I trucchi e le manovre degli “esportatori di democrazia” Netanyahu e Al Thani per avere ai piedi l’intero Medio Oriente. Intanto però comincia ad attecchire anche tra israeliani e filo israeliani l’idea di Israele Stato anche dei palestinesi
La 66esima sessione dell’Onu ha visto Netanyahu fare una figura ridicola, da piazzista imbonitore. Dopo 20 anni che si suona l’allarme sulle “bombe atomiche iraniane”, instillando spesso il sospetto che ne abbiano già o le stiano producendo, il piazzista imbonitore Netanyahu, che oltretutto veste come un impiegato del catasto al dì di festa e indossa cravatte di banale mancanza di gusto, il suo allarme lo ha lanciato dicendo che “l’Iran ha terminato la prima fase, entro l’estate 2013 concluderà la seconda e da quel momento in poche settimane consentirà di arrivare all’uranio ad alto potenziale necessario a realizzare un ordigno”. E’ la ripetizione caricaturale della menzogna che Bush figlio ordinò al generale Colin Powell, suo Segretario di Stato, di raccontare all’Onu per ingannare il mondo intero brandendo una bustina che disse piena dei terribili batteri antrace e cianciando di armi di distruzione di massa accumulate dall’Iraq. Powell però il suo show lo mise in piedi su ordine del suo superiore piazzato alla Casa Bianca, Netanyahu invece lo ha messo in scena di propria volontà, convinto forse che a ordinarglielo sia il suo superiore piazzato nell’alto dei cieli…
Come si vede, nonostante l’ormai ventennale starnazzare “Al lupo! Al lupo!” siamo sempre solo nell’anticamera dell’anticamera del pericolo…. Il piazzista imbonitore di Tel Aviv ha in pratica rimandato all’anno prossimo il molto strombazzato attacco all’Iran, puntando – o sperando – che a scendere in campo affianco all’esercito di Tel Aviv siano soprattutto l’esercito Usa con il contorno della Nato. Come una caricatura del Grande Dittatore di Charlie Chaplin, Netanyahu&C sognano un mondo al loro guinzaglio. Megalomania sorprendente. Oltre che molto pericolosa.
Stessa speranza, o pretesa, pare ce l’abbia l’emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa Al Thani, monarca assoluto del suo piccolo regno ma straricco di petrolio. Dopo avere avuto il ruolo principale nell'”esportazione della democrazia” in Libia, l’emiro ha tentato il bis in Siria fomentando da mesi, assieme agli Usa, l’Inghilterra e Israele, la rivolta in Siria. Rivolta che vede impegnati non tanto cittadini siriani quanto contingenti di militari e istruttori militari, soprattutto del Qatar, fatti affluire dall’estero, riforniti di armi Usa e affiancati da mercenari strapagati. Dopo mesi di massacri da ambo le parti e di notizie fasulle per spingere l’Occidente a indignarsi e intervenire quindi in armi, l’emiro ha dichiarato a un giornale del Kuwait che “è ora di prendere atto dell’impossibilità di rovesciare il regime siriano”. Motivo per cui Al Thani ritira le sue truppe e i suoi mercenari dalla Siria e punta sull’intervento degli eserciti dei Paesi del Golfo in blocco più l’Arabia Saudita, sperando inoltre che si muova anche la Nato. E per “spingere” meglio usa la sua formidabile emittente televisiva Al Jazeera per veicolare versioni di comodo e verità pilotate.
Non si capisce bene come possa “esportare la democrazia” un monarca assoluto come Al Thani, padrone del 95% dell’intera ricchezza del suo Paese, Paese dove vige la famigerata legge islamica nota come Shariah, tratta gli immigrati quasi come schiavi privi di diritti e distribuisce i 245 miliardi di prodotto interno lordo tra i 224 membri della famiglia reale. Al resto del Paese, ovvero al 99,999992% della popolazione che ammonta a 1.432.867 abitanti, va il risicato 4,8% del PIL, cioè a dire 12 miliardi di euro. Ma il 90% di quel 4,8% va agli 8.000 “funzionari governativi con delega reale”, di fatto moderni vassalli. Al Thani spende inoltre il 25% delPIL in armamenti, con l’Italia terzo fornitore. Come si vede, l’emiro – che in Italia ha messo le mani su parte dell’Eni e ha firmato accordi a vasto raggio con l’Ansa, che è la principale agenzia di stampa italiana, è davvero un “esportatore di democrazia”, anzi è uno straordinario “esportatore di democrazia”….
L’ossessione della destra israeliana per l’immaginifica Bomba iraniana non riesce dunque a nascondere il fatto che da 20 anni si raccontano balle, una sorta di bis ipnotico e di lunga durata delle balle “atomiche” e di “distruzione di massa” usate da Tony Blair e Bush figlio per ingannare il mondo e invadere l’Iraq. E sorvoliamo sull’indecente e razzista seconda parte del delirio netanyahuano: l’ipotetica Bomba iraniana “non minaccia solo Israele ma anche l’Europa, gli Stati Uniti e il mondo intero perché è come se fosse nella mani dei terroristi di Al Qaeda”. Meglio avrebbe fatto Netanyahu a dire qualcosa sull’arsenale nucleare iraniano e a spiegare perché mai è così ricco di ordigni nucleari – si stima circa 300 – da rendere evidente che il loro ruolo non può essere solo quello della deterrenza, per la quale bastano infatti anche solo un paio di atomiche. Meglio avrebbe fatto il primo ministro israeliano a spiegare perché mai i maligni, anche israeliani, fanno trapelare la notizia, si spera falsa, che esista “l’opzione Sansone”, a fronte della quale diventano noccioline e impallidiscono anche gli asseriti piani aggressivi atomici iraniani.
L’unica cosa certa, a parte le chiacchiere, è lo sforzo israeliano, degnamente supportato dagli Usa, di impedire a tutti i costi la nascita dello Stato palestinese. Del quale ormai si parla sempre più inutilmente da oltre 60 anni, al punto che ormai i governi israeliani si possono permettere l’offensiva magnanimità di offrire ai palestinesi l’elemosina di una riserva indiana, un miserabile bantustan per giunta disarmato e condizionato in mille modi da Israele. Che intanto prosegue a strangolare Gaza e ad asfissiare i palestinesi ridotti nelle enclave di quella che fu la Palestina e che è ridotta a brandelli di terra controllata in modo ossessivo dai militari israeliani e sempre più impoverita da continui furti di terra e fonti d’acqua per far sempre più spazio alla diffusione delle peste coloniale.
a proprio questo pervicace muro contro i diritti dei palestinesi comincia a far circolare con insistenza la convinzione che l’idea dei due Stati, uno ebraico e l’altro palestinese, sia ormai totalmente irrealistica e che la soluzione può essere invece solo ed esclusivamente quella auspicata dal sionismo di Judah Leon Magnes, eminente rabbino sia negli Usa che in Palestina dell’ebraismo riformato, morto nel ’48: vale a dire, uno Stato unico per ebrei, musulmani, cristiani, atei, ecc., tutti con pari doveri e diritti a prescindere dall’appartenenza religiosa ed etnica.
Le due voci oggi più sorprendenti di questo rilancio delle idee di Magnes sono probabilmente quelle di Carlo Strenger e dell’avvocato statunitense di origine israeliana Josef Avesar. Il primo è psicanalista e filosofo, direttore del programma post laurea di psicologia all’Università di Tel Aviv nonché esperto e commentatore di questioni mediorientali per alcune testate internazionali. Il secondo è un avvocato di successo negli Usa, fondatore e presidente della Confederazione Israelo-Palestinese ( http://www.aboutipc.org/AboutUs.htm ), per ora solo aupiscata e sulla carta. Strenger ha scritto di recente un articolo per il quotidiano israeliano Haaretz che ha suscitato grande sorpresa e vasta eco, per sostenere appunto che la soluzione dei due Stati è ormai impossibile e che si deve andare verso lo Stato unico con l’annessione della Cisgiordania e la parità di diritti e doveri dei palestinesi. Dell’articolo esiste una sintesi in lingua italiana, con indicato il link dell’originale. La sintesi, a cura del blog Frammenti vocali in Medio Oriente, è la seguente e si trova in http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/09/israele-abbiamo-perso-e-tempo-di.html:
“Israele: abbiamo perso. E’ tempo di pensare a uno Stato unico.
di Carlo Strenger
Migron [una colonia ebraica in terra palestinese, ndr] è stato evacuato, ma questo non salva la soluzione dei due stati. E’ stato evacuato perché costruito su un terreno privato, non perché fa parte del futuro Stato di Palestina. Decine di altri insediamenti restano in piedi, ora ci sono più di 300.000 coloni ad est della Linea Verde, escludendo Gerusalemme est. Per decenni la sinistra di Israele si è impegnata per la soluzione dei due Stati, ma è il momento di guardare la realtà. Abbiamo perso. L’anno scorso Sari Nousseibeh, nel suo libro, ha invitato i compagni palestinesi a rendersi conto che gli ebrei sono troppo traumatizzati dalla loro storia per rinunciare alla sovranità della West Bank e che uno Stato palestinese non vale ulteriore caos e sangue .Non ero pronto a sentire questo, allora, ma è semplicemente inutile continuare a chiudere gli occhi. Mi arrendo . La soluzione di due Stati non accadrà.
La maggior parte dei membri della coalizione di Netanyahu sono esplicitamente per la soluzione dello stato unico, Bibi stesso solo a parole si è dimostrato favorevole a uno stato palestinese. Le sue azioni hanno mostrato il contrario ,ma anche i leader dell’opposizione israeliana si sono resi conti che la soluzione di due Stati fa perdere loro voti .
