Habemus papam! Pare però non sia una bella notizia

http://www.donvitaliano.it/?p=145

Jorge Bergoglio e il suo passato vicino alla dittatura argentina

“Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più votati, nel 2005, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II, è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò novemila persone“.

Inizia così un lungo articolo pubblicato sul sito del prete ‘no global’ Don Vitaliano della Sala, la scheda sul “passato oscuro” di chi, a distanza di 8 anni, è il nuovo papa.

“Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 marzo 1976, sono racchiuse nel libro L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente”.

“I fatti riferiti da Verbitsky. Nei primi anni Settanta Bergoglio, 36 anni, gesuita, divenne il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina. Entrando a capo della congregazione, ereditò molta influenza e molto potere, dato che in quel periodo l’istituzione religiosa ricopriva un ruolo determinante in tutte le comunità ecclesiastiche di base, attive nelle baraccopoli di Buenos Aires. Tutti i sacerdoti gesuiti che operavano nell’area erano sotto le sue dipendenze. Fu così che nel febbraio del ’76, un mese prima del colpo di stato, Bergoglio chiese a due dei gesuiti impegnati nelle comunità di abbandonare il loro lavoro nelle baraccopoli e di andarsene. Erano Orlando Yorio e Francisco Jalics, che si rifiutarono di andarsene. Non se la sentirono di abbandonare tutta quella gente povera che faceva affidamento su di loro”.

Verbitsky racconta come Bergoglio reagì con due provvedimenti immediati. Innanzitutto li escluse dalla Compagnia di Gesù senza nemmeno informarli, poi fece pressioni all’allora arcivescovo di Buenos Aires per toglier loro l’autorizzazione a dir messa. Pochi giorni dopo il golpe, furono rapiti. Secondo quanto sostenuto dai due sacerdoti, quella revoca fu il segnale per i militari, il via libera ad agire: la protezione della Chiesa era ormai venuta meno. E la colpa fu proprio di Bergoglio, accusato di aver segnalato i due padri alla dittatura come sovversivi. Con l’accezione “sovversivo”, nell’Argentina di quegli anni, venivano qualificate persone di ogni ordine e grado: dai professori universitari simpatizzanti del peronismo a chi cantava canzoni di protesta, dalle donne che osavano indossare le minigonne a chi viaggiava armato fino ai denti, fino ad arrivare a chi era impegnato nel sociale ed educava la gente umile a prendere coscienza di diritti e libertà. Dopo sei mesi di sevizie nella famigerata Scuola di meccanica della marina (Esma), i due religiosi furono rilasciati, grazie alle pressioni del Vaticano”.

“Alle accuse dei padri gesuiti di averli traditi e denunciati, il cardinal Bergoglio si difende spiegando che la richiesta di lasciare la baraccopoli era un modo per metterli in guardia di fronte a un imminente pericolo. Un botta e risposta che è andato avanti per anni e che Verbitsky ha sempre riportato fedelmente, fiutando che la verità fosse nel mezzo. Poi la luce: dagli archivi del ministero degli Esteri sono emersi documenti che confermano la versione dei due sacerdoti, mettendo fine a ogni diatriba. In particolare Verbitsky fa riferimento a un episodio specifico: nel 1979 padre Francisco Jalics si era rifugiato in Germania, da dove chiese il rinnovo del passaporto per evitare di rimetter piede nell’Argentina delle torture. Bergoglio si offrì di fare da intermediario, fingendo di perorare la causa del padre: invece l’istanza fu respinta. Nella nota apposta sulla documentazione dal direttore dell’Ufficio del culto cattolico, allora organismo del ministero degli Esteri, c’è scritto: “Questo prete è un sovversivo. Ha avuto problemi con i suoi superiori ed è stato detenuto nell’Esma”. Poi termina dicendo che la fonte di queste informazioni su Jalics è proprio il Superiore provinciale dei gesuiti padre Bergoglio, che raccomanda che non si dia corso all’istanza. E non finisce qui. Un altro documento evidenzia ancora più chiaramente il ruolo di Bergoglio: “Nonostante la buona volontà di padre Bergoglio, la Compagnia Argentina non ha fatto pulizia al suo interno. I gesuiti furbi per qualche tempo sono rimasti in disparte, ma adesso con gran sostegno dall’esterno di certi vescovi terzomondisti hanno cominciato una nuova fase”. È il documento classificato Direzione del culto, raccoglitore 9, schedario B2B, Arcivescovado di Buenos Aires, documento 9. Nel libro di Verbitsky sono pubblicati anche i resoconti dell’incontro fra il giornalista argentino e il cardinale, durante i quali quest’ultimo ha cercato di presentare le prove che ridimensionassero il suo ruolo. “Non ebbi mai modo di etichettarli come guerriglieri o comunisti – affermò l’arcivescovo – tra l’altro perché non ho mai creduto che lo fossero””.

Ad inchiodarlo c’è anche la testimonianza di padre Orlando Yorio, morto nel 2000 in Uruguay e mai ripresosi pienamente dalle torture, dalla terribile esperienza vissuta chiuso nell’Esma. In un’intervista rilasciata a Verbistky nel 1999 racconta il suo arrivo a Roma dopo la partenza dall’Argentina: “Padre Gavigna, segretario generale dei gesuiti, mi aprì gli occhi – raccontò in quell’occasione – Era un colombiano che aveva vissuto in Argentina e mi conosceva bene. Mi riferì che l’ambasciatore argentino presso la Santa Sede lo aveva informato che secondo il governo eravamo stati catturati dalle Forze armate perché i nostri superiori ecclesiastici lo avevano informato che almeno uno di noi era un guerrigliero. Chiesi a Gavigna di mettermelo per iscritto e lo fece”. Nel libro, inoltre, Verbistky spiega come Bergoglio, durante la dittatura militare, abbia svolto attività politica nella Guardia di ferro, un’organizzazione della destra peronista, che ha lo stesso nome di una formazione rumena sviluppatasi fra gli anni Venti e i Trenta del Novecento, legata al nazionalsocialismo. Secondo il giornalista, l’attuale arcivescovo di Buenos Aires, quando ricoprì il ruolo di Provinciale della Compagnia di Gesù, decise che l’Università gestita dai gesuiti fosse collegata a un’associazione privata controllata dalla Guardia di ferro. Controllo che terminò proprio quando Bergoglio fu trasferito di ruolo. “Io non conosco casi moderni di vescovi che abbiano avuto una partecipazione politica così esplicita come è stata quella di Bergoglio”, incalza Verbitsky. “Lui agisce con il tipico stile di un politico. È in relazione costante con il mondo politico, ha persino incontri costanti con ministri del governo”.


