Desidero ricordare che più volte ho scritto che l’attuale capo del governo israeliano durante gli anni trascorsi negli Usa è stato tra i principali artefici della trasformazione dello scontro Est-Ovest nello scontro Nord-Sud del mondo, o meglio dello scontro Occidente-Oriente islamico. In questo modo le industrie militari e i fanatismi potevano continuare a prosperare nonostante la fine della guerra fredda una volta dissolta l’Unione Sovietica e il movimento comunista internazionale. Ho anche spiegato che “Bibi” odia a morte gli arabi e gli islamici perché suo fratello Yonatan è rimasto ucciso nel raid a Entebbe, quando truppe scelte israeliane attaccarono nell’aeroporto di Entebbe i dirottatori di un aereo di linea israeliano. Proprio a suo fratello Yonatan è dedicata la fondazione, che ne porta il nome, utilizzata negli Usa per riciclare la guerra fredda nelle attuali guerre “preventive”, “umanitarie”, “asimmetriche” ed ” esportatrici di democrazia”.
Vediamo come stanno ora le cose e come si muove Netanyahu secondo uno degli intellettuali e scrittori israeliani ed ebrei di maggiore successo.
…………….
L’Iran, re Bibi e il “popolo eterno” di Israele
di David Grossman
ECCO un possibile scenario:
Israele attaccherà l’Iran contrariamente alla ferma presa di posizione del presidente Obama che quasi supplica di lasciare questa incombenza agli Stati Uniti d’America. E questo perché? Perché Benjamin Netanyahu ha una linea di pensiero e una visione storica secondo le quali — riassumendo a brevi linee — Israele è il “popolo eterno” mentre gli Stati Uniti, con tutto il rispetto, sono una specie di Assiria o di Babilonia, di Grecia o di Roma dei giorni nostri. Vale a dire: noi siamo per sempre, destinati a rimanere, mentre loro, nonostante tutto il potere che possiedono, sono momentanei, transitori, motivati da considerazioni politiche ed economiche limitate ed immediate, preoccupati delle ripercussioni che un eventuale attacco potrebbe avere sul prezzo del petrolio e sui risultati elettorali. Noi invece sussistiamo nella sfera dell’“Israele eterno” e portiamo in noi una memoria storica in cui balenano miracoli e imprese di salvezza che vanno oltre la logica e i limiti della realtà. Il loro presidente è “un’anima candida” che crede che i nemici ragionino in maniera razionale come lui mentre noi, già da quattromila anni, ci troviamo ad affrontare le forze più cruente e gli istinti umani più incontrollabili e oscuri della storia e sappiamo bene come comportarci per sopravvivere in queste zone d’ombra. C’è chi si sentirebbe in ansia dinanzi a una simile descrizione ma non è da escludere che il primo ministro la ritenga appropriata e persino elogiativa nei suoi confronti. Il capo del governo gode, come si sa, del supporto di un’ampia coalizione e non deve fare i conti con una forte opposizione. In un certo senso agisce come un leader unico – “re Bibi”, l’ha definito la rivista Time– e ciò significa che nel momento in cui Netanyahu dovrà prendere una decisione cruciale, il futuro e il destino della popolazione israeliana dipenderanno più che altro dalla sua visione del mondo estremista, inflessibile e radicata.
In altre parole molti cittadini israeliani appartenenti all’intero arco politico che non vogliono che Israele attacchi l’Iran – e anche una parte dei capi dei vari settori della sicurezza che si oppongono a una simile iniziativa – sono oggi prigionieri, in maniera inequivocabile, delle ermetiche convinzioni del primo ministro. Netanyahu ha fedeli partner di governo che condividono con lui opinioni e scelte. Il vantaggio di questi partner rispetto ai cittadini che si affidano alle loro decisioni sta nel fatto che, all’apparenza, costoro “conoscono tutti i fatti e le valutazioni”. È vero che così funziona un governo democratico ma i cittadini di Israele hanno ormai imparato sulla propria pelle che i loro leader non sono immuni da gravi errori e, come ciascuno di noi (e forse anche un po’ di più), sono inclini a fallimenti o a essere trascinati dall’euforia del potere.
