I trucchi e le manovre degli “esportatori di democrazia” Netanyahu e Al Thani per avere ai piedi l’intero Medio Oriente. Intanto però comincia ad attecchire anche tra israeliani e filo israeliani l’idea di Israele Stato anche dei palestinesi

La 66esima sessione dell’Onu ha visto Netanyahu fare una figura ridicola, da piazzista imbonitore. Dopo 20 anni che si suona l’allarme sulle “bombe atomiche iraniane”, instillando spesso il sospetto che ne abbiano già o le stiano producendo, il piazzista imbonitore Netanyahu, che oltretutto veste come un impiegato del catasto al dì di festa e indossa cravatte di banale mancanza di gusto, il suo allarme lo ha lanciato dicendo che “l’Iran ha terminato la prima fase, entro l’estate 2013 concluderà la seconda e da quel momento in poche settimane consentirà di arrivare all’uranio ad alto potenziale necessario a realizzare un ordigno”. E’ la ripetizione caricaturale della menzogna che Bush figlio ordinò al generale Colin Powell, suo Segretario di Stato,  di raccontare all’Onu per ingannare il mondo intero brandendo una bustina che disse piena dei terribili batteri antrace e cianciando di armi di distruzione di massa accumulate dall’Iraq. Powell però il suo show lo mise in piedi su ordine del suo superiore piazzato alla Casa Bianca, Netanyahu invece lo ha messo in scena di propria volontà, convinto forse che a ordinarglielo sia il suo superiore piazzato nell’alto dei cieli…
Come si vede, nonostante l’ormai ventennale starnazzare “Al lupo! Al lupo!” siamo sempre solo nell’anticamera dell’anticamera del pericolo…. Il piazzista imbonitore di Tel Aviv ha in pratica rimandato all’anno prossimo il molto strombazzato attacco all’Iran, puntando – o sperando – che a scendere in campo affianco all’esercito di Tel Aviv siano soprattutto l’esercito Usa con il contorno della Nato. Come una caricatura del Grande Dittatore di Charlie Chaplin, Netanyahu&C sognano un mondo al loro guinzaglio. Megalomania sorprendente. Oltre che molto pericolosa.
Stessa speranza, o pretesa, pare ce l’abbia l’emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa Al Thani, monarca assoluto del suo piccolo regno ma straricco di petrolio. Dopo avere avuto il ruolo principale nell'”esportazione della democrazia” in Libia, l’emiro ha tentato il bis in Siria fomentando da mesi, assieme agli Usa, l’Inghilterra e Israele, la rivolta in Siria. Rivolta che vede impegnati non tanto cittadini siriani quanto contingenti di militari e istruttori militari, soprattutto del Qatar, fatti affluire dall’estero, riforniti di armi Usa e affiancati da mercenari strapagati. Dopo mesi di massacri da ambo le parti e di notizie fasulle per spingere l’Occidente a indignarsi e intervenire quindi in armi, l’emiro ha dichiarato a un giornale del Kuwait che “è ora di prendere atto dell’impossibilità di rovesciare il regime siriano”. Motivo per cui Al Thani ritira le sue truppe  e i suoi mercenari dalla Siria e punta sull’intervento degli eserciti dei Paesi del Golfo in blocco più l’Arabia Saudita, sperando inoltre che si muova anche la Nato. E per “spingere” meglio usa la sua formidabile emittente televisiva Al Jazeera per veicolare versioni di comodo e verità pilotate.
Non si capisce bene come possa “esportare la democrazia” un monarca assoluto come Al Thani, padrone del 95% dell’intera ricchezza del suo Paese, Paese dove vige la famigerata legge islamica nota come Shariah, tratta gli immigrati quasi come schiavi privi di diritti e distribuisce i 245 miliardi di prodotto interno lordo tra i 224 membri della famiglia reale. Al resto del Paese, ovvero al 99,999992% della popolazione che ammonta a 1.432.867 abitanti, va il risicato 4,8% del PIL, cioè a dire 12 miliardi di euro. Ma il 90% di quel 4,8% va agli 8.000 “funzionari governativi con delega reale”, di fatto moderni vassalli. Al Thani spende inoltre il 25% delPIL in armamenti, con l’Italia terzo fornitore. Come si vede, l’emiro – che in Italia ha messo le mani su parte dell’Eni e ha firmato accordi a vasto raggio con l’Ansa, che è la principale agenzia di stampa italiana, è davvero un “esportatore di democrazia”, anzi è uno straordinario “esportatore di democrazia”….
L’ossessione della destra israeliana per l’immaginifica Bomba iraniana non riesce dunque a nascondere il fatto che da 20 anni si raccontano balle, una sorta di bis ipnotico e di lunga durata delle balle “atomiche” e di “distruzione di massa” usate da Tony Blair e Bush figlio per ingannare il mondo e invadere l’Iraq. E sorvoliamo sull’indecente e razzista seconda parte del delirio netanyahuano: l’ipotetica Bomba iraniana  “non minaccia solo Israele ma anche l’Europa, gli Stati Uniti e il mondo intero perché è come se fosse nella mani dei terroristi di Al Qaeda”. Meglio avrebbe fatto Netanyahu a dire qualcosa sull’arsenale nucleare iraniano e a spiegare perché mai è così ricco di ordigni nucleari – si stima circa 300 – da rendere evidente che il loro ruolo non può essere solo quello della deterrenza, per la quale bastano infatti anche solo un paio di atomiche. Meglio avrebbe fatto il primo ministro israeliano a spiegare perché mai i maligni, anche israeliani, fanno trapelare la notizia, si spera falsa, che esista “l’opzione Sansone”, a fronte della quale diventano noccioline e impallidiscono anche gli asseriti piani aggressivi atomici  iraniani.
L’unica cosa certa, a parte le chiacchiere, è lo sforzo israeliano, degnamente supportato dagli Usa, di impedire a tutti i costi la nascita dello Stato palestinese. Del quale ormai si parla sempre più inutilmente da oltre 60 anni, al punto che ormai i governi israeliani si possono permettere l’offensiva magnanimità di offrire ai palestinesi l’elemosina di una riserva indiana, un miserabile bantustan per giunta disarmato e condizionato in mille modi da Israele. Che intanto prosegue a strangolare Gaza e ad asfissiare i palestinesi ridotti nelle enclave di quella che fu la Palestina e che è ridotta a brandelli di terra controllata in modo ossessivo dai militari israeliani e sempre più impoverita da continui furti di terra e fonti d’acqua per far sempre più spazio alla diffusione delle peste coloniale.
a proprio questo pervicace muro contro i diritti dei palestinesi comincia a far circolare con insistenza la convinzione che l’idea dei due Stati, uno ebraico e l’altro palestinese, sia ormai totalmente irrealistica e che la soluzione può essere invece solo ed esclusivamente quella auspicata dal sionismo di Judah Leon Magnes, eminente rabbino sia negli Usa che in Palestina dell’ebraismo riformato,  morto nel ’48: vale a dire, uno Stato unico per ebrei, musulmani, cristiani, atei, ecc., tutti con pari doveri e diritti a prescindere dall’appartenenza religiosa ed etnica.
Le due voci oggi più sorprendenti di questo rilancio delle idee di Magnes sono probabilmente quelle di Carlo Strenger e dell’avvocato statunitense di origine israeliana  Josef Avesar. Il primo è psicanalista e filosofo, direttore del programma post laurea di psicologia all’Università di Tel Aviv nonché esperto e commentatore di questioni mediorientali per alcune testate internazionali. Il secondo è un avvocato di successo negli Usa, fondatore e presidente della Confederazione Israelo-Palestinese (  http://www.aboutipc.org/AboutUs.htm ), per ora solo aupiscata e sulla carta. Strenger ha scritto di recente un articolo per il quotidiano israeliano Haaretz che ha suscitato grande sorpresa e vasta eco, per sostenere appunto che la soluzione dei due Stati è ormai impossibile e che si deve andare verso lo Stato unico con l’annessione della Cisgiordania e la parità di diritti e doveri dei palestinesi. Dell’articolo esiste una sintesi in lingua italiana, con indicato il link dell’originale. La sintesi, a cura del blog Frammenti vocali in Medio Oriente, è la seguente e si trova in http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/09/israele-abbiamo-perso-e-tempo-di.html:

“Israele: abbiamo perso. E’ tempo di pensare a uno Stato unico.
di Carlo Strenger

Migron [una colonia ebraica in terra palestinese, ndr] è stato evacuato, ma questo non salva la soluzione dei due stati. E’ stato evacuato perché costruito su un terreno privato, non perché fa parte del futuro Stato di Palestina. Decine di altri insediamenti restano in piedi, ora ci sono più di 300.000 coloni ad est della Linea Verde, escludendo Gerusalemme est. Per decenni la sinistra di Israele si è impegnata per la soluzione dei due Stati, ma è il momento di guardare la realtà. Abbiamo perso. L’anno scorso Sari Nousseibeh, nel suo libro, ha invitato i compagni palestinesi a rendersi conto che gli ebrei sono troppo traumatizzati dalla loro storia per rinunciare alla sovranità della West Bank e che uno Stato palestinese non vale ulteriore caos e sangue .Non ero pronto a sentire questo, allora, ma è semplicemente inutile continuare a chiudere gli occhi. Mi arrendo . La soluzione di due Stati non accadrà.
La maggior parte dei membri della coalizione di Netanyahu sono esplicitamente per la soluzione dello stato unico, Bibi stesso solo a parole si è dimostrato favorevole a uno stato palestinese. Le sue azioni hanno mostrato il contrario ,ma anche i leader dell’opposizione israeliana si sono resi conti che la soluzione di due Stati fa perdere loro voti .
Inoltre, la situazione è abbastanza simile da parte palestinese. Élite palestinesi preferiscono l’Occidente , la posizione politica di Abbas è debole, non è chiaro se ci sarà un altro leader palestinese ompegnato nella soluzione dei due stati.
Quindi, nonostante i cuori stanchi, abbiamo bisogno di cercare alternative. Alleati naturali della sinistra sono coloro che credono nei valori fondamentali della democrazia liberale come Moshe Arens e Reuven Rivlin. Entrambi ritengono che Israele dovrebbe annettere la Cisgiordania e dare ai palestinesi pieni diritti politici e quindi respingere uno stato di apartheid. Questa ipotesi incontra serie difficoltà: come   potrebbe   funzionare uno stato unico dopo quasi un secolo di tragiche e mortali lotte ? L’ethos nazionale sarà bloccato per il predominio etnico per decenni. L’arma centrale in questa lotta sarà, come il demografo Arnon Sofer ha dichiarato, il ventre femminile: ebrei e palestinesi si combatteranno tra di loro per avere il maggior numero di  bambini  al fine di ottenere la supremazia
Ma forse il futuro Stato non sarà molto diverso dalla realtà in cui viviamo già. Israele è coinvolta in una guerra culturale per definire il suo futuro. Da decenni. ebrei nazional-religiosi e ultra-ortodossi hanno puntato a far nascere  bambini per superare gli ebrei laici. Molti di loro aspettano il momento in cui la democrazia di Israele si trasformerà in una vera e propria teocrazia.Lo Stato di israele non è unitario,ma costituito da un certo numero di tribù che non hanno valori comuni. Israele vive già con l’anomalia di quattro diversi sistemi di istruzione: uno secolare ebraico, uno nazional-religioso, uno ultra-ortodosso e uno sistema arabo.
Il nuovo stato dovrà funzionare come una confederazione e dare autonomia ai suoi Stati costituenti o cantoni. Dovremo guardare in profondità i modelli esistenti come la Svizzera,il Canada e il Belgio. Dovremo guardare da vicino come l’UE punta a un governo centrale più forte per unire culture  diverse. Scrivo questo senza piacere e gioia. Penso che il nuovo stato emergerà attraverso doglie dolorose e un lungo conflitto. Ma questo è ciò che la maggior parte degli israeliani hanno deciso con le loro azioni e attraverso il loro voto. Questo è ciò che i palestinesi hanno determinato con una serie di errori storici. Dobbiamo trarre il meglio da una brutta situazione“.

Interessante anche l’intervento di cui al link http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/index.php?option=com_content&view=article&id=3849%3Aperche-e-il-momento-di-discutere-della-soluzione-dello-stato-unico&catid=23%3Ainterventi&Itemid=43&fb_source=message , che non riporto per non allungare troppo il testo di questa puntata del blog, ma che vi consiglio di leggere cliccando sul link.
Il problema è che anche da parte palestinese si insiste pur se ormai irrealisticamente per avere un proprio Stato nazionale e che a insistere di più sono gli estremisti, la burocrazia che campa soprattutto con i sussidi dell’Europa e tutti quegli operatori che del turismo per così dire rivendicativo e solidale e dell’assistenzalismo internazionale sono riusciti a farne il proprio business. Poiché uno Stato palestinese che non sia solo un bantustan o un protettorato israeliano è ormai fuori dalla Storia, insistere su tale richiesta, ormai una pretesa, serve solo a tenere in vita il terrorismo e il suo uso strumentale da parte di vari Stati mediorientali.

L’avvocato Avesar, presidente del progetto di Confereazione Israelo-Palestinese, ha addirittura diffuso tramite Youtube il suo progetto di Stato unico, illustrandolo con una divertente animazione da cartoni animati e mettendolo in rete nelle tre lingue principali per un tale argomento, inglese, arabo ed ebraico:

A quanto pare, quindi, il solito fare la voce grossa all’Onu contro l’ipotesi di Stato palestinese o il continuo tirarla per le lunghe con una Road Map affidata al sempre più inconcludente Quartetto, forse non riuscirà a nascondere l’inizio di mutamento di registro in parte degli intellettuali e dell’opinione pubblica di Israele e degli ebrei della diaspora.
382 commenti
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  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x l’Occidentale

    La ringrazio per i suoi luminosi, illuminati e illuminanti consigli. Peraltro non richiesti (anche perché so benissimo sbagliare da solo, come diceva quel Tale). A Occidente il sole tramonta, eppure lei risplende rutilante come fosse a Oriente. Un miracolo! Ovviamente.
    Miracoli a parte, rifletta di più sulla comune origine delle parole “occidente” e “uccidenee”, data la comunanza di “occidere” e “uccidere”. Poi rifletta anche sulla stretta parentela delle parole “oriente”, “orientarsi”, “orizzonte”, “orizzontale”, “oro”, “tesoro”, “aurora”, e fors’anche “sorgere” e “risorgere”. Riflettere anche solo su queste parole le farà andar via un po’ di boria senza la fatica di doversi sobbarcare lo studio di qualche millennio di storia, matematica, geometria, astrononomia, archeologia, religioni, mitologia, ecc.
    Un cordiale saluto.
    nicotri
    P. S. Mi saluti Daniele. Ovviamente.

  2. ciro vallone
    ciro vallone says:

    Come volevasi dimostrare. Daniele non so chi sia . Probabilmente è un suo ennesimo eteronimo .