223 commenti
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  1. peter
    peter says:

    ahia….si scoprono gia’ gli altarini..
    Stavo per dire, comunque, che difficilmente un 76enne, con problemi di salute gia’ in atto, potra’ mai ‘riformare’ un bel nulla in un’istituzione come la santa chiesa di Roma.
    Dovrebbero al limite eleggere un papa con meno di 50 anni…

    Peter

  2. sylvi
    sylvi says:

    Papa Francesco ( nomen omen!)

    già condannato per sentito dire!
    Avevamo stabilito che non sempre i giornalisti e gli scrittori le imbroccano! Anzi, nessuno lo aveva messo fra i papabili.

    In Italia,( come si usa) se non fosse stato partigiano, sarebbe stato un criminale fascista!
    Ma ci sarà tempo, spero, e salute per giudicarlo in lungo e in largo!
    Almeno fino alla nomina del Segretario di Stato, fra qualche giorno!
    Io spero che Dio lo illumini.

    Sylvi

  3. sylvi
    sylvi says:

    Non mi sono ricordato , l’ultima volta di invitare la Sylvi a pregare a Romano Canavese, sono sicuro che lei avrebbe acconsentito volentieri..naturalmente con il velo in testa, prima di entare in Chiesa !

    caro CC,
    in un post di giorni fa avevo accennato al tuo cardinale canavese fra i liguri (arcivescovo di Genova) che non sono esattamente esempio di Chiesa francescana!
    L’ultima volta che ho indossato il velo è stato in una Chiesa ortodossa a Mosca, con sommo rispetto!
    Ma mi sono coperta i capelli anche in moschea a Sarajevo.
    Mi pare che il novello Papa abbia affermato, in passato, che niente è peggio di quando i Valori vengono sottomessi alla Ideologia! Non esistono più!
    Amen

    Sylvi

  4. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    VICINO AI POTERI MILITARI – Il lavoro di Verbitsky si basa sulle dichiarazioni di Orlando Yorio, uno dei due gesuiti rapiti, rese poco prima della sua morte, avvenuta per cause naturali nel 2000. «La storia lo condanna», ha detto Fortunato Mallimacci, ex preside della Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Buonos Aires. Bergoglio «si è sempre opposto a tutte le innovazioni all’interno della Chiesa e, soprattutto, durante gli anni della dittatura, ha dimostrato di essere molto vicino al governo militare fascista».

  5. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Chiesa e Stato, complici della dittatura fascista argentina.
    Un libro rivela un lato oscuro dell’ex Arcivescovo di Buenos Aires e neoeletto al soglio pontificio Jorge Maria Bergoglio- Papa Francesco 1.

    Buenos Aires – E’ la rivisitazione di uno dei passaggi più oscuri della
    dittatura militare argentina degli anni Settanta. Nel suo libro “El
    Silencio”, il giornalista argentino Horacio Verbitsky indaga la complicità fra la Chiesa Cattolica e i militari fascisti nella detenzione e nella scomparsa di persone durante il regime del Generale fascista Videla . Al centro delle accuse c’è anche l’ex Arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Maria Bergoglio e attuale Papa Francesco 1, che sarebbe direttamente coinvolto nel rapimento di preti e catechisti che si opponevano all’occupazione militare. Dunque è stato eletto un Papa compromesso pesantemente con i golpisti fascisti assassini argentini.

  6. remote sensing
    remote sensing says:

    Così l’argomento precedente è stato chiuso proprio nel momento in cui sembrava riaprirsi il discorso circa la speculazione spietata del materialismo, lo sfruttamento spietata delle banche, fregandosi delle sofferenze della gente.
    Ora si apre questo, con i fari accesi sul passato relazione del vescovo argentino con la feroce dittatura dei colonelli. Denigrarlo prima che inizierà il papato?
    Che fine avrebbe fatto la Chiesa se avesse mandato a VFC Hitler e Mussolini?
    Jorge Mario Bergoglio, ha saputo convivere con i dittatori sudamericani salvando la Chiesa. Ora, lui d’annata 1936 come Berlusconi ed io, ha davanti a se, una vita pesantissima, per se, e per la Chiesa. Nel 1997 ho preso l’occasione di prepensionarmi, porgendo la fine di un trentennio di funzionare in un organizzazione intergovernativa, una vita durissima, ma ben pagata (15.000 euro netto mensile). Dovevo però rinunciare alla vita regolare da impiegato. Conferenze a Francoforte, Parigi, Nairobi, Riyadh, Stoccolma, Los Angeles, Maryland, Stanford ecc, ecc.
    Fusi orari terribili, orari di lavoro con 6 a 4 ore per dormire, apparato digerente in condizioni terribili ecc.
    Ora, a 77 anni trovarmi costretto di riprendere quella vita, francamente solo immaginarmi quella realtà è da incubo.
    Da domani Bergoglio dovrà affrontare quella durissima realtà.
    Per pochi voti Ratzinger è stao eletto invece di Bergoglio, e per me, e stato un gran peccato.
    A 67 anni, Bergoglio sarebbe stato in grado di rafforzare una Chiesa che ora, almeno in Europa, ha le ore contate.
    Il futuro della Chiesa ora è nel mondo sudamericano. In Europsa, Bertone e Bagnasco, contribuiscono a fertilizzare antipatia verso la Chiesa, quanto Bersani e Bindy al DS.
    Mi auguro e prego, che Bergoglio potrà aprire gli occhi agli europei facendogli capire che il loro nemico numero uno è l’islam della gentaccia, di fanatici di al caeida e simili.
    L’islam genuina è come il cristianesimo con il baricentro sull’amore e sulla misericordia.
    Prego, avanti a denigrarni, voi irriducibili che mi sembra avere come l’unica vocazione, di garantire che l’Italia rimmarrà l’eterno fanalino di coda d’Europa.

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    vedremo, vedremo…hai ragione si può aspettare…., ma nemmeno Beatificare, prima del tempo,e come al solito bisogna”chiarire il passato “.
    Il banco di prova : le politiche dei governi sudamericani che per la prima volta sembrerebbero non essere schiavi di Santa Madre USA !

    cc

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    X il remoto sensitivo,

    E chi ti denigra, sei una”macchietta “divertente”,che ci rallegra la giornata.

    cc

    .. Ora, lui d’annata 1936 come Berlusconi ed io, ..
    Mi sembra già la SStrinità !

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    xcc
    Scusa, ma l’euro non fu introdotto per la prima volta nel 1999 come unità di conto virtuale mentre la sua introduzione sotto forma di denaro contante avvenne per la prima volta nel 2002?
    Come faceva il “sensitivo” a guadagnarne 15’000 mensili se al momento del suo prepensionamento la moneta non era ancora in vigore?
    Màh, non vorrei fare il prevenuto come mi rimprovera, sminkiando come suo solito, il Rodolfo, eppure qualcosa non quadra.
    Forse potrà spiegarlo di suo pugno il “sensitivo”.

