IN ARRIVO DAGLI USA UNA VALANGA DI DEBITI?

In arrivo dagli Usa una valanga di debiti!

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

L’accordo di capo d’anno per scongiurare che il fantomatico “fiscal cliff” potesse portare ad uno choc fiscale, alla recessione e al blocco del bilancio dello stato federale Usa, non è una vittoria della stabilità. Dovrebbe invece essere considerato un rischio ulteriore di instabilità per il resto del mondo, in primis per l’Europa. L’evento ha una valenza tutta americana, molto importante per i giochi di potere interni. Sancisce però una politica complessivamente fallimentare, sia dei democratici che dei repubblicani, nella gestione della finanza. Si sono trovati i 600 miliardi di dollari necessari per evitare, almeno sulla carta, che alcune spese per il welfare vengano automaticamente bloccate e alcune agevolazioni fiscali siano cancellate. In realtà l’accordo “partorisce” un aumento del debito per ben 4.000 miliardi di dollari nel prossimo decennio!. La stima non è fornita da una qualche fucina ideologica neoliberista anti Obama, bensì dal prestigioso e indipendente Congressional Budget Office.

Come noto, il Cbo è un’istituzione finanziata dal Congresso per analizzare i costi delle politiche di bilancio. Il suo direttore viene nominato congiuntamente dai presidenti della Camera e del Senato. L’attuale direttore, Douglas Elmendorf è stato scelto nel gennaio 2009 quando entrambi i presidenti erano democratici.

l “fiscal cliff” quindi non è la vera emergenza finanziaria americana. Si è trattato piuttosto di un “preparativo” psicologico. La vera emergenza che gli Usa devono affrontare è invece lo sfondamento del tetto del debito pubblico!  A fine anno infatti il debito pubblico americano ha raggiunto il “ceiling”, cioè il tetto massimo stabilito dalla legge finanziaria di bilancio che è di 16.400 miliardi di dollari, equivalente al 103% del Pil. Sarebbe dovuto bastare fino al 30 settembre 2013, cioè fino alla scadenza del bilancio annuale. Ma così non sarà.

Che succederà adesso? Fino a settembre di fatto non c’è copertura per le spese di bilancio, per tutte le spese. Il ministro del Tesoro Tim Geithner ha detto che il suo Ministero ha già raggiunto il limite dei prestiti possibili e ha affermato che possono trovarsi “altri mezzi per raccogliere fondi per pagare il debito” per un periodo massimo di 6-8 settimane.  Al di là dei trucchetti contabili, il dato è che gli Usa sarebbero tecnicamente già in default!  Una situazione simile si era già creata nell’agosto del 2011, quando il bilancio federale era stato prosciugato e mancavano i soldi per i pagamenti dei dipendenti pubblici, dei fornitori, degli assegni di disoccupazione, delle pensioni, ecc. Allora, come si ricorderà, si decise di alzare il tetto del debito pubblico di ben 2.000 miliardi di dollari!

In poco più di un anno però questi fondi sono stati “bruciati” senza significativi effetti per l’economia americana. Certo sì evitato l’immediato aumento della disoccupazione e della povertà ma non si è rimesso in moto l’economia. Sono mancate una vera strategia di ripresa della produzione e degli investimenti e una più giusta riforma fiscale.

In sintesi, al di là delle note schermaglie ideologiche, gli Usa, sia il governo Obama che il Congresso nel suo insieme, si stanno muovendo verso un ulteriore aumento del debito pubblico. Nulla di nuovo sotto il cielo.  Infatti la politica di crescita del debito e della liquidità è quella che da anni porta avanti la Federal Reserve di Ben Bernanke. Il suo bilancio (balance sheet) è passato da 869 miliardi del 2007 a 2.880 miliardi del 2012. Ben 2/3 dei titoli del Tesoro americano che arrivano sul mercato vengono comprati dalla Fed.

Dopo aver deciso lo scorso settembre l’acquisto di mortgage-backed securities, quei titoli tossici legati ai mutui subprime, per 40 miliardi di dollari ogni mese, la Fed a novembre ha deciso di acquistare mensilmente 45 miliardi di dollari di bond del Tesoro e di altre obbligazioni simili a lungo termine e in cambio di vendere i ben più appetibili titoli a breve scadenza in suo possesso. E’ un altro bel regalo al sistema bancario americano!  Queste decisioni non potranno che produrre uno choc per l’intero sistema finanziario mondiale. I paesi emergenti lo dicono da tempo denunciando i riverberi negativi sulle loro economie e sulle loro monete.

In questo scenario l’Europa è spiazzata. In un sistema globalizzato, dove la finanza opera per vasi comunicanti, i governi europei si sono ingessati con il “fiscal compact”, mentre gli Usa alzano a piacere il tetto del loro debito pubblico.

Inoltre, in un sistema bancario senza riforme, le banche americane sono agevolate dalle politiche della Fed, mentre quelle europee sono compresse dai parametri richiesti da Basilea III.

Purtroppo in Europa c’è chi irresponsabilmente chiede di fare come negli Usa. Secondo noi, invece, queste ricette sono disastrose. Non ci sono scorciatoie, né serve l’illusione psicologica di chi vuol vedere “la luce alla fine del tunnel”. Occorre affrontare insieme e alla radice le cause della crisi globale e rimuoverle, senza nasconderle come si continua a fare.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi  **Economista

133 commenti
Commenti più recenti »
  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Il governo Americano ha trovato momentaneamente delle soluzioni al loro problema economico.
    L’ articolo di Prodi e’ una sfilza di critiche a quelle soluzioni…che in effetti potrebbero essere sbagliate…e va bene.
    Ma non indica quali altre vie sarebbero state opportune seguire…da li si potrebbe pure analizzare se le soluzioni gia’ prese sono state opportune o no….e se le alternative porterebbero a problemi piu’ gravi o no.
    L’ articolo finisce con:-“Occorre affrontare insieme e alla radice le cause della crisi globale e rimuoverle, senza nasconderle come si continua a fare”.
    A questo punto dunque mi sarebbe piaciuto sapere da Prodi quali sono le cause vere della crisi globale e sopratutto cosa fare per rimuoverle.
    Criticare e’ facile…indicare soluzioni valide un po’ piu’ difficile.
    Per esempio….in una parte dell’ articolo…



    “Allora, come si ricorderà, si decise di alzare il tetto del debito pubblico di ben 2.000 miliardi di dollari!
    In poco più di un anno però questi fondi sono stati “bruciati” senza significativi effetti per l’economia americana. Certo sì evitato l’immediato aumento della disoccupazione e della povertà ma non si è rimesso in moto l’economia. Sono mancate una vera strategia di ripresa della produzione e degli investimenti e una più giusta riforma fiscale”.

