Poche settimane alla guerra israeliana contro l’Iran? Guerra basata su una frottola “atomica” sorella gemella di quella usata dagli Usa per invadere l’Iraq

Manca ancora poco, ma pare dunque che ci siamo: il fanatico Benjamin Netanyahu ha deciso di attaccare l’Iran. Lo strombazzano da qualche giorno i giornali risportando anche i piani segreti dei bombardamenti israeliani, rivelando anche che il governo Netanyahu ha calcolato che ci saranno 30 giorni di guerra e non più di 5-600 vittime israeliane. E quante iraniane? Non frega nulla a nessuno, tanto non sono ebrei… Mah, questa nuova “guerra lampo” mi ricorda quella tedesca, la famosa la Blitzkrieg che ha riempito i cimiteri e  che si è visto come è finita, e mi ricorda anche la “passeggiata” Usa in Iraq.

Il razzismo francamente indecente dei sostenitori della decisione di Netanyahu mette in capo argomentazioni che fanno accapponare la pelle. In Italia si distingue per questo il sito fasciosionista Informazione Corretta. La trovata per spingere il gregge dell’opinione pubblica occidentale ad accettare anche questa guerra è una versione della truffa “atomica” con la quale gli Usa hanno invaso l’Iraq, provocando la morte di decine o centinaia di migliaia di persone e una serie non piccola di altri orrori. Questa volta le sirene d’allarme un tanto al chilo ululando che l’Iran sta per superare o ha superato l’arricchimento al 20% dell’uranio e che quindi “è in grado di costruire la superbomba atomica”. Frottola comparsa anche sul Corriere della Sera e che sarebbe divertente se non avesse uno scopo tragico. Per costruire una atomica infatti l’uranio isotopo 238, di per sè militarmente inservibile, deve essere arricchito con il 90-95% di uranio isotopo 235, molto più instabile e capace di quella fulminea “reazione a catena” in cui consiste l’esplosione di una bomba atomica. Con l’uranio 238 arricchito ad appena il 20% ci si possono fare tuttalpiù dei fermacarte…. Scherzi a parte, lo si usa nell’industria medica, ma non è utilizzabile per bombe di nessun tipo.

Insomma, anche questa volta abbiamo la faccia peggio del culo. E’ così che pian piano Israele prima e l’Occidente poi si scavano la fossa. Vedremo. Chi vivrà vedrà.

Personalmente non credo molto che Israele attaccherà. Non ho tempo per farla ora, la farò prossimamente, ma l’analisi delle forze militari israeliane porta a ritenere che può si sferrare un colpo, ma inefficace. Può solo ritardare ma non bloccare l’evetuale marcia iraniana verso la produzione di atomiche, ammesso che davvero intanda costruirle nonostante NON ci sia NULLA che lo dimostri, tanto meno gli impegni presi pubblicamente dall’Iran, dall’adesione al trattato di non proliferazione nucleare alle dichiarazioni dei suoi governanti. Aggiungo però che in Israele e nel settore della finanza e dei circoli internazionali che la sostengono c’è chi spinge per la guerra all’Iran intesa soprattutto come spinta al tracollo economico dell’Europa per prenderla al guinzaglio nello “scontro di civiltà” che nella testa di alcuni signori potrebbe fruttare a Israele la palma della guida politico morale dell’Europa se non dell’Occidente, fissazione ad esempio della colona Fiamma Nierenstein eletta nel parlamento italiano e dei vari intellettuali a gogò come Henry Bernard Levy, e col tempo anche un forte ridimensionamento della stessa religione e cultura cristiana a favore di una espansione dell’ebraismo. Ci sono piani e sogni che si spingono infatti molto in avanti, molto più di quanto si possa credere….

Nel breve periodo, i guerrafondai israeliani e i loro accoliti con l’attacco all’Iran puntano a costringere gli Usa a intervenire, un po’ come la Germania nel ’40 dovette intervenire fino in Grecia per evitare il tracollo dell’invasione italiana, e magari a far perdere le elezioni a Obama: il candidato repubblicano e il suo vice, un super cattolico super sionista e super islamofobo, non vedono infatti l’ora di poter scendere in guerre al fianco di Isarele contro non solo l’Iran. Come che sia, in realtà Israele ha già iniziato la guerra contro l’Iran uccidendo suoi scienziati nucleari e sabotando reattori nucleari e sistemi di comunicazione. Se fosse l’Iran a fare le stesse cose contro Israele tutto l’Occidente si sarebbe messo ad urlare. Invece con Israele chiudiamo allegramente, come sempre, entrambi gli occhi da bravi complici.

Come sempre, i governanti israeliani e i loro volenterosi supporter fuori Israele accampano la Shoà come scusa per fare la guerra che pare si accingano a fare. Barano anche in questo. La Shoà, nota anche con il termine blasfemo di Olocausto, è un prodotto peculiare della cultura cristiana occidentale, che ha fatto il bis del plurisecolare genocidio di nativi americani, prodotto che NON può essere replicato in nessun’altra parte del mondo perché nessuno al mondo odia o ha odiato gli ebrei come i cristiani e in particolare i cattolici. Riporto un sintetico ed efficace manifesto israeliano che sbugiarda il governo Netanyahu e lo accusa di usare la Shoà per i propri fini.

Riporto qualche link utile ad avere un quadro meno a senso unico e vedere come viene venduta la balla della tomiche iraniane con l’uranio arricchito appena al 20%. E riporto anche brani di quanto propagandato nel 2009 dalla cantate istraeliana Noa, abbreviazione di Achinoan Nini, per supportare la mattanza israeliana a Gaza, e la risposta che le ha dato il regista anch’esso israeliano Udi Aloni. Anche questo dimostra che in Israele nonostante un governo di destra senza rivali non tutto fila liscio. Noa passa per pacifista! Ed è stata invitata dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia a cantare ad agosto nel corso di uno spettacolo pubblico. Ho votato Pisapia e quasto invito a Noa mi spinge a pentirmene perché lo reputo un grossolano errore, al servizio della solita propaganda filosionista arabofoba e quindi di fatto anche antisemita visto che gli arabi sono semiti.

http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/poll-most-israelis-oppose-attack-on-iran-nuclear-facilities-1.458743#.UCzdVstNUTU.facebook

http://italian.irib.ir/analisi/asse-roma-berlino-tel-aviv

http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_14/iran-israele-tempi_ad92304c-e5d4-11e1-aa1f-b3596ab6a873.shtml

Dalla “Lettera di Noa agli amici palestinesi”, gennaio 2009, durante l’aggressione di Israele a Gaza:

Io so che nel profondo del vostro cuore DESIDERATE la morte di questa bestia chiamata Hamas che vi ha terrorizzato e massacrato, che ha trasformato Gaza in un cumulo di spazzatura fatto di povertà, malattia e miseria”. … “Posso soltanto augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve esser fatto, e VI LIBERI definitivamente da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, oggi chiamato Hamas” “.

La risposta del regista israeliano Udi Aloni alla lettera di Noa:

Cara Achinoam Nini [vero nome di Noa],

ho scelto di rispondere a te e non all’intera destra rabbiosa, perché credo che il tradimento del campo della pace superi il danno causato dalla destra migliaia di volte. La facilità con cui il campo della pace si accoda ai ruggiti di guerra ostacola la creazione di un significativo movimento che possa fare una vera resistenza all’occupazione. Tu ruoti gli occhi, usi le tue parole d’amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai palestinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai a Israele il ruolo di liberatore. A Israele – che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati. “Io so dove è il vostro cuore! E’ proprio dove è il mio, con i miei figli, con la terra, con il cielo, con la musica, con la SPERANZA!” scrivi, ma Achinoam, noi abbiamo preso la loro terra e li abbiamo imprigionati nel ghetto chiamato Gaza.

Abbiamo coperto i loro cielo con i jet da combattimento, svettanti come angeli dell’inferno e seminando morte a caso. Di quale speranza stai parlando? Abbiamo distrutto ogni possibilità di

moderazione e di vita in comune nel momento in cui abbiamo saccheggiato la loro terra, mentre eravamo seduti con loro al tavolo del negoziato. Possiamo aver parlato di pace, ma li abbiamo derubati anche degli occhi. Essi volevano la terra data loro dal diritto internazionale, e noi abbiamo parlato in nome di Dio.