  10. sylvi
    sylvi says:

    …Papa Francesco 1, che sarebbe direttamente coinvolto nel rapimento di preti e catechisti che si opponevano all’occupazione militare. Dunque è stato eletto un Papa compromesso pesantemente con i golpisti fascisti assassini.
    La Striscia rossa

    x la striscia rossa

    Se non vogliamo avere rispetto per il nuovo Papa, portiamo rispetto almeno alla lingua italiana.
    Lei scrive “sarebbe coinvolto” che è condizionale, modo “della possibilità” dell’incertezza, non della realtà, della sicurezza.
    Questa possibilità priva di prove, come ha dichiarato in varie interviste lo stesso accusatore Verbitsky, diviene ” è stato eletto un Papa compromesso pesantemente” modo indicativo della realtà.
    Quel che era forse è diventato sicuro!!!
    Verbitsky afferma che per anni ha cercato prove…ma non le ha trovate…ci sono solo testimonianze…di persone morte che non possono confermare!!!
    Che durante le dittature ci siano luci e ombre sul comportamento della Chiesa è scontato, ma additare a colpevole un singolo sacerdote su sentito dire non credo sia un servizio alla Giustizia e alla Verità.
    Di sicuro l’Ideologia non porta rispetto non solo ai Valori ma neppure alla Verità.

    Sylvi

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Non è che questo papa venga giudicato, male, prima ancora che cominci. La sua opera di “pastore” l’ha già cominciata molti anni fa, in Argentina. E l’elezione a papa non cancella il passato, non esiste infatti un’amnistia per i neo eletti papi.
    Inoltre Verbitsky non è “un” giornalista, ma un asso del giornalismo che ha rivelato con il terribile libro “El vuelo” come i golpisti argentini facevano sparire gli oppositori gettandoli in mare da un aereo da trasporto.
    Purtroppo per la Chiesa è anche stato appurato che a suggerire di ucciderli “in modo cristiano”, praticando loro un’iniezione di sonnifero o pentotal per addormentarli prima di buttarli giù vivi, è stato un cardinale di Santa Romana Chiesa, mi pare fosse Pio Laghi, che usava giocare a tennis con Pinochet quando era in Cile.
    Perché il quadro, orribile quant’altri mai, ti si più chiaro, sappi che anche papa Luciani nel suo mesetto di papato riuscì a compiere un bell’abominio, ricevendo e benedicendo una delegazione di assassini argentini in divisa comprendere il generale macellaio Videla. Poi l “santo subito!” Wojtyla ebbe la faccia come il deretano di legittimare perfino Pinochet, affacciandosi al balcone con lui. C’è bisogno di commenti? Non credo.
    Come vedi, è la Chiesa che sta scegliendo di andare di male in peggio. Certo, per non impazzire di dolore e poter credere si potrebbe far finta di nulla e omettere tutto, assolvendo di fatto questi papi: ma chi siamo noi per poterci arrogare questo diritto? Cosa legittima il nostro eventuale falsare la realtà con omissioni? E perché omettere solo le porcherie dei papi e cardinali e non anche quelle di altri capi, di Stato e di religioni? Così facendo però la Storia si ridurrebbe solo a un rotolo di carta igienica.
    Cara Sylvi,se piove, il problema non è il dire che piove, ma la pioggia. E come non lasciarsi bagnare troppo. Gli ombrelli servono a questo. Idem la conoscenza dei fatti tramite quelle che si chiamano notizie.
    Un saluto.
    pino

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sembra però che anche la presidentessa argentina non lo ami, così come las Madras de la Plaza de Mayo le quali, dopo tanti anni, vorrebbero sapere finalmente che fine hanno fatto i loro figli e figlie spariti nel nulla durante la dittatura militare.

    C.G.

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino:
    hai dimenticato di aggiungere che da quegli aerei li buttavano giù vivi.
    C.G.

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi e CG

    Ho completato il mio commento n. 11 con piccole aggiunte e con una modifica, suggerita dall’osservazione di CG.
    Un abbraccione.
    pino

  15. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino ,

    non intendevo contestare comportamenti che appaiono indegni di Papi verso dittatori criminali; forse, e la Chiesa in questo è sempre stata bravissima, misurava con “altro” metro i Suoi comportamenti nei riguardi di Capi di Stato che bene o male avevano in mano i destini di popoli.
    Non è una giustificazione, è una constatazione che nella storia si è più volte avverata: chiamiamolo cinismo? Forse visione del male minore? O percezione della FORESTA là dove noi individui vediamo solo l’ALBERO.
    Non si guida un miliardo e rotti di credenti, non si ha una storia bimillenaria con intransigenze individuali. Sempre constatazione, non giustificazione.

    Mi viene in mente quando Pertini baciò la bara avvolta nella bandiera iugoslava di Tito, quello che aveva riempito le foibe di cittadini italiani inermi.
    E quando diede la grazia a Toffanin ritenuto un criminale assassino da regolari Tribunali italiani.
    Cosa incomprensibile e sbalorditiva per le vittime e i centinaia di esuli, ma la figura di Pertini, al di fuori della profonda amarezza di moltissimi per quel gesto, restò la figura di Pertini, della sua storia e della sua integrità morale.
    Difficile da comprendere per i singoli, forse meno nei contesti.
    un saluto

    Sylvi

  16. Anita
    Anita says:

    Calunnie, calunnie…..

    E’ mai possibile che il Nuovo PAPA venga raccontato SOLO nella parte negativa, possibile che non ci sia niente di positivo che abbia fatto in Argentina?

    Gli auguro che possa guidare la Chiesa Cattolica con forza e saggezza nei prossimi anni.

    Anita

  17. remote sensing
    remote sensing says:

    Errata corrige.
    Ecco i stipendi dei vari organismi intergovernativi, indicando “il mio grado”.
    Per errore mio con mouse e tastiera ho premuto su “Lascia un commento” su un draft non pronto per l’invio.
    OECD Paris:From 5 306€ for Economists/Policy Analysts Translators/Revisers and Interpreters (Grade A2-A3)
    UNCHR 5.030 (Laura Boldrini)
    ESA Senior professional (A3) approx. €5900-6800/month.

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Guardi egregia signora d’oltreoceano che in Argentina (e in Cile, e in Nicaragua, e in Venezuela, e …eccetera) voi “esportatori di democrazia” c’eravate ANCHE dentro fino al collo.
    Calunnie anche queste?
    E già…
    C.G.

