Come ancora oggi si falsa la Storia: la mostra a Milano su Costantino ne tace totalmente le responsabilità nella nascita del disprezzo cristiano verso gli ebrei

Riporto da italialaica.it il post del 17 novembre di Elio Rindone  intitolato “Costantino: a Milano una mostra che mistifica”.

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La manipolazione della storia non implica la necessità di dire il falso, perché basta evidenziare un dato e tacerne un altro.

È quanto accade, mi pare, con l’operazione in corso a Milano con la Mostra che celebra il diciassettesimo centenario della emanazione nel 313 d.C. dell’Editto di Milano da parte dell’imperatore romano d’Occidente Costantino e del suo omologo d’Oriente, Licinio.

La mostra, ideata dal Museo Diocesano di Milano, realizzata con la collaborazione dell’Arcidiocesi e dell’Università degli Studi della stessa città, intende esaltare l’imperatore Costantino quale iniziatore di un periodo di libertà religiosa per il rescritto del 313, di cui si riporta l’affermazione centrale: “Noi, dunque Costantino Augusto e Licinio Augusto abbiamo risolto di accordare ai Cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità”.

Leggendo queste parole, molti saranno d’accordo con quanto dice Paolo Biscottini, curatore della mostra e direttore del Museo diocesano: “Ogni individuo non può fare a meno del senso religioso e l’editto di Milano segna l’inizio di una cultura occidentale fondata su una tolleranza intesa come rispetto del senso religioso”. Tesi ribadita in un’intervista alla Radio Vaticana dall’altra curatrice, Gemma Sena Chiesa: “l’Editto di Costantino è per noi un testo fondamentale, perché proclama la libertà del cristianesimo e la libertà di tutte le religioni. Una testimonianza, quindi, estremamente moderna, di un sentimento moderno che oggi noi riteniamo fondamentale: la disponibilità all’incontro con gli altri, con il ‘diverso’, e la tolleranza verso tutti. In mostra abbiamo riportato proprio il pezzo dell’Editto di Costantino che, con parole solenni ed importanti, dà a tutti la libertà di professare liberamente quello in cui credono”.

Peccato, però, che Costantino non si sia limitato ad emanare questo celebre editto ma abbia anche detto e fatto altro, che è necessario ricordare per una valutazione complessiva della sua figura.

Pur conservando il titolo di pontefice massimo, e quindi di suprema autorità dei vari culti dell’impero, egli è convinto, data la crisi del paganesimo pur ancora maggioritario, che solo la religione cristiana sia in grado di svolgere la funzione di collante tra i diversi popoli soggetti al suo potere. Ovviamente preoccupato per le divisioni che sorgono all’interno della grande chiesa, Costantino decide perciò di favorire il superamento delle discordie convocando nel 325 d. C. il concilio di Nicea, che si concluderà con l’approvazione del Credo ancora oggi in uso.

Per facilitare l’approvazione di un testo che garantisca l’unità dottrinale, l’imperatore non esita ad allontanare dall’assemblea conciliare i vescovi dissenzienti e alla fine condanna all’esilio Ario e i due vescovi che, nonostante le pressioni ricevute, rifiutano di sottoscrivere la formula che ormai definisce i confini della fede che per i cattolici è quella ortodossa.

Chiusi i lavori del concilio, Costantino si affretta a comunicare ai suoi sudditi che le tesi sostenute da Ario sono erronee e che, poiché per la salvezza dell’uomo non c’è pericolo maggiore dell’eresia, lo stato deve intervenire con le sue leggi per reprimerla e impedirne la diffusione. Un decreto imperiale stabilisce infatti che “avendo Ario seguito l’esempio di uomini empi e malvagi, merita di subire la stessa pena degli altri. […] E se qualcuno avesse nascosto un libro scritto da Ario, invece di prenderlo e gettarlo alle fiamme, sia condannato alla pena di morte” (Socrate Scolastico, Storia ecclesiastica, I, 9).

Ma dato che non avrebbe senso combattere l’arianesimo e lasciare libertà agli altri movimenti condannati dalla grande chiesa, Costantino interverrà ben presto con un nuovo decreto con cui – chiestosi retoricamente “perché dunque dovremmo tollerare oltre tali nefandezze? Una trascuratezza prolungata fa sì che anche i sani siano contagiati da un morbo letale. Dunque per quale motivo non recidiamo al più presto le radici, per così dire, di una tale sciagura con misure di pubblica sicurezza?” (Eusebio, Vita di Costantino, III, 54, 4) – proibirà a Novaziani, Valentiniani e Marcioniti di riunirsi, ordinando di consegnare i loro edifici di culto ai vescovi cattolici.

La definizione conciliare della consustanzialità del Padre e del Figlio induce, inoltre Costantino a lanciare, contro gli ebrei che hanno crocifisso Gesù, l’accusa di deicidio. Nel 325 scrive, infatti, ai cristiani: “Vi esorto a non serbare nulla in comune con l’odiosissima turba giudaica […]. Ma quale verità potranno mai concepire costoro, i quali, forsennati, dopo avere assassinato il nostro Signore e Padre, vengono ora sospinti, non certo dalla ragione ma da un impeto irrefrenabile, là dove li conduce la loro innata follia?” (Eusebio, Vita di Costantino, III, 17, 30).

Del resto, già qualche anno prima Costantino aveva dimostrato, per usare un eufemismo, la sua scarsa simpatia nei confronti degli ebrei. Nel 321, infatti, aveva emanato un editto, Codex Judaeis, che definiva l’ebraismo “setta abominevole, mortifera”, contrapponendo alla supertistio hebraica la venerabilis religio cristiana.

Se questi sono i fatti, mi pare che si possa affermare che la libertà promessa dall’editto di Milano non sia stata estesa proprio a tutte le confessioni religiose e che i curatori della mostra abbiano un po’ lavorato di fantasia parlando di ‘inizio di una cultura occidentale fondata su una tolleranza intesa come rispetto del senso religioso’ (Biscottini) e della libertà data a tutti ‘di professare liberamente quello in cui credono’ (Sena Chiesa).

