La Siria deve cambiare per far largo al gas del Qatar e agli interessi del suo padrone, il fanatico wahabita sceicco Al-Thani già decisivo nella “rivoluzione” libica
Che succede in Siria? Perché la Turchia ha reagito a un non chiaro incidente di frontiera prima con bombardamenti rappresaglia e di recente anche proibendo il sorvolo del proprio territorio a tutti gli aerei siriani, compresi quelli dei voli di linea? E perché l’emiro del Qatar, Al Thani, dal pulpito della 66esima sessione plenaria dell’Onu ha invocato un intervento armato almeno panarabo contro la Siria di Assad? Domande che a quanto pare hanno una ben precisa risposta: il Qatar vuole esportare il suo gas servendosi dei gasdotti turchi e il governo di Ankara è d’accordo e mira a che l’accordo diventi realtà. Ma andiamo per ordine.
Nei giorni scorsi il quotidiano tedesco Die Welt ha citato un rapporto dettagliato del Bundesnachrichtendienst (BDN), cioè dei servizi segreti tedeschi, il quale rivela che il 95% dei “ribelli” siriani, stimati in poco meno di 15.000 uomini, è in realtà di origine straniera. Quelli siriani sono appena il 5%. Ma la percentuale è destinata a calare ancora perché sarebbero in arrivo altri 5.000 mercenari stranieri, compresi uomini di Al Qaeda, sulla base di accordi tra Paesi occidentali e Arabia Saudita.
Guarda caso, si sta verificando quanto previsto e consigliato al presidente Obama dal think tankSaban Center for Middle East Policy, emanazione della Brookings Institution, che ha sede a Washington. Come abbiamo già fatto rilevare il 27 agosto, il Saban Center è composto da personaggi molto bene inseriti nelle istituzioni politico militari Usa, compresa la Casa Bianca e la Cia, e per la Siria suggerisce a Obama . la propria “Valutazione delle opzioni di un cambio di regime”. Opzioni che raccomandano la creazione di zone franche e di corridoi “umanitari”. Lo studio del Saban Center afferma: “E’ possibile che una vasta coalizione con un mandato internazionale possa aggiungere ulteriori azioni coercitive ai suoi sforzi”. Ecco spiegato perché lo sceicco Al Thani all’Onu ha invocato l’intervento armato multinazionale.
Dopo l’incidente dei colpi di mortaio siriani caduti aldilà del confine con la Turchia e che ha provocato cinque morti, il parlamento di Ankara ha fulmineamente autorizzato per un anno il governo a scatenare rappresaglie vendicative, puntualmente avvenute. Però nessuno può escludere che quei colpi di mortaio non siano stati sparati proprio dai ribelli “siriani” per spingere a un intervento armato la Turchia, e con essa la Nato che ha fatto la voce grossa contro la Siria perché Ankara della Nato fa parte.
Una annotazione prima di procedere con l’articolo: la stessa Nato che fa la voce grossa contro la Siria per un incidente per il quale Damasco si è già scusato è la stessa Nato che in Afganistan ha provocato la morte di centinaia di civili innocenti in bombardamenti tanto “mirati” quanto grossolani se non del tutto sballati. Che diremmo se un’alleanza politico militare o anche un solo grande Paese minacciasse di rappresaglie i membri della Nato? Questo uso continuo di due pesi e due misure non ha mai portato a nulla di buono. E ora ci risiamo.
Al Thani è impegnato da tempo nel sostenere con soldi, armi e istruttori militari il ramo più fanatico dei ribelli siriani, vale a dire i salafiti wahabiti. Al ramo wahabita dell’islam appartengono anche gli Al Saud, cioè la famiglia reale padrona dell’Arabia Saudita. Già prima dell’incidente con la Turchia il padrone del Qatar, che l’anno scorso ha sostenuto anche con un contingente militare quelli libici, ha invocato l’intervento militare di un’alleanza dell’intero mondo arabo contro la Siria. Ovviamente per “portare la democrazia, che però il Qatar di Al Thani non conosce neppure da lontano, come non la conoscono neppure da lontano le varie monarchie del Golfo Persico, il Kuwait per “liberare e democratizzare” il quale è già stata fatta la prima guerra contro l’Iraq dagli Usa di George Bush padre.
Il Qatar infatti è retto da “una monarchia assoluta islamica”. Il parlamento NON esiste e NON esistono partiti politici, vietati per legge. L’attività politica come la intendono le democrazie occidentali è vietata. Idem le associazioni private di qualunque tipo.. Grande produttore di gas e petrolio, il Qatar misura circa 15.000 chilometri quadrati, quanto Lazio, Umbria e Toscana messe insieme, e conta una popolazione di circa 1.700.000 abitanti. Il suo prodotto interno lordo (PIL) è di circa 240 miliardi di euro, superiore a quello della Grecia ed eguale a un ottavo circa di quello italiano, e macina incrementi del PIL dell’ordine del 8% annuo. Per ricchezza pro capite il Qatar è il secondo Paese al mondo: circa 120.000 dollari ad abitante. Una vera pacchia. In apparenza.
La realtà però è che un’unica famiglia, gli Al-Thani, del ceppo che costituisce circa il 40% della popolazione autoctona, oltre a governare il Paese possiede il 95% della ricchezza nazionale. Perciò i calcoli vanno rifatti e precisati, per scoprire che pur essendo impegnato l’emiro a investire per migliorare le infrastrutture civili e la situazione è tuttora la seguente:
- – i 245 miliardi del PIL vengono divisi tra i 224 membri della famiglia reale Al Thani.
- Al resto del Qatar, vale a dire al 99,99% della popolazione, di quel PIL ben di Dio va solo il 4,8%, grosso modo 12 miliardi di euro;
- ma il 90% di quel 4,8 va agli 8.000 “funzionari governativi con delega reale” che costituiscono la burocrazia.
- Il 25% del PIL se ne va in acquisto di armi, con l’Italia secondo fornitore dopo I ‘Inghilterra;
- I tassi di mortalità infantile sono i più alti del mondo il tasso di denutrizione infantile è il più grande del mondo islamico;
- alle donne è vietato l’accesso al mondo del lavoro;
- l’analfabetismo è del 78% della popolazione;
- non esiste rete ferroviaria;
- non esiste rete di autobus;
- la rete stradale è di soli 1.230 chilometri, il 21% dei quali non asfaltati;
- non esiste rete idrica al di fuori della capitale Doha, ricca di immensi alberghi a 5 stelle;
- nel 75% del territorio abitato non esiste energia elettrica.