    Non si spiega pero’…cosa sarebbe successo….quali consequenze… se non si fossero presi quei provvedimenti.
    E cosi per gli altri provvedimenti…..quali esattamente avrebbero dovuto essere le alternative? Da li si potrebbe partire per analizzare se avrebbero aiutato effettivamente o se invece sarebbe stato peggio.
    Sono un ignorante e dovete davvero scusarmi…le mie riflessioni sono dettate solo dalla logica…voglio imparare …sapere…capire…
    e spero che qualcuno sia in grado di farlo.
    Per esempio mi piacerebbe anche sapere perche’ il comunismo …quello puro non ha funzionato in Russia e funziona male in Cina …

    Rodolfo

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    La mia preoccupazione dunque e’ che nella realta’ Prodi e il resto della elite di economisti in modo manifesto non sono in grado di elaborare vere alternative e soluzioni ….che non sono in grado di valutare e riconoscere la reale minaccia di un sistema economico e indicarne una cura valida …cosicche’ le loro valutazioni come quella di Prodi non sono altro che puro chiacchericcio….insomma bla bla bla e nient’ altro.
    Rodolfo

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sara’ interessante a fine mese il discorso di Cameron da lui annunciato alla BBC dove spieghera’ finalmente e definitivamente la sua visione(rimandata parecchie volte) della posizione che la Gran Bretagna prendera’ in seno all’ Europa.
    Rodolfo

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non capisco su che cosa devi preoccuparti, tu che fai la fila per diventare mmeregano.
    Là dove tutto è rose e fiori, il Bengodi e, a tempo perso, trovano persino il tempo per “esportare democrazia”… Goditi questa attesa,
    di che ti lamenti?

    C.G.

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Dedicato a Rodolfo in “dolce attesa”..

    Puorte o’ calzone cu ‘nu stemma arreto
    ‘na cuppulella cu ‘a visiera alzata.
    Passe scampanianno pe’ Tuleto
    camme a ‘nu guappo pe’ te fa guardà!

    Tu vuò fa l’ ammeregano!
    siente a me, chi t’ ho fa fa?
    tu vuoi vivere alla moda
    ma se bevi whisky and soda
    po’ te sente ‘e disturbà.

    Tu abballe ‘o roccherrol
    tu giochi al basebol ‘
    ma ‘e solde pe’ Camel
    chi te li dà? …
    La borsetta di mammà!

    Tu vuò fa l’ ammeregano
    ma si nato in Italy!
    siente a mme
    non ce sta’ niente a ffa
    okay, napolitan!
    (R. C.)

  6. peter
    peter says:

    la visione di Cameron, caro figliolo, e’ riassunta in un tight rope walking, camminare su di una corda sospesa nel vuoto, nel vano tentativo di conciliare istanze molto diverse e conflittuali tra loro, o anche sleep walking, camminare nel sonno, a caso, verso una porta di uscita dalla UE o EU che dir si voglia…
    Si esprimerebbe credo grosso modo cosi': a noi inglesi in genere della EU e dei suoi problemi, istanze ed aspirazioni non ce ne importa una bustina di te’ usata, e ce ne usciremmo volentieri senza colpo ferire, pero’ non lo posso dire cosi’ perche’ e’ da maleducati e poco inglesi…e poi ho idea che tedeschi e francesi non abbiano il senso dell’umorismo, e ci renderebbero il commercio e la finanza molto difficili…pero’ ho in casa Ukip che cresce a spese del mio partito, ed e’ ora il terzo partito perche’ i libdem sono sciolti grazie a quel babbeo di Nick Clegg della mia coalizione…ed i miei stessi mi spingono ad annunciare un referendum di scelta per il popolo britannico…ma se faccio il referendum dicono che UK uscirebbe da EU il giorno dopo…dato che per noi e’ un’offesa sentirci chiamare europei…e poi odiamo gli immigrati da ogni parte del mondo, anche se non lo posso dire cosi’…e poi siamo fissati che possiamo fare come Svizzera e Norvegia e non c’e’ verso di capire che di culacchioni in Europa ci sono gia’ loro ed altri non sono ammessi…e poi non abbiamo petrolio e vastissimi depositi illegali nelle banche…non ufficialmente almeno…quindi faccio finta di parlare per tutti gli inglesi, anche se come Tory ho ormai la minoranza, e vi do un ultimatum: o fate finta di cambiare le cose di EU, e di lasciarci vastissima autonomia, o faccio finta di indire un referendum nel 2015 dopo le elezioni, che tanto le perdo e non se ne fa niente…
    Se pero’ le vincessi, e dovessi poi indirlo davvero…Dio salvi chi sapete, ed anche il mio posteriore milionario

    Peter

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter 7
    Purtroppo il link non funziona per cui ti spedisco l’ intero articolo…
    e non chiamarmi figliolo , dato che ti potrei essere padre e forse persino nonno.

    Cavoletti di Bruxelles
    di Dino Nicolia Blog
    Cameron fa il duro ma la verità é che la Gran Bretagna ha bisogno dell’Europa. Ecco perché.
    Dino Nicolia – 14 Gennaio 2013
    L’Europa é da sempre un elemento di attrito e di divisione nella politica britannica. Oggi importanti politici inglesi sostengono apertamente che la Gran Bretagna possa uscire dalla UE. Lo stesso premier Cameron ha detto esplicitamente che un futuro fuori dall’Unione europa possa essere “immaginabile”.
    Con le elezioni vicine, quello che inizia a spaventare i conservatori é il crescente favore che si sta dirigendo verso l’UKIP (UK Indipendence Party) che in dodici mesi, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbe passato dal 4,5% al 15% dei consensi. Evidentemente l’indipendentismo britannico, inteso come fuga da Bruxelles, trova consenso oltre manica.
    La ragione per questo rigurgito di scetticismo e ostilità verso l’UE non é difficile da comprendere. L’Europa é in crisi e non solo dal punto di vista economico.
    Tuttavia, il progetto europeo é più solido oggi di quanto possa esserlo stato nel dopoguerra. Sembra un paradosso ma non lo é.
    Sulla scena mondiale sono apparsi competitors economici e commerciali importanti che nessun paese europeo, preso singolarmente sarebbe in grado di fronteggiare, neanche la Gran Bretagna.
    La Cina ha una popolazione tre volte superiore a quella della UE e un’economia in continua espansione destinata a prendere la leadership mondiale. L’India ha oltre un miliardo di abitanti. Le popolazioni di Indonesia, Russia, Brasile, Messico, Vietnam, Filippine ed Egitto superano quella di un qualsiasi stato membro della UE.
    Più grande la popolazione, più ampio il mercato, più forte l’economia. Il riallineamento di questi tre elementi sarà inevitabile nell’ambito di un’economia sempre più globalizzata.
    Tutti i paesi europei hanno, quindi, bisogno dell’Unione per tentare di veicolare la loro influenza in campo, economico, comerciale, diplomatico e militare. E suo malgrado, anche la Gran Bretagna ne ha bisogno.
    Non serve a niente fare i duri se poi non si ha la forza per sostenerne il ruolo. Molto meglio ragionare e contribuire piuttosto che seminare facile demagogia. OK, mister Cameron?
    ..

