Uomini, costituiamoci parte civile nei processi per delitti bestiali contro le donne come quello di Corigliano Calabro. Continua l’involuzione politica e democratica di Israele
Dopo la bestiale uccisione di Fabiana Luzzi, mi sono convinto che urge un’associazione maschile che si costituisca parte civile nei processi per delitti contro donne come quello di Corigliano Calabro.
Sono sempre stato e sempre sarò fermamente contrario alla pena di morte. Specie contro minorenni Ma ci sono casi di violenza talmente bestiali da far vacillare questa mia fermezza.
L’efferata, orribile uccisione di Fabiana Luzzi aCorigliano Calabro da parte di un bipede di nomeDavide – del quale non si conosce il cognome perché protetto dall’essere lui ancora minorenne, anche se ancora per poco – è di una bestialità tale da far davvero pensare che la galera, fosse anche l’ergastolo, non basta.
Non può bastare. E sono certamente fuori luogo le lagne buoniste del vescovo di Santo Marciano che s’è precipitato a dire o a far dire alla madre di Fabiana che “in fondo anche Davide è una vittima”. Se è una vittima, è vittima in primo luogo di se stesso, di una educazione sgangherata o assente dei suoi genitori e anche di un modo di intendere la religione ridotto dalla Chiesa, specie al Sud, a superstizione.
Non è un caso se la criminalità organizzata da Napoli a Palermo i suoi adepti li arruola con cerimonie di stampo religioso: giuramenti, santini bruciati, denominazioni blasfeme del tipo Sacra Corona Unita. Oltre a dire, peraltro giustamente, che “c’è bisogno di una rivoluzione educativa sui giovani”, il vescovo dovrebbe spiegare ad alta voce di chi è la responsabilità.
A onor del vero, di delitti come Corigliano Calabro e degradi vari, anche peggiori, pullula la Storia da che mondo è mondo. Le guerre solo anche peggio di Davide, pur se osannate dai vincitori che chiamano “gloria” quella che spesso è solo violenza omicida di una massa enorme di Davide. Il problema quindi è che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nell’intendere i nostri rapporti con gli “altri”.
Forse perché è capitato in giorni per me già pesanti, anche a causa della scomparsa di don Andrea Gallo, punto di riferimento umano e morale, confesso che il delitto di Corigliano mi ha pressoché sconvolto. Un raccapriccio simile lo ho provato solo quando ho letto del delitto di Novi Ligure, con la ragazzina Erika che ha accoltellato a morte la propria madre e il proprio fratellino.
Aiutata dal proprio “fidanzatino” Omar, Erika ha inseguito il proprio fratellino su per le scale di casa, lo ha acciuffato e tentato di affogare nella vasca da bagno, evidentemente riempita a bella posta, prima di ammazzarlo a coltellate perché il bambino non voleva morire affogato, ma vivere!
Le sentenze in un Paese civile vanno rispettate. Anche quelle grazie alle quali le Erike e gli Omar sono oggi già liberi, in grado quindi di rifarsi una vita, anziché marcirla all’ergastolo.
Sono alcune migliaia di anni che la donna è considerata un essere inferiore, fin dalle basi teologiche della nostra civiltà. Il nuovo Papa, Francesco, sarà anche un grande riformatore, anche se a me non pare proprio, però intanto ha cominciato anche lui a tambureggiare che “dobbiamo difendere il feto”: tradotto in italiano significa che la donna deve continuare ad essere considerata un barattolo, una scatola, che nulla può decidere di ciò che si porta dentro quando resta incinta.
A decidere deve essere ancora, sempre e solo ciò che vuole un potere eminentissimamente maschile e maschilista come quello vaticano. Che offende la condizione femminile anche con l’esclusione delle donne dal sacerdozio. La motivazione ufficiale è che Gesù aveva solo apostoli di sesso maschile. A parte il fatto che non è sicuro che le cose stessero così, resta il fatto che Gesù non aveva neppure telefonini, automobili, televisori, paramenti “sacri” costosi, trasferte all’estero in aereo o vacanze a Castel Gandolfo da raggiungere con elicotteri dello Stato italiano. Gesù nulla di tutto ciò aveva, però la Chiesa, i papi, i cardinali, i vescovi, i sacerdoti e i preti invece ne hanno.