Ciliegina sulla torta, la famiglia Al Thani appartiene al ramo mussulmano fondamentalista. Motivo per cui nel Qatar vige la famigerata legge coranica nota come Shariya.
L’’emiro possiede il 60 % della emittente Al Jazeera. Anche se quasi nessuno in Europa lo ha detto ad alta voce, il film che deride Maometto, e che ha scatenato di recente nel mondo islamico le proteste e i disordini che hanno ucciso anche un ambasciatore Usa, prima che lo diffondesse Al Jazeera traducendolo in venti lingue era passato inosservato e non aveva mercato. Ed è con questo Qatar che la più grande agenzia di stampa italiana, l’ANSA, ha di recente stretto accordi di cooperazione passati però stranamente sotto silenzio. Al Thani cerca di far passare inosservati anche i suoi robusti investimenti in Francia, dove ha fatto shopping comprando la squadra di calcio Paris Saint-Germain di calcio, lussuosissimi hotel di Parigi e in Costa azzurra, grandi aziende e decidendo inoltre di investire 50 milioni di euro nelle banlieue della capitale.
Nnostante i massicci sforzi, il robusto appoggio del Qatar ai ribelli siriani non è servito a nulla, se non ad aumentare il numero di civili uccisi dall’una e dall’altra parte. Tant’è che lo stesso Al Thani di recente al quotidiano Al-Rai del Kuwait ha dichiarato: “Non esiste altra opzione che prendere la decisione di arrendersi al presidente siriano, Bashar al-Assad”. Preso atto di non potercela fare da solo con l’aiuto dell’Arabia Saudita e di altri Paesi del Golfo, aiuti dietro i quali ci sono anche gli Stati Uniti, Al Thani s’è presentato all’Onu per sollecitare l’intervento militare di una coalizione più vasta e più – come dire? – presentabile.
Veniamo ora alla domanda più importante: perché Al Thani vuole scalzare Assad così come ha aiutato a scalzare Gheddafi? Tale domanda se l’è posta l’analista economico Felix Imonti sul sito specializzato Oilprice.com Ed è stata rilanciata dal blog di Joshua Landis ‘Syria Commment’. La loro risposta è in sintesi la seguente: dopo i grandi investimenti in Libia, l’emirato di Al Thani è ancora una piccola enclave del Golfo Persico e la vicina e potente Arabia Saudita è un ostacolo un ostacolo all’espansione delle sue esportazioni di gas naturale verso il mercato europeo, per raggiungere il quale gli oleodotti e i gasdotti devono passare appunto per il territorio siriano. Imonti ostiene che nel 2009 un tentativo di raggiungere l’Europa tramite la rete del Nabucco fu stoppato proprio da Riad perché gli Al Saud non vedono di buon occhio “il piccolo ma più rumoroso vicino”. E così il Qatar è costretto a esportare il suo gas dopo averlo liquefatto, ad è anzi il primo esportatore al mondo di gas liquefatto.
Si potrebbe ricorrere ai gasdotti della Turchia già pronti per ricevere il gas del Qatar, ma Assad è un ostacolo come lo sono Al Saud, che però sono intoccabili mentre Assad non lo è. I malumori sono cresciuti quando nel 2009 è stato scoperto un nuovo grande giacimento di gas nel mare davanti a Siria, Libano, Cipro e Israele. Per il Qatar è diventata molto forte la tentazione di inserirsi nel business e soprattutto nella rete dei gasdotti turchi, cosa che farebbe comodo anche alla Turchia.
Ecco spiegato perché la Turchia e il Qatar vogliono cacciare Assad. Nulla di personale, ma gli affari sono affari. Il problema però è che in Siria non ci sono solo siriani e musulmani, ma anche altre robuste minoranze, tra le quali quella cristiana. Minoranza, anche quella cristiana, che non vede affatto di buon occhio la strategia degli Al Thani di sostituire Assad con il ramo siriano dei Fratelli Musulmani e tanto meno quella saudita di sostituirlo con un governo in mano ai wahabiti. Tant’è che anche la minoranza cristiana ha deciso di armarsi, dotandosi anche di armi pesanti.
Intervento in lingua italiana di Wasim Dahmash sulle prospettive dello Stato unico nella Palestina storica:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Q6VT1gm7M4I
Consiglio tutti di leggere nel blog Politeia di Enrico Galavotti il seguente intervento, che purtroppo coincide con quanto temo da tempo:
http://www.pinonicotri.it/2012/10/abbiamo-bisogno-di-eroi/#comments
Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa, anche se assume pose gladatorie e smania per la grandezza
Antonio Gramsci
Ed ecco a voi i fanatici sionisti di Informazione Corretta (Rum? Whisky? Vodka? Gin? Mah, vallo a sapere):
LETTERE A INFORMAZIONE CORRETTA
Obama non è Chamberlain,peggio, è Quisling 22/10/2012
Obama non è “debole”, è venduto al nemico. Non è Chamberlain, è Quisling. Un Quisling alla Casa Bianca non si era ancora visto. Il dramma è che è appoggiato dalla stampa, da chi conta; e finanziato da chi ha potere. Dispone di una capacità manipolatoria invidiabile e intelligente, per questo temo che, sia pure per poco, sarà rieletto. Mi domando, pensierino spontaneo, quale sia la posizione di Alan Dershowitz, suo sostenitore 4 anni fa. Dershowitz è un uomo spregiudicato, un avvocato con molto pelo sullo stomaco, ma sulla cui lucidità e sul cui sostegno a Israele ritengo non vi siano dubbi. A questo punto l’unica speranza è che sotto i piedi dell’inquilino attuale della Casa Bianca si apra un profondo tombino; ma temo siano tutti ben sigillati, con chiavi a disposizione di fedelissimi…. Quanto poi alla solidarietà della Chiesa coi suoi persecutori, condivido quanto scrive Ugo Volli. Va in ogni caso fatta la distinzione tra chi, nella struttura, ha un briciolo di potere e i fedeli comuni, i quali subiscono le conseguenze del comportamento di chi li guida. Purtroppo l’odio antiebraico delle gerarchie infetta la base, ma non sempre. Le persone uccise, ingannate dai loro cosiddetti pastori, quelle sono la vera Chiesa.
Mara Marantonio
Condividiamo al 100%, aggiungiamo di nostro che ci battiamo fortemente perchè le chiavi di quel tombino le abbia in tasca Mitt Romney.. IC redazione
xcg
Non ho tempo di leggere il nuovo argomento del blogmaster…
lo faro’ piu’ tardi…
solo due parole per te…caro cg….di tutto l’ Islam se ne puo’ far bene un fascio….e lo sai perche’?
