La Siria deve cambiare per far largo al gas del Qatar e agli interessi del suo padrone, il fanatico wahabita sceicco Al-Thani già decisivo nella “rivoluzione” libica
Che succede in Siria? Perché la Turchia ha reagito a un non chiaro incidente di frontiera prima con bombardamenti rappresaglia e di recente anche proibendo il sorvolo del proprio territorio a tutti gli aerei siriani, compresi quelli dei voli di linea? E perché l’emiro del Qatar, Al Thani, dal pulpito della 66esima sessione plenaria dell’Onu ha invocato un intervento armato almeno panarabo contro la Siria di Assad? Domande che a quanto pare hanno una ben precisa risposta: il Qatar vuole esportare il suo gas servendosi dei gasdotti turchi e il governo di Ankara è d’accordo e mira a che l’accordo diventi realtà. Ma andiamo per ordine.
Nei giorni scorsi il quotidiano tedesco Die Welt ha citato un rapporto dettagliato del Bundesnachrichtendienst (BDN), cioè dei servizi segreti tedeschi, il quale rivela che il 95% dei “ribelli” siriani, stimati in poco meno di 15.000 uomini, è in realtà di origine straniera. Quelli siriani sono appena il 5%. Ma la percentuale è destinata a calare ancora perché sarebbero in arrivo altri 5.000 mercenari stranieri, compresi uomini di Al Qaeda, sulla base di accordi tra Paesi occidentali e Arabia Saudita.
Guarda caso, si sta verificando quanto previsto e consigliato al presidente Obama dal think tankSaban Center for Middle East Policy, emanazione della Brookings Institution, che ha sede a Washington. Come abbiamo già fatto rilevare il 27 agosto, il Saban Center è composto da personaggi molto bene inseriti nelle istituzioni politico militari Usa, compresa la Casa Bianca e la Cia, e per la Siria suggerisce a Obama . la propria “Valutazione delle opzioni di un cambio di regime”. Opzioni che raccomandano la creazione di zone franche e di corridoi “umanitari”. Lo studio del Saban Center afferma: “E’ possibile che una vasta coalizione con un mandato internazionale possa aggiungere ulteriori azioni coercitive ai suoi sforzi”. Ecco spiegato perché lo sceicco Al Thani all’Onu ha invocato l’intervento armato multinazionale.
Dopo l’incidente dei colpi di mortaio siriani caduti aldilà del confine con la Turchia e che ha provocato cinque morti, il parlamento di Ankara ha fulmineamente autorizzato per un anno il governo a scatenare rappresaglie vendicative, puntualmente avvenute. Però nessuno può escludere che quei colpi di mortaio non siano stati sparati proprio dai ribelli “siriani” per spingere a un intervento armato la Turchia, e con essa la Nato che ha fatto la voce grossa contro la Siria perché Ankara della Nato fa parte.
Una annotazione prima di procedere con l’articolo: la stessa Nato che fa la voce grossa contro la Siria per un incidente per il quale Damasco si è già scusato è la stessa Nato che in Afganistan ha provocato la morte di centinaia di civili innocenti in bombardamenti tanto “mirati” quanto grossolani se non del tutto sballati. Che diremmo se un’alleanza politico militare o anche un solo grande Paese minacciasse di rappresaglie i membri della Nato? Questo uso continuo di due pesi e due misure non ha mai portato a nulla di buono. E ora ci risiamo.
Al Thani è impegnato da tempo nel sostenere con soldi, armi e istruttori militari il ramo più fanatico dei ribelli siriani, vale a dire i salafiti wahabiti. Al ramo wahabita dell’islam appartengono anche gli Al Saud, cioè la famiglia reale padrona dell’Arabia Saudita. Già prima dell’incidente con la Turchia il padrone del Qatar, che l’anno scorso ha sostenuto anche con un contingente militare quelli libici, ha invocato l’intervento militare di un’alleanza dell’intero mondo arabo contro la Siria. Ovviamente per “portare la democrazia, che però il Qatar di Al Thani non conosce neppure da lontano, come non la conoscono neppure da lontano le varie monarchie del Golfo Persico, il Kuwait per “liberare e democratizzare” il quale è già stata fatta la prima guerra contro l’Iraq dagli Usa di George Bush padre.
Il Qatar infatti è retto da “una monarchia assoluta islamica”. Il parlamento NON esiste e NON esistono partiti politici, vietati per legge. L’attività politica come la intendono le democrazie occidentali è vietata. Idem le associazioni private di qualunque tipo.. Grande produttore di gas e petrolio, il Qatar misura circa 15.000 chilometri quadrati, quanto Lazio, Umbria e Toscana messe insieme, e conta una popolazione di circa 1.700.000 abitanti. Il suo prodotto interno lordo (PIL) è di circa 240 miliardi di euro, superiore a quello della Grecia ed eguale a un ottavo circa di quello italiano, e macina incrementi del PIL dell’ordine del 8% annuo. Per ricchezza pro capite il Qatar è il secondo Paese al mondo: circa 120.000 dollari ad abitante. Una vera pacchia. In apparenza.
La realtà però è che un’unica famiglia, gli Al-Thani, del ceppo che costituisce circa il 40% della popolazione autoctona, oltre a governare il Paese possiede il 95% della ricchezza nazionale. Perciò i calcoli vanno rifatti e precisati, per scoprire che pur essendo impegnato l’emiro a investire per migliorare le infrastrutture civili e la situazione è tuttora la seguente:
- – i 245 miliardi del PIL vengono divisi tra i 224 membri della famiglia reale Al Thani.
- Al resto del Qatar, vale a dire al 99,99% della popolazione, di quel PIL ben di Dio va solo il 4,8%, grosso modo 12 miliardi di euro;
- ma il 90% di quel 4,8 va agli 8.000 “funzionari governativi con delega reale” che costituiscono la burocrazia.
- Il 25% del PIL se ne va in acquisto di armi, con l’Italia secondo fornitore dopo I ‘Inghilterra;
- I tassi di mortalità infantile sono i più alti del mondo il tasso di denutrizione infantile è il più grande del mondo islamico;
- alle donne è vietato l’accesso al mondo del lavoro;
- l’analfabetismo è del 78% della popolazione;
- non esiste rete ferroviaria;
- non esiste rete di autobus;
- la rete stradale è di soli 1.230 chilometri, il 21% dei quali non asfaltati;
- non esiste rete idrica al di fuori della capitale Doha, ricca di immensi alberghi a 5 stelle;
- nel 75% del territorio abitato non esiste energia elettrica.
Ciliegina sulla torta, la famiglia Al Thani appartiene al ramo mussulmano fondamentalista. Motivo per cui nel Qatar vige la famigerata legge coranica nota come Shariya.
