Poche settimane alla guerra israeliana contro l’Iran? Guerra basata su una frottola “atomica” sorella gemella di quella usata dagli Usa per invadere l’Iraq

Manca ancora poco, ma pare dunque che ci siamo: il fanatico Benjamin Netanyahu ha deciso di attaccare l’Iran. Lo strombazzano da qualche giorno i giornali risportando anche i piani segreti dei bombardamenti israeliani, rivelando anche che il governo Netanyahu ha calcolato che ci saranno 30 giorni di guerra e non più di 5-600 vittime israeliane. E quante iraniane? Non frega nulla a nessuno, tanto non sono ebrei… Mah, questa nuova “guerra lampo” mi ricorda quella tedesca, la famosa la Blitzkrieg che ha riempito i cimiteri e  che si è visto come è finita, e mi ricorda anche la “passeggiata” Usa in Iraq.

Il razzismo francamente indecente dei sostenitori della decisione di Netanyahu mette in capo argomentazioni che fanno accapponare la pelle. In Italia si distingue per questo il sito fasciosionista Informazione Corretta. La trovata per spingere il gregge dell’opinione pubblica occidentale ad accettare anche questa guerra è una versione della truffa “atomica” con la quale gli Usa hanno invaso l’Iraq, provocando la morte di decine o centinaia di migliaia di persone e una serie non piccola di altri orrori. Questa volta le sirene d’allarme un tanto al chilo ululando che l’Iran sta per superare o ha superato l’arricchimento al 20% dell’uranio e che quindi “è in grado di costruire la superbomba atomica”. Frottola comparsa anche sul Corriere della Sera e che sarebbe divertente se non avesse uno scopo tragico. Per costruire una atomica infatti l’uranio isotopo 238, di per sè militarmente inservibile, deve essere arricchito con il 90-95% di uranio isotopo 235, molto più instabile e capace di quella fulminea “reazione a catena” in cui consiste l’esplosione di una bomba atomica. Con l’uranio 238 arricchito ad appena il 20% ci si possono fare tuttalpiù dei fermacarte…. Scherzi a parte, lo si usa nell’industria medica, ma non è utilizzabile per bombe di nessun tipo.

Insomma, anche questa volta abbiamo la faccia peggio del culo. E’ così che pian piano Israele prima e l’Occidente poi si scavano la fossa. Vedremo. Chi vivrà vedrà.

Personalmente non credo molto che Israele attaccherà. Non ho tempo per farla ora, la farò prossimamente, ma l’analisi delle forze militari israeliane porta a ritenere che può si sferrare un colpo, ma inefficace. Può solo ritardare ma non bloccare l’evetuale marcia iraniana verso la produzione di atomiche, ammesso che davvero intanda costruirle nonostante NON ci sia NULLA che lo dimostri, tanto meno gli impegni presi pubblicamente dall’Iran, dall’adesione al trattato di non proliferazione nucleare alle dichiarazioni dei suoi governanti. Aggiungo però che in Israele e nel settore della finanza e dei circoli internazionali che la sostengono c’è chi spinge per la guerra all’Iran intesa soprattutto come spinta al tracollo economico dell’Europa per prenderla al guinzaglio nello “scontro di civiltà” che nella testa di alcuni signori potrebbe fruttare a Israele la palma della guida politico morale dell’Europa se non dell’Occidente, fissazione ad esempio della colona Fiamma Nierenstein eletta nel parlamento italiano e dei vari intellettuali a gogò come Henry Bernard Levy, e col tempo anche un forte ridimensionamento della stessa religione e cultura cristiana a favore di una espansione dell’ebraismo. Ci sono piani e sogni che si spingono infatti molto in avanti, molto più di quanto si possa credere….

Nel breve periodo, i guerrafondai israeliani e i loro accoliti con l’attacco all’Iran puntano a costringere gli Usa a intervenire, un po’ come la Germania nel ’40 dovette intervenire fino in Grecia per evitare il tracollo dell’invasione italiana, e magari a far perdere le elezioni a Obama: il candidato repubblicano e il suo vice, un super cattolico super sionista e super islamofobo, non vedono infatti l’ora di poter scendere in guerre al fianco di Isarele contro non solo l’Iran. Come che sia, in realtà Israele ha già iniziato la guerra contro l’Iran uccidendo suoi scienziati nucleari e sabotando reattori nucleari e sistemi di comunicazione. Se fosse l’Iran a fare le stesse cose contro Israele tutto l’Occidente si sarebbe messo ad urlare. Invece con Israele chiudiamo allegramente, come sempre, entrambi gli occhi da bravi complici.

Come sempre, i governanti israeliani e i loro volenterosi supporter fuori Israele accampano la Shoà come scusa per fare la guerra che pare si accingano a fare. Barano anche in questo. La Shoà, nota anche con il termine blasfemo di Olocausto, è un prodotto peculiare della cultura cristiana occidentale, che ha fatto il bis del plurisecolare genocidio di nativi americani, prodotto che NON può essere replicato in nessun’altra parte del mondo perché nessuno al mondo odia o ha odiato gli ebrei come i cristiani e in particolare i cattolici. Riporto un sintetico ed efficace manifesto israeliano che sbugiarda il governo Netanyahu e lo accusa di usare la Shoà per i propri fini.

Riporto qualche link utile ad avere un quadro meno a senso unico e vedere come viene venduta la balla della tomiche iraniane con l’uranio arricchito appena al 20%. E riporto anche brani di quanto propagandato nel 2009 dalla cantate istraeliana Noa, abbreviazione di Achinoan Nini, per supportare la mattanza israeliana a Gaza, e la risposta che le ha dato il regista anch’esso israeliano Udi Aloni. Anche questo dimostra che in Israele nonostante un governo di destra senza rivali non tutto fila liscio. Noa passa per pacifista! Ed è stata invitata dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia a cantare ad agosto nel corso di uno spettacolo pubblico. Ho votato Pisapia e quasto invito a Noa mi spinge a pentirmene perché lo reputo un grossolano errore, al servizio della solita propaganda filosionista arabofoba e quindi di fatto anche antisemita visto che gli arabi sono semiti.

http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/poll-most-israelis-oppose-attack-on-iran-nuclear-facilities-1.458743#.UCzdVstNUTU.facebook

http://italian.irib.ir/analisi/asse-roma-berlino-tel-aviv

http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_14/iran-israele-tempi_ad92304c-e5d4-11e1-aa1f-b3596ab6a873.shtml

Dalla “Lettera di Noa agli amici palestinesi”, gennaio 2009, durante l’aggressione di Israele a Gaza:

Io so che nel profondo del vostro cuore DESIDERATE la morte di questa bestia chiamata Hamas che vi ha terrorizzato e massacrato, che ha trasformato Gaza in un cumulo di spazzatura fatto di povertà, malattia e miseria”. … “Posso soltanto augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve esser fatto, e VI LIBERI definitivamente da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, oggi chiamato Hamas” “.