… Hamas non è il mostro, mia cara Achinoam. È il figlio del mostro. L’occupazione israeliana è il mostro. Essa e solo essa è responsabile per la povertà e la malattia e l’orrore. Siamo stati così spaventati dalla sua leadership laica, che ha minato la nostra visione della Terra di Israele, che abbiamo scelto di finanziare e sostenere Hamas, nella speranza che da una politica di “divide et impera” avremmo potuto andare avanti con l’occupazione per sempre, ma quando la cosa ci si è ritorta contro, tu scegli di incolpare l’effetto invece della causa.

Tu scrivi: “Io posso solo augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve essere fatto, e, infine, VI LIBERI da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, e oggi chiamato Hamas … Sarebbe lo stesso se la tua sorella palestinese scrivesse: “Speriamo che Hamas faccia il lavoro per voi, e vi liberi della Destra ebraica”. Quindi, forse, invece di ordinare a un popolo al quale abbiamo asportato chirurgicamente ogni barlume di speranza, potresti aiutare i tuoi fratelli e sorelle in Palestina a liberarsi dall’occupazione, dall’oppressione e dall’arrogante colonialismo inflitto dal tuo paese. Solo allora li puoi invitare a lottare democraticamente e riportare la Palestina allo stato mentale in cui era prima che noi li spingessimo in un angolo del muro che abbiamo costruito.

E se i tuoi fratelli in Palestina scelgono Hamas, devi rispettare la loro scelta, proprio come le nazioni del mondo hanno rispettato Israele quando ha scelto l’omicida Sharon. Hamas lo devono

combattere loro, proprio come tu hai combattuto lui. Questa è la democrazia. Solo allora potrete tu e i tuoi fratelli da entrambe le parti di Palestina e Israele condividere – da uguali – la gioia della terra, il cielo e la musica; solo allora riusciremo a combattere insieme per la parità, per ogni uomo e ogni donna che vivono nella nostra terra santa”.

254 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Soffrono tanto poverette che si vogliono dare alla formula 1…
    una di loro dice che meritano per questo uno Stato….piu’ che giusto…
    riconoscano prima lo Stato d’ Israele….che tiene quei territori occupati solo per una sorte di cuscinetto di sicurezza….cosi come anche l’ atomica….nient’ altro che sicurezza.
    Da qualche anno tutti cercano in Italia e in Germania di fortificare le loro case e appartamenti…per questo serrature speciali alle porte e finestre e allarmi vari.
    Israele non fa’ altro che la stessa cosa….assicurare la propria casa…
    Rodolfo

    http://video.repubblica.it/mondo/palestina-le-speed-sisters-in-auto-contro-i-pregiudizi/103432/101812?ref=HREV-5



    Lei Uroburo mi ha fatto con la sua frase….”Vincerete ancora perchè siete i più forti ma prima o poi pagherete il fio della vostra soperchieria”….ridere veramente di cuore.
    E’ una frase che lei ripete spesso…. con costanza e convincimento.
    R

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    mi pareva di aver capito che CC stava preparando un viaggio su Marte.
    Sa per caso se vi è felicemente atterrato?
    Se ha trovato un luogo che assomigliasse alla “friula”?
    La NASA non si sbottona.
    Lei che ne sa?
    Sono un po’ preoccupata, perchè volevo trovare il modo di mandargli il famoso “stinco di S.Daniele”…e se lassù fa troppo caldo …il prosciutto suda e si restringe!!!!
    un saluto sudato

    Sylvi

  3. Shalom
    Shalom says:

    x Uroburo

    Dialogare con quel tipo è tempo perso. Israele ha iniziato da tempo la guerra contro l’Iran sabotandone gli impianti nucleari e uccidendone gli scienziati. Già solo per questo è legittimo che l’Iran reagisca militarmente, come farebbe di sicuro Israele o altri Paesi occidentali se a sabotare i loro impianti e ad assassinare i loro scienziati così fosse l’Iran.
    Prima o poi i figli di puttana che fanno troppo i furbi pagano il conto. Toccherà anche a chi sta mandando Israele allo sbaraglio.
    Shalom

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Non ho notizie di CC. Non ne hanno neppure alla Nasa e neanche al Naso.
    Un saluto fin troppo caldo a causa della temperatura.
    pino
    P. S. Lo stinco di S. Daniele lo metta in frigo e tra qualche giorno me lo invii per corriere! Gnam, gnam, gnam

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    FORSE QUALCUNO RAGIONA ANCORA. FORSE.

    http://falafelcafe.wordpress.com/2012/08/22/channel-10-netanyahu-vuole-attaccare-liran-prima-di-novembre-ma-nel-partito-del-premier-resiste-il-fronte-del-no-alla-guerra/

    “Netanyahu vuole attaccare l’Iran prima di novembre”. Ma nel partito del premier resiste il fronte del “no” alla guerra

    «Ma quale primavera! Il governo israeliano vuole attaccare l’Iran prima delle elezioni americane!». Lunedì sera l’emittente tv israeliana Channel 10 ha mandato in fibrillazione un bel po’ di cancellerie. Abituate, ormai, all’idea che no, una guerra contro Teheran non ci sarà fino a febbraio-marzo 2013.

    È bastato vedere in primo piano la faccia di Alon Ben-David, giornalista esperto di cose militari, per aspettarsi tutto tranne che notizie buone. E infatti. «Il primo ministro Benjamin Netanyahu è intenzionato ad attaccare l’Iran prima delle elezioni statunitensi del 6 novembre», ha detto Ben-David. E ha aggiunto, nel caso non fosse chiaro: «Mai prima d’ora Israele è stata così vicino alla guerra ai programmi nucleari della Repubblica islamica».

    Come ricorda il quotidiano elettronico Times of Israel, «Ben-David è stato l’unico autorizzato a curiosare nelle forze aeree israeliane per vedere come ci si sta preparando all’attacco militare». E Ben-David non ha tradito le attese. «Dal punto di vista di Netanyahu le sanzioni non hanno funzionato e ogni giorno che passa avvicina l’ora X», ha detto durante l’edizione principale del tg.

    Quanto all’incontro con il presidente Usa previsto a settembre, in occasione dell’Assemblea generale dell’Onu, Ben-David ha gelato tutti: «Non si sa nemmeno se ci sarà l’incontro», ha rivelato. E anche se un faccia a faccia ci sarà, continua l’analista, «dubito Obama sarà in grado di convincere Netanyahu a far ritardare l’attacco».

    La guerra si avvicina. La guerra si allontana. L’elastico nucleare, in salsa mediorientale, continua ormai da settimane. Tanto che, secondo molti, i toni non sono più quelli di un conflitto, «ma di una telenovela». Telenovela che, però, a qualcuno non dispiace. «Più Netanyahu minaccia di attaccare l’Iran più in realtà questa guerra resta solo un’idea», spiega a Falafel Cafè un parlamentare del Likud, il partito del premier. «All’interno della nostra formazione non tutti seguono il ragionamento di Bibi: più di qualcuno – me compreso – non vuole avere sulla coscienza migliaia di vittime civili qui, nello Stato ebraico, e anche là, nella Repubblica islamica».

    Il timore è anche un altro. «Bibi (Netanyahu, nda) mese dopo mese ha perso l’appoggio di molti Stati nostri alleati fino a qualche anno fa», continua il parlamentare del Likud. «Abbiamo perso la Turchia, abbiamo perso l’Egitto, la Giordania inizia ad avere problemi di stabilità e l’Arabia Saudita ci ha praticamente chiuso i corridoi aerei e navali». Quindi lo scenario successivo all’eventuale attacco all’Iran: «Basta una sola bomba su Teheran per incendiare tutto il Medio Oriente. Ci troveremmo a dover gestire più conflitti contemporaneamente e non ne siamo ancora in grado, checché ne dica Bibi». Poi, chiude il ragionamento, «ci sarebbe la questione – non meno importante – dei costi da sostenere per il conflitto su larga scala».