L’’emiro possiede il 60 % della emittente Al Jazeera. Anche se quasi nessuno in Europa lo ha detto ad alta voce, il film che deride Maometto, e che ha scatenato di recente nel mondo islamico le proteste e i disordini che hanno ucciso anche un ambasciatore Usa, prima che lo diffondesse Al Jazeera traducendolo in venti lingue era passato inosservato e non aveva mercato. Ed è con questo Qatar che la più grande agenzia di stampa italiana, l’ANSA, ha di recente stretto accordi di cooperazione passati però stranamente sotto silenzio. Al Thani cerca di far passare inosservati anche i suoi robusti investimenti in Francia, dove ha fatto shopping comprando la squadra di calcio Paris Saint-Germain di calcio, lussuosissimi hotel di Parigi e in Costa azzurra, grandi aziende e decidendo inoltre di investire 50 milioni di euro nelle banlieue della capitale.
Nnostante i massicci sforzi, il robusto appoggio del Qatar ai ribelli siriani non è servito a nulla, se non ad aumentare il numero di civili uccisi dall’una e dall’altra parte. Tant’è che lo stesso Al Thani di recente al quotidiano Al-Rai del Kuwait ha dichiarato: “Non esiste altra opzione che prendere la decisione di arrendersi al presidente siriano, Bashar al-Assad”. Preso atto di non potercela fare da solo con l’aiuto dell’Arabia Saudita e di altri Paesi del Golfo, aiuti dietro i quali ci sono anche gli Stati Uniti, Al Thani s’è presentato all’Onu per sollecitare l’intervento militare di una coalizione più vasta e più – come dire? – presentabile.
Veniamo ora alla domanda più importante: perché Al Thani vuole scalzare Assad così come ha aiutato a scalzare Gheddafi? Tale domanda se l’è posta l’analista economico Felix Imonti sul sito specializzato Oilprice.com Ed è stata rilanciata dal blog di Joshua Landis ‘Syria Commment’. La loro risposta è in sintesi la seguente: dopo i grandi investimenti in Libia, l’emirato di Al Thani è ancora una piccola enclave del Golfo Persico e la vicina e potente Arabia Saudita è un ostacolo un ostacolo all’espansione delle sue esportazioni di gas naturale verso il mercato europeo, per raggiungere il quale gli oleodotti e i gasdotti devono passare appunto per il territorio siriano. Imonti ostiene che nel 2009 un tentativo di raggiungere l’Europa tramite la rete del Nabucco fu stoppato proprio da Riad perché gli Al Saud non vedono di buon occhio “il piccolo ma più rumoroso vicino”. E così il Qatar è costretto a esportare il suo gas dopo averlo liquefatto, ad è anzi il primo esportatore al mondo di gas liquefatto.
Si potrebbe ricorrere ai gasdotti della Turchia già pronti per ricevere il gas del Qatar, ma Assad è un ostacolo come lo sono Al Saud, che però sono intoccabili mentre Assad non lo è. I malumori sono cresciuti quando nel 2009 è stato scoperto un nuovo grande giacimento di gas nel mare davanti a Siria, Libano, Cipro e Israele. Per il Qatar è diventata molto forte la tentazione di inserirsi nel business e soprattutto nella rete dei gasdotti turchi, cosa che farebbe comodo anche alla Turchia.
Ecco spiegato perché la Turchia e il Qatar vogliono cacciare Assad. Nulla di personale, ma gli affari sono affari. Il problema però è che in Siria non ci sono solo siriani e musulmani, ma anche altre robuste minoranze, tra le quali quella cristiana. Minoranza, anche quella cristiana, che non vede affatto di buon occhio la strategia degli Al Thani di sostituire Assad con il ramo siriano dei Fratelli Musulmani e tanto meno quella saudita di sostituirlo con un governo in mano ai wahabiti. Tant’è che anche la minoranza cristiana ha deciso di armarsi, dotandosi anche di armi pesanti.
x Controcorrente
Ma insomma, ti decidi a rispondere alla mia domanda? Questa: posso venire con la mia “mogliera”, reduci dal viaggio di nozze? E se possiamo venire, c’è in zona un alberghetto dove dormire senza essere rapinati con il conto?
E che, sei sordo?
Un abbraccio.
pino
x Silvy & CC
Per i miei baffi oggi basta e avanza una striscetta di lenzuolo.
Erano, una volta…, folti e neri come il carbon!
Adesso assomigliano a quelli di Baffetto D’Alema detto lo skipper.
Non solo l’età, un poco me li ha incanutiti anche la Komare a forza di quaglieggi.
(speriamo che non legga, altrimenti chi la sente..)
Buonanotte.
C.G.
xgc
Non so’ che centri la Libia con Israele….
Israele ha un conto sospeso e si trova in stato se non di guerra …di guerriglia con i Palestinesi di Gaza….che e’ meglio non vengano in possesso di armi se no la situazione si aggraverebbe ulteriormente..
questo e’ il problema…alla fine …qualsiasi persona di buon senso capisce che e’ per il loro bene…
Salam al suo solito e’ evasivo e se ne va’ per vie traverse…
ma tu… non riesci a rispondere al mio post Nr. 42…
chissa’ perche’…
Rodolfo
Frigna che C. G. non risponde a un commento, la trmboncinata n. 42, quando è proprio lui che non riponde mai a domande di Nicotri, Uroburo, ecc.
A furia di rompere i coglioni ho l’impressione che dopo Vox abbia fatto fuggire anche Peter. La volete capire che il suo obiettivo, non solo suo, è quello di distruggere questo blog?
Shalom
x Shalom
Mi sembra che il passatempo di questo forum sia l’incolpare qualcuno per essersi stancato/a di partecipare.
Mi sembra strano perche’ almeno due ci seguono su un’altro forum….
Io mi sono stancata, preferisco seguire gli avvenimenti odierni….
non sono fissata su un solo soggetto e non ho la verita’ in tasca.
Leggo Sylvi volentieri, una persona molto interessante, perspicace, osservante, colta e rispettosa, amante della vita e con un’ insaziabile curiosità di vedere e di imparare….
“Una gran Donna” come direbbe il caro Marco Tempesta.
Anche lei e’ stata messa alla gogna….perche? Perche’ ha il coraggio di esprimere le proprie opinioni e convinzioni.
Il motto di questo forum dovrebbe essere:
“Either you’re with me or against me!”
Anita
x Shalom.
Per sabotare credo bisogna avere mordente. Rodolfo invece mi sembra il tipico sdentato che quando parla, fischia.