Perche’ dopo fatti incresciosi e ne succedono tutti i giorni in Europa e nel mondo ….non si leggono mai da parte delle autorita’ di uno Stato Arabo o da parte di istituti e autorita’ religiose Arabe una sola parola di rincrescimento…di scusa o di dispiacere…. di cordoglio cio’ fa’ capire che sono tutti una cricca.
Quello stronzo di Obama invece…dopo l’ attacco all’ ambasciata Americana Libica e l’ uccisione di quattro persone…guarda un po’ …
perfino si scusava…per via del film….a questo siamo giunti.
Rodolfo
Naturalmente ci puo’ essere qualche eccezione…
ma e’ una cosa rara…
come la neve nel Sahara.
R
Ecco le vere ragioni dell’Occupazione Siriana.
Ma per comprendere le reali dinamiche economiche che si celano dietro l’attacco in Siria, bisogna partire da 3 assunti:
1) Non si tratta di una guerra per i diritti, ma di un attacco verso un Paese sovrano, ed i media occidentali che sostengono il contrario raccontano balle clamorose, reggendo il moccolo degli Usa e del Nuovo Ordine Mondiale Massonico nascente;
2) Le risorse energetiche mondiali tradizionali (petrolio, carbone, gas) sono limitate e destinate a finire;
3) l’influenza degli Usa sulla scacchiere internazionale prima dell’avvento della cosiddetta “Primavera Araba” era in calo verticale, dinnanzi all’emergere dei Peasi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).
Pertanto la vera sfida, la vera chiave di volta di questo crudele risiko è oggi il controllo dell’energia del 21° secolo. Scenario nel quale il gas rappresenta il nuovo idolo da possedere per l’immortalità, la nuova risorsa regina, visto il progressivo esaurirsi dei giacimenti petroliferi. In questa scacchiere la Siria di oggi si trova al centro delle ambizioni di giocatori senza scrupoli ed artefici di un insfausto gioco al massacro. Ciò dipende dal fatto che il Paese ha la “fortuna” di possedere il più colossale giacimento di gas del mondo. Dunque, mentre le guerre del secolo scorso furono fomentate per il petrolio, ora ha inizio un nuovo sporco e spietato gioco, quello delle guerre per il gas: principale fonte di energia (pulita) di questo secolo alternativa al petrolio (anche perchè l’energia solare e l’energia marina per ora sembrano non interessare ai padroni del mondo); nonché fonte energetica indispensabile per alimentare le industrie di tutti i paesi e funzionale a reggere questo abberrante e disumano modello capitalistico.
x Rodolfo,
Saranno una cricca come quella che governa alla Knesset.
Culo e camicia.
Quando mai un Nethanyau o chi prima di lui, si è mai scusato per le mattanze commesse sotto l’egidia terroristica made in Israele?
Per caso, vorresti insinuare che quelli in palandrana grigia sono tutti terroristi mentre quegli altri in palandrana nera agnellini mansueti alla ricerca della pace?
E già, beata illusione..
C.G.
P.S.:
stai attento quando dai pubblicamente dello stronzo al Presidente US.
Ricordati che sei uno straniero in visita, ci mettono poco a prenderti per il bavero e sbatterti fuori dal loro Paese nel giro di poche ore.
Un pò di sale in zucca non guasterebbe, anche se, te lo ripeto per l’ennesima volta, spesso ne sei totalmente privo.
C.G.
DICHIARAZIONI E VIDEO DI NOAM CHOMSKY A GAZA
http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/10/estelle-assedio-e-gaza-dichiarazioni-di.html?spref=fb
Conferenza stampa presso il porto di Gaza.
Testo italiano:
“Desidero, prima di tutto, esprimere il mio enorme rispetto per le persone a bordo della Estelle.
Persone che si trovano là, da qualche parte.
Dovrebbero sapere che i nostri pensieri, le nostre speranze ed i nostri desideri li accompagnano.
I membri dell’equipaggio di questa nave come quelli delle precedenti o come quelli delle navi su cui si sono imbarcati Hagit e David, queste persone ci mostrano il vero coraggio, la determinazione e la convinzione di agire per rompere e terminare questo criminale assedio e portare giustizia e libertà al popolo della Palestina.
Per la gente di Gaza queste navi sono la drammatica dimostrazione che il mondo non vi ha dimenticato e che i popoli della terra esprimono solidarietà e sostegno per la vostra sofferenza e per l’oppressione che vivete.
E queste navi dimostrano l’impegno a voler terminare questo stato di cose.
Per la gente fuori da Gaza la Flottilla questa nave in particolare ma anche le altre rappresentano invece un drammatico esempio della propria responsabilità, l’esigenza di agire nei propri paesi per porre fine alle politiche che sostengono questi crimini di guerra.
Ogni volta che Israele blocca una nave compie un gesto che da un lato diminuisce ulteriormente la propria legittimità e dall’altro offre un sostegno a coloro che resistono nei territori e coloro che si oppongono a queste politiche all’estero.
Prima o poi quest’onda travolgerà gli argini.“
(traduzione di Fabio Sallustro per http://www.Znetitaly.org )
Traduzione © 2012 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY – NC-SA 3.0
Segnaliamo inoltre, sempre riguardo a questo tema, una dichiarazione simile, redatta nella stessa giornata di ieri, non dissimile dalla precedente.
Questa versione NON fa riferimento al video.
Noam Chomsky, da Gaza (dove si trovava per una conferenza proprio nei giorni in cui Estelle è stata attaccata):
“Sono qui a Gaza da alcuni giorni e speravo di poter accogliere e dare il benvenuto all’ultima imbarcazione della Flotilla, Estelle.La stavamo aspettando al porto di Gaza. La barca, come tutte quelle precedenti, è stata sequestrata dalla marina israeliana. Loro le chiamano “acque territoriali israeliane”, ma quelle sono acque a sovranità gazawa o internazionale e Israele non ha alcun diritto su quelle acque. Estelle rappresentava un ulteriore sforzo per rompere l’assedio, così come in qualche modo lo rappresenta anche questa mia visita. L’assedio è un atto criminale che non ha alcuna giustificazione. Dovrebbe essere spezzato e dovrebbe trovare forte opposizione da parte del mondo circostante. E’ semplicemente lo strumento utilizzato da Israele per intimidire la popolazione di Gaza in un clima di auto-distruzione, per provare a liberarsi di loro e distruggerne la società. Non esiste alcuna giustificazione per tutto questo – nemmeno quelle militari a cui loro fanno appello e che non hanno alcuna credibilità.