La mostra milanese sarà certamente un grande successo e ben pochi visitatori avranno la possibilità di rendersi conto della grave mistificazione in atto. Ma quest’iniziativa, anche se posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Segreteria di Stato vaticana, ha uno sgradevole sapore ideologico e non ha nulla a che fare col rispetto della verità storica. E, se ciò accade oggi, perché non ipotizzare che tra 17 secoli potere politico e religioso, se ci sarà ancora il Vaticano, organizzeranno una mostra che celebri Hitler quale autore di un benemerito concordato con la Chiesa cattolica, lasciando nell’oblio il piccolo dettaglio dello sterminio degli ebrei?

128 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    E’ fatale che un cattolico giustifichi tutto e di più ex post. Del resto lo fanno anche gli ebrei riguardo le puttanate e i crimini decantati dalla bibbia, la distruzione del politeismo in Palestina (distruzione antesignana delle persecuzioni contro i cristiani, peraltro moooolto meno gravi di quanto si vuol fare credere, e dei cristiani contro “eretici e infedeli”) e le guerre dei Maccabei contro i greci, che in fatto di civiltà erano quanto di meglio ci fosse su piazza. Anche gli islamici non scherzano, ricordiamo che Maometto si impose perché vinse militarmente – né più e né meno come Costantino, anche se con meno spargimento di sangue per via di un numero minore di guerre e battaglie – e in più prima si finanziava assaltando e razziando le carovane di commercianti.
    Insomma, dei tre monoteismi “il più pulito c’ha la rogna”. Nessuno dei tre si vergogna di predicare un Dio sanguinario e di essersi imposto con la violenza. Strano Dio quello che ha bisogno della spada e di suoi rappresentanti e interpreti così feroci oltre che litigiosi e in eterna concorrenza e contrapposizione l’un contro l’altro (il numero di scismi, sette e sub sette dei tre monoteismo è incalcolabile….).
    Un saluto.
    pino

  2. peter
    peter says:

    studio su scuole e sistemi educativi, globale, fatto da Economist Intelligence Unit.
    UK , il sistema educativo e’ il sesto del mondo secondo i parametri usati, ed il secondo in Europa dopo la Finlandia
    La precedono nel mondo, Finlandia (numero 1), e poi udite udite, Singapore, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone. Pero’ per i risultati ottenuti (qualifiche, etc), UK e’ seconda nel mondo solo a Corea del Sud. UK e’ inferiore per i tests cognitivi usati negli agli paesi citati sopra.
    Svizzera, Germania e Danimarca seguono a grande distanza, e US.
    L’Italia non e’ nemmeno nei primi venti paesi, dove figurano tra gli altri, ahime’, Polonia, Ungheria, Russia, Irlanda…
    Roba da suicidio depressivo, direi…

    L’opinione di Sylvi in merito NON e’ richiesta. Grazie.

    Peter

  3. sylvi
    sylvi says:

    Io credo che ameno Pino sia interessato a che nel suo blog non si faccia falsa informazione!!!

    Quasi un centinaio di Nazioni di tutto il mondo partecipano alle prove OECD-PISA;
    Programme for international student assestement.
    Tali prove sono suddivise, nell’ambito di una Nazione, per corsi di studi inferiori (Invalsi in Italia) e superiori.
    Inoltre nell’ambito della stessa Nazione per Stati federati o Regioni.
    E già la panzana che racconta il nostro amico anglo si palesa. In UK come sono contate Scozia e Galles?
    In Italia invece, al solito, si fanno le graduatorie regionali e poi si sommano, si fa la media ed esce…il pollo di Trilussa!

    Ci dica almeno, il nostro , di grazia di quali corsi di studio sta parlando!!!

    Naturalmente: L’unica cosa vera è che la Finlandia è saldamente in testa nei test liceali…m a…il FVG , scorporato dall’Italia, con i suoi due Licei Scientifici e il Liceo Tecnologico ( rigorosamente pubblici) sta gagliardamente cercando di scalzarla!!!

    Sylvi

  4. peter
    peter says:

    il commento o le putt..te della fanatica
    furlanista sono talmente plateali che non mi
    do la pena di rispondere.
    Anita potrebbe al limite chiedersi come
    sono contati gli Stati Uniti…o la Russia e il Canada.Paesi un po’ piu’
    vasti ed omogenei di Italia e UK….

    Poi e’ troppo ignorante per sapere
    cosa sia EIU e come proceda.

    Peter

  5. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    La crisi climatica può essere gestita: l’unica cosa di cui abbiamo bisogno, e che ancora non abbiamo, è la volontà politica.
    Ma anche la volontà politica è una risorsa rinnovabile.

    Al Gore

  6. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    oso solo sottovoce ribadire, e dico seriamente, perchè non posso insidiare la tua conoscenza storica, nè confrontarmi con i tuoi studi…almeno su questo mi sentirei come la rana che vuol diventare grossa come il bue…le mie sono reminiscenze storiche, me ne rendo conto ora sempre più spesso, collegate agli studi religiosi.
    Parlo della storia antica, quella dell’Impero romano, che “decadeva, decadeva e non cadeva mai” , come diceva un mio bravissimo prof di Storia.
    Tu ti riferisci alla Tetrarchia di Diocleziano come a un ritrovato equilibrio . E’ come quando in famiglia il Capo divide i suoi beni…Lì comincia il il ballo di S.Vito , mio caro! Infatti…

    ( inciso: vedremo la divisione dell’impero berlusconiano!!! chiuso.)
    Costantino ha capito questo: nel pollaio non ci possono stare tanti galli; ha intuito non solo la forza in numero dei cristiani, ma soprattutto la loro Dottrina di uguaglianza e “di libertà dalle catene” ( qualcuno ha copiato 18 secoli dopo!). Erano forti già e perciò andavano “coordinati”. E soprattutto andavano contenuti e padroneggiati.
    E lui lo fece.
    Del concilio di Nicea mi sono sempre rimasti impressi i garbugli fra Vescovi, la loro volontà di prevalere sull’altro con teorie cervellotiche, con confutazioni che sapevano più di accademia che di teologia, con interpretazioni anche fantasiose del messaggio di Gesù…insomma un casino pazzesco!