Pretende risposte e più gli vengono (pazientemente) date, più fa orecchia da mercante.
In fondo è innocuo, mostruosamente disinformato, ma innocuo.
C.G.
Sono TOTALMENTE d’accordo con Anita.
Makepppallle!!! U.
SOLITO COMPORTAMENTO VIOLENTO DEI MILITARI ISRAELIANI, TESTIMONIATO DALL’ITALIANO EBREO CHE FACEVA PARTE DELL’EQUIPAGGIO DI ESTELLE, ALTRO CHE BALLE:
MARTEDÌ 23 OTTOBRE 2012
LA TESTIMONIANZA DI ELIK ELHANAN: Taser, intimidazioni, insulti e botte…
La Marina israeliana ha utilizzato taser e ha picchiato i passeggeri a bordo della nave per Gaza
“Ora sono sulla via di casa, ma continuo a pensare ai miei compagni, i miei compagni attivisti provenienti dall’estero che sono ancora imprigionati in condizioni difficili e sottoposti a interrogatorio da parte del Servizio di Sicurezza Shabak, tra cui membri del Parlamento da vari paesi”, ha detto Elik Elhanan , uno degli attivisti israeliani a bordo della nave per Gaza “Estelle”. Oggi, il giudice ha ordinato la sua liberazione e quella di due altri israeliani detenuti, Yonatan Shapira e Reut Mor. “In un primo momento hanno cercato diaccusarci di reati molto gravi, come ad esempio ‘aiutare il nemico’. La corte ha respinto questo perchè infondato. Oggi hanno provato con un articolo di legge chiamato” tentativi di infiltrazione in una parte del Terra di Israele da chi non fa parte dello Stato di Israele “(sic). Tuttavia, il giudice ha respinto anche questa accusa.” Gli attivisti etenuti erano rappresentati dal procuratore Gaby Lasky e dal suo team,
I detenuti rilasciati sono stati accolti calorosamente dagli attivisti per la pace , tra i questi i genitori di Elik Elhanan – Rami Elhanan e Nurit Peled-Elhanan, figlia del defunto maggiore generale Matti Peled. Smadar Elhanan,. La sorella di Elik è stata uccisa in un attentato suicida nel centro di Gerusalemme – una dura esperienza che ha reso i membri della famiglia ancora più determinati a lottare per la pace tra Israele e i palestinesi, in modo da evitare ulteriori vittime su entrambi i lati. “Sono stati però giorni difficili, ma io di certo non mi pento di essermi imbarcato su quella barca. Sapevo a cosa andavo incontro”, ha detto Elik Elhanan. “Durante il viaggio ho instaurato una comunicazione speciale con Evangelis, un membro del Parlamento greco che era con noi. Quando i commandos navali sono saliti a bordo mi ha detto che è scaturito in lui un amore per il popolo di Israele e una speranza per un futuro migliore in Medio Oriente. Poco dopo ci hanno separati. Ieri sera, quando hanno messo Dror Feiler nella nostra cella ci ha riferito che Evangelis era stato picchiato dagli inquirenti Shabak. Lo Shabak ha mentito spudoratamente ai Consoli e ai rappresentanti di paesi stranieri, dicendo loro che i loro cittadini e parlamentari erano stati trattati bene “. Dror Feiler, che è nato in Israele e la cui madre Pnina vive nel kibbutz Yad Hana, ha rinunciato alla sua cittadinanza israeliana dopo essersi trasferito a Stoccolma ed è stato quindi separato per la maggior parte del tempo dai detenuti israeliani.
“Hanno usato una quantità del tutto sproporzionato di forza contro di noi”, continua Elhanan. “Quando la Marina è arrivata per dirottarci, Yonatan Shapira ha contato non meno di quindici navi che ci circondavano da tutti i lati. Navi grandi e piccole e barche, una nave che trasportava un elicottero, così come gli Zodiac dei Commandos Navali. Quindici navi armate contro una piccola imbarcazione civile che stava portando giochi per i bambini di Gaza. Dobbiamo aver disturbato molto la Marina e quelli che danno ordini alla Marina. Quando sono saliti a bordo i soldati sapevano esattamente chi ero. hanno gridato in ebraico: ‘Elhanan, pagherai per il tuo Leftism!’ e hanno usato il taser per darmi scosse elettriche. Anche dopo aver abbordato la barca hanno continuato a usare il taser . Ma se pensono che potrebbero scoraggiare me e quelli che hanno navigato con me, si sbagliano. L’assedio di Gaza è un crimine in corso e deve essere terminato. Noi continueremo la lotta”
http://mondoweiss.net/2012/10/israeli-navy-used-tasers-and-beat-passengers-aboard-the-ship-to-gaza.html
E’ UFFICIALE, MOLTI ISRAELIANI VOGLIONO CHE ISRAELE PRATICHI L’APARTHEID:
http://mondoweiss.net/2012/10/most-israelis-say-its-apartheid-not-that-theres-anything-wrong-with-that.html
Il professor Ariel Toaff sulla sua pagina facebook fa sapere che:
http://www.jpost.com/NationalNews/Article.aspx?id=289023
Jerusalem Post. I leader cristiani in Israele protestano perche’ fino a ora la polizia non ha inteso mettere le mani sui coloni estremisti autori di atti di vandalismo ai danni di chiese e altri luoghi di culto cristiani.
Caro Pino,
mi devi solo dire quando..anche se ,per la verità ,più non ricordo quando tu mi hai posto l’interrogativo ..mi deve essere sfuggito qualche cosa ..sono impegnaticcio ultimamente !
Dimmelo solo per tempo..ovvero ,se le date sono quelle di di Mercoledì , Giovedi prossimi, quando arrivano Uroburo e Gino, e la Sylvi con consorte a Pavone ,fammi sapere ..il più presto possibile e per quanto tempo intendereste fermarvi in Alberghetto !
cc
x CC
Verremmo per giovedì, partendo al mattino da Milano. Mercoledì la “mi signaaaaara” ha impegni cimiteriali, poi altri problemini con la su’ mamma che è la mi’ socera. Ci ferme Remmo a durmì dalle tue parti, magari ci si rivede venere mattina, e ce ne tor Namo a Milano venere pome Riggio.
La mi signaaaaara dice se ci puoi indi Care una strada, indi Candoci dove uscire dall’auto Strada e il per Corso per arri Vare a casa tua.
Chiaroooo? Recoaro!
pino
ALTRO CHE BALLE!