Le persone a bordo di Estelle dovrebbero essere onorate e rispettate per il loro coraggio e il loro impegno e per aver preso parte a una tale missione per rompere l’assedio, un assedio criminale, e portare speranza alla popolazione di Gaza che vive imprigionata, letteralmente imprigionata nel più grande carcere del mondo. E anche per aver portato, col loro esempio, un messaggio al mondo intero: che noi, qui fuori, abbiamo la responsabilità di porre fine una volta per tutte a questi atti criminali.
IL MURO
La costruzione del muro israeliano di separazione ha avuto inizio il 16 Giugno 2002. Per la maggior parte la barriera, che ultimata dovrebbe superare i 750 Km, e’ costituita da un muro in cemento alto 8 metri, fossati, filo spinato e recinzione elettrificata; e’ dotato di numerose torri di controllo, sensori elettronici, sistemi di rilevazione termica e telecamere, torrette per i cecchini e strade per le vetture di pattuglia.
La mappa più recente del percorso del muro, ultimata nel FEBBRAIO 2005 rivela che una volta completato il quasi il 25% della popolazione della Cisgiordania sarà danneggiata attraverso perdita della terra, imprigionamento in ghetti, o isolamento in aree di fatto annesse ad Israele (mappa lato).
Israele afferma che il muro e’ una struttura temporanea volta a separare fisicamente la Cisgiordania da Israele al fine di prevenire gli attacchi suicidi contro i cittadini israeliani. Comunque, la collocazione del muro (che in alcuni punti si spinge fino a 6 Km all’interno del territorio palestinese) e la lunghezza progettata (attualmente di 750 Km, nonostante il confine con Israele si limiti a meno di 200 Km), suggeriscono l’idea che si tratti di un altro tentativo di confiscare la terra palestinese, agevolare un’ulteriore espansione coloniale e ridisegnare unilateralmente i confini geopolitici, incoraggiando al tempo stesso un esodo palestinese dovuto all’impossibilita’ di sostentarsi attraverso la propria terra, di raggiungere le scuole e i posti di lavoro, di avere un accesso adeguato alle fonti d’acqua o recarsi nei centri di assistenza sanitaria.
Spostando il confine
Forse il muro non ha ricevuto la necessaria attenzione, principalmente perché si pensa che esso segua la Green Line – il confine internazionalmente riconosciuto che esisteva tra Israele e la Cisgiordania prima della guerra del 1967.
In realtà, il muro non coincide affatto con la Green Line ma penetra profondamente nella Cisgiordania – in alcuni punti addirittura fino a 6 Km oltre la Green Line.
Secondo il rapporto pubblicato nel Dicembre 2004 dal Palestinian Monitoring Group, solo il 9% della lunghezza totale del muro ad oggi calcolata (752 km), seguirà la Green Line.”
(Fonte: yahoo! Italia)
RABBINI ISRAELIANI PER LA PACE E NON ANTI http://rhr.org.il/eng/index.php/2012/10/press-release-we-disagree-with-the-reaction-of-senior-army-officials-to-damage-to-over-450-olive-trees-discovered-in-less-than-two-weeks/#.UIVqpPbRscE.facebook
http://www.facebook.com/RabbisForHumanRights
https://www.facebook.com/pages/Taayush-תעאיוש-تعايش/170738066985?ref=streamPALESTINESI:
ANCORA RABBINI ISRAELIANI PER LA PACE E NON ANTI PALESTINESI (altro che le panzane di chi parla di ebrei come se fossero tutti un blocco monolitico)
http://frammentivocalimo.blogspot.it/2010/01/rabbini-per-gaza-chi-sono-costoro-di.html
http://frammentivocalimo.blogspot.it/2010/02/jeremy-milgrom-e-i-sogni-di-un-rabbino.html
http://frammentivocalimo.blogspot.it/2009/12/rabbini-della-pace-regalano-il-corano.html
http://frammentivocalimo.blogspot.it/2010/05/francesca-borri-intervista-rabbi-arik.html
Caro Pino,
ho sempre pensato che le persone, non solo quelli con tendenze parafasciste come i due o tre elementi conosciuti, sono contente di lasciare le pratiche omicide in mano allo stato. Per loro, finché è lo stato che uccide per conto loro, si sentono moralmente integri.
C.G.
xcg
lascia stare le paslandrane nere…che poco influsso hanno nella politica Israeliana…a discapito dei tanti Stati teocratici e dittatoriali del mondo Arabo…
Israele e’ fino a prova contraria uno Stato Democratico…dove persino i Presidenti vanno in galera…mica uno Stato pulcinella quale l’ Italia.
Devo dire …e ti sfido a provare il contrario ….che per ogni azione dell’ esercito Israeliano …trova tra gli Israeliani…tra i giornali….radio e televisione e associazioni varie come Shalom Achshav Peace now e naturalmente anche Rabbini…gente che esprime il loro disappunto e il loro sgomento per fatti che loro ritengono disapprovevoli.
Dalla parte dei Musulmani o dell’ Islam mai….o ne sai tu qualcosa…
magari uno solo? Io per quanto riguarda Israele te ne potrei elencare non a centinaia ma a migliaia…per questo mi domando:-“Perche’ quando cominci a pestare sui tasti non rifletti un pochettino sulle cose che scrivo”?
Rodolfo
Prendiamo per esempio le donne…nella storia dell’ Ebraismo hanno avuto sempre un ruolo primario….nella Thora e’ equiparata con diversi mansioni all’ uomo….la mansione della donna e’ persino superiore a quella dell’ uomo….se sei stato in Israele….come dici tu….ed hai vissuto per qualche tempo in un Kibbutz….ti sarai accorto del ruolo primario della donna nei kibbutz….e’ lei praticamente che comanda che manda avanti tutto…dolce e autoritaria………fino ad arrivare a Golda Meir…che dopo essere stata ambasciatrice a Mosca…..diventava ministro del lavoro.. .ministro degli esteri e primo ministro ….
oggi la donna in Israele e’ piu’ emancipata che in Italia.
Ma mi sai elencare nel mondo Arabo qualcosa di paragonabile..
oltre Rania la moglie di del re ‘Abd Allāh II di Giordania?
Ma oltre a lei in Giordania …sapresti dirmi di altre donne emancipate?
Rodolfo
Terrorismo e Terrorismo.
C’è una qualche differenza tra un terrorista arabo imbottito di tritolo che fa saltare in aria un bus pieno di gente e Dan Halutz, addirittura nominato a suo tempo Capo di Stato Maggiore israeliano?