  19. remote sensing
    remote sensing says:

    gentile Pino Nicotri,
    E’ davvero raccapricciante, la lettura di quel Verbitsky!
    Ma secondo Lei se si boicottasse la Chiesa, ed il Vaticano, come diventerebbe il mondo?

  20. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi 10
    E la bacchetta dove l’hai depositata?
    una instancabile bacchettatrice(o bacchettona9come te dovrebbe sempre dar luogo al “fruscio solerte della bacchetta in opera”,da buona bartalessa(in questo caso partigiana ,nel senso di “parte”,non quelli della montagna).
    Invece no,passiamo sopra al passato,non ci sono prove certe etc etc;in fondo sono cose giustificabili non come quelle dei sindacati& sinistre sempre intente in opere diaboliche.
    In fondo tutto deve passare e scorrere per chiesa&vaticano S.p.a. con struttura poterpiramidale e da sempre ancorata al cattofascismo originario.
    Mai che chiedano perdono ,riferimento sostanziale del cristiaanesimo,o che porgano l’altra guancia.
    “Errare è umano .avere la possibilità di dare la colpa a qualcuno è più umano ancora” ;è meglio essere umani o caporali?
    L.

  21. peter
    peter says:

    X (not) remotely sensible

    E secondo lei dire la verita’ su di una
    istituzione equivale a boicottarla?!

    Peter

  22. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Desidererei ricordare a tutti, soprattutto ai governanti, che il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è l’uomo, la persona, nella sua integrità: «L’uomo è l’autore, il centro e il fine di tutta la vita economico-sociale».

    Benedetto XVI Caritas In Veritate

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x remote sensing

    Non ho mai parlato di boicottare, ho solo citato affermazioni purtroppo credibili di pesanti responsabilità. Non so come sarebbe il mondo senza la Chiesa o con una Chiesa molto ridimensionata e francamente non mi pongo il problema. Ci sono state epoche e civiltà che sono vissute benissimo senza Chiesa, che non esisteva neppure. E tuttora ci sono civiltà e zone del mondo certo non peggiori di noi che campano benissimo senza Chiesa e senza scatenare guerre tanto meno di religione.
    Non credo esista il paradiso in terra e che siano possibili governi non sporchi. Non per questo si deve accettare la sporcizia esistente, in Vaticano o altrove. Il fatto che il mondo sia pieno di lupi non autorizza né me né lei a essere e comportarcibda lupi. Mi fa un discreto orrore misurare l’abisso incolmabile tra le chiacchiere buoniste del potere papale e la sua storia non meno sporca di molte dittature. Mi fa anche orrore per due motivi il giubilo e la montagna di maraviglie per questo nuovo papa. Il primo motivo è che viene da una zona del mondo che ha spazzato via milioni di poveri cristi e decine di civiltà per far posto alla “vera religione” (!) e a noi europei, senza che nessuno se ne ricordi e anzi con Wojtyla che nel suo primo viaggio in America giustificò e nascose ipocritissimamente quei genocidi. Il secondo motivo è che il mare di giubilo, maraviglie e osanna per questa elezione è lo stesso che si può leggere sui giornali che salutavano le varie elezioni dei suoi predecessori.
    Nessuno ha notato che S. Franscesco è il patrono d’Italia, temo perciò che questo “nuovo” (!) papa voglia essere il padrone d’Italia mettendosi sotto i piedi più degli altri la laicità della Repubblica italiana. S. Francesco inoltre restò schifato dal Vaticano tanto quanto Martin Lutero, che dal disgusto fece lo scisma. Francesco invece per disgusto volle essere povero e la Chiesa lo fece santo solo perché mandarlo al rogo era pericoloso, avrebbe sollevato troppe proteste. Poiché questo papa non mi pare che anziché fare il papa voglia fare l’eremita alla Francesco, prenderne il nome è solo un macroscopico e grave atto di ipocrisia, che degrada Francesco.
    Infine: fa ridere l’insistere di questo papa, e dei suoi lecco-cantori, sul fatto che è vescovo di Roma, papa quindi per questo motivo, e che anche lui saluta in italiano. Una ammissione di provincialismo e di centralismo ingiustificato che la realtà del divenire del mondo saprà molto ridimensionare.

    Lo stesso giubilo trionfale dei grillini, dei berluschini e dei bossini a suo tempo, dei berlingueriani, ecc. prima. Per cambiare la realtà, in meglio, le autoubriacature e gli allagamenti da retorica non sono mai serviti.
    In attesa del prossimo papa. Ovviamente meraviglioso, anzi meravigliosissimo anche lui.
    Un saluto.
    pino nicotri

  24. sylvi
    sylvi says:

    caro Linosse,

    nel mio 10 intendevo solo affermare che ogni persona ha diritto, se accusata, ad un giusto processo; persino Berlusconi !
    Persino il Gesuita argentino.
    Sottolineavo che con il condizionale non si condanna nessuno, se ci è rimasto un minimo ancora di senso del diritto e della giustizia.
    Che cosa c’entri Bartali e la bacchetta lo sai tu.
    Potresti dirmi che le vittime argentine della dittatura non hanno avuto processo; proprio perchè questo non si ripeta si dovrebbe emettere sentenze di responsabilità basate su dati e non su supposizioni, altrimenti siamo all’occhio per occhio e dente per dente e se si sbaglia occhio e dente pazienza. Viva la barbarie!

    Sylvi

  25. alberto C.
    alberto C. says:

    Gentile Nicotri,
    di papi & C. (defunti) mi occupo per mestiere. Nessun papa si era mai chiamato Francesco (né Domenico né Ignazio) perché il papato dalla tarda antichità in poi è cosa diversa, non alternativa, dalla personale adesione alla vita evangelica, dall’VIII secolo è anche a capo di un organismo politico. I nomi sono per lo più quelli dei grandi vescovi di Roma dell’antichità (santi o martiri). I “segni del potere” della figura papale ancora in uso (o almeno fino al Vaticano II) per lo più si sviluppano nei secoli XI-XIII. L’accentuazione del culto per la persona del papa nei termini piuttosto fastidiosi, trionfalistici, leziosi, zuccherosi, oleografici, mediatici e popolari (culminati in Giovanni Paolo II che da grande attore ha realizzato un’efficacissima rappresentazione fino all’agonia compresa – ma lo stesso succede per gli “eroi” nazionali) è cosa piuttosto recente, anzi coincide con la ”morte” della Chiesa di antico regime (alleata conflittuale del trono pre-napoleonica), con la rivoluzione francese quando anzi inizia una dura contrapposizioni con stati liberali e/o anticlericali, Italia nascente compresa, nel secolo XIX (l’infallibilità del papa è dogma dal 1870, casuale coincidenza colla fine del potere temporale). A mio vedere questa chiesa di antico regime ha subito un accanimento terapeutico fino agli anni ’60 del ‘900, poi in teoria è stata sepolta, ma non troppo, comunque almeno ha cambiato faccia: via le penne di pavone, il latino e la sedia gestatoria. Questa tradizione pre-napoleonica era così forte a Roma, che mentre altrove dall’800 si restaurano le chiese in stile neo-medievale, a Roma teneva il neo-rinascimento e il neo-barocco: per dire che il papato è cosa a sé inscindibile dalla gestione del potere e quindi dai segni del potere. Un papa forte e non certo pauperista come Innocenzo III e vari suoi cardinali, come il successore Onorio III, hanno sostenuto Francesco d’Assisi non, come leggo, per non poterlo mandare al rogo, ma convintamente, come intelligentissima mossa per rafforzare la Chiesa e il papato in un momento di diffusi movimenti pauperistici talora eterodossi come i valdesi (nel sogno di Innocenzo Francesco sorregge la basilica lateranense, allora sede papale – non il Vaticano!! – che sta crollando). Non per questo Innocenzo ha deposto i segni del potere, anzi: sono due binari paralleli (Celestino V, cercando di vivere da eremita, non è minimamente stato in grado di governare, tanto meno di riformare la Chiesa, e si è dimesso).
    Per questo (a meno che, ma non credo, il neoeletto non intenda replicare la vicenda celestiniana: lo farebbero anche santo subito, per lasciare tutto così) temo che la scelta del nome Francesco I sia suggestiva per molti, ma alquanto ambigua . Come è ambigua e confusa la percezione di Francesco d’Assisi: è divertente come tutti dagli inizi del ‘900 (dopo la “riscoperta” col fortunato, romanticheggiante libro del protestante Paul Sabatier, prima non era così popolare: tra i fracescani era surclassato da S. Antonio) ne abbiano fatto propria la figura, più o meno abusivamente e distorcendola: compreso Mussolini che ne fece l’emblema della riconciliazione che portò ai Patti Lateranensi (ad es. finanziò il monumento a Francesco a Milano e lo fece patrono d’Italia): allora Assisi fu tutta restaurata in stile pseudo-medievale; poi fu la volta del Francesco sessantottino che corre tra i papaveri con una bella Chiara bionda, poi del Francesco ambientalista (sulla base di leggende piuttosto tarde), poi multiculturale, patrono del dialogo interreligioso, pacifista ecc. Tutte cose degne (meno il fascismo) ma che non c’entrano col F. storico, per cui le ricerche fondate su una severa critica delle fonti di G. Miccoli, R. Rusconi, G.G. Merlo (si veda almeno l’ottima voce nel Dizionario Biografico degli Italiani), non paiono aver avuto nessun influsso sull’opinione comune, né sugli stessi frati, e pare nemmeno sull’ex card. Bergoglio…
    Insomma mi pare l’ennesimo uso ambiguo, strumentale, ingenuo anche, di una figura tanto nota da essere quasi sconosciuta. L’eletto può anche vivere personalmente come Francesco (e perché non Ignazio, se è gesuita?), ed è una bella cosa, ma (pseudo-)francescanizzare il papato e la curia (che è emanazione del papa e i cardinali sono ‘parte del corpo del papa’) mi pare un equivoco, in quanto impossibile. Questo vorrebbe dire semmai riconoscere la laicità dello stato e non cercare surretizziamente di influenzarlo, rinuciare ai concordati e ai regimi di privilegio (non solo al regime di paradiso fiscale: stato vaticano compreso: la povertà francescana, se proprio si vuole leggere le fonti e ispirarvisi è questa: sottomissione e rinuncia al potere, mica mangiare pane e acqua, parlare cogli uccelli e poi beccare l’8 per 1000). Dubito che papa Francesco I (a me il nome ricorda l’imperatore austriaco del congresso di Vienna..) faccia qualcosa di ciò. Un po’ di pulizia sì, la farà, ed è sempre buona cosa, lui vivrà poveramente, bene, ma Francesco d’Assisi c’entra nulla, o meglio c’entra come i vari Franceschi precedenti, nero, rosso, verde, arcobaleno…

  26. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi
    l processi non ci sono ma le testimonianze del gesuita Orlando Jorio e dei suoi parenti si.
    Già il tutto era emerso nella precedente elezione papale,come gli inespicabili silenzi sulla dittatura argentina da parte del clero .
    Come sempre non vedo,non sento ,non parlo,al tempo di Pio XII come in quello di Woitila e Ratzinger allora per la valorosa difesa della chiesa e fedeli,poi in attesa dei processi .
    E la bacchetta ,in questi casi,resta inoperosa.
    L.

  27. alberto C.
    alberto C. says:

    P.S. Sul potere: è ovvio che il potere agisce secondo le regole del potere, che non si possono dire e sono quelle del buon Machiavelli che non era machiavellico ma ha svelato che le utopie sul potere, da quella platonica in poi sono appunto utopie.
    E che il papato abbia, nella versione che lo conosciamo, un potere è altrettanto ovvio. Che il papa si chiami Francesco o Benedetto (il quale, capito che non poteva più fare niente, se n’è andato). Inutile scandalizzarsi del Vaticano, finché è un potere agisce come un potere, magari un po’ più ipocrita, ma tutti i poteri sono necessariamente ipocriti (insegna Machiavelli). Poi, certo, a tutto c’è un limite e qualche volta (spesso) vale la pena di incazzarsi e agire, ma senza aspettarsi la repubblica perfetta.
    Quindi accontentiamoci di un po’ di pulizia, il resto è propaganda mielosa e appiccicosa.
    Per le cose nostre italiane che mi premono di più (il papa non ci tassa.. insomma quasi..) pure speriamo in un po’ di pulizia, ma io spero che mentre si cerca di pulire il ponte la nave senza timoniere non si schianti con un iceberg.. Il problema è che la nave è a pezzi, e non basta la sacrosanta pulizia.