Trattandosi quindi di una questione tanto vitale abbiamo il diritto e il dovere di fare ripetute domande, o almeno di esigere che chi prende le decisioni ponga a se stesso delle domande e risponda onestamente: quelli che dovrebbero sapere, sanno davvero? E sarebbero in grado (sempre che qualcuno lo sia) di conoscere e fornire “tutti i fatti e le valutazioni” coinvolti in una tale azione? Sono persuasi al di là di ogni dubbio di non esagerare nel considerare la capacità dell’esercito israeliano di risolvere definitivamente il problema nucleare iraniano? Non sottovalutano forse la forza degli iraniani?
Sono completamente sicuri che se Israele bombarderà l’Iran gli iraniani non abbiano a disposizione un’atomica? E se ce l’hanno, che non la useranno contro Israele?
In altre parole la “conoscenza” dei nostri leader si basa solo ed esclusivamente sui fatti oppure è distorta e influenzata da ansie, desideri ed echi di traumi del passato che nessuno è esperto nell’ingigantire quanto il capo del governo? E, la cosa più importante: i nostri leader capiscono che la decisione di attaccare una potenza come l’Iran (peraltro contrariamente all’opinione degli Stati Uniti) potrebbe rivelarsi il più grosso errore mai commesso da un governo israeliano?
Chi è a favore di un intervento contro l’Iran si muove lungo un asse i cui estremi sono “o la bomba atomica iraniana o il bombardamento dell’Iran” e dal quale pende un’insegna: “Per sempre divorerà la spada” (II Samuele, 2, 26). I
leader israeliani sono talmente prigionieri di questo ragionamento automatico che sembra che, dinanzi a qualunque dilemma o a qualunque decisione relativa alla sicurezza, un verdetto celeste o una legge di natura condanni quasi sempre Israele a muoversi solo ed esclusivamente tra “o la bomba o il bombardamento”. Ad aggredire o a essere aggredito. Certo, un Iran dotato di armi nucleari rappresenta un pericolo reale, non è una paranoia del governo israeliano. Ma nella situazione attuale esistono altre direzioni di movimento, altre possibilità di azione – o di inazione.
E naturalmente esiste l’inequivocabile promessa americana che l’Iran non avrà armi nucleari. Ma Israele sembra già essere al culmine di un processo in cui agiscono forze ben note e più potenti di lui, quasi primordiali, alimentate dalla percezione storica ricordata in precedenza che fa sì che di solito i timori si realizzino e che calamita verso situazioni di minaccia esistenziale.
Quindi, con maggiore enfasi, si pone la domanda: perché ministri e alti dirigenti di tutti i settori della sicurezza – quelli ancora in carica, non solo quelli del passato – non si alzano a dire la loro?
Quelli che in conversazioni private si oppongono all’iniziativa di un attacco, che ritengono che un’aggressione israeliana prorogherebbe soltanto di poco la nuclearizzazione dell’Iran e temono le conseguenze a lungo termine di un’aggressione simile per Israele, per la sua stessa esistenza. Perché non si alzano adesso, quando ancora è possibile, per dichiarare: noi non collaboreremo con questo delirio megalomane, con questa disastrosa concezione messianica?
La fedeltà al “sistema” è forse più importante della fedeltà a ciò a cui hanno dedicato la vita: la sicurezza e il futuro di Israele? Un’iniziativa di questo tipo sarebbe il gesto più significativo che potrebbero fare oggi per Israele, per la sua sicurezza e il suo futuro.
Anche noi cittadini, improvvisamente silenziosi dinanzi alle ombre che si addensano su di noi, raggelati, rassegnati a priori, con gli occhi chiusi dinanzi a ciò che appare di giorno in giorno più minaccioso e frastornante nella sua rapidità, come potremo poi affrontare noi stessi e i nostri figli quando ci domanderanno perché abbiamo taciuto? Perché non siamo usciti a frotte a manifestare nelle strade contro la possibilità di un’altra guerra scatenata da noi? Perché non abbiamo eretto nemmeno una tenda di protesta, simbolica, davanti alla residenza del primo ministro per mettere in guardia dalla catastrofe che ci sta franando addosso?