La risposta del regista israeliano Udi Aloni alla lettera di Noa:

Cara Achinoam Nini [vero nome di Noa],

ho scelto di rispondere a te e non all’intera destra rabbiosa, perché credo che il tradimento del campo della pace superi il danno causato dalla destra migliaia di volte. La facilità con cui il campo della pace si accoda ai ruggiti di guerra ostacola la creazione di un significativo movimento che possa fare una vera resistenza all’occupazione. Tu ruoti gli occhi, usi le tue parole d’amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai palestinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai a Israele il ruolo di liberatore. A Israele – che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati. “Io so dove è il vostro cuore! E’ proprio dove è il mio, con i miei figli, con la terra, con il cielo, con la musica, con la SPERANZA!” scrivi, ma Achinoam, noi abbiamo preso la loro terra e li abbiamo imprigionati nel ghetto chiamato Gaza.

Abbiamo coperto i loro cielo con i jet da combattimento, svettanti come angeli dell’inferno e seminando morte a caso. Di quale speranza stai parlando? Abbiamo distrutto ogni possibilità di

moderazione e di vita in comune nel momento in cui abbiamo saccheggiato la loro terra, mentre eravamo seduti con loro al tavolo del negoziato. Possiamo aver parlato di pace, ma li abbiamo derubati anche degli occhi. Essi volevano la terra data loro dal diritto internazionale, e noi abbiamo parlato in nome di Dio.

… Hamas non è il mostro, mia cara Achinoam. È il figlio del mostro. L’occupazione israeliana è il mostro. Essa e solo essa è responsabile per la povertà e la malattia e l’orrore. Siamo stati così spaventati dalla sua leadership laica, che ha minato la nostra visione della Terra di Israele, che abbiamo scelto di finanziare e sostenere Hamas, nella speranza che da una politica di “divide et impera” avremmo potuto andare avanti con l’occupazione per sempre, ma quando la cosa ci si è ritorta contro, tu scegli di incolpare l’effetto invece della causa.

Tu scrivi: “Io posso solo augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve essere fatto, e, infine, VI LIBERI da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, e oggi chiamato Hamas … Sarebbe lo stesso se la tua sorella palestinese scrivesse: “Speriamo che Hamas faccia il lavoro per voi, e vi liberi della Destra ebraica”. Quindi, forse, invece di ordinare a un popolo al quale abbiamo asportato chirurgicamente ogni barlume di speranza, potresti aiutare i tuoi fratelli e sorelle in Palestina a liberarsi dall’occupazione, dall’oppressione e dall’arrogante colonialismo inflitto dal tuo paese. Solo allora li puoi invitare a lottare democraticamente e riportare la Palestina allo stato mentale in cui era prima che noi li spingessimo in un angolo del muro che abbiamo costruito.

E se i tuoi fratelli in Palestina scelgono Hamas, devi rispettare la loro scelta, proprio come le nazioni del mondo hanno rispettato Israele quando ha scelto l’omicida Sharon. Hamas lo devono

combattere loro, proprio come tu hai combattuto lui. Questa è la democrazia. Solo allora potrete tu e i tuoi fratelli da entrambe le parti di Palestina e Israele condividere – da uguali – la gioia della terra, il cielo e la musica; solo allora riusciremo a combattere insieme per la parità, per ogni uomo e ogni donna che vivono nella nostra terra santa”.

254 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    non so come tu abbia preparato la trippa alla tua maniera.
    Ma sono curiosa!
    A Casalpusterengo mi meravigliavo sempre di trovare il “foiolo” a montagne , nelle macellerie.
    Qui da noi è sempre stato difficile reperirlo anche su ordinazione.
    E a me piace molto.
    Non so se tu l’hai cotta , la trippa,con i fagioli, come facevano in Lombardia; da noi niente fagioli…forse perchè due proteine unite sarebbero state troppa ricchezza che non potevamo permetterci…però nemmeno nella ricca cucina veneziana appaiono i fagioli.

    Insomma spero che vi divertiate a mescolare culture e cucine e …chi lava i piatti?

    Un affettuoso abbraccio a te e un caro saluto a Rodolfo.

    Sylvi

  2. peter
    peter says:

    x Alessandro

    e’ un discorso complicato, mi riferisco alla prima parte del suo ultimo post. Sulle persone cui si riferisce la seconda parte, semplicemente non commento.
    Una cosa sono le malattie mentali vere e proprie, un’ altra le psicopatie o disordini della personalita’, colorati o meno da tratti o tendenze paranoidi, schizoidi, ossessive, e via dicendo.
    Per intenderci, buona parte dei delinquenti comuni vengono o possono essere classificati con questo o quel disordine della personalita’, senza per questo essere dei vari malati di mente. Anche perche’ molto raramente chiedono aiuto psichiatrico in relazione ai propri problemi, salvo quando ne possono ottenere un qualche vantaggo di altro genere. Oggi si aggiungono anche le droghe di vario tipo, che possono indurre o esacerbare dei tratti psicotici gia’ esistenti, complicando ulteriormente le cose.
    Del resto, per quello che vale, io non credo che chi delinque abbia bisogno di aiuto in senso psichiatrico o medico, se non come un possibile tragitto personale, frutto di una scelta, quindi gia’ di un cambiamento interiore e relazionale col mondo.
    Tenga presente che nevrotici e psicotici soffrono per i loro disturbi, i delinquenti fanno soffrire la societa’, e che ci piaccia o no soggettivamente si sentono spesso bene.
    Non credo neanche sia giusto medicalizzare la delinquenza, anche quando raggiunge dimensioni mostruose. Persone come Breivik sono oltre ogni possibilita’ di aiuto, ammesso che lo volessero mai. Dopo la sentenza, ha chiesto scusa ai gruppi di estrema destra del mondo per non avere fatto fuori piu’ nemici…
    Non dimostra alcun rimorso o pentimento o ravvedimento…
    Non credo nella soppressione fisica dei ‘mostri’, ma il primo dovere e’ di difendere la societa’ da essi, tenendoli dentro in galera anche per sempre, se necessario. Il loro ‘reinserimento’ non sara’ mai possibile ne’ auspicabile

    un saluto

    Peter

  3. Anita
    Anita says:

    x Alessandro

    In generale sono contraria alla pena di morte….ma ci sono eccezioni….in tal caso vorrei che i criminali soffrissero la stessa morte che hanno causato alle loro vittime.
    Un iniezione letale e’ troppo poco.