    Già, i costi. Secondo l’analisi del gruppo di ricerca BDI-Coface la guerra potrebbe costare all’economia israeliana addirittura 167 miliardi di shekel, 42 miliardi di dollari. Ci sarebbero danni economici «diretti» (47 miliardi di shekel, pari al 5,4% del Pil del 2011). E danni «indiretti»: 24 miliardi di shekel all’anno, in un periodo previsto di recessione che va dai tre ai cinque anni. Per fare un confronto: la guerra in Libano nel 2006, durata 32 giorni, fece ridurre la crescita economica dello 0,5%. A cui si aggiunse un altro 1,3% del Pil utilizzato per ricostruire le infrastrutture danneggiate da Hezbollah. Ma nella guerra contro il Paese dei Cedri fu coinvolta soltanto la parte settentrionale, dove si produce il 20% della ricchezza nazionale. «In caso di attacco all’Iran – precisa lo studio – sarebbe coinvolta la parte d’Israele che realizza il 70% del Pil annuale».

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Quali prodotti israeliani boicottare?
    Non è sempre facile per i consumatori riconoscere i prodotti delle zone occupate Per i prodotti freschi, la frutta, i legumi e le spezie, è possibile. Per contro, tutto si complica per i prodotti trasformati che non portano necessariamente traccia della loro origine.

    Il codice a barre su un prodotto può essere solo un indizio. I prodotti che sono imballati ed etichettati in Israele hanno un codice a barre che inizia con 729.

    C.G.

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Siete voi tagliagole che dovete riconoscere quei diritti che calpestate da sempre.
    Siete solo dei delinquenti, proprio come i vostri maestri dal braccio levato. Siete un pericolo per la pace mondiale ed in questo senso siete veramente un paese da abolire. Non avete diritto di esistere nel novero dei paesi civili.
    Se ritenete che l’Iran debba accettare delle ispezioni incominciate voi, E non solo quelle sul nucleare ma anche quelle sui diritti umani.

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    non illuderti non ci sarà nessuna resistenza, almeno a breve termine ed almeno sul piano militare: la sproporzione di forze è immensa; ed i deficit verranno ripagati dall’Useggetta e dalla lobby ebraica mondiale, come sempre.
    Il che dimostra che quelle dei sionisti sono volgari menzogne perchè l’esercito israeliano, anche senza bombe atomiche, rimane uno dei primi tre eserciti del mondo e le armi atomiche sono del tutto superflue.
    Ma è inutile discutere con questa gentaglia che mente anche quando mai dicesse la verità.
    Nel silenzio tombale dei nostri democratici. U.

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    lei inviti l’Anita a fare un giro al paesello, così ci gustiamo lo stinco. Cotto o crudo? U.
    PS. Mi sono fatto 64 chili di pomodori in salsa. Non so ancora quanti sono ma credo almeno una trentina di litri.

  10. peter
    peter says:

    x Uroburo

    Hitler e il Giappone dichiararono guerra insieme a US nel 1941. I tedeschi lo fecero di concerto col Giappone aspettandosi l’ invasione della Russia dalla Siberia, ed il distoglimento di truppe sovietiche dal fronte occidentale. In realta’ cio’ non accadde, ed i russi vennero in contatto coi giapponesi solo sul finire della guerra nel Pacifico.
    Sarebbe stato di gran lunga meglio se i due alleati si fossero concentrati solo contro la Russia, lasciando da parte una guerra con US che gli americani non volevano. In particolare, non la volevano gli irlandesi americani e molti di origine tedesca (e forse anche italiana). Infatti Roosevelt si guardo’ bene dal fare il primo passo.
    Lei e’ convinto che i russi avrebbero vinto lo stesso, ma molti ne dubitano.
    Sconfitta la Russia, sarebbe stata in seguito possibile l’ invasione di US dalle regioni polari, per esempio…ammesso che l’ atomica non fosse stata messa a punto nel frattempo da una o entrambe le parti.

    Riguardo l’ esercito israeliano, secondo me lo sopravvaluta di molto. Anche quello…

    un saluto

    Peter

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Quando la faccia è peggio del culo! Leggete cosa ha il coraggio di dichiarare il governo israeliano, campione di discriminazione e isolamento contro un intero popolo, a proposito della decisione del Sud Africa di imporre, giustamente, l’etichetta “Fabbricato nei territori palestinesi occupati” al posto del solito “Made in Israel”. Ahhh, come erano belli i tempi in cui Israele si impegnava a fornire al Sud Africa razzista dell’apartheid qualche simpatica bomba atomica…. Panta rei.

    “La reazione del governo guidato da Benyamin Netanyahu non si è fatta attendere. In una nota ufficiale da Gerusalemme, il portavoce del ministero degli Esteri, Yigal Palmor, annunciando la convocazione dell’ambasciatore sudafricano, ha definito la scelta di Pretoria “senza precedenti”, “discriminatoria” e “totalmente inaccettabile”: “Israele e il Sudafrica hanno divergenze politiche che sono legittime – si legge nella nota – . Quello che è totalmente inaccettabile è l’uso di misure che, in sostanza, discriminano e isolano, creando un boicottaggio generale””.

  12. peter
    peter says:

    x Pino

    qui dove vivo si trova olio d’ oliva palestinese. Suppongo quindi non israeliano. Il guaio e’ che costa molto caro

    Peter

  13. peter
    peter says:

    x Sylvi

    ieri siamo riusciti ad uscire sulla barchetta, grazie ad un amico skipper coi fiocchi. Vento con raffiche forza 4, una cosa piuttosto sgradevole per una barchetta come la mia, andando di bolina avrei giurato che stavamo scuffiando, mentre lo skipper se la rideva beato. La coreana si divertiva, chiedeva ‘piu’ vela’ senza saperne nulla, dopo che io per prudenza avevo imposto allo skipper di usare la tormentina, il fiocco piu’ piccolo dei 4 (non ho un jib furler, non so come si chiama in italiano). Andando a traverso abbiamo raggiunto i 10 nodi, pazzesco per una barca cosi’ piccola, lo skipper diceva che il sat nav non funziona o forse c’e’ da considerare la corrente di marea in piu’…
    Oggi siamo indolenziti. Andare a vela qui costa molta fatica, ‘ notte e giorni faticar’, come cantava Leporello…
    Spero di disfarmene presto

    Peter

  14. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    ieri ho finito con la terza cassetta di pomodori da 12kg cr.
    La resa è al 50%.
    Ieri sera , dopo la faticata, ero cotta come un fagiolo!
    Quando avrò finito la distribuzione dei vasi…mi resteranno le briciole! Al solito. E mio marito, friulano, protesta per la sregolata generosità della mia parte veneta!

    Dovrei raccogliere i fichi…ma credo che li abbandonerò a uccelli e insetti…

    Se avessi intravisto una possibilità che Anita attraversasse l’Oceano, l’avrei già invitata, come ho già fatto in passato.
    Credo di capire le sue motivazioni di rifiuto.

    Come osa chiedermi se lo stinco di S.Daniele è cotto o crudo???
    L’unico cotto notevole che abbiamo in regione è quello austr-ungarico di Trieste che si serve tagliato grossolanamente a mano e riscaldato in forno, accompagnato da Kren e Ajvar. Una squisitezza, non se lo faccia scappare se va a Trieste.

    Avevo scritto a CC che in occasione della visita che voi, compagni di merende, gli farete nella sua nuova villa di campagna…pur non potendo partecipare, vi avrei inviato un mezzo prosciutto da affettare…nel Canavese ci saranno le affettatrici…la mia è appunto piemontese.
    Lei pensi! …la goduria di mangiare il prosciutto della Sylvi senza essere costretti ad ascoltare le sue tirate su Togliatti e i Sindacati e le sue uscite fascistoidi sulla politica!
    Però…mi piacerebbe fissarvi negli occhi…e anche capire quanto sia più o meno larga la frattura fra realtà e virtualità!