Per chi si ricorda, è stato Dan Halutz che ha ordinato di sganciare una bomba di una tonnellata su un appartamento in una zona altamente abitata di Gaza il 22 luglio 2002, per uccidere Salah Shehadeh, uno dei più importanti attivisti palestinesi, ma che ha ucciso anche 15 innocenti, tra cui 9 bambini.
Quando hanno chiesto ad Halutz cosa si prova a ordinare il bombardamento su di un territorio urbano pieno di gente ha risposto testualmente: “si sente come una leggera scossa sull’ala dell’areoplano.”
Individui di questo genere a Norimberga li impiccavano, questo invece va ancora in giro con i lustrini e magari anche con qualche medaglia.. al valore.
E già..
C.G.
C.G.
TI HO PERDUTA
Occhi tristi, lacrime dense, profondo dolore,
come sale bruci, non ti sento, dove sei amore,
con la mente scorrono i ricordi, mia passione,
solco bianche spiagge assetate d’amore, dolore.
Come un ruscello spinto dal vento ti cerco,
trattengo il pianto, sarebbe una tempesta
che sconvolge le mie lacere vele, non ti trovo,
il mio affannoso respiro è sospeso sul precipizio.
Un gabbiano solitario mi indica la via nel mio buio.
una fitta nebbia m’avvolge come in un’uggiosa alba
e là protendo la mia ansiosa e insicura mano,
sento la tua mancanza e il peso della mia solitudine.
Pasquino
.
Sì, mi sono accorto del ruolo paritario delle donne dentro il kibbutz, come mi sono anche accorto che molte di loro (non tutte per la verità) erano le più razziste nei confronti dei loro coetanei arabi.
Sopratutto quelle che venivano dall’estero. In genere ragazze olandesi.
Anche per questo feci fagotto e me ne andai, non volevo fare parte
di quella tribù.
Deluso e disincantato, da allora non ho più acquistato prodotti Jaffa.
C.G.
xcg
Al pari e come in Italia, in cui credo non si venga sbattuti in prigione per aver detto stronzo a Monti o a Napolitano…(.caso mai si chiedeno delle scuse o si viene denunciati)…anche in America non credo che questo sia una cosa tanto riprovevole….e se e’ il caso non avrei paura di dirlo ad alta voce…
Offensivo lo e’ pero’ qui…per esempio in questo blog…ma questo per ben altri motivi …che potrei approfondire…
–
quando si usa dire “stronzo”…lo si usa per dire stupido a anche idiota..
ma nel contesto potrebbe perdere anche di valore….
io per esempio negli ultimi due o tre giorni sono riuscito ad essere gentile ed educato….ma da voi di parole tipo “idiota” e “stronzo” nascoste tra le righe me ne son dovute sorbire parecchi….ma come ben tu sai ….a me non fa’ ne caldo ne freddo….ad ognuno i suoi modi di discutere.
Rodolfo
xcg
ooooohhhhh….non sono falliti se tu non hai comprato prodotti Jaffa…ne compro io il doppio …per me e per te….
poi sai…si parlava di emancipazione e non di razzismo….
R
E perche’ Salah Shehadeh ed altri capoccia si vanno a nascondere tra la popolazione?….e se lo fanno come si fara’ mai a beccarli?.
Poi vedi…..io parlavo delle reazioni in generale del popolo…del governo …delle istituzioni e dei Rabbini…delle loro disapprovazioni…e di come siano nulle nel mondo Musulmano e nell’ Islam.
Tu mi sei andato a trovare una dichiarazione” stronza”…in un mare di cordoglio….. e come se ora tu mi trovassi per una azione terrorista Palestinese una dichiarazione da parte Araba di “cordoglio” in un mare di gente che approva quell’ atto terroristico…con sussidi per i suoi parenti…con commemorazioni….con strade a loro nome…a nome dei martiri.
Come vedi sono due cose diverse…come un bicchiere pieno d’ acqua fino all’ orlo…con un’ altro in cui ve n’ e’ solo un paio di gocce.
Stammi bene.
Rodolfo
Vero, da un pò di giorni eviti di fare la lagna (educata e gentile) sui palestinesi che “vogliono buttare a mare” le genti di Israele.
Te lo attesto volentieri.
Vado a dormì.
Buonanotte.
C.G.
Mi sono molto divertito a leggere il nuovo argomento del blogmaster…
mi e’ sempre piaciuta la fantapolitica….con un po’ di fantasia si possono intrecciare migliaia di avvenimenti…con migliaia di supposizioni. E’ davvero affascinante.
Sono rimasto favorevolmente deluso che il blogmaster ….”Israele”
nell’ intero topic ce l’ abbia infilato una sola volta …e questo in un contesto quasi neutrale. Mah…le orprese e gli esami non finiscono mai.
Rodolfo
sorprese…
Shehadeh NON era un terrorista, ma un notissimo attivista palestinese.
Per chi ha il cervello anchilosato , naturalmente un terrorista.
Figuriamoci..
C.G.
Per me …se gli Israeliani avevano deciso di ucciderlo…non era un attivista….ma un terrorista….poi ci sono attivisti e attivisti…
questo Shehadeh non doveva essere certamente un attivista pacifico…perche’ in quel caso Israele non avrebbe avuto nessun motivo per ucciderlo…mettendo in pericolo la vita di altri esseri umani…cosi come all’ ultimo e’ successo…anzi …avrebbero fatto di tutto per proteggerlo.
Ma….quanti ce ne sono “attivisti” nel senso che gli vuoi dare tu a Gaza…sai forse dirmelo?
E quanti sono in Israele? Pensaci…guaglio’…
Rodolfo
Ma cheffai….soffri d’ insonnia….vai a durmi’ che domani e’ una’ altro giorno.
Rodolfo
Vero, anche i terroristi di stato “decidono” di uccidere a casaccio.
ndò cojo cojo, nel loro gergo.
È risaputo.
Prima ancora di quella giuridica, vengono prima processati dall’Alta Corte della coscienza umana.
Vai.
C.G.
Video dell’intervista di Marco Ramazzotti Stockel, ebreo italiano membro dell’equipaggio di Estelle cacciato dagli israeliani:
http://m.youtube.com/#/watch?feature=youtu.be&v=WrIFGDgYVJ0&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DWrIFGDgYVJ0%26feature%3Dyoutu.be&gl=IT
..4 (quattro!) navi da guerra, un elicottero antisommergibile e una manciata di motoscafi dell’esercito israeliano per bloccare il veliero Estelle.