    Cordiali saluti,
    Anita

  4. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    La trippa di faiolo…con i fagioli ma non quelli di Spagna, quelli bianchi che almeno qui si chiamano cannellini.

    Chi lava i piatti?….Beh e’ un piccola battaglia, finisco col cedere perche’ Rodolfo e’ piu’ grande di me, io gli sto quasi sotto le ascelle…..
    La lava-stoviglie e’ in riposo.

    Ti abbraccio, Rodolfo ricambia i saluti.
    Anita

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Chi è che cede? Ovvero: i piatti li lava lui o li lava lei? Spero che li lavi lui, ovviamente. E anche il sabato….
    Un abbraccio.
    pino

  6. Asgabot
    Asgabot says:

    Le simpatie sioniste di Breivik non sono una mia invenzione, se ne parlava diffusamente su interenet (non su Il Corriere e neppure Repubblica) all’indomani della strage, con riferimento ai diari del killer. Non è un caso che sui siti dei talebani sionisti (Informazione Corretta in primis) il caso è sempre stato trattato con un certo imbarazzo. Non si poteva perdonare ai giovani uccisi di essere dalla parte dei palestinesi econtro l’occupazione. Le prime immagini dall’isola di Utoya, teatro del massacro, mostravano anche uno striscione con scritto “Boycott Israel”. tutto materiale fatto sparire rapidamente dagli occhiuti censori pro Sion che operano all’interno dei ns. media. Breivik odia gli islamici e ama gli ebrei, un pò come Wilders, l’ossigenato olandese per il quale stravedono, guarda caso, quelli di IC. E non è neppure un caso che in Germania, paese completamente sottomesso alla lobby, vengano perseguiti in tutti i modi i movimenti della destra nazionale non propriamente filosemitici ma vengono tranquillamente lasciati lavorare quelli che si oppongono all’islamismo marciando con le bandiere tedesche a fianco di quelle di Israele (tipo “Pro Deutschland”). Quanto all’ebraicità di Gesù, caro Nicotri, se accettiamo che sia il Figlio di Dio che porta al mondo la lieta novella (“non cè più greco o romano o giudeo” dice S.Paolo) questo diventa un particolare ininfluente, in quanto la Nuova Alleanza soppianta la Vecchia esclusiva del popolo ebraico e si apre all’intera umanità. Ciò significa che con l’avvento di Cristo il ruolo dell’ebraismo può dirsi storicamente e teologicamente concluso. Questo, ovviamente, in una prospettiva di fede cristiana. Altrimenti ha perfettamente ragione lei.

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Asgabot

    Ho passato ore, dopo il suo commento sul filosionismo di Breyvik, a cercare su Internet prove in proposito. Prove dirette e provate non ne ho trovate, solo deduzioni di vario tipo. Compresa quella secondo la quale sarebbe un massone.
    Ammettiamo che abbiano fatto sparire le prove, diari compresi. Senza prove, purtroppo, non si può dire nulla di sicuro e, apunto, provato. A parte il fatto che per dire che hanno fatto sparire le prove ci vogliono le prove! Le prove dell’avvenuta sparizione.
    Di Breyvik e dei ceffi omuncoli come lui si può invece sicuramente dire che è antisemita, visto che sono semiti anche gli arabi al contrario di moltissimi ebrei che non sono semiti neanche da lontano, chiachiere a parte, per lo stesso motivo per cui non sono semiti tutti i cristiani, ma solo quelli che sono semiti.

    La teologia lasciamola i teologi. Specialisti nel dire tutto e il contrario di tutto. Nulla è più ridicolo dei teologi delle religioni monoteiste. Hanno lo stesso Dio, a parole, anzi a chiacchiere, eppure si scannanotra loro e fanno scannare le genti tra loro come macellai ossessi da secoli e secoli. Dio non ha certo bisogno di teologi. Non può infatti essere così dilettante e sciocco da avere creato esseri umani ai quali non sa parlare senza interpreti. Sono i teologi così preuntuosi e basfemi da pensare, e far pensare, di potersi occupare di Dio. Per giunta per definirlo! Ma come si può essere così imbecilli da voler “de-finire” ciò checsi postula come “in-finito”, cioe come NON finito?
    Meglio restare, purtroppo, sul piano della Storia. Su quello teologico oltretutto vogliono avere ragione teologi inconciliabili tra loro perché
    di fedi diverse. Si può avere una fede senza per questo dover rompere i coglioni, e le ossa, al prossimo.
    Certo, il cristianesimo supera il confine “etnico” dell’ebraismo. Infatti, come diceva S. Paolo e qualcuno già prima di lui, alla “circoncisione della carne” ha sostituito la “circoncisione del cuore”, evidentemente molto migliore e meno primitiva. Evito di fare battute sul tipo di Dio che si “allea” con un solo popolo, anziché con tutta l’umanità, e che per giunta come segno a sugello dell’alleanza sceglie la cironcisione del “pisello”. Come se le donne, oltretutto, non esistessero.
    Guardi però che evito di far battute anche sul fatto che Dio per farsi uomo ha dovuto rendere infelice a vita una povera minorenne come Maria… Molto migliore il Dio degli etruschi, mi pare si chiamasse Tarconte, ma forse sbaglio, che è nato già adulto da un solco tracciato da un aratro senza tragedie e rinunce anche sessuali per nessuno.
    E poi, mi scusi, ma se Maria è la madre di Dio, Anna, la madre di Maria, è di conseguenza la nonna di Dio e suo marito il nonno di Dio. Andando a ritroso troviamo, sempre di conseguenza, i bisnonni di Dio, i trisnonni e i vari altri avi di Dio. Fino ad Adamo ed Eva. Che in quanto progenitori di Maria madre di Dio diventano i primi avi di Dio. E così non si sa più se è stato Dio a creare Adamo ed Eva, e i loro successori, oppure se sono stati Adamo ed Eva, e i loro eredi, a creare Dio.
    Un caro saluto. Faccia una buona domenica ( giorno istituito da Costantino, con la sua solita ambiguità perché così faceva contenti anche i seguaci del Dio Mitra, dei quali faceva o aveva fatto parte).
    pino nicotri