    La mia offerta è comunque sempre valida…purchè qualcuno mi invii un recapito…che non sia quello del prete!
    In questo blog tutti sanno com’è “il boccone del prete”!!!
    Lo accompagnerò con un paio di bottiglie di Friulano che si sposa col prosciutto molto meglio del Pinot.

    cordialità
    Sylvi

  15. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    un forza quattro farebbero 15/20 nodi di vento…se poi si aggiunge il mare …che varia parecchio anche in Adriatico che non è la Manica, …è comunque un andare da “falchetta in acqua”…
    Diverte solo a chi piace.
    Ma se io avessi uno skipper in gamba non tremerei più di tanto!!
    Però io mi sono fatta un’idea di lei di camminatore terragno …piuttosto che di velista …altrimenti troverebbe normale gli indolenzimenti generali.
    Lei dovrebbe bene anche sapere che la barca, pur restando seduti, è ginnastica…perchè prevede il continuo riposizionamento di tutti i muscoli al movimento dell’onda.
    La vela è fatica …se non si va su velieri da ricconi sfondati che hanno tutte le attrezzature elettroniche.
    Monti dovrebbe pagare i piccoli velisti…e non pretendere tasse!

    Ps: Qui con 20/25 nodi di vento si metterebbe una mano di terzaruoli alla randa e il genoa pesante …la tormentina sarebbe da avviso di burrasca.
    Ma mi informerò sul le differenze fra il mio e il suo mare!

    Sylvi

  16. peter
    peter says:

    x Sylvi

    erano 30-32 nodi, quindi forse li’ usate una Beaufort diversa?! oppure mi hanno imbrogliato qui…
    Terzarolare la randa era una buona idea, ma non l’ abbiamo fatto…
    Sono un velista in erba, in effetti il mio contributo e’ piu’ teorico che pratico. Gli ho solo detto che stava usando drizze e scotte sbagliate (per fortuna), reggevo il timone solo quando lui cambiava le vele, o quasi

    Peter

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Sfido, con le centinaia di migliaia di olivi distrutti con i bulldozer per rappresaglia “legale” dagli israeliani!
    La cosa particolarmente schifosa è che non di rado i coloni utilizzano come mano d’opera nei campi o in aziende gli stessi palestinesi ai quali hanno rubato la terra e che per campare sono costretti ad accettare paghe infime. Embé, quando si è “preferiti” da Dio….
    Un saluto che vorrebbe essere marino e marinaro, ma non lo è.
    pino

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    http://www.israelhayom.com/site/newsletter_article.php?id=5502&r=1

    Questo articolo è importante. Dimostra, tra l’altro, la falsità di molte affermazioni riguardo la compattezza degli ebrei Usa contro l’Iran e contro Obama. Oggi su Repubblica Bernardo Valli pur mettendo a nudo la reale politica e pericolosità di Netanyahu gli regala in blocco tutti gli ebrei americani, come se il capo del governo israeliano riuscisse a manovrarli tutti come burattini suoi supporter contro il da lui odiato Obama.

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Lanzo

    Il motivo principale per il quale è sbagliato chiamare giudei gli ebrei è che – a parte le favole, le panzane e la propaganda – solo pochissimi hanno avuto antenati, se così si possono chiamare gli avi di quasi 2.000 anni fa, vissuti in Giuda. È un docente israelanobdi storia come Shlomo Sand a ricordare nel suo poderoso libro “L’invenzione del popolo ebreo” che intere regioni, regni e popolazioni che nulla avevano a che vedere con Giuda si sono convertite all’ebraismo. Come per esempio il regno di Adiabene, quello dei Kazari e in nord Africa. Né più e né meno come gli indios americani o i filippini o i franchi si sono converiti al cattolicesimo pur senza avere mai avuto nulla a che vedere con Roma, Costantino, il Vaticano, ecc. La Chiesa guidata dal papa e dal Vaticano si deinisce “cattolica romana”, il che tra l’altro è un assurdo perché cattolica significa universale, cosa che esclude localismi romani o non romani. Si tratta solo dell’interpretazione “romana” dell’universalismo, e “romana” solo nel senso di impero romano, certo non di municipio. Dire che un indio o un filippino è romano è solo una corbelleria, così come è una corbelleria quella che ci rifilano i sionisti “duri e puri” quando dicono che tutti gli ebrei provengono da Gerusalemme e dintorni giudaici. Senza contare che se fosse vero che Abramo era un emigrato da Ur allora gli ebrei dovrebbero essere iracheni…. Un po’ come i romani che se discendono da Enea allora sono tutti turchi!
    Lo stesso discorso vale per l’Israele del tempo che fu, staterello a nord di Giuda. Parlare di antenati antico israeliani è solo aria fritta, retorica blablà.
    Un saluto.
    pino nicotri

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    A proposito di olive palestinesi e mascalzonate israeliane:

    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2012/08/amira-hass-otto-mesi-dopo-la-sanguinosa.html

    di Amira Hass
    Otto mesi dopo la sanguinosa battaglia per la raccolta delle olive, nessuna giustizia è in vista

    A., 61 anni, insieme ai Combattenti per la Pace e ad attivisti internazionali  ha accompagnato  i raccoglitori di olive del villaggio palestinese di  Jalud. . Per dieci anni gli israeliani avevano impedito loro di raggiungere le piantagione . Dopo  circa cinque minuti  si sono presentati   quattro o cinque uomini mascherati con un coordinatore della sicurezza civile armato di fucile . Provenivano probabilmente da Kodesh Esh avamposto edificato nei pressi della colonia ebraica di Shiloh. A. ha iniziato  a riprendere la scena . Gridavano  : “Fuori di qui, siete sulla nostra terra,” e “Siete stati via per dieci anni, la terra è nostra , noi la stiamo lavorando. ” Una granata viene lanciata  dalla Polizia contro i raccoglitori di ulive che iniziano a disperdersi . A., che stava ancora girando ,ha sentito  colpi di arma da fuoco e ha visto  gli uomini mascherati picchiare senza pietà. 

    Una delle persone picchiate è M., una donna israeliana che stava cercando di allontanarsi . Nel giro di un paio di minuti la sua camicia è inzuppata di sangue. 

    A. in una sintesi dell’incidente scritta per gli amici, racconta : “Improvvisamente tre o quattro uomini mascherati mi si avvicinarono . Ero convinto che, essendo anziano e israeliano, non mi avrebbero fatto nulla . Uno di loro mi ha chiesto la carta d’identità per verificare se ero arabo ed io ho cercato di calmarlo. Un giovane ha tentato di portare via la telecamera. .Ho cominciato a discutere con lui e gli ho detto : ” Non ti vergogni? Perché sei violento? Sono abbastanza vecchio da essere tuo padre.  Avevo appena finito di parlare quando sono stato violentemente colpito alla testa  . Ho sentito il sangue che sgorgava. Sono caduto a terra . Hanno  continuato a picchiarmi con la mazza su tutto il corpo. ” 

    Hanno rubato le telecamere ,le registrazioni e un paio di occhiali. L’ospedale ha diagnosticato due costole rotte. Nella ricostruzione scritta dell’incidente ha dichiarato : “Ho urlato, ‘Aiuto, smettetela!’. Nessuno  mi ha sentito ed è intervenuto. Eppure la Polizia di Frontiera era occupata a lanciare gas lacrimogeni verso contadini e i feriti. Avevamo difficoltà a respirare e ciò reneva difficile l’evacuazione dei feriti 

    M. ha scritto: ” Ogni  volta che penso all’accaduto provo un forte turbamento . Sembrava che non ci vedessero come esseri umani ” Subito dopo l’incidente è stata presentata una denuncia alla stazione di polizia di Sha’ar Binyamin. All’inizio di novembre i denuncianti  sono stati chiamati a dare la loro testimonianza, ma da allora tutto tace. 