Ma anziché insistere su questi tasti, scadere magari nel moralismo e dare sfogo alla mia rabbia, oltre che alla mia paura per la bestialità che evidentemente alligna in ognuno di noi, lancio una proposta.
Formiamo una associazione di cittadini della repubblica italiana di sesso maschile che d’ora in poi si costituisca parte civile nei delitti contro le donne come quello di Corigliano Calabro.
Il femminicidio non si combatte a chiacchiere! Continuando per giunta con gli stili di vita e la subcultura che da sempre sono all’origine di tale aberrazione della prepotenza maschile. Chi uccide come i troppi Davide offende e degrada anche la condizione maschile. Che dobbiamo quindi difendere!
Ci sono le unioni dei consumatori, le associazioni di vario tipo che si costituiscono parte civile nei processi nei quali la vittima è in qualche modo da loro rappresentata anche se a volte molto indirettamente. Fondiamo una associazione maschile che si costituisca parte civile contro quei maschi che commettono delitti che infamano l’essere un maschio, un uomo anziché una donna.
Sì, lo so, le sentenze vengono emesse in nome dell’intero popolo italiano, uomini, donne, anziani e bambini, adulti e minorenni neonati compresi. Ma, ripeto, se ci sono associazioni che a vario titolo possono costituirsi parte civile contro chi lede un qualche loro rappresentato, il più delle volte neppure iscritto ad una associazione, a maggior motivo ha ragione di esistere – ed agire – una associazione come quella che propongo. Che, oltretutto, potrebbe e dovrebbe anche denunciare man mano i vari eccessi della moda, della pubblicità e della subcultura che degradano la donna, e quindi di conseguenza anche noi uomini, senza che nessuna autorithy o “comitato etico” abbia qualcosa da ridire.
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E ora qualche articolo in italiano e in inglese su argomenti interessanti riguardo la realtà di Israele:
1) – L’apartheid avanza per legge: http://www.haaretz.com/opinion/basic-law-apartheid-in-israel.premium-1.526711
2) – Favorire la povertà per incrementare il colonialismo con gli “insediamenti”:
http://www.haaretz.com/blogs/a-special-place-in-hell
http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=4230%3Aisraele-un-posto-speciale-all-inferno&catid=23%3Ainterventi&Itemid=43
3) Il sionismo religioso è il più potente gruppo di pressione, specie nelle forze armate, dove diventa giustificazione per crimini vari:
http://www.haaretz.com/news/national/religious-zionism-emerging-as-israel-s-most-powerful-pressure-group.premium-1.526356
4) La cosa migliore che l’inviato Usa Kery può fare è riconoscere che questo non è un processo di pace:
questo e’ il video
http://www.youtube.com/watch?v=ykDDxWbt5Nw
R
x Uroburo
….”Parlava metaforicamente di se stesso descrivendosi come un po’ iracondo.”
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Ho letto e riletto il mio post a cui lei fa riferimento.
Lei è sicuro di usare i termini in modo sempre appropriato ?
Il suo italiano è perfetto, un po’ meno l’interpretazione dell’italiano altrui. Forse legge di traverso o crede di leggere tra le righe, ad ogni modo personalmente sono del parere che essere iracondi comporti uno spreco di tempo ed energia, due cose di cui io sono purtroppo perennemente a corto.
x Rodolfo.
Ecco, lo penso da sempre: se l’intelligenza serve ad alleviare le pene della gente che sia benedetta. Purtroppo spesso e volentieri viene sprecata per creare strumenti di morte e mettere gli uomini contro, quindi maledetta.
Tra i miei amici annovero un imprenditore tedesco residente poco lontano da me il quale essendo ingegnere, una trentina di anni fa nella ex DDR tedesca, sviluppava midiali bombe a mano e mine anticarro. Il “top” a quell’epoca.
Nel 1989 venne dalle mie parti e cominciò una nuova attività costruendo ottime biciclette di qualità per bambini. Oggi ha una trentina di collaboratori e il suo prodotto è molto richiesto.
Un giorno mi disse che si vergogna profondamente di quegli anni spesi a costruire e sviluppare quella robaccia infame tanto che pensò anche al suicidio. Oggi è diventato una persona solare, di una cordialità e di un sapere immenso.
C.G.
E qual’ e’ la morale?
La morale e’ che al bene ci si puo’ arrivare solo quando si capisce quanto e’ deprecabile il male.
