La salma di Enrico De Pedis è stata cremata e le ceneri disperse in mare. Si conclude così il vergognoso e incivile accanimento contro un morto
Il cadavere di Enrico De Pedis è stato cremato e le sue ceneri sono state disperse in mare. Questo l’epilogo voluto dalla vedova Carla De Pedis dopo più di 22 anni di sepoltura nella basilica di S. Apollinare e polemiche ricorrenti a partire già dal 1995.
Un fratello di De Pedis, Luciano, avrebbe preferito la sepoltura a fianco alla tomba della madre, ma ha prevalso la scelta della signora Carla, troppo provata da anni di accuse e polemiche di tutti i tipi.
Come è noto, l’ultima polemica è nata sette anni fa con la ormai famosa telefonata anonima fatta a “Chi l’ha visto?” da un bugiardo, il quale assicurava che per trovare la soluzione del mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi, sparita il 22 giugno del 1983, bastava controllare cosa ci fosse nella bara di De Pedis.
Il controllo è stato infine fatto, e non solo in quella bara: su ordine del nuovo procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, sono stati messi a soqquadro con i martelli pneumatici non solo il minuscolo vano che ospitava i resti di De Pedis, ma anche l’intera cripta sotterranea della basilica e l’annesso cimitero antico con i resti di almeno 600 persone.
Del mistero Orlandi però, come prevedibile, non è stata trovata nessuna soluzione. Anzi, il mistero è stato reso ancora più fitto e ingarbugliato. Non appena fallito il controllo nella bara di De Pedis, infatti, si è nuovamente parlato di pista sessuale: prima puntando il dito contro l’ex rettore della basilica, don Piero Vergari, poi è stata la volta di festini “per diplomatici” organizzati in Vaticano o dintorni da una “guardia svizzera” che in qualche modo potrebbe coinvolgere anche “i preti pedofili” facenti capo alla diocesi di Boston. Quello della fine della povera Emanuela appare destinato a restare un mistero, anche se le ultime ipotesi sembrano dare una risposta coerente, pur con qualche confinamento nella estrema fantasia.
Quale che sarà e se ci sarà una soluzione del mistero, il risultato di queste ultime polemiche è che la salma di De Pedis è stata infine sfrattata da S. Apollinare, esattamente come aveva cominciato a chiedere, con una campagna degna della più bieca destra e assai poco di un esponente politico della sinistra uscita dai lombi del Pci, due anni fa l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni e in seguito anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, supportato dal programma di Raitre “Chi l’ha visto?” e dal gruppo formato su Facebook per organizzare con Pietro le proteste con peraltro scarsissimo seguito davanti la basilica e in piazza S. Pietro. Su Facebook non è mancato chi, applaudito dallo stesso Pietro, è arrivato proporre di fare irruzione nella basilica per buttare di persona in piazza i resti di De Pedis.
Hanno dunque vinto loro? “Assolutamente no”, risponde la vedova Carla De Pedis, e spiega:
“Io e i miei cognati Marco e Luciano già quando nel 2008 Sabrina Minardi , subito promossa dalla stampa a “supertestimone”, iniziò a sproloquiare e tutti i mass media ne avvalorarono i racconti che definire fantasiosi è poco, facemmo un comunicato stampa per dire che avremmo traslato i resti di mio marito per cremarlo e disperderne le ceneri in mare. Abbiamo dovuto aspettare due anni per l’assenso del Vaticano e altri due per quello della Procura della Repubblica. E’ chiaro quindi che non sono stati Veltroni, Federica Sciarelli o Pietro Orlandi con i suoi esagitati fans a far spostare la tomba, ma solo la volontà di noi familiari, in primis io. A loro resta semmai la vergogna della persecuzione strumentale contro un morto. Dio abbia pietà di chi si accanisce così contro un defunto”.
Questa vicenda e questo epilogo mi ricordano il processo alla salma di papa Formoso. Morto nell’896, l’anno dopo per volontà di papa Stefano VI ne dissotterrarono la salma per processarla per indegnità varie e lasciare infine che la plebaglia scatenata la gettasse nel Tevere. Papa o pregiudicato, Formoso o De Pedis, le empietà verso un defunto sono indegne delle persone e delle società civili.