    Va notato che circa tre settimane dopo l’attacco, l’avvocato Eli Zohar ha contattato il procuratore generale Yehuda Weinstein descrivendo gli avvenimenti in dettaglio , esprimendo sgomento e sollecitando un’indagine.Alla fine di novembre 2011 è stato informato per iscritto che la sua domanda era stata inoltrata al procuratore Shai Nitzan, che si occupa di “casi particolari”. L’associazione Yesh Din ha contattato la Sha’ar Binyamin stazione di polizia per avere informazioni sulle indagini, ricevendo assicurazioni sulla procedura in atto . Inutili sono state, le sollecitazioni dell’ONG nei mesi successivi per avere ulteriori informazioni nè i i denuncianti sono stati convocati dalla polizia. 
    On November 29, 2011, and again on December 25, 2011, the NGO Yesh Din – Volunteers for Human Rights contacted the Sha’ar Binyamin police station to see where the investigation stood. At the beginning of January this year, the NGO was told that the case was under investigation. Yesh Din repeated its query on January 29, 2012, and March 5, 2012. On March 7, 2012, the Sha’ar Binyamin police station told the NGO the same thing: The case was under investigation. Further queries were sent on April 5, May 9, June 17 and July 24. None of these has been answered. On August 5, 2012, the NGO tried to learn something new by going through the crime victims’ system, and learned that the case is still under investigation by the Sha’ar Binyamin police station in the Judea and Samaria District. Since submitting the complaint, the complainants have not been summoned back by the police. The Israel Police spokesman told Haaretz last week: “The investigation is ongoing. Because of the large number of people involved in the incident, both those being investigated and the complainants, the investigation is taking time. We are not at liberty to discuss any details of the investigation.” 
    Il portavoce dell’IDF ha dichiarato ad Haaretz questa settimana che il caso era ora di competenza del tribunale’ militare penale.   Otto mesi dopo la sanguinosa battaglia per la raccolta delle olive, nessuna giustizia è in vista

    ARTICOLO COMPLETO
    https://informazionedemocratica.wordpress.com/2012/08/23/amira-hass-eight-months-after-bloody-olive-harvest-battle-still-no-justice-in-sight/
    http://frammentivocalimo.blogspot.it/2011/10/palestina-brutalita-dei-coloni-contro.html

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Andateci piano.. altrimenti al Rodolfo gli vengono le convulsioni toraciche con annessa “scatarrata” (sob!) sulla tastiera.

    C.G.

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ecco perché è sempre più privo di senso dire che Israele vuole la pace con i palestinesi ed è disposta a cedere terra pur di ottenerla. La destra lancia l’accusa di antisemitismo contro chiunque non riconosce che l’intera Samaria e Giudea devono diventare e sono israeliane. I nuovi pionieri sono i coloni, secondo la linea abbracciata in Italia soprattutto da Informazione Corretta e da larga parte delle comunità romana e torinese. Ecco il sito dei coloni:
    http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/159171#.UDZPsY5-FFu

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Perfino Sergio Della Pergola, i cui studi sono alla base della costruzione del Muro, ormai non ne può più dei fanatici. Ecco cosa srive su Moked, il portale dell’ebraismo italiano:

    “Quella che oggi si legge in Italia in certi siti e osservatori dichiaratamente filo-israeliani sembra spesso una crociata stizzosa contro tutto ciò che non sia conforme a una determinata posizione dottrinaria, a volte sulla falsariga di fonti americane impegnate all’estremo nella campagna elettorale contro il Presidente Obama. Tale dottrina può, sí, trovarsi periodicamente a far parte della coalizione governativa in Israele, ma certamente non riflette la maggioranza dell’opinione pubblica del paese. Il pensiero unico si scaglia non solamente contro i nemici di Israele, ma anche contro le idee del centro e della sinistra parlamentare alla Knesset, contro determinate sentenze della Corte Suprema, contro delibere del Controllore di Stato, o anche contro posizioni moderate espresse dalle Forze di Difesa e dai Servizi – tutti strumenti fondamentali della legalità istituzionale dello Stato d’Israele. In questi casi, il profitto d’immagine per Israele è dubbio, il danno è certo. Non vorremmo allora dover tornare al vecchio adagio: dagli amici mi guardi Iddio, che ai nemici ci penso io.

    Sergio Della Pergola, Università ebraica di Gerusalemme”.

  24. controcorrente
    controcorrente says:

    Cucù !

    Appena uscito dalle catacombe..,ottimo ,si stava freschino eh,eh,eh “!

    (Perchè Cristo RE è non solo per i moscoviti, ma per tutti i russi credenti ortodossi l’uscita dalle catacombe.)

    Finalmente ho capito il senso delle catacombe..era un rimedio estivo contro le “calure”..sia di sole ..che altre..!
    Le Pussy riot..a lavurà ..concordo !Paga sindacale però !

    Cucù a risentirci !

    cc

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    NY, spari all’Empire State Building
    Due morti, panico a NY / Diretta tv
    “Era stato licenziato, ha colpito i colleghi”-


    E’ successo circa un’ ora fa’ ed e’ gia’ in prima pagina su “Repubblica”.
    E’ interessante notare che una notizia simile… che e’ di cronaca…se succedesse in Europa….qui in America nessuno si sognerebbe di sbattere la notizia in prima pagina.
    Rodolfo

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    In effetti questa mania dell’allarmismo, in cui purtroppo Repubblica eccede da tempo, puzza lontano un miglio. Ed emana anche il non buon odore di giornalismo di non eccelsa qualità.
    Un saluto.
    pino

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    In questo momento Bloomberg sta’ rispondendo ai giornalisti….in effetti nessuno sa’ ancora niente….. quale la motivazione ecc..
    quello che si sa’ e’ che il delinquente e’ stato ucciso….ma non si sa’ da chi….se dalla polizia o no….di morti ancora non se ne parla ma solo di feriti….per cui non si capisce come il giornalista di repubblica sia arrivato alla conclusione che il delinquente era stato licenziato e che aveva ucciso due persone.
    Rodolfo

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Soprattutto non si capisce perché si dica che New York, una megalopoli, è in preda al panico….
    A me 21 anni fa mentre passeggiavo è capitato di assistere a un intervento della polizia – assolutamente esagerato – per stanare un povero ladro da un grande magazzino. I poliziotti hanno sparato, ma nessuno dei passanti ha dato segno di panico. Io restai colpito dal fatto che le innumerevoli pistole dei poliziotti erano più grandi del poveraccio arrestato, dall’aria di ispanico affamato. Stiamo parlando di una città dove il suono delle sirene della polizia è ormai il rumore di fondo, la colonna sonore del giorno e della notte. E dove gli interventi della polizia non sono MAI gentili, ma spesso brutali in modo ingiustificato specie contro neri, ispanici e orientali.
    C’era un volta il giornalismo…. Ma no, il fatto è che per risparmiare gli editori hanno mandato a casa, licenziati o prepensionati, centinaia di giornalisti di lungo corso, cioè esperti e preparati. I nuovi assunti – spesso con contratti NON da giornalista – vengono pagati poco e spremuti molto. Per risparmiare ulteriormente, li si tiene col culo incollato alla poltroncina, costringendolo a lavorare di telefono e Internet, il che comporta improvvisazioni e scopiazzature a catena. Ovvio che in queste condizioni pur di scrivere un pezzo e firmarlo si fanno cose imprudenti. Stiamo parlando di una categoria che per firmare è sempre stata pronta a vendersi anche la mamma….
    Un saluto.
    pino

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Un esempio di cialtroneria, ignoranza e pressapochismo l’abbiamo a pagina 15 della Repubblica di oggi. C’è una foto di Anders Breivik, l’autore della strage del 22 luglio dell’anno scorso di 77 persone a Oslo e nell’isola di Utoya, con il braccio destro teso in avanti col pugno chiuso forse per un saluto provocatorio. Nonostante la mano sia chiusa a pugno anzichè aperta e il braccio non sia proteso in alto, nonostante cioè tutto sia fuorché un saluto nazista, la didascalia dice che “il 16 aprile Anders Breivik fece il saluto nazista in aula”.
    Avanti così, nei giornali confonderemo la divisa nazista con quella delle crocerissine.
    ‘Notte.
    pino

  30. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    compro da oltre trentanni Repubblica.
    L’ho sempre trovata parziale, soprattutto “romana”, a volte, anzi spesso , “razzista” per quanto riguarda l’informazione Nord-Sud.
    Quando le viene meno l’autostima, come giornalista…legga da cima a fondo La Repubblica…le passerà.
    Se vuole poi, faccia come me che leggo giornalmente il Messaggero Veneto, spesso il Piccolo, oltre a Repubblica.
    Ognuno ha le sue paturnie!!!
    Del giornale romano leggo i giornalisti di “gran voce” più che di grido….mi cascano letteralmente le mutande…pardon…su certe creatività lessicali, sintattiche e grammaticali che sono di una creatività…delle ultime leve giornalistiche…sublimi.
    Una volta si dava la colpa al Giornale locale…il Menzognero lo chiamiamo ancora…ma ora…!!!
    Io difendo il Messaggero Veneto che ha, almeno, la dignità di cercare di non chiamare imbecilli i suoi oltre centomila elettori.
    A volte amo più la pagina dei necrologi del Messaggero che le pagine della Cultura del suo Padrone!

