Per tenere in piedi l’ormai nauseabondo Emanuela Orlandi Show nuove calunnie e insinuazioni su don Piero Vergari. La grande balla sull’esorcista della Santa Sede don Gabriele Amorth “rivelatore” della morte “orgiastica” di Emanuela.

PREMESSA

Come forse avrete notato se l’argomento non ha suscitato la vostra repulsione, la scomparsa di Emaneuela Orlandi, avvenuta nell’ormai lontano 22 giugno 1983, è trattato in modo sempre più cialtronesco e in spegio alla più elementare decenza giornalistica. Dopo avere seminato false pista a piene mani, a partire da quella dei terroristi turchi che volevano liberare Alì Agca, l’attentatore di papa Wojtyla, si è passati a 7 anni di presa in giro con la pista della banda della Magliana e del defunto Enrico De Pedis, promosso post mortem a grande capo della banda dalla malafede e scarsa professionalità di troppi giornalisti assecondati da politici tanto “buonisti” quanto incapaci e vanesii. Per 7 anni il programma televisivo di Raitre “Chi l’ha visto?” e annessi e connessi hanno suonato la grancassa che aprendo la bara di De Pedis si sarebbe trovata la verità del caso Orlandi. La bara è stata infine aperta e l’intero sotterraneo della basilica di S. Apollinare che la ospitava è stato trivellato, con un atto inqualificabile della magistratura, ma ovviamente il bandolo della maleodorante matassa non s’è trovato. Da allora i mass media si sono scatenati contro l’ex rettore della basilica, don Piero Vergari, che con altre quattro persone ha una comunicazione giudiziaria come semplice atto dovuto per poter procedere ad alcuni controlli sul caso Orlandi. E’ evidente il tentativo di far restare in piedi almeno i calcinacci della ossessiva pista sballata caratterizzata dal nome di De Pedis, inventando man mano ritrovamenti di ossa umane sospette, crani, mandibole e perfino due scheletri di donna nei sotterranei di S. Apollinare. Ora c’è la follia della terra trovata scavando nell’ex cimitero sotterraneo della chiesa, come se scavando nel sottosuolo anziché terra ci si aspettasse di trovare farina o noccioline.

Pur di dare addosso a don Vergari accade che nel gruppo fondato su Facebook da Pietro Orlandi, per raccogliere adesioni nel vano tentativo di convincere con una petizione genuflessa papa Ratzinger a rivelare finalmente la verità sulla fine di sua sorella, si arrivi a dipingere don Piero come un omosessuale che corrompeva preferibilmente giovani africani. Il giornalista Fabrizio Peronaci, destinatario della mia lettera aperta inviatagli mesi or sono come puntata di questo blog, alla quale ovviamente non ha mai risposto anche se con comuni conoscenti minacciava sfracelli a mio danno, è arrivato a fare insinuazioni delle quali infine deve essersi vergognato lui stesso, finalmente. In un articolo per il Corriere della Sera del 5 settembre l’usuale recarsi in Vaticano di don Piero per andare in farmacia, al bancomat e negli archivi chiamati Archivio Segreto Vaticano è stata trasformata in cosa considerata dentro il Vaticano un probabile rintanarsi nella Stato pontificio in vista di “sviluppi delle indagini”, cioè di un eventuale mandato di cattura. Colmo del ridicolo e dell’assurdità, Peronaci ha voluto far notare che gli archivi sono “gli stessi in cui lavorò per qualche tempo la figlia di un funzionario dei servizi segreti indagato a fine anni 80“. Come se questo particolare insignificante possa essere la prova di manovre di don Piero con i servizi o addirittura una sua appartenenza ad essi. Come dire che poiché il Vaticano è frequentato da un certo papa Ratzinger allora questi e don Piero probabilmente sono ciccia e pappa…

Di averla fatta fuori dal vaso questa volta più del solito se ne deve essere accorto lo stesso Peronaci o qualche caposervizio del Corriere. Infatti in seguito su corriere.it l’odiosa allusione ai servizi segreti e alla latitanza è stata tolta, E’ però rimasta sull’edizione cartacea. E che sull’edizione cartacea quelle affermazioni ci fossero lo dimostra anche un zelante ed esagitato membro del gruppo Facebook di Pietro Orlandi, tale Mauro Valentini, che ha avuto la bella idea di pubblicare per intero le insinuazioni di Peronaci e di dichiararsi allibito per la mancanza di reazioni forti contro don Piero, che descrive per giunta come un ghiottone di ragazzini preferibilmente africani.