  28. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    fosse per me che sto in Friuli, la Curia romana la farei ridiventare ipso facto Curia avignonese; il palazzo di Avignone sarebbe più che sufficiente per il nuovo Papa che si è chiamato come il Poverello d’Assisi e vuole seguirne la predicazione e l’esempio.
    Sarebbe anche curioso vedere come se la caverebbe Hollande con un inquilino così ingombrante!
    Ma tu tralasci Roma…che ne sarebbe di Roma senza l’eco della Sede papale e senza l’economia indotta del Vaticano?
    Tempo pochi anni e la vedremmo come dopo la calata dei Lanzichenecchi, dove i Lanzichenecchi sarebbero i romani stessi.
    Non credo che la Chiesa Cattolica intesa come Corpus scomparirebbe, la sua struttura piramidale verrebbe meno.
    I Cristiani hanno retto, senza scomparire, ben altre prove che il trasloco del Papa.
    Forse…oltre il Papa, oltre i pochi indegni predicatori che tradiscono il messaggio evangelico, c’è qualcosa e qualcuno ( minuscolo inteso come esseri umani credenti) che va oltre le miserie e efferatezze di cui si resero colpevoli, e possono rendersi colpevoli oggi i primi.
    Sangue e merda diceva della politica qualcuno.
    Anche nella Religione potrebbe essere lo stesso, bisognerebbe però misurare se c’è più sangue o più merda.
    Se c’è chi tradisce in nome del Cristo, in questo stesso istante quanti e come portano avanti il Suo messaggio con abnegazione e sacrificio di sè in mezzo ai più derelitti della Terra.? In tutto il mondo!
    O pensi che potrebbero bastare i Gino Strada ( che a suo modo fa religione) o i Medecins sans frontieres?
    E l’alfabetizzazione ?
    E la cura degli ultimi?
    E perchè tutte le esperienze sociali, compreso il comunismo, non hanno mai retto alla morte dei loro Capi?
    E invece nel Cattolicesimo ” morto o dimesso un Papa se ne fa un altro”?

    In questo blog si parla sempre della religione come oppio dei popoli; può essere , ma se fosse così negativo perchè darebbe speranza a milioni e milioni di individui?

    Molte altre potrebbero essere le riflessioni.
    Nessuno vi dice di credere in Dio; è giusto denunciare crimini e malefatte da ovunque provengono, ma bisognerebbe anche indicarne i rimedi e ricostruire, anche meglio, là dove ha mancato la Religione.
    Non ho visto finora successori capaci di far meglio!
    Tu dici che ci sono popoli che vivono bene senza religione? Senza nessuna religione?
    A quali condizioni?
    Io non ne conosco.

    un saluto

    Sylvi

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Il confucianesimo non è una religione, come spiegarono invano i gesuiti ai papi secoli or sono, ma una tradizione civile. Ci campano egregiamente un miliardo e mezzo di persone, con una civiltà enormemente più antica della nostra e dalla quale abbiamo più avuto che dato. Ogni popolo ha le sue tradizioni, religioni comprese. E campano anche senza monoteismo, che è, storicamente parlando, la iattura del genere umano. Noi europei di formazione cristana, romano ed euro centrica abbamo il maledetto vizio di vedere gli “altri” come incivili, pagani, ecc. Questa è la nostra rovina.
    Un saluto.
    pino

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Giorgio Bassanese

    Che il bufalificio chiamato Il Giornale parli di bufale fa morir dal ridere. Loro non sanno neppure che è Verbitsky, del quale non sono degni neppure di leccargli la carta igienica usata.
    Un abbraccione.
    pino

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alberto C

    Concordo. Mi piange il cuore a vedre quanta gente crede davvero che si cambi pagina… Quanti semplici e puri di cuore ingannati.
    Il massimo dell’imbecillità è questa massa di maestri del pensierino che già parlano della “nuova Chiesa di Francesco” e già sanno che cavolo farà. Roba da matti. Che si ripete a ogni nuovo papa.
    Insomma, che vogliamo di più? C’è la “nuova Italia” dei Grillo, c’è la “nuova Chiesa”, siamo a cavallo! È nuovo tutto il mondo. Che come al solito l’Italia figlia di Roma e la Chiesa figlia di Dio e sposa di Cristo cambieranno in molto, anzi in moltissimo meglio.
    Mah.
    Un saluto.
    pino

  32. remote sensing
    remote sensing says:

    Satsera, tiggì1 o Canale5 ha riportato le orrende rivelazioni di Verbitsky, ma ha anche fatto vedere l’altro scenario, che Bergoglio, per spostarsi tra le parrocchie nel capitale, usò i mezzi pubblici, ed è per questa sua semplicità, molto amato dalla gente.

  33. peter
    peter says:

    X Pino

    anche il buddismo e’ una filosofia di vita
    non una vera religione. Infatti assume
    a volte aspetti molto nazionalistici come
    in Giappone

    peter

  34. peter
    peter says:

    X Pino

    come ti raccontavo, la mia fanciullina
    coreana e’ nata buddista ma pensa
    di convertirsi all islam.
    Si puo’ essere piu’ cretini?
    Anche una inglese che conoscevo
    si e’ fatta islamica. Non rispose neanche
    a ‘ buona pasqua’

    peter

  35. alberto C.
    alberto C. says:

    Ci vorrebbe una moratoria che x almeno 100 anni ci liberi dall’uso improprio del nome Francesco, dai bambini chiamati Francesco, Francesca, Chiara, dalle fiction rai su Francesco (anzi dalle fiction in generale), dagli spettacoli di Dario Fo su Francesco, dalle canzonette pseudo-francescane, dai pellegrinaggi francescani, dai francescani di Medjugorie, dai papi di nome Francesco (che è un ossimoro o una presa in giro, magari fatta in buona fede)…
    (Farebbe bene soprattutto alla memoria di Francesco, che peraltro è un soggetto di grande interesse).
    Nel suo viaggio in Italia, ad Assisi Goethe volle vedere solo il tempio di Minerva.. e non c’erano ancora l’industria del pellegrino e la pseudo-medievalizzazione di epoca fascista!

  36. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    è incredibile come “lo spirito critico” preventivo,venga sempre tacciato di ideologismo preconcetto.
    Lo spirito critico non è critica aprioristica, ma invito alla riflessione in base ai dati,anche storici , pochi o molti che si hanno in possesso al momento.
    Non per denigrare a priori, ma per far riflettere a priori.
    Poi soltanto gli atti renderanno giustizia.
    Staremo a vedere !
    Il resto è Fideismo Puro Acritico,che non per questo è “,Male”.
    Ma copre una vasta gamma che va dai “gonzi” agli” interessati”, passando anche per quelli ,ovviamente(pochi ), in buona fede !

    cc
    E’ interessante notare il tuo accanimento contro il card Bertone.
    Evidentemente tu hai “prove” del suo “malaffare” che noi non conosciamo..proprio perché seguendo il Tuo ragionamento,Bertone è colpevole senza processo !
    Quindi i casi sono due, o segui una antipatia di pelle, oppure come già dicevo, hai altre prove e conoscenze che tieni per te sola!