    Io ho avuto un prof. prete molto colto, formatore; e un prete- teologo , altrettanto colto ma che tendeva a imbrogliare le carte, più che a insegnare a ragionare ed anche ad accettare il mistero della vita .
    I dogmi di fede ce li propinava così, andando a “torno per gli orti” della storia. Non ho capito da lui…ho capito dal primo che andava al nocciolo del messaggio cristiano.
    Sulla Trinità ti direi forse quel che penso e sento di persona, per iscritto potrei essere travisata.
    Comunque lasciami la logica di riserva!!!

    buonanotte
    Sylvi

  7. sylvi
    sylvi says:

    Non sono andata a votare alle primarie del csx; avrei firmato il loro manifesto d’intenti, ma non accetto di finire in elenchi che possono essere pubblici.
    Se ci fossi andata avrei votato Renzi…ancor più convinta ieri sera sentendo Bersani molto fumoso su Vendola e i ” suoi profumi di sx”!
    Bersani molto fumoso sui tagli alla politica.
    Bersani molto preoccupato di non far perdere il cadreghin ai vecchi dinosauri che, dopo secoli in politica a far niente, adesso dovrebbero aaancooora ” aiutare a far girare la ruota”.
    Bersani che promette rinnovamento generazionale e strizza l’occhio alle vecchie glorie.
    Bersani che mi è sembrato molto più conservatore di Renzi!
    E soprattutto molto più stanco.

    Resta intatto il rispetto che nutro per una persona che pare veramente per bene!

    Quando è sera…e mio figlio viene a riprendersi i bambini…io sono contenta di aver aiutato a far girare la ruota…però tiro un sospiro di sollievo e sono contentissima di avergli restituito le sue riesponsabilità!
    I vari D’Alema e Bindi sarebbe ora che facessero altrettanto!

    buonagiornata a tutti
    Sylvi

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Sylvi,
    Renzi mi sembra come le borsette “Fendi” stese a terra sui tappetini dei vù cumprà.
    Paccottiglia, in questo caso verbale, se lo si ascolta meglio la qualità è quella che è. Scarsa. Chiacchiera a gogò.
    Se potevo avrei votato con convinzione Bersani.
    Almeno lui non si arroga la presunzione di smacchiare pelli di leopardo oppure mettersi a pettinare le bambole..

    C.G.

  9. Marta x Sylvi
    Marta x Sylvi says:

    Cara Sylvi devo dire che Bersani sembra proprio l’inquilino della porta accanto, con quella faccia da bonaccione, anche se purtropppo, a volte, il vicino di pianerottolo è di tutt’altra pasta. Comuque, con un punto interrogativo pero’, anch’io avrei dato la preferenza a Renzi. Perchè questo è il momento di dare spazio ai giovani, di osare se si vuole veramente il cambiamento.
    Pero’ Sylvi anche dall’altra parte bisogna rottamare Berlusconi e compagnia e tutta la cricca dei Senatori a vita. Poi ti chiedo, perchè non l’ho ancora capito, ma un condannato, anche se in via non definitiva, puo’ candidarsi per il parlamento o addirittura per la presidenza del consiglio in Italia.?
    un saluto carissimo M.

  10. Marta x Gino
    Marta x Gino says:

    Gino a volte bersani è troppo divertente, la battuta che tu hai riportato m’ha fatto troppo ridere, anch’io senza se e senza ma lo voterei, ma le alleanze che vuol fare non mi piacciono….ma come si fa a pensare a Casini e compagnia bella dai, sai che belle amicizie hanno oltre Tevere..
    salutone M.

  11. sylvi
    sylvi says:

    cara Marta,

    tu mi inviti a nozze a parlare di rottamare la dx e mandare a farsi un giro, ovunque, anche in galera, se è il caso, chi si infila fra gli articoli e i commi del Codice Penale sperando di farla franca.
    Ma credo che la dx, purtroppo, si stia rottamando da sola, e non ne sono felice perchè ne soffre la democrazia.

    Vedi : tu sicuramnente eri ancora ” nella mente di Dio” (beata te!) quando io sbuffavo sui libri fra dx storica e sx storica, e sul residuo referendum del 1866 per completare l’Unità d’Italia.
    -Cosa fatta capo ha…-diceva mio nonno- perciò se Italia dev’essere che abbia almeno una sx e una dx decenti!
    Io mi occupo della sx, perchè, per ora, potrebbe essere l’unica che non mi fa stare a casa dal voto!

    Renzi, per me che sono agée, ha ragione…i giovani possono benissimo sbagliare…e qui ci vorrebbe la generosità dei vecchi per evitargli di sbagliare troppo, ma se non fanno , se i vecchi vorranno sempre sostituirsi…perchè “io ho l’esperienza”…non faremo un passo avanti!
    Spero che Bersani abbia un po’ più di coraggio, anche se grazie a lui la sx non è più solo un cimitero di elefanti!

    un carissimo saluto
    Sylvi

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi & Marta.
    Su Renzi e Bersani, devo dire che ieri sera guardando il dibattito in TV, mi sono associato alla conduttrice (davvero brava, non come quel verme bavoso di Sporta a Sporta che non inciampa mai perchè striscia) la quale, ringraziando i due contraenti per la loro maniera civile di confrontarsi, si è sentita almeno per una volta cittadina di un paese normale.

    C.G.