Dopo tutto, parafrasando un verso del poeta Haim Nachman Bialik scritto in un contesto completamente diverso, saremo noi “con la nostra linfa e il nostro sangue a pagare l’incendio”.
Traduzione per La Repubblica di Alessandra Shomroni
Pubblicato da Zdenek
Mia gentile Signora; l’errore di Marchionne è stato il discriminare rozzo e volgare di quegli operai, perchè iscritti alla “Fiom”. Siccome Landini è un sindacalista che onora gli interessi della classe lavoratrice e nello specifico gli operai della “Fiom”, come si suol dire; un osso duro, ecco che allora è inviso a Marchionne. Di certo non è malleabile come lo sono gli altri due, sempre a capo chino e ubbidienti agli interessi della “Fiat” e di lor signori i padroni. Son finiti i tempi del “Sior paron dalle bele braghe bianche”. Non me ne abbia e cordialmente la saluto.
Guardando la foce del Livenza …il mio braccio è a sx, ma anche il cuore sta a sx…mentre il mio braccio dx ma anche il frontale della ragione sta a dx.
EEEhhh che cavolo…mi sento un po’ disarticolata!
Alla mia parte dx, Lucia Vendramin , vorrei dire che il Patriarcato di Aquileia , non proprio volontariamente, si è rivolto verso Venezia perchè ormai fra due fuochi…i conti di Gorizia e loro alleati rivolti all’Austria, i Savorgnan e i loro alleati verso Venezia …il Papa da Roma…quanto pesava!!!
Il 1420 segna la fine dell’indipendenza del Friuli anche se Venezia, illuminata, non chiude il Parlamento della Patrie dal Friul, che continuerà, almeno formalmente, a riunirsi fino al 1751, quando la Chiesa di Roma sposterà brutalmente il Patriarca da Aquileia a Venezia.
Venezia aveva assoluto bisogno di terra ferma…capiva che senza entroterra non poteva continuare i suoi traffici in mare.
Fu sempre l’assillo della sua potenza dimezzata.
Venezia però chiamava i friulani i nostri cari “sotans” che è un termine friulano che comprende la servitù, lo stare sotto, il farsi comandare e guidare da qualcuno e…naturalmente …farsi sfruttare!
Le foreste della Carnia furono letteralmente spogliate dai veneziani che avevano bisogno di legno per costruire i loro “legni”! Un disastro ecologico!
Ma Venezia non ci tolse il senso della democrazia….lei ce l’aveva nel DNA.
Ce la tolse Roma!!!
E così il mio cuore si è ancora mescolato al mio cervello…togliendo a Peter l’autorità per dire sciocchezze!!!
Sylvi
cara Lucia,
fatti sentire di tanto in tanto!
Con i Peter del blog mi sento a volte sola!
Benritrovata.
Sylvi
X Sylvi
non e’ una buona ragione per clonarsi…
Peter
Grazie cara Sylvi, leggo spesso questo blog ma purtroppo non ho il tempo materiale per intervenire. Il lavoro m’assobe totalmente. Oggi sono intervenuta per confermare quel suo primo periodo del suo intervento n. 145, espressione pesante ma vera. Ecco, solo per questo, tutto il resto a volte vi leggo e sorrido, godo per le vostre battaglie verbali, belle e avvolgenti, Lei una vera leonessa sa farsi rispettare da quegli interventisti pedanti e sa metterli in riga. Lei Peter è un’insolente e mi fermo quì per carità di patria, io sono Lucia di Venezia e non sia redicolo.
x 155
mah…trovo molto difficile darle credito. Due Sylvi nello stesso blog sono una coincidenza di vasta magnitudine, ed io credo poco nelle coincidenze, tuttavia le do il beneficio del dubbio.