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    Ohh bella, ma allora il Rabbi, non è scemo come vuol far credere..adesso se ne intende pure di Ekkonomia Ammerikkana e mondiale..parbleu,,covavamo nel Blogghete un valente economista e manco ce ne siamo accorti …!!!
    Come direbbe la Sylvi, percuotendosi il petto con vigore..Nostra culpa, nostra Cula , nostra culpa….
    Per fortuna che c’è il rabbi economista che dall’Ammerika ci illumina,e ci guida…
    La domanda dello scemo come me, ma avra’ capito qualche cosa di quello che ha scritto , il Rabbi capo, o ci ha presi per il culo per tutto questo tempo ?

    cc

    Risposta personale : Il rabbi capo ,come ho sempre sostenuto e continuo a sostenere,capisce ohhh come capisce,,per questo lo mando volentieri a “prendere a schiaffi le arance israeliane, per vendere meglio…sul mercato…un mesetto ehh!

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    In alternativa , potrebbe sempre andare a drizzare banane in Mali..due mesi ..Lavoro oiù che dignitoso …visto che vuole sempre capire come mai la causa della merda nel mondo…si può attribuire al fallimento del ex Urss e ohibohh pare che il Capitalismo non funzioni a dovere in Cina ..
    La Sylvi direbbe che la colpa è della CGIL , per cui consiglio al Rabbi, se vuole veramente capire, di avviare un fitto epostolario con Il Friuli, con la preghiera di evitarcelo sul Blog..non lo capiremmo..siamo ignoranti…troppa cultura fa male !

    cc

  10. controcorrente
    controcorrente says:

    Rudy rabbi,
    ho appreso con sollievo che tu ti sei sempre goduto la vita, meno male che c’è qualcuno in questo mondo lo fa.
    Ancora non si è capito bene cosa diavolo hai fatto tu nella vita , per vivere..ma soprassediamo , sono invidioso ..spiegaci il segreto di tanto godere..per caso sei parente del famoso Fanfulla da LODI ?

    Per venire alle tue serie “inquietudini economiche”attuali..ti direi sfoglia nel Talmud, potresti scoprire che appartieni alla stessa Tribù dei Rotschild, che ti potrebbero consigliare egregiamente in materia finanziaria..sai, buon sangue non mente..!!
    Oppure potresti chiedere un prestito ad Anita,che tanto guarda in questo momento non credo che dal suo Brokkers vengano consigli sicuri….vai A Las Vegas..da buon giocatore come hai detto di essere…ci sono buone possibiltà che raddoppi prima Tu il capitale,,che non investire in Borsa in questo momento !

    cc

  11. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    le suore mi hanno insegnato che Marx era sporco, brutto e cattivo e per questo il comunismo è fallito in URSS!

    So che in qualche modo Togliatti .. sicuramente cospirava contro Gorbaciov , la sua perestrojka e la sua glasnost,e anche perchè quest’ultimo aveva fatto fuori Cernienko e messo in soffitta i ritratti di Lenin e Stalin , e forse anche rinchiuso nella Lubljanka il compagno Putin, che uscì dall’esperienza profondamente cambiato gridando: Berlusconi, Berlusconi!

    Togliatti schifato da tanta indecenza, ordinò a Camusso e Landini di rifondare la CGIL, facendo affiggere in tutte le sedi il ritratto suo e di Stalin.
    Marx nei gabinetti!
    Questo le suore mi hanno detto.
    Ma non conoscevo ancora te e la tua sconfinata conoscenza dell’Uomo Marx e del Problema Comunismo.
    Ascolterò riverente le tue lezioni…marxiane o marxiste? Bah!

    Sylvi

    E che c’entro io con le domande, legittime, di Rodolfo?

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcc 11
    non girare frittate ….io ho scritto
    ” Personalmente sono felice di essere stato solo un lavoratore…
    di aver potuto alla fine della giornata e nei fine settimana staccare la spina e godermi spensierato la vita sdraiato al sole di qualche spiaggia o magari guardare semplicemente un programma alla televisione”.
    (questo in confronto a chi la spina non la puo’ staccare mai)…
    ma tu scrivi…
    “ho appreso con sollievo che tu ti sei sempre goduto la vita, meno male che c’è qualcuno in questo mondo lo fa.
    Ancora non si è capito bene cosa diavolo hai fatto tu nella vita , per vivere”
    Ma insomma ti sembra onesto questo tuo comportamento?
    Ti potrei scrivere Fuck you….ma Anita mi dice che non e’ gentile….
    percio’ soprassiedo.
    Rodolfo..

  13. sylvi
    sylvi says:

    non ce ne importa una bustina di te’ usata, e ce ne usciremmo volentieri senza colpo ferire, pero’ non lo posso dire cosi’ perche’ e’ da maleducati e poco inglesi…e poi ho idea che tedeschi e francesi non abbiano il senso dell’umorismo, e ci renderebbero il commercio e la finanza molto difficili… Peter

    x Peter

    Gli inglesi che temono di essere maleducati?
    Ma che dice…
    Invece la seconda è vera: la Merkel e Hollande pianterebbero, e non vedono l’ora, una bella patrimoniale fissa sulle transazioni finanziarie, e delle belle tasse doganali sul commercio delle teiere, tanto mi pare che l’UK non produca altro, e così Cameron e la sua Regina sarebbero costretti ad andare, con le chiappe al vento, a mungere le pecore in Galles per allungare il the della bustina usata!

    Non ho mai capito se è peggio un ricco decaduto o un parvenu arricchito! O un parvenu che imita il ricco decaduto!

    Sylvi

  14. peter
    peter says:

    x Sylvi

    e lei a quale delle tre categorie appartiene, cara mia? e quali mucche va a mungere?…un po’ di insight, suvvia…

    Peter
    ps
    guardi che migliaia di riccastri francesi si sono ‘rifugiati’ a Londra per non pagare il 75% di tasse in Gallia…

  15. controcorrente
    controcorrente says:

    Rudy rabby,

    …Ma insomma ti sembra onesto questo tuo comportamento?

    A questo punto, direi più che onesto e legittimo…
    Visto che ti arroghi il diritto di sindacare sugli oprei sindacalisti e sul loro operato è giusto chiederti..ma tu che cazzo di lavori hai fatto nella vita ????
    Oltre a buttarti con il paracadute ?

    cc

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    X Sylvi 12,

    sei tu la magister !
    Io non insegno proprio un bel nulla..ho sempre letto nel poco tempo libero !
    Noooo, le brave suorine erano troppo scaltre per dire queste cose !
    Mi ricordo delle diapositive con cui ci facevano vedere pretini perseguitati da dei signori con berretto frigio e coccarda,non dicevano che era la rivilozione francese…abbondavano su torture ai pretini…il resto veniva da solo..almeno secondo le loro intenzioni..questo all’oratorio a dieci anni !
    Furbetteeh,eh ..non avevano bisogno di imparare dai Bolscevichi.. avevano duemila anni di pratica a disposizione!

    cc

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    a proposito di Mali e delle banane da raddrizzare di cc
    So it’s happening again. As the world stands mute, and the British poodle meekly comes to heel, the Western war machine is once more on the march. Another imperialist butcher is sating his bloodlust. His victims – inevitably – will be innocents with skins darker than ours. Step forward Francois Hollande, the Monster of Mali. Surely it is only a matter of time before the righteous legions begin their counter-march….. http://blogs.telegraph.co.uk/news/danhodges/100198227/france-marches-on-mali-and-the-lefts-anti-war-fervour-falls-silent-is-liberal-interventionism-back-on-the-agenda/
    R

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcc….”…Ma insomma ti sembra onesto questo tuo comportamento?
    A questo punto, direi più che onesto e legittimo…
    Visto che ti arroghi il diritto di sindacare sugli oprei sindacalisti e sul loro operato è giusto chiederti..ma tu che cazzo di lavori hai fatto nella vita ????