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    la suddivisione dell’impero in aree differenziate era ormai nell’ordine delle cose da molti decenni: molti imperatori associavano al trono i loro figli per garantirsi la successione ma anche per spartirsi le sfere di controllo in modo da affrontare meglio le emergenze provenienti da diverse aree. Un uomo solo non era assolutamente più in grado di controllare il lunghissimo limes.
    Il sistema Dioclezianeo aveva istituzionalizzato questo stato di cose ed aveva creato un sistema ordinato che è stato buttato per aria proprio da Costantino e solo per la sua enorme sete di potere. Tant’è che alla sua morte l’Impero venne di nuovo diviso e così rimase definitivamente con le brevi eccezioni di Teodosio e di Giuliano.

    Costantino si era reso conto che la religione cristiana era l’unico strumento che avrebbe potuto trasmettere il potere e gli averi degli optimates romani, riconobbe la libertà religiosa ma avendo già in mente di dare uno spazio sempre maggiore ai cristiani. Perchè mai avrebbe dovuto farlo visto che i cristiani erano comunque una piccola minoranza della popolazione (si calcola intorno al 10%).
    Ma le ragioni c’erano ed erano importantissime essendo ragioni squisitamente politiche. L’antica religione, così variabile da zona a zona e da individuo ad individuo, era intimamente e strutturalmente libertaria. Molto più dell’ebraismo così pieno di obblighi.
    Gli imperatori illirici ci avevano provato con il culto del Sol Invictus, ma era un Dio come gli altri,bisognava trovare di meglio. Il cristianesimo paolino aveva una rigida struttura gerarchica, di tipo militare ma anche ebraico, e per di più da tempo i vescovi erano membri delle migliori famiglie romane. Per di più era una religione che predicava la pazienza, la sottomissione, la rassegnazione, l’obbedienza. Dio sapeva benissimo quel che faceva e se aveva creato gli schiavi era perché giusto così. Ceeeerto, Dio sapeva benissimo quel che faceva, ma i vescovi ancora di più: il cristianesimo era il toccasana per uno stato le cui forze militari erano ormai nettamente insufficienti. Sostituire i commissariati di polizia con il confessionali e le legioni con i sacerdoti era un sogno assolutamente risparmioso.
    E per concludere al meglio la manfrina il cristianesimo ha pensato bene di esigere dal poppppolo una castità impossibile (in pensieri, opre e desideri, nientemeno!) ma cheli avrebbe fatti sentire perennemente in colpa. [Castità richiesta solo al poppolo ed alle donne, ma non mai ai signori, che ne erano esentati. Ohibò!)
    E fu così che nel breve giro di mezzo secolo la stragrande maggioranza della classe digggerente romana cambiò volontariamente religione (un fatto unico nella storia): avevano trovato un modo di gran lunga migliore per difendere i loro interessi di classe.
    La nuova religione per essere utile alle esigenze del potere politico, doveva essere uguale per tutti i sudditi ed essere quindi obbligatoria. Alla prima necessità si giunse con il folle concilio di Nicea, alla seconda ci si giunse per gradi fino a Teodosio che ufficializzò il cristianesimo come unica religione di stato.
    Il cerchio si era concluso, i vecchi dei dovevano essere cacciati, i sacerdoti uccisi, i libri bruciati, i templi riconvertiti ai nuovi dei (plurale).
    Da allora la storia dell’Occidente è stato un susseguirsi di stragi attuate nel nome di Dio e, quel che è più grave, perfino nel nome di Cristo, che a differenza del primo sembrerebbe esser stato un uomo pacifico.
    Comunque questa è solo la mia interpretazione dei fatti e ciascuno si tiene quella che più gli aggrada che il mondo è grande e ci stiamo tutti.
    Un caro saluto U.

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Renzi è un berlusconiano. Va accordissimo con il Banana e con Marchionne, personalizza la politica in pretto stile bananiero, risponde con slogan a problemi seri o gravissimi, e per di più come sindaco di Firenze ha fatto pena.
    Ovviamente piace tanto agl’Ittagliani! Un popppolo che non impara mai, non dico dagli errori altrui ma neppur dai propri. U.

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    PS per Silvy
    Vai tranquilla con la logica: una che riuscirebbe a spiegare la Santissima Trinità merita tutto il rispetto possibile. U.

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Questo a Marta la manderà in sollucchero…

    Il miglior posto dove nascere?
    La Svizzera!
    Sul podio anche l’Australia e la Norvegia. Ultima la Nigeria L’Italia si piazza al 21esimo posto. Sorprende l’Irlanda.
    La Svizzera da una parte, la Nigeria agli antipodi e in mezzo il resto del mondo civilizzato, con gli Stati Uniti meglio del Giappone ma peggio del Canada e l’Italia vincente su Gran Bretagna e Francia ma sconfitta da Israele e Germania. Sono ottanta i Paesi messi in fila dall’Economist Intelligence Unit (EIU), consorella dell’Economist, nella classifica dedicata ai posti più indicati dove venire al mondo nel 2013, così da garantirsi una vita il più possibile sana e prosperosa negli anni a venire.
    I CRITERI – Stilata tenendo conto di ben undici indicatori statistici di rilievo (fra cui il tasso di criminalità, la fiducia nelle pubbliche istituzioni, la ricchezza personale, l’andamento dell’economia mondiale e le previsioni di reddito pro-capite del 2030, ovvero quando i bambini di domani diventeranno adulti) e fatta base 10 come voto massimo, l’indagine ha eletto la Svizzera il posto preferito dove nascere con un quasi inarrivabile 8,22; poco più indietro, ma sempre con un voto superiore all’8, si sono invece piazzate Australia (8,12), Norvegia (8,09), Svezia (8,02) e Danimarca (8,01), mentre a chiudere la top-10 troviamo Canada e Hong Kong, rispettivamente con 7,81 e 7,80. Ma se la prima parte della graduatoria non rappresenta tutto sommato una sorpresa, perché diversi studi precedenti avevano già confermato la superiorità dei paesi del Nord Europa quanto a qualità di vita e prospettive future, altrettanto non si può dire per la seconda parte della lista, perché che l’Irlanda (attanagliata da una crisi economica senza precedenti) sia stata classificata quattro posti prima degli Stati Uniti (che nel 1998 vinsero il titolo di posto migliore del mondo dove crescere e ora sono sedicesimi insieme con la Germania) e addirittura quindici prima della Gran Bretagna (ventisettesima con un punteggio di 7,1) ha fatto sollevare ben più di un sopracciglio e non solo Oltremanica.