Orbene, il 145 di Sylvi che lei ammira tanto e’ il solito misto di invidia, livore ed animosita’ che gli italiani hanno per chi fa meglio di loro… i miei ‘amici’ erano certo volgari e sboccati, ma io li ho perdonati perche’ erano un po’ invidiosetti di questo italiano di mezza eta’ per ragioni che non sto a dire (una bella ragazza coreana al suo fianco, per esempio…). Nei gruppi di camminatori o podisti si trova un po’ di tutto, ognuno parla come sa, etc…
Sylvi finge di non capire che ognuno ha il suo passato ed i suoi scheletri. Sbattere in faccia agli inglesi il loro passato coloniale (in cui pero’ non torturavano mica tanto, a differenza di noi italiani, francesi e spagnoli…) e’ lo stesso che dire che i tedeschi di oggi sono nazisti e gassatori, gli spagnoli fanatici della santa inquisizione e sterminatori di indios, gli italiani fascisti e mafiosi (beh, oddio…), i russi bolscevichi dogmatici e nazionalisti, e via dicendo…
Senza essere colonialista, devo dire che e’ innegabile che il passato impero britannico non si reggesse solo sulla forza e l’oppressione, come colonialisti gli inglesi erano sempre meglio dei giapponesi in Asia, l’India e’ una nazione unita solo per opera del passato colonialismo a detta degli stessi indiani, e si da’ da fare mica male, mentre il Pakistan avrebbe fatto meglio a restare una colonia visto il casino in cui si trova oggi…
Vorrei far notare che Sylvi mette le righe solo ad i suoi scritti piuttosto emotivi, enfatici ed obsoleti…e visto che io sono secondo lei un pedante, guardi che non sono del gentil sesso, quindi semmai sarei un insolente, non un’insolente.
Ma si sa che voi veneti…e mi fermo qui per carita’ di patria (di cui la ringrazio).
Peter
Per n. 156
Perchè Lei sappia, al massimo della sua enorme ricchezza, Venezia diverrà la capitale mondiale dell’arte, ultima sua risorsa che le permetterà di essere rispettata ed ammirata fino al disastro causato dal piccolo corso
Nonostante i saccheggi ed il degrado ottocentesco, novecentesco e romano, peggiori della peste e delle più devastanti incursioni barbariche, Venezia è ancora il più prezioso scrigno del sapere e dell”arte al mondo. Ma si sa che voi del Sud d’Italia….mi fermo quì per carità di patria di cui Lei poco conosce, la ringrazio e non interverrò più, almeno in questo torrido periodo.
Lucia Vendramin di Venezia checchè Lei ne dica.
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Due Sylvi nello stesso blog sono una coincidenza di vasta magnitudine, ed io credo poco nelle coincidenze, tuttavia le do il beneficio del dubbio. Peter 156
x Peter
Ciò che ci unisce, Lucia Vendramin e la sottoscritta, è la venezianità nel sangue, il cognome tronco…il suo inizia per V il mio per Z…che rompitura a scuola essere sempre l’ultima…
ma ci unisce anche quel DNA …quello del Leone con il libro o con la spada….
pensi in Castello, a Udine, il leone ha il libro chiuso, ma stende una zampa al mare e una ai monti!
Ma sono cose che lei non può comprendere perciò…lasci perdere le sue “coincidenze di vaste magnitudini”.
Lei ,Lucia, è lei…e io sono io…ma sempre venete …eh, eh, eh!
Sylvi
x Sylvi
cerchi di riflettere sul 156, che era per lei, invece di vaneggiare sempre di castelli, leoni, mari e monti, cosa che effettivamente vi unisce…
Mi sembra di riaprire per sbaglio qualche ammuffito poema del Cinquecento quando leggo lei o quell’altra…
Peter
x Peter
Sono parecchie le cosine che devo ribattere…ma sono stata molto impegnata.
Le esprimerò le mie riflessioni appena posso.
Qui di ammuffiti poemi ne leggo spesso!
Sylvi
x chi ama i cani.