“Preferisco non fare commenti. Piuttosto, mi sarei aspettata le scuse di “Chi l’ha visto?” una volta constatato che la sua campagna di sette anni contro mio marito, e quindi di fatto anche contro la dignità mia e dei miei cognati, era basata sulla telefonata di un bugiardo, un goliarda o un buontempone preso imprudentemente sul serio. Mi sarei aspettata delle scuse anche per la frase ”sepolto con le mani ancora insanguinate” pronunciata pure a “Chi l’ha visto?”. Pronunciata però senza mai indicare la fonte di questa e delle altre clamorose frottole. Mio marito non solo è morto incensurato, con tutti i documenti in regola e validi, passaporto, carta di identità utile anche per l’espatrio e patente, ma è stato ucciso proprio perché non ne voleva sapere più di certe frequentazioni. Quando ci siamo sposati, nel 1988, mi aveva promesso che saremmo potuti andare in giro a testa alta, senza doverci vergognare di nulla, noi e i figli che progettavamo di fare. Lo hanno ucciso dopo meno di due anni proprio perché stava mantenendo la promessa fattami. E se non avessi deciso io di farlo seppellire nella basilica dove ci eravamo sposati e andavamo a Messa ogni domenica nessuno mai avrebbe neppure saputo nulla di lui e nessuno ne avrebbe fatto il personaggio da romanzo chiamato Dandy. E’ un rimprovero che a volte mi faccio”.
Pietro Orlandi nega di avere mai chiesto l’apertura della bara.
“Ha poco da negare, anche se ormai hanno notato in molti che si contraddice spesso, anche in modo grave. Lo scorso 10 maggio su Facebook un certo Mauro Valentini a proposito della bara di mio marito ha scritto: “Dobbiamo andare ad aprirla noi?..adesso basta!”. E Pietro Orlandi gli ha risposto “Mi hai tolto le parole di bocca”. Più chiaro di così!”.
Cosa ha influito di più sulla sua decisione di cremare i resti e disperderli in mare?
“Enrico ed io amavamo entrambi il mare e al mare abbiamo passato periodi felici. Ecco perché la dispersione in mare. Per il resto, sono stufa di recarmi in ufficio e vedere facce curiose che vorrebbero saperne di più su quest’uomo sepolto con “le mani insanguinate”. Sono stanchi i miei cognati Luciano e Marco che, mentre girano per i tavoli dei loro ristoranti, sentono che le stesse persone sedute ai tavoli vorrebbero saperne di più su questo caso.
E’ inutile ripetere che mio marito è deceduto con il certificato penale privo di condanne di qualunque tipo, assolto infine anche per il reato per il quale da giovane aveva dovuto scontare una condanna a sei anni di carcere. Inutile ripetere che aveva tanto di passaporto, carta d’identità valida per l’espatrio e patente, tutti documenti in regola.
Nella serie del film “Romanzo criminale” andato in onda su Sky il famoso Dandy sposa Sabrina Minardi. Quello è il film, quello è il Dandy da non confondere con il signor Enrico De Pedis, mio marito”.
Come ha vissuto la decisione della magistratura, dopo vari anni di tentennamenti, di aprire il sarcofago e la bara di suo marito?