  37. peter
    peter says:

    A Sylvi che parla a vanvera di Avignone ricordo che lo stesso neoeletto pontefice ha detto ieri che lo scopo del conclave e’ di ‘eleggere il vescovo di Roma, ed i miei fratelli cardinali lo hanno scelto dalla fine del mondo’, volendo dire da un posto in capo al mondo…
    Non sono religioso, ma non posso non osservare che la chiesa cattolica come istituzione (e per la verita’ anche le chiese protestanti in gran parte) sono assai lontane da quello che mi pare fosse il messaggio cristiano originario, di frugalita’, rinuncia al mondo ed al possesso, il di piu’ e’ cio’ che manca al tuo fratello, i poveri sono sempre con noi, etc…Si puo’ ovviamente discutere, tra laici, se quel messaggio fosse realistico, genuino, valido e resistente alla prova dei secoli (in effetti le filosofie di vita pratiche dell’oriente mi paiono molto piu’ realistiche e vicine alle autentiche debolezze umane, per cui non si basano sul perenne senso di colpa indotto dal cristianesimo…). Ma sono loro a dichiararsi cristiane, mentre proprio non mi immagino uno come Cristo (se e’ davvero esistito) in mezzo a porporati, croci in mettali preziosi esibite a tutto spiano, altari sontuosi, e via dicendo. Cristo non era neanche vicino ai potenti del suo tempo, o non avrebbe fatto la fine che fece, mentre da sempre chiese e potere sono legate tra loro. Tant’e’ che uno come il neoeletto papa era molto popolare in Argentina per la sua frugalita’ (che credo sia autentica), perche’ e’ normale per vescovi e cardinali in genere vivere nel lusso ed essere vicini, anzi legati, ai potenti di turno.
    Il signor Remote Sensing vede l’islam come una minaccia al cattolicesimo. In realta’ la chiesa di Roma perde fedeli a tutto spiano a vantaggio del protestantismo evangelico, che ora conta quasi 600 milioni di adepti, di cui almeno 100 milioni sono in America Latina, ed e’ in espansione. Molto successo ha la chiesa pentecostale, vicina ai poveri e molto informale nei riti, in contrasto con l’austerita’, ed anche lo sfarzo, della chiesa cattolica. Gia’ un quarto dei brasiliani hanno lasciato il cattolicesimo, e cosi’ molti messicani. Non giova neanche l’opposizione dei cattolici alla contraccezione, i preservativi, l’omosessualita’.
    Qui in GB l’unica preoccupazione col nuovo papa e’ la sua nazionalita’ argentina, ed il fatto che consideri i britannici ‘usurpatori’ delle isole Falklands, anche se un recentissimo referendums tenuto nelle isole vede la popolazione unanime in favore di UK….
    A suo tempo, benedisse anche i militari argentini che combattevano gli inglesi in guerra.

    Peter

  38. rodolfo
    rodolfo says:

    “anche se un recentissimo referendums tenuto nelle isole vede la popolazione unanime in favore di UK”….

    Hahahahahah…ahahahahahahah…..ahahahaaaaaaaaaajhhhhhhaj….mi sto pisciando addosso dalle risate…..
    R

  39. carlino
    carlino says:

    “Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L’ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l’uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell’uomo, ma niente più di questo”.
    Questo e il signor Bergoglio nel 2006.

    Non e’ una questione di fango, di appoggio silenzioso o connivenza con il regime argentino.

    E’ una questione di visione dell’umanita’ completamente diversa.

  40. peter
    peter says:

    x Rodolfo

    se c’e’ una cosa in cui non la batte nessuno (ne’ nessuno lo disidererebbe….) e’ proprio il pisciarsi addosso.

    Peter

  41. peter
    peter says:

    x Carlino

    embe’ ? in quello aveva ragione! questo dovrebbe bastare a mettere a cuccia la Sylvi, ma quella e’ buona cristiana solo a parole…
    Scherzi a parte, e’ nota la reciproca avversione tra il nuovo papa e la fanatica presidentessa argentina (che vorrebbe tra l’altro invadere le Falklands de novo…). Molti si chiedono se la signora Kircher, o come si chiama, bacera’ mai l’anello

    Peter

  42. remote sensing
    remote sensing says:

    Gentile Peter. Di recente, numerosi nazioni islamici hanno cercato di mettesi d’accordo sulla definizione del islam più genuino. La scelta cadde su quella applicata in Malesia. In quella nazione va sgozzato l’individuo non islamico che pronunci la parola “allah”, Solo gli islamici possono usare quella parola. In Malesia è permesso di portare fino alla morte, la religione ereditata dai genitori. Va sgozzato chi provi ad insegnare quella religione ai suoi figli. Nell’islam di Malesia ogni fedele è obbligato ad insegnare e convertire all’islam individui di altra confessione come anche pagani ed atei. E’ obbligato a sgozzare chi rifiuti a convertirsi.
    La morte attraverso lo sgozzamento è una tortura islamica molto “raffinata”: la vittima non muore subito, ma si rende conto che con il sangue che il cuore pompa fuori dal suo corpo, la sua vita lentamente ma inesorabilmente finirà.
    Vedo che lei Peter vive in inghilterra. Per gli arabi, siamo tutti inglesi. Come per noi è praticamente impossibile distinguere un algerino da un libico, egiziano, yemenita, siriano ecc. Gli arabi non vedono la differenza tra spagnoli, portogesi, francesi, tedeschi svizzeri, inglesi, polacchi ecc. No, siamo tutti “inglesi”, da odiare e sgozzare.
    Perché proprio inglesi? Principalmente grazie a due porcherie: il primo British Petroleum che negli anni 30 si impossessava delle risorse petrolifere della Persia è sconfisse lo Shah, che con il suo ministro per le risorse minerarie Mossadeq, pretendeva che la Persia doveva avere la sua parte nell’utilizzo dei pozzi.
    La seconda è come gli inglesi con il loro schifoso razzismo carnale umiliavano africani, indiani ed arabi. La mappa del mondo araba fu suddivisa con l’uso di una riga: “a sinistra la Siria, a destra la Gordania, nel nord Iraq ecc. “Ma signore il curdistan”?
    “Zitto, da ora in poi, Curdistan non eesiste”!
    Francamente, a parte di Sir Winston Curchill, per l’Europa, quell’isola Britannica ha solo recato danni all’Europa.
    Ora, con il papa argentino francescano, la parte dell’islam genuina, non mutilata dagli inglesi, che hanno fatto esplodere la voglia di vendetta attraverso ayatollah Khomeini e poi Al Qaeda, vedono che c’è l’occasione di conciliazione ed una promettente collaborazione tra i due.
    Del resto, è patetico quel referendum sulle isole “Falkland”, è come proclamare un referendum sull isola di Kreta: volete appartenere alla Grecia o alla Turchia?