  8. alessandro
    alessandro says:

    Per Anita:
    io non sono una persona religiosa e tutti i SISTEMI non sistemano nulla
    e non so nemmeno quali sono tutti i comandamenti, ma uno e´ sacro
    ed e´ :NON UCCIDERE(diverso e´ il caso di un uomo malato che manifesta a qualcuno il desiderio di essere ucciso:ma e´ un problema molto delicato, delicatissimo).
    Nei discorsi ,spesso, sento la sua espressione, ovvero:in linea generale penso questo ma ci sono delle eccezioni.Puo´ starmi bene fino a un certo punto dato che quello sull´uccidere non e´ un discorso ma molto di piu´.Purtroppo io parto da presupposti un po´ diversi:una persona
    non nasce ne´ buona ne´ cattiva;se diventa cattivo vuol dire che lo e´ diventato a causa certi motivi di natura ambientale e sociale;oppure lo e´ diventato a causa di lesioni al cervello o, comunque, per cause
    neurobiologiche.
    Tutto questo mi porta a pensare che anche il carnefice e´ una vittima
    che ha gia´ avuto il suo male.Le mie,comunque, sono ragioni di ordine non giudiziario ma morale.
    Insomma se quello sull´uccidere non e´ solo un discorso
    il suo discorso delle eccezioni mi pare estremo.
    Noto,infine, una palese(non in lei, in generale)e assurda inversione
    nel senso che se chi uccide non sta bene chi ci da a noi il diritto(noi che stiamo bene o ,comunque, diciamo di esserlo) di uccidere il carnefice?
    Quale giustificazione abbiamo?
    Quella,per esempio, che un nostro caro parente e´ stato fatto fuori come un animale da un mostro e quindi merita la stessa sorte?
    No, cara Anita, non e´ una buona giustificazione!
    cari saluti, alessandro.

  9. Anita
    Anita says:

    x Alessandro

    Caro Alessandro perfino nel mondo dei criminali c’e’ un senso di giustizia.
    Un accusato di aver perpetrato crimini efferati verso minori, come ripetuti stupri e ripetute torture causandone la morte, se messo nelle prigioni comuni dura ben poco, viene giustiziato dai prigionieri stessi.

    Cari saluti,
    Anita

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Alessandro
    Quello che sappiamo e’ che Breiwik e’ un Nazionalista…Anticomunista…e nei suoi scritti si rileva una relativizzazione dell’ Olocausto….come potrebbe non essere un antisemita? Ciononostante se Antisemitismo c’ e’…il suo e’ solo marginale…. Nicotri insiste sul sostenere che anche gli Arabi sono Semiti…ed e’ vero….pero’ oggi oramai e’ risaputo che quando di parla di Antisemitismo si parla dell’ odio verso l’ Ebreo e non certo verso l’ Arabo. In prima linea in Breivik c’ e’ il suo odio verso i Musulmani di consequenza e’ cosi che alcuni antisemiti cercano ….di fare della tragedia un complotto Ebraico.
    Ma si sa …oramai….non c’ e’ foglia che si muova in questo mondo dove non ci sia lo zampino degli Ebrei e del Mossad.
    L’ importante per i veri antisemiti e’ cercare e trovare spiegazioni su ogni cosa …dando la colpa all’ Ebreo.
    E comunque cosi vive il criminale assassino Breivik….
    http://www.bild.de/news/ausland/anders-behring-breivik/so-nett-darf-der-massen-moerder-buessen-25869626.bild.html
    8 metri quadrati di cella….biblioteca….fittnes studio….dentista…cure
    mediche ….piccolo mercato ortofrutticolo….pernso che molti in Italia ma anche altrove cambierebbero volentieri con lui.

    Molti cercano spiegazioni….di come un uomo possa commettetere certi misfatti….le risposte si cercano sempre nella societa’ malata….dato che l’ uomo nasce….non….ne’ buono ne’ cattivo …
    ma buono ….profondamente buono…da’ amore ed e’ ansioso di riceverne….non ho mai visto negli occhi di un bambino l’ odio….ne’ un bambino potra’ mai odiare la madre….non conosce l’ odio nemmeno se dalla madre e’ maltrattato.
    Se cosi fosse….dato che la societa’ Italiana e’ profondamente malata…
    le tragedie dovrebbero essere giornaliere…ma cosi non e’….
    qualcuno forse prima o dopo perdera’ la testa e fara’ saltare in aria Montecitorio….poi ci si domandera’ perche’ lui e non altri milioni con gli stessi problemi ….si dara’ la colpa alla societa’….si avra’ pieta di lui vittima della societa’ ….mentre tutti gli altri continueranno a tribolare… a vivere la loro vita di stenti….ma per loro nessuna pieta’ e compassione…. nessuna pieta’ per le vittime e i loro parenti…quella va’ tutta al criminale vittima…..che deve essere aiutato e reinserito nella societa’ ….quella societa’ che lo ha fatto uscire fuori di senno. Io non sono daccordo….il comandamento “non uccidere” lo conoscono anche gli Atei…. fa’ parte di tutte le religioni e della morale umana…..anche Breiwik sapeva….ma ha ucciso…per questo non fa’ parte dell’ umanita’ e per questo va’ eliminato…come si elimina un cancro che rischia di rosicchiarsi un intero corpo. Altro che la cella di otto metri quadrati con tutte le comodita’….assistito da psichiatri che rischiano a loro volta di uscire anche pazzi ….
    io no…io lo terrei a pane ed acqua….un uncino al soffitto della sua cella ….una sedia ed una robusta corda a disposizione….se proprio si e’ contro la pena di morte….i rimorsi prima o dopo si faranno sentire….ma sara’ troppo tardi….questo e’ il modo giusto di pagare.
    Dare a desta e a manca con estrema facilita’ dell’ ipocrita….che se anche cosi fosse…si potrebbe pensare anche ….”alla societa”….ed invece no…ipocrita e basta ….come dire criminale e basta…senza scusanti e senza attenuanti….questione di vedute o di risentimenti….che io non riesco a comprendere.
    Rodolfo
    PS
    Il “caro parente” degli ALTRI ….e’ sempre quello degli ALTRI ….ma vorrei sapere se qualcuno eliminasse tutto ad un tratto le tue sorelle e fratelli ed i tuoi genitori…..TUOI….non quelli dell’ altro…allora non so….se non ti verrebbe la voglia di tirargli il collo personalmente.