    Non capisco cosa centri una cosa con l’ altra….e non capisco che significato possa avere per te il lavoro che ho fatto…..
    ho lavorato e basta…
    la maggior parte degli anni in Germania ….dove sappiamo i sindacati funzionano in modo perfetto ed gli scioperi sono rari….
    quei pochi anni in Italia….me ne son sempre fottuto dei sindacati…
    a me e’ interessato solo essere pagato adeguatamente per il lavoro
    che svolgevo….ed a me interessava sopratutto svolgerlo bene.
    Il menefreghismo ed il lassismo del lavoratore Italiano nelle fabbriche italiane l’ ho conosciuto pure….mettersi in malattia ed andarsi a vedere la partita …la prassi….le code alla macchinetta del caffe pure…e farsi timbrare il cartellino dal compagno idem e rubare altrettanto…
    ne ho viste …ne ho viste….
    Il lavoratore italiano in Germania pero’ ha imparato subito….
    sopratutto che l’ immondizia non si getta via dalla finestra.
    Rodolfo

  19. peter
    peter says:

    x Rodolfo

    Beh, i ribelli nel Mali hanno fatto un colpo di stato e vogliono un’altra bella repubblica fondamentalista islamica, che potrebbe diventare un altro covo di terroristi…con serie minacce per l’Europa.
    Quanto al colore della pelle, i palestinesi in genere sono piu’ scuri degli israeliani in genere, o no?!

    Peter

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    non direi proprio…se pensi che tra gli Israeliani i Sefarditi non si distinguono dai Palestinesi….e tra gli Israeliani ci sono Ebrei di colore…i Falascia’.. no…per niente , la disputa li non ha niente a che fare con il colore della pelle….
    Rodolfo

  21. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Oggi c’è bisogno di più politica di prima, perché i problemi globali, dalla crisi all’effetto serra, dimostrano che solo un intervento collettivo può mettere il nostro pianeta sulla strada giusta.

    Antony Giddens

  22. Roberta Barone: la grande coerenza degli inglesi in Palestina
    Roberta Barone: la grande coerenza degli inglesi in Palestina says:

    Mi hanno insegnato che le promesse si mantengono, che non si promette la stessa cosa a due persone diverse, per pura convenienza personale, seguendo una logica tipica di colui che si intromette e si infiltra come gocce d’acqua lenti e minuscole capaci di provocare, nel tempo, attraverso le fessure, rotture violente nel profondo della terra. Eppure negli insegnamenti era implicita la rassegnazione ad una condanna verso un mondo fatto di approfittatori ed opportunisti, di oppressori e guerrafondai.
    L’intera storia umana è costituita da strategie di guerra e di conquiste dove domina lo sfruttamento della difficoltà di un popolo per l’incremento della potenza del proprio. E pazienza se la storia la fanno i vincitori… “Ripeti una bugia continuamente dieci, cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità” diceva Goebbels. Ma lo stesso lo diceva parlando della Shoa, un nome troppe volte ripetuto in confronto a quello che riassume in sole 5 lettere la grande diaspora palestinese: “Nakba”.
    Un ruolo importantissimo assume l’esito della prima guerra mondiale in cui la sconfitta dell’Impero Ottomano fa sì che il Medio Oriente diventi pane per i denti degli inglesi e dei francesi. Se Siria e Libano passano sotto il controllo francese, la Giordania e la Palestina vanno sotto quello inglese con il mandato britannico. Un controllo che prende il nome di “Dichiarazione di Balfour”, nata per aiutare sempre più il grande disegno sionista: “Una terra senza popolo per un popolo senza terra”, il motto che descriveva come “senza popolo” una terra abitata allora da 644.000 Arabi in confronto ai 56.000 Ebrei.
    Qual era l’interesse dell’Inghilterra? Sicuramente quello di assicurarsi in quella terra la presenza di un popolo di coloni europei (filo-britannici) in modo tale da controllare i traffici sul Canale di Suez.
    Ma ritorniamo indietro: a chi gli inglesi avevano già promesso la Palestina? Per vincere l’Impero Ottomano l’Inghilterra non aveva forse ottenuto l’aiuto degli Arabi in cambio di quella terra? Una terra che allora veniva adesso promessa contemporaneamente a due popoli, gli arabi e gli ebrei. Da qui la “grande coerenza” Inglese. Ma questo è solamente l’inizio.
    Gli stessi inglesi iniziano a favorire l’Organizzazione sionista riconoscendo la sua giurisdizione su quella palestinese e collaborando a trasferire molte terre nelle mani israeliane. Nel 1929 gli ebrei sono già 170.000, cifra che aumenta dopo il periodo nazista e che provoca tensioni e guerre fino all’Intifada del ’36-39. Una lotta in cui il popolo arabo viene violentemente massacrato da parte del governo inglese che manda direttamente 20.000 soldati.
    Ben presto però la stessa Inghilterra, seguendo quella logica tipica di colui che agisce come quelle gocce d’acqua nelle fessure, capisce che il bisogno di petrolio (dei paesi arabi) dovrà costringerla ad allargare le distanze con i sionisti. E così fa, frenando lentamente l’immigrazione ebrea in Palestina. Tutto ciò sfocia nella reazione terroristica dello stato Israeliano che compie attentati contro il rappresentante inglese a Gerusalemme e all’Hotel King David con 91 morti; non per ultimo contro i palestinesi.
    Solo nel 1947 l’Inghilterra rinuncia al mandato quando l’Onu propone la risoluzione 181 ovvero la spartizione del territorio ai due stati. Curioso è il fatto che agli ebrei che costituivano il 30% della popolazione totale toccò il 56,5% della terra. Il restante 42,5% ai palestinesi, ovvero il 70 % della popolazione. Diceva Gandhi : ”La simpatia che nutro per gli ebrei non mi chiude gli occhi alla giustizia. La rivendicazione degli ebrei di un territorio nazionale non mi pare giusta. La Palestina appartiene agli arabi come l’Inghilterra appartiene agli inglesi e la Francia appartiene ai francesi. È ingiusto e disumano imporre agli arabi la presenza degli ebrei. Cio’ che sta avvenendo oggi in Palestina non puo’ esser giustificato da nessun principio morale. I mandati non hanno alcun valore, tranne quello conferito loro dall’ultima guerra. Sarebbe chiaramente un crimine contro l’umanita’ costringere gli orgogliosi arabi a restituire in parte o interamente la Palestina agli ebrei come loro territorio nazionale”.
    Quelle gocce considerate innocue sono riuscite a provocare collisioni e rotture, terremoti e crolli in luoghi e posti dove, senza la loro presenza, la storia non sarebbe stata la stessa. Eppure oggi parliamo l’inglese nel mondo, mangiamo gli hamburger, beviamo Coca Cola e preferiamo dire “shopping” al posto di acquisti o chiamare i figli con nomi inglesi che non hanno nulla a che vedere con le nostre tradizioni, in cui vigeva la regola del nome del nonno paterno per il nipote. Oggi.. che, per i palestinesi isolati dal mondo, non esiste nessuna Schindler’s List.