NOVITA’ ODIERNE

Tutto ciò premesso tanto per darvi la misura di dove siamo arrivati, vale a dire al giornalismo più putrefatto dei cadaveri di cui parla, ho appurato che il “grande scoop” dell’esorcista don Gabriele Amorth, che oltre tre mesi fa parlava di Emanuela morta a seguito di orge vaticane, è solo una balla colossale. Amorth NON ha mai fatto quell’affermazione. Balla colossale, ma rilanciata da tutti i mass media e bevuta avidamente dall’intera opinione pubblica che ha ancora il fegato di seguire questa interminabile telenovela. Per appurarlo non ho dovuto fare altro che telefonare a don Amorth e, come lui mi ha fatto chiedere, inviargli le mie domande per lettera, alle quali ha risposto. Domanda inevitabile: come è possibile che per oltre tre mesi filati a NESSUN giornalista sia venuto in mente di contattare don Amorth e chiedergli conferme? Io non sono certo un genio del giornalismo e credo neppure l’unico che usa verificare le notizie per evitare di scrivere cazzate, anche se a volte può capitare a tutti, me per primo, motivo per cui è particolarmente inspiegabile questa inazione di TUTTI che è diventata ignavia di tutti. Certo, mi si può rimproverare di essermi mosso solo dopo un paio di mesi, ma almeno mi sono mosso! E poi chiunque è in grado di capire che dato il clamore, suscitato certo non per caso dalla bufala della morte orgiastica della Orlandi, era meglio aspettare che la temperatura scendesse un po’ onde evitare di essere mandato al diavolo. Anche se un esorcista come don Amorth il diavolo lo combatte anziché spedirgli i rompiscatole come me.

Nell’intervista del 22 maggio al vaticanista de La Stampa  Giacomo Galeazzi si leggono di don Amorth due affermazioni chiare, anzi chiarissime: “Ho motivo di credere che si sia trattato di un caso di sfruttamento sessuale, con conseguente omicidio poco dopo la scomparsa e di occultamento del cadavere“; “Come dichiarato anche da monsignor Simeone Duca, archivista vaticano, venivano organizzati festini nei quali era coinvolto come “reclutatore di ragazze” anche un gendarme della Santa Sede”. Ma per quanto possa apparire incredibile, la rivelazione chock di Amorth non è stata approfondita, anzi è scomparsa dalle cronache e non si ha notizia di suoi sviluppi giudiziari, al punto che don Amorth non è stato neppure interrogato dai magistrati. Come mai? Le risposte sono più d’una. Vediamo quali.

Il 4 agosto Pietro Orlandi nella pagina Facebook del gruppo “petizione.emanuela”, da lui fondato, s’è rivolto a “tutti quelli che mi hanno chiesto un parere sulle dichiarazioni di Padre Amorth”. E ha spiegato: “Amorth lo conosco , ho parlato con lui qualche mese fa, non ha idea di cosa possa essere accaduto ad Emanuela. Le sue dichiarazioni sono frutto della lettura di un libro . “Non mi sono mai interessato a questo caso” mi disse e mostrandomi un libro – “Qui ho letto alcune cose riguardanti questo storia ma non saprei cosa dirti”. Beh , quelle cose lette sono diventate per alcuni giornalisti le verità sconcertanti di padre Amorth. “Posso dirti soltanto che le modalità del sequestro (proposta lavoro da persona distinta, tranquillizzare la vittima dare l’idea di una persona affidabile ecc) sono le tecniche usate dagli adescatori di sette sataniche ma altro, ti ripeto, non saprei cosa pensare””.

Nella sua dichiarazione Pietro Orlandi non specifica però quale fosse il libro che ha per così dire ispirato don Amorth. Che in risposta ad alcune mie domande il 16 agosto ha svelato l’arcano: si tratta dell’assai poco noto “Emanuela nelle braccia dell’Islam?”, 162 pagine di intrighi vaticani e internazionali dal sapore romanzesco scritte dalla giornalista Anna Maria Turi. La stessa Turi che il 22 luglio 1993 raccolse in una intervista per il giornale Il Tempo le sorprendenti ma tardive dichiarazioni del cardinale Silvio Oddi, titolare di una congregazione, cioè di un ministero del Vaticano: secondo il prelato Emanuela il tardo pomeriggio della sua scomparsa, come  noto avvenuta 10 anni prima dell’intervista, sarebbe stata vista da alcune guardie svizzere rientrare e dopo un po’ uscire di nuovo dal piccolo Stato pontificio passando come al solito per porta S. Anna e salire su un’auto che la aspettava in disparte. In disparte come se l’occupante non volesse farsi riconoscere  dagli svizzeri di guardia a porta S. Anna, probabilmente perché in Vaticano l’uomo in attesa in auto doveva essere una figura ben nota. Il racconto di Oddi, che manda all’aria le versioni ufficiali e i miti metropolitani, figura anche a verbale nella testimonianza resa al giudice istruttore Adele Rando.