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Alessandro,
    come ho già detto altre volte io sono personalmente contrario alla pena di morte (con l’eccezione dello stato di guerra) per due ordini di ragioni.
    Da una parte, come per lei, perchè mi disturba l’idea che la collettività, quindi anch’io, possa privare qualcuno del bene supremo della vita.
    Dall’altra perchè la pena di morte rende irreparabili gli errori giudiziari, che sono piuttosto frequenti.
    Tuttavia la società ha il diritto di difendersi dai suoi membri che non sono in grado di rispettarne le regole.
    Personalmente ho l0idea che la pena intesa come strumento riabilitativo sia abbastanza poco utilizzabile. Ma la pena come deterrente rimane invece valida.
    Un saluto U.

  12. peter
    peter says:

    senti l’ altro, ‘con l’ eccezione dello stato di guerra’. Vai a capire perche’ , poi…
    A parte il fatto che lo stato di guerra non e’ certo auspicabile ne’ corretto, non vedo perche’ diventare favorevoli alla pena capitale in tali circostanze.

    Peter

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo,
    che ne direbbe pero’ di quei casi in cui l’ errore giudiziario e’ da escludere …come nel caso Breiwik?
    Non crede….che per i parenti delle vittime sia meglio saperlo morto che saperlo in un carcere di lusso a continuare a vivere quella vita che lui ha cancellato per 77 volte ?
    Rodolfo

  14. peter
    peter says:

    i commenti di certi bloggers sono talmente assurdi che non vale la pena di commentarli, l’ ho gia’ detto.
    Alcuni sembrano ‘pensare’ che se un mostro criminale fosse folle, cio’ ne giustificherebbe la punizione esemplare, mentre per definizione i folli non sono responsabili delle proprie azioni e come tali non punibili…almeno dal medio evo (dalla fine del medio evo…) in poi.
    Ma ho il sospetto che per certuni la follia o malattia equivalga ad essere posseduti dal demonio o indemoniati. Per cui…

    Peter

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mettiamo il caso:
    sono palestinese, non ho mai torto un capello a nessuno, vivo pacificamente come mi è dato da vivere.
    Tutto di un tratto mi arriva una cannonata con su la stella di David dentro casa e mi sventra la MIA gente, la MIA non quella dell’altro.

    Domanda all’ipocrita di turno:
    se avrei voglia di tirare il collo a quel fottuto che ha premuto il bottone al sicuro dentro un carro armato, come verrei giudicato?

    C.G.

  16. peter
    peter says:

    X Alessandro

    il tratto paranoide della personalita’ di Breivik consiste secondo me nella sua invenzione di un nemico assoluto, che lui identifica con le sinistre, gli immigrati di colore, ed i valori dei progressisti in genere. Tale identificazione lo porta a considerarli come ‘non persone’ ma solo nemici da abbattere nell’ interesse di un bene superiore, secondo un codice ‘etico’ non esattamente suo personale, ma comune a tutti i gruppi di estrema destra, che lo ammettano o meno.
    La sua pulsione paranoide e’ per sua natura estremamente narcisistica, pertanto il suo ego ed il suo codice ‘morale’ sono per lui uber alles, ed al di sopra o al di la’ di qualsiasi normale codice di valori etici societari.
    Come lui ce ne sono tanti, cio’ che non sara’ mai chiarito e’ cosa ha determinato in ultimo il passaggio all’ atto, cioe’ al massacro o massacri, che richiede anche un considerevole rischio fisico personale, oltre all’ inevitabile punizione del carcere a vita se fosse sopravvissuto come di fatto e’ successo.
    Tuttavia non credo sia pazzo secondo le comuni categorie psichiatriche, e per quello che vale mi trovo d’ accordo con gli psichiatri che lo hanno esaminato (categoria di cui non faccio parte, sia chiaro)

    un saluto

    Peter

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    per certuni la follia o malattia consiste nell’avere idee diverse da quelle della media.
    Lo stato di guerra, che non è auspicabile ma esiste, non ha alcuna punizione adeguata se non la pena di morte. Banalmente perchè un elevato rischio di morte è connaturato con la guerra e qualunque altra pena sarebbe un vantaggio.
    Sono d’accordo con lei nella valutazione del caso Breivik: anche secondo me sapeva benissimo quello che faceva e quindi era giuridicamente responsabile.

    Caro Rodolfo,
    non sono i parenti a giudicare un reo ma la società, il complesso della società. Ed io trovo piuttosto disturbante l’idea che la società (quindi me compreso) possa uccidere qualcuno. Qualunque cosa abbia fatto quel qualcuno.
    L’unica eccezione per me è lo stato di guerra (che comprende anche la guerra civile e la guerra di liberazione nazionale).
    Io non faccio eccezioni in base alla mostruosità del reato: la pena di morte per me è in linea di principio, inammissibile. Lo stato, cioè tutti noi, non deve poter uccidere.
    Per altro penso che il deterrente della pena sia maggiore con la carcerazione. E personalmente sono contrario anche all’ergastolo: è inutile e disumano. Direi che, come in Italia, trent’anni sono più che sufficienti.
    Io aborro la crudeltà gratuita ed una pena senza possibilità di perdono è inutilmente crudele.
    Credo che si debba essere giusti ed umani anche e soprattutto nelle situazioni ultime come le punizioni.
    Uroburo

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Risposta per il rataipocrita di turno….
    se gli e’ arrivata una cannonnata in fronte e le schegge del suo cervello da terrorista ha ucciso anche i suoi figli….che colpa ne ha chi ha sparato la cannonnata?
    R

  19. alessandro
    alessandro says:

    Per Anita:
    suvvia, l´argomento e´ delicato:
    nel mondo dei criminali non c´e´ nessun senso di giustizia;l´esempio che lei mi porta non ha niente a che vedere con la giustizia.