  17. peter
    peter says:

    x CG

    ma suvvia, EIU non conosce la friula!
    senno’ l’Italia si piazzava prima en todo…
    a cominciare dal grado di co…gine

    ciao neh

    Peter

  18. sylvi
    sylvi says:

    x l’anglo

    Lei è un emerito cafone!
    Sui metodi di rilevamento dei risultati scolastici, OECD-PISA è una autorità imparziale e internazionalmente riconosciuta…non c’entra con un giornale come l’Economist…per quanto autorevole e di cui non conosco nè metodi nè sistemi di misurazione.
    Però, però…che strano…l’UK, che ha una scuola pubblica da far pietà, che è una fabbrica di analfabeti di ritorno, è stranamente ai primi posti!!! Dal basso?

    E poi sarei io la sciovinista! Ma vada a rinfrescarsi idee e bollenti spiriti nella Manica!
    C’è di peggio di un parvenu lecchino????

    Sylvi

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    scusi tanto neh, ma anche a me i suoi dati sembrano assssssai ssssosssspetti.
    La scuola pubblica britannica, dalla Tatcher e Blair in poi fa schifo. Le scuole di prestigio sono buone come sempre ma non sono sufficienti per alzare il livello medio. U.

  20. peter
    peter says:

    x Uroburo

    trovi il link e se lo legga, non sono i ‘miei’ dati. Lo studio e’ stato fatto sui sistemi educativi in genere. Non vedo quale autorita’ abbia lei, del resto, per sostenere che la scuola pubblica qui ‘faccia schifo’. Conosco molte persone agiate che mandano i figli a scuole pubbliche senza esitazione, a differenza di cio’ che succede da voi. Quelle private insegnano soprattutto la competizione, e danno un vantaggio sleale in seguito, basato sul prestigio.
    La scalmanata friulana, che potrebbe darsi una rinfrescata nella prossima bora, non ha capito (come lei del resto) che nel mio post compiangevo solo la scuola italiana, che pure io ho frequentato. Infatti non ho alcun interesse ad ‘esaltare’ i sistemi educativi di Finlandia, singapore, Hong Kong, Corea del Sud e Giappone, che risultano ai primi posti sotto tutti i punti di vista. La ‘pagella’ data a UK e’ del tutto imparziale, infatti lo score datole nel link di CG e’ molto piu’ basso per altri aspetti considerati.
    Per inciso, US nel complesso viene molto dopo parecchi paesi europei per istruzione.
    L’Italia non e’ neanche tra i primi venti, dove si collocano Polonia, Russia, Ungheria, Irlanda, Belgio, e gli altri citati. La cosa non mi sorprende tanto, perche’ vi sono paesi poveri ed arretrati che investono moltissimo in educazione

    un saluto

    Peter

  21. peter
    peter says:

    preciso che il Belgio non e’ un paese povero ed arretrato, per carita’…
    si colloca pero’ dopo la Svizzera ed alcuni altri

    Peter

  22. Anita
    Anita says:

    x Peter

    “Per inciso, US nel complesso viene molto dopo parecchi paesi europei per istruzione.”

    Purtroppo hai ragione, ci sono diversi motivi per il declino delle nostre scuole, non li elenco perche non voglio aprire nuove discussioni…

    In uno studio che ho visto di recente colloca l’Italia al no.13, gli US al no. 17…..

    Se continua cosi’ finiremo sotto i paesi del terzo mondo.

    Figurati che in molti Stati, il mio compreso, mancano i tecnici, i dottori, insomma gli specializzati in molti campi.
    Il lavoro c’e’, ma manca il personale…cosi’ cercano all’estero.

    Anita

  23. Anita
    Anita says:

    PS:

    Manca la perizia del personale….abbiamo molti somari.

    Un’alta % non finisce le scuole superiori, o se li fanno passare e’ per non farli sentire…inferiori…e non per merito.

    A.

  24. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    La cosa più importante è avere un sistema fiscale trasparente e che fornisca servizi per cui valga la pena di pagare tasse così elevate: il cittadino italiano non ha questa percezione

    Daniel McFadden Premio Nobel per l’economia

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x 75

    “Manca la perizia del personale….abbiamo molti somari.”

    Non si preoccupi, tanto c’è l’esercito US che fa raccolta mandandoli
    ad “esportare democrazia”.
    Partono da somari, e quando tornano (se tornano) sono diventati oltrechè somari anche schizofrenici. Il tasso di suicidi dei cosidetti “veterani” è altissimo.

    C.G.

  26. Marta x Gino
    Marta x Gino says:

    Gino grazie dell’informazione, mi fa piacere senza compiacermi piu’ di quel tanto. E’ cosa normale, famiglia e scuola insieme servono a far crescere i figli.
    Chiaramente la scuola deve funzionare avendo a disposizione tutti gli strumenti necessari cominciando da edifici e aule in ordine e via via tutto il resto. Sono contraria alla scuola privata, forse perchè qui da noi la scuola pubblica è ottima ed è frequentata anche da ragazzi di famiglie ricche.Ha ragione peter a dire che la privata insegna la competizione. Ne ho avuto prova l’altro giorno, da un tg sono stati intervistati ragazzi che frequentano la Bocconi, papale papale le risposte sono state, scuola prestigiosa carriera assicurata grosso stipendio…..meriti?????
    saluti M.

  27. peter
    peter says:

    x Marta

    ho anche il sospetto che, almeno qui, le minoranze etniche prediligano le scuole private. Molte famiglie ‘non mangiano’ per mandarci i figli, le aspettative e pressioni su quei poveri ragazzi sono inimmaginabili. In proporzione, le minoranze sono sovrarappresentate nelle scuole private, per ragioni facili da intuire.