“Il 14 maggio, quando è stata aperta la tomba, con il suo corpo talmente in buono stato da poterlo identificare subito con le impronte digitali, è stato per me un giorno terribile. Il mio dolore però non interessa a nessuno dato che per la volgata assurta a Verità io “sono la moglie del boss”. Lui, però, mio marito, boss lo è diventato soltanto nel 1993 (3 anni dopo il suo decesso) con l’operazione Colosseo, nata sulle ipotesi del magistrato Otello Lupacchini. Ipotesi, smentite dalle verifiche della magistratura giudicante. Nel 2000 la Corte di Cassazione ha fatto crollare il teorema Lupacchini, ma di questo ne parla soltanto lei, Nicotri, nel suo libro “Cronaca criminale”. Tutti gli altri fanno finta di niente… De Pedis è stato “assolto come non appartenente alla Banda della Magliana” quando era in vita, e poteva difendersi. E’ stato infatti assolto da tale accusa nel 1988, tant’è che ci siamo sposati nello stesso anno. Non è uscito cioè dalla scena giudiziaria come gli altri grazie alla cosiddetta “sentenza Carnevale”, emessa un anno dopo, nel 1989. Il giudice della Cassazione Corrado Carnevale venne soprannominato l’Ammazzasentenze perché annullò vari processi e condanne di primo e secondo grado, con grande scorno di magistrati e giornali. Ma mio marito non ha avuto nulla a che spartire con le sentenze di Carnevale. Certi giornalisti una mezza verifica, prima di gettare fango, l’hanno mai fatta? Ma facciamo pure finta che mio marito fosse stato un criminale: perché tutta questa bella gente che si dice cristiana nega con tanto accanimento la possibilità che si sia riscattato cambiando vita grazie a don Vergari? Che ne sanno loro dell’influenza di don Vergari su Enrico? Gesù diceva “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Quanta ipocrisia! E quanto doppiopesismo…
Pur di tenere in piedi il baraccone delle accuse hanno incensato perfino uno come Antonio Mancini, condannato in via definitiva per cinque omicidi e che in una intervista a Il Fatto Quotidiano si vanta di averne uccisi anche di più. Lo stesso Mancini che è provato in sede giudiziaria di avere mentito contro mio marito già negli anni ’90, quando per uscire di galera ha tentato di appioppargli l’uccisione del giornalista Mino Pecorelli pur di assecondare chi voleva in realtà arrivare a colpire Giulio Andreotti, il cui pupillo, il senatore Claudio Vitalone, era il fratello di Vilfredo, a quell’epoca avvocato difensore di mio marito. Guarda caso, il solito Andreotti è stato tirato in ballo anche dalle “rivelazioni” di Sabrina Minardi, che infatti blatera di valige piene di miliardi di lire portati a cena a casa di Andreotti da lei insieme con De Pedis, latitante ma invitato a cena da quel politico”.
Lei mi pare abbia le idee chiare anche su come e perché Sabrina Minardi a un certo punto entra in scena e cambia completamente versione rispetto quando detto in interviste del 2006.
“La cosa più strana poi è che proprio io ho dato una spinta alle indagini nate nel novembre 2009 dalle “rivelazioni” della Minardi. Don Piero Vergari mi fece vedere lo strano fax arrivatogli a casa: “Ho urgente bisogno di mettermi in contatto con Lei. Dottoressa Sabrina Minardi”. Con tanto di numero di telefonino. Ho pensato bene di consegnare subito io stessa il fax ai magistrati della Procura Giancarlo Capaldo e Simona Maisto. Dopo due giorni convocarono la Minardi, che iniziò il suo meraviglioso raccontino, compresi i cadaveri in una betoniera, i miliardi per cena da Andreotti, una bambinella di pochi anni uccisa con un colpo in testa per puro divertimento e il suo essere stata “per dieci anni l’amante di De Pedis”.
Non ne è stata l’amante?
“Non so se Enrico abbia avuto con lei una storiella, come molti altri compreso un dirigente di polizia, il fatto però è che, in base a quanto la stessa Minardi ha raccontato, si sono conosciuti nell’82. Facciamo un po’ di conti: nell’84 Enrico viene nuovamente arrestato, esce nell’88, viene assolto dalle nuove accuse e mi sposa. E’ la stessa Minardi a dire che dal dolore perché non sposava lei decise di emigrare in Brasile. E che ha rivisto mio marito solo uno o due giorni prima che lo uccidessero. Dove stanno quindi i “dieci anni”? Al massimo sono stati due, dall’82 all’84. Anni durante i quali però io ed Enrico già vivevamo assieme e poiché non ha mai passato neppure una notte fuori casa la vedo dura per una amante degna di questo nome. A parte il fatto che Enrico, come qualunque altro uomo non ridotto alla fame, non si sarebbe certo tenuto come amante una donna che, come la stessa Minardi ha ammesso, di mestiere faceva la prostituta sia pure d’alto bordo, oggi si direbbe una escort”.