    Buonanotte

    Sylvi

    Ps: oggi abbiamo “commemorato” 43 anni di matrimonio.
    Mica rose e fiori!!!
    Bufere, battaglie…vittorie e sconfitte.
    Mio marito mi ha regalato…una breve lettera e una pizza.
    Sapesse lei…come ci si sente…
    glielo auguro!

    Sylvi

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    anch’io ho finito con la salsa (per la verità è piuttosto un sugo perchè è cotto).
    64 chili di pomodori e 32 litri di salsa/sugo.
    Buono, direi. Un saluto U.

  32. alessandro
    alessandro says:

    salve e ben ritrovati.

    Mi ha molto impressionato il caso Breivik per tutta una serie di motivi.
    Anzitutto, ma non e´ inutile dirlo, una persona che uccide 77 persone
    mette una profondissima malinconia mista a un dolore muto.
    E´ chiaro che il mio pensiero(scosso) va alle persone uccise e a tutte quelle persone che avevano un legame di cuore con loro.Esiste un massacro fisico ed esiste un massacro morale e psichico.Chi legge certe cose puo´ essere portato a dimenticare(tanto le notizie di morte sono sempre li´ , cosi´ sempre li´ con il rischio,alla fine, di non sentire niente)
    ma chi vive sulla propria anima( e me ne sbatto una minchia se ai razionalisti-scientisti questa parola non piace) il dramma d´una morta
    non dimentica.Esiste quindi un ambito dove anche la giustizia non puo´nulla, dove niente puo´ qualcosa.

    Breivik e´ stato dichiarato sano di mente.Cosa vuol dire?
    Le varie psicopatologie sono, diciamo , di due tipi.
    O si ha una malattia mentale poiche´ c´e´ una lesione al cervello
    o comunque per cause neurobiologiche,
    o si ha una malattia non organica ma funzionale, psichica.
    Chi e´ che ha giudicato Breivik sano di mente?
    Sono state fatte analisi sul cervello di Breivik?
    Ha avuto un colloquio con uno psichiatra?Chi?
    Resto col mio pregiudizio che Breivik non puo´ essere sano di mente,
    ma ammettiamo, come e´ stato ritenuto, che lo sia.
    Cosa vuol dire che un sano di mente uccida 77 persone?
    Lo chiedo a chi sta leggendo, cosa vuol dire?
    Cerco di esprimere sommessamente la mia opinione.
    E´ molto difficile per me ammettere che una persona sana di mente
    possa uccidere 77 persone;il sano di mente e´,in realta´, colui che ha
    una visione dialogica e relazionale col mondo.
    Qual e´ il mondo di Breivik?
    E che tipo di idea di mondo racchiude la sentenza sulla sua (presunta) sanita´ mentale?

    Breivik scontera´ il massimo della pena.In carcere.

    Ora, se uniamo i tre punti avremo un quadro assurdo e drammatico della situazione.Perche´?
    Perche´ una persona ritenuta sana di mente che uccide 77 persone e viene messa in carcere vuol dire la fine fisica e psichica di quella persona.Certo , Breivik e´ pericoloso ma che funzione ha la sentenza?Certo, quella di evitare che possa succedere un´altra tragedia simile.No, dico che funzione avra´ nei suoi confronti?Una funzione positiva o una funzione negativa?
    Il carcere rappresenta solo una punizione?
    E se Breivik non e´ sano di mente non avrebbe bisogno di qualcosa che non sia il carcere?
    La giustizia si pone il problema del rinserimento sociale?

    Infine:
    ho iniziato il discorso con il cuore ai morti e ai cari dei morti
    lo finisco pensando a Breivik e al suo inferno.E´ difficile pensare
    al dramma Breivik senza pensare a tutto quel male che Breivik si porta dentro e che non puo´ essere il male di un sano di mente.
    E questo evidenzia, per me, i limiti della giustizia di oggi.
    Certo la Legge c´e´ e va applicata ma il fine non puo´ essere soltanto la condanna del colpevole specie quando il colpevole
    e´ la vittima di una aberrazione che va oltre la vittima stessa e che, probabilmente ha a che vedere con la famiglia di Breivik, con l´ambiente sociale in cui ha vissuto Breivik,ecc,ecc.
    Ora, lungi da me l´idea di non colpevolizzare Breivik(sia chiaro)
    ma bisognera´ pur chiedersi da dove venga quel male, cosa vuol dire,
    come sia potuto accadere.Questo significa anche cercare di capire
    perche´ se Breivik e´ sano di mente e ha commesso tutto quel male
    vuol dire che anche il male e´ razionale e chiunque di noi e´ un potenziale Breivik.Rispondere vuol dire, quindi, porsi nella dimensione del capire l´eccesso, la tragedia:evitare che ci siano altri
    Breivik, altri morti, altri sofferenti.E questo la Giustizia non puo´ farlo.
    saluti a tutti,alessandro.

  33. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    sempre grazie per l’invito….sarebbe proprio bello….ma troppo lontano.

    Oggi con Rodolfo ci stiamo sfidando in cucina….lui ha fatto un ottimo pesto su linguine….
    Io sto facendo….la trippa a modo mio.

    Pero’ ti devo dire che Rodolfo e’ un mago in cucina, con niente crea ottimi pranzetti.

    Auguroni per il vostro anniversario di matrimonio….vi auguro ancora tanti, tanti anni…di felicita’, le bufere e battaglie sono la colla di un solido matrimonio.

    Con affetto,
    Anita

  34. peter
    peter says:

    x Alessandro

    non pretendo certo di rispondere alle sue domande, anche se, lo ammetta, con quel ‘me ne sbatto una minchia dei razionalisti…’ mi ha tirato in causa…
    Direi che tutto e’ assoutamente relativo, con pochissime cose relativamente assolute, dato che mi piacciono gli ossimori.
    Breivik ha parlato, mi pare, con diversi ottimi psichiatri in Norvegia (purtroppo a fait accompli, cioe’ dopo il massacro), i quali avevano come sempre in casi simili opinioni discordanti tra loro. Mi pare pero’ che siano d’ accordo che Breivik non sia schizofrenico, (la follia par excellence), e credo che tale conclusione debba anche essere basata su uno studio attento, retrospettivo, della sua personalita’ nel passato. In sostanza, niente episodi deliranti o ricoveri o medicamenti in passato, per esempio. Venne esentato dal servizio militare perche’ non idoneo, ma le motivazioni potevano essere varie. Era stimato sul lavoro, aveva una carriera, la famiglia era benestante…era riuscito a soli 18 anni a perdere quasi 400.000 dollari giocando in borsa, immagino che la famiglia pago’ i soldi per lui.
    La conclusione di alcuni psichiatri e’ stata che e’ un tipo ossessivo, affetto da un disordine narcisistico della personalita’ (il che non e’ una malattia mentale vera e propria), ed ha delle forti tendenze paranoidi.
    E’ noto pero’ che un conto sono le opinioni psichiatriche ‘a freddo’, su persone che cercano aiuto, un altro sono quelle a caldo, sui cosiddetti ‘mostri’ che hanno compiuto atrocita’ criminali. In tribunale i giudici vogliono solo sapere se lui sapeva cio’ che faceva, se ne capiva la portata e le conseguenze, se ha organizzato il suo piano in modo efficiente e razionale, se capiva che cio’ che faceva era sbagliato secondo praticamente tutti…e la risposta a tutte queste domande era sempre si’.
    Le motivazioni e le azioni atroci per molti devono per forza essere ‘folli’, ovvero aliene, altre da noi, vade retro…altrimenti ci assale il dubbio che si pone lei stesso, ‘tutti potremmo esserne capaci’…succede in tutti i casi di questo genere, eclatanti, mostruosi, e via dicendo.
    Credo che Breivik sia fanatico, narcisistico e violento, ma non pazzo. Anche perche’ i veri pazzi molto raramente delinquono, e quasi mai uccidono.
    La sentenza e’ giusta. Se lo avessero mandato in manicomio criminale avrebbe potuto uscire in futuro una volta dichiarato ‘sano’, un rischio enorme, dato che gli psicopatici come lui (piromani, etc) di solito riprendono a delinquere una volta fuori, e lui potrebbe ricominciare ad uccidere. Invece l’o rdinamento norvegese in casi simili prevede l’estensione della pena ad libitum, per cui dubito che saranno solo 21 anni, credo che non uscira’ mai se non sotto stretta sorveglianza.
    Ha un’ottima cella, palestra, computer…si potra’ riabilitare con calma. Le prigioni norvegesi non sono ica quelle italiane (o britanniche, o tedesche…).