Il libro della Turi che ha imbeccato don Amorth batte due piste: quella sessuale in ambito vaticano, che vede papa Wojtyla cinicamente preoccupato solo che non scoppi uno scandalo,  e quella del rapimento per mano islamica e successivo innamoramento di Emanuela per uno dei rapitori. Con il quale l’ex ragazza vivrebbe beata e felice in Marocco con il nuovo nome Fatima, dedita alle opera di assistenza e carità e senza nessuna intenzione di farsi viva con i suoi dimenticati familiari romani. Una delle trattative, guarda caso tutte fallite, tira in ballo addirittura l’allora capo del governo di Israele, Shimon Peres, il famoso generale e ministro israeliano della Difesa dell’epoca Ariel Sharon e il leader palestinese Arafat, oltre all’immancabile Vaticano e i governi italiani: tutti assieme appassionatamente….  Tra le varie affermazioni francamente difficili da digerire, il libro riporta quelle di Ali Rashid, definito “braccio destro di Arafat” e autodefinitosi l’uomo della trattativa con il Vaticano – su incarico di Arafat e col beneplacito della famiglia Orlandi – per la liberazione di Emanuela. Rashid 1° luglio 1993 spiega che la Orlandi e Mirella Gregori, ragazza sparita da Roma un mese e mezzo prima di Emanuela, sono diventate merce preziosa per il capo dell’Autorità Nazionale Palestinese per fare pressione sul Vaticano perché accetti una serie di richieste pro palestinesi. E che fine ha fatto la “merce preziosa”? “Le ragazze furono alfine cedute (in mani meno coinvolte) perché la Chiesa non riusciva a facilitare l’accordo con l’accoglimento delle richiesta avanzate”, anche perché “E’ ovvio che “Peres e Sharon non erano minimamente interessati alla liberazione di Emanuela Orlandi”. Parola di Ali Rashid “braccio destro di Arafat” ad Anna Maria Turi… Peccato solo che nel descrivere il luogo dell’incontro con Rashid l’autrice del libro compia un errore forse per distrazione. “Ci eravamo dati appuntamento dietro la basilica di S. Maria Maggiore, sul lato cioè rivolto a via Merulana”: il problema è che il lato rivolto su via Merulana non è quello “dietro la basilica di S. Maria Maggiore”, bensì, all’opposto, quello davanti, il lato cioè dell’ingresso.

Arafat, Peres, Sharon e annessi intrighi internazionali a parte, il colpo grosso si trova a pagina 40. Vi si legge infatti che su consiglio di un certo Mario, del quale purtroppo viene omesso il cognome, la giornalista Turi il 27 maggio del 2003 si è recata a chiedere della sorte di Emanuela a monsignor Simone Duca nella sua villa in via Tito Livio a Roma. Ecco quanto c’è scritto in merito all’incontro:

“L’ultrasettantenne [don Simeone Duca, ndr], di complessione imponente, era ancora vivace ed energico. Si sedette alla scrivania e m’invitò a chiedergli cosa volevo. Entrai subito in argomento e così rispose alle mie domande sulla Orlandi: “D’abitudine si organizzavano dei festini, e ciò avveniva anche nella sede di un’Ambasciata straniere presso la Santa Sede. Nella faccenda era coinvolto un gendarme vaticano. L’idea delle ragazze era quella di divertirsi e di guadagnare un po’ di soldi. Quanto alla Orlandi, dopo essere stata sfruttata, è stata fatta sparire e quindi uccisa””.

Parole chiare e nette, che almeno in apparenza non lasciano adito a nessun dubbio. Purtroppo però la giornalista dalla bocca del sacerdote non è riuscita a cavare nemmeno una parola in più, nonostante in seguito ne sia diventata amica accompagnandolo anche in un viaggio a Zara. L’impersonale “si organizzavano dei festini” resta impersonale e la domanda su chi avesse l’abitudine di organizzarli resta senza risposta. Restano senza risposta anche altri interrogativi di non poco conto. Qual è l’ambasciata di cui parla don Simeone? Chi è il gendarme vaticano coinvolto? Come, quando è dove è stata prima “fatta sparire e quindi uccisa” Emanuela? Per mano di chi? Domande d’obbligo anche perché il vice capo della gendarmeria vaticana, Raul Bonarelli, nel ’93 è stato coinvolto nell’inchiesta sul caso Orlandi con la pesante accusa di concorso in sequestro di persona, accusa a mio avviso infondata, ma che comunque si è persa nel nulla perché la procura della Repubblica non ha mai risposto al giudice istruttore Adele Rando che nel dicembre ’97 ha chiesto se dovesse proseguire le indagini col vecchio rito o con quello nuovo imposto nel frattempo dalla riforma della giustizia.

Tutto ciò porta ad altre domande. Come è possibile che la giornalista Turi non sia riuscita a sapere nulla di più preciso da monsignor Duca? E’ credibile che questi dopo avere lanciato un macigno così grosso abbia tenuta sempre nascosta la mano, evitando di chiarire alcunché per il resto della sua vita? Don Simeone è morto infatti qualche anno dopo l’incontro con la Turi. Era sicuramente già morto da alcuni anni quando il suo libro è stato edito nell’aprile del 2011, motivo per cui nessun magistrato ha potuto interrogarlo per chiarire tutto ciò che c’è da chiarire. La “rivelazione” di Simeone Duca è avvenuta nell’83 e la pubblicazione del libro solo nel 2011: possibile che la Turi per ben otto anni non abbia fatto cenno con nessuno di quanto appreso, lei che le confidenze del cardinale Oddi le espose subito in un’intervista per un giornale?