Torniamo al fax da lei consegnato ai magistrati.
“Minardi tempo dopo ha scritto un libro con una giornalista che, guarda caso, scrive che aveva tanto cercato di contattare don Vergari, inviandogli anche dei fax. Che ne poteva sapere la Minardi del numero di fax di Vergari? Mi pare legittimo sospettare che quel numero glielo abbia dato la giornalista. Che ha rintracciato la povera Minardi nel reparto “Malattie mentali” di un ospedale romano e in un periodo in cui questa entrava e usciva da comunità di recupero per drogati. Quando hanno iniziato a scrivere il libro a quattro mani Minardi era ricoverata… Si può sospettare che fosse facilmente suggestionabile? Non so da chi, ma suggestionabile“.
Torniamo al presente. Alla cremazione e dispersione delle ceneri: anziché far restare la salma di suo marito dov’era o sistemarla in cimitero accanto ai resti di sua madre.
“Ho deciso di far cremare la salma di mio marito perché sono stufa di tutto questo fango e di provare tanto dolore nel generale divertimento aizzato da tv e giornali. A me sarebbe piaciuto riportarlo al Verano nella tomba della mia famiglia o riportarlo a sua madre. Ho pianto molto per questo. Purtroppo però la cattiveria è tale che ovunque venga seppellito Enrico non avrà mai pace. Il vandalismo della gentaglia come quella che su Facebook minacciava il blitz in S. Apollinare metterà sempre a rischio qualunque soluzione. Non si può vivere in queste condizioni, con il patema di vandalismo e ferocia d’altro tipo. Ma a prescindere da tutto questo, io la mia decisione l’avevo già presa nel 2008 e ci stavo pensando già da prima: le persone amate una volta morte vivono nei nostri ricordi e nei nostri cuori, non nelle bare. Proprio per questo il 5 giugno i miei avvocati Lorenzo Radogna e Maurilio Prioreschi hanno fatto una istanza alla Procura di Roma per avere il nulla osta al trasferimento del feretro di mio marito. Il giorno dopo, 6 giugno, la stessa Procura ha risposto testualmente: “La salma di Enrico De Pedis è da ritenersi nella totale disponibilità della vedova”. Aggiungendo: “Nulla osta da parte di questa Procura della Repubblica al trasferimento della stessa salma verso altro luogo di sepoltura o alla sua cremazione”. Mancava soltanto questa nota per procedere alla traslazione e conseguente cremazione, ora finalmente avvenuta. Gli altri, da “Chi l’ha visto?” della Rai a “Quarto Grado” di Mediaset, dal Corriere della Sera fino a una infinità di siti Internet, si tengano il “Dandy”, le loro bugie, il fango e le battutine “la moglie del boss” per mettere in dubbio le mie parole e deridere i miei sentimenti. Con le sue ceneri liberate in mare, io mi tengo invece il ricordo di mio marito, che non era il Dandy, ma il signor Enrico De Pedis. Ho ridato la libertà anche a lui, non più prigioniero della maldicenza altrui in quella tomba della quale ho richiesto la riesumazione per far contente tante bocche di sciacalli rimaste però a bocca asciutta. A furia di balle su giornali e tv sulle “bombe atomiche irachene” sono riusciti a invadere l’Iraq, facendo una guerra e una marea di morti. Ma le atomiche non le hanno trovate…. Per il semplice motivo che non c’erano! Figuriamoci se non riuscivano a far credere che Enrico fosse il Dandy, se non peggio. Si sono fatti tutti in quattro, a partire da Veltroni, per accontentare papa Ratzinger, che ha preteso lo sfratto della salma di mio marito per poter finalmente andare a benedire, senza polemiche inopportune, l’Università della Santa Croce nel palazzo accanto alla basilica e proprietà assieme ad essa dell’Opus Dei. Però anche in questo caso l'”atomica”, cioè i resti della povera Emanuela, non c’era”.
Ne ha disperso le ceneri in mare dove?
“Il mare è infinito. Il resto attiene alla mia intimità e ai miei ricordi”.
E ora?