Oggi, 24 ottobre 2012, Marco Ramazzotti Stockel, con l’assistenza del Team giuridico italiano (Gilberto Pagani e Simonetta Crisci), ha registrato presso il Tribunale di Roma un atto di denuncia per:
a) sequestro di persona
b) violenza privata
c) rapina
d) sequestro di una nave ( articolo. 3 della Legge n. 422/1989)
Richiede che indagini siano organizzate al fine di ottenere l’identificazione dei responsabili di questi crimini, tra ufficiali e marinai del gruppo che ha effettuato l’operazione, indicando tuttavia le seguenti persone, nella loro qualità di massime autorità dello Stato di Israele , che ha ordinato l ‘azione e la commissione dei reati di cui al presente esposto: Shimon Peres (presidente di Israele), Benjamin Netanyahu (primo ministro) Ehud Barak (ministro della Difesa) Avigdor Lieberman (ministro degli Esteri),
Benny GANTZ (Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate), Ram Rothberg (Comandante della Marina).
Ben fatto!
Anche se, realisticamente parlando, a questi puzzoni la denuncia gli farà un baffo.
Se ne strafottono dell’ONU grazie alla cappella dello zio Sam, figuriamoci di una denuncia con annessa condanna da parte di un tribunale italiano.
Chi se lo immagina il Monti che chiede risarcimenti al governo di Tel Aviv?
Purtroppo.
C.G.
x C.G.
Hai ragione, ma questa denuncia fa piazza pulita dei soliti piagnisdei che incensano sempre i militari israeliani come fossero impeccabili e santi , meglio delle crocerossine, anziché militari come in tutti gli eserciti del mondo e che, come in tutti gli eserciti del mondo, o di riffa o di raffa se ne approfittano sempre e amano la violenza (la loro contro gli altri più deboli).
Wroooooooom….
pino
Caro Pino,
ok , provvederò..quindi se va bene per tutti appuntamento per tutti Giovedi mattina a Castellamonte ore 11,30. Si pranza in Agriturismo.
Poi ognuno per le loro scelte , a cena da me..visto che poi Uro e Gino si fermano.. a notte “all’eremo”,pranzo del giorno dopo..dimmi (ditemi)solo se devo aggiungere dei coperti..tutto da eremiti..ovvio !
Portatevi i PC portatili..all’eremo non c’è il fisso !(ma solo il fesso,sic )
C’è un rimpianto per le date però, ..a Torino il 29 chiude il Salone del Gusto e Terra Madre..peccato…!!
cc
Una capatina Io la faccio..in questi giorni..magari per portare a casa qualche ecologico africano o arabo..!!
Cibo speziato naturalmente !!
Una bustina ,magari la spedisco per posta aerea ad Anita!
xCC
Ok come detto prima al telefono. Dormiamo in albergo e pranziamo assieme anche il giorno dopo. Non ricordo il nome dell’albergo, mandamelo via e-mail: un po’ di riservatezza, ekkediamine…
Un saluto.
pino
x CC
Caro CC,
ti ringrazio per il pensiero….io non apprezzo molte spezie, in particolare quelle piccanti….
Apprezzerei molto una foto di tutti voi nel Canavese.
Ciao,
Anita
La mascalzonaggine degli uomini del governo israeliano: sanno i nomi degli israeliani che incendiano le moschee, ma si rifiutano di denunciarli., in compenso bombardano e uccidono in Sudan:
http://www.forumpalestina.org/news/2012/Ottobre12/13-10-12PoliziaIsraeliana.htm
http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=38761&typeb=0&Raid-aereo-israeliano-a-Khartoum
http://m.youtube.com/#/watch?v=tci4tj4Hiog&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3Dtci4tj4Hiog&gl=IT
http://www.jpost.com/JewishWorld/JewishNews/Article.aspx?id=289132
Alla vigilia delle elezioni in Israele. Il rabbino Shlomo Aviner, uno dei leader dell’ebraismo religioso, dichiara che è vietato alle donne candidarsi alle elezioni al parlamento e agli uomini votarle. “E’ meglio che se ne stiano a casa e non mettano in pericolo la loro modestia”.
Povera Israele….
x Pino
Noi passiamo da Milano, verso Novara; a Santhià prendiamo la bretella sulla E 25 verso Ivrea. Sperando non ci sia un traffico pazzesco a Milano.
Normalmente, andando a Torino facevamo la “bassa”, da Brescia per Cremona e Piacenza, ma questa, per Ivrea, sarebbe troppo lunga.
a presto
Sylvi
Mi aspettavo che qualcuno dicesse la sua commentando il bel post di La Striscia Rossa n.116 dell’ argomento precedente.
Un post pieno di coraggio di analisi, pieno di onestà intellettuale e anche un post che dovrebbe far riflettere.
Si parla della evoluzione del PCI verso un moderno partito riformista che dovrebbe essere già nato da ventanni ma è ancora per strada.
Ora…come sapete, io mai stata comunista o imparentata, ma so riconoscere la dignità di un ideale e il coraggio del proprio credo come degno del massimo rispetto.
Non intendo entrare nelle argomentazioni della Striscia Rossa, ma solo esporre due opinioni.
-La sx, anche se ha abbandonato il massimalismo e il radicalismo non è mai riuscita a vincere a lungo perchè non ha mai catturato nè i radicali di estrema sx,( vedere le vergogne dei governi Prodi) nè i moderati cattolici. Nè tanto meno quel blocco di quasi il 40%, che è cifra mostrusa, che non va a votare. Anzi di questo nessuno parla, come se questi elettori in funga fossero armai dati per definitivamente persi.
PERCHE’?
– La sx non cattura strati di lavoratori sia dipendenti che autonomi che appartengono a una classe considerata piccolo borghese, nè tanto meno la piccola media imprenditoria che , grazie a legislazioni estremamente punitive della sx, o evade o tira le cuoia o se ne va. La sx ha sempre equiparato quest’ultima ai ladroni di Stato , alle sanguisughe di Stato, e soprattutto ai nemici dei lavoratori, con una miopia di cui continua a pagare le conseguenze.
La sx si è sempre riempita la bocca di lavoro e lavoratori, di diritti e welfare ma non si è mai posta seriamente il seguente quesito:
DA DOVE e COME devono essere reperite le risorse per abolire la disoccupazione?
Le risposte date fin qui sono ridicole o vanno alle calende greche…già la Grecia!!!
Tassiamo i ricchi…bravi se li trovate!
Tassiamo l’impresa ferocemente…così l’impresa fallisce e ..altra disoccupazione!
Più produttività? Bestemmia!
Ma il mio DA DOVE e COME è una domanda profondamente politica che riguarda il modo di fare impresa privata che deve proiettarsi in Europa.
Per ora è ancora la PMI che tira la carretta, nonostante tutto; la sx vuole nazionalizzarla? Si accomodi , purchè sia un progetto chiaro e non un confuso tiramolla fra Marx e BCE!