Inoltre, la situazione è abbastanza simile da parte palestinese. Élite palestinesi preferiscono l’Occidente , la posizione politica di Abbas è debole, non è chiaro se ci sarà un altro leader palestinese ompegnato nella soluzione dei due stati.
Quindi, nonostante i cuori stanchi, abbiamo bisogno di cercare alternative. Alleati naturali della sinistra sono coloro che credono nei valori fondamentali della democrazia liberale come Moshe Arens e Reuven Rivlin. Entrambi ritengono che Israele dovrebbe annettere la Cisgiordania e dare ai palestinesi pieni diritti politici e quindi respingere uno stato di apartheid. Questa ipotesi incontra serie difficoltà: come potrebbe funzionare uno stato unico dopo quasi un secolo di tragiche e mortali lotte ? L’ethos nazionale sarà bloccato per il predominio etnico per decenni. L’arma centrale in questa lotta sarà, come il demografo Arnon Sofer ha dichiarato, il ventre femminile: ebrei e palestinesi si combatteranno tra di loro per avere il maggior numero di bambini al fine di ottenere la supremazia
Ma forse il futuro Stato non sarà molto diverso dalla realtà in cui viviamo già. Israele è coinvolta in una guerra culturale per definire il suo futuro. Da decenni. ebrei nazional-religiosi e ultra-ortodossi hanno puntato a far nascere bambini per superare gli ebrei laici. Molti di loro aspettano il momento in cui la democrazia di Israele si trasformerà in una vera e propria teocrazia.Lo Stato di israele non è unitario,ma costituito da un certo numero di tribù che non hanno valori comuni. Israele vive già con l’anomalia di quattro diversi sistemi di istruzione: uno secolare ebraico, uno nazional-religioso, uno ultra-ortodosso e uno sistema arabo.
Il nuovo stato dovrà funzionare come una confederazione e dare autonomia ai suoi Stati costituenti o cantoni. Dovremo guardare in profondità i modelli esistenti come la Svizzera,il Canada e il Belgio. Dovremo guardare da vicino come l’UE punta a un governo centrale più forte per unire culture diverse. Scrivo questo senza piacere e gioia. Penso che il nuovo stato emergerà attraverso doglie dolorose e un lungo conflitto. Ma questo è ciò che la maggior parte degli israeliani hanno deciso con le loro azioni e attraverso il loro voto. Questo è ciò che i palestinesi hanno determinato con una serie di errori storici. Dobbiamo trarre il meglio da una brutta situazione“.
Interessante anche l’intervento di cui al link http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=3849%3Aperche-e-il-momento-di-discutere-della-soluzione-dello-stato-unico&catid=23%3Ainterventi&Itemid=43&fb_source=message , che non riporto per non allungare troppo il testo di questa puntata del blog, ma che vi consiglio di leggere cliccando sul link.
Il problema è che anche da parte palestinese si insiste pur se ormai irrealisticamente per avere un proprio Stato nazionale e che a insistere di più sono gli estremisti, la burocrazia che campa soprattutto con i sussidi dell’Europa e tutti quegli operatori che del turismo per così dire rivendicativo e solidale e dell’assistenzalismo internazionale sono riusciti a farne il proprio business. Poiché uno Stato palestinese che non sia solo un bantustan o un protettorato israeliano è ormai fuori dalla Storia, insistere su tale richiesta, ormai una pretesa, serve solo a tenere in vita il terrorismo e il suo uso strumentale da parte di vari Stati mediorientali.
L’avvocato Avesar, presidente del progetto di Confereazione Israelo-Palestinese, ha addirittura diffuso tramite Youtube il suo progetto di Stato unico, illustrandolo con una divertente animazione da cartoni animati e mettendolo in rete nelle tre lingue principali per un tale argomento, inglese, arabo ed ebraico:
- in inglese http://www.youtube.com/watch?v=POjypzcii_8
- in arabo: http://www.youtube.com/watch?v=uYNZH-m2ngg
- in ebraico: http://www.youtube.com/watch?v=IptrF2AqZys&
A quanto pare, quindi, il solito fare la voce grossa all’Onu contro l’ipotesi di Stato palestinese o il continuo tirarla per le lunghe con una Road Map affidata al sempre più inconcludente Quartetto, forse non riuscirà a nascondere l’inizio di mutamento di registro in parte degli intellettuali e dell’opinione pubblica di Israele e degli ebrei della diaspora.
direi che il francese jambon per prosciutto viene certamente da una parola medievale simile all’italiano zampon, ora che ci penso…
vai a sapere da dove viene prosciutto, pero’
Peter
ma certo che stupido, jambe-jambon, zampa-zampon…
Peter
caro Uroburo,
ho già scritto che alloggeremo all’ Hotel Castello di Pavone; cc ha il mio indirizzo e anche il mio numero di telefono.
Io sono ridotta a ricorrere ai buoni uffici del Parroco, senza sapere peraltro se funzionano, per comunicare con lui.
CC ha anche la mia email , ma non si è degnato finora di darmi un’indicazione o un recapito dove noi dovremmo recarci.
Non mi meraviglio, mi capita spesso di non capirlo!
Stavolta però non mi rivolgo al prete,…senza recapito…ce ne andremo per castelli!
Dirò schiettamente che le peregrinazioni del prosciutto mi hanno un po’ irritato, non con il Parroco, ma con CC che mi ha obbligato a cercare il tracciato del pacco, perchè sarebbe potuto sembrare che mi fossi inventata tutto.
Quando si va ospiti ci si presenta coi fiori o i cioccolatini, …io semplicemente mi sono fatta precedere.
Comunque comunichi ,per cortesia, al sign. CC che non pianterò la tenda nel piazzale antistante la sua Chiesa, unico luogo ove potremmo piazzarci in attesa della SUA VENUTA!!!
saluti
Sylvi
L’austerità è un fantasma che non funziona: non ha funzionato in Asia, non ha funzionato in Argentina e in Europa la situazione sta peggiorando. Bisogna cambiare strategia.
Joseph Stiglitz
Cara Silvy,
penso che ci si dovrà dare appuntamento da qualche parte perchè io stesso non saprei come raggiungere il buon CC.
Quindi aspettiamo che CC ci dica dove e quando trovarci. Personalmente direi verso mezzogiorno di giovedì 1 novembre festa di Ognissanti (absit iniuria verbis).
Chi altri verrà si annunci dicendo quando e come. Il buon CC dovrà ben fare qualche piccolo programma …
PER CC
La cucina la organizzai tutta tu oppure vuoi che ti porti, o che cucini, qualcosa anch’io?
Le verze del mio orto crescono bene, nel complesso. Ma una supa di mooort non sarebbe neanche male. Cheddici?
E poi mi devi portare a vedere le pentole di terracotta del tuo paese: magari ne prendo una.
Un caro saluto a tutti U.
caro Pino, ma anche Uroburo,
il prof., che ha seguito in questi anni mia figlia nel suo dottorato,
è un africaner bianco di terza o quarta generazione.
E’ conosciuto a livello internazinale, ( lo ha nominato anche Alessandro in un suo post fra i grandi delle neuroscienze), lavora stabilmente all’Università di Città del Capo, ma con diverse presidenze a Londra e in America.
La sua principale attività di ricerca si svolge nella sua Nazione, nei suoi Ospedali, appunto in Sudafrica.
Ha anche una grande proprietà che dà casa e lavoro garantito a un gran numero di bianchi ma neri soprattutto.
Poichè ha il peccato originale di essere anglo-bianco, se gli africani, in nome della pulizia razziale, in nome della vendetta per i soprusi patiti in passato, dovessero cacciarlo che cosa ne avrebbero in cambio i neri sudafricani?
Una grandissima proprietà prospera che in capo a pochi anni sarebbe ridotta a foresta e sterpaglia covo di delinquenti, al posto di vigneti e quant’altro. Ne abbiamo visti di esempi del genere.
Che cosa perderebbero i cittadini neri sudafricani?
Uno studioso che investe economicamente, ma soprattutto culturalmente nella sua Nazione; un medico che si fa carico, per quel che lo concerne anche politicamente, del disastro sanitario del suo Paese; un cittadino che dà lustro internazionale alla sua Terra.
Ma è un invasore…o lo furono i suoi avi…perciò paghi in eterno, caro Pino!
Non crede che questi ragionamenti siano obsoleti…e che i sudafricani neri, cacciandolo o discriminandolo, farebbero come quello che per far rabbia alla moglie si è tagliato …gli zuma zuma???
buona domenica
Sylvi
…non mi infastidiscono le idee della Silvy ma che si presenti come progressista condividendo tutti i modi di pensare della destra. Uroburo
caro uroburo,
le avevo già chiesto, in un precedente post, che cosa significa per lei essere di dx o sx oggi, non 50anni fa.
La sx è quella che abbiamo? e la dx è quella?
Lei dice: la sx è riformismo, la dx è conservazione. Esatto.
Io mi sento riformista perchè cerco di andare coi tempi che corrono e cambiano; perchè cerco di superare concetti ormai stantii e fallimentari, soprattutto in economia.
E di applicare a questi concetti etica e onestà.
I suoi campioni di sx sono TUTTI, non solo il baffetto, abbarbicati a un mondo che non esiste più; incapaci di guardare al dilà del loro orizzonte personale, incapaci di rischiare per ciò in cui credono. E perciò sono molto litigiosi anche fra loro.
La sx inoltre ha un problema sempre irrisolto delle due anime: la cattolica e la atea. Io non credo, come voi, che la colpa di tutto sia il Vaticano, non almeno oggi.