  20. alessandro
    alessandro says:

    Per Uroburo:
    sono d´accordo con lei tranne sul punto dove dice che la pena intesa come strumento riabilitatitivo sia abbbastanza poco utilizzabile.Certe mie considerazioni sono di ordine giudiziario fino a un certo punto, nel senso che se una persona ha commesso un reato deve essere punita, ma il fine della giustizia non e´ solo di protezione della societa´ ma di reinserimento sociale del colpevole.Se il colpevole va in prigione e la storia finisce li´, beh cio´ non mi sembra giusto.Dopo la condanna del colpevole dovrebbe intervenire quel senso di umanita´ che dovrebbe portare col PARLARE col colpevole:DIALOGARCI.Cio le puo´sembrare paradossale:come si fa a parlare con un omicida?
    In fondo, la pena di morte e l´ergastolo altro non vogliono dire che:
    con te abbiamo chiuso.Per lei, forse, giustizia e morale sono due cose diverse e, in realta´, lo sono eppure dopo la giustizia non puo´ che esserci la morale , una morale di responsabilita´ verso il colpevole.
    un saluto, alessandro.

  21. alessandro
    alessandro says:

    Per Peter:
    Non e´ facile definire la follia, certo se la si intende come perdita della ragione e della volonta´ e del capire i propri atti, puo´ anche darsi che Breivik non sia pazzo.Ma,e qui e´ il punto, non si puo´ nemmeno dire che Breivik sia un sano di mente, perche´ e´ chiaro che ha dei forti disturbi psichici che restano gravissimi anche se non ha perso la ragione;sono ,probabilmente, disturbi della personalita´ con gravi conseguenze a livello emotivo ed affettivo.
    Inoltre per capire con precisione le turbe di Breivik ci sarebbe voluto piu´ tempo; nemmeno un grande psichiatra avrebbe potuto “definirlo” in cosi´ poco tempo.
    un saluto ,alessandro

  22. alessandro
    alessandro says:

    Per Rodolfo:
    Che vuoi che ti dica, che ci resto assai male a leggere quello che hai scritto.Gli vuoi dare la sedia e la corda?
    Ma allora bisogna proprio partire dalle fondamenta?
    Ma forse e´ tardi, sei troppo CORAZZATO!
    ciao

  23. peter
    peter says:

    x Alessandro

    lei ha un certo spirito missionario, per cosi’ dire. Le assicuro che vi sono migliaia di persone con turbe molto piu’ gravi di quelle di Breivik, senza che nessuno necessariamernte si ponga il problema di come curarle, riabilitarle, reinserirle…anche o soprattutto perche’ non hanno commesso alcun reato…
    E’ erroneo giudicare la gravita’ dei problemi mentali di qualcuno dalla enormita’ dei crimini che ha commesso, e’ un trabocchetto in cui e’ facile cadere in casi eclatanti del genere.
    Direi che il soggetto e’ fortunato, per cosi’ dire, di aver commesso il suo crimine in un paese molto ben organizzato, civile, ricco, legalista, preciso, e diciamo anche umano, come la ‘cosy’ Norvegia

    un saluto

    Peter

  24. peter
    peter says:

    x Alessandro

    per esempio, leggo oggi che i talibani in Afghanistan hanno decapitato 17 persone, tra le quali due donne, per avere fatto una festa con musica…
    Nessuno, nemmeno lei, si porrebbe il problema che siano ‘pazzi’. Perche’ sono talibani, perche’ hanno agito in gruppo, perche’ sono in guerra…ma la vera ragione e’ perche’ lo hanno fatto per motivi ‘religiosi’, i quali da sempre si sottraggono a qualunque logica di razionalizzazione, sia pure in termini psicologici, psichiatrici o medici…non solo presso i talibani e nel mondo islamico in genere, ma anche in occidente ed in seno ad altre religioni

    Peter

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “se gli e’ arrivata una cannonnata in fronte e le schegge del suo cervello da terrorista ha ucciso anche i suoi figli….che colpa ne ha chi ha sparato la cannonnata”?
    —————————————————————————-

    Ecco, così ragiona (sic!) il Rodolfo.
    E pensare che come presupposto avevo messo che quel tizio non aveva mai torto un capello a nessuno.

    Piangono, si spargono di cenere quelle loro teste bacate sul presunto razzismo contro gli ebrei ma sono loro stessi razzisti allo stato brado.
    E neanche se ne accorgono.
    C.G.

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alessandro

    Essere contrari alla pena di morte e non anche alla guerre è molto contradditorio. In guerra infatti si uccidono soprattutto innocenti, e in massima parte bambini, cosa che le luride retoriche nazionaliste ci tengono ben nascosta. Ovviamente con la complicità dei vari cleri religiosi….
    Per giunta la guerra elimina il principio di responsabilità personale, che è alla base di ogni civiltà giuridica degna del nome. Viene infatti ammazzata, senza processo, gente che non è colpevole di nulla. E oltre ad uccidere, la guerra significa distruggere, rubare, saccheggiare, stuprare, violare.
    Un saluto.
    pino nicotri

    P. S. Domani dovrei mettere in rete la mia analisi dal punto di vista militare secondo la quale Israele non attaccherà l’Iran, se non per costringere gli Usa a intervenire. Inoltre tra qualche giorno metterò in rete un mio articolo che se non ricordo male le interessava molto, mi pare anche ad Anita, sul perché dello strepitoso successo dei romanzi di Andrea Camilleri.

  27. alessandro
    alessandro says:

    Per Nicotri:
    anch´io sono contrario alle guerre e non ho mai scritto il contrario.

    P.S.
    Non puo´ mettere prima in rete Camilleri?(scherzo!).

    buon inizio settimana,alessandro.

  28. Anita
    Anita says:

    x Alessandro

    Quote:
    “Per Anita:
    suvvia, l´argomento e´ delicato:
    nel mondo dei criminali non c´e´ nessun senso di giustizia;l´esempio che lei mi porta non ha niente a che vedere con la giustizia.”

    Cambiamo le parole, giustizia con “intolleranza” per certi tipi di crimini.

    Cordiali saluti,
    Anita

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xgc che scrive:-“E pensare che come presupposto avevo messo che quel tizio non aveva mai torto un capello a nessuno”
    .
    e’ un presupposto sbagliato…..perche’ mai gli Israeliani hanno torto un capello ad un innocente. Se e’ mai successo qualcosa….quel qualcosa era stato provocato.
    Se poi malauguratamente in una azione ci va di mezzo anche un innocente … quello non puo’ essere ne’ previsto ne ce ne’ mai una vera intenzione.
    R

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri,
    228″Domani dovrei mettere in rete la mia analisi dal punto di vista militare secondo la quale Israele non attaccherà l’Iran, se non per costringere gli Usa a intervenire”.