Come che sia, il risultato comunque è che monsignor Amorth NON ha mai sostenuto e dichiarato che la sorella di Pietro fosse un’habitué di festini spinti e che in quell’ambito è stata fatta sparire e uccisa. Il monsignore si è solo limitato a riportare frasi altrui vecchie di nove anni, per giunta non verificate da nessuno e ormai non più verificabili. Amorth nel suo libro “L’ultimo esorcista”, pubblicato già lo scorso gennaio, non ha minimamente accennato a festini, tutt’altro:  ha infatti esposto la sua convinzione che Emanuela prelevata con l’inganno sia rimasta vittima di una setta satanica. Convinzioni che, come abbiamo visto, Amorth ha ribadito di persona a Pietro Orlandi. I festini quindi e il Vaticano non c’entrano nulla con quanto scritto ne “L’ultimo esorcista”. A me l’anziano monsignore il 25 agosto ha scritto che “nel mio libro non ho citato Simeone Duca perché se si nomina il Vaticano i giornalisti si scatenano come lupi”. Come si spiega quindi l’attribuzione a lui delle parole in realtà dette da Simeone Duca?

Che le parole di don Amorth siano state forzate me lo ha scritto lui stesso il 16 agosto: “Le frasi riportate non sono del tutto esatte”. E lo scorso 24 maggio lo aveva detto anche ad Antonio Goglia, un signore di S. Giorgio a Cremano da qualche mese in corrispondenza con me perché si interessa al caso Orlandi anche suggerendo piste: per esempio, quella dei preti pedofili di Boston rilanciata con fragore dal Corriere della Sera. Queste la parole di don Amorth a Goglia: ”Guardi, le mie affermazioni generiche circa il caso Orlandi formulate nel mio libro “L’ultimo esorcista” sono state interpretate ad arte da qualche vaticanista”. Sembrerebbe una frecciata al vaticanista de La Stampa che lo ha intervistato. Come che sia, è strano che don Amorth si sia ben guardato dal chiarire pubblicamente che le sue parole sono state “interpretate ad arte”. E così il suo silenzio ha permesso di usarle per poter accusare della morte “orgiastica” di Emanuela don Piero Vergari, che all’epoca della scomparsa della ragazza era il rettore della basilica di S. Apollinare. Accusare don Vergari è un modo per tentare di far restare in piedi almeno un mattone della prolungata montatura contro la cosiddetta banda della Magliana e il suo preteso boss Enrico De Pedis, che come è noto fino a giugno era sepolto per l’appunto in S. Apollinare.

Sono passati più di tre mesi, ma nessuno si è preso la briga di informarsi su don Simeone Duca e tanto meno di cercare di approfondire quanto a lui attribuito da La Stampa, e in seguito da tutti i mass media, a proposito dei festini vaticani con belle minorenni. Nato in Dalmanzia a Borgo Erizzo, don Simeone è scappato dalla Jugoslavia dove nel ’44 era stato condannato ai lavori forzati. Definirlo “archivista vaticano” è francamente riduttivo. Più che altro monsignor Duca è stato molto impegnato a fare da snodo con molti ambienti, tutti chiacchierati e spesso pessimi, per conto della banca vaticana IOR. Il prete dalmata è passato indenne attraverso vari scandali nonostante rinvii a giudizio, come quello del 1986 per lo scandalo dei petroli, mandati di cattura e condanne, come quella del 1983 per avere tentato di comprare da un giudice della Cassazione una sentenza favorevole a un criminale della mafia calabrese. Don Simeone era inoltre noto per la sua ricchezza. A Roma viveva in una villa da straricco e venne soprannominato Monsignor Miliardo perché per evitare le manette all’epoca dello scandalo dei petroli pagò un miliardo di lire di cauzione (pari oggi ad almeno 1,5 milioni di euro). Lo scandalo dei petroli appurò negli anni ’80 che il vertice della Guardia di Finanza truffava lo Stato italiano facendo contrabbando di petrolio e portò alla luce una cordata di monsignori e affaristi impegnatissimi per fare ottenere con modi molto disinvolti promozioni e avanzamenti di carriera ai propri beniamini. Una delle specialità di don Simeone era organizzare ottime cene e incontri lieti per ungere le ruote al fine di fare ottenere ai suoi protetti i favori di politici, vertici militari e grandi manager statali. A quell’epoca per propiziarsi gli interlocutori non si usavano ancora le escort, ma i festini allegri sì.

Certo però che questa storia dei festini un po’ troppo allegri, il buco nero che avrebbe inghiottito Emanuela Orlandi, è strana. Vediamo perché:

1) – Viene lanciata da un vaticanista, quello de La Stampa, che in quanto vaticanista e in quanto accreditato presso la sala stampa vaticana è difficile che scriva cose deleterie per il Vaticano.

2) – Il lancio viene attribuito ad affermazioni dell’esorcista del Vaticano, che in quanto tale è difficile che dica cose pesanti per quella che per lui è la Santa Sede. E infatti, per evitare i giornalisti che “si scatenano come lupi”, non le ha dette.

3) – All’origine di tale storia dei festini c’è la dichiarazione di un sacerdote, archivista capo del Vaticano e armeggione dello IOR, che in quanto sacerdote e dipendente del Vaticano non dovrebbe sparare a zero neppure lui contro il piccolo Stato pontificio che oltretutto è il suo datore di lavoro.