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 30.09.12 alle 20:33 } … e’ un mio regalo a lei personalmente…per farla un po’ felice…
    Kissinger: No More Israel in 10 Years
    “Middle East horror. Democratic Party dissing Jerusalem. Iran’s oath to destroy our only friend
    ————————————————-
    Caro Rodolfo,
    mi scusi ma quel che lei ha scritto non mi rende affatto felice Credo che lei abbia sempre molto mal capito la mia reale posizione.
    Ho SEMPRE detto che l’assetto della Palestina dovrebbe scaturire da un accordo bilaterale e su piede di parità tra israeliani e palestinesi. Non ho mai detto niente altro.
    Ovviamente questo parte dal ritiro unilaterale di Israele (la parte infinitamente più forte e che non corre alcun pericolo se non per gli imbecilli ed i fanatici, lei fa parte della seconda categoria) da TUTTI i Territori Occupati.
    Quanto all’articolo a me sembra un’altra ennesima dimostrazione di allarmismo privo di basi reali, che consiste nel gridare Al lupo al lupo tanto per fare un po’ di propaganda che serve a coprire le reali prassi israeliane che consistono in tanti piccoli passi per realizzare una Grande Israele etnicamente pura. Che rimane l’unico vero obiettivo della politica sionista.
    Il fatto che Israele sia “il nostro unico vero amico” in Medioriente è una battuta di spirito: gli israeliani sono amici solo di se stessi e sono ormai in grado di giocare in proprio. E farsi rappresentare in un’area come il Medioriente da uno stato razzista e che attua una politica che assomiglia molto ad un genocidio (secondo l’attuale definizione dell’ONU, vedi : http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio ) è una pessima presentazione. U.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Sono contrario alla pena di morte, se non per il codice penale militare in tempo di guerra, esattamente per queste ragioni. U.
    ————————————————–
    Da Lastampaonline di oggi
    L’AMERICA CHE METTE IL FRENO AL BOIA
    Casi riaperti all’ultimo, esami del Dna, processi viziati: sono 140 gli innocenti salvati dal patibolo dal 1973
    Processi rifatti e condanne cancellate, vite salvate a un passo dal gong; ma anche esistenze cancellate da un’iniezione letale. Dal 1989, l’anno in cui il test del Dna entrò massicciamente nel sistema giudiziario americano, oltre 2000 persone – verso il braccio della morte o condannate a pene pesanti – hanno visto i loro casi riaprirsi, in oltre 300 casi grazie al test del Dna, in altri per errori procedurali durante la raccolta delle prove o per come sono state ottenute le confessioni. Addirittura, secondo il «Death Penalty Information Center», 140 detenuti sono stati rilasciati dal 1973 dal braccio della morte poiché è emersa la loro innocenza … Ma quanti invece sono stati uccisi anche se innocenti? Di sicuro Carlos De Luna nel 1989.

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri,
    per quanto riguarda l’ etimologia delle due parole
    “occidentale-orientale” lei ha perfettamente ragione….il fondo il letterato e’ lei…io sono solo un ‘ignurante de campagna”…
    pero’ dovrebbe convenire che mentre l’ orientale(il Musulmano) dopo aver fatto eccellenti cose come lei m’ insegna…si e’ fermato alle sette vergini in Paradiso….al fanatismo religioso per cui non puoi disegnare na vignetta di Maometto che ti incendiano il mondo…
    mentre l’ occidentale anche se ha inventato la bomba atomica….(e non voglio dilungarmi su tutte le altre tecnologie di cui l’ orientale ne usufruisce solo i frutti senza aver mai contribuito in NULLA)
    e’ riuscito a debellare le grandi malattie …a migliorare l’ agricoltura…ad arrivare sulla luna…piedistallo di quando la Terra non ci sara’ piu’ …permettendo e dando al genere umano, con le sue pecche e i suoi difetti ma anche con i suoi pregi …..forse la possibilita’ di salvarsi in qualche altro pianeta della nostra galassia..
    Difficilmente sara’ questo possibile a chi crede che farsi saltare in un autobus tirandosi dietro centinaia di innocenti…lo proietterebbe nelle braccia di sette belle vergini che lo aspettano a gambe aperte.
    Una cosa dunque e’ l’ etimologia delle parole…un’ altra sono i fatti.
    Un saluto
    Rodolfo

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri,
    mi scusi…le vergini sono 72 e non sette…
    io nella mia ignuranza pensavo che una al giorno bastasse….
    R

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    per una settimana ….poi nun se sa’ ,
    la provvidenza Musulmana e’ inesauribile…
    R

  8. peter
    peter says:

    X l’ illuminato

    la nuova Gerusalemme Celeste?!
    Per cominciare io escluderei ebrei e musulmani.
    Farebbero troppo casino anche su
    ‘nuovi’ mondi

    Peter

    ps
    pure calvinisti avventisti testimoni di
    genova santi dell ultimo giorno e notte
    induisti e pure piduisti

  9. peter
    peter says:

    E soprattutto i mormoni. Mai al regime
    secco. E la siora Anita vota per Romney…
    O Dio santo

    Peter

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo
    Questa e’ la definizione di genocidio che si legge sul link da lei postato”\:-“Costituiscono genocidio, secondo la definizione adottata dall’ONU, “Gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”. Anche la sottomissione intenzionale di un gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la scomparsa sia fisica sia culturale, totale o parziale, è di solito inclusa nella definizione di genocidio”.

    Io ci vedo molto poco di genocidio da parte Israeliana….forse ingiustizie si….ma quello non lo si puo’ chiamare genocidio….i Palestinesi son li….grassi e pasciuti….anche nelle prigioni Israeliane…..sono liberi di viaggiare….molte alte cariche nello Stato e nelle amministrazioni Israeliane sono occupati da Palestinesi Israeliani….ed il 20% degli Israeliani e’ Palestinese….con le loro Moschee liberi di seguire la loro religione….con i loro centri di cultura…
    liberi nei loro caffe’
    di fumare il narghile’
    dov’ e’ li il genocidio?
    Chiamare me fanatico la considero un’ offesa….
    io vedo i fatti e so distinguere…non sono cieco come vuole esserlo lei.
    M’ intende? Esserlo….non che lo e’…
    forse lo trova chic …oggi direbbero figo.
    Un saluto
    Rodolfo

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    C’è poco da prendere in giro i musulmani per il loro paradiso. Quello cristiano non è da meno, per giunta molto più noioso e guadagnato solo soffrendo le pene dell’inferno in terra. Dato che quando cito le bestialità della bibbia, tipo gli stermini di interi popoli “ordinati da Dio”, anche lei mi risponde piccato che si tratta di scritti che vanno interpretati, mi meraviglio che non prenda neppure in esame l’ipotesi che anche la faccenda delle 72 vergini vada interpretata. Solito due pesi e due misure… Ma poi: che dire di una religione centrata su un Dio che come segno dell’alleanza col “popolo santo” (!), eletto tale con criteri francamente balordi, sceglie la circoncisione, preoccupandosi cioè ossessivamente del coso maschile? Ridere o piangere? E vorrà ammettere che tra le 72 vergini e il “coso” un qualche tipo di rapporto c’è. O no? A lei forse non risulta?

    In ogni caso, quando due anni fa sono stato in Iran, sono stato anche a Qom, ritenuta città santa e sede di una grande scuola per la formazione del clero, credo fino agli ayatollah. Nel corso dell’incontro con un giovane mullah a un certo punto ho alzato il dito, come sempre faccio quando chiedo la parola, e ho chiesto: “Mi scusi, ma le donne che vanno in paradiso trovano 72 maschioni vergini? O badano ad altro anche lassù?”. Dopo un attimo di panico dei miei compagni di viaggio e di sbalordimento del mullah, che parlava italiano avendo vissuto ed essendosi laureato a Milano, è arrivata la risposta accompagnata da un sorriso: “Mah, spero di sì, ma non lo sa nessuno. Anche perché sono affermazioni che non credo vadano prese alla lettera”.
    Incoraggiato, ho posto un’altra domanda: “Non trova assurdo che le tre religioni monoteiste, centrate quindi sullo stesso Dio, si facciano da tempo la guerra dandosi l’un l’altra dell’infedele? E in particolare, non trova ancora più assurdo l’antagonismo islam/ebraismo dal momento che Allah ed Eluah sono la stessa parola? State per farvi guerra, eppure il saluto “Pace a te” è lo stesso sia in arabo che in ebraico: salam aleikum in arabo e shalom alecha (se a maschio) e shalom alech (se femmina) in ebraico”. Lo sbigottimento si è accentuato, anche tra i miei compagni di viaggio timorosi che avessi osato troppo. Poi la risposta con un altro sorriso: “Ma noi non vogliamo fare la guerra a nessuno. La domanda deve perciò farla semmai a chi vuole fare la guerra a noi. Siete voi europei che avete invaso e colonizzato anche Paesi arabi e sono gli Usa che bombardano o assediano Paesi musulmani, non viceversa”.

    Come vede, c’è poco da ridere….
    Un saluto.
    pino nicotri

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sara’ tutto vero quello che dice….ma lei divaga…caro Nicotri
    il mio discorso era incentrato sull ‘ “Occidentale-Orientale” sulla loro etimologia da lei spiegata perfettamente…e dell’ apporto portato alla civilta’ ed al progresso dai due ….che e’ tutto il contrario della loro etimologia….e di come i secondi siano rimasti imprigliati nella rete dei dogmi e del fanatismo religioso.
    Per l’ Ebreo e per l’ occidentale non e’ stato cosi….il suo apporto alla nostra civilta’ cosi come la viviamo adesso e’ stato decisivo….
    l’ Ebreo mette tutto in discussione…. persino Dio.
    Un saluto con un sorriso naturalmente….aaaach il sorriso…
    Rodolfo

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Massì, una rinfrescata di memoria per Rodolfo, il circonciso.