Ai piani alti dell’esercito i papaveri con i lustrini sul petto evidentemente si cagavano addosso. Temevano un “invasione” di trenta persone assolutamente pacifiche.
C.G.
Dalla nascita d’Israele alla prima Intifada (1948-1988)
di Francesco Merli
Ben prima della proclamazione dello Stato d’Israele (14 maggio 1948) il sogno sionista di formare uno Stato che desse nuova vita alla biblica terra d’Israele si era rivelato alla prova dei fatti, come aveva predetto Trotskij, una “trappola mortale” per centinaia di migliaia di ebrei, un’utopia reazionaria densa di tragiche conseguenze.
Il mito di una “terra senza popolo, per un popolo senza terra”, coniato da Lord Shaftesbury nel 1854 e ripreso dalla letteratura sionista, era una mistificazione priva di alcun fondamento salvo giustificare l’immigrazione ebraica e l’espropriazione progressiva delle terre dei palestinesi.
I dirigenti sionisti capivano fin troppo bene che prima o poi si sarebbe giunti ad uno scontro con la maggioranza araba per il predominio sulla Palestina. “C’è un contrasto fondamentale. Noi e loro vogliamo la stessa cosa. Vogliamo entrambi la Palestina” si trovò a dichiarare il leader sionista David Ben-Gurion. “Se fossi arabo… insorgerei contro un’immigrazione che prima o poi finirà col mettere il paese… nelle mani degli ebrei” (cit. in B. Morris, Vittime). Nella mente dei dirigenti sionisti ogni colono approdato in Palestina rappresentava un soldato in più nella guerra per la conquista della terra. Ogni loro azione era finalizzata all’allontanamento della maggioranza della popolazione araba dalla Palestina per determinare di fatto la nascita dello Stato israeliano.
La realizzazione di questo progetto provocò ferite che sono ancora aperte a 55 anni di distanza e la deportazione di 800mila palestinesi dalle proprie terre.
SEGUE SU: http://www.marxismo.net/idm/idm7/idm7_art_03.htm
Il professor Ariel Toaff da Israele fa sapere che:
http://www.jpost.com/DiplomacyAndPolitics/Article.aspx?id=288833
Jimmy Carter a Gerusalemme incontra Peres ma non Netanyahu. “Con questo governo Israele ha abbandonato il progetto di due stati per due popoli e marcia verso l’annessione unilaterale dei territori occupati”.
..4 navi(quattro!)
io a dir la verita’ ci avrei mandato anche una portaaerei….
un po’ perche’ mi piace sempre prevenire…un po’ anche per dissuaderli completamente ai colpi di testa…
che notoriamente quando si tratta di Israele…e’ sempre l’ altro a prendere le capocciate.
Ma… si vede che a cacarsi addosso sono stati proprio loro….quelli dell’ Estelle…ca muti muti….e mosci mosci…hanno seguito le istruzioni a menadito.
Rodolfo
E quell’esercito sarebbe la quarta o quinta potenza mondiale?
La paura fa novanta a causa di 30 persone che non farebbero del male ad una mosca?
Se penso a quei poveri ragazzi e ragazze israeliani che devono farsi scippare 3 anni della loro vita agli ordini di quei tromboni dello Stato Maggiore, mi ci scappa da ridere.
O meglio: mi fanno pena.
Comunque fa ben sperare il numero sempre in costante aumento di quelli che non vogliono più avere niente a che fare con la schizofrenia terrorista-razzista- militarista.
Per me, la meglio gioventù, mi si permetta di dirlo in faccia ai maldestri superbi.
C.G.
E tu credi che avevano davvero paura di quei quattro mammalucchi?
Allora sei proprio sfasato….ma ti capisco…
rileggiti in mio 33 invece …che ti fara’ passare i bollenti spiriti…
R
Il professor Ariel Toaff da Israele fa sapere che:
“Israele ha abbandonato il progetto di due stati per due popoli e marcia verso l’annessione unilaterale dei territori occupati”.
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Professore? Eddeche’…di idiozie.
Ma bisogna essere proprio meschugge per credere a delle troiate del genere.
Mi piacerebbe sapere da quel professore dei miei stivali …come potrebbe funzionare una annessione totale dei territori occupati.
Col terrore e’ escluso…con le buone men che meno….in fondo mica sono quattro gatti i Palestinesi che vivono.
Espellerli dal paese? E come potrebbe funzionare?
Ecchi se li prende quei Palestinesi che non li vuole nessuno?
Conviene veramente ad Israele annettersi i territori occupati?….
e come se lo immagina l’ esimio professore del cassio la nuova Israele? Un luogo dove regna la pace? Con 80% di Arabi e il 18% di Ebrei? Ma siamo diventati pazzi?
Io invece continuo a sostenere…in barba ai post di Salam Nr.31..ecc.
che vale meno di niente….che oramai si puo’ dire quello che si vuole del passato e di come e’ sorto lo Stato d ‘Israele….tutti quei discorsi senza senso non cambiano di uno jota la situazione reale…che ‘ e’ momentaneamente quella che e’…. e potra’ cambiare solo con un riconoscimento di tutto il mondo Arabo dello Stato d’ Israele…..
perche’ il quid e’ tutto li’ …solo li…ve ne rendete conto ..o no?
Tutti gli altri discorsi non porteranno in nessun luogo.
La realta’ e’ solo una….e rimarra’ quella…i Palestinesi devono prendere le redini del loro destino….costruendo un proprio Stato e….per poter raggiungere questo scopo devono riconoscere lo Stato d Israele…non si scappa da li…
lo capite questo problema o no?
Ed e’ inutile girarci attorno….si ha di bisogno di un gesto definitivo di buona volonta’ da parte dei Palestinesi e del mondo Arabo….tutto il resto e solo fuffa…cosi come e’ fuffa il professor Toaf…
che oramai non e’ piu’ degno di aver un padre come Elio Toaf.
Rodolfo
“Zohar Shapira ha 40 anni, ha militato nell’Idf per 15, ha sparato sulla testa di bambini palestinesi, ha arrestato i loro padri, finché un giorno ha detto basta.
Incrociare lo sguardo terrorizzato di una bambina di sette anni in un villaggio vicino Nablus lo ha stravolto: “Non eravamo un soldato di fronte al suo nemico, ma due esseri umani che si guardavano”.