Ecco quello che non ha chiaro la sx: che fare del famigerato profitto ( che oltrettutto si sta squagliando come un gelato, e quando la sx avrà deciso saremo rimasti con la sola paletta!!) quale profitto, quanto profitto…e alla fine, che cos’è il profitto, OGGI, nel contesto europeo e mondiale, non 100anni fa.
Concludo dicendo che non credo che D’Alema e Veltroni siano da rottamare perchè nati comunisti…ma devono essere rottamati, e non solo loro, perchè non hanno saputo evolversi e camminare col tempo. Non si sono mai idealmente allontanati dalle Frattocchie!
Un saluto alla Striscia Rossa.
Sylvi
x Sylvi
I raccordi autostradali di Milano sono sempre trafficati, e nelle ore di punta, cioè di andata e uscita dal lavoro, sono spesso intasati. Però all’ora in cui dovreste transitare voi non dovrebbe esserci traffico eccessivo, a meno di incidenti (tocchiamo ferro!).
Il problema posto dalla Striscia Rossa è IL problema italiano. Purtroppo in Italia è sempre mancato un serio partito socialdemocratico come invece è esistito ed esiste in Germania. I comunisti hanno sempre bollato i socialdemocratici come “socialtraditori”, però soprattutto dal crollo dell’Urss è chiaro che il PCI non aveva una sua vera politica in grado di esistere senza i sovietici, e se ne sono viste le conseguenze. Che si vedono tuttora. Il dramma è che troppi dirigenti del Pci della generazione D’Alema-Veltroni si scopre ex post che non avevano e non hanno un loro spessore, più che altro sono diventati apparatchnik delle istituzioni, e curatori sempre più dei propri interessi personali, man mano che l’ideologia comunista tramontava. Il tutto reso più grave dal fatto che nessuni più fa quelle che una volta si chiamavano “analisi di classe”, nessuno più analizza il sistema produttivo italiano e occidentale per capire quali sono quelli che una volta si chiamavano “sfruttatori” e quali gli “sfruttati” e quali delle loro componenti di classe era possibile alleare su interessi comuni capaci oltretutto di trainare l’interesse generale. Oggi si parla di “ggiovani”, donne, pensionati, extracomunitari, precari, ecc., tutte categorie più anagrafiche che politiche.
La scomparsa della DC ha posto e pone problemi analoghi sull’altro fronte. Nel frattempo il benessere raggiunto troppo rapidamente per poter formare anche una coscienza civile, il dilagare della tv privata, della moda e della pubblicità sempre più sbracate hanno fatto da battistrada al consumismo e alla separazione del mondo giovanile dalla realtà politica e sociale reale, il virtuale, la griffe, il brand e il blablablà hanno preso il posto della coscienza sociale, civile e dell’appartenenza e militanza politica. La griffe al posto della tessera di partito.
Tutto qui. E non se ne uscirà senza tragedie di dimensioni tali da rivoltare a sufficienza il terreno e permettere così una nuova “rinascita”. Corsi e ricorsi della Storia…. Purtroppo.
Un saluto in attesa della rimpatriata di giovedì.
pino
ECCO IL POST DE LA STRISCIA ROSSA POSTATO NELLA PUNTATA PRECEDENTE E RIMASTO PURTROPPO SENZA COMMENTI COME GIUSTAMENTE LAMENTA SYLVI:
La Striscia Rossa { 20.10.12 alle 8:10 }
Qualcuno era comunista
Potrà apparire strano, ma il Pci rischia di diventare il convitato di pietra di queste complicate primarie del centrosinistra. Non perché ci sia qualcuno che sia così folle da riportare in vita un partito che è stato sciolto ormai più di vent’anni fa, in quel teso congresso di Rimini che nel febbraio del 1991 decretò la nascita del Pds.
Quella è storia, ormai. E chi l’ha vissuta in prima persona ricorda che fu una storia dolorosa, scritta con la fatica di una dura battaglia delle idee che non ha uguali nelle vicende della politica italiana. Due congressi, diversi comitati centrali, migliaia di assemblee nel tentativo di salvare il nucleo vitale di un’esperienza che aveva segnato la vita della democrazia italiana. Oggi però il Pci ritorna nelle pieghe dello scontro come se dopo tanti anni restasse aperta quella che un tempo si chiamava la «questione comunista», e cioè l’originalità di un percorso che, con tutti gli errori e le omissioni, è stata parte fondamentale nella costruzione dell’Italia repubblicana. Giorgio Gori, inventore del successo di Mediaset e oggi uomo-immagine di Matteo Renzi, ha rilanciato su Twitter una frase pronunciata da Piero Sansonetti, per lunghi anni giornalista di punta de l’Unità: «L’uscita di scena di Veltroni e D’Alema segna la vera fine del Pci. Il Pci non è finito nel ’91, è finito ingloriosamente oggi». Gori ha fatto sua quella frase e l’ha scagliata nel web perché, come spiega in un’intervista al nostro giornale, rappresenta bene quel che sta accadendo.
Ma che cosa sta accadendo? L’impressione è che sulle note della rottamazione torni nella politica italiana il fastidio per una storia, l’insofferenza nei confronti di una sinistra libera dal massimalismo e dal radicalismo e che è una forza nazionale di governo. Un approdo che, anche qui con qualche errore, ha tenuto saldo il rapporto con un universo sociale che rischiava di perdere qualsiasi rappresentanza politica, soprattutto nell’era dell’egoismo sociale interpretato da Silvio Berlusconi. Un mondo di operai, impiegati, precari, piccoli imprenditori – potremmo chiamarli i produttori – che nell’eldorado promesso dal Cavaliere non avevano alcun posto e non potevano svolgere alcun ruolo. Allo stesso modo rischiavano di sparire dal vocabolario della politica alcune parole che costituiscono i punti cardinali della sinistra: l’uguaglianza, la democrazia, la giustizia, l’equità, il lavoro. Parole oggi ancora attuali e che segnano l’agenda di tutte le forze progressiste europee.
È stato proprio Berlusconi, sin dal suo apparire sulla scena politica, il più fervido anticomunista: aveva capito che lì stava l’ostacolo da abbattere, il nemico vero da sconfiggere, la comunità da cancellare per spianare la strada all’Italia padrona in casa propria e al potere assoluto del denaro. Questa «guerra ai comunisti» è stata combattuta anche con la complicità di un modello politico che ha imposto il presidenzialismo come vocazione. Grazie anche ad alcuni cedimenti del centrosinistra, è passata l’idea che bastasse l’uomo solo al comando, che i partiti come organismi collettivi e reti di relazioni fossero ormai un ferro vecchio e che il sistema mediatico e la bella immagine potessero tutto. Si è imposta insomma una politica liquida che ha rischiato di cancellare uno dei tratti distintivi della sinistra: il suo essere popolare, perché fatta di persone con la passione civile, il coraggio delle proprie idee e un profondo spirito di appartenenza a una casa comune.