    ALCUNI PRECETTI RIGUARDANTI I CRISTIANI…

    Secondo l’insegnamento del Talmud, i cristiani sono idolatri e tenuti in odio dagli ebrei. Di conseguenza, ogni ebreo che desiera piacere a Dio ha il dovere di osservare i precetti che furono trasmessi ai Padri della loro razza quando vivevano in Terra Santa e che riguardano i gentili idolatri, sia quelli che abitavano fra di loro che quelli che abitavano in paesi vicini.
    L’ebreo perciò deve (1) Evitare i cristiani; (2) Fare tutto ciò che può per sterminarli.

    CAPITOLO I

    I CRISTIANI DEVONO ESSERE EVITATI

    Gli ebrei devono evitare tutti i contatti con i cristiani per quattro motivi: (1) Perchè non sono degni di partecipare alla vita ebraica; (2) Perchè sono immondi; (3) Perchè sono idolatri; (4) Perchè sono assassini.

    Articolo I. – I Cristiani Devono Essere Evitati –
    Perchè Sono Indegni di Partecipare
    ai Costumi Ebraici

    L’ebreo, per il fatto di appartenere alla razza eletta e di essere circonciso, possiede una tale dignità che nessuno, nemmeno un angelo, può essergli uguale. Infatti, egli viene considerato quasi uguale a Dio. “Colui che colpisce un israelita” dice il rabbino Chanina “agisce come se schaffeggiasse la faccia della Divina Maestà di Dio.”
    L’ebreo è sempre considerato buono, nonostante certi peccati che possa commettere; nè possono i suoi peccati contaminarlo, più di quanto la sporcizia possa contaminare il gheriglio della noce, ma sporca solo il suo guscio. Solo l’ebreo è considerato un uomo; l’intero mondo gli appartiene e tutte le cose lo devono servire, specialmente “gli animali che hanno forma di uomini.”
    E’ perciò chiaro che essi considerano contaminanti tutti i contatti con i cristiani, in quanto detraggono dalla loro dignità. Perciò essi devono secondo la loro legge tenersi il più lontano possibile da tutti coloro che vivono e agiscono come fanno i cristiani”.

  14. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Una rinfrescata di memoria per Cerutti Gino, il senza palle……

    Anita

    ———-

    Chiedo scusa al forum.

    A.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Da ragazzo mi chiamavano Gino Trepalle…
    Proprio così.
    C’azzeccasse una volta!
    màh..

    C.G.

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 01.10.12 alle 14:06 }
    Anche la sottomissione intenzionale di un gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la scomparsa sia fisica sia culturale, totale o parziale, è di solito inclusa nella definizione di genocidio”.
    Chiamare me fanatico la considero un’ offesa…. forse lo trova chic …oggi direbbero figo.
    ————————————————-
    Caro Rodolfo,
    creare condizioni di vita come quelle create dagli israeliani nei Territori Occupati per costringere la popolazione araba a partire è, a mio modo di vedere , volere la scomparsa fisica e culturale della comunità palestinese. Quanto meno la loro scomparsa nel territorio dello stato israeliano, i cui confini non sono MAI stati definiti.
    A mio parere è un vero e proprio genocidio ancorchè condotto principalmente per via indiretta.
    Che i palestinesi siano grassi e pasciuti è una barzelletta. Vivono in condizioni indegne sottoposte al totale arbitrio dei vostri mascalzoni. In Israele non esiste l’habeas corpus, per i palestinesi poi non ne esiste neppure il concetto. Qualunque palestinese può essere arrestato e detenuto nei vostri lager a tempo indeterminato e senza alcun processo, semplicemente per via amministrativa.
    Insomma proprio come gli useggetta a Guantanamo non conoscete leggi che non siano le vostre volontà. Voi volete distruggere l’identità nazionale palestinese e questo è un genocidio.
    Io trovo che lei, per quanto a differenza di tutti gli altri riconosca le ingiuste sofferenze del popolo palestinese, ha l’intolleranza di tutti coloro che difendono il sionismo. Alcune sue affermazioni sono poi specificamente fanatiche:
    1. l’ebreo non conosce l’odio
    2. la scomparsa d’Israele significa la scomparsa di tutto il mondo
    3. la realtà israeliana è una realtà eterna (dicevate la stessa cosa anche duemila anni fa).
    Alcune sue affermazioni poi mi lasciano veramente sbalordito: a volte lei è proprio come la Silvy. Non mi è mai interessato essere chic. E poi non lo sono.
    Un saluto U.

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sempre per quella questione del fanatismo religioso:

    Articolo II – I Cristiani Devono Essere Evitati –
    Perchè Sono Immondi

    “Non si sa quanto spesso l’ebreo debba lavarsi e purificarsi, e nemmeno quanto debba studiare per evitare tutto ciò che può contaminarlo. Il Talmud insegna, comunque, che i cristiani sono persone il cui semplice contatto tattile rende le cose immonde. Nell’ Abhodah Zarah (72b) si legge:
    “Un certo uomo stava versando del vino da un contenitore ad un altro per mezzo di un tubo, quando un Goi venne e toccò il tubo con la mano. Il risultato fu che tutto il vino (di entrambi i contenitori) dovette essere gettato via.”
    Tutti i recipienti, perciò, devono essere lavati se l’ebreo l’ha acquisito da un cristiano, anche se non è mai stato usato. Nello Iore Dea (120,1) si dice:
    “Se un ebreo compra da un Akum (cristiano) un recipiente per usarlo a tavola, sia che sia fatto di metallo, di vetro o di piombo, anche se è nuovo, lo dovrà lavare in un Mikvah (grande catino), o in una cisterna che tenga quaranta quarti d’acqua.”

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Se si legge il testo integrale del discorso di Netanyahu e di Ahmadinejad… il Presidente Iraniano di origini Ebraiche ….si puo’ trarre solo una conclusione…..
    Il primo ha fatto un discorso chiaro e sobrio….indicando da dove vengono i pericoli e quello che si dovrebbe fare per evitarli puntando ancora una volta non solo alla guerra ma anche sulla soluzione del problema per via diplomatica… il suo discorso e’ stato interrotto parecchie volte da applausi.
    Mettendo da parte il suo Inglese impeccabile.
    Il secondo….oltre a negare l’ esistenza di Israele e negare ancora una volta in toto l’ olocausto ….ha minacciato il mondo intero….a sala vuota….
    senza mai un applauso…nemmeno dalle delegazioni Arabe.
    Questi sono i fatti…..e non come era o non era vestito Netanyahu e se la sua cravatta era di pessimo gusto e non passava sul vestito…se sembrava un impiegato del catasto o no…chi cacchio se ne frega del vestito o della cravatta? E come e’ vestito un impiegato del catasto in un di’ di festa?
    Pero’ non si critica il discorso di Ahmadinejad e del suo modo di vestire….piu’ adatto ad un pecoraio che ad un uomo politico.
    Mah…oramai davvero, non c’ e’ salvezza ….
    Rodolfo

  19. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Lei caro Uroburo mi parla addosso e non segue il mio discorso….
    R

    xgc
    stai scadendo nel cattivo gusto..e nel pregiudizio tout court….
    volgarita’ e nient’ altro….da te pero’ non ci si puo’ aspettar altro…e non vale veramente la pena risponderti….dovresti vergognarti.
    R

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Nò, bellezza!
    Ti ho soltanto fatto presente che quando le teste di cemento par tuo starnazzano sull’intolleranza e il fanatismo islamico dovrebbero prima dare una robusta ramazzata davanti al proprio portone di casa.
    Tutto qui, senza erigermi ad avvocato difensore di chicchessia, giustificare le porcate da una parte o dall’altra.

    Vai.
    C.G.