“Ora sarà colmato per sempre anche il mio senso di colpa per aver voluto che mio marito fosse sepolto nei sotterranei di quella basilica dove ci siamo sposati nel giorno più bello della mia vita. Ho amato e amo quest’uomo immensamente, mentre una donna come me non potrebbe mai amare uno come il Dandy. Amo e amerò sempre mio marito. Ed è con grande dignità e onore che io mi firmo Carla De Pedis”.
Qualificazione o come si dice
peter
x Sylvi, Rodolfo, Peter e Uroburo
Quando Peter dice che tutti “rubacchiano” dice una cosa generica, che non comprende e quindi non offende nessuno in particolare. Dare invece, ripeto, dello stronzo a qualcuno espone a cause civili perse in partenza da che viene citato in tribunale.
Fa caldo. Per tutti. Io sto andando in pullman ad Avellino per un dibattito sul caso Orlandi, e domani sera odevo essere a Viterbo per lo stesso motivo. Diamoci una rinfrescata. E chi si gode le partite di calcio, anziché sgolarsi, può rinfrescarsi più degli altri.
Un saluto.
pino
Bah Uroburo…
un giocatore cotto? Atleti di quella portata e di quella classe che si allenano ogni giorno….120 minuti di partita non li puo´cuocere.
L´esempio viene dal nostro vecchietto Pirlo…che con 120 nelle gambe riusciva a mantenere la sua padronanza ed a segnare un gol di una classe fuori dal comune.
No …i rigori alla fine di una partita …non sono altro che un calcio al pallone….per atleti che hanno avuto almeno 5-10 minuti per ristorarsi.
Mi creda….ai rigori e´solo una lotteria.
Ed i fattori ad elencarli qui mi perderei…io ho giocato per parecchio tempo a pallone…fino all´eta´di 20 anni in Svizzera.
Non escludo pero´…che un giocatore possa perdere la concentrazione necessaria per tirare un calcio rigore.
Un saluto
Rodolfo
x cat zu felics
Sto ancora aspettando che lei mi indichi cortesemente un crimine commesso da Enrico De Pedis.
Grazie.
pino nicotri
Caro Nicotri,
lo so´che fa´caldo…
ma qui in Germania il sole ancora non si vede….e non c´e´giorno che non piova.
“rubacchiano”? Si ha ragione…e´ generico non credo avrei reagito.
Ma si trattava di “rubacchiamo” che e´in po´diverso.
Un saluto e si riguardi…alla nostra eta´il caldo puo´fare brutti scherzi.
Un saluto
Rodolfo
X tartufo
rassicurati i ladroni vanno persino in paradiso.
Lo disse Cristo al buon ladrone. Anche
il mal ladrone venne considerato…
Peter
Ora che ci penso a Gallipoli c’ e’ persino una
chiesa dedicata al mal ladrone. piu ‘ tolleranyi
di cosi…
Peter
xPietro la trippa
Sara´…ma l´onesto viene considerato di piu´.
Se no che piacere c´e´a voler essere onesto?
R
In fondo c´e´scritto “non rubare” e non “ruba”.
R
X tartufo
il punto e’ che per la legge ebraica erank
disonesti tutti e tre…vecchio babbeo
peter
xPietro la trippa
Cosa intendi dire …spiegati meglio ..
R
Spiegati alla svelta ..dato che sei li…
penso che ci sara´da ridere
R
X tartufo
ma a scuola andavi in una classe per ritardati? Cosi si diceva allora…
Peter
xPietro la trippa
continui con le solite offese…ad uno come te le concedo…
Ti ricordo solo che in tutti i Vangeli…non c´e´una volta scritto che un sommo Sacerdote abbia mai incolpato Gesu´di essere un ladro.
R
una sola volta scritto
X tartufo
gia gia…senno oltre che crocefisso gli avrebbero
addebbitato pure il conto dell ultima cena…
Peter
xPietro la trippa
Credo dunque con questo sciocco 316.. che la questione si possa chiudere.
R
Anche se ho sentito un certo odore di bruciato…
ma questa e´un´altra questione…
R
Devono essere i vicini che si fumano le ‘ canne’…
Chissa in che quartiere vive quello…
Peter
xPeter la trippa
No…era l´antisemitismo congenito che ti fuma nel cervello….
ecco cos´e´…quell´odore lo sento fin da qui.