Non dimentichi che già decenni fa ilPopolo italiano ha votato per il divorzio e l’aborto. Se pochi anni fa non è passata la legge 40 sulla procreazione, non era colpa dei preti, ma di un grosso gruppo di cattolici che ragionano con la loro testa, così come lo sarebbe un referendum sul fine vita.
Sono argomenti pesanti, che toccano l’intimo della coscienza, che lacerano lo spirito…come è stato per Eluana che ci ha costretto a venire a confronto con la nostra anima e la nostra sensibilità umana.
La stessa cosa sarebbe per i diritti ai gay, ai quali nessuno contesta il diritto all’amore e alla convivenza….ma questo è il cavallo di Troia per le adozioni…
-Vendola ha detto che vuol sposarsi per avere un figlio!! e che i figli sono non di chi li fa, ma di chi li ama.-
Saprà dove può portare questo ragionamento…anche in termini di chi ha soldi e chi no.
-Eh no, mio caro,- rispondono i molti come me.
e nel frattenpo non votano per lui o per chi lo sostiene.
Intanto se per fare un figlio ci vogliono un maschio e una femmina… o un seme maschio e un ovulo femmina…..che squallore!!!…questo vorrà pur dire qualcosa!
E un bambino non è “una cosa che si desidera” …come scegliere un compagno di vita, o un divano per la casa.
Un bambino deve stare il più possibile con i genitori, e lo Stato deve supportarli al massimo a tal fine!
Vede…ho toccato temi sensibili della sx…
e se la dx dice NO a tutto e te lo impone…la sx dice troppi SI senza distinguere.
Io non so ancora come, ma questi rigidi steccati vanno rivisti perchè è il mondo che è cambiato.
Quindi lei continui a dirmi che sono di dx…io mi sento “diversamente di sx”.
saluti
Sylvi
gia’ gia’….i mafiosi, per esempio, si possono chiamare ‘diversamente onesti’. Gli atei ‘diversamente credenti’, gli eterosessuali ‘diversamente diversi’, e via diversamente quaglieggiando…
Peter
Da L’Espresso cartaceo n. 41, pag. 44
Noi i ragazzi dell’eroina.
Un’inchiesta sull’uso di eroina in Italia. La media è di 4.8 persone trattate dai SERT per dipendenza da eroina su mille residenti.
Le regioni sopra alla media nazionale sono, in ordine decrescente:
Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo con Campania ed Umbria, Molise, Sardegna, Emilia, Basilicata, Valdaosta, Friuli, Veneto e Puglia.
Colpisce che alcune zone principalmente agricole (Abruzzo, Molise, Umbria, Sardegna) abbiano un tasso così elevato. U.
Cara Silvy,
mi dispiace molto ma io ho scritto, ripetutamente, che la vera e principale divisione tra destra e sinistra non passa per il concetto di progresso ma per quello di uguaglianza.
Ho anche scritto che questa sinistra è in piena crisi ed incapace di riscoprire le proprie vere radici, certamente da interpretare senza inutili guerre civili ma con ferma determinazione.
Trovo molto felice la sua definizione di una destra che dice sempre di no e che lo impone e di una sinistra che dice troppi sì senza distinguere. Ha ragione: quando la libertà diventa licenza non è più accettabile.
Infatti trovo le uscite di Vendola solo delle inutili provocazioni. Per altro neppure io sarei d’accordo con il diritto di adozione per gli omosessuali. Tuttavia i diritti degli omosessuali passano principalmente dal diritto successorio che da noi viene bellamente ignorato.
La sinistra è certamente in ritardo teorico e non solo, ma definire progresso il neoliberismo degli ultimi trent’anni è una presa in giro: non si era mai vista una simile distruzione di ricchezze.
Il neocapitalismo, o se si vuole il capitalismo finanziario, è una iattura per gli stessi ceti produttivi, dato che gli unici che ci guadagnano sono le banche.
Un saluto U.
x Peter il diversamente simpatico.
In friulano il prosciutto appare negli scritti dell’Alto medioevo come “persut” -asciugato prima-.
Suppongo che in italiano significhi la stessa cosa.
Comunque nel Museo archeologico di Aquileia c’è un bassorilievo romano che rappresenta una macelleria dove fa bella mostra di sè un prosciutto con zampetto.
Simpatico è sapere che a quel tempo i prosciutti di S.Daniele venivano spediti a Vienna o in Baviera in cassette di legno.
Oggi l’Hotel Sacher di Vienna spedisce ovunque la sua torta originale in cassette di legno entro le 24 ore.
la diversamente informata
cara Anita e caro Rodolfo,
del tuo lungo 137 vorrei rispondere a una piccola parte, raccontandovi una storia che risale a un cinquantennio fa, ma che ha lasciato in me un segno indelebile.
Frequentavo l’ultimo anno delle superiori
Nella Scuola dei preti molti erano gli ins. laici scelti con criteri non anagrafici, ma di qualità.
Così poteva esserci la giovane professoressa che poi diventerà Governatore del Friuli, o l’anziano Preside del Liceo statale in età di pensione per lo Stato, ma non ancora domo come docente.
Di quest’ultimo vi voglio parlare.
Era conosciuto da generazioni di udinesi e friulani, una colonna; ma anche uno spauracchio prima come docente poi come Preside.
Venne nella nostra Scuola con il cipiglio e il grugno del prof che terrorizzava. Molto bravo ma molto brusco.
Sapevamo che era vedovo da parecchi anni e che era rimasto solo, dopo aver con coraggio e dignità sistemato i figli.
Io lo ebbi prof. di latino l’ultimo anno…e fu un anno terribile per noi studentesse. Ma capimmo di latino!
Entrava in classe eretto come un manico di scopa, saliva sulla pedana e ci guardava …signorina si chiuda il grembiule ( già avevamo il grembiule), signorina le sue gambe accavallate non mi turbano, signorine la commissione d’esame non guarderà i vostri begli occhi…e via così!
Un giorno il baffo Gino, mitico bidello, ci informò che , senza perdere un’ora di lezione, il prof si era sposato con una “signorina” quasi coetanea e ci fece vedere le partecipazioni postume che aveva inviato a Scuola. C’era scritto:
-Abbiamo unito le nostre solitudini, facendone una serenità.-
Quando, il giorno dopo, entrò in classe ci alzammo tutte in piedi, grembiuli abbottonati, gambe coperte…e gli dicemmo:
-Congratulazioni e auguri, professore._
Restò interdetto, ci guardò con un semisorriso, si ricompose.
Disse: Grazie ragazze, andiamo avanti col programma!-
Ma divenne più dolce…ai quattro che ci rifilava aggiungeva…
-Ci dia dentro, ce la farà a rimediare!-
Abbiamo concluso l’anno serene anche noi, il prof ci aveva contagiate!
E questo credo sia quel che conta.
Ps: Per quel che si può capire, e si capisce, in un blog…
nemmeno per un istante ho dubitato che Anita non avesse preso una decisione meditata e ponderata.
Mi fa allegria pensarvi.
un abbraccio
Sylvi
RICOMINCIO DA TRE
Io non ho mai avuto niente in contrario alle critiche che sono rivolte verso il governo Israeliano….finche’ quelle critiche sono costruttive e rispecchiano tutto il quadro della situazione…dunque sarebbe anche da criticare l’ ostinatezza Araba e Palestinese al non riconoscere lo Stato di Israele…
Rintuzzare conflitti e ad aumentare e persino esportare l’ odio verso Israele e di riflesso in particolare verso l’ Ebreo
nella diaspora non e’ costruttivo. L’ ossessiva ricerca delle colpe di quella situazione …per esempio in questo blog …verso SOLO Israele…puo’ rintuzzare l’ antisemitismo e il cervello di qualche debole e indurlo ad azioni letali.
Questo mi sembra di averlo gia’ scritto una volta.
In un paese da fiaba quale la Svezia ….si e’ sviluppato un antisemitismo proprio attraverso siti che discutono la situazione medioorientale a senso unico…siti dunque che rinfocolano l’ odio verso l’ Ebreo invece di spegnerlo.
Molti sono gli Ebrei che trovarono rifugio in Svezia dai Progom Russi..
e parecchi… dopo averne fatto il paese d’ adozione…ora lo lasciano …sotto la pressione dell’ antisemitismo degli emigranti Musulmani……Malmoe oramai per gli Ebrei e’ diventata una citta’ invivibile..dove vengono fatte detonare bombe nelle prossimita’ di Sinagoghe…
300.000 abitanti….600 Ebrei ….70.000 Musulmani …in certi quartieri come il Rosengarten…si vive senza avere nessun contatto con la societa Svedese e sembra di vivere ….non so…a Tripoli o a Beirut..cosi come d’ altro canto a Berlino Kreuzberg che sembra
Istanbul… naturalmente il maggior istituto frequentato dai Musulmani e l’ ufficio della assistenza sociale…nel quartiere Herrgarten per esempio…dove vivono circa 8.000 persone…solo il 15% ha un regolare lavoro….il resto vive alle spalle dello Stato.
Il piu’ famoso dei Musulmani proveniente da uno di quei quartieri e’ il giocatore di calcio Zlatan Ibrahimovic…che ora e’ il dirimpettaio dell’ ex presidente Sarkozy….
Ibrahimovic ha regalato al FC Rosengarten persino uno stadio…mentre la squadra Ebraica Hakoah in sesta divisione combatte a 80 anni dalla sua fondazione per la sua sopravvivenza……nel frattempo per mancanza di giocatori di religione Ebraica…in questa squadra giocano prevalentemente ragazzi Cattolici con la stella di David al petto…che si sorbono anche loro i cori antiebraici e gli insulti di “sporco Ebreo” durante le partite.