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Gli esportatori di democrazia vogliono uccidere il giornale israeliano Ha’aretz, in modo da avere via libera nello spargere tossine razziste e guerrafondaie nella testa degli israeliani.
    —————————-
    http://www.internazionale.it/opinioni/amira-hass/2012/09/28/una-voce-importante/

    di Amira Hass

    28 settembre 2012 11.11
    C’è un lato positivo nella crisi finanziaria che ha colpito Ha’aretz, il quotidiano israeliano per cui lavoro da 23 anni: noi giornalisti abbiamo finalmente cominciato a conoscerci e ad abbinare le facce ai nomi. Un paio di anni fa alcuni cronisti e redattori di Ha’aretz hanno creato un nuovo comitato di redazione, molto agguerrito, che ha sostituito un organismo antiquato e inefficace.

    Le assemblee hanno riunito persone che si conoscevano solo di nome, e spesso neanche quello. Sabato scorso uno sciopero di due ore e mezza con manifestazione davanti all’edificio della redazione è stato un ulteriore passo avanti verso la creazione di un organismo collettivo, dove prima c’erano solo individui isolati. È stata la seconda iniziativa del genere nel giro di un mese.

    Oggi il nostro collettivo di circa quattrocento lavoratori rischia di perdere un quarto degli iscritti: di recente la proprietà ha infatti annunciato di voler licenziare circa cento persone. Alla base della crisi ci sono motivi universali come la migrazione degli inserzionisti verso internet e la crescita delle testate online, ma anche il boicottaggio pubblicitario di un magnate israeliano e l’avvento di un quotidiano gratuito competitivo, Israel Hayom (Israele oggi), finanziato dal miliardario israelo-americano Sheldon Adelson, che si è arricchito con i casinò.

    Come molti di voi immagineranno, la linea editoriale di Israel Hayom è estremamente ossequiosa nei confronti di Benjamin Netanyahu e della sua politica. Sia Adelson sia Netanyahu (che ha studiato negli Stati Uniti) sono ferventi repubblicani, nell’accezione più americana del termine. Come se non bastasse, più di un anno fa il suddetto magnate ha comprato un altro quotidiano, Maariv, con l’obiettivo dichiarato di distruggere Ha’aretz. Oggi il nostro giornale è in bancarotta e i dipendenti stanno conducendo una battaglia eroica per ottenere almeno il rispetto dei loro diritti sociali.

    Il nostro comitato ha presentato un’infinità di proposte per risparmiare sulle spese e aumentare le entrate, convinto che la crisi non sia irreversibile. Il nostro slogan è “non c’è giornale senza giornalisti”. Un secondo slogan, “non c’è un altro Ha’aretz”, cita la canzone popolare Non ho un’altra terra (Ha’aretz in ebraico significa terra).

    La spada di Damocle che pende sulle nostre teste non minaccia soltanto le nostre carriere e i nostri stipendi. È anche un pericolo serio per una delle ultime riserve di democrazia in Israele. Ha’aretz è l’unico quotidiano che osa sfidare il potere, e la sua scomparsa faciliterebbe la diffusione dei modi di pensare più arroganti e ottusi.

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    INCREDIBILE: NEGLI USA SECONDO IL NEW YORK TIMES SI SUICIDA UN VETERANO OGNI 80 MINUTI! REALTA’ ACCURATAMENTE NASCOSTA

    http://znetitaly.altervista.org/art/7897
    USA: perchè i veterani si uccidono
    REDAZIONE 1 OTTOBRE 2012 2

    di Luke Hiken e Marti Hiken – 1° ottobre 2012

    Dati recenti indicano che per ogni soldato ucciso in Afghanistan e in Iraq, 25 veterani si suicidano al ritorno negli USA. E’ un dato incredibile. Come può essere?

    Nel 1971 la Stanford University condusse un esperimento carcerario per stabilire quali fossero gli effetti dell’incarcerazione su un gruppo selezionato di studenti. Metà degli studenti furono scelti per comportarsi da secondini mentre i membri dell’altra metà dovevano comportarsi da criminali condannati per reati gravi. L’università dovette interrompere bruscamente l’esperimento quando scoprì che i “secondini” stavano diventando oppressori sadici violenti e i “criminali” reagivano alle condizioni della prigionia in modi pericolosamente ribelli. L’esperimento evidenziò quello che accade a persone medie e istruite quando sono trattate senza rispetto e senza protezioni. Quel che è più importante, esso dimostrò gli effetti catastrofici che l’autorità, la violenza e la corruzione incontrollate avevano su quelli cui era stato affidato il ruolo di custodi e guardie. [1]

    Stiamo assistendo a un analogo crollo della moralità e della capacità di giudizio tra i soldati statunitensi che attualmente conducono le nostre guerre imperiali in Iraq, Afghanistan, Libia e altrove in tutto il Medio Oriente. “La rivista di psicologia ambulatoriale e clinica” ha recentemente pubblicato la notizia che per ogni soldato ucciso in Iraq, Afghanistan e in Medio Oriente negli ultimi dieci anni, venticinque altri veterani hanno commesso suicidio. [2] Che questi tentativi di suicidio siano o meno la conseguenza di PTSD (Sindrome da Stress Post-Traumatico), di esaurimenti nervosi o la conseguenza di aver trasformato dei buoni “soldati” in mostri assassini a causa delle situazioni in cui sono costretti (cioè l’esperimento di Stanford), è qualcosa che si può discutere. Tuttavia quello che qui è più in discussione è il fatto che più di mezzo milione di soldati e mercenari (cioè “professionisti civili”) è tornato a casa nelle nostre comunità dal Medio Oriente e che il Pentagono ritiene che circa un terzo di loro soffra di qualche forma di PTSD.

    Ciò che queste statistiche evidenziano è la depravazione morale conseguente a tutti gli aspetti del nostro coinvolgimento in Medio Oriente e l’impatto che le nostre aggressioni coloniali hanno non solo sulle popolazioni indifese che abbiamo scelto di distruggere, ma anche sui perpetratori di tali aggressioni. E’ impossibile per i soldati partecipare a omicidi di massa ingiustificati e non esserne segnati. Si sarebbe creduto che le nostre esperienze in Vietnam avrebbero fornito un’indicazione sulle conseguenze disastrose che le guerre ingiustificate hanno sugli uomini e le donne cui è richiesto di combatterle. Ma no, il nostro Pentagono e i nostri “(mis)leader” non hanno imparato nulla dal Vietnam, dai fallimenti della Russia e della Francia in Afghanistan, o dalla nostra bugiarda e vergognosa aggressione all’Iraq.

    Questi dirigenti fuorvianti non sono colpiti dalla crudeltà e dalla malvagità delle loro incursioni all’estero, mentre molti di quelli impegnati in tali guerre trascorreranno i loro giorni a contemplare il suicidio.

    Studi recenti condotti dall’Università di New York e da quella di Stanford hanno documentato il fatto che dagli attacchi dei droni statunitensi sono stati uccisi centinaia di civili in più rispetto a quelli riconosciuti dal Pentagono [3]. E tuttavia un burocrate dalla notevole testa di legno del Dipartimento della Difesa, a nome John Brennan, ha l’audacia di spiegare a Obama che questi studi sono inaccurati e che la nostra “precisa” accuratezza con i droni uccide soltanto terroristi e che le morti arbitrarie sono “estremamente rare”. Questi commenti patologicamente assurdi di Brennan sono intesi a proteggere Obama dal suo massacro di centinaia di donne e bambini innocenti identificati negli studi o dobbiamo presupporre che Obama sia più canaglia di quanto immaginassimo, per aver messo un clown come Brennan ad avallare l’utilizzo illegale dei droni?

    Una nazione che assassina indiscriminatamente civili, che scatena guerre di aggressione contro nazioni indifese e mente al suo stesso popolo a proposito delle ragioni per cui distrugge governi in tutto il mondo non sta soltanto costringendo i suoi soldati al conseguente comportamento suicida, ma distrugge anche l’integrità morale dell’intera nazione. A ogni evento sportivo in cui vediamo caccia e bandiere statunitensi esibite a fini di propagandare presso il popolo statunitense la messa in atto dei nostri crimini di guerra internazionali, la maggior parte delle persone china il capo per la vergogna per il declino di quella che un tempo è stata una grande nazione.