R
Carcerate della prigione di Estrella, in Arizona, tornano ai loro letti nel campo costruito nel giardino della struttura per rispondere al problema del sovraffollamento. Le donne hanno appena trascorso la giornata ai lavori forzati, incatenate le une alle altre alle caviglie. Si tratta di una delle ultime squadre di donne costrette ai lavori forzati presenti nelle carceri statunitensi, e dell’unica che ancora subisca questo trattamento.
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Senza commenti. U.
Caro Rodolfo,
gli allenatori sostengono quel che dico io e non quello che dice lei.
Un saluto U.
Caro Peter,
la statistica non dice nulla di come andrà la partita di stasera.
Aggiungerei anche un’altra cosa: poche volte noi abbiamo avuto una squadra complessivamente debole come questa.
Dopo di che, la palla è rotonda e tutto può succedere … U.
Caro Rodolfo,
gli allenatori sostengono quel che dico io e non quello che dice lei.
Un saluto U.
–
Se e´cosi….essendo io stato solo un giocatore ….questo un´eternita fa´
e non un allenatore….le do´volentieri ragione.
Rodolfo
Sole sul tetto dei palazzi in costruzione,
sole che batte sul campo di pallone e terra
e polvere che tira vento e poi magari piove.
Nino cammina che sembra un uomo,
con le scarpette di gomma dura,
dodici anni e il cuore pieno di paura.
Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia.
E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori
che non hanno vinto mai
ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro
e adesso ridono dentro a un bar,
e sono innamorati da dieci anni
con una donna che non hanno amato mai.
Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai.
Nino capì fin dal primo momento,
l’allenatore sembrava contento
e allora mise il cuore dentro alle scarpe
e corse più veloce del vento.
Prese un pallone che sembrava stregato,
accanto al piede rimaneva incollato,
entrò nell’area, tirò senza guardare
ed il portiere lo fece passare…
(Francesco De Gregori)
…per chi volesse ascoltare la versione originale di questa perla
di De Gregori. Ne vale la pena, straordinaria!
http://www.youtube.com/watch?v=WVv0HbQdidY
Commenti:
a tutti i NINO che amano il calcio vero…1 pallone…2 porte…tanti amici e si puo giocare ovunque!
Un pantalone strappato, le scarpe da buttare, sudati, ma tanta gioia
in cuore.
FANCULO AI VOSTRI SOLDI!
caro Pino,
io “personalmente” ho dato dello stronzo solo a Lord Thomas Bruce, VII conte di Elgin e XI Conte di Kincardine (Broomhall, Fife, 20 luglio 1766 – Parigi, 14 novembre 1841).
Non essendomi del resto assolutamente pentita!
Il Lord essendo abbondantemente morto non può citarmi in Tribunale;
ai vivi, anche meno titolati, mai mi permetterei!!!
Pensare…però…non è ancora reato pensare!
Lei, che corre ovunque a ribadire ciò in cui crede…che non molla l’osso…come si suol dire…la riconosco mio parente!!!
Con queste calure …spero l’accompagni una fresca bavetta!
Sylvi
xcg
anche ad una porta sola
x Uroburo
Vedo che lo Sceriffo piu’ odiato da Obama e’ arrivato sui giornali.
Joe Arpaio e’ lo sceriffo di Maricopa County, AZ. il piu’ controverso degli US ed anche il piu’ ammirato.
C’e’ un forte campagna contro di lui e contro la Governatrice Jan Brewer perche’ danno di testa ad Obama, i suoi metodi sono un po’ ortodossi, ha un gran lavoro nelle sue mani, migliaia di clandestini che commettono crimini 24/7.
L’Arizona e’ lo Stato piu’ colpito dal traffico di clandestini….cose che non vi potete neanche immaginare.
Dalle foto mi sembra che le detenute godano buona salute.
Joe Arpaio e’ noto per usare uniformi color rosa per i detenuti…non ho mai sentito casi di violenza o di maltrattamento e lo Sceriffo e’ molto noto.