Quanto di questa ispirazione venga dalla storia dei comunisti italiani, che sono stati parte centrale della sinistra, non può non essere evidente. Le cose potevano anche andare in un altro modo. Se in quel lontano 1989, di fronte alle immagini del crollo del muro di Berlino, il Pci non avesse avuto il coraggio, e a tratti anche l’incoscienza, di una rottura estrema, oggi di fatto non esisterebbe la sinistra in Italia. Certo, quella svolta ebbe le proprie debolezze culturali e qualche cedimento eccessivo a un nuovismo che rendeva rarefatto il rapporto con le altre forze europee. Però ha consentito di trasferire nel nuovo mondo il nucleo fondamentale di un’esperienza storica che è passata attraverso l’antifascismo, la Resistenza, la Costituzione, la costruzione di una Repubblica democratica fondata sul lavoro e la sua difesa contro gli assalti del terrorismo e delle stragi. Che ha portato sulla scena milioni di uomini e donne che prima non avevano né voce né dignità. Che ha consentito, per la prima volta, di condurre quella sinistra al governo del Paese assicurando all’Italia il suo ancoraggio all’Europa e mettendo in pratica un riformismo che resta forse la stagione più proficua della Seconda repubblica. E che infine ha dato vita al Partito democratico, facendo incontrare quelle culture politiche riformiste che la guerra fredda aveva tenuto contrapposte.
Non si può dimenticare che a guidare questa lunga marcia tra sconfitte e vittorie, e quindi a difendere il ruolo della sinistra in Italia, c’erano molti di quelli che oggi sono finiti nella lista nera della rottamazione. Forse è un caso, forse anche no.
http://giubberosse.comunita.unita.it/2012/10/19/qualcuno-era-comunista/
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sull’ Unita’ ha 15 commenti
R
ops 11
cara Anita,
mio marito si porterà nel Canavese la macchina fotografica, così immortaleremo l’evento.
Non avrò bisogno delle calende greche di mio figlio perchè mi prepari il pacchetto da inviarti.
Ci puoi contare!
Un abbraccio e un saluto a Rodolfo.
Sylvi
Caro Pino,
non avevo visto l’invio della Striscia Rossa che mi riservo di commentare più avanti. Per ora mi limito ad un commento sul tuo messaggio Pino Nicotri { 25.10.12 alle 15:04 } .
Io penso che il Pci sia dagli anni Trenta un partito socialdemocratico di tipo riformista. La pratica stalinista non è mai attecchita nel partito italiano che è sempre rimasto prima di tutto gramsciano, la definizione di socialfascisti in Italia ha sempre attecchito molto poco, tant’è che i rapporti con il PSI di Nenni sono stati buoni fino all’epoca del Centro-sinistra, a metà degli anni Cinquanta. [Tra parentesi: il Pci ha, purtroppo per lui e per noi, osteggiato il governo di Centro-sinistra per paura di rimanere isolato. Avrebbero invece fatto meglio ad appoggiarlo lavorando sui tempi lunghi. Il Migliore a volte sbagliava ec anche gravemente].
Purtroppo il Pci è stato un partito socialdemocratico nella pratica ma non sul piano ideologico: non hanno avuto il coraggio di dire chiaro e tondo alla loro base che si era nella NATO e lì si sarebbe rimasti. L’ha fatto Berlinguà ma era tardi ed anche lui non ha avuto il coraggio di chiudere con un nome ed un’esperienza che andava chiusa a metà degli anni Settanta. Sono cose che ho già detto tante volte.
Anche Occhetto era in ritardo e gli altri gli hanno fatto la guerra sotto ai piedi. Sembra quasi che se ai comunisti gli togli la fede nella rivoluzione rischiano di diventare dei machiavelli pieni di cinismo, come l’insopportabile Baffetto.
Tuttavia, come dice bene la Striscia Rossa, il Pci è stato un partito riformista ed ha avuto il grandissimo merito storico di avvicinare ad una politica realistica e non ribellista milioni e milioni di persone.
Penso che bisognerebbe rileggersi con maggior calma l’invio della Striscia Rossa e vedere bene quel che di buono la sinistra ha fatto per questo paese, pur con tutti i suoi limiti. Se rimaniamo un paese democratico, ancorchè profondamente malato, lo dobbiamo esclusivamente a loro. Non certo alla destra escrementizia di cotesto paese fascista che si è scelta, nell’ordine, il Buce, Tambroni, il Grassi, il Bassi, il Banana … ed ora il Grullo ed il Rottamatore.
Tutta gente di estrema destra, qualunque sia stata e sia la bandiera che agitano.
Un saluto U.
Aderendo all’invito della Silvy, riprendo volentieri il messaggio de La Striscia Rossa { 20.10.12 alle 8:10 } che mi era del tutto sfuggito, annegato nel mare sconfinato degli eterni commenti alla questione mediorientale, che mi sembra ormai del tutto inattuale ed obsoleta, ovviamente quanto ai commenti in cotesto blog.
Ho veramente poco da aggiungere al messaggio succitato che condivido nel suo insieme anche se mi sembra un po’ troppo celebrativo perchè accantona i punti deboli non dico dell’esperienza comunista, che sono noti e che ho cercato di definire nel mio messaggio a Pino, ma soprattutto i limiti dell’esperienza post-comunista, proprio quella che mi sono rifiutato di votare ormai da alcuni anni.
A livello puramente autobiografico vorrei chiarire che la mia non è tanto una dissidenza da sinistra (ho sempre pensato tutto il male possibile dell’Infausto) e neppure da destra (ritengo che i miglioristi di Napolitano fossero la parte arrivista e corrotta del partito). Io penso che il PD avrebbe dovuto fare un’opposizione frontale e senza compromessi al Banana ed al Bananismo, accettando la sconfitta a breve termine per vincere sui tempi lunghi. Giustappunto in difesa dei valori illustrati bene da La Striscia Rossa e che sono il lascito intramontabile ed irrinunciabile della Sinistra, di qualunque sinistra indipendentemente dai tempi e dai luoghi.
Essere di sinistra vuol dire credere nell’eguaglianza come valore fondante della società, credere nel rispetto per gli interessi di tutti a cominciare dai più deboli, credere nella partecipazione popolare alle decisioni della politica.
Mi limito dunque a commentare alcuni punti specifici, sui quali non sono del tutto d’accordo.