Qualche giorno fa’ hanno incendiato la cappella del cimitero Ebraico…mentre davanti alla comunita Ebraica di Malmoe venivano esposte delle latte con scritto “Zyklon B Gas velenoso”
Un maestro di religione Ebraica che si sente domandare da un suo alunno della quarta elementare …se e’ Ebreo..e che conclude con…
“vi uccideremo tutti” non coincide piu’ con la normalita’ ….e ci si domanda da dove derivi tanto astio e odio…da Israele e dal suo comportamento nei riguardi dei Palestinesi o da chi cerca in tutti i modi di rinfocolare odi e pregiudizi?
Quella del vino di gc…o del paragone della circoncisione con le 72 vergini di Nicotri e altre gentilezze…possono mai creare un ambiente conciliante? Dunque immaginatevi …in un cosi bel paese come la Svezia …non poter dare piu’ alla propria famiglia un senso di sicurezza..
.io vedo e capisco che attraverso le cose che stanno succedendo in un paese come la Svezia (non me lo sarei mai sognato…il paese dove Willy Brand trovo’ rifugio) che l’ Ebreo attraverso anche la storia non trovera’ mai un posto dove sentirsi sicuro. Ecco che spunta la necessita’ di uno Stato Ebraico.
Dopo l’ attentato di Mohamed Merah a cui non piaceva la politica dello Stato d’ Israele a Tolosa…che tra l’ altro e di proposito ha ucciso a colpi di pistola tre bambini Ebrei… che non ha trovato riscontro in questo blog…se non attraverso me… la comunita’ e altri media si domandarono e si fecero pensiero dell’ immagine dell’ Islam nel mondo con domande tipo:-” Attraverso la tragedia di Tolosa saranno i 5 milioni di Musulmani Francesi costretti a trovarsi ai margini della societa’ Francese?”
Il rettore della grande Moschea di Parigi rispondeva….” che non bisognava confondere il 99,9% dei Musulmani pacifici (sic) con un piccolo gruppo che si decide di commettere fatti sanguinosi”…
evvabbene….prendiamolo sulla parola…facciamo i conti…
sono circa 1,3 Miliardi (1.300.000.000) i Musulmani nel mondo…contro solo …(15.000.000) 15 milioni di Ebrei…
dunque diciamo che solo lo 0,1% di Musulmani sono assetati di sangue Ebraico….questo forse tranquillizzera’ Nicotri e Shalom…
ma non me come Ebreo…perche’ cio’ significa che ogni dieci Ebrei
c’ e’ un Musulmano assetato del suo sangue….ogni Minian nel mondo ha dunque il suo personale nemico….questo non lo trovo molto tranquillizante.
Recapitolando….se solo lo 0,1% dei Musulmani odia il 100% degli Ebrei….per chi bisognerebbe preoccuparsi….per il 99,9% dei Musulmani pacifici o per il 100% degli Ebrei?
La situazione della politica Israeliana…..il conflitto Israelopalestinese…la situazione del popolo Palestinese ridotto in schiavitu’ dagli Hamas corrotti che si arricchiscono….gonfiati dai media….riportati da forum antiebraici e antisionistici …ha consentito al Musulmano Francese Merah…di mischiarle cosi tanto
all’ Ebraismo ..da indurlo ad uccidere tre bambini…che non avevano per lui piu’ nessun valore…solo perche’ erano Ebrei.
Questo io lo ritengo puro antisemitismo.
Un saluto
Rodolfo
Fugge in Usa il cameraman di Ahmadinejad
http://www.informazionecorretta.com:80/main.php?mediaId=8&sez=120&id=46352
This man has a death wish…..
Quest’uomo ha un desiderio di morte…..
Anita
Cara Sylvi,
ti ringrazio per il tuo pensiero…. di cui io e Anita non abbiamo mai dubitato.
Credo che tu sia una donna romantica con i piedi per terra.
Da noi un abbraccio
Rodolfo
Cqro Rodolfo,
visto che anche la Germania del povero Adolf ha combattuto contro il mondo intero se ne deduce che – poverini- avevano anch’essi ragione a difendersi …
Il fatto che Israele da sola sia militarmente più forte di tutti i paesi musulmani nel loro complesso naturalmente non significa nulla.
Come non significa nulla che i paesi musulmani non rappresentino per nulla un’unità politica ma siano anzi molto divisi.
L’importante è poter continuare a chiagnere e futtiri, tanto per imbrogliare con un po’ di propaganda da film hollywodiano il mondo intero.
Caro, guardi che non siamo così tonti …
Per altro sarebbe bastato che gli ebrei seguissero una politica di collaborazione con le popolazioni arabe per avere un’occasione uncia di collaborazione tra i popoli. Mail vostro unico obiettivo, come hanno sempre sostenuto TUTTI i capi sionisti fin dalla fine dell’Ottocento, è stata una radicale pulizia etnica della Palestina. U.
È sempre più forte il bisogno di reinvestire la politica di pensieri lunghi, di progetti.
Serve il coraggio di una utopia per migliorare la vita degli uomini e guidare i processi economici e politici.
Enrico Berlinguer
Ciarlataneria accademica….
un tema di cui non si fa molto caso o non si da molta importanza ..
e’ la proliferazione di esoterici nelle universita’ europee….il sito
psiram .com… fa una lista di universita’ europee in cui rabdomanti…
omeopati…antroposofi…accoliti e sostenitori di diverse asiatiche superstizioni…attirano cosi una cospicua parte di studenti… dove viene insegnato per esempio il Feng Shui… la scienze dell’ etere….o la terapia dei fiori di Bach.
I soldi vengono da ricchi donatori come la Alnatura Produktions- und Handels Gmbh….la firma di prodotti omeopatici Heel di Stefan Quandt…uno degli uomini piu’ ricchi della Germania…o dalla fondazione Karl-und–Veronika-Carstens….fondata dall’ ex presidente Tedesco Carstens .
Il prossimo anno verra’ aperta ancora una scuola per omeopatia nella cittadina Bavarese di Trautstein…
l’ omeopatia e’ la credenza che certe sostanze diluite in acqua sono molto efficaci per certi malesseri… solo pero’ se si sa’ agitare l’ acqua in un modo particolare e giusto..l’ efficacia poi raddoppia anzi si triplica….se nell’ acqua non vi e’ piu’ traccia della sostanza originaria. Questo si puo’ in futuro studiare e apprendere ottenendo il certificato o diploma accademico di omeopatia..ovvero di ciarlataneria.
Rodolfo
“Il veliero Estelle della Freedom Flotilla III è ripartita dal molo 5 del Porto di Napoli diretto a Gaza. Nel porto di Napoli il veliero dell’organizzazione filopalestinese è rimasto ormeggiato due giorni. Prima della partenza circa 300 attivisti del coordinamento Freedom Flotilla Napoli hanno sfilato in corteo da piazza del Gesù fino al molo. La manifestazione si è svolta senza incidenti, presenti sul posto gli agenti del quarto reparto mobile.
Al molo, dove é stato ormeggiata per due giorni, sono stati in tanti a salutare la partenza del veliero dell’organizzazione filopalestinese. “Nessuno fermerà la nostra nave, nemmeno arrivati lí ci fermeranno se non con la violenza o l’arresto”, ha detto Dror Feiler, portavoce di Ship to Gaza, organizzazione svedese della Freedom Flottilla”.
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Garantito: verranno arrestati con l’accusa di trasportare carri armati, 2-3 bombe atomiche, un paio di caccia F 115, mitragliatrici e bazooka.
C.G.
Cari tutti,
sono in partenza.
Ci vediamo tra una settimana. U.
QUELLI CHE SONO CONTRO LA PACE
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10911
xcg169
No…caro gc….no pasaran….ils ne passeront pas.. They shall not pass..
sie werden nicht vorbei..-durchkommen….
e non si tratta se portano questo o quello….e’ relativo…e’ una questione di principio….se la lasciassero passare in poco tempo ci sarebbe un via vai….molto difficile da controllare.
Pero’ come tu sai hanno diverse opzioni di portare o far recapitare aiuti a quelle popolazioni….non hanno altro che da scegliere.
“Con la violenza non ci fermeranno….bla bla bla ….bla bla bla bla”…
e’ certo che non li fermeranno con la violenza se loro stessi non saranno violenti e seguiranno le indicazioni della marina Israeliana.
Rodolfo
Una versione più lunga ed articolata della domanda del titolo potrebbe essere qualcosa del genere: Dato che nel 46° anno di occupazione israeliana della West Bank, i coloni ebrei continuano a consolidare il loro controllo sui terreni e le risorse idriche, rubandone sempre di più, si dimostra non solo il disprezzo sionista del diritto internazionale, ma anche che l’ unica pace a cui sono interessati i leader israeliani è quella in cui viene richiesta la resa totale palestinese alle volontà sioniste, esiste allora una reale prospettiva, in un qualsiasi futuro, di giustizia per il popolo palestinese?
Probabilmente, nel nome del pragmatismo di Arafat, una maggioranza di palestinesi oppressi potrebbe ancora considerare la creazione di un loro stato in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, con Gerusalemme Est capitale, come una sorta di giustizia minima accettabile.
Ovviamente sono consapevoli che in questo scenario il diritto al ritorno per tutti coloro che sono stati espropriati delle loro terre e diritti, prima nel 1948 ed ancora nel 1967, sarebbe limitato solo ai territori palestinesi interni al mini-stato, e questo significherebbe, per mancanza di spazio, che solo un numero relativamente piccolo di espropriati palestinesi, e i loro discendenti, saranno in grado di ritornare. (Arafat e i suoi colleghi calcolarono che inizialmente non più di 100000 sarebbero stati in grado di ritornare). I restanti avrebbero dovuto accontentarsi di un compenso economico.