    un saluto

    Peter

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Il 19 agosto il quotidiano Israeliano Ha’aretz, in un articolo a firma di Barak Ravid, ha riferito che il 16 un taxi palestinese ha preso fuoco nei territori occupati, nei pressi dell’insediamento israeliano di Bat Ayin, per il lancio di una bomba incendiaria da parte di alcuni coloni mentre viaggiava vicino al campo rifugiati di Al Arub che si trova vicino alla colonia israeliana. L’atto criminale ha provocato il ferimento grave di sei palestinesi appartenenti alla stessa famiglia. L’articolo riferisce che il giorno dopo 4 giovani palestinesi sono stati aggrediti a Gerusalemme da una dozzina di loro coetanei israeliani, che secondo alcuni testimoni, giravano in cerca di palestinesi da pestare. Jamal Julani, una delle vittime dell’attacco, versa in serie condizioni.
    Julani, 17 anni, proveniente dal quartiere di Gerusalemme di Ras al Amud, è stato ammesso all’unità di terapia intensiva dell’ospedale universitario di Hadassah, Ein Karem. Il vice primo ministro Moshe Aya’alon ha detto: «Gli attacchi dei coloni contro arabi nel West Bank e a Gerusalemme sono atti terroristici. I crimini di odio commessi nel weekend contro arabi in Giudea e Samaria (sic!) e a Gerusalemme sono oltraggiosi ed intollerabili e vanno affrontati con la massima fermezza». Ha poi soggiunto: «Questi attacchi terroristici sono contrari all’etica e ai valori ebraici e costituiscono un fallimento educativo e morale». Ma di quale fallimento parla il ministro, e soprattutto di quale etica e di quali valori. Quali sarebbero i valori ebraici del governo di Bibi? L’occupazione di terre altrui? La colonizzazione perversa capillare ed inarrestabile di terre espropriate contro tutte le norme della legalità internazionale? Lo sradicamento di migliaia di ulivi? Il razionamento dell’acqua? La demolizione sistematica di case palestinesi? La costruzione di una prigione a cielo aperto? Il disprezzo razzista per chi chiede i propri diritti di popolo? L’apartheid de facto? Il muro della vergogna? Questi non sono valori ebraici, sono i valori barbari di un nazionalismo fanatico e ottuso. Il governo di Bibi non solo ha fatto carne di porco dei valori ebraici ma insulta, intimidisce, perseguita coloro che con passione e disperazione, in Israele e in Diaspora, continuano a difenderli.

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xNicotri 173
    Il problema non esiste.
    Per fare parte del popolo Ebraico non e’ necessario avere antenati provenienti dalla Giudea o da chissa’ dove.
    Essere Ebreo e’ un modo profondo di essere e di sentire….non un fatto di provenienza.
    L’ Ebraismo non fa’ proselitismo ….e’ noto….ma a nessuno viene rifiutato di diventare Ebreo se ci si accorge che lo vuole veramente e che i suoi scopi non siano diversi .
    La religione Ebraica e’ cosi complicata …che la maggior parte delle volte si viene scoraggiati e si abbandona…anche perche’ i tribunali Rabbinici pretendono molto….non basta sapere lo
    ” Shema Ysrael” per diventare Ebrei….essere e diventare Cattolici o Mussulmani ….invece e’ molto facile.
    Anni fa’ ….direi parecchi…il tempo passa, lei scriveva che la sua intenzione fu’ di diventare Ebreo…poi successe qualcosa…inerente alla religione o no….non ricordo…..ma scrisse che preferi gettare la spugna.
    Per un motivo o per l’ altro e’ chiaro che era successo qualcosa che lo faceva sentire vicino all’ Ebraismo…poi per un motivo o per l’ altro si accorse che aveva sbagliato…..ma secondo il mio parere sia nel primo che nel secondo caso ….il tempo e’ stato troppo breve e le decisioni troppo affrettate.
    Non si puo’ per esempio sentirsi attirati dall’ Ebraismo….una religione chiamiamola cosi del ricordo…e socialista….e rifiutarla quando si legge “occhio per occhio….dente per dente” senza andare a cercarne le spiegazioni ….che possono essere poi molto diverse da quello che di primo acchitto si legge.
    Come si dice ….nei libri Ebraici c’ e’ tutto e il contrario di tutto…
    sta’ alla coscienza di ogni singolo individuo cercare e trovare la verita’ e la via giusta.
    E’ anche vero dunque …(perche’ son sempre sincero) che noi Ebrei siamo specialisti a girare e a rigirare le cose a nostro piacimento…a trovare sempre un appiglio …anche la’ dove una situazione sembra disperata e senza soluzione….questo spiega anche l’ Ebreo e lo Stato
    d’ Israele.
    Ma io lo ritengo un pregio e non un difetto….insomma siamo larghi di vedute e molto….molto ottimisti.
    Nel suo ultimo post….leggo di come secondo il suo parere il presidente Israeliano calpesti i valori Ebraici…..puo’ darsi….ma chissa’ perche mi e’ sovvenuto per riflesso, leggendola… di quello che se gli dai un dito….vuole poi tutta la mano ….fino a rosicchiarti tutto.

    Ed a proposito di tempo che passa….son passate gia’ piu’ tre settimane che mi trovo in America…..e sembra ieri…restero’ almeno tre mesi…dopo avro’ la possibilita’ di rinnovare per altri tre mesi…..ma dopo sei mesi dovro’ lasciare il paese. Ci sono dunque cose che io stesso dell’ America non capisco…per un liberale come me e’ incomprensibile….che anche ad un capitalista (non io) viene rifiutato il soggiorno mentre il paese e’ inondato da clandestini che nessuno controlla….

    Mi ha colpito molto che nonostante la frequenza dappertutto dei nomi Italiani…..io non sia riuscito a vedere una sola macchina Italiana….dico almeno una per solidarieta’…. invece molte sono le auto di marca Tedesca e Giapponese.
    Un saluto
    Rodolfo

  37. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x191……che scrive”Credo che Breivik sia fanatico, narcisistico e violento, ma non pazzo. Anche perche’ i veri pazzi molto raramente delinquono, e quasi mai uccidono”.