    L’esperimento carcerario di Stanford fu un microcosmo di ciò che sta accadendo in tutto il mondo agli Stati Uniti. Dimostra ciò che accade ai cittadini che diventano assassini internazionali e alla nazione che li paga per diventarlo.

    Marti Hiken è direttrice di Progressive Avenues. E’ ex codirettrice dell’Institute for Public Accuracy ed ex presidente della task force legale militari della lega nazionale degli avvocati. Può essere contattata all’indirizzo info@progressiveavenues.org, 415-702-9682 .

    Luke Hiken è un avvocato impegnato nella pratica del diritto penale, militare, dell’immigrazione e d’appello.

    Il sito web Progressive Avenues, http://www.progressiveavenues.org, è regolarmente aggiornato nel collegamento “What’s Added, What’s New” della home page all’indirizzo http://www.progressiveavenues.org/Whats_New_Added.html

    NOTE

    (1) The Stanford Prison Experiment – A Simulation Study of the Psychology of Imprisonment Conducted at Stanford University http://en.wikipedia.org/wiki/Stanford_prison_experiment

    “L’esperimento carcerario di Stanford fu uno studio sugli effetti psicologici del diventare carcerato o secondino. L’esperimento fu condotto alla Stanford University dal 14 al 20 agosto del 1971 da un’equipe di ricercatori guidata dal docente di psicologia Philip Zimbardo. Fu finanziato dall’Ufficio della Ricerca Navale USA e fu di interesse sia della Marina sia del corpo dei marines statunitensi come indagine sulle cause di conflitto da guardie e prigionieri militari.

    Su 75 furono scelti 24 studenti per assumere i ruoli, assegnati a caso, di guardie e di detenuti in una finta prigione situata nello scantinato dell’edificio della facoltà di psicologia della Stanford. I partecipanti si adattarono ai ruoli ben oltre le aspettative di Zimbardo, con le guardie che misero in atto misure autoritarie e alla fine assoggettarono alcuni dei detenuti a torture psicologiche. Molti dei detenuti accettarono passivamente gli abusi psicologici e, a richiesta delle guardie, maltrattarono prontamente altri prigionieri che cercavano di opporsi. L’esperimento ha avuto conseguenze anche sullo stesso Zimbardo che, nel suo ruolo di supervisore, permise che gli abusi proseguissero. Due dei detenuti abbandonarono l’esperimento in anticipo e l’intero esperimento fu interrotto bruscamente dopo soli sei giorni. Alcune parti dell’esperimento furono filmate e brani delle riprese sono disponibili pubblicamente.”

    (2) Press TV, http://www.presstv.ir/detail/236543.html “Secondo un articolo del New York Times pubblicato il 14 aprile, in media ogni giorno e mezzo muore un soldato statunitense in Iraq o in Afghanistan mentre i veterani si suicidano al ritmo di uno ogni 80 minuti.”

    “L’articolo ha anche affermato che si registrano ogni anno 6.500 suicidi di veterani, più del totale dei soldati uccisi in Afghanistan e in Iraq messi insieme da quando le guerre sono cominciate.”

    (3) Zucchino, David, Drone Strikes in Pakistan have Killed many Civilians, Study Says,” LA Times, latimes.com, 9-24-12 http://articles.latimes.com/2012/sep/24/world/la-fg-drone-study-20120925

    Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
    http://www.znetitaly.org
    Fonte: http://www.zcommunications.org/why-veterans-kill-themselves-by-luke-hiken
    traduzione di Giuseppe Volpe

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Quelle stronzate che hai scritto tu sono sconosciute in Israele….che e’ un paese laico….ed anche ai moderatamente religiosi quelle cose sono sconosciute…..quella che hai scritto e’ la melma che ti vai cercando per screditare Israele e l’ Ebreo nella diaspora…..nient’ altro che stupidi pregiudizi….internet ne e’ pieno di quella merda e della merda che li diffonde….stronzo che non sei altro …e dici di essere stato in Israele….
    e che cosa hai visto in Israele?….gente che si scostavano da te come se tu avessi avuto la scabbia? O mangiavi in disparte con un piatto solo per te…. che poi veniva disinfettato?
    Non ho tempo da perdere con te. Fai pena e vergognati.
    Rodolfo

  24. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    La Bibbia per esempio non si interessa tanto del sesso….
    solo in relazione alla riproduzione…. nell’ Ebraismo Biblico talmudico sposarsi e allevare una famiglia era una prescrizione religiosa…. dove nessuno doveva astenersi dal procreare e dove il celibe.. non e’ un uomo nel vero senso della parola … il sesso e’ considerato cosa fondamentalmente buona… come “dono buono” della creazione e non come cosa in se’ peccaminosa….il sesso pero’ puo’ essere deturpato e svilito dall’ uomo e dalla donna….. in questo senso la Bibbia condanna senza mezzi termini quelle che considera forme di perversione del sesso.
    Vai pero’ oggi in Israele…chi si sorprende o chi biasima un uomo di 40 anni che ancora non si e’ sposato? Se sei gay …per sentirti libero da pregiudizi e da persecuzioni…mica vai in Iran….li ti ammazzano….nel miglior caso ti seviziano e ti sbattono in galera…
    il miglior posto per vivere per un gay in tutto l’ arco mediterraneo….inclusa Europa … e’ proprio Israele.
    Ma in tutti gli altri campi e’ cosi….e tu vai raccontando stronzate….
    vergognati….ma vergognati davvero….
    per te…tre Pater noster…tre Ave Maria…e tre Gloria Patri…
    Rodolfo

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Abbiamo capito che lei vuole solo divertirsi e farci perdere tempo ponendo a getto continuo questioni che non stanno né in cielo né in terra, ma eviti per cortesia di lanciare la solita accusa di “antisemitismo” e simili pesanti cazzate a chi si limita a farle notare dati di fatto incontestabili. Che lei non conosca né la Torah né il Talmud è ormai chiaro da anni. Ma che passi a insultare e calunniare chi li cita è davvero il colmo! I passi citati NON sono affatto neppure superati, perché le canaglie tipo Kahane, Baruch Goldstein, Josef Ovadia, ecc., sono schifezze dei nostri giorni e non dell’epoca delle caverne anche se ne hanno la mentalità. Li abbiamo visto all’opera, fotografati ben bene, i miserabili rabbini che, bibbia alla mano come fosse un rotolo di carta igienica, assolvevano in anticipoi militari invasori di Gaza pronti a fare il macello che hanno fatto, documentato perfino da un ebreo come Goldstone nel suo rapporto alla Nato così come la condizione dei palestinesi di persone trattate da cani è stata documentata da un altro ebreo, se non erro Robert Fisk, nel suo rapporto all’Onu, talmente poco gradito a Israele da avere cacciato l’inviato, cosa che se fosse stata fatta dall’Iran non avrebbe visto il nostro solido sordido silenzio.
    Prima o poi posterò le varie sozze affermazioni negazioniste dell’esistenza del popolo palestinese di Golda Meir e di un’altra infinità di personaggi successivi, compreso il macellaio Sharon, che s’è scoperto di recente avere avuto mano libero dagli Usa per il macello che ha fatto fare a Sabra e Chatila approvato in anticipo dagli americani.
    Se continua a infangare i forumisti dovrò cancellare anche i suoi post inaccettabili. Ma poi: non aveva detto che si sarebbe occupato solo di culinaria? Come sempre, i suoi propositi sono parole al vento. In questo sembra un ministro israeliano impegnato nei “colloqui di pace” con i palestinesi.
    Buona giornata.
    nicotri

  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xNicotri
    A questo punto abbiamo rotto definitivamente….ora ho finalmente capito l’ intento e l’ indirizzo di questo blog….
    un po’ mi dispiace…mi dispiace perche’ pur in certe evidenze vi credevo diversi….ora so’ che non lo siete…e’ una malattia e contro quella malattia non ci sono ne’ Santi ne’ argomenti.
    Non mi resta altro che farvi divertire e cuocere nel vostro stesso brodo…un brodo amaro …condito con nient’ altro che calunnie e pregiudizi. Divertitevi.
    Rodolfo

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Dovresti fare invece un check su quelli che hanno scritto quelle porcate, ma capisco che per te è come scalare il K2 a piedi nudi.