Sheriff Arpaio
http://www.mcso.org/JailInformation/Estrella.aspx
Ci sono anche diverse prigioni all’aperto.
Anita
http://www.mcso.org/JailInformation/Estrella.aspx
Oooops ho messo il link due volte, il mio commento e’ in attesa di moderazione.
Anita
…Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia… De Gregori
caro C.G.
credo che De Gregori si riferisse a tutti i Nino e le Nine che affrontano le difficoltà di ogni giorno…con “le scarpe dure” in un campo pieno di polvere e di fango!
Con il coraggio di non mollare, l’altruismo di accogliere l’altro e la fantasia che rende sempre nuova e bella la vita.
I nostri giocatori…spero non abbiano le scarpe dure di fango e di soldi illeciti!
Non metto fuori la bandiera per una partita di calcio…ma spero siano degni di vederla gagliardemente garrire al vento.
Sylvi
Bah…non ci credevo che dire stronzo fosse un reato .Ho voluto informarmi su google ed e´effettivamente cosi.
La sentenza pare derivi …da un Maresciallo dei Carabinieri che diceva stronzo ad un emigrante trovato alla guida di una macchina senza patente…guarda che stronzo.
Ma il Maresciallo fu condannato per averlo detto.
Ma guarda che giudici…………….
Ma caro Nicotri mi dica…
e´altrettanto reato se dico;.
“Ho sentito in giro che sei un stronzo”
Mah
Rodolfo
In Germania e´anche un reato dire stronzo..( Arschloch)specialmente ai poliziotti…. ma c´e stata una sentenza che consentisse di dire…”di averlo sentito che il tal dei tali fosse uno stronzo”.
R
x Rodolfo, Peter e per tutti noi…io compresa…
Si puo’ chiudere questa storia di rubacchiare?
Si potrebbe anche smetterla di tirare avanti alcune parole scritte da Rodolfo tempo fa’.
Parole di poco buon gusto, offensive se volete, ma rivangare non porta a niente.
Non capisco perche’ su questo forum si cerca sempre di sminuire l’altro.
Non e’ una competizione.
Anita
Quando si dice coerenza di pensiero, komarismo buttallà:
Cito:
“Ha forse preso troppo sole?
Caspita su quel piccolo forum ci piombano tutti gli indesiderabili, prima VOX e la Ercolina, veri o falsi che erano.
Poi lei con la solita suonata…
Spero che ADMIN non le dia accesso, puo’ leggere ma non scrivere.
E già..
C.G.
xcg
Mah…credo che per Anita fosse gia´ sufficiente averti in questo blog…
averti in due contemporaneamente…non e´che sia molto salutare…
Non credi?
R
rifletti ….
Poi lei con la solita suonata…
Rodolfo, con me non attacca.
Se cerchi le punzecchiature ti consiglio qualche cultore di api da miele.
Imker, in tedesco.
Basterebbe (e avanzerebbe) che la sudetta non scrivesse minchiate a vanvera nei riguardi del sottoscritto.
Qui ha difficoltà nel farlo, e se lo fa la fulmino senza peli sulla lingua.
Ci amiamo alla follia…
C.G.
p.s.:
tra poco sentirai che solfeggio..!
Toccata e fuga in re maggiore.
Un pò come quella di Johann Sebastian Bach all’organo di chiesa.
C.G.
Massì, la posto (la Toccata e fuga) così rendo l’idea:
http://www.youtube.com/watch?v=K2_qXC95iXs
C.G.
Bah..non credo che Anita abbia mai avuto delle difficolta´a dire la sua in questo forum….direi persino il contrario.
Cos´e´poi questo astio nei suoi confronti non capisco…avete due mentalita´diverse … si puo´ragionare ed ognuno esporre le proprie ragioni…cosi come in ogni blog che si rispetti… lei lo ha fatto sempre e non offende mai …tu parli di fulmini e tuoni….quando dovresti parlare di fiori nei fucili. Non capisco.
Poi di minchiate ne diciamo tutti …prima o poi …compreso tu…
vogliamo ragionare va´bene…si vuole a tutti i costi il confronto pesante …con Anita mi sembra davvero che bisognerebbe evitare…ma non solo con lei… anche tra noi e con tutti noi.