1) la fatica di una dura battaglia delle idee che non ha uguali nelle vicende della politica italiana. Due congressi, diversi comitati centrali, migliaia di assemblee nel tentativo di salvare il nucleo vitale di un’esperienza che aveva segnato la vita della democrazia italiana.
Sicuramente vero ma il Pci non avrebbe dovuto parlare solo ai suoi iscritti ma al paese intero ed al paese intero avrebbe dovuto raccontare la storia completa delle sue scelte (tutte per altro comprensibili e giustificabili nel loro momento storico). Il Pci avrebbe dovuto pubblicare tutti i suoi bilanci, quelli veri, indicando chiaramente le sovvenzioni ottenute dall’Unione Sovietica. La sua chiarezza avrebbe costretto tutti gli altri partiti a fare la stessa cosa con grande vantaggio per la democrazia italiana.
2) sulle note della rottamazione torni nella politica italiana il fastidio per una storia, l’insofferenza nei confronti di una sinistra libera dal massimalismo e dal radicalismo e che è una forza nazionale di governo.
Anche qui sono del tutto d’accordo ma la pratica politica, e non solo quella governativa, del PD è stata tropo spesso inaccettabilmente compromissoria, e verso gentaglia da galera. Si può trattare con la Dc ma non si può trattare con la mafia, neanche quando va al governo, anzi soprattutto quando va al governo.
Le leggi bananiere avrebbero dovuto essere tutte abrogate ed il ventennio bananiero cancellato dai libri di storia. Invece ce lo porteremo dietro e dentro proprio come per il fascismo.
3) Grazie anche ad alcuni cedimenti del centrosinistra, è passata l’idea che bastasse l’uomo solo al comando
I cedimenti sono stati gravi, ripetuti, abituali. Violante (quindi il Baffetto) ha garantito al Banana “la robbba” se si fosse tolto dai piedi. Con che diritto? A nome di chi? Mio no di certo.
4) un riformismo che resta forse la stagione più proficua della Seconda repubblica.
La Seconda Repubblica non è MAI stata riformismo ma sempre e solo corruttela bananiera ed il governo Prodi non ha potuto metter mano alle riforme più importanti (il conflitto d’interessi, l’emittenza televisiva). Le privatizzazioni volute dal Baffetto sono state fallimentari ed utili a chi le ha comperate non certo ai cittadini.
Una siola note infine al messaggio della Silvy su questo argomento.
Purtroppo la sinistra non solo ittagliana ha smesso da tempo di studiare economia. La destra non lo fa, quindi la finanza fa tutto quel che vuole. Un vero disastro.
Un saluto U.
PS. Uguaglianza – lo dico per gli imbecilli che sono sempre numerosi dovunque – non vuol dire la nazionalizzazione della figa di Monica Bellucci o della fabbrica della Silvy.
Uguaglianza vuol dire impedire che chi ha denaro abbia anche potere a discapito della volontà della maggioranza.
Uguaglianza vuol dire uguaglianza di opportunità per i meritevoli.
Uguaglianza non vuol dire combattere l’indispensabile iniziativa privata ma vuol dire non farla diventare supremazia politica.
Proprio come succede in Useggetta.
Un saluto U.
In Europa non vi rendete conto di quanto una larga parte degli Usa sia ancora profondamente razzista.
Nel Sud il livello di ostilità nei confronti del presidente Obama è malevolo, irrazionale, fortissimo
Toni Morrison Premio Nobel per la Letteratura
x La Striscia Rossa
Cosa significherebbe:
“Nel Sud il livello di ostilità nei confronti del presidente Obama……”
Anita
Suvvia Anita, mi sembra del tutto chiaro.
L’odio per Obama è l’odio verso il negro.
L’ostilità dei Tea Party verso i candidati democratici è personale, come sempre la loro attività politica. Sono delle canaglie di tipo Bananiero che non ragionano su nulla ma sputano ingiurianti slogan.
Direi, per seguire Rodolfo, che siete messi molto male.
Comunque non si preoccupi: vincerete.
Che per il mondo potrebbe anche essere un doloroso vantaggio: abbiamo appunto bisogno che spendiate un sacco di soldi in qualche altra guerra perduta, come le ultime due. Così starete tranquilli altrove.
Un saluto U.
Ho preparato la marinata per un lussuoso brasato al barolo.
Un chilo e sette etti di carne (reale, che non so neppure cosa sia), aglio schiacciato, alloro, noce, cannella, chiodi, ginepro. Marinerà fino a domattina poi incomincerò a cuocerlo per domani sera, poi lo lascio riposare qualche ora e poi l’ultima scaldata.
Con polenta bramata rossa e Gattinara invecchiato.
PS. Vado a preparare la torta di zucca. :-)))
A noi due…caro Uroburo ci unisce solo la passione per la cucina….
ma non mi vedrei in cucina con lei…davvero no….finirebbe sicuro come una famosa scena tra Tognazzi e Gassman…con salciccie che volano e farina dappertutto…perche’ vede…
la nota di Penna Rossa…e’ un po’ idiota e mi sorprende che l’abbia detta un premio Nobel per la letteratura…perche’ anch’ io nello stesso tempo….dato che proprio il Sud e’ territorio di colore…potrei dire che nel Sud l’ ostilità nei confronti del presidente Romney e’ malevolo…. irrazionale…. fortissimo…
chi potrebbe sostenere il contrario?
Rodolfo
http://www.youtube.com/watch?v=4eC2X8Dw0YI
…e…speriamo che all’ Agriturismo di cc non sara’ cosi…
R
x Uroburo
Caro Uroburo,
questa e’ la mappa elettorale ‘cliccabile’ per le elezioni 2012.
Il website e’ dell’ Huffingtonpost.com, di sinistra.
http://elections.huffingtonpost.com/2012/romney-vs-obama-electoral-map
La maggioranza degli Stati favorirebbe Mitt Romney, ma quel che contano sono:
Il collegio elettorale di elezione, composto di 538 elettori che ufficialmente eleggono il Presidente e Vice Presidente degli Stati Uniti.
(The Electoral College of Election, consisting of 538 electors who officially elect the President and Vice President of the United States.)
Il razzismo e’ nella mente di chi ci vuol credere.
Anita
Oh e’ chiaro che anche negli Stati Uniti e’ presente il razzismo….chi lo potrebbe negare…ma direi in misura minore che in Europa e nel resto del mondo…dove chi lo potrebbe negare il razzismo esiste e come…
in fin fine…hanno un presidente di colore…
noi in Europa no…
R
caro Uroburo,
devo confidarle che a me fior di enologi hanno raccomandato che si serve SEMPRE in tavola lo stesso vino che si è usato per la marinata.