    Plebaglia intollerante, razzista e sopratutto idiota.

    Esattamente come l’intolleranza, il razzismo e l’idiozia di certi estremismi islamici e non solo islamici, tanto per essere chiari.

    Vai.
    C.G.

  28. peter
    peter says:

    il Talmudde or ben sappiamo
    pieno e’ di affermazzioni
    contro il goimmi ed il cristiano
    classati qual zozzi porcelloni.

    Il Rodolfo lui s’avventa
    quale gazza sull’implume
    su chi il mero libbro presenta
    e qui sul bloggo ne da’ ‘l lume.

    Stronzo dice il Rodolfetto
    a chi non e’ di su’ ‘pinione
    ma ben si vede che l’effetto
    e’ che lui passa per puzzone

    Peter

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Faccia come crede. Vedo però che non sa resistere alla inveterata abitudine di calunniare, cosa che nel suo ultimo commento, n. 28, fa blaterando a proposito “dell’indirizzo di questo blog….”.
    Mi fermo qui. E’ meglio.

  30. peter
    peter says:

    cos’e’ questa storia del maggiordomo del papa, Paolo Gabriele, sotto processo in Vaticano con l’accusa di aver rubato documenti segreti?!

    Peter

  31. peter
    peter says:

    x Pino

    lei giustamente cita Orwell. Mi chiedo che tipo di giustizia avvenga in Vaticano. Tre giudici. Ci sono avvocati difensori?
    L’imputato rischia 4 anni di carcere in una prigione italiana. Ha diritto ad appello in Italia? Cassazione?
    Tutto sembra medievale, da santa inquisizione

    Peter

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Ovviamente il papa concederà la grazia. Onde evitare casini eccessivi….. La cosa indecente è che in casi ben più gravi di questo la “santa sede” ha fatto muro e ha messo tutto a tacere. Questa sceneggiata è un po’ come il bidet: serve a lavare le “vergogne”. Per i gonzi che abboccano. E che sono una marea, specie in Italia. Credere al Vaticano è un imperativo diciamo categorico che nel Belpaese ha un solo emulo: credere sempre e comunque a Israele….
    Un saluto.
    pino

  33. Shalom: l'inviato dell'Onu era Richard Falk
    Shalom: l'inviato dell'Onu era Richard Falk says:

    e non Robert Fisk, che è un famoso giornalista inglese inviato di guerra. A parte questo errore, caro Nicotri, lasci che il signorino Rodolfo vada per la sua strada. Che vada a fare altrove la sua hasbara.
    Shalom

  34. sylvi
    sylvi says:

    Scusatemi tutti, ma che Rodolfo voglia fare , in generale, propaganda delle sue credenze…non lo so…potrebbe anche essere…forse…
    MA…che Rodolfo voglia fare propaganda in QUESTO blog…proprio in QUESTO…
    beh…dovrei dire che avrebbe bisogno delle pilloline come me…come dice il nostro amato bidello!!
    Che lui affermi con forza le sue idee…questo sì, ma ha cercato sempre di rafforzarle con documenti, come voi del resto.
    Che speri di convincervi delle sue ragioni…sarebbe tempo perso e credo che lui lo sappia!

    Io vi leggo, intendo entrambe le parti, perchè imparo, mi faccio un’idea e anche faccio abbondanti scremature.
    Il dramma è che c’è molto, troppo, da scremare quando il cuore prende il sopravvento sulla ragione.

    E io evito di dire la mia perchè ho paura che usciate dalla tastiera con i forconi!

    Ps x Uroburo.
    Perchè non mi ha risposto al mio post dove commentavo l’art. di Scalfari sulla concezione di dx e sx più o meno einaudiana?
    Più facile darmi della…e poi ….della… qui si sbizzarrisca lei…
    Ma…e questa è una minaccia…verrò in Piemonte!!!

    saluti
    Sylvi

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Rafforzare le idee con documenti?
    E quali, di grazia, quelli del Muro del Pianto?
    Ah, bèh..
    C.G.

  36. peter
    peter says:

    X Sylvi

    Io non so cosa faccia qui Rodolfo, ed ho
    gia’ detto che non mi interessa realmente.
    So che vi e’ in giro nel mondo la vetusta
    teoria del complotto ebraico accanto a quella
    piu’ recente di minaccia islamica e scontro
    di civilta’. Entrambe sono esagerate ed entrambe
    contengono un nucleo di verita’.
    Quello che non ammetto e’ che si senta
    in diritto di insultare chi lo contraddice
    su Israele o le sue convinzioni religiose
    che poi sono la stessa cosa.

    In questo Pino e’ sempre stato molto permissivo

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Silvy
    Sono totalmente d’accordo con quello che lei scrive di Rodolfo.
    Sull’articolo di Scalfari so che devo risponderle ma non ho ancora avuto il tempo di pensarci. Me ne scuso. U.

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Che Rodolfo sostenga le sue idee è un conto, che insulti invece è un altro, mania che gli deriva non tanto dal “babbiare”, dietro il quale si nasconde quando gli fa comodo, quanto invece dalla convinzione sballata che in quanto ebreo può dare lezione a tutti e chi non è d’accordo è o un antisemita o un peto o una testa zubba e via offendendo. E’ come Israele, ha sempre e comunque ragione anche quando ha torto marcio e ammazza, demolisce, imprigiona o discrimina. Preferisco non ricordare come si è rivolto a Vox nella convinzione che fosse una donna.
    Propaganda l’ha sempre fatta, e per fortuna ha smesso la trista abitudine di tentare di sputtanare il blog, i forumisti e me sul blog di Wlodek Goldkorn su L’Espresso, forse perché Goldkorn, anche a seguito di mie querele da me vinte, ha preferito chiudere il forum e quindi non ha più commenti. Propaganda l’ha sempre fatta e, checché lei necdica, NON ha mai prodotto un documento a supporto, contrariamente a molti di noi. Anzi, quando si posta un documento, come faccio per esempio io e fa Shalom e faveva Vox si scagliava non contro l’autore del documento, ma contro chi li aveva postato.
    Un saluto.
    pino nicotri

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Questi sono i due post a cui tu non hai o non hai saputo rispondere con l’ avallo di Nicotri e il suo successivo commento:

    Rodolfo { 01.10.12 alle 23:37 }
    Quelle stronzate che hai scritto tu sono sconosciute in Israele….che e’ un paese laico….ed anche ai moderatamente religiosi quelle cose sono sconosciute…..quella che hai scritto e’ la melma che ti vai cercando per screditare Israele e l’ Ebreo nella diaspora…..nient’ altro che stupidi pregiudizi….internet ne e’ pieno di quella merda e della merda che li diffonde….stronzo che non sei altro …e dici di essere stato in Israele….
    e che cosa hai visto in Israele?….gente che si scostavano da te come se tu avessi avuto la scabbia? O mangiavi in disparte con un piatto solo per te…. che poi veniva disinfettato?
    Non ho tempo da perdere con te. Fai pena e vergognati.
    Rodolfo
    .26Rodolfo { 02.10.12 alle 2:04 }

    xcg
    La Bibbia per esempio non si interessa tanto del sesso….
    solo in relazione alla riproduzione…. nell’ Ebraismo Biblico talmudico sposarsi e allevare una famiglia era una prescrizione religiosa…. dove nessuno doveva astenersi dal procreare e dove il celibe.. non e’ un uomo nel vero senso della parola … il sesso e’ considerato cosa fondamentalmente buona… come “dono buono” della creazione e non come cosa in se’ peccaminosa….il sesso pero’ puo’ essere deturpato e svilito dall’ uomo e dalla donna….. in questo senso la Bibbia condanna senza mezzi termini quelle che considera forme di perversione del sesso.
    Vai pero’ oggi in Israele…chi si sorprende o chi biasima un uomo di 40 anni che ancora non si e’ sposato? Se sei gay …per sentirti libero da pregiudizi e da persecuzioni…mica vai in Iran….li ti ammazzano….nel miglior caso ti seviziano e ti sbattono in galera…
    il miglior posto per vivere per un gay in tutto l’ arco mediterraneo….inclusa Europa … e’ proprio Israele.
    Ma in tutti gli altri campi e’ cosi….e tu vai raccontando stronzate….
    vergognati….ma vergognati davvero….
    per te…tre Pater noster…tre Ave Maria…e tre Gloria Patri…
    Rodolfo

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Scusatemi….erano due post…che io volevo copiare nel blog di Popeye per gc……nella fretta li ho ricopiati qui combinando un pasticcio.
    Mi dispiace.
    R

  41. Anita
    Anita says:

    x Il blog

    Io non mi posso intromettere perche’ ormai Rodolfo fa parte della mia famiglia…..percio’ qualsiasi cosa scrivessi sarebbe presa per parzialita’.