A parte questo i palestinesi nutrirebbero la speranza di un mini stato, come fece Arafat quando convinse le istituzioni palestinesi a prendere la decisione di accettare la necessità di un impensabile compromesso con Israele (pace in cambio di solo il 22% della loro terra, legittimando così l’ occupazione israeliana dell’ altro 78%), la soluzione dei due stati potrebbe portare nell’ arco di una o due generazioni ad un singolo stato di comune accordo. In quel caso ci sarebbero più possibilità per un maggior numero di palestinesi della diaspora di esercitare il loro diritto al ritorno.
Ma non succederà. Sebbene ancora non sepolta, la soluzione dei due stati è morta da tempo, uccisa dalla colonizzazione israeliana con la complicità delle maggiori potenze e, a tavolino, dai regimi di un impotente Ordine Arabo. Come ho documentato nei dettagli nel mio libro Zionism: The Real Enemy of the Jews, i regimi arabi non hanno avuto nessuna intenzione di combattere Israele per liberare la Palestina o di usare le loro leve per fare pressione sugli Stati Uniti per far imporre ad Israele la fine all’ occupazione delle terre strappate nel 1967.
Come ho detto anche nel mio libro, la dichiarazione più esplicita riguardo il perché la soluzione dei due stati sia da tempo morta mi fu fatta da Shimon Peres nei primi anni ’80. Allora era il leader del Partito Laburista all’ opposizione, sperava di vincere le prossime elezioni israeliane e così negare al primo ministro Begin il secondo mandato. Io ero conduttore di un dialogo segreto e esplorativo fra Peres e Arafat. Ad un certo punto, durante una delle nostre prime conversazioni per questa iniziativa, Peres disse che aveva paura che “fosse ormai troppo tardi”. Gli chiesi perché e lui rispose:
“Ogni giorno che passa vediamo nuove costruzioni nei nuovi insediamenti. Begin sa esattamente quello che fa. Ha creato le condizioni per una guerra civile ebraica. Lui sa che nessun primo ministro d’ Israele passerà alla storia per aver dato l’ ordine all’ esercito israeliano di sparare contro ebrei (per mettere fine all’ occupazione)…” “Io no.”
Domanda scontata. Se nel 1980 era troppo tardi, quando i coloni illegali erano 70000 nella West Bank occupata compresa Gerusalemme Est, quanto può essere tardi ora che i coloni sono oltre i 500000 e continuano ad aumentare giornalmente, in gran parte grazie agli aiuti finanziari americani di fondamentalisti cristiani?
È interessante notare come il Dipartimento di Stato statunitense definisca ora come “terrorismo” le violenze dei coloni israeliani contro i palestinesi.
È chiaro ormai che qualsiasi leader sionista offrirà la pace ai Palestinesi al massimo lo farà in cambio del 35-40% della West Bank (il piano Sharon) formando 2, 3 o 4 Bantustan che i Palestinesi potranno chiamare stato se vorranno. Questo è e sarà sempre inaccettabile per tutti i Palestinesi.
Dato come stanno le cose ora, e come sembrano andare, io credo che il corso sia impostato verso una pulizia etnica dei sionisti nei confronti dei palestinesi.
A MENO CHE…
mentre i leader d’ Israele concludono che la loro politica di rendere la vita dei palestinesi dei Territori Occupati un inferno sperando di fargli abbandonare la lotta e lasciare la loro terre è fallita, e non potendo spingere i leader fantoccio palestinesi a far accettare le briciole del sionismo, troveranno il pretesto per portare i palestinesi fuori dalla West Bank, in Giordania o altrove. Un possibile pretesto potrebbe scaturire da operazioni di false flag – agenti del Mossad che si fingono terroristi palestinesi e mettono bombe che uccidono ebrei israeliani.
Ed i palestinesi nell’ isolata Striscia di Gaza? Secondo l’ ultimo rapporto delle Nazioni Unite non sarà un “luogo vivibile” fino al 2020 a meno che non si intervenga pel migliorare i servizi basilari sul territorio. La mia idea è che il piano sionista sia quello di far annegare i palestinesi della Striscia di Gaza sempre più nella povertà, nella miseria e nella disperazione; la speranza sionista è che tutto questo causi la fuga di un gran numero di persone in cerca di una nuova vita altrove. Se questo non accade, i leader Israeliani avranno l’ opzione di creare un pretesto per una pulizia etnica nella Striscia di Gaza con mezzi militari.
Dopo mesi di riflessione la mia conclusione è questa: lo stato sionista di Israele è un mostro fuori controllo, e la Palestina è una causa persa, A MENO CHE… Lo scopo principale di questo articolo è quello di aggiungere particolari allo scenario del “A MENO CHE”.
Gli stessi palestinesi hanno due alternative.
La prima è richiedere ed insistere per la dissoluzione della screditata ed impotente PA (Autorità Palestinese) così da rendere Israele completamente responsabile dell’ occupazione.
Senza le forze di sicurezza dell’ Autorità Palestinese, addestrate dagli americani, a tenere i palestinesi dei Territori Occupati (sopratutto i sostenitori di Hamas) sotto controllo per Israele, lasciare la totale responsabilità dell’ occupazione a Israele avrebbe maggiori costi finanziari e in risorse umane (più coscrizioni) per il mantenimento della sicurezza.
Più precisamente, se lo stato sionista (non ebraico) avesse la piena responsabilità dell’ occupazione, richiamandolo e rendendolo responsabile del suo disprezzo per il diritto internazionale e delle sue politiche di occupazione, non sarebbe, in teoria, quello che è ora – una missione impossibile.
Ma se dalla teoria si passasse alla pratica, qualcosa di molto significativo potrebbe succedere.
Solo i governi possono richiamare e considerare il Sionismo responsabile per i suoi crimini, ma non agiranno a meno che non siano costretti da un’ opinione pubblica informata. Il problema, non mi stancherò mai di ribadirlo, è che l’ opinione pubblica, specialmente negli Stati Uniti, è troppo disinformata – troppo condizionata dalla propaganda sionista – per fare abbastanza pressione. Ecco quindi LA domanda: Con i media che non sono disposti a fare i conti con la storia quando si tratta di sostenere il conflitto per la Palestina (che è diventata Israele), come possono i cittadini delle nazioni essere informati e riuscire ad essere abbastanza numerosi per fare pressione?
Ci sono centinaia di gruppi, di qualsiasi fede, in tutto il mondo che chiedono o fanno una campagna per la giustizia per i palestinesi, ma (di solito) fanno tutti le loro piccole cose da soli, il che li rende come piccole mosche scacciate via dalla mano sionista. Alla luce di questo, credo che informare per mobilitare l’ opinione pubblica al fine di fare pressione sui governi possa essere fatto solo se tutti i vari gruppi che richiedono e lottano per la giustizia in Palestina collaborino e riescano a formare una unica lobby (come quella sionista). Internet rende possibile la collaborazione e il coordinamento necessario.
La strategia di una lobby universale per i diritti dei palestinesi dovrebbe essere ferma nel chiedere e rispondere ad una domanda: Perché il sionismo è riuscito sino ad oggi?
La risposta breve è il suo successo nel vendere come verità bugie di propaganda riguardo la nascita e la gestione del conflitto; un incredibile successo, sostenuto dalla carta ricattatrice dell’ oscenità dell’ olocausto nazista.
Ne consegue, o così mi pare, che la principale priorità per una campagna coordinata di pressione universale per la giustizia in Palestina potrebbe essere di presentare in vari forum o piattaforme di qualsiasi tipo la prova documentata delle assurdità della propaganda sionista.
Quattro delle principali verità da comunicare sono:
– tutti, o quasi, gli ebrei che andarono in Palestina in risposta alla chiamata sionista non hanno alcun legame biologico con gli antichi ebrei, e quindi nessun diritto sulla terra;
– Israele è stato creato principalmente dal terrorismo sionista e dalla pulizia etnica;
– l’ esistenza di Israele non è mai stata minacciata da nessuna combinazione di forze arabe – Israele non ha mai vissuto in costante pericolo di essere distrutto, la “cacciata in mare” degli ebrei;
– fu Israele e non gli arabi a chiudere la porta ad una prospettiva di pace duratura.
Presumo (sono colpevole di un’ illusione?) che se i cittadini delle nazioni, sopratutto quelle occidentali e gli americani in particolare, fossero a conoscenza della vera storia della nascita e del proseguo del conflitto, insisterebbero per far sì che i loro governi chiedano spiegazioni al mostro sionista – non solo per il bene della giustizia in Palestina, ma per meglio proteggere gli interessi di tutti, compresi gli ebrei nel mondo. (In una nota di seguito si fa riferimento ad un report riguardante il pensiero dell’ intelligence americana su come dovrebbero essere protetti gli interessi nazionali statunitensi.)
Ora, come seconda iniziativa, i Palestinesi potrebbero, e secondo me dovrebbero, fare la loro parte per evitare che la Palestina diventi una causa persa.
Ovviamente l’ Autorità Palestinese si dissolverà solo se abbastanza palestinesi lo richiederanno. Ma a mio avviso non dovrebbero richiederlo solo i palestinesi oppressi, è il tempo che tutti i palestinesi, ovunque si trovino, si impegnino nella lotta pacifica e democratica per porre fine al sionismo sulla loro terra. In altre parole, se il progetto di colonizzazione sionista deve essere contenuto e sconfitto, l’ incredibile e sovrumana determinazione dei palestinesi oppressi deve essere integrata da una pratica ed effettiva azione da parte dei palestinesi della diaspora. Per quale scopo?