Ha messo da parte il fucile, si è unito al gruppo non-violento dei “Combattenti per la Pace”, e da allora per lo Stato di Israele è diventato un refusnik. Li chiamano così, refusnik, quegli israeliani che si rifiutano di servire nell’esercito. Diventano, per questo, dei ribelli, dei sovversivi, perché in Israele l”obiezione di coscienza di fatto non esiste, e i refusnik rischiano fino a tre anni di carcere.”
(Fonte: globalist.it)
OK….eccche’ cavolo c’ entra con la situazione in medio oriente nel suo insieme?
Niente ….il resto di niente….nulla …nichts…nada…
non ci sono discussioni…non ci sono ne’ se… ne’ ma….
una sola cosa…
RICONOSCIMENTO DELLO STATO D” ISRAELE.
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E non mi si torni con le idiozie dei confini….quelle sono solo cose per distrarre dal vero problema.
eppoi…Zohar Shapira….scrive che rincorrereva bambini….e non che sparava loro alla testa….mondo cane…
non voglio offenderti….quello lo trovo oramai inutile.
Rodolfo
Cosa poi offendere se non la tua dignità?
Ammesso che ne possiedi una, ovviamente.
Saphira era un piccolo ingranaggio del terrorismo di Stato ma che con il suo gesto, oggi, può guardare in avanti e vivere un’altra vita con più speranza di viverla meglio dentro di se e nei confronti degli altri.
Veleno, questo per i filoterroristi di Stato.
C.G.
E io difendo la Fornero, che se non fosse piemontese la chiamerei friulana doc!
Che cosa ha detto la Signora? perchè lei è una signora…ministra vien dopo.
Ha detto ai giovani di non essere schizzinosi nell’accettare il primo lavoro che capita appena laureati…ma che entrino nel mondo del lavoro, purchessia,…e nel frattempo si guardano in giro.
I media e il web si sono scatenati! E io invece vado controcorrente e spiego perchè…
Da pochissimo gli studenti universitari italiani, ma non ovunque, sono costretti a uno stage prima della laurea, cosa invece da sempre normale in Francia e Germanie e GB.
Gli odierni laureati hanno un pezzo di carta ma non sanno far niente..non conoscono regole, ritmi e responsabilità del mondo del lavoro.
E allora, come se la fanno l’esperienza? Con la Fornero, ministra del Lavoro, che dice: caro ragazzo eccomi qua…dimmi che desideri e ti sarà dato!-
Ma il mercato del lavoro se lo inventa la ministra???
Nessuno che abbia detto che la Signora deve, da Ufficio, “regolamentare” , “favorire” “guidare” il mercato del lavoro, non deve inventarsi il lavoro. E quando mai.
Ma pensandoci…se tutti hanno alzato gli scudi di fronte a una affermazione di intelligenza e assoluto buon senso…il problema non è la Ministra…ehhhh, il problema sta proprio nel “manico pesante” dei futuri recalcitranti lavoratori…come diciamo noi dalle mie parti!!!
Infatti abbiamo 3 milioni di giovani che non studiano e non cercano lavoro!!! Ha voglia la signora Fornero di accontentarli!
Manco fosse S. Giuseppe lavoratore!
Questi cari nostri ragazzi si diano una mossa…vadano all’estero, così imparano le lingue che non sanno, e imparano anche che il lavoro che piove dal cielo della Ministra è una fantasia tutta italica.
Avrei molto da aggiungere…ma per questa volta non do la colpa alla sx e ai sindacati!
Sylvi
“Immaginiamo una scena.
Diciamo che domani il governo iraniano dichiara che qualunque nave non diretta verso i porti iraniani osi passare lo stretto di Ormuz (30 chilometri di mare che separano l’Iran dall’Oman), verrà abbordata e dirottata in un porto iraniano. E che ogni equipaggio verrà trattenuto senza limiti di tempo, a piacere dell’esercito iraniano. Cosa succederebbe in questo caso?
Beh, è facile immaginarlo: Stati Uniti, Onu, gli Stati europei singolarmente e come Unione europea minaccerebbero l’Iran di tremende sanzioni se osasse fare una cosa del genere. E se l’Iran rubasse il carico delle navi sequestrate, rischierebbero anche attacchi militari, oltre all’embargo totale. E probabilmente ci sarebbero in molti Paesi europei manifestazioni di piazza per richiedere il rilascio degli equipaggi ingiustamente sequestrati; mentre giornali e Tv soffierebbero sul fuoco ed attizzerebbero la rabbia popolare contro il cattivissimo governo iraniano”. (….)
(Fonte: Julienews.it)
Come può guardare in avanti e vivere un’altra vita con più speranza di viverla meglio dentro di se e nei confronti degli altri….
“se sparava in testa ai bambini”? Quali illusioni…
Finche’ c’ e’ gente come te che travisa di proposito le cose non ci sara’ e non ci puo’ essere pace…
una pace la vogliono il 99% degli Israeliani….ricordalo…
ma non l’ 1% dei Palestinesi e degli Arabi…..
quelli vogliono solo una cosa ….vogliono TUTTO…e vogliono la DISTRUZIONE d’ Israele…. tu cosa vuoi?
E come credi che si potrebbe risolvere l’ annosa questione?
Credi che un ritiro da parte d’ Israele nei confini del 67…senza garanzie …sia cosa buona per Israele?
Credi che quella possa mai essere una soluzione definitiva?
Rodolfo
Cara Sylvi,
un pò di tempo fa , su questo Blog, io parlai degli incidenti alla Frontiera Turca-Siriana.
Tu ,come quasi sempre, ti dichiarasti disinformata sulla Questione.
Sulle torte di mele ,quasi mai,ma vedo che continui a “pontificare” con fervore sulla questione araba!!..come se fossi sempre bene informata..
Ne prendo atto, ..per intanto Ti consiglio di leggerti per intero il pezzo postato da Pino..che chiarisce un pò…sai oltre le torte di mele..!!
Chissà come sono le torte di Mele alla Araba ?
tuo come sempre
cc
Cara Sylvi,
la mia lontananza dal Blog,mi costringe a leggerti con meno assiduità di prima..e me ne dispiace , poichè Tu sei per me sempre “fonte” inestinguibile di argomenti.
Ho letto delle Tue preoccupazioni ..storico -culturali ..sul Temuto Burka ..che saresti costretta ad indossare…!!
Ebbene ,Non Temere Mia Cara..nella Storia,le cose, vanno come devono andare..ovvero ..in fondo chi l’avrebbe mai detto che dall?Otalia giolittiana , lanciata ormai verso Mete imperiali..Le donne italiane sarebbero state costrette ad indossare le Camiciette da Giovani Italiane,e Le Massaie Rurali averbbero ricevuti encomi solenni per la “loro prolificità” nel mettere al Mondo tanti figli per l?Impero ?