    Tirare in ballo arcaiche leggi del Talmud mi sembra totalmente idiotico, specialmente quando usate per dileggiare una persona di religione Ebraica.

    Anita

  42. peter
    peter says:

    e meno male che non si poteva intromettere…
    Altrimenti sarebbero gia’ sbarcati i Marines, devo pensare…

    Peter

  43. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Premesso che ribadisco la mia contrarietà per le pubbliche esposizioni di legami familiari o comunque privati, se c’è qualcuno che dileggia altri, questi è Rodolfo. Dileggiare l’appartenenza religiosa poi qui nessuno se l’è mai neppure sognato, a parte lo sputare di Rodolfo sopra l’islam e i musulmani in quanto tali e le corbellerie di qualche “Occidentale e me ne vanto”, falsi Shalom, Daniele e via ragliando.
    Personalmente a Rodolfo ho dedicato fin troppo tempo. E’ come avere parlato al muro, o peggio alla pietra o a lastre di plastica, ma lo faccio soprattutto per i lettori, oltre che per me. Non vedo quindi di cosa ci si possa lamentare. Ne ho francamente le tasche piene di dover stare bloccati dai vari hvg e cloni vari e di dover icevere, io e altri, voti e pagelle da chi si è auto eletto professore di morale.
    Riguardo il talmud, la torah, la bibbia e simili ammennicoli, sono tirati in ballo perché OGGI – ripeto: OGGI – vengono usate dai fanatici sionisti e dai rubaterra coloni israeliani per giustificare l’ingiustificabile. A nessuno verrebbe in mente di interessarsi di quei libri, dei quali Spinoza ha indicato che uso fare, se non fossero alla base di una tragedia che dura da 60 anni e che può sfociare in altre guerre capaci di inghiottire anche noi.
    Cara Anita, e ancora OGGI – ripeto: ancora OGGI – che il Mar Rosso si chiama ancora vergognosamente Rosso per la vergognosa invenzione dei giudei fuggitivi e dell’affogamento dei soldati egiziani che li inseguivano. E sono ancora di OGGI – ripeto: di OGGI – molte altre siffatte invenzioni, come la schiavitù in Egitto e a Babilonia, alla base di odi feroci e desideri di vendetta di OGGI e purtroppo anche di domani. E su questi obbrobbri che basa la sua volontà di guerra non solo Netanjahu e i vari rabbini alla Josef Ovadia o canaglie come Kahane, Baruch Goldstein e l’assassino di Rabin.
    Se qui si affacciassero dei cattolici maniaci della riesumazione dell’impero romano o della Giudea cristianizzata e basassero i loro deliri sui vangeli, gli faremmo cortesemente notare le allegre contraddizioni e i disinvolti falsi dei vari vangeli. E se si affacciassero dei musulmani a predicare la sharia e la riesumazione del califfato, o a parlar male dei cristiani o degli ebrei o dei buddisti o degli atei, ecc., troverebbero anche loro pane per i loro denti.
    Prego quindi anche lei di non fare affermazioni che non hanno riscontro nella realtà. Non voglio e non posso passere il mio tempo a occuparmi di cose inesistenti e non intendo stare a ripetere le stesse cose perché c’è chi si ostina a continuare a dire le stesse cose campate per aria.
    Un caro saluto.
    pino

  44. Occidentale e non me ne vanto molto
    Occidentale e non me ne vanto molto says:

    Corriere della Sera > Archivio > I segreti di Fermi: matrimonio cattolico e battesimo dei figli

    RIVELAZIONI
    I segreti di Fermi: matrimonio cattolico e battesimo dei figli
    I segreti di Fermi: matrimonio cattolico e battesimo dei figli C’ è stato un matrimonio segreto nella vita di Enrico Fermi (1901-1954, nella foto). Si è celebrato alla vigilia di un giorno decisivo (la partenza dello scienziato con la famiglia per Stoccolma per ritirare il Nobel, preludio al viaggio verso New York) e a un mese di distanza dalla promulgazione in Italia delle leggi razziali. Lo scienziato ha sposato in chiesa Laura Capon, un’ ebrea che venti minuti prima aveva deciso di battezzarsi. Il rito è stato officiato la mattina del 5 dicembre del 1938 nella chiesa di piazza Ungheria ai Parioli. A benedire gli sposi monsignor Ernesto Ruffini, amico di famiglia. I testimoni erano Edoardo Amaldi e la moglie Ginestra Giovene. La chiesa, ironia della sorte, era intitolata a san Roberto Bellarmino, il gesuita che aveva consegnato a Galileo Galilei l’ intimazione di abiurare le idee copernicane. Fermi era emozionato. Sul registro della chiesa ha sbagliato la data del matrimonio civile (ha scritto 29 luglio invece che 19 luglio 1928) forse pensando già al lungo viaggio che lo attendeva per l’ indomani. Due anni prima, Enrico e Laura Fermi avevano deciso di battezzare i figli Giulio e Nella, testimoni ancora i coniugi Amaldi. Mai raccontarono loro l’ episodio. I documenti sul matrimonio cattolico e i battesimi saranno presentati al pubblico, per la prima volta, durante la mostra «Enrico Fermi, immagini e documenti inediti» che si svolgerà dal 18 al 28 ottobre alla Limonaia di Palazzo Ruschi a Pisa. «Sono testimonianze di grande valore storico – spiega il professor Roberto Vergara Caffarelli, responsabile dell’ iniziativa – e assolutamente inedite. Basti pensare che fui io a rivelare a Nella Fermi che suo padre e sua madre l’ avevano battezzata e che si erano sposati con rito cattolico. Lei ne fu sorpresa e mi disse che non ne sapeva niente. Perché si risolsero a quel matrimonio nonostante avessero deciso di lasciare l’ Europa? E’ uno degli enigmi ancora da svelare». Marco Gasperetti

    Pagina 33
    (21 settembre 2001) – Corriere della Sera

  45. peter
    peter says:

    il Rodolfo dice anche cose molto inesatte sulla ‘esclusiva’ liberalita’ di Israele in campo sessuale, gay e lesbico, che non si capisce dove sia andato a scovare.
    Come e’ noto, ho detto spesso sul blog di avere amici gay. Mi dicevano che l’unico posto ‘gay friendly’ in tutto Israele e’ Tel Aviv.
    La sorpresa e’ stata pero’ sapere che gli stessi locali che si trovano a Tel Aviv (clubs, bath houses, alberghi favorevoli ai gay) vi sono anche ad Istambul, in Turchia, paese ufficialmente musulmano.
    Per non parlare del resto dell’Europa ‘mediterranea’ e cristiana, che comprende, se Rodolfo non lo sa, Spagna, Portogallo ed anche Francia, dove le coppie gay possono unirsi in matrimonio, a differenza di Israele…Forse Rodolfo pensa che l’Europa mediterranea siano solo Sicilia, Italia e Grecia…
    Sentivo poi che apriti cielo, in Israele, se dei gay palestinesi si mescolano a gay ebrei…hanno fatto anche dei films in merito.

    Quanto ai ‘sacri testi’, l’opinione di Anita e’ davvero curiosa. Come dire, non parlare male del Corano a musulmani, o della Bibbia a cristiani ed ebrei…
    Il punto e’ che i fondamentalisti di ogni religione giustificano le loro vedute politiche in base a quei ‘sacri testi’. Compresi soprattutto gli USA. Basti vedere films recentissimi come ‘Ledge’, ‘Straw dogs’ (un rifacimento molto ben fatto), ‘Because the Bible tells me so’, e tanti altri…
    Beata senectus…

    Peter

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