    Non le sembra un controsenso?
    Crede che Israele …con Obama al comando degli US…possa mai correre un rischio simile?
    Non so’ …..sono molto scettico su queste sue idee….
    se Israele ha intenzione di distruggere gli impianti nucleari dell’ Iran e quelli di gas nocivi sella Siria…spera caso mai e soltanto ad un errore da parte dell’ Iran ….in quel caso nemmeno il balordo Obama potrebbe rifiutarsi di correre in aiuto ad Israele….
    Rodolfo

  31. Daniele
    Daniele says:

    Ma ditemi cari signori chi in questo mondo non e’ contro l’omicidio e le guerre come principio? Tutti eccetto Uroburo che ha il suo modo unico di analizzare il mondo. Ma il fatto rimane che gente ammazza altra gente e le guerre sono necessarie per eliminare i mostri di questo mondo tipo Hitler, Saddam, Assad, i Mullah dell’Iran, ecc. Per questo motivo esiste la pena di morte e l’opzione di fare guerra. Tutto il resto sono solo chiacchiere scritte da anime torturate che si strappano i capelli e si spargano di cenere perche’ certi credono sia giusto mettere a morte un imbecille che ha ammazzato 77 persone. Questi certi sono quelli che credono che il valore di una vita e’ un altra vita e non 21 anni.

  32. alessandro
    alessandro says:

    per daniele:
    caro Daniele, non si capisce bene lei da che parte sta,
    non si capisce bene la sua opinione;
    presumo che lei sia tra i “questi certi” anche se vorrei che lei non
    fosse tra coloro i quali gridano ai 7 venti:
    si si, ammazziamoli tutti questi imbecilli, ammazziamoli!

    Comunque, qualche precisazione:
    -i principi, come li chiama lei, mi sanno di astrattezza;cio´ che veramente conta non e´ tanto quello che si dice quanto quello che si fa,per cui se di fronte al mondo e all´universo l´uomo si sente oggi dominatore assoluto del bene e del male e ,spesso, si comporta distruggendo la dignita´ umana e l´armonia naturale, allora dei principi non so cosa farmene;
    -le guerre sono necessarie per lei, non per me;
    -se lei e´ per “occhio per occhio” lei e´ un bel tipo reazionario.

    P.S.
    Spero almeno che lei non faccia, di mestiere, il poliziotto, perche´
    vede, e io non me la prendo con lei che manco la conosco, ma sono proprio certe idee che, calate in situazioni particolari, ti portano
    a strangolare un cane randagio o a uccidere il ladro di merendine.
    Ma si sa, dicono che, al di la´ delle eccezioni, valgono i principi.
    Viviamo davvero in un mondo eccezionale!

    alessandro.

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Alessandro,
    Questo mondo “secondo me” dovrebbe funzionare per meriti e demeriti.
    Mi spiego meglio…nel lavoro e nelle professioni ognuno dovrebbe essere pagato secondo le sue capacita’ e intelligenza.
    Chi non ha quelle capacita’ intellettive o manuali dovrebbe avere almeno il buon senso di rassegnarsi e di capire che e’ pagato per quel che e’….e che se vuole di piu’ dalla vita deve muovere un po’ di piu’ le chiappe o fare funzionare meglio il cervello.
    A chi ruba in generale ….anche una sola mela o un pezzo di pane per fame…100 Euro o un Milione di Euro….sapendo che quello che ha rubato la mela….se avesse avuto la possibilita’ avrebbe certamente rubato anche il milioncino…darei a tutti indistintamente una decina di anni ….con la possibilita’ di lavorare e guadagnare.
    A chi guida in preda ad alcool o a stupefacenti e provoca la morte darei una 30ina d’ anni….con divieto dopo di usare mezzi di locomozione inclusa la bicicletta.
    Chi entra in casa uccidendo anziani per rubarne i risparmi darei l’ ergastolo .
    Chi strupa donne e bambini ….darei non molto….10 anni basterebbero….prima pero’ gli taglierei senza se e senza ma….
    Sicilianamente “la minchia”.
    A volte ho sentito di condanne a 150 anni e anche piu’ …fino a 300 anni…non so’ ….questa cosa non l’ ho mai capita….capisco il cumulo…..ma oltre l’ ergastolo …cheffai mi vuoi tenere in prigione anche dopo la morte?
    Ma cosa dare ad uno che ti fa’ una strage?
    Comincio intanto a pensare a me stesso….potrei da un momento all’ altro ….non e’ da escludere….come nessuno di noi potra mai escluderlo ….uscire fuori di senno e per un motivo o per l’ altro …smettere di ragionare e commettere una strage .
    Rinsavendo….nel momento in cui sarei in grado di capire quel che ho combinato….come mi sentirei e cosa farei? Sarei consequente senza se e senza ma…e certamente non darei la colpa a nessuna societa’ ma solo a me stesso
    Intanto penserei e sarei molto daccordo di passare il resto dei miei giorni fino alla fine…in una prigione a pane e acqua…..ma so che non sarebbe sufficiente….vorrei morire….sparire.
    Ora tu mi potresti mettere una sedia ed una corda con un robusto
    (data la mia mole) gancio al soffitto….ma questo non porterebbe a niente….lo sai che amo troppo la vita….in questo senso sono un vigliacchetto…non riuscirei mai, lo so’ … a togliermi la vita…
    pero’ so’ che mi lascerei lentamente morire non nutrendomi piu’ …mi sdraierei per non piu’ alzarmi.
    Il demerito di Breiwik e’ grave….anche perche’ come lui stesso sostiene ….di innocenti ne avrebbe voluto uccidere di piu’ …per
    un’ idea non e’ stato disposto a ragionare ma ha agito….non ha rimorsi e dunque non direi che la corda …la sedia e il gancio sul soffitto lo indurrebbero al suicidio….e non e’ nemmeno il tipo da lasciarsi andare alla morte per il semplice motivo che Breiwik non ha niente di umano. Cosa fare?
    Ucciderlo si potrebbe….ma come dici tu , non quadra con la morale in generale “evvabbene”….ma io lo terrei in una gretta cella per tutta la vita che gli rimane a pane ed acqua….questo e’ il minimo che gli augurerei…..per sicurezza non si sa’ mai…la corda …la sedia e il gancio al soffitto sarebbero anche presenti….come sai il mio nome Ebraico e’ Rachamim che significa misericordioso….era il nome del tuo bisnonno.
    In gamba…..ti saluto dall’ America….mi sto’ divertendo tanto e mi ci voleva.
    Papa’

  34. alessandro
    alessandro says:

    per Rodolfo:
    pero´ ti chiami pure Rodolfo che significa
    “lupo glorioso” che , certamente, s´oppone al misericordioso.
    Io ho solo un nome e non posso che essergli fedele.