Non solo per dissolvere l’ Autorità Palestinese, ma per rimpiazzarla al più presto da una Consiglio Nazionale Palestinese (PNC) ristrutturato e rinvigorito. Una volta, quello che ora è un parlamento marginale in esilio, rappresentava i palestinesi ovunque nel mondo ed era l’ organo supremo che prendeva le decisioni dalla parte dei Palestinesi. Addirittura Arafat doveva rendergli conto. (E lo fece, di fatto, ci mese 6 anni per convincere la maggioranza dei delegati del PNC ad approvare la sua politica di compromessi con Israele). Accadde verso la fine del 1979. Il PNC votò a favore delle politiche di Arafat – la soluzione dei due stati – per 296 favorevoli e solo 4 contrari. Da allora per i palestinesi si prospettò la pace a condizioni che qualsiasi governo e persona razionale in Israele avrebbe accettato con sollievo. Ma il problema di Arafat era che in Israele non aveva nessun partner per la pace. Forse il primo ministro Rabin, ma venne assassinato da un fanatico sionista. L’ assassino sapeva bene quello che faceva – uccideva il processo di pace di Oslo, iniziato da Arafat e a cui un riluttante Rabin, spinto da Peres, aveva risposto positivamente. Per gli attivisti pro-Palestina in questi giorni va di moda cestinare gli accordi di Oslo, ma io continuo a credere che le questioni sollevate da Arafat fossero corrette. Quando fu ovvio che tutto era destinato a fallire per il completo rifiuto di Israele dopo la morte di Rabin, chiesi ad Arafat se pensasse che la storia avrebbe l’ avrebbe considerato come l’ errore della vita quel credere che ci si potesse fidare della parola dei leader israeliani e sperare che onorassero gli accordi. Mi rispose che se gli Stati Uniti avessero sostenuto il processo di Oslo avrebbe potuto funzionare . Avrebbero potuto raggiungere “qualcosa di concreto” per i palestinesi, sul quale, sperando, costruire qualcosa).
Per riportare in vita un nuovo PNC, ristrutturato e rinvigorito, ci dovrebbero essere elezioni in tutte le comunità della diaspora Palestinese.
Eccola la diaspora Palestinese: paesi e numero di palestinesi residenti:
Giordania – 2900000;
Israele – 1600000;
Siria – 800000;
Cile – 500000;
Libano – 490000;
Arabia Saudita – 280245;
Egitto – 270245;
Stati Uniti – 270000;
Honduras -250000;
Venezuela – 245120;
Emirati Arabi Uniti – 170000;
Germania -159000;
Messico – 158000;
Qatar – 100000;
Kuwait – 70000;
El Salvador – 70000;
Brasile – 59000;
Iraq – 57000;
Yemen – 55000;
Canada – 50975;
Australia – 45000;
Libia – 44000;
Danimarca – 32152;
Regno Unito – 30000;
Svezia – 25500;
Perù – 20000;
Colombia – 20000;
Spagna – 12000;
Pakistan – 10500;
Paesi Bassi – 9000;
Grecia – 7500;
Norvegia – 7000;
Francia – 5000;
Guatemala – 3500;
Austria – 3000;
Svizzera – 2000;
Turchia – 1000;
India – 300.
Il compito primario di un nuovo Consiglio Nazionale Palestinese sarebbe quello di discutere e determinare la politica palestinese e poi rappresentarla, colloquiando con le altre potenze con voce credibile. Questo potrebbe solo aiutare il compito di responsabilizzare i cittadini del mondo con la verità storica.
L’ iniziativa congiunta di una lobby universale per i diritti dei Palestinesi ed un nuovo PNC potrebbe essere un punto di svolta. Provate solo a immaginare cosa accadrebbe se 1 milione di palestinesi della diaspora, altri arabi, e persone di ogni credo marciassero pacificamente verso la Grande Israele da Egitto, Giordania, Siria e Libano.
Riesco ad immaginare solo due modi in cui qualsiasi governo d’ Israele possa reagire. Potrebbe ordinare all’ IDF di sparare per uccidere un numero impressionante di persone – una reazione così potrebbe inorridire il mondo ed i governi, compreso quello di Washington, che non avrebbe scelta se non intraprendere qualsiasi azione necessaria per porre termine all’ impresa coloniale sionista; oppure il governo israeliano, forzato dalla maggioranza della sua popolazione, potrebbe dire qualcosa del genere: “Ora siamo pronti a prendere seriamente in considerazione la pace, anche se il risultato dei negoziati diceva Uno Stato per tutti, a condizione che benessere e sicurezza vengano garantiti a tutti i cittadini, arabi ed ebrei.”
In passato ho suggerito questa marcia. Potrebbe essere organizzata veramente se i gruppi si unissero e agissero insieme.
NOTA
le 16 agenzie dell’ intelligence statunitense hanno commissionato uno studio che ha prodotto 82 pagine di analisi, apparentemente pronte alla pubblicazione, concludendo che “gli interessi nazionali americani sono fondamentalmente in contrasto con quelli sionisti di Israele”, e che “Israele al momento è la maggiore minaccia agli interessi nazionali degli Stati Uniti perchè la sua natura e le sue azioni impediscono le normali relazioni statunitensi con i paesi arabi e musulmani, e in misura crescente con la comunità internazionale.”
Secondo il resoconto di Lamb, lo studio non è altro che un richiamo per il prossimo presidente di mettere gli interessi americani al primo posto, ritirando il supporto (finanziario ed altro) al mostro sionista.
La mia prima reazione al report di Lamb è stata – se fosse vero, wow!
Se fosse vero, voglio dire, se un abbozzo di analisi esistesse, si potrebbe pensare che chiunque sia il prossimo presidente americano, questo dovrà scegliere se dire “NO” alla sua intelligence e al mettere al primo posto gli interessi del paese, o dire “NO” al sionismo. In tal caso un fattore chiave per la decisione presidenziale potrebbe essere lo stato dell’ opinione pubblica americana. A mio avviso il presidente se volesse dire “NO” al sionismo, avrebbe bisogno che questa sia meglio informata riguardo la verità storica rispetto a quanto lo è ora e così avrebbe maggiori possibilità di restare in pista quando la lobby sionista ed i suoi tirapiedi al Congresso proveranno a farlo fuori.
Alan Hart
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article32387.htm
Abbiamo bisogno di uomini che sappiano sognare di cose mai esistite. (John Keats)
Fabio Marcelli
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/04/gaza-blocco-crimini-e-sogno-del-dottor-el-sarraj/371582/
x Rodolfo
Egregio signor Rodolfo,
quando lei scrive che a volte dico cose non vere, cioè false, la prego di indicare quali sono e di confutarle prove alla mano. Io cito fatti documentati, cito le fonti, libri scritti da docenti israeliani, articoli scritti soprattutto da israeliani, e fornisco dati. Lei si limita a fare affermazioni prive di elementi a supporto, e finché lo fa riferendosi ad altri la faccenda non colpisce me, ma quando si riferisce a me c’è un problema: siccome non ammetto che mi si dia del bugiardo, dato che bugiardo non sono, eviti per cortesia di contestarmi senza fornire prove a supporto delle sue contestazioni.
Ovviamente lei è certo in grado di comprendere che non intendo dover ripetere sempre le stesse cose, per giunta inutilmente.
Grazie.
nicotri
X Uroburo
Se dici a Faust che non ti interessa quello che scrivono in altri blog perché tu leggi solo questo, Faust potrebbe ribattere simmetricamente che non gli interessa quello che scrivo io o te o altri perché, in ipotesi, legge solo quelli di Rodolfo.
Riguardo il Sud Africa, non è così semplice passare dall’avere deciso una cosa, e cioè in questo caso che i bianchi restino con pari diritti e doveri, e il metterla in pratica. Sessanta anni fa l’Onu “ha deciso” che venisse creato lo Stato palestinese, ma come sai bene tutti se ne sono fottuti, israeliani in testa.
È vero che non si deve risalire fino ad Adamo ed Eva, ma questo devi dirlo a Rodolfo e ai sionisti come lui, che risalgono fino ad Abramo, peraltro mai esistito, e anche oltre, ma non devi dirlo a me o ad altri come me. Io mi limito a citare i fatti e la Storia che spiegano perchè oggi c’è una situazione anziché un’altra. Per esempio, l’arretratezza del sud, che citi spesso, non è un fatto che si può spiegare con l’oggi o con lo ieri, bisogna risalire oltre anche l’altro ieri….
Un saluto.
pino
X TUTTI
Sono in Asia Centrale. Cambierò il tema del blog dopo il 13.
pino nicotri
x Calimero (172)
Non importa, fermata una ne partirà un’altra, e un’altra, e un’altra ancora. Vedremo chi si stanca prima.
Ho già versato il mio obolo di partecipazione indiretta.
E se mi prendessero, avendo bisogno di personale, lo farei direttamente, con cipiglio e estrema convinzione.
Viva la Palestina!
C.G.
Lo sceicco del Bahrain incontra il sindaco
“Investirò due miliardi a Palermo”
Lo sceicco Zamil Al Zamil è volato a Palermo per incontrare Leoluca Orlando e offrirgli 2 miliardi di euro per investimenti che potrebbero cambiare radicalmente il volto della città. In cambio Zamil chiede la realizzazione di una moschea.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/10/06/news/lo_sceicco_del_bahrain_incontra_il_sindaco_investir_due_miliardi_a_palermo-43958169/
Anita
cara Anita,
dal tuo link io leggo non una moschea, ma “una grande moschea”.