4) – La dichiarazione del sacerdote archivista e maneggione viene raccolta e diffusa, con otto ani di ritardo, da una giornalista che oltre a essere accreditata anche lei presso la sala stampa vaticana è specializzata in libri molto edificanti su santi, madonne, madonnine, grotte miracolose, credenti con le stimmate e mistiche cattoliche, tutti editi dalla casa editrice cattolica Il Segno specializzata in libri di preghiere.

5) – Ed è questa casa editrice molto cattolica a pubblicare anche il libro della Turi con le affermazioni scioccanti di don Simeone che non fanno fare certo bella figura al Vaticano.

Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, e la strada dell’inferno è lastricata di buona volontà. Infatti a pensarci bene appare una ben strana ironia della sorte che a lanciare pietre così pesanti e a “scatenare i lupi” contro il Vaticano sia una sfilza di personaggi legati proprio al Vaticano o comunque in Vaticano bene accreditati e stimati. Così come appare strano che il Vaticano nonostante tutto non li abbia sanzionati né sgridati in nessun modo. Stranezze che fanno assumere di fatto a questa nuova “verità” l’aria di un tentativo di scelta del male minore: assodato che il Vaticano comunque c’entra, è meglio divagare parlando di sette e di orge, senza specificare assolutamente nient’altro, anziché ammettere la verità con nomi e cognomi. Insomma, un modo per esorcizzare la verità. E in un esorcismo così impegnativo, con tanto di diavoli che non fanno coperchi, la figura del decano degli esorcisti mondiali ci sta come il cacio sui maccheroni….

226 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Che sei un babbeo QED ogni giorno…..
    potrei essere mai gentile con te….che capisci fave per ceci e per di piu’ mi apostrofi come “ciarlatano”….quando se ce ne’ uno in questo blog sei proprio tu?
    Ma v’ affantasca citrullo….
    Rodolfo

  2. sylvi
    sylvi says:

    x Peter e Uroburo

    Sicuramente è colpa mia se nel mio 185 non avete inteso alcuna ironia.
    Parlavo pure di sangue ..mescolato ad altre sostanze…e non mi riferivo sicuramente al giovane Lapo che non ha fatto che seguire le collaudate orme familiari.
    Cent’anni fa…lessi -Vestivamo alla marinara- di Susanna Agnelli.
    Poi andai qua e là ad integrare…incuriosita dalle battaglie di Giovanni Agnelli senior contro la nuora Virginia Bourbon del Monte ..un po’ marchesa e un po’ principesssa grazie al Papa, alla quale il Senatore voleva togliere l’intera nidiata Agnelli.
    Quindi la madre dell’Avvocato era aristocratica, ma gli Agnelli…nisba.
    E se i possedimenti terrieri materni tendevano a diminuire inesorabilmente…le attività industriali paterne , invece , grazie allo Stato, ciò alle tasse di tutti, tendevano a fagocitare ogni attività industriale , impedendo praticamente lo sviluppo industriale armonico dell’intero Paese.
    Non ho problemi a dire che ho il dente avvelenato contro gli Agnelli e i loro politici di riferimento…cioè quasi tutti, perchè il Triveneto, che non interessava a nessuno, restò a lungo abbandonato a sè stesso, senza infrastrutture, senza aiuti allo sviluppo e a chi volesse intraprendere.
    E quando partì fu nonostante il Governo e sicuramente boicottato dalla GI.

    E i costi li stiamo ancora pagando, senza che la Fiat abbia posto solide basi di industrializzazione nell’intero Paese, anzi…munta e sfiancata la vacca …ora la si manda al macello.
    Romiti e Marchionne per me pari sono…anzi il primo fu peggio per molti versi….ma era la numerosa Famiglia che succhiò, e ancora succhia intancabilmente l’ultima linfa che rimane.

    Mi pare chiaro che ho sommo disprezzo per questi aristo-borghesi privi di qualsiasi senso dello Stato e della socialità, sanguisughe instancabili, e che provo un grande orgoglio ad essere un microbo dell’imprenditoria che non deve niente allo Stato, che niente ha ricevuto dallo Stato e che ha pagato puntualmente tutti i suoi obblighi alla società.
    Peccato che se ci fosse stato un Governo …moltissimi di noi non sarebbero ancora microbi, ma propulsori attivi in una Nazione normale.
    La sx, caro Uroburo, non combattè contro questa situazione, e i sindacati si accontentavano di strappare mille lire in più per gli operai …con una lungimiranza degna delle talpe!!

    Sylvi

  3. sylvi
    sylvi says:

    caro Rodolfo,

    io pensavo alle varie “polverine” che pare fossero una costante in molti rami della Famiglia!