Quelli veri, non le mezzeseghe.
http://www.cadoinpiedi.it/2012/08/14/london_il_cane_che_cammina_come_un_umano_-_foto.html
Mi ha fatto tenerezza quel bel faccione, tanta!
C.G.
sylvi { 13.08.12 alle 11:55 } …farei un po’ di riassunti di quello che hanno fatto gli inglesi in giro per il mondo….la somma sarebbe altrettanto se non di più orripilante!
…”gallesi e scozzesi”…
sylvi { 13.08.12 alle 12:11 } Quella della Fiom di Pomigliano è una vittoria di Pirro che porterà :
a) assumere 145 degla Fiom e licenziare contemporaneamente 145 della Cisl e Uil per far tornare i conti.
b) Marchionne NON investirà in Italia e così Pomigliano avrà tanti operai Fiom in cassa integrazione
…. trovo osceno che in una Nazione civile ci siano sindacati un contro l’altro armati e che ci siano magistrati che decidono delle politiche …. Dal momento che abbiamo i magistrati, a che ci serve la politica?? ?
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Cara Silvy (e non solo),
non par proprio che i sistemi usati dai veneziano in Oriente fossero tanto diversi da quali usati dagli inglesi in colonia…
Quanto a Pomigliano, evidentemente lei è del parere che i rappresentanti dei lavoratori debbano essere scelti dal padronato ed ammessi in fabbrica solo se il padronato lo vuole. Complimenti, solo i fascisti erano arrivati a tanto!
Evidentemente per lei i licenziamenti o le mancate assunzioni per ragioni politiche sono legittime. Anche qui, solo i fascisti erano arrivati a tanto.
Marchionne ha deciso di liquidare comunque la produzione in Italia, ed i sindacati gialli fanno solo il suo gioco.
La divisione sindacale è stata voluta e montata dal padronato, sempre.
I magistrati applicano le leggi che ci sono ma per voi canaglioni le leggi devono valere sempre e solo per gli altri, mirabile e modernissima concezione politica: lei è rimasta ai re assoluti. Chissà quanto le piacerebbe la Cina di oggi.
La battuta sulla magistratura è tipica di gente come il Banana e Sfeltro. Complimenti per la compagnia!
Un saluto U.
x C.G.
Io amo tutti i cani non faccio differenza tra mezzeseghe o quelli veri….
Non ho mai visto cani finti…in pelle ed ossa, sono tutti creature di Dio senza differenza, eccetto nella sua mente bacata.
Anita
Dog Walks On Hind Legs
http://www.cbsnews.com/2100-500175_162-3994005.html
Questa e’ una femminuccia, si chiama Faith ed e’ nata cosi.
Anita
“Non ho mai visto cani finti…in pelle ed ossa, sono tutti creature di Dio senza differenza, eccetto nella sua mente bacata”.
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Un giorno si è agnostici, un’altro invece timorati di Dio.
màh.. saranno i soliti “quarti di luna” che prendono, arrivati a una certa età, più o meno a tutti.
Mettiamola così, senza far polemica.
C.G.
x C.G.
L’agnostico afferma semplicemente l’impossibilita’ di conoscere la verita’ sull’esistenza di Dio o di altre forze soprannaturali….
“Non conoscere”…. Capisce la parola?
Anita
x C.G.
Che io sappia ed in record G.W.Bush era proprietario di maggioranza di “Arbusto”, la compagnia petrolifera che ando’ in bancarotta o fallimento perche’ non trovarono il petrolio.
Cosa comune per gli investimenti di rischio.
Mai letto che George Soros fosse coinvolto con gli affari della famiglia Bush….al contrario la voleva distruggere.
Anita
X Pino Nicotri
Auguri,auguroni,augurissimi
per un Felice Compleanno
L.
x Linosse
Grazie di cuore. Felice ferragosto anche per lei.
pino nicotri
X Pino
auguri
Peter
Infatti Sylvi non criticherebbe mai i padroni
delle ferriere dell ‘800 descritti da Cronin
e Dickens per esempio…era cosa buona
e giusta.