In sostanza tutto “miele che colava” per un Tizio come il Rudy dalle cosce aperte, ai fini della continuità della Razza !!!
Sempre con Torte di Mele all?occidentale , però !
Tranquilla Mia cara,le Matrone Romane Imperiali, mai più si sarebbero aspettate di “venir trombate” da incivili “puzzolenti barbari , Goti , Visigoti, Ostrogoti,..ultraGoti ect,ect..
Eppure, quel connubio, dette vita alla civiltà Occidentale…Sacro Romana Imperiale exct,ect,pure le vagine furono emendate dal Sacro Romano Impero !
Che strana La Storia…!!
Sinceramente ..non è che la cosa mi freghi assai, resto sempre dell?idea che il DANE’ , fa la Storia, e che per il Gas,ed il Petrolio, così come Il Berlusca ha spogliato le Veline..i baldi capitolisti Occidentali, vi farebbero Mettere il Burka…con buona pace di tutti e pure ,magari, le benedizioni romane..
Che strana la Stori a..!! Non trovi ?
tuo come sempre
cc
xcg
Intanto un blocco dello stretto di Hormuz dovrebbe essere dichiarato ed avere un valido motivo.
Se l’ Iran lo dovesse fare….non credo che ci sarebbero dei stupidi come quelli dell’ Estelle che si vadano a mettere nei pericoli e nei pasticci.
La minaccia di un blocco dello stretto di Hormuz e’ stata per certi versi gia’ assorbita dal mercato petrolifero…nell’ Agosto del 1990 …
il rischio di un blocco prolungato del traffico attraverso Hormuz e’ considerato tra l’ altro piuttosto basso”.
Nel caso una petroliera o una nave qualsiasi dovesse forzare il blocco…credo non si dovrebbero lamentare se venissero poi rimorchiati in Iran.
Non mi e’ noto che un carico di una nave rimorchiata in Israele e’ mai stata derubata del carico.
Poi…se anche e’ successo certamente non per mano delle autorita’…
ma… se non lo sai anche in Israele ci sono i ladri…per cui potrebbe sparire qualcosa…come succede anche in tutti gli aereoporti e porti Europei.
Rodolfo
Noto pero’ …caro cg….che non rispondi alle mie domande del post Nr.42….all’ improvviso ti sei dileguato.
Presumo che hai avuto qualcosa da fare….
ma quando ritorni …provaci.
Rodolfo
Cara Sylvi
A cc piace essere inconcludente….
non sa’ che l’ oro nero e’ agli sgoccioli….che un giorno finira’ ed allora saranno dolori ….altro che burka ,
saranno costretti a fare lo spogliarello o a mangiarsi la sabbia del deserto.
Rodolfo
Un piccolo dettaglio storico:
verso i primi anni ’80 ci fu un altro Paese che avanzò una pretesa simile e fuori da ogni diritto internazionale come quella di Israele.
Fu la Libia di Gheddafi, che dichiarò urbi et orbi che tutto lo spazio all’interno del golfo della Sirte erano acque territoriali libiche. Si tratta di una profondita superiore ai 200 chilometri, nel punto massimo, ma almeno la costa interessata era solo quella libica, il Rais non prendeva pezzi di mare prospicienti altrui come invece pretende di fare Israele con Gaza dato che, fino a provia contraria, Gaza NON è Israele.
E cosa successe?
Che Ronald Reagan gli mandò una portaerei che si piazzò nel bel mezzo del golfo della Sirte e, per buona misura, bombardò la casa di Gheddafi.
Allora, visto che è la stessa situazione, cioè l’arroganza di un Paese che pretende di prendersi ciò che non gli spetta, vedremo un giorno una portaerei davanti Tel Aviv pronta a bombardare la casa di Netanyahu, di Barak e di qualsiasi altro governante israeliano fondamentalista?
Ovviamente mai…sempre per quella questione dei due pesi e due misure. Turbo-ipocrisia, mi viene da pensare.
Anzi, da dire.
C.G.
Un po’ di memoria e Memoria per il trombone tromboncino. Che oltre a una ignoranza colossale non ha neppure il senso del ridicolo e delle dimensioni: dà dell’asino a intellettuali israeliani del calibro di Shlomo Sand e erfino di Ariel Toaff, che tra l’altro è figlio dell’ex rabbino capo di Roma e, a differenza del trombone cacasotto, ha avuto il coraggio di andarci a vivere, in Israele. Dove ha anche il coraggio di non leccare il culo ai gaglioffi, così come non lo lecca ai forsennati in Italia.
Shalom
caro cc,
capisco che tu non abbia tempo di leggermi…starai sicuramente preparando le lenzuala fresche e profumate dove Uroburo poggerà i suoi delicati lombi e morbidi cuscini dove C.G. riposerà i suoi baffi!!!
Io e il coniuge cercheremo di essere discreti!
Gia che ci siamo: se da Pavone sbagliassimo strada, da chi andremmo a chiedere informazioni? Dal tuo strano Parroco?
Il giorno dei Santi sarà a celebrare Messa…ha almeno una perpetua che conosca i parrocchiani, anche quelli non praticanti? Mah!
Poche precisazioni: ho letto il Post di Pino; lui, al solito, ha una visione generale che io non contesto, anzi penso abbia ragione, ma …quando ho raccontato della guerra nei Balcani non ho mai tirato in ballo la mega politica e i giochi della grandi potenze…e c’erano, ohhh se c’erano!!!
Ho scelto di vedere la nicchia di chi è direttamente coinvolto; ho scelto i sentimenti, le paure, i dolori
della gente minima…di quella di cui la sx si riempie sempre la bocca ma che poi… si dimentica per rivolgersi ai massimi sistemi.
Ma sulle nostre difficoltà di comunicazione potremo discutere de visu!
Mi piace solo ribadire che , per ora, sono stata libera di scegliere …persino di andare in caserma, in mezzo agli uomini prestanti a guadagnarmi un tozzo di pane!!!
Fossi stata musulmana…lo dicevo sempre a mia madre, facendola scandalizzare…lei, vedova, sarebbe stata costretta a sposare mio zio, già ampiamente sposato,e io avrei messo il burka e sposato ..chissà …un cugino che mi avrebbe segregato in casa con un esercito di marmocchi a cui badare.
Al posto della torta di mele avrei fatto qualche dolcetto colante miele…
Prospettiva terrorizzante!
notte
Sylvi