Rodolfo
Meno di di tre ore al calcio d´inizio…ho cosi una sensazione che faremo una grande partita …che nonostante le differenze ci daremo del filo da torcere….e forse …persino potremmo farcela…i tedeschi hanno avuto ed hanno nei nostri confronti …per quanto rigurda il calcio sempre un complesso di inferiorita´.
Dunque tifiamo tutti uniti …affinche si avveri il mio pronostico…quello del cuore.
VIVA L`ITALIA :::VIVA GLI AZZURRI….
R
A poche decine di metri da casa mia fuori dal municipio hanno installato un maxischermo….e gia´ si vedono arrivare i primi ragazzi…vedo come alcuni alzano lo sguardo verso il mio balcone ….verso il tricolore enorme che mi tiro dietro da una vita…certi sghignazzano…altri ridono…ed altri passano senza alzare lo sguardo . Sara´difficile sopportare i loro schiamazzi…mettero´a tutto volume la televisione per non sentirli…o forse ci saranno silenzi e loro sentiranno solo i miei schiamazzi…non so …vedremo.
R
Truppe Turche ai confini con la Siria….dopo l´abbattimento di un caccia turco da parte dei siriani….la situazione tra i due paesi va peggiorando..
la turchia fa parte della NATO..
R
Uno sciopero di quattro ore alla Sevel di Val di Sangro ad Atessa (nell’abruzzuse, in provincia di Chieti) indetto dalla Fiom Cgil come azione di protesta nei confronti del governo per la riforma del mercato del lavoro.
Peccato che avvenga stasera – dalle ore 18.15 alle ore 22.15 – sovrapponendosi pericolosamente con la partita di calcio Italia-Germania, valevole per la semifinale dei campionati europei di calcio. dal Corriere della Sera
Giusto per non parlar male della Fiom, della Serietà dell’ UNICO Sindacato che tutela i sacrosanti diritti dei lavoratori!
-Folklore locale- , come dice Marchionne!
No altri comments. E ce ne sarebbero parecchi, ma non voglio distrarre alcuni bloggers dalla partita!
Sylvi
Piccolo ps: devono essere ben pagati, questi lavoratori che possono permettersi il lusso di indire uno sciopero per non perdersi lo spettacolo!!!!
Caro Rodolfo,
quanti tedeschi scioperano stasera???
Sylvi
Non lo so´cara Sylvi…quello che so e che mi accingevo a scrivere…
e´che c´e´in giro una strana ed inquietante frenesia…un movimento che non avevo mai notato prima…spuntano gente e macchine da tutte le parti…ed io in verita´mi vorrei trovare in tutt´altro luogo….
Rodolfo
Negli US, la legge sull’obbligarietà di una assicurazione malattia
per TUTTI i lavoratori è passata. Entro il 2104 entrerà in vigore su scala nazionale. Un passo da gigante se si pensa quanto è arretrato (socialmente) il sistema sanitario statunitense.
Per questo Obama vincerà sicuramente le elezioni? Forse sì.
Mentre i neokojons conservatori (di norma chi più e chi meno benestante che dovrà pagare più tasse) piangono il pianto greco.
Il che, a quanto mi risulta dai miei contatti con persone solidali che vivono a Los Angeles, è un ottimo segno per la nazione vederli piangere.
C.G.
x C.G. #336
Perche’, non e’ forse vero?
Pochi giorni fa lei e’ piombato sul nostro minuscolo forum dandomi della FASCISTA o chiedendomi se ero fascista…..non ho voglia di perdere tempo per andare a controllare sull’articolo precedente.
Cosi’ come e’ vero che VOX e l’ercolina, vere o false, scrivevano e VOX riportava da un forum all’altro.
Si ricorda Gianni Guelfi? Comunista fino all’osso.
Un paio di volte sono entrata nel suo forum,in punta dei piedi, sono stata accolta a braccia aperte.
Sono entrata solo per dire Hello a Guelfi, non so se il suo forum va ancora avanti.
Stia attento a non ingoiarsi i baffi, altro che i peli sulla lingua.
Anita