    Tempo fa ho avuto la fortuna di vedere una ‘lezione’ a bambini delle elementari in una scuola pubblica a Londra. Confesso che mi sono spuntate le lacrime. Erano tutti seduti per terra rilassati intorno all’insegnante, sembrava che la lezione ‘seria’ fosse una interruzione estemporanea dei loro giochi di gruppo. Il maestro spiegava sorridendo, poi faceva domande a caso. Chi poteva, rispondeva. Nessuna irregimentazione, coercizione, lavagne, gomitate, quanto sei bravo, quanto sei asino…

    un saluto

    Peter

  28. sylvi
    sylvi says:

    Nessuna irregimentazione, coercizione, lavagne, gomitate, quanto sei bravo, quanto sei asino…Peter

    x Peter

    Mi scusi , senza polemiche, …ma di che scuola parla?
    Poteva essere questa situazione quando IO andavo alle elementari.
    In quinta elementare eravamo in quaranta e …soltanto in cinque eravamo in età…gli altri erano tutti pluri ripetenti.
    Avevamo un maestro sicuramente impegnato , ma retrivo, severo inutilmente…forse anche un po’isterico.
    Se lei ha vissuto una situazione simile…allora capisco certe sue intemerate e le scuso!
    Non voglio parlare della mia esperienza in Friuli, anche se l’ho girato in lungo e in largo…ma avevamo contatti assidui con scuole venete e lombarde…le garantisco che era una scuola giocosa e soprattutto una scuola attiva dove il bambino”faceva”.

    Il cartello che accoglieva i bambini in classe …nella mia c’erano i tre paperi, Qui Quo Qua, vestiti da scienziati che nel fumetto affermavano: Osservo- Esperimento-Imparo.
    Nelle altre classi … c’erano tutti i personaggi dei fumetti!

    E non c’erano asini dietro la lavagna o inginocchiati sui ceci, MAI l’umiliazione…anche se … la competizione, in piccole dosi, è educazione e soprattutto riconoscimento dell’impegno che ciascuno mette in quel che fa!
    Il resto è demagogia.

    Sylvi

  29. sylvi
    sylvi says:

    Ps: Nelle mie classi i bambini, quando non erano seduti, erano distesi a terra per meglio scrivere, disegnare, dipingere…con comodo! S.

  30. Anita
    Anita says:

    x C.G. #77

    Fa sempre piacere comunicare con una persona come lei che segue il filo del discorso senza essere prevenuto, con la mente aperta, di un intelletto insuperabile, con la capacita’ di esprimersi sempre con delicatezza, con rispetto, considerazione e sempre con una incredibile consapevolezza su tutto e di tutto. ;-)

    Ed il suo nome e’ Cerutti Gino…detto il Mago, il resto della canzone la sa gia’…

    Anita

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,
    condivido la tua “tesi” su Matteo Renzi.
    Aggiungo di mio che ormai siamo arrivati al punto di non ritorno per la politica italiana, nel senso che rispetto al passato è del tutto evidente che la politica “ergo” i politici di professione non sono più in grado di incidere minimamente sui processi reali.
    Ovvero, se la perdita di sovranità nei confronti dell’EU è un processo ormai inesorabile,nel particolare ai cittadini altro non resta che scegliere il “loro campione più telegenico o comunque la novità , come se dovessimo scegliere una marca di caffè.
    Ovvero i poteri reali scelgono colui che in qualche modo sia “oggettivamente”il loro campione più credibile nel momento dell’elezione che è poi il migliore attore nel presentare “il pacchetto”confezionato.
    Non è una novità in assoluto è un modello sperimentato negli States ed ampiamente collaudato.
    Il politico che eventualmente volesse indicare oggettivamente altri percorsi (in materia economica)è oggettivamente un passatista (se per caso avesse anni 18, direbbero” i media”, che è un nato vecchio).
    Da questo punto di vista Renzi è più funzionale al nulla ,che però va riempito di contenuti persuasivi rispetto a chi deve digerire.
    In questo è decisamente “bravo”.
    Quello che non capisco è Vendola che in teoria dovrebbe rappresentare come sinistra residuale, molto di più il momento economico…anche Lui però parla di altro,nel senso che i matrimoni gay vanno benissimo ..ed altro in materia,ma di certo non esauriscono proprio nulla.
    Rido per non piangere !!

    cc

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    Ps x Uroburo

    Dimenticavo di sottolineare che la vicenda della rottamazione e gli appelli telefonic,i sono stati dei ritrovati efficaci,in questo la Squadra di Renzi di cui Lui è il terminale,(le stesse polemiche dell’ultima ora per tenere alta l’attenzione)sono efficaci e all’altezza della situazione per battere “il grillismo” costretto anche LUI a fare delle primarie WEB.
    Tutta roba che al sottoscritto, sinceramente non interessa..infatti se questa roba è la politica e l’ultima spiaggia della Democrazia formale,certe previsioni del passato si avvicinano nei tempi.
    I dati economici sono in via di peggioramento e nessuno sa cosa realmente fare se non dello spettacolo alla X factor,che detto per inciso alle volte guardo anch’io !
    Uno spettacolo ben confezionato, a volte gradevole !
    Ma c’è qualche genio che sappia indicarmi una Via ?

    cc

  33. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Fare in modo che il dialogo sia la soluzione dipende dall’avere un genuino rispetto per i diritti degli altri, il diritto a essere felici e benestanti. Dopo tutto dobbiamo vivere fianco a fianco sul pianeta assieme a tutti gli altri esseri umani.