    Gli ultimi agnellini Elkann sono ebrei per parte di padre…perciò come tu mi insegni…non sono ebrei.

    un caro saluto ad Anita. ciao

    Sylvi

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Qualcuno in America ha inserito in internet un film che
    prende in giro … provoca e offende i Musulmani… ancora non si e’ sicuri al 100% chi questo signore e’…se e’ un Americano o no…in ogni caso…offesa=consequenza = violenza e assassinio intorno al globo.
    Un’ offesa alla loro religione …anche se da uno sconosciuto ,
    nel mondo Islamico non e’ concepito….tutte le societa’ e Stati intorno all’ emisfero vengono ritenute responsabili e presi di mira …
    poi mi sembra che per un Muslim sia importante di non offendere chi appartiene ad altre religioni ….alla loro in special modo e naturalmente ….ma e’ permesso per una offesa di scacciare….
    perseguitare e uccidere ..
    Ma questa del rispetto del Musulmano verso le altre religioni e’ solo una favola.
    Secondo l’ organizzazione “Open Doors” piu’ di 100.000.000 (cento milioni ) di Cristani vengono nel mondo Islamico perseguitati…maltrattati e minacciati di morte…facendone cosi la comunita’ religiosa piu’ perseguitata al mondo…..
    E’ da non credere ma Massimo Introvigne delegato Italiano dell’ OSZE….sui problemi di liberta’ di religione….ha calcolato che almeno 150.000 (centocinquantamila) Cristiani vengono uccisi nell’ arco di un anno nei paesi Islamici….ma anche altrove …..ogni 5 minuti…uno.
    Ci sono state polemiche in quasi tutti i paesi Europei concernente la costruzione di Moschee….che poi…anche se in luoghi diversi vengono
    comunque costuite…..ma e’ praticamente impossibile costruire una Chiesa nei paesi Arabi….anzi tendono a distruggerle.
    Venire in Europa…costruire Moschee…inneggiando alla liberta religiosa….permettere alle loro donne di nascondere completamente il viso…dare loro la soddisfazione di togliere il Crocefisso dalle scuole….perche’ i loro figli si sentono offesi, mentre nei loro paesi il Cristiano non e’ tollerato e persino perseguitato e ucciso e le loro Chiese distrutte e’ una situazione insostenibile.
    Rodolfo
    Rodolfo

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Chissà se il moralista della domenica si sarà mai domandato quali erano e sono le cause di questo odio viscerale contro l’Occidente?

    Ne dubito.

    C.G.

  6. peter
    peter says:

    sondaggio ISPO: circa i due terzi dei votanti in Italia non sa per chi votare alle prossime elezioni, o si asterra’…
    Il 9% votera’ per Grillo, al momento. Monti si ritirera’, e chi puo’ biasimarlo.
    Molti temono un governo politico eletto, dopo il discredito piu’ nero in cui Berlusconi ha gettato il paese.
    In effetti, direi che questo governo tecnico dovrebbe durare almeno altri 5 anni…

    Peter

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    Odio o non odio…non si puo’ sempre rinvagare nel passato…quelli non sono comportamenti civili, ma barbari e fanatici che di sicuro non portano ad una distensione dei rapporti e ad un ecumenesimo totale….
    Con il loro barbaro comportamento l’ Islam….i Musulmani….o come cavolo si vogliono chiamare …non fanno altro che gettare olio sul fuoco….e questa situazione “dura minga…non puo’ durare.
    Dirai , cosa si puo’ fare….io stesso non saprei…ma una linea piu’ dura non farebbe male….loro conoscono solo quello.
    Rodolfo

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    Pensa che l’ Ambasciatore Americano prima di essere ucciso e’ stato
    sodomizzato….una porcheria semza pari di cui solo loro sono capaci.
    Purtroppo e’ cosi….che per la maggior parte di noi…finche’ certe cose capitano agli altri ce ne freghiamo altamente.
    R

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Da decenni l’Occidente “esporta democrazia” (sob!) nel Medio Oriente. Lo fa con i bombardamenti, con l’occupazione militare, con presidi, basi, portaerei. Senza mai bussare alla porta.
    La sfondano.
    Allora cosa pretendiamo noi, cosidetti civili occidentali?

    In quanto poi alla malvagità di certi fanatici, se sarei in te, supporter di mattanze con sù la stella di Davide, chiuderei la bocca.
    O il becco, a scelta.

    C.G.

  10. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    ho letto un paio di libri sulle guerre in Andalusia, a cavallo fra il ‘500 e ‘l ‘600, fra moriscos ( musulmani) e cristiani…gli ebrei li avevano già fatti fuori più o meno metaforicamente!
    Guarda che lì non scherzava nessuno…il primo che vinceva sbudellava gli altri…perciò io non cercherei i torti da una sola parte.
    Sono passati 500anni, ma sono rimasti solo i musulmani a ricreare quella guerriglia insensata che vediamo per tv.
    No, non sono d’accordo a dire che …poverini!
    Sono intolleranti e aggressivi coloro che comandano; gli ulema e i mullah, o che altro si chiamano, esercitano il loro potere capillarmente come da noi cento anni fa il prete del villaggio,
    senza però che ci spingesse alla guerriglia, confidando nell’ignoranza ( è ignoranza anche studiare solo il Corano!) e nel dispotismo, il tutto condito dall’assenza di organizzazione del lavoro e dalla miseria.
    In questi giorni ho provato tanta pena nel vedere giovanissimi bruciare e pestare bandiere, assalire ambasciate (almeno quelle dovrebbero essere intoccabili!) e nessuno che li fermasse.
    No, basta dare colpe sempre altrove…un pazzo che fa una vignetta o che gira alcune scene blasfeme si può sempre trovare…ma la reazione è altrettanto pazzesca.
    I musulmani sono arroganti e intolleranti anche da noi, bestemmiano il nostro Dio…e noi zitti…gridano al razzismo se non gli permetti di fare ciò che gli pare ecc. ecc.