Purtroppo caro cg….non c’ e’ via d’ uscita….e prima o poi il mondo si salvera’….speramo che nun sara’ troppo tardi.
Ma a proposito di morale ….una barzelletta del solito Gigi…
https://www.youtube.com/watch?v=klhP0DpxOMc
x Rodolfo
…..non ho capita la battuta finale, il mio romanesco e’ molto limitato.
Translation please….
Ciao,
Anita
x Rodolfo.
http://www.repubblica.it/persone/2013/06/04/foto/israele_provvedimento_disciplinare_per_le_soldatesse_in_bikini_e_fucile-60312896/1/?ref=HRESS-8#4
Che si siano spogliate, previdenti, dato che temono di “essere buttate a mare” dal popolo della Palestina per poter nuotare più liberamente?
Oppure quando mirano a un poverocristo e lo stecchiscono con un colpo di fucile, fanno il gioco erotico del “un palestinese..via il reggiseno, due palestinesi…via la mutanda” ?
Màh.
C.G.
beh caro gc….che famo….scadiamo nel banale…
non e’ altro che la fantasia e l’ allegria di quattro ragazze che come bambine combinano una marachella …consce
(apri bbene l’ orechio e l’ ochio) che non verranno ne’ frustrate a sangue ne’ lapidate….
e gia’ questa e’ una grande consolazione…nun te pare?
Il tuo ponzare al denigramento (e come potrebbe essere altrimenti) lasciano come sempre il tempo che trovano. Stammi bbene.
Rodolfo
Nò, pensavo soltanto che, evidentemente, uno degli eserciti più attrezzati del mondo ( va detto: per vessare e scippare un’altro popolo) abbia bisogno ANCHE di quattro sgallettate “tette&culo” deficienti e mettergli ANCHE un fucile in mano.
Ovviamente poi, succede quello che succede da quelle parti dove la vita di un essere umano vale una cicca di sigaretta.
Il tutto risponde alla logica su quanto, un paio di post sopra, mi riferivo.
Proprio così.
C.G.
E ‘stata una tragedia…Noam un bambino di tre anni perdeva la vita cadendo da un balcone,,…i genitori come ci si puo’ immaginare distrutti.
I genitori di Noam ebrei religiosi ortodossi chiedevano consigli al Rabbino per la donazione di un organo che nel giudaismo ortodosso non e’ stato mai molto chiaro ..ricevendone una risposta positiva.
Per la transplantazione di un rene veniva preso in considerazione soltanto un destinatario dal peso inferiore di 30 Kg….dopo una intensa ricerca si trovava in una lista un bambino palestinese in attesa di un rene gia’ da sette anni nell’ ospedale Shaarej Tzedek…nelle vicinanze di Betlemme…i cui genitori e familiari non erano compatibili..
Sarit e Avi …i genitori di Noam non hanno avuto indugi…
la transplantazione ha avuto luogo con pieno successo nello Schneider Medical Center di Tel Aviv.
Il commento del president israeliano Peres rivolto a Sarit :-“E’ terribile perdere un figlio all’eta’ di tre anni…il mio cuore e’ con te…. il tuo e’ stato uno dei contributi piu’ commoventi per la pace.”
Rodolfo
…i solito governanti mascalzoni, tenuti in piedi dalla solita maggioranza beota fanatica, calpesteranno come sempre anche questa occasione.
Del resto Peres, il vero padre dell’arsenale nucleare israeliano, è sempre stato il re degli ipocriti.
Shalom
il mio 109 non e’ un articolo scritto ad hoc in risposta al 108….successo chissa’ quando….no…
l’ articolo e’ di ieri …l’ operazione eseguita il giorno prima.
Dunque non e’ che la vita di un essere umano in Israele vale quanto una cicca di sigaretta…al contrario… anche la vita di un palestinese e’ sacra…tanto quanto la vita di una qualsiasi altra persona.
Quando ci scappa il morto…sono sempre le consequenze di un comportamento….cosi come succeed in Turchia in questi giorni….cosi come succede in tutto il mondo.
E’ estremamente ingiusto ed e’ una calunnia incolpare soldati per la morte di qualcuno che se la e’ andata a cercare….dimenticandosi di quanto gli israeliani siano prudenti….cercando al contrario in tutti i modi di evitare fatti spiacevoli.
R
ad hoc invece come al solito spunta Shalom….
come se non aspettasse altro…
Rodolfo
x TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri