da sempre la “colpa” ai palestinesi?
    Cheffai, ti affoghi in un bicchiere d’acqua?
    Ti serveper caso una ciambella salvagente?

    C.G.

  35. Peter
    Peter says:

    Invece il Ridolfu si fa I bagni di mare Nell oceano incatramato Ed impetroliato…

    Peter

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    In nessun Paese civile un ambasciatore israeliano avrebbe potuto permettersi di reclamare per una visita di parlamentari in Palestina. La prepotenza israeliana è fuori dal mondo, il sevilismo italiano è inossidabile.

  37. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    l’Oceano Atlantico e’ magnifico, ti sbagli forse col golfo del Messico durante il disastro causato dalla BP’s Deepwater Horizon nel 2010…ma anche li’ le spiagge sono pristine e piene di turisti.
    Comunque il RI e’ noto per le sue numerose spiagge, essendo sull’oceano aperto e’ il paradiso dei surfers.
    La pesca e’ copiosa, aragoste, merluzzi, salmoni, pesce spada ed ogni ben di Dio.

    Anita

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    ho fatto delle vacanze marine a Punta Ala, vicino a Grosseto. Il posto è bello ma non diverso da tanti altri però il mare era pulito anche perchè del tutto privo di insediamenti urbani.
    Ho colto l’occasione per visitare Volterra che non conoscevo e che è una bellissima città medievale di origine etrusca collocata sulla cresta di una collina. Qualcosa di molto simile a tante altre città medievali toscane, come ad esempio San Giminiano, che a me piacciono moltissimo. Il museo etrusco è notevole con migliaia e migliaia di reperti, alcuni notevolissimi.
    Ho visitato anche Massa Marittima e Castiglion della Pescaia, ambedue deliziose, ma si sa che in Toscana le cose belle si sprecano. Ero vicino ad AZ ma non mi è stato possibile contattarlo.
    Un saluto U.

  39. sylvi
    sylvi says:

    Fra nipoti che imperversano, nipoti in arrivo prossimo venturo, cugine anglo-canadesi che hanno scoperto che dormire in barca è affascinante…ribaltamento di cassetti, cassettini e armadi…con relativi scheletri…onde informare esaurientemente l’assicurazione,…che mi darà tre euro…
    insomma ho avuto qualche problema, ma anche qualche emozione di cui parlerò.

    Innanzitutto vorrei correggere l’ineffabile Peter su due cosette:
    Papa Francesco NON ha affermato : “chi sono io per giudicare l’orientamento sessuale dei preti” E’ una balla solenne!
    Nè ha detto :- chi sono io per giudicare i gay- , come abbiamo letto in tutti i giornali ( in mala fede, è il caso di dirlo).

    Papa Francesco ha affermato: – Se UN gay ( uno, non tutti insieme!) cerca il Signore con Fede …chi sono io… ecc.ecc.
    Ha infatti immediatamente aggiunto che le lobby sono una pessima cosa!
    Tanto per dare a Francesco quel che è di Francesco!

    Io non oso sperare che questo Papa faccia miracoli, in Curia Vaticana…lui sarà pure un Gesuita…ma ha bisogno, oltre alla protezione di Padre, Figlio e Spirito Santo, anche di grandi Preti di Buona Volontà, oltre che del coraggio di essere nato e cresciuto in terre di estrema frontiera…e magari… chissà, un po’ di dna che esce dalla testardaggine piemontese, che non ha da invidiare a quella furlana!

    Infine, l’unico convento che frequento è quello della mia irriducibile zia suora 95enne che , munita di cell., di email, controlla, a bacchetta, fatti e misfatti della sua numerosa famiglia.
    Qualche volta ho più paura delle sue sfuriate dolci e gentili, che del Padreterno!

    Dedicato al caro Peter, che potrebbe fare il riccastro in barca…basterebbe gli piacesse ” faticare” di randa, di fiocco, di genova ecc. ecc.

    Sylvi

  40. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro gc….l’ ebreo nel mondo e gli ebrei israeliani in israele combattono contro questo:-
    http://www.bild.de/politik/ausland/saudi-arabien/600-peitschenhiebe-fuer-blogger-aus-saudi-arabien-31602816.bild.html
    e contro tutti i fanatici come te… che non riescono a guardare piu’ in la’ di un palmo dal proprio naso…
    per chi non conosce il tedesco , nell’ articolo si tratta di un giovane che voleva solo discutere in internet nel suo blog sull’ islam…e per questo si e’ beccato 600 frustate e sette (7) anni di galera…la moglie disperata e’ riuscita a lasciare il paese… questi potrebbero toccare pure a te o Nicotri per le vostre esternazioni e critiche nei confronti della chiesa…non so’ se sono chiaro….contro questo si combatte …tra le altre cose…
    io non ho mai incolpato di niente i palestinesi e il resto degli Stati arabi e islamici se non la colpa di non riconoscere lo Stato d’ israele ….stop …quelli come te e come vox incolpano gli ebrei in generale di tutti i mali del mondo….
    ..agli ebrei vien data la colpa di essere gli organizzatori della prima e seconda guerra mondiale…della distruzione delle torri gemelle…della peste nel medioevo…della situazione economica nel mondo….della fame nel mondo….del problema alimentare…ed alla vox chi piu’ ne ha piu’ ne metta….questa e’ la differenza( post Nr.42)…..per questo scrivevo a cc di non preoccuparsi….finche’
    c’ e’ un ebreo in questo mondo gli si puo’ dare la colpa a lui….come e’ sempre stato….
    il problema e’ che non siete in grado di capire certe realta’…e che certe realta’ sono regali delle realta’ del passato….se non si riesce a capire questo non ci sara’ mai modo di poter andare daccordo o almeno di discutere……non vi restera’ altro che continuare a dare la colpa all’ ebreo per nascondere le vostre atroci colpe…ed in questo siete campioni….
    sono daccordo con il post Nr. 39 di Uroburo…anche se le speranze non muoiono mai ….ed io poi credo anche ai miracoli…sono un ottimista per antonomasia…
    come condizione per la partecipazione a trattative per decidere sui problemi piu’ salienti il presidente palestinese Mahmoud Abbas aveva posto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu… due alternative …il rilascio di 104 prigionieri palestinesi….o il congelamento degli insediamenti…Netanyahu si decideva per la prima alternativa…contro il parere di molti del suo stesso gabinetto e della maggioranza degli israeliani….per me personalmente un grande errore….bisognerebbe a volte avere piu’ coraggio…e poi non si puo’ rilasciare degli assassini e terroristi responsabili di efferati delitti a bambini e sopravvissuti dell’ olocausto…..per fare solo un esempio
    due dei 104 sono Jumaa Adem e Mahmoud Kharbish, che ha ucciso una donna e tre dei suoi figli nel 1988… insieme a un soldato israeliano che cercava di salvarli….. un’altro e’ Adel Mohammad Daoud… che ha ucciso una donna incinta e il suo bambino di solo 5 anni…ma ce ne sono di peggio…
    non so’ come abbia fatto Obama….(e nessuno lo sa)..a convincere
    Netanyahu….ne’ che cosa gli abbia promesso…..
    l’ unica cosa che potrebbe …secondo il mio parere ad averlo convinto e’ la promessa di impedire all’ Iran la costruzione della bomba atomica… che sarebbe accanto alla distruzione dello stesso Iran inevitabilmente la distruzione di Israele….che e’ per molti lo scopo ultimo…..io vedo il rilascio dei prigionieri palestinesi come una sconfitta morale…perche’ israele in anticipo non ha ottenuto nulla in cambio…….al contrario il rilascio di quei terroristi diventano un grande pericolo per la sicurezza del paese e dei cittadini israeliani…
    e Netanyahu non ha detto tutta la verita’…quando ha affermato di non aver ceduto alle pressioni sulle condizioni stabilite dai palestinesi per quanto riguarda i confini del 1967 e il congelamento degli insediamenti….. ciò che non ha detto pero’ era che se avesse accettato quelle condizioni…. tutti i 104 prigionieri sarebbero rimasti dietro le sbarre …..e’ quello che era necessario e giusto secondo me…. …venerare la terra oltre la giustizia …oltre la vita e’ sbagliato…il problema e’ che prima o poi qualcuno deve cedere….ed io purtroppo posso capire anche Netanyahu( quello che non riuscirai mai tu o Nicotri) che non puo’ commettere errori…la sicurezza del paese va’ per lui oltre la giustizia….e non si sapra’ mai chi puo’ aver veramente ragione…la problematica e’ in effetti come una fabbrica di esplosivi o una raffineria….il minimo errore e salta tutto in aria.

    A Peter non posso dire altro… se ancora non c’ e’ stato… di visitare New York…e’ una citta’ fantastica ed il ritmo della vita non e’ cosi forsennato come per esempio a Berlino….
    ci sono stato con una delle due macchine di Anita …una decapottabile d’ altri tempi ma con un motore meravigliosamente funzionante…la segnaletica lascia a desiderare ma con un buon navigatore per me non e’ stato un problema arrivare a Little Italy
    per portare alcuni regali a conoscenti di Anita….sono stati tre giorni meravigliosi…ho dormito in una piccola pensione consigliatemi.. ed ho pagato solo 150 dollari a notte compresa la colazione….
    passeggiare per le strade anche a tarda sera per me non e’ stato un problema…..anche se sapevo che potenzialmente ogni persona che incontravo poteva avere una pistola in tasca …mi son sentito piu’ sicuro che passeggiare per qualche via di Milano …Roma…senza parlare di Palermo ….Catania o Napoli…per quanto riguarda le spiagge….sono pulite…l’ acqua trasparente che mi sembra la stessa di Fontane Bianche a Siracusa….e poi la maggior parte delle spiagge sono libere …ma si ha anche la possibilita’ di accedere ai servizi….naturalmente di intrallazzo…
    a pochi metri da casa di Anita ho avuto possibilita’ di passarmi un po’ di tempo a pescare ….uno dei miei sport preferiti….e ho avuto ogni volta fortuna portando a casa uno o due merluzzi …uno dei quali persino di circa quattro chili….che Anita ha poi cucinato in modo meraviglioso….insomma e’ stato ed e’ tutto un sogno….
    Un saluto a tutti
    Rodolfo

  41. sylvi
    sylvi says:

    Dedicato a C.G.

    Sono andata su e zo per il golfo in queste giornate finalmente belle, ma sempre massimo una notte fuori, purtroppo!.
    Però voglio raccontarti di una storia che è importantissima, ma è passata sotto silenzio, secondo me in maniera vergognosa.
    Il primo luglio la Croazia è entrata nell’unione europea; c’era anche il nostro Presidente ai festeggiamenti.
    E’ un uomo dalla lunga storia, saggio e intelligente, eppure…mai come questa volta mi sarebbe piaciuto, se fossi giornaliata, porgli due domande:
    – Presidente, ha chiaro il senso di questo nuovo allargamento della futura Europa?
    – Presidente comprende il fascino della sfida e delle difficoltà di un’Europa Unita che va dalla Finlandia all’Albania e la Grecia, e
    dal Portogallo alla Turchia???

    Partendo da Grado per andare a Pirano ( Slovenia) o andare a Umago ( Croazia) la veleggiata è circa la stessa.
    In questi ultimi cinque anni arrivare a Pirano e osservare la grande bandiera di stelle d’oro in campo blu e la scritta EU mi commuoveva ,…un ostacolo era superato.
    Niente controlli doganali, niente infinite pratiche burocratiche…in porto dovevi solo, se avevi fortuna, trovare un ormeggio e andare ad ammirare la bellissima piazza veneziana Tartini e poi…a mangiare scampi in busara o alla griglia!
    Ma se con la barca ti allontanavi un po’ verso sud…subito dovevi preparare carta d’identità, documenti della barca, tasse e gabelle…insomma eri in Croazia, all’estero…come si dice qui!
    Invece siamo andati a Umago…abbiamo ammirato la nuovissima bandiera blu stellata…abbiamo gironzolat0 per il porto, poi…appena fuori abbiamo fatto il bagno nel “nostro” Adriatico…anche mio e tuo! Un’emozione fortissima!

    L’Adriatico è tornato non il Golfo di Venezia, (anche se ha avuto i suoi meriti), ma il mare di tutte le genti che vivono sulle sue coste.
    Ho sognato che non dovremo più dire doberdan o dobro vecie, buongiorno o buonasera ,…diremo fraternamente ciò che ci piace.
    Mi piacerebbe, e anche a Giacomo, che tu avessi tempo e modo per passare tre giorni in barca fra questi ex confini del nostro mare.

    Sylvi

Commenti più recenti »

I commenti sono chiusi.