    Da alcuni anni la comunità dei musulmani in Friuli strillava per avere un cimitero a Udine solo per loro…proteste, dagli ai friulani razzisti e intolleranti ecc. ecc.
    Il Sindaco di sx, ovviamente, gli ha ricavato uno spazio dedicato nel cimitero di Udine…con annessa sala per le esequie…e le conseguenti spese.
    In oltre due anni , ci è sepolta solo una bambina …venuta da Treviso!!!Amen

    Sylvi

  11. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Halt dein Maul….. ich hab dich lang genug ertragen….devi scadere sempre nell’ offesa chissa’ perche’ …
    non capisci che qui si tratta di tutta un’ altra cosa….aber du kannst mich einfach nicht verstehen .
    R

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi e Rodolfo

    Vi invito con forza a smetterla di identificare l’islam con il terrorismo di alcuni musulmani. L’islam conta quasi un miliardo e mezzo di esseri umani, compresi Stati democratici più popolati dell’Italia. Anche l’islam, come il cristianesimo e l’ebraismo, ha la sua feccia e i suoi fanatici. Se dovessimo giudicare l’ebraismo dalla politica di Israele o dal rabbino cialtrone capo spirituale del partito di governo Shas o da Pacifici o da Informazione corretta lo dovremmo definire in modo piuttosto pesante. L’islam comunque fino ad ora NON ha commesso le porcherie commesse dal cristianesimo, dall’Europa cristiana e dall’Occidente cristiano o se si preferisce un termine di moda dall’Europa e dall’Occidente ebraico cristiani. Aizzare all’odio per evidenti fini di parte non è tollerabile, non in questo blog. Anziché spararle grosse e in modo grossolano forse varrebbe la pena di notare la nuova strage di donne e bambini perpetrata dalla Nato in Afganistan.
    Detto questo, la follia dei fanatici musulmani è stata provcata da un film che a quanto pare è una volgare e chiara provocazione di un fanatico cristiano finanziato da fanatici ebrei. Cosa diremmo se un fanatico ebreo finanziato da fanatici musulmani producesse un film dove sostiene che Cristo, Abramo e Mosè erano degli imbecilli e gli ebrei e i cristiani dei mascalzoni? Per scatenare la canea è bastato mooooolto meno, è infatti bastato il libro ben documentaton”Pasque di sangue” di uno studioso serio come Ariel Toaff, per giunta figlio dell’ex rabbino capo di Roma.
    Fa ridere i polli e felici i disonesti il papa che a Beirut esorta i cristiani a essere testimoni di pace quando proprio a Beirut i cristiani, armati e sguinzagliati dagli israeliani del criminale Sharon, hanno compiuto vari macelli contro i musulmani, tra i quali l’orribile mattanza di Sabra e Chatila della quale mi pare che proprio questo mese ricorra l’anniversario.
    NON intendo tollerare né propagande né semine di odio “di civiltà” né goffe falsificazioni storiche.
    pino nicotri
    p. s. Vorrei ricordare a Sylvi che nella seconda guerra mondiale i preti cattolici benedicevano le armi di italiani, francesi e tedeschi, che si scannavano tra di loro e scannavano gli altri . Hitler è stato definito fino all’ultimo “un buon cattolico”, altro che balle!

  13. sylvi
    sylvi says:

    x Pino

    Vorrei farle notare che io ho citato letture, se vuole cito i testi, fatti di 500anni fa; ho parlato poi di fatti odierni, e di esperienze personali.
    Ho condannato “i pazzi” che possono, per la libertà di cui godiamo, offendere culture e credenze.
    Mi auguro che siano esemplarmente puniti…ma così dovrebbero essere puniti coloro che assaltano Ambasciate e uccidono innocenti!
    Appunto, tutti fanatici e feccia.
    Dal suo post non riesco più a capire dove starebbe la mia propaganda…e perchè poi…
    o è propaganda raccontare i fatti sgraditi?
    Io non sono ebrea, non sono musulmana, sono una cattolica neppure sempre in linea con il Vaticano… e neppure accecata dal suo credo…proprio perchè il mio primo credo è tolleranza, rispetto, giustizia., senza etichette.
    Di questo parlo. E lei mi offende se mi ritiene capace di propaganda che non mi appartiene.

    Sylvi

    Ps: dai racconti di mia madre e di mio nonno, non ci sono stati preti a benedire le armi quando la Julia partiva…erano giorni di silenzio e tristezza…e di preghiere per il loro ritorno al più presto possibile.
    Mio padre partì con il suo cappello ” da lavoro”, lasciò a casa quello “della festa” per festeggiare la pace, non la vittoria!!!
    S.

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Mai cercato torti da una sola parte, questo non me lo puoi rinfacciare. Ho soltanto tanta, tantissima difficoltà accettare il concetto di “terrorismo” espresso da noi occidentali.