Non è la stessa cosa! La grande moschea significa un paese con tutti i servizi, dal supermercato alla parrucchiera, dalla madrassa alle scuole superiori, dai medici all’ospedale.
I musulmani autochiusi in un ghetto, dove nè la Regione nè lo Stato italiano avranno capacità di controllo.
Chissà se Orlando, con la fame di soldi che ha, sarà lucido nel decidere. E se può farlo autonomamente!
E poi…due miliardi…quanti a Palermo e quanti alla mafia?
Mah, mah, e poi mah.
un abbraccio
Sylvi
Caro Uroburo…io so da tempo come lei la pensa…
“pagherete il fio per quello che avete fatto”
ma lei sa’ e capira’ che affermazioni del genere non possono che aggravare la situazione…e non portano assolutamente a niente.
Caro Nicotri ….quella vicenda dei due pescatori feriti e’ stata pubblicata da tutti i giornali seri cosi come l’ ho raccontata io…dunque io non ho creduto opportuno dare fonti….ne’ io vado a cercare fonti di parte che sono li solo per manipolare i fatti per loro convenienza. Questo lavoro lo lascio a lei.
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Il nuovo Popstar dell’ accademia Israeliana post sionistica mondiale e’ il Prof. Shlomo Sand….conosciuto dal suo libro “L’ invenzione del popolo Ebraico”… idolo di Nicotri e reso famoso e citato fino alla nausea nel suo blog “Arruotalibera” .
Il 23 Ottobre sara’ a Berlino per presentare la sua nuova invenzione….
“L’ invenzione del popolo Ebraico” che dovrebbe trovarsi nelle librerie il 26 Ottobre. Nicotri fremera’ di gioia!
Non e’ da sapere se Sand ha intenzione di pubblicare una sua personale autobiografia intitolata “L’ invenzione di Shlomo Sand”….vedremo.
Ma ….a proposito di invenzioni…permettetemi di ricordare e citare una frase altrettanto conosciuta e resa famosa nel blog di “arruotalibera”… da cg…lui ci torna sempre …anche fino alla nausea…ma e’ bene ricordare ancora una volta….e’ la frase
della ex Primo Ministro Israeliano Golda Meir apparso sul
“Sunday Times” il 15 Giugno del 1969:-” Uno Stato chiamato Palestina non e’ mai esistito. Quando mai c’ e’ stato un popolo Palestinese indipendente in uno Stato Palestinese? Prima della prima guerra mondiale era la Siria del sud…e dopo territorio Giordano…non e’ stato cosi… che noi siamo arrivati.. e li abbiamo buttati fuori quale popolo Palestinese… in uno Stato Palestinese”.
Per i politici di destra una frase storica…per altro vera …perche’ in effetti non c’ e’ mai stato uno Stato indipendente Palestinese….
una frase che e’ una cuccagna…ma nello stesso modo vengono usati i libri di Sand dai Palestinesi o anche da Nicotri….insomma anche una cuccagna….ad ognuno le proprie cuccagne.
Mentre Golda prendeva di mira i Palestinesi …Sand prende di mira gli Ebrei e i Sionisti.
Ma come ho scritto mille volte…le parole di Golda o i libri di Sand sono assolutamente IRRILEVANTI per comprendere la situazione tra Israeliani e Palestinesi…ed ancora di piu’ lo e’ per quanto riguarda la soluzione del conflitto.
Sotto una considerazione politica ….se gli Ebrei o i Palestinesi sono una categoria che si puo’ considerare popolo…puo’ trovare una risposta che puo’ essere data solo da loro.
Fin quando questi due gruppi si sentono popolo…ed il loro sentimento e’ autentico…non e’ piu’ importante quel che ha da dire
l’ uno o altro storico sull’inizio e sull’ origine di questo collettivo sentire.
Puo’ anche essere che Golda Meir avesse ragione …puo’ essere che il popolo Palestinese e’ stato inventato e sorto solo dopo la guerra dei sei giorni….per motivi politici…oggi pero’ sappiamo come anche Nicotri ha fatto osservare …che la grande maggioranza degli Israeliani ed io stesso ..non ha alcun dubbio sull’ esistenza di un popolo Palestinese.
Al contrario pero’ non funziona ed 1.300.000.000 di Arabi vogliono la distruzione d’ Israele e del suo popolo.
Il problema ….dalla prospettiva Israeliana …e’ da comprendere in modo diverso …e cioe’ in quale modo e forma questo popolo e’ cosciente del suo collettivo e in quale modo e forma si posiziona circa il diritto di esistenza di Israele e del popolo Ebraico. Stop
Che Sand metta in dubbio l’ esistenza del popolo Ebraico e’ storicamente insolito (da una sua intervista al Frankfurter Rundschau) ma politicamente di NESSUNA importanza…perche’ OGGI non si possono cambiare le realta’….
ad una asserzione di Sybille Oetliker (Frankfurter Rundschau):-
“Molti Ebrei anche secolari si sentono legati …uniti attraverso il loro “essere Ebrei”
Sand risponde:-” Naturalmente ci sono affinita’ tra tutti gli Ebrei del mondo….dopo la Shoa e’ logico….questo pero’ non ne fa un popolo….io mi sento piu’ vicino ad un mio collega Arabo dell’ universita’ …che e’ vissuto e cresciuto nel paese come me…che con un Ebreo che e’ vissuto l’ intera vita in America …“
gli Ebrei in Jemen…in America o nel Maghreb non leggono la stessa letteratura…non vanno nello stesso teatro….ma hanno le stesse preghiere e lo stesso credo.”
–
Il senso di “popolo” si puo’ certamente definire cosi…ma non e’ detto.
Un’ altra definizione potrebbe essere:-“Un popolo e’ un gruppo di persone che pensano e credono ….(anche se non lo possono provare) di avere radici comuni”.
Se si dovesse definire cosi ….difficilmente si potrebbe affermare che oggi non esista un popolo Ebraico.
Oltre cio’… il problema e’ che quando Sand afferma di avere piu’ in comune con un Arabo che con un Ebreo Americano…. e’ per Sand un suo privato sentire… ma crede di parlare in generale….
FALSO…perche’ fino a dove puo’ valere questo suo sentire per la maggioranza degli Ebrei che…indipendende da Sand …si ritengono e si considerano un popolo?….ci si puo’ solo ben speculare.
In conclusione le idee di Sand sono interessenti ….ma guardando la realta’ ….(ripeto) POLITICAMENTE IRRILEVANTE ….non risolve nessuna situazione…
le sue idee vengono solo consumate da chi …tipo Nicotri…si aspetta qualcosa …qualcosa che loro stessi non riusciranno mai a fornire e cioe’ una soluzione politica del conflitto tra Israele e i Palestinesi.
Un saluto ad entrambi
Rodolfo
–
Ps
Leggo che Uroburo e’ in ferie per una settimana ed auguro un buon divertimento e tante cose belle…anche se non sappiamo in quale parte del mondo….diverso per Nicotri che va’ in Asia centrale ….ma anche li …diverse nazioni…Kazakistan… Kirghizistan…. Tagikistan..
Turkmenistan… Uzbekistan… bei posti….
visti solo in cartolina….anche a Nicotri buona permanenza e buon divertimento.
R
Per Brutus quello che alla fine le prende sempre da Popeye….
vedi ….tu non conosci gli Israeliani….quelli non si stancano mai…..
se no….non avrebbero mai potuto… nell’ arco di pochi anni costruire un paese che da lezioni al mondo intero in tutti i campi.
Rassegnati….ne guadagnerai in salute.
Rodolfo
Rettifica:- Il nuovo libro di Sand…non e’ “L’ invenzione del popolo Ebraico” ma “L’ invenzione dello Stato Ebraico”
–
R
Il nuovo Popstar dell’ accademia Israeliana post sionistica mondiale e’ il Prof. Shlomo Sand….conosciuto dal suo libro “L’ invenzione del popolo Ebraico”… idolo di Nicotri e reso famoso e citato fino alla nausea nel suo blog “Arruotalibera” .
Il 23 Ottobre sara’ a Berlino per presentare la sua nuova invenzione….
“L’ invenzione dell Stato Ebraico” che dovrebbe trovarsi nelle librerie il 26 Ottobre. Nicotri fremera’ di gioia!
.
http://www.telegraph.co.uk/health/healthnews/9591814/Patients-starve-and-die-of-thirst-on-hospital-wards.html
Sempre per quella questione del fanatismo religioso e intollerante addebitato ai musulmani, leggiamo un pò (per par condicio) il fanatismo religiosointollerante del Talmud:
“In diversi punti gli ebrei danno nomi ignominiosi alle cose cristiane. Non è fuori luogo elencarne qui di seguito alcuni che essi danno a cose e persone considerate care e sante dai cristiani:
GESU’ viene ignominiosamene chiamato Jeschu- che significa Possano il suo nome e la sua memeoria essere cancellati. In ebraico, il suo vero nome è Jeschua che significa Redenzione (Salvamento).
MARIA LA MADRE DI GESU’, viene chiamata Charia – sterco, escrementi (tedesco Dreck). In ebraico il suo vero nome è Miriam.
I SANTI CRISTIANI, per cui la parola in ebraico è Kedoshim, sono chiamati Kededchim, (cinaedos)- uomini effemminati (Fate). Le sante sono chiamate Kedeschoth, Puttane.
LA DOMENICA viene chiamata il giorno della calamità.
LA FESTA DI NATALE viene chiamata Nital, che indica sterminio.
PASQUA non viene chiamata con il suo nome corretto Pesach (Pasqua ebraica), ma Ketsach, che significa abbattere; oppure Kesach, impiccagione.