    Roberta Barone
    Su “Dietro le quinte della democrazia”: http://robertabarone.wordpress.com/2012/12/14/la-grande-coerenza-inglese-sulla-palestina/

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cara la Barone …
    il Negev…e’ un deserto abitato allora da circa 70.000 nomadi che sono andati sempre daccordo con gli Ebrei….fu assegnato a Israele…ma che te ne fai del deserto….da allora il governo Israeliano ha aiutato in tutti i modi quei nomadi Israeliani essi stessi, costruendo per loro case ecc. alcuni sono rimasti ancora ma prima o dopo cambieranno anche loro idea….
    i Palestinesi se avessero voluto…avrebbero potuto cercare e sicuramente ottenere accordi con Israele o con la Giordania per uno sbocco sul Mar Rosso.
    E’ vero che Israele ottenne il 56,5% della terra ed i Palestinesi solo il 42,5%….ma leviamoci il 30% del Negev inutile…. ad Israele non era rimasto che in effetti solo il 26,5%…..si guardi attentamente la cartina .
    Rodolfo

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    È vero.
    La Schindler’s List oggi viene fatta al contrario.
    Omicidi mirati contro i combattenti palestinesi chiamati terroristi dai terroristi del Mossad.

    C.G.

  25. controcorrente
    controcorrente says:

    FINALMENTE SPIEGATO IL MESTIERE DI “RODOLFO” IN GERMANIA

    Lavava i vetri nelle grandi aziende !

    Per cui
    a) Si arrampica sugli specchi meglio dei gatti
    b) Teneva d’occhio gli operai italiani alle pause caffè..come ogni buon Kapò (lavoro che gli era pagato a parte),potendosi così permettere un due o tre pokerini al sabato e “toccatine” fugaci in tram la domenica con bionde walchirie compiacenti.

    cc

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Giorni fa i militari israeliani hanno cacciato al confine con la Cisgiordania una ottantina di palestinesi, compresi donne e bambini dalle loro case per far posto a insiedamenti di coloni.

    Cosa hanno fatto i palestinesi? Hanno piazzato tende da campo e si sono stabilitipoco distante menandogliela per il naso.
    Deciderà la Corte Suprema di Tel Aviv se , come al solito, si tratta dei ben noti soprusi e vessazioni contro gente inerme.

    Così, ricordato sempre per quella storia rudolfesca di quanto sono bboni e bravi e gli altri tutti brutti e cattivi che li vogliono buttare a mare.
    Chiagne e futte, in gergo.

    C.G.

  27. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,(12)
    uno dei difetti fondamentali di tutte le “risme” e le “razze”dei pedagoghi è quella di appioppare etichette a tutto e a tutti,soprattutto quando non riescono a capire.
    Questa mancanca di flessibilità è la causa prima della incomprensione dei problemi.
    Per cui mi permetto di fare anch’io per una volta ,il pedagogo supponente :

    a)Io ragiono sempre con la mia capocchia,non sono integralista, ma soprattutto del marxismo ho appreso il metodo di analisi dialettico,che va oltre Marx nel senso che la storia va letta in ogni fase e ogni fase della storia presenta i suoi problemi.
    (Ai tempi di marx ci si puliva con la carta da giornale, io con la carta igienica..spero di aver reso l’idea )
    b)Alcuni principi restano però validi ..per esempio in ultima analisi,stringi ,stringi, son sempre i problemi di panza a determinare poi le idee, anche se bisogna ammettere che la “panza” nel corso dei secoli ha generato idee meravigliose e sistemi sublimi che di per sè hanno modificato ben poco nei secoli, anzi hanno aggravato i problemi.
    c) dalle idee sublimi sono da escludere la Scienza e la tecnologia,che sono gli unici prodotti dell’intelletto ,non di panza.,..ma che comunque, difficilmente vengono prodotte a panza vuota.
    In altre parole la panza vuota produce “visioni” ,misticismi,e miracoli.
    Le teologie e d i sitemi economici hanno bisogno di riflessione e servono per il collegamento tra le panze vuote e il cervello di modo da rendere felici ,ovvero sopportabile l’esistenza quotidiana.
    d) Gli operai singoli non sono diversi dai non operai..(in altre parole se possono ciurlano pure loro come i loro datori di lavoro) è assolutamente non si possono confondere con la classe degli operai…e non sono più quelli degli opifici dell’800 (anche se a qualcuno magari farebbe comodo,in proposito esistono pure nuove teologie giustificatrici ).
    Oggi diversamente dai tempi, probabilmente marx,parlerebbe di Salariati nel mondo e il loro numero va aumentando costantemente nel mondo..infatti ti do ragione in una cosa Gli operai dell’800 sono scomparsi..ma qualcuno continua ad appioppare etichette..di comodo !
    e) Il tuo 12 è un tentativo di essere spiritosa.Ma c’è modo e modo di far ridere..bisogna conservare nell’esercizio comico una parvenza di razionalità e di logica .
    Non nascondo di adottare qualche volta lo stesso metodo, ma “credo “di saperlo fare meglio di te.( te l’ho detto questa volta sono supponente).
    In parole povere ,il tuo 12 non fa ridere, non fa arrabbiare, non fa niente…
    Un consiglio..non deve far ridere..deve far sorridere, riprova !

    cc

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Pino,
    ho apprezzato il fatto che questa volta hai messo in testa alla puntata un articolo di Economia di Raimondi e Lettieri che analizza in modo semplice e razionale alcuni dei problemi a cui rischiamo di andare incontro.
    Non è un pezzo” ideologico” è un dato di fatto!
    Ognuno può trarre poi le conclusioni che vuole..sui perchè e percome!
    Personalmente potrei asserire non esistono colpe ,il sistema è fatto così, e fichè sarà così, le crisi cicliche saranno sempre a più breve distanza e sempre più gravi!
    Però ,come hai potuto vedere ..altri furboni..fanno dell’ideologia sul pezzo..chi l’avrebbe mai detto ?
    Anzi,quando serve ci si imoprovvisa economisti pur di fare ideologia e propaganda a buon mercato !

    cc

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    Ma per fortuna che c’è TOSI…direbbe la Sylvi !!

    http://www.lastampa.it/2013/01/16/italia/cronache/inchiesta-sulle-quote-latte-perquisite-le-sedi-della-lega-a-torino-e-milano-tsSbfAEKWlvhxqNuGmabdK/pagina.html

    Hai capito i” ciurloni “dei Monti e delle Valli adesso invocano l’immunità parlamentare..i “ciurloni”..
    Meno male che al contrario degli USA, non esistono armi facili in Otalia…
    E’ proprio vero al Nord come al Sud ed in Friuli..quando si tratta di ciurlare nel manico siamo tutti Fratelli d?Otalia !
    Ma per fortuna che c’è Tosi..direbbe la Sylvi !

    cc

  30. controcorrente
    controcorrente says:

    ULTIMO TANGO A PARIGI !!