    Noi, che in quanto a terrorismo dovremmo essere i primi a doverci vergognare.

    C.G.

  15. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri
    Per me i Musulmani in genere sono tutti di una sorte….cioe’ tutti potenziali terroristi e fanatici religiosi….eccezioni ce ne saranno ma troppo poche ….credo che siano tutti fanatici religiosi basta vedere in questi giorni le folle che in un attimo riempiono le piazze bruciando bandiere Americane .

    Alla sua frase:-“Cosa diremmo se un fanatico ebreo finanziato da fanatici musulmani producesse un film dove sostiene che Cristo, Abramo e Mosè erano degli imbecilli e gli ebrei e i cristiani dei mascalzoni? Per scatenare la canea è bastato mooooolto meno, è infatti bastato il libro ben documentaton”Pasque di sangue” di uno studioso serio come Ariel Toaff, per giunta figlio dell’ex rabbino capo di Roma”.

    Risponderei che la battaglia sarebbe solo mediatica ….come lo e’ anche stato il caso di Ariel Toaf….
    ce ne vorrebbe a indurre un Italiano o di qualsiasi altra nazione …Cattolico o Ebreo ad assaltare ambasciate ….uccidere ….dare a fuoco bandiere per giorni e giorni.
    Noi abbiamo ben altro da fare….abbiamo anche rappresentanti che possono protestare per far valere le nostre ragioni.
    Per me codesti son fatti tutti di una stessa pasta…. questo pero’ non
    vuol dire aizzare all’odio me ne guarderei bene….dico solo che dovremmo finalmente reagire ….guardare la vera realta’ …quella che si sta perpetuando a me sembra una guerra delle religioni…e sti cazzo di Musulmani vogliono imporre la loro mentre sono intolleranti alle altre…..e’ vero questo o no? Chiese vengono distrutte….Cristiani vengono uccisi….vengono in Europa e costruiscono Moschee….a noi da loro e’ proibito costruire Chiese….e non parliamo di Sinagoghe….tutto questo con il benestare dei loro governi…
    cosa significa tutto questo?
    Lei ha una risposta parata?
    Quello che devono capire questi barbari e’ che ci deve essere liberta’ di culto per tutti e in TUTTI I PAESI compresi i loro…e che lo sproposito di un imbecille che fa’ un film o delle caricature di Maometto non sono e non possono essere argomento ….occasione e spunto per incendiare il mondo intero….e condannare a morte questo e quello …come il caso Salman Rushdie .
    Il mio 184 e 206….non sono istigazione all’ odio ….ma fatti….
    i 150.000 Cristiani che vengono uccisi ogni anno dai Musulmani ciechi e fanatici sono realta’ non fantasia….il fatto che le reazioni da parte Cattolica ed Ebraica per certi fatti provocati da loro….siano del tutto diversi dalle loro reazioni e’ anche un fatto.
    E ora di finirla.
    Rodolfo
    BASTA….ci hanno rotto le scatole ad oltranza

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Facile dire che hanno “rotto le scatole” se delle le “scatole” si è sprovvisti..

    C.G.

  17. Daniele
    Daniele says:

    I musulmani hanno una visione bipolare del mondo. Esiste il territorio che è sotto il loro controllo, chiamato Dar al-Islam (“dimora dell’Islam”) e quello dove vivono gli infedeli, detto Dar al-Harb (“dimora della guerra”). Le nazioni non islamiche sono considerate terra di conquista e il Corano insegna che è dovere di ogni buon musulmano attuare la Jihad (“lo sforzo”), cioè impegnarsi in una “guerra santa” il cui scopo è islamizzare il mondo degli infedeli. Il giurisperito arabo Al Mawardi indicò i tre modi per conquistare Dar al-Harb. (1) Con la forza e la violenza. (2) Senza violenza, approfittando della fuga degli infedeli. (3) Mediante un trattato. Si hanno tollerato christiani e ebrei se pagavano il doppio in tasse. Conquistare con la spada e la forza lo hanno certamente fatto basta guardare i paese islamici che esistono oggi. Furono fermati in Europa grazie alla Santa Chiesa. Difendere che questo sia meglio di cosa ha fatto la Santa Chiesa non saprei come farlo.

  18. sylvi
    sylvi says:

    x Pino,

    non ho fatto in tempo ieri sera, ma ci tenevo a confutare, almeno in parte, la sua affermazione che …i preti benedivano le armi dei soldati …
    Forse a Roma…o non so , altrove…

    Da noi, ma in tutto l’arco alpino, gli alpini in partenza cantavano:

    Sul ponte di Perati
    bandiera nera.
    E’ il lutto dell’alpino
    che va alla guerra.
    Sul ponte di Perati
    bandiera nera.
    La meglio gioventù
    la va sotto terra.

    Da qui Pasolini prese il titolo di un suo famoso libro di poesie in friulano.
    Le paiono versi di guerrieri assetati di sangue e gloria?

    buona giornata
    Sylvi

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Vedo che ci ha tenuto a dare lei stesso la migliore definizione del suo razzismo guerrafondaio. Che è molto peggio di quanto pensassi.
    Le fa adeguata compagnia il tizio al quale ho appena risposto.

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