UNA CHIESA CRISTIANA non viene chiamata Beth Hattefillah, Casa di Preghiera, ma Beth Hattiflah, Casa di Vanità, Casa del Male.
I LIBRI DEL VANGELO sono chiamati Aavon Gilaion, Libri di Iniquità.
I SACRIFICI CRISTIANI sono chiamati Offerte di Sterco. Nel Talmud di Jerusalemme (fol.13b) si trova quanto segue:
“Colui che li vede mezabbelim (defecare – offrire il sacrificio) di fronte al loro idolo, deve dire (Esodo XXII, 20): Colui che sacrifica ad un idolo, sia completamente distrutto.”
Il rabbino Iarchi (riferendosi a Num. XXV,3), insegna che i gentili onorano il loro Dio defecando davanti a lui.
UNA RAGAZZA CRISTIANA che lavora per gli ebrei nel loro giorno di Sabato viene chiamata Schaw-wesschicksel, Immondizia del Sabato.
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Lascio al mediocre Calimero qua sopra farci su qualche ragionamento, ammettendo che ne sia capace. E non mi si venga a dire che sono cose vecchie perchè gli ebrei ortodossi (quelli con i ricciolini pendenti che mandano in giro i loro bambini conciati in quel modo da far soltanto pena) a tutt’oggi è fonte corrente della loro schizofrenia religiosa.
C.G.
Sei solo un pover uomo che non sai dove sbattere la tua testa colma di sterco. Vergognati ancora una volta.
So’ pero’ ….che gente come te…non conosce la vergogna.
ora ti faccio vedere io come la cosa funziona….tanto per farti un piacere ….per farti felice….perche ci vuole poco a fare felici i balordi come te.
Rodolfo
peccato che sono proprio gli ebrei i nemici peggiori della chiesa e del cristianesimo
nel TALMUD(libro satanico dei giudei anticristiani)
è permessa la pedofilia
legga caro PRETE DISTRATTO:“E’ giusto per una bambina di tre anni avere rapporti sessuali” (Abodah Zarah 37°, Kethuboth,11b,39°; Sanhedrin, 55b, Yebamoth, 12°,57b,58°,68,b);
“Quando un uomo compie rapporti omosessuali con un bambino al di sotto dei 9 anni d’età non è da condannare“ (Sanhedrin, 54b,55°);
“I rapporti sessuali con un bambino ai di sotto degli 8 anni d’età sono leciti” (Sanhedrin, 69b).
cosa dice il TALMUD????(libro satanico degli ebrei anticristiani)
In diversi punti gli ebrei danno nomi ignominiosi alle cose cristiane. Non è fuori luogo elencarne qui di seguito alcuni che essi danno a cose e persone considerate care e sa
nte dai cristiani:
GESU’ viene ignominiosamene chiamato Jeschu- che significa Possano il suo nome e la sua memeoria essere cancellati. In ebraico, il suo vero nome è Jeschua che significa Redenzione (Salvamento).
MARIA LA MADRE DI GESU’, viene chiamata Charia – sterco, escrementi (tedesco Dreck). In ebraico il suo vero nome è Miriam.
I SANTI CRISTIANI, per cui la parola in ebraico è Kedoshim, sono chiamati Kededchim, (cinaedos)- uomini effemminati (Fate). Le sante sono chiamate Kedeschoth, Puttane.
LA DOMENICA viene chiamata il giorno della calamità.
LA FESTA DI NATALE viene chiamata Nital, che indica sterminio.
PASQUA non viene chiamata con il suo nome corretto Pesach (Pasqua ebraica), ma Ketsach, che significa abbattere; oppure Kesach, impiccagione.
UNA CHIESA CRISTIANA non viene chiamata Beth Hattefillah, Casa di Preghiera, ma Beth Hattiflah, Casa di Vanità, Casa del Male.
I LIBRI DEL VANGELO sono chiamati Aavon Gilaion, Libri di Iniquità.
I SACRIFICI CRISTINAI sono chiamati Offerte di Sterco. Nel Talmud di Jerusalemme (fol.13b) si trova quanto segue:
“Colui che li vede mezabbelim (defecare – offrire il sacrificio) di fronte al loro idolo, deve dire (Esodo XXII, 20): Colui che sacrifica ad un idolo, sia completamente distrutto.”
Il rabbino Iarchi (riferendosi a Num. XXV,3), insegna che i gentili onorano il loro Dio defecando davanti a lui.
UNA RAGAZZA CRISTIANA che lavora per gli ebrei nel loro giorno di Sabato viene chiamata Schaw-wesschicksel, Immondizia del Sabato.
II. SI DEVE DANNEGGIARE IL LAVORO DEI CRISTIANI
Dato che i goim servono gli ebrei come bestie da soma, essi appartengono agli ebrei con tutte le loro facoltà e la loro vita:
“La vita di un goi e tutte le sue capacità fisiche appartengono all’ebreo.” (A. Rohl. Die Polem. p.20)
E’ un assioma dei rabbini che l’ebreo possa prendere qualsiasi cosa appartenga ai cristiani per qualsiasi motivo, anche con la frode; e ciò non può essere definito rubare dato che è semplicemente prendere ciò che gli appartiene.
Nel Babha Bathra (54b) si legge:
“Tutte le cose che appartengono ai goim sono
come un deserto; il primo che passa e le prende può rivendicarne la proprietà.”
1. NON SI DEVE FAR SAPERE AI CRISTIANI SE PAGANO UN PREZZO
TROPPO ALTO AD UN EBREO
Nel Choshen Hammischpat (183,7) si legge:
“Se mandi un messaggero a ritirare del denaro da un Akum e l’ Akum paga più di quanto deve, il messaggero può tenersi la differenza. Ma se il messaggero non lo sa, la puoi tenere tu stesso.”
sempre nel satanico TALMUD
si legge questo………..
CAPITOLO II
I CRISTIANI DEVONO ESSERE STERMINATI
I seguaci di “quell’uomo,” il cui nome per gli ebrei significa “Possano il suo nome e la sua memoria essere cancellati,” non devono essere considerati diversi da gente di cui è bene liberarsi. Coloro che tengono i figli di Israele in cattività sono chiamati romani e tiranni, e con la loro distruzione gli ebrei saranno stati liberati da questa quarta cattività. Ogni ebreo è perciò tenuto a fare tutto quello che può per distruggere l’empio regno degli edomiti (Roma) che governa il mondo intero. Siccome, però, non è sempre e dovunque possibile effettuare questo sterminio di cristiani, il Talmud ordina che essi siano attaccati almeno indirettamente, e cioè: di causare loro del male in tutti i modi possibili, e di ridurre con questo mezzo il loro potere al fine di aiutare la loro distruzione finale. Quando possibile, l’ebreo deve uccidere i cristiani, e farlo senza pietà.
Articolo I. – SI DEVE FARE DEL MALE AI CRISTIANI
L’ebreo ha l’obbligo di fare del male ai cristiani per quanto egli possa, sia indirettamente – non aiutandolo in nessuna maniera – che direttamente – distruggendo i loro piani e progetti; nè deve salvare il cristiano in pericolo di morte.
è vero che la santa chiesa cattolica romana e apostolica è calunniata
ma quello che lei caro sacerdote IGNORA
è che i calunniatori della chiesa cattolica sono
i massoni,satanisti ed ebrei……
ebrei che controllano i mass media
e l’opinione pubblica
ebrei che hanno creato l’ateismo
MARX era un massone satanista
tanto per farle un esempio
Gentilissimo signor anonimo, la letteratura prodotta per dimostrare come gli ebrei hanno una responsabilità molto forte nei confronti dei cristiani nell’attuale scenario mondiale, è molto significativa.
Eccoti accontentato…spero sei soddisfatto di cotanta merda….ma se vuoi posso continuare ad oltranza….balordo che non sei altro.
Rodolfo
Calimero non sopporta che gli si ricordano, per tentare di mettergliele in quella testa di cemento che si porta appresso, le verità paragonabili alle tante intolleranti schizofrenie islamiche di cui si riempie quella boccaccia da cafone.
Va in fibrillazione come tutti gli ipocriti incalliti.
E comincia, ovviamente , a insultare come da suo personale copione visto e rivisto di gente mediocre. In poche parole, l’inciviltà allo stato brado. Oserei dire anche imbecillità, ma su questo ne è lui stesso perfettamente al corrente, non occorre rimarcarlo.
C.G.
OK
Riassumendo
Sylvi arriva all’Hotel Castello di Pavone,Mercoledì sera.
Poi arrivano Giovedì ,Uroburo e Gino che pernottano da me.
A questo,punto si potrebbe programmare così :
Ci si incontra tutti Giovedì alla Rotonda verso le 11,oo 11,30,o presso il piazzale antistante L’ospedale, al baretto chiosco che Sylvi conosce, si va poi a pranzo dove Uro già sa ,nell’agriturismo,e poi Lì si vede e si programma a seconda dei gusti.
Dipende dalla giornata,se bella Il Gran Paradiso o un giro turistico storico -paesaggistico.
Io preparo per la sera e per il pranzo del giorno seguente, all’eremo dove pernottano Gino ed Uro e Pino(che fa ?)(i posti letto sono quattro e ci sono i doppi servizi)
cc
ps-
Il castello di Pavone è una ricostruzione ottocentesca secondo i gusti che all’epoca avevano il Giacosa ed il Carducci.se ben ricordo….dicono poi che è un luogo per coppie in Luna di Miele..eh,eh Sylv,i mi raccomando le Lune di miele non finiscono mai ..!!
ps del ps..
Non ci saranno complotti Pluto -giudaici-massonici..si garantisce assistenza ai “battezzati”..