    Su questo Blog,Si sfighetta a iosa sul vivere ad ufo, dei vari d’alema e Veltroni…., qui sopra siamo alla tragedia nazionale della padania..sic,sic ..votata a valanga dai borghesetti arricchiti del Nord, che per carità , lavorano , e lavorano….e poi si fanno ciurlare da quattro sfaccendanti..!!
    E dicono che Tosi farebbe bene il Primo Ministro…e vedono con orrore un d?alema Ministro degli esteri..sic,sic

    Speriamo che nel futuro un Tosi qualunque non “scivoli” sul Burro , anzichè sul latte…il Burro come direbbero bene gli educandi del Nord , saprei io dove metterglielo questa volta …PER CARITà CRISTIANA però ..bisogna rispettare le tradizioni !!

    cc

  31. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    tu hai un’età che , e questo lo so per certo, in quarta elementare avresti dovuto studiare le regioni italiane: fisiche , politiche, economiche ,province e Capoluoghi di Regione.
    Ora che razza di maestro (allora c’erano ancora!) o maestra hai avuto che , parlando delle malefatte del Piemonte e della Lombardia ti fa chiamare in ballo il Sindaco di Verona?
    Uno che non è della Lega ma della Liga?
    Per ora Tosi e Zaia non sono i Varesotti; è un dato di fatto!
    Grande la confusione geografica e politica nel tuo cervello!

    sul tuo 28.
    A proposito di pedagogisti…vorrei farti notare che dai politici, ai preti fino ai Cardinali, ai giornalisti…tutti smaniano per fare i pedagoghi…naturalmente avendo studiato ( forse) filosofia, ma senza aver mai studiato il pensiero pedagogico che è ben altro.
    Quando sento certe omelie in Chiesa, o leggo ancor più frequentemente i giornali, o vedo un programma tv…a leggere o sentire quei saccenti, che sicuramente non sanno chi è Comenio, o Montaigne, o Pestalozzi, che sparano sentenze e verità assolute…che vuoi…diciamo che mi viene un moto di nervi!
    Tuo figlio ha studiato Dewey…non importa che cosa ne pensa, posso immaginarlo, essendo tuo figlio!! eh,eh,eh!, ma per lo meno sa sicuramente che cosa sia la pedagogia che NON è filosofia!
    Sai, forse Marx, in educazione, è stato fregato dalla ignoranza della Pedagogia…perchè al solito un paio di maniche è dottrina che ENUNCIA e un altro paio di maniche è dottrina che METTE IN PRATICA !
    Insomma la filosofia parla al cervello, la pedagogia cerca di metterlo d’accordo con la panza.
    Ma la pedagogia, chiedilo al bidello che ha fatto il classico, è sempre stata disciplina povera, negletta…da studentesse… soprattutto di serie B!

    Hai ragione, potevo far meglio nel mio 12; stai sicuro che ci riproverò …mi diverte troppo mescolare fatti, notizie, personaggi…senza capo nè coda!
    Appena posso!

    Sylvi

  32. sylvi
    sylvi says:

    Ps x CC

    Ebbene sì, lo confesso…
    vedo con orrore D’Alema ministro degli Esteri, non per le idee che ha, ma per quelle che non ha!!!
    Non ci siamo sputtanati a sufficienza all’estero?
    Sylvi

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Si… i problemi di panza … il burro….la carta di giornale…stringi stringi…
    sono anni che ho capito che soffri di stitichezza e che quando parli di miracoli pensi sempre esclusivamente al tuo Falqui per cui confuso come sei non ti accorgi nemmeno che il primo ad attaccar etichette sei proprio tu .
    A volte mi ispiri e i tuoi problemi di stomaco hanno fatto svolazzare la mia fantasia …per cui mi sono immaginato l’ antisemitismo come un problema di alimentazione….sai come quelli che al contrario di te che ti abbuffi dalla mattina alla sera…soffrono di anoressia e bulimia.. demonizzano gli alimenti e ciononostante sono impegnati tutto il giorno con loro e cosi l’ antisemitismo e l’ antisionismo…si odia l’ Ebreo e lo Stato d’ Israele ma tuttavia non si riesce che a parlare di loro …degli Ebrei…. che persequitano le loro menti con i soliti Klischee .
    Ma bando alle chiacchere e veniamo a noi….
    ti sbagli ancora una volta….rifletti poco.. il lavavetri l’ ho fatto in Italia …in germania non se ne vedono e se qualcuno si rischia a farlo lo spediscono subito a Treblinka…..
    In Italia e’ vero ho fatto anche lo spione e il ruffiano…sono stato un crumiro….ne ho prese di botte …ma all’ ultimo sono riuscito sempre ad entrare e timbrare il cartellino….in fondo non ho fatto altro che i cazzi miei…come tutti gli altri come da sempre…la fabbrica mi ha interessato poco…la paga a fine mese molto di piu’ e a differenza degli Americani o tedeschi o francesi o….o….o…che sventolano bandierine e lavorano per il paese…..io ho pensato … come ti ho detto…solo ai cazzi miei e il tricolore l’ ho sventolato sfegatato solo quando ha giocato la nazionale di calcio. Sempre ai fatti miei ho pensato….alla Montedison dove ho lavorato entravo in reparto con la bicicletta …molto leggera….
    ma quando uscivo era ben pesante con il telaio ben riempito di Mercurio…..e facevo solo il lavavetri…figurati quello che facevano i capireparto….poi un giorno m’ hanno pure pescato ma quelli della CGIL sono riusciti a levarmi fuori dagli impicci…
    quando mi sentivo stanco o non avevo voglia mi facevo timbrare il cartellino da un amico….lo facevo anch’ io spesso per lui…ma generalmente andavo dal medico….vecchio compagno di scuola che mi appioppava subito 15 giorni….andavo a mare e mi divertivo dietro le donzelle che con gli occhi mi dicevano…toccami…toccami haaaaahaaa…ed io non me lo facevo dire due volte e le toccavo…e come le toccavo.
    Ma anche durante il mio periodo da militare ….sempre i cazzi miei ….responsabile del magazzino nella mia vespa mi portavo via caffe’ ….zucchero e parmigiano che vendevo poi ad amici….
    insomma nun me ne’ fregato mai niente di nisciuno….ho pensato sempre a rubba’…cosi come facevano i politici….cacchi loro.
    Insomma e’ stato un bel periodo….sai ancora oggi funziona cosi….rubano sempre dove c’ e’ da rubare…dai sindacalisti ai politici…
    dagli avvocatucci ai lavavetri….dai giornalisti a quelli delle tre carte …
    Poi sono andato in germania ed ho scoperto un’ altro mondo…peccato.
    Rodolfo

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sai, Rodolfo, se le tue stronzate le avessi dette a suo tempo in faccia a qualsiasi tuta blu, ad uno di quel popolo di lavoratori che durante la notte buia della Repubblica facevano sul serio e diga alle stragi fasciste, perchè persone serie e oneste, due scarpate in faccia (quelle con il rinforzo sulla punta) non te le avrebbe tolte neanche il padreterno.
    E anche due calcioni sul deretano, quello tuo da qualunquista.
    Garantito.