  35. sylvi
    sylvi says:

    Sarà perchè l’otto agosto sono passati 70anni dalla partenza per il Fronte russo dell’8° Regg. della Julia, fra cui il ricostituito, con nuova “carne fresca”, battaglione Gemona, già falcidiato in Grecia e Albania e definitivamente distrutto dal naufragio del Galilea a opera degli inglesi…
    sarà perchè io la guerra, tutte le guerre, le vedo DAL BASSO…da chi è coinvolto senza un fucile in mano…
    mi è difficile se non impossibile capire o solo accettare i vostri discorsi sulla guerra, sulle strategie, sui campi di battaglia, sui grandi condottieri e grandi mezzi…
    Queste per me sono solenni stronzate!
    Appunto perchè la guerra la vedo dalla parte dei pidocchi, del freddo, del caldo, della fame e della sete, del sangue e del dolore…un tempo soprattutto di giovani uomini, poi…senza più rispetto per nessuno, neonati compresi!

    E’ giusto studiarne la storia…ma solo per non ripeterla…ASSOLUTAMENTE.
    Potremmo anche fare una analisi “neuropsichiatrica” sul bisogno soprattutto maschile di misurarsi …sia con il randello che con il mitra…potremmo chiederci se gli odierni volontari sono tali per giocare alla guerra o…più semplicemente perchè i soldini sono parecchi …tanto da poter permettergli di metter su famiglia!
    Ma a me non pare motivo sufficiente per andare a fare la guerra agli altri.

    Non sono nemmeno tanto sognatrice , come C.G., da pensare che si possa fare a meno di un esercito, ben armato e ben equipaggiato perchè …come disse Lucia nei P.S. (a memoria) “io i guai non me li sono cercati, sono venuti loro da me”!
    Se poi qualcuno mi dà un ceffone …beh io glielo restituisco…magari un po’ più robusto…come dissuasore!
    E poi…abbiamo visto più volte, che un esercito ben addestrato è indispensabile nelle grandi calamità naturali.

    Gli Hitler, i Mussolini, i Saddam o i Gheddafi …sono prodotti della mancanza di informazione e dell’ignoranza dei popoli.
    Scuola, scuola, scuola .

    Altra cosa gli individui che delinquono …se la pena è severa e proporzionata, e soprattutto interamente espiata con seri controlli all’eventuale recupero…io non credo all’utilità della pena di morte.
    Una società civile si difende non si vendica!

    Sylvi

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Beh si…..sono malleabile….flessibile…come sai sono l’ uomo dai mille mestieri….mica “testa zubba”….

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo 231
    La tua è retorica.
    Lurida e sopratutto falsa.

    Gente come te è il peggior nemico di Israele.

    C.G.

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non è un folle Breivik, ma una persona che segue lucidamente un’ideologia e una scuola di pensiero ben radicata in Europa, la stessa che ha portato il continente alla Seconda Guerra Mondiale. Una guerra d’aggressione scatenata contro popoli ritenuti inferiori e che, coerentemente, condusse fino all’Olocausto. Un’ideologia razzista che prima d’allora aveva legittimato il colonialismo europeo negli Stati Uniti, Africa, Asia e Oceania e in seguito, ancora per decenni, ha continuato a legittimare la politica dell’apartheid negli Stati Uniti come in Sudafrica.

    C.G.

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Hollande, nuovo presidente francese:
    “se Assad usa armi chimiche interveniamo”.

    Strano, se le usano gli Stati Uniti (come le ha usate contro gente inerme), silenzio.

    Se le usa Israele (come le ha usate contro gente inerme), silenzio assoluto.

    Così va il mondo degli ipocriti.
    C.G.

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Un consiglio, Rodolfo:
    occupati dei fagioli con le cotiche ma lascia stare le cose serie.

    C.G.

  41. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Le cotiche magnetele tu….
    a me piace la trippa ….
    Anita la fa’molto bene …me ce so’ magnato mezzo chilo di pane e leccato pure il piatto…..
    R

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    il paese che aveva il miglior sistema scolastico del mondo nel Novecento era la Germania; al secondo posto c’era il Giappone.
    Direi che la sua equazione scuola=pace comporta numerose eccezioni.
    Per altro la guerra non è il prodotto dei desideri narcisistici degli esseri umani di sesso maschile: nel 1914 le donne applaudivano alla partenza dei soldati per il fronte, soprattutto in Germania, Francia e Regno Unito.
    La guerra è una politica fatta con altri mezzi e le motivazioni della politica sono sempre e solo motivazioni economiche. U.

  43. peter
    peter says:

    x Uroburo

    non e’ per sostenere la tesi sylviana, ma…il sistema scolastico inglese del ‘900 era mooolto irregimentato, a tutti i livelli.
    Dubito che quello tedesco e giapponese fossero da meno, anzi…

    un saluto

    Peter

  44. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    irregimentato o meno, il Giappone aveva debellato l’analfabetismo all’inizio del secolo e la Germania più o meno anch’essa.
    Quindi l’equazione scuola=pace non è molto realistica.
    Altrimenti dovremmo sostenere la tesi che non tanto la scuola in sè ma un certo tipo di scuola porta alla pace.
    Che sarebbe una tesi diversa da quella sostenuta dalla Silvy.
    Dopo di che si potrebbe anche sostenere che la cultura della pace dipende dal tipo di cavallette che saltabeccano nei prati o dal tipo di pane usato dal poppppolo.
    E perchè no? U.

  45. peter
    peter says:

    x Uroburo

    infatti non sostenevo o condividevo la tesi di Sylvi.
    Per esempio, mi pare che il Regno delle Due Sicilie fosse assai piu’ pacifico del Regno Sabaudo, tanto per restare a casa …eppure mi pare che la scolarizzazione meridionale fosse peggiore di quella piemontese, cosi’ vi tengo pure contenti…per non parlare del celebratissimo impero austro-ungarico…

    Ci tengo pero’ a precisare che il tipo di scuola di ogni paese e’ funzionale i fini prevalenti della sua classe dirigente. Inglesi, tedeschi e giapponesi erano molto guerrafondai, e le loro scuole molto irregimentate, fino al fanatismo

    Peter

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