    Dalai Lama

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    sono d’accordo anch’io nel dire che la democrazia intesa come partecipazione accettabilmente cosciente ai problemi della società, è ormai finita. E’ stata risucchiata dall’interno, usando strumenti che all’inizio erano democratici: ti ricordi le nostre ridicole (con il senno di poi) battaglie per le radio libere?
    Radio e TV libere sono state create ma quelle commerciali hanno spazzato via tutte le altre e quindi non c’è più alcuna voce dissidente che si sforzi di presentare una diversa visione del mondo. Su tutto grava l’omologazione del mercato che ha appiattito non solo i modi di essere ma addirittura quelli di pensare. Ma forse dire “grava” è scorretto: il mercato (il denaro) non grava, semplicemente soffoca ogni altra realtà divenendo l’unica unità di misura.
    Quel fascistone di Heidegger scriveva che l’opera d’arte, e di conseguenza l’artista, non può essere omologata al e dal potere e quindi rimane comunque all’opposizione. Ma la TV sta creando dei bambini tutti uguali nel modo di pensare, di concepire, di desiderare, di progettare, addirittura nei loro schemi inconsci. Si sta creando un inconscio di massa, più o meno uguale per tutti. Vai a vedere come sono vestiti i bambini all’uscita dalle scuole elementari: sono dei piccoli adulti, tutti uguali. Proprio come i loro fratelli maggiori di 16-20 anni.
    Heidegger non aveva previsto l’enorme potere massificante della TV…
    Adesso abbiamo un candidato premier del maggior partito d’opposizione che si comporta e parla proprio come quel padrone che è stato mandato a casa con enorme fatica e solo in parte. Che alternativa ci sarebbe mai? Come in Useggetta la scelta è stata tra un ultra-liberista di estrema destra ed un ultraliberista vagamente di centro-destra. Certo il secondo (Obama) non è un guerrafondaio e per di più ha sfatato la leggenda che i negri sono una razza inferiore, visto che possono dirigere una grande potenza in modo non diverso da chiunque altro. Ma è l’unica differenza e l’unico aspetto positivo.
    Renzi è un berlusconiano, ne possiede la testa, il linguaggio, i metodi. Tutte cose che non mi riguardano.
    Domani voterò Bersani come già domenica scorsa ma votare alle elezioni mi sembra una fatica inutile. Questo paese è ormai in piena deriva e neanche Dio potrà fermarlo.
    Ragiona un attimo con me: il Crassi ha governato l’Ittaglia per quattro anni ma l’ha condizionata per dieci, ed era un delinquente comune. Tralascio Andreotti … sentenze passate ingiudicato affermano che fu mafioso ma solo fino al 1980! Il Banana ha tenuto in pugno il paese per 17 lungi anni, quattro meno del Buce, ed era un altro delinquente. Il Bassi ne determina la politica per ben 25 ed è anche lui un delinquente.
    Che avvenire potremmo avere? Ci sono forse realmente alternative (ed intendo banalmente socialdemocratiche alla tedesca)? e chi sarebbero? Renzi? Ma suvvia …..
    Un caro saluto U.
    PS. Ricordati delle pentola di coccio.

  35. sylvi
    sylvi says:

    cari Uroburo e CC,

    io vorrei parlare della Bindi che manda a vaffa… la Berlinguer perchè non la fa parlare e in quel po’ che riesce a dire, verde di bile sibila – se quello (Renzi!) crede di venire a fare le liste ..si sbaglia di grosso!-
    Poi c’è Fioroni che si guarda in giro e strizza l’occhietto a Montezemolo, perchè :
    – ho sostenuto Bersani , ma so che se vince farà un patto con Renzi e noi saremo fatti fuori tutti.!-

    E il baffetto? Sciupato e livido, poverino, con uno spolverino addosso tutto frappe e pieghe che sembrava appena uscito da una valigiaccia riempita alla rinfusa o , forse, più probabilmente, da una delle sacche marine che si portano quando si va in crociera o in regata!
    Camminava in una viuzza romana, rasente i muri, la giornalista lo incalzava e lui rispondeva a monosillabi ringhianti e furenti!

    E la Camusso? Pazienza che abbia deluso amaramente una fascistona come me, ma che abbia anche trovato il coraggio di affermare…stantibus rebus, che Renzi diventa un problema per l’Italia…beh forse il problema sono lei e Landini!!!

    Infine, ciliegina sulla torta, l’80enne pres. dei Garanti per le primerie, quel Luigi Berlinguer che tanto fece per una micidiale riforma della Scuola!!!
    Egli dapprima affermò che ” può votare anche chi non ha votato al 1° turno”, poi vista la mala parata, strilla, sbandiera le carte, rosso in faccia come un cappone, senza rispetto per le sue coronarie e le nostre, impone “il rispetto delle regole”….
    quali? le mie, le tue, le sue… e queste dicono:
    -Sono elettori di csx solo quelli che hanno già votato al 1° turno!!!- Che CHICCA!
    Non è permesso ai cani sciolti come me …usufruire di un diritto di voto! Non rientro nel vostro clan!!!

    Ecco miei cari…anche non facesse altro, Renzi ha già scoperchiato il pentolone degli aparatnik di sx, ed è un pentolone che non profuma di sx come afferma quell’utopista, vaneggiante, visionario di Vendola che , oltre all’orecchino, l’unica cosa che lo attrae è una fede al dito…..
    no, miei cari, il pentolone puzza, di stantio, di vecchio, di impositivo, di dittatura stalinista insomma!
    Voi fate parte di questa truppa? Non credo.
    Ho rispetto per la vostra intelligenza…nonostante siate ancora troppo presi dalla saudade.
    Anch’io vorrei avere trentanni di meno…ahimè, mi accontento di affrontare al meglio quel che mi è dato oggi, caso mai traendo forza dall’ieri!

    un carissimo saluto
    Sylvi

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita (82)
    Avrò imparato da lei, maestra dell’effimero quaglieggio.
    Non è mai troppo tardi per apprenderne la tecnica.