    C.G.

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg37
    Sissississi…le tute blu’…le tutte blu’….
    no caro mio…nell’ insieme e’ stato ed e’ cosi….ed e’ per questo che l’ Italia non andra’ mai avanti….perche’ la maggior parte sono cosi…
    ladri che pensano solo a se stessi….avevo dimenticato gli esercenti dei bar e il lavoro nero….e chissa’ quant’ altro….ladri ebbbasta.
    La vera tuta blu…quella che lavorava e lavora…che senza dubbio c’ era e c’ e’…che con coscienza si e’ fatto e si fa’ il culo al posto dei lavativi e ruffiani…con dietro il sindacalismo becero Italiano… caso mai mi avrebbero applaudito…altro che calci in culo….che meriteresti tu tuttal piu’ che non hai capito un cassio di quel che ho scritto.
    Rodolfo

  36. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    anche Rodolfo dice una parte di verità.
    In fabbrica, ma non solo le grandi fabbriche, anche le officine più modeste con pochi addetti, succedeva, e in parte succede, ciò che scrive Rodolfo.
    Poi c’erano gli AZ, così come l’ho conosciuto sul suo blog e su questo; ed erano sindacalisti e operai eroi, io li definirei; con la schiena dritta, con l’orgoglio del proprio lavoro e del proprio amore per la fabbrica…che, nota , non è amore per il padrone!
    Speculari erano gli imprenditori: c’erano e ci sono gli sfruttatori e gli onesti che amano la fabbrica e sanno che può prosperare solo con il gioco di squadra.
    A proposito di squadra …io non guardo al calcio, marcio fin nelle ossa; io guardo, sì , alla Ferrari…guida un solo pilota, ma a monte c’è una squadra eccellente!
    Potrei parlarti di Ferretti, barche di superlusso, comprata da non so quale Sceicco e che ha lasciato per strada centinaia di lavoratori per poter affermare “anche i ricchi piangano”.
    Non sono i ricchi che piangono, ma operai specializzati in CIG, fin che dura.

    Una cosa è chiara: ora che migliaia di imprese sono morte sarebbe ora di capire che non basta una tuta blu per fare un onesto operaio, nè basta un” parun dale bele braghe bianche”
    ( chi ce l’ha!) a fare uno sfruttatore delinquente.
    Abbiamo vicino il deserto del lavoro e della produzione e mi cascano le braccia che sia così difficile capirlo.

    Quello invece che mi ha colpito è che Rodolfo abbia detto:
    sono andato in Germania e ho capito tutto!
    Non credo che sia stato maltrattato sul posto di lavoro o nella sua vita civile.
    Sarei curiosa di sapere che cosa è successo nella sua testa!
    Non dovremo mica deportare tutti gli italiani, operai e imprenditori, in Germania???

    ciao
    Sylvi

  37. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Gino,

    avrai mica preso sul serio “i racconti ” del rabbi.
    Però una parte di verità c’è probabilmente, in quel che dice !
    Indovina un pò ,quale ?

    cc

  38. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Aaaaaaaccchhhhhhh accidenti…mortescion e dannescion…
    e’ uscito fuori lo psicologo con i suoi indovinelli….
    chissa’ forse si e’ fatto magari i Tarocchi o un goccetto…chissa’….
    Io non mi azzardo nemmeno ad indovinare….
    sara’ un po’ di tutto oramai ….
    R

  39. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    io non ho mai disquisito sulle lauree e diplomi dei tuoi figli e su come la possano pensare.
    Tu hai conosciuto mio figlio minore, il quale si è ben sognato di parlare di politica durante il pranzo.
    Staba ad ascoltare e rispondeva se interrogato !
    Si è semplicemente limitato a rispondere ad una domanda di Uroburo:
    Per cui ,non sai come la pensi politicamente ed io non ne ho mai parlato su questo Blog.
    Per quel cazzo che ne sai , potrebbe perfino essere fascista !

    cc

    Hai sparato cazzate come tuo solito..,mio figlio ha apprezzato il Dewey..,mentre ,diceva peste e corna dei pedagogisti russi, ciò non toglie il fatto che mio figlio abbia inquadrato il Dewey nella storia dei Funzionalisti Ammerikani…e quindi abbia compreso il necessario..!!
    Ti pregherei in futuro di non fare idioti sarcasmi su persone della mia famiglia che non conosci…,forse che io nè ho fatto su membri della tua famiglia ?

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x cc
    Figuriamoci..prendere sul serio Rodolfo è come darsi allegre martellate sugli alluci.

    P.S.: Forse quella del crumiro, per sua stessa ammissione. In fabbrica, Germania o nò, deve aver passato momenti difficili.
    Non ho mai conosciuto la vita di “fabbrica” in senso lato, quindi non ho voce in capitolo, ma me lo posso immaginare.

    C.G.

  41. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg 43
    eh si…lo so’…che quella del crumiro ti sarebbe andata a genio…
    te la concedo e elargisco…per quel che mme frega.
    R

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    com’è noto io non sopporto il Baffetto. Il quale però è un politico di razza, una spanna sopra agli altri, è ben conosciuto e stimato all’estero e certamente ci farebbe fare bella figura.
    Come per Vendola, che governa da otto anni una regione che ha avuto un ottimo sviluppo economico, parli in modo assolutamente prevenuto.
    E senza sapere come realmente stanno le cose.
    Un saluto U.

  43. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    guarda che conoscere il Dewey non è una vergogna…
    è il massimo pedagogista americano del XX sec, colui che oltre a coniugare il suo pensiero sull’evoluzionismo di Darwin, ha soprattutto ideato il concetto di “scuola attiva”, cioè il puerocentrismo, il bambino che fa.
    Osserva-Esperimenta-Impara.
    Ha rivoluzionato la lezione frontale e l’ha espulsa.
    Se ti par poco?
    Perciò, permettimi, le tue congetture su ciò che io intendevo dire a proposito di tuo figlio…sono tue paturnie.
    Mi ha anzi piacevolmente stupito che un giovane si interessasse a Dewey e mi dispiace di non aver approfondito l’argomento con lui.
    Aggiungerò che il Dewey non era molto amato nelle scuole dei preti, e solo il bastian contrario che è in me me lo ha fatto approfondire successivamente!
    Non capisco la tua intemerata a proposito dei figli.
    Peter ha scritto che mia figlia ha preso il dottorato sui pinguini e sugli oranghi o sui gorilla ( non ricordo), guardandoli in fotografia!!!
    Non mi sono offesa…figurarsi!
    Perciò che cosa c’entra Dewey con la politica?
    Potremmo farlo c’entrare, come il Makarenko….ma il Dewey era pedagocicamente oltre la politica.
    Percio datti una calmata!

    buonanotte.
    Sylvi

  44. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    come ben saprai , quando scrivo,sono calmissimo.
    Anzi proprio la” forma” comunicativa ,chiamata scrittura,consente una maggior riflessione.
    Per cui
    A) Quello che fa o dice Peter, sono in linea di massima cose che dice Peter e non io
    B) Quello che volevo farti capire è che bisogna saper distinguere tra “giudizio” sul valore dell’opera in sè del Dewey e” Valore”riferito ai tempi in cui il pedagogista scriveva e tempi odierni.