  43. peter
    peter says:

    x Remote Sensing

    mi pare che l’anglofobia sia passata di moda persino in Italia (viscidi inglesi e perfida Albione erano motti fascisti), mentre lei tralascia che i veri neocolonialisti del mondo attuale sono gli statunitensi, i quali dall’ultima guerra mondiale in poi la fanno da padroni in medio oriente, e non solo…
    Non so dove ha letto quelle piacevolezze sulla Malesia, paese in cui l’islamismo e’ piuttosto moderato, infatti uomini e donne possono bagnarsi insieme in piscina (a differenza del vicino Marocco, ad esempio…).
    Quanto al referendum delle Falklands, siamo d’accordo, ma dove la mettiamo l’autodeterminazione? Gibilterra ha scelto di restare britannica, e la Spagna non ha inferto un colpo.

    Peter

    ps
    oddio, ora Sylvi invochera’ l’autodeterminazione friulana…speriamolo

  44. alberto C.
    alberto C. says:

    La Chiesa storicamente ha sempre cercato un rapporto con il potere civile, tirannico o meno, sin da Costantino. Ha anche lottato con il potere civile quando aveva interesse a farlo (interesse anche nel senso nobile), come nella lotta per le investiture, o per mantenere/rafforzare il proprio dominio temporale (fino al 1870 e poi dopo fino al 1929 per recuperarlo). Dal XV secolo usa fare concordati. Per non risalire ad Adamo, con le dittature recenti ha sempre cercato uno spazio di movimento, essendo la sua ‘ragione sociale’ spedire più anime possibile in paradiso via chiesa cattolica, non certo riformare gli ordinamenti statali (semmai occuparli surretiziamente, ad es. dopo il 1943-44 con la DC: ma i tanto vituperati democristiani in quel tempo avevano il coraggio di mandare al diavolo Pio XII che proponeva l’alleanza col msi… Ridateci Togliatti e Degasperi!). Ciò col fascismo, col nazismo, colle dittature sudamericane e anche coi paesi comunisti, che simpatizzasse o meno con quei regimi: Casaroli con la sua Ostpolitik mirava a questo, sennonché in quel caso è arrivato al papato un polacco nazionalista che ha buttato tutto all’aria e con ogni mezzo (persino tollerando lo svuotamento criminale del banco ambrosiano; sarebbe lunga, ma i vescovi veneti lo sapevano bene essendo stata prima espropriata la loro banca, e non erano felici, Luciani in testa) ha combattuto direttamente il regime polacco e gli altri dell’est. Per la situazione storica gli è andata bene, diciamo che ha avuto culo, ma ha rischiato di compromettere sanguinosamente la situazione dei cattolici oltrecortina. Per il resto succede quello che si dice sui silenzi di Pio XII, sull’atteggiamento coi dittatori cileni o argentini: nulla di nuovo (Bergoglio come provinciale gesuita sarà stato una rotellina dell’ingranaggio), non combattere il regime, avere in cambio libertà di azione religiosa, ottenere favori come la protezione del clero e concedere ai preti e laici magari di aiutare a titolo personale un po’ di gente (gli ebrei – ma anche Nenni! – ricoverati in monasteri e seminari nel 43-45). Però mai contrapposizione come istituzione. Non è che questa sia una dottrina, ma nei fatti è sempre successo così. Può essere che Bergoglio non volesse far arrestare e torturare i due, ma semplicemente bloccarne l’attività, avendo agito prima del colpo di stato, magari anche tutelarne l’incolumità, visto che poi sono stati liberati e non ammazzati. Probabilmente la cosa si inserisce nella lotta alla teologia della liberazione che ha colpito moltissimi religiosi in America latina, ove i gesuiti avevano posizioni politicamente scomode (G. Paolo II mi pare nel 1980 ne ha deposto il generale, cosa mai avvenuta dopo il 1773). I religiosi impegnati nella teologia della liberazione, di orientamento marxista, ovviamente non piacevano né alle gerarchie cattoliche né ai regimi dittatoriali: ognuno li combatteva coi propri mezzi, non penso che la chiesa si serva della violenza dei regimi, che hanno eliminato anche preti e vescovi (nemmeno sotto il fascismo è accaduto), ha le sue prassi (espulsione dall’ordine, sospensione a divinis, riduzione allo stato laicale, scomunica, persecuzioni un po’ diverse insomma). Vescovi e superiori (futuro papa compreso) erano in tale logica: che ovviamente alle vittime appare collusione (salvare più ebrei possibile ma non scomunicare Hitler e i suoi gerarchi, servirsi di Mussolini sacrificando anche il partito popolare e le leghe bianche ma assumere alla biblioteca vaticana Degasperi per non farlo arrestare). Sono logiche stratificate in tempi lunghi: ultimamente mi pare che ci si renda conto dell’ambiguità (non certo spontaneamente, ma di fronte a sempre più diffuse contestazioni; non credo molto alla sincerità delle richieste di perdon – mentre è stupido chiedere perdono di roba di 500 o 1000 anni fa: la storia ormai è storia e appartiene all’umanità, mica alla chiesa). Innegabilmente la Chiesa ha uno strano senso di autoconservazione, persino proteggendo i preti pedofili per non farsi cattiva pubblicità, ottenendo l’effetto opposto.
    Tutto questo al di là di giudizi morali, che ognuno può dare, ma giusto per capire.

    I monoteismi ci toccano dal tempo di Abramo, è la nostra storia (anche di chi come me non professa né monoteismi né politeismi – e la nostra storia dell’arte, mica possiamo recriminare sul medioevo..): ora possiamo limitarli entro la cornice di una legalità (internazionale e nazionale) che ne renda inoffensivo il fanatismo e gli impulsi integralisti verso la società (piccolo es.: a un medico che si rifiuta di praticare un aborto in un ospedale pubblico non va concessa l’obiezione di coscienza, va trasferito se c’è posto o licenziato: poteva fare l’oculista, non l’ha costretto nessuno a scegliere la specializzazione).

    Quanto al potere, si chiama potere perché ha la forza di offendere, se fosse disarmato o si precludesse l’offesa/difesa/punizione con la forza non sarebbe potere. E purtroppo nella vita reale è anche necessario per garantire un poco di convivenza civile. Se penso al potere dal volto umano faccio fatica, mi viene in mente forse qualche socialdemocrazia nordica, forse e non per conoscenza diretta. Le nostre democrazie stanno regredendo verso l’ingiustizia sociale, sono migliorabili, ma è ancora il meno peggio in circolazione.

  45. rodolfo
    rodolfo says:

    No caro Peter….dopo la tua frase…
    ““anche se un recentissimo referendums tenuto nelle isole vede la popolazione unanime in favore di UK”….
    ridendo …pensavo che ad un Inglese per di piu’ per adozione …per la frase di cui sopra ,meriterebbe di CENSURA…
    Per la frase capito? Vergognati….
    Rodolfo

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