    Buona giornata a lei.
    C.G.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    io troverei un po’ curioso e poco accettabile che un seguace del Banana venisse a votare per le primarie dei DS; così come a me non passerebbe mai per la testa di andare a votare alle eventuali primarie di Cosch’Ittaglia. A me pare che ciascuno dovrebbe votare a casa sua, e personalmente darei il diritto di voto solo agli iscritti al partito (cosa che mi escluderebbe dal voto). La confusione non fa bene alla politica anche se a te piace tanto.
    Ogni partito politico ha dei suoi fondamenti. La base delle sinistre sono l’uguaglianza e la lotta di classe (o se vuoi il pensare che gli interessi dei ricchi e dei poveri sono differenti e divergenti). Quella delle destre sono la disuguaglianza e l’esercizio del potere per chi ce l’ha. Perché mai i partiti di sinistra dovrebbero avere un’ideologia di destra e viceversa? Anche qui ciascuno stia a casa sua e soprattutto ciascuno voti per i suoi.
    Nessuno ti obbliga a condividere la posizione della Camusso, anche se tra lei e Marchionne non avrei dubbi. Come nessuno ti obbliga a votare per quei partiti che si sentono più vicini alla prima che al secondo. Certo l’alternativa in Ittaglia è votare per il Banana, come nel Ventuno l’alternativa a Turati non era (ahimè) Giolitti ma il Buce. Ogni paese ha il suo destino …
    Io voterò domani mattina come ho votato domenica scorsa; non si capisce perchè domattina dovrebbero votare cani e porci. Per far vincere Renzi? Provocherebbe una scissione nel partito e lo spappolamento della sinistra. A te farebbe piacere, per me sarebbe una tragedia politica nazionale. Annunciata, sia ben chiaro: non mi aspetto nulla di diverso da questo paese di pezzenti. Tuttavia mi mancherebbe solo di vedere un bananiero a capo del maggior partito di opposizione!
    Per il resto, credo di detestare il Baffetto almeno quanto te per non parlar del Bruco; mal sopporto le liturgie del PD come mal le sopporti tu. Tuttavia la sinistra, perfino nei suoi momenti peggiori (vedi appunto il Baffetto), non è mai stata al livello del Banana, o del Buce: i partiti di sinistra non sono stati partiti con i vertici composti da delinquenti comuni.
    Nessuno ti obbliga a votare per le primarie del PD, anzi, dovresti desiderarlo solo se ti riconoscessi nella linea del partito o di una sua parte consistente. Io voterò per Bersani perché sono di sinistra da sempre e perché non vorrei proprio a capo del maggior partito di sinistra uno che ha la testa ed i principi simili a quelli del Banana. Io sarei comunque a casa mia, qualunque cosa decida di fare alle elezioni, tu mi pare proprio di no.
    Un saluto U.

  38. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    La moglie del grande musicista poeta scomparso Dori Ghezzi De Andrè, la quale dal sito della Fondazione regala una dedica speciale a Pier Luigi Bersani pubblicando una frase inedita di Fabrizio:

    «E poi a un tratto l’amore scoppiò dappertutto': l’amore dà forza al rispetto e cancella le differenze tra ‘ultimi’, ‘comari di un paesino’, ‘figli della luna’.

    E infine fa gli auguri con un ” In bocca al lupo Pier Luigi”.

  39. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    Ricompare Berlusconi dalle tenebre dell’antipolitica e semina panico nella destra. I timidi lavori in corso per costruire una destra capace di occupare uno spazio politico sono miseramente naufragati e posa una pietra tombale sulla nascita della nuova Legge Elettorale e miseramente dichiara che le liste elettorali le vuole formare lui, il peggio del peggio è duro a morire. Mentre la fine del tunnel già si scorge.

  40. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    riflessione di Oler Ziliani ·

    questo è quello che penso io e mi posso sbagliare….renzi vince…e dopo due minuti fa un partito con il nano!!! altrimenti che ci fanno:GORI E I FINANZAEVASORI, E CHE CI è ANDATO A FARE AD ARCORE E PERCHE NON PARLA MAI DELLE DISGRAZIE CHE A COMBINATO IL NANO E NON RINGRAZIA IL PD CHE LO HA APPOGGIATO NELLE PRIMARIE A SINDACO…. E CHE PER FARLO PARTECIPARE QUESTA VOLTA SONO STATE CAMBITE LE REGOLE DELLE PRIMARIE(ricordiamoci sempre che stiamo parlando di un ex DC)…invece se perde dopo due minuti attacca le primarie e dice che non è stato eletto per causa delle regole e dei brogli(esattamente la tattica del nano)ed esce dal partito e ne fonda uno con il nano, ecco il perche berlusca aspetta le primarie del pd per formare la coalizione con a capo renzi!!!!!COMUNQUE VADA NOI CI RIMETTIAMO!!!MEDITATE GENTE MEDITATE

  41. sylvi
    sylvi says:

    cara La striscia rossa,

    Renzi NON vince, ma anche vincesse credo che:
    –a) E’ troppo furbo per mettersi con b&C che sono in dissoluzione …anzi credo gli darebbe una gran soddisfazione rottamarli tutti.
    –b) Se , vincendo, avesse il coraggio di rimangiarsi la parola LEALTA’ a Bersani e al PD che ha usato a dx e manca….beh io non ci credo!
    Se lo facesse , lo prometto sul blog…almeno 10km a piedi me li faccio sul Camino di Santiago di Compostela, in penitenza per essere stata tanto credulona.
    E 10 km, anche a rate, per me son tanti!!!

    Sylvi

  42. Shalom: L'Unione Uropea s'è finalmente rotta i coglioni dei coloni
    Shalom: L'Unione Uropea s'è finalmente rotta i coglioni dei coloni says:

    Proposta shock: i coloni israeliani fuori dall’Ue

    L’Ue è allarmata per la crescente violenza dei coloni ebraici nei Territori palestinesi. Tanto che c’è chi pensa anche a una lista nera per evitare l’ingresso di coloni violenti in Europa. Il problema principale è la costante espansione degli insediamenti a Gerusalemme Est. E il Cosp ha presentato un documento duro:
    http://www.linkiesta.it/europa-israele-palestina

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