Invece il colonialismo inglese era giustamente
esecrato dalla propaganda fascista anni Trenta.
Per invidia ovviamente
Peter
Eilà Pino!
Trecento di questi giorni!
C.G.
x 166
se lei afferma che sono creature di Dio, penso significhi che ne riconosce almeno l’esistenza.
L’italiano è una lingua particolarmente precisa.
Lei invece fa spesso confusione. Diciamolo: quando è di luna storta.
Non riesce neanche a tenersi qualche epiteto di troppo rivolto al sottoscritto.
Ci siamo capiti.
Buona giornata a lei e al cagnetto.
C.G.
GRAZIE A TUTTI PER GLI AUGURI. RICAMBIO DI CUORE AUGURANDO A TUTTI UN FELICE FERRAGOSTO.
p. s.
Caro C.G., perché solo 300? Facciamo mille a testa, va, così doppiamo pure Matusa Lemme Lemme….
bèh, mi è sembrato un augurio piuttosto corposo.
Massì, facciamo mille.
Quà la mano!
Nel 3012 staremo da qualche parte, dove c’è il mare, ad arrabattarci sul futuro.
C.G.
x C. G.
Ambé!
Naturalmente le vecchie le lasciamo agli altri. In particolare a Rodolfo.
Abbracci lambretteschi.
pino
Caro Nicotri,
anche da me auguroni….e di giorni come questo… io gliene auguro solo 120…..noi Ebrei siamo modesti….non arriverei mai a 300 o a mille ….fa parte di una fantasia di poco conto…..
dunque le auguro una buona giornata… ricordandole che a parte gli anni….si e’ giovini o vecchi cosi come ci si sente dentro.
Rodolfo
x Pino
Caro Pino,
I compleanni sono giorni speciali.
Chiudiamo un capitolo della nostra vita e ne apriamo un altro. Non conta quanti ne compiamo…ma come sono.
Buon compleanno!
Un abbraccio,
Anita
Rileggendo il mio commento n. 176, indirizzato a C. G., m’è venuto il dubbio che qualcuno potrebbe equivocare o magari risentirsene Rodolfo come se fosse una mancanza di rispetto per lui. E’ evidente la mia allusione ironica ma amichevole al verso conclusivo “le zoppe e vecchie lasserei altrui” della famosa poesia “S’i fossi foco” di Cecco Angiolieri. Teniamo presente che stavo parlando di C. G. e di me ipoteticamente arrivati alla bella età di mille anni. Età nella quale mi pare difficile poter dire :
“…Si fosse Cecco com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui”.
La presa in giro era quindi, ovviamente, innanzitutto per me stesso e per C.G.
Sono certo che il mio dubbio è superfluo, ma non mi va di lasciare eventuali impressioni – errate – di mancanza di tatto. Poi magari si incazzano i tedeschi, visto che Rodolfo vive in Germania, e con i bond e la sentenza della Corte costituzionale sul fondo salva Stati sarebbero dolori….
Un saluto a tutti.
pino nicotri
Tantissimi auguri anche da parte mia U.
X Pino
io avevo frainteso tambien, pero de otra manera.
Me tiengo mi opinione en la cabeza.
Buen dias
Petet
il post di sopra era mio (Peter, not Petet…)
ehi ragazzi sentite questa che ho letto su Yahoo news. Assange (quello di wikileaks) era stato estradato in Svezia dagli inglesi, e dalla Svezia rischia l´estradizione in US dopo un processo per un´improbabile accusa di stupro…
La novita´e´ che l’ australiano e´entrato nell’ ambasciata ecuadoriana a Londra ed ha chiesto asilo politico. Il governo inglese in carica, dando prova del suo indubitabile rispetto per le convenzioni, minaccia di fare irruzione nell ´ambasciata per arrestarlo, ´ma spera che non sara´necessario arrivare a quel punto´…
Peter
qualcuno potrebbe dirmi che significa colquiche? credo sia francese ma non lo trovo. Un fiore di prato?
Peter
caro Pino,
ieri ho pensato a lei, ma ero impossibilitata di aprire il computer.