So che sia il Barolo che il Gattinara sono prodotti da uve Nebbiolo, e vi chiederò lumi direttamente sulle differenze, quando ci incontreremo.
Forse è questione soltanto di diverse località di produzione?
Io per le marinate uso sempre Refosco dal peduncolo rosso dei Colli orientali , e poi lo servo in tavola.
Ma per quel che riguarda il vino, e non solo direte voi!, sono molto autartica, forse perchè qui li vedo nascere e crescere…anche se un buon bicchiere, da ovunque provenga, è sempre una curiosità oltre che un piacere.
Il fatto è che mi piacerebbe anche conoscerne la storia …e allora non sarebbe mai finita!
buonanotte
Sylvi
Il signor Silvio Berlusconi, in arte Banana, è stato condannato a 4 anni di galera, nonostante tutte le leggi ad personam da lui fatte approvare (senza che l’opposizione sentisse il dovere di bloccare il paese ed il parlamento).
Un piccolo brindisi senza alcuna speranza. U.
x Uroburo
Intervengo in ritardo perché mi sono quasi ubriacato: altro che piccolo brindisi!
Riguardo le speranze… beh, tralasciamo.
‘Notte.
pino
Cara Silvy,
lei ha ragione ma nella vita si fa quel che si può …
Io non faccio il Brasato al Barolo con il Barolo perchè spendere 50 euro per una marinata mi sembra troppo. L’ho fatto una volta – eccezionale! – ma del normale Nebiolo ottiene lo stesso effetto.
Oggi ho cucinato con del Nebiolo e stasera si beve un vecchio Gattinara, che è comunque un Nebiolo proprio come il Barolo.
Ma sui principi lei ha completamente ragione.
Anche il suo Refosco va benissimo, come tutti i vini robusti e fermi. Ad esempio il Sangiovese, il Chianti o il Taurasi; ma anche il Merlot dà ottimi risultati. Ognuno usa il vino della sua zona, l’importante è che sia un vino fermo: in questo senso io non uso mai il Barbera.
Mangeremo il brasato con la polenta, una polenta rossa macinata grossa. E’ una polenta poco diffusa e che conosco poco ma mi dicono che sia ottima.
La torta di zucca è venuta bene ma l’ho fatta cuocere a 150° per un’ora e mezzo e poi l’ho lasciata raffreddare nel forno chiuso. L’avevo fatta come faccio la torta di mele ma usando pasta di zucca cotta al formo, passata e lasciata scolare per mezzora. Era abbastanza asciutta, il resto l’ha fatto il forno. L’assaggeremo questa sera.
Un saluto a tutti U.
X Uroburo e Pino
Io non rischierei ancora una sbronza.
In ventanni ha posizionato i suoi lecchini in tutti i gangli dello Stato…e tutti hanno molto da perdere, si difendereanno e lo difenderanno con le unghie e coi denti!
L’unica speranza è che facciano come ha sempre fatto la sx…dividersi per combattersi meglio! Che si distruggano per autocombustione. Ma non sarà nè facile nè breve.
A me è piaciuto molto Penati che ha dichiarato che tornerà a fare l’insegnante di applicazioni tecniche alle medie!!!
A 1500 euro al mese!!!
Non mi scandalizzano più le megaballe che ci dedicano i nostri nominati;
mi fa venire un travaso di bile pensando ai ragazzini che dovranno imparare la nobiltà e l’onestà del lavoro, della manualità e della creatività da simili figuri.
E senza un giro di purificazione in qualche convento!
Meglio che vada a cominciare il giro dei miei numerosi cimiteri!
buonagiornata
Sylvi
Pare però che Penati sia personalmente impeccabile e che sia sempre vissuto in modo adeguato alle sue risorse ufficiali …
Il che non è un appoggio ad un sistema partitocratico da cassare.
Quanto al Banana …. nessuno gli farà nulla, come diceva il Viscinskji dell’ex-Pic’ Astuto il Pic del Baffotto! … U.
L’ITALIA È DIVENTATA LA PORTAEREI DI ISRAELE
http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=39067#.UIuP2Z8uHDY.facebook
IL PIANO USA-FRATELLI MUSULMANI PER NON PARLARE PIÙ DI STATO PALESTINESE
http://temi.repubblica.it/limes/lemiro-del-qatar-a-gaza-vincitori-e-vinti-della-primavera-araba/39583
LE FISSAZIONI E I DELIRI DI NETANYAHU
http://temi.repubblica.it/limes/netanyahu-iran-miti-ebraici-sionismo-amalek-herzl/39194
EBREI PER MUSSOLINI
http://redroom.com/member/frank-sanello/writing/mussolini’s-jews-the-chosen-people-fascist-italy-rejected
È UFFICIALE: ISRAELE SOFFOCA GAZA IMPEDENDO DELIBERATAMENTEVUN CONSUMO PRO CAPITE DI CALORIE SUERIORE ALLA MERA SUSSISTENZA
http://www.facebook.com/notes/renato-tretola/2279-calorie-pro-capite-ecco-come-israele-si-è-assicurato-che-gaza-non-morisse-d/10151262258690944
Caro Shalom,
guardi che il Rodolfo, che è moooolto beninformato, dice che i palestinesi sono tutti belli grassi e sorridenti, poffare!
Qui qualcuno ha problemi di vista …. U.
Succede quando si mettono a fare i “meregani” sventolabandierine.
Al posto delle lenti, occhiali con fette di salame.
Dopo si meravigliano se qualcuno gli fa presente che il loro orizzonte termina sulla punta del loro naso.
C.G.
Rodolfo { 22.10.12 alle 22:47 } E perche’ Salah Shehadeh ed altri capoccia si vanno a nascondere tra la popolazione?….e se lo fanno come si fara’ mai a beccarli?.
Poi vedi…..io parlavo delle reazioni in generale del popolo…del governo …delle istituzioni e dei Rabbini…delle loro disapprovazioni…e di come siano nulle nel mondo Musulmano e nell’ Islam.
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Caro Rodolfo,
le sue argomentazioni sono sempre più simili a quelle con le quali il pregresso signor Popeye giustificava e descriveva gli interventi militari useggetta in Iraq ed Afghanistan.
Dunque, vediamo un po’:
alcuni rapinatori scoperti dalla polizia entrano in un supermercato pieno di gente. La polizia interviene aprendo indiscriminatamente il fuoco ed uccidendo, insieme ai rapinatori, anche alcuni cittadini presenti nel supermercato. Tra i quali, ad esempio, Anita.
Presumo che lei sarà totalmente dì’accordo. O no? U.