    Per cui prendo da Wikipedia questo brano..(CHE è MEGLIO DI UN BIGMAMI)

    ……È vicino ai radicali americani, ritiene ci si possa realizzare solo in un ordinamento dove lo Stato interviene. Ha sotto gli occhi la situazione dell’America post ’29 in cui fanno fortuna gli speculatori e non gli imprenditori e in cui non vi è alcun tipo di libera concorrenza: questa società si caratterizza per un’opinione pubblica controllata dai media. Ha di fronte a sé una società liberale che ha disatteso i suoi principi: lo Stato non può lasciar fare da sé e quando lo ha fatto si è prodotta la società americana a lui contemporanea. L’istanza liberale della libertà individuale può realizzarsi solo mediante il riordinamento pianificato dell’economia.

    Il liberalismo, per lui, può superare la propria crisi solo compiendo un salto qualitativo, ossia rinunciando ai postulati liberisti, e conferendo all’autorità pubblica un compito permanente di regolazione di tutte le fasi del ciclo economico nel quadro di uno sviluppo pianificato a fini sociali. La dottrina di non ingerenza dello Stato va quindi superata da una politica di interventi pubblici cui demandare il compito di correggere le condizioni di non libertà insite nei rapporti sociali. Il “nuovo liberalismo” auspicato da Dewey mira a promuovere una forma di organizzazione sociale capace di neutralizzare le minacce illiberali che nascono dall’affermarsi dei grandi potentati economici.

    Dewey si occupa anche di studiare cos’è l’uomo e come si deve comportare verso gli altri uomini; l’individuo esiste perché esiste la società: l’individuo per autorealizzarsi non può prescindere dalla società. Dewey scrive nel 1935 “Liberalismo e azione sociale”: vi è una divaricazione tra le forze che resistono alla razionalizzazione e al progresso e la cultura aperta all’innovazione e antidogmatica, tale cultura si basa sul continuo scambio tra individuo e società e prende il nome di pluralismo.
    ———————————————————-

    Esattamente eh,eh, direi proprio ,quello che sta capitando negli USA,con le scuole “creazioniste ” da un lato e i”tea party” dall’altra…

    Come affermi tu è evidente che i “preti” non amassero il Dewey…come è altrettanto evidente che qualcosa “non ha funzionATO ” nel tentativo di creare “un nuovo liberalismo”…eh,eh

    ..L’istanza liberale della libertà individuale può realizzarsi solo mediante il riordinamento pianificato dell’economia….

    Infatti al posto di un nuovo liberalismo, si è affermato un vecchio “neo-liberismo”
    Io sono felice..,sarei felice se nelle scuole ammerikane si insegnasse il “creazionismo”…e se gli istinti animaleschi del capitalismo si affermassero compiutamente…
    Il problema è la globalizzazione..mia cara..e cioè egoisticamente parlando ..gli Usa sono liberi di “massacrarsi gli zebedei , come meglio credono, purchè i loro schizzi non giungano fino a noi ,anzi alla fine sono i nostri zebedei a dolere di più..!!
    Ma ,bisogna dunque domandarsi a proposito di Dewey..non ha forse “dimenticato” qualche cosa per strada..rispetto al sistema in cui viveva ?
    E ciòe l’impossibilità di sfuggire a crisi sistemiche che al posto di portare ad un nuovo liberalismo , con economia pianificata ,siamo arrivati ad un vecchio neo-liberismo degli istinti più brutali ?
    Sono riflessioni che bisogna fare di questi tempi!
    E sono queste le considerazioni che si devono fare oggi ,quando si esce da scuola “disoccupati” quasi permanenti…sennò a che serve studiare?(Pure pedagogia a che serve avere ottimi metodi di insegnamento?

    Tutto qui

    cc

  45. sylvi
    sylvi says:

    caro CC

    io parlo con una certa cognizione di causa del Dewey pedagogista; anzi mi hai fatto venir voglia di andare a cercare quel paio di libri che ho in casa.
    Tu parli del Dewey filosofo.
    Non ho mai fatto mistero che il mio studio della Storia della filosofia era propedeutico a quello della pedagogia.
    E’ evidente che non si può scindere Dewey in due, ma seguire strade diverse della sua speculazione, SI’.
    Non avrò approfondito Marx, ma l’applicazione scolastica del marxismo-leninismo del Makarenko mi ha spiegato tutto ciò che volevo sapere!
    Sono anch’io andata su wiki a leggere il sunto del pensiero politico del Dewey e merita senz’altro maggior attenzione.
    Ricordo che da ragazza mi aveva colpito come lui teorizasse, e mettesse anche in pratica, un equilibrio, che allora ritenevo geniale, fra individuo e società e come perseguisse ciò rivoluzionando il ruolo del maestro, non più unico attore, ma comprimario del “fanciullo” la cui intelligenza viene valorizzata e attivata.
    Dopo Dewey non si torna al creazionismo sfacciato a scuola, non almeno nel mondo occidentale evoluto.
    Il bambino corre sempre grandi pericoli di essere manipolato e strumentalizzato, questo sicuramente; non è mai una battaglia vinta definitivamente.
    Tu dirai che io sono fissata: quando mi oppongo, con le poche forze che ho, all’adozioene di bambini da parte di gay, io penso
    – agli affitti di uteri
    – alla violenza che un bambino subisce, nell’età psicologicamente estremamente fragile, dovendo dare prima spiegazioni a se stesso e poi ai compagni su come la naturalità della sua nascita sia stata stravolta da un casino di uteri imprestati, di padri o madri vacanti, di un pericoloso mercato …come cantava Endrigo…
    – se mamma ti ha comperato…ditemi dov’è il negozio dove i bambini si vendono-.

    Insomma io sono molto grata al Dewey:
    -gli devo un voto altissimo all’esame di abilitazione ( e voti alti significano scegliere sedi abbastanza agiate!).
    gli devo soprattutto quello che sono diventata come maestra attenta alla centralità del bambino…ma se è per questo…anche del miltare che coglieva una opportunità di riscatto culturale.

    Infine: per affrontare le crisi sistemiche Dewey direbbe – scuola, scuola, scuola ATTIVA…non scuola passiva del nozionismo più becero!
    Ti par poco?

    Sylvi

  46. sylvi
    sylvi says:

    … l’individuo esiste perché esiste la società: l’individuo per autorealizzarsi non può prescindere dalla società. CC

    Caro cc,
    non so se questo passo è farina tua o di wiki; sicuramente Dewey non può mai aver affermato che “l’individuo esiste perchè esiste la società”.
    Questo concetto avrebbe potuto essere caso mai farina del sacco di Makarenko!
    E’ uno stravolgimento totale del pensiero del D. che era molto attento allo sviluppo armonico dell’individuo che , dopo solo dopo, entra a far parte della società come SOGGETTO ATTIVO.
    Sylvi

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