Auguro a lei quegli anni ancora che auguro a me, non pongo limiti alla Provvidenza, purchè siano con qualche travaglio fisico sì, ma il bagaglio neurologico assolutamente vispo!!!
Sylvi
x Peter
E’ il crocus che nella prima primavera ammanta i prati delle colline e delle prealpi dei suoi petali che vanno in tonalità dal bianco al viola.
Sylvi
“Me tiengo mi opinione en la cabeza”.
Ecche’ ce sta’ nella cabeza? E’ noto….
E’ il subconscio….non ti preoccupare per cosi poco da voler
correggere…..petet si sa’….viene da peto…e tu in quelle cose sei uno specialista e lo impersonifichi perfettamente.
Rodolfo
per Pino Nicotri:
AUGURI anche da parte mia per il suo compleanno;
gioia e benessere fisico e interiore;
un caro saluto anche a chi le vuole bene.
alessandro
X 186
Prrrrrrrrrrrr
eccolo servito. En la su cabeza no esta nada. O pejor que nada lo
que es muy mas probabile…
Peter
x186
chettedevodi….. l’ importante che te senti bene…cosi te lascio alle tue convinzioni….per quel che valgono…
R
X Sylvi
grazie
peter
Se cercavi in internet pero’ facevi prima a sapere il significato di
colchique….
Vedi caro Peter….io sono di carattere schietto e sincero….nessuno mi mette in soggezione….se ho da dirti che sei un cretino…con il cuore in mano te l’ ho scrivo e basta….in italiano, mica in spagnolo o inglese….cosi come direi senza problemi “cretina ” alla tua regina per il fatto di non aver ancora abdicato….sai dovrebbero cambiare persino l’ inno nazionale…forse l’ ho fa’ per questo….finche’ gli inglesi canteranno ” God Save the Queen” credera’ di essere immortale….
Questo solo per spiegarti che io in un blog non scriverei mai “Me tiengo mi opinione en la cabeza”…lo trovo estremamente stupido….
se credi di avere un’ opinione la dovresti esternare ….oppure non scrivere niente…. si vede che hai gravi problemi….peccato.
Rodolfo
x 191
invece, io faccio molto prima a fare prrrrrrrrrrrr che riassume tutto…
Lo stesso vale per le tue opinioni ed i tuoi patetici consigli.
Che faresti meglio a non esternare per non metterti ancora di piu´in imbarazzo, ammesso che sappia cosa sia…cercalo sull ´internet dove si trova di tutto…
Peter
xPeter
per essere piu’ preciso….se dovessi scriverti che sei un cretino …o che hai la cabeza vuota e traballante …spiego anche e sempre il perche’ .
R
penso che sia chiaro a tutti, tranne che ad una certa cabeza de vaca, che mi trovo in vacanza en la santisima tierra d´Espana (como todos los britanicos pobres…)
Peter
x 193
se dicessi prrrrrrrrr, o se ti chiamassi cretino o minus habens, nessuno avrebbe invece bisogno di chiedermi ragioni…
il che fa la differenza tra me e te, suppongo…
Peter
x Peter
Colchiques dans les prés – chanson d’automne
http://www.lirecreer.org/biblio/comptines/colchiques/index.html
Ciao,
Anita
x Peter.
Penso che sia un ottimo soggetto da studio per studenti al primo anno di Psichiatria. Arrivati al quarto anno avranno materiale in abbondanza per dissertare la propria tesi di laurea sull’ Imbecillità.
Quella con il “cuore in mano”, ovviamente.
C.G.
x CG
forse, ma penso che gli verrebbe prima a loro un esaurimento nervoso…
Peter
x Sylvi
al genere Crocus sembra appartenga anche lo zafferano.
Comunque sembra sia distribuito in tutta Italia, forse gran parte d´Europa…
Il romanzo che leggo parlava della Normandia (Nord-Ovest della Francia)
Peter
xcg e Peter
siete bravi solo a confortarvi…..e nient’ altro….
basta che siete contenti….
R