    Io ne ho conosciuti in Germania di gente fanatica …narcisistica e violenta…dal pugno facile….dalla lite facile…ma non vanno uccidendo persone facendo tragedie….ergo Breivik e’ pazzo.
    Lui aveva gia’ calcolato …previsto e preparato tutto da tempo….questo lo puo’ fare solo un criminale dalla mente malata .
    Di gente fanatica e narcisistica ne conosco….”secondo il mio parere” ….anche in questo blog….se anche violenta non so’ …
    ma per paragonare l’ Olocausto alla Nakba ce ne’ vuole di fanatismo.
    Non e’ vero che i veri pazzi non delinquono…i veri pazzi possono fare di tutto….sentirsi Napoleone o sentirsi giustiziere….Breivik si e’ sentito giustiziere ….tanto da trasformare la sua pazzia in tragedia.
    I pazzi criminali come Breiwik…. vanno eliminati o al minimo messi in prigione a pane e acqua e dando loro la possibilita’ materiale di suicidarsi.
    E’ facile per i soliti “buonisti a tempo perso” giudicare le tragedie …i criminali e i pazzi…. per qualcosa che non le tocca personalmente….
    tra l’ altro ho persino poca stima per i psicologhi….gente che spesso non capisce nemmeno se stessa.
    Rodolfo

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Si goda l’America. Io vivrei volentieri a NY, ma non altrove.
    Non ho gettato la spugna. Ho solo capito e deciso che con i fanatici e i prepotenti non voglio avere nulla a che spartire, motivo per cui mi sono allontanato anche dal cattolicesimo. I monoteismi sono veleno, spargono tossine a piene mani. Uccidono. Da troppo tempo. E non è che le altre religioni stiano meglio…..
    Siamo tutti sionisti nel senso originario, Rodolfo: tutti infatti vogliamo tornare “all’origine”, “là da dove siamo venuti”. Tutti vogliamo fare l’aliyah. Tutti cioè vogliamo tornare a noi stessi… Alkalai e Bibas hanno trasformato il sionismo bimillenario in arma politica, stravolgendolo e prostituendolo. Né più e né meno come Costantino con il cattolicesimo e il cattolicesimo con Costantino. Ne pagheremo tutti un prezzo spaventoso, come già col cattolicesimo costantiniano ancora in auge. Dire che la nascita dello Stato d’Israele rappresenta e costituisce il “ritorno a Sion” è una balla gigantesca. Ma chi è tornato davvero a Sion, Rodolfo?! Chi è tornato a se stesso e dov’era alle origini?! Non bestemmiamo! Cosa è cambiato, se non in peggio, nell’ebraismo? Siamo di fatto all’ebraismo per così dire “costantiniano”! Che è la negazione dell’ebraismo! Ma come si fa ha sostenere una corbelleria blasfema dicendo che i coloni, gli ortodossi, gli ultraortodossi, gli Sharon, i Barak, i Lieberman, i Netanyah, i Baruch Goldstein, gli Josef Ovadia e gente simile hanno fatto aliyah…. Tutta questa gente ha solo offeso il prossimo. Adora il vitello d’oro, ha ridotto il divino e la terra a feticismo. Come il cattolicesimo con Costantino.

    Ho scelto di conseguenza di stare con i più deboli, gli sconfitti, i vinti, gli sfruttati, quali che essi siano. Scelta purtroppo più sentimentale che operativa da molto tempo.
    Diciamo che la mia scelta è la condizione umana, quindi di conseguenza la cognizione del dolore. Come religione, il panteismo. E la speranza.
    Tutto ciò, caro Rodolfo, comporta una notevole solitudine interiore e una capacità di osservazione e comprensione che non danno scampo. A mio agio ovunque nel mondo e ovunque estraneo. Mi riconosco solo nell’amore, unica vera fonte di conoscenza.
    Ora è meglio che io la smetta. Questi temi mi scuotono. Troppo.
    Un saluto. E un abbraccio ad Anita.
    pino

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Pino:-” A mio agio ovunque nel mondo e ovunque estraneo. Mi riconosco solo nell’amore, unica vera fonte di conoscenza”.

    Parole Sante…parole mie….anch’ io sento cosi….
    per questo ho sempre manifestato, anche in questo blog…la mia comprensione per il popolo Palestinese….e non potrebbe essere altrimenti.

    Un saluto
    Rodolfo

  40. Asgabot
    Asgabot says:

    A proposito di Breivick.perchè nessuno (a meno che che non mi sia sfuggito) ricorda il fanatico filosionismo del killer norvegese, uno che stravede per Israele per come tratta i suoi sottoposti palestinesi? Altro che nazista! Anche se questa è la versione che si vuol far passare sui media asserviti, Breivick è il figlio legittimo di gente come la Fallaci, Magdi Cristiano (!) Allam, Giuliano Ferrara, di Informazione Corretta, di Ugo Volli, di Deborah Fait e di certi leghisti venduti ad us-raele. I giovani norvegesi che ha massacrato stano dimostrando anche contro le politiche di Israele. Un nazista che adora Israele e tutto ciò che sa di ebraico mi suona un pochino stonato!

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Asgabot

    Io non ne ho mai sentito parlare né letto nulla in merito. Non mi pare sia emerso nulla neppure al processo, a meno di censure global mondiali. Ergo, non potevo certo scriverne. E come me tutti i frequentatori di questo forum.
    Se lei ha notizie certe in merito e non solo dei sentito dire, ne scriva. Evitano così il suo assurdo comportamento accusatorio nei confronti di tutti.
    Un saluto.
    pino nicotri
    P. S. A proposito di giudei, guardi che si possono ceinire giudei anche i cristiani. Forse che Cristo non era un giudeo? E non viveva in Giuda? Forse che non erano giudei tutti i 12 apostoli, compreso S. Paolo che NON era un apostolo, ma è il vero fondatore del cristianesimo? Forse che non erano giudee le prime comunità, o ecclesie, cristiane, a partire dalla comunità di Gerusalemme? Sotto questo profilo sarebbe perfettamente legittimo, oltre che molto divertente, se la Chiesa pretendesse o predicasse il “ritorno” di tutti i cristiani in Giuda, cioè nell’attuale Israele. Le basi “legali” e storiche sono assolutamente identiche a quelle dei sionisti ebrei. Anzi, potremmo pretendere di “tornare” tutti a Ur, occupando l’Irak, e magari anche a Troia occupando l’attuale Turchia. Ovviamente cacciando gli oltre cento milioni di “impuri” che vivono abusivamente in quelle nostre terre da oltre 3.000 anni……

  42. alessandro
    alessandro says:

    per Peter:
    e la sua e´una posizione corretta,diciamo pure giusta.
    Ma non e´ che il malato di mente sia solo lo schizofrenico,
    lei parla di narcisismo esasperato, paranoia, ossessvita´…
    be´ tutte queste cose esistono in ogni manuale di psicopatologia,
    e nel DSM.
    La giustizia deve fare il suo dovere e questo e´ chiaro
    quello che non e´ chiaro e´ che il colpevole proprio in quanto colpevole deve pagare a prescindere da tutta una serie di considerationi.
    Insomma ,parliamoci chiaro:
    chi commette un crimine e´ una persona che deve essere aiutata
    e, sinceramente, non credo che il carcere la palestra e un computer servano a questo.
    Si sente in giro, lontano e vicino, che il sentimento prevalente
    sia l´amore, poi pero´ sono pronti a condannare il colpevole
    fino ad augurargli il suicidio.Esiste il buonismo ed esiste l´ipocrisia di coloro i quali stanno con un piede in due scarpe.
    In fondo anche la giustizia ha come fine la conservazione della specie con l´eliminazione dell´elemento guasto.
    In fondo sono d´accordo con il finale di Pino Nicotri;esiste un momento dove bisogna scegliere e c´e´ chi sceglie d´essere dalla parte dei vinti, dei sofferenti;io ci aggiungo che si puo´ essere anche dalla parte(e qui e´ mostruosamente difficili essere capiti, specie dagli ipocriti ) dei malati mentali.
    Gli ipocriti guardano solo con un occhio e vedono solo il male che ha fatto il malato criminale(77 persone uccise nel casoBreivik), MA QUANTO MALE E QUANTA MORTE HANNO PROCURATO GLI STATI DEMMMOKRATTTICI ?Non vedono, non sentono.
    Sono contro la pena di morte, sono contro coloro che augurano la morte ai pazzi criminali.

    